LinuxPratico - Software

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comunicare

è facile, con Linux Intenict è basata sulla comunicazione e, negli anni, si sono fonante varie reti di Insinui Messaging che riuniscono, ormai, milioni dì per sone: vediamo amie sfruttarle con Lìnux

Matteo

Riondato

<m.riondato@lìnuxpratico.com=

hi non ha mai usato un ciient per l'instant messaging alzi la mano! Che si chiamino ICQ, MSN Messenger, AIM, Yahoo! Messenger

o IRC. i protocolli per inviare e ricevere messaggi da

notizie sul progetto oltre, naturalmente, ai pacchetti

amici, semplici conoscenti o completi sconosciuti

in formato RPM o sorgente compresso. Sono dispo

sono ormai diffusissimi. Molto spesso inoltre si

nibili gli RPM per Fedora, Red Hat e Mandrake. Con

accede a più di una rete di IM, con la scomoda con

quest'ultima si procederà con il solito metodo:

seguenza di dover tenere aperti due o più ciient, uno per ogni Messenger.

#

urpmi

gaim

Gaim può semplificare la vita agli amanti delle chiacchierate in Rete, riunendo in una sola applica

mentre con Debian:

zione il supporto ai più diffusi protocolli di IM e for nendo

l'accesso alla rete Jabber.

# apt-get instali gaim

Cos* e Jabber?

E' possibile compilare il software dai sorgenti, assi

Jabber è un protocollo libero basato su XML per lo

curandosi di avere i pacchetti di sviluppo installati e

scambio di messaggi istantanei tra due utenti dislo

seguendo la normale procedura:

cati in qualsiasi punto della Rete. Su questo proto

collo si basano ciient per l'instant Messaging che si

# ed

appoggiano ad una rete che offre funzionalità simili

# tar

a quelle dei più diffusi sistemi di chat istantanea. I

# ed

vantaggi di Jabber rispetto agli altri protocolli:

# ./configure && make && make

è free software: essendo distribuito sotto

licenza GPL, gode di tutti i benefici che essa offre; è estensibile: usando il codice XML, chiunque

/usr/src 2xvf

/patn/tc/gaim-X.XX.tar.gz

gaim-X.XX

instali

Registrazione di un nuovo

utente e uso di base

può ampliare il protocollo ed inserire funzionalità personalizzate;

Al primo avvio, la finestra di Gaim sarà simile a

è decentralizzato: chiunque può gestire un

quella più a sinistra in figura 1.

server Jabber; in questo modo sia i singoli che le organizzazioni possono avere il controllo della loro rete di instant messaging. Si può quindi creare una rete Jabber di condominio, di ufficio, aziendale; è sicuro: la maggior parte dei server Jabber usa

il protocollo SSL per le comunicazioni dal ciient al server e supporta l'utilizzo di crittografia asimmetrica con PGP e GPG.

La rete Jabber è frequentata da moltissimi estimatori

del software libero ed è quindi un ottimo posto per incontrare utenti GNU/Linux e scambiare opinioni ed esperienze. Maggiori informazioni riguardo a Jabber sono dispo

nibili nella home page del progetto, all'indirizzo http://www.j abber.org

Download e Installazione Sulla pagina web ufficiale di Gaim, all'indirizzo

http://g3ira.sf.net. è possibile ottenere moltissime

Ecco come si presenta Gaim appena lanciato per la prima volta


Nei due campi di testo andranno inseriti i dati del nostro nuovo utente, una volta che ci saremo regi

strati a un server Jabber. La registrazione si può effettuare direttamente da Gaim: clicchiamo su

Inserisci il nome uìer.tetislìa personache vuoi aggiungere alla tua lista

Account e quindi su Aggiungi nella nuova finestra.

contatti Puoi aggiungere opzionalmente un alias per il conato Gli alias

Scegliamo Jabber nel menu a tendina che elenca

verranno mostrali al pos» del nome utente la*»ve é possibile

tutte le reti di IM supportate ed inseriamo i dati,

Nome Ulente.

flevour'Jpbberorg

gliere l'italiano iabber.linux.it, jabber.org o qualsìa-

Alias

fievour

si altro server che si conosca. Una volta scelti con

Gruppo.

Fnends

come in figura 1. Nel campo Server è possibile sce

cura nick e password possiamo cliccare su Iscriviti

. nondaCpbberlinux.nGaimjJabberj

Accoum.

ed inserire un indirizzo E-Mail valido nella nuova

T

finestra, cliccantìo di nuovo su Iscriviti. Se la regi

Annulla

strazione ha avuto successo, possiamo effettuare il

i

-ì- Aggiungi

login semplicemente spuntando la voce Online della finestra che elenca i nostri account. Comparirà

La finestra di dialogo per aggiungere un

una nuova finestra apparentemente molto spoglia,

nuovo contatto al Roaster

con tre soli menu: è la nostra lista utenti, detta comunemente Roaster, Conterrà l'elenco degli utenti che conosciamo ed il loro stato. Prima di

~

vedere come aggiungere un amico a! roaster, capia

mo come effettuare il login anche per altre reti di IM: dalla lista utenti scegliamo Strumenti -> Account -> Aggiungi ed inseriamo i nostri dati. Man

Kujìn -.-v Conversazione

Opzioni

Invia Come

mano che i nostri nickname vengono memorizzati

da Gaim, appariranno nella finestra Account, con la onda reazioni

possibilità di metterci online e di effettuare il login automatico per quella rete all'avvio di Gaim.

16.56 57< Kujin -,-v:e ne ho tatti 2

Purtroppo non è possibile registrare nuovi utenti per

v-c.-ghgligh

reti di IM diverse da jabber direttamente da Gaim, quindi nel caso doveste registrare un account potre te provare con uno dei client descritti nel riquadro

16.57 o& i Kujin -.-v: idruri idracidi sali di idracidi

sugli IM alternativi, oppure registrarvi presso il sito

L*J

ufficiale della rete che intendete utilizzare.

l£l

IM LJ

U

Aggiungere e rimuovere contatti La prima cosa da fare prima di cominciare a chiac chierare è... trovare qualcuno con cui farlo! Jabber,

Richiama

Blocca

Rimuovi

Infa

ICQ, Yahoo! Messenger e tutti i maggiori IM conser vano nei server le liste dei contatti di ogni utente,

La finestra dei messaggi, con la history in

quindi, se siamo già registrati ad una di queste reti,

alto e la finestra di composizione sotto

troveremo i nostri amici già elencati nel Roaster. Per aggiungere un nuovo utente alla lista dovremo creare un nuovo contatto dall'apposito menu

Contatti -> Aggiungi un contatto, inserendo quindi i dati della persona che vogliamo contattare: nick, nome col quale vogliamo identificarlo nella lista, 11

gruppo di amici nel quale inserirlo e, soprattutto, di quale rete di IM fa parte (figura 2)

■ ' *"■" ,

Rimuovere un contatto è molto semplice. E' suffi

■■

-,■- \-

.,

-

-.

Uni]

ai

ciente selezionare il nick che vogliamo togliere ed

eoa

■.

effettuare un click con il tasto destro del mouse:

apparirà un menu contestuale, dal quale andrà scelta la voce Rimuovi.

a^im-»

^--■.,

Inviare e ricevere messaggi

i.i is ni

a

L'invio e la ricezione dei messaggi istantanei sono, ovviamente, la ragion d'essere di queste reti. Per

spedire un messaggio ad un amico presente nella nostra lista di contatti basta cliccare due volte sul

Anche per l'accesso ad IRC, GAIM si comporta più che bene


suo nick. La parte inferiore della finestra appena

rimuovere un utente, mentre il quarto consente di

apparsa {figura 3) conterrà il nostro messaggio,

ottenere informazioni sull'utente stesso.

mentre in quella superiore troveremo la history

I menu sovrastanti la history della conversazione

(una sorta di "storico" contenente tutti i messaggi

contengono le stesse opzioni, oltre alla possibilità di

spediti) della conversazione completa.

salvare la stessa ed attivare o disattivare il logging

La serie di pulsanti che divide le due aree consente

dei messaggi ed i suoni di avviso.

di applicare stili particolari di formattazione al testo:

Durante la scrittura dei messaggi è possibile inseri

cambiare la dimensione ed il tipo di font, applicare

re immagini, smile e indirizzi web, con un semplice

il grassetto, ecc.

click sui pulsanti corrispondenti, collocati a fianco di

1 primi tre pulsanti sotto l'area del messaggio servo

quelli per la formattazione del testo.

no, rispettivamente, per richiamare, ignorare o

La ricezione di un messaggio avviene automatica mente, con l'apertura dì una nuova finestra e con un piccolo avviso sonoro.

INFORMAZIONI

a

IBC da Gaim

Instant messenger

E' possibile considerare IRC come una delle prime

alternati!?!

reti di IM, pur con le dovute differenze rispetto ad ICO e Yahoo! Messenger. Gaim supporta questo pro

Così come sono molteplici le reti di IM. così pure sono mol

tocollo dimostrandosi ottimo anche come client IRC.

tissimi i client Linux per connettersi alle reti. Vediamo quindi

Per accedere ad un server è necessario creare un

brevemente alcune alternative a Gaim.

account come spiegato in precedenza, scegliendo

Dal momento che Gaim utilizza le librerie grafiche GTK2, è

IRC nel menu a tendina Protocollo. Andrà poi speci

evidente che è stato pensato per essere integrato con Gnome, tuttavia coloro che preferiscono utilizzare KDE hanno a disposizione un'alternativa altrettanto potente:

ficato il server a cui collegarsi, potete utilizzare irc.oltrelinux.com, che fa parte della rete

Kopete (http://kopete.kde.org]. Questo client presenta le

AzzurraNet. su cui troverete anche il canale ufficiale

stesse potenzialità dì Gaim, oltre ad offrire la possibilità di

di Linux Pratico. #LinuxPratico. Spuntate poi la

collegarsì ad alcune reti di IM meno diffuse.

checkbox Online nella finestra Account e verrete

Chi si fosse interessato particolarmente ajabber. può prova

collegati alla rete IRC che avete specificato. Il mes

re Gabber, un client grafico GTK2, che consente l'accesso solamente alle reti che utilizzano questo protocollo. Corrispondente a Gabber, ma in ambiente KDE (o comun

saggio che viene visualizzato è il MOTD (Message Of Thè Day) del server. Utilizzando il comando IRC

que dipendente dalle librerie grafiche QT), è Psi

/join

(http://psi.affinix.com).

della rivista, che verrà visualizzato in un'altra fine

Se utilizziamo solo la Rete ICQ, possiamo scegliere come

stra, con tanto di lista utenti e di pulsanti per com

client l'intramontabile Licq (http://www.licq.org), uno dei

piere alcune operazioni di base (figura 4).

primi programmi che hanno consentito ai Pinguini l'accesso alle reti IM. Yahoo! distribuisce un client Linux proprietario per gli utenti

#LinuxPratico possiamo entrare nel canale

Una piccola nota finale riguardante l'uso di IRC con Gaim: per visualizzare correttamente le lettere

del suo Messenger, tuttavia non è molto aggiornato e non

accentate scritte da altri utenti e consentire la cor

fornisce molte delle funzionalità offerte da altri client aperti.

retta visualizzazione di quelle scritte da noi, potreb be essere necessario cambiare la codifica dei carat

teri, scegliendo Mostra più opzioni dalla tabella dì configurazione deil'account IRC e sostituendo UTF-8 con ISO-8859-15 [figura 5). Modifica t'Aceount Opzioni di Logln Protocollo

dell'interfaccia

IBC

Come già detto, la finestra principale di Gaim è il Nella finestra di

Passwerd

configurazione

[

deli'account

Roaster (figura 6). Da qui possiamo, infatti, control lare se i nostri contatti sono in linea ed attivi, away, oppure offline. Nella parte superiore della finestra

Alias

IRC sarà

P Ricordala Pawwri

opportuno

sono presenti tre menu a tendina: Contatti,

impostare le

Strumenti ed Aiuto. Le voci del primo si riferiscono

r Login Automato

codifica ISO-3859-1 se

' Woani meno opaoni

vogliamo che

Opzioni IRC

Porta

Codifica

ressante è il secondo menu: è qui che si trovano le

scriveremo

voci relative all'impostazione del nostro stato (spie gheremo più avanti cosa significa e come cambiar

lo), alla creazione di allarmi, ossia di segnali acusti ci in seguito a qualche evento, ed alle impostazioni

Opzioni del Proxy

Tipo di proiy

la disconnessione e la chiusura di Gaim. Molto inte

leggere le accentate che

Nome Utente j

dei contatti e

tutti possano lettere

JISO-B959-15

all'invio di messaggi ed alla gestione

dei gruppi; sono presenti anche le voci riguardanti

Utilizo le Opzioni Globali del Prany

di base dei nostri account. La parte principale di questo menu è comunque la voce Preferenze: clic-

X annulla

Q Stiva

candoci, si potrà accedere ad un nuovo pannello per effettuare una configurazione avanzata di molti


aspetti di Gaim, dallo stile grafico dell'interfaccia ai

Cambiare stato e

suoni. Da notare, la possibilità di installare nuovi set

gestire i gruppi

di faccine, posizionandoli nella apposita directory, in /nome/nomeutente/.gaim/smileys/.

Lo "stato" identifica l'attuale modalità in cui è l'u

Continuando ad analizzare il menu Strumenti, si

tente: online, occupato, away, offline o altro.

noterà la presenza della voce Trasferimento File,

In Gaim è possibile scegliere uno stato diverso per

ma putroppo tale voce non è ancora abilitata: il

ogni rete, oppure impostarlo globalmente. Le diver

supporto per il trasferimento di file tra i clìent è

se modalità di presenza sono selezionagli dal menu

ancora in fase dì implementazione, ma verrà

Strumenti -> èssente, a fianco dell'indicazione del-

aggiunto

quanto prima.

r.

l'account. Per impostare uno stato unico per tutti gli

L'ultimo menu (Aiuto) ci consente di accedere alla

account è sufficiente un click sul pulsante Assente

documentazione presente sul sito di Gaim e di otte

nella parte bassa del Roaster. Effettuando un click

nere le informazioni sul progetto.

su èssente -> Nuovo messaggio si può specificare

un messaggio che verrà mostrato a chi cercherà di contattarci per informarlo più approfonditamente

INFORMAZIONI

riguardo al nostro stato (ad esempio possiamo scri vere perché non siamo raggiungibili in quel deter

Informazioni sugli

minato momento).

Instant Messenger

Suddividere i propri contatti in diversi gruppi è un'o perazione fondamentale per chi utilizza più di una

Gli instant messenger sono applicazioni che consentono lo

rete di IM. Il criterio di suddivisione è, ovviamente,

scambio di messaggi instantaneamente tra due persone

lasciato alla scelta dell'utente: possiamo riunire gli

nelìa Rete. Diversamente dalla posta elettronica, i messaggi

amici per ambiente di conoscenza, provenienza

non vengono mandati ad un server dal quale l'utente dovrà scaricarli, ma sono ricevuti nel momento stesso in cui sono

inviati, effettuando il percorso: utentel

-->

server

geografica, rete IM o in qualsiasi altro modo. La creazione di nuovi gruppi si effettua dal menu Contatti, mentre per aggiungere un contatto ad un

--> utente2

Ovviamente questo è possibile solo se ambedue gli utenti

gruppo è sufficiente trascinare ii suo nick dentro il

sono collegati.

gruppo scelto, nel Roaster.

La comunicazione è sempre stata al centro dello sviluppo di Internet e gli Instant Messenger sono una delle strade possi bili per comunicare. Le reti (l'indirizzo si riferisce alla pagina di registrazione) con il maggior numero di utenti sono:

Una caratteristica comune di tutti i client per reti IM

è la riproduzione di avvertimenti acustici pratica mente per ogni evento. Questo può risultare noioso (specialmente se tenete il volume delle casse un po' alto) o piacere, a seconda dei gusti. Gaim ci per

ICQ: http://qo.icq.com/register > Yahoo: http://edit.yahoo.com/config/evalregister

mette di disabilitare gli eventi sonori ed anche di

;

AOL: http://aim.aol.com/aijnnew/Aijii/register.adp

b

MSN: Iittps://regi5ter.passport.net/reg.srf

aggiungerne, sta globalmente sia a seconda dell'u

Ciascuna di esse riunisce ormai milioni di utenti, molti dei

tente o del contatto che genera l'evento. Possiamo eliminare i suoni dal menu Strumenti -> Preferenze

quali fanno parte di più di una. Non è possibile eleggere una

-> Suoni -> Eventi Sonori, togliendo il segno di

rete "migliore", in quanto ognuna ha le sue caratteristiche

spunta da tutte le checkbox, mentre per trasforma

peculiari, ma forse un gradino sopra le altre è ICQ, che è

re i suoni in semplici beep dello speaker interno,

stata anche una delle prime.

scegliamo Beep di Console dalla voce Suoni delle Preferenze-

L'aggiunta di allarmi per gli eventi

generati dai nostri account o da specifici contatti si

-

effettua da Strumenti -> Allarmi -> Nuovi allarmi.

Conclusione Contatti

Strumenti

Gaim è sicuramente una delle scelte migliori, insie

Aiuto

me a Kopete (ne abbiamo parlato nel riquadro sugli

Instant Messenger alternativi) per chi utilizza le reti

Contatti (15)

IM. La solidità del programma non è delle migliori,

DuskDruid'èjabber.linux.it

ma, dal momento che lo sviluppo procede incessan

temente, non passerà molto tempo prima che

Generai I4.'25ì

tìte Valnir djjb FreeCRiS

Q, msxi 979

ÒÙ

Jabber 12:32}

li Roaster con

venga migliorata la stabilità e vengano aggiunte

alcuni contatti.

nuove funzionalità, quali il supporto per altre reti e

Da notare

per caratteristiche più o meno fondamentali quali il

come siano

trasferimento di file.

evidenziate le appartenenze

Sono assolutamente da lodare gli sforzi compiuti

alle varie reti

dagli sviluppatori, che continuano a rendere possi

di Instant

bile l'accesso alle reti IM proprietarie (AIM, Yahoo!,

Messaging

MSN, etc.) anche se i protocolli di queste ultime vengono cambiati improvvisamente.

QBP

~

©te


affilile: condividere i vostri file con Linux! Sono molti i network di filesharing esìstenti: scopriamo insieme come utilizzine aMule per accedere alia rete eDonkey e condividere i nostri

file con altre migliaia di utenti! Siila Riz2oli <$.nzzolnalinuxpratico.com>

II network eDonkey è probabilmente il sistema di file sharing più utilizzato della rete. Buona parte

del suo successo deriva dalla sua semplicità e dal fatto che esistono sia server che client comple

che saranno sufficienti per installare aMule sul

tamente OpenSource. In questo articolo vi illustre

vostro PC.

remo come sfruttare appieno le possibilità offerte

Configurazione

da aMule. un software multipiattaforma per colle garsi e scaricare dalle reti peer to peer eDonkey.

eDonkey è un sistema di file sharing client-server:

Queste reti sono gestite completamente dagli uten

ciò significa che, prima di tutto, è necessario colle

ti: nessuna azienda, come capitava con Napster,

garsi ad una macchina "server" che, a sua volta,

controlla i server che ospitano le liste dei file scari

sarà in grado di metterci in comunicazione con tutti

cabili. Chiunque può creare un server che, a secon

gli utenti della rete. Il primo passo, quindi, è ottene

da della banda a disposizione, può ospitare da

re gli indirizzi IP di questi server: esistono liste di

poche decine a molte migliaia di utenti; esistono

server contenute in file con estensione

reti, infatti, che riescono a creare comunità virtuali

malmente rintracciabili tramite una semplice ricer

di centomila utenti ed oltre.

ca con Google o tramite l'accesso a specifici indiriz

.met, nor

zi web, come quello mostrato nella finestra di

Installazione

default di aMule (figura 1). Per i più pigri, elenchia

Per installare aMule, dirigete il vostro browser pre

mo qualche sorgente alternativa:

ferito sul sito: http://vww.amule-project.net

T1PS 'n' TRICKS

ciiccate sulla voce Download nel menu a sinistra e scaricate il pacchetto per la vostra distribuzione.

Perché aMule?

Per l'articolo abbiamo utilizzato Linux Mandrake 9.2

e proveremo la versione 1.2.6 di aMule: abbiamo quindi scaricato aMule-1.2.6MDK

9.2. rpm e le

aMule (!a "a" sta per Another. cioè "un altro" client eMule) ha la peculiarità di essere stato pensato fin dall'inizio per

relative dipendenze wxBase e wxGTK {disponibili

poter girare sul maggior numero di piattaforme possibili.

sul sito). Spostatevi nella directory in cui avete sca

Attualmente potete usare aMule su Linux, FreeBSO.

ricato i file e, da root, installate il programma con:

Windows e MacOS X.

#

urpmi aHule-1.2.6_W)K 9.2. rpm wx'.rpm

nel caso utilizzaste una distribuzione diversa da Mandrake e non poteste usare urpmi, dovrete ricor rere al comando rpm:

tt

rptn

-iMi

&

là ci JL *Jl J& il r^L

oMule-1.2.6. rpin wx" .rpm

nel caso fosse necessario installare altri pacchetti, dovreste trovare tutte le possibili dipendenze di aMule all'indirizzo: http://developer.berlios.de/proiect /showfiles.php?group id=1296&rel.ease id=2128 Se utilizzate invece Debian, dovrete aggiungere al

file /etc/apt/sources.list le liste indicate nella pagina di download del programma e poi lanciare i due comandi:

La finestra iniziale di aMule con l'indirizzo #

apt-get

* apt-get

update

instali amule

del server che offre il file .met

J


INFORMAZIONI

HighlO e lowlD Un altro elemento che può limitare di molto la vostra capacitò di download è ottenere un LowlD. Che significa? Quando vi collegate a un server eDonkey, quest'ultimo cerca di contatta re il vostro PC sulle porte 4662 TCP e 4672 UDP; queste due porte vengono usate dagli altri utenti per scaricare i file diret tamente dal vostro computer. Se per caso queste porte non sono raggiungibili, vi viene assegnato un ID basso (LowlD,

aMule sono configurabili, ricordate, però, che per utilizzare porte minori della 1024 sarebbe necessario eseguire aMuie usando l'utente root.

Se, per esempio, il firewall è realizzato con iptables, l'indiriz zo del vostro PC sulla lan è 192.168.0.10 e l'interfaccia che guarda verso Internet si chiama pppO, aggiungere queste tre

linee alla configurazione del firewall dovrebbe essere abba stanza per farvi ottenere un HighID:

appunto) e la vostra capacità di download dalla rete ne risen tirà. La ragione è da ricercarsi nella filosofia meritocratica e

# iptabtes

decentralizzata di eDonkey: se nessuno degli utenti permet tesse agli altri di scaricare la rete non funzionerebbe. Una

# iptables

possibile strada da seguire sarebbe far passare il traffico dal server, ma questa non è praticabile, perché la banda a dispo sizione di quest'ultimo si esaurirebbe molto rapidamente; quindi, !a "soluzione" dei progettisti è stata quella di penaliz zare gli utenti che non possono far scaricare gii altri diretta

mente. Il problema è che si può ottenere un LowlD anche se si è armati delle migliori intenzioni: una delle cause più comuni

-t

nat

■-dport 4662 -t

nat

■ ■dport 4672 #

echo

1

>

-A PREftOUTING -j

-p

icp

-A PREROUTIHG -p udp

-j

-i

pppQ

DNAT --to-destination

DNAT

-i

192.16B.0.10:4662

pppO

- - to-destination 192.16a.e.lG:<J672

/proc/sys/net/ipv4/ip forward

Questo è solo un esempio, non cercate di metterlo in pra tica se pensate di non avere sufficiente esperienza: fatevi aiutare da qualcuno più esperto, oppure fate riferimen

di ID basso è che aMule non ha ancora finito l'hashing dei file

to alla documentazione di iptables!

condivisi: non dovete far altro che lasciare al programma

Come capire se avete un HighID o un LowlD? Semplice: guar

qualche minuto per completare il calcolo degli hash. riavviare

date l'iconcina in basso a destra, quella con le due frecce. Se

il software e collegarvi. L'altra causa più frequente di LowlD è

sono entrambe color verde è tutto ok. se invece sono colar

la presenza di un firewall o di un router che fa NAT o PAT

arancione significa che avete un LowlD,

(come ad esempio un gateway Linux che fa masquerading

Se avete diversi client aMule nella stessa rete dietro il

della rete locale) tra voi ed il server eDonkey.

gateway, basterà configurare ognuno per utilizzare porte

Per ovviare a questo inconveniente, bisogna istruire il router o

diverse (ad esempio 5000 tcp e 5001 udp) ed attivare il

il firewall in modo che inoltri il traffico diretto alle porte TCP

redirect con iptables sull'indirizzo IP e relativa porta della

4662 e UDP 4672 verso il vostro PC. Le porte utilizzate da

macchina su cui gira tale client.

http://ed2kmet.x24hr.com/pl

vostra distribuzione preferita, musica o altro.

/slist.pUdownload/server-best.met

E' indispensabile, quindi, tornare nella finestra

http://ed2k.has.it

Preferenze e selezionare la quinta linguetta da sini

Come utilizzare tali liste? Per il momento, procedia

stra. Directory: qui potete impostare la cartella

mo all'avvio di aMule: si raccomanda, per ragioni dì

dove verrano salvati i vostri download completati

sicurezza, di non eseguire mai il programma come

(di solito -/ .amule/Incoming), i vostri file in corso

root. Il modo migliore per lanciarlo è da una finestra

di scaricamento (-/ .amule/Temp, è buona pratica

di terminale, in modo da poter tenere d'occhio

non condividere questa cartella) e, più sotto, potete

eventuali warning o errori che verranno riportati;

selezionare le cartelle che avete intenzione di con

aprite, quindi, un terminale, scrivete amule e pre

dividere con il resto della rete; per la versione 1.2.6

mete Invio: dovrebbe comparire una finestra molto

la selezione di una directory da condividere non è

simile a quella in figura 1.

ricorsiva, quindi dovrete selezionare direttamente

Per prima cosa, vediamo come configurare aMule

la directory contenente i file che volete rendere

per scaricare la lista di server direttamente all'av

accessibili. Fate attenzione a non condividere file

vio; premete il pulsante Preferenze sulla barra degli

importanti o che potrebbero pregiudicare la sicurez

strumenti e verrà visualizzata una finestra di dialo

za del vostro PC, contenenti password e chiavi SSH,

go con numerose opzioni: selezionate la terza lin

numeri di carte di credito o documenti di lavoro.

guetta da sinistra (Server) e cliccate sul pulsante

Potete opzionalmente selezionare anche un pro

Lista. Vi apparirà un piccolo campo di testo dove

gramma per l'anteprima dei file video, ad esempio

potrete incollare uno (o più) degli URL citati in pre

/usr/bin/xine. Già che ci siete, fate click sulla lin

cedenza; premete Ok e spuntate anche la voce

guetta Generale ed inserite un nick, cioè un nomi

Aggiorna la lista dei server all'avvio che aggiornerà

gnolo con cui farvi identificare sulla rete.

in automatico la lista dei server ogni volta che fare

La velocità con cui vi sarà permesso di scaricare

te partire aMule.

dipende anche dalla banda che rendete disponibile

Quelli tra di voi che hanno usato in precedenza pro

agli altri utenti, quindi il consiglio è di dedicare ad

grammi di file sharing. probabilmente a questo

aMuìe la maggior parte della vostra capacità di

punto avranno già premuto il pulsante Connetti.

upload. Per impostare questi parametri, dovete

solo per scoprire di non riuscire a scaricare nemme

usare la linguetta Connessione: qui potrete specifi

no un byte... Questo accade perché la rete eDonkey

care a mano i valori massimi ed i limiti imposti da

è stata progettata in modo da premiare coloro che

voi alle capacità di Download e di Upload: tutti i

lasciano scaricare gli altri utenti: prima di poter sca

valori sono espressi in kilobyte al secondo, anche

ricare, dovete condividere i vostri file e permettere

se. di solito, le velocità di trasmissione si misurano

ad altri utenti di prelevarli: potreste, ad esempio,

in kilobit al secondo. Per fare la conversione, è suffi

condividere una cartella dove conservate le imma

ciente dividere per otto la velocità della vostra

gini 150, il mirror dei server di aggiornamento della

linea; ad esempio, se avete una ADSL 640/128, i

©1)


valori massimi di download e upload saranno rispet

(ad esempio, per una ADSL standard, impostate il

tivamente 80 e 16. A sinistra potrete impostare i

download a 60 e l'upload a 14).

limiti totali della banda e a destra, nella sezione

Una volta usciti dalla finestra Preferenze, aMule

Bandwidth Limits, potete riservare parte della

comincerà a calcolare un hash per ogni singolo file

banda stessa per vostro uso personale (scaricare

che avete deciso di condividere (potrete vedere lo

posta, chattare, visitare il forum di Linux Pratico).

stato di avanzamento nei messaggi scritti nel termi

Questo è particolarmente importante per chi ha

nale da cui avete lanciato il programma): un hash

ADSL, poiché questo mezzo trasmissivo ha le sgra

rappresenta il codice di identificazione di quel file

devole tendenza a diminuire la velocità di download

sulla rete ed è necessario per poter identificare file

nel caso la banda in upload sia satura; quindi, per

uguali a cui, però, gli utenti hanno dato nomi diver

un utilizzo il meno problematico possibile, tenete

si. Quest'operazione è tanto più lunga quanto è

entrambe le velocità leggermente sotto i! massimo

maggiore il numero di file (e la grandezza degli stessi) condivisi.

ATTENZIONE

Via al download! Da questo punto in poi, è tutto semplice: cliccate il

Problemi?

pulsante Connetti ed attendete che sulla barra di

Durante le prove è capitato che aMule non visualizzasse cor rettamente l'elenco dei file in download e, a volte, le statisti che non riportavano valori sensati. In un caso si è anche bloc cato per qualche minuto prima di riprendere il funzionamento

stato in fondo a sinistra appaia il messaggio "Connessione stabilita con <nome server>". Ora potete attivare la sezione di Ricerca e specifica

normale. Il primo bug è documentato ed è già stato risolto

re diversi parametri per cercare i file che vi interes

nella versione 2.0.0 che. quando leggerete questo articolo,

sano: ad esempio, la query "gentoo

sarà probabilmente quella stabile.

(non usate le virgolette se volete provarla) vi resti

america

aruiy"

tuirà dei collegamenti ad utenti che hanno l'imma gine ISO di questo gioco gratuito, eseguibile diretta

mente da CD. Fate click con il tasto destro sul link che vi interessa e selezionate Download per comin ciare a ricevere il file; non preoccupatevi se per i

S

primi minuti non scaricherete niente o quasi, è nor male... Prima dovete accumulare crediti lascian do scaricare altri utenti, dopodiché la vostra veloci tà di scaricamento comincerà progressivamente ad aumentare. I crediti vengono accumulati nei con fronti di altri client e non vengono salvati sul vostro

PC, ma sul computer di chi ha scaricato da voi, in modo da eliminare la possibilità di imbrogli. Per cal colare i crediti vengono utilizzate due formule:

Hodificatorel - Dati Inviati x 2

/ Dati Scaricati

Modificatore2 - Radice QuadratalOati Inviati + 2)

La finestra di ricerca di aMule con in evidenza i risultati di una ricerca...

Viene utilizzato il più basso dei due modificatori: se il modificatore è 4, per esempio, significa che avan zerete nella coda di Download della persona da cui state scaricando 4 volte più velocemente di coloro che non hanno in corso nessun scambio con quella stessa persona. Il modo per scaricare più veloce mente, quindi, è mettersi in coda da chi ci sta prele

vando file. I modificatori non crescono mai oltre il dieci o al di sotto di uno. I crediti degli altri client vengono salvati nel file clients.met, in modo da non perderli tra una sessione di aMule e l'altra.

Questo programma è in grado di scaricare lo stesso

file da più fonti contemporaneamente, anche se il nome del file è diverso. Tutto questo è trasparente all'utilizzatore, ma al momento di effettuare la ricerca potete impostare un numero minimo di fonti desiderate, in modo da garantirvi un download effi

ciente. Provate, ad esempio, a inserire 15 nel box

Disponibilità minima e provate a fare una ricerca e quella di trasferimento con le colorate barre di download

per "Mandrake" oppure "RedHat'l

La sezione Trasferimenti vi fornisce una rappresen tazione grafica dello stato del vostro download. Accanto ad ogni file c'è una barra multicolore: in


nero sono evidenziate le sezioni che avete già scari

scambiare; inoltre, provare ad usare aMule con una

cato, in blu quelle che state scaricando ed in rosso

connessione analogica potrebbe risultare molto fru

quelle che nessun utente collegato può fornirvi

strante, poiché buona parte della banda verrebbe

attualmente; il blu delle sezioni in fase di download

impiegata solo per permettere il normale funziona

è tanto più scuro quanto è più alta la percentuale

mento (cioè lo scambio dì messaggi tra client e ser

della sezione stessa che avete già scaricato: in più

ver) della rete.

viene visualizzato anche il numero di sorgenti che state utilizzando sul numero di quelle disponibili. La

La go minii ni ty

percentuale del file già ottenuta è indicata da una

Con aMule è possibile mandare messaggi agli altri

sottile linea verde che si allunga fino a raggiungere

utenti e definire alcuni di essi come Amici: andate

la lunghezza della barra colorata quando il file è

nella sezione Trasferimenti e cliccate con il tasto

completo.

destro su un utente in attesa nella vostra coda e

La rete eDonkey è ottimizzata per il download di file

scegliete Inserisci tra gli amici; questo utente appa

di grandi dimensioni e molti network mettono un

rirà nella sezione Messaggi e selezionandolo potre

tetto al numero di file che è possibile condivide

te mandargli dei brevi messaggi di testo. Sempre

re, quindi selezionate con cura quelli che volete

nella sezione Trasferimenti, potete impostare alcuni file in modo che siano scaricabiii solo dai vostri

INFORMAZIONI

amici, sempre utilizzando il tasto destro. Allo stesso modo, potete visualizzare la lista dei file condivisi

Le alternative

da ogni utente e curiosare finché non trovate qual

La rete eDonkey è solo uno dei tanti sistemi per la condivisio

cosa che vi interessa. Su quasi tutte le reti IRC si

ne online dei file: vogliamo presentarvi una breve panoramica,

possono trovare dei canali dedicati ad eMule.

per nulla esaustiva, delle alternative disponibili per Linux.

aMule. eDonkey e tutti gli altri client che utilizzano

Gnutella: molti client sono disponibili per una delle prime reti

questo sistema di file sharing: si possono conoscere

nate per riempire il vuoto lasciato da Napster, che soffre spes

persone interessanti e imparare piccoli accorgimenti

so di lunghe code di attesa; un esempio è Gnutella-GTK:

per sfruttare questa tecnologia nel migliore dei modi.

http://sourceforge.net/project/5howfiles.php7group id=4467 oppure Phex. un altro client multi pi atta forni a (in Java): http://phex.kouk.de

Altre funzionalità aMule può essere minimizzato nella systray di

Mute: per quanto non molto utilizzato. Mute è interessante

Gnome o Kde e fornisce un menu rapido molto fun

perché usa crittografia e routing anonimo per rendere comple

zionale, utilizzabile premendo il tasto destro sull'i-

tamente anonimo il vostro scambio di file. http://raute-net.sourceforge.net

concina del mulo. Si possono cambiare al volo la banda in upload e in download, collegarsi e scolle

MLDonkey vi permetterà anche di collegarvi a reti diverse contemporaneamente:

garsi dai server e visualizzare informazioni relative ai propri scambi. La sezione Statistiche permette di

http://www.nongnu.org/mldonkey/

esaminare l'efficienza della nostra sessione aMule

BitTorrent: scritto in Python, non è un sistema di fite sharing tradizionale, nel senso che la ricerca dei link ai file scaricabili viene fatta sul web, su siti che pubblicano elenchi dì file . torrent, che permettono al client di mettersi in comunicazio

in dettaglio; risulta molto utile per chi vuole provare a modificare i parametri di rete per ottenere il mas simo rendimento dalla propria connessione. Le sta

ne con altri utenti che stanno scaricando lo stesso file e di

tistiche sono interessanti anche per i numeri

scambiarsi a vicenda le parti mancanti.

impressionanti che riportano: molti dei server sono

http://bitconjgrer.org/BitTorrent/

interconnessi fra di loro ed è possibile che la rete a

Queste sono solo alcune opzioni; per avere una panoramica

cui siete collegati sia composta da oltre un milione di

più completa vi raccomandiamo una visita al sito:

utenti con decine di milioni di file condivisi.

http : //www. zeropaid. cocn

Un'altra funzionalità molto comoda è la possibilità di farsi inviare una E-Mail quando i file che state

WEBOGRAFIA

Riferimenti web

scaricando sono stati completati; sempre nel menu Preferenze, trovate il tab Notifica; potrete attivare

degli avvisi per tutti gli eventi significativi di aMule e, in più, potrete specificare l'indirizzo di un server

eMule. essendo un prodotto OpenSource, ha moltissimi doni e

SMTP ed il vostro indirizzo di posta. Questo vi per

versioni alternative, di cui aMule è solo un esempio.

metterà di "dimenticarvi" di aMule fino a quando i

Il primo è stato eDonkey. che ancora esiste. Disponibile per

download non saranno finiti.

Windows, Linux e MacOS. viene prodotto da MetaMachine: htto://www.edonkey2000.com

xMule: ta prima versione OpenSource, da cui quasi tutte le aìtre sono derivate: htto://www.xmule.org

eMule: li più diffuso, disponibile però solo per Windows: http://www.emule-pròj ect.net MLDonkey. scaricabile all'URL:

http://savannah.nongnu.org/download/mldonkey Se volete provare a creare il vostro server:

fitto : //www. thedonkeynetwork.eom/pl./tdn. pi/server, ritmi

aMule è un progetto sviluppato attivamente: nel momento in cui scriviamo è entrata in beta la ver sione 2.0.0, quindi aspettatevi ulteriori migliora menti e nuove funzionalità,

Conclusioni aMule è un ottimo client per accedere al network

eDonkey; nel riquadro in questa pagina abbiamo indicato anche alcune alternative interessanti, ma

lo spazio è tiranno... a voi l'onere ed il divertimento di provare le alternative! Happy sharing!


^-

MPlayer: multimedia per il pinguino Uno dei requisiti principali per parlare di Linux sul desktop è dispor

re un buon "inedia pìayer"; in questo ambito, dunque, non si può fare a meno di parlare ài MPlayer... Andrea Scrimieri <a.scriraieri@linuxpraticQ.com>

II concetto di multimedialità è stato uno degli elementi più caratterizzanti per l'evoluzione del mondo dei personal computer negli anni '90. Si

è passati da un periodo in cui avere una scheda

un utente tipico possono interessare.

audio era un lusso al quale si poteva tranquillamente

Basterà infatti lanciare con il comando:

rinunciare, a un altro in cui, magari mentre si ascolta

un CD audio o un qualsiasi file musicale sul proprio

#

urpmi

mplayer

computer, si portano in formato digitale su DVD i propri vecchi filmati su VHS.

per installare il pacchetto binario e le relative

Un buon sistema operativo che vuoi essere una

dipendenze. E' possibile comunque aggiungere altri

valida scelta anche nel mondo desktop deve neces

codec per avere il maggior numero possibile di for

sariamente essere dotato degli strumenti che rendono

mati video e audio supportati.

un PC una vera e propria stazione multimediale. Uno

Uno dei grandi vantaggi di MPlayer è quello di dare

dei requisiti principali è avere un buon "media player"

la possibilità di utilizzare alcune DLL per Windows

e in tal caso, non si può fare a meno di parlare di

per consentire il supporto al più ampio numero pos

MPlayer.

sibile di codec.

Dettagli su Mplayer

http://wwrf.MPlayerHQ.hu/riomepage

MPlayer è uno dei maggiori progetti riguardanti il

/design7/dload.html

software libero sviluppati in Europa ed è certamente il

offre la possibilità di scaricare dei pacchetti conte

Per questo la pagina dei download di MPlayer:

player sotto GNU/Linux con il maggior numero di

nenti proprio delle raccolte di codec. Comunemente

formati audio e video supportati.

è sufficiente scaricare il pacchetto "All-in-one" che

Avviato nef settembre del 2000 dall'ungherese

include i file essenziali (il pacchetto "essential" che

Arpàd Gereòffy con il nome di mpegl2play e lo

vedremo a breve). Il player contiene comunque

scopo di trovare una soluzione alla mancanza di un

delle librerie, le libaveodee, in grado già di leggere

player che soddisfacesse le sue esigenze, cambia

molti dei formati più diffusi rinunciando ad altri

dopo poche settimane il nome in MPlayer, trovando

come quelli della Real.

i! consenso e l'aiuto di decine di sviluppatori sparsi per i! mondo.

Potrete vedere filmati in MPEG 1 e 2, DivX. XviD,

Real Media, ASF, Quicktime, VIVO, OGM, Windows Media Video (WMV) o ascoltare file MP3, OGG Vorbis, Real Audio, Wave, Windows Media Audio (WMA), MP4, CD audio (CDDA).

Oltre a questo, MPlayer offre una serie di feature estremamente interessanti come la possibilità di vedere filmati in streaming, supporto a DVD, On

Screen Display, sottotitoli, possibilità di utilizzo su un larghissimo numero di piattaforme, interfacciamento con dispositivi a infrarossi tramite LIRC, possibilità di

utilizzare una GUI personaiizzabile con skin, scegliere tra un vastissimo numero di driver output, dei quali parleremo più avanti. Il pacchetto di MPlayer con tiene anche

mencoder,

un

potente encoder

audio/video.

Installazione Installare MPlayer non è una operazione molto diffici le. Sotto Mandrake è presente come pacchetto pre

compilato e dispone già di molti dei supporti che a

Ecco come si presenta MPlayer in funzione su un desktop Mandrake Linux


Poniamo comunque di aver scaricato il file

un minuto con le frecce "sopra" e "sotto", dieci

esseritial.tar.bz2 e di voler far riprodurre ad

minuti con "Pagina su" e "Pagina giù".

MPlayer il maggior numero di formati possibili,

Il tasto o abilita la modalità OSD (On Screen

lì file in questione andrà scompattato nella directory

Display) che consente dì visualizzare il tempo tra

/usr/lib/win32 con il comando (che andrà eseguito

scorso e il tempo totale ed il tasto f permette di entra

ovviamente da root):

re in modalità fui! screen. I tasti 0 e 9 consentono di

9 mkdìr /usr/lib/win32

Analogamente, per poter riprodurre un file audio è

« tar xfuj essential.tar.bz2

possibile lanciare MPlayer mettendo come argo

# mv

mento il file.

aumentare o diminuire il livello dell'audio.

essential/*

/usr/lib/win32

Ipotizzando che il file sia presente nella nome directory

S mplayer file audio.wav

dell'utente root e che l'archivio sia decompresso nella directory essential. La GUI di MPlayer richie

Ma MPlayer non si limita solo a questo.

de l'installazione di una Skin, non compresa del

Oltre ai normali file è possibile anche riprodurre

pacchetto RPM di Mandrake 10.

stream video, audio e DVD.

E' possibile scegliere a seconda dei nostri gusti tra

Per visualizzare ad esempio il primo capitolo in lin

una vasta gamma di skin disponibili proprio sul sito

gua italiana del primo titolo di un DVD possiamo

di MPlayer, sempre nella pagina dei download.

usare la sintassi:

Decomprimiamo l'archivio della skin, ad esempio Blue.tar.bz2, in /usr/share/mplayer/Skin e

S mplayer

-vo

xll

-alang

it

dvd://l

creiamo un link simbolico per indicare a MPlayer di usare proprio quella:

Dove dvd://l indica che si vuoi riprodurre il primo titolo presente sul DVD stesso, utilizzando come device /dev/dvd. Per questo è bene prima assicu

# mkdir /usr/share/mplayer/Skin

rarsi che sia presente un link /dev/dvd che punti al

# ed /usr/share/mplayer/Skin /usr/share/mplayer/Skin#

tar xfvj

/usr/share/mplayer/Skin»

In

■ <,

-/Blue.tar.bz2

Blue/ default

ATTENZIONE Inoltre è necessario creare un link simbolico da

Copyright

usare per avviare la GUI di MPlayer. Eseguiamo quindi il comando;

Prima di continuare è dovere far presente che alcuni dei file #

In

-5

inclusi nei file .tar.bz2 presenti sul sito dì MPlayer sono

/usr/bin/mplayer /usr/bin/gmalayer

protetti da copyright e come tale il loro utilizzo può essere soggetto a restrizioni.

Questo ci consentirà di lanciare la GUI utilizzando il comando gmplayer.

INFORMAZIONI

Come si usa? A questo punto siamo in grado di vedere e sentire

I codec per Debian

praticamente ogni tipo di filmato e file audio.

Ma... come si fa? MPlayer ci offre molte opzioni e

Sotto Debian, che non include ufficialmente questo pacchet

funzionalità e, per quanto le pagine di man siano

to, possiamo utilizzare un apposito repository per apt conte

ben fatte, non sempre è facile capire quali opzioni

nente mplayer fé altro ancora), Apriamo il file /etc/apt/sources. list con il nostro editor

fanno al caso nostro.

preferito e aggiungiamo in fondo questa riga:

Ad esempio, poniamo di voler vedere un semplice filmato, chiamato linuxpratico.avi, presente

deb

ftp://ftp.nerim.net/debianmarillat

testing mairi

nella nostra home directory. Da un terminale, sotto X, lanciamo il comando:

5e utilizziamo la Debian testing. altrimenti sostituiamo testing con stable oppure unstabie a seconda della distribuzione pre

i mplayer

-vo xll

sente sul sistema. Questo repository contiene diversi pacchetti

linuxpratico.avi

contenenti i binari di MPlayer da installare a seconda della CPU presente sul nostro sistema.

MPlayer provvedere a riconoscere automaticamente

In particolare mplayer-386 è il pacchetto generico che vale

il codec audio e video e inizierà la riproduzione.

L'opzione -vo

per ogni CPU, mplayer-586 ottimizzato per processori Intel

xll specifica il driver output da uti

Pentium. mplayer-k6 per i processori AMD.

lizzare. In questo caso è stato indicato quello gene

A questo punto dovremo dare i seguenti comandi:

rico senza accelerazione per X-Window. Per una lista più completa e per un maggiore appro

fondimento date un'occhiata al riquadro sui driver.

,

riprodotto II filmato è possibile utilizzare alcuni tasti

10

instali mplayer-abe Ubdvdcss mplayer-fonts

Che provvederanno a scaricare e installare mplayer, un pacchetto

per poter interagire con MPlayer.

mandare avanti e indietro di dieci secondi il filmato.

update

# apt-get

w32codecs

All'interno della finestra aperta nella quale viene

Ad esempio con la freccia sinistra e destra potremo

» apt-get

con molti codec aggiuntivi, le librerie necessarie per la visione

| di DVD e un pacchetto con i font. V


seguite da un numero che indica la traccia. Per

visualizzare le tracce audio ed i sottotitoli disponibili è possibile lanciare MPlayer con l'opzione -v che

permette di visualizzare più informazioni a scher mo, tra cui anche quelle relative alle tracce presenti con relativi identificativi. Tra le tantissime opzioni, altre che potrebbero tor nare molto utili nella visione di DVD sono -chapter e -dvdangle che, seguite da un numero, specificano rispettivamente il capitolo del DVD e l'angolatura di ripresa da visualizzare.

Si ricordi che un DVD può contenere fino a 9 tracce

video parallele, quindi il valore di -dvdangle può Le scorciatoie dì Mplayer... sembrano molte ma sono piuttosto comode!

variare da 1 a 9. MPlayer consente anche di visualizzare o ascoltare

stream video ed audio e, in questo senso, può essere un valido sostituto al player della Real per i file e gli

TIPS 'n' TRICKS

stream Rea! Audio. Ad esempio, poniamo di voler ascoltare uno stream

Link Simbolici

Real Audio che non è possibile scaricare da un sito

Per far si che Mplayer funzioni bisogna creare un link simbolico a /dev/dvd che punti al device del nostro lettore DVD (ad

Internet, magari un notiziario, come ce ne sono tanti in giro.

esempio /dev/hdb). La sintassi per creare un link simbolico

Cliccando sul link corrispondente molto probabil

prendendo spunto dall'esempio proposto è:

mente scaricheremo un file . ram di pochi byte che

# In

-5

/dev/hdb

non sembra avere niente a che vedere con il nostro

/dev/dvd

notiziario. In realtà, l'estensione . ram è associata a Real Player che, se presente sul sistema, dovrebbe essere eseguito consentendoci l'ascolto.

INFORMAZIONI

Ma cosa contiene, in realtà, il file . ram appena sca ricato? Al suo interno è presente una sola riga

I codec

contenente tutto quello di cui abbiamo bisogno per

Un codec. nel caso di MPlayer, è una libreria contenente un insieme di regole che consentono di associare uno stream di dati ad un'immagine oppure ad un suono; ad esempio c'è

ascoltare lo stream con MPlayer.

Si tratta di qualcosa tipo: rtsp://abe.dominio.com/percorso/st ream.rm

bisogno di un codec per vedere un DVD o ascoltare un MP3.

Non provate a scaricarlo con wget o qualsiasi altro

MPlayer è disponibile con un gran numero di codec, ma è

download manager perché non si tratta di protocollo

anche in grado di leggere molti di quelli esistenti per

HTTP, bensì di RTSP come risulta evidente dall'URL.

Windows. Sul sito: http://www.mplayerhq.hu/MPlayer/releases/codecs

trovate tutti i codec che è possibile aggiungere a MPlayer. Potete scaricare le versioni lite, che contengono esclusiva

E' evidente quindi che per essere riprodotto necessita

di un piayer in grado di supportare questo protocollo, proprio come MPlayer.

mente quei codec per i quali non esiste già una versione

A questo punto non ci rimane altro che lanciare il

OpenSource, oppure tutti quanti quelli disponibili e scompat

nostro programma con argomento la riga appena

tarli nella directory /usr/lib/win32. Ricordate, però, che

scoperta:

per aggiungere il supporto di un codec non basta copiarlo in questa directory: sarà necessario che MPlayer sia stato com pilato con il supporto per tale codec.

S

mplayer

rtsp://abe.dominio.eom/percorso/siream.rm

Spesso, però, può essere conveniente chiedere a MPlayer di memorizzare un po' del video e dell'audio

device de! lettore, ad esempio /dev/hdc

(fate riferi

che sta per riprodurre. Pensate soprattutto a file in

mento al riquadro in questa pagina).

streaming oppure presenti su filesystem di rete su

L'opzione -alang specifica la lingua da utilizzare

computer remoti come, ad esempio. Samba e NFS.

per l'audio. E se volessimo anche visualizzare i sotto

In caso di alto traffico di rete lento, la riproduzione di

titoli? Non c'è problema:

MPlayer potrebbe risultare a scatti con delle sgradevoli interruzioni nella visualizzazione o nell'ascolto.

S

mplayer

-ve

xll

-alang

it

-slang

it

dvd://l

In questo caso l'opzione -cache può tornarci certamen te utile. La sintassi richiede che a -cache segua un

Dove -slang

it imposta l'italiano come lingua da

numero che rappresenta i KByte di dati che vogliamo

utilizzare per i sottotitoli. Purtroppo, a causa dell'errato

che Mplayer scarichi, tenendo un buffer di dati da

layout di alcuni DVD. non sempre le opzioni alang e

riprodurre. Ad esempio:

slang funzionano come dovrebbero.

Talvolta, infatti, MPlayer ha difficoltà a selezionare la traccia audio ed i sottotitoli.

S

mplayer

-cache

1024 rtsp://abc. dominio.com/pErcorso/stream.nii

Qualora abbiate qualche problema potete usare al

posto di -alang e -slang le opzioni -aid e -sid

Prima di iniziare a riprodurre il filmato, scaricherà


"■> INFORMAZIONI

S

mplayer

-vo

xll

-fs

-caclie 8192

L Ù I driver

/mnt/share lan/filevideo.avi

Una delle feature più importanti di MPlayer è, senza ombra di dubbio, quella di consentire la visualizzazione e l'ascolto utiliz zando diversi driver in maniera molto modulare. Con lo stesso programma è possibile vedere un filmato su X oppure sulla console, direttamente tramite frametauffer. Analogamente, si può utilizzare MPlayer su sistemi che usano OSS {Open Sound System) per la gestione dell'audio oppure ALSA. Per cambiare driver video andrà specificata l'opzione - vo seguita dal nome del driver che si intende usare. Tra i più importanti troviamo:

Inizierà la riproduzione di filevideo.avi in modali tà full screen {- f s) riempiendo prima un buffer di 8 Megabyte.

le impostazioni ideali Come abbiamo visto, sono moltissime le opzioni utilizzabili con Mplayer ed è scomodo doverle ricor dare tutte ogni volta e, soprattutto, doverle digitare

a mano ogni qualvolta si voglia vedere un filmato: > fbdev: visualizza su framebuffer direttamente da console {non richiede X);

proprio per questo è possibile "fissare" in un file tutte le opzioni che usiamo più spesso, in modo che

> xll! driver output generico per X. Non ha nessun tipo di accelerazione;

vengano utilizzate per default all'invocazione del programma; creiamo nella nostra home directory

> xv: driver accelerato per X. Consigliato sui sistemi che lo supportano.

> aa; utilizza le aalib per visualizzare i filmati. Per tutti i fana tici di Matrix...

un file config nella directory nascosta .mplayer ed

inseriamo le opzioni nella forma "opzione a linea di comando (senza il -}"=valore. come, ad esempio:

> png: salva l'output su tanti file png;

> nuli: non visualizza il video. Può essere utile per estrarre

vo=sdl

l'audio di un video; > mga: driver ottimizzato per schede video Matrox, Versione

fs=yes

su framebuffer; > xmga: driver ottimizzato per schede video Matrox. Versione perX;

> sdì: driver generico. Utilizza le librerie SDL.

E' importante notare come, a seconda del driver utilizzato, il supporto cambi. Ad esempio con xll o fbdev non è possibile avere una modalità full screen o scalare il formato video cosa

che è invece possibile con xv.

Con queste opzioni, MPlayer partirà in modalità "a tutto schermo", utilizzando i plugin SDL per l'output (questi sono in grado, nella maggior parte dei casi, di selezionare il metodo migliore, come ad esempio sfruttando ALSA per l'audio) e scalando la risoluzione

Analogamente, è possibile impostare un driver audio con

del monitor in modo da avere una resa qualitativa

l'opzione -ao. Ecco alcuni driver audio:

ottimale. Come abbiamo visto, per le opzioni "booleane"

> oss: utilizza il sistema audio OSS. E' l'opzione di default. > alsalx: driver ALSA, sistema audio utilizzato da qualche anno su alcune distribuzioni.

{ovvero quelle che è possibile utilizzare nella forma -opzione e -noopzione dalla linea di comando, come fs), andrà inserito il valore "yes" per attivarle

> nuli: non riproduce alcun suono. > pcm: salva l'audio in un file wave chiamato audiodump.wav. Utile per estrarre una traccia audio

e "no" per disattivarle.

E' possibile rendere globali per tutti gli utenti le impostazioni copiandole nel file di configurazione

Per conoscere quali driver audio e video sono supportati da

generale di MPlayer, generalmente localizzato in

MPlayer potete utilizzare le opzioni-vo helpe-ao help.

/etc/mplayer.conf.

Buona visione! WEBOGRAFIA

^R Riferimenti web

MPlayer è certamente uno degli strumenti più potenti per il multimedia che GNU/Linux è in grado di offrirvi.

Le sue prestazioni e la precisione nella visualizza La homepage di Mplayer:

zione, il supporto a dispositivi infrarossi e schede

http://vAAv.raptayerhq.hu/

video digitali (DVB), uniti alla possibiiità di leggere

La pagina per il download di MPlayer. dei fonts del pacchetto

praticamente ogni formato di file audio e video lo

All-in-one e qualche skin:

rendono un prodotto eccezionale degno di essere

ht t p://vftw.mplayerhq.hu/homepage/des Ìgn7/dload.html Altri codec sono disponibili alla pagina: http://wwwl.mplayerhq.hu/MPlayer/releases/codecs

provato anche sugli altri sistemi operativi per i quali esiste un port, tra cui anche Microsoft Windows. MPlayer dispone di tantissime opzioni delle quali non è stato possibile parlarvi per ovvi problemi di spazio, ma che vale assolutamente la pena di

un megabyte di dati dall'indirizzo specificato.

approfondire.

Analogamente, è possibile usare questa opzione

E' consigliabile, quindi, una lettura delle ottime

per un file presente su un altro computer nella pro

pagine di manuale {di cui è disponibile anche una

pria LAN, ma reso disponibile tramite uno share

traduzione in italiano sul sito del progetto).

Samba e regolarmente montato nella directory

Nel frattempo non mi resta altro che augurarvi

/mnt/share

buona visione!

lan.


Effettuare backup dei DVD con dud-rìp Con quello che costano, è proprio il caso di proteggere la nostra pre ziosa collezione di DVD-Video, ma è necessario realizzare dei all'altezza degli originali: ecco come fare con dvd::rìp

Simone Contini <5.contin1@linuxpratico.com>

Lorenzo Mancini <l.mancini@linuxpratico.com>

L'utilità di realizzare dei backup MPEG-4 dei propri DVD-Video è recentemente incremen

tata, grazie soprattutto all'ingresso sul mer

Ingredienti

cato dei primi lettori compatibili con ie varie versio

ni dei codec XviD/DivX;

i notevoli rapporti di

compressione raggiungibili con questo formato per

Introduciamo adesso la serie di tool che utilizzere

mettono, anche a chi non possiede un masterizza-

mo per arrivare al nostro obiettivo. Per la loro instal

tore DVD-R, di preparare una copia dei propri film da

lazione è ovviamente consigliabile avvantaggiarsi

utilizzare ai posto del supporto originale, spesso

del sistema di risoluzione delle dipendenze offerto

acquistato a caro prezzo e da custodire gelosamente.

dal proprio sistema, come potete leggere nell'ap

In ambiente Windows esistono numerose utility che

posito riquadro.

facilitano notevolmente lo svolgimento dell'intera

duri::rip

operazione, senza contare i cosiddetti tool one-click che permettono di creare backup, mediamente di

dvd : : rip è un'applicazione perl/GTK sviluppata con

buona qualità, con la minima interazione possibile

l'obiettivo di facilitare, per quanto possibile, le ope

da parte dell'utente.

razioni necessarie alla realizzazione di un backup in

Fortunatamente, grazie soprattutto all'opera di

formato XviD/DivX, VideoCD e Super VideoCD. Per

numerosi programmatori indipendenti, anche in

far questo sfrutta una gran quantità di tool OpenSource

ambiente Linux sono disponibili applicazioni, sia

preesistenti e ben noti agli appassionati, come ad

con interfaccia testuale che grafica, che non fanno

esempio il versatile Transcode per la codifica (nella

rimpiangere le controparti Windows, ma anzi come

finestra che mostra le dipendenze dell'applicazione,

vedremo offrono sia una maggiore flessibilità che la

si può leggere "dvdr.rìp is nothing without transcode"),

possibilità di sfruttare più a fondo il potenziale del

mplayer per la riproduzione del video, oqmtools per

proprio sistema.

la gestione degli stream OGM, la rinomata suite

INFORMAZIONI Mandrake

Installazione software I software trattati nel corso dell'articolo sono reperibili alle seguenti URL: > dvd::rip:

http://vAw.exitl.org/dvdrip

> xvid:

http://vww.xvid.org

> xvid4conf:

http://zebra.fh-veingarten.de

Se utilizzate Mandrake potete aggiungere alcune sorgenti,

anche in questo caso se non le avete già, immettendo:

#

urpmi.addnedia plf

»

urpmi.addmedia main

ftpV/niandrakeusers.org/pub/PLF

/mandrake/lG.G with lidlist.cz

/-1ranscode/xvi (Mconf/

ftp://bo.tnirror.garr.it/mirrors/Handrake/official

I primi due richiedono la soddisfazione di alcune dipendenze.

/10.G/i586/Mandrake/RPMS with #

. ,/base/hdlist.cz

urpmi.addmedia contrib ftp://bo.mirror.garr.it/mirrors/MandraKe/official/10.0

Fedora

/contrìb/i586 with

../. ,/i5B6/Mandrake/base/hdUst2.cz

Se la vostra distribuzione è basata su Fedora potete inserire (se già non lo avete) il riferimento al repository Freshrpms nel

infine effettuerete l'installazione con

file yum.conf, aggiungendo le seguenti linee: #

urpmi Video-DVDrip

libxviC4

[freshrpms] name=Fedora

Linux Sreleasever

-

Sbasearch

freshrpms

baseurl=http://ayo.freshrpms.net/fedora/linux

/Sreleasever/Sbasearch/freshrpms

Per quanto riguarda xvid4conf, è possibile scaricare un RPM precompilato della versione più recente da:

ftp://ftp.pbone.net/tnirror/packman.iu-breinen.de /suse/9.1/i586/xvid4conf-1.12-0.pm.l.i586.rpm

A questo punto utilizzate il comando: # yum

instali per\-Video-DVDRip xvidcore

ed installarlo tramite il tool rpm: #

rpm

-ivh xvid4ccnf-1.12-B.pm.l.i586.rpm


INFORMAZIONI

Configurazione

Per quanto riguarda il mount point dovrete specificare la directory attraverso la quale sono resi disponibili i contenuti

Per funzionare correttamente, dvd::rip richiede una piccola

del DVD-Video (spesso è /mnt/cdrom, comunque in caso di

fase di configurazione. Vediamo le impostazioni più rilevanti

dubbi potete venficare nel file /etc/fstab).

per ciascuna sezione:

Terminate queste semplici operazioni non vi resta che immet

tere le directory dove dvd::rip salverà rispettivamente i dati

File5ystem Se il riconoscimento automatico di dvd::rip dovesse fallire,

della fase di ripping ed encoding e i propri file di progetto.

CD Burning

dovrete specificare device e mount point del vostro lettore

DVD. Si tratta di un'operazione oltremodo semplice: se già

Se volete sfruttare le funzionalità di masterizzazione incluse

non esiste, create un link simbolico nella directory /dev con i

in dvtl::rip è sufficiente che ci siano i dati giusti all'interno rii

seguente comando (da root):

questa tab; anche in questo caso sarà necessario intervenire

# In

automatico. Riempite il box "writer device file" con il device

manualmente solo in caso di fallimento del riconoscimento -s

/dev/hdX /dev/dvd

del vostro masterizzatore; nel box "cdrecord device" potete

dove /dev/hdX è il device del vostro lettore DVD, rintraccia

specificare sia l'identificativo SCSI del masterizzatore. otteni

bile con un semplice:

bile tramite il comando (da root):

# dmesg

U

|

grep -i dvd

l'output restituito sarà del tipo:

cdrecord

-scanbus

che il device stesso, nel caso in cui il vostro kernel supporti la comunicazione col masterizzatore senza ricorrere all'emula

htìc:

SONY

DVD HW DW-U14A,

ATAPI

CD/DVO-ROH drive

in questo caso sceglieremmo ovviamente /dev/hdc. A que

zione SCSI.

Miscellaneous Options

sto punto /dev/dvd punta al vostro lettore DVD, e potete

Impostate Default video codec a xvidA e Default container

specificarlo nel box "DVD device" di dvd::rip.

formai ad avi.

mjpegtools per l'utilizzo degli stream MPEG ed altri

dvd::rip e selezionare la voce Fìle->New Project

ancora. Questo approccio ha consentito al progetto

questo comporterà l'apertura di un nuovo progetto

di poter usufruire di una vastissima base di codice

e vi sarà proposta la prima linguetta dell'applicazio

testato e stabile. Al momento della stesura dell'arti

ne, Storage (figura 1] nella quale andrà specificato

colo è disponibile la versione 0.50.18 di questa

un nome per esso.

applicazione.

Oltre a questo, è necessario selezionare la modalità

MtfiD

di accesso allo stream da comprimere, vediamo il criterio da seguire.

XviD è un codec OpenSource che implementa le

Quella predefinita. Rip data from DVD to harddisk

specifiche di MPEG-4, non ha bisogno di presenta

before encoding, prevede l'utilizzo dell'harddisk per

zioni per gli appassionati del settore: avviato e tut

la memorizzazione temporanea del materiale da

tora portato avanti da sviluppatori indipendenti,

comprimere; essa richiede naturalmente di avere a

attualmente è considerato una deile soluzioni

disposizione una quantità di spazio libero pari a

migliori per la compressione video MPEG-4, grazie

quella occupata dallo stream di interesse sul DVD-

anche alla completa conformità agli standard. Il

Video: l'ordine di grandezza è il GB (solitamente da

team di sviluppo ha da poco rilasciato la versione

4 a 8), ma viste le dimensioni dei dischi rigidi in cir

1.0.1. che introduce delle piccole rifiniture alla già

colazione questo non sarà un problema per molti

eccellente 1.0.

di voi. E' la miglior scelta anche perché la

MWid4conf La quantità di opzioni messe a disposizione da XviD

INFORMAZIONI

è davvero notevole, per questo uno dei mantainer di Transcode ha realizzato un tool grafico per rende re accessibili in maniera intuitiva i numerosi para metri di questo codec. Naturalmente il suo utilizzo non è limitato a dvd::rip, al contrario il file di impo

stazioni che produce può essere utilizzato diretta mente all'interno dell'utility Transcode, quindi in un

Modalità cluster I) processo di encoding, che rappresenta la parte cruciale

della conversione da DVD-Video a XviD richiede, per sua natura, una notevole quantità di tempo, anche sui sistemi

più aggiornati. Mettendo in pratica quanto imparato in que sto articolo vi accorgerete che anche per la compressione di

contesto ben più generale.

un film relativamente breve (90 minuti) occorrono come

Preparazione

dvd::rip mette a disposizione una modalità cluster, che per

minimo 2 o 3 ore.

e fase di ripping

mette di parallelizzare la compressione su più macchine. I

Prima di procedere è necessario configurare a dovere

via rete Ethernet, e che su ognuno di essi sia installato

dvd::rip, seguendo le istruzioni fornite nell'apposito

Transcode per l'encoding vero e proprio.

riquadro. Una volta fatto questo potremo eseguire

requisiti per metterla in pratica sono pochi: è sufficiente che i computer da utilizzare siano collegati tra loro, ad esempio


velocità della compressione da disco rigido si

contenuti nascosti o sorprese), per scoprire cosa si

riduce drasticamente rispetto alla soluzione da

cela tra i bit del vostro DVD!

DVD-ROM, ed è inoltre possibile utilizzare tutte le

Analogamente sceglieremo la traccia audio che

feature di dvd::rip.

vogliamo utilizzare, tra le disponibili. Per i DVD che

Se proprio non avete abbastanza spazio potete

forniscono contenuti multi-angolo sarà possìbile

ricorrere al metodo Encode DVD on thè fìy, tenendo

scegliere quello desiderato, oppure procedere con

conto però che numerose funzioni saranno disabili

quello di defauit. La codifica può essere limitata ai

tate, tra queste la gestione dei sottotitoli. Inoltre in

capitoli del film che ci interessano. Se nella linguet

questa modalità il vostro lettore DVD verrà sottopo

ta precedente abbiamo optato per la copia del con

sto a uno stress considerevole durante la fase di

tenuto su disco rigido, allora è venuto il momento di

codifica, per via della continua lettura di dati a velo

premere HIP selected title(s)/chapter(s) per poi

cità ed intervalli non ottimali.

continuare a seguire le nostre indicazioni, altri

Se avete a disposizione solo un file di immagine

menti passiamo direttamente alle impostazioni sui

del disco del quale volete fare il backup, è possibile

fotogrammi.

utilizzarlo, con le stesse limitazioni del caso appena

Impostazioni sui

visto, tramite la modalità Use existing DVD image

fotogrammi

located in this directory.

Fate la vostra scelta e passiamo alla linguetta RIP Title. Qui fa prima cosa da fare sarà recuperare la

Queste possono essere modificate dalla linguetta

lista dei contenuti del DVD-Video con Read DVD

Clip & Zoom che permette di impostare tutti i para

table ofcontents.

metri relativi al taglio, alla dimensione e all'aspecf

In pochi secondi (o qualche decina, se il DVD-Video

ratio finale del fotogramma. A questo concetto,

in questione ha una struttura particolarmente com

spesso non correttamente acquisito da chi ha poca

plessa) l'operazione sarà completata. Solitamente il

esperienza con i recenti standard di compressione

contenuto corrispondente al film si distinguerà per

video, abbiamo dedicato un riquadro nella pagina

la sua maggiore durata rispetto agli altri, tuttavia

seguente, la cui lettura è fortemente consigliata.

esìstono dei casi particolari: ad esempio se sul

dvd::rip ha già scelto per noi un fotogramma del

DVD-Video sono disponibili sia la versione originale

film sul quale testeremo te nostre impostazioni fino

che quella director's cut, diffìcilmente riusciremo a

a trovarne di soddisfacenti: se è stato scelto un

scegliere quella che ci interessa basandoci sempli

fotogramma sfortunato ovvero per il quale non si

cemente su questa informazione.

notano correttamente i bordi dell'immagine, magari

Qui torna utile la possibilità di visionare ogni conte

perché completamente buio, è possibile prelevar

nuto tramite MPlayer con il bottone Vìew selected

ne un altro inserendone il numero nel box Grati

title/chapter, in modo da eliminare qualsiasi dub

preview trame # e cuccando Grati trame. Le tre

bio... questo è anche un ottimo strumento per gli

immagini mostrate rappresentano, da sinistra verso

instancabili

destra, il fotogramma originale dopo la prima ope-

ricercatori di easter-egg (i famosi

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La tab "RIP Title" di dvd::rip. In evidenza

1

avi (7*

La tab "Clip & Zoom" ci offre gli

la lista completa dei contenuti del

strumenti necessari per manipolare tutti

DVD-Video, a destra la seiezione di lingua, angolo e capitoli di interesse

i parametri relativi a taglio e ridimensionamento dei fotogrammi

i


INFORMAZIONI

Aspect ratio e risoluzione dei fotogrammi

effettiva del fotogramma finale varierà a seconda della risoluzione del dispositivo di visualizzazione. Supponendo di voler sfruttare un monitor a risoluzione 640x480. la dimensione finale del frame

La risoluzione dei fotogrammi contenuti in buona parte dei DVD-

sarà 640x360.

Video in standard PAL è 720x576. come da specifiche MPEG-2: il

Avrete sicuramente notato che l'altezza del fotogramma ridimen

relativo rapporto larghezza/altezza è quindi 1,25:1 o se preferite

sionato è inferiore a quella del monitor (non ci si poteva aspetta

5:4. Colui che crea il DVD master deve quindi sfruttare nel modo

re altrimenti): è questa la causa della presenza delle famose

migliore questi 414720 pixel.

bande nere sopra e sotto al fotogramma.

Nel caso in cui si voglia effettuare un transfer (processo mediante

Naturalmente queste saranno meno accentuate su un televisore

il quale si passa dalla pellicola al supporto digitale) cosiddetto

16:9 rispetto ad un d:3, ma è bene sottolineare che questi ultimi

anamorfico, il fotogramma del film viene spalmato sulla superfi

rapporti sono relativi unicamente alla superficie del televisore, e

cie del fotogramma MPEG-2, al fine di occuparne la maggior

non giocano nessun ruolo ai fini del ridimensionamento, che

superficie possibile pur non mantenendo le proporzioni originali.

dipende esclusivamente dal DAR. La figura qui sotto vi aiuterà a

Ouesta come vedremo tra poco è solitamente la soluzione prefe

chiarire le idee.

ribile, supponiamo dunque di avere a che fare con il caso in que stione.

Se il vostro lettore da salotto mandasse a video questi fotogram mi senza effettuare alcuna operazione, senza dubbio la visione sarebbe poco piacevole perché l'immagine apparirebbe deforma ta. Lo stratagemma usato è quindi quello di ripristinare le corrette

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proporzioni in base al cosiddetto DAR (Display Aspect Ratio), un

valore che risiede all'interno dello stream MPEG-2 e che indica il

i

rapporto larghezza/altezza che il fotogramma deve assumere

| encodtrWPEG-2 |

quando visualizzato a video. Questo può assumere i valori 1:1. 4:3, 16:9 e 2,11:1.

Al neofita può sembrare bizzarro il procedimento di deformare l'immagine in fase di mastering del DVD per poi ridimensionarla durante la visualizzazione: non si poteva semplicemente memo

Fotogramma MPEG-2

rizzarla già con le giuste dimensioni?

l

La risposta è si, ed effettivamente per alcuni titoli viene seguita questa procedura, ma cosi facendo non si sfrutta al massimo la

| decoder MPEG-2 |

risoluzione del fotogramma MPEG-2; in prospettiva della visione

{

dei DVD-Video su un televisore HDTV, o altri dispositivi ad alta

definizione, fa indubbiamente comodo avere più informazione possibile a

disposizione, al prezzo (irrisorio) di dover ripristinare

il giusto rapporto larghezza/altezza durante la riproduzione. Supponiamo quindi che il DAR per il nostro film sia 16:9. Questo significa che ogni fotogramma MPEG-2, di dimensione 720x576,

deve essere ridimensionato opportunamente. E' importante nota

Televisione 1

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re che abbiamo a disposizione solo il rapporto: la dimensione

razione dì taglio, quello dopo il ridimensionamento,

ottenere sono marcate in rosso, ed ovviamente

e infine il risultato della seconda operazione di

sono preferibili alle altre. In ogni caso si dovrebbe

taglio (che come vedremo sarà utile per rimuovere

evitare di andare oltre ad una larghezza di 720

le bande nere). Per prima cosa selezioniamo, tra i

pixel, per il semplice motivo che in tale caso i pixel

presets, Autoadjust, Medium Frame Size, HO

del fotogramma allargato saranno ottenuti per

Resize confermando la scelta con Apply preset

interpolazione, falsando la qualità dell'immagine.

values. Questo costituisce una buona base di par

Per sceglierne una è sufficiente selezionarla e

tenza per successive elaborazioni: il fotogramma

cliccare su OK, fatto questo il programma modifi

viene ridimensionato in accordo con il DAR {date

cherà automaticamente le impostazioni nella

un'occhiata aW'Eff.ratio dei due fotogrammi a

linguetta Clip & Zoom.

destra), impostando una larghezza di 640 pixel.

Infine, cliccando sull'immagine più a destra è pos

Alcuni di voi saranno già soddisfatti da queste

sibile intervenire sulla seconda fase di taglio, utiliz

impostazioni, ma qualcuno potrebbe voler imposta

zando delle comode slider grafiche. Questo può

re una dimensione maggiore o anche ritoccare i

essere necessario nei (rari) casi in cui il pro

valori di taglio scelti dal programma.

gramma non rilevi correttamente i giusti valori

La finestra che ci permette di farlo si apre con il

con i quali ritagliare la parte nera intorno al

bottone Open zoom caiculator, e si aprirà una fine

fotogramma. E' bene invece non impostare i valori

stra che ci offre una scelta di risoluzioni possibili

della prima fase di taglio, perché questi saranno

per il nostro backup, a ciascuna delle quali sono

ricavati automaticamente selezionando Move 2nd

associate informazioni che non esamineremo in

clipping to lst. il che tra l'altro consente al pro

questa trattazione.

gramma di lavorare su immagini più piccole, in

All'interno della sezione Zoom Calculation le risolu

quanto le bande nere vengono rimosse prima del

zioni che meno si discostano dali'aspect ratio da

ridimensionamento, e quindi di ridurre il tempo di

©u)


compressione.

Naturalmente la posizione di rendering dei sottotitoli

Passiamo alla tab Subtitles. Esistono due sistemi

può essere modificata tramite il valore rows della

per introdurre dei sottotitoli nel nostro backup. Il

voce Vertical offset.

primo consiste semplicemente nell'estrarli dallo

Per sfruttare la tecnologia VobSub si deve aver

stream del DVD-Video e disegnarli sul fotogramma

determinato se fare il backup su uno o più CD. Nel

che sarà passato a! compressore; in questo caso

primo caso è sufficiente cliccare su Create now per

non è ovviamente possibile scegliere di non visua

far sì che il programma salvi automaticamente

lizzarli in fase di riproduzione, in quanto essi sono

in un file l'intera sequenza di sottotitoli del film

parte integrante del fotogramma finale.

nell'opportuno formato: questo verrà masterizzato

L'alternativa prevede la codifica e il salvataggio dei

su CD insieme al file AVI.

testi in un file in formato VobSub, senza intaccare il

Nel caso di un backup su più CD dovremo invece

fotogramma originale; questa scelta è solitamente

marcare l'opzione after transcoding, per far sì che

preferibile, ma ovviamente richiede che il proprio

dvd::rip crei tanti file VobSub quanti sono i CD di

player supporti tale feature, altrimenti i sottotitoli

backup, mettendo al loro interno solo i sottotitoli

resteranno inaccessibili.

della relativa frazione di film.

Ad ogni modo sarà comunque necessario seleziona

Pronti per lencodìng!

re una delle lingue disponibili dalla combo Select

subtitle. I sottotitoli sono memorizzati nello stream

Siamo finalmente arrivati alla linguetta Transcode.

del DVD-Video sotto forma di bitmap, e ciascuna di

Qui dovremo innanzitutto scegliere il tipo di formato

esse è associata al proprio istante temporale di

del file, nel nostro caso AVI.

visualizzazione.

Sistemiamo adesso I dettagli dalia traccia audio

Inserendo quindi un riferimento temporale nella

nella sezione Audio options ad ogni traccia audio

sezione Preview e cliccando su Grab potremo vede

presente sul DVD-Video, selezionabile tramite la

re, a partire dall'istante specificato, il sottotitolo ad

combo DVD audio track, è possibile associare una

esso relativo e i suoi successivi (2 per defautt);

traccia corrispondente sul backup con la combo

questo è utile anche per accertarsi che i sottotitoli

Target tracie, questo consente anche di poter realiz

scelti siano quelli di nostro interesse.

zare un backup multitraccia (fino ad un massimo di

Se abbiamo optato per fondere i sottotitoli coi foto

tre), naturalmente per fare esperimenti in questo

grammi, portiamoci nella sezione Render subtitle

senso è necessario accertarsi che il proprio player

on movie ed attiviamo Activate this subtitie for

supporti tale funzionalità in riproduzione.

rendering, Postprocessing e Antialiasing. Cliccando

Una volta scelte le tracce audio è il momento di

prima su Transcoóe e poi su Wenv potremo verifica-

decidere, per ciascuna di esse, se utilizzare l'audio

re le nostre impostazioni tramite una codifica di

già in formato AC3 presente sul DVD oppure se

prova, effettuata sui sottotitoli mostrati nella sezio

ricomprimere lo stream in formato MP3; nel primo

ne Preview: eventualmente è possibile estendere

caso caso basterà aprire la relativa tab e prosegui

l'intervallo sul quale effettuare il test aumentando

re. Altrimenti dovremo specificare le opzioni da pas

di qualche unità il valore di Test image count.

sare al compressore, per prima cosa il bitrate che

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Per chi non vuole rinunciare alla comodità dei

La tab "Transcode" presenta in modo

sottotitoli nei propri backup, la tab "Subtitles"

organizzato i controlli che regoleranno gli

ne consentirà una facile gestione

aspetti di video e audio nel nostro backup


determinerà la grandezza finale della traccia una

amplificazione. Infine dalla combo Quality scegliete

volta compressa. Indicativamente, per un backup

0 - best but slower; teoricamente sono presenti altri

su due o più CD non è una buona idea scendere

valori per la qualità di compressione, ma il loro uso

sotto i 128kbit/s, mentre per il caso di un solo CD

non velocizza più di tanto la fase di codifica e

conviene portarsi a 96kbit/s in modo da risparmiare

comunque, visto il nostro scopo, siamo interessati

un po' di spazio per il video.

alla massima qualità possibile.

Come frequenza di campionamento potete sceglie

Andiamo nella sezione Video bitrate calculation e spe

re 48000hz se il vostro player la supporta in ripro

cifichiamo il numero di CD previsti per il backup e la

duzione, altrimenti 44100hz {la differenza finale,

loro capienza in MB.

soprattutto a causa della perdita di dati dovuta alla

Nel box Video bitrate comparirà il bitrate video che

ricompressione, è comunque quasi impercettibile).

sarà usato per questo backup, tenendo conto di

Per l'utilizzo del backup sul proprio PC è consigliabi

tutte le impostazioni effettuate. Da notare che è

le amplificare la traccia audio, cuccate quindi su

presente anche l'opzione Manual, se per qualche

Scan value per trovare automaticamente il valore di

motivo si volesse specificare un valore arbitrario per il bitrate. A questo punto possiamo andare nella sezione Video options, impostare Video codec a xvid4 e cliccare su Configure... Questo aprirà la finestra di xvid4conf, nella quale è possibile ritoccare tutte le

Eeatures Quantizers £ing!e Pas5 Jytfo Pass

Save/Load About

più impensabili impostazioni di XviD; ovviamente una trattazione completa del significato di ciascuna

Generai Settings

opzione richiederebbe un intero numero di questa

QuantType

h263

Motion

6 ■ Ultra High

VHQ

d -Wide Search

rivista, quindi ci dedicheremo a quelle rilevanti per il nostro caso, tutte presenti nella linguetta Features. In accordo con l'obiettivo che ci siamo preposti siamo interessati alla massima qualità possibile,

|7 Chroma ME

R HighQ AC

F Tre111s Quantner

anche a costo di aumentare il tempo impiegato per

|~~ Cartoon Mode

\~ Greyscale

\~ Interlaced

l'intero processo.

La ricerca dei vettori di movimento è la fase princi

l~ Turbo Mode Advanced siinple Profilo Specific Settings

pale della compressione MPEG-4 che influenza mag giormente il risultato di tale compromesso: più pre

Max B-Frames

2

\l\ R Packed

cisi sono i risultati, migliore è la qualità finale e

B-Quant Patio

150

|^| |7 Closed Gop

minore lo spazio che viene impiegato per la memo

B-Quant Offset

flOO

El |~ Quarterpel

B-Frame Threshold |0

|.| F GMC

L'accuratezza di questo passaggio si regola tramite le combo Motion e VHQ: i valori consigliati sono rispettivamente 6 - Ultra High e 4 - Wide Search. E'

Other Settings

consigliabile attivare anche Chroma ME e HighQ

Frame Drop Tolerance 0

Debug

rizzazione.

V Output average PSNFt xvid4conf mette a disposizione una comoda interfaccia per impostare i numerosi parametri di XviD

AC, che permettono di utilizzare più informazioni per la ricerca dei vettori di movimento e la com pressione dei macroblocchi. A seconda del tipo di contenuto da comprimere

potreste marcare alcune delle opzioni offerte dal codec: è il caso del Cartoon Mode se stiamo trattan do con aree a colore uniforme, tipiche dei cartoni

WEBOGRAFIA

animati, e Greyscale se avete a che fare con film in bianco e nero.

Riferimenti web

Infine le opzioni Quarterpel e GMC consentono rispettivamente di aumentare l'accuratezza per la

La homepage di Mplayer:

predizione del movimento al quarto di pixel e di

htt p : //www.mplayerhq. hu

gestire più efficacemente le scene che presentano

La pagina per il download di MPlayer, dei fonts del pacchetto

un movimento di traslazione uniforme; conviene

All-in-one e qualche skin:

attivarle solo dopo essersi accertati della presenza

http://www.mplayerhq.hu/homopage/de5ign7/dload.htnil

del relativo supporto da parte del proprio player.

Altri codec sono disponibili alla pagina:

Effettuiamo il salvataggio delle impostazioni scelte

http://wwwl.mplayerhq.hu/HPlayer/releases/codecs

dalla linguetta Save/Load nella quale troviamo il

Note: 1 http://ftp.freshrpms.net/pub/freslirpms /fedora/linux/2/rar/rar-3.3.e-l.l.fc2.fr.i586.rpra 2 http://www.rarlab5.eom/rar/rarlinux-3.3.0.tar.gz 3

ftp://ftp.pbone.net/mirror/packrnan.iu-bremen.de/suse /9.l/i586/xvid4conf■1.12 -G.pm.1.Ì586.rpm

tasto Save Settings, e usciamo da xvid4conf. Torniamo sulla linguetta Transcode di dvd::rip e clicchiamo su Transcode per avviare il processo di codi fica se abbiamo optato per un backup su un solo CD. Transcode + Split altrimenti.

Al termine della compressione potrete masterizzare

il risultato della fatica della vostra CPU, tramite l'in terfaccia offerta dalla linguetta Bum.

fife


Masterizzare CD e K3B è un frantemi molto ben fatto per mkisofs e edivcord: vi spieghia mo conte utilizzarlo a! meglio per masterizzare CD e DVD senza

dover imparare » memoria decine di parametri... Andrea Scnmieri <3.scrirrieri@linuxpratico.coin>

Avere la possibilità di masterizzare dei CD è diventata al giorno d'oggi una vera e propria necessità per chi è appassionato di informa tica. Linux è in grado di farlo da molto tempo, sup

Al masterizzatore verrà associato un device del tipo

portando sia i dispositivi SCSI che quelli IDE.

/dev/srX o /dev/scdX (dove X rappresenta un

Fino a qualche anno fa, il vero problema era trovare

numero, 0 se abbiamo un solo CD SCSI) per utiliz

strumenti veramente facili da usare, in grado di aiu

zarlo sia per leggere che per scrivere CD-ROM.

tare l'utente nella progettazione e nella realizzazio

Per controllare se davvero la nostra distribuzione ha

ne dei propri CD. Generalmente era necessario uti

riconosciuto il device, possiamo eseguire il coman

lizzare dei programmi da riga di comando, che, per

do dmesg. Apriamo quindi un terminale e scriviamo:

quanto potenti, richiedevano che l'utente imparas se una lunga serie di opzioni a memoria per poter

# dmesg

|

Less

prima creare un'immagine (mkisofs) da masterizza re (edrecord) in seguito. Era quindi necessario per

Per aver conferma del corretto riconoscimento del

l'utente creare prima l'ISO del CD, un ulteriore pas

nostro dispositivo, sfogliando l'output dovremo

saggio a cui chi proviene dai mondo Windows non è

imbatterci in una sezione del tipo:

preparato.

Con l'evolversi degli ambienti grafici si è cercato di

scsiQ

;

Adaptec AIC7XXX

eisa/vlb/pci

trovare una soluzione che potesse mettere a pro

SCSI

HBA DRIVER,

Rev

prio agio l'utente e riuscisse ad emulare il compor

<Adaptec

2962/94/1Q/15/28C/38C SC5I adapter>

tamento e le feature degli analoghi prodotti per i

aic7850:

Single Channel A,

SCSI Id=7,

6.2.36

3/253 SCBs

sistemi operativi Microsoft. Il software meglio riusci to, da questo punto di vista è certamente K3B,

[SC51B:A:2):

appartenente, come è facile intuire dal nome, alla

Ventlor:

PLEXTOR

Model:

schiera dei programmi per l'ambiente KDE.

Type:

CD-ROM

ANSI

sr9:

Far riconoscere

lB.GOOMB/s transfers

scsi3-mmc drive:

[16.Q6QHH;.

CD-R PX-W1210S

SCSI

revisioni

32x/32x writer

offset 15) Rev:

cd/rw

xa/forra2

CD-BW e DVD±BW

1.61

02

cdda tra/

In questo caso, il controller SCSi (Adaptec AIC7850)

Al giorno d'oggi, Linux è in grado di riconoscere e supportare pienamente praticamente tutti i disposi

tivi per la masterizzazione di CD e DVD. Il trucco è, come al solito, quello di caricare i moduli necessari,

l'equivalente dei driver per Windows. Generalmente

;

; -.

:

:,--■■

-;-.-!■

-.

questo genere di periferiche viene riconosciuto in automatico in fase di installazione dalle varie distri buzioni. Se ciò non è accaduto per voi, ecco una

breve guida per attivare il vostro masterizzatore. in modo che possa essere utilizzato da Linux.

Se disponete di un modello di CD-RW SCSI sarà

O O O

P.fco.fil

Bcnvoniito In K3b 0.11.17 - La tempriti di mastarizzara CD/DVD

necessario prima far riconoscere il controller a cui

questo sarà collegato. I kernel adottati dalie mag

giori distribuzioni hanno già tutto quello che è necessario per supportare i masterizzatori, con ogni

probabilità, quindi, il sistema operativo si sarà già

f*ii>OBioo«cOVDJBtL

COBMCD

accorto della presenza della periferica. Qualora decidiate di ricompilare il kernel, ricordatevi dì includere il relativo supporto e assicuratevi che sul sistema siano presenti i moduli: scsimod, srmod ed sg.

L'interfaccia di K3B: essenziale e semplicissima da usare


è stato riconosciuto ed al masterizzatore (un

# modprobe

Plextor) è stato associato il device /dev/srG.

# modprobe sr_raod

Il discorso è differente se il nostro masterizzatore fa

ff motìpro&e

scsi mod

sg

parte della maggioranza delle unità ottiche attual mente presenti nei personal computer, cioè se è

Anche in questo caso il comando dmesg può darci

basato su interfaccia EIDE.

utili indicazioni per capire se il nostro sistema è

La gestione di questo tipo di device è differente per

pronto per utilizzare il nostro masterizzatore. Ad

i kernel della serie 2.4 e 2.6 (quest'ultima serie è

esempio una entry del tipo:

ormai adottata da tutte le distribuzioni più recenti). Con la serie 2.4, infatti, per poter creare un CD era

msiI

:

SCSI

host

adapter

emulatlon

necessario emulare il proprio mastertzzatore in

for

modo da poterci accedere come se fosse uno SCSI.

Vender;

OSI

Motel:

L'emulazione SCSI di periferiche IDE sotto Linux

Type:

CD-ROM

ANSI

avviene per mezzo del modulo ide-scsi. Le vec

AttactteO scsi CD-ROM srl at

IDE ATAP1

CDRW/DVD SBW-242

SCSI

revisioni

scsil,

devices

Rev:

UX10

62

channel G,

ìfl 0,

lun e

chie Mandrake, basate sul kernel 2.4, effettuano in fase di installazione il riconoscimento delle periferi

Ci indica che il modulo ide-scsi è stato corretta

che, tra le quali i masterizzatori ed a caricare i

mente caricato e che il masterizzatore è pronto per

moduli necessari, mentre con Debian il discorso è

essere usato per mezzo del device /dev/srl.

un po' più complesso: questa distribuzione infatti

Con l'uscita del kernel 2.6 è stato riscritto il codice

non è in grado di riconoscere automaticamente il

relativo al supporto dei CD-RW e non è più necessa

masterizzatore EIDE.

rio utilizzare il modulo ide-scsi: i programmi di

Sarà necessario caricare manualmente il modulo

masterizzazione sono in grado ora di accedere

appropriato, assieme a sr mod (CD-Rom SCSI) e sg

direttamente alle periferiche per scrivere CD-ROM o

(generico hardware SCSI). In questo caso dovremo

DVD: per i restanti compiti, il sistema ci accederà

aprire un terminale e lanciare i comandi:

come se fosse un normale lettore: verrà per questo identificato come un normale dispositivo IDE, ad

M

modprobe

esempio /dev/hdb, /dev/hdc o /dev/hdd.

ide-scsi

INFORMAZIONI

I formati dei CD Come tutti gli altri supporti, anche i CD hanno un proprio

dr-xr-xr-x

1

root

root

2048

2004-65-07

15: 03

.

d rwx r - x r - x

7

root

root

4096

2004-67-25 66: 54

.

-r-xr-xr-x

1

root

root

6

2004-10-19 28: 65

filesystem. che prende il nome di iSO 9660. Lo standard, però,

nome di

fileraolto ma molto.txt

prevede alcune limitazioni: non è possibile ad esempio scrive re file con nome più grande di 31 caratteri o che utilizzino par

Come possiamo vedere il nome di file è troncato, i proprietario

ticolari caratteri, oppure avere directory annidate le une den

e i permessi sono differenti.

tro le altre con molti livelli, o mantenere informazioni come

L'output di un CD con le Joliet Extension sarà invece:

proprietario, gruppi e permessi. Per ovviare a questo problema

sono state create delle estensioni che estendono questi limiti. Le più diffuse sono le Rock Ridge e lejoliet Extension. Il primo set di istruzioni consente la copia su CD di file con attributi

t

Is

-la

/mnt/edrom

totale 7

tipici del mondo Unix come proprietario, gruppo e permessi.

dr-xr-xr-x

1

root

root

2848

2004-85-07

Consente anche la creazione di link simbolici e dì nomi di file

drwxr-xr-x

7

root

root

4096

2004-87-25 08:5d

15:83

contenenti fino a 255 caratteri. Ha lo svantaggio di non essere

-r-xr-xr-x

1

root

root

6

2084-10-19 28:65

. ..

nonw di file molto mamolto raa molto ma molto

supportato dai sistemi operativi Microsoft. Per questi sono state create invece lejoliet Extension: anche queste supporta

lungo per

fare.txt

no nomi di file lunghi (fino a un massimo di 64 caratteri), ma

non sono in grado di gestire gli attributi specifici del mondo

Come possiamo vedere, rispetto a prima ta situazione è

Unix.

migliorata: ora il nome del file è più lungo (non è comunque

Se, ad esempio, vogliamo masterizzare il contenuto di una

della stessa lunghezza di quello originale) ma i permessi sono

directory che ha questo file:

sbagliati. Proviamo a vedere cosa succede abilitando le Rock Ridge Extension:

$

ls

-la

totale 20

S .

totale 7

Ip Ip

12283

2004-18-19 28:64

..

dr-xr- xr- x

1

root

root

2B48

2884-05-07

Ip tp

6

2084-10-19 20:05

drwxr- xr- x

7

root

root

489£

2Q04-07-25 00:54

-

1

Ip II i

6

2004-10-19 28:05

Ip Ip

drwxr-xr-x

ne

- rw-r- -r- -

ì di

■ la /mnt/edrom

2964-18-19 20:85

2

nome

ls

4896

drwxr-xr-x

file molto ma molto na molto ma molto lungo.per

fare una prova con K3B_per testare_la lunghezza massima.txt

-rw-r- - r-

15:83

. ..

nome di file molto ma molto_ma_molto_ma_»oUo_lungo per fare una_prova_con K3B per_testare la_lunghezza massima.txt

Se creiamo un CD senza nessuna estensione l'output di Ls diventerà:

Come possiamo vedere, lo lunghezza de! nome del file, i per

messi e perfino il proprietario ed il gruppo sono gli stessi del $

ls

-la

totale 7

/mnt/edrom

file originario, anche se, ovviamente, tali proprietà saranno rilevabili solo da Linux.


INFORMAZIONI

Se disponiamo, invece, di un'unità esterna, come ad esempio di un DVD±RW USB, generalmente

^S. Prima di cominciare

basterà inserire il cavo affinchè hotplug, il demone

In realtà. K3B non si occupa della masterizzazione vera e pro

pria. E', più propriamente, un'interfaccia: riesce a combinare l'uso di diversi programmi che si occupano di fare realmente

incaricato di configurare l'hard ware rimovibile a caldo, carichi i moduli opportuni. In questo caso si tratterà, oltre a quelli necessari per far funzionare il

tutto il lavoro. La versione da noi presa in esame è la 0.11.17.

controller USB, di scsi mod, sr_mod e usb-storage.

Per poter sfruttare a pieno tutte le sue potenzialità, occorre

Come abbiamo già visto per le periferiche IDE, con

che sul sistema siano presenti alcuni programmi.

kernel 2.4 il DVD±RW verrà riconosciuto come SCSI

Tra questi ci sono;

(come del resto tutte le unità di massa con interfac

cdrdao: serve a masterizzare CO nella modalità DAO cdrecord,

readcd: sono per eccellenza i programmi per la

masterizzazione di CD sotto Linux. dvd+rw- format: utilizzato per la formattazione di DVD + RW

cia USB). Anche in questo caso dmesg ci viene in aiuto mostrandoci preziose informazioni, come il

modello, la marca ed una serie di informazioni generiche sull'hardware riconosciuto ed il device:

eMovix: è un progetto che consente la realizzazione di una

mini-distribuzione Linux (occupa pochi MB), avviabile da CD, che abbia tutto il necessario per ia visualizzazione di file multi mediali da masterizzare sullo stesso supporto,

Manufacturer:

Product:

SerialNumber:

growisofs; consente la masterizzazione di DVD

Sony

DRX-786UL DRX-7GQUL MP 0624797

rakisofs: è il programma da sempre utilizzato sotto GNU/Linux sesia

per la creazione di immagini iSO

:

SCSI

emulation for USB Mass Storage devices

norraalize: modifica le onde sonore di un file audio per otti

Vender:

SONV

Morfei:

mizzarne il volume,

Type:

CD-ROH

ANSI

DVO RW DRU-790A

SCSI

revisioni

Hev:

VY64

B2

sox: è un convertitore di file audio

t ranscode: uno dei programmi più utilizzati per la conversione di file video. Al suo interno sono presenti tccat, tcriecode, tcextract, tcprobe e tcscan, tutti richiesti da K3B.

vcdxbuild,

vcdxminfo,

Attached scsi CD-ROM srO at srB:

scsi-1

scsif),

channet G,

id 0,

lun 0

drive

vcdxrip: consentono la codifica di

file video (ad esempio dei DVD oppure VCD) o la creazione dei

A questo punto dovremmo essere in grado di poter

DivX o XviD.

scrivere finalmente i nostri CD o DVD con K3B.

Questi programmi dovrebbero essere tutti disponibili già pac-

Raat a utente?

chettizzati. ma se utilizzate Debian non avrete dvd+rw- format e growisofs. Se non siete in grado di trovare i pacchetti pre

Masterizzare un CD o un DVD è un operazione che

compilati, potete scaricare i sorgenti, contenuti in un unico file

necessita di accesso a basso livello ai device e, se

.tar.gz, all'indirizzo:

utilizzata maliziosamente, questa caratteristica

http://fy.chalTOrs.se/-appro/linux/DVrHRW/tools/7rH)

potrebbe portare (in rarissimi casi) anche al dan-

Attualmente l'ultima versione disponibile è la 5.21.4.10.8. Finito il download del file dvd*-rw-tools-5.21.4.1G.8.tar.gz basterà decomprimerlo, entrare nella directory appena creata

neggiamento dell'hardware, o ad uno spreco di CD o DVD vergini; per questi motivi, generalmente solo

l'amministratore di sistema (root) può procedere a

e compilarlo utilizzando i comandi:

tali operazioni. #

tar xfvz

» ed

Mandrake, di default, assegna il bit set uid ai pro

dvd+rw-tools-5.21.4.10.8.tar.gz

grammi come cdrecord che richiedono i privilegi di

dvd*rw-tools-5.21.4.1G.8

amministratore per poter funzionare correttamente.

# rr.ake

# rake

Questo consente a ogni utente di usare senza pro

instali

_

Per gli altri programmi basterà utilizzare apt-get instali nomepacchetto per Debian o urpmi

nomepacchetto.

blemi il masterizzatore: l'unica cosa che dovrà fare sarà avviare K3B. Debian, al contrario, è normalmente configurata per

consentire la scrittura di CD-R soltanto all'utente root. A questo punto abbiamo due possibilità: utiliz

zare il masterizzatore con i permessi di amministra tore o rendere possibile la scrittura di CD-ROM

anche a un normale utente. Nel primo caso basterà semplicemente lanciare il programma con: Dnpmtno ili «(idra

S 'MMMUKrtUa

t**"*»

kdesu k3b

ir

ili

se utilizziamo KDE, oppure; ■

. Biotto ■'

S gksu

se adoperiamo GNOME. In entrambi i casi, ci verrà chiesto di inserire la password per root dopodiché avremo via libera sull'utilizzo della periferica. La finestra delle impostazioni per la scrittura del disco

Se, invece, non vogliamo dover inserire la password ogni volta, possiamo provare ad eseguire K3B da

normale utente. II programma controllerà che tutti i


basso, che ci mostra i byte che verrebbero occupati con i dati scelti. Fino a quando la barra sarà verde non ci saranno assolutamente problemi, mentre 3i sta simular»Uo la icrtmiri dtil'rmritaglile ISO-9BS0

dovremo fare attenzione che non si muova verso il rosso: in questo caso, infatti, sarà comunque

*

O Avvio in ; «cors» wA-MDin 1 s»conik)

possibile la masterizzazione, ma solo in modalità

overburn, che consente di creare dei CD ignorando

uSwtse anttm •»Si sa att.atìo la scnllua

t

Si sia simulando S> ita KMWt 1 irmaj ns

IH

Som ioi a bmmbjm

Svsniamenlo lotals

1

14*

BModattuff*

VtkKimt» vettura stmala

ani

MT1 KBÌ1I23 1*0

L'interfaccia di K3B: essenziale e semplicissima da usare

file possano essere lanciati correttamente da chiun que, ed eventualmente ci proporrà delle modifiche (generalmente consistenti nell'abilitazione del bit setuid per gli eseguibili che hanno necessità

i limiti del supporto e spingendosi fino a quando non si incontra un limite fisico (cioè fino a quando non finisce fisicamente il disco). Inutile dire che si tratta di un sistema non proprio affidabile, ma che

può consentire di eccedere di un paio di MB rispetto alle dimensioni standard dei CD-ROM. Una volta sicuri del contenuto del nostro CD potre

mo cliccare sui pulsante Bum in basso a destra. Questo aprirà una finestra di dialogo che ci consen

tirà di personalizzare le impostazioni ed ì parametri relativi alla masterizzazione. E' da qui che si sceglie

ad esempio la velocità di scrittura, se realizzare un disco in multisessione, o fare solo simulazione, se verificare i dati scritti o scriverlo al volo senza crea re un'immagine. I più esperti potranno anche sce

gliere una modalità di scrittura tra DAO e TAO. abili tare un'estenzione tra Joliet (consigliata se si ha

intenzione di leggere i CD anche sotto i sistemi ope

di accesso diretto alla periferica) che applicherà

rativi Microsoft) e Rock Ridge. gestire i permessi dei

lui stesso, una volta richiestaci ed ottenuta la

file e i link simbolici o agire tra le numerosissime

password di root.

opzioni. Queste ultime possono essere memorizzate

Verrà anche analizzato il sistema alla ricerca di tutti

in modo da essere utilizzate per default. Per avviare

i programmi, citati nei riquadro, che K3B utilizzerà

la masterizzazione basterà semplicemente ciiccare

per svolgere il suo lavoro. Qualora dovesse man

sul pulsante Scrivi. Verrà aperta una nuova finestra

care qualcosa di importante, l'utente sarà avver

che ci informerà sull'avanzamento dell'operazione e

tito con una finestra che rimanderà al menu di

sullo stato dei buffer di scrittura. La procedura fino

configurazione.

ra descritta sarà identica anche per masterizzare

In questa fase si procederà anche al rilevamento

un DVD contenente dati.

dei masterizzatori presenti sul sistema.

CD di backup dati

CD Audio Analogamente a quanto visto prima, per creare un

A questo punto, se tutto è andato per il verso giu

CD musicale sceglieremo Nuovo Progetto CD Audio.

sto, ci comparirà davanti l'interfaccia di K3B. Chi

Inseriremo i file interessati, siano essi wav, mp3 o

conosce già i sistemi operativi Microsoft la troverà

ogg, e sposteremo le tracce a seconda dei nostri

probabilmente familiare in quanto richiama molto

gusti. K3B offre anche (a possibilità di inserire delle

da vicino un noto software per la masterizzazione

informazioni su autori, titoli ed album utilizzando

sotto Windows e l'analogia non si ferma solo all'a

CD-TEXT e di modificare il ritardo tra le singole trac

spetto grafico: anche le potenzialità sono molto

ce. Una volta finito, cliccando su Bum apriremo la

simili. K3B, infatti, consente di creare dei CD audio

finestra di dialogo per le opzioni di masterizzazione.

e dati e DVD a partire da file presenti sul disco fisso

Rispetto a quella vista per un CD dati, queste sono

oppure di replicarne uno se ne possediamo già una

ovviamente inferiori, limitandosi strettamente ai

copia. Potremmo anche masterizzare delle immagi

parametri del dispositivo, come la velocità o la

ni ISO e CUE/BIN o realizzare dei VCD (Video CD).

modalità di scrittura. Qui sarà possibile inserire le

Nel caso di CD audio, poi, K3B provvedere in auto

informazioni per CD-TEXT o normalizzare le tracce

matico a convertire eventuali file MP3 o OGG, senza

(un processo di modifica delle onde sonore).

costringere l'utente a decodificarli prima in Wave.

Poniamo di voler realizzare una copia di backup di

Conclusione

alcuni file presenti sul nostro disco: cuccheremo sul

In questo articolo abbiamo visto come non sia diffi

menu File e sceglieremo Nuovo Progetto -> Nuovo

cile con GNU/Linux creare dei propri CD. K3B, inol

Progetto CD Dati.

tre, è studiato per essere perfettamente integrato

A questo punto basterà trascinare dalla sezione in

nell'ambiente grafico KDE: ad esempio, selezionan

alto verso quella in basso i file che ci interessano

do alcuni file in Konqueror e facendo poi click con il

per realizzare la nostra compilation. Scelti i file,

tasto destro del mouse, potrete lanciare diretta

potremo decidere l'etichetta del nostro CD cliccan-

mente il programma per la creazione di un CD con

do due volte sul nome a sinistra, che di default sarà

tenente i file selezionati.

K3b Data Project- Man mano che aggiungiamo file,

Con un po' di pratica, K3B vi consentirà di sfruttare

sarà bene dare un'occhiata alla barra di stato, in

a pieno il vostro masterizzatore: buon divertimento!


OpenOffice: utilizzare i fogli di calcolo La gestione delle date nei fogli di calcolo è fondamentale: qualsiasi opera zione, dalla semplice contabilità familiare all'emissione di una ricevuta ha

prima o poi a chefare con queste entità. Vediamo come fare con Cale Claudio Romeo <c.roroeo@liniixpratifn.cnm>

La gestione della data e dell'ora nei fogli di calcolo è una delle funzioni da sempre più richieste e non troppo conosciute, pur

essendo assai diffuse: non c'è operazione un mìnimo

Grazie al numero seriale è infatti possibile conoscere

complesa che non abbia a che fare con riferimenti

diverse informazioni: ia parte intera del numero

temporali, dall'emissione di una fattura al semplice

seriale esprime l'anno il mese e il giorno, mentre la

conteggio fai-da-te delle spese casalinghe.

parte decimale esprime le ore, i minuti e i secondi.

E' quindi il caso di approfondire l'argomento,

Ad esempio, la parte intera del numero seriale

riuscendo a scoprire tanti piccoli trucchi che faranno

38272,3849884259 indica il 12 ottobre 2004 (che è

sicuramente risparmiare un bel po' di tempo (e una

il 38272esimo giorno a partire dal 31 dicembre

buona dose di pazienza).

1899), mentre la parte decimale indica l'ora: le

Utilizzeremo, come foglio di calcolo. Cale della suite

09:14:23. Mezzogiorno in punto sarà 38272,5, poi

OpenOffice.org, sicuramente uno dei migliori pro

ché cade esattamente a metà giornata {figura 1).

dotti disponibili al momento per Linux. per di più

Qualunque sia il modo scelto per visualizzare la

sotto licenza GPL.

data o l'orario, è importante tenere presente che ciò che è effettivamente memorizzato nella cella è

Tutto è un numero

sempre e comunque un numero.

OpenOffice.org gestisce le date mediante l'uso di

Formattazione della data

numeri seriali: ad ogni giorno viene assegnato un

e dell'oraria

numero progressivo, grazie al quale viene identi

ficato univocamente. Il giorno di partenza per il calendario di OpenOff1ce.org è il 31 dicembre 1899:

Per prendere confidenza con le possibilità di visua

a questa particolare data corrisponde infatti il

lizzazione delle date e degli orari è bene compiere

numera seriale 1. Questa data può essere modificata

un piccolo esperimento. Inserite in una cella di Cale

per renderlo compatibile con gli altri sistemi.

un numero qualsiasi, ad esempio 38305,23456,

Cale usa i numeri negativi per esprimere date ante

quindi impartite il comando Formato>Cella, in

cedenti a quella di riferimento: ad esempio, il

modo da aprire la finestra Formatta celle (figura 2).

numero seriale -107893 corrisponde al 5 agosto

Dall'elenco Categoria scegliete Data, mentre

1604. Benché tutte le operazioni sulle date venga

dall'elenco Formato scegliete 31/12/1999.

no effettuate mediante numeri seriali, Cale è in grado di visualizzare le date stesse in un gran numero di formati, anche estraendo da esse infor mazioni parziali e mostrando solo queste. [ Num*ri|i;*4H>i» | Elf«Hst»rJlt«« | nfcMunwto |Oonlo|Stondo| ■i ,

[«mMo

Litiqu»

|:iiix(*rd ■:-,-

' -

^]

:.

Num«o

f

.w^-v

P'.'ì,.f

>*rcertfu*l*

OH**

1

ì

Aiuta

ìi

■- ■

31 i*( IMI

(«CC

11. tk. W*

I 1

■w-n.

«

rc

■J

■Miai AVI**

Xcnii fi

!

"'.'i-in * Dtavia

rt-.T.

di»' hi ^ rr -y iui r^4» ; p- rJ-

1.1.

| . , ivi .......

""""

La finestra delle opzioni di Cale in cui si può notare la data scelta di default

La finestra formatta celle in cui è possibile scegliere il formato di visualizzazione

della data


TABELLA 1

Le funzioni per il calcalo del tempo in Cale Ecco una breve descrizione delle funzioni di Cale impiegate nell'articolo

Significato dell'Argomento

Descrizione

Funzioni

Esempio GIORNIC27 12 04" ■'25/12/04") restituisci

GIORNI(datal;data2)

>. Se si

Restituiste ■ numeri di giorni

datai: data iniziale

inserisce direttamente una data, va scritta tra

che intercorrono tra data2 e

data2: data finale

parentesi. Se no, si può inserire un numero seriale,

datai

un riferimento a una cella con un numero seriale o una funzione che restituisca un numero seriale

ORA(mjmeroseriale)

Restituisce il valore dell'ora

MINUTO(numeroseriale)

Restituisce il valore dei minuti

FINE.MESEtdatainiziale.

giorno del mese che cade dopo

numeromesi)

il numero di mesi specificato

Restituisce la data dell'ultimo

dopo la data iniziale

numeroseriale: il numero senale di una data numeroserìale: il numero seriale di una data

ORA(38346.5) restituisce 12

ORA(38346.5) restituisce 0

datamiziaie: data di partenza; numeromesi: numero dei mesi dopo la

FINE.MESEI"25/12/2OO4";6) restituisce 30/06/2005

data di partenza

Restituisce la data di oggi,

QGGIO

elaborata in base all'orologio di

nessuno

sistema

Restituisce la data

DATA(anno;mese; giorno)

corrispondente all'anno, al

anno: anno della data

mese e al giorno indicati. Viene

mese: mese della data

utilizzata per elaborare una

giorno: giorno della data

DATA(2O04il2;25) restituisce 25/12/2004

data prelevando gli argomenti da sorgenti diverse ANNOC27/Ì 2/2004") restituisce 2004. ANNOfdata)

Restituisce l'anno di una data

data: la data da cui eslrarre l'anno

Si noti che viene elaborato il numero senale anche se le date sono visualizzate come date o indicate come testo, purché sia tra virgolette. ANNO("27/12/200<r> restituisce 12

ME SE (data)

Restituisce il mese di una data

data: la data da cui estrarre il mese

Si noti che viene elaborato il numero seriale anche i se le date sono visualizzate come date o indicate

come testo, purché sia tra virgolette. ANNOi GIORNO(data)

Restituisce il giorno di una data

data: la data da cui estrarre il giorno

27/12/200-1 1 res; Luisce 27

Si noti che viene elaborato il numero seriale anche j se le date sono visualizzate come date o indicate

come testo, purché sia tra virgolette. Restituisce verificata se SE(condiziDne;verificata:

condizione è vera; restituisce

nonvenlicata)

nonverificata se condizione è

falsa

condizione: la condizione da verzicare verificata: il valore da assegnare se

SE(15>d3;"Miracolo';A2) restituisce il valore della

condizione è verificata

cella A2. Se per ipotesi 15 (osse maggiore di 43.

nonverificata; il valore da assegnare se

restituirebbe il testo "Miracolo"

;

condizione non è verificata

^ I codici del formato sono il vero punto di forza nel

formato la stringa (Ciao! Oggi è il "G MMMM AAAA"

sistema di visualizzazione delle date e degli orari,

ed è "GGGG ". Sono le "hh:mm:ss) si ottiene quan

perché permettono di personalizzare a piacere il

to riportato nella figura 4.

modo con cui queste informazioni vengono mostrate.

Per evitare che caratteri comuni (ad esempio, le

Ad esempio, la figura 3 mostra alcuni esempi di

due g di "oggi") vengano considerati come codici,

visualizzazione di un numero seriale: sembrereb

basta inserirli tra virgolette.

bero informazioni provenienti da dati diversissimi, ma fanno riferimento tutte allo stesso numero

Operazioni con le date

seriale.

Con le date si possono effettuare operazioni; in

I codici sono più numerosi di quanto si potrebbe

genere, queste operazioni possono essere di due

pensare in un primo momento. Il significato dei

tipi:

codici più comuni è riportato nella Tabella 1. Oltre a quelli, ve ne sono altri che tuttavia hanno poco significato perché appartenenti ad altri sistemi di conteggio della data o perché si tratta di format tazioni facilmente impiegabili mediante piccole variazioni dei codici più comuni.

> operazioni dirette, effettuate mediante un operatore matematico (di solito si tratta di addizioni o sottrazioni);

> operazioni effettuate mediante l'uso di funzioni di data e orario.

I codici possono essere usati in combinazione tra loro, anche in maniera molto fantasiosa e aggiun

Le operazioni dirette possono servire ad esempio a

gendovi elementi fissi.

calcolare i giorni che intercorrono tra due date, a

Ad esempio, inserendo nella casella Codice dei

calcolare che giorno sarà dopo un dato numero di


giorni da oggi o a calcolare il tempo intercorso tra

disponibile nella guida in lìnea: impartite il

due orari. Questi appena citati sono solo esempi, il

comando ?>Indice, fate clic sul collegamento

cui uso pratico è sufficientemente intuitivo: per

Elenco delle categorie e delle funzioni e fate infine

indicare una situazione generica, basta pensare

clic sul collegamento Data&Orario; nella tabella 1

alla registrazione delle ore lavorate da parte di un

"Le funzioni di Cale" sono comunque descritte quelle

libero professionista. La figura 5 mostra un esem

usate nell'articolo.

pio simile.

Di seguito trovate infatti alcuni semplici esempi

Poiché tutte le operazioni sulle date e sugli orari

pratici di applicazione di alcune di queste funzioni;

vengono effettuate a livello di numeri relativi, è

si tratta di piccoli suggerimenti che vogliono solo

importante conoscere il formato nativo scelto auto

far intuire le potenzialità di queste funzioni, sta poi

maticamente da Cale per riportare il risultato di

all'utente scegliere le funzioni che soddisfano

un'operazione che coinvolge date o orari: in pratica.

meglio le sue esigenze, adattandole alle necessità.

Cale imposta automaticamente il formato secondo quanto riportato nella Tabella 2, ma potete sempre sceglierne un altro, più consono a quanto volete

Ora e Minuti: il calcolo del compensa

mostrare.

Le funzioni di data e orario consentono di effettuare

Nella figura 5 avete potuto osservare il calcolo della

operazioni più complesse, anche se a volte sono del

retribuzione sulla base delle ore lavorate. Tuttavia

tutto equivalenti alle operazioni con le date: ad

l'attenzione era posta sulla formula che permette di

esempio, la funzione GIORNI restituisce i! numero di

calcolare il tempo intercorso tra due orari, non su

giorni che intercorrono tra due date ed è perciò

quella per calcolare la retribuzione; nel caso della

equivalente a scrivere la formula =data2-datal,

figura 5, la formula per calcolare la retribuzione è

come nel primo esempio della tabella 2.

inserita nella cella CIÒ e apparentemente non fa

In generale, le funzioni vengono però utilizzate per

altro che moltiplicare il valore della cella C8 (costo

costruire formule che con !e normali operazioni

orario) per il valore della cella C6 (ore lavorate).

sarebbero troppo complesse; l'elenco completo

Se però moltiplicaste questi due valori così come

delle funzioni di tipo data e orario usate da Cale è

sono, otterreste una parcella di soli 13,54 euro anzi

ché dei 325.00 che vi aspettereste: perché questo evidente sottopagamento? Ciò si spiega con il fatto che l'orario 06.30 è in realtà gestito come numero, con valore 0,2708333, e moltiplicando 50 per 0,2708333, arrotondando a due cifre decimali, si

?*»™ he - UptriOTf-.* onj i i i>

ottiene appunto 13,54.

*aa a n» J GODO *- ••-.--

SS non - -

Per superare l'ostacolo occorre dividere il computo orario in ore e minuti e moltiplicarli ognuno per

■il*-

conto proprio; estrarre dalla cella C6 il valore relati

VhmUtuKml 12/10000* II I0.QS

vo alle sole ore e moltiplicarlo per 50 {cioè per il costo orario), quindi estrarre il valore relativo ai soli minuti e moltiplicarlo per 50/60 (cioè per il costo al

minuto); infine, non resta che sommare i due valori ottenuti. Per estrarre il valore delle ore e quello dei minuti si usano le funzioni ORA e MINUTO.

La formula da inserire nella cella CIÒ è quindi:

Alcuni esempi di come Cale può visuslizzzare un numero seriale

=0RA(Cerca *

MINUT0(C6)*C8/6e

Grazie alle precedenze predefinite di calcolo e alle proprietà delle operazioni matematiche, la formula

funziona perfettamente; per rendere più evidenti le precedenze è possibile inserire alcune parentesi: i il» - Op«nOrtict.oia 1.1.0

Eli»

Uodilk)

Rimali;;*

inuma

Famulo

g o □ Q B £b X <<b E "SS S Si i2j

£[njm»mi

Cali

FiQsttra

2

)

+

(MINUT0[C6)'(C8/6O))

* E 3 @ fw3s~3 0 00 0

4 -. »^ •_ .

Se avete bisogno di maggior precisione, potete usare anche i secondi: probabilmente non servono

ai fini della fatturazione, ma magari per un uso di massima del GPS.

Date nel futuro: la

fattura con pagamento a L'aggiunta di elementi fissi ci permette dì

personalizzare la visualizzazione della data

30-BO gg d.d.f.m. Tutti siamo d'accordo sul fatto che l'economia, quantomeno la nostra, andrebbe molto meglio se


tutti pagassero i propri fornitori (di beni o di servizi) entro 10 giorni dalla consegna del lavoro. Purtroppo

vale la regola che più il cliente è forte e più tardi

- optnoiiK» org 1.1,0 FjsnBIO

'immilli

paga il fornitore, che si trova quindi a fare anche la

[ib

* a a e h«*- d . "-j :

""-■ -

D

-■'-■'

OC

BQ □«

parte de! finanziatore. Considerazioni politico-finan ziare a parte, di solito un pagamento considerato rapido prevede la formula 30GGDFFM, che significa

che il pagamento avverrà alla fine del mese che si trova dopo 30 giorni dalla data della fattura. Ad esempio, se la fattura porta la data del 2 di CfcMù MJrio Totale

< M K

marzo, il pagamento dovrà avvenire entro ti 30 di

t 3:5.00

aprile. In casi come questo, fatturare il 2 o il 31 di marzo non fa alcuna differenza riguardo alla data in cui si verrà pagati. Notate che la dicitura 30GGDFFM sta in realtà per 1

mese commerciale dalla data della fattura, a fine -.■.

.

mese e non è legata strettamente a 30 giorni; ad calcolo della retribuzione sulla base

esempio, se la data della fattura è l'I marzo, il

delle ore lavorate è un esempio di

pagamento scade comunque il 30 aprile, non il 31

operazione diretta

di marzo. In termini commerciali, ogni mese viene arbitrariamente considerato di 30 giorni. Se state compilando una fattura e volete indicare

esplicitamente la data di pagamento, le cose si fanno complicate, perché i mesi non hanno tutti lo stesso numero di giorni e calcolare quindi qual è l'ulti mo giorno del mese successivo non è operazione da

* a a a ® ® 111 LflJ OOOO J) ■• V*»"

I

«Bwvmla UcacCreiOOJ

D'I»

poco. Per fortuna viene in aiuto la funzione FINE. MESE,

che restituisce la data dell'ultimo giorno del mese

C

dopo un certo numero di mesi dalla data indicata. Notate che la formula nella cella B14 fa riferimento

alla cella Al per quanto riguarda la data della fattu ra, mentre il secondo argomento della formula (il valore 1) impone che si sommi un solo mese alla

data della fattura stessa. 1

< , ■

Nella figura 6 sono state introdotte due novità: la

1 | ,J,1 . r,'

prima è che il pagamento è stato spezzato in due parti (un acconto del 45% e il saldo per il rimanente 55%) e che il saldo ha come scadenza 60GGDFFM. Nella cella B15 va ovviamente inserita la formula: Un esempio di calcolo di una fattura con pagamento diviso in due parti

=FIN£.HESE(A1;2)

che restituisce la data dell'ultimo giorno del mese con

tando due mesi a partire dalla data di fatturazione.

Le date sotto controllo: il £4*

ST-lfpck

ho

Inulti»

f.i*.u j

a fio xa

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ijiixrwnj

tX'

HpMrt

calcolo dei compleanni

J

«

SiSiaUJ DODO

*• B e

B B D" «

l'i=r

II calcolo dei compleanni può sottintendere problemi

più complessi di quanto possa a prima vista sem

■>!#■• kxtt-3 l~m*3>u:i»4 I CN rn* iti

Pioi*hno i.^n|Jr«n>n U«to,FJ foEnfih-iilo

brare. Supponete ad esempio che abbiate l'elenco delle date di nascita dei vostri colleghi (o dei vostri

compagni di classe, o di coloro che fanno parte del vostro circolo filatelico e via di questo passo) e che

vogliate costruire una tabella che vi segnali a ogni avvio se è il compleanno di qualcuno. Usando le semplici operazioni sulle date c'è da

diventare matti, anche perché occorre tenere pre senti due problemi:

Cale ci consente di tenere nota delle date di

compleanno di parenti, colleghi e amici

> nel caso di persone nate il 29 febbraio, la tabella deve visualizzare il corretto compleanno astronomico, cioè il giorno 1 marzo; > nel caso che. durante l'anno in corso, il

~


TABELLA 2

I formati di data e ora di Cale Ecco una breve descrizione dei formati usati da Cale per la gestione delle date

Codice G

GG

GGG 0 NN GGGGo NNN M

MM

MMM MMMM ■'■■■■■; AA AAAA

WW

0

00 h

Significato

Esempio

Mostra il numero del giorno medianie una sola cifra. Se il giorno richiede due cifre, ne vengono usate due

Mostra il numero de! giorno mediante due cifre. Se il giorno richiede una cifra sola, viene aggiunto uno zero

15

iniziale

04

Mostra il nome del giorno delta settimana, espresso in forma breve (tre lettere)

lun

Mostra il nome del giorno della settimana in forma completa

lunedì

Mostra il numero del mese mediante una sola cifra. Se il mese richiede due cifre, ne vengono usate due

12

iniziale

06

Mostra il nome del mese, espresso in forma breve (tre lettere

giù

Mostra il nome del mese in forma completa

giugno

Mostra la prima lettera del nome del mese

9

Mostra l'anno mediante due cifre

04

Mostra l'anno mediante quattro cifre

?<km

Mostra il numero della settimana. Questo dato può essere influenzata seconda che si imposti come primo giorno della settimana il lunedì o la domenica Mostra il numero del trimestre

2

Mostra il numero del trimestre in forma lunga

2. quarto

Mostra le ore mediante una cifra. Se l'ora richiede due cifre, ne vengono usate due

m

Mostra i minuti mediante una cifra. Se i minuti richiedono due cifre, ne vengono usate due

ss

Mostra i minuti mediante due cifre. Se i minuti ne richiedono una sola, viene aggiunto uno zero iniziale

Mostra i secondi mediante una cifra. Se i secondi richiedono due cifre, ne vengono usate due

Mostra i secondi mediante due cifre. Se i secondi ne richiedono una sola, viene aggiunto uno zero iniziale

compleanno di qualche persona sia già passato,

2 45

Mostra le ore mediante due cifre. 5e l'ora ne richiede una sola, viene aggiunto uno zero iniziale

s

6 12

Mostra il numero del mese mediante due cifre. Se il mese richiede una cifra sola, viene aggiunto uno zero

hh

mm

4 lc:

3 If.

15 03 9 47

47

09 6 32 32

06

La prima consiste nel calcolare la data del com

la tabella deve visualizzare ii compleanno

pleanno rispetto all'anno in corso. Per far questo si

dell'anno seguente.

usa la funzione DATA:

Per aggirare tutti gli ostacoli è conveniente scom

=DATA<AMN0(tA$l):MESE(B4);GIORNO(B4))

porre il problema in elementi semplici e realizzare una tabella come quella della figura 7.

che riporta la data composta dall'anno in corso {che

Per prima cosa è opportuno inserire in una cella la

estrae dalla cella Al, utilizzata come riferimento

formula che calcola la data di oggi; nella cella Al

fisso), dal mese della data di nascita (estratto dalla

bisogna quindi scrivere la formula:

cella B4) e dal giorno della data di nascita {estratto anch'esso dalla cella B4). In pratica, visualizza il giorno del compleanno relati vo all'anno in corso.

Nel nostro esempio è stato utilizzato un formato di

Tutto va bene se il compleanno deve ancora arrivare,

data molto personalizzato, che prevede l'uso anche

ma se è già trascorso, come si fa a sapere quanti

di una stringa testuale; in ogni caso, il valore della

giorni mancano?

cella è un numero seriale.

Basta porre una condizione che visualizzi il com

Nella colonna B sono riportate le date di nascita

pleanno dell'anno in corso se non è ancora pas

delle persone.

sato e visualizzi quello dell'anno seguente se

Ovviamente questo dato è stato introdotto così

invece lo è.

com'è e non è il risultato di alcuna operazione.

E' sufficiente quindi confrontare la formula che cal

Per calcolare il compleanno successivo e riportarlo

cola il compleanno dell'anno in corso con il numero

nella colonna C occorre invece compiere un paio di

rappresentativo della cella Al e, in base al risultato

operazioni.

del confronto, visualizzare la data del compleanno


TABELLA 3

Interazione fra i formati data e ora Ecco una breve descrizione dei formati di origine di Cale e della loro interazione

Formato d'origine 1

Formato d'origine 2

Esempio

Formato finale Numero [indica i giorni che

25/12/04-23/12/04=2

Data

Data

Data

Numero

Data

25/12/04 + 1=26/12/04

Data

Orario

Data&orario

25/12/04 + 12.30.00=25/12/04 12.30

separano le due date)

Data

Data&orario

Numero

25/12/04+26/12/04 12.30.00 = 76693.52

Orano

Orario

Orario

12.40.00-12.35.00=01.05.00

Orario

Numero

Orario

Data 6. ora rio

Data&orano

Data 6.0 ra rio

Data&orano

Numero

Numero

Numero

Orano con il numero di ore che supera le 24 {1=24 ore) Data&orarìo

12.30.00+1=36.30.00 12.30.00+25/12/04 12.30=26/12/04 01.00

Orano con il numero di ore che

25/12/04 12.30+01/01/00

supera le 24

01.00=920365.30.00

Data&nrario

25/12/04 12.30+3 = 28/12/04 12.30

Numero (le date sono espresse in

38273-23148 = 15125

giorni; il risultato è la differenze in

(equivale a 13/10/04-17/05/63)

giorni tra le due date)

di questo anno o del seguente.

della cella relativa, mentre se mancano meno di

Nella cella C4 va perciò inserita la formula:

sette giorni alla fatidica data, si vuole un avverti mento stampato a video {"II compleanno si avvicina"

=SE < OATA ( ANNO ( SAS1 ) ; MESE ( B<1 ) ; GIORNO ( B4 ) >=$AS1 ;

andrà benissimo).

DATA[ANN0($AS]);MESE(B4);GI0RN0(Bd);

In questo caso è sufficiente usare la funzione SE,

DATAI(ANNO!SA$1)+1];MESE(B4);GIORNO(B4)

ma in una modalità detta "annidata", che contiene, in questo caso, fino a due controlli nella stessa

Mediante i! riempimento automatico, trascinando

istruzione.

cioè il piccolo quadrato che ottenete ciiccando sulla

In pratica la formula da inserire nella cella E4

cella verso il basso, potete poi copiarla in tutte fé

diventa la seguente:

celle sottostanti e avere così le date dei prossimi compleanni di tutte le persone dell'elenco.

=SE(04=0;"Augun";SE(D<l<7;"La

festa

si

avvicina"

■))

Possedendo la data del compleanno venturo è semplice calcolare i giorni che mancano al com

Rispetto alla precedente formula, è stata sostituito

pleanno stesso, usando una semplice operazione

'" con un'altra istruzione SE: notate che è opportu

matematica: basta sottrarre il valore della cella Al

no inserire per prima la condizione più particolare.

dal valore della cella C4; la cella D4 contiene

Se il valore della cella D4 è 0, la formula visualizza

infatti la formula:

il testo "Auguri!" e non procede con la verifica del

resto della formula, anche se (a rigor di logica) =C4-SA$1

anche la seconda condizione è soddisfatta: 0 è infatti inferiore a 7.

che riporta i giorni che mancano al compleanno

Se il valore di D4 non è 0, Cale verifica la seconda

venturo.

condizione: se il valore è inferiore a 7, visualizza il

Non rimane altro che evidenziare, nella colonna E,

testo "La festa si avvicina" e non fa null'altro.

se è il compleanno di qualcuno e, nel caso, far com

Se nessuna delle condizioni precedenti è vertficata,

parire nella cella della colonna E la scritta "Auguri!".

Cale visualizza "", cioè nulla.

E' sufficiente la seguente formula:

=SE(D4=G;"Augun";""l

Altre funzioni II calcolo delie date e dei giorni non termina certo qua: è sufficiente dare un rapido sguardo al manua

Funziona egregiamente. E se invece si volesse un

le in linea delle funzioni per comprendere quante

minimo di preavviso per poter organizzare una

esse siano e quante funzionalità di Cale debbano

festa di compleanno?

ancora essere scoperte.

Ecco, quindi, che si richiede una nuova funzionalità:

Questo è un inizio, un piccolo lume per non lasciarvi

se la data odierna è il compleanno di qualcuno si

da soli nel mare magnum delle funzioni dei fogli di

vuole che compaiano gli auguri in corrispondenza

calcolo.

~


OpenOffice Base: Access sarà solo oo ricordo Tutti abbiamo bisogno di gestire informazioni, dalla semplice agenda

alle spese effettuale. E quando un foglio di calcolo non basta, bisogni! passare ad un database. Ma con OOBase è un'altra storia...

Francesco Consumi <f.consumiglinuxpratico.com>

Per la gestione dei dati in maniera organizza ta si utilizza spesso un foglio di calcolo, almeno all'inizio. Quando i dati, poi, diventa no più articolati e crescono di numero, l'utilizzo di

dall'ombra queste funzionalità, le unifica sotto una

un database diventa quasi indispensabile.

unica interfaccia - che appunto prende il nome di

Il software libero presenta tutta una serie di databa

OpenOffice Base - e finalmente si dota di un motore

se affidabili e veloci per la memorizzazione di que

SQL interno che lo rende capace di gestire tabelle,

ste

query e relazioni in maniera autonoma.

informazioni:

pagine più

per

prenderemo

diffuso

database

nostro

come al

conto

riferimento

mondo,

che

in

queste

MySQL, trovate

il

Per questo compito non è stata reinventata la ruota

in

scrivendo l'ennesimo database, ma è stato ingloba

tutte le distribuzioni.

to il programma HSQL

Più che al funzionamento del database - altre sezio

http://hsqldb.sourceforge.net/

ni di questa raccolta ne parleranno diffusamente -

un piccolo motore SQL scritto in Java che ha tra i

si focalizzerà l'attenzione su come presentare le

suoi pregi la leggerezza (meno di 100 kilobyte (!) di

informazioni a video o su carta, cercano di dare un

dimensioni) e la completezza delle funzionalità.

vestito elegante alle tabelle utilizzate, in modo che

Tutte le parti che contribuiscono alla gestione e pre

sia possibile gestire facilmente i nostri dati.

sentazione dei dati, ovvero tabelle, query, formular!

Per raggiungere il nostro scopo abbiamo scelto i!

e rapporti sono salvabili in un unico file con esten

nuovo OpenOffice 2.0, o meglio 1.9.X perché la

sione .odb, nel più puro stile Access, con i suoi pregi

nuova versione della suite da ufficio sostenuta da

e difetti.

Sun Microsystems è ancora in fase di forsennato sviluppo, e le release intermedie si susseguono con

Indossiamo il grembiule

una frequenza impressionante.

Dopo questa breve digressione, veniamo a noi. Per

La novità più evidente di questa nuova uscita è pro

cucinare il piccolo gestore di indirizzi basato su

prio il programma denominato Base, che punta a

MySQL che vogliamo, ci servono alcuni ingredienti.

colmare il vuoto che forse finora ha tenuto lontani

Il primo di questi è, ovviamente, MySQL. il secondo

la maggior parte di utenti di Microsoft Office, ovve

è OpenOffice 2.0, che potete scaricare dal web.

ro quello di un equivalente di Access.

La versione beta 1.9.79, che è l'ultima al momento

Eppure lo avevo già visto... La storia del software di gestione dati all'interno di OpenOffice è quantomeno curiosa, tanto che lo si

può definire uno dei programmi più accuratamen te... nascosti.

Difatti, già l'attuale versione 1.1.x dispone di gestione di tabelle, form, query e report configura

bili per gestire decine di fonti dati diverse, solo che pochi lo sanno, perché queste funzionalità sono prive di una interfaccia unificata e se ne stanno

nascoste sotto ad ognuno dei moduli della suite: per mostrare tutto questo è sufficiente premere F4 dall'interno di uno qualunque dei programmi per

veder comparire le funzionalità nascoste. L'unica caratteristica che è veramente assente dalla versione attuale è la possibilità di salvare il tutto assieme in un solo file, e di includere in esso

anche i dati: OpenOffice 1.1 è privo di un motore di database interno, ed è capace soltanto di connet

La

versione

2.0

porta

la

novità

di

Sotto 00 1.1.x, premendo il tasto F4 si attiva la

modalità "gestione dati" sconosciuta ai più...

tersi a sorgenti dati esterne già esistenti. far

uscire


n disponibile tradotta in italiano, è scaricabile all'indi

versione installata), e chi non si trova le icone ne!

rizzo Internet:

menu può lanciare il programma principale con:

ftp://mirror.switch.eh/mirror/OpenOffite/contrib /rc/2.0bc/00o_2.Gbc^LinuxIntel._instal.l_it.tar.gz

$ /opt/openoffice.orgl.g.xx/program/soffice

Per chi ha confidenza con l'inglese consigliamo però di scaricarsi l'ultima versione di sviluppo, che ha

aggiungendo i parametri

fatto significativi passi avanti in termini di stabilità

-impress subito dopo il nome: ad esempio, per

-writer, -ca\c,

-base,

e rifinitura dell'interfaccia rispetto alla build 79.

lanciare il modulo di foglio di calcolo, sarà sufficien

L'indirizzo cui trovarla è

te digitare:

ftp://mirror.switch.cn/mirror/OpenOffice/developer/ Una volta scaricato il file che ci interessa, l'installa

$

/opt/openoffice.argl.9.xx/program/soffice

-cale

zione si effettua innanzitutto estraendo il contenuto dal file .tar.gz:

Ora che abbiamo OpenOffice, ci servono altri due ingredienti per completare il piatto, ovvero quelli

# tar xzvf

Ooo 2.Bbc

Linuxlntel

che permettono di collegare OpenOffice e MySQL:

instali it. tar.gz

le strade da seguire, in questi casi, sono diverse, e

Fatto questo, scopriamo che il setup... non c'è.

qua di seguito utilizzeremo i driver JDBC, che preve

Abbiamo soltanto una cartella RPMS con all'interno

dono quindi l'installazione dell'ambiente di esecu

una serie di file .rpm, di cui alcuni sono specifici per

zione Java di Sun MicroSystems.

certe distribuzioni, ad esempio

Per tutte le istruzioni seguite il riquadro 1.

openofficeorg-redhat-menus-1.9.79-l.noarch.rpm

che. nelle versioni più nizzate,

sono

nuove,

presenti

nella

non

ancora

directory

~

Al lavoro con QPBase

openofficeorg-su5e-menus-1.9.79-l.noarch.rpm

italia

OOBase permette di fare quasi tutte le operazioni

desktop-

sul database MySQL, tranne una: la creazione del

integration/: questi sono i file che contengono i

database vero e proprio. Ecco che l'unico passo che

collegamenti per i menu e altre impostazioni speci

dobbiamo compiere dal di fuori di Base, è creare un

fiche per queste distribuzioni, e possiamo eliminare

database

quelli che non riguardano l'attuale installazione

nostre tabelle:

vuoto

di

MySQL,

in

cui

creare

le

prima di proseguire. Per effettuare l'installazione su distribuzioni che utilizzano gli rpm (RedHat, Fedora.

» mysql

Mandrake etc), sarà sufficiente digitare:

Enter

u

rpm

-Uvh

'.rpm

-h

localhost

-u

root

-p

password:

Welcome to ttie MySQL monitor.

Conmands end with

Vour HySOL

6

connettimi

id

is

to

;

or \g.

server version:

4.B.2G

mysql> CREATE DATABASE prova;

Svolte queste operazioni, ci troveremo OpenOffice

Ouery

OK,

1

row affected

(6.89

sec)

installato in /opt/openoffice.orgl.9.xx (secondo la

RIQUADRO 1

Installare JAVA e i driver di collegamento JDBC OpenOffice Base non riesce ad accedere nativamente ai

# ed

database MySQL. ma deve utilizzare i drivers ODBC o JDBC.

# /percorso/di/scaricamento/jre-I 5 6 92-linux-i586.bin

/opt

Nel primo caso, servono i programmi unixodbc e myodbc, nel

secondo il runtimejava {)RE) e il driver mysql-connector-

java. In queste pagine verrà utilizzata la seconda strada, anche perché l'installazione de! JRE è quasi indispensabile all'interno di OpenOffice Base, se non altro per non farsi tar tassare da messaggi che lo richiedono ogni volto che si crea una nuova connessione. Per installare il JRE, qualora non lo abbiate già. recatevi sulla pagina internet

e seguite le istruzioni. L'ultimo ingrediente è il driver JDBC per Java, che trovate all'indirizzo http://dev.raysql.com/downloads/connector/j/3.Q.htmi una volta scaricato il file .tar.gz contente il driver, potete

decomprire dall'archivio il file di nostro interesse

9 tar xzvf mysql-connector-]ava-3.S.Ì6-ga.tar.gz mysql.-connector- java"

http://w^.]3va.com/it/download/manuai.jsp e selezionate il download LinuxRPM (fiie j re-l_5_Q_02-

Iinux-i586-rpm.bin), se utilizzate distribuzioni basate

L'ultimo compito da portare a termine prima di poter iniziare

appunto su RPM, altrimenti utilizzate la versione Linux gene

il lavoro sul database riguarda la configurazione di Java e del

rico (file j re-l_5_0_G2-liniJx-i586.bin). Una volta scarica

driver all'interno di OpenOffice.

to il file c'è da renderlo eseguibile con:

Avviatelo e dall'interno del menu 5trumenti->opzioni {Toois ->options), nella sezione "OpenOffice.org->Java". controllate

t

ed

/percorso/di/scaricamento

#

chmod a+x

jre-1 5 0 62-linuif-i5B6.bin

che sia attiva la VM java, e se non lo è aggiungete il percorso in cui è stata installata, che dovrebbe essere /usr/java/ jrei.5.0 02 per il pacchetto RPM oppure /opt/jrel.5.0_Q2

nel caso abbiate scaricato la versione RPM potete eseguirlo

per il binario, e infine aggiungete al ciasspath, tramite il bot

direttamente. Nel caso, invece, della versione generica,

tone "Aggiungi archivio", il file mysql-connector-java-3.0,16-

dovrete posizionarvi nella directory dove preferite avvenga

ga-bin. jar, dopodiché, chiudete e riaprite OpenOffice affin

l'installazione:

chè carichi correttamente la VM Java.

*


.

Anche se non strettamente obbligatorio, è più sicu ro utilizzare un utente per accedere al database

»

senza utilizzare i'account di root: per il momento

'..-:,,,„Benvenuti

p rtll

1. S^aona dat*&3^ ■}. Conhgma ionn-n^ '/ne

J.

.'.'ii.

.1.:.

di Op«>n Ifflce.

IlatreM magli

stente. In ittrvnl ■rjGmwaem. Ira in k n

gì»»:

^r

daremo a tale utente tutti i privilegi sul database

prova (inserimento, modifica, cancellazione etc), non precludendoci la possibilità, in futuro, di limitar ne l'operato:

*•*

mysql> USE

ComerelM» [■'■"L~:ì = rr 'reiir nuovBda

AH

prova;

mysql> GRANT ALL

unti

|;

PRIVILEGES ON

prova TO

utente prova IDENTIFIED BY

D4tB AH

'password1;

mysql> OUIT;

PolOlO connpf[pi\i n U" tì.-imbn-.p M-,^OL uidftQfl ODHC DJCQC

Adesso lanciamo OpenOffice Base per gestire il nuovo database. Partirà un wizard, che come prima cosa chiede se creare un nuovo database, o connet

tersi ad uno esistente: la creazione utilizzerebbe il cn GCfS£ iDarn Databa on pBC Um Database

motore interno, mentre noi vogliamo gestirne uno esterno con MySQL appunto. Scegliamo questa

seconda strada, e specifichiamo che è di tipo MySQL {figura 2), e nella finestra successiva indi t

'

>--.ì.'-y.h'.:-,'^^:

chiamo di connettersi tramite JDBC [figura 3). Verrà richiesto il nome del database, e indichiamo

? Configura connessione

GpenOfrict ™g una flailtì fti dnvcrpQC-

1 t infiguri conn*s5ioiw

"prova", e il nome del server, che per il nostro esempio è localhost [figura 4). Infine, c'è da inse rire ii nome utente con il quale si accede a MySQL, root oppure, preferibilmente, quello da noi appena creato (utente prova), come in figura 5. Nell'ultimo passo, è sufficiente premere "fine". Fatto questo, siamo finalmente all'interno di Base {figura 6) e possiamo creare le tabelle di cui abbia

mo bisogno per il nostro esempio: per evitare di concentrarci troppo su esempi complessi, andremo a gestire un elenco di contatti che comprende

anche le E-Mail, con la possibilità che, ad ogni nome, corrispondano più indirizzi di posta. Saranno quindi necessarie due tabelle, una conte

nente indirizzi ed una contenente E-Mail, con una relazione tra la prima e la seconda di tipo "uno a Le fasi di un collegamento a MySQL

tramite JDBC: potete verificare che la classe funzioni con il tasto Test Class

molti" per permettere di salvare un numero indefi nito di indirizzi di posta per ogni persona.

Completeremo con un campo descrittivo, una tabel la di "tipi di indirizzo", per distinguere i privati dalle aziende, e per mostrare come si possano gestire questo tipo di campi a scelta obbligata. Selezionate "Tabella" nella colonna di sinistra e poi, nei Task a destra, "Crea tabella in vista struttu

ra.-..": comparirà davanti l'editor di campi, che darà una certa sensazione di dejà vu a chi proviene da Microsoft Access (figura 7).

In alto, nella tabella, si potranno impostare il nome dei campi, il tipo ed eventualmente una descrizio ne, mentre in basso nella form si potranno decidere alcune caratteristiche legate al campo impostato, come ad esempio la lunghezza, il fatto che il campo debba contenere necessariamente un valore etc. Ecco la lista dei campi da inserire: o id, integrale [integer], impostare in basso

"Valore Automatico" a Si. Questo campo sarà Selezionate Tables (Tabelle) a sinistra e, a destra, "Create Table in Design Mode"per iniziare a lavorare subito...

anche la chiave primaria, che si imposta sele zionando la riga (o le righe, in questo caso è una sola) interessata, cliccando con il tasto destro del mouse e attivando il check "Chiave


Primaria", facendo comparire il simbolo di una chiavina a lato:

o nome, testo [varchar], impostare in basso la lunghezza a 100 e l'inserimento obbligatorio a si

o tipo, integrale [integer] o indirizzo, testo [varcharl, lunghezza 100

-. I

o cap, testo {varchar], lunghezza 5

hw-w-u i imw i

I

.'

*t*\

ciirirnOtMfci

"1

o citta, testo [varchar], lunghezza 100 o provincia, testo [varchar], lunghezza 2

o telefono!., testo [varchar], lunghezza 20 o telefono2, testo [varchar], lunghezza 20 o telefono3, testo [varchar], lunghezza 20 o telefono4, testo [varchar], lunghezza 20 tn alto possono essere impostati i campi, e in

E' importante impostare la chiave primaria, perché

basso le caratteristiche degli stessi

altrimenti Base non ci permette di inserire i dati. Premete Salva (il terzo bottone della barra strumen ti), e date nome "indirizzi" alla tabella.

E la volta ora della tabella "email", composta di tre campi: armuljriD

o id, integrale [integer], valore automatico a sì.

1IMH» M(H*I

i:<

i e t

e! j

chiave primaria o id indirizzo, integrale [intero] o emaif. testo [varchar], lunghezza 50 citta

II campo id non sarebbe strettamente necessario,

_)

IHhnJ •mi

ma altrimenti non si possono inserire dati, mentre il

1 carne» Ifw tono iitp ntrottneo a un»*

campo id indirizzo è quello con il quale ci colle

OwT BOM4>4t. vingOng w* raBBI,

gheremo alla tabella indirizzi. Infine, creiamo la tabella "tipijndirizzo", composta

di soli due campi:

1

r^tMson* dvi {ampi

o id, integrale [integer], valore automatico a si,

1

A;;

r .-;■ -J—

«

chiave primaria

A Fontulani tacondn tM

o nome, testo[varchar], lunghezza 20

v Utoìr

*n pcttte usua e»* t culi a netti

Questa tabella possiamo popolarla immediatamen

*

te: dopo averta salvata e chiusa, apritela di nuovo e questa volta si aprirà in modalità gestione dati - e inserite i nomi "privato" ed "azienda" nel campo

■-, i

mi - 1 unii d*l Idi iuI

i

nome. Il campo "id" si valorizzerà da solo. La struttura dei dati è ora completa, e possiamo passare a disegnare la form (formulario, nella tradu

.-::

■:■■■

_l -1

zione italiana) per gestirli, andando nella sezione

Formulari (Forms); per faticare meno possiamo uti lizzare il wizard disponìbile premendo "Use Wizard to Create Form".

La finestra di immissione dati che vogliamo ottene

J

.iti

appiè ■ wcaa» *

Ma «no-f.

natalanco A vrHlrB W>WU«(1I

y

re dovrà prevedere la possibilità di inserire una volta per tutte i dati di un nostro contatto, permet tendo la possibilità di aggiungere, modificare o can IH

cellare le varie E-Mail associate allo stesso.

i'

u

La prima domanda che ci viene posta all'apertura del wizard è relativa alla tabella da utilizzare: sce

1 .-..— -

i

\Z

gliamo "indirizzi" e tutti i campi in essa contenuti {figura 8). Fatto questo specifichiamo che vogliamo

i-

1

J

1

j

1

J

1

j

gestire un sottoformulario {figura 9). Ne! terzo passo del wizard, indichiamo che il sottoformulario deve essere collegato alla tabella "emaif". della quale selezioniamo tutti i campi [figura IO).

Le due tabelle contengono informazioni tra loro col

legate, e ad un valore di id nella tabella "indirizzi"

©fi)

Le fasi della costruzione di un formulario con un sottoformulano collegato


possono corrispondere diverse E-Mail, quelle che hanno id indirizzo uguale ad id. Nel passo succes sivo dobbiamo indicare proprio i campi che collega

-■""

no le due tabelle, e nel nostro caso sono "id" per gli indirizzi e " i di ndi rizzo" per le E-Mail (figura 11}.

F

f

La quinta decisione è relativa alla disposizione dei controlli nella form e nella subform. Decidiamo di

utilizzare il layout a blocchi per gli indirizzi (il quarto

>»»

e ultimo della fila) e quello a griglia per le email (il terzo), per rendere chiara la relazione tra i dati e

ILDnhr-4

mostrare facilmente righe multiple per la tabella dettaglio.

Saltiamo il passo numero sei, e al passo sette deci diamo lo stile della form, che però lasciamo al vostro gusto.

Nell'ultimo, diamo un nome alla form e indichiamo

che vogliamo entrare in modifica ("Modify thè form"), per poter effettuare alcuni ritocchi. L'aspetto iniziale sarà quello visibile in figura 12, che però necessita di qualche intervento. Dobbiamo eliminare il campo id, perché è automatico e quindi fisld from thè palile lable

eliminate pure il campo "tipo" per sostituirlo con

!

tipo

non ha senso permetterne la modifica all'utente:

fld from thè Lisi Tabi e

1

:

una lista a discesa fissata che proponga il tipo di indirizzo prendendolo dalla tabella che abbiamo

cap

citta

predisposto per questo.

prov

elefonol

Togliamo i due campi in più e risiste

elffnno;

C. ' x

miamo i superstiti fino ad arrivare alla

lipo

E' possibile modificare la form costruita in automatico, aggiungendo magari una listbox che vada a prendere i valori da un database

situazione in figura 15, aggiungendo anche un'etichetta per descrivere meglio la griglia delle E-Mail. I controlli

si trovano tutti nella barra strumenti

\7

"Controls". Noterete come tutte le etichette siano tronche dopo aver ristretto i campi cui sono collegate. Dal momento che esse file £dit

View Insert Fo_rmat

Table IoqIs

Window Help

Casella di riepilogo

formano un gruppo insieme al campo di modifica sottostante, l'unico modo di

Tipo indirizzo Francesco Consumi

Privato

separare il gruppo, modificarle, e poi ripristinare per comodità di gestione il

indirizzo

gruppo dei due elementi: clìccate con il destro sul

Via San Pietro, 14 cap

allargarle indipendentemente, è di

città

50050

prov

gruppo, poi

scegliete group->ungroup (gruppo

->separa gruppo), sistemate le etichette, variando

Cerreto Guidi

se serve anche il testo con un doppio clic che apre

telefono 0001

le proprietà del controllo, e poi riunificate i due

|000031

componenti.

Indirizzi di posta elettronica

Ora manca la casella combinata per selezionare il

emaìl i*.consumi(Siolt relinux.com

tipo di indirizzo: dalla barra strumenti selezioniamo

consumi@emozionifotografiche.it

il controllo "casella di riepilogo" (attenzione, non scegliete la "combo box") e lo posizioniamo vicino al campo nome; si apre un wizard che ci chiede a quale tabella va collegata {figura 13), e scegliamo "tipijndirizzo", poi quale campo deve mostrare,

cioè "nome", infine quali sono i campi da coilegare Record 1

|of

insieme, cioè "tipo" per gli indirizzi e "id" per

2

tipijndirizzo (figura 14). Terminata l'impostazione, diamo al controllo un aspetto uniforme agli altri, mettendogli un'etichetta

^ Record |T Page 1 /1

Default

of 2

>

H

INSRT STO HYP *

Ecco come diventerà la form a lavoro

ultimato: niente male no? Pulita ed efficace

sopra e dandogli il bordo tridimensionale. Passiamo poi a modificare l'aspetto della griglia delle E-Mail. Dei tre campi serve solo "email", perché gli altri due vengono valorizzati in automatico; perciò clicchiamo su di essi col destro, e scegliamo "nascondi


colonna" ("hide column"), e allarghiamo "email"

fino ad occupare tutta la griglia. Al termine, l'aspet to sarà quello di figura 15.

.'/.,:

A questo punto la form è completa, e ia possiamo

: id

fi«i?o_indfr

1 id —4

provare subito, saltando dalla modalità di design

OH.

min;; g

delia form a quella di gestione dei dati, tramite il

pfOV

bottone "Design mode on/off" della barra strumenti

ItWon Di

!

laminilo

,

Upo

.—E

-~

1 >d

della form.

Provando ad inserire i dati e salvando, si verifica che tutto funzioni. I bottoni per navigare, per inseri

barra strumenti denominata "Form Navigation".

La nostra prima form è conclusa.

1 n

--.:

1

1

1

1

1

melico

idin j-Jmdmzzi mc.rzzi indir. zi mania

mdinzzo

-

sa vintle

■r1

1

1

re ed eliminare i record si trovano in fondo, nella

P

V

S

P

(7

ndmui

imi) e

e

r

funition

1 report e le query Adesso, dopo aver inserito i dati, dobbiamo presen

a you wjiI tu tuv» 111 WH

tarli in una forma elegante per la stampa. Poiché i

1. Frtld ^*l«tkMi

nostri dati sono sparsi in tre diverse tabelle, abbia

TJ ' = -, jj- -q1 i-t. n

i

~3

Mrflgj

J. LJ"'U'J fi-ij-r

mo però la necessità di raccoglierli prima in un'uni

»«(»,

■ Id

ca query, che poi utilizzeremo come base per il

..:, ;

report; in particolare, dobbiamo sostituire l'indice intero del tipo indirizzo con la sua descrizione lette rale,

e

della

lista,

di

prendere

il

primo

presupponendo

per

indirizzo

E-Mail

ora

sia

che

_J

drta

Q motb«Hhp a^dmlh*

il

: :

ih

J

5

^

roon.

più importante. Avviamo la creazione della query in modalità

design, e subito ci viene chiesto quali tabelle ne devono entrare a far parte: le scegliamo tutte. Creiamo le relazioni tra le tre tabelle: dalla tabella E-Mail trascinate il campo "idindirizzo" sul campo "id" di indirizzi e i! campo "id" della tabella "tipiindirizzo" verso il campo "tipo" di "indirizzi". Ora, selezioniamo i campi da inserire nella query:

trascinate verso la metà inferiore della finestra di design, nell'ordine, i campi "nome" di "tipi indiriz zo", cui darete un alias "nometipo" per distinguerlo

Le fasi della costruzione della query per la

dal nome della persona, poi i campi "nome" - che

generazione del rapporto: chi è abituato ad Access si sentirà a casa propria...

mettiamo come ordinato (sort->ascending), "indi

rizzo", "cap", citta", "provincia", "telefono!." e "telefono2" della persona, e infine il campo "email"

dalla tabella omonima. Poi salviamo con il nome "eìencoindirizzi". L'aspetto deve essere come in figura 16.

La query non è del tutto corretta dal punto di vista formale, perché restituisce righe duplicate quando

l'i»

-i '*'-*"'■"- ^""-~"

gli indirizzi hanno più E-Mail, ma per il momento ci va

bene

così,

per

avere

tutte

le

1

"•

'

Unico Indirli lì ed

e

« -

□■ 1

^ * '" ' * " J

iaìl

informazioni

nel report.

Selezioniamo un nuovo report con "use Wizard to

-

-

■"'-

|* g

^

— !»'

i**>

i—

■ rTF -■■-

Create Report...", scegliamo la query appena creata

e tutti i campi in essa contenuti {figura 17), cui diamo le etichette che preferiamo. Saltiamo le opzioni di raggruppamento {figura 18), e passiamo

al layout, in cui potete scegliere quello che più vi aggrada, poi concludiamo il wizard dicendogli che vogliamo modificare il report prima di vederlo in

funzione, in modo da ridisporre la larghezza dei campi in modo migliore rispetto a quanto fa da solo (figura 19). Sistemato tutto come volete, potete sal vare e chiudere il report, e poi riaprirlo in esecuzio ne per godervi il risultato {figura 20).

Bene, siamo giunti alla conclusione, abbiamo un database OpenOffice in grado di soddisfare tutte le nostre esigenze di gestione dei dati.

In alto la preview del report, modificabile, in basso il rapporto popolato con i dati reali. Proprio un bel risultato visto il tempo impiegato!


Notizie sempre aggiornate con RSS C'è una tecnologia che si sta diffondendo rapidamente in rete, che permette di disporre sul proprio desktop notizie aggiornate, prese direttamente dai nostri portali preferiti: parliamo di RSS Simone Contini <s .contirti@linuxpratico.com>

Lorenzo Mancini <l.tnancini@linuxpratico.com>

Tra gli interessi di molti utenti di Internet c'è

sicuramente la possibilità di essere sempre aggiornati con le informazioni pubblicate dai

-,

propri siti preferiti. Compiici prevalentemente la

mente all'utente, come lo è invece un file HTML.

notevole quantità di portali dedicati all'informazione

Solitamente l'utente dispone di un software che

e il fenomeno blog, negli ultimi anni sono saliti alla

svolge la funzione di news aggregator il cui compito

ribalta alcuni servizi che consentono all'utente di

è quello di interpretare, formattare ed eventual

ricevere automaticamente gli aggiornamenti dei siti

mente filtrare un numero arbitrario di feed RSS,

che li supportino. La tecnologia di questo tipo che

presentandoli opportunamente a video.

sta avendo maggiore successo è senza dubbio RSS

Si intuisce a questo punto che l'utilizzo principale di

(RDF Site Summary).

un feed RSS è quello di mettere a disposizione un

L'adozione di queste tecnologie ha modificato parte

contenitore di informazioni, come ad esempio una

della concezione standard di Internet come servizio

lista delle ultime novità messe a disposizione da un

pulì (il contenuto informativo è ricercato

attiva

webmaster, fornendo un titolo, qualche paragrafo di

conte

testo e un link alla pagina web di riferimento per

mente nuto

dall'utente) informativo

in

una

viene

di

tipo push (il

ricevuto

passivamente

dall'utente). Servizi di questo tipo non sono certo

leggere la notizia o l'articolo nel suo insieme.

La comodità per l'utente è notevole, visto che pro

una novità; i più maturi si ricorderanno di Active

babilmente egli inserirà nel proprio news aggrega

Desktop, una tecnologia con obiettivi analoghi

tor tutti i feed RSS che desidera tenere d'occhio, e

introdotta a metà degli anni '90, e numerose altre

da quel momento in poi sarà il software in questio

che non hanno avuto la stessa fortuna di RSS.

ne a controllare costantemente gli aggiornamenti

Dopo una rapida introduzione a RSS, vedremo le varie

dei feed e a proporre questi ultimi in un formato

soluzioni per sfruttare quotidianamente al meglio

leggibile all'utente.

questa tecnologia sui nostri personal computer.

La presenza di feed RSS in un sito è solitamente indicata con una piccola icona rettangolare costitui

Case BSS

ta dalla scritta "RSS" in bianco su sfondo arancione.

Partendo da una definizione che sia la più generale possibile, RSS è un formato testuale, strutturato

RIQUADRO 1

secondo le regole di XML, per la descrizione di un elenco di contenuti informativi.

i Storia di RSS

Un file in formato RSS viene generato - spesso in

in pillole...

maniera automatica - e messo a disposizione da un fornitore di contenuti. Le informazioni nel file RSS possono essere di vario tipo, ma nella stragrande

Dicembre 1997 ■ Userland.com adotta un formato basato su

maggioranza dei casi si tratterà di una serie di ele

XML per la distribuzione del proprio servizio Scripting News.

menti contenenti hyperlink e testo. Per riferirsi alle

Marzo 1999 ■ Netscape avvia il servizio My Netscape, basato

informazioni che vengono messe a disposizione nel

su RSS.

file, si parla di

Marzo 2000 - O'Reilly avvia Meerkat, uno dei primi web

feed RSS.

A questo punto ci si potrebbe domandare quali

aggregator.

siano i vantaggi di RSS rispetto ad altri formati

Giugno 2002 - Variety.com è il primo sito di news on-line ad

apparentemente analoghi. Prendiamo ad esempio HTML, il linguaggio utilizzato per scrivere pagine web: anch'esso è un formato testuale che svolge

adottare RSS. Autunno 2002/Estate 2003 -1 principali fornitori di servizi

blog adottano RSS.

una funzione simile, ovvero la descrizione di qual

Marzo 2004 - Sun adotta R5S per il proprio portale.

che tipo di informazione, e viene messo a disposi

Aprile 2004 - II Washington Post offre feed RSS dei propri

zione sulla rete da un fornitore di contenuti. Le dif

contenuti.

ferenze sono in realtà sottili, ma hanno delle

Luglio 2004 - Reuters apre il proprio feed RSS.

implicazioni notevoli.

Aprile 2005 - Supporto RSS implementato nel web browser

Tra queste la più rilevante è che un file in formato

Safari di MacOS X Tiger.

RSS non è pensato per essere presentato diretta


E' evidente che l'idea dietro RSS è estremamente

semplice, il che probabilmente è anche tra le ragio ni del suo successo. Dai primi sviluppi di quest'idea, avviati nel 1997 da UserLand.com e in seguito forma

= e* * +

lizzati da Netscape nel 1999, RSS è decollato negii anni successivi in coincidenza all'esplosione del

fenomeno blog, senza rimanere vincolato ai siti più

IT-l.Tm. .

;,,,...:,I1-W

.»»H

legati alle tecnologie informatiche: recentemente

infatti alcune grandi compagnie di informazione,

come BBC, Reuters e Washington Post hanno inizia to a distribuire dei propri feed RSS, e con buon tem pismo

anche

le

"La Repubblica"

principali e

testate

"il Corriere

della

italiane

come

Sera"

hanno

seguito l'esempio per le proprie pagine on-line. Nel riquadro 1 potete leggere una breve cronologia della diffusione di questo formato.

I software disponibili

-"

;:» » + B

I news aggregator possono svolgere il proprio com pito presentandosi in varie forme: per capire appie

HO41

1* noi**. gipntn^a— -1

no le potenzialità di questo tipo di comunicazione e per comprendere meglio i vantaggi delle varie solu zioni metteremo a confronto alcune tra le imple-

ni. oce] :

• ■

mentazioni disponibili nel panorama OpenSource.

>..

rii——»» Straw probabilmente è il più famoso news aggrega

Straw è il più anziato e il più famoso tra i

tor per l'ambiente Gnome, oltre ad essere il proget

news aggregator per l'ambiente Gnome

to più "anziano" tra quelli che vedremo; dopo tre

anni di sviluppo ha raggiunto una certa maturità, tanto che le recenti release sono state finalizzate principalmente all'eliminazione degli ultimi bug,

feed;

piuttosto che all'aggiunta di nuove feature.

dato di

chi

desidera

In linea con la filosofia di Gnome, Straw presenta

Inoltre, Straw

un'interfaccia semplice ed immediata, che permet

feed

te di accedere rapidamente a tutte le funzioni dis

tramite username e password.

feed

RSS

controllare

un

le

sicuramente

troverà

supporta

per i quali

sia

la

numero

possibilità

richiesta

di

smo

utili.

leggere

un'autenticazione

ponibili (figura 1). Sulla sinistra troviamo la lista dei

Come unica nota, sarebbe interessante vedere una

feed che stiamo osservando, con un numero tra

maggiore integrazione tra Straw ed il browser di

parentesi che indica eventuali aggiornamenti non

sistema; ad esempio, se durante la navigazione con

ancora visionati. Una volta selezionato un feed, a

Epiphany notiamo un feed RSS che vogliamo

destra in alto appariranno i titoli che esso mette a

aggiungere al nostro aggregator, il modo più veloce

disposizione, e scegliendo uno di questi l'eventuale

per farlo resta quello di trascinare il collegamento

testo associato e il link alla risorsa completa saran

sulla finestra di Straw, senza la possibilità di sfrutta

no mostrati nella vista sottostante. Al programma

re una voce di menu contestuale direttamente

viene inoltre associata un'icona di notifica nel pan

all'interno del browser.

nello di Gnome, in modo che qualunque attività si stia svolgendo sia sempre possibile controllare eventuali aggiornamenti semplicemente passando

aKregator è il news aggregator ufficiale dell'am

il cursore del mouse su tale icona.

biente KDE. Superati i canonici problemi di gioventù

Straw delega l'apertura dei link messi a disposizio

che lo hanno afflitto fino ai primi mesi del 2005,

ne dal feed al browser di sistema, sottolineando la

aKregator si presenta adesso come una soluzione

sua natura esclusiva di news aggregator. Come

completa e piena di funzionalità per la lettura di

vedremo tra poco, altri software offrono invece la

feed RSS.

possibilità di visionare le pagine riferite nel feed

È degno di nota il fatto che aKregator risulti molto

RSS nella stessa finestra dei news aggregator. Ci

ben integrato con il browser di sistema, Konqueror:

sono stati e sono tuttora in corso numerosi dibattiti

durante l'uso di quest'ultimo è possibile aggiungere

per eleggere la soluzione migliore tra quella pura e

feed RSS al news aggregator semplicemente trami

quella ìbrida. Ancora una volta, la scelta finale spet

te il menu contestuale associato al feed stesso

ta all'utente.

[figura 3); c'è da dire che in alcuni casi il link al feed

Tra ie altre funzionalità di Straw troviamo la comoda

non viene riconosciuto come tale e la corrisponden

funzione di ricerca, che permette di far apparire i

te voce nel menu contestuale non appare, ma si

risultati che soddisfano ii criterio specificato già

tratta di casi sporadici.

durante la digitazione della query [figura 2), insie

L'interfaccia utente del programma [figura 4) non si

me alla possibilità di dividere per categorie i vari

discosta in apparenza molto da quella già vista in


Straw,

tuttavia

menu

per

basta

un'occhiata

accorgersi

che

alla

aKregator

barra

dei

essendo all'interno di un news aggregator, non

propone

avremo la possibilità di aggiungere un feed RSS tra

un'esperienza diversa. In primo luogo, la vista sulla

mite il menu contestuale.

destra è organizzata a tab. in maniera da permet

Resta comunque da dire che la possibilità di visitare

tere l'apertura dei link di interesse nella stessa fine

le pagine web direttamente dal news aggragator è

stra del programma, senza dover ricorrere obbliga

una funzionalità molto comoda, almeno finché la

toriamente ad un browser esterno.

consultazione dei link riportati nel feed RSS non

Va notato che in questo modo aKregator si trova a

necessiti di una sessione di navigazione più com

mimare le funzioni di un browser, senza però offrir

pleta; in quei caso sarà comunque possibile aprirli

ne fa struttura: in altre parole per ia nostra sessione

in una nuova finestra dì Konqueror.

di navigazione non potremo usare gli strumenti che

Tra le altre funzionalità di aKregator troviamo il

ci aspetteremmo di avere a disposizione: una barra

Quick Filter, funzione di ricerca analoga a quella già

dell'indirizzo, la lista dei segnalibri etc... Inoltre, pur

vista in Straw, e un'icona di notifica dalla quale è tra l'altro possibile accedere rapidamente al menu di configurazione del programma.

Sage per FirefOM In risposta alla sempre crescente adozione di RSS, nelle ultime versioni del browser Firefox è stato introdotto il supporto per questo formato, in una

forma tuttavia piuttosto bizzarra: se durante la ^

navigazione si incontra il link a un feed RSS, questo provoca l'accensione di un'icona di notifica cliccabi-

le in basso a destra, attraverso la quale è possibile aggiungere il feed ad una serie di Segnaìibri RSS

(Live Bookmarks), che vengono via via aggiornati in maniera analoga a quanto farebbe un comune news aggregator.

L'impegno degli sviluppatori è apprezzabile, tutta via in questo modo è possibile visionare solo il titolo delle news presenti nel feed; per approfondire è necessario aprire la pagina completa, vanificando quindi uno dei vantaggi principali di un news aggre gator, ovvero offrire all'utente un veloce colpo d'oc

chio su tutte le novità recenti. Per sopperire a questa mancanza sono stati svilup 1 0 md 1 Q 1 pi* tfoe* f<TH et* CrtS DcWb Al ritai» Chotrang OWf frnctei &» ran (s &m-i ffe-Td* «:ri &* nani] tw ^aba ont

e

pati una serie di plugin; il più maturo al momento della stesura di questo articolo è indubbiamente Sage. L'installazione, come quella di tutti i plugin di Firefox, è quasi trasparente per l'utente; è sufficien

aKregator permette una migliore

te recarsi nella homepage di Sage e cliccare il link

integrazione con il browser Konqueror

Instali Sage. Al successivo riavvio di Firefox esso

sarà disponibile sotto la voce di menu Tools->Sage. Al suo avvio, Sage divide la vista di Firefox in due

sezioni {figura 5); quella a destra mantiene la lista dei feed RSS che si stanno osservando, e l'elenco dei titoli del feed attualmente selezionato, mentre quella a sinistra mostra una vista ordinata di box

grafici che riportano titolo, link e descrizione di ogni news contenuta nel feed RSS. Questa modalità di visualizzazione è molto efficace, e addirittura migliore di quelle già proposte da Straw e aKregator dal punto di vista della quantità di informazione presente in una singola schermata. Al momento in cui si sceglie una delle news riporta

te a sinistra in basso, la pagina completa corrispon dente viene aperta nella sezione di destra, realiz zando

una

perfetta

integrazione

tra

news

aggregator e browser Internet.

Un'ulteriore chicca è la possibilità di accedere diret Se il sistema integrato di gestione degli RSS di Firefox non vi piace, provate Sage!

tamente al motore di ricerca di feed RSS Feedster,

tramite una comoda barra di inserimento testo. I risultati della ricerca vengono presentati ordinata mente nella sezione di destra.


subito che non si tratta di un news aggregator in

Thunderbird

senso stretto come quelli finora presentati: piutto

Anche Thunderbird. altra applicazione derivata dal

sto esso mette a disposizione la possibilità di con

progetto Mozilla, dispone di un supporto RSS che

trollare un solo feed RSS, mostrando i titoli in esso

vale la pena prendere in considerazione: come ci si

riportati sempre in bella vista sul desktop ed

poteva aspettare, se Firefox propone un approccio

aggiornandoli ad intervalli regolari. Ciccando sul

alla lettura di feed RSS senza uscire dal proprio con

titolo di interesse, il link corrispondente si aprirà

testo di browser, con i già citati Live Bookmarks,

nella finestra del browser di sistema.

Thunderbird fa altrettanto, fornendo la possibilità di

Questo aspetto è comunque aggirabile aggiungen

gestire uno o più feed come se si trattasse di cartel

do al proprio desktop più applet per la lettura dì

le di messaggi di posta elettronica.

feed RSS, una per ogni fonte desiderata: in questo

Pertanto i nuovi titoli del feed appariranno eviden

modo il desktop stesso si comporterà da news

ziati in grassetto esattamente come le E-Mail non

aggregator.

ancora lette, sarà possibile ordinare con i soliti criteri i vari titoli e addirittura marcarne alcuni come

Web aggregator

spam. utilizzando il noto filtro messo a disposizione

Dopo aver presentato delle soluzioni client-side per

da Thunderbird.

la funzione di news aggregator, è giusto accennare anche alia possibilità di sfruttare i cosiddetti web

gfleshiet RSS

aggregator. Intuitivamente si tratta di applicazioni

Per chi non conosce gDesklet. stiamo parlando di

web che svolgono lo stesso compito di un news

un framework per realizzare e integrare sul proprio

aggregator, ma girano su una macchina remota e

desktop delle applet grafiche: ne esistono già molte

presentano i vari feed RSS attraverso pagine web

che svolgono le più svariate funzionalità, spesso

generate dinamicamente.

nella maniera più appariscente possibile. Benché in

Analizzare questi servizi nel dettaglio va al di là

molti casi questo contribuisca ad appesantire il cari

dello scopo di questa trattazione, tuttavia è giusto

co della vostra CPU. è innegabile che alcune di esse

notare che essi sono utilissimi nel caso in cui non si

siano gioiellini dei quali nessun amante del desk

abbia la possibilità di installare del software sulla

top, dopo averli provati, saprebbe fare a meno.

macchina in uso, o semplicemente se si preferisce

Naturalmente non poteva mancare una gDesklet

vedere i contenuti della propria lista di feed RSS

per la lettura dei feed RSS. E' bene sottolineare da

direttamente dal browser. Tra i servizi più noti di questo tipo ricordiamo SyndicS e Bloglines, raggiun gibili alle URL riportate nei riferimenti web.

WEBOGRAFIA

Riferimenti web

Ultimamente hanno avuto una buona diffusione dei blog-aggregator per le varie comunità di sviluppatori di progetti OpenSource, nei quali è possibile tenere sott'occhio gli estratti dei blog personali dei vari par

http://www.nongnu.org/straw/ - Homepage di Straw

tecipanti: riportiamo ad esempio il link di quello relati

http://akregator.sourceforge.net/ - Homepage di aKregate

vo al progetto Gnome http://planet.gnome.org/

http://sage.mozdev.org/ - Homepage di Sage

quello di un'iniziativa analoga nel panorama Kde

http://gdesklets.gnomedesktop.org/ - Homepage dei progetti

http://planetkde.org/

gDesklet http://www.syndic8.com/ - SyndicS. web aggregator http://wnw.blogUnes.com/ - Bloglines, web aggregator

http://en.wikipedia.org/wiki/RSS -

definizione e storia

e

Conclusioni L'utilizzo sempre più intenso della tecnologia RSS ha già comportato delle modifiche rilevanti al modo in cui gli utenti fruiscono dei contenuti di Intemet;

ai momento della stesura di queste pagine sono già numerosi i fornitori che offrono feed RSS descrittivi

per i loro servizi a pagamento, e già si sente parlare di servizi di informazione basati esclusivamente su RSS: veri e propri canali, che non fanno riferimento a risorse esterne e sono autocompleti, con tanto di

pubblicità. Naturalmente è irrealistico pensare che la tecnolo gia RSS prenda il posto che attualmente è occupato dai vari dialetti di HTML; tuttavia recenti stime con fermano che la banda utilizzata per il trasferimento di feed RSS è costantemente in crescita, al punto che in alcuni casi può diventare comparabile con quella impegnata per trasferire le normali pagine web. Mentre il futuro si dipana vi auguriamo di trovare la

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vostra soluzione migliore per la lettura di feed RSS, II blog aggregator per la comunità degli sviluppatori di Gnome, http://planet.gnonie.org

in attesa di affrontare l'argomento da un altro punto di vista, ovvero la preparazione e il mantenimento di un proprio feed RSS.

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