11_novembre

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mediakey " speciale 30 anni I AZIENDE

MONTEPASCHI : MEZZO MILLENNIO DI STORIA

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ITALIA

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ITALIANIT? INSIEME DUE VALORI COME E L INNOVAZIONE APPARENTEMENTE CONTRAPPOSTI MA L

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LA TRADIZIONE

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GRADO DI CONVIVERE ARMONIOSAMENTE COME DUE FACCE DELLA STESSA MEDAGLIA - ? DA SEMPRE UNO DEGLI ASSI PORTANTI DEL POSIZIONAMENTO DI BANCA MONTE DEI PASCHI DI SIENA SUL PIANO COMUNICAZIONALE LA ' GRANDE STORIA ITALIANA' DELL ISTITUTODI CREDITO TOSCANO VIENE RACCONTATA FACENDO LEVA SU TUTTI I MEZZI E GLI STRUMENTI MESSI A DISPOSIZIONE DAL MERCATO. IN

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FONDATA NEL

1472 BANCA MONTE DEI PASCHI DI SIENA RAPPRESENTA

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FIORI ALL OCCHIELLO DELLO SCENARIO

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OMONIMO DI CUI LA BANCA ? A CAPO HA DIMENSIONI CHE QUOTE , LO COLLOCANO AI PRIMI POSTI NEI DIVERSI COMPARTI DEL

GRUPPO DI

IL IN TERMINI CREDITO

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altre diciassette città La fase di costante evoluzione sfocia poi nel della natura di istituto di diritto pubblico ( ottenuto con un Decreto Legge del marzo 1936 e in un assorbimento in seno a MPS della Cassa di Risparmio e del Monte Pio. Successivamente l espansione territoriale della banca e il potenziamento sua azione sui mercati finanziari internazionali rappresentano quello che in sede di ricostruzione retrospettiva pu? oggi essere considerato come il vero punto di partenza della ' nuova stagione' della plurisecolare storia del in

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riconoscimento

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MERCATO.

la fine del XIV secolo la costituzione della banca avviene su precisa della Repubblica di Siena che nel nuovo organismo vede un ideale erede delle tradizioni mercantili e bancarie del periodo medioevale Nella terza decade del 1600 un' importante riforma consente all istituto di dotarsi di progredite strutture bancarie nell occasione il Granducato Mediceo concede ai depositanti una garanzia statale mediante il vincolo delle rendite dei pascoli demaniali della Maremma (i cosiddetti Paschi' cui si deve il nome della banca ed è proprio su questa base che MPS è poi in grado consolidare e intensificare la sua attività tra il XVII e il XVIII secolo In questa fase vengono anche gettate le basi per la grande espasione di fine Ottocento immediatamente successiva alla nascita dell Italia unita e per quella ancora più marcata e consistente del Novecento e dell era moderna. Tornando sia pure in estrema sintesi al passato e più precisamente al XIX secolo va ricordato che nella prima metà dell Ottocento MPS deve affrontare una fase di completa riorganizzazione che nel 1833 comporta anche l istituzione di una Cassa di Risparmio Nel 1872 viene approvato il nuovo statuto che tra le altre cose ribadisce che il Monte è un' istituzione della città di Siena e di conseguenza ne assegna al comune toscano la la direzione e la tutela Sempre in quel periodo si stabilisce che almeno la metà degli utili netti annuali debba essere destinata ad aumentare il patrimonio del Monte mentre il resto pu? essere erogato in opere di e di pubblica utilità per la città di Siena Al nuovo statuto è importante anche perché agevola lo sviluppo dell esercizio del credito agricolo assunto nel 1870 dalla Cassa di Risparmio autorizzata ad emettere buoni agrari ( tra altro utilizzati dal pubblico anche come carta moneta corrente ). Il Novecento si apre con una buona prova di ' capacità reattiva' da parte del Monte che riesce a passare indenne attraverso gli scandali bancari che si verificano a cavallo fra i due secoli e che nel 1910 si piazza al secondo posto in Italia fra gli istituti aventi fondamentale carattere di Cassa di risparmio lo sviluppo porta anche all apertura di sedi a Firenze a Livorno a Lucca e Verso

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AZIENDE I

Monte che nel corso dei decenni dello scorso secolo assume sempre più i caratteri di una holding. Un anno fatidico' dell ultimo secolo del millennio è il 1995 con Decreto del Ministro del Tesoro Banca Monte dei Paschi di Siena diventa società per azioni Allo stato attuale l istituto anche grazie all attività delle proprie controllate è in grado di operare in ogni segmento dell attività bancaria e finanziaria ( da quella tradizionale al credito speciale dall asset management alla bankassurance " un' apposita società è nata in seguito alla joint venture con AXA " e all investment banking con una capillare diffusione in tutto il e una presenza nelle principali piazze economico-finanziarie su scala ,

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IN BASSO

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SINISTRA , PALAllO SALIMBENI , SEDE STORICA DI MPS. QUI SOTTO ALCUNI FRAME DEGLI SPOT ' CONTO ITALIANO' E ,

