7 febbraio. VOGLIO ESSERCI PERCHÉ … Newsletter n° 1
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Il 2013 per guardare al 2014.
2013
Val € mio
% v’12
Val x unit €
Tot. Mkt
24.068
-7.3
18.359
Privati
14.175
-7.4
16.996
Società
5.326
-6.6
21.818
Noleggio
4.567
-7.9
19.614
Nel 2013 la domanda di auto nuove sembra aver conosciuto il suo limite inferiore. Dopo le flessioni forti dei primi mesi, nella seconda metà dell’anno la perdita rispetto all’anno precedente è via via diminuita, finendo addirittura con un dicembre col segno più, il primo dopo 42 mesi negativi. Nei prossimi anni il mercato dovrebbe stare intorno ai 25 miliardi, non essendo prevedibili tracolli socio-economici. Resta da capire quale sia la soglia Partner del Master sull’ Automobile
massima del mercato per questo decennio. Molti la indicano intorno ai 30 miliardi di euro (tra 1,6 e 1,7 milioni di targhe). Ma sarà difficile toccarli, senza cambiamenti strutturali nel sistema economico e produttivo, che però non sono nell’agenda degli Italiani e in quella della loro classe politica.
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Ma il 2013 ha anche prodotto una selezione dura e feroce dei concessionari. Pur con rilevanti eccezioni, chi sta continuando bene – tra indubbie difficoltà – è chi da anni sviluppa strategie vincenti nell’area del postvendita, dell’assistenza e dei ricambi. Mercati e salute degli operatori con Gianmarco Giorda (Anfia), Saverio Greco (Federauto), Alfonso Martinez Cordero (Aniasa) e Romano Valente (Unrae). La Capitale Automobile è amica di ANTICRISI DAY e MISSIONE MOBILITÀ
7 febbraio. VOGLIO ESSERCI PERCHÉ … Newsletter n° 2
Quel piccolo grande business Secondo i dati Gi.Pa., assistenza e ricambi rappresentano 1/7 dei ricavi, ma valgono ben più di metà del gross margin. La rete OES (original equipment supplier) lavora più con la manutenzione programmata (2 interventi su 3) che non con le riparazioni straordinarie, la carrozzeria e gli pneumatici. Eppure molte concessionarie sono nate dalle officine. Adesso sembra che debbano rispolverare antiche culture per essere più attrattive verso i clienti. I numeri sul parco circolante e sulla domanda di post-vendita con Marc Aguettaz (GiPa). Partner del Master sull’ Automobile
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Fidelizzazione e processi efficienti per guadagnare col post-vendita
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Guadagnare col post-vendita. Facile a dirsi. Ma il rischio è di incrementare costi fissi senza un adeguato ritorno di ricavi. Secondo Angelo Di Martino, neo-presidente dei concessionari Smart-Mercedes, «in altri periodi, vendendo e riparando bene, si guadagnava, ma oggi avere tutte queste officine significa mantenere più stock, più personale e, dunque, avere più costi». Un bel dilemma. La proposta di Federauto, espressa dal d.g. Gianfranco Soranna, è che «col post-vendita si deve guadagnare», puntando ad aumentare i ricavi innanzitutto («il tasso di fedeltà ai concessionari in Italia, rispetto ad altri Paesi, è basso»), ma anche «incrementando l’efficienza dei processi». I contributi di Francesco Ascani (AD Motor), Michele Bracco (Carpoint), Marco Funari (Funari Group) e Fabrizio Guidi (AsConAuto). La Capitale Automobile è amica di ANTICRISI DAY e MISSIONE MOBILITÀ