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Filomena Corbo coordinatrice Cibo in Salute

SCELTA UNA DONNA PER IL COORDINAMENTO CIBO IN SALUTE: UN CENTRO CHE “CONTAMINA” I SAPERI

In foto: la neo coordinatrice Filomena Corbo

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“Cibo in Salute”: nutraceutica, nutrigenomica, microbiota intestinale, agricoltura e benessere sociale. E’ questo il titolo del neonato Centro Interdipartimentale dell’Università degli studi Aldo Moro di Bari approvato recentemente dagli Organi accademici (Senato e Consiglio di amministrazione) che si pone come interlocutore privilegiato dell’Università nei confronti di tutti gli stakeholder territoriali, Regionali in primis e Nazionali nel settore che lega a doppio lo il cibo e la salute. Il Centro comprende ben 8 dipartimenti (Farmacia-Scienze del Farmaco, Bioscienze, Biotecnologie e Biofarmaceutica, Interdisciplinare di Medicina (DIM), Emergenza e Trapianti di organo (DETO), Scienze della Formazione, Psicologia, Comunicazione (For. Psi. Com.), Scienze del suolo, della pianta e degli Alimenti (DISPPA), Studi Umanistici (DISUM), Economia e Finanza) rappresentati da 16 docenti annoverati tra le eccellenze dell’Ateneo barese (i Direttori dei Dipartimenti pro . Leonetti Francesco, Sabbà Carlo, Ricciardi Luigi, Giorgino Francesco, Peragine Vitorocco e i Pro . Moschetta Antonio, Gesualdo Loreto, Mazzitelli Dante, Perla Loredana, Massaro Stefania, De Angelis Maria, Pisano Isabella, Tamma Grazia, Lavarra Caterina, Gadaleta Giuseppina) che costituiscono il comitato scienti co. Il coordinamento del Centro, unico nel suo genere nel Sud Italia e a spiccato carattere interdisciplinare è stato a dato alla prof.ssa Corbo Filomena, docente di Chimica degli Alimenti presso il Dipartimento di Farmacia-Scienze del Farmaco. L’idea è nata al ne di favorire la contaminazione tra saperi, tema particolarmente caro al Rettore prof. Bronzini e sposa la loso a della nuova programmazione europea che “incardi na” i saperi scienti ci, individuati nei pilastri di Horizon Europe, con gli aspetti legati alla cultura, alla education e in generale al grande bagaglio culturale europeo. Il Centro ha la consapevolezza di come lo stretto rapporto tra alimentazione e salute sia diventato un criterio che in uenza le scelte di acquisto dei consumatori e che genera nuove opportunità di mercato, tanto che le discipline che correlano il cibo alla salute, come la nutraceutica, la nutrigenomica le biotecnologie alimentari e lo studio del microbiota, rappresentano il supporto scienti co alla crescita socioeconomica dei paesi del Mediterraneo, tra cui l’Italia, il cui tessuto industriale è votato alla valorizzazione, in chiave sostenibile, del settore agroalimentare e salutistico.

La necessità di aggregare competenze, smussando le con ittualità e aumentando la sinergia tra discipline apparentemente, distanti permetterà di sfruttare a pieno le s de che ci attendono con la ripresa post covid, rendendo virtuosi gli investimenti, oculati i target di cittadini a cui si rivolgerà l’utilizzo dei fondi del PNRR, fruttuosa la ricaduta sociale. Non da ultimo questo Centro annovera una grande componente femminile che risponde alle politiche di genere che mirano ad utilizzare le risorse gestionali, creative e comunicative dell’universo femminile. La coordinatrice Filomena Corbo è anche espressione di questa visione.

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