comunicare
è facile, con Linux Intenict è basata sulla comunicazione e, negli anni, si sono fonante varie reti di Insinui Messaging che riuniscono, ormai, milioni dì per sone: vediamo amie sfruttarle con Lìnux
Matteo
Riondato
<m.riondato@lìnuxpratico.com=
hi non ha mai usato un ciient per l'instant messaging alzi la mano! Che si chiamino ICQ, MSN Messenger, AIM, Yahoo! Messenger
o IRC. i protocolli per inviare e ricevere messaggi da
notizie sul progetto oltre, naturalmente, ai pacchetti
amici, semplici conoscenti o completi sconosciuti
in formato RPM o sorgente compresso. Sono dispo
sono ormai diffusissimi. Molto spesso inoltre si
nibili gli RPM per Fedora, Red Hat e Mandrake. Con
accede a più di una rete di IM, con la scomoda con
quest'ultima si procederà con il solito metodo:
seguenza di dover tenere aperti due o più ciient, uno per ogni Messenger.
#
urpmi
gaim
Gaim può semplificare la vita agli amanti delle chiacchierate in Rete, riunendo in una sola applica
mentre con Debian:
zione il supporto ai più diffusi protocolli di IM e for nendo
l'accesso alla rete Jabber.
# apt-get instali gaim
Cos* e Jabber?
E' possibile compilare il software dai sorgenti, assi
Jabber è un protocollo libero basato su XML per lo
curandosi di avere i pacchetti di sviluppo installati e
scambio di messaggi istantanei tra due utenti dislo
seguendo la normale procedura:
cati in qualsiasi punto della Rete. Su questo proto
collo si basano ciient per l'instant Messaging che si
# ed
appoggiano ad una rete che offre funzionalità simili
# tar
a quelle dei più diffusi sistemi di chat istantanea. I
# ed
vantaggi di Jabber rispetto agli altri protocolli:
# ./configure && make && make
è free software: essendo distribuito sotto
licenza GPL, gode di tutti i benefici che essa offre; è estensibile: usando il codice XML, chiunque
/usr/src 2xvf
/patn/tc/gaim-X.XX.tar.gz
gaim-X.XX
instali
Registrazione di un nuovo
utente e uso di base
può ampliare il protocollo ed inserire funzionalità personalizzate;
Al primo avvio, la finestra di Gaim sarà simile a
è decentralizzato: chiunque può gestire un
quella più a sinistra in figura 1.
server Jabber; in questo modo sia i singoli che le organizzazioni possono avere il controllo della loro rete di instant messaging. Si può quindi creare una rete Jabber di condominio, di ufficio, aziendale; è sicuro: la maggior parte dei server Jabber usa
il protocollo SSL per le comunicazioni dal ciient al server e supporta l'utilizzo di crittografia asimmetrica con PGP e GPG.
La rete Jabber è frequentata da moltissimi estimatori
del software libero ed è quindi un ottimo posto per incontrare utenti GNU/Linux e scambiare opinioni ed esperienze. Maggiori informazioni riguardo a Jabber sono dispo
nibili nella home page del progetto, all'indirizzo http://www.j abber.org
Download e Installazione Sulla pagina web ufficiale di Gaim, all'indirizzo
http://g3ira.sf.net. è possibile ottenere moltissime
Ecco come si presenta Gaim appena lanciato per la prima volta
Nei due campi di testo andranno inseriti i dati del nostro nuovo utente, una volta che ci saremo regi
strati a un server Jabber. La registrazione si può effettuare direttamente da Gaim: clicchiamo su
Inserisci il nome uìer.tetislìa personache vuoi aggiungere alla tua lista
Account e quindi su Aggiungi nella nuova finestra.
contatti Puoi aggiungere opzionalmente un alias per il conato Gli alias
Scegliamo Jabber nel menu a tendina che elenca
verranno mostrali al pos» del nome utente la*»ve é possibile
tutte le reti di IM supportate ed inseriamo i dati,
Nome Ulente.
flevour'Jpbberorg
gliere l'italiano iabber.linux.it, jabber.org o qualsìa-
Alias
fievour
si altro server che si conosca. Una volta scelti con
Gruppo.
Fnends
come in figura 1. Nel campo Server è possibile sce
cura nick e password possiamo cliccare su Iscriviti
. nondaCpbberlinux.nGaimjJabberj
Accoum.
ed inserire un indirizzo E-Mail valido nella nuova
T
finestra, cliccantìo di nuovo su Iscriviti. Se la regi
Annulla
strazione ha avuto successo, possiamo effettuare il
i
-ì- Aggiungi
login semplicemente spuntando la voce Online della finestra che elenca i nostri account. Comparirà
La finestra di dialogo per aggiungere un
una nuova finestra apparentemente molto spoglia,
nuovo contatto al Roaster
con tre soli menu: è la nostra lista utenti, detta comunemente Roaster, Conterrà l'elenco degli utenti che conosciamo ed il loro stato. Prima di
~
vedere come aggiungere un amico a! roaster, capia
mo come effettuare il login anche per altre reti di IM: dalla lista utenti scegliamo Strumenti -> Account -> Aggiungi ed inseriamo i nostri dati. Man
Kujìn -.-v Conversazione
Opzioni
Invia Come
mano che i nostri nickname vengono memorizzati
da Gaim, appariranno nella finestra Account, con la onda reazioni
possibilità di metterci online e di effettuare il login automatico per quella rete all'avvio di Gaim.
16.56 57< Kujin -,-v:e ne ho tatti 2
Purtroppo non è possibile registrare nuovi utenti per
v-c.-ghgligh
reti di IM diverse da jabber direttamente da Gaim, quindi nel caso doveste registrare un account potre te provare con uno dei client descritti nel riquadro
16.57 o& i Kujin -.-v: idruri idracidi sali di idracidi
sugli IM alternativi, oppure registrarvi presso il sito
L*J
ufficiale della rete che intendete utilizzare.
l£l
IM LJ
U
Aggiungere e rimuovere contatti La prima cosa da fare prima di cominciare a chiac chierare è... trovare qualcuno con cui farlo! Jabber,
Richiama
Blocca
Rimuovi
Infa
ICQ, Yahoo! Messenger e tutti i maggiori IM conser vano nei server le liste dei contatti di ogni utente,
La finestra dei messaggi, con la history in
quindi, se siamo già registrati ad una di queste reti,
alto e la finestra di composizione sotto
troveremo i nostri amici già elencati nel Roaster. Per aggiungere un nuovo utente alla lista dovremo creare un nuovo contatto dall'apposito menu
Contatti -> Aggiungi un contatto, inserendo quindi i dati della persona che vogliamo contattare: nick, nome col quale vogliamo identificarlo nella lista, 11
gruppo di amici nel quale inserirlo e, soprattutto, di quale rete di IM fa parte (figura 2)
■ ' *"■" ,
Rimuovere un contatto è molto semplice. E' suffi
■■
-,■- \-
.,
-
-.
Uni]
ai
ciente selezionare il nick che vogliamo togliere ed
eoa
■.
effettuare un click con il tasto destro del mouse:
apparirà un menu contestuale, dal quale andrà scelta la voce Rimuovi.
a^im-»
^--■.,
Inviare e ricevere messaggi
i.i is ni
a
L'invio e la ricezione dei messaggi istantanei sono, ovviamente, la ragion d'essere di queste reti. Per
spedire un messaggio ad un amico presente nella nostra lista di contatti basta cliccare due volte sul
Anche per l'accesso ad IRC, GAIM si comporta più che bene
suo nick. La parte inferiore della finestra appena
rimuovere un utente, mentre il quarto consente di
apparsa {figura 3) conterrà il nostro messaggio,
ottenere informazioni sull'utente stesso.
mentre in quella superiore troveremo la history
I menu sovrastanti la history della conversazione
(una sorta di "storico" contenente tutti i messaggi
contengono le stesse opzioni, oltre alla possibilità di
spediti) della conversazione completa.
salvare la stessa ed attivare o disattivare il logging
La serie di pulsanti che divide le due aree consente
dei messaggi ed i suoni di avviso.
di applicare stili particolari di formattazione al testo:
Durante la scrittura dei messaggi è possibile inseri
cambiare la dimensione ed il tipo di font, applicare
re immagini, smile e indirizzi web, con un semplice
il grassetto, ecc.
click sui pulsanti corrispondenti, collocati a fianco di
1 primi tre pulsanti sotto l'area del messaggio servo
quelli per la formattazione del testo.
no, rispettivamente, per richiamare, ignorare o
La ricezione di un messaggio avviene automatica mente, con l'apertura dì una nuova finestra e con un piccolo avviso sonoro.
INFORMAZIONI
a
IBC da Gaim
Instant messenger
E' possibile considerare IRC come una delle prime
alternati!?!
reti di IM, pur con le dovute differenze rispetto ad ICO e Yahoo! Messenger. Gaim supporta questo pro
Così come sono molteplici le reti di IM. così pure sono mol
tocollo dimostrandosi ottimo anche come client IRC.
tissimi i client Linux per connettersi alle reti. Vediamo quindi
Per accedere ad un server è necessario creare un
brevemente alcune alternative a Gaim.
account come spiegato in precedenza, scegliendo
Dal momento che Gaim utilizza le librerie grafiche GTK2, è
IRC nel menu a tendina Protocollo. Andrà poi speci
evidente che è stato pensato per essere integrato con Gnome, tuttavia coloro che preferiscono utilizzare KDE hanno a disposizione un'alternativa altrettanto potente:
ficato il server a cui collegarsi, potete utilizzare irc.oltrelinux.com, che fa parte della rete
Kopete (http://kopete.kde.org]. Questo client presenta le
AzzurraNet. su cui troverete anche il canale ufficiale
stesse potenzialità dì Gaim, oltre ad offrire la possibilità di
di Linux Pratico. #LinuxPratico. Spuntate poi la
collegarsì ad alcune reti di IM meno diffuse.
checkbox Online nella finestra Account e verrete
Chi si fosse interessato particolarmente ajabber. può prova
collegati alla rete IRC che avete specificato. Il mes
re Gabber, un client grafico GTK2, che consente l'accesso solamente alle reti che utilizzano questo protocollo. Corrispondente a Gabber, ma in ambiente KDE (o comun
saggio che viene visualizzato è il MOTD (Message Of Thè Day) del server. Utilizzando il comando IRC
que dipendente dalle librerie grafiche QT), è Psi
/join
(http://psi.affinix.com).
della rivista, che verrà visualizzato in un'altra fine
Se utilizziamo solo la Rete ICQ, possiamo scegliere come
stra, con tanto di lista utenti e di pulsanti per com
client l'intramontabile Licq (http://www.licq.org), uno dei
piere alcune operazioni di base (figura 4).
primi programmi che hanno consentito ai Pinguini l'accesso alle reti IM. Yahoo! distribuisce un client Linux proprietario per gli utenti
#LinuxPratico possiamo entrare nel canale
Una piccola nota finale riguardante l'uso di IRC con Gaim: per visualizzare correttamente le lettere
del suo Messenger, tuttavia non è molto aggiornato e non
accentate scritte da altri utenti e consentire la cor
fornisce molte delle funzionalità offerte da altri client aperti.
retta visualizzazione di quelle scritte da noi, potreb be essere necessario cambiare la codifica dei carat
teri, scegliendo Mostra più opzioni dalla tabella dì configurazione deil'account IRC e sostituendo UTF-8 con ISO-8859-15 [figura 5). Modifica t'Aceount Opzioni di Logln Protocollo
dell'interfaccia
IBC
Come già detto, la finestra principale di Gaim è il Nella finestra di
Passwerd
configurazione
[
deli'account
Roaster (figura 6). Da qui possiamo, infatti, control lare se i nostri contatti sono in linea ed attivi, away, oppure offline. Nella parte superiore della finestra
Alias
IRC sarà
P Ricordala Pawwri
opportuno
sono presenti tre menu a tendina: Contatti,
impostare le
Strumenti ed Aiuto. Le voci del primo si riferiscono
r Login Automato
codifica ISO-3859-1 se
' Woani meno opaoni
vogliamo che
Opzioni IRC
Porta
Codifica
ressante è il secondo menu: è qui che si trovano le
scriveremo
voci relative all'impostazione del nostro stato (spie gheremo più avanti cosa significa e come cambiar
lo), alla creazione di allarmi, ossia di segnali acusti ci in seguito a qualche evento, ed alle impostazioni
Opzioni del Proxy
Tipo di proiy
la disconnessione e la chiusura di Gaim. Molto inte
leggere le accentate che
Nome Utente j
dei contatti e
tutti possano lettere
JISO-B959-15
all'invio di messaggi ed alla gestione
dei gruppi; sono presenti anche le voci riguardanti
Utilizo le Opzioni Globali del Prany
di base dei nostri account. La parte principale di questo menu è comunque la voce Preferenze: clic-
X annulla
Q Stiva
candoci, si potrà accedere ad un nuovo pannello per effettuare una configurazione avanzata di molti
aspetti di Gaim, dallo stile grafico dell'interfaccia ai
Cambiare stato e
suoni. Da notare, la possibilità di installare nuovi set
gestire i gruppi
di faccine, posizionandoli nella apposita directory, in /nome/nomeutente/.gaim/smileys/.
Lo "stato" identifica l'attuale modalità in cui è l'u
Continuando ad analizzare il menu Strumenti, si
tente: online, occupato, away, offline o altro.
noterà la presenza della voce Trasferimento File,
In Gaim è possibile scegliere uno stato diverso per
ma putroppo tale voce non è ancora abilitata: il
ogni rete, oppure impostarlo globalmente. Le diver
supporto per il trasferimento di file tra i clìent è
se modalità di presenza sono selezionagli dal menu
ancora in fase dì implementazione, ma verrà
Strumenti -> èssente, a fianco dell'indicazione del-
aggiunto
quanto prima.
r.
l'account. Per impostare uno stato unico per tutti gli
L'ultimo menu (Aiuto) ci consente di accedere alla
account è sufficiente un click sul pulsante Assente
documentazione presente sul sito di Gaim e di otte
nella parte bassa del Roaster. Effettuando un click
nere le informazioni sul progetto.
su èssente -> Nuovo messaggio si può specificare
un messaggio che verrà mostrato a chi cercherà di contattarci per informarlo più approfonditamente
INFORMAZIONI
riguardo al nostro stato (ad esempio possiamo scri vere perché non siamo raggiungibili in quel deter
Informazioni sugli
minato momento).
Instant Messenger
Suddividere i propri contatti in diversi gruppi è un'o perazione fondamentale per chi utilizza più di una
Gli instant messenger sono applicazioni che consentono lo
rete di IM. Il criterio di suddivisione è, ovviamente,
scambio di messaggi instantaneamente tra due persone
lasciato alla scelta dell'utente: possiamo riunire gli
nelìa Rete. Diversamente dalla posta elettronica, i messaggi
amici per ambiente di conoscenza, provenienza
non vengono mandati ad un server dal quale l'utente dovrà scaricarli, ma sono ricevuti nel momento stesso in cui sono
inviati, effettuando il percorso: utentel
-->
server
geografica, rete IM o in qualsiasi altro modo. La creazione di nuovi gruppi si effettua dal menu Contatti, mentre per aggiungere un contatto ad un
--> utente2
Ovviamente questo è possibile solo se ambedue gli utenti
gruppo è sufficiente trascinare ii suo nick dentro il
sono collegati.
gruppo scelto, nel Roaster.
La comunicazione è sempre stata al centro dello sviluppo di Internet e gli Instant Messenger sono una delle strade possi bili per comunicare. Le reti (l'indirizzo si riferisce alla pagina di registrazione) con il maggior numero di utenti sono:
Una caratteristica comune di tutti i client per reti IM
è la riproduzione di avvertimenti acustici pratica mente per ogni evento. Questo può risultare noioso (specialmente se tenete il volume delle casse un po' alto) o piacere, a seconda dei gusti. Gaim ci per
ICQ: http://qo.icq.com/register > Yahoo: http://edit.yahoo.com/config/evalregister
mette di disabilitare gli eventi sonori ed anche di
;
AOL: http://aim.aol.com/aijnnew/Aijii/register.adp
b
MSN: Iittps://regi5ter.passport.net/reg.srf
aggiungerne, sta globalmente sia a seconda dell'u
Ciascuna di esse riunisce ormai milioni di utenti, molti dei
tente o del contatto che genera l'evento. Possiamo eliminare i suoni dal menu Strumenti -> Preferenze
quali fanno parte di più di una. Non è possibile eleggere una
-> Suoni -> Eventi Sonori, togliendo il segno di
rete "migliore", in quanto ognuna ha le sue caratteristiche
spunta da tutte le checkbox, mentre per trasforma
peculiari, ma forse un gradino sopra le altre è ICQ, che è
re i suoni in semplici beep dello speaker interno,
stata anche una delle prime.
scegliamo Beep di Console dalla voce Suoni delle Preferenze-
L'aggiunta di allarmi per gli eventi
generati dai nostri account o da specifici contatti si
-
effettua da Strumenti -> Allarmi -> Nuovi allarmi.
Conclusione Contatti
Strumenti
Gaim è sicuramente una delle scelte migliori, insie
Aiuto
me a Kopete (ne abbiamo parlato nel riquadro sugli
Instant Messenger alternativi) per chi utilizza le reti
Contatti (15)
IM. La solidità del programma non è delle migliori,
DuskDruid'èjabber.linux.it
ma, dal momento che lo sviluppo procede incessan
temente, non passerà molto tempo prima che
Generai I4.'25ì
tìte Valnir djjb FreeCRiS
Q, msxi 979
ÒÙ
Jabber 12:32}
li Roaster con
venga migliorata la stabilità e vengano aggiunte
alcuni contatti.
nuove funzionalità, quali il supporto per altre reti e
Da notare
per caratteristiche più o meno fondamentali quali il
come siano
trasferimento di file.
evidenziate le appartenenze
Sono assolutamente da lodare gli sforzi compiuti
alle varie reti
dagli sviluppatori, che continuano a rendere possi
di Instant
bile l'accesso alle reti IM proprietarie (AIM, Yahoo!,
Messaging
MSN, etc.) anche se i protocolli di queste ultime vengono cambiati improvvisamente.
QBP
~
©te
affilile: condividere i vostri file con Linux! Sono molti i network di filesharing esìstenti: scopriamo insieme come utilizzine aMule per accedere alia rete eDonkey e condividere i nostri
file con altre migliaia di utenti! Siila Riz2oli <$.nzzolnalinuxpratico.com>
II network eDonkey è probabilmente il sistema di file sharing più utilizzato della rete. Buona parte
del suo successo deriva dalla sua semplicità e dal fatto che esistono sia server che client comple
che saranno sufficienti per installare aMule sul
tamente OpenSource. In questo articolo vi illustre
vostro PC.
remo come sfruttare appieno le possibilità offerte
Configurazione
da aMule. un software multipiattaforma per colle garsi e scaricare dalle reti peer to peer eDonkey.
eDonkey è un sistema di file sharing client-server:
Queste reti sono gestite completamente dagli uten
ciò significa che, prima di tutto, è necessario colle
ti: nessuna azienda, come capitava con Napster,
garsi ad una macchina "server" che, a sua volta,
controlla i server che ospitano le liste dei file scari
sarà in grado di metterci in comunicazione con tutti
cabili. Chiunque può creare un server che, a secon
gli utenti della rete. Il primo passo, quindi, è ottene
da della banda a disposizione, può ospitare da
re gli indirizzi IP di questi server: esistono liste di
poche decine a molte migliaia di utenti; esistono
server contenute in file con estensione
reti, infatti, che riescono a creare comunità virtuali
malmente rintracciabili tramite una semplice ricer
di centomila utenti ed oltre.
ca con Google o tramite l'accesso a specifici indiriz
.met, nor
zi web, come quello mostrato nella finestra di
Installazione
default di aMule (figura 1). Per i più pigri, elenchia
Per installare aMule, dirigete il vostro browser pre
mo qualche sorgente alternativa:
ferito sul sito: http://vww.amule-project.net
T1PS 'n' TRICKS
ciiccate sulla voce Download nel menu a sinistra e scaricate il pacchetto per la vostra distribuzione.
Perché aMule?
Per l'articolo abbiamo utilizzato Linux Mandrake 9.2
e proveremo la versione 1.2.6 di aMule: abbiamo quindi scaricato aMule-1.2.6MDK
9.2. rpm e le
aMule (!a "a" sta per Another. cioè "un altro" client eMule) ha la peculiarità di essere stato pensato fin dall'inizio per
relative dipendenze wxBase e wxGTK {disponibili
poter girare sul maggior numero di piattaforme possibili.
sul sito). Spostatevi nella directory in cui avete sca
Attualmente potete usare aMule su Linux, FreeBSO.
ricato i file e, da root, installate il programma con:
Windows e MacOS X.
#
urpmi aHule-1.2.6_W)K 9.2. rpm wx'.rpm
nel caso utilizzaste una distribuzione diversa da Mandrake e non poteste usare urpmi, dovrete ricor rere al comando rpm:
tt
rptn
-iMi
&
là ci JL *Jl J& il r^L
oMule-1.2.6. rpin wx" .rpm
nel caso fosse necessario installare altri pacchetti, dovreste trovare tutte le possibili dipendenze di aMule all'indirizzo: http://developer.berlios.de/proiect /showfiles.php?group id=1296&rel.ease id=2128 Se utilizzate invece Debian, dovrete aggiungere al
file /etc/apt/sources.list le liste indicate nella pagina di download del programma e poi lanciare i due comandi:
La finestra iniziale di aMule con l'indirizzo #
apt-get
* apt-get
update
instali amule
del server che offre il file .met
J
INFORMAZIONI
HighlO e lowlD Un altro elemento che può limitare di molto la vostra capacitò di download è ottenere un LowlD. Che significa? Quando vi collegate a un server eDonkey, quest'ultimo cerca di contatta re il vostro PC sulle porte 4662 TCP e 4672 UDP; queste due porte vengono usate dagli altri utenti per scaricare i file diret tamente dal vostro computer. Se per caso queste porte non sono raggiungibili, vi viene assegnato un ID basso (LowlD,
aMule sono configurabili, ricordate, però, che per utilizzare porte minori della 1024 sarebbe necessario eseguire aMuie usando l'utente root.
