Bilancio Sociale 2007
Bilancio Sociale 2007
D ENTRO
LE STRADE DEL
V ILLAGGIO G LOBALE
V ILLAGGIO G LOBALE LE STRADE DEL
D ENTRO
ACRA ringrazia tutti gli operatori, i collaboratori, i volontari e i sostenitori dei progetti, delle campagne e delle attività che, anche nel 2007, le hanno permesso di proseguire l’azione iniziata 40 anni fa a favore dello sviluppo di alcuni dei Paesi più poveri del Sud del mondo. Si ringraziano in particolare: Unione Europea, FAO, UNICEF, Fondo Mondiale per l’Ambiente (FEM), Ministero Affari Esteri, Presidenza del Consiglio dei Ministri, Ufficio Nazionale Servizio Civile, Regione Lombardia, Regione Friuli-Venezia-Giulia, Provincia di Milano, Provincia di Biella, Provincia di Trento, Comune di Milano, AATO Laguna di Venezia, ATO Provincia di Milano, ASL Pescara, Organizzazione Mondiale del Turismo, IFAD, Cooperazione Francese, CILSS (Comité Inter Etat de Lutte à la secheresse au Sahel), Fonds Français pour l’Environnement Mondial, Plan National de Cambios Climaticos de la Bolivia, Ministero dell’Agricoltura e dell’Idraulica del Senegal, Fundacion Pro Salud Reproductiva, Fondazione CARIPLO, Fondazione I. Monzino, Fondazione R. Grandi, Fondazione Mediafriends ONLUS, Fondazione Rumi, Fondazione Vela, Fondation Assistance Internationale (Svizzera), P.I.M.E., Anlaids, Programma Allianzas UICN/NORAD, Comitato di Jumelage Kadjamor di Cherbourg-Octeville (Francia), Itsos Albe Steiner (Milano), Sana Logone, Associazione Amici di Goundi di Milano, Associazione Ticinese “Insieme si può”, Tavola Valdese, AGEFIL Srl - ALCATEL SpA - ALSI SpA - Banca Popolare di Milano SpA - BRACCO - Casa editrice EMI - Etatec - FIBA - GUNA S.p.A. - Istituto Geografico De Agostini - Libraccio SpA - MEDIASET - MELPART SpA - Osteria Maga Furla - Osteria Picaflor Treeboo - VEGA SpA - Misereor, TASM SpA, Gruppo di sostegno Cellule Compagne, Centro Poggeschi di Bologna, Gruppo di sostegno Castel del Piano (GR), Pro loco di Barzana (BG), C. Imbert, il Gruppo di allestimento e spedizione container e tutti i professionisti e consulenti che hanno offerto gratuitamente i loro servizi.
Bilancio Sociale 2007
“La nostra grandezza è di sentirci responsabili. Responsabili di se stessi; del proprio lavoro, della propria vocazione, della propria vita. Essere uomini, significa appunto essere responsabili. Significa provare vergogna in presenza di una miseria che pur non sembra dipendere da noi. Essere fieri di una vittoria conseguita dai compagni. Sentire che, posando la propria pietra, si contribuisce a costruire il mondo...” (tratto da “Terra degli uomini” di A. De Saint-Exupery)
ACRA Associazione di Cooperazione Rurale in Africa e America Latina www.acra.it
Progettazione e coordinamento: Emanuela Bandettini di Poggio Redazione: Emanuela Bandettini di Poggio, Annalisa Bortoluzzi, Patrizia Canova, Elena Casolari, Ada Civitani Contributi di: Giuseppe Biella, Emanuela Bussolanti, Matteo Cantoro, Ilaria Caramia, Sara Caria, Cristiana Cerretti, Elisa Chiesa, Lella Costa, Valentina Crespi, Rosy De Paoli, Simone Di Vicenz, Irma Dioli, Fabrizio Fontana, Pietro Ferrero, Sandro Filippini, Pietro Formentoni, Laura Fusca, Laura Giuccioli, Giordano Golinelli, Alphonse Haissou Douksidi, Carlo Krusich, Angelo Locatelli, Giuseppe Marando, Marta Marson, Mario Milanesi, Laura Molinai, Tullio Monzino, Nicola Momentè, Giovanni Mozzarelli, Emanuela Nava, Aïssatou Ndiaye, Francesca Ottenga, Padre Ottavio, Anna Pontarollo, Gian Antonio Ricci, Alessandro Romio, Andrea Rutigliano, Lorenza Sansebastiano, Patrizia Soardi, Tommaso Sposito, Federica Torello Fotografie: archivio fotografico ACRA, Dennis Garcia, Domenico Abbate, Franco Marchetti Editing: Patrizia Canova, Matteo Ippolito Progetto grafico: Chiara Baggio Stampa: Arti Grafiche Vertemati – Vimercate (Mi) © ACRA 2008
Sommario
Lettera del Presidente e del Direttore
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NOTA METODOLOGICA Il percorso di costruzione del bilancio sociale Principi metodologici Sviluppi futuri
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PROFILO Chi siamo La missione e i valori I riconoscimenti I momenti miliari nella storia di ACRA La strategia Gli stakeholder I principali finanziatori pubblici e privati I partner L’assetto istituzionale La corporate governance La struttura organizzativa La sede in Italia Le sedi locali
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RELAZIONE SOCIALE I settori di intervento I progetti Un quadro d’insieme Il bilancio riclassificato La declinazione della missione di ACRA nei progetti La sintesi di un anno Cibo - Sovranità alimentare Ambiente - Gestione sostenibile delle risorse naturali Acqua - Accesso e gestione partecipata Salute - Sanità e medicina tradizionale Educazione - Costruzione di capacità per la partecipazione Le attività di comunicazione, formazione e sensibilizzazione L’advocacy Educazione allo sviluppo L’iniziativa ‘Adotta un scuola rurale!’ Comunicazione La campagna per il diritto all’acqua ‘Qualcuno non se la beve’ Produzioni e collaborazioni editoriali Mostre Eventi Fiere Attivisti e volontari
43 44 46 46 47 48 50 52 62 72 84 92 98 98 99 100 102 103 104 108 109 111 111
BILANCIO D’ESERCIZIO AL 31 DICEMBRE 2007 Indicatori economici Relazione di certificazione del bilancio al 31 dicembre 2007 Schemi di bilancio al 31 dicembre 2007 Nota integrativa al bilancio al 31 dicembre 2007
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Modulo di feedback Sedi ACRA in Italia e nel mondo Come sostenere ACRA
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Lettera del Presidente e del Direttore “Dentro le strade del Villaggio Globale” Carissimi soci, amici e sostenitori, vogliamo aprire il bilancio sociale 2007 con una breve riflessione sui profondi squilibri che definiscono oggi la geografia del nostro vivere. Le iniquità, i disagi e il diffuso malessere si traducono in cifre troppo eloquenti per non avvertire pressante il senso dell’urgenza e con esso la responsabilità di intervenire. Secondo un studio del World Institute for Development Economics Research, presso l’Università delle Nazioni Unite, il 94% del reddito mondiale va al 40% della popolazione e solo il 6% di esso al rimanente 60%. Più della metà della popolazione mondiale vive con meno di 2$ al giorno, oltre 1 miliardo con meno di 1$ al giorno, 824 milioni di persone soffrono cronicamente la fame, 630 milioni sono senza un tetto, 40 milioni sono infette dall’HIV, 11 milioni di bambini muoiono ogni anno di malattie curabili. Sempre più frequenti e preoccupanti sono poi le espressioni di insofferenza del nostro pianeta malato che, per la loro forza distruttrice, vanno ad acuire le condizioni di dolore in cui versa la maggior parte della popolazione mondiale: lo “Human Development Report 2007/2008” dell’UNDP (Programma di Sviluppo delle Nazioni Unite) denuncia, a fronte della estesa patologia del nostro pianeta, l’assenza di un agire immediato, solidale e collettivo: il mondo oggi non è privo né delle risorse finanziarie né delle capacità tecnologiche per intervenire, ma di una condivisa volontà di mobilitarsi. Per noi che ogni giorno rinnoviamo il nostro impegno di misurarci con le “iniquità”, nel proposito di contribuire a rimuoverne le cause, esiste, ora più che mai, l’urgenza di alimentare percorsi virtuosi di responsabilizzazione e di solidarietà. bilancio sociale 2007
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Il nostro lavoro ci porta ad analizzare fenomeni complessi trasversali, a leggere le diverse dimensioni della povertà e contestualmente a rispondere alla concretezza del bisogno di una comunità: siamo nei luoghi e nei contesti dove molti non arrivano… ci muoviamo, col bagaglio dei nostri valori e lo spirito della flessibilità, dentro le strade del villaggio globale. Ci proponiamo di tutelare la cultura propria della piccola comunità, i suoi saperi antichi, la sua ricchezza di tradizioni e saggezze narrate, di interpretare i suoi bisogni e insieme cogliere la sfida della globalizzazione. Al centro del nostro operare è e rimane l’incontro tra le persone del Nord con quelle del Sud per un unico obiettivo: cooperare e lottare insieme contro la povertà e garantire a tutti i diritti fondamentali quali il diritto al cibo, alla salute, all’acqua, all’istruzione. Come ONG assumiamo il dovere etico di affermare la cultura della solidarietà e della responsabilità come risposta alle disuguaglianze ma, accanto al dovere della denuncia, ci proponiamo di operare secondo i principi dell’efficienza e della trasparenza. “Facendo bene il Bene” rispondiamo a tutti voi che ci sostenete e ci date la forza di continuare il nostro percorso e il nostro impegno verso i poveri del mondo, affinché ciò che sembra impossibile da soli, diventi possibile insieme!
Il Presidente Angelo Locatelli
Il Direttore Elena Casolari bilancio sociale 2007
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metodologia di lavoro | bilancio sociale 2007
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Nota metodologica
Il percorso di costruzione del bilancio sociale
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Principi metodologici
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Sviluppi futuri
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Col bilancio sociale 2007, ACRA consolida la volontà di tradurre un impegno iniziato nel 2006 in una quotidianità di intenti che istituzionalizzi un modo di essere e di porsi sempre più qualificato da alti standard di qualità e trasparenza. Il documento contempla l’ambizione di presentare l’associazione nella sua completezza e complessità attraverso la lettura delle variegate attività gestite nel corso dell’anno, gli obiettivi perseguiti e la strategia adottata; nel contempo, fornisce una sintesi dello stato di avanzamento dei progetti e delle iniziative in corso fornendo gli elementi per valutare il rispetto dei principi e della mission associativa. L’impianto metodologico è per scelta immutato rispetto all’anno scorso per consentire a tutti i nostri stakeholder di seguire la nostra crescita attraverso una continuità virtuale nell’analisi dei dati; i contenuti si sono arricchiti di quei parametri e suggerimenti che sono emersi nel corso dell’anno come contributi da chi ha letto e commentato il bilancio sociale 2006. Il bilancio sociale è un “work in progress”, un laboratorio in cui la cristallizzazione delle formule riassume la rappresentazione del nostro universo, di quel puzzle di variegata ricerca ed impegno con cui tutti i collaboratori e beneficiari di ACRA esplorano e definiscono insieme partecipati interventi di sviluppo sostenibile. Il rapporto si presenta con una struttura rigida composta da quattro sezioni: breve nota metodologica introduttiva per facilitarne la lettura, profilo dell’associazione, relazione sociale e performance economica e infine il bilancio d’esercizio. Partendo dalla mission e dai valori associativi, si è entrati nel merito della storia, degli obiettivi e delle strategie e, quindi, dell’assetto istituzionale dell’associazione e della mappatura degli stakeholder. metodologia di lavoro | bilancio sociale 2007
Con la relazione sociale, si è dato spazio all’attività caratteristica dell’associazione nelle sue declinazioni tematiche, fornendo informazioni relative a tutti i progetti gestiti nel corso dell’anno, con particolare focus su un campione di progetti che sono stati ritenuti significativi per le attività svolte, per le zone di intervento e per i rapporti con i finanziatori. Durante l’elaborazione di tale sezione, è maturata l’esigenza di arricchire le informazioni tecniche dei progetti con alcune testimonianze, rese dai beneficiari delle iniziative, dai partner e dai finanziatori con i quali ACRA realizza i progetti, con il proposito di dare spessore ai progetti stessi. All’interno della stessa sezione, sono stati inseriti alcuni indicatori di performance economica, oltre allo strumento del bilancio riclassificato che, utilizzando dati provenienti dal conto economico del bilancio d’esercizio opportunamente riorganizzati secondo logiche differenti da quelle usate a fini contabili, evidenzia la fonte delle entrate e la distribuzione delle uscite per area geografica, con indicazione del valore medio dell’intervento per beneficiario diretto. Le informazioni di bilancio, di carattere strettamente patrimoniale ed economico, sono infine state inserite nella forma prevista dalla normativa civilistica per il bilancio d’esercizio e integrate da alcuni parametri particolarmente significativi per esplicitare l’andamento di specifiche componenti di costo e di raccolta e il loro andamento negli anni. Rispetto al bilancio 2006, le novità più eloquenti riguardano l’introduzione del bilancio riclassificato, la mappatura degli enti finanziatori dei progetti all’estero e in Italia e una più ampia sezione sulla struttura organizzativa, con particolare riguardo a organigramma e personale locale nei paesi di intervento. Si è infine dato più spazio alle testimonianze, che sono presenti in modo trasversale in tutti i capitoli del documento.
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Il percorso di costruzione del bilancio sociale Il bilancio è il prodotto di un lavoro iniziato nel corso del 2005, quando il Consiglio Direttivo ha avviato la riflessione sull’opportunità di predisporre un appropriato documento istituzionale di comunicazione che, grazie al coinvolgimento e all’apporto di tutti coloro che sono legati a vario titolo all’attività di ACRA, potesse rappresentare uno strumento completo e trasparente di conoscenza, valutazione e controllo delle attività svolte e dei risultati raggiunti. Il bilancio sociale è stato da subito pensato e voluto come un documento partecipato e in costante evoluzione. Per questo, in sede di pianificazione dello stesso, è stato avviato un dialogo con i principali stakehoder dell’associazione, quali i soci, gli operatori e i volontari di sede, gli espatriati, il personale locale e i partner di progetto, distribuendo loro un questionario su vari aspetti dell’attività di ACRA, tra cui la coerenza operativa con la missione e i valori sociali, il grado di soddisfazione dei risultati raggiunti dall’associazione e dell’esperienza personale e professionale maturata, la comunicazione interna, la vita associativa, i momenti di aggregazione, la bontà degli strumenti di comunicazione esterna e l’esigenza di un bilancio sociale. La restituzione dei questionari compilati ha arricchito il percorso di costruzione del bilancio sociale in forza delle indicazioni, dei bisogni e delle necessità fornite, permettendo così di dare voce alle molteplici esigenze del variegato universo che gravita attorno all’associazione. Per dare ancora più valenza alla scelta di privilegiare l’aspetto partecipativo, il bilancio sociale precedente era stato predisposto con un modulo di feed-back, presente anche nell’attuale bilancio alla fine del documento, per permettere a chiunque si avvicini ad esso di fornire un’indicazione sul gradimento del documento ed eventuali suggerimenti per la nuova edizione. metodologia di lavoro | bilancio sociale 2007
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Il lavoro per la predisposizione del bilancio sociale 2007 è stato avviato nel gennaio 2008 ed ha visto il coinvolgimento e la collaborazione di buona parte del personale di sede, espatriato e locale, che ha supportato in più momenti la raccolta delle informazioni, la presentazione delle linee strategiche che stanno alla base del documento e la revisione del prodotto finito. Questo documento sarà stampato in 400 copie e distribuito a tutti i soci e ai principali sostenitori di ACRA; alcune copie saranno inviate agli stakeholder istituzionali in Italia e nei paesi di intervento; altre copie saranno a disposizione di chi ne farà richiesta. Per consentirne una capillare diffusione, è possibile scaricarne la versione completa dal sito internet www.acra.it (così come il bilancio sociale del 2006 e i rapporti di attività degli anni precedenti).
Principi metodologici Il lavoro che ha condotto alla redazione di questo bilancio sociale tiene conto dell’applicazione dei principi metodologici •
• •
codificati nel modello GBS (Gruppo di Studio per il Bilancio Sociale), che definisce i principi di redazione del bilancio sociale; riconducibili alla sfera dell’etica, alla dottrina giuridica e alla prassi nazionale della professione contabile; compendiati nelle sei raccomandazioni del Consiglio Nazionale Dottori Commercialisti – Commissione Aziende non profit (CNDC).
Nella sua stesura si è cercato di tenere conto dei suggerimenti forniti dagli stakeholder e in particolare si sono seguiti i seguenti criteri: • • •
chiarezza nell’esposizione dei contenuti; immediatezza del messaggio e dei contenuti; leggibilità e trasparenza dei dati e delle informazioni.
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Sviluppi futuri Stiamo già lavorando per realizzare ulteriori cambiamenti per il bilancio del 2008 che, cadendo nel 40° anniversario dalla costituzione dell’associazione, vedrà una revisione editoriale e stilistica, oltre ad alcuni approfondimenti tematici, in omaggio alla lunga storia maturata. Pensiamo che, grazie alla pubblicazione del bilancio sociale 2007 nel luglio 2008, vi sarà il tempo di ‘recuperare’ il dialogo avviato con gli stakeholder nel 2006, mediante la realizzazione di appositi questionari o focus group diretti alle principali categorie degli stessi, con l’obiettivo di arricchire lo spazio dedicato alle loro impressioni e al loro punto di vista nel bilancio 2008. Intendiamo inoltre avviare il processo di pianificazione e redazione del bilancio sociale con anticipo rispetto alla chiusura dell’esercizio, eliminando lo sfasamento temporale delle prime due edizioni. Infine, adeguata visibilità verrà data agli obiettivi specifici di ogni settore previsti per l’anno, alla valutazione sul raggiungimento degli stessi a fine anno e alla revisione degli stessi e delle priorità per l’anno successivo.
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ProďŹ lo Chi siamo
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La missione e i valori
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I riconoscimenti
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I momenti miliari nella storia di ACRA
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La strategia
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Gli stakeholder
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I principali ďŹ nanziatori pubblici e privati
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I partner
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L’assetto istituzionale
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La corporate governance
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La struttura organizzativa
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La sede in Italia
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Le sedi locali
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Chi siamo ACRA (Associazione di Cooperazione in Africa e in America Latina) è un’Organizzazione Non Governativa riconosciuta idonea alla cooperazione dal Ministero degli Affari Esteri e dall’Unione Europea. ACRA nasce nel 1968 per iniziativa di un gruppo di persone che condividono un forte interesse verso la solidarietà internazionale. Da subito l’associazione individua il proprio settore di intervento nelle attività di sviluppo in ambito rurale, dove risiede più della metà della popolazione mondiale e dove oltre il 70% degli abitanti vive al di sotto dei livelli di povertà estrema, con meno di un dollaro al giorno. In questo contesto, ACRA matura scelte di sostegno per la lotta alla povertà e alla fame, per la tutela del diritto e dell’accesso all’acqua, alle risorse naturali, alla salute e all’istruzione. In quaranta anni di storia, le aree geografiche e i progetti d’intervento sono andati via via moltiplicandosi. Oggi, ACRA è presente in diversi paesi dell’Africa (Senegal, Ciad, Camerun, Burkina Faso, Mali, Tanzania), del Centro e del Sud America (Argentina, Bolivia, Ecuador, Nicaragua, El Salvador) dove realizza progetti di sviluppo in diversi settori di intervento: sviluppo locale ed economico, sovranità alimentare, accesso e gestione dell’acqua, sanità, educazione allo sviluppo e formazione. I progetti gestiti nel corso del 2007 sono stati 58, per circa 400.000 beneficiari diretti. Insieme alle popolazioni locali e a partire dai loro bisogni, ACRA si impegna nella costruzione di scuole, nella formazione di insegnanti, nella gestione di casse di microfinanza rurale, nella realizzazione di magazzini di stoccaggio per la conservazione dei cereali. Sostiene i piccoli produttori locali nella valorizzazione delle risorse locali e nella conservazione della biodiversità, promuove il rimboschimento di aree a rischio per prevenire i fenomeni di desertificazione, si impegna nella costruzione di pozzi e infrastrutture idriche per garantire l’accesso sostenibile alla risorsa acqua per uso umano e produttivo, sostiene i saperi e le culture locali.
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La metodologia d’intervento di ACRA nel Sud del mondo si basa sulla democrazia partecipativa. Lo scopo è quello di attivare dinamiche di co-sviluppo e autosviluppo coerenti con gli orientamenti culturali locali, nel rispetto degli equilibri socio-ambientali e nell’ottica di un vero e proprio partenariato Nord-Sud. Sul territorio italiano ed europeo, ACRA si fa portavoce delle istanze dei propri partner del Sud e promuove una cultura di pace, dialogo e scambio interculturale attraverso campagne di educazione, informazione e sensibilizzazione rivolte agli studenti delle scuole, alla società civile e alle istituzioni.
La missione e i valori ACRA è un’associazione indipendente e laica, che crede nei principi di equità, partecipazione, responsabilità e solidarietà. Consapevole dell’interdipendenza tra i popoli, ACRA promuove l’inclusione delle comunità locali e accompagna processi di sviluppo sostenibile e partecipativo. ACRA opera per la valorizzazione delle culture e il rafforzamento delle competenze delle comunità, con una particolare attenzione all’ambito rurale. ACRA fonda la sua azione sul partenariato e sull’interscambio dei saperi per la costruzione di relazioni solide e durevoli. Le azioni che ACRA promuove nel perseguire la propria missione si ispirano ai seguenti principi: - ritenere che tutte le persone abbiano uguale dignità e uguali diritti; - valorizzare le differenze; - lottare e rispettare la giustizia; - promuovere l’autosviluppo; - promuovere la fattiva collaborazione con tutte le entità presenti nel luogo di intervento; - favorire la laicità, il dialogo tra i popoli e l’interculturalità;
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- sostenere la centralità del mondo rurale. Inoltre ACRA si impegna a:
I riconoscimenti
- escludere dalla propria attività qualsiasi volontà di imporre ideologie e di promuovere interessi stranieri nel Paese in cui opera; - non imporre alle Comunità con le quali collabora tecnologie, forme organizzative, servizi e metodi che non corrispondono al reale bisogno e desiderio degli interessati; - esercitare la propria azione senza scopo di lucro.
ACRA ha ricevuto i seguenti riconoscimenti: · idoneità alla cooperazione internazionale rilasciata dal Ministero degli Affari Esteri, ai sensi della legge 49 del 1987, con decreto 347 del 5/07/1973; · riconoscimento come ONLUS ai sensi del decreto 760/97.
Estratto dallo Statuto di ACRA, art. 2 - Scopi dell’Associazione. L’Associazione si propone di: a) Promuovere un mutuo apprezzamento dei valori propri a popoli diversi, per una migliore comprensione e concordia internazionale a favore di una cittadinanza mondiale. b) Farsi carico delle situazioni di sfruttamento e di ingiustizia che dividono il mondo d’oggi per incidere, laddove è possibile, sulle cause che le generano, attraverso un impegno e una solidarietà concreta da attuarsi sia in Italia che nei Paesi in via di sviluppo. Particolare interesse sarà rivolto al superamento delle discriminazioni tra uomini e donne, e alla difesa dei diritti di bambini, bambine e adolescenti. c) Apportare una concreta e cordiale collaborazione alle comunità locali dei Paesi in via di sviluppo (PVS) e alle persone in seno a esse, cooperando con le suddette comunità mediante l’apporto di competenza tecnica dei suoi membri, il loro lavoro personale, la loro competenza organizzativa e sociale nelle suddette comunità. d) Creare per mezzo del lavoro un sentimento e un rapporto di amicizia e rispetto, un senso di cooperazione, di responsabilità, di iniziativa, tanto tra i volontari e i cooperanti e la comunità con la quale lavorano, quanto tra i membri della comunità stessa. e) Promuovere l’equità nelle relazioni di genere come fondamento dei nuovi paradigmi dello sviluppo che preveda azioni per il superamento delle disuguaglianze tra uomini e donne. Particolare interesse sarà rivolto alla difesa dei diritti dei bambini, bambine ed adolescenti. f ) Promuovere in Europa e nei Paesi in via di sviluppo, iniziative di informazione e di educazione della opinione pubblica, sull’interdipendenza, la solidarietà, l’intercultura, la cooperazione tra i popoli; realizzare corsi di formazione di aggiornamento professionale. g) Coscienti che uno stile di vita più sostenibile dipende da uno sviluppo in armonia con le altre persone, le culture e la natura, l’Associazione promuove, all’interno delle sue iniziative, la conservazione della natura e la tutela ambientale attraverso: la conservazione della biodiversità delle specie e degli ecosistemi, l’uso sostenibile delle risorse naturali, la lotta all’inquinamento.
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I momenti miliari nella storia di ACRA 1968 ACRA nasce il 25 maggio dall’incontro fra due gruppi lombardi di diversa natura, l’uno sindacale, l’altro di Tecnici Volontari Cristiani che condividono un forte interesse verso la solidarietà internazionale. Dal settore di attività, quello rurale, viene desunto l’acronimo Associazione di Cooperazione Rurale in Africa. Il primo Paese di intervento è il Ciad, scelta naturale e spontanea data la conoscenza diretta di personale operativo sul territorio. I dieci soci fondatori si attivano fin da subito per la gestione di un progetto agricolo in Ciad e l’aggregazione di nuovi soci, per rispondere alla volontà di sensibilizzare maggiormente l’Italia e far fronte a esigenze di autosostenibilità. Nel corso del primo decennio di attività ACRA gestisce un solo progetto in Ciad, ma l’esperienza maturata le consente di dare un contributo essenziale per la costituzione delle basi delle ONG di volontariato nella cooperazione italiana. 1973 ACRA ottiene il riconoscimento di idoneità dal Ministero degli Affari Esteri. 1979 Con la legge sulla cooperazione n° 38 del 1979, la possibilità di attingere a finanziamenti del Ministero degli Affari Esteri permette ad ACRA di espandere la propria capacità di intervento passando da uno a più piccoli progetti in Ciad. 1983-84 L’incontro con gruppi italiani che hanno basi consolidate in Paesi dell’America Latina (Nicaragua e Bolivia) fornisce l’occasione ad ACRA di aprirsi a nuove realtà territoriali. Il settore di intervento è sempre quello rurale, che si traduce, oltre al sostegno alle attività agricole, anche nel supporto alle comunità locali nella trasformazione e commercializzazione dei prodotti, nonché nella promozione di strumenti di democrazia partecipativa nella gestione dei bisogni diffusi delle comunità di base. Parallelamente, vengono avviati contatti con partner locali in Senegal che permettono lo sviluppo di nuovi e differenti progetti rispetto a quelli realizzati in Ciad, per la più matura e articolata struttura delle organizzazioni di base e la maggior democrazia nel Paese. 1987 Durante l’assemblea del 1987, vengono definite come aree prioritarie di intervento il Ciad, il Senegal, la Bolivia e il Nicaragua. In seguito a questa scelta e al moltiplicarsi delle attività in questi Paesi, si rende necessaria la costituzione di strutture di coordinamento in loco.
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1994 In seguito alla crisi dei finanziamenti ministeriali del 1994, ACRA avvia la collaborazione con l’Unione Europea e modifica la propria struttura decentrata, trasformando i coordinamenti Paese (Ciad, Nicaragua, Bolivia e Senegal) in coordinamenti di area, per aprire l’intervento ai Paesi limitrofi (Camerun). 1997 La condivisione delle idee di una associazione ecuadoriana nata in Italia, e l’avvicinamento a questa realtà, favorisce l’avvio di un progetto di microcredito in Ecuador, seguito da altri progetti nel campo della commercializzazione dei prodotti locali e della salvaguardia e valorizzazione delle risorse naturali (specialmente l’acqua). Fine ’90 L’attività in Italia di educazione allo sviluppo, che fino ad allora aveva trovato espressione in soli interventi didattici nelle scuole, allarga il suo raggio d’azione arrivando a occuparsi di comunicazione, formazione, educazione, realizzazione di progetti costruiti con ampie reti italiane ed europee sull’educazione delle popolazioni rurali e sicurezza alimentare. Inoltre, vengono realizzati progetti finanziati dal Ministero degli Affari Esteri e dall’Unione Europea per la sensibilizzazione dell’opinione pubblica e della società civile sulle modalità integrate delle sviluppo e per attivare scambi di conoscenza Nord/Sud e Sud/Nord, in ambito educativo. 2002 La partecipazione al consorzio UNA, che dispone di un coordinamento in Kenia, risulta funzionale alla comprensione delle dinamiche di sviluppo di questo Paese e soprattutto della vicina Tanzania. 2005 L’appartenenza all’Associazione delle ONG Lombarde porta ad assumere un ruolo nella ricostruzione di una zona specifica nello Sri Lanka e in progetti in Paesi diversi da quelli di consolidata conoscenza (quali l’Argentina, la Repubblica Dominicana e il Brasile) mediante consorzi con altre ONG lombarde. Inoltre, con l’avvio del programma di Valorizzazione delle medicine tradizionali in Senegal e Mali, promosso da un consorzio di cinque ONG italiane di cui ACRA è capofila, inizia l’esperienza di ACRA in Mali. 2007 Viene avviata l’attività nel Burkina Faso, a fronte di una dinamica di sviluppo della riserva transfrontaliera in Burkina, Niger e Benin, in consorzio con altre due ONG italiane.
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La strategia Il percorso di ACRA nel 2007 è stato contrassegnato da un rinnovato impegno a declinare operativamente gli indirizzi ormai consolidati da alcuni anni: un attento focus alla trasparenza e all’efficienza, una chiara volontà di acquisire eccellenze in alcune aree tematiche e alcuni territori, un rafforzamento qualitativo nella metodologia dell’intervento. I nuovi progetti approvati e pianificati hanno seguito un impianto strategico e metodologico che ha colto la vocazione dell’associazione a qualificarsi sempre più in alcuni ambiti, facendo leva su una precisa scelta di campo, competenze acquisite, casi di studi di successo per impatto sociale e replicabilità. Nel circoscrivere intenzionalmente il “territorio” di azione, si sono ancora una volta affermati alcuni indirizzi storici dell’associazione: l’enfasi sullo sviluppo rispetto all’emergenza, il principio e la modalità del partenariato, l’ambito rurale. Accanto all’impegno di caratterizzarsi negli ambiti progettuali, si è dato ancor più spessore allo sforzo di modulare l’organizzazione secondo il principio dell’efficienza e della tracciabilità delle risorse impiegate: a questo riguardo, è proseguita sia l’attività di decen-
tramento amministrativo che quella di formazione trasversale in tutti i settori sul controllo di gestione, con l’obiettivo di finalizzare, per il 2008/2009, l’intero iter di predisposizione di manuali di procedure amministrative e l’avvio di un organo di auditing interno. Anche la scelta di misurarsi di nuovo con l’impegno del bilancio sociale va a inserirsi nell’ambito di una strategia che fa propri i parametri di qualità e rigore. Nel 2007, è proseguita la riflessione sulla governance dell’organizzazione vista come aspetto critico per posizionarsi in modo credibile nei confronti dei vari interlocutori interni ed esterni; a tal fine si è costituito un gruppo di lavoro con l’obiettivo di definire proposte concrete, da sottoporre all’attenzione dei soci, rivolte a rendere più trasparente e lineare i contenuti e i ruoli dei vari organi decisionali ed operativi. Ci si è poi confrontati con la necessità di finalizzare una strutturata attività di raccolta fondi che risponda in modo appropriato al crescente fabbisogno finanziario dell’associazione, a fronte della ricercata diversificazione degli enti finanziatori e che colga quindi le diverse dimensioni della società civile: donatori individuali, fondazioni private e imprese.
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Gli stakeholder I portatori di interesse dell’organizzazione sono tutti i soggetti aventi un interesse nell’attività dell’associazione. In considerazione della definizione, non è l’associazione a conferire il ruolo di portatore di interessi, ma il comportamento del soggetto, col quale l’associazione può solo decidere se rapportarsi o meno. A questi è rivolto il bilancio sociale, affinché tutti possano conoscere la natura, la struttura e l’attività di ACRA, valutare se le attività svolte corrispondono ai loro specifici interessi e aspettative, verificare la coerenza delle azioni implementate con la missione e gli obiettivi dell’associazione e, infine, analizzare i risultati raggiunti. La mappatura degli stakeholder viene presentata, come già illustrato nel Bilancio Sociale 2006, ricorrendo alla classificazione proposta da Napoletano1: • primari interni: soggetti che si riconoscono all’interno dell’organizzazione e il cui interesse è tutelato giuridicamente; • primari esterni: soggetti che agiscono all’esterno dell’impresa e il cui interesse è tutelato giuridicamente; • secondari: soggetti esterni all’organizzazione e privi di un rapporto giuridico rilevante.
I soci rappresentano le fondamenta dell’associazione e il loro ruolo è regolato dallo Statuto. Sono costituiti da persone fisiche, giuridiche e associazioni con finalità affini a quelle di ACRA che si impegnano, con metodo e continuità, per lo svolgimento delle attività associative, allo scopo di favorire la realizzazione dei fini sociali. Per questo, i soci partecipano alle Assemblee Generali, possono essere eletti alle cariche associative, versano una quota annuale, sono invitati ad informarsi e prendere parte alle iniziative promosse dall’organizzazione per poter così contribuire al raggiungimento degli scopi dell’Associazione. Il loro costante aggiornamento sulle dinamiche della cooperazione e sulle attività dell’associazione viene garantito mediante la redazione e l’invio di una newsletter periodica e di un bollettino trimestrale, strumento di approfondimento di specifiche tematiche. Il lavoro quotidiano di operatori, collaboratori e volontari rende possibile il perseguimento della missione sociale e la sua declinazione nella strategia organizzativa; il loro rapporto con l’associazione è definito nel contratto di lavoro, di consulenza, nella convenzione di stage; il loro interesse nell’associazione è rappresentato dal fine sociale, unito alla crescita professionale, oltre che dall’eticità ed equità della struttura in cui lavorano.
1 Enzo M. Napoletano, La qualità nell’impresa sociale, Franco Angeli, Milano, 1999.
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I finanziatori privati e pubblici rappresentano la principale fonte di sostentamento per l’associazione, hanno con l’associazione rapporti regolati da contratti che definiscono, per ciascuno, ruoli, tempi, modalità di lavoro, budget dell’intervento e modalità di rendicontazione. Interesse primario dei finanziatori è verificare l’utilità sociale delle loro erogazioni e quindi la trasparenza, l’affidabilità e l’efficienza dell’organizzazione, oltre ai risultati raggiunti dagli interventi sovvenzionati. A tal fine, l’associazione predispone, alle scadenze concordate, rapporti di rendicontazione per i singoli progetti, che forniscono in modo puntuale e tempestivo tutte le informazioni rilevanti sulle attività svolte, i risultati ottenuti e l’utilizzo delle risorse ricevute. Utile e completo strumento di valutazione delle attività svolte dall’associazione, negli anni precedenti l’elaborazione del Bilancio Sociale, è stato il Rapporto di attività, pubblicato in italiano, francese, inglese e
spagnolo e destinato sia ai finanziatori consolidati che a quelli potenziali. I donatori privati sono costituiti da persone fisiche e giuridiche che sostengono l’attività di cooperazione effettuando donazioni individuali. Il rapporto tra questa categoria di sostenitori e l’organizzazione non è generalmente regolato con un contratto. Per soddisfare l’interesse di questi stakeholder a conoscere l’impiego delle loro donazioni e il buon esito dei progetti realizzati, e per aumentare il rapporto di fiducia che li lega all’associazione, ACRA invia a coloro che si sono registrati nel database dell’associazione la newsletter periodica e il bollettino trimestrale di approfondimento. I partner di progetto sono soggetti attivi nella ideazione e realizzazione del progetto. Tutti i progetti hanno partner locali, principale strumento di sostegno
Mappa degli Stakeholder primari interni mass-media, opinion leader e opinione pubblica
primari esterni secondari
aziende
beneficiari dei progetti
associazioni ONG Lombarde e Italiane
comunità locali partner di progetto
donatori privati
soci istituzioni pubbliche PVS
volontari
operatori / collaboratori organizzazioni della società civile
finanziatori privati finanziatori pubblici
enti locali
consorzi, reti di rappresentanza e tematiche
istituti nazionali e internazionali
università, istituti di ricerca e scuole
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ai beneficiari e frutto della strategia di ACRA di valorizzare l’autosviluppo promosso localmente. ACRA si impegna nel rafforzamento delle capacità dei partner locali, in ottica di sostenibilità futura dei progetti. Inoltre, alcuni progetti vengono gestiti in collaborazione con associazioni o enti italiani/europei che si affiancano ad ACRA per apportare specifiche competenze tecniche, territoriali o culturali. I partner di progetto sono portatori dell’interesse al miglioramento della qualità della vita del maggior numero possibile di beneficiari, allo sviluppo di sinergie, a favorire la propria crescita personale e alla costruzione di un rapporto di fiducia e trasparenza con l’associazione. Il rapporto di ACRA con i partner è sempre regolato da contratti che definiscono i tempi e le modalità di collaborazione, oltre al personale e alle strutture coinvolte e ai risultati attesi. L’incontro e il confronto con tali stakeholder viene promosso in più fasi di svolgimento del processo e si concretizza con incontri in Italia, missioni all’estero del personale di ACRA e accoglienza di personale dei partner dei PVS presso la sede di Milano. I beneficiari dei progetti sono definiti in sede di redazione dei progetti. È proprio a partire dall’analisi partecipativa dei bisogni che ACRA, insieme ai partner locali, identifica e formula il progetto.
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L’interesse di questi stakeholder nell’attività dell’associazione è la realizzazione di attività che abbiano un impatto sulla qualità della loro vita e sul rafforzamento delle comunità di appartenenza. A livello regionale, ACRA è membro dell’Associazione delle ONG Lombarde; a livello nazionale, è socia dell’Associazione delle ONG Italiane. In quanto socia di queste organizzazioni di secondo livello, ACRA partecipa al dibattito portando un contributo sui suoi temi di interesse, supporta le iniziative di coordinamento tra le diverse ONG impegnate sui territori (tanto in Italia che nei PVS) e sostiene le iniziative comuni di advocacy indirizzate verso le istituzioni. Come strumento di comunicazione trasversale a tutte le categorie di portatori di interesse, il sito web www.acra.it contiene informazioni sull’associazione, approfondimenti tematici, descrizioni dei progetti, testimonianze ricevute ‘dal campo’, pubblicità a eventi organizzati da ACRA o da terzi, galleria fotografica, link ad altri siti per ulteriori approfondimenti. Dal sito è possibile scaricare il presente Bilancio Sociale, quello del 2006, oltre ai rapporti di attività degli anni precedenti.
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I principali finanziatori pubblici e privati (per l’anno 2007) Area geografica
Internazionali
Nazionali
Territoriali
In loco
Africa
Camerun - Unione Europea Ciad - CILSS - UNICEF - Unione Europea Senegal - FAO - FEM - Unione Europea Somalia - Unione Europea Tanzania - Fondazione R. Grandi - Fondation Assistance International - MISEREOR - Unione Europea
Burkina Faso - Ministero Affari Esteri Camerun - Ministero Affari Esteri Ciad - Fondazione I. Monzino - Ministero Affari Esteri Senegal - Comitato di Jumelage Kadjamor di CherbourgOcteville (Francia) - Ministero Affari Esteri Tanzania - Ministero Affari Esteri
Camerun Tanzania - Diocesi di - Fondazione CARIPLO Ndjombe/Misereor Ciad - Anlaids Sez. Lombardia - Associazione Amici di Goundi - Fondazione CARIPLO - Provincia di Milano - Regione Lombardia Senegal - Comune di Milano - Fondazione CARIPLO - Provincia di Milano - Regione Lombardia Tanzania - ALSI SpA - Associazione Ticinese “Insieme si può” - ATO Provincia di Milano - Fondazione CARIPLO - Regione Lombardia - Regione Friuli-Venezia-Giulia
America Latina
Bolivia - Unione Europea Brasile - Unione Europea Ecuador - Fondation Assistance International - Unione Europea El Salvador - Unione Europea Guatemala - Unione Europea Nicaragua - OMT - Unione Europea
Argentina - Ministero Affari Esteri Bolivia - AATO Laguna di Venezia - Ministero Affari Esteri - Associazione Mediafriends ONLUS Ecuador - Ministero Affari Esteri - Tavola Valdese Nicaragua - Ministero Affari Esteri - Fondazione I. Monzino
Europa
Europa - Unione Europea
Italia - Ministero Affari Esteri - Ufficio Nazionale Servizio Civile
Bolivia - PNCC Nicaragua - UICN/NORAD
Italia - Comune di Milano - Provincia di Milano
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L’impegno della Provincia di Milano contro la povertà e la fame Testimonianza dell’Assessora alla Pace e Cooperazione Internazionale, Provincia di Milano, Irma Dioli
La fame e la povertà sono in aumento, nonostante la loro riduzione sia stata posta quale primo degli 8 obiettivi formulati durante il Vertice del Millennio da 189 Capi di Stato e di Governo. Penso soprattutto all’Africa sub-sahariana, che continua a soffrire una drammatica crisi alimentare e ambientale. Penso anche alle politiche agricole attuate dagli stati e agli impegni commerciali assunti nelle negoziazioni internazionali che hanno pesato gravemente sull’economia africana e in particolare sui piccoli produttori. Come Assessora alla Pace e alla Cooperazione internazionale, vorrei ricordare l’impegno della Provincia di Milano che crede fermamente nel ruolo degli enti locali nell’ambito della cooperazione decentrata e che, già nel primo anno di mandato, ha approvato l’adesione alla Campagna della Nazioni Unite No excuse 2015 per il raggiungimento degli Obiettivi del Millennio, firmando il protocollo d’intesa e mettendo a disposizione un ufficio presso la Casa della Pace quale sede della Campagna stessa. Per questo abbiamo aderito anche alla rete Educazione per le popolazioni rurali e sicurezza alimentare, promossa da FAO e UNESCO, e siglato un accordo di programma proprio con ACRA per un progetto a sostegno delle scuole rurali in Ciad e dell’infanzia in Senegal. Il progetto ha coinvolto i soggetti del nostro territorio, soprattutto le scuole, per promuovere la consapevolezza dell’importanza del rafforzamento dell’educazione della popolazione rurale per abbattere la povertà e la fame. Oltre ad azioni di educazione allo sviluppo, fondamentali in questo contesto, ritengo che l’ente locale possa operare attraverso la cooperazione decentrata per un’agricoltura sostenibile, ecologicamente durevole, centrata sulla sovranità alimentare in molti modi, riportando la sostenibilità ambientale, sociale ed economica entro relazioni internazionali di pace e giustizia. In questo senso, valgono anche le attività volte a favorire la diffusione del commercio equo e solidale che può incidere sugli squilibri del mercato internazionale attraverso la costruzione di relazioni commerciali durature, basate sul rispetto e la fiducia, il riconoscimento del diritto dei produttori a un prezzo equo, l’aiuto all’autosviluppo delle comunità produttrici, il rispetto dell’ambiente, l’informazione al consumatore sulla storia dei prodotti. Diventando “Provincia Equosolidale”, la Provincia di Milano si è assunta l’impegno di inserire nei propri consumi i prodotti equosolidali, realizzare iniziative di formazione e di sensibilizzazione della cittadinanza valorizzando le realtà organizzate del commercio equo del territorio. Per tutti questi motivi abbiamo sostenuto anche la realizzazione dell’evento Coltiviamo il futuro nel maggio 2007, due giorni di convegni, mostre, mercatini biologici e solidali, animazioni musicali e teatrali per riflettere insieme sull’importanza di educare e di educarci alla gestione sostenibile delle risorse alimentari del nostro pianeta. L’obiettivo comune è quello di incidere concretamente nelle politiche di governo e, per fare ciò, è fondamentale costruire un’alleanza internazionale che riunisca istituzioni, scuole e organizzazioni della società civile del mondo attorno ad una piattaforma condivisa e partecipata, allo scopo di ridurre la fame e la povertà verso la Sovranità Alimentare. profilo | bilancio sociale 2007
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La Fondazione Monzino per il policlinico di N’Djamena Intervista a Tullio Monzino, Presidente della Fondazione Monzino2 Per quale motivo la fondazione Monzino ha deciso di dare fiducia ad ACRA, di essere al suo fianco in un’impresa così importante come la costruzione di un ospedale policlinico in Ciad?
“La Fondazione Monzino si occupa soprattutto di ricerca in campo sanitario. Quando però siamo stati contattati dal Presidente di ACRA, Angelo Locatelli, abbiamo da subito apprezzato, oltre alla persona, il suo approccio e la validità dei progetti che ci ha chiesto di finanziare. Il Policlinico di N’Djamena è in realtà il secondo progetto che appoggiamo e che segue il primo progetto di intervento a Goundi, con una campagna di prevenzione contro l’HIV.” Come valuta la collaborazione con ACRA? E i risultati insieme raggiunti?
“Valutiamo molto positivamente la collaborazione con ACRA, che si conferma promotrice di progetti di eccellenza nel Sud del mondo con un atteggiamento di vera cooperazione nella soluzione dei problemi che affliggono i paesi poveri del mondo. Abbiamo inoltre apprezzato la tempestività di ACRA nel tenerci aggiornati sullo stato di avanzamento dei lavori e la trasparenza nella gestione del progetto. I risultati ottenuti sono davvero una bella soddisfazione: il Policlinico di N’Djamena rappresenta una realtà ospedaliera difficilmente da noi realizzabile, in Italia, che garantisce ben 180 posti letto. Mi piacerebbe moltissimo adesso poter andare con Angelo Locatelli a visitare il Policlinico e costatare di persona i meravigliosi risultati raggiunti in così poco tempo.” Perché continua a sostenere ACRA anche in altri progetti?
“Abbiamo ormai stabilito con ACRA un rapporto di fiducia e di stima reciproca, che è confluito nella collaborazione ad altri progetti legati al diritto alla salute e alla dignità dei popoli nei paesi in via di sviluppo. Ricordo l’importantissimo progetto in Bolivia che riguarda l’acqua e l’accesso a questa risorsa fondamentale per la vita e per la dignità delle persone.” Perché ritiene importante che una Fondazione come la vostra si adoperi per azioni di tutela del diritto alla sanità non solo in Italia, ma anche del mondo povero?
“Crediamo che il diritto alla salute sia un diritto che travalica i confini nazionali. La Fondazione Monzino si occupa quasi esclusivamente di ricerca medico-scientifica in Italia, ma non possiamo tralasciare gli aspetti di solidarietà e di rispetto nei confronti di tutti i popoli del mondo.” 2 La
Fondazione Monzino supporta l’attività di ACRA nei paesi del Sud nel mondo e in particolare in Ciad per la costruzione dell’Ospedale Policlinico Buon Samaritano a N’Djamena e in Nicaragua per il miglioramento delle condizioni igienico-sanitarie del paese, come contributo alla riduzione della povertà.
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I partner Organizzazioni della società civile: le associazioni ACEA - Associazione per i consumi etici e alternativi (Milano) Associazione Amici di Goundi (Milano) Associazione Aprimondo (Bologna) Associazione Arca 2000 (Milano) Associazione Benkadì (Staranzano-Gorizia) Associazione Gruppo Area di Ricerca – Dobialab (Staranzano di Dobbia-Gorizia) Associazione italiana agricoltura biologica (Roma) Associazione Nessuno Escluso (Carnago-Varese) Associazione Rurale Italiana (Verona) Associazione teatrale indipendente per la ricerca (Milano) Associazione Vega (Galliate-Novara) Associazione Viaggiare domandandosi (Biella) Circolo Arci Loggia de’ Banchi (La Spezia) Centro Internazionale Civiltà dell’Acqua Comitato Italiano Contratto Acqua (Milano) Centro Italiano Riqualificazione Fluviale Consorzio Arianne (Matelica-Macerata) Consorzio Gerundo (Bergamo) Cooperativa NAZCA (Milano) Cooperativa Raggio Verde (Cossato-Biella) Cooperativa Viaggi e Miraggi (Brescia) GAL dell’Alto Bellunese (Auronzo di Cadore-Belluno) Gruppo ACRA di Bassano del Grappa (Bassano Del Grappa-Vicenza) Gruppo Amici di Gigi (Varese) Legambiente FVG (Udine) ORISS, Organizzazione Interdisciplinare sviluppo e salute (Lari-Pisa) Planet Viaggi Responsabili (Verona)
Organizzazioni della società civile: le ONG europee Italia ASPEM, Associazione solidarietà paesi emergenti (Cantù, CO) Associazione Africa 70 (Milano) CAST, Centro per un appropriato sviluppo tecnologico (Laveno Mombello, VA) CELIM, Centro laici per le missioni (Bergamo) CESVI, Cooperazione e sviluppo (Bergamo) CEVI, Centro di volontariato internazionale per la cooperazione allo sviluppo (Udine) CIC, Centro internazionale crocevia (Roma) CISV, Comunità impegno servizio volontariato (Torino) COOPI, Cooperazione internazionale (Milano) COSPE, Cooperazione per lo Sviluppo dei Paesi Emergenti (Firenze) COSV, Comitato di coordinamento delle organizzazioni per il servizio volontario (Milano) CVCS, Centro Volontari Cooperazione allo Sviluppo (Gorizia) FOCSIV, Federazione organismi cristiani di volontariato internazionale (Roma) MAIS, Movimento per l’autosviluppo l’interscambio e la solidarietà (Torino) MLAL, Movimento laici per l’America latina (Verona) Movimondo (Roma) Pimedit onlus, Pontificio istituto missioni estere (Milano) PRO.DO.C.S., Progetto Domani Cultura e Solidarietà (Roma) Terra nuova (Roma) UCODEP, Unità e Cooperazione per lo Sviluppo dei Popoli (Arezzo) Francia Comité Français pour la Solidarité Internationale VSF-CICDA, Vétérinaires sans frontières - Centre International de coopération pour le Développement Agricole GRET , Groupe de recherche et d’échange technologiques MFR, Maison familiales rurale Comitato di Jumelage Kadjamor di Cherbourg-Octeville (Francia)
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Belgio CSA , Colléctif Stratégie Alimentaire Action Aid International Spagna Globalmon Regno Unito Cyfanfyd Sazani Associates WEA South Wales Portogallo Oikos
I Partner Locali: enti pubblici e privati Bolivia Municipio di Cairoma (Dipartimento di La Paz) ARCCA, Asociación Regional de Criadores de Camelidos (Uyuni, Dipartimento di Potosí) CIOEC Bolivia, Coordinadora de Integración de Organizaciones Económicas Campesinas de Bolivia FINCAFE, Fondo de inversión y crédito para los cafetaleros (Dipartimento di La Paz) FECAFEB, Federación de Caficultores Exportadores de Bolivia (Dipartimento di La Paz) PRODENER, Centro Integral de Desarrollo de Energías Alternativas y Producción (Dipartimento di La Paz) Burkina Faso Ministero dell’Ambiente - Direzione Generale Conservazione della Natura Camerun Associazione SANA LOGONE FAPEN, Fédération pour l’Auto promotion des Paysans de l’Extrême Nord Fondation Bethleem INADES Formation Cameroun SATOLD, Service d’Appui Technique aux Organisations Locales de Développement Ciad Associazione ACDAR Associazione AMTINE ALSADER ATCP, Association Tchadienne “Communauté pour le Progrés” INADES FORMATION TCHAD Ecuador Consorzio CAMAREN C-Condem Fundación CHANKUAP terapeuti tradizionali di Bandiagara Mali DMT, Dipartimento di Medicina Tradizionale FATTB, Federazione associazioni terapeuti tradizionali di Bandiagara Nicaragua Centro de Orientación Familiar y Educación Sexual “Xochilt Acalt” FUNADESIC, Fundación para el Autodesarrollo Sostenible Indígena Campesino MUSAS, Fundación Museo del Archipiélago de Solentiname FEV, Fundación Entre Volcanes FUMSAMI, Fundación Mujeres de San Miguelito FUPADE, Fundación Rubén Darío para el Desarrollo Humano FARENA, Universidad Nacional Agraria, Facultad de Recursos Naturales AMC, Acción Medica Cristiana
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ASODELCO, Asociación para el Fomento del Desarrollo Local Autosostenible ASALDI, Asociación Salvadoreña para el Desarrollo Integral FUNSALPRODESE, Fundación Salvadoreña para la Promoción Social y el Desarrollo Económico UCA, Universidad Centroamericana “José Simeón Cañas” FGT, Fundacion Guillermo Toriello Alcaldía Municipal de Dipilto, de Estelí, de San Carlos, de San Miguelito, de Telica, de Quetzalguaque, de Posoltega, de Chinandega, de San Juan de Nicaragua, de La Paz Centro, de Ticuantepe, de Altagracia Senegal KDES, Association des Kalounayes pour le Développement Economique et Social ADAF YUNGAR, Association pour le Développement de l’Arrondissement de Fimela Yungar Associazioni dei guaritori: Comitato Wod Wodannel di Fimela; ATRAP/B di Ziguinchor e AMPHOTS di Louga, URMECS, Unione Rurale delle Mutuelles di Risparmio e di Credito del Senegal Città di Dakar Comunità Rurale di Coubalan Tanzania N.D.O., Njombe Development Office Diocesi Cattolica di Njombe S.H.I.P.O., Southern Highlands Participatory Organisation Njombe District Water Engineer Office I.R.T.E.C.O., Irrigation Training and Economic Empowerment Organization Labayka Development Fund Hands Across Borders/ Jambiani Tourism Institute Changamoto LPF MOTO National Teacher resource Centre Jamabeco Jumaspa Tuishi ZAFFIDE ANGOZA WHY Zanzibar Water Authority, Comission For Tourism, Ministry of Industry, Tourism, Department of Environment, Department of Fisheries Zanzibar Hotel Tourism Institute
Università degli Studi di Camerino - Facoltà di veterinaria Università Ca’ Foscari di Venezia - Facoltà di lettere e filosofia, Dipartimento di studi storici Università degli Studi di Brescia - Facoltà di ingegneria - CETAMB (Centro di documentazione e ricerca sulle tecnologie appropriate per la gestione dell’ambiente nei Paesi in via di sviluppo) Università La Sapienza di Roma - CIRPS (Centro interuniversitario di ricerca per lo sviluppo sostenibile)
Le università e gli Istituti di Ricerca
AITR (Associazione Italiana Turismo Responsabile) - Associazione Arci Servizio Civile Milano - Associazione Rete Nuovo Municipio - CICMA (Comitato Italiano per un Contratto Mondiale sull’Acqua) - CISA (Comitato Italiano Sovranità Alimentare) - Coordinamento Agende 21 locali Italiane (Gruppo di lavoro sulla cooperazione) - CONCORD (Confederazione europea delle ONG di sviluppo ed emergenza) - CONGAD (Conseil des Organisations Non Gouvernamentales d’Appue au développement du Sénegal) - Consorzio Arianne - Rete internazionale Slow Food - UICN Mesoamerica
Università degli Studi di Milano: - Facoltà di medicina e chirurgia, Istituto malattie infettive e tropicali (c/o Ospedale Luigi Sacco); - Facoltà di scienze politiche (Master in analisi e gestione dei progetti di sviluppo); - Facoltà di lettere e filosofia, Istituto di geografia umana (Corso di specializzazione in Gestione ambientale); - Facoltà di agraria; - Facoltà di veterinaria; Università degli Studi di Milano Bicocca: - Facoltà di scienze matematiche, fisiche e naturali, Dipartimento di scienze geologiche e geotecnologiche (Master in Uso del territorio e gestione delle acque nei Paesi in via di sviluppo) Università degli Studi di Pavia: - Istituto universitario di Studi Superiori di Pavia, Scuole europee di studi avanzati (Master in Cooperazione e sviluppo) - Corso di laurea in scienze sociali per la cooperazione e lo sviluppo
Le scuole Scuola agraria del Parco di Monza (MI) - Scuola primaria Ai caduti di Ronco Brigantino (MI) - Scuola primaria Don Milani di Vimercate (MI) - ITSOS A. Steiner di Milano - Istituto Leone XIII di Milano - Scuola secondaria di 1° grado Laura Conti di Buccinasco (MI) - Ist Torino - Scuola secondaria di 1° grado Castione della Presolana (BG) - Scuola Primaria Don Camagni di Brugherio (MI) - Scuola secondaria di 1° grado Ai Caduti di Ronco Brigantino (MI) - IPSIA Bernocchi di Legnano (MI) - Istituto Oriani-Mazzini di Milano - Istituto G. Torno di Castano Primo (MI) - Istituto Gadda di Paderno Dugnano (MI).
Gli Enti Locali Regione Lombardia - Provincia di Biella - Provincia di Milano Provincia di Lecco - Comune di Biella - Comune di Busto Garolfo (MI) - Comune di Cinisello Balsamo (MI) - Comune di Cusano Milanino (MI) - Comune di Milano - Comune di Pessano con Bornago (MI) - Comune di Peschiera Borromeo (MI) - Comune di Ronco Briantino (MI) - Comune di Vimercate (MI) - Comune di Castione della Presolana (BG) Comune di Stezzano (BG) Comune di Calcio (BG) - Comune di Dalmine (BG) - Comune di Nogara (VR)
Le agenzie internazionali FAO - UNESCO - UNICEF - FEM - PAM - IFAD
Consorzi, reti di rappresentanza e tematiche
Le aziende AGEFIL Srl - ALCATEL SpA - ALSI SpA - Banca Popolare di Milano SpA - BRACCO - Casa editrice EMI - Cargo HiTech - Etatec - Euronics-Castoldi - FIBA - FNAC - GUNA S.p.A. - Istituto Geografico De Agostini - Libraccio SpA - MEDIASET - MELPART SpA - Osteria Maga Furla - Osteria Picaflor - Treeboo - VEGA SpA
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L’assetto istituzionale La corporate governance L’associazione contempla i seguenti organi istituzionali ai fini della gestione della propria attività: L’Assemblea Generale dei Soci è l’organo deliberante e sovrano dell’Associazione. Si riunisce almeno una volta all’anno, per l’approvazione del bilancio d’esercizio, e può essere convocata, per motivate ragioni, ogni volta che ne facciano richiesta i due terzi del Consiglio Direttivo o la metà dei soci. A essa partecipano e hanno diritto di voto i soci in regola con il versamento della quota associativa. All’Assemblea spettano i compiti di approvare in via definitiva il bilancio d’esercizio; deliberare sulla relazione politica e economico-finanziaria presentata dal Consiglio Direttivo; eleggere il Presidente, i componenti del Consiglio Direttivo e del Collegio Sindacale; definire gli indirizzi strategici dell’Associazione; deliberare sulle proposte di modifica dello Statuto; deliberare sullo scioglimento dell’Associazione; deliberare su ogni altro argomento sottoposto alla sua approvazione dal Consiglio Direttivo. Il Consiglio Direttivo, nominato dall’Assemblea Generale dei Soci, è composto da sette membri eletti tra i soci, uno di essi è il Presidente. Al Consiglio Direttivo spettano tutti i poteri di ordinaria e straordinaria amministrazione, a eccezione di quelli riservati dall’Assemblea Generale dei Soci. In particolare, si occupa di visionare e proporre ai soci il bilancio consuntivo ed approvare quello preventivo; rendere operativi gli indirizzi strategici deliberati nelle Assemblee Generali dei Soci e presentare alle stesse nuove proposte politiche; deliberare sull’adesione e partecipazione dell’Associazione a enti e istituzioni pubbliche e private che interessano l’attività della stessa; deliberare l’accettazione delle domande per l’ammissione di nuovi soci. Il Consiglio Direttivo nomina il Direttore, incaricato di coordinare e gestire tutte le attività dell’Associazione
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e, su proposta del Direttore, i Coordinatori di Area, che hanno il compito di gestire le attività dell’Associazione nei paesi di intervento. Il Presidente è eletto dall’Assemblea Generale dei Soci e dura in carica tre anni. Il Presidente, e in sua assenza il Vice Presidente, ha la responsabilità della conduzione e del buon andamento dell’Associazione e la rappresentanza legale di fronte a terzi e in giudizio. La Direzione è composta dal Direttore e dai responsabili delle attività da lui nominati, a essa è affidata l’esecuzione delle delibere di carattere gestionale stabilite dal Consiglio Direttivo. Il Direttore coordina e gestisce le attività dell’Associazione, in particolare è il responsabile dell’organizzazione delle risorse umane e del budget finanziario; inoltre partecipa, senza diritto di voto, alle riunioni del Consiglio Direttivo. Il Collegio Sindacale si compone di tre membri effettivi eletti, anche fra non soci, dall’Assemblea Generale, la quale ne nomina tra questi il Presidente. Dura in carica tre esercizi e ha il compito di controllare l’amministrazione dell’Associazione, vigilare sull’osservanza della legge e dello statuto e accertare la regolare tenuta della contabilità e dei libri sociali. Deve riunirsi almeno ogni semestre e presentare la relazione di bilancio all’Assemblea Generale. Può partecipare alle riunioni del Consiglio Direttivo. Consiglio Direttivo
Direttore
Presidente - Angelo Locatelli VicePresidente - Giuseppe Biella Consigliere - Marco Missaglia Consigliere - Giulio Paoli Consigliere - Andrè De Brabant Consigliere - Ilaria Caramia Consigliere - Ada Civitani
Elena Casolari Collegio Sindacale Presidente Mauro Benassi Sindaci effettivi Andrea Mazzilli Tina Ronchi
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Nel corso del 2007, ACRA ha promosso una sola assemblea ordinaria, in data 23 giugno, nella quale si è proceduto all’approvazione del bilancio d’esercizio; alla tenuta delle relazioni del Direttore e dei Responsabili dei Settori sulle attività svolte e sui risultati raggiunti nell’anno; alla condivisione delle linee di indirizzo strategiche per il 2007; all’avvio di una riflessione su alcune modifiche statutarie; alla nomina di Angelo Locatelli a Presidente, subentrato nel ruolo in seguito alla scomparsa di Maria Colomba Gatti.
In conclusione dei lavori, l’assemblea ha dato mandato al Consiglio Direttivo di organizzare delle giornate di studio per dare continuità al lavoro fatto e di lavorare ad una bozza di modifica di Statuto da distribuire a tutti i soci. Il Consiglio Direttivo ha predisposto e distribuito nel novembre 2007 a tutti i soci la bozza di un nuovo Statuto, da condividere ed approvare nell’assemblea straordinaria prevista per il maggio 2008.
In particolare, durante tale assemblea si è condiviso che la base associativa non è solo espressione di democrazia partecipata che assolve i suoi compiti istituzionali ma nerbo e struttura portante della presenza di ACRA sul territorio. Il socio vuole essere insieme testimone e promotore di valori e di iniziative capaci di diffondere la cultura della cooperazione e della solidarietà tra i popoli attraverso il coinvolgimento della società civile nel sostegno alle azioni concrete, quelle capaci di rispondere ai bisogni dei poveri del Sud che rivendicano i diritti fondamentali al cibo, all’acqua, alla salute, all’istruzione. Per questo far parte di ACRA significa “fare del proprio meglio” non solo per dare risposte concrete ai loro bisogni, ma dare speranza alla loro vita e al desiderio di un mondo più giusto.
La struttura organizzativa
L’assemblea è stata inoltre l’occasione di aprire ai soci la discussione sul ripensamento di alcuni aspetti dello Statuto, finalizzato all’istituzionalizzazione di una governance più appropriata e alla definizione di maggiore trasparenza nella gestione delle responsabilità. Ci si è quindi confrontati sull’opportunità di modificare la composizione del Consiglio Direttivo, aumentando il numero dei consiglieri esterni col proposito di avere una maggiore rappresentatività della società civile e ponendo limitazioni alla contemporanea presenza degli stessi all’interno della struttura operativa di sede, e sulla revisione degli articoli relativi alla Direzione, specificandone i compiti o sostituendo tale organo con la figura del Direttore, e al Presidente, altrettanto carenti di contenuti.
L’organigramma della struttura di sede dell’associazione è riportato di seguito e contiene, oltre alla rappresentazione grafica dei settori, delle funzioni e dei loro rapporti gerarchici. Nel corso del 2007 la struttura organizzativa è stata rivista con particolare riguardo al settore che si occupa di progetti di educazione allo sviluppo, comunicazione e raccolta fondi. Ciò che era infatti un unico settore nel corso del 2006 è stato suddiviso in tre entità distinte nel corso del 2007, tutte funzionalmente dipendenti dal Direttore, in particolare è stata istituita la funzione del Fund Raising, dedicato alle aziende e alla fondazioni. Ruoli, mansioni e attività di ogni settore sono stabilite dal Regolamento entrato in vigore nel 2002 e rivisto nel corso dell’anno. Il settore cooperazione PVS (Paesi in via di sviluppo) coordina e gestisce le varie fasi del ciclo di progetto dei progetti di cooperazione allo sviluppo (programmazione, identificazione, formulazione, implementazione, monitoraggio e valutazione), con particolare cura alla definizione condivisa di strategie e metodologie d’intervento, alla formazione e gestione delle risorse umane e alla corretta gestione delle risorse finanziarie, nel rispetto degli impegni presi con partner locali e internazionali e con gli enti finanziatori.
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Organigramma della struttura operativa
Direttore
Settore cooperazione PVS
Settore EAS
America Latina Africa Centro Occidentale Africa Orientale
Settore comunicazione
Supporto e coordinamento scuole e territorio Resp. campagna acqua
Settore Amministrazione raccolta fondi
Settore IT
Ufficio stampa
Contabilità
Redazione
Rendicontazione
Grafica
Contrattualistica
Animazione eventi
Segreteria
Resp. campagna sovranità alimentare
Rapporti enti locali
Resp. campagna adotta una scuola rurale
Servizio civile
Formazione Attivisti
Il settore EAS (Educazione allo sviluppo) definisce e gestisce sia la programmazione delle attività di educazione allo sviluppo sul territorio, che le iniziative di advocacy e lobbying. Garantisce la partecipazione di ACRA alle reti tematiche a livello locale, italiano ed europeo, supporta la gestione delle campagne, realizza attività educative nelle scuole, finalizza e implementa progetti di educazione allo sviluppo con riflessi sul territorio italiano, europeo e nei PVS. Il settore comunicazione, in accordo con il settore cooperazione PVS ed EAS, definisce le linee strategiche della comunicazione, che poi attua nella realizzazione o partecipazione ad eventi, produzione di materiale informativo, comunicativo, di marketing ed editoriale. Gestisce i rapporti con gli enti locali, ha la responsabilità della gestione e formazione dei ragazzi aderenti ai progetti di Servizio Civile, oltre che dell’impegno degli attivisti nella partecipazione ad eventi, fiere e occasioni di raccolta fondi. Il settore raccolta fondi, costituito nel corso nell’anno ed oggi composto da due risorse, ha il compito di pianificare e gestire in modo ordinato e orga-
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Segreteria Direzione e Presidenza
nizzato la raccolta da parte delle aziende e delle fondazioni, per permettere all’associazione di fronteggiare in modo adeguato gli impegni di cofinanziamento di parte dei progetti sovvenzionati dagli enti pubblici. L’ufficio amministrativo predispone il budget annuale e provvede al monitoraggio e all’analisi periodica dell’andamento della gestione e della situazione della liquidità, garantisce la corretta tenuta della contabilità e la predisposizione del bilancio d’esercizio, gestisce i rapporti finanziari con le banche, i clienti e i fornitori, si occupa della gestione del personale e della rendicontazione delle spese sostenute a fronte dei progetti per gli enti finanziatori. Il settore IT (Information Technology) lavora a supporto delle altre funzioni ed è responsabile del corretto funzionamento delle macchine informatiche, dei programmi e della rete; garantisce inoltre il costante adeguamento degli stessi alle necessità operative. Nel corso del 2007, si è portato avanti il progetto per il decentramento delle funzioni amministrative nei paesi di intervento, che si propone di rispon-
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dere, da una parte, al decentramento delle funzioni che presiedono le attività di cooperazione da parte dei principali finanziatori pubblici, dall’altra, alla strutturazione di un processo di controllo di gestione più adeguato. A tal fine, l’associazione ha provveduto a: - prevedere la figura di un amministratore, espatriato o locale, per ogni coordinamento estero, selezionato secondo criteri di elevata professionalità ed esperienza, oltre che adeguatamente formato presso la sede prima dell’incarico; - svolgere alcune missioni amministrative di formazione e supporto al personale locale nella tenuta della contabilità, del controllo di gestione per ogni progetto, e nelle regole di rendicontazione dei donor; - organizzare alcune giornate di formazione specifica sulle criticità contabili, gestionali e di rendicontazione, dedicate ai capi-progetto e ai coordinatori paese; - avviare il processo di elaborazione di un manuale di procedure amministrative relativo alla suddivisione dei ruoli, dei compiti e delle responsabilità nei coordinamenti, e agli strumenti di comunicazione tra sede e paesi di intervento. In considerazione del lavoro svolto è cambiato il ruolo di alcune risorse inserite nell’ufficio amministrativo di sede e precedentemente dedicate in via prioritaria alla predisposizione dei rendiconti contabili, che ora si dedicano maggiormente al supporto, alla formazione e al controllo del personale espatriato e locale nei paesi di intervento, affinché questo diventi sempre più autonomo nella tenuta della contabilità e nella predisposizione dei rendiconti agli enti finanziatori. I paesi per i quali il processo è in fase avanzata a fine 2007 sono Bolivia, Ecuador e Tanzania, mentre quelli nei quali verrà portato avanti nel 2008 sono Nicaragua, Ciad, Camerun e Senegal.
Si prevede che il progetto del decentramento amministrativo si concluda nel corso del 2008 per tutti i paesi di intervento.
La sede in Italia Il personale di sede al 31 dicembre 2007 è costituito da 35 unità, di cui 4 risorse impegnate nel servizio civile volontario, 2 tirocinanti e 2 stagisti provenienti da master post-laurea. Esso è composto da 25 donne e 10 uomini, che lavorano per il 54% a tempo pieno e per il 46% a tempo parziale. Nel particolare: Dipendenti
Volontari
Servizio Civile/ Stage
Totale
2
1
4
3
1
3
8
Settore cooperazione PVS
5
1
2
8
Settori EAS/ Comunicazione
6
4
4
14
14
9
10
35
Direzione e Presidenza
1
Amministrazione
1
Collaboratori
IT Totale
1 2
1
Il personale di ACRA, esclusione fatta per le risorse in servizio civile e in stage, ha un’età media di circa 40 anni e, per rispondere adeguatamente alla necessità di professionalità e qualifica, è quasi interamente in possesso di diploma di laurea e in molti casi di diploma di master specialistici. Il tasso di turnover, storicamente molto basso, ha visto un rapido incremento (+26%) nel corso dei primi mesi dell’anno dovuto alla naturale conclusione di alcuni progetti di educazione allo sviluppo che avevano permesso l’inserimento temporaneo di 4 risorse nel corso degli ultimi 2 anni e a diverse scelte personali e professionali (in 3 casi).
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Il contributo di volontari, stagisti, tirocinanti e giovani in Servizio Civile È anche grazie al loro fondamentale contributo che nel 2007 abbiamo potuto: - avere un Presidente, dedicato agli aspetti sia operativi che istituzionali dell’attività di ACRA; - avere una risorsa dedicata alla gestione operativa dei progetti in Tanzania; - rendicontare il progetto EAS Education for Rural People, nonché progetti minori finanziati dalla Fondazione CARIPLO e altri; - dedicare maggiore impegno alla raccolta fondi a copertura del cofinanziamento da parte di enti, aziende, ecc.; - avere un supporto operativo e dedicato nella formulazione, gestione e rendicontazione dei progetti PVS all’interno del Settore Cooperazione PVS in sede e nel paesi di intervento; - gestire in modo accurato il controllo di gestione dei progetti di Educazione allo Sviluppo in corso; - avere una centralinista efficiente e disponibile; - tradurre rapidamente numerose comunicazioni e documenti dalle/nelle lingue dei paesi di intervento; - realizzare banchetti ed eventi in occasione della partecipazione a fiere o momenti di aggregazione; - realizzare attività di educazione allo sviluppo nelle scuole; - gestire il software delle persone fisiche donatori di ACRA.
Nel complesso, la situazione al 31 dicembre 2007 confrontata con quella dell’anno precedente non mostra sostanziali variazioni nel numero del personale in forza complessivo, sebbene si siano conclusi i rapporti di lavoro di 6 risorse (di cui 5 collaboratori e 1 dipendente), se ne siano inserite 3 nuove e sia aumentato l’impegno di volontari, stagisti e giovani aderenti al programma di Servizio Civile Volontario. Nonostante dalla tabella precedente emerga il peso preponderante dei contratti di collaborazione a progetto, la lunga durata di numerosi di essi e l’impegno assunto dalla Direzione di procedere ad una revisione della gestione contrattuale delle risorse dimostrano il riconoscimento della centralità della persona nel sistema organizzativo e la volontà di garantire continuità e stabilità nei rapporti di lavoro.
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Quello che ACRA ha significato per me Testimonianza di Federica Torello3
<< Cara ACRA, ti scrivo una lettera per salutarti e per condividere con te alcune riflessioni sulla mia esperienza. Trovarmi a confronto direttamente con realtà e situazioni del Sud del mondo, mi ha fatto riflettere molto. Credo fermamente nei valori di ACRA, nel rispetto e nella dignità di ogni persona e credo nel dovere morale di fare qualcosa (più o meno grande) in favore delle persone che vivono in condizioni meno agiate delle nostre. Mi fa piacere condividere con voi un piccolo racconto: In cima al mondo, nel paese di Nonsidice, c’era una valle. Era una bella valle, fertile e verde, ma su di essa incombeva una perenne ombra, l’ombra di una grande montagna. Gli abitanti della valle guardavano con invidia la vetta della montagna, alta come le nuvole, dove il sole giocava con le rocce ed i nevai. Qualcuno sognava di andare sin lassù, ma poi nessuno osava avvicinarsi alle aspre balze, dove si sentivano sinistri rumori. Attendevano pazientemente che il vento ed il tempo consumassero la montagna, così sarebbe potuto passare il sole per riscaldare la valle. Un giorno in quel paese nacque un bambino. Non era né più forte, né più grande e neanche più intelligente degli altri bambini. Non aveva insomma niente di speciale ma, crescendo, cominciò a pensare che non aveva nessuna voglia di stare ad aspettare che la montagna si consumasse per godere della luce del sole. La gente della valle tentò in tutti i modi di dissuaderlo, ma il bambino impugnò un bastone e partì. E più si avvicinava alla vetta della montagna più scopriva passaggi agevoli e insenature e appigli che gli rendevano facile la salita. Quando finalmente raggiunse la vetta e sentì il tepore del sole trovò che era una cosa semplicemente formidabile e voleva condividerla con gli altri abitanti del villaggio. Allora guardò in basso e cominciò a gridare: Venite, venite! Vedete bene che si può salire! Solo in pochi lo raggiunsero, i più preferirono tornare a sedersi ed attendere che la vecchia montagna si consumasse da sé. Ma da quel giorno, l’eco della grande montagna ripete: Venite, venite! Vedete bene che si può salire! Credo che questo racconto si addica perfettamente ad ACRA e a quello che essa fa nel mondo. Grazie a tutti, Federica >>
3
Federica Torello, universitaria di Scienze diplomatiche internazionali a Genova, stagista in ACRA per 3 mesi.
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Una scelta di vita e di coraggio Testimonianza di Lorenza Sansebastiano, ginecologa presso l’Ospedale Buon Samaritano di N’Djamena, Ciad4
“Mi chiamo Lorenza, sono nata a Milano quarant’anni fa e sono ginecologa. Ho studiato all’università di Parma dove ho incontrato l’uomo che sarebbe diventato mio marito. Terminata la specializzazione, ci siamo trovati davanti alla necessità di decidere cosa fare della nostra vita. E siccome mio marito è ciadiano, abbiamo scelto di venire in Ciad, perché qui le risorse umane sono pochissime. In questi anni, abbiamo affrontato grandi difficoltà, ma ricevuto tante gratificazioni dal punto di vista umano. Il mio primo lavoro è stato presso un ospedale di N’Djamena, ho cominciato subito a lavorare in maternità. L’impatto è stato duro, ho visto bambini morire al momento del parto e questo è stato traumatico sia da un punto di vista emotivo che professionale. Sono stata costretta a mettermi in gioco, ad affrontare situazioni nuove che non avevo mai visto né studiato. Allo stesso tempo però tutto ciò è stato un grosso stimolo e oggi, a distanza di sette anni, mi trovo a lavorare in modo più consapevole. Questo mese, comincia per me una nuova avventura al Buon Samaritano. La prima volta che sono stata contattata da ACRA, tanti anni fa, c’era solo l’idea di costruire questo ospedale. Oggi sono molto contenta di vederlo finito e di poterci lavorare, mettendo in pratica ciò che ho imparato in questi anni. È una struttura moderna, costruita in modo intelligente, dotato di apparecchiature moderne che consentiranno di avvicinarsi agli standard previsti nella maggior parte dei paesi sviluppati. Ma ciò che più desidero e mi auguro è che questo possa essere un ospedale capace di rispondere alle necessità dei suoi pazienti, non solo da un punto di vista professionale, ma anche umano e morale. Mi piace pensare che possa divenire un esempio, un modello di come si riesca a lavorare in modo diverso”. 4 Lorenza
Sansebastiano, cooperante espatriata di ACRA per il progetto in Ciad Sostegno all’Ospedale-Policlinico ATCP a N’Djaména.
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Le sedi locali Le sedi locali, costituite da tutti i paesi in cui ACRA ha un ufficio e almeno un progetto, di cui è capofila attivo, accolgono il personale dedicato al coordinamento e alla gestione dei progetti in loco. Si tratta sia di personale italiano (o europeo), inserito in forza di contratti di lavoro italiani o locali o in qualità di consulente, di ricercatore universitario, di stagista o aderente al servizio civile volontario, che di personale locale, che lavora sulla base di contratti regolarmente registrati nel rispetto delle normative locali sul lavoro. I cooperanti sono gli italiani all’estero con ruoli di coordinatore di un paese o di una area geografica, di amministratore di paese, di capo-progetto, di esperto in specifiche tematiche o di assistente. Il loro numero nel corso dell’anno è rimasto immutato sebbene la loro composizione sia significativamente variata in funzione delle dinamiche progettuali che hanno visto la chiusura di alcuni progetti, l’avvio di altri, la temporanea sospensione di altri ancora e la variazione delle competenze necessarie sul progetto, in funzione dello svolgimento delle attività programmate. I 23 cooperanti in forza sui progetti al 31 dicembre 2007 sono composti da 7 donne e 16 uomini, tutti impiegati a tempo pieno sulla base di contratti di lavoro italiani a progetto, nel rispetto della cosiddetta Legge Biagi e di quanto previsto dal Ministero degli Affari Esteri. ACRA continua ad avvalersi di figure giovani, con ruoli di supporto ed assistenza ai capi-progetto, che provengono da stage post-universitari e post-master, oltre che dai progetti annuali di Servizio Civile Volontario all’Estero. In particolare, i giovani in stage a fine anno erano 1 uomo e 2 donne, tutti provenienti da enti universitari, e destinati a restare in loco per un periodo compreso tra i 5 e i 12 mesi; mentre i giovani del Servizio Civile erano 9, di cui 1 uomo e 8 donne e, dopo aver speso i primi 3 mesi di attività in sede in Italia, nel periodo a cavallo tra dicembre e gennaio sono partiti, ciascuno per la propria destinazione, per 8 mesi di attività sul campo.
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Nel corso dell’anno, a seconda delle esigenze progettuali, si avvicendano sui progetti consulenti e ricercatori, che, grazie alla specificità delle loro competenze, apportano il contributo necessario alla piena realizzazione degli interventi previsti. A fine anno, si trovavano in loco 2 dottorandi dell’Università di Milano, attivi su un progetto in Camerun che ACRA svolge insieme all’Università stessa, ed 1 consulente agronomo in Ciad per un periodo previsto di 6 mesi. Il personale locale è prevalentemente costituito da personale operativo di supporto nella implementazione delle attività previste nei vari progetti e nella gestione delle sedi locali. Si tratta quindi di amministratori, contabili, segretari, animatori, guardiani, socio-economisti, ambientalisti, informatici, logisti, tecnici, promotori, autisti. Le elevate competenze tecniche presenti in alcuni dei paesi di intervento permettono anche l’inserimento di personale locale in ruoli di coordinatore del paese, capo-progetto, ingegnere, medico, educatore, agronomo, veterinario, sociologo. Il personale locale è inserito all’interno dell’organizzazione sulla base di contratti di lavoro redatti e registrati nel rispetto delle normative locali. Ciò ha permesso l’assunzione di parte del personale con contratti a tempo indeterminato, relativamente a persone il cui ruolo è stabilmente necessario all’interno della sede locale, e con contratti a termine per figure di consulenti o tecnici il cui impiego è finalizzato alla realizzazione di attività specifiche nei singoli progetti attivi. Cooperanti Argentina
Servizio Civile/ Stage
Consulenti/ Ricercatori
2
Totale
11
13
13
15
0
1
Bolivia
1
Burkina Faso
1
Camerun
2
1
2
38
43
Ciad
6
2
1
33
42
Ecuador
2
1
16
19
Nicaragua
1
3
19
23
Senegal
3
2
10
15
Tanzania (e Zanzibar)
5
2
24
31
23
12
164
202
Totale
1
Personale locale
3
39
Lo staff di ACRA in Senegal (Dakar)
Lo staf f di ACR A
in Bolivia
Lo staff di A
Lo staff di ACR
CR A in Tan
zania
A in Ecuador Lo staff di A
CR A in Ciad
Lo staďŹ&#x20AC; di AC in Senegal (CasamanRA ce)
Lo staff di ACR A a Zanzibar
Lo s t a f
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N ic CR A in
a ra g u a
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| t e s t i mon ia n ze |
Un bilancio dei quasi 40 anni di presenza di ACRA in Ciad di Haissou Douksidi Alphonse5
“Sono ciadiano e lavoro per ACRA da parecchio tempo, per questo penso di poter volgere uno sguardo retrospettivo e critico per indicare gli aspetti più rilevanti che hanno caratterizzato la presenza di ACRA in Ciad in questo lungo periodo. Dal mio punto di vista gli interventi di ACRA hanno apportato e apportano un contributo adeguato e apprezzabile nel processo di sviluppo di molte zone del Ciad, come dimostra la continuità delle convenzioni di partenariato che proseguono senza interruzione ormai da quasi 40 anni. Gli ambiti nei quali ACRA è intervenuta fino ad oggi corrispondono ai bisogni delle popolazioni: lo sviluppo rurale - che abbraccia contemporaneamente il settore agricolo, l’allevamento e l’ambiente - la rete idrica dei villaggi, la salute, l’educazione e la promozione delle categorie sociali svantaggiate, segnatamente le donne. Malgrado la crescente importanza delle nuove risorse petrolifere, infatti, tutti questi settori rappresentano fattori determinanti nello sviluppo di un paese con bassissime capacità di redistribuzione del reddito e per molti versi ancora arretrato. La strategia di ACRA di coinvolgimento delle popolazioni nella scelta dei progetti e nella loro realizzazione attraverso l’approccio partecipativo e comunitario permette di ottenere i risultati attesi, con effetti positivi sulla presa di coscienza della popolazione riguardo le proprie capacità, la necessità di assumersi delle responsabilità e la disponibilità delle risorse locali. Il rafforzamento delle capacità organizzative e gestionali è solidamente integrato in tutti i progetti e favorisce l’abilità tecnica e il mutare della mentalità e del comportamento delle popolazioni locali. Il raggiungimento di uno sviluppo sostenibile e autonomo è strettamente vincolato al conseguimento di questi obiettivi. La realizzazione di numerose infrastrutture ha inoltre contribuito ad attenuare le sofferenze delle popolazioni. In particolare, la disponibilità e la vicinanza dell’acqua potabile per la popolazione e il bestiame riduce la fatica e i rischi di malattia; l’esistenza di infrastrutture scolari migliora le condizioni dell’insegnamento; gli ospedali e i centri di salute di prossimità permettono delle cure di qualità a costi minori. Inoltre, la disponibilità di strutture di stoccaggio dei prodotti alimentari assicura parzialmente la reperibilità di alimenti in alcuni villaggi della zona sahéliana del paese dove l’insicurezza alimentare è endemica. L’accesso al credito e ad altri servizi finanziari da parte delle popolazioni emarginate, e in particolare
5 Quadro
di ACRA in Ciad da numerosi anni.
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delle donne, permette di migliorare sensibilmente la situazione socioeconomica grazie alla promozione di attività generatrici di reddito. La promozione di iniziative comunitarie per la gestione delle risorse naturali, in particolare di quelle vegetali, attraverso le organizzazioni di produttori e di donne, permette l’attenuazione del degrado ambientale già largamente diffuso. Nei limiti del possibile, ci piacerebbe adesso allargare le zone d’intervento all’interno del paese, poiché la presenza continuativa in una stessa zona riduce l’efficacia delle azioni con il rischio di innescare un effetto di abitudine ed eccessiva familiarità. Stiamo inoltre lavorando ad una migliore gestione amministrativa e finanziaria dei progetti introducendo logiche di controllo e valutazione dello stato di avanzamento dei progetti e cercando di capitalizzare al meglio la grande esperienza nel settore dello sviluppo e rendere maggiormente visibile i risultati raggiunti. Molta strada è stata percorsa, ma è necessario continuare a lavorare per rendere sempre più efficaci le azioni future di ACRA e adattarle sempre meglio alle esigenze dell’auto-sviluppo sostenibile”
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Relazione sociale I settori di intervento
44
I progetti
46
Un quadro d’insieme
46
Il bilancio riclassificato
47
La declinazione della missione di ACRA nei progetti
48
La sintesi di un anno
50
Cibo - Sovranità alimentare
52
Ambiente - Gestione sostenibile delle risorse naturali
62
Acqua - Accesso e gestione partecipata
72
Salute - Sanità e medicina tradizionale
84
Educazione - Costruzione di capacità per la partecipazione 92 Le attività di comunicazione, formazione e sensibilizzazione
98
L’advocacy
98
Educazione allo sviluppo
99
L’iniziativa ‘Adotta un scuola rurale!’
100
Comunicazione
102
La campagna per il diritto all’acqua ‘Qualcuno non se la beve’ 103 Produzioni e collaborazioni editoriali
104
Mostre
108
Eventi
109
Fiere
111
Attivisti e volontari
111
relazione sociale | bilancio sociale 2007
44
I settori di intervento
Da qui è nata l’idea di riformulare la declinazione strategica in 5 settori di intervento prioritari:
Nel 2007, ACRA era presente in 6 Paesi dell’Africa e in 7 Paesi dell’America Latina, oltre all’Italia, dove aveva in corso 58 progetti.
Cibo - Sovranità alimentare, Ambiente - Gestione sostenibile delle risorse naturali, Acqua - Accesso e gestione partecipata, Salute - Sanità e medicina tradizionale, Educazione - Costruzione di capacità per la partecipazione.
Nel corso del 2007, si sono conclusi 23 progetti (valore complessivo euro 4,8 milioni) e ne sono stati avviati 20 (valore complessivo euro 10,7 milioni). Altri 9 progetti sono partiti nei primi quattro mesi del 2008, e 4 progetti già approvati dagli enti finanziatori sono in attesa della sovvenzione per essere avviati; il loro valore complessivo è di Euro 9,6 milioni. La strategia di sviluppo di ACRA, consolidata e declinata negli anni passati in 4 aree tematiche (economia, ambiente, salute, educazione), nel corso del 2007 è stata sempre di più orientata, a partire dalle riflessioni avviate già nel 2006, dalla volontà di chiarire il nostro posizionamento e da una crescente presa di coscienza di che cosa significa oggi, per ACRA, lavorare in questi settori in un’ottica di sviluppo rurale sostenibile e partecipato. La scelta del mondo rurale, e dei suoi attori di base come interlocutori chiave nella nostra strategia di cooperazione, si conferma a fronte della crescente consapevolezza della loro sempre maggiore esclusione, a tutti i livelli, dai processi di sviluppo e da eque opportunità di crescita. Il nostro lavoro va quindi essenzialmente in direzione di un riequilibrio delle forze e dell’inclusione di questi attori in una prospettiva di buon governo, attraverso: • la loro diretta partecipazione al governo delle risorse locali, a partire da quelle il cui accesso oggi è più minacciato (acqua, terra, sementi/biodiversità); • la promozione del loro accesso ai servizi di base e all’iniziativa economica per il miglioramento della loro qualità di vita; • il rafforzamento istituzionale delle loro istanze di rappresentanza, perché possano far sentire la loro voce, valorizzando le conoscenze di cui sono depositari e le esperienze positive di cui sono portatori.
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In questi settori abbiamo quindi scelto di riorganizzare nei capitoli seguenti i nostri progetti, facendo leva sui loro obiettivi specifici e risultati attesi principali, pur se in alcuni casi si è trattato di privilegiare alcuni assi strategici di azioni che mantengono comunque un certo grado di multisettorialità. La strategia di base, trasversale ai diversi settori, resta lo sviluppo locale, inteso per ACRA come supporto alle organizzazioni di base nei diversi paesi in cui opera, organizzazioni economiche (di produttori agricoli, di allevatori, di artigiani, di piccoli imprenditori), organizzazioni della società civile (di formazione, di sensibilizzazione, di lotta per i diritti), organizzazioni di secondo livello (consorzi, coordinamenti di organizzazioni di base). Il supporto resta finalizzato al rafforzamento delle loro capacità di incidere come attori di sviluppo sostenibile nei territori in cui co-operiamo e di rappresentare, democraticamente, le popolazioni che questi territori abitano, difendendo i loro diritti fondamentali di accesso alle risorse. In questo senso, attività privilegiata è la definizione partecipata di piani di sviluppo locale, quale che sia la loro componente prioritaria (ambientale, produttiva, sanitaria, di gestione delle risorse idriche o educativa), democraticamente convalidati dalle istituzioni e diversi attori presenti nel territorio. La rappresentazione grafica della suddivisione dei progetti gestiti dall’associazione per area tematica mostra, nelle differenze tra i progetti che si sono gestiti nell’anno e quelli avviati nel corso del 2007 e nei primi mesi
45
del 2008, un consolidamento delle attività legate alla tutela del diritto di accesso al cibo, sovranità alimentare e biodiversità, un incremento del settore ambientale ed educativo, e una contrazione dei progetti legati all’acqua, in quanto ormai in corso di realizzazione in quasi tutti i paesi di intervento. Valore progetti gestiti nel 2007 per area tematica
Educazione 8%
Valore progetti avviati nel 2007 per area tematica
Educazione 14%
Cibo 18%
Salute 23%
Cibo 21%
Salute 15%
Ambiente 26% Acqua 25%
Valore progetti gestiti nel 2007 per area geografica
Acqua 16%
Ambiente Ambien 34%
Valore progetti avviati nel 2007 per area geografica
Europa 3%
Europa 5%
America Latina 34%
America Latina atina 36% Africa 63%
A Africa 59% 5
Nota: si è considerato derato il valore complessivo del proget progetto, indipendentemente dall’impegno di spesa degli anni precedenti e futuri. Per nuovi progetti tti si intendono quelli avviati nel corso del 2007 e in avvio nei primi mesi del 2008.
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46
I progetti Un quadro d’insieme Nel corso del 2007, i progetti di cooperazione allo sviluppo gestiti da ACRA hanno avuto una ripartizione di risorse di bilancio del 11% per quanto riguarda il cibo, 18% a favore del settore ambientale, 45% per progetti legati all’acqua, 19% per quanto riguarda la salute e 7% in educazione. Analizzando la distribuzione delle risorse per area geografica, emerge che il 68% è stato destinato a progetti in Africa, il 27% a progetti in America Latina e il 5% in Italia. Impiego risorse 2007 per area tematica
Impiego risorse 2007 per area geografica
Europa 5%
Educazione Cibo 7% 11% Salutee 19%
America Latina 27%
Ambiente Am 118%
A Africa 6 68%
Acqua qua 45% 5%
Impiego risorse per area geografica
7000
2005 2004 2006 2005 2007 2006
6000
€/000
5000 4000 3000 2000 1000 0
Africa
America Latina
relazione sociale | bilancio sociale 2007
Asia
Italia
Totale
47
Il bilancio riclassificato (dati espressi in euro) ANALISI COMPOSIZIONE RISORSE RACCOLTE Totale risorse raccolte per progetti
Risorse raccolte per progetti in Europa Finanziamenti MAE
5.747.449
200.763
Totale risorse distribuite su progetti
100% Progetti con ricaduta territoriale in Europa
45.491
23%
113.906
57%
Finanziamenti da altre ONG capofila
11.495
6%
Altri finanziatori (Comuni, Province, altro)
21.663
11%
8.209
4%
Finanziamenti UE
Raccolta da privati, aziende, altro Risorse raccolte per progetti all’estero
5.546.686
ANALISI DISTRIBUZIONE RISORSE DISTRIBUITE
1.378.225
25% di cui in America Latina:
Finanziamenti UE
2.161.221
39%
1.551.454
28%
41
257.359
5%
102
328.872
6%
32
366.701
7%
156
598.522
11%
26
3.995.232
72%
11
45.436
1%
na*
317.592
6%
14
Ciad
1.293.811
23%
5
Senegal
1.140.080
21%
29
Tanzania (e Zanzibar)
1.198.313
22%
22
Argentina 2.896
0% Bolivia Ecuador
Finanziamenti Reg. Lombardia
251.431
5% Nicaragua
Altri finanziatori (Fondazioni private, altro)
487.257
9%
Raccolta da privati, aziende, altro
1.025.622
200.763
100% Progetti con ricaduta 5.546.686 100% valore medio per beneficiario diretto territoriale all’estero:
Finanziamenti MAE
Finanziamenti da altre ONG capofila
5.747.449
18% di cui in Africa: Burkina Faso Camerun
* Dato non applicabile in quanto il progetto è in fase di avvio.
Il bilancio riclassificato, utilizzando dati provenienti dal conto economico del bilancio d’esercizio opportunamente riorganizzati, da immediata visibilità alle fonti della raccolta e alla loro distribuzione nelle aree geografiche di intervento, indicando inoltre il valore medio di spesa per i beneficiari diretti. Tale indicatore è stato calcolato dividendo la spesa sostenuta nell’anno 2007 per la realizzazione delle attività nei singoli paesi, per il numero di beneficiari diretti raggiunti nei vari paesi nell’esercizio. Si rilevano in particolare il valore medio di spesa per beneficiario in America Latina, che risulta in linea con i valori medi del settore e contempla al suo interno dati eterogenei legati al differente potere d’acquisto nei paesi, e in Africa, la cui modestia dimostra come in questi paesi con poche risorse si riescano a realizzare interventi con un elevato numero di beneficiari diretti. Risulta particolarmente modesto il dato del Ciad per il grosso impatto in termini di numero di beneficiari raggiunti dei progetti sanitari e del progetto di ambiente. relazione sociale | bilancio sociale 2007
48
1 GUATEMALA
1 1
7
2
NICARAGUA
EL SALVADOR
2 ECUADOR
1 BRASILE
1
3
1
BOLIVIA
La declinazione della missione di ACRA nei progetti Progetti conclusi nel 2007
1 ARGENTINA
Progetti in corso al 31/12/07 Progetti in avvio nel 2008
relazione sociale | bilancio sociale 2007
49
8
4
3
ITALIA/EUROPA
4
2
4
3
SENEGAL
8
CIAD
1 BURKINA FASO
1 3
1
SOMALIA
2
CAMERUN
1 4 1 TANZANIA e ZANZIBAR
relazione sociale | bilancio sociale 2007
50 e
La sintesi di un anno Indicatori progetti PVS
393.565 Beneficiari diretti
17.235 Persone formate
21.010 Crediti concessi
16.537 Infrastrutture costruite, di cui: completamento dellâ&#x20AC;&#x2122;Ospedale Policlinico di 7.300mq e 190 posti letto a Nâ&#x20AC;&#x2122;Djamena, 1 reparto maternitĂ nellâ&#x20AC;&#x2122;Ospedale di Goundi, 1 centro di medicina tradizionale, 1 diga per la produzione di energia idroelettrica, 2 opere di presa per irrigazione, 1 serbatoio di 14.000 m3 per irrigazione, 30 laghi artificiali per irrigazione con sistema di distribuzione e pompaggio acqua, 4 acquedotti, 20 km di tubi posati, 1 pozzo, 684 latrine ventilate, 17 case, 2 ristrutturazioni di uffici, 1 sistema di pannelli fotovoltaici per le aule di formazione comunitaria, diverse opere anti-erosione del tracciato stradale, 1 strada riabilitata, 11 magazzini per lo stoccaggio di cereali, 12.544 serre, 4 vivai, 8 giardini botanici)
1.131.093 Piante preservate
19.489.644 m2 di aree protette
relazione sociale | bilancio sociale 2007
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Indicatori progetti e attività Italia
Circa 150 associazioni coinvolte nell’ambito
13 volontari del Servizio civile inseriti tra
di iniziative territoriali e/o di advocacy
Italia e coordinamenti PVS.
35 eventi/fiere
40 attivisti formati sui temi della cooperazione, dell’acqua e dell’educazione
35 scuole/università sensibilizzate e coinvolte
120 persone mobilitate come volontarie in iniziative territoriali.
1.000 studenti coinvolti in progetti di
1 mostra interattiva prodotta sull’educazio-
educazione allo sviluppo
ne in Africa, a uso delle scuole
12 giornate di formazione rivolte a docenti
1 KIT fotografico per animazione campagna
ed educatori
Adotta una Scuola Rurale!
120 istituzioni locali sensibilizzate
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Cibo Sovranità alimentare Parlare di Cibo è parlare di tante cose. È parlare di alimentazione, ovvero di un bisogno primario comune a tutti gli esseri viventi, ma che circa 830milioni di bambini, donne e uomini nel mondo oggi non riescono a soddisfare, non perché nel mondo di cibo non se ne produca abbastanza, ma perché le risorse per la sua produzione e i meccanismi della sua distribuzione sono fondati su basi inique. Parlare di cibo, per ACRA è quindi innanzitutto parlare di un Diritto fondamentale, riconosciuto nelle dichiarazioni internazionali: il diritto di accesso stabile, per ogni persona, in ogni parte del pianeta, a un’alimentazione sufficiente, sana e culturalmente appropriata. Un diritto che, in quanto tale, può e deve essere garantito, a partire dal riequilibrio nell’accesso alle risorse necessarie per produrlo e dalla garanzia di un’equità nei criteri per la sua distribuzione sui mercati. Parlare di cibo è allora parlare di acqua, terra, biodiversità, energia: beni comuni dell’umanità e risorse essenziali per l’alimentazione, il cui utilizzo non può prescindere dai criteri di sostenibilità ambientale e di buon governo, dal locale al globale, dei processi produttivi. Parlare di cibo è parlare di agricoltura, di allevamento, di pesca, dell’impatto dei loro sistemi produttivi sull’ambiente in cui vengono messi in atto e di regole per il commercio dei loro prodotti sui mercati locali, regionali o internazionali. Parlare di cibo è parlare di saperi locali e pratiche tradizionali raccolte dalle comunità rurali delle diverse regioni del mondo in secoli di storia, sulla base di un rapporto costante con la terra e le sue risorse, con le specie vegetali e animali, con i loro ritmi di sviluppo e trasformazione. Ma parlare di cibo è anche parlare di innovazione, di tecnologie appropriate per il miglio-
relazione sociale | bilancio sociale 2007
ramento dei sistemi di produzione, a beneficio tanto della comunità umana quanto dell’ambiente che la ospita. Parlare di cibo è anche e soprattutto parlare di persone: in primis, di piccoli produttori (contadini, allevatori, pescatori) impegnati in una lotta per la sopravvivenza e di consumatori, ovvero di una condizione che tutti ci accomuna ogni giorno. Parlare di cibo è parlare di sicurezza, di qualità e di responsabilità sociale che deve essere garantita da chi il cibo lo produce come da chi lo distribuisce, a favore di chi lo consuma, ma anche viceversa. È parlare di stili di consumo e di relazioni sociali, fondate sulla prossimità e sulla conoscenza reciproca. Parlare di cibo è parlare di gusto: un senso comune a tutte le donne e gli uomini della terra, che da sempre unisce vicino e lontano e che è tanto più ricco quanto più si nutre di diverse sfumature. Per tutte queste ragioni, per ACRA parlare di cibo significa oggi parlare di Sovranità alimentare e su questa base la sua azione è volta a sostenere e a dare voce alle organizzazioni di base contadine e rurali che lottano per affermare il proprio diritto a partecipare alla grande sfida di nutrire il pianeta. Una sfida che ci vede tutti coinvolti e in cui il loro contributo è essenziale. Di seguito, si presenta l’elenco di tutti i progetti in corso e conclusi nell’anno 2007, oltre a una anticipazione sui progetti di cui, alla data di fine aprile 2008, si ha conoscenza della certezza dell’avvio nel corso del 2008. Inoltre, all’interno di tutti i progetti gestiti nel corso del 2007, ne sono stati selezionati alcuni ritenuti particolarmente significativi e rappresentativi delle attività svolte, dei Paesi di intervento, dei rapporti con gli enti finanziatori e con i partner di progetto; per questi sono state sviluppate delle schede descrittive.
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Progetti in corso nel 2007 Paese
Titolo
Budget in euro
Argentina
Organicos - Agricoltura biologica in Argentina, appoggio ai piccoli 2.380.760 produttori e sviluppo dei consumi
Ministero degli Affari Esteri
Bolivia
Appoggio agli allevatori del sud di Potosí per valorizzare lo sfrutta- 1.414.909 mento sostenibile del lama
Ministero degli Affari Esteri
Camerun
Donazione Globale 2005 - Sostegno alla sovranità alimentare nelle 1.169.281 zone di Yagoua, Yaoundé e Maruoa attraverso la realizzazione di attività socio-produttive: filiera latte, suina, cerealicola e rafforzamento dei sistemi idrici
Unione Europea
Ciad
Rafforzamento di 104 banche di cereali nel Guera
Fondi Privati
Ecuador
Supporto alla autogestione della città di Achuar, rafforzando la sua 854.610 identità, valorizzando la sua cultura, il suo sistema economico e preservando le risorse naturali del territorio
20.000
Guatemala Progetto Cotzic: sicurezza alimentare e nutrizionale a Ixchiguan Nicaragua
6.900*
Promozione delle sicurezza alimentare e nutrizionale attraverso l’in- 61.500 cremento dei redditi famigliari nel comune di Dipinto
Finanziatore principale
Ministero degli Affari Esteri Unione Europea (capofila OIKOS) Unione Europea
Progetti conclusi nel 2007 Paese
Titolo
Budget in euro
Finanziatore principale
Camerun
Progetto di appoggio e strutturazione della filiera latte nella zona 264.810 urbana e suburbana di Maroua
Fondazione CARIPLO (capofila Università di Milano)
Ciad
Gestione delle risorse forestiere e valorizzazione della pianta di 115.534 neem nel Canton Madiago
CILSS - Comité Inter Etat de Lutte à la Secheresse au Sahel
Italia
Coltiviamo il futuro
17.500
Comune di Milano, Provincia di Milano
Italia
Obiettivi del Millennio e cooperazione decentrata
16.300
Ministero degli Affari Esteri (capofila CESTAS)
Italia
Agricoltura e dialogo fra culture
16.180
Ministero degli Affari Esteri (capofila Ricerca e Cooperazione)
Senegal
Consolidamento di micro-orti per il miglioramento della sicurezza 38.112 alimentare nella regione di Dakar
FAO, Comune di Milano
Progetti avviati o da avviare nel 2008 Paese
Titolo
Bolivia
Data avvio
Budget in euro
Finanziatore principale
Incremento delle capacità ed opportunità degli apparte- 1/2/08 nenti alle Organizzazioni Economiche dei Campesinos (OECAs) boliviani, al fine di generare guadagni, occupazione e inclusione sociale nell’area rurale.
1.567.371
Unione Europea
Europa
Educazione rurale tra cittadinanza attiva globale e sicurezza 1/2/08 alimentare
176.900
Unione Europea (capofila FOCSIV)
Senegal
Combattere la marginalizzazione dei contadini poveri e Previsto 374.857* degli emigranti di Marocco, Senegal ed Ecuador attraver- 1/4/08 so lo sviluppo di reti commerciali e la promozione della diversità
IFAD (capofila UCODEP)
Senegal
Sostegno all’agricoltura famigliare in ambito urbano e rura- 1/3/08 le: i micro-orti e la moringa oleifera
Comune di Milano (capofila Università di Milano)
31.740*
* Si tratta della quota parte di budget gestita da ACRA in qualità di partner di progetto. relazione sociale | bilancio sociale 2007
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ARGENTINA Organicos - Agricoltura biologica in Argentina, appoggio ai piccoli produttori e sviluppo dei consumi Descrizione dell’intervento: il progetto intende sviluppare le potenzialità del settore dell’agricoltura biologica in Argentina, con l’obiettivo di migliorare le condizioni di vita dei piccoli produttori rurali da un lato e di garantire al consumatore una elevata qualità degli alimenti dall’altro. Dal punto di vista strategico, l’intervento si basa sulla strategia partecipativa che prevede un coinvolgimento attivo delle associazioni di piccoli produttori e delle organizzazioni del settore e l’attivazione di campagne sensibilizzazione e informazione nei confronti dei consumatori.
Valore complessivo dell’intervento:
euro 2.380.760
Apporto monetario ACRA:
euro 120.753
Valore dell’intervento nel 2007:
euro 297.359
Finanziatori: Ministero degli Affari Esteri Data di inizio progetto:
12 Gennaio 2004
Durata complessiva prevista:
3,5 anni
Risorse umane impiegate: 1 cooperante e 1 volontario espatriati, 11 risorse locali (di cui 1 coordinatore delle attività di rafforzamento associativo, 1 responsabile diversificazione produttiva, 1 responsabile campagna educativa, informativa e promozionale, 3 amministrativi, 2 agronomi e 3 tecnici di campo) Partner di progetto: ICEI
Partner locali: Fundacion del Sur, Mapo, Asociación de Productores de San Javier Beneficiari diretti: 100 formatori di opinione in ambito sanitario, 200 docenti in biologia sulle problematiche della salute e alimentazione, 100 responsabili del commercio alimentare, 1750 piccoli produttori di agricoltura biologica, 400 persone interessate alla produzione del biologico, 250 famiglie di piccoli produttori di San Javier, 20 lavoratori e lavoratrici per la produzione di dolci e conserve Beneficiari indiretti: 1500 soci del Mapo, 40.000 giovani famiglie, 6.000 studenti delle scuole superiori, 600 membri dell’associazione San Javier, 2500 famigliari dei produttori di canna da zucchero.
Attività realizzate a fine 2007: realizzazione di 16 moduli di formazione in materia di coltivazione biologica, creazione di un sistema di comunicazione istituzionale (sito internet) del Mapo, realizzazione di un impianto per la produzione di conserve, costruzione di 50 serre per la produzione di ortaggi in contro-stagione, semina di 50 ettari di soia destinata alla trasformazione in olio e pellets, realizzazione di 10 corsi di formazione professionale per 200 docenti sul tema dell’alimentazione e agricoltura biologica. Risultati ottenuti a fine 2007: sono stati formati i dirigenti e soci del Mapo in gestione e pianificazione strategica, i produttori di San Javier hanno introdotto coltivazioni diverse dal tabacco, sono stati elaborati prodotti a partire dai raccolti delle colture alternative proposte, è stata realizzata una campagna d’informazione negli ambulatori, consultori e punti vendita. Sviluppi futuri: il progetto porterà avanti le attività di diversificazione produttiva intraprese, con la realizzazione di altri 50 moduli di colture protette e con l’accompagnamento dei produttori che hanno seminato la soia. Per quanto riguarda il rafforzamento istituzionale si realizzeranno attività che permetteranno di migliorare la capacità operativa delle organizzazioni coinvolte. Infine, si rinnoverà la campagna di informazione ai consumatori. Punti di forza: la partecipazione attiva delle istituzioni locali, delle Ong e soprattutto dei produttori a incontri, seminari e conferenze del settore biologico in Argentina, oltre all’aumento dell’interesse per gli alimenti biologici presso gli opinion makers. Punti di debolezza: i problemi di logistica, soprattutto per quanto riguarda le attività di San Javier, la siccità e i problemi di disponibilità di risorse idriche nella Provincia di Misiones.
relazione sociale | bilancio sociale 2007
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CIAD Rafforzamento di 104 banche dei cereali nel Guera, regione del nord-ovest del Ciad Descrizione dell’intervento: il progetto intende appoggiare 104 banche dei cereali nella regione del Guera, la cui popolazione è spesso afflitta da problemi di insufficienza alimentare. Dal 2003, per portare una risposta al problema, ACRA con la Parrocchia Apostolica e alcuni donatori privati, accompagna la creazione, la gestione e la diffusione delle cosiddette ‘banche dei cereali’, passate da 5, nel 2003, a 121, al dicembre 2007, attraverso un sistema di crediti in cereali. Il credito ha come obiettivo di permettere al contadino di avere il minimo necessario per garantire la continuità dei cicli agricoli. Il sistema del credito all’interno del villaggio diviene quindi una garanzia per la comunità e permette di evitare il ricorso agli usurai e di accrescere il capitale del villaggio. Conseguenza diretta è che il contadino può coltivare il proprio campo senza dover lavorare quello degli altri (per mancanza di risorse o per rimborsare i debiti).
Valore complessivo dell’intervento: euro 20.000 Valore dell’intervento nel 2007:
euro 11.000
Finanziatori: Fondi privati (Famiglia Imbert, Centro Poggeschi di Bologna) Data di inizio progetto:
1 gennaio 2007
Durata complessiva prevista:
2 anni
Risorse umane impiegate: 12 (di cui il coordinatore ACRA espatriato in qualità di supervisore dell’azione, 1 responsabile locale di progetto nazionale sul terreno, 10 animatori locali nazionali sul terreno)
Partner di progetto: Prefettura Apostolica, ALSADER (Association Laïque pour la Sauvegarde des Activités du Développement Rural) Partner locali: ALSADER (Association Laïque pour la Sauvegarde des Activités du Développement Rural) Beneficiari diretti: i 24.200 abitanti dei 121 villaggi coinvolti Beneficiari indiretti: la popolazione della regione (63.000 abitanti)
Attività realizzate a fine 2007: ACRA ha costruito alcuni granai ed erogato crediti in natura alla popolazione contadina per 50 sacchi di miglio, da utilizzare nel periodo delle piogge. Il rimborso, deciso localmente, in un periodo più favorevole per i beneficiari, verrà effettuato a un tasso del 25%, sempre in natura. Gli animatori, formati e seguiti da ACRA, hanno introdotto e diffuso il sistema in 121 villaggi costituendo di conseguenza un ugual numero di banche. La popolazione ha deciso di usare parte di questi “fondi di credito” per coprire le spese dei maestri comunitari delle scuole elementari di villaggio. Risultati ottenuti a fine 2007: oltre ai granai costruiti e ai crediti erogati sono state realizzate 3 formazioni agli animatori sulla padronanza degli strumenti di controllo e gestione e è stato costruito un silos di cereali nella città di Mongo. Inoltre in 6 villaggi le banche dei cereali permettono di pagare i maestri comunitari e in 8 villaggi permettono di costruire pozzi e magazzini. Sviluppi futuri: attualmente 8.533 sacchi sono conservati in 121 banche dei cereali e la previsione è di raggiungere 11.288 sacchi nel 2008. ACRA intende non solo costruire un magazzino per ogni villaggio, ma anche estendere il sistema di stoccaggio a altri villaggi. Punti di forza: il sistema delle banche dei cereali permette alla popolazione di avere sementi non solo per il loro fabbisogno alimentare, ma anche per aumentare le superfici coltivabili. Effetti indotti: maggior tasso di scolarizzazione dei ragazzi, contrazione dell’esodo rurale. Punti di debolezza: la quantità dei granai è insufficiente a coprire le necessità di alcuni villaggi e le tecniche di conservazione sono fragili.
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SENEGAL Consolidamento di micro-orti per il miglioramento della sicurezza alimentare nella regione di Dakar Descrizione dell’intervento: nel quadro del progetto Micro-orti Milano-Dakar, ACRA partecipa al gruppo di lavoro che ha formulato e gestisce il progetto, finalizzato allo studio di un modello organizzativo per i Centri di Formazione e di Dimostrazione sulla realizzazione di micro-orti (CFD), alla descrizione dei diversi settori di azione dei CFD (formazione, assistenza tecnica), al monitoraggio del CFD pilota, all’elaborazione dei criteri di scelta dei beneficiari dell’intervento, all’analisi delle possibilità di accesso al credito e al finanziamento delle attività generatrici di reddito. Valore complessivo dell’intervento:
euro 38.112
Risorse umane impiegate:
1 personale locale
Valore dell’intervento nel 2007:
euro 19.056
Partner di progetto:
COOPI, Comune di Milano
Finanziatori:
FAO, Comune di Milano
Partner locali:
Comune di Dakar
Beneficiari diretti:
3.500 persone
Data di inizio progetto:
Gennaio 2006
Beneficiari indiretti:
7.500 famiglie
Data di fine progetto:
Dicembre 2007
Attività realizzate a fine 2007: identificazione dei luoghi atti ad ospitare i CFD, scelta del CFD pilota del progetto ed elaborazione del suo piano d’azione, organizzazione delle sessioni di formazione e di dimostrazione circa le tecniche dei microorti, realizzazione dei Centri di Produzione Comunitaria (CPC), distribuzione di contenitori per la coltivazione ai beneficiari della formazione, elaborazione di uno schema organizzativo per i CFD, formazione dei membri del comitato di gestione del CFD sui procedimenti per la qualità, sullo studio di mercato e sul marketing, formazione dei formatori dei CFD sulle tecniche di compostaggio, controllo dei centri di produzione comunitari e dei produttori individuali, realizzazione di uno studio sui rendimenti dei micro-orti e sulle possibilità di accesso al credito da parte dei coltivatori dei micro-orti. Risultati ottenuti a fine 2007: più di 35 centri di formazione e dimostrazione realizzati nei dipartimenti di Dakar e Mermoz Sacro Cuore, più di 50 sessioni di formazione e dimostrazione organizzate nel centro pilota, 800 persone (di cui ¾ donne) formate sulle tecniche dei micro-orti, più di 600 contenitori con accessori necessari per la durata di sei mesi distribuiti ai beneficiari della formazione, realizzato un modello di gestione comune da parte per tutti i centri di formazione e dimostrazione, produzione di diversi ortaggi a livello dei centri di produzione, diversificazione delle fonti di reddito e miglioramento dei redditi delle organizzazioni comunitarie di base, redazione di un documento sulla redditività e sulla possibilità di accesso ai finanziamenti dei micro-orti. Sviluppi futuri: l’Università di Milano, ACRA e COOPI hanno presentato una nuova domanda di finanziamento al Comune di Milano (approvata nel 2008) per rispondere in modo efficace alla forte domanda di formazione e controllo avanzata dai beneficiari. La FAO ha inoltre comunicato il suo accordo di massima per il finanziamento di una seconda fase del progetto che sarà finalizzata all’implementazione dei centri di produzione comunitaria aumentando in maniera sensibile la superficie coltivabile degli stessi e allargando i campi di azione del progetto a livello di tutta la regione di Dakar. Punti di forza: i risultati ottenuti testimoniano l’entusiasmo e l’adesione delle popolazioni a questo progetto in relazione: al rafforzamento delle capacità (il progetto ha formato più di 3.500 persone sulle tecniche dei micro-orti), al miglioramento delle condizioni di vita delle popolazioni (il progetto ha permesso a più di 1/3 delle persone formate di diversificare e migliorare le proprie fonti di reddito), al miglioramento della qualità alimentare (più della metà delle persone formate consuma alimenti sani, freschi e di buona qualità nutritiva, prodotti dai micro-orti). Punti di debolezza: la dimensione dei contenitori distribuiti ai beneficiari ha limitato le attività di produzione e i ritardi nell’avvio delle azioni di formazione sul campo hanno limitato il raggiungimento degli obiettivi quantitativi prefissati. relazione sociale | bilancio sociale 2007
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Micro-orti in cassetta: come coltivare senza terra Una testimonianza di Tommaso Sposito6
“I micro-orti sono piccole strutture che permettono di coltivare ortaggi senza terra. In genere, si tratta di cassette costruite con materiale di recupero che non superano il metro quadrato e possono essere istallate sui balconi o sui tetti delle case o, per chi li ha, in cortile. Si possono fare due tipi di colture. Una prevede un substrato, generato da scarti alimentari come bucce di arachidi, resti della lavorazione del riso e pezzi di laterite, roccia friabile che si può ridurre in frammenti di un centimetro circa. L’altra necessita solo di acqua e può essere praticata anche in semplici bottiglie di plastica tagliate a metà. La prima tecnica permette di coltivare specie con radici più sviluppate che necessitano di maggiore stabilità, come i peperoni, la patata, la manioca, i cavoli. L’altra, quella ad acqua, si presta per coltivazioni come l’insalata o la menta che in Senegal è molto consumata perché la gente la utilizza per fare il tè tutti i giorni. La scelta della coltivazione in micro-orto dipende innanzitutto dalla situazione di disagio che si vuole affrontare. Per alcuni è una questione di autosufficienza ed autoconsumo e quindi cercano di coltivare la maggiore varietà possibile. Quando invece l’obiettivo è generare reddito, si produce l’insalata e la menta che sono le colture più redditizie. L’insalata sicuramente è la più remunerativa, perché in un metro quadrato si possono produrre fino a 35 ceppi che si sviluppano nell’arco di due mesi e, in un anno, si riesce ad avere fino a sei raccolti. Una delle caratteristiche più importanti nella coltivazione dei micro-orti è il forte risparmio d’acqua. Il consumo giornaliero di acqua è infatti di due litri, meno del 20% dell’agricoltura tradizionale. E, tra l’altro, si usa acqua pulita, mentre spesso nella coltivazione tradizionale si fa uso di acqua contaminata con effetti dannosi sulle coltivazioni e sui consumatori. Altro importante vantaggio è che i micro-orti sono meno esposti ai fattori climatici e sono produttivi in tutte le stagioni. Il progetto di ACRA favorisce lo sviluppo di micro-orti in realtà urbane dove è sempre più difficile garantire una differenziazione dell’alimentazione e del reddito. Nei diciannove arrondissement di Dakar, piccoli comuni con un sindaco, ACRA ha dato vita ai centri di formazione per i beneficiari. La formazione dura cinque giorni, poi il beneficiario installa il suo micro-orto in casa sua, lo impermeabilizza con la plastica, mette il substrato e comincia ad innaffiare per due giorni, in modo che se ci sono semi di piante non desiderate germineranno e potranno così essere estirpate. A questo punto, i formatori si incaricano di andare a fare i controlli sulla corretta installazione e il posizionamento delle cassette e continuano a seguirli in tutta la fase di prima produzione. Nei centri, inoltre, si fa sensibilizzazione ai cittadini sull’importanza di un’alimentazione sana, bilanciata ed equilibrata. Un’occasione importante di formazione e di sviluppo.”
6
Ricercatore Università degli Studi di Milano, Facoltà di agraria.
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Milano, 24 e 25 maggio 2007: COLTIVIAMO IL FUTURO Descrizione dell’intervento: tra sovranità alimentare e cooperazione allo sviluppo: a tre mesi dal Forum di Nyéléni (Mali), due giorni di incontro per riflettere insieme sull’importanza di educare e di educarci alla gestione sostenibile delle risorse alimentari del nostro pianeta. Finanziatori: Ministero Affari Esteri (nell’ambito dei progetti Obiettivi del Millennio e cooperazione decentrata e Agricoltura e dialogo tra culture), Provincia e Comune di Milano. Valore dell’iniziativa: euro 49.980 In collaborazione con: l’Associazione ONG Italiane, l’Associazione ONG della Lombardia, le ONG CELIM, COSV, CRIC, ICEI, Intervita, CESTAS, Ricerca e Cooperazione, AIAB, ARI, Cooperativa di Commercio equo e solidale Nazca, l’Associazione Alma Rosé. E con: il Gruppo d’Appoggio alle Organizzazioni Contadine dell’Africa Occidentale, Rete Europea delle ONG per l’Educazione rurale e la Sovranità alimentare, il Gruppo Portare il mondo a scuola delle ONG lombarde. Con la partecipazione di: IPC (International Planning Committee for Food Sovereignty), Maisons Familiales Rurales (Francia), Reseau des Organisations Paysannes des Pays de l’Afrique de l’Ouest - ROPPA (Niger), La Via Campesina (Nicaragua), CONCORD (Confederazione Europea delle ONG di emergenza e sviluppo), Collectif Strategie Alimentaire (Belgio), FAO World Food Summit follow up and alliance, Pole National de Coopération International (cooperazione francese). Attività realizzate: il 24 maggio è stato dedicato al mondo dell’educazione, con A, B…Cibo (per tutti!): un seminario rivolto a insegnanti ed educatori allo sviluppo, organizzato in collaborazione con il gruppo Portare il mondo a scuola delle ONG lombarde e la partecipazione delle Maisons Familiales Rurales francesi. Il 25 maggio è stata dedicato agli addetti ai lavori della cooperazione internazionale, del mondo istituzionale, con il seminario Per una cooperazione in Movimento: la lunga strada verso la Sovranità Alimentare, ovvero: · una tavola rotonda con la partecipazione di alcuni attori chiave del mondo istituzionale e non governativo impegnati sul tema del diritto all’alimentazione e dello sviluppo rurale a livello italiano, europeo e globale; · un laboratorio aperto a tutte le ONG e le OSC aderenti al Comitato e/o interessate all’adesione. Per l’intera durata della manifestazione, è stato allestito uno spazio espositivo sul tema Gli obiettivi del Millennio e i nostri Beni Comuni: i volti della Sovranità alimentare tra Cibo, Terra, Acqua, Cultura e Mercato, in cui hanno trovato spazio mostre fotografiche e materiali info-educativi sui temi della Sovranità alimentare a cura delle ONG lombarde, un mercato contadino a cura di AIAB Lombardia, con vendita di prodotti locali del mondo rurale lombardo e degustazione di specialità tipiche a cura della Cooperativa Laboratorio Procaccini e uno stand del Commercio Equo e Solidale, gestito dalla cooperativa Nazca. Entrambe le giornate si sono concluse con eventi artistici aperti a tutta la cittadinanza. Il 24 maggio un concerto etnico con i MamAfrica (percussioni e danze africane) con il debutto dello spettacolo teatrale Mapu Terra!, della compagnia Alma Rosé. Il 25 maggio, un concerto di musica Klezner con i Nema Problema ha accompagnato la chiusura della manifestazione. Risultati ottenuti: per gli addetti ai lavori, lo scambio con gli attori Europei e del Sud del mondo, in particolare nell’ambito dei seminari A, B…Cibo e Per una Cooperazione in Movimento, oltre che con le realtà istituzionali competenti in materia di cibo e alimentazione, ha rafforzato i dispositivi di partenariato in vista di migliori e più efficaci modalità di lavoro in rete. Favorendo la reciproca conoscenza tra gli attori locali, nazionali e internazionali, l’esperienza ha rafforzato le basi per una collaborazione efficace delle diverse organizzazioni nel futuro. Collaborazione che si renderà sempre più necessaria in vista dei prossimi passi verso l’EXPO 2015 nella città di Milano. Beneficiari dell’iniziativa: nel complesso Coltiviamo il futuro ha coinvolto più di 10.000 persone. Tra loro, circa 50 tra insegnanti ed educatori, più di 100 operatori di ONG, Organizzazioni della società civile, Agenzie di cooperazione, Università, oltre a tante persone, adulti e bambini, coinvolte e sensibilizzate, attraverso gli stand e le iniziative di animazione artistica. relazione sociale | bilancio sociale 2007
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La rinascita di una speranza in Ticuantepe, Nicaragua Da un’intervista di Giuseppe Marando a Anna Clemencia Membreño7
“Mi può raccontare la sua storia?”
“Mi chiamo Anna Clemencia Membreño. Ho 52 anni e 12 figli. Dopo la rivoluzione sandinista del 1979, io e mio marito siamo venuti qui, nella comunità di Los Rios, in cerca di terre da coltivare. Le cooperative sandiniste davano la terra ai contadini e la terra era buona: caffè, ananas, pitaya, banane. I raccolti non erano sempre abbondanti ma eravamo giovani e c’era speranza. Le cooperative sandiniste però non funzionavano bene, non erano ben organizzate, non sempre le cose erano fatte nel modo giusto. E non c’erano mai abbastanza soldi in prestito per aiutarci quando i raccolti andavano male. La nostra famiglia cresceva e insieme crescevano anche i debiti per comprare i semi e per trasportare il raccolto. Quando arrivò la guerra civile, tutto il Nicaragua era più povero e anche noi perdemmo quasi tutto. Era difficile persino dare da mangiare ai nostri figli. Mancava tutto e non sapevamo cosa fare. Ognuno tirava avanti come poteva e molti non rispettavano la natura. Quando hai fame non ti curi della terra dove vivi, pensi solo a trovare il modo di far mangiare i tuoi figli. Sono stati anni difficili, senza speranza.” “E adesso, con ACRA, cos’è cambiato?”
“Adesso le cose vanno meglio. I figli sono più grandi e lavorano. Abbiamo seguito corsi organizzati da ACRA e abbiamo imparato nuovi modi di coltivare senza rovinare la terra e sprecare l’acqua. Noi donne abbiamo potuto organizzarci insieme per aiutarci tra noi quando ci sono difficoltà e piano piano stiamo riuscendo a cambiare le cose. I nostri ananas adesso sono più buoni e più grossi. Al mercato di Managua li comprano in tanti e ce li pagano più di prima. E noi lavoriamo con più entusiasmo e con grandi speranze per il futuro”
7
Anna Clemencia Membreño è una beneficiaria del progetto di ACRA in Nicaragua sulla promozione della sicurezza alimentare.
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Ambiente Gestione sostenibile delle risorse naturali La questione ambientale globale, le sfide del cambiamento climatico, la lotta contro la desertificazione, sono problemi con cui ACRA si confronta ogni giorno, a partire dalle esperienze concrete delle organizzazioni di base con cui lavora nei diversi Paesi. È infatti nelle zone rurali del pianeta che l’impatto di questi processi si rende più immediatamente evidente, nelle diverse articolazioni sulla realtà ambientale e sociale, in virtù dell’interdipendenza che da sempre lega uomo e natura; ed è nelle stesse aree che risiedono le maggiori risorse per la messa in atto di soluzioni sostenibili. Trovarle, è solo un problema di ascolto di chi l’ambiente lo vive a stretto contatto e con esso da sempre ha appreso a preservare un’armonia. ACRA ritiene che la distruzione dell’ambiente non sia un destino inevitabile, ma il frutto di una gestione squilibrata delle sue risorse. Nonostante le grandi dichiarazioni sottoscritte da Organismi internazionali e Governi, le politiche globali che hanno dominato la scena degli ultimi anni non si sono tradotte in misure concrete a tutela dell’ambiente: al contrario sovente ne hanno favorito un uso insostenibile, sottoponendo a prove sempre più dure per la sopravvivenza le comunità rurali in ogni parte del pianeta. L’abbandono dalle campagne, l’esodo verso le città e i fenomeni di migrazione forzata ne sono una manifesta conseguenza, che a sua volta incide negativamente sulle possibilità di generare un’inversione di tendenza. Negli anni, sul campo, ACRA ha maturato la consapevolezza sempre maggiore che proteggere l’ambiente significa innanzitutto migliorare le condizioni di vita delle popolazioni rurali e metterle in condizioni di contribuire a una gestione appropriata delle risorse naturali, ponendosi in uno stato di grande attenzione e comprensione delle pratiche tradizionali e, nel conrelazione sociale | bilancio sociale 2007
tempo, di studio e applicazione di alcune innovazioni produttive. Nei nostri progetti, pertanto, l’attenzione a componenti ambientali importanti, di lotta alla desertificazione, di salvaguardia e gestione sostenibile delle risorse naturali e di valorizzazione del patrimonio forestale da parte delle popolazioni locali risulta inscindibilmente legata al sostegno a iniziative generatrici di reddito per le comunità rurali, attraverso l’appoggio alle realtà locali. Fedeli ad un approccio partecipato allo sviluppo, diamo luce a progetti in cui la strategia mira all’accompagnamento delle collettività rurali nella pianificazione dello sviluppo del proprio territorio. In questo senso, accanto a interventi concreti di tutela ambientale e valorizzazione economica delle risorse naturali, lavoriamo per il rafforzamento istituzionale delle organizzazioni comunitarie di base e delle associazioni locali, favorendo spazi di condivisione e di concertazione con le Istituzioni per la definizione e la convalida di piani di gestione delle risorse naturali integrati nei piani di sviluppo locale. In tutti i progetti, infine, tanto in Italia quanto nei PVS, un’attenzione specifica è dedicata alla sensibilizzazione delle comunità sui problemi dell’ambiente e alla costruzione di capacità per la corretta gestione delle sue risorse, anche attraverso lo scambio di esperienze locali maturate in diverse zone del pianeta. Di seguito, si presenta l’elenco di tutti i progetti in corso e conclusi nell’anno 2007, oltre a una anticipazione sui progetti di cui, alla data di fine aprile 2008, si ha conoscenza della certezza dell’avvio nel corso del 2008. Inoltre, all’interno di tutti i progetti gestiti nel corso del 2007, ne sono stati selezionati alcuni, come per le sezioni precedenti, in quanto più rappresentativi delle attività svolte, per i quali sono state sviluppate delle schede descrittive.
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Progetti in corso nel 2007 Paese
Titolo
Budget in euro
Finanziatore principale
Burkina Faso
Sviluppo Locale alla Periferia del Parco W, Provincia della Tapoa
1.106.386
Ministero degli Affari Esteri
Ciad
Gestione partecipativa delle risorse forestali e promozione delle iniziative 2.037.294 economiche eco-compatibili nella Valle del Logone
Unione Europea
Ciad
Gestione partecipativa delle risorse naturali e promozione delle attività 988.748 generatrici di reddito in un processo di sviluppo locale del Ciad
Unione Europea
Nicaragua
Ricostruzione e sviluppo comunitario nei municipi di León, Malpaisillo, 2.760.309 Quezalguaque e Telica, colpiti dall’uragano Mitch nel 1998
Ministero degli Affari Esteri
Nicaragua
Appoggio al rafforzamento del Turismo sostenibile in Nicaragua
103.000
Organizzazione Mondiale del Turismo
Nicaragua
Tasba pri: appoggio alla popolazione colpita dall’uragano Felix
6.900*
Unione Europea ECHO (capofila OIKOS)
Tanzania
Gestione integrata sostenibile delle risorse acqua, suolo e foresta nel bacino 461.959 imbrifero del fiume Kisongo
Regione Lombardia
Tanzania/Zanzibar
Per un turismo a favore anche dei poveri a Zanzibar
481.958
Unione Europea
Budget in euro
Finanziatore principale
Progetti conclusi nel 2007 Paese
Titolo
Brasile
Programma integrato di sviluppo ecocompatibile di turismo responsabile 380.937* e di attività produttive per la diversificazione e l’aumento dei redditi delle popolazioni ribeirinhe del Medio Amazonas e il popolo indigeno dei SateréMawé della foresta amazzonica
Unione Europea (capofila ICEI)
Camerun
Rafforzamento delle capacità delle organizzazioni contadine per lo sviluppo 901.665 economico sostenibile della regione del Mayo Kani
Unione Europea
Camerun
Programma di sostegno alle iniziative di sviluppo nella valle del Logone
977.220
Ministero degli Affari Esteri
Italia
Equoturismo
5.798
Ministero degli Affari Esteri (capofila CISP)
Nicaragua
Iniziative di Turismo Rurale Comunitario lungo l’itinerario dei laghi e dei 75.000 vulcani del Nicaragua: Arcipelago Solentiname e Laguna di Apoyo
Organizzazione Mondiale del Turismo
Senegal
Un modello di sviluppo endogeno comunitario: costituzione di una rete di 223.773 microfinanza rurale formata da 30 casse di risparmio e credito in Senegal
Fondazione CARIPLO
Senegal
Progetto di ristrutturazione partecipativa della biodiversità nella comunità 55.491 rurale di Coubalan, Regione di Ziguinchor
Fonds Mondial pour l’Environnement
Progetti avviati o da avviare nel 2008 Paese
Titolo
Italia
Data avvio
Budget in euro
Finanziatore principale
Esperienze di buon governo nel sud e nel nord del mondo a 1/2/08 confronto, per uno sviluppo equo e sostenibile
45.273,34*
Ministero degli Affari Esteri (capofila ICEI)
Nicaragua
Produrre conservando: impulso allo sviluppo sostenibile con 2/2/08 equità di genere nel Municipio di San Juan del Nicaragua.
921.250
Unione Europea
Nicaragua
Miglioramento delle condizioni igienico-sanitarie come contributo 2/2/08 alla riduzione della povertà degli abitanti del Municipio di San Carlos.
939.930
Unione Europea
Senegal
Intermediazione d’Appui Conseil nelle ZARESA (Zone a Rischio 15/2/08 Elevato Sociale ed Ambientale), definite dal Fondo Italia/Cilss LCDRPS, in Senegal (Bignona, Louga e Matam) - Sostegno agli attori locali nella programmazione, realizzazione e monitoraggio di micro-interventi di sviluppo.
89.854*
Ministero Affari Esteri (capofila COSPE)
* Si tratta della quota parte di budget gestita da ACRA in qualità di partner di progetto. relazione sociale | bilancio sociale 2007
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CAMERUN Rafforzamento delle capacità delle organizzazioni contadine per lo sviluppo economico sostenibile della regione del Mayo Kani, Provincia dell’estremo nord Descrizione dell’intervento: il progetto, attraverso il rafforzamento delle capacità gestionali delle Organizzazioni Contadine contribuisce allo sviluppo sostenibile della zona del Mayo Kani e si propone di contrastare alcuni dei fattori che ostacolano lo sviluppo del settore agricolo intervenendo in particolare sulla creazione di strutture adeguate al corretto stoccaggio dei cerali per evitare la dispersione e il danneggiamento del raccolto. L’intervento, inoltre, mira ad introdurre colture alternative al miglio e a creare un sistema finanziario decentralizzato, per la concessione di credito ai produttori, in grado di favorire attività generatrici di reddito e la commercializzazione dei prodotti agricoli. Valore complessivo dell’intervento: euro 901.665 Apporto monetario ACRA:
euro 136.300
Apporto monetario FAPEN:
euro 106.800
Valore dell’intervento nel 2007:
euro 102.682
Finanziatori:
Unione Europea
Data di inizio progetto:
1 aprile 2003
Durata complessiva prevista:
4 anni
Partner locali: FAPEN (Fédération pour l’Auto promotion des Paysans de l’Extrême Nord)
Risorse umane impiegate: 1 capo-progetto e 1 economista espatriati; personale locale: 1 sociologo, 1 ingegnere agronomo, 4 tecnici agricoli, 1 logista, 1 consulente locale, 1 segretario, 2 autisti, 1 amministratore esperto in risparmio e credito, 1 contabile, 1 custode, 1 magazziniere Beneficiari diretti: 1.820 membri delle organizzazioni contadine, gli abitanti dei villaggi e le loro famiglie stimati in 2.940 persone Beneficiari indiretti: l’intera popolazione dei villaggi delle zone di intervento del progetto (circa 25.000 abitanti)
Attività realizzate a fine 2007: il progetto ha visto la sua finalizzazione nei primi mesi del 2007 portando a termine tutte le attività svoltesi nell’arco di 4 anni. Quelle rivolte alla costituzione e al consolidamento delle Organizzazioni Contadine (OC) e dei Gruppi d’Iniziativa Comune (GIC), sono state effettuate tramite misure di accompagnamento ai gruppi informali, al fine di ottenere il loro riconoscimento giuridico, grazie all’elaborazione di piani d’azione, all’appoggio fornito ai responsabili della FAPEN e alla formazione degli animatori comunitari. Le altre attività del progetto hanno apportato miglioramenti alle tecniche di stoccaggio dei cereali con la costituzione di comitati di gestione dei magazzini, di sessioni di formazione per i membri dei comitati e per i magazzinieri, la creazione di uno studio di mercato e di una strategia di commercializzazione. Un ulteriore gruppo di azioni ha favorito la diversificazione delle attività delle OC stimolando soprattutto quelle generatrici di reddito per la vendita dei prodotti agricoli e fornendo inoltre sostegno alla creazione di una cassa di risparmio e credito. Risultati ottenuti a fine 2007: 87 gruppi informali, di cui 13 costituiti da donne, sono stati accompagnati alla legalizzazione in GIC; 82 persone, di cui 27 donne, sono state formate in tecniche di gestione di magazzini; 6 comitati di gestione dei magazzini sono stati realizzati in altrettanti villaggi; 232 persone di cui 55 donne hanno beneficiato di corsi di formazione in tecniche di stoccaggio; 6 magazzini sono stati costruiti e sono operativi, 1 Cassa di risparmio e di credito autogestita è operativa e conta 257 membri. Sviluppi futuri: sono in programma nuovi interventi per soddisfare ulteriori bisogni identificati nel corso della realizzazione del progetto e che rispondano in particolare alla scarsità di strutture comunitarie di base quali scuole e centri di salute, al supporto alle organizzazioni di base e al rafforzamento delle attività generatrici di reddito. Punti di forza: l’efficace metodologia di lavoro con le comunità contadine (centrata sulla partecipazione e l’auto-promozione comunitaria), è il frutto dell’esperienza che ACRA ha maturato in molti paesi del Sud del mondo e costituisce un modello d’eccellenza capitalizzabile e replicabile in altri contesti rurali. Punti di debolezza: lo scarso tasso di alfabetizzazione ha condizionato e limitato il livello di accesso della popolazione ai benefici del progetto. Si è riscontrata la carenza di strutture comunitarie di base quali scuole e centri di salute il cui funzionamento è rallentato dalla scarsità di personale qualificato, di risorse finanziarie, attrezzature, materiale didattico, farmaci di prima necessità, strutture idrauliche, ecc. relazione sociale | bilancio sociale 2007
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Il problema della conservazione del raccolto La testimonianza di Desirée Wadoontang8
“Mi chiamo Desirée e faccio parte del FAPEN, partner locale di ACRA in Camerun. Uno dei problemi maggiori per noi agricoltori è la cattiva conservazione delle scorte di miglio e sorgo, base della nostra alimentazione. Granai inadeguati e a facile rischio di attacco da parte di roditori o uccelli, impediscono lo stoccaggio dei cereali e costringono gli agricoltori a vendere prematuramente e a prezzi stracciati i loro raccolti ai commercianti provenienti della città. La conseguenza è di dover ogni anno acquistare sul mercato sia i cereali per il sostentamento che le sementi per la nuova semina. Per far fronte a ques to grande problema, abbiamo pensato di creare delle Banche dei Cereali dove poter immagazzinare sorgo e miglio, sia per le emergenze delle famiglie, sia per poter intervenire sui prezzi nel lungo periodo. I magazzini di cemento hanno sostituito le vecchie strutture in paglia e i contenitori di legno in cui venivano conservati i cereali, incapaci di impedire alle termiti e ai fattori es terni di deteriorare le scorte. Poi, abbiamo creato dei comitati di gestione incaricati di controllare e ges tire il funzionamento dei magazzini. In ques to modo abbiamo la certezza di sfamarci tutto l’anno. Riusciamo a vendere una parte dei cereali nei periodi che precedono il raccolto, quando le scorte cominciano a scarseggiare e i prezzi sono più alti. Così ci garantiamo un piccolo reddito che ci permette di avviare nuove colture e variare la nostra alimentazione, fondamentale per prevenire le conseguenze della malnutrizione. Possiamo mandare i nostri bambini a scuola e assicurare cure mediche a tutte le famiglie. Inoltre, ora che nei villaggi c’è disponibilità di cerali, abbiamo deciso di costruire mulini per la macinazione, evitando così alla popolazione di dover attraversare 10/15 km di sentieri impervi per andare fino ai centri più grandi. Per ora abbiamo realizzato due mulini, nei villaggi di Plim e Mogong, ma abbiamo in programma di costruirne altri cinque, trasformando anche l’attività legata alla macinazione dei cereali in un’occasione di reddito e di sviluppo per la popolazione.”
8
Beneficiaria e membra dell’associazione FAPEN, partner locale del progetto di creazione di banche dei cereali nella regione del Mayo Kani in Camerun.
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CIAD e CAMERUN Gestione partecipata delle risorse forestali e promozione d’iniziative economiche eco-compatibili nella Valle del Logone Descrizione dell’intervento: la conservazione e la gestione sostenibile delle risorse forestali nella valle del fiume Logone è l’asse portante del progetto. L’azione appoggia le piccole imprese forestali a carattere comunitario nella gestione delle attività di produzione e commercializzazione di prodotti forestali legnosi e non legnosi e promuove tecnologie appropriate per ridurre il consumo di legna e carbone. L’intervento mira contemporaneamente a rimuovere le principali cause di degrado delle risorse forestali tramite la sensibilizzazione della comunità (realizzazione di interventi radiofonici, rappresentazioni col metodo del teatro forum) e l’elaborazione di piani semplificati di gestione forestale. Valore complessivo dell’intervento: euro 2.037.294 Apporto monetario ACRA:
euro 127.463
Valore dell’intervento nel 2007:
euro 271.777
Finanziatori:
Unione Europea
Data di inizio progetto:
1 febbraio 2007
Durata complessiva prevista:
4 anni
Risorse umane impiegate: 1 capo progetto ed 1 amministratore espatriati; personale locale: 1 alimentarista, 1 ingegnere forestale, 1 economista, 10 animatori tecnici dello sviluppo, 2 contabili, 2 segretarie, 3 autisti, 4 guardiani Partner di progetto: CIRPS (Centro Interuniversitario di Ricerca per lo Sviluppo
Sostenibile - Università La Sapienza di Roma); CeTAmb (Centro di documentazione e ricerca sulle tecnologie appropriate per la gestione dell’ambiente nei Paesi in via di sviluppo dell’Università di Brescia) Partner locali: SANA LOGONE (Associazione di Promozione Umana nella Valle del Logone), INADES FORMATION TCHAD (Istituto Africano per lo Sviluppo Economico e Sociale) Beneficiari diretti: 130 imprenditori, 106 organizzazioni a vocazione forestale e 80 comunità rurali per un totale di 82.720 persone Beneficiari indiretti: la popolazione dei Dipartimenti del Mayo Boneye, della Kabbia (Ciad) e del di Mayo-Danay (Camerun) pari a 685.000 persone circa
Attività realizzate a fine 2007: presentazione del progetto ai gruppi di base e alle autorità amministrative e tradizionali, realizzazione di una diagnostica sui massicci forestali, valutazione di 14 Strutture Locali di Gestione delle risorse legnose, fabbricazione e sperimentazione dell’uso di una pressa a biomassa vegetale, identificazione dei frutticoltori, formazione in gestione materiale e finanziaria di 15 gruppi, realizzazione e diffusione di 20 emissioni radio presso “Radio Terre Nouvelle” e “Radio Rurale Dana”, studio sui fuochi di savana, strutturazione di 3 comitati di gestione delle risorse forestali, formazione di vivaisti, strutturazione di 4 gruppi di donne impegnati nell’estrazione e nella trasformazione dell’olio di Neem e di 4 gruppi di apicoltori. Risultati ottenuti a fine 2007: appoggio quasi unanime delle autorità amministrative e tradizionali, alcune delle quali hanno preso provvedimenti per presidiare le risorse forestali; elaborazione di una guida sui prodotti del neem; organizzazione di 9 comitati che gestiscono le risorse forestali del loro territorio; costituzione di un gruppo di donne che produce e commercializza l’olio e il sapone di Neem. Sviluppi futuri: il progetto continuerà per altri 3 anni sulle tematiche individuate di sostegno alla produzione e commercializzazione di prodotti forestali (olio di Neem, miele, frutta, manufatti), con la realizzazione di emissioni radiofoniche e rappresentazioni animate da troupe teatrali formate al metodo del teatro forum, l’elaborazione di piani semplificati di gestione forestale, l’elaborazione e diffusione di materiale pedagogico, la promozione di tecnologie per ridurre il consumo di legna e carbone. Punti di forza: la pertinenza dell’intervento, che integra la riduzione della povertà alla gestione sostenibile delle risorse naturali, si manifesta nella risposta attiva e nell’impegno delle comunità alle sollecitazioni dell’équipe di progetto. Punti di debolezza: la suddivisione della zona di intervento tra Ciad e Camerun comporta difficoltà di ordine amministrativo e di natura doganale. La diversa legislazione forestale nei due paesi si traduce in un ritmo diverso nello svolgimento di alcune azioni nelle due aree. relazione sociale | bilancio sociale 2007
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TANZANIA Per un turismo a favore anche dei poveri a Zanzibar
Descrizione dell’intervento: l’obiettivo del progetto è la creazione di benefici economici, sociali, ambientali e culturali per le comunità rurali indigenti, attraverso lo sviluppo del turismo nelle aree di Nungwi e Jambiani. L’azione si sviluppa in quattro macro-attività: formazione sulle competenze necessarie all’industria turistica e all’accoglienza, formazione per lo sviluppo di piccole e medie imprese comunitarie che forniscano servizi al turismo, campagna di sensibilizzazione sull’ambiente e sull’uso sostenibile delle risorse, sviluppo di un’associazione per una rete comunitaria sul turismo. Valore complessivo dell’intervento: euro 481.958
relazioni, 1 assistente capo-progetto
Apporto monetario ACRA:
euro 123.598
Valore dell’intervento nel 2007:
euro 172.134
Finanziatori:
Unione Europea
Partner locali: HABS, MOTO, Changamoto LPF, NTRC, Labayka Development Fund
Data di inizio progetto:
1 febbraio 2006
Durata complessiva prevista:
3 anni
Risorse umane impiegate: 1 capo-progetto e 1 socio-economista espatriati; personale locale: 1 autista, 1 coordinatore di progetto, 1 logista, 2 tecnici di campo, 1 responsabile pubbliche
Beneficiari diretti: 1.319 persone formate Beneficiari indiretti: 605.723 persone delle comunità di appartenenza delle persone formate e delle aree di diffusione delle campagne di sensibilizzazione radiofoniche
Attività realizzate a fine 2007: 12 moduli di formazione in Hotel and Hospitality, 3 gruppi di donne creati e formati in artigianato manuale, 21 piccole e medie imprese formate e dotate di beni materiali funzionali alla produzione d’impresa, 11 gruppi di pescatori formati sulle tematiche di sicurezza marina, 3 training su protezione ambientale e salute ad insegnanti delle scuole, 6 vivai creati nelle scuole, 2 workshop realizzati sulla gestione dei rifiuti, 2 giornate di pulizia, 6 programmi radiofonici sulla tutela ambientale, 8 incontri con l’Advisory Committee di Nungwi insieme ad organismi governativi. Risultati ottenuti a fine 2007: studenti formati all’interno dell’attività di Hotel and Hospitality, gruppi di donne, pescatori e artigiani formati e supportati attraverso concessioni di beni durevoli, una campagna ambientale impostata ed avviata, network strutturato e attività future pianificate. Sviluppi futuri: il progetto è entrato nel suo ultimo anno di attività che prevede un proseguimento ed un rafforzamento di tutte le azioni già avviate. Punti di forza: il buon coinvolgimento delle varie organizzazioni governative e locali nell’implementazione del progetto; il grosso interesse e la partecipazione da parte delle comunità beneficiarie alle attività di progetto e all’uso sostenibile delle risorse. Punti di debolezza: il partner locale è ancora troppo debole, il turismo continua a crescere amplificando il suo impatto negativo che aggrava le condizioni degli abitanti delle zone rurali. relazione sociale | bilancio sociale 2007
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NICARAGUA Iniziative di Turismo Rurale Comunitario lungo l’itinerario dei laghi e dei vulcani del Nicaragua: Arcipelago Solentiname e Laguna di Apoyo Descrizione dell’intervento: l’arcipelago di Solentiname e la laguna di Apoyo contano una variegata e unica ricchezza di risorse naturali e culturali, il turismo rappresenta dunque una risorsa indiscutibile per creare iniziative generatrici di reddito per le popolazioni locali e per lottare contro la povertà. Tuttavia le organizzazioni locali che promuovono lo sviluppo di queste località ricevono scarso appoggio dalle istituzioni del governo e incontrano difficoltà nel garantire l’accesso diffuso all’acqua potabile, all’energia elettrica, alle comunicazioni, ecc. È quindi necessario un miglioramento delle infrastrutture e dell’offerta turistica per aumentare il numero dei turisti e migliorare le condizioni di vita delle popolazioni locali, settori in cui si attiva il presente progetto.
Valore complessivo dell’intervento: euro 75.000 Valore dell’intervento nel 2007:
euro 55.076
Finanziatori:
Organizzazione Mondiale del Turismo
Data di inizio progetto:
luglio 2006
Durata complessiva prevista:
12 mesi
Alcaldía San Carlos, SNV, OPS (Organización Panamericana de la Salud), Swisscontact Laguna de Apoyo - FUPADE (Fundación para el Desarrollo), PCAC (Programa Campesino a Campesino de la UNAG), Alcaldía de Apoyo, IMPYME, INTUR
Beneficiari diretti: Solentiname - 656 abitanti delle isole dell’arcipelago, 17 famiglie di guide turistiche, 5 famiglie di trasportatori pubblici, 25 Risorse umane impiegate: 1 promotore turistico, 1 assistente contabile, vari consulenti famiglie di artigiani e pittori, 4 famiglie di piccoli imprenditori Laguna de Apoyo - 9 famiglie di artigiani specifici Beneficiari indiretti: Solentiname - Ufficio del Turismo, 5 hotel, 900 turisti che visitano annualmente il museo dell’arcipelago Partner locali: Laguna de Apoyo - 12.000 abitanti, 11 hotel, 30 ristoranti, 24 Solentiname - Fundación Museo del Archipiélago de Solenti- bar, 2 caffetterie, 1 discoteca name, CANTUR, Proyecto MARENA/ARAUCARIA, Partner di progetto: Movimondo (Laguna di Apoyo)
Attività realizzate a fine 2007: miglioramento della museografia e delle infrastrutture di accesso al museo dell’arcipelago di Solentiname, studi sullo sviluppo del turismo a Solentiname (offerta e domanda turistica, caratterizzazione socio-economica), realizzazione di micro-progetti socio-economici (panetterie, bar, formazione personale locale), valutazione e identificazione del potenziale locale della laguna di Apoyo per definire una strategia di sviluppo turistico. Risultati ottenuti a fine 2007: migliorate le condizioni del museo dell’arcipelago di Solentiname, svolti studi per stabilire gli indicatori del relativo impatto, valutato il potenziale per definire una strategia di sviluppo turistico della laguna di Apoyo. Sviluppi futuri: la seconda fase del progetto riparte dalle attività realizzate nella fase precedente, in particolare dagli studi tecnici che hanno dimostrato la fattibilità di sviluppare progetti in queste zone ad alto potenziale turistico, con particolare focus sulla commercializzazione dei prodotti, sostegno alle micro-imprese, formazione del personale. Punti di forza: le azioni del progetto dirette a favorire piccoli investimenti con lo scopo di migliorare i servizi turistici hanno permesso un forte impatto nel breve termine. Il turismo rurale comunitario si sta espandendo ampliando l’offerta in un momento in cui cresce la domanda nel settore. Punti di debolezza: non sempre il coinvolgimento delle popolazioni locali è stato sufficiente a cogliere le potenzialità del progetto. relazione sociale | bilancio sociale 2007
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Il sogno di lavorare come guida turistica nel proprio paese Una testimonianza di Juan Emilio Gonzalez Castillo di Puerto Momotombo9
“Lavorare come guida turistica è sempre stato il mio sogno. Amo il mio paese e amo raccontarlo alla gente che viene qui per ammirare la bellezza di questo posto. Mi chiamo Juan Emilio Gonzalez Castello, sono di Puerto Momotombo. Ho studiato come contabile e poi per un po’ ho lavorato nel sito archeologico di Leòn Viejo. Facevo il guardiano. Lì ho capito che il turismo poteva essere davvero un lavoro. L’anno scorso ho partecipato a un corso organizzato da ACRA e FUNADESIC per formare operatori del turismo e ho trasformato il mio sogno in realtà. Questo lavoro mi permette di stare a contatto con persone di tutto il mondo e mi ha dato nuovo entusiasmo. Con alcuni compagni, ci siamo organizzati per offrire pacchetti turistici agli stranieri e ai nicaraguensi che vengono in visita a Momotombo. Vorremmo aprire un chiosco all’entrata delle rovine in modo da incontrare i visitatori e offrire loro visite guidate al Momotombo e al Momotombito, alla Isla de Las Rosas, alla laguna di Asososca, alla playita (pozze di acqua termale che si trovano alle pendici del Momotombo, sulla riva del lago di Managua, ndr.). Stiamo anche lavorando, con il supporto dei formatori ACRA, alla promozione dell’iniziativa, producendo volantini informativi con i contatti telefonici e il costo di tutti i pacchetti turistici offerti. In questo modo avremo la possibilità di crescere e farci conoscere. La cosa più bella è quando, alla fine di una visita, la gente ci ringrazia e ci chiede i nostri contatti per gli amici a casa. Così sappiamo di aver lavorato bene e che qualcuno parlerà bene di noi e della nostra terra.” 9
Beneficiario dei corsi di formazione tenuti nella realizzazione del progetto Iniziative di Turismo Rurale Comunitario lungo l’itinerario dei laghi e dei vulcani del Nicaragua: Arcipelago Solentiname e Laguna di Apoyo.
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Acqua Accesso e gestione partecipata Viene da sé pensare all’unione tra la parola Acqua e la vocazione di ACRA che opera per lo sviluppo con un’attenzione specifica all’ambiente rurale. Terra germe di vita, acqua fonte di vita. Da questo fertile interscambio si apre l’opportunità di coltivare un futuro migliore per l’uomo, di rivitalizzare un ambiente rurale sempre più depauperato dalle sue risorse a partire dall’acqua. L’acqua è per tutti, l’acqua è di tutti; il suo utilizzo è un diritto comune, universale, inalienabile e come tale, per ACRA, va promosso, difeso e garantito. Ma trattandosi di un bene disponibile in quantità limitata, il suo utilizzo deve essere razionale e parsimonioso, rispettoso dell’ambiente e degli specifici ecosistemi. L’acqua è un bene comune e come tale nei progetti di ACRA viene gestita in un’ottica comunitaria e partecipativa. Progetti che partono quindi dalle necessità espresse dalle comunità locali per garantire loro il soddisfacimento dei bisogni primari e un equo accesso all’acqua sia per usi umani che produttivi (irrigazione, allevamento, energia). Tenendo in considerazione le politiche definite a livello istituzionale (ONU, governi nazionali, amministrazioni decentrate) l’azione di ACRA mira a facilitare l’apertura di spazi di concertazione in cui le comunità possano confrontarsi con le istituzioni competenti, allo scopo di contribuire alla definizione partecipata di politiche territoriali. In questo senso, un progetto di sostegno relazione sociale | bilancio sociale 2007
all’accesso all’acqua può diventare un’occasione importante per il rafforzamento di processi democratici fondati su principi di inclusione sociale. A partire dalla consapevolezza dell’acqua come espressione del rapporto di stretta interdipendenza uomo-natura, un’attenzione specifica è inoltre dovuta al rispetto, al recupero e alla valorizzazione delle tradizioni culturali e dei saperi locali legati all’acqua, alle sue simbologie e ai suoi utilizzi. La sfida che ora ACRA sta affrontando è quella di alzare il volume delle voci delle popolazioni del Sud del mondo, sostenendo il protagonismo dei partner del Sud nelle azioni di advocacy realizzate a livello nazionale e globale e promuovendo a livello internazionale scambi di esperienze locali e supportando iniziative di sensibilizzazione e mobilitazione rivolte alla società civile sui territori del Sud come del Nord del mondo. Di seguito, si presenta l’elenco di tutti i progetti in corso e conclusi nell’anno 2007, oltre a una anticipazione sui progetti di cui, alla data di fine aprile 2008, si ha conoscenza della certezza dell’avvio nel corso del 2008. Inoltre, all’interno di tutti i progetti gestiti nel corso del 2007, ne sono stati selezionati alcuni, come per le sezioni precedenti, in quanto più rappresentativi delle attività svolte, per i quali sono state sviluppate delle schede descrittive.
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Progetti in corso nel 2007 Paese
Titolo
Budget in euro
Finanziatore principale
Bolivia
Tutti per l’acqua e l’acqua per tutti i bambini
1.722.493
Mediafriends ONLUS
Bolivia
Costruzione di una micro-centrale idroelettrica per la comunità di Anilaya 35.350 nel municipio di Quiabaya (Provincia Larecaja -Dipartimento di La Paz) per la generazione di energia pulita e rinnovabile per la comunità medesima
Plan National de Cambios Climaticos
Ecuador
Meccanismi partecipativi di gestione delle risorse idriche volte a un accesso 946.840 più equo all’acqua in Ecuador
Unione Europea
Nicaragua
Block Grant Nicaragua 2004 Gestione sostenibile delle risorse idriche e riduzione dell’inquinamento ambientale del Nicaragua
746.325
Unione Europea
Nicaragua
Protezione dell’ambiente finalizzata al miglioramento delle condizioni 117.000 igienico-sanitarie degli abitanti dei comuni transfrontalieri di Dipinto (in Nicaragua) e El Paraíso (in Honduras)
Unione Europea
Senegal
Acqua potabile e igiene pubblica nella regione di Coubalan: una iniziativa 1.393.612 della società civile per un accesso più equo alle risorse idriche
Unione Europea
Somalia
Potenziamento dell’accesso a nuove fonti rurali di acqua finalizzato al 32.696* miglioramento dell’igiene, della sanità e della sostenibilità del livello di vita.
Unione Europea (capofila Africa 70)
Tanzania
Elettrificazione rurale e riforestazione nel comprensorio di Madunda 2.690.041 (idroelettrico)
Ministero degli Affari Esteri
Tanzania
Fornitura di acqua e igiene pubblica per 14 villaggi nel distretto di Njombe
2.509.068
Unione Europea
Progetti conclusi nel 2007 Paese
Titolo
Budget in euro
Finanziatore principale
Bolivia
Dalla fonte l’acqua potabile è accessibile alle comunità di Valle Araca
250.000
AATO Laguna di Venezia
Ciad
Progetto di costruzione di sei micro-sbarramenti per l'accesso all'acqua nei 6.000 villaggi di Dadour e Baro - Regione del Guera.
TASM SPA
Tanzania
Sostegno a Njombe Development Office e alla realizzazione di un intervento 46.145 di elettrificazione rurale e riforestazione nel comprensorio di Madunda
Regione FVG
Progetti avviati o da avviare nel 2008 Paese
Titolo
Italia Tanzania
Data avvio
Budget in euro
Finanziatore principale
Diritto di accesso all’acqua e dovere di buon governo. Esperienze previsto di gestione partecipata. 1/4/08
390.099
Ministero degli Affari Esteri
Rafforzamento per una gestione economicamente sostenibile di 1/3/08 un acquedotto a Zanzibar
1.049.742
Unione Europea
* Si tratta della quota part parte di budget gestita da ACRA in qualità di partner di progetto. relazione sociale | bilancio sociale 2007
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| P ROGET T I D ’ E CC E LLE NZ A |
BOLIVIA Tutti per l’acqua, l’acqua per tutti i bambini Descrizione dell’intervento: il progetto vuol risolvere il problema dell’accesso all’acqua potabile per uso collettivo e per l’irrigazione dei campi di 10 comunità rurali del Dipartimento di La Paz, per garantire condizioni sanitarie e igieniche migliori ai bambini e a tutte le loro famiglie. A tal fine il progetto intende costruire 10 acquedotti a gravità che servano direttamente tutte le famiglie abitanti nelle comunità. Parallelamente si punta a costituire e consolidare un comitato di gestione per ogni acquedotto. Infine verranno realizzate varie attività di educazione ambientale, principalmente ai bambini delle scuole primarie e secondarie. Valore complessivo dell’intervento: euro 1.722.493 Valore dell’intervento nel 2007:
euro 180.310
Finanziatori:
Mediafriends ONLUS
Data di inizio progetto:
1 luglio 2007
Durata complessiva prevista:
30 mesi
Risorse umane impiegate: 2 esperti italiani (1 socio-economista e 1 esperto educazione ambientale), 1 volontario del Servizio Civile Nazionale all’Estero, 8 risorse locali di cui: 1 coordinatore
progetto, 1 ingegnere civile, 4 promotori, 1 amministratore, 1 contabile. Partner locali: Comuni di Cairoma e Caranavi, 10 comunità locali nelle due province. Beneficiari diretti: 8.410 abitanti dei Comuni di Cairoma e Caranavi. Beneficiari indiretti: 62.491 persone, di cui 51.153 abitanti del municipio di Caranavi, 11.338 abitanti del municipio di Cairoma.
Attività realizzate a fine 2007: firma degli accordi di esecuzione e partecipazione con le autorità locali, organizzazione dei comitati di gestione degli acquedotti e sviluppo di diversi incontri di formazione sul ruolo, funzione e attribuzione dei comitati. Definizione partecipativa dei temi di educazione ambientale insieme ai maestri e alle famiglie, intercambi fra professori per la definizione di percorsi didattici con riferimento alla tutela dell’ambiente. Mappatura delle comunità, calcolo della portata delle fonti di approvvigionamento, rilievo topografico, ispezione idrogeologica, definizione di luogo e finalità delle infrastrutture; costruzione di 3 opere di captazione d’acqua e di 2 serbatoi nella zona di Caranavi; avvio delle attività di costruzione nella zona di Cairoma. Risultati ottenuti a fine 2007: le comunità si stanno organizzando per stilare il regolamento e lo statuto per la gestione degli acquedotti, i maestri stanno partecipando alla definizione della metodologia e dei contenuti relativi agli aspetti di educazione ambientale che riceveranno i bambini nelle scuole, i membri delle comunità stanno costruendo gli acquedotti sotto la direzione tecnica del personale locale di ACRA, garantendo così il trasferimento delle capacità tecniche necessarie alla futura manutenzione delle opere. Sviluppi futuri: il progetto completerà la costruzione di 10 acquedotti, dedicati sia alla fornitura d’acqua potabile, che di acqua per l’uso produttivo (irrigazione dei campi, trattamento del caffè). Si completerà inoltre la formazione delle comunità e dei dirigenti finalizzata alla gestione delle infrastrutture in modo autonomo dal punto di vista tecnico e amministrativo e si definiranno regolamenti e statuti. Si realizzeranno i moduli educativi sulla tutela ambientale per bambini, attualmente in fase di formulazione. Con gli adulti si realizzeranno attività di protezione ambientale, che non solo miglioreranno le condizioni ambientali ma serviranno anche come momenti di sensibilizzazione a temi ecologici. Punti di forza: partecipazione attiva delle istituzioni locali, metodologia partecipativa in tutte le attività previste nel progetto, impatto ambientale minimo degli acquedotti, attenzione all’educazione ambientale, rispetto delle tradizioni e culture locali. Punti di debolezza: rallentamenti dovuti a problemi climatici, a seguito delle forti piogge causate dal fenomeno della Niña; difficoltà nell’interlocuzione con i Comuni locali per la definizione del loro apporto finanziario al progetto. relazione sociale | bilancio sociale 2007
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| P ROGET T I D ’ E CC E LLE NZ A | testimonia n ze |
James Tont porta l’acqua in Bolivia La testimonianza di Fabrizio Fontana, testimonial per l’iniziativa Fabbrica del Sorriso10
Mi chiamo Fabrizio Fontana, in arte James Tont, sono partito da Malpensa il 3 marzo 2007: destinazione Cairoma, Valle Araca, in Bolivia. Al mio ritorno in Italia ho provato a raccontare i miei incontri, le emozioni e le scoperte di un viaggio che mi ha visto, oltre che portatore di allegria come sempre, anche portatore d’acqua per la Fabbrica del Sorriso. Alcuni stralci del mio diario di bordo’… La prima scoperta è che a La Paz non ci sono le bretelle. Dopo tredici ore di viaggio, con scalo a Caracas e Lima, sono finalmente arrivato all’aeroporto di La Paz. Qui la notizia: le mie valige erano state disperse, con i vestiti, gli occhiali e tutto il materiale per ricostruire l’allegria di James Tont. Per le bretelle abbiamo dovuto ricorrere all’arte di arrangiarsi, staccando i tiranti di uno zainetto… La mattina dopo siamo partiti per Cairoma, ridente cittadina in Valle Araca, sconosciuta anche agli abitanti di La Paz. Per raggiungerla ci sono volute cinque ore di viaggio su una strada non asfaltata, abbastanza larga per il passaggio millimetrico di un autobus e, sulla destra, uno strapiombo, profondo fino a 500 metri. A monito che la vita è importante ed effimera. Quando passa un altro veicolo si è costretti a fare retromarcia. Più cortesi e discreti sono i lama. Pur essendo indigeni non rivendicano il diritto di precedenza, saltellano qua e là e si fanno da parte. La sera abbiamo dormito nella foresteria di ACRA e il giorno dopo di buon’ora siamo partiti per la comunità di Lloca dove c’è stato il primo incontro con la popolazione… All’inizio ci guardavano come fossimo marziani. A parte i ragazzi di ACRA qui di ‘bianchi’ se ne vedono pochi. Io ero vestito da James Tont: bretelle, occhialoni, camicia bianca e papillon. Ma credo non si siano accorti che il mio abbigliamento era buffo. Per loro ero strano per il fatto di avere un aspetto diverso dal loro, non per i miei vestiti. La prima impressione è stata quella di una gente estremamente serena e dignitosa. Il primo approccio avviene attraverso lo sguardo e il sorriso. Il sorriso è un tipo di comunicazione positivo e universale, anche se qui ha un valore più grande, perché è più vero, spontaneo, come quello dei bambini. Poi il momento della conoscenza ufficiale: i rappresentanti della comunità ci hanno salutato a nome di tutti e ci hanno ringraziato per questo gemellaggio con l’Italia. È stato emozionante. Mi sono sentito un ambasciatore di pace e di acqua. Ho avvertito in quel momento
10 L’iniziativa Fabbrica del Sorriso 2006 ha raccolto i fondi che finanziano il progetto di ARCA in Bolivia Tutti per l’acqua, l’acqua per tutti i bambini.
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la certezza di star facendo qualcosa di importante. Infine la cena con la comunità: maiale privo di carne, quasi solo grasso, patate e birra. Nella scuola i bambini mi hanno accolto come una personalità. Hanno recitato poesie e intonato i loro canti, un po’ militari a dire il vero! Poi ho iniziato il mio compito, e si è scatenata l’allegria. Vestito da James Tont ho spiegato loro come avrebbero dovuto usare l’acqua una volta che a conclusione del progetto sarebbe arrivata nelle loro case. Azioni per noi scontate, come regolare l’acqua, fredda o calda, ma non per loro che un rubinetto non lo hanno mai visto. Ovviamente l’ho fatto a modo mio, usando l’ironia, uno spagnolo casereccio - ulteriore fonte di ilarità - e la mimica. Poi un finale poetico. Gli ho fatto vedere la cosa più bella che si può fare con l’acqua: le bolle di sapone. Ne avevo per tutti, e abbiamo riempito la scuola al grido di quello che era divenuto il tormentone della giornata: “El agua es muy importante!”. L’episodio più curioso è stato giocare con le donne indigene a calcio, a 4.000 metri. Loro indossano strati e strati di gonne che le fanno sembrare tutte grasse. Quando la palla usciva dal campo non c’era bisogno di guardalinee o moviole, perché finiva giù nel burrone, per 200 metri. Sono tante e importanti le cose che questo viaggio mi ha lasciato. Il ricordo delle emozioni che ho provato nel poter conciliare la mia passione per i viaggi con la solidarietà. Il ricordo del tempo che là sembra scorrere lento, in armonia con la natura e che oggi mi rende tranquillo al solo rivolgere un pensiero alla Bolivia, alle persone che ho incontrato, ai loro sorrisi. Mi ha lasciato anche due grandi pifferi di legno, lunghi un metro, uno strumento tipico di qui, lo usa la banda durante le feste. Me li hanno dati in cambio delle magliette della nazionale italiana. È un’abitudine a cui non so rinunciare quando viaggio: quella di portare con me qualcosa da scambiare con la gente. Cos’ho lasciato io? Beh, oltre alle magliette, sicuramente l’energia positiva e l’allegria di James Tont. Oltre ad aver partecipato, attraverso la Fabbrica del Sorriso, alla raccolta di quei soldi che porterà l’acqua nelle loro case e nelle loro scuole.”
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ECUADOR Gestione partecipativa delle risorse idriche per un accesso più equo all’acqua in Ecuador Descrizione dell’intervento: il progetto mira a promuovere la gestione partecipata delle risorse idriche, per garantire un accesso equo all’acqua potabile e all’irrigazione, alle comunità rurali della parte centrale montagnosa del paese. Le linee di azione previste sono tre. La prima è rappresentata da attività di formazione (eventi, visite di scambio, materiali) dirette ai funzionari degli enti territoriali competenti ed alle organizzazioni di base, per rafforzare le loro capacità di comprensione della problematica, sia dal punto di vista tecnico, che politico-sociale. La seconda è il sostegno al Foro delle Risorse Idriche, spazio di dibattito e concertazione di proposte alternative di gestione, cui partecipano vari attori del territorio pubblici e privati. La terza prevede il sostegno alle organizzazioni di base affinché propongano e negozino con le autorità competenti interventi concreti di miglioramento dei propri sistemi comunitari di acqua potabile ed irrigazione. Valore complessivo dell’intervento: euro 946.840 Apporto monetario di Acra:
euro 142.406
Valore dell’intervento nel 2007:
euro 298.574
Finanziatori: Unione Europea, Fondatión Assistance Internacional (FAI), Tavola Valdese Data di inizio progetto:
1 febbraio 2006
Durata complessiva prevista:
3 anni
nazionale del Foro delle Risorse Idriche, 1 responsabile della formazione e comunicazione, 1 amministratore Partner locali: Consorzio CAMAREN, varie ONG locali (CESA, IEE) e organismi pubblici (municipi, province, corporazioni di sviluppo locali) Beneficiari diretti: 8.900 famiglie membri delle 7 organizzazioni contadine direttamente coinvolte nel progetto
Beneficiari indiretti: Risorse umane impiegate: 1 capo-progetto e un responsabile del rafforzamento orga- tutta la popolazione rurale delle 6 province coinvolte, approssimativamente 861.418 persone nizzativo espatriati; personale locale: 1 responsabile Attività realizzate a fine 2007: per quanto riguarda la componente di formazione sono stati: formati 40 funzionari di enti locali e 84 promotori comunitari, realizzati 8 eventi di scambio con la partecipazione in totale di circa 500 persone, pubblicati libretti di sensibilizzazione, realizzati 2 video e 9 programmi radio. Il sostegno al Foro delle Risorse Idriche ha permesso la realizzazione di 34 eventi provinciali di dibattito su temi di interesse locale ed un evento nazionale con la partecipazione di circa 1.300 delegati di tutto il paese. Relativamente alla negoziazione da parte delle organizzazioni di base di interventi concreti si sono firmati accordi per la riabilitazione di 4 sistemi comunitari di acqua potabile, di 1 sistema di irrigazione e per l’installazione di irrigazione per aspersione in tre sistemi. Inoltre, esistono due convenzioni con enti locali per la gestione sostenibile delle zone di altura in cui nascono le sorgenti. Risultati ottenuti a fine 2007: il Foro delle Risorse Idriche, appoggiato dal progetto, ha elaborato una proposta di alcuni articoli da includere nella nuova Costituzione, all’interno dei quali si menzionano tre aspetti principali: l’acqua è patrimonio nazionale strategico di uso pubblico, l’acqua è un diritto umano fondamentale e irrinunciabile, l’acqua deve essere gestita esclusivamente da istituzioni pubbliche e comunitarie. Le organizzazioni hanno ricevuto circa 200.000 USD come fondo iniziale dal progetto ed hanno canalizzato altri 600.000 USD per la realizzazione di 11 interventi, di cui beneficeranno circa 3.200 famiglie. Sviluppi futuri: il progetto intende mantenere il contatto con l’Assemblea Nacional Constituente e fare lobbing affinché la proposta del Foro venga accettata nella redazione finale della nuova Costituzione. È inoltre previsto il monitoraggio sulla realizzazione degli interventi sui sistemi comunitari delle organizzazioni per garantire che gli impegni presi da parte delle autorità locali vengano rispettati. Punti di forza: la partecipazione di attori di diversa natura arricchisce notevolmente il dibattito, potenzia le probabilità di incidere sulle politiche di gestione territoriale e permette la creazione di sinergie. Punti di debolezza: instabilità degli enti locali in un momento nel quale si sta riformando l’organizzazione dello Stato. Coniugare diversi punti di vista ed interesse richiede tempo ed impegno notevoli: spesso le risorse di un progetto non sono sufficienti. relazione sociale | bilancio sociale 2007
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SENEGAL Acqua potabile e igiene pubblica nella regione di Cobalan: una iniziativa della società civile per un accesso più equo alle risorse idriche Descrizione dell’intervento: con l’obiettivo di fornire un accesso durevole all’acqua potabile e di garantire servizi di igiene pubblica di base nei 13 villaggi appartenenti alla regione di Coubalan e attraverso una metodologia di gestione delle risorse partecipata in un quadro di decentramento amministrativo, il progetto mira alla riduzione delle malattie legate e generate dall’acqua e quindi della povertà e al rafforzamento del ruolo delle donne, mediante la loro partecipazione alla gestione delle risorse. Valore complessivo dell’intervento: euro 1.393.612 Apporto monetario di Acra:
euro 15.000
Valore dell’intervento nel 2007:
euro 632.680
Finanziatori: Unione Europea, Direzione di Idraulica del Ministero dell’Agricoltura e dell’Idraulica (del Senegal), Direzione dell’Igiene Ambientale del Ministero della prevenzione, dell’igiene pubblica e ambientale, Comitato di Jumelage Kadjamor di Cherbourg-Octeville (Francia) Data di inizio progetto:
15 giugno 2006
Durata complessiva prevista:
3 anni
Risorse umane impiegate: 1 espatriato coordinatore di progetto, personale locale: 1 ingegnere responsabile dei rapporti con le imprese appaltanti,
1 tecnico responsabile dei lavori, 1 pedagogo responsabile di comunicazione e educazione, 3 animatori, 1 amministratore, 1 autista Partner di progetto: Ministero dell’Idraulica (del Senegal), Comitato di Jumelage Kadjamor di Cherbourg-Octeville Partner locali: Comunità Rurale di Coubalan, KDES (associazione senza fine di lucro rappresentata da numerosi villaggi della zona) Beneficiari diretti: la popolazione dei 13 villaggi costituenti la regione di Coubalan (stimati in circa 14.620 unità a fine 2006 e 17.581 unità nel 2015)
Attività realizzate a fine 2007: acquisto forniture e identificazione imprese appaltanti con successiva apertura dei cantieri. Idraulica: riabilitazione di un pozzo di 138m, realizzazione di 2 serbatoi, 2 pozzi, 3 acquedotti interrati e 500 punti di distribuzione. Appoggio alla creazione di 2 associazioni per la gestione degli acquedotti e attivazione di una rete per la creazione di un sindacato raggruppante tutti gli attori locali. Igiene ambientale: realizzazione di 250 latrine in 4 villaggi, realizzazione di una campagna di informazione in 17 scuole (dalle materne ai licei) che ha coinvolto circa 3.000 alunni in 13 villaggi. Realizzazione di 2 campagne di informazione per gli adulti (animate da 20 operatrici sanitarie locali) che ha coinvolto circa 3.700 donne. Risultati ottenuti a fine 2007: le popolazioni della zona conoscono le tecniche per una corretta manipolazione dell’acqua potabile e reflua. Le risorse idriche sono gestite correttamente, localmente e in modo tecnicamente ed economicamente autosufficiente. 82 latrine a basso impatto ambientale sono utilizzate dagli abitanti dei villaggi di Hatioune e Tapinane. Sviluppi futuri: apertura dei 3 acquedotti che porteranno alla distribuzione di acqua potabile a tutta la popolazione. Controllo e miglioramento della qualità chimica e microbiologica dell’acqua. Interconnessione tra gli acquedotti in modo da garantire la distribuzione dell’acqua. Appoggio alla creazione di un sindacato per la gestione coordinata dei 3 acquedotti. Realizzazione di 850 latrine. Valutazione e ripresa delle campagne di comunicazione realizzate. Punti di forza: la collaborazione fra diversi modelli di cooperazione allo sviluppo e l’inserimento del progetto nell’asse strategico prioritario dello Stato per il raggiungimento degli Obiettivi del Millennio. Punti di debolezza: la limitatezza della zona di intervento (18.000 persone) che impedisce di ottenere un impatto sensibile a livello di bacino idrografico. relazione sociale | bilancio sociale 2007
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Il ruolo delle donne per il corretto uso dell’acqua Una testimonianza di Fatima Badiane11
“Ho 34 anni e faccio parte dell’associazione KDES, un gruppo di 20 donne che collabora con ACRA nella comunità di Coubalan girando di villaggio in villaggio per insegnare alla gente l’uso corretto dell’acqua e delle strutture idriche. Stiamo utilizzando delle tavole disegnate da un pittore locale che rappresentano scene di vita quotidiana. Ci sono due tipi di tavole, una mostra le vecchie brutte abitudini, l’altra le norme igieniche necessarie a prevenire le malattie e contaminazioni. Chiediamo ai bambini e anche alle donne di notare le differenze e di commentarle e da lì cominciamo a spiegare. Ad esempio, cerchiamo di analizzare insieme le differenze tra il lavarsi le mani, dopo essere stati al bagno, con il sapone o senza o addirittura tra il lavarle e il non lavarle. Allo stesso modo, facciamo notare le conseguenze dell’abitudine di versare l’acqua del bucato, piena di sapone e detersivi, direttamente nel terreno, cosa che provoca l’inquinamento della falda acquifera, in questa regione particolarmente superficiale. Per ovviare a questo problema, si sono costruite delle vasche in cemento per fare il bucato, munite di uno scarico direttamente collegato alla rete fognaria: ora stiamo cercando di insegnare alla gente a far uso di queste nuove strutture che possono migliorare il livello sanitario degli abitanti dei villaggi. Noi formatrici, ci incontriamo quasi tutti i sabati. Facciamo il punto della situazione, confrontiamo le nostre esperienze, i problemi riscontrati. È importante, per imparare dagli errori e dalle difficoltà. Ho accettato questo compito con entusiasmo. Prima di tutto, perché il consumo di acqua insalubre è causa di diarrea e colera, malattie che oggi sono ancora tra le principali cause di mortalità del nostro paese e dei nostri bambini. In secondo luogo, perché sono iniziative fondamentali per lo sviluppo della nostra comunità. Uno sviluppo di cui noi siamo artefici. Il progetto infatti, sia nella costruzione delle infrastrutture che nella parte riguardante la sensibilizzazione, ha puntato sul totale coinvolgimento della popolazione locale, prima di tutto delle donne. Questo non solo ha favorito la comunicazione con i beneficiari e creato disponibilità ed entusiasmo nella gente, ma ha dato impiego alla gente. Di difficoltà ne incontriamo ogni giorno, ma le affrontiamo, ogni volta che si presentano. Sono ottimista, penso che raggiungeremo ottimi risultati, e il coinvolgimento delle donne in questa attività ha avuto un ruolo decisivo”.
11
Formatrice locale all’interno del progetto di ACRA in Senegal Acqua potabile e igiene pubblica nella regione di Cobalan: una iniziativa della società civile per un accesso più equo alle risorse idriche.
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NICARAGUA Block Grant 2004 - Gestione sostenibile delle risorse idriche e riduzione dell’inquinamento ambientale del Nicaragua Descrizione dell’intervento: Il progetto si compone di nove interventi in altrettante zone del paese, tutti direttamente o indirettamente legati al tema dell’acqua e dell’accesso alle risorse idriche. In particolare, il progetto prevede la costruzione di servizi igienico-sanitari (latrine e filtri per le acque reflue), la costruzione di parte di un sistema fognario con relative connessioni domiciliari, la realizzazione di sistemi di immagazzinamento di acqua, la perforazione di un pozzo per acqua potabile, il miglioramento e l’ampliamento di acquedotti rurali, il miglioramento delle condizioni dei sistemi esistenti e azioni di promozione dell’ecoturismo.
Valore complessivo dell’intervento: euro 746.325 Apporto monetario di Acra:
euro 112.024,79
Valore dell’intervento nel 2007:
euro 325.586
Finanziatori: Unione Europea, Fondazione Monzino Data di inizio progetto:
1 marzo 2006
Durata complessiva prevista:
24 mesi
Risorse umane impiegate: 1 capo progetto espatriato e 30 risorse locali, tra cui 9 promotori, 4 capo-cantieri, 2 esperti in educazione ambientale e conservazione del suolo, 10 ingegneri e consulenti esperti in idraulica, 1 magazziniere, 1 consulente legale, 3 contabili
Partner locali: Municipio di Dipinto ed Esteli, Xochilt - Acalt Malpaisillo, UNA-FARENA (Università Nazionale Agraria-Facoltà Risorse Naturali), FUNADESIC (Fundacion para el Autodesarrollo Sostenible Indigena Campesino), MUSAS (Fundacion Museo del Archipielago de Solentiname), FEV (Fundacion entre Volcanes), FUMSAMI (Fundacion de Mujeres de San Miguelito), FUPADE (Fundacion Ruben Dario para el Desarrollo Humano) Beneficiari diretti: 6.505 membri delle famiglie coinvolte nelle attività Beneficiari indiretti: 97.050 abitanti delle 9 aree di realizzazione del progetto
Attività realizzate e risultati ottenuti a fine 2007: costruiti e messi in uso 60 latrine e 99 filtri, installati 2.870 mt di condutture PVC per la rete fognaria e costruiti 35 pozzetti di ispezione, installati 326 allacci domiciliari, costruiti 17 sistemi di raccolta dell’acqua, installate 100 cisterne, ristrutturato un serbatoio per acqua potabile da 5.000 litri, localizzato e perforato un pozzo per acqua potabile, realizzata topografia delle 8 comunità di intervento, elaborati i progetti esecutivi di 3 comunità e un Piano di Gestione del bacino Las Marias, sensibilizzati gli abitanti delle comunità di Dipilto mediante incontri di educazione ambientale, formate e sensibilizzate 100 famiglie all’uso razionale delle risorse idriche e uso e costruzione delle cisterne, formati 110 volontari per squadre anti-incendio e 10 gruppi dotati di idonee attrezzature, formate 60 donne sulle tecniche di gestione sostenibile del suolo e delle risorse idriche, riforestati 50 ettari, 30 fincas beneficiate con alberi da frutta. Sviluppi futuri: nel corso dei primi mesi del 2008 si prevede di: costruire altre 11 cisterne, costruire 2 punti di distribuzione pubblica, installare 8,18 km di condutture PVC, migliorare i 2 serbatoi di raccolta esistenti, costruire 6 pompe a pressione, installare una pompa nel pozzo, organizzare un comitato di gestione del pozzo, costruire una linea di conduzione dal pozzo a 2 serbatoi, migliorare la rete di distribuzione dell’acqua potabile del Municipio di Morrito e sensibilizzare all’educazione ambientale altre 22 famiglie. Punti di forza: l’esperienza nei progetti ambientali (gestione dei bacini, gestione dei rifiuti, educazione ambientale); la conoscenza del territorio e della domanda della popolazione locale grazie ai progetti realizzati precedentemente; la visibilità dei progetti in corso e realizzati. Punti di debolezza: la ancora scarsa esperienza locale nei progetti di acqua e sanità; la gestione amministrativa di alcune controparti; la distanza geografica e difficoltà gestionale degli interventi; la sporadicità delle missioni sul terreno. relazione sociale | bilancio sociale 2007
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relazione sociale | bilancio sociale 2007
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Salute Sanità e medicina tradizionale La salute è per ACRA un concetto ampio, che racchiude fenomeni legati alla vita in una prospettiva olistica, integrale, di benessere degli individui e delle collettività nel loro insieme. È indissolubilmente legata alla qualità dell’ambiente e alle condizioni socio-economiche non meno che allo sviluppo dell’identità culturale delle comunità. L’accesso ai servizi sanitari oltre ad essere un diritto dell’uomo, si configura anche come un for te fattore di sviluppo economico. Il sostegno ai sistemi sanitari locali, la prevenzione e l’educazione sanitaria, sono per tanto nostri obiettivi prioritari tanto quanto la valorizzazione delle tradizioni e dei saperi medici locali. Per questo motivo il miglioramento della salute nei paesi in via di sviluppo, in par ticolare nelle realtà rurali, deve passare attraverso la valorizzazione delle pratiche di cura tradizionali e la loro ar ticolazione con il sistema di cura convenzionale. Crediamo che, per essere veramente efficaci, i nostri interventi non si possano limitare a realizzare infrastrutture e garantire ed estendere l’accesso ai servizi di assistenza medica. Perciò siamo impegnati a migliorare la qualità della salute puntando sulla formazione del personale sanitario locale, cercando di non perdere di vista le interazioni con le dinamiche generali del contesto sanitario mondiale e valorizzando il confronto tra i differenti sistemi di cura. Oltre a finanziare la costruzione di ospedali e dispensari nelle zone in cui è presente, ACRA promuove, in collaborazione con istituti universitari, programmi di ricerca su patologie quali HIV/AIDS, tubercolosi, malaria e altre malattie epidemiche, nonché programmi di vaccinazione e di sanità materna e infantile: la salute della madre e del bamrelazione sociale | bilancio sociale 2007
bino è uno dei punti su cui si sta focalizzando l’attenzione di ACRA in questo settore. Di seguito, si presenta l’elenco di tutti i progetti in corso e conclusi nell’anno 2007, oltre a una anticipazione sui progetti di cui, alla data di fine aprile 2008, si ha conoscenza della cer tezza dell’avvio nel corso del 2008. Inoltre, all’interno di tutti i progetti gestiti nel corso del 2007, ne sono stati selezionati alcuni, come per le sezioni precedenti, in quanto più rappresentativi delle attività svolte, per i quali sono state sviluppate delle schede descrittive.
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Progetti in corso nel 2007 Paese
Titolo
Budget in euro
Finanziatore principale
Ciad
Creazione di un ospedale Policlinico
1.400.846*
Fondazione Monzino
Ciad
Sostegno all’Ospedale-Policlinico ATCP a N’Djamena
1.638.575
Ministero degli Affari Esteri
Ciad
Sostegno ai servizi socio-sanitari del distretto sanitario di Goundi
1.454.814
Ministero degli Affari Esteri
Ciad
Lotta alla malnutrizione attraverso la valorizzazione della Moringa Oleifera nel diretto sanitario di Goundi
869.290
Regione Lombardia
Nicaragua
Programma Alianzas: trattamento dei rifiuti (Piano Operativo Annuale 2007-2008)
2.745
UICN/NORAD
Senegal e Mali
Programma per la valorizzazione delle medicine tradizionali in Mali e Senegal
3.120.851
Ministero degli Affari Esteri
Progetti conclusi nel 2007 Paese
Titolo
Budget in euro
Finanziatore principale
Ciad
Creazione e sostegno della facoltà privata di Medicina e Chirurgia “Il buon samaritano” di N’Djamena
780.609
Regione Lombardia
Ciad
Progetto pilota di lotta contro l’HIV/AIDS nel distretto sanitario di Goundi
195.660
Fondazione Monzino – Anlaids Sez. Lombarda
Senegal
Salvaguardia ambientale e pratiche di cura tradizionale: strumenti di sviluppo locale nella regione di Ziguinchor
209.978
Regione Lombardia
Budget in euro
Finanziatore principale
1.492.548
Unione Europea
Progetti avviati o da avviare nel 2008 Paese
Titolo
Data avvio
Camerun
Integrazione socio-economica del disabile adulto e bambino 1/2/08 nel Dipartimento del Mayo Kani, provincia dell' Estremo Nord. Camerun.
* Si tratta del valore dell’intervento in gestione ad ACRA e ai suoi partner. relazione sociale | bilancio sociale 2007
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CIAD Creazione e sostegno dell’Ospedale Policlinico Buon Samaritano di N’Djamema - Ciad Descrizione dell’intervento: dopo aver contribuito negli anni precedenti alla realizzazione della struttura ospedaliera per una superficie totale di 7.234 mq e una disponibilità di 190 posti letto e sostenuto, in collaborazione con L’Università Statale di Milano, l’apertura e il funzionamento della Facoltà di medicina annessa all’ospedale, il presente progetto triennale, cofinaziato dalla Fondazione Italo Monzino e dal Ministero degli Affari Esteri Italiano, prevede la realizzazione del dispensario, la costruzione del primo blocco delle case dei medici e il sostegno al funzionamento delle spese dell’attività sanitaria e di assistenza agli ammalati nella fase di avvio e messa a regime dell’ospedale. Il nuovo ospedale che opererà in collaborazione con il sistema sanitario nazionale farà da riferimento e garantirà una piattaforma tecnica adeguata all’assistenza dei problemi di salute alla popolazione di oltre 400.000 persone, residenti nel distretto di N’Djamena Sud.
Valore complessivo dell’intervento: euro 2.324.760 Valore dell’intervento nel 2007:
euro 344.665
Finanziatori: Fondazione Italo Monzino: euro 846.380 Ministero Affari Esteri Italiano: euro 769.835 Data di inizio progetto:
aprile 2006
Durata complessiva prevista:
42 mesi
Partner locali: Association Tchadienne Communauté pour le Progrès (ATCP) Beneficiari diretti: 80.000/90.000 ammalati che potranno beneficiare delle cure dell’Ospedale all’anno e 7.000/8.000 persone ricoverate all’anno. Gli studenti della facoltà di medicina (25 ogni tre anni) e gli allievi infermieri (60 a biennio)
Beneficiari indiretti: Risorse umane impiegate: 3 medici e 1 amministratore espatriati, 3 medici locali e 80 la popolazione del distretto sanitario di N’Djamena Sud pari persone tra infermieri, personale amministrativo e ausiliario a 400.000 persone locale. Partner di progetto: Università degli Studi di Milano - Polo Universitario Ospedale Luigi Sacco di Milano, Associazione Amici di Goundi
Attività realizzate a fine 2007: nel corso del 2007 sono state completate le opere murarie dell’ospedale e dei dispensari annessi. Si sono completati gli impianti, sono state installate e collaudate tutte le apparecchiature e resi operativi i laboratori. Sono stati avviati i lavori di costruzione delle prime case dei medici che saranno ultimate nel corso del 2008. È stato selezionato e formato il personale paramedico e ausiliario, sono stati inoltre selezionati e inviati i primi medici e il personale tecnico che ha installato e collaudato la TAC e le principali apparecchiature di diagnostica per immagini. Risultati ottenuti a fine 2007: completamento delle infrastrutture ospedaliere e inaugurazione dell’ospedale in data 10 Ottobre 2007; apertura graduale dei padiglioni maternità, chirurgia, ginecologia e medicina. Fornitura di stock di medicinali e prodotti sanitari per il primo semestre di funzionamento. Superamento del secondo anno di corso per i 25 allievi medici e inizio corsi del terzo anno. Sviluppi futuri: messa a regime del funzionamento di tutto il complesso ospedaliero. Completamento dell’invio di personale medico specialistico e inserimento di nuovo personale medico ed infermieristico locale. Messa a punto dei protocolli curativi. Inizio dei tirocini pratici da parte degli allievi medici. Punti di forza: dotazione di attrezzatura medica di qualità e presenza di stock di medicinali e personale medico e paramedico. Punti di debolezza: convenzioni o gemellaggi strutturati non ancora finalizzati con altri Istituti Ospedalieri europei che possano garantire l’invio a turni medio-brevi di medici specialisti e tecnici per assicurare il funzionamento delle cliniche e l’addestramento del personale sanitario locale. Mancanza di un direttore sanitario di lunga esperienza.
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Inaugurazione dell’Ospedale Policlinico Buon Samaritano di N’Djamena, Ciad Resoconto della corrispondente di ACRA, Laura Fusca N’Djamena, 10 ottobre 2007
“Sono le nove, fa già un gran caldo, il vento alza la polvere della strada sterrata che conduce all’ospedale Buon Samaritano. Davanti al cancello, dalle prime ore della mattina, si è formata una coda di curiosi. Sono donne, uomini e bambini di N’Djamena, vogliono vedere con i loro occhi il nuovo ospedale. La notizia della prossima apertura si è diffusa da tempo e le aspettative della popolazione sono grandi… Sulle panche, davanti al primo padiglione dell’ospedale, c’è una fila di ragazzi e ragazze. Hanno le casacche di diverso colore, bianca, blu, verde, arancione, gialla: sono gli 80 infermieri che lavoreranno nel nuovo ospedale. Alcuni provengono dalla scuola infermieri di Goundi (creata da ACRA e ACTP nel 1991), gli altri sono di N’Djamena. Tra loro, con la casacca blu, siedono i 25 studenti della Facoltà di Medicina e Chirurgia sorta accanto all’ospedale per garantire alla nuova struttura e al paese intero, personale medico di qualità. Ci sono anche gli allievi selezionati per il prossimo anno accademico e tutto il personale amministrativo e di servizio dell’ospedale. Nel piazzale davanti all’ospedale è stato montato un palco e allestita una platea per gli ospiti, circa un centinaio. Ci sono anche i rappresentati del governo, il Primo Ministro e il Ministro della Sanità.
Issa Ngarmbassa presidente dell’ATCP apre i discorsi, ripercorre le tappe che hanno condotto fino a qui ed esprime la soddisfazione per un risultato frutto di trent’anni di impegno e la volontà di condividerla con tutti coloro che hanno creduto e sostenuto il progetto. Li elenca, uno per uno: la presidenza ciadiana, la cooperazione francese, la Fondazione Monzino, la cooperazione italiana, ACRA, gli amici di Goundi… Poi la parola passa a Padre Gherardi, fondatore dell’ATCP. Parla dell’importanza di coniugare etica e scienza, fondamento su cui il nuovo Ospedale Policlinico Buon Samaritano è stato pensato e costruito, relazione sociale | bilancio sociale 2007
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dell’ambizione che il Buon Samaritano, non solo diventi uno dei centri ospedalieri più importanti di tutto il paese, ma garantisca attraverso la Facoltà di Medicina e Chirurgia, la formazione di medici di qualità e ponga un argine al problema della fuga di medici dal paese. Spiega il meccanismo del prestito d’onore, l’impegno da parte degli studenti, a restituire, negli anni che seguono la laurea, la borsa concessa per gli studi attraverso il lavoro nell’ospedale Buon Samaritano o nei dispensari nelle aree rurali del paese. Ricorda la preziosa collaborazione con il Dipartimento di Malattie Infettive dell’Ospedale Sacco di Milano e la convenzione stipulata con l’Università di Milano. Poi conclude elencando i contributi dei diversi partner e definendo il progetto realizzato come uno strumento che guarda al futuro, al servizio degli uomini di questa regione. Seguono i brevi interventi del rappresentante della cooperazione francese e del Ministro della Sanità Avocksouma Djona. Quest’ultimo sottolinea l’urgenza di affrontare l’emergenza sanitaria del paese e la indica come priorità che il governo si è dato negli ultimi tempi. Un messaggio importante per i partner presenti. Il taglio del nastro è accompagnato dalla doppia benedizione del Vescovo e dell’Imam di N’Djamena, un gesto all’insegna del dialogo interreligioso e del fratellanza. La mattinata si conclude con la visita degli ospiti ai padiglioni…”
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SENEGAL Salvaguardia ambientale e pratiche di cura tradizionale: strumenti di sviluppo locale nella regione di Ziguinchor, nel sud-ovest del paese Descrizione dell’intervento: il progetto, concluso nel luglio 2007, si poneva l’obiettivo di contribuire al miglioramento dello stato di salute del territorio e di circa 13.000 abitanti della comunità rurale di Coubalan, attraverso la protezione e il ripopolamento delle foreste locali, la valorizzazione delle pratiche di cura tradizionali e la loro articolazione con il sistema di cura convenzionale.
Valore complessivo dell’intervento: euro 209.978 euro 81.354
KDES (Associazione intervillaggio per lo sviluppo Economico e Sociale del Kalounaye), Associazione di Guaritori Tradizionali di Bignonia (ATRAP/B)
Data di inizio progetto:
1 aprile 2005
Durata complessiva prevista:
2 anni e 4 mesi
Beneficiari diretti: 400 terapeuti tradizionali, 8.000 persone che ricevono le cure dai terapeuti tradizionali, 2.400 persone formate in tecniche di riforestazione e vivaio, 1.500 alunni di scuole sensibilizzati
Valore dell’intervento nel 2007: Finanziatori: Regione Lombardia
Risorse umane impiegate: 3 persone locali Partner locali: Comunità Rurale di Cubalan (regione di Ziguinchor),
Beneficiari indiretti: 13.000 abitanti della comunità di Coubalan
Attività realizzate a fine 2007: svolgimento di 26 laboratori, destinati a membri dei partner locali e delle autorità locali, per un totale di 66 giornate di formazione, con un numero medio di 25 partecipanti per ogni giornata di formazione; realizzazione di 21 giornate di sensibilizzazione a beneficio delle popolazioni della Comunità Rurale di Coubalan, oltre a 2 giornate di rimboschimento con una media di 130 persone per incontro; organizzazione di incontri di sensibilizzazione del dipartimento dei Bignonia, rivolti ai guaritori di ATRAP/B e ai referenti istituzionali della Comunità Rurale di Coubalan, del dipartimento e della regione (principalmente Acqua e Foreste, Servizi Medici e autorità amministrative delocalizzate e decentralizzate). Risultati ottenuti a fine 2007: le azioni fin qui svolte hanno consentito di aumentare la sensibilizzazione e l’impegno delle popolazioni sulla salvaguardia ambientale oltre che a favorire la diffusione delle conoscenze sulle terapie e le pratiche di cura tradizionali. I temi “Ambiente e salute” sono diventati parti integranti delle politiche di sviluppo locale della Comunità Rurale di Coubalan. Nel dettaglio circa 2.300 persone residenti nella comunità rurale sono state attivamente coinvolte nelle attività di riforestazione e protezione ambientale del progetto, circa 100 persone sono state formate sulle pratiche di riproduzione delle piante e preparazione dei vivai, circa 130.000 piante sono state trapiantate in foresta, 2 giardini botanici sono stati utilizzati per la Medicina tradizionale. Inoltre circa 50 terapeuti tradizionali (TT) sono stati formati, 400 sensibilizzati all’articolazione dei sistemi di cura (tradizionale e convenzionale), e circa 8.000 persone sono state consultate dai TT di ATRAP/B nel periodo di realizzazione delle attività. Infine 9 scuole elementari e medie della comunità rurale sono state coinvolte nelle attività di sensibilizzazione per un totale di circa 1.500 allievi Sviluppi futuri: il progetto è stato chiuso nel mese di Luglio 2007. Punti di forza: il progetto ha permesso l’assunzione di responsabilità ambientale da parte dei beneficiari attraverso la valorizzazione della Medicina tradizionale, dato che le risorse naturali costituiscono la base della Medicina tradizionale. Punti di debolezza: per mancanza di risorse finanziarie le 3 comunità rurali vicine non sono state toccate dal progetto e rappresentano una minaccia alla salvaguardia della foresta della Comunità rurale di Coubalan. relazione sociale | bilancio sociale 2007
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I poteri del guaritore Una testimonianza di Capitaine Lat Demba Faye12
“Sono nato nel villaggio di Ghilor Djilor Dlidiack e faccio il guaritore a Fimela. Il nostro è un mestiere antico che si può tramandare solo a voce, di padre in figlio. Mio nonno l’ha insegnato a mio padre e mio padre l’ha insegnato a me. Avevo quindici anni quando iniziai a imparare il mes tiere di guaritore, ma solo quando mio padre morì presi tutti i poteri. Prima di morire, quando sentì che le forze lo stavano abbandonando, mio padre s’incamminò nella fores ta, arrivò in riva al fiume e si tolse le scarpe. Poi, nessuno l’ha più visto. Aveva 97 anni e non sopportava l’idea di essere messo sotto la terra. Da allora è passato molto tempo, ogni giorno mi prendo cura dei miei malati e cerco di trovare le piante medicinali che mi servono. È sempre più difficile trovare le piante adatte ad ogni malattia. Alcune piante stanno scomparendo e di altre abbiamo ormai perso i poteri. La medicina tradizionale, non ha solo un valore fondamentale perché fa parte della tradizione e della storia della mia gente, ma anche perché è uno strumento con cui tutti, anche le persone più povere, quelle che non possono ricorrere alla medicina convenzionale, possono essere curate. Per ques to credo nel progetto di ACRA di fare incontrare i guaritori che usano la mia medicina, per scambiarci le esperienze e imparare. Mantenere viva la tradizione della medicina dei guaritori è importante.” 12
Guaritore di Fimela, beneficiario del progetto di ACRA in Senegal sulla valorizzazione delle pratiche di cura tradizionale.
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Educazione Costruzione di capacità per la partecipazione Un’educazione aperta, accessibile a tutti, rispettosa delle specificità culturali e concretamente rivolta al raggiungimento di una qualità di vita sostenibile per tutte le persone in ogni parte del pianeta, è la finalità che ACRA si propone attraverso i suoi interventi nell’area educativa, tanto nel Nord quanto nel Sud del mondo. La predilezione per il lavoro in ambito rurale ha portato ACRA a sviluppare una particolare attenzione per gli aspetti legati alla vita e allo sviluppo delle comunità umane in armonia con l’ambiente che le ospita. Lo sviluppo di sensibilità, conoscenze e capacità locali per la sovranità alimentare, lo sfruttamento sostenibile dell’ambiente, l’uso responsabile di risorse preziose come l’acqua, la promozione della biodiversità come fonte di vita, la valorizzazione del ruolo delle donne, la partecipazione civile delle persone al buon governo dei territori nel rispetto dei diritti di cittadinanza universale e il sostegno a dinamiche solidali di sviluppo economico: sono gli obiettivi alla base degli interventi educativi di ACRA in Africa e America Latina, così come dei programmi di educazione allo sviluppo realizzati in Europa. Nel Sud, al supporto concreto ai servizi educativi rivolti all’infanzia e all’adolescenza (costruzione di scuole e biblioteche, formazione di insegnanti, produzione di materiale didattico, allestimento orti scolastici), ACRA affianca formazione di base e professionale per giovani e adulti e sostiene l’istruzione superiore attraverso borse di studio. relazione sociale | bilancio sociale 2007
In Europa, ACRA realizza programmi di formazione in partenariato con scuole di ogni ordine e grado, centri di ricerca e formazione; inoltre organizza iniziative di studio, informazione e sensibilizzazione a cittadini, enti, aziende e istituzioni. In tutti questi casi, la crescita culturale delle comunità implicate e l’attivazione di esperienze concrete di cooperazione decentrata tra attori locali del Nord e del Sud, a partire da quelli impegnati nel settore educativo, rappresentano due risvolti concreti e paralleli di un’unica azione, in cui l’intercultura non è tanto materia di cui parlare, ma realtà concreta da vivere e costruire. Un’attenzione speciale è dedicata da ACRA ai giovani, che portano in sé i semi del cambiamento e a tutti (giovani e meno giovani) coloro che intendono impegnarsi a sostegno delle sue attività: a loro è dedicato un programma speciale di formazione per Attivisti sui temi cardine dell’intervento di ACRA nel mondo. Di seguito, si presenta l’elenco di tutti i progetti in corso e conclusi nell’anno 2007, oltre a una anticipazione sui progetti di cui, alla data di fine aprile 2008, si ha conoscenza della certezza dell’avvio nel corso del 2008. Inoltre, all’interno di tutti i progetti gestiti nel corso del 2007, ne sono stati selezionati alcuni, come per le sezioni precedenti, in quanto più rappresentativi delle attività svolte, per i quali sono state sviluppate delle schede descrittive.
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Progetti in corso nel 2006 Paese
Titolo
Budget in euro
Finanziatore principale
Ciad
Programma di sostegno all’educazione elementare in tre regioni del Ciad
898.129
Ministero degli Affari Esteri
Bolivia, Camerun, Ciad, Nicaragua, Senegal, Tanzania
VOLO 2 (Volontari Orientati al Lavoro Oltremare)
120.080*
Ufficio Nazionale Servizio Civile
Italia
SVOLTA 2 (Servizio Volontario Orientato al Lavoro in Termini Altruistici)
59.251*
Ufficio Nazionale Servizio Civile
Italia
Le migrazioni tra l’Italia e l’America Latina ieri e oggi: il ruolo delle donne
34.354
Ministero degli Affari Esteri (capofila ICEI)
Italia
Oltre l’assistenza… il diritto all’iniziativa economica per il raggiungimento degli obiettivi del millennio; appunti per una campagna EaS
181.915
Ministero degli Affari Esteri (capofila CIPSI)
Progetti conclusi nel 2006 Paese
Titolo
Budget in euro
Finanziatore principale
Bolivia, Camerun, Ciad, Nicaragua, Senegal, Ecuador, Kenya
VOLO (Volontari Orientati al Lavoro Oltremare)
135.767*
Ufficio Nazionale Servizio Civile
Italia
SVOLTA (Servizio Volontario Orientato al Lavoro in Termini Altruistici)
60.486*
Ufficio Nazionale Servizio Civile
Italia
Milleunavoce
56.818
Ministero degli Affari Esteri (capofila COSPE)
Italia
Teatro: un ponte tra le culture
17.900
Provincia di Milano, Comune di Milano
Progetti avviati o da avviare nel 2008 Paese
Titolo
Data avvio
Budget in euro
Finanziatore principale
Camerun
Integrazione socio-educativa del disabile adulto e bambino nel Dipartimento del Mayo Kani, provincia dell' Estremo Nord. Camerun - Rafforzamento del processo di integrazione scolastica del bambino disabile
14/3/08
1.553.014
Ministero degli Affari Esteri
El Salvador
Partecipazione cittadina e accesso al lavoro dei Giovani in due Municipi del Dipartamento di Ahuachapán
1/4/08
993.649
Unione Europea
* Si tratta del valore dell’intervento in gestione ad ACRA e ai suoi partner. relazione sociale | bilancio sociale 2007
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BOLIVIA, CAMERUN, CIAD, KENYA, NICARAGUA, SENEGAL,TANZANIA VOLO 2 (Volontari Orientati al Lavoro Oltremare 2)
Descrizione dell’intervento: progetto di Servizio civile volontario all’estero promosso da ACRA insieme ad Africa 70 e Acea (in quanto soci di Arci Servizio civile Milano) e finanziato dal Ministero della Solidarietà sociale, Ufficio nazionale per il Servizio civile. Il progetto ha previsto la selezione, la formazione e l’inserimento lavorativo di 16 volontari presso le sedi italiane (3 mesi) e quindi estere (9 mesi) delle tre associazioni. In totale ACRA sta gestendo 9 volontari.
Valore complessivo dell’intervento: euro 487.000 Apporto ACRA:
euro 192.128 (in natura)
Valore dell’intervento nel 2007:
euro 121.750
Finanziatori: Ufficio Nazionale Servizio Civile
Partner di progetto: Arci servizio civile Milano, Africa 70, ACEA, GRT, Associazione ONG della Lombardia, Università degli Studi di Milano, Università degli Studi di Milano Bicocca, Università degli Studi di Pavia, Università di Camerino Partner locali: Consorzio UNA (Kenya), Renamur (Messico), Deafab (Brasile)
Data di inizio progetto:
1 ottobre 2007
Durata complessiva prevista:
12 mesi
Beneficiari diretti: 16 ragazzi e ragazze
Risorse umane impiegate: 1 coordinatore, 1 amministratore, 5 operatori locali di progetto in Italia (tutor), 12 referenti estero, 2 formatori
Attività realizzate a fine 2007 (inizio 2008): formazione generale dei volontari a cura di Arci Servizio civile (servizio civile, educazione alla pace, democrazia partecipativa, non violenza, ecc.); formazione specifica (cooperazione internazionale e educazione allo sviluppo, sviluppo locale e cooperazione decentrata, comunicazione e raccolta fondi, progettazione partecipativa); inserimento presso le sedi italiane e definizione di termini di riferimento per il servizio all’estero; valutazione della formazione e primo monitoraggio del servizio; inserimento presso le sedi estere di 9 volontari (incluso due cambi di destinazione a inizio 2008, uno dal Kenya alla Tanzania e uno dal Ciad al Camerun, in entrambi i casi per tensioni socio-politiche nei Paesi di prima destinazione). Risultati ottenuti a fine 2007 (inizio 2008): tutti i volontari sono stati formati e inseriti nello staff di ACRA, di cui nove sono stati inseriti positivamente presso le sedi estere. Punti di forza: buon profilo personale e professionale di tutte le figure interessate dal progetto, volontari inclusi; formazione specifica di buon livello, in particolare per quanto riguarda la preparazione e realizzazione di una simulazione di progettazione partecipativa; definizione di un percorso coerente di lavoro tra Italia e PVS di destinazione (circa il 30% dei volontari in Servizio civile con ACRA restano come collaboratori, es. cooperanti, a fine progetto); il legame con le università permette di integrare percorsi di formazione universitaria (es. master, stage) con l’anno di servizio civile. Punti di debolezza: regole amministrative non ancora chiaramente definite per la gestione delle risorse; rischio finanziario per l’associazione che si trova ad anticipare significativi importi; troppi enti e figure di riferimento (per ogni volontario minimo 3 enti e 3 persone diverse).
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ITALIA Milleunavoce Descrizione dell’intervento: Milleunavoce è un progetto di educazione ai media rivolto ai giovani (studenti delle scuole superiori e studenti delle scuole di giornalismo, giovani operatori dell’informazione) per comprendere il ruolo centrale dell’informazione nei processi di sviluppo globale, per passare da una cultura dell’aiuto allo sviluppo a una cultura dell’equità dello sviluppo e per migliorare l’accesso a fonti informative del Sud del mondo.
Valore complessivo dell’intervento: euro 56.818 Apporto ACRA:
euro 5.400
Risorse umane impiegate: 1 coordinatore, 1 ricercatore, 2 formatori.
Valore dell’intervento nel 2007:
euro 30.500
Partner di progetto: COSPE (capofila) Partner locali:
Finanziatori: Ufficio Nazionale Servizio Civile Data di inizio progetto:
1 giugno 2006
Durata complessiva prevista:
18 mesi
ITSOS Albe Steiner di Milano
Beneficiari diretti: 500 studenti ed insegnanti delle scuole superiori, giovani operatori ed utenti dei media, studenti dei corsi di formazione al giornalismo e affini, educatori ed utenti dei centri giovanili.
Attività realizzate a fine 2007: Laboratori di decostruzione dell’informazione mediatica (sessioni di formazione per insegnanti e laboratori con gli studenti): analisi di come i media costruiscono una possibile visione della realtà, linguaggi e discorsi delle rappresentazioni mediatiche, rappresentazioni del Sud del mondo nei media (TV, radio, stampa, web), analisi di fonti informative dal Sud del mondo. Laboratori di produzione audiovisiva: laboratori sperimentali in cui i ragazzi, imparando a conoscere e a padroneggiare mezzi di comunicazione di massa come la radio o il video, hanno avuto la possibilità di riflettere sulla costruzione della propria doppia identità di produttori/utenti dell’informazione e di proporre ad altri attraverso lo strumento mediatico, riflessioni originali su se stessi, sulle proprie comunità di appartenenza e sulle relazioni Nord- Sud. Pubblicazione del volume MILLEUNAVOCE - Il sud del mondo visto dai media, tra realtà e rappresentazione, una raccolta di brevi saggi e interviste a giornalisti ed esperti di linguaggio dei media che raccontano, dall’interno, i meccanismi e le dinamiche che muovono il mondo e il mercato dell’informazione. Risultati ottenuti a fine 2007: prodotto il video Sud conscio - una finestra aperta sul mondo, telegiornale sul Sud del mondo, realizzato dagli studenti, con informazioni e interviste sul Sud del mondo a Milano; prodotta Gli altri siamo noi, una trasmissione radiofonica di informazione sull’immigrazione a Milano, realizzato dagli studenti, con informazioni e interviste a giovani di origine straniera residenti a Milano; pubblicato Milleunavoce. Il Sud del mondo visto dai media tra realtà e rappresentazione, raccolta di brevi saggi e interviste di giornalisti ed esperti di informazione (Massimo Ghirelli, Gianni Canova, Angelo Ferrari, Raffaello Zordan, Giulio Albanese, Malick Victor, Giuliana Sgrena, Francesco Cavalli, Enzo Nucci, Giovanna Rossiello, Raffaele Masto, Matteo Fagotto, Fabrizio Colombo). Sviluppi futuri: proseguimento e allargamento dell’attività di educazione ai media presso le scuole superiori, con produzione di nuove puntate delle trasmissioni audio e video sperimentate. Punti di forza: metodologia di educazione ai media e di realizzazione di prodotti multimediali da parte degli utenti dei laboratori didattici, bacino di contatti e canali informativi diretti con realtà locali del Sud del mondo. Punti di debolezza: difficoltà nel coordinamento amministrativo con i partner nazionali del progetto.
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Le attività di comunicazione, formazione e sensibilizzazione Accanto ai progetti, ACRA realizza iniziative conoscitive e educative volte a informare e sensibilizzare le persone, la società civile, gli enti locali e le istituzioni sui problemi delle popolazioni che vivono nelle aree più disagiate del pianeta e ad avvicinarle alle attività di cooperazione allo sviluppo. Anche nel corso del 2007, ACRA ha lavorato per coinvolgere e mobilitare le comunità locali, il mondo della scuola, gli operatori delle ONG e le realtà educative che operano in ambito di educazione informale e educazione permanente con un triplice obiettivo: informare e sensibilizzare le persone, coinvolgere le giovani generazioni, formare e costruire capacità per generare cambiamento, costruire ponti tra Nord e Sud, attraverso i canali della cooperazione decentrata.
L’advocacy Sostenere gli sforzi delle popolazioni più svantaggiate a partire dalle organizzazioni di base significa anche, per ACRA, aprire spazi di ascolto delle loro voci, nelle sedi istituzionali internazionali dove vengono discusse e decise le politiche che hanno conseguenze pesanti sulle loro possibilità di vita e sviluppo: in questo consiste il lavoro di advocacy, che ACRA sviluppa attraverso la partecipazione strategica ad alcune reti della società civile. In questo percorso, nel 2007 ACRA ha confermato la scelta di unire le sue forze a quelle dei movimenti sociali impegnati in due grandi azioni internazionali (con impatto tanto nel Nord quanto nel Sud del mondo). Lo ha fatto attraverso la partecipazione attiva a due importanti reti della società civile: • il Comitato Italiano per un Contratto Mondiale sull’Acqua, una piattaforma multi-attore aperta ad Associazioni ed ONG, che promuove una gestione pubblica e partecipata dell’acqua come bene comune relazione sociale | bilancio sociale 2007
e il riconoscimento dell’Acqua come Diritto Umano (target: i governi e le istituzioni pubbliche a tutti i livelli, le Nazioni Unite, gli enti locali e i cittadini). • Il Comitato Italiano per la Sovranità Alimentare, una rete multi-attore composta da 300 Associazioni urbane e rurali, ONG, Sindacati e Associazioni di consumatori, con un forte legame con i Movimenti contadini nel Sud del mondo, che lotta per l’affermazione del principio di sovranità delle popolazioni locali nella gestione delle risorse produttive, il diritto alla valorizzazione delle culture locali e la tutela della biodiversità (target: i governi e le istituzioni pubbliche nazionali ed Europee, FAO, IFAD, i cittadini) Nella stessa prospettiva si è consolidata la nostra volontà di sostegno al Gruppo di Appoggio delle ONG italiane al Movimento contadino dell’Africa saheliana, impegnato nella campagna EuropAfrica, tesa a sensibilizzare la società civile e le Istituzioni nazionali ed europee sul problema degli accordi economici tra l’Europa e l’Africa (ovvero sulla coerenza delle politiche europee di sviluppo con la qualità degli accordi di partenariato economico (APE) con i Paesi in via di sviluppo. Il sostegno a queste iniziative nasce dalla condivisione di un importante principio di fondo: quello del protagonismo delle organizzazioni di base e delle comunità rurali nella determinazione dei propri percorsi di sviluppo. ACRA ha inoltre partecipato attivamente portando il proprio contributo nell’ambito di alcune specifiche iniziative di advocacy: Bologna, ottobre 2007: seminario internazionale Saperi tradizionali e gestione sociale dell’acqua nei sud del mondo, promosso da una rete di ONG in collaborazione con Civiltà dell’Acqua e il CICMA.
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Roma, ottobre 2007: seminario internazionale The Right way in fighting against Hunger promosso dal CISA in occasione della Giornata mondiale dell’Alimentazione. Nel corso dell’anno, ACRA ha inoltre dato continuità, per conto dell’Associazione delle ONG italiane, al contributo italiano nell’ambito del Gruppo di lavoro di CONCORD (Confederazione europea delle ONG per l’aiuto e lo sviluppo) sulla Sicurezza alimentare e sulle politiche di sviluppo rurale.
Educazione allo Sviluppo Per quanto riguarda l’Educazione allo Sviluppo di ACRA, nel corso del 2007 una particolare attenzione è stata dedicata: • al rilancio del lavoro con le scuole e in particolare dell’iniziativa Adotta una Scuola Rurale!, tra Italia e Ciad; • al rilancio della progettazione per il cofinanziamento a sostegno delle attività educative e di advocacy, in particolare verso il Ministero degli Esteri e la Commissione Europea; • all’impegno nella Piattaforma nazionale EaS. Sul fronte dell’attività con le Scuole, un passaggio fondamentale è stato costituito dalla partecipazione, a fine agosto, al Seminario di Porto Sant’Elpidio, copromosso dal Ministero della Pubblica Istruzione e dall’Associazione delle ONG italiane. A seguito delle riflessioni emerse, elaborate nell’ambito di una più vasta riflessione sull’importanza di operare nella scuola e con la scuola, ACRA ha rafforzato la propria volontà di lavorare per costruire esperienze concrete di par-
tenariato tra attori educativi del Nord e del Sud del mondo, in quanto occasioni insostituibili di conoscenza, apprendimento reciproco e costruzione di capacità per una vera cittadinanza globale. In questa direzione, con la collaborazione attiva di un gruppo di insegnanti che da tempo partecipano alle attività di ACRA, è stato preparato e messo a disposizione delle Scuole un nuovo pacchetto di offerte educative e formative, incentrato sui temi principali del lavoro di ACRA: l’Acqua, il Cibo e l’Educazione. Specifici moduli didattici, differenziati per ordine e grado di scuola, sono stati sperimentati; specifiche attività e relativi materiali di supporto sono stati predisposti per favorire il coinvolgimento delle scuole italiane nell’ambito dell’iniziativa Adotta una Scuola Rurale! nella misura delle possibilità espresse dalle scuole italiane aderenti. Ancora al mondo della scuola è stato dedicato il seminario A, B…Cibo (per tutti!), tenutosi a Milano il 24 maggio 2007 nell’ambito della manifestazione Coltiviamo il futuro (vedi scheda). L’impegno nella Piattaforma nazionale di Educazione allo Sviluppo si è concretizzato: • nell’organizzazione, in collaborazione con il Gruppo di coordinamento della Piattaforma stessa, del seminario annuale di formazione per operatori EaS delle ONG italiane, tenutosi a Rimini nel Novembre 2007 • nel lancio del Gruppo di lavoro Territorialità e nuove forme di cooperazione, aperto a tutti gli operatori dell’EaS e della Cooperazione interessati ad approfondire la dimensione dei territori, nel Nord come nel Sud, come fonte di energie per il cambiamento globale.
Le collaborazioni con i master Nel corso del 2007 ACRA ha consolidato alcune collaborazioni già avviate in precedenza con alcuni master di primo livello orientati alla formazione specifica di personale qualificato in cooperazione internazionale allo sviluppo. In particolare: • Master in Uso del territorio e gestione delle acque nei Paesi in Via di Sviluppo, presso l’Università degli Studi di Milano Bicocca (http://www.geo.unimib.it/master/index.html), che ripartirà nel 2008 grazie a una nuova organizzazione che vede il Dipartimento di Scienze Geologiche e Geotecnologiche impegnato insieme a tre ONG (ACRA, CESVI, COOPI), al fine di coniugare un elevato standard di istruzione accademica con l’esperienza sul campo delle ONG. • Master in Analisi e gestione dei progetti di sviluppo, presso l’Università degli Studi di Milano (http://www.unimi.it/studenti/master/16347.htm#c24447), che ha visto ACRA svolgere il modulo formativo sugli Strumenti di Cooperazione e accogliere poi quattro studenti per il periodo di stage nei PVS. Stage sono stati accolti da altri master sia di primo che di secondo livello, di cui ACRA condivide l’impostazione e la validità, in particolare: Master in International Cooperation (Development) dell’ISPI (Milano), Master in Urban Development and Reconstruction dello IUAV (Venezia), Master in Cooperazione e Progettazione per lo Sviluppo del CIRF (Roma) e altri.
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L’iniziativa ‘Adotta un scuola rurale!’ Adotta una scuola rurale! è una iniziativa lanciata nel 2006 da ACRA in collaborazione con la Provincia di Milano, Assessorato alla Pace e alla Cooperazione Internazionale, nell’ambito del programma triennale Sostegno alle scuole comunitarie in Ciad e dell’infanzia in Senegal. Obiettivo: promuovere il diritto all’educazione delle popolazioni rurali in Ciad per contrastare l’analfabetismo, la povertà e la fame e, nel contempo, sensibilizzare la società civile del Nord del mondo sui problemi dei Paesi poveri. Attività previste: in Ciad sostegno alle Associazioni dei Genitori per la costruzione e l’allestimento di edifici in muratura e orti scolastici, la fornitura di materiale didattico, la formazione di maestri comunitari per garantire un’educazione ai 45.000 allievi delle scuole rurali del Guéra. In Italia, laboratori e proposte di animazione a carattere interculturale rivolte alle scuole italiane di ogni ordine e grado. Attività realizzate fino a fine 2007 in Ciad: costruzione di 3 cisterne d’acqua presso alcune tra le scuole comunitarie che ancora non dispongono di un pozzo nelle vicinanze; distribuzione di materiale didattico; formazione dei maestri comunitari; attivazione di un percorso con gli alunni sul tema della pace e della gestione dei conflitti. Attività realizzate fino a fine 2007 in Italia: 30 scuole sensibilizzate ai temi della campagna di cui 10 già gemellate; in decine di classi sono stati attivati percorsi di approfondimento sul tema dell’acqua, dell’educazione, della sovranità alimentare e di conoscenza della realtà ciadiana gemellata; creazione e allestimento della mostra interattiva Studiare in Ciad. Risultati ottenuti fino a fine 2007: condizioni di apprendimento migliorate per gli alunni di 22 scuole comunitarie del Guerà (materiali didattici adeguati, maestri preparati, maggiore disponibilità d’acqua presso le scuole); più di 50 classi nella provincia di Milano si sono aperte alla didattica interculturale, con l’obiettivo di diversificare i punti di vista e sensibilizzare gli alunni ai temi della campagna; anche alcune realtà territoriali sono state sensibilizzate grazie all’esposizione della mostra Studiare in Ciad. Sviluppi futuri: si stanno esplorando le possibilità di attivare un’esperienza di partenariato educativo diretto con una scuola del sud del mondo, dando vita a una vera e propria micro-esperienza di cooperazione internazionale che è al tempo stesso occasione di conoscenza e di impegno. Punti di forza: insegnanti italiani e ciadiani molto motivati, dinamica radicata sul territorio sia in Italia che in Ciad Punti di debolezza: insicurezza in alcune località del Ciad, difficoltà logistiche, difficoltà nel reperire fondi. Scuole Ciadiane coinvolte: scuola di Oyo, di Gadjira, di Baldje, di Banda, di Abreche, di Delep, di Bardangale, di Fani, di Biga, di Dongom Bidio, di Gourbiti, di Baro, di Dougoul, di Tchelati, di Forra, di Sisi, di Djogolo, di Golomti, di Mayo (Fadje), di Dadouar, di Barlo, di Baywangue Enti locali e scuole italiane che hanno aderito alla campagna: Provincia di Milano, Comune di Ronco Briantino (MI), Scuola Primaria “Ai Caduti” di Ronco Brigantino (MI), Scuola Primaria “Don Milani” di Vimercate (MI), Scuola Primaria “Don Camagni” di Brugherio (MI), Scuola Media “Ai Caduti” di Ronco Briantino (MI), Scuola Media “L. Conti di Buccinasco (MI), IPSIA “Bernocchi” di Legnano (MI), Istituto “Oriani-Mazzini” di Milano, Istituto “G. Torno” di Castano Primo (MI), Istituto “Gadda” di Paderno Dugnano (MI), ITSOS “A. Steiner” di Milano.
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L’impegno di far conoscere il Ciad ai bambini Una testimonianza di Patrizia Soardi13
“Mi chiamo Patrizia Soardi, insegno a Vimercate nella scuola primaria Don Milani. Ho conosciuto ACRA tramite una mia carissima amica, Patrizia Canova, 4 anni fa. Patrizia allora mi propose di partecipare ad un progetto di ACRA, che prevedeva scambi tra insegnanti di scuole di tre paesi europei: Grecia, Galles e Italia. Accettai con entusiasmo e da allora la collaborazione con ACRA non si è mai conclusa. Ho aderito ad un nuovo progetto di ACRA tre anni fa, la collaborazione prevedeva questa volta scambi tra scuole d’Italia e di Ciad e Senegal. Allora io insegnavo in una classe terza e coinvolsi i bambini in un lavoro che approfondiva la conoscenza di una realtà tanto diversa dalla loro. La conoscenza si approfondì in seguito al viaggio che ebbi la fortuna di realizzare in Ciad nel dicembre 2004. Con la stessa classe portai avanti il progetto fino alla classe quinta, coinvolgendo sempre i genitori e l’Amministrazione comunale di Vimercate. L’anno scorso ho aderito, insieme ad altre tre classi della scuola in cui insegno, al progetto Adotta una scuola rurale!. Sono state inoltre realizzate delle mostre, visitate da tutti i bambini della scuola e dalle famiglie interessate. Quest’anno insegno in una prima e ho deciso, insieme alla mia collega, di proseguire il progetto anche con i nuovi alunni. Attualmente le classi coinvolte sono quattro: due prime e due terze. Gli operatori ACRA sono stati presenti nella nostra scuola per tre giorni consecutivi nel mese di gennaio 2008, con mostre e laboratori. Cerchiamo di far conoscere anche a questi bambini la realtà del Ciad, attraverso immagini, disegni e racconti. Ritengo sia l’inizio per affrontare anche nei prossimi anni, insieme ai miei alunni, le tematiche della diversità, della conoscenza di altre realtà, della sensibilizzazione a problematiche quali la desertificazione o l’emigrazione e alle loro conseguenze. I bambini sono molto ricettivi e privi di pregiudizio, è quindi il momento di affrontare certi temi, cercando ogni volta modalità di lavoro adatte all’età.”
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Insegnante della scuola primaria Don Milani di Vimercate.
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Comunicazione Risucchiati in un flusso continuo e indistinto di bombardamento mediatico, i cittadini del Nord del mondo non sono quasi mai messi nelle condizioni di conoscere e comprendere realtà, eventi e accadimenti a loro geograficamente (e mentalmente) lontani. Di alcuni paesi si ignora persino l’esistenza, se ne sente parlare in rari casi, ma si tratta per lo più di meteore: passano veloci e non lasciano traccia. Poco si conosce degli scenari e delle situazioni politico-economiche che caratterizzano alcune aree povere, ancor meno delle azioni e dei progetti che ogni giorno diverse organizzazioni promuovono a fianco delle popolazioni locali per migliorare le loro condizioni di vita. Proprio alla luce di ciò, ACRA, che da 40 anni opera sul campo con la gente, riconosce come sempre più urgente e doverosa la necessità oggi di fare anche una buona comunicazione, di farsi canale di diffusione di informazioni e notizie, di essere cassa di risonanza per dar voce a chi non ce l’ha. Per questo motivo, pur con tutte le complessità che ciò comporta, ACRA ha cercato e cerca in ogni modo di far conoscere quei Sud del mondo troppo spesso dimenticati in qualche scaffale impolverato dell’universo mediatico, s’impegna a raccontare come vive (e non solo come muore) la gente delle aree rurali del pianeta, prova a stimolare interesse e solidarietà verso popoli e culture a partire dalla valorizzazione di relazione sociale | bilancio sociale 2007
pratiche e saperi tradizionali e s’impegna a condividere le buone prassi e i risultati importanti dei progetti attivati (senza nascondere le zone d’ombra, le aree di complessità, i punti di debolezza). Far conoscere paesi e genti anche per ciò che di bello hanno da raccontare. Far comprendere il ruolo e l’importanza della presenza di un’organizzazione non governativa come ACRA nelle aree più marginali del nostro mondo: queste le finalità di ACRA. E ancora, informare, raccontare, documentare, spiegare, sensibilizzare: queste le ‘parole chiave’ da cui ACRA parte per costruire la propria comunicazione. Nel difficile e ambizioso tentativo di percorrere, insieme alle persone che riesce a intercettare, la strada della conoscenza, motore indispensabile per produrre concreti cambiamenti di stile di vita, di pensiero, di pratiche quotidiane, di azione e partecipazione. E secondo questa logica e in questa direzione sono andate le diverse azioni intraprese dal settore comunicazione di ACRA nell’anno 2007: dalle collaborazioni con testate giornalistiche, all’utilizzo di propri strumenti informativi, alla realizzazione di propri prodotti editoriali, all’organizzazione di eventi di sensibilizzazione e informazione, alla partecipazione a fiere di settore, al coinvolgimento di volontari e attivisti.
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La campagna Qualcuno non se la beve Anche nel 2007 è proseguita QUALCUNO NON SE LA BEVE la campagna per il diritto all’accesso e alla gestione dell’acqua potabile e per affermare una nuova cultura dell’acqua nel Nord e nel Sud del mondo. In Tanzania, Senegal, Ecuador, Bolivia, Nicaragua ACRA ha continuato a lavorare con le popolazioni locali, per costruire infrastrutture idriche capaci di portare l’acqua dalle fonti fino alle comunità, per consentire la realizzazione di servizi igienici e sanitari, per la distribuzione dell’acqua per uso umano e irriguo e per supportare le popolazioni nella gestione dell’acqua attraverso la formazione e la costituzione di comitati locali e comunitari. Sul piano comunicativo, una grande spinta alla campagna è stata data dalla partecipazione, con il progetto di costruzione di 10 acquedotti in Bolivia, all’iniziativa Fabbrica del sorriso, che ha permesso ad ACRA di avere per un’intera settimana nel mese di marzo 2007 una forte visibilità mediatica con servizi e spot televisivi sulle reti Mediaset, servizi radiofonici (Radio Capital) e articoli su diverse testate giornalistiche. Una troupe de Le Iene si è recata in Bolivia per girare un servizio sulla valle Araca, contesto di numerosