comitato valutazione

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Alle RSU della FLC CGIL

Il nuovo comitato per la valutazione: alcune informazioni preliminari. Care RSU, in questi giorni di avvio delle attività scolastiche ci sembra opportuno fornire qualche informazione preliminare da tenere bene a mente quando, nei prossimi due mesi, dovremo affrontare alcuni collegi docenti molto importanti. Inutile ricordare che quest’anno scolastico si caratterizzerà per un sostanziale e incisivo mutamento di parte del quadro normativo all’interno del quale eravamo abituati a muoverci fino a ieri. L’approvazione della legge sulla cosiddetta Buona scuola da parte del Parlamento ha infatti modificato in maniera vistosa gli equilibri interni alle comunità scolastiche, con uno spostamento significativo di alcune responsabilità e competenze dagli organi collegiali alla figura monocratica e solitaria del Dirigente scolastico. Tuttavia, e in maniera abbastanza paradossale, pur avendo depotenziato la funzione e le prerogative del collegio, la legge lo ha anche caricato di alcune responsabilità del tutto inedite. Ragion per la quale si consiglia vivamente di non affrontare i prossimi appuntamenti collegiali in maniera distratta e poco informata, rischiando magari di commettere errori dai quali ben difficilmente si potrà recedere in seguito. La FLC di Treviso ha deciso di divulgare questa nota, che vuole avere un valore prevalentemente informativo, in attesa di precise indicazioni operative da parte dei sindacati nazionali. In particolare verrà preso in considerazione il caso del nuovo comitato di valutazione.

Il comitato di valutazione A cosa serviva, come funzionava e da chi era composto prima? a. Era composto solo da insegnanti e dal Dirigente che lo presiedeva. b. Gli insegnanti erano “eletti” dal collegio docenti. c. Durava in carica un anno solo. d. Si occupava esclusivamente di valutare l’anno di prova degli insegnanti e di riabilitare coloro che fossero stati in precedenza sottoposti a procedimenti disciplinari. Cosa è diventato ora? a. Nelle scuole del primo ciclo sarà composto da tre insegnanti, due rappresentanti dei genitori, un docente o un dirigente o un ispettore tecnico nominati dall’Ufficio scolastico regionale. Sarà presieduto dal Dirigente b. Nelle scuole del secondo ciclo sarà composto da tre insegnanti, un rappresentante dei genitori , un alunno e da un docente o un dirigente o un ispettore tecnico nominati dall’USR. Sarà presieduto dal Dirigente. c. Dei tre insegnanti, due verranno “ scelti” ( e non “eletti”: si noti la variazione lessicale) dal Collegio docenti e l’altro sarà individuato dal Consiglio d’istituto. d. I rappresentanti dei genitori e il rappresentante degli studenti saranno “scelti” dal Consiglio d’istituto. e. Durerà in carica tre anni. f. In aggiunta alle mansioni tradizionali ( valutazione dell’anno di prova e riabilitazione dei


docenti), il nuovo nucleo di valutazione dovrà individuare i criteri per la valorizzazione dei docenti sulla base di tre parametri : 1. Qualità dell'insegnamento e del contributo al miglioramento dell'istituzione scolastica, nonché del successo formativo e scolastico degli studenti. 2. Dei risultati ottenuti dal docente o dal gruppo di docenti in relazione al potenziamento delle competenze degli alunni e dell'innovazione didattica e metodologica, nonché della collaborazione alla ricerca didattica, alla documentazione e alla diffusione di buone pratiche didattiche; 3. Delle responsabilità assunte nel coordinamento organizzativo e didattico e nella formazione del personale. E’ lampante la differenza tra il prima e il dopo. Un organismo che era in precedenza espressione esclusiva della professionalità docente si trasforma in una struttura all’interno della quale avranno voce in capitolo elementi del tutto estranei ad essa. I criteri per il cosiddetto merito dei docenti saranno anche stabiliti da una persona che potrebbe essere minorenne, situazione del tutto inusuale ed inedita nel panorama del lavoro, pubblico e privato, italiano. Il legislatore ha inoltre bilanciato con molta cura le varie componenti interne del comitato di valutazione in modo da non rendere maggioritaria e decisiva la presenza dei docenti interni alla scuola. Nel valutare l’anno di prova, il comitato sarà presieduto dai soli docenti e dal tutor, oltre che dal dirigente. L’anno di prova potrà essere ripetuto per una sola volta.

Il merito dei docenti e il comitato di valutazione Il punto più controverso riguarda il merito e la quantificazione economica dello stesso. La “ Buona scuola” ha stanziato 200 milioni annui a partire dal 2015/16 per il merito dei docenti. La cifra erogata ad ogni singola scuola sarà commisurata in base alle dimensioni della stessa. 1. Attenzione! Sarà il Dirigente, “sulla base di motivata valutazione” a scegliere i docenti meritevoli in base alle indicazioni del comitato di valutazione; le persone presenti nel comitato non individueranno i docenti meritevoli, ma solo i criteri. 2. La somma erogata ai docenti meritevoli avrà carattere di retribuzione accessoria. Per farvi un’idea, tenete a mente gli emolumenti del Fondo d’istituto. 3. Nulla viene detto sulla quantificazione del premio al singolo docente: probabilmente la determinazione dell’ammontare rientrerà nelle competenze esclusive del D.S. In conclusione, ci sembra che la sola elencazione delle nuove responsabilità alle quali sarà soggetto il comitato di valutazione possa essere sufficiente a mettere in guardia la comunità scolastica quando si dovrà decidere chi inserire nel comitato.

Treviso, 7/9/2015

FLC CGIL TREVISO


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