Se, per esempio, il firewall è realizzato con iptables, l'indiriz zo del vostro PC sulla lan è 192.168.0.10 e l'interfaccia che guarda verso Internet si chiama pppO, aggiungere queste tre
linee alla configurazione del firewall dovrebbe essere abba stanza per farvi ottenere un HighID:
appunto) e la vostra capacità di download dalla rete ne risen tirà. La ragione è da ricercarsi nella filosofia meritocratica e
# iptabtes
decentralizzata di eDonkey: se nessuno degli utenti permet tesse agli altri di scaricare la rete non funzionerebbe. Una
# iptables
possibile strada da seguire sarebbe far passare il traffico dal server, ma questa non è praticabile, perché la banda a dispo sizione di quest'ultimo si esaurirebbe molto rapidamente; quindi, !a "soluzione" dei progettisti è stata quella di penaliz zare gli utenti che non possono far scaricare gii altri diretta
mente. Il problema è che si può ottenere un LowlD anche se si è armati delle migliori intenzioni: una delle cause più comuni
-t
nat
■-dport 4662 -t
nat
■ ■dport 4672 #
echo
1
>
-A PREftOUTING -j
-p
icp
-A PREROUTIHG -p udp
-j
-i
pppQ
DNAT --to-destination
DNAT
-i
192.16B.0.10:4662
pppO
- - to-destination 192.16a.e.lG:<J672
/proc/sys/net/ipv4/ip forward
Questo è solo un esempio, non cercate di metterlo in pra tica se pensate di non avere sufficiente esperienza: fatevi aiutare da qualcuno più esperto, oppure fate riferimen
di ID basso è che aMule non ha ancora finito l'hashing dei file
to alla documentazione di iptables!
condivisi: non dovete far altro che lasciare al programma
Come capire se avete un HighID o un LowlD? Semplice: guar
qualche minuto per completare il calcolo degli hash. riavviare
date l'iconcina in basso a destra, quella con le due frecce. Se
il software e collegarvi. L'altra causa più frequente di LowlD è
sono entrambe color verde è tutto ok. se invece sono colar
la presenza di un firewall o di un router che fa NAT o PAT
arancione significa che avete un LowlD,
(come ad esempio un gateway Linux che fa masquerading
Se avete diversi client aMule nella stessa rete dietro il
della rete locale) tra voi ed il server eDonkey.
gateway, basterà configurare ognuno per utilizzare porte
Per ovviare a questo inconveniente, bisogna istruire il router o
diverse (ad esempio 5000 tcp e 5001 udp) ed attivare il
il firewall in modo che inoltri il traffico diretto alle porte TCP
redirect con iptables sull'indirizzo IP e relativa porta della
4662 e UDP 4672 verso il vostro PC. Le porte utilizzate da
macchina su cui gira tale client.
http://ed2kmet.x24hr.com/pl
vostra distribuzione preferita, musica o altro.
/slist.pUdownload/server-best.met
E' indispensabile, quindi, tornare nella finestra
http://ed2k.has.it
Preferenze e selezionare la quinta linguetta da sini
Come utilizzare tali liste? Per il momento, procedia
stra. Directory: qui potete impostare la cartella
mo all'avvio di aMule: si raccomanda, per ragioni dì
dove verrano salvati i vostri download completati
sicurezza, di non eseguire mai il programma come
(di solito -/ .amule/Incoming), i vostri file in corso
root. Il modo migliore per lanciarlo è da una finestra
di scaricamento (-/ .amule/Temp, è buona pratica
di terminale, in modo da poter tenere d'occhio
non condividere questa cartella) e, più sotto, potete
eventuali warning o errori che verranno riportati;
selezionare le cartelle che avete intenzione di con
aprite, quindi, un terminale, scrivete amule e pre
dividere con il resto della rete; per la versione 1.2.6
mete Invio: dovrebbe comparire una finestra molto
la selezione di una directory da condividere non è
simile a quella in figura 1.
ricorsiva, quindi dovrete selezionare direttamente
Per prima cosa, vediamo come configurare aMule
la directory contenente i file che volete rendere
per scaricare la lista di server direttamente all'av
accessibili. Fate attenzione a non condividere file
vio; premete il pulsante Preferenze sulla barra degli
importanti o che potrebbero pregiudicare la sicurez
strumenti e verrà visualizzata una finestra di dialo
za del vostro PC, contenenti password e chiavi SSH,
go con numerose opzioni: selezionate la terza lin
numeri di carte di credito o documenti di lavoro.
guetta da sinistra (Server) e cliccate sul pulsante
Potete opzionalmente selezionare anche un pro
Lista. Vi apparirà un piccolo campo di testo dove
gramma per l'anteprima dei file video, ad esempio
potrete incollare uno (o più) degli URL citati in pre
/usr/bin/xine. Già che ci siete, fate click sulla lin
cedenza; premete Ok e spuntate anche la voce
guetta Generale ed inserite un nick, cioè un nomi
Aggiorna la lista dei server all'avvio che aggiornerà
gnolo con cui farvi identificare sulla rete.
in automatico la lista dei server ogni volta che fare
La velocità con cui vi sarà permesso di scaricare
te partire aMule.
dipende anche dalla banda che rendete disponibile
Quelli tra di voi che hanno usato in precedenza pro
agli altri utenti, quindi il consiglio è di dedicare ad
grammi di file sharing. probabilmente a questo
aMuìe la maggior parte della vostra capacità di
punto avranno già premuto il pulsante Connetti.
upload. Per impostare questi parametri, dovete
solo per scoprire di non riuscire a scaricare nemme
usare la linguetta Connessione: qui potrete specifi
no un byte... Questo accade perché la rete eDonkey
care a mano i valori massimi ed i limiti imposti da
è stata progettata in modo da premiare coloro che
voi alle capacità di Download e di Upload: tutti i
lasciano scaricare gli altri utenti: prima di poter sca
valori sono espressi in kilobyte al secondo, anche
ricare, dovete condividere i vostri file e permettere
se. di solito, le velocità di trasmissione si misurano
ad altri utenti di prelevarli: potreste, ad esempio,
in kilobit al secondo. Per fare la conversione, è suffi
condividere una cartella dove conservate le imma
ciente dividere per otto la velocità della vostra
gini 150, il mirror dei server di aggiornamento della
linea; ad esempio, se avete una ADSL 640/128, i
©1)
valori massimi di download e upload saranno rispet
(ad esempio, per una ADSL standard, impostate il
tivamente 80 e 16. A sinistra potrete impostare i
download a 60 e l'upload a 14).
limiti totali della banda e a destra, nella sezione
Una volta usciti dalla finestra Preferenze, aMule
Bandwidth Limits, potete riservare parte della
comincerà a calcolare un hash per ogni singolo file
banda stessa per vostro uso personale (scaricare
che avete deciso di condividere (potrete vedere lo
posta, chattare, visitare il forum di Linux Pratico).
stato di avanzamento nei messaggi scritti nel termi
Questo è particolarmente importante per chi ha
nale da cui avete lanciato il programma): un hash
ADSL, poiché questo mezzo trasmissivo ha le sgra
rappresenta il codice di identificazione di quel file
devole tendenza a diminuire la velocità di download
sulla rete ed è necessario per poter identificare file
nel caso la banda in upload sia satura; quindi, per
uguali a cui, però, gli utenti hanno dato nomi diver
un utilizzo il meno problematico possibile, tenete
si. Quest'operazione è tanto più lunga quanto è
entrambe le velocità leggermente sotto i! massimo
maggiore il numero di file (e la grandezza degli stessi) condivisi.
ATTENZIONE
Via al download! Da questo punto in poi, è tutto semplice: cliccate il
Problemi?
pulsante Connetti ed attendete che sulla barra di
Durante le prove è capitato che aMule non visualizzasse cor rettamente l'elenco dei file in download e, a volte, le statisti che non riportavano valori sensati. In un caso si è anche bloc cato per qualche minuto prima di riprendere il funzionamento
stato in fondo a sinistra appaia il messaggio "Connessione stabilita con <nome server>". Ora potete attivare la sezione di Ricerca e specifica
normale. Il primo bug è documentato ed è già stato risolto
re diversi parametri per cercare i file che vi interes
nella versione 2.0.0 che. quando leggerete questo articolo,
sano: ad esempio, la query "gentoo
sarà probabilmente quella stabile.
(non usate le virgolette se volete provarla) vi resti
america
aruiy"
tuirà dei collegamenti ad utenti che hanno l'imma gine ISO di questo gioco gratuito, eseguibile diretta
mente da CD. Fate click con il tasto destro sul link che vi interessa e selezionate Download per comin ciare a ricevere il file; non preoccupatevi se per i
S
primi minuti non scaricherete niente o quasi, è nor male... Prima dovete accumulare crediti lascian do scaricare altri utenti, dopodiché la vostra veloci tà di scaricamento comincerà progressivamente ad aumentare. I crediti vengono accumulati nei con fronti di altri client e non vengono salvati sul vostro
PC, ma sul computer di chi ha scaricato da voi, in modo da eliminare la possibilità di imbrogli. Per cal colare i crediti vengono utilizzate due formule:
Hodificatorel - Dati Inviati x 2
/ Dati Scaricati
Modificatore2 - Radice QuadratalOati Inviati + 2)
La finestra di ricerca di aMule con in evidenza i risultati di una ricerca...
Viene utilizzato il più basso dei due modificatori: se il modificatore è 4, per esempio, significa che avan zerete nella coda di Download della persona da cui state scaricando 4 volte più velocemente di coloro che non hanno in corso nessun scambio con quella stessa persona. Il modo per scaricare più veloce mente, quindi, è mettersi in coda da chi ci sta prele
Lì
vando file. I modificatori non crescono mai oltre il dieci o al di sotto di uno. I crediti degli altri client vengono salvati nel file clients.met, in modo da non perderli tra una sessione di aMule e l'altra.
Questo programma è in grado di scaricare lo stesso
file da più fonti contemporaneamente, anche se il nome del file è diverso. Tutto questo è trasparente all'utilizzatore, ma al momento di effettuare la ricerca potete impostare un numero minimo di fonti desiderate, in modo da garantirvi un download effi
ciente. Provate, ad esempio, a inserire 15 nel box
Disponibilità minima e provate a fare una ricerca e quella di trasferimento con le colorate barre di download
per "Mandrake" oppure "RedHat'l
La sezione Trasferimenti vi fornisce una rappresen tazione grafica dello stato del vostro download. Accanto ad ogni file c'è una barra multicolore: in
nero sono evidenziate le sezioni che avete già scari
scambiare; inoltre, provare ad usare aMule con una
cato, in blu quelle che state scaricando ed in rosso
connessione analogica potrebbe risultare molto fru
quelle che nessun utente collegato può fornirvi
strante, poiché buona parte della banda verrebbe
attualmente; il blu delle sezioni in fase di download
impiegata solo per permettere il normale funziona
è tanto più scuro quanto è più alta la percentuale
mento (cioè lo scambio dì messaggi tra client e ser
della sezione stessa che avete già scaricato: in più
ver) della rete.
viene visualizzato anche il numero di sorgenti che state utilizzando sul numero di quelle disponibili. La
La go minii ni ty
percentuale del file già ottenuta è indicata da una
Con aMule è possibile mandare messaggi agli altri
sottile linea verde che si allunga fino a raggiungere
utenti e definire alcuni di essi come Amici: andate
la lunghezza della barra colorata quando il file è
nella sezione Trasferimenti e cliccate con il tasto
completo.
destro su un utente in attesa nella vostra coda e
La rete eDonkey è ottimizzata per il download di file
scegliete Inserisci tra gli amici; questo utente appa
di grandi dimensioni e molti network mettono un
rirà nella sezione Messaggi e selezionandolo potre
tetto al numero di file che è possibile condivide
te mandargli dei brevi messaggi di testo. Sempre
re, quindi selezionate con cura quelli che volete
nella sezione Trasferimenti, potete impostare alcuni file in modo che siano scaricabiii solo dai vostri
INFORMAZIONI
amici, sempre utilizzando il tasto destro. Allo stesso modo, potete visualizzare la lista dei file condivisi
Le alternative
da ogni utente e curiosare finché non trovate qual
La rete eDonkey è solo uno dei tanti sistemi per la condivisio
cosa che vi interessa. Su quasi tutte le reti IRC si
ne online dei file: vogliamo presentarvi una breve panoramica,
possono trovare dei canali dedicati ad eMule.
per nulla esaustiva, delle alternative disponibili per Linux.
aMule. eDonkey e tutti gli altri client che utilizzano
Gnutella: molti client sono disponibili per una delle prime reti
questo sistema di file sharing: si possono conoscere
nate per riempire il vuoto lasciato da Napster, che soffre spes
persone interessanti e imparare piccoli accorgimenti
so di lunghe code di attesa; un esempio è Gnutella-GTK:
per sfruttare questa tecnologia nel migliore dei modi.
http://sourceforge.net/project/5howfiles.php7group id=4467 oppure Phex. un altro client multi pi atta forni a (in Java): http://phex.kouk.de
Altre funzionalità aMule può essere minimizzato nella systray di
Mute: per quanto non molto utilizzato. Mute è interessante
Gnome o Kde e fornisce un menu rapido molto fun
perché usa crittografia e routing anonimo per rendere comple
zionale, utilizzabile premendo il tasto destro sull'i-
tamente anonimo il vostro scambio di file. http://raute-net.sourceforge.net
concina del mulo. Si possono cambiare al volo la banda in upload e in download, collegarsi e scolle
MLDonkey vi permetterà anche di collegarvi a reti diverse contemporaneamente:
garsi dai server e visualizzare informazioni relative ai propri scambi. La sezione Statistiche permette di
http://www.nongnu.org/mldonkey/
esaminare l'efficienza della nostra sessione aMule
BitTorrent: scritto in Python, non è un sistema di fite sharing tradizionale, nel senso che la ricerca dei link ai file scaricabili viene fatta sul web, su siti che pubblicano elenchi dì file . torrent, che permettono al client di mettersi in comunicazio
in dettaglio; risulta molto utile per chi vuole provare a modificare i parametri di rete per ottenere il mas simo rendimento dalla propria connessione. Le sta
ne con altri utenti che stanno scaricando lo stesso file e di
tistiche sono interessanti anche per i numeri
scambiarsi a vicenda le parti mancanti.
impressionanti che riportano: molti dei server sono
http://bitconjgrer.org/BitTorrent/
interconnessi fra di loro ed è possibile che la rete a
Queste sono solo alcune opzioni; per avere una panoramica
cui siete collegati sia composta da oltre un milione di
più completa vi raccomandiamo una visita al sito:
utenti con decine di milioni di file condivisi.
http : //www. zeropaid. cocn
Un'altra funzionalità molto comoda è la possibilità di farsi inviare una E-Mail quando i file che state
WEBOGRAFIA
Riferimenti web
scaricando sono stati completati; sempre nel menu Preferenze, trovate il tab Notifica; potrete attivare
degli avvisi per tutti gli eventi significativi di aMule e, in più, potrete specificare l'indirizzo di un server
eMule. essendo un prodotto OpenSource, ha moltissimi doni e
SMTP ed il vostro indirizzo di posta. Questo vi per
versioni alternative, di cui aMule è solo un esempio.
metterà di "dimenticarvi" di aMule fino a quando i
Il primo è stato eDonkey. che ancora esiste. Disponibile per
download non saranno finiti.
Windows, Linux e MacOS. viene prodotto da MetaMachine: htto://www.edonkey2000.com
xMule: ta prima versione OpenSource, da cui quasi tutte le aìtre sono derivate: htto://www.xmule.org
eMule: li più diffuso, disponibile però solo per Windows: http://www.emule-pròj ect.net MLDonkey. scaricabile all'URL:
http://savannah.nongnu.org/download/mldonkey Se volete provare a creare il vostro server:
fitto : //www. thedonkeynetwork.eom/pl./tdn. pi/server, ritmi
aMule è un progetto sviluppato attivamente: nel momento in cui scriviamo è entrata in beta la ver sione 2.0.0, quindi aspettatevi ulteriori migliora menti e nuove funzionalità,
Conclusioni aMule è un ottimo client per accedere al network
eDonkey; nel riquadro in questa pagina abbiamo indicato anche alcune alternative interessanti, ma
lo spazio è tiranno... a voi l'onere ed il divertimento di provare le alternative! Happy sharing!
^-
MPlayer: multimedia per il pinguino Uno dei requisiti principali per parlare di Linux sul desktop è dispor
re un buon "inedia pìayer"; in questo ambito, dunque, non si può fare a meno di parlare ài MPlayer... Andrea Scrimieri <a.scriraieri@linuxpraticQ.com>
II concetto di multimedialità è stato uno degli elementi più caratterizzanti per l'evoluzione del mondo dei personal computer negli anni '90. Si
è passati da un periodo in cui avere una scheda
un utente tipico possono interessare.
audio era un lusso al quale si poteva tranquillamente
Basterà infatti lanciare con il comando:
rinunciare, a un altro in cui, magari mentre si ascolta
un CD audio o un qualsiasi file musicale sul proprio
#
urpmi
mplayer
computer, si portano in formato digitale su DVD i propri vecchi filmati su VHS.
per installare il pacchetto binario e le relative
Un buon sistema operativo che vuoi essere una
dipendenze. E' possibile comunque aggiungere altri
valida scelta anche nel mondo desktop deve neces
codec per avere il maggior numero possibile di for
sariamente essere dotato degli strumenti che rendono
mati video e audio supportati.
un PC una vera e propria stazione multimediale. Uno
Uno dei grandi vantaggi di MPlayer è quello di dare
dei requisiti principali è avere un buon "media player"
la possibilità di utilizzare alcune DLL per Windows
e in tal caso, non si può fare a meno di parlare di
per consentire il supporto al più ampio numero pos
MPlayer.
sibile di codec.
Dettagli su Mplayer
http://wwrf.MPlayerHQ.hu/riomepage
MPlayer è uno dei maggiori progetti riguardanti il
/design7/dload.html
software libero sviluppati in Europa ed è certamente il
offre la possibilità di scaricare dei pacchetti conte
Per questo la pagina dei download di MPlayer:
player sotto GNU/Linux con il maggior numero di
nenti proprio delle raccolte di codec. Comunemente
formati audio e video supportati.
è sufficiente scaricare il pacchetto "All-in-one" che
Avviato nef settembre del 2000 dall'ungherese
include i file essenziali (il pacchetto "essential" che
Arpàd Gereòffy con il nome di mpegl2play e lo
vedremo a breve). Il player contiene comunque
scopo di trovare una soluzione alla mancanza di un
delle librerie, le libaveodee, in grado già di leggere
player che soddisfacesse le sue esigenze, cambia
molti dei formati più diffusi rinunciando ad altri
dopo poche settimane il nome in MPlayer, trovando
come quelli della Real.
i! consenso e l'aiuto di decine di sviluppatori sparsi per i! mondo.
Potrete vedere filmati in MPEG 1 e 2, DivX. XviD,
Real Media, ASF, Quicktime, VIVO, OGM, Windows Media Video (WMV) o ascoltare file MP3, OGG Vorbis, Real Audio, Wave, Windows Media Audio (WMA), MP4, CD audio (CDDA).
Oltre a questo, MPlayer offre una serie di feature estremamente interessanti come la possibilità di vedere filmati in streaming, supporto a DVD, On
Screen Display, sottotitoli, possibilità di utilizzo su un larghissimo numero di piattaforme, interfacciamento con dispositivi a infrarossi tramite LIRC, possibilità di
utilizzare una GUI personaiizzabile con skin, scegliere tra un vastissimo numero di driver output, dei quali parleremo più avanti. Il pacchetto di MPlayer con tiene anche
mencoder,
un
potente encoder
audio/video.
Installazione Installare MPlayer non è una operazione molto diffici le. Sotto Mandrake è presente come pacchetto pre
compilato e dispone già di molti dei supporti che a
Ecco come si presenta MPlayer in funzione su un desktop Mandrake Linux
Poniamo comunque di aver scaricato il file
un minuto con le frecce "sopra" e "sotto", dieci
esseritial.tar.bz2 e di voler far riprodurre ad
minuti con "Pagina su" e "Pagina giù".
MPlayer il maggior numero di formati possibili,
Il tasto o abilita la modalità OSD (On Screen
lì file in questione andrà scompattato nella directory
Display) che consente dì visualizzare il tempo tra
/usr/lib/win32 con il comando (che andrà eseguito
scorso e il tempo totale ed il tasto f permette di entra
ovviamente da root):
re in modalità fui! screen. I tasti 0 e 9 consentono di
9 mkdìr /usr/lib/win32
Analogamente, per poter riprodurre un file audio è
« tar xfuj essential.tar.bz2
possibile lanciare MPlayer mettendo come argo
# mv
mento il file.
aumentare o diminuire il livello dell'audio.
essential/*
/usr/lib/win32
Ipotizzando che il file sia presente nella nome directory
S mplayer file audio.wav
dell'utente root e che l'archivio sia decompresso nella directory essential. La GUI di MPlayer richie
Ma MPlayer non si limita solo a questo.
de l'installazione di una Skin, non compresa del
Oltre ai normali file è possibile anche riprodurre
pacchetto RPM di Mandrake 10.
stream video, audio e DVD.
E' possibile scegliere a seconda dei nostri gusti tra
Per visualizzare ad esempio il primo capitolo in lin
una vasta gamma di skin disponibili proprio sul sito
gua italiana del primo titolo di un DVD possiamo
di MPlayer, sempre nella pagina dei download.
usare la sintassi:
Decomprimiamo l'archivio della skin, ad esempio Blue.tar.bz2, in /usr/share/mplayer/Skin e
S mplayer
-vo
xll
-alang
it
dvd://l
creiamo un link simbolico per indicare a MPlayer di usare proprio quella:
Dove dvd://l indica che si vuoi riprodurre il primo titolo presente sul DVD stesso, utilizzando come device /dev/dvd. Per questo è bene prima assicu
# mkdir /usr/share/mplayer/Skin
rarsi che sia presente un link /dev/dvd che punti al
# ed /usr/share/mplayer/Skin /usr/share/mplayer/Skin#
tar xfvj
/usr/share/mplayer/Skin»
In
■ <,
-/Blue.tar.bz2
Blue/ default
ATTENZIONE Inoltre è necessario creare un link simbolico da
Copyright
usare per avviare la GUI di MPlayer. Eseguiamo quindi il comando;
Prima di continuare è dovere far presente che alcuni dei file #
In
-5
inclusi nei file .tar.bz2 presenti sul sito dì MPlayer sono
/usr/bin/mplayer /usr/bin/gmalayer
protetti da copyright e come tale il loro utilizzo può essere soggetto a restrizioni.
Questo ci consentirà di lanciare la GUI utilizzando il comando gmplayer.
INFORMAZIONI
Come si usa? A questo punto siamo in grado di vedere e sentire
I codec per Debian
praticamente ogni tipo di filmato e file audio.
Ma... come si fa? MPlayer ci offre molte opzioni e
Sotto Debian, che non include ufficialmente questo pacchet
funzionalità e, per quanto le pagine di man siano
to, possiamo utilizzare un apposito repository per apt conte
ben fatte, non sempre è facile capire quali opzioni
nente mplayer fé altro ancora), Apriamo il file /etc/apt/sources. list con il nostro editor
fanno al caso nostro.
preferito e aggiungiamo in fondo questa riga:
Ad esempio, poniamo di voler vedere un semplice filmato, chiamato linuxpratico.avi, presente
deb
ftp://ftp.nerim.net/debianmarillat
testing mairi
nella nostra home directory. Da un terminale, sotto X, lanciamo il comando:
5e utilizziamo la Debian testing. altrimenti sostituiamo testing con stable oppure unstabie a seconda della distribuzione pre
i mplayer
-vo xll
sente sul sistema. Questo repository contiene diversi pacchetti
linuxpratico.avi
contenenti i binari di MPlayer da installare a seconda della CPU presente sul nostro sistema.
MPlayer provvedere a riconoscere automaticamente
In particolare mplayer-386 è il pacchetto generico che vale
il codec audio e video e inizierà la riproduzione.
L'opzione -vo
per ogni CPU, mplayer-586 ottimizzato per processori Intel
xll specifica il driver output da uti
Pentium. mplayer-k6 per i processori AMD.
lizzare. In questo caso è stato indicato quello gene
A questo punto dovremo dare i seguenti comandi:
rico senza accelerazione per X-Window. Per una lista più completa e per un maggiore appro
fondimento date un'occhiata al riquadro sui driver.
,
riprodotto II filmato è possibile utilizzare alcuni tasti
10
instali mplayer-abe Ubdvdcss mplayer-fonts
Che provvederanno a scaricare e installare mplayer, un pacchetto
per poter interagire con MPlayer.
mandare avanti e indietro di dieci secondi il filmato.
update
# apt-get
w32codecs
All'interno della finestra aperta nella quale viene
Ad esempio con la freccia sinistra e destra potremo
» apt-get
con molti codec aggiuntivi, le librerie necessarie per la visione
| di DVD e un pacchetto con i font. V
seguite da un numero che indica la traccia. Per
visualizzare le tracce audio ed i sottotitoli disponibili è possibile lanciare MPlayer con l'opzione -v che
permette di visualizzare più informazioni a scher mo, tra cui anche quelle relative alle tracce presenti con relativi identificativi. Tra le tantissime opzioni, altre che potrebbero tor nare molto utili nella visione di DVD sono -chapter e -dvdangle che, seguite da un numero, specificano rispettivamente il capitolo del DVD e l'angolatura di ripresa da visualizzare.
Si ricordi che un DVD può contenere fino a 9 tracce
video parallele, quindi il valore di -dvdangle può Le scorciatoie dì Mplayer... sembrano molte ma sono piuttosto comode!
variare da 1 a 9. MPlayer consente anche di visualizzare o ascoltare
stream video ed audio e, in questo senso, può essere un valido sostituto al player della Real per i file e gli
TIPS 'n' TRICKS
stream Rea! Audio. Ad esempio, poniamo di voler ascoltare uno stream
Link Simbolici
Real Audio che non è possibile scaricare da un sito
Per far si che Mplayer funzioni bisogna creare un link simbolico a /dev/dvd che punti al device del nostro lettore DVD (ad
Internet, magari un notiziario, come ce ne sono tanti in giro.
esempio /dev/hdb). La sintassi per creare un link simbolico
Cliccando sul link corrispondente molto probabil
prendendo spunto dall'esempio proposto è:
mente scaricheremo un file . ram di pochi byte che
# In
-5
/dev/hdb
non sembra avere niente a che vedere con il nostro
/dev/dvd
notiziario. In realtà, l'estensione . ram è associata a Real Player che, se presente sul sistema, dovrebbe essere eseguito consentendoci l'ascolto.
INFORMAZIONI
Ma cosa contiene, in realtà, il file . ram appena sca ricato? Al suo interno è presente una sola riga
I codec
contenente tutto quello di cui abbiamo bisogno per
Un codec. nel caso di MPlayer, è una libreria contenente un insieme di regole che consentono di associare uno stream di dati ad un'immagine oppure ad un suono; ad esempio c'è
ascoltare lo stream con MPlayer.
Si tratta di qualcosa tipo: rtsp://abe.dominio.com/percorso/st ream.rm
bisogno di un codec per vedere un DVD o ascoltare un MP3.
Non provate a scaricarlo con wget o qualsiasi altro
MPlayer è disponibile con un gran numero di codec, ma è
download manager perché non si tratta di protocollo
anche in grado di leggere molti di quelli esistenti per
HTTP, bensì di RTSP come risulta evidente dall'URL.
Windows. Sul sito: http://www.mplayerhq.hu/MPlayer/releases/codecs
trovate tutti i codec che è possibile aggiungere a MPlayer. Potete scaricare le versioni lite, che contengono esclusiva
E' evidente quindi che per essere riprodotto necessita
di un piayer in grado di supportare questo protocollo, proprio come MPlayer.
mente quei codec per i quali non esiste già una versione
A questo punto non ci rimane altro che lanciare il
OpenSource, oppure tutti quanti quelli disponibili e scompat
nostro programma con argomento la riga appena
tarli nella directory /usr/lib/win32. Ricordate, però, che
scoperta:
per aggiungere il supporto di un codec non basta copiarlo in questa directory: sarà necessario che MPlayer sia stato com pilato con il supporto per tale codec.
S
mplayer
rtsp://abe.dominio.eom/percorso/siream.rm
Spesso, però, può essere conveniente chiedere a MPlayer di memorizzare un po' del video e dell'audio
device de! lettore, ad esempio /dev/hdc
(fate riferi
che sta per riprodurre. Pensate soprattutto a file in
mento al riquadro in questa pagina).
streaming oppure presenti su filesystem di rete su
L'opzione -alang specifica la lingua da utilizzare
computer remoti come, ad esempio. Samba e NFS.
per l'audio. E se volessimo anche visualizzare i sotto
In caso di alto traffico di rete lento, la riproduzione di
titoli? Non c'è problema:
MPlayer potrebbe risultare a scatti con delle sgradevoli interruzioni nella visualizzazione o nell'ascolto.
S
mplayer
-ve
xll
-alang
it
-slang
it
dvd://l
In questo caso l'opzione -cache può tornarci certamen te utile. La sintassi richiede che a -cache segua un
Dove -slang
it imposta l'italiano come lingua da
numero che rappresenta i KByte di dati che vogliamo
utilizzare per i sottotitoli. Purtroppo, a causa dell'errato
che Mplayer scarichi, tenendo un buffer di dati da
layout di alcuni DVD. non sempre le opzioni alang e
riprodurre. Ad esempio:
slang funzionano come dovrebbero.
Talvolta, infatti, MPlayer ha difficoltà a selezionare la traccia audio ed i sottotitoli.
S
mplayer
-cache
1024 rtsp://abc. dominio.com/pErcorso/stream.nii
Qualora abbiate qualche problema potete usare al
posto di -alang e -slang le opzioni -aid e -sid
Prima di iniziare a riprodurre il filmato, scaricherà
"■> INFORMAZIONI
S
mplayer
-vo
xll
-fs
-caclie 8192
L Ù I driver
/mnt/share lan/filevideo.avi
Una delle feature più importanti di MPlayer è, senza ombra di dubbio, quella di consentire la visualizzazione e l'ascolto utiliz zando diversi driver in maniera molto modulare. Con lo stesso programma è possibile vedere un filmato su X oppure sulla console, direttamente tramite frametauffer. Analogamente, si può utilizzare MPlayer su sistemi che usano OSS {Open Sound System) per la gestione dell'audio oppure ALSA. Per cambiare driver video andrà specificata l'opzione - vo seguita dal nome del driver che si intende usare. Tra i più importanti troviamo:
Inizierà la riproduzione di filevideo.avi in modali tà full screen {- f s) riempiendo prima un buffer di 8 Megabyte.
le impostazioni ideali Come abbiamo visto, sono moltissime le opzioni utilizzabili con Mplayer ed è scomodo doverle ricor dare tutte ogni volta e, soprattutto, doverle digitare
a mano ogni qualvolta si voglia vedere un filmato: > fbdev: visualizza su framebuffer direttamente da console {non richiede X);
proprio per questo è possibile "fissare" in un file tutte le opzioni che usiamo più spesso, in modo che
> xll! driver output generico per X. Non ha nessun tipo di accelerazione;
vengano utilizzate per default all'invocazione del programma; creiamo nella nostra home directory
> xv: driver accelerato per X. Consigliato sui sistemi che lo supportano.
> aa; utilizza le aalib per visualizzare i filmati. Per tutti i fana tici di Matrix...
un file config nella directory nascosta .mplayer ed
inseriamo le opzioni nella forma "opzione a linea di comando (senza il -}"=valore. come, ad esempio:
> png: salva l'output su tanti file png;
> nuli: non visualizza il video. Può essere utile per estrarre
vo=sdl
l'audio di un video; > mga: driver ottimizzato per schede video Matrox, Versione
fs=yes
su framebuffer; > xmga: driver ottimizzato per schede video Matrox. Versione perX;
> sdì: driver generico. Utilizza le librerie SDL.
E' importante notare come, a seconda del driver utilizzato, il supporto cambi. Ad esempio con xll o fbdev non è possibile avere una modalità full screen o scalare il formato video cosa
che è invece possibile con xv.
Con queste opzioni, MPlayer partirà in modalità "a tutto schermo", utilizzando i plugin SDL per l'output (questi sono in grado, nella maggior parte dei casi, di selezionare il metodo migliore, come ad esempio sfruttando ALSA per l'audio) e scalando la risoluzione
Analogamente, è possibile impostare un driver audio con
del monitor in modo da avere una resa qualitativa
l'opzione -ao. Ecco alcuni driver audio:
ottimale. Come abbiamo visto, per le opzioni "booleane"
> oss: utilizza il sistema audio OSS. E' l'opzione di default. > alsalx: driver ALSA, sistema audio utilizzato da qualche anno su alcune distribuzioni.
{ovvero quelle che è possibile utilizzare nella forma -opzione e -noopzione dalla linea di comando, come fs), andrà inserito il valore "yes" per attivarle
> nuli: non riproduce alcun suono. > pcm: salva l'audio in un file wave chiamato audiodump.wav. Utile per estrarre una traccia audio
e "no" per disattivarle.
E' possibile rendere globali per tutti gli utenti le impostazioni copiandole nel file di configurazione
Per conoscere quali driver audio e video sono supportati da
generale di MPlayer, generalmente localizzato in
MPlayer potete utilizzare le opzioni-vo helpe-ao help.
/etc/mplayer.conf.
Buona visione! WEBOGRAFIA
^R Riferimenti web
MPlayer è certamente uno degli strumenti più potenti per il multimedia che GNU/Linux è in grado di offrirvi.
Le sue prestazioni e la precisione nella visualizza La homepage di Mplayer:
zione, il supporto a dispositivi infrarossi e schede
http://vAAv.raptayerhq.hu/
video digitali (DVB), uniti alla possibiiità di leggere
La pagina per il download di MPlayer. dei fonts del pacchetto
praticamente ogni formato di file audio e video lo
All-in-one e qualche skin:
rendono un prodotto eccezionale degno di essere
ht t p://vftw.mplayerhq.hu/homepage/des Ìgn7/dload.html Altri codec sono disponibili alla pagina: http://wwwl.mplayerhq.hu/MPlayer/releases/codecs
provato anche sugli altri sistemi operativi per i quali esiste un port, tra cui anche Microsoft Windows. MPlayer dispone di tantissime opzioni delle quali non è stato possibile parlarvi per ovvi problemi di spazio, ma che vale assolutamente la pena di
un megabyte di dati dall'indirizzo specificato.
approfondire.
Analogamente, è possibile usare questa opzione
E' consigliabile, quindi, una lettura delle ottime
per un file presente su un altro computer nella pro
pagine di manuale {di cui è disponibile anche una
pria LAN, ma reso disponibile tramite uno share
traduzione in italiano sul sito del progetto).
Samba e regolarmente montato nella directory
Nel frattempo non mi resta altro che augurarvi
/mnt/share
buona visione!
lan.
Effettuare backup dei DVD con dud-rìp Con quello che costano, è proprio il caso di proteggere la nostra pre ziosa collezione di DVD-Video, ma è necessario realizzare dei all'altezza degli originali: ecco come fare con dvd::rìp
Simone Contini <5.contin1@linuxpratico.com>
Lorenzo Mancini <l.mancini@linuxpratico.com>
L'utilità di realizzare dei backup MPEG-4 dei propri DVD-Video è recentemente incremen
tata, grazie soprattutto all'ingresso sul mer
Ingredienti
cato dei primi lettori compatibili con ie varie versio
ni dei codec XviD/DivX;
i notevoli rapporti di
compressione raggiungibili con questo formato per
Introduciamo adesso la serie di tool che utilizzere
mettono, anche a chi non possiede un masterizza-
mo per arrivare al nostro obiettivo. Per la loro instal
tore DVD-R, di preparare una copia dei propri film da
lazione è ovviamente consigliabile avvantaggiarsi
utilizzare ai posto del supporto originale, spesso
del sistema di risoluzione delle dipendenze offerto
acquistato a caro prezzo e da custodire gelosamente.
dal proprio sistema, come potete leggere nell'ap
In ambiente Windows esistono numerose utility che
posito riquadro.
facilitano notevolmente lo svolgimento dell'intera
duri::rip
operazione, senza contare i cosiddetti tool one-click che permettono di creare backup, mediamente di
dvd : : rip è un'applicazione perl/GTK sviluppata con
buona qualità, con la minima interazione possibile
l'obiettivo di facilitare, per quanto possibile, le ope
da parte dell'utente.
razioni necessarie alla realizzazione di un backup in
Fortunatamente, grazie soprattutto all'opera di
formato XviD/DivX, VideoCD e Super VideoCD. Per
numerosi programmatori indipendenti, anche in
far questo sfrutta una gran quantità di tool OpenSource
ambiente Linux sono disponibili applicazioni, sia
preesistenti e ben noti agli appassionati, come ad
con interfaccia testuale che grafica, che non fanno
esempio il versatile Transcode per la codifica (nella
rimpiangere le controparti Windows, ma anzi come
finestra che mostra le dipendenze dell'applicazione,
vedremo offrono sia una maggiore flessibilità che la
si può leggere "dvdr.rìp is nothing without transcode"),
possibilità di sfruttare più a fondo il potenziale del
mplayer per la riproduzione del video, oqmtools per
proprio sistema.
la gestione degli stream OGM, la rinomata suite
INFORMAZIONI Mandrake
Installazione software I software trattati nel corso dell'articolo sono reperibili alle seguenti URL: > dvd::rip:
http://vAw.exitl.org/dvdrip
> xvid:
http://vww.xvid.org
> xvid4conf:
http://zebra.fh-veingarten.de
Se utilizzate Mandrake potete aggiungere alcune sorgenti,
anche in questo caso se non le avete già, immettendo:
#
urpmi.addnedia plf
»
urpmi.addmedia main
ftpV/niandrakeusers.org/pub/PLF
/mandrake/lG.G with lidlist.cz
/-1ranscode/xvi (Mconf/
ftp://bo.tnirror.garr.it/mirrors/Handrake/official
I primi due richiedono la soddisfazione di alcune dipendenze.
/10.G/i586/Mandrake/RPMS with #
. ,/base/hdlist.cz
urpmi.addmedia contrib ftp://bo.mirror.garr.it/mirrors/MandraKe/official/10.0
Fedora
/contrìb/i586 with
../. ,/i5B6/Mandrake/base/hdUst2.cz
Se la vostra distribuzione è basata su Fedora potete inserire (se già non lo avete) il riferimento al repository Freshrpms nel
infine effettuerete l'installazione con
file yum.conf, aggiungendo le seguenti linee: #
urpmi Video-DVDrip
libxviC4
[freshrpms] name=Fedora
Linux Sreleasever
-
Sbasearch
■
freshrpms
baseurl=http://ayo.freshrpms.net/fedora/linux
/Sreleasever/Sbasearch/freshrpms
Per quanto riguarda xvid4conf, è possibile scaricare un RPM precompilato della versione più recente da:
ftp://ftp.pbone.net/tnirror/packman.iu-breinen.de /suse/9.1/i586/xvid4conf-1.12-0.pm.l.i586.rpm
A questo punto utilizzate il comando: # yum
instali per\-Video-DVDRip xvidcore
ed installarlo tramite il tool rpm: #
rpm
-ivh xvid4ccnf-1.12-B.pm.l.i586.rpm
INFORMAZIONI
Configurazione
Per quanto riguarda il mount point dovrete specificare la directory attraverso la quale sono resi disponibili i contenuti
Per funzionare correttamente, dvd::rip richiede una piccola
del DVD-Video (spesso è /mnt/cdrom, comunque in caso di
fase di configurazione. Vediamo le impostazioni più rilevanti
dubbi potete venficare nel file /etc/fstab).
per ciascuna sezione:
Terminate queste semplici operazioni non vi resta che immet
tere le directory dove dvd::rip salverà rispettivamente i dati
File5ystem Se il riconoscimento automatico di dvd::rip dovesse fallire,
della fase di ripping ed encoding e i propri file di progetto.
CD Burning
dovrete specificare device e mount point del vostro lettore
DVD. Si tratta di un'operazione oltremodo semplice: se già
Se volete sfruttare le funzionalità di masterizzazione incluse
non esiste, create un link simbolico nella directory /dev con i
in dvtl::rip è sufficiente che ci siano i dati giusti all'interno rii
seguente comando (da root):
questa tab; anche in questo caso sarà necessario intervenire
# In
automatico. Riempite il box "writer device file" con il device
manualmente solo in caso di fallimento del riconoscimento -s
/dev/hdX /dev/dvd
del vostro masterizzatore; nel box "cdrecord device" potete
dove /dev/hdX è il device del vostro lettore DVD, rintraccia
specificare sia l'identificativo SCSI del masterizzatore. otteni
bile con un semplice:
bile tramite il comando (da root):
# dmesg
U
|
grep -i dvd
l'output restituito sarà del tipo:
cdrecord
-scanbus
che il device stesso, nel caso in cui il vostro kernel supporti la comunicazione col masterizzatore senza ricorrere all'emula
htìc:
SONY
DVD HW DW-U14A,
ATAPI
CD/DVO-ROH drive
in questo caso sceglieremmo ovviamente /dev/hdc. A que
zione SCSI.
Miscellaneous Options
sto punto /dev/dvd punta al vostro lettore DVD, e potete
Impostate Default video codec a xvidA e Default container
specificarlo nel box "DVD device" di dvd::rip.
formai ad avi.
mjpegtools per l'utilizzo degli stream MPEG ed altri
dvd::rip e selezionare la voce Fìle->New Project
ancora. Questo approccio ha consentito al progetto
questo comporterà l'apertura di un nuovo progetto
di poter usufruire di una vastissima base di codice
e vi sarà proposta la prima linguetta dell'applicazio
testato e stabile. Al momento della stesura dell'arti
ne, Storage (figura 1] nella quale andrà specificato
colo è disponibile la versione 0.50.18 di questa
un nome per esso.
applicazione.
Oltre a questo, è necessario selezionare la modalità
MtfiD
di accesso allo stream da comprimere, vediamo il criterio da seguire.
XviD è un codec OpenSource che implementa le
Quella predefinita. Rip data from DVD to harddisk
specifiche di MPEG-4, non ha bisogno di presenta
before encoding, prevede l'utilizzo dell'harddisk per
zioni per gli appassionati del settore: avviato e tut
la memorizzazione temporanea del materiale da
tora portato avanti da sviluppatori indipendenti,
comprimere; essa richiede naturalmente di avere a
attualmente è considerato una deile soluzioni
disposizione una quantità di spazio libero pari a
migliori per la compressione video MPEG-4, grazie
quella occupata dallo stream di interesse sul DVD-
anche alla completa conformità agli standard. Il
Video: l'ordine di grandezza è il GB (solitamente da
team di sviluppo ha da poco rilasciato la versione
4 a 8), ma viste le dimensioni dei dischi rigidi in cir
1.0.1. che introduce delle piccole rifiniture alla già
colazione questo non sarà un problema per molti
eccellente 1.0.
di voi. E' la miglior scelta anche perché la
MWid4conf La quantità di opzioni messe a disposizione da XviD
INFORMAZIONI
è davvero notevole, per questo uno dei mantainer di Transcode ha realizzato un tool grafico per rende re accessibili in maniera intuitiva i numerosi para metri di questo codec. Naturalmente il suo utilizzo non è limitato a dvd::rip, al contrario il file di impo
stazioni che produce può essere utilizzato diretta mente all'interno dell'utility Transcode, quindi in un
Modalità cluster I) processo di encoding, che rappresenta la parte cruciale
della conversione da DVD-Video a XviD richiede, per sua natura, una notevole quantità di tempo, anche sui sistemi
più aggiornati. Mettendo in pratica quanto imparato in que sto articolo vi accorgerete che anche per la compressione di
contesto ben più generale.
un film relativamente breve (90 minuti) occorrono come
Preparazione
dvd::rip mette a disposizione una modalità cluster, che per
minimo 2 o 3 ore.
e fase di ripping
mette di parallelizzare la compressione su più macchine. I
Prima di procedere è necessario configurare a dovere
via rete Ethernet, e che su ognuno di essi sia installato
dvd::rip, seguendo le istruzioni fornite nell'apposito
Transcode per l'encoding vero e proprio.
riquadro. Una volta fatto questo potremo eseguire
requisiti per metterla in pratica sono pochi: è sufficiente che i computer da utilizzare siano collegati tra loro, ad esempio
velocità della compressione da disco rigido si
contenuti nascosti o sorprese), per scoprire cosa si
riduce drasticamente rispetto alla soluzione da
cela tra i bit del vostro DVD!
DVD-ROM, ed è inoltre possibile utilizzare tutte le
Analogamente sceglieremo la traccia audio che
feature di dvd::rip.
vogliamo utilizzare, tra le disponibili. Per i DVD che
Se proprio non avete abbastanza spazio potete
forniscono contenuti multi-angolo sarà possìbile
ricorrere al metodo Encode DVD on thè fìy, tenendo
scegliere quello desiderato, oppure procedere con
conto però che numerose funzioni saranno disabili
quello di defauit. La codifica può essere limitata ai
tate, tra queste la gestione dei sottotitoli. Inoltre in
capitoli del film che ci interessano. Se nella linguet
questa modalità il vostro lettore DVD verrà sottopo
ta precedente abbiamo optato per la copia del con
sto a uno stress considerevole durante la fase di
tenuto su disco rigido, allora è venuto il momento di
codifica, per via della continua lettura di dati a velo
premere HIP selected title(s)/chapter(s) per poi
cità ed intervalli non ottimali.
continuare a seguire le nostre indicazioni, altri
Se avete a disposizione solo un file di immagine
menti passiamo direttamente alle impostazioni sui
del disco del quale volete fare il backup, è possibile
fotogrammi.
utilizzarlo, con le stesse limitazioni del caso appena
Impostazioni sui
visto, tramite la modalità Use existing DVD image
fotogrammi
located in this directory.
Fate la vostra scelta e passiamo alla linguetta RIP Title. Qui fa prima cosa da fare sarà recuperare la
Queste possono essere modificate dalla linguetta
lista dei contenuti del DVD-Video con Read DVD
Clip & Zoom che permette di impostare tutti i para
table ofcontents.
metri relativi al taglio, alla dimensione e all'aspecf
In pochi secondi (o qualche decina, se il DVD-Video
ratio finale del fotogramma. A questo concetto,
in questione ha una struttura particolarmente com
spesso non correttamente acquisito da chi ha poca
plessa) l'operazione sarà completata. Solitamente il
esperienza con i recenti standard di compressione
contenuto corrispondente al film si distinguerà per
video, abbiamo dedicato un riquadro nella pagina
la sua maggiore durata rispetto agli altri, tuttavia
seguente, la cui lettura è fortemente consigliata.
esìstono dei casi particolari: ad esempio se sul
dvd::rip ha già scelto per noi un fotogramma del
DVD-Video sono disponibili sia la versione originale
film sul quale testeremo te nostre impostazioni fino
che quella director's cut, diffìcilmente riusciremo a
a trovarne di soddisfacenti: se è stato scelto un
scegliere quella che ci interessa basandoci sempli
fotogramma sfortunato ovvero per il quale non si
cemente su questa informazione.
notano correttamente i bordi dell'immagine, magari
Qui torna utile la possibilità di visionare ogni conte
perché completamente buio, è possibile prelevar
nuto tramite MPlayer con il bottone Vìew selected
ne un altro inserendone il numero nel box Grati
title/chapter, in modo da eliminare qualsiasi dub
preview trame # e cuccando Grati trame. Le tre
bio... questo è anche un ottimo strumento per gli
immagini mostrate rappresentano, da sinistra verso
instancabili
destra, il fotogramma originale dopo la prima ope-
ricercatori di easter-egg (i famosi
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La tab "RIP Title" di dvd::rip. In evidenza
1
avi (7*
La tab "Clip & Zoom" ci offre gli
la lista completa dei contenuti del
strumenti necessari per manipolare tutti
DVD-Video, a destra la seiezione di lingua, angolo e capitoli di interesse
i parametri relativi a taglio e ridimensionamento dei fotogrammi
i
INFORMAZIONI
Aspect ratio e risoluzione dei fotogrammi
effettiva del fotogramma finale varierà a seconda della risoluzione del dispositivo di visualizzazione. Supponendo di voler sfruttare un monitor a risoluzione 640x480. la dimensione finale del frame
La risoluzione dei fotogrammi contenuti in buona parte dei DVD-
sarà 640x360.
Video in standard PAL è 720x576. come da specifiche MPEG-2: il
Avrete sicuramente notato che l'altezza del fotogramma ridimen
relativo rapporto larghezza/altezza è quindi 1,25:1 o se preferite
sionato è inferiore a quella del monitor (non ci si poteva aspetta
5:4. Colui che crea il DVD master deve quindi sfruttare nel modo
re altrimenti): è questa la causa della presenza delle famose
migliore questi 414720 pixel.
bande nere sopra e sotto al fotogramma.
Nel caso in cui si voglia effettuare un transfer (processo mediante
Naturalmente queste saranno meno accentuate su un televisore
il quale si passa dalla pellicola al supporto digitale) cosiddetto
16:9 rispetto ad un d:3, ma è bene sottolineare che questi ultimi
anamorfico, il fotogramma del film viene spalmato sulla superfi
rapporti sono relativi unicamente alla superficie del televisore, e
cie del fotogramma MPEG-2, al fine di occuparne la maggior
non giocano nessun ruolo ai fini del ridimensionamento, che
superficie possibile pur non mantenendo le proporzioni originali.
dipende esclusivamente dal DAR. La figura qui sotto vi aiuterà a
Ouesta come vedremo tra poco è solitamente la soluzione prefe
chiarire le idee.
ribile, supponiamo dunque di avere a che fare con il caso in que stione.
Se il vostro lettore da salotto mandasse a video questi fotogram mi senza effettuare alcuna operazione, senza dubbio la visione sarebbe poco piacevole perché l'immagine apparirebbe deforma ta. Lo stratagemma usato è quindi quello di ripristinare le corrette
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ty
j
originale
~
proporzioni in base al cosiddetto DAR (Display Aspect Ratio), un
valore che risiede all'interno dello stream MPEG-2 e che indica il
i
rapporto larghezza/altezza che il fotogramma deve assumere
| encodtrWPEG-2 |
quando visualizzato a video. Questo può assumere i valori 1:1. 4:3, 16:9 e 2,11:1.
Al neofita può sembrare bizzarro il procedimento di deformare l'immagine in fase di mastering del DVD per poi ridimensionarla durante la visualizzazione: non si poteva semplicemente memo
Fotogramma MPEG-2
rizzarla già con le giuste dimensioni?
l
La risposta è si, ed effettivamente per alcuni titoli viene seguita questa procedura, ma cosi facendo non si sfrutta al massimo la
| decoder MPEG-2 |
risoluzione del fotogramma MPEG-2; in prospettiva della visione
{
dei DVD-Video su un televisore HDTV, o altri dispositivi ad alta
definizione, fa indubbiamente comodo avere più informazione possibile a
disposizione, al prezzo (irrisorio) di dover ripristinare
il giusto rapporto larghezza/altezza durante la riproduzione. Supponiamo quindi che il DAR per il nostro film sia 16:9. Questo significa che ogni fotogramma MPEG-2, di dimensione 720x576,
deve essere ridimensionato opportunamente. E' importante nota
Televisione 1
"' i!
e*'
re che abbiamo a disposizione solo il rapporto: la dimensione
razione dì taglio, quello dopo il ridimensionamento,
ottenere sono marcate in rosso, ed ovviamente
e infine il risultato della seconda operazione di
sono preferibili alle altre. In ogni caso si dovrebbe
taglio (che come vedremo sarà utile per rimuovere
evitare di andare oltre ad una larghezza di 720
le bande nere). Per prima cosa selezioniamo, tra i
pixel, per il semplice motivo che in tale caso i pixel
presets, Autoadjust, Medium Frame Size, HO
del fotogramma allargato saranno ottenuti per
Resize confermando la scelta con Apply preset
interpolazione, falsando la qualità dell'immagine.
values. Questo costituisce una buona base di par
Per sceglierne una è sufficiente selezionarla e
tenza per successive elaborazioni: il fotogramma
cliccare su OK, fatto questo il programma modifi
viene ridimensionato in accordo con il DAR {date
cherà automaticamente le impostazioni nella
un'occhiata aW'Eff.ratio dei due fotogrammi a
linguetta Clip & Zoom.
destra), impostando una larghezza di 640 pixel.
Infine, cliccando sull'immagine più a destra è pos
Alcuni di voi saranno già soddisfatti da queste
sibile intervenire sulla seconda fase di taglio, utiliz
impostazioni, ma qualcuno potrebbe voler imposta
zando delle comode slider grafiche. Questo può
re una dimensione maggiore o anche ritoccare i
essere necessario nei (rari) casi in cui il pro
valori di taglio scelti dal programma.
gramma non rilevi correttamente i giusti valori
La finestra che ci permette di farlo si apre con il
con i quali ritagliare la parte nera intorno al
bottone Open zoom caiculator, e si aprirà una fine
fotogramma. E' bene invece non impostare i valori
stra che ci offre una scelta di risoluzioni possibili
della prima fase di taglio, perché questi saranno
per il nostro backup, a ciascuna delle quali sono
ricavati automaticamente selezionando Move 2nd
associate informazioni che non esamineremo in
clipping to lst. il che tra l'altro consente al pro
questa trattazione.
gramma di lavorare su immagini più piccole, in
All'interno della sezione Zoom Calculation le risolu
quanto le bande nere vengono rimosse prima del
zioni che meno si discostano dali'aspect ratio da
ridimensionamento, e quindi di ridurre il tempo di
©u)
compressione.
Naturalmente la posizione di rendering dei sottotitoli
Passiamo alla tab Subtitles. Esistono due sistemi
può essere modificata tramite il valore rows della
per introdurre dei sottotitoli nel nostro backup. Il
voce Vertical offset.
primo consiste semplicemente nell'estrarli dallo
Per sfruttare la tecnologia VobSub si deve aver
stream del DVD-Video e disegnarli sul fotogramma
determinato se fare il backup su uno o più CD. Nel
che sarà passato a! compressore; in questo caso
primo caso è sufficiente cliccare su Create now per
non è ovviamente possibile scegliere di non visua
far sì che il programma salvi automaticamente
lizzarli in fase di riproduzione, in quanto essi sono
in un file l'intera sequenza di sottotitoli del film
parte integrante del fotogramma finale.
nell'opportuno formato: questo verrà masterizzato
L'alternativa prevede la codifica e il salvataggio dei
su CD insieme al file AVI.
testi in un file in formato VobSub, senza intaccare il
Nel caso di un backup su più CD dovremo invece
fotogramma originale; questa scelta è solitamente
marcare l'opzione after transcoding, per far sì che
preferibile, ma ovviamente richiede che il proprio
dvd::rip crei tanti file VobSub quanti sono i CD di
player supporti tale feature, altrimenti i sottotitoli
backup, mettendo al loro interno solo i sottotitoli
resteranno inaccessibili.
della relativa frazione di film.
Ad ogni modo sarà comunque necessario seleziona
Pronti per lencodìng!
re una delle lingue disponibili dalla combo Select
subtitle. I sottotitoli sono memorizzati nello stream
Siamo finalmente arrivati alla linguetta Transcode.
del DVD-Video sotto forma di bitmap, e ciascuna di
Qui dovremo innanzitutto scegliere il tipo di formato
esse è associata al proprio istante temporale di
del file, nel nostro caso AVI.
visualizzazione.
Sistemiamo adesso I dettagli dalia traccia audio
Inserendo quindi un riferimento temporale nella
nella sezione Audio options ad ogni traccia audio
sezione Preview e cliccando su Grab potremo vede
presente sul DVD-Video, selezionabile tramite la
re, a partire dall'istante specificato, il sottotitolo ad
combo DVD audio track, è possibile associare una
esso relativo e i suoi successivi (2 per defautt);
traccia corrispondente sul backup con la combo
questo è utile anche per accertarsi che i sottotitoli
Target tracie, questo consente anche di poter realiz
scelti siano quelli di nostro interesse.
zare un backup multitraccia (fino ad un massimo di
Se abbiamo optato per fondere i sottotitoli coi foto
tre), naturalmente per fare esperimenti in questo
grammi, portiamoci nella sezione Render subtitle
senso è necessario accertarsi che il proprio player
on movie ed attiviamo Activate this subtitie for
supporti tale funzionalità in riproduzione.
rendering, Postprocessing e Antialiasing. Cliccando
Una volta scelte le tracce audio è il momento di
prima su Transcoóe e poi su Wenv potremo verifica-
decidere, per ciascuna di esse, se utilizzare l'audio
re le nostre impostazioni tramite una codifica di
già in formato AC3 presente sul DVD oppure se
prova, effettuata sui sottotitoli mostrati nella sezio
ricomprimere lo stream in formato MP3; nel primo
ne Preview: eventualmente è possibile estendere
caso caso basterà aprire la relativa tab e prosegui
l'intervallo sul quale effettuare il test aumentando
re. Altrimenti dovremo specificare le opzioni da pas
di qualche unità il valore di Test image count.
sare al compressore, per prima cosa il bitrate che
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Per chi non vuole rinunciare alla comodità dei
La tab "Transcode" presenta in modo
sottotitoli nei propri backup, la tab "Subtitles"
organizzato i controlli che regoleranno gli
ne consentirà una facile gestione
aspetti di video e audio nel nostro backup
determinerà la grandezza finale della traccia una
amplificazione. Infine dalla combo Quality scegliete
volta compressa. Indicativamente, per un backup
0 - best but slower; teoricamente sono presenti altri
su due o più CD non è una buona idea scendere
valori per la qualità di compressione, ma il loro uso
sotto i 128kbit/s, mentre per il caso di un solo CD
non velocizza più di tanto la fase di codifica e
conviene portarsi a 96kbit/s in modo da risparmiare
comunque, visto il nostro scopo, siamo interessati
un po' di spazio per il video.
alla massima qualità possibile.
Come frequenza di campionamento potete sceglie
Andiamo nella sezione Video bitrate calculation e spe
re 48000hz se il vostro player la supporta in ripro
cifichiamo il numero di CD previsti per il backup e la
duzione, altrimenti 44100hz {la differenza finale,
loro capienza in MB.
soprattutto a causa della perdita di dati dovuta alla
Nel box Video bitrate comparirà il bitrate video che
ricompressione, è comunque quasi impercettibile).
sarà usato per questo backup, tenendo conto di
Per l'utilizzo del backup sul proprio PC è consigliabi
tutte le impostazioni effettuate. Da notare che è
le amplificare la traccia audio, cuccate quindi su
presente anche l'opzione Manual, se per qualche
Scan value per trovare automaticamente il valore di
motivo si volesse specificare un valore arbitrario per il bitrate. A questo punto possiamo andare nella sezione Video options, impostare Video codec a xvid4 e cliccare su Configure... Questo aprirà la finestra di xvid4conf, nella quale è possibile ritoccare tutte le
Eeatures Quantizers £ing!e Pas5 Jytfo Pass
Save/Load About
più impensabili impostazioni di XviD; ovviamente una trattazione completa del significato di ciascuna
Generai Settings
opzione richiederebbe un intero numero di questa
QuantType
h263
Motion
6 ■ Ultra High
VHQ
d -Wide Search
rivista, quindi ci dedicheremo a quelle rilevanti per il nostro caso, tutte presenti nella linguetta Features. In accordo con l'obiettivo che ci siamo preposti siamo interessati alla massima qualità possibile,
|7 Chroma ME
R HighQ AC
F Tre111s Quantner
anche a costo di aumentare il tempo impiegato per
|~~ Cartoon Mode
\~ Greyscale
\~ Interlaced
l'intero processo.
La ricerca dei vettori di movimento è la fase princi
l~ Turbo Mode Advanced siinple Profilo Specific Settings
pale della compressione MPEG-4 che influenza mag giormente il risultato di tale compromesso: più pre
Max B-Frames
2
\l\ R Packed
cisi sono i risultati, migliore è la qualità finale e
B-Quant Patio
150
|^| |7 Closed Gop
minore lo spazio che viene impiegato per la memo
B-Quant Offset
flOO
El |~ Quarterpel
B-Frame Threshold |0
|.| F GMC
L'accuratezza di questo passaggio si regola tramite le combo Motion e VHQ: i valori consigliati sono rispettivamente 6 - Ultra High e 4 - Wide Search. E'
Other Settings
consigliabile attivare anche Chroma ME e HighQ
Frame Drop Tolerance 0
Debug
rizzazione.
V Output average PSNFt xvid4conf mette a disposizione una comoda interfaccia per impostare i numerosi parametri di XviD
AC, che permettono di utilizzare più informazioni per la ricerca dei vettori di movimento e la com pressione dei macroblocchi. A seconda del tipo di contenuto da comprimere
potreste marcare alcune delle opzioni offerte dal codec: è il caso del Cartoon Mode se stiamo trattan do con aree a colore uniforme, tipiche dei cartoni
WEBOGRAFIA
animati, e Greyscale se avete a che fare con film in bianco e nero.
Riferimenti web
Infine le opzioni Quarterpel e GMC consentono rispettivamente di aumentare l'accuratezza per la
La homepage di Mplayer:
predizione del movimento al quarto di pixel e di
htt p : //www.mplayerhq. hu
gestire più efficacemente le scene che presentano
La pagina per il download di MPlayer, dei fonts del pacchetto
un movimento di traslazione uniforme; conviene
All-in-one e qualche skin:
attivarle solo dopo essersi accertati della presenza
http://www.mplayerhq.hu/homopage/de5ign7/dload.htnil
del relativo supporto da parte del proprio player.
Altri codec sono disponibili alla pagina:
Effettuiamo il salvataggio delle impostazioni scelte
http://wwwl.mplayerhq.hu/HPlayer/releases/codecs
dalla linguetta Save/Load nella quale troviamo il
Note: 1 http://ftp.freshrpms.net/pub/freslirpms /fedora/linux/2/rar/rar-3.3.e-l.l.fc2.fr.i586.rpra 2 http://www.rarlab5.eom/rar/rarlinux-3.3.0.tar.gz 3
ftp://ftp.pbone.net/mirror/packrnan.iu-bremen.de/suse /9.l/i586/xvid4conf■1.12 -G.pm.1.Ì586.rpm
tasto Save Settings, e usciamo da xvid4conf. Torniamo sulla linguetta Transcode di dvd::rip e clicchiamo su Transcode per avviare il processo di codi fica se abbiamo optato per un backup su un solo CD. Transcode + Split altrimenti.
Al termine della compressione potrete masterizzare
il risultato della fatica della vostra CPU, tramite l'in terfaccia offerta dalla linguetta Bum.
fife
Masterizzare CD e K3B è un frantemi molto ben fatto per mkisofs e edivcord: vi spieghia mo conte utilizzarlo a! meglio per masterizzare CD e DVD senza
dover imparare » memoria decine di parametri... Andrea Scnmieri <3.scrirrieri@linuxpratico.coin>
Avere la possibilità di masterizzare dei CD è diventata al giorno d'oggi una vera e propria necessità per chi è appassionato di informa tica. Linux è in grado di farlo da molto tempo, sup
Al masterizzatore verrà associato un device del tipo
portando sia i dispositivi SCSI che quelli IDE.
/dev/srX o /dev/scdX (dove X rappresenta un
Fino a qualche anno fa, il vero problema era trovare
numero, 0 se abbiamo un solo CD SCSI) per utiliz
strumenti veramente facili da usare, in grado di aiu
zarlo sia per leggere che per scrivere CD-ROM.
tare l'utente nella progettazione e nella realizzazio
Per controllare se davvero la nostra distribuzione ha
ne dei propri CD. Generalmente era necessario uti
riconosciuto il device, possiamo eseguire il coman
lizzare dei programmi da riga di comando, che, per
do dmesg. Apriamo quindi un terminale e scriviamo:
quanto potenti, richiedevano che l'utente imparas se una lunga serie di opzioni a memoria per poter
# dmesg
|
Less
prima creare un'immagine (mkisofs) da masterizza re (edrecord) in seguito. Era quindi necessario per
Per aver conferma del corretto riconoscimento del
l'utente creare prima l'ISO del CD, un ulteriore pas
nostro dispositivo, sfogliando l'output dovremo
saggio a cui chi proviene dai mondo Windows non è
imbatterci in una sezione del tipo:
preparato.
Con l'evolversi degli ambienti grafici si è cercato di
scsiQ
;
Adaptec AIC7XXX
eisa/vlb/pci
trovare una soluzione che potesse mettere a pro
SCSI
HBA DRIVER,
Rev
prio agio l'utente e riuscisse ad emulare il compor
<Adaptec
2962/94/1Q/15/28C/38C SC5I adapter>
tamento e le feature degli analoghi prodotti per i
aic7850:
Single Channel A,
SCSI Id=7,
6.2.36
3/253 SCBs
sistemi operativi Microsoft. Il software meglio riusci to, da questo punto di vista è certamente K3B,
[SC51B:A:2):
appartenente, come è facile intuire dal nome, alla
Ventlor:
PLEXTOR
Model:
schiera dei programmi per l'ambiente KDE.
Type:
CD-ROM
ANSI
sr9:
Far riconoscere
lB.GOOMB/s transfers
scsi3-mmc drive:
[16.Q6QHH;.