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Monte dei Paschi vanta anche una sensibile vocazione retail ( famiglie e imprese che contribuisce a farne una ' banca di riferimento' nelle aree nelle quali si è insediato Dalla fine dello scorso millennio precisamente dal giugno 1999 l istituto di credito senese è quotato presso il Mercato Telematico Azionario della Borsa Italianae fa parte dal settembre di quello stesso anno dell Indice FTSE Mib. Il

piccole e medie

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11.I MEDIA' Per quanto concerne i punti fermi della comunicazionale di MPS va detto che questa verte innanzitutto sulla capacità di fare propri i valori del marchio " con particolare riferimento a tradizione innovazione e italianità " e di generare un patrimonio di duraturo e diffuso In sintonia con le differenti caratteristiche e potenzialità dei vari mezzi di volta in volta utilizzati tale obiettivo viene veicolando messaggi da cui traspare l atmosfera dello stile italiano e nel caso di specifici prodotti commerciali riportando una corretta e trasparente descrizione del servizio stesso e delle condizioni economiche proposte Del resto la correttezza informativa è inevitabilmente considerata prioritaria " insieme come vedremo fra poco all impegno sul fronte del sociale e della solidarietà " da un' azienda che ha costruito il proprio posizionamento anche e soprattutto sulla volontà di svolgere il ruolo di risorsa sociale e culturale per tutta l Italia La notorietà e il prestigio del brand sono stati costruiti e consolidati nel tempo proprio facendo leva sui forti tratti distintivi dell italianità' e non a caso anche un' apposita ricerca condotta da Demoskopea su Brand equity e corporate reputation' ha messo in evidenza che Monte dei Paschi di Siena è un marchio forte riconosciuto e apprezzato in ambito sia nazionale che internazionale Un marchio che più dettagliatamente sa distinguersi per una serie di elementi fra i quali spiccano innanzitutto la forte identità ( riconducibile al ruolo sempre più importante assunto dalla Banca alla corretta attività di pubblicità istituzionale e agli stretti rapporti con ana COMUNICAZIONE

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marketing.

un' azienda che ha fra i suoi punti fermi il prestigio e l autorevolezza storica non pu? non avere un occhio di riguardo anche per i temi del sociale e della solidarietà con il progetto 1472 per esempio MPS ha sostenuto il programma umanitario di Acra ( Associazione di Cooperazione Rurale in Africa e America Latina onlus impegnata su temi come la lotta alla povertà e alla fame la tutela del diritto e dell accesso all acqua la difesa delle risorse naturali della salute e dell istruzione A1K Infine

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E INNOVAZIONE Nel corso di questa ricostruzione storica delle tappe salienti di più di mezzo millennio di storia del Monte dei Paschi TRADIZIONE

concetti

fondamentali quali

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di mettere in evidenza il ruolochiave di tre italianità' ( ovviamente riportato d attualità in

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con essa all interno della stessa realtà Sono due anime che all atto pratico non sono in antitesi e se la prima applicazione concreta di questo concetto aveva riguardato il comparto enologico con particolare riferimento al lancio di una collezione di vini prodotti da una società del Gruppo successivamente abbiamo proceduto a un' estensione sempre più ampia che ha riguardato per esempio anche un campo come quello della moda ( d abbigliamento casual /sportivo di matrice vintage e dell considerati in ogni angolo del mondo come indiscussi punti fermi si parla di talento e di eccellenza creativa del made in Italy Sulle considerazioni testé espresse da Paolo Graziani si innesta parlando sempre di storia recente anche l articolato progetto comunicazionale a medio e lungo termine ' Una storia italiana dal 1472' che vertesulla possibilità avallata da una serie di specifici studi e ricerche di mercato inerenti la percezione dell azienda presso il pubblico di mettere sul piatto un' identità positiva e consolidata e con cui il Monte dei Paschi di Siena ha anche inteso far leva su un dinamismo e su una visione moderna particolarmente apprezzabili in un mercato come quello finanziario tuttosommato in grado di scrollarsi di dossosolo da pochi anni quell immagine di austerità e di parziale anacronismo che ne avevano a lungo frenato le potenzialità di

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sul fondamentale versante delle strategie di marketing un altroesempio primario della capacità di coniugare al meglio i suddetti concetti chiave risiede nel lancio avvenuto nel 2010 del brand denominato 1472 con ovvio riferimento all anno di fondazione. In realtà 1472 è molto più di un ' semplice' brand come conferma Paolo Graziani del settore pubblicità di Banca Monte dei Paschi di Siena "è anche e soprattutto un' esperienza una modalità di veicolazione di quelli che sono i nostri valori di sempre attraverso le infinite possibilità offerte dall era ovviamente non disponibili non solo.. nei secoli scorsi ma contemporanea anche nel recente passato Più specificamente esso trova le sue radici nell anno di nascita del Gruppo ed evoca una storia che è fatta di cultura e di ma anche di etica e di capacità innovativa e proprio quest' ultima che teoricamente non potrebbe essere associata alla forza della tradizione senza cadere nella classica ' contraddizione in termini' in realtà convive