CD-R PX-W1210S
SCSI
revisioni
32x/32x writer
offset 15) Rev:
cd/rw
xa/forra2
CD-BW e DVD±BW
1.61
02
cdda tra/
In questo caso, il controller SCSi (Adaptec AIC7850)
Al giorno d'oggi, Linux è in grado di riconoscere e supportare pienamente praticamente tutti i disposi
tivi per la masterizzazione di CD e DVD. Il trucco è, come al solito, quello di caricare i moduli necessari,
l'equivalente dei driver per Windows. Generalmente
;
•
■
; -.
:
:,--■■
-;-.-!■
-.
questo genere di periferiche viene riconosciuto in automatico in fase di installazione dalle varie distri buzioni. Se ciò non è accaduto per voi, ecco una
breve guida per attivare il vostro masterizzatore. in modo che possa essere utilizzato da Linux.
Se disponete di un modello di CD-RW SCSI sarà
O O O
P.fco.fil
Bcnvoniito In K3b 0.11.17 - La tempriti di mastarizzara CD/DVD
necessario prima far riconoscere il controller a cui
questo sarà collegato. I kernel adottati dalie mag
giori distribuzioni hanno già tutto quello che è necessario per supportare i masterizzatori, con ogni
probabilità, quindi, il sistema operativo si sarà già
f*ii>OBioo«cOVDJBtL
COBMCD
accorto della presenza della periferica. Qualora decidiate di ricompilare il kernel, ricordatevi dì includere il relativo supporto e assicuratevi che sul sistema siano presenti i moduli: scsimod, srmod ed sg.
L'interfaccia di K3B: essenziale e semplicissima da usare
è stato riconosciuto ed al masterizzatore (un
# modprobe
Plextor) è stato associato il device /dev/srG.
# modprobe sr_raod
Il discorso è differente se il nostro masterizzatore fa
ff motìpro&e
scsi mod
sg
parte della maggioranza delle unità ottiche attual mente presenti nei personal computer, cioè se è
Anche in questo caso il comando dmesg può darci
basato su interfaccia EIDE.
utili indicazioni per capire se il nostro sistema è
La gestione di questo tipo di device è differente per
pronto per utilizzare il nostro masterizzatore. Ad
i kernel della serie 2.4 e 2.6 (quest'ultima serie è
esempio una entry del tipo:
ormai adottata da tutte le distribuzioni più recenti). Con la serie 2.4, infatti, per poter creare un CD era
msiI
:
SCSI
host
adapter
emulatlon
necessario emulare il proprio mastertzzatore in
for
modo da poterci accedere come se fosse uno SCSI.
Vender;
OSI
Motel:
L'emulazione SCSI di periferiche IDE sotto Linux
Type:
CD-ROM
ANSI
avviene per mezzo del modulo ide-scsi. Le vec
AttactteO scsi CD-ROM srl at
IDE ATAP1
CDRW/DVD SBW-242
SCSI
revisioni
scsil,
devices
Rev:
UX10
62
channel G,
ìfl 0,
lun e
chie Mandrake, basate sul kernel 2.4, effettuano in fase di installazione il riconoscimento delle periferi
Ci indica che il modulo ide-scsi è stato corretta
che, tra le quali i masterizzatori ed a caricare i
mente caricato e che il masterizzatore è pronto per
moduli necessari, mentre con Debian il discorso è
essere usato per mezzo del device /dev/srl.
un po' più complesso: questa distribuzione infatti
Con l'uscita del kernel 2.6 è stato riscritto il codice
non è in grado di riconoscere automaticamente il
relativo al supporto dei CD-RW e non è più necessa
masterizzatore EIDE.
rio utilizzare il modulo ide-scsi: i programmi di
Sarà necessario caricare manualmente il modulo
masterizzazione sono in grado ora di accedere
appropriato, assieme a sr mod (CD-Rom SCSI) e sg
direttamente alle periferiche per scrivere CD-ROM o
(generico hardware SCSI). In questo caso dovremo
DVD: per i restanti compiti, il sistema ci accederà
aprire un terminale e lanciare i comandi:
come se fosse un normale lettore: verrà per questo identificato come un normale dispositivo IDE, ad
M
modprobe
esempio /dev/hdb, /dev/hdc o /dev/hdd.
ide-scsi
INFORMAZIONI
I formati dei CD Come tutti gli altri supporti, anche i CD hanno un proprio
dr-xr-xr-x
1
root
root
2048
2004-65-07
15: 03
.
d rwx r - x r - x
7
root
root
4096
2004-67-25 66: 54
.
-r-xr-xr-x
1
root
root
6
2004-10-19 28: 65
filesystem. che prende il nome di iSO 9660. Lo standard, però,
nome di
fileraolto ma molto.txt
prevede alcune limitazioni: non è possibile ad esempio scrive re file con nome più grande di 31 caratteri o che utilizzino par
Come possiamo vedere il nome di file è troncato, i proprietario
ticolari caratteri, oppure avere directory annidate le une den
e i permessi sono differenti.
tro le altre con molti livelli, o mantenere informazioni come
L'output di un CD con le Joliet Extension sarà invece:
proprietario, gruppi e permessi. Per ovviare a questo problema
sono state create delle estensioni che estendono questi limiti. Le più diffuse sono le Rock Ridge e lejoliet Extension. Il primo set di istruzioni consente la copia su CD di file con attributi
t
Is
-la
/mnt/edrom
totale 7
tipici del mondo Unix come proprietario, gruppo e permessi.
dr-xr-xr-x
1
root
root
2848
2004-85-07
Consente anche la creazione di link simbolici e dì nomi di file
drwxr-xr-x
7
root
root
4096
2004-87-25 08:5d
15:83
contenenti fino a 255 caratteri. Ha lo svantaggio di non essere
-r-xr-xr-x
1
root
root
6
2084-10-19 28:65
. ..
nonw di file molto mamolto raa molto ma molto
supportato dai sistemi operativi Microsoft. Per questi sono state create invece lejoliet Extension: anche queste supporta
lungo per
fare.txt
no nomi di file lunghi (fino a un massimo di 64 caratteri), ma
non sono in grado di gestire gli attributi specifici del mondo
Come possiamo vedere, rispetto a prima ta situazione è
Unix.
migliorata: ora il nome del file è più lungo (non è comunque
Se, ad esempio, vogliamo masterizzare il contenuto di una
della stessa lunghezza di quello originale) ma i permessi sono
directory che ha questo file:
sbagliati. Proviamo a vedere cosa succede abilitando le Rock Ridge Extension:
$
ls
-la
totale 20
S .
totale 7
Ip Ip
12283
2004-18-19 28:64
..
dr-xr- xr- x
1
root
root
2B48
2884-05-07
Ip tp
6
2084-10-19 20:05
drwxr- xr- x
7
root
root
489£
2Q04-07-25 00:54
-
1
Ip II i
6
2004-10-19 28:05
Ip Ip
drwxr-xr-x
ne
- rw-r- -r- -
ì di
■ la /mnt/edrom
2964-18-19 20:85
2
nome
ls
4896
drwxr-xr-x
file molto ma molto na molto ma molto lungo.per
fare una prova con K3B_per testare_la lunghezza massima.txt
-rw-r- - r-
15:83
. ..
nome di file molto ma molto_ma_molto_ma_»oUo_lungo per fare una_prova_con K3B per_testare la_lunghezza massima.txt
Se creiamo un CD senza nessuna estensione l'output di Ls diventerà:
Come possiamo vedere, lo lunghezza de! nome del file, i per
messi e perfino il proprietario ed il gruppo sono gli stessi del $
ls
-la
totale 7
/mnt/edrom
file originario, anche se, ovviamente, tali proprietà saranno rilevabili solo da Linux.
INFORMAZIONI
Se disponiamo, invece, di un'unità esterna, come ad esempio di un DVD±RW USB, generalmente
^S. Prima di cominciare
basterà inserire il cavo affinchè hotplug, il demone
In realtà. K3B non si occupa della masterizzazione vera e pro
pria. E', più propriamente, un'interfaccia: riesce a combinare l'uso di diversi programmi che si occupano di fare realmente
incaricato di configurare l'hard ware rimovibile a caldo, carichi i moduli opportuni. In questo caso si tratterà, oltre a quelli necessari per far funzionare il
tutto il lavoro. La versione da noi presa in esame è la 0.11.17.
controller USB, di scsi mod, sr_mod e usb-storage.
Per poter sfruttare a pieno tutte le sue potenzialità, occorre
Come abbiamo già visto per le periferiche IDE, con
che sul sistema siano presenti alcuni programmi.
kernel 2.4 il DVD±RW verrà riconosciuto come SCSI
Tra questi ci sono;
(come del resto tutte le unità di massa con interfac
cdrdao: serve a masterizzare CO nella modalità DAO cdrecord,
readcd: sono per eccellenza i programmi per la
masterizzazione di CD sotto Linux. dvd+rw- format: utilizzato per la formattazione di DVD + RW
cia USB). Anche in questo caso dmesg ci viene in aiuto mostrandoci preziose informazioni, come il
modello, la marca ed una serie di informazioni generiche sull'hardware riconosciuto ed il device:
eMovix: è un progetto che consente la realizzazione di una
mini-distribuzione Linux (occupa pochi MB), avviabile da CD, che abbia tutto il necessario per ia visualizzazione di file multi mediali da masterizzare sullo stesso supporto,
Manufacturer:
Product:
SerialNumber:
growisofs; consente la masterizzazione di DVD
Sony
DRX-786UL DRX-7GQUL MP 0624797
rakisofs: è il programma da sempre utilizzato sotto GNU/Linux sesia
per la creazione di immagini iSO
:
SCSI
emulation for USB Mass Storage devices
norraalize: modifica le onde sonore di un file audio per otti
Vender:
SONV
Morfei:
mizzarne il volume,
Type:
CD-ROH
ANSI
DVO RW DRU-790A
SCSI
revisioni
Hev:
VY64
B2
sox: è un convertitore di file audio
t ranscode: uno dei programmi più utilizzati per la conversione di file video. Al suo interno sono presenti tccat, tcriecode, tcextract, tcprobe e tcscan, tutti richiesti da K3B.
vcdxbuild,
vcdxminfo,
Attached scsi CD-ROM srO at srB:
scsi-1
scsif),
channet G,
id 0,
lun 0
drive
vcdxrip: consentono la codifica di
file video (ad esempio dei DVD oppure VCD) o la creazione dei
A questo punto dovremmo essere in grado di poter
DivX o XviD.
scrivere finalmente i nostri CD o DVD con K3B.
Questi programmi dovrebbero essere tutti disponibili già pac-
Raat a utente?
chettizzati. ma se utilizzate Debian non avrete dvd+rw- format e growisofs. Se non siete in grado di trovare i pacchetti pre
Masterizzare un CD o un DVD è un operazione che
compilati, potete scaricare i sorgenti, contenuti in un unico file
necessita di accesso a basso livello ai device e, se
.tar.gz, all'indirizzo:
utilizzata maliziosamente, questa caratteristica
http://fy.chalTOrs.se/-appro/linux/DVrHRW/tools/7rH)
potrebbe portare (in rarissimi casi) anche al dan-
Attualmente l'ultima versione disponibile è la 5.21.4.10.8. Finito il download del file dvd*-rw-tools-5.21.4.1G.8.tar.gz basterà decomprimerlo, entrare nella directory appena creata
neggiamento dell'hardware, o ad uno spreco di CD o DVD vergini; per questi motivi, generalmente solo
l'amministratore di sistema (root) può procedere a
e compilarlo utilizzando i comandi:
tali operazioni. #
tar xfvz
» ed
Mandrake, di default, assegna il bit set uid ai pro
dvd+rw-tools-5.21.4.10.8.tar.gz
grammi come cdrecord che richiedono i privilegi di
dvd*rw-tools-5.21.4.1G.8
amministratore per poter funzionare correttamente.
# rr.ake
# rake
Questo consente a ogni utente di usare senza pro
instali
_
Per gli altri programmi basterà utilizzare apt-get instali nomepacchetto per Debian o urpmi
nomepacchetto.
blemi il masterizzatore: l'unica cosa che dovrà fare sarà avviare K3B. Debian, al contrario, è normalmente configurata per
consentire la scrittura di CD-R soltanto all'utente root. A questo punto abbiamo due possibilità: utiliz
zare il masterizzatore con i permessi di amministra tore o rendere possibile la scrittura di CD-ROM
anche a un normale utente. Nel primo caso basterà semplicemente lanciare il programma con: Dnpmtno ili «(idra
S 'MMMUKrtUa
t**"*»
kdesu k3b
ir
ili
se utilizziamo KDE, oppure; ■
. Biotto ■'
S gksu
se adoperiamo GNOME. In entrambi i casi, ci verrà chiesto di inserire la password per root dopodiché avremo via libera sull'utilizzo della periferica. La finestra delle impostazioni per la scrittura del disco
Se, invece, non vogliamo dover inserire la password ogni volta, possiamo provare ad eseguire K3B da
normale utente. II programma controllerà che tutti i
basso, che ci mostra i byte che verrebbero occupati con i dati scelti. Fino a quando la barra sarà verde non ci saranno assolutamente problemi, mentre 3i sta simular»Uo la icrtmiri dtil'rmritaglile ISO-9BS0
dovremo fare attenzione che non si muova verso il rosso: in questo caso, infatti, sarà comunque
*
O Avvio in ; «cors» wA-MDin 1 s»conik)
possibile la masterizzazione, ma solo in modalità
overburn, che consente di creare dei CD ignorando
uSwtse anttm •»Si sa att.atìo la scnllua
t
Si sia simulando S> ita KMWt 1 irmaj ns
IH
Som ioi a bmmbjm
Svsniamenlo lotals
1
14*
BModattuff*
VtkKimt» vettura stmala
ani
MT1 KBÌ1I23 1*0
L'interfaccia di K3B: essenziale e semplicissima da usare
file possano essere lanciati correttamente da chiun que, ed eventualmente ci proporrà delle modifiche (generalmente consistenti nell'abilitazione del bit setuid per gli eseguibili che hanno necessità
i limiti del supporto e spingendosi fino a quando non si incontra un limite fisico (cioè fino a quando non finisce fisicamente il disco). Inutile dire che si tratta di un sistema non proprio affidabile, ma che
può consentire di eccedere di un paio di MB rispetto alle dimensioni standard dei CD-ROM. Una volta sicuri del contenuto del nostro CD potre
mo cliccare sui pulsante Bum in basso a destra. Questo aprirà una finestra di dialogo che ci consen
tirà di personalizzare le impostazioni ed ì parametri relativi alla masterizzazione. E' da qui che si sceglie
ad esempio la velocità di scrittura, se realizzare un disco in multisessione, o fare solo simulazione, se verificare i dati scritti o scriverlo al volo senza crea re un'immagine. I più esperti potranno anche sce
gliere una modalità di scrittura tra DAO e TAO. abili tare un'estenzione tra Joliet (consigliata se si ha
intenzione di leggere i CD anche sotto i sistemi ope
di accesso diretto alla periferica) che applicherà
rativi Microsoft) e Rock Ridge. gestire i permessi dei
lui stesso, una volta richiestaci ed ottenuta la
file e i link simbolici o agire tra le numerosissime
password di root.
opzioni. Queste ultime possono essere memorizzate
Verrà anche analizzato il sistema alla ricerca di tutti
in modo da essere utilizzate per default. Per avviare
i programmi, citati nei riquadro, che K3B utilizzerà
la masterizzazione basterà semplicemente ciiccare
per svolgere il suo lavoro. Qualora dovesse man
sul pulsante Scrivi. Verrà aperta una nuova finestra
care qualcosa di importante, l'utente sarà avver
che ci informerà sull'avanzamento dell'operazione e
tito con una finestra che rimanderà al menu di
sullo stato dei buffer di scrittura. La procedura fino
configurazione.
ra descritta sarà identica anche per masterizzare
In questa fase si procederà anche al rilevamento
un DVD contenente dati.
dei masterizzatori presenti sul sistema.
CD di backup dati
CD Audio Analogamente a quanto visto prima, per creare un
A questo punto, se tutto è andato per il verso giu
CD musicale sceglieremo Nuovo Progetto CD Audio.
sto, ci comparirà davanti l'interfaccia di K3B. Chi
Inseriremo i file interessati, siano essi wav, mp3 o
conosce già i sistemi operativi Microsoft la troverà
ogg, e sposteremo le tracce a seconda dei nostri
probabilmente familiare in quanto richiama molto
gusti. K3B offre anche (a possibilità di inserire delle
da vicino un noto software per la masterizzazione
informazioni su autori, titoli ed album utilizzando
sotto Windows e l'analogia non si ferma solo all'a
CD-TEXT e di modificare il ritardo tra le singole trac
spetto grafico: anche le potenzialità sono molto
ce. Una volta finito, cliccando su Bum apriremo la
simili. K3B, infatti, consente di creare dei CD audio
finestra di dialogo per le opzioni di masterizzazione.
e dati e DVD a partire da file presenti sul disco fisso
Rispetto a quella vista per un CD dati, queste sono
oppure di replicarne uno se ne possediamo già una
ovviamente inferiori, limitandosi strettamente ai
copia. Potremmo anche masterizzare delle immagi
parametri del dispositivo, come la velocità o la
ni ISO e CUE/BIN o realizzare dei VCD (Video CD).
modalità di scrittura. Qui sarà possibile inserire le
Nel caso di CD audio, poi, K3B provvedere in auto
informazioni per CD-TEXT o normalizzare le tracce
matico a convertire eventuali file MP3 o OGG, senza
(un processo di modifica delle onde sonore).
costringere l'utente a decodificarli prima in Wave.
Poniamo di voler realizzare una copia di backup di
Conclusione
alcuni file presenti sul nostro disco: cuccheremo sul
In questo articolo abbiamo visto come non sia diffi
menu File e sceglieremo Nuovo Progetto -> Nuovo
cile con GNU/Linux creare dei propri CD. K3B, inol
Progetto CD Dati.
tre, è studiato per essere perfettamente integrato
A questo punto basterà trascinare dalla sezione in
nell'ambiente grafico KDE: ad esempio, selezionan
alto verso quella in basso i file che ci interessano
do alcuni file in Konqueror e facendo poi click con il
per realizzare la nostra compilation. Scelti i file,
tasto destro del mouse, potrete lanciare diretta
potremo decidere l'etichetta del nostro CD cliccan-
mente il programma per la creazione di un CD con
do due volte sul nome a sinistra, che di default sarà
tenente i file selezionati.
K3b Data Project- Man mano che aggiungiamo file,
Con un po' di pratica, K3B vi consentirà di sfruttare
sarà bene dare un'occhiata alla barra di stato, in
a pieno il vostro masterizzatore: buon divertimento!
OpenOffice: utilizzare i fogli di calcolo La gestione delle date nei fogli di calcolo è fondamentale: qualsiasi opera zione, dalla semplice contabilità familiare all'emissione di una ricevuta ha
prima o poi a chefare con queste entità. Vediamo come fare con Cale Claudio Romeo <c.roroeo@liniixpratifn.cnm>
La gestione della data e dell'ora nei fogli di calcolo è una delle funzioni da sempre più richieste e non troppo conosciute, pur
essendo assai diffuse: non c'è operazione un mìnimo
Grazie al numero seriale è infatti possibile conoscere
complesa che non abbia a che fare con riferimenti
diverse informazioni: ia parte intera del numero
temporali, dall'emissione di una fattura al semplice
seriale esprime l'anno il mese e il giorno, mentre la
conteggio fai-da-te delle spese casalinghe.
parte decimale esprime le ore, i minuti e i secondi.
E' quindi il caso di approfondire l'argomento,
Ad esempio, la parte intera del numero seriale
riuscendo a scoprire tanti piccoli trucchi che faranno
38272,3849884259 indica il 12 ottobre 2004 (che è
sicuramente risparmiare un bel po' di tempo (e una
il 38272esimo giorno a partire dal 31 dicembre
buona dose di pazienza).
1899), mentre la parte decimale indica l'ora: le
Utilizzeremo, come foglio di calcolo. Cale della suite
09:14:23. Mezzogiorno in punto sarà 38272,5, poi
OpenOffice.org, sicuramente uno dei migliori pro
ché cade esattamente a metà giornata {figura 1).
dotti disponibili al momento per Linux. per di più
Qualunque sia il modo scelto per visualizzare la
sotto licenza GPL.
data o l'orario, è importante tenere presente che ciò che è effettivamente memorizzato nella cella è
Tutto è un numero
sempre e comunque un numero.
OpenOffice.org gestisce le date mediante l'uso di
Formattazione della data
numeri seriali: ad ogni giorno viene assegnato un
e dell'oraria
numero progressivo, grazie al quale viene identi
ficato univocamente. Il giorno di partenza per il calendario di OpenOff1ce.org è il 31 dicembre 1899:
Per prendere confidenza con le possibilità di visua
a questa particolare data corrisponde infatti il
lizzazione delle date e degli orari è bene compiere
numera seriale 1. Questa data può essere modificata
un piccolo esperimento. Inserite in una cella di Cale
per renderlo compatibile con gli altri sistemi.
un numero qualsiasi, ad esempio 38305,23456,
Cale usa i numeri negativi per esprimere date ante
quindi impartite il comando Formato>Cella, in
cedenti a quella di riferimento: ad esempio, il
modo da aprire la finestra Formatta celle (figura 2).
numero seriale -107893 corrisponde al 5 agosto
Dall'elenco Categoria scegliete Data, mentre
1604. Benché tutte le operazioni sulle date venga
dall'elenco Formato scegliete 31/12/1999.
no effettuate mediante numeri seriali, Cale è in grado di visualizzare le date stesse in un gran numero di formati, anche estraendo da esse infor mazioni parziali e mostrando solo queste. [ Num*ri|i;*4H>i» | Elf«Hst»rJlt«« | nfcMunwto |Oonlo|Stondo| ■i ,
[«mMo
Litiqu»
|:iiix(*rd ■:-,-
' -
■
^]
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Num«o
f
.w^-v
P'.'ì,.f
>*rcertfu*l*
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1
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Aiuta
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■- ■
31 i*( IMI
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11. tk. W*
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■w-n.
«
rc
■J
■Miai AVI**
Xcnii fi
!
"'.'i-in * Dtavia
■
rt-.T.
di»' hi ^ rr -y iui r^4» ; p- rJ-
1.1.
| . , ivi .......
""""
La finestra delle opzioni di Cale in cui si può notare la data scelta di default
La finestra formatta celle in cui è possibile scegliere il formato di visualizzazione
della data
TABELLA 1
Le funzioni per il calcalo del tempo in Cale Ecco una breve descrizione delle funzioni di Cale impiegate nell'articolo
Significato dell'Argomento
Descrizione
Funzioni
Esempio GIORNIC27 12 04" ■'25/12/04") restituisci
GIORNI(datal;data2)
>. Se si
Restituiste ■ numeri di giorni
datai: data iniziale
inserisce direttamente una data, va scritta tra
che intercorrono tra data2 e
data2: data finale
parentesi. Se no, si può inserire un numero seriale,
datai
un riferimento a una cella con un numero seriale o una funzione che restituisca un numero seriale
ORA(mjmeroseriale)
Restituisce il valore dell'ora
MINUTO(numeroseriale)
Restituisce il valore dei minuti
FINE.MESEtdatainiziale.
giorno del mese che cade dopo
numeromesi)
il numero di mesi specificato
Restituisce la data dell'ultimo
dopo la data iniziale
numeroseriale: il numero senale di una data numeroserìale: il numero seriale di una data
ORA(38346.5) restituisce 12
ORA(38346.5) restituisce 0
datamiziaie: data di partenza; numeromesi: numero dei mesi dopo la
FINE.MESEI"25/12/2OO4";6) restituisce 30/06/2005
data di partenza
Restituisce la data di oggi,
QGGIO
elaborata in base all'orologio di
nessuno
sistema
Restituisce la data
DATA(anno;mese; giorno)
corrispondente all'anno, al
anno: anno della data
mese e al giorno indicati. Viene
mese: mese della data
utilizzata per elaborare una
giorno: giorno della data
DATA(2O04il2;25) restituisce 25/12/2004
data prelevando gli argomenti da sorgenti diverse ANNOC27/Ì 2/2004") restituisce 2004. ANNOfdata)
Restituisce l'anno di una data
data: la data da cui eslrarre l'anno
Si noti che viene elaborato il numero senale anche se le date sono visualizzate come date o indicate come testo, purché sia tra virgolette. ANNO("27/12/200<r> restituisce 12
ME SE (data)
Restituisce il mese di una data
data: la data da cui estrarre il mese
Si noti che viene elaborato il numero seriale anche i se le date sono visualizzate come date o indicate
come testo, purché sia tra virgolette. ANNOi GIORNO(data)
Restituisce il giorno di una data
data: la data da cui estrarre il giorno
27/12/200-1 1 res; Luisce 27
Si noti che viene elaborato il numero seriale anche j se le date sono visualizzate come date o indicate
come testo, purché sia tra virgolette. Restituisce verificata se SE(condiziDne;verificata:
condizione è vera; restituisce
nonvenlicata)
nonverificata se condizione è
falsa
condizione: la condizione da verzicare verificata: il valore da assegnare se
SE(15>d3;"Miracolo';A2) restituisce il valore della
condizione è verificata
cella A2. Se per ipotesi 15 (osse maggiore di 43.
nonverificata; il valore da assegnare se
restituirebbe il testo "Miracolo"
;
condizione non è verificata
^ I codici del formato sono il vero punto di forza nel
formato la stringa (Ciao! Oggi è il "G MMMM AAAA"
sistema di visualizzazione delle date e degli orari,
ed è "GGGG ". Sono le "hh:mm:ss) si ottiene quan
perché permettono di personalizzare a piacere il
to riportato nella figura 4.
modo con cui queste informazioni vengono mostrate.
Per evitare che caratteri comuni (ad esempio, le
Ad esempio, la figura 3 mostra alcuni esempi di
due g di "oggi") vengano considerati come codici,
visualizzazione di un numero seriale: sembrereb
basta inserirli tra virgolette.
bero informazioni provenienti da dati diversissimi, ma fanno riferimento tutte allo stesso numero
Operazioni con le date
seriale.
Con le date si possono effettuare operazioni; in
I codici sono più numerosi di quanto si potrebbe
genere, queste operazioni possono essere di due
pensare in un primo momento. Il significato dei
tipi:
codici più comuni è riportato nella Tabella 1. Oltre a quelli, ve ne sono altri che tuttavia hanno poco significato perché appartenenti ad altri sistemi di conteggio della data o perché si tratta di format tazioni facilmente impiegabili mediante piccole variazioni dei codici più comuni.
> operazioni dirette, effettuate mediante un operatore matematico (di solito si tratta di addizioni o sottrazioni);
> operazioni effettuate mediante l'uso di funzioni di data e orario.
I codici possono essere usati in combinazione tra loro, anche in maniera molto fantasiosa e aggiun
Le operazioni dirette possono servire ad esempio a
gendovi elementi fissi.
calcolare i giorni che intercorrono tra due date, a
Ad esempio, inserendo nella casella Codice dei
calcolare che giorno sarà dopo un dato numero di
giorni da oggi o a calcolare il tempo intercorso tra
disponibile nella guida in lìnea: impartite il
due orari. Questi appena citati sono solo esempi, il
comando ?>Indice, fate clic sul collegamento
cui uso pratico è sufficientemente intuitivo: per
Elenco delle categorie e delle funzioni e fate infine
indicare una situazione generica, basta pensare
clic sul collegamento Data&Orario; nella tabella 1
alla registrazione delle ore lavorate da parte di un
"Le funzioni di Cale" sono comunque descritte quelle
libero professionista. La figura 5 mostra un esem
usate nell'articolo.
pio simile.
Di seguito trovate infatti alcuni semplici esempi
Poiché tutte le operazioni sulle date e sugli orari
pratici di applicazione di alcune di queste funzioni;
vengono effettuate a livello di numeri relativi, è
si tratta di piccoli suggerimenti che vogliono solo
importante conoscere il formato nativo scelto auto
far intuire le potenzialità di queste funzioni, sta poi
maticamente da Cale per riportare il risultato di
all'utente scegliere le funzioni che soddisfano
un'operazione che coinvolge date o orari: in pratica.
meglio le sue esigenze, adattandole alle necessità.
Cale imposta automaticamente il formato secondo quanto riportato nella Tabella 2, ma potete sempre sceglierne un altro, più consono a quanto volete
Ora e Minuti: il calcolo del compensa
mostrare.
Le funzioni di data e orario consentono di effettuare
Nella figura 5 avete potuto osservare il calcolo della
operazioni più complesse, anche se a volte sono del
retribuzione sulla base delle ore lavorate. Tuttavia
tutto equivalenti alle operazioni con le date: ad
l'attenzione era posta sulla formula che permette di
esempio, la funzione GIORNI restituisce i! numero di
calcolare il tempo intercorso tra due orari, non su
giorni che intercorrono tra due date ed è perciò
quella per calcolare la retribuzione; nel caso della
equivalente a scrivere la formula =data2-datal,
figura 5, la formula per calcolare la retribuzione è
come nel primo esempio della tabella 2.
inserita nella cella CIÒ e apparentemente non fa
In generale, le funzioni vengono però utilizzate per
altro che moltiplicare il valore della cella C8 (costo
costruire formule che con !e normali operazioni
orario) per il valore della cella C6 (ore lavorate).
sarebbero troppo complesse; l'elenco completo
Se però moltiplicaste questi due valori così come
delle funzioni di tipo data e orario usate da Cale è
sono, otterreste una parcella di soli 13,54 euro anzi
ché dei 325.00 che vi aspettereste: perché questo evidente sottopagamento? Ciò si spiega con il fatto che l'orario 06.30 è in realtà gestito come numero, con valore 0,2708333, e moltiplicando 50 per 0,2708333, arrotondando a due cifre decimali, si
?*»™ he - UptriOTf-.* onj i i i>
ottiene appunto 13,54.
*aa a n» J GODO *- ••-.--
SS non - -
Per superare l'ostacolo occorre dividere il computo orario in ore e minuti e moltiplicarli ognuno per
■il*-
conto proprio; estrarre dalla cella C6 il valore relati
VhmUtuKml 12/10000* II I0.QS
vo alle sole ore e moltiplicarlo per 50 {cioè per il costo orario), quindi estrarre il valore relativo ai soli minuti e moltiplicarlo per 50/60 (cioè per il costo al
minuto); infine, non resta che sommare i due valori ottenuti. Per estrarre il valore delle ore e quello dei minuti si usano le funzioni ORA e MINUTO.
La formula da inserire nella cella CIÒ è quindi:
Alcuni esempi di come Cale può visuslizzzare un numero seriale
=0RA(Cerca *
MINUT0(C6)*C8/6e
Grazie alle precedenze predefinite di calcolo e alle proprietà delle operazioni matematiche, la formula
funziona perfettamente; per rendere più evidenti le precedenze è possibile inserire alcune parentesi: i il» - Op«nOrtict.oia 1.1.0
Eli»
Uodilk)
Rimali;;*
inuma
Famulo
g o □ Q B £b X <<b E "SS S Si i2j
£[njm»mi
Cali
FiQsttra
2
)
+
(MINUT0[C6)'(C8/6O))
* E 3 @ fw3s~3 0 00 0
4 -. »^ •_ .
Se avete bisogno di maggior precisione, potete usare anche i secondi: probabilmente non servono
ai fini della fatturazione, ma magari per un uso di massima del GPS.
Date nel futuro: la
fattura con pagamento a L'aggiunta di elementi fissi ci permette dì
personalizzare la visualizzazione della data
30-BO gg d.d.f.m. Tutti siamo d'accordo sul fatto che l'economia, quantomeno la nostra, andrebbe molto meglio se
tutti pagassero i propri fornitori (di beni o di servizi) entro 10 giorni dalla consegna del lavoro. Purtroppo
vale la regola che più il cliente è forte e più tardi
- optnoiiK» org 1.1,0 FjsnBIO
'immilli
paga il fornitore, che si trova quindi a fare anche la
[ib
* a a e h«*- d . "-j :
""-■ -
■
D
-■'-■'
OC
BQ □«
parte de! finanziatore. Considerazioni politico-finan ziare a parte, di solito un pagamento considerato rapido prevede la formula 30GGDFFM, che significa
che il pagamento avverrà alla fine del mese che si trova dopo 30 giorni dalla data della fattura. Ad esempio, se la fattura porta la data del 2 di CfcMù MJrio Totale
< M K
marzo, il pagamento dovrà avvenire entro ti 30 di
t 3:5.00
aprile. In casi come questo, fatturare il 2 o il 31 di marzo non fa alcuna differenza riguardo alla data in cui si verrà pagati. Notate che la dicitura 30GGDFFM sta in realtà per 1
mese commerciale dalla data della fattura, a fine -.■.
.
mese e non è legata strettamente a 30 giorni; ad calcolo della retribuzione sulla base
esempio, se la data della fattura è l'I marzo, il
delle ore lavorate è un esempio di
pagamento scade comunque il 30 aprile, non il 31
operazione diretta
di marzo. In termini commerciali, ogni mese viene arbitrariamente considerato di 30 giorni. Se state compilando una fattura e volete indicare
esplicitamente la data di pagamento, le cose si fanno complicate, perché i mesi non hanno tutti lo stesso numero di giorni e calcolare quindi qual è l'ulti mo giorno del mese successivo non è operazione da
* a a a ® ® 111 LflJ OOOO J) ■• V*»"
I
«Bwvmla UcacCreiOOJ
D'I»
poco. Per fortuna viene in aiuto la funzione FINE. MESE,
che restituisce la data dell'ultimo giorno del mese
C
dopo un certo numero di mesi dalla data indicata. Notate che la formula nella cella B14 fa riferimento
alla cella Al per quanto riguarda la data della fattu ra, mentre il secondo argomento della formula (il valore 1) impone che si sommi un solo mese alla
data della fattura stessa. 1
< , ■
Nella figura 6 sono state introdotte due novità: la
1 | ,J,1 . r,'
prima è che il pagamento è stato spezzato in due parti (un acconto del 45% e il saldo per il rimanente 55%) e che il saldo ha come scadenza 60GGDFFM. Nella cella B15 va ovviamente inserita la formula: Un esempio di calcolo di una fattura con pagamento diviso in due parti
=FIN£.HESE(A1;2)
che restituisce la data dell'ultimo giorno del mese con
tando due mesi a partire dalla data di fatturazione.
Le date sotto controllo: il £4*
ST-lfpck
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calcolo dei compleanni
J
«
SiSiaUJ DODO
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B B D" «
l'i=r
II calcolo dei compleanni può sottintendere problemi
più complessi di quanto possa a prima vista sem
■>!#■• kxtt-3 l~m*3>u:i»4 I CN rn* iti
Pioi*hno i.^n|Jr«n>n U«to,FJ foEnfih-iilo
brare. Supponete ad esempio che abbiate l'elenco delle date di nascita dei vostri colleghi (o dei vostri
compagni di classe, o di coloro che fanno parte del vostro circolo filatelico e via di questo passo) e che
vogliate costruire una tabella che vi segnali a ogni avvio se è il compleanno di qualcuno. Usando le semplici operazioni sulle date c'è da
diventare matti, anche perché occorre tenere pre senti due problemi:
Cale ci consente di tenere nota delle date di
compleanno di parenti, colleghi e amici
> nel caso di persone nate il 29 febbraio, la tabella deve visualizzare il corretto compleanno astronomico, cioè il giorno 1 marzo; > nel caso che. durante l'anno in corso, il
~
TABELLA 2
I formati di data e ora di Cale Ecco una breve descrizione dei formati usati da Cale per la gestione delle date
Codice G
GG
GGG 0 NN GGGGo NNN M
MM
MMM MMMM ■'■■■■■; AA AAAA
WW
0
00 h
Significato
Esempio
Mostra il numero del giorno medianie una sola cifra. Se il giorno richiede due cifre, ne vengono usate due
Mostra il numero de! giorno mediante due cifre. Se il giorno richiede una cifra sola, viene aggiunto uno zero
15
iniziale
04
Mostra il nome del giorno delta settimana, espresso in forma breve (tre lettere)
lun
Mostra il nome del giorno della settimana in forma completa
lunedì
Mostra il numero del mese mediante una sola cifra. Se il mese richiede due cifre, ne vengono usate due
12
iniziale
06
Mostra il nome del mese, espresso in forma breve (tre lettere
giù
Mostra il nome del mese in forma completa
giugno
Mostra la prima lettera del nome del mese
9
Mostra l'anno mediante due cifre
04
Mostra l'anno mediante quattro cifre
?<km
Mostra il numero della settimana. Questo dato può essere influenzata seconda che si imposti come primo giorno della settimana il lunedì o la domenica Mostra il numero del trimestre
2
Mostra il numero del trimestre in forma lunga
2. quarto
Mostra le ore mediante una cifra. Se l'ora richiede due cifre, ne vengono usate due
m
Mostra i minuti mediante una cifra. Se i minuti richiedono due cifre, ne vengono usate due
ss
Mostra i minuti mediante due cifre. Se i minuti ne richiedono una sola, viene aggiunto uno zero iniziale
Mostra i secondi mediante una cifra. Se i secondi richiedono due cifre, ne vengono usate due
Mostra i secondi mediante due cifre. Se i secondi ne richiedono una sola, viene aggiunto uno zero iniziale
compleanno di qualche persona sia già passato,
2 45
Mostra le ore mediante due cifre. 5e l'ora ne richiede una sola, viene aggiunto uno zero iniziale
s
6 12
Mostra il numero del mese mediante due cifre. Se il mese richiede una cifra sola, viene aggiunto uno zero
hh
mm
4 lc:
3 If.
15 03 9 47
47
09 6 32 32
06
La prima consiste nel calcolare la data del com
la tabella deve visualizzare ii compleanno
pleanno rispetto all'anno in corso. Per far questo si
dell'anno seguente.
usa la funzione DATA:
Per aggirare tutti gli ostacoli è conveniente scom
=DATA<AMN0(tA$l):MESE(B4);GIORNO(B4))
porre il problema in elementi semplici e realizzare una tabella come quella della figura 7.
che riporta la data composta dall'anno in corso {che
Per prima cosa è opportuno inserire in una cella la
estrae dalla cella Al, utilizzata come riferimento
formula che calcola la data di oggi; nella cella Al
fisso), dal mese della data di nascita (estratto dalla
bisogna quindi scrivere la formula:
cella B4) e dal giorno della data di nascita {estratto anch'esso dalla cella B4). In pratica, visualizza il giorno del compleanno relati vo all'anno in corso.
Nel nostro esempio è stato utilizzato un formato di
Tutto va bene se il compleanno deve ancora arrivare,
data molto personalizzato, che prevede l'uso anche
ma se è già trascorso, come si fa a sapere quanti
di una stringa testuale; in ogni caso, il valore della
giorni mancano?
cella è un numero seriale.
Basta porre una condizione che visualizzi il com
Nella colonna B sono riportate le date di nascita
pleanno dell'anno in corso se non è ancora pas
delle persone.
sato e visualizzi quello dell'anno seguente se
Ovviamente questo dato è stato introdotto così
invece lo è.
com'è e non è il risultato di alcuna operazione.
E' sufficiente quindi confrontare la formula che cal
Per calcolare il compleanno successivo e riportarlo
cola il compleanno dell'anno in corso con il numero
nella colonna C occorre invece compiere un paio di
rappresentativo della cella Al e, in base al risultato
operazioni.
del confronto, visualizzare la data del compleanno
TABELLA 3
Interazione fra i formati data e ora Ecco una breve descrizione dei formati di origine di Cale e della loro interazione
Formato d'origine 1
Formato d'origine 2
Esempio
Formato finale Numero [indica i giorni che
25/12/04-23/12/04=2
Data
Data
Data
Numero
Data
25/12/04 + 1=26/12/04
Data
Orario
Data&orario
25/12/04 + 12.30.00=25/12/04 12.30
separano le due date)
Data
Data&orario
Numero
25/12/04+26/12/04 12.30.00 = 76693.52
Orano
Orario
Orario
12.40.00-12.35.00=01.05.00
Orario
Numero
Orario
Data 6. ora rio
Data&orano
Data 6.0 ra rio
Data&orano
Numero
Numero
Numero
Orano con il numero di ore che supera le 24 {1=24 ore) Data&orarìo
12.30.00+1=36.30.00 12.30.00+25/12/04 12.30=26/12/04 01.00
Orano con il numero di ore che
25/12/04 12.30+01/01/00
supera le 24
01.00=920365.30.00
Data&nrario
25/12/04 12.30+3 = 28/12/04 12.30
Numero (le date sono espresse in
38273-23148 = 15125
giorni; il risultato è la differenze in
(equivale a 13/10/04-17/05/63)
giorni tra le due date)
di questo anno o del seguente.
della cella relativa, mentre se mancano meno di
Nella cella C4 va perciò inserita la formula:
sette giorni alla fatidica data, si vuole un avverti mento stampato a video {"II compleanno si avvicina"
=SE < OATA ( ANNO ( SAS1 ) ; MESE ( B<1 ) ; GIORNO ( B4 ) >=$AS1 ;
andrà benissimo).
DATA[ANN0($AS]);MESE(B4);GI0RN0(Bd);
In questo caso è sufficiente usare la funzione SE,
DATAI(ANNO!SA$1)+1];MESE(B4);GIORNO(B4)
ma in una modalità detta "annidata", che contiene, in questo caso, fino a due controlli nella stessa
Mediante i! riempimento automatico, trascinando
istruzione.
cioè il piccolo quadrato che ottenete ciiccando sulla
In pratica la formula da inserire nella cella E4
cella verso il basso, potete poi copiarla in tutte fé
diventa la seguente:
celle sottostanti e avere così le date dei prossimi compleanni di tutte le persone dell'elenco.
=SE(04=0;"Augun";SE(D<l<7;"La
festa
si
avvicina"
■))
Possedendo la data del compleanno venturo è semplice calcolare i giorni che mancano al com
Rispetto alla precedente formula, è stata sostituito
pleanno stesso, usando una semplice operazione
'" con un'altra istruzione SE: notate che è opportu
matematica: basta sottrarre il valore della cella Al
no inserire per prima la condizione più particolare.
dal valore della cella C4; la cella D4 contiene
Se il valore della cella D4 è 0, la formula visualizza
infatti la formula:
il testo "Auguri!" e non procede con la verifica del
resto della formula, anche se (a rigor di logica) =C4-SA$1
anche la seconda condizione è soddisfatta: 0 è infatti inferiore a 7.
che riporta i giorni che mancano al compleanno
Se il valore di D4 non è 0, Cale verifica la seconda
venturo.
condizione: se il valore è inferiore a 7, visualizza il
Non rimane altro che evidenziare, nella colonna E,
testo "La festa si avvicina" e non fa null'altro.
se è il compleanno di qualcuno e, nel caso, far com
Se nessuna delle condizioni precedenti è vertficata,
parire nella cella della colonna E la scritta "Auguri!".
Cale visualizza "", cioè nulla.
E' sufficiente la seguente formula:
=SE(D4=G;"Augun";""l
Altre funzioni II calcolo delie date e dei giorni non termina certo qua: è sufficiente dare un rapido sguardo al manua
Funziona egregiamente. E se invece si volesse un
le in linea delle funzioni per comprendere quante
minimo di preavviso per poter organizzare una
esse siano e quante funzionalità di Cale debbano
festa di compleanno?
ancora essere scoperte.
Ecco, quindi, che si richiede una nuova funzionalità:
Questo è un inizio, un piccolo lume per non lasciarvi
se la data odierna è il compleanno di qualcuno si
da soli nel mare magnum delle funzioni dei fogli di
vuole che compaiano gli auguri in corrispondenza
calcolo.
~
„
OpenOffice Base: Access sarà solo oo ricordo Tutti abbiamo bisogno di gestire informazioni, dalla semplice agenda
alle spese effettuale. E quando un foglio di calcolo non basta, bisogni! passare ad un database. Ma con OOBase è un'altra storia...
Francesco Consumi <f.consumiglinuxpratico.com>
Per la gestione dei dati in maniera organizza ta si utilizza spesso un foglio di calcolo, almeno all'inizio. Quando i dati, poi, diventa no più articolati e crescono di numero, l'utilizzo di
dall'ombra queste funzionalità, le unifica sotto una
un database diventa quasi indispensabile.
unica interfaccia - che appunto prende il nome di
Il software libero presenta tutta una serie di databa
OpenOffice Base - e finalmente si dota di un motore
se affidabili e veloci per la memorizzazione di que
SQL interno che lo rende capace di gestire tabelle,
ste
query e relazioni in maniera autonoma.
informazioni:
pagine più
per
prenderemo
diffuso
database
nostro
come al
conto
riferimento
mondo,
che
in
queste
MySQL, trovate
il
Per questo compito non è stata reinventata la ruota
in
scrivendo l'ennesimo database, ma è stato ingloba
tutte le distribuzioni.
to il programma HSQL
Più che al funzionamento del database - altre sezio
http://hsqldb.sourceforge.net/
ni di questa raccolta ne parleranno diffusamente -
un piccolo motore SQL scritto in Java che ha tra i
si focalizzerà l'attenzione su come presentare le
suoi pregi la leggerezza (meno di 100 kilobyte (!) di
informazioni a video o su carta, cercano di dare un
dimensioni) e la completezza delle funzionalità.
vestito elegante alle tabelle utilizzate, in modo che
Tutte le parti che contribuiscono alla gestione e pre
sia possibile gestire facilmente i nostri dati.
sentazione dei dati, ovvero tabelle, query, formular!
Per raggiungere il nostro scopo abbiamo scelto i!
e rapporti sono salvabili in un unico file con esten
nuovo OpenOffice 2.0, o meglio 1.9.X perché la
sione .odb, nel più puro stile Access, con i suoi pregi
nuova versione della suite da ufficio sostenuta da
e difetti.
Sun Microsystems è ancora in fase di forsennato sviluppo, e le release intermedie si susseguono con
Indossiamo il grembiule
una frequenza impressionante.
Dopo questa breve digressione, veniamo a noi. Per
La novità più evidente di questa nuova uscita è pro
cucinare il piccolo gestore di indirizzi basato su
prio il programma denominato Base, che punta a
MySQL che vogliamo, ci servono alcuni ingredienti.
colmare il vuoto che forse finora ha tenuto lontani
Il primo di questi è, ovviamente, MySQL. il secondo
la maggior parte di utenti di Microsoft Office, ovve
è OpenOffice 2.0, che potete scaricare dal web.
ro quello di un equivalente di Access.
La versione beta 1.9.79, che è l'ultima al momento
Eppure lo avevo già visto... La storia del software di gestione dati all'interno di OpenOffice è quantomeno curiosa, tanto che lo si
può definire uno dei programmi più accuratamen te... nascosti.
Difatti, già l'attuale versione 1.1.x dispone di gestione di tabelle, form, query e report configura
bili per gestire decine di fonti dati diverse, solo che pochi lo sanno, perché queste funzionalità sono prive di una interfaccia unificata e se ne stanno
nascoste sotto ad ognuno dei moduli della suite: per mostrare tutto questo è sufficiente premere F4 dall'interno di uno qualunque dei programmi per
veder comparire le funzionalità nascoste. L'unica caratteristica che è veramente assente dalla versione attuale è la possibilità di salvare il tutto assieme in un solo file, e di includere in esso
anche i dati: OpenOffice 1.1 è privo di un motore di database interno, ed è capace soltanto di connet
La
versione
2.0
porta
la
novità
di
Sotto 00 1.1.x, premendo il tasto F4 si attiva la
modalità "gestione dati" sconosciuta ai più...
tersi a sorgenti dati esterne già esistenti. far
uscire
n disponibile tradotta in italiano, è scaricabile all'indi
versione installata), e chi non si trova le icone ne!
rizzo Internet:
menu può lanciare il programma principale con:
ftp://mirror.switch.eh/mirror/OpenOffite/contrib /rc/2.0bc/00o_2.Gbc^LinuxIntel._instal.l_it.tar.gz
$ /opt/openoffice.orgl.g.xx/program/soffice
Per chi ha confidenza con l'inglese consigliamo però di scaricarsi l'ultima versione di sviluppo, che ha
aggiungendo i parametri
fatto significativi passi avanti in termini di stabilità
-impress subito dopo il nome: ad esempio, per
-writer, -ca\c,
-base,
e rifinitura dell'interfaccia rispetto alla build 79.
lanciare il modulo di foglio di calcolo, sarà sufficien
L'indirizzo cui trovarla è
te digitare:
ftp://mirror.switch.cn/mirror/OpenOffice/developer/ Una volta scaricato il file che ci interessa, l'installa
$
/opt/openoffice.argl.9.xx/program/soffice
-cale
zione si effettua innanzitutto estraendo il contenuto dal file .tar.gz:
Ora che abbiamo OpenOffice, ci servono altri due ingredienti per completare il piatto, ovvero quelli
# tar xzvf
Ooo 2.Bbc
Linuxlntel
che permettono di collegare OpenOffice e MySQL:
instali it. tar.gz
le strade da seguire, in questi casi, sono diverse, e
Fatto questo, scopriamo che il setup... non c'è.
qua di seguito utilizzeremo i driver JDBC, che preve
Abbiamo soltanto una cartella RPMS con all'interno
dono quindi l'installazione dell'ambiente di esecu
una serie di file .rpm, di cui alcuni sono specifici per
zione Java di Sun MicroSystems.
certe distribuzioni, ad esempio
Per tutte le istruzioni seguite il riquadro 1.
openofficeorg-redhat-menus-1.9.79-l.noarch.rpm
che. nelle versioni più nizzate,
sono
nuove,
presenti
nella
non
ancora
directory
~
Al lavoro con QPBase
openofficeorg-su5e-menus-1.9.79-l.noarch.rpm
italia
OOBase permette di fare quasi tutte le operazioni
desktop-
sul database MySQL, tranne una: la creazione del
integration/: questi sono i file che contengono i
database vero e proprio. Ecco che l'unico passo che
collegamenti per i menu e altre impostazioni speci
dobbiamo compiere dal di fuori di Base, è creare un
fiche per queste distribuzioni, e possiamo eliminare
database
quelli che non riguardano l'attuale installazione
nostre tabelle:
vuoto
di
MySQL,
in
cui
creare
le
prima di proseguire. Per effettuare l'installazione su distribuzioni che utilizzano gli rpm (RedHat, Fedora.
» mysql
Mandrake etc), sarà sufficiente digitare:
Enter
u
rpm
-Uvh
'.rpm
-h
localhost
-u
root
-p
password:
Welcome to ttie MySQL monitor.
Conmands end with
Vour HySOL
6
connettimi
id
is
to
;
or \g.
server version:
4.B.2G
mysql> CREATE DATABASE prova;
Svolte queste operazioni, ci troveremo OpenOffice
Ouery
OK,
1
row affected
(6.89
sec)
installato in /opt/openoffice.orgl.9.xx (secondo la
RIQUADRO 1
Installare JAVA e i driver di collegamento JDBC OpenOffice Base non riesce ad accedere nativamente ai
# ed
database MySQL. ma deve utilizzare i drivers ODBC o JDBC.
# /percorso/di/scaricamento/jre-I 5 6 92-linux-i586.bin
/opt
Nel primo caso, servono i programmi unixodbc e myodbc, nel
secondo il runtimejava {)RE) e il driver mysql-connector-
java. In queste pagine verrà utilizzata la seconda strada, anche perché l'installazione de! JRE è quasi indispensabile all'interno di OpenOffice Base, se non altro per non farsi tar tassare da messaggi che lo richiedono ogni volto che si crea una nuova connessione. Per installare il JRE, qualora non lo abbiate già. recatevi sulla pagina internet
e seguite le istruzioni. L'ultimo ingrediente è il driver JDBC per Java, che trovate all'indirizzo http://dev.raysql.com/downloads/connector/j/3.Q.htmi una volta scaricato il file .tar.gz contente il driver, potete
decomprire dall'archivio il file di nostro interesse
9 tar xzvf mysql-connector-]ava-3.S.Ì6-ga.tar.gz mysql.-connector- java"
http://w^.]3va.com/it/download/manuai.jsp e selezionate il download LinuxRPM (fiie j re-l_5_Q_02-
Iinux-i586-rpm.bin), se utilizzate distribuzioni basate
L'ultimo compito da portare a termine prima di poter iniziare
appunto su RPM, altrimenti utilizzate la versione Linux gene
il lavoro sul database riguarda la configurazione di Java e del
rico (file j re-l_5_0_G2-liniJx-i586.bin). Una volta scarica
driver all'interno di OpenOffice.
to il file c'è da renderlo eseguibile con:
Avviatelo e dall'interno del menu 5trumenti->opzioni {Toois ->options), nella sezione "OpenOffice.org->Java". controllate
t
ed
/percorso/di/scaricamento
#
chmod a+x
jre-1 5 0 62-linuif-i5B6.bin
che sia attiva la VM java, e se non lo è aggiungete il percorso in cui è stata installata, che dovrebbe essere /usr/java/ jrei.5.0 02 per il pacchetto RPM oppure /opt/jrel.5.0_Q2
nel caso abbiate scaricato la versione RPM potete eseguirlo
per il binario, e infine aggiungete al ciasspath, tramite il bot
direttamente. Nel caso, invece, della versione generica,
tone "Aggiungi archivio", il file mysql-connector-java-3.0,16-
dovrete posizionarvi nella directory dove preferite avvenga
ga-bin. jar, dopodiché, chiudete e riaprite OpenOffice affin
l'installazione:
chè carichi correttamente la VM Java.
*
■
.
Anche se non strettamente obbligatorio, è più sicu ro utilizzare un utente per accedere al database
»
senza utilizzare i'account di root: per il momento
'..-:,,,„Benvenuti
p rtll
1. S^aona dat*&3^ ■}. Conhgma ionn-n^ '/ne
J.
.'.'ii.
.1.:.
di Op«>n Ifflce.
IlatreM magli
stente. In ittrvnl ■rjGmwaem. Ira in k n
gì»»:
^r
daremo a tale utente tutti i privilegi sul database
prova (inserimento, modifica, cancellazione etc), non precludendoci la possibilità, in futuro, di limitar ne l'operato:
*•*
mysql> USE
ComerelM» [■'■"L~:ì = rr 'reiir nuovBda
AH
prova;
mysql> GRANT ALL
unti
|;
PRIVILEGES ON
prova TO
utente prova IDENTIFIED BY
D4tB AH
'password1;
mysql> OUIT;
PolOlO connpf[pi\i n U" tì.-imbn-.p M-,^OL uidftQfl ODHC DJCQC
Adesso lanciamo OpenOffice Base per gestire il nuovo database. Partirà un wizard, che come prima cosa chiede se creare un nuovo database, o connet
tersi ad uno esistente: la creazione utilizzerebbe il cn GCfS£ iDarn Databa on pBC Um Database
motore interno, mentre noi vogliamo gestirne uno esterno con MySQL appunto. Scegliamo questa
seconda strada, e specifichiamo che è di tipo MySQL {figura 2), e nella finestra successiva indi t
'
>--.ì.'-y.h'.:-,'^^:
chiamo di connettersi tramite JDBC [figura 3). Verrà richiesto il nome del database, e indichiamo
? Configura connessione
GpenOfrict ™g una flailtì fti dnvcrpQC-
1 t infiguri conn*s5ioiw
"prova", e il nome del server, che per il nostro esempio è localhost [figura 4). Infine, c'è da inse rire ii nome utente con il quale si accede a MySQL, root oppure, preferibilmente, quello da noi appena creato (utente prova), come in figura 5. Nell'ultimo passo, è sufficiente premere "fine". Fatto questo, siamo finalmente all'interno di Base {figura 6) e possiamo creare le tabelle di cui abbia
mo bisogno per il nostro esempio: per evitare di concentrarci troppo su esempi complessi, andremo a gestire un elenco di contatti che comprende
anche le E-Mail, con la possibilità che, ad ogni nome, corrispondano più indirizzi di posta. Saranno quindi necessarie due tabelle, una conte
nente indirizzi ed una contenente E-Mail, con una relazione tra la prima e la seconda di tipo "uno a Le fasi di un collegamento a MySQL
tramite JDBC: potete verificare che la classe funzioni con il tasto Test Class
molti" per permettere di salvare un numero indefi nito di indirizzi di posta per ogni persona.
Completeremo con un campo descrittivo, una tabel la di "tipi di indirizzo", per distinguere i privati dalle aziende, e per mostrare come si possano gestire questo tipo di campi a scelta obbligata. Selezionate "Tabella" nella colonna di sinistra e poi, nei Task a destra, "Crea tabella in vista struttu
ra.-..": comparirà davanti l'editor di campi, che darà una certa sensazione di dejà vu a chi proviene da Microsoft Access (figura 7).
In alto, nella tabella, si potranno impostare il nome dei campi, il tipo ed eventualmente una descrizio ne, mentre in basso nella form si potranno decidere alcune caratteristiche legate al campo impostato, come ad esempio la lunghezza, il fatto che il campo debba contenere necessariamente un valore etc. Ecco la lista dei campi da inserire: o id, integrale [integer], impostare in basso
"Valore Automatico" a Si. Questo campo sarà Selezionate Tables (Tabelle) a sinistra e, a destra, "Create Table in Design Mode"per iniziare a lavorare subito...
anche la chiave primaria, che si imposta sele zionando la riga (o le righe, in questo caso è una sola) interessata, cliccando con il tasto destro del mouse e attivando il check "Chiave
Primaria", facendo comparire il simbolo di una chiavina a lato:
o nome, testo [varchar], impostare in basso la lunghezza a 100 e l'inserimento obbligatorio a si
o tipo, integrale [integer] o indirizzo, testo [varcharl, lunghezza 100
-. I
o cap, testo {varchar], lunghezza 5
hw-w-u i imw i
I
.'
*t*\
ciirirnOtMfci
"1
o citta, testo [varchar], lunghezza 100 o provincia, testo [varchar], lunghezza 2
o telefono!., testo [varchar], lunghezza 20 o telefono2, testo [varchar], lunghezza 20 o telefono3, testo [varchar], lunghezza 20 o telefono4, testo [varchar], lunghezza 20 tn alto possono essere impostati i campi, e in
E' importante impostare la chiave primaria, perché
basso le caratteristiche degli stessi
altrimenti Base non ci permette di inserire i dati. Premete Salva (il terzo bottone della barra strumen ti), e date nome "indirizzi" alla tabella.
E la volta ora della tabella "email", composta di tre campi: armuljriD
o id, integrale [integer], valore automatico a sì.
1IMH» M(H*I
i:<
i e t
e! j
chiave primaria o id indirizzo, integrale [intero] o emaif. testo [varchar], lunghezza 50 citta
II campo id non sarebbe strettamente necessario,
_)
IHhnJ •mi
ma altrimenti non si possono inserire dati, mentre il
1 carne» Ifw tono iitp ntrottneo a un»*
campo id indirizzo è quello con il quale ci colle
OwT BOM4>4t. vingOng w* raBBI,
gheremo alla tabella indirizzi. Infine, creiamo la tabella "tipijndirizzo", composta
di soli due campi:
1
r^tMson* dvi {ampi
o id, integrale [integer], valore automatico a si,
1
A;;
r .-;■ -J—
«
chiave primaria
A Fontulani tacondn tM
o nome, testo[varchar], lunghezza 20
v Utoìr
*n pcttte usua e»* t culi a netti
Questa tabella possiamo popolarla immediatamen
*
te: dopo averta salvata e chiusa, apritela di nuovo e questa volta si aprirà in modalità gestione dati - e inserite i nomi "privato" ed "azienda" nel campo
■-, i
mi - 1 unii d*l Idi iuI
i
nome. Il campo "id" si valorizzerà da solo. La struttura dei dati è ora completa, e possiamo passare a disegnare la form (formulario, nella tradu
.-::
■:■■■
■
_l -1
■
zione italiana) per gestirli, andando nella sezione
Formulari (Forms); per faticare meno possiamo uti lizzare il wizard disponìbile premendo "Use Wizard to Create Form".
La finestra di immissione dati che vogliamo ottene
J
.iti
appiè ■ wcaa» *
Ma «no-f.
natalanco A vrHlrB W>WU«(1I
y
re dovrà prevedere la possibilità di inserire una volta per tutte i dati di un nostro contatto, permet tendo la possibilità di aggiungere, modificare o can IH
cellare le varie E-Mail associate allo stesso.
i'
u
La prima domanda che ci viene posta all'apertura del wizard è relativa alla tabella da utilizzare: sce
1 .-..— -
i
\Z
gliamo "indirizzi" e tutti i campi in essa contenuti {figura 8). Fatto questo specifichiamo che vogliamo
i-
1
J
1
j
1
J
1
j
gestire un sottoformulario {figura 9). Ne! terzo passo del wizard, indichiamo che il sottoformulario deve essere collegato alla tabella "emaif". della quale selezioniamo tutti i campi [figura IO).
Le due tabelle contengono informazioni tra loro col
legate, e ad un valore di id nella tabella "indirizzi"
©fi)
Le fasi della costruzione di un formulario con un sottoformulano collegato
possono corrispondere diverse E-Mail, quelle che hanno id indirizzo uguale ad id. Nel passo succes sivo dobbiamo indicare proprio i campi che collega
-■""
no le due tabelle, e nel nostro caso sono "id" per gli indirizzi e " i di ndi rizzo" per le E-Mail (figura 11}.
F
f
La quinta decisione è relativa alla disposizione dei controlli nella form e nella subform. Decidiamo di
—
utilizzare il layout a blocchi per gli indirizzi (il quarto
>»»
e ultimo della fila) e quello a griglia per le email (il terzo), per rendere chiara la relazione tra i dati e
ILDnhr-4
mostrare facilmente righe multiple per la tabella dettaglio.
Saltiamo il passo numero sei, e al passo sette deci diamo lo stile della form, che però lasciamo al vostro gusto.
Nell'ultimo, diamo un nome alla form e indichiamo
che vogliamo entrare in modifica ("Modify thè form"), per poter effettuare alcuni ritocchi. L'aspetto iniziale sarà quello visibile in figura 12, che però necessita di qualche intervento. Dobbiamo eliminare il campo id, perché è automatico e quindi fisld from thè palile lable
eliminate pure il campo "tipo" per sostituirlo con
!
tipo
■
non ha senso permetterne la modifica all'utente:
fld from thè Lisi Tabi e
1
:
una lista a discesa fissata che proponga il tipo di indirizzo prendendolo dalla tabella che abbiamo
cap
citta
predisposto per questo.
prov
elefonol
Togliamo i due campi in più e risiste
elffnno;
C. ' x
miamo i superstiti fino ad arrivare alla
lipo
E' possibile modificare la form costruita in automatico, aggiungendo magari una listbox che vada a prendere i valori da un database
situazione in figura 15, aggiungendo anche un'etichetta per descrivere meglio la griglia delle E-Mail. I controlli
si trovano tutti nella barra strumenti
\7
"Controls". Noterete come tutte le etichette siano tronche dopo aver ristretto i campi cui sono collegate. Dal momento che esse file £dit
View Insert Fo_rmat
Table IoqIs
Window Help
Casella di riepilogo
formano un gruppo insieme al campo di modifica sottostante, l'unico modo di
Tipo indirizzo Francesco Consumi
Privato
separare il gruppo, modificarle, e poi ripristinare per comodità di gestione il
indirizzo
gruppo dei due elementi: clìccate con il destro sul
Via San Pietro, 14 cap
allargarle indipendentemente, è di
città
50050
prov
gruppo, poi
scegliete group->ungroup (gruppo
->separa gruppo), sistemate le etichette, variando
Cerreto Guidi
se serve anche il testo con un doppio clic che apre
telefono 0001
le proprietà del controllo, e poi riunificate i due
|000031
componenti.
Indirizzi di posta elettronica
Ora manca la casella combinata per selezionare il
emaìl i*.consumi(Siolt relinux.com
tipo di indirizzo: dalla barra strumenti selezioniamo
consumi@emozionifotografiche.it
il controllo "casella di riepilogo" (attenzione, non scegliete la "combo box") e lo posizioniamo vicino al campo nome; si apre un wizard che ci chiede a quale tabella va collegata {figura 13), e scegliamo "tipijndirizzo", poi quale campo deve mostrare,
cioè "nome", infine quali sono i campi da coilegare Record 1
|of
insieme, cioè "tipo" per gli indirizzi e "id" per
2
tipijndirizzo (figura 14). Terminata l'impostazione, diamo al controllo un aspetto uniforme agli altri, mettendogli un'etichetta
^ Record |T Page 1 /1
Default
of 2
>
H
INSRT STO HYP *
Ecco come diventerà la form a lavoro
ultimato: niente male no? Pulita ed efficace
sopra e dandogli il bordo tridimensionale. Passiamo poi a modificare l'aspetto della griglia delle E-Mail. Dei tre campi serve solo "email", perché gli altri due vengono valorizzati in automatico; perciò clicchiamo su di essi col destro, e scegliamo "nascondi
colonna" ("hide column"), e allarghiamo "email"
fino ad occupare tutta la griglia. Al termine, l'aspet to sarà quello di figura 15.
.'/.,:
A questo punto la form è completa, e ia possiamo
: id
fi«i?o_indfr
1 id —4
provare subito, saltando dalla modalità di design
OH.
min;; g
delia form a quella di gestione dei dati, tramite il
pfOV
bottone "Design mode on/off" della barra strumenti
ItWon Di
!
laminilo
,
Upo
.—E
-~
1 >d
della form.
Provando ad inserire i dati e salvando, si verifica che tutto funzioni. I bottoni per navigare, per inseri
barra strumenti denominata "Form Navigation".
La nostra prima form è conclusa.
1 n
--.:
1
1
1
1
1
melico
idin j-Jmdmzzi mc.rzzi indir. zi mania
mdinzzo
-
sa vintle
■r1
1
1
re ed eliminare i record si trovano in fondo, nella
P
V
S
P
(7
ndmui
imi) e
e
r
funition
1 report e le query Adesso, dopo aver inserito i dati, dobbiamo presen
a you wjiI tu tuv» 111 WH
tarli in una forma elegante per la stampa. Poiché i
1. Frtld ^*l«tkMi
nostri dati sono sparsi in tre diverse tabelle, abbia
TJ ' = -, jj- -q1 i-t. n
i
~3
Mrflgj
J. LJ"'U'J fi-ij-r
mo però la necessità di raccoglierli prima in un'uni
»«(»,
■ Id
ca query, che poi utilizzeremo come base per il
..:, ;
report; in particolare, dobbiamo sostituire l'indice intero del tipo indirizzo con la sua descrizione lette rale,
e
della
lista,
di
prendere
il
primo
presupponendo
per
indirizzo
ora
sia
che
_J
drta
Q motb«Hhp a^dmlh*
il
: :
ih
J
5
^
roon.
più importante. Avviamo la creazione della query in modalità
design, e subito ci viene chiesto quali tabelle ne devono entrare a far parte: le scegliamo tutte. Creiamo le relazioni tra le tre tabelle: dalla tabella E-Mail trascinate il campo "idindirizzo" sul campo "id" di indirizzi e i! campo "id" della tabella "tipiindirizzo" verso il campo "tipo" di "indirizzi". Ora, selezioniamo i campi da inserire nella query:
trascinate verso la metà inferiore della finestra di design, nell'ordine, i campi "nome" di "tipi indiriz zo", cui darete un alias "nometipo" per distinguerlo
Le fasi della costruzione della query per la
dal nome della persona, poi i campi "nome" - che
generazione del rapporto: chi è abituato ad Access si sentirà a casa propria...
mettiamo come ordinato (sort->ascending), "indi
rizzo", "cap", citta", "provincia", "telefono!." e "telefono2" della persona, e infine il campo "email"
dalla tabella omonima. Poi salviamo con il nome "eìencoindirizzi". L'aspetto deve essere come in figura 16.
La query non è del tutto corretta dal punto di vista formale, perché restituisce righe duplicate quando
l'i»
-i '*'-*"'■"- ^""-~"
gli indirizzi hanno più E-Mail, ma per il momento ci va
bene
così,
per
avere
tutte
le
1
"•
'
Unico Indirli lì ed
e
« -
□■ 1
^ * '" ' * " J
iaìl
informazioni
nel report.
Selezioniamo un nuovo report con "use Wizard to
-
-
■"'-
|* g
^
— !»'
i**>
i—
■ rTF -■■-
Create Report...", scegliamo la query appena creata
e tutti i campi in essa contenuti {figura 17), cui diamo le etichette che preferiamo. Saltiamo le opzioni di raggruppamento {figura 18), e passiamo
al layout, in cui potete scegliere quello che più vi aggrada, poi concludiamo il wizard dicendogli che vogliamo modificare il report prima di vederlo in
funzione, in modo da ridisporre la larghezza dei campi in modo migliore rispetto a quanto fa da solo (figura 19). Sistemato tutto come volete, potete sal vare e chiudere il report, e poi riaprirlo in esecuzio ne per godervi il risultato {figura 20).
Bene, siamo giunti alla conclusione, abbiamo un database OpenOffice in grado di soddisfare tutte le nostre esigenze di gestione dei dati.
In alto la preview del report, modificabile, in basso il rapporto popolato con i dati reali. Proprio un bel risultato visto il tempo impiegato!
Notizie sempre aggiornate con RSS C'è una tecnologia che si sta diffondendo rapidamente in rete, che permette di disporre sul proprio desktop notizie aggiornate, prese direttamente dai nostri portali preferiti: parliamo di RSS Simone Contini <s .contirti@linuxpratico.com>
Lorenzo Mancini <l.tnancini@linuxpratico.com>
Tra gli interessi di molti utenti di Internet c'è
sicuramente la possibilità di essere sempre aggiornati con le informazioni pubblicate dai
-,
propri siti preferiti. Compiici prevalentemente la
mente all'utente, come lo è invece un file HTML.
notevole quantità di portali dedicati all'informazione
Solitamente l'utente dispone di un software che
e il fenomeno blog, negli ultimi anni sono saliti alla
svolge la funzione di news aggregator il cui compito
ribalta alcuni servizi che consentono all'utente di
è quello di interpretare, formattare ed eventual
ricevere automaticamente gli aggiornamenti dei siti
mente filtrare un numero arbitrario di feed RSS,
che li supportino. La tecnologia di questo tipo che
presentandoli opportunamente a video.
sta avendo maggiore successo è senza dubbio RSS
Si intuisce a questo punto che l'utilizzo principale di
(RDF Site Summary).
un feed RSS è quello di mettere a disposizione un
L'adozione di queste tecnologie ha modificato parte
contenitore di informazioni, come ad esempio una
della concezione standard di Internet come servizio
lista delle ultime novità messe a disposizione da un
pulì (il contenuto informativo è ricercato
attiva
webmaster, fornendo un titolo, qualche paragrafo di
conte
testo e un link alla pagina web di riferimento per
mente nuto
dall'utente) informativo
in
una
viene
di
tipo push (il
ricevuto
passivamente
dall'utente). Servizi di questo tipo non sono certo
leggere la notizia o l'articolo nel suo insieme.
La comodità per l'utente è notevole, visto che pro
una novità; i più maturi si ricorderanno di Active
babilmente egli inserirà nel proprio news aggrega
Desktop, una tecnologia con obiettivi analoghi
tor tutti i feed RSS che desidera tenere d'occhio, e
introdotta a metà degli anni '90, e numerose altre
da quel momento in poi sarà il software in questio
che non hanno avuto la stessa fortuna di RSS.
ne a controllare costantemente gli aggiornamenti
Dopo una rapida introduzione a RSS, vedremo le varie
dei feed e a proporre questi ultimi in un formato
soluzioni per sfruttare quotidianamente al meglio
leggibile all'utente.
questa tecnologia sui nostri personal computer.
La presenza di feed RSS in un sito è solitamente indicata con una piccola icona rettangolare costitui
Case BSS
ta dalla scritta "RSS" in bianco su sfondo arancione.
Partendo da una definizione che sia la più generale possibile, RSS è un formato testuale, strutturato
RIQUADRO 1
secondo le regole di XML, per la descrizione di un elenco di contenuti informativi.
i Storia di RSS
Un file in formato RSS viene generato - spesso in
in pillole...
maniera automatica - e messo a disposizione da un fornitore di contenuti. Le informazioni nel file RSS possono essere di vario tipo, ma nella stragrande
Dicembre 1997 ■ Userland.com adotta un formato basato su
maggioranza dei casi si tratterà di una serie di ele
XML per la distribuzione del proprio servizio Scripting News.
menti contenenti hyperlink e testo. Per riferirsi alle
Marzo 1999 ■ Netscape avvia il servizio My Netscape, basato
informazioni che vengono messe a disposizione nel
su RSS.
file, si parla di
Marzo 2000 - O'Reilly avvia Meerkat, uno dei primi web
feed RSS.
A questo punto ci si potrebbe domandare quali
aggregator.
siano i vantaggi di RSS rispetto ad altri formati
Giugno 2002 - Variety.com è il primo sito di news on-line ad
apparentemente analoghi. Prendiamo ad esempio HTML, il linguaggio utilizzato per scrivere pagine web: anch'esso è un formato testuale che svolge
adottare RSS. Autunno 2002/Estate 2003 -1 principali fornitori di servizi
blog adottano RSS.
una funzione simile, ovvero la descrizione di qual
Marzo 2004 - Sun adotta R5S per il proprio portale.
che tipo di informazione, e viene messo a disposi
Aprile 2004 - II Washington Post offre feed RSS dei propri
zione sulla rete da un fornitore di contenuti. Le dif
contenuti.
ferenze sono in realtà sottili, ma hanno delle
Luglio 2004 - Reuters apre il proprio feed RSS.
implicazioni notevoli.
Aprile 2005 - Supporto RSS implementato nel web browser
Tra queste la più rilevante è che un file in formato
Safari di MacOS X Tiger.
RSS non è pensato per essere presentato diretta
E' evidente che l'idea dietro RSS è estremamente
semplice, il che probabilmente è anche tra le ragio ni del suo successo. Dai primi sviluppi di quest'idea, avviati nel 1997 da UserLand.com e in seguito forma
= e* * +
lizzati da Netscape nel 1999, RSS è decollato negii anni successivi in coincidenza all'esplosione del
fenomeno blog, senza rimanere vincolato ai siti più
IT-l.Tm. .
;,,,...:,I1-W
.»»H
legati alle tecnologie informatiche: recentemente
infatti alcune grandi compagnie di informazione,
come BBC, Reuters e Washington Post hanno inizia to a distribuire dei propri feed RSS, e con buon tem pismo
anche
le
"La Repubblica"
principali e
testate
"il Corriere
della
italiane
come
Sera"
hanno
seguito l'esempio per le proprie pagine on-line. Nel riquadro 1 potete leggere una breve cronologia della diffusione di questo formato.
I software disponibili
-"
;:» » + B
I news aggregator possono svolgere il proprio com pito presentandosi in varie forme: per capire appie
HO41
1* noi**. gipntn^a— -1
no le potenzialità di questo tipo di comunicazione e per comprendere meglio i vantaggi delle varie solu zioni metteremo a confronto alcune tra le imple-
ni. oce] :
• ■
mentazioni disponibili nel panorama OpenSource.
>..
rii——»» Straw probabilmente è il più famoso news aggrega
Straw è il più anziato e il più famoso tra i
tor per l'ambiente Gnome, oltre ad essere il proget
news aggregator per l'ambiente Gnome
to più "anziano" tra quelli che vedremo; dopo tre
anni di sviluppo ha raggiunto una certa maturità, tanto che le recenti release sono state finalizzate principalmente all'eliminazione degli ultimi bug,
feed;
piuttosto che all'aggiunta di nuove feature.
dato di
chi
desidera
In linea con la filosofia di Gnome, Straw presenta
Inoltre, Straw
un'interfaccia semplice ed immediata, che permet
feed
te di accedere rapidamente a tutte le funzioni dis
tramite username e password.
feed
RSS
controllare
un
le
sicuramente
troverà
supporta
per i quali
sia
la
numero
possibilità
richiesta
di
smo
utili.
leggere
un'autenticazione
ponibili (figura 1). Sulla sinistra troviamo la lista dei
Come unica nota, sarebbe interessante vedere una
feed che stiamo osservando, con un numero tra
maggiore integrazione tra Straw ed il browser di
parentesi che indica eventuali aggiornamenti non
sistema; ad esempio, se durante la navigazione con
ancora visionati. Una volta selezionato un feed, a
Epiphany notiamo un feed RSS che vogliamo
destra in alto appariranno i titoli che esso mette a
aggiungere al nostro aggregator, il modo più veloce
disposizione, e scegliendo uno di questi l'eventuale
per farlo resta quello di trascinare il collegamento
testo associato e il link alla risorsa completa saran
sulla finestra di Straw, senza la possibilità di sfrutta
no mostrati nella vista sottostante. Al programma
re una voce di menu contestuale direttamente
viene inoltre associata un'icona di notifica nel pan
all'interno del browser.
nello di Gnome, in modo che qualunque attività si stia svolgendo sia sempre possibile controllare eventuali aggiornamenti semplicemente passando
aKregator è il news aggregator ufficiale dell'am
il cursore del mouse su tale icona.
biente KDE. Superati i canonici problemi di gioventù
Straw delega l'apertura dei link messi a disposizio
che lo hanno afflitto fino ai primi mesi del 2005,
ne dal feed al browser di sistema, sottolineando la
aKregator si presenta adesso come una soluzione
sua natura esclusiva di news aggregator. Come
completa e piena di funzionalità per la lettura di
vedremo tra poco, altri software offrono invece la
feed RSS.
possibilità di visionare le pagine riferite nel feed
È degno di nota il fatto che aKregator risulti molto
RSS nella stessa finestra dei news aggregator. Ci
ben integrato con il browser di sistema, Konqueror:
sono stati e sono tuttora in corso numerosi dibattiti
durante l'uso di quest'ultimo è possibile aggiungere
per eleggere la soluzione migliore tra quella pura e
feed RSS al news aggregator semplicemente trami
quella ìbrida. Ancora una volta, la scelta finale spet
te il menu contestuale associato al feed stesso
ta all'utente.
[figura 3); c'è da dire che in alcuni casi il link al feed
Tra ie altre funzionalità di Straw troviamo la comoda
non viene riconosciuto come tale e la corrisponden
funzione di ricerca, che permette di far apparire i
te voce nel menu contestuale non appare, ma si
risultati che soddisfano ii criterio specificato già
tratta di casi sporadici.
durante la digitazione della query [figura 2), insie
L'interfaccia utente del programma [figura 4) non si
me alla possibilità di dividere per categorie i vari
discosta in apparenza molto da quella già vista in
Straw,
tuttavia
menu
per
basta
un'occhiata
accorgersi
che
alla
aKregator
barra
dei
essendo all'interno di un news aggregator, non
propone
avremo la possibilità di aggiungere un feed RSS tra
un'esperienza diversa. In primo luogo, la vista sulla
mite il menu contestuale.
destra è organizzata a tab. in maniera da permet
Resta comunque da dire che la possibilità di visitare
tere l'apertura dei link di interesse nella stessa fine
le pagine web direttamente dal news aggragator è
stra del programma, senza dover ricorrere obbliga
una funzionalità molto comoda, almeno finché la
toriamente ad un browser esterno.
consultazione dei link riportati nel feed RSS non
Va notato che in questo modo aKregator si trova a
necessiti di una sessione di navigazione più com
mimare le funzioni di un browser, senza però offrir
pleta; in quei caso sarà comunque possibile aprirli
ne fa struttura: in altre parole per ia nostra sessione
in una nuova finestra dì Konqueror.
di navigazione non potremo usare gli strumenti che
Tra le altre funzionalità di aKregator troviamo il
ci aspetteremmo di avere a disposizione: una barra
Quick Filter, funzione di ricerca analoga a quella già
dell'indirizzo, la lista dei segnalibri etc... Inoltre, pur
vista in Straw, e un'icona di notifica dalla quale è tra l'altro possibile accedere rapidamente al menu di configurazione del programma.
Sage per FirefOM In risposta alla sempre crescente adozione di RSS, nelle ultime versioni del browser Firefox è stato introdotto il supporto per questo formato, in una
forma tuttavia piuttosto bizzarra: se durante la ^
navigazione si incontra il link a un feed RSS, questo provoca l'accensione di un'icona di notifica cliccabi-
le in basso a destra, attraverso la quale è possibile aggiungere il feed ad una serie di Segnaìibri RSS
(Live Bookmarks), che vengono via via aggiornati in maniera analoga a quanto farebbe un comune news aggregator.
L'impegno degli sviluppatori è apprezzabile, tutta via in questo modo è possibile visionare solo il titolo delle news presenti nel feed; per approfondire è necessario aprire la pagina completa, vanificando quindi uno dei vantaggi principali di un news aggre gator, ovvero offrire all'utente un veloce colpo d'oc
chio su tutte le novità recenti. Per sopperire a questa mancanza sono stati svilup 1 0 md 1 Q 1 pi* tfoe* f<TH et* CrtS DcWb Al ritai» Chotrang OWf frnctei &» ran (s &m-i ffe-Td* «:ri &* nani] tw ^aba ont
e
pati una serie di plugin; il più maturo al momento della stesura di questo articolo è indubbiamente Sage. L'installazione, come quella di tutti i plugin di Firefox, è quasi trasparente per l'utente; è sufficien
aKregator permette una migliore
te recarsi nella homepage di Sage e cliccare il link
integrazione con il browser Konqueror
Instali Sage. Al successivo riavvio di Firefox esso
sarà disponibile sotto la voce di menu Tools->Sage. Al suo avvio, Sage divide la vista di Firefox in due
sezioni {figura 5); quella a destra mantiene la lista dei feed RSS che si stanno osservando, e l'elenco dei titoli del feed attualmente selezionato, mentre quella a sinistra mostra una vista ordinata di box
grafici che riportano titolo, link e descrizione di ogni news contenuta nel feed RSS. Questa modalità di visualizzazione è molto efficace, e addirittura migliore di quelle già proposte da Straw e aKregator dal punto di vista della quantità di informazione presente in una singola schermata. Al momento in cui si sceglie una delle news riporta
te a sinistra in basso, la pagina completa corrispon dente viene aperta nella sezione di destra, realiz zando
una
perfetta
integrazione
tra
news
aggregator e browser Internet.
Un'ulteriore chicca è la possibilità di accedere diret Se il sistema integrato di gestione degli RSS di Firefox non vi piace, provate Sage!
tamente al motore di ricerca di feed RSS Feedster,
tramite una comoda barra di inserimento testo. I risultati della ricerca vengono presentati ordinata mente nella sezione di destra.
subito che non si tratta di un news aggregator in
Thunderbird
senso stretto come quelli finora presentati: piutto
Anche Thunderbird. altra applicazione derivata dal
sto esso mette a disposizione la possibilità di con
progetto Mozilla, dispone di un supporto RSS che
trollare un solo feed RSS, mostrando i titoli in esso
vale la pena prendere in considerazione: come ci si
riportati sempre in bella vista sul desktop ed
poteva aspettare, se Firefox propone un approccio
aggiornandoli ad intervalli regolari. Ciccando sul
alla lettura di feed RSS senza uscire dal proprio con
titolo di interesse, il link corrispondente si aprirà
testo di browser, con i già citati Live Bookmarks,
nella finestra del browser di sistema.
Thunderbird fa altrettanto, fornendo la possibilità di
Questo aspetto è comunque aggirabile aggiungen
gestire uno o più feed come se si trattasse di cartel
do al proprio desktop più applet per la lettura dì
le di messaggi di posta elettronica.
feed RSS, una per ogni fonte desiderata: in questo
Pertanto i nuovi titoli del feed appariranno eviden
modo il desktop stesso si comporterà da news
ziati in grassetto esattamente come le E-Mail non
aggregator.
ancora lette, sarà possibile ordinare con i soliti criteri i vari titoli e addirittura marcarne alcuni come
Web aggregator
spam. utilizzando il noto filtro messo a disposizione
Dopo aver presentato delle soluzioni client-side per
da Thunderbird.
la funzione di news aggregator, è giusto accennare anche alia possibilità di sfruttare i cosiddetti web
gfleshiet RSS
aggregator. Intuitivamente si tratta di applicazioni
Per chi non conosce gDesklet. stiamo parlando di
web che svolgono lo stesso compito di un news
un framework per realizzare e integrare sul proprio
aggregator, ma girano su una macchina remota e
desktop delle applet grafiche: ne esistono già molte
presentano i vari feed RSS attraverso pagine web
che svolgono le più svariate funzionalità, spesso
generate dinamicamente.
nella maniera più appariscente possibile. Benché in
Analizzare questi servizi nel dettaglio va al di là
molti casi questo contribuisca ad appesantire il cari
dello scopo di questa trattazione, tuttavia è giusto
co della vostra CPU. è innegabile che alcune di esse
notare che essi sono utilissimi nel caso in cui non si
siano gioiellini dei quali nessun amante del desk
abbia la possibilità di installare del software sulla
top, dopo averli provati, saprebbe fare a meno.
macchina in uso, o semplicemente se si preferisce
Naturalmente non poteva mancare una gDesklet
vedere i contenuti della propria lista di feed RSS
per la lettura dei feed RSS. E' bene sottolineare da
direttamente dal browser. Tra i servizi più noti di questo tipo ricordiamo SyndicS e Bloglines, raggiun gibili alle URL riportate nei riferimenti web.
WEBOGRAFIA
Riferimenti web
Ultimamente hanno avuto una buona diffusione dei blog-aggregator per le varie comunità di sviluppatori di progetti OpenSource, nei quali è possibile tenere sott'occhio gli estratti dei blog personali dei vari par
http://www.nongnu.org/straw/ - Homepage di Straw
tecipanti: riportiamo ad esempio il link di quello relati
http://akregator.sourceforge.net/ - Homepage di aKregate
vo al progetto Gnome http://planet.gnome.org/
http://sage.mozdev.org/ - Homepage di Sage
quello di un'iniziativa analoga nel panorama Kde
http://gdesklets.gnomedesktop.org/ - Homepage dei progetti
http://planetkde.org/
gDesklet http://www.syndic8.com/ - SyndicS. web aggregator http://wnw.blogUnes.com/ - Bloglines, web aggregator
http://en.wikipedia.org/wiki/RSS -
definizione e storia
e
Conclusioni L'utilizzo sempre più intenso della tecnologia RSS ha già comportato delle modifiche rilevanti al modo in cui gli utenti fruiscono dei contenuti di Intemet;
ai momento della stesura di queste pagine sono già numerosi i fornitori che offrono feed RSS descrittivi
per i loro servizi a pagamento, e già si sente parlare di servizi di informazione basati esclusivamente su RSS: veri e propri canali, che non fanno riferimento a risorse esterne e sono autocompleti, con tanto di
pubblicità. Naturalmente è irrealistico pensare che la tecnolo gia RSS prenda il posto che attualmente è occupato dai vari dialetti di HTML; tuttavia recenti stime con fermano che la banda utilizzata per il trasferimento di feed RSS è costantemente in crescita, al punto che in alcuni casi può diventare comparabile con quella impegnata per trasferire le normali pagine web. Mentre il futuro si dipana vi auguriamo di trovare la
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vostra soluzione migliore per la lettura di feed RSS, II blog aggregator per la comunità degli sviluppatori di Gnome, http://planet.gnonie.org
in attesa di affrontare l'argomento da un altro punto di vista, ovvero la preparazione e il mantenimento di un proprio feed RSS.
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