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innovazione

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con i rappresentanti della finanza internazionale e con il mondo dei l autorevolezza ( confermata da ripetute ricerche dimercato e direttamente correlata a una serie di concetti positivi quali lasolidità la sicurezza e la fiducia e un posizionamento unico e realmente distintivo In quest' ottica la grande personalità e l assoluto prestigio " che abbracciano anche l originalità grafica " sono facilmente percepibili anche e soprattutto in virtù dizione ' Banca da11472' e dell utilizzo di un logotipo unico qual è il sigillo di ceralacca Montis Pasquorum' Altri elementi non secondari rispetto a quelli testé descritti sono l attenzione rivolta allo sviluppo e al sostentamento del sistema etico dell ambiente sociale e del territorio nazionale o ancora la tradizione espressa nell quest' ultimo in particolare è un tema di prioritaria importanza e che come vedremo più avanti " chiama in causa la capacità di coniugare due aspetti apparentemente in contrapposizione e di farne un unico punto di tra l altro determinante ai fini del processo di sviluppo. Trasponendo i concetti chiave legati alla notorietà e al prestigio del marchio in un' ottica di attività comunicazionale e di consolidamento dell insieme dei valori percepiti presso il pubblico va messa in risalto la volontà istituto toscano di tenere sempre viva nel tempo la propria attività informativa e di farlo ricorrendo praticamente a tutti i mezzi a disposizione televisione alla carta stampata dalcinema all outdoor dalla radio a internet e a tutte le variepossibilità offerte dalla costante evoluzione del marketing digitale a 360 gradi Nello specifico si sono così colte opportunità in termini di visualizzazione di progetti che prendono spunto da esclusive dell essere umano quali la scrittura e il disegno ( video di comunicazione tattica e mirata al raggiungimento di determinati obiettivi contingenti ( radio di presentazione testuale e iconografica presso un' ampia fascia di utenti dei servizi e prodotti e delle loro caratteristiche salienti stampa di utilizzo di spazi di notevoli dimensioni situati in posizioni di prestigio e in grado di assicurare i massimi livelli di visibilità di impatto e di memorizzazione ( affissione )e last but not least di produzioni volte a sviluppare e declinare " in maniera dinamica " creatività normalmente deputate a essere veicolate offline ma in questo caso ulteriormente arricchite di contenuti ( marketing digitale ). media

.

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tempi recenti dalle celebrazioni per il 150? anniversario dell Unità d Italia che hanno scandito a varilivelli il calendario ' istituzionale' del 2011 la tradizione e l innovazione Venendo alla storia recentissima dell azienda e

ANNUNCI PUBBLICITARI DI BANCA MONTE DI SIENA SUCCEDUTISI SULLA STAMPA NEGLI ULTIMI QUELLO ANNI IN MEZZO IN PARTICOLARE ? RELATIVO ALLA LINEA DI VINI ROSSI PREGIATI A MARCHIO ' 1472' . listi

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Articolo pubblicato sul sito news.arteinvestimenti.it Popolarità

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http://ct.moreover.com/ct?haid=8c685298d4ba807d1354097159822d9dde1c5e3a04878&co=f000000005616s-1087811402

Asta di beneficenza a Palazzo Reale, 16 dicembre ArteInvestimenti.it

Siamo lieti di invitarvi all’asta d’arte contemporanea organizzata da ACRA e ArteInvestimenti.it

Molti grandi maestri e mercanti italiani hanno aderito alla manifestazione donando opere d’arte che saranno aggiudicate al miglior offerente da FRANCESCO BONI .

Base d’asta: ZERO EURO! ACRA è una ONG che da oltre 40 anni promuove l’educazione in uno dei paesi più poveri al mondo, la Tanzania.

Tutto il ricavato della serata sarà destinato al progetto “ Andare a scuola è un’impresa… sociale ” per garantire educazione di qualità a ragazzi e ragazze delle zone rurali della regione di Njombe, Tanzania.

PER SAPERNE DI PIÙ > Copyright news.arteinvestimenti.it 1/2

Acra ong


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http://ct.moreover.com/ct?haid=8c685298d4ba807d1354097159822d9dde1c5e3a04878&co=f000000005616s-1087811402

L’anno scorso, grazie all’entusiasmo e all’esperienza di Gabriele Boni e di tutto lo staff di ArteInvestimenti.it, l’asta è stata un vero successo di pubblico e un momento speciale di impegno sociale e passione per l’arte.

Si è raggiunto un meraviglioso risultato per i bambini del Ciad: 44.000 euro.

PER SAPERNE DI PIÙ >

ASTA DI BENEFICENZA Domenica 16 dicembre a partire dalle ore 16.30 PALAZZO REALE – Sala Conferenze Piazza Duomo 12, Milano

Per informazioni: 02.27000291 info@acra.it

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N° e data : 121120 - 20/11/2012 Diffusione : 7000 Periodicità : Settimanale Giornale20_121120_16_1.pdf

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Sito web: http://www.giornaledicarate.it

qabate24 novembri 2012 dalle 9.30 alle 17.00

Foglie e fili piccoli naturalisti ,

e

tra arte

scienza nel Parco di Villa Filippini

BESANA B

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A

Brianza è tempo di arte e di natura con Foglie e fili un laboratorio per bambine / bambini da 5 a 11 anni nel verde del Parco comunale di Villa Filippini Un' esperienza fantastica che coinvolgerà i piccoli naturalisti a Besana

"

"

,

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osservare

e toccare con manole

meraviglie della natura che hanno sotto casa e a

composizioni

realizzare

con le erbe del prato

artistiche

del parco!

ritrovo è fissato presso la sede de "L Ippogrifo Azzurro presso Villa in via Luigi Viarana 14 a Besana in Brianza Il

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Filippini

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MB

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Ciascun laboratorio avrà la durata di 1 h e 30. L iscrizione è gratuita ma '

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su prenotazione obbligatoria

per darmodo di

predisporre

i laboratori.

Contattare Laura Molinai

ACRA via e-mail telefono allo 02.27000291 L evento è organizzato da di

acrascuola@acra.it o '

ACRA EOS cooperativa ,

di Carate

social onlus

Brianza ( MB )e Università degli studi di Milano Facoltà

di Scienze della - nell ambito del '

Formazione

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CON.TRA.DA. Con tutti - Tra diversi - Dal parco alla città Con lente e .

pennello scopriamo insieme

il territorio brianteo

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1/1 Copyright (Giornale di Carate) Riproduzione vietata

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N° e data : 121118 - 18/11/2012 Diffusione : 119816 Periodicità : Quotidiano CorseraMI_121118_10_5.pdf

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Consumisolidali

volontari milanesi

I

:

«

Sostenere di più

il

commercio equo » di 8 mila firme

Dietro al bancodella bottega di ci sono , tutti i pomeriggi , Gobetti e Marisa Crenna « Ho cresciuto due figlie , i nipoti e curato i miei vecchi " racconta la signora Gobetti " Oggi ho più tempo libero e questo è un piacevolissimo modo per riempirlo Da otto anni seguo gli ordini , consiglio i clienti , prezzo la merce» « Mi piace vendere e gli scaffali " aggiunge Crenna è il mio settore , ho lavorato in ' una drogheria per tutta la vita Ma qui c' è una soddisfazione » « Perché non è un negozio è una Le prime firme a maggio , le ultime ciazioni , nel Nord Europa è la grande famiglia » , le fa eco CarmenMolfese , dieci giorni fa In mezzo la pausa esti- distribuzione a occuparsi della vendi- 29 anni , da febbraio un pomeriggio va e il timore di non raggiungere il ta Per tutelare il lavoro delle organiz- la settimana in corso SanGottardo. Mendes non è l unico quorum ( cinquemila ) Racconta Gio- zazioni e il consumatore ci vuole un Chico marvanni Paganuzzi , del comitato pro- riconoscimento ufficiale Inoltre la chio Nei primi anni Novantainizia motore , che l incertezza è rimasta fi- Lombardia è un fenomeno Ha 6o or-ad occuparsi di economia sociale anno a una settimana prima della sca- ganizzazioni , 15 milioni di fatturato che il Pime (www p ime mil a denza « Ce lo auguravamo , ma nessu- e un discreto dato occupazionale Ma no.com ) , che trasforma il negozio diz no aveva idea di come sarebbe anda- a differenza di altre Regioni non ha artigianato esotico dei missionari in ta » dice ? andata bene Alla grande una normativa che aiuti queste im- bottega Arriva l impegno sul fronte prese senza scopo di lucro » culturale « Se non spieghi non crei E 7.780 firme per la proposta di unaconsapevolezza nel consumatore » , legge lombarda sul commercio spiega Andrea Ferrari 11 primo equo -solidale.11 comitato le ha depo- L inizio negli anni 90 consitate inRegione giovedì 8 novem- Sviluppo dalla base cosa signifi- vegno cittadino sul commercio bre Adesso si tratta solo di aspetta- ca? Lo raccontauno dei protagonisti , equo , nel 1993 , porta la loro firma e re Lo scioglimento del consiglio re- Stefano Magnoni della cooperativa si tiene nel centrodi via Mosè Dove ogni maggio , dauna Biangionale rallental iter Hanno calcola- Chico Mendes ( www.chicomen- chi che ci vorrà almeno ancora un an- des.it « Era la fine degli anni Ottan- na di anni , viene organizzata la Bolzano avevano aperto un ma- stra-mercato equo-solidale ta ,a ricorda naltrafesta » con espositori e laborato <ifuttaugazzino in uno scantinato " Normativa ad hoc Con qualche compagno di univer- ri. Intanto vain Parlamento unapro- sità abbiamo iniziato a fare avanti e posta di le e nazionale Sarà discus- indietro e a organizzare vendite a Mi- Anche abiti da sposa sa prima di Natale Allora perché si lano dove capitava » Daquel mo- Pionieri anche i volontari della , cocerca anche la normativa locale? « In mento è una corsa veloce nel 1990 operativa Nazca (www.nazcaco Italia il commercio equo è nato su ba- la nascita della cooperativa ( 20 soci ,op.it « Siamo nati per voleredi tre si diverse rispetto agli altri Paesi Eu- tutti studenti ) , dal 1992 al 96 le pri- ong , Acra , Cesvi e Cospe , e per dieci ropei » , spiega Paganuzzi , che è an- me tre botteghe , viale Padova , via Sa- anni abbiamo operato solo all consulente dell Assemblea Cene-botinoe via Canonica Oggi Chico so , rifornendo le botteghe della pro rale Italiana Commercio Equo-Solida- Mendes in città ha otto punti vendi- vincia a Nord di Milano » spiega « Noi abbiamo cooperative e asso- ta ,2.50o soci , 150 volontari co Bettin Nel Duemila la prima svol

Poco meno

Lima Giuditta

per avere una legge che tuteli le associazioni E anche i consumatori Ma l iter è ancora lungo

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organizzare "

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La tradizione Il

primo convegno cittadino

sul commercio equo

porta

la firma del Pime e si è tenuto diciannove anni fa

Il

99

99

Avevo un

Mi piace

negozio.

molto dare una mano.

porto la mia Oggi

esperienza

giro d affari '

Il commercio equo mobilita 60 organizzazioni in Regione e sviluppa un fatturato complessivo di 15 milioni

nel mondo del

Questo non è un negozio è Aiutante part time una

non

Carmen Molfese

commerciale

Ex commerciante Marisa Crenna

profit

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99

ta , lo si

storico magazzino di via Breda apre al dettaglio L annoscorso '

'

m

famiglia

99

.

opening un minuscolo spazio in piazzale Greco « Sono tempi duri secondo

,

.

non solo per la crisi " ammette Bettin " I consumatori sono più attenti e anche quando scelgono l acquisto solidale vogliono alta e

Per ora

Da otto

non

anni il lavoro

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per il

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qualità

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garantiamo

'

apertura tutti l

».

bottega

A Milano c' è anche la prima equo-solidale specializzata in

da spose creata dall associazione Cose dell Altro Mondo ( www.orlodelmondo.net ) « Inizialmente non avevamo gli abiti ma liste nozze bomboniere e partecipazioni " racconta Anna Baroni Poco per volta '

,

abiti

giorni ci stiamo Coordinatore Lionello Fantoni lavorando i

'

co.mmerao equo .

una

,

Pensionata Giuditta Gobetti

e

parte

della

mia

vita

.

,

,

abbiamo iniziato ad affiancare anche una linea di moda , mail produttore indiano non riusciva a seguire le nostre richieste Un viaggio a Calcutta e oggi proponiamo due collezioni l .

'

anno colori

di abiti indiversi modelli e

».

Marta Ghezzi RIPRODUZIONE RISERVATA

su Corriere Milano la storia del mercato di Garabombo che ospita i prodotti del commercio equo. ONUNE

Mail a

pervoi@corriere.it

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volontariperlosviluppo.it

Estrazione : 05/11/2012 11:47:13 Categoria : Attualità File : piwi-9-12-217637-20121105-535210990.pdf Audience :

Più : www.alexa.com/siteinfo/volontariperlosviluppo.it

http://www.volontariperlosviluppo.it/index.php?option=com_content&view=article&id=2293:gli-orti-urbani-del-senegal&catid=63:voci-dal-

Gli orti urbani del Senegal

Si chiamano micro-orti e a Dakar si trovano un po' ovunque, dai cortili delle case alle scuole. Ecco come gli studenti di un progetto di F4A e Fondazione De Agostini imparano la sovranità alimentare e lo sviluppo sostenibile raccontando in un blog collettivo la loro esperienza di contadini. di Donata Columbro Per un buon prodotto dell'orto, a Dakar bisogna cercare i tavoli. Non quelli apparecchiati, sarebbe troppo facile. I tavoli che ci interessano sono quelli del micro-giardinaggio, i 'micro-jardins', una tecnica di coltivazione proposta dalla Fao alla fine degli anni 90, sperimentata per la prima volta proprio nella capitale senegalese: una città in espansione, che stava rinunciando a tutti i suoi spazi verdi per costruire quartieri di cemento pronti ad accogliere le ondate migratorie dalle zone rurali. In città c'erano sempre meno terreni fertili o coltivabili, ed ecco perché la Fao ha ideato questo tipo di agricoltura specifica per le aree urbane. «L'agricoltura urbana non è in conflitto con i sistemi di coltivazione tradizionali», dice Wilfried Baudoin, consulente della Fao. «Ma considerata la cattiva condizione delle strade, a volte trasportare prodotti agricoli deperibili, come le verdure a foglia larga, non è un'opzione praticabile». Mamadou Danfakha, responsabile del progetto micro-jardins per l'ong Acra a Dakar, ci spiega che gli orti sui tavoli «sono coltivazioni su supporti rialzati, che vengono costruiti con legno di recupero, un telo e un substrato solido composto di bucce di arachidi e pietre». Copyright volontariperlosviluppo.it 1/3

Acra ong


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GUARDA L'INTERVISTA VIDEO: Una struttura semplice che permette «qualsiasi tipo di coltivazione». La si può realizzare personalmente, oppure acquistare 'porzioni' di tavolo al mercato, da produttori più grandi. In questo modo ogni famiglia può avere sul terrazzo un proprio tavolo di insalata, di melanzane, di menta, ecc. Secondo la Fao, in Senegal il 35% della produzione viene utilizzata per l'autosostentamento, il resto viene venduto. E la rendita di un micro-orto di 10 metri quadrati è tra i 10 e i 20 euro al mese. Orti a scuola Il micro-giardinaggio in Senegal è diventato anche un'attività didattica, grazie al progetto EaThink2015 realizzato da Fondazioni4Africa e Fondazione De Agostini con le ong Cisv, Acra, Coopi, Cesvi, Avsi e Stretta di Mano. I ragazzi delle scuole coinvolte nel paese africano si occupano del micro-orto del proprio istituto prendendosi cura dei prodotti che saranno poi utilizzati nelle mense scolastiche. E l'esperienza di ogni studente diventa scambio interculturale con il blog collettivo (http:// eathink2015.wordpress.com) dove attraverso video, foto, testi e audio i ragazzi dei tre paesi coinvolti - oltre al Senegal anche l'Uganda e l'Italia - raccontano la loro quotidianità partendo dal cibo. Perché proprio questo tema? «L'interesse delle ong italiane impegnate ad affermare il diritto all'alimentazione e il concetto di sovranità alimentare, e parallelamente l'avvicinarsi di Expo 2015 che coinvolge molto da vicino i territori di Lombardia e Piemonte, ci ha fatto orientare su questo argomento» spiega Piera Gioda, presidente dell'ong Cisv. Con la realizzazione degli orti in prima persona, i ragazzi non sono solo i 'cantastorie' di un bell'intervento di cooperazione, ma i diretti protagonisti dell'esperienza, dalla fase di semina alla fase di consumo. «Ci siamo accorti che l'orto è un dispositivo educativo per trasmettere tanti contenuti ai bambini, anche di tipo affettivo, come il prendersi cura di un organismo vivente. Nei territori segnati da recenti conflitti questo è persino uno strumento riabilitativo, adottato dalla Fao oltre che dalle nostre ong» continua Gioda. L'orto può anche aiutare a superare i pregiudizi nei confronti delle culture altre: i senegalesi e gli ugandesi ad esempio reagiscono con stupore alla scoperta che i loro coetanei in Italia non mangiano soltanto prodotti da supermercato e trovano frutta e verdura nei campi, proprio come loro. E così gli italiani non immaginano che nei micro-orti africani si trovino cipolle, lattuga, pomodori, zucche... gli stessi ortaggi delle nostre ricette più tradizionali. «L'orto è uno strumento che dà il senso di parità. Copyright volontariperlosviluppo.it 2/3

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Può aiutare ad accorciare le distanze, a non far cadere la comunicazione nella solita sottolineatura delle differenze», continua Gioda. Ci ripara dagli "eccessi di culture", per dirla con l'antropologo Marco Aime, che vogliono "l'altro" un diverso a tutti i costi. Vuoi saperne di più? Leggi tutto lo speciale di VpS sugli eroi della sovranità alimentare

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Educazione alimentare in alcune scuole novaresi con "Eathink2015 - Nutrire il pianeta"

NOVARA, 3 NOV - Anche alcune scuole del Novarese coinvolte nel progetto "Eathink2015-Nutrire il Pianeta. Energia per la vita. In viaggio tra Italia, Senegal e Uganda". Tra le altre, l'istituto comprensivo Bellini di S. Agabio, con due classi delle medie e quattro delle elementari Rigutini. Tra le altre scuole il Bonfantini e un altro istituto a Oleggio. Il progetto vede il sostegno della Fondazione De Agostini e si pone nell'ambito di "Fondazioni 4 Africa". Promosso dalle Ong Acra, Avsi, Cesvi, Cisv e Stretta di Mano, il progetto, che coinvolge 16 scuole in Italia, Senegal e Uganda, vuole contribuire alla promozione della sovranità alimentare. Due gli obiettivi: migliorare lo stato della sicurezza alimentare dei bambini vulnerabili e delle loro famiglie in Nord Uganda e Senegal e promuovere un percorso sul tema dell'educazione alimentare e del diritto al cibo. Promuove anche il dialogo interculturale, ponendo in contatto i ragazzi tra Italia, Senegal e Uganda, con l'uso delle nuove tecnologie di comunicazione web 2.0. Il progetto è già partito in Uganda e Senegal e ora parte in Italia, con il coinvolgimento di 8 scuole, a Novara e nel Milanese. L'attività si svolgerà sino al 2015. Copyright oknovara.it 1/2

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Alle medie di S. Agabio si vedrà la realizzazione di un campo di grano. L'intenzione è quella di fare il pane. "I ragazzi - spiegano le insegnanti - faranno brevi video delle fasi del lavoro e li invieranno ai coetanei ugandesi, per uno scambio di notizie. Alla Rigutini, invece, si produrrà un orto. Lo scambio, per i bambini della elementare, sarà con i coetanei del Senegal". Nell'ambito dell'iniziativa alcuni presidi e insegnanti ugandesi sono giunti al Bellini e hanno incontrato i loro colleghi italiani. Monica Curino Condividi:

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Le Donne occitane delle Alpi non son più ingenue pastorelle, ora sono Donne 2.0

Vivono la montagna ma la vogliono valorizzare facendola conoscere e cercando di tutelare ciò che sta andando in estinzione. Mostre, incontri, proiezioni Canosio (CN) 1 novembre 2012, Le montagne mi sono vicine quasi le tocco e l'aria è gelida pur essendo solo novembre la neve ricopre tutto, oggi cercherò di capire che cosa spinga una banda di concrete sognatrici, come amano definirsi, a svolgere le più svariate attività di promozione sociale in un territorio così dimenticato seppur meraviglioso. Mi trovo a Canosio, un comune dell'alta valle Maira (Cuneo) per incontrare alcune delle socie fondatrici del Coordinamento Donne di Montagna: Liliana Meinero, Serena Agostinetti, Romina Dogliani, Patrizia Palonta e Serena Giusiano. Potreste raccontarmi di cosa si occupa la vostra associazione? L'associazione si occupa principalmente di sviluppo locale, promozione sociale e coinvolge donne che svolgono varie attività sia manuali che professionali, ma che hanno come comune denominatore la voglia di vivere in montagna, da cui non sono mai andate via oppure in cui sono ritornate, e dar nuova vita e nuovi impulsi alle comunità di cui oggi fanno parte. Come vi siete conosciute? Il Coordinamento Donne di Montagna è sorto per caso in occasione delle elezioni provinciali di Cuneo nel 2004, molte di noi erano infatti state coinvolte come candidate "tappabuchi" per riempire le liste. Ci siamo rese conto subito che non eravamo fatte per la politica ma che comunque non avremmo dovuto disperdere l'energia che si era venuta a creare. Copyright newsfood.com 1/4

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Questo ci ha spinto, nel 2007, ad unirci, anche formalmente, per dar vita al nostro progetto di vita. Come avete iniziato ad occuparvi anche del resto? La donne sono empatiche per natura, sono fantasiose. Una serie di donne tutte insieme possono essere un'esplosione di idee. Insomma, ci siamo rese conto che per far vivere un territorio bisogna creare le occasioni per lavorarci, studiare, per viverci e allora abbiamo deciso di rimboccarci le maniche e metterci al lavoro. Che cosa avete realizzato fino ad oggi? Partendo da quello che è il nostro obiettivo principale: lo sviluppo sostenibile e morale delle aree montane tramite una rete qualificata di donne. Diciamo che portiamo avanti due tipi di attività in parallelo, quelle legate alla ricerca e quelle più strettamente connesse alla promozione della cultura di questo territorio. Le valli alpine, circa cinquanta anni fa hanno subito l'abbandono da parte della popolazione, che per poter mantenere la famiglia si diresse verso la città rimanendovi. Uno dei nostri obiettivi è quello di conservare, promuovere e valorizzare la storia, la musica e soprattutto gli antichi saperi cioè quelle conoscenze popolari che le donne si tramandavano oralmente e che, se non venissero raccolte si perderebbero con il cambio di generazione. Abbiamo condotto delle ricerche a questo proposito, ne è venuto fuori un libro Antichi saperi, appunto, che raccoglie informazioni circa il lavoro delle nutrici, la raccolta delle erbe officinali e sulle raccoglitrici di capelli (ad Elva n.d.r.) e tante altre attività di queste valli. Inoltre nel 2011 ci siamo dotate di un documento che abbiamo definito "INTESA" che abbiamo sottoscritto; questa carta ci impegna anche moralmente in tutte quelle fasi che compongono la nostra vita lavorativa, ma non solo indica anche quali sono i comportamenti morali che una donna della rete deve avere (no sfruttamento, non solo il guadagno ma un lavoro sociale sul territo ecc.). L'intesa è associata ad un marchio che qualifica i nostri prodotti ed i nostri servizi, il marchio viene concesso solo ed esclusivamente ad imprese femminili, ad hobbyste donne, a società in cui almeno la metà dei soci sia di genere femminile, alle giovani coppie che sono ritornate in montagna. Quali sono le altre attività? Nel 2009 abbiamo inaugurato il Centro documentazione donne e Montagna qui a Canosio, il centro è anche biblioteca, raccoglie più di duemila libri e una postazione internet. Questo ci sembra importante perché l'obiettivo è quello di offrire sempre maggiori servizi ai giovani che abitano qui perché non si sentano diversi da quelli che vivono in città... e fare in modo che quelli della città abbiano dei buoni motivi per venire a conoscere la montagna. La nostra idea un po' matta è quella di trasformare una borgata di montagna, luogo marginale socialmente e geograficamente, in un centro studi per chi sia interessato alle tematiche sul genere e sulla montagna. Sempre nel 2009 grazie al sostegno della Regione Piemonte, abbiamo attivato una casa-rifugio per le donne vittime di violenza domestica, mettiamo a disposizione supporto legale e psicologico. Copyright newsfood.com 2/4

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Articolo pubblicato sul sito newsfood.com Estrazione : 01/11/2012 11:53:13 Categoria : Agro-alimentare File : piwi-9-12-103392-20121101-531240468.pdf Audience :

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Insomma avete un sacco di idee... È inevitabile, in un posto come questo o ti inventi qualcosa da fare o te ne vai per la depressione! Scherzi a parte, non facciamo cose così incredibili, quello che stupisce chi ci conosce è che riusciamo a farlo da una borgata di una sola abitante e con una connessione ... non proprio veloce. La chiave di tutto è affidarsi ai giovani, abbiamo molti neo laureati e studenti che lavorano con noi, certamente non si arricchiscono economicamente ma hanno la possibilità di mettersi alla prova e di mettere in pratica le loro conoscenze. Perché è vero che i giovani sono il nostro futuro ma il futuro è già adesso. Parlami delle ultime iniziative che su cui state lavorando. Vorrei fare una premessa: l'associazione per svolgere le proprie attività non chiede contributi e non fa raccolta fondi, ma si presenta ai bandi dei vari enti pubblici e, tenendo ben presenta gli obiettivi che ci siamo poste, progetta piccole parte di un unico e più grande progetto. Le ragazze giovani che lavorano nell'ambito dei progetti vengono pagate ed alcune di loro fanno anche volontariato professionale, le anziane hanno solo un rimborso spese. Lo scorso anno abbiamo presentato in occasione di un concorso della Convenzione delle Alpi (n.d.r. il più grande organismo che tutela il territorio alpino, di cui fanno parte gli otto stati su cui ricade l'arco alpino) il nostro lavoro e le attività in corso e nell'ambito della "Attuazione della dichiarazione popolazione e cultura" ci siamo aggiudicate il primo premio, questo ci ha consentito di fare quello che da tempo sognavamo .... allargare l'area di intervento dell'associazione e con ACRA (ong che lavora nel sud America ed in Bolivia in particolare) e siamo partite per formare e/o specializzare professionalmente le donne di altre montagne ... le Ande. Da anni di lavoro e da questa ultima avventura hanno preso spunto le iniziative di novembre e dicembre, fermo restando che questo è il terzo anno che ci presentiamo all'appuntamento natalizio. Il nome ALP-ART è un po' una sorta di ringraziamento all'accoglienza che abbiamo ricevuto dalle donne andine riunite in una associazione che si chiama COMART, il nome riunisce in sé la nostra provenienza ed il nostro obbiettivo ridare arte e armonia alle nostre vite. Il 9/10/11 novembre 2012 (orario 16/19) ci potrete trovare nel Salone del Palazzo della Provincia che si affaccia su Corso Nizza, è la prima uscita del 2012, sono oltre 20 le donne che espongono e sono divise per settori: filati e lane (ricamo, feltro, tessitura, tintura, ricamo, tombolo), natura e ricettività (agriturismi, creme e saponi, e coltivatrici di officinali), spazio associazioni (noi, più un'altra associazione che cambierà di anno in anno), arte e oggettistica (vetrate tiffany, ceramica, pittura, realizzazioni in stoffa ecc.). In questa occasione sarà possibile, oltre che ad acquistare i prodotti presentati ad un prezzo Copyright newsfood.com 3/4

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Estrazione : 01/11/2012 11:53:13 Categoria : Agro-alimentare File : piwi-9-12-103392-20121101-531240468.pdf Audience :

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particolare, le nostre pubblicazioni ed essere informati sui servizi, visionare il film che abbiamo girato in Bolivia sui nostri laboratori. In occasione dell'inaugurazione agli intervenuti consegneremo una piccola pubblicazione che intende far conoscere i territori montani e promuovere le donne che li abitano. L'8 ed il 9 dicembre (orario 10/19) ci spostiamo al Seminario di Cuneo che si trova in Via Amedeo Rossi 28 (un particolare ringraziamento a Don Mauro) in questa sede le espositrici saranno in numero superiore e verranno associati ai momenti di scelta del regalo natalizio gli eventi culturali. In particolare l'8 dicembre alle ore 15,00 si terrà la presentazione del libro "Tra cielo e terra" l'autrice condurrà i presenti in un viaggio tra profumi, essenze, magie, ma anche quotidianità di cura alpine; il libro pubblicato alla fine dello scorso pur senza una seria distribuzione è arrivato alla sua seconda edizione. Il 9 dicembre sempre alle ore 15,00 si proietterà il film "Il sogno di M."con la Regia di Gaia Russo Frattasi realizzato nell'ambito del primo progetto del Coordinamento Donne di Montagna, un viaggio tra racconti femminili e la vita e le aspirazioni di una giovane donna delle montagne. Le manifestazioni termineranno al Museo Civico di Cuneo dal 11 al 16 dicembre, con un esposizione di manufatti antichi, moderni tutti realizzati da donne delle montagne nell'ambito della valorizzazione degli antichi saper fare, la realizzazione di alcuni pezzi al tombolo hanno impegnato la sua creatrice per ben due anni. Una parte dell'esposizione sarà dedicata alla Bolivia agli usi e costumi illustrata sia da una mostra realizzata a pannelli che da alcuni oggetti di uso locale religioso-magico, il tutto accompagnata da una campionatura dei prodotti delle donne di COMART In questa sede le esposizioni punteranno più sul lavoro delle donne e dell'associazione, il sabato pomeriggio per le sole insegnanti ci svolgerà un laboratorio di feltro gratuito, e per tutta la durata dell'esposizione sarà possibile visionario il documentario sul nostro intervento in Bolivia

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N° e data : 121101 - 01/11/2012 Diffusione : 50887 Periodicità : Quotidiano Sicilia3IT_121101_30_3.pdf

Pagina 30 : Dimens.13.25 : % 222 cm2

Sito web: http://www.lasicilia.it/

Il

mezzi per difendere la biodiversità e aiutare a realizzare colture e Gli smartphone

villaggio

del Web

orti urbani in Africa riale sull agricoltura con video e interviste a coltivatori locali che viaggiano in Rete in '

,

rigoglioso seme della conoscenza contro la fame passa dalla Rete Il

lingua

locale per scambiarsi informazioni e

competenze da ogni angolo del Continente. Si è partiti dalle scuole medie e superiori sviluppando contenuti da riversare sul blog collettivo eathink2015 wordpress com. multilingue ( francese inglese italiano che contiene informazioni su educazione agricoltura e alimentazione nei tre Paesi finora .

.

,

,

coinvolti.

uno scambio interculturale di tra studenti di Uganda Senegal e maturate - spiega Donata Columbro formatrice dei ragazzi delle scuole diDakar e Kalongo - non tra i libri ma sul campo ». Alla base di questo progetto c' è la di un micro-orto all interno delle scuole al quale i ragazzi di 16 scuole dei tre Paesi coinvolti - accompagnate da alcune non governative ( Acra Avsi Cesvi Cisv e associazioni locali - hanno lavorato sviluppando competenze specifiche che poi hanno «

Italia

la Rete e i dispositivi mobili di ultima generazione aiutare i popoli africani a far valere il loro diritto al cibo e alla sovranità alimentare? Sì secondo le Ong di Fondazioni4Africa e la Fondazione De Agostini che hanno dato vita al progetto Eathink 2015 un' iniziativa multimediale per difendere la biodiversità e concretamente la realizzazione di e orti urbani grazie all usodegli

possono ,

,

favorire

'

colture

smartphone.

Il progetto - partito dall Italia e arrivato Senegal e Uganda assieme a Slow Food International - parte dalla considerazione che '

in

base della condizione di sottosviluppo è un passato di monocolture e sfruttamento imposto dall esterno e alimentato da una cattiva informazione. Social network forum blog e radio sono strumenti validi per rompere questo circolo alla '

dell

Africa c'

'

,

,

vizioso e promuovere locali.

,

le produzioni agricole

il seme della conoscenza trova terreno fertile a dispetto diquello che si potrebbe pensare il continente africano attualmente è il secondo mercato mondiale di telefoni di ultima generazione e gli smarphone sono diventati centrali nella vita dei giovani africani. Ecco dunque l humus da cui prende linfa il progetto di condivisione di sapere e di mate E

:

,

,

,

,

E'

conoscenze

ANNA RITA RAPETTA

)

,

,

,

,

,

'

creazione

,

organizzazioni

,

,

,

)

scambiato reciprocamente attraverso internet

e i loro

smartphone intraprendendo

un percorso di conoscenza e scambio che ha come oggetto il modo che ciascuno ha di così

conoscere produrre acquistare conservare e consumare il cibo dal seme alla tavola. ,

,

,

:

tutto all insegna di uno slogan che a riflettere un po' prima di mandare giù un boccone Mangia e pensa « Il web un ruolo fondamentale - precisa Golinelli della Ong Acra - mase non ci fossero momenti di incontro con gli insegnanti di Uganda e Senegal come quello di oggi o se non si andasse in Africa a quelle realtà comeha fatto Donata Columbro il progetto non avrebbe questa dirompente ». '

Il

invita

"

"

:

.

gioca Giordano

,

,

conoscere

,

forza

'

1/1 Copyright (La Sicilia) Riproduzione vietata

Acra ong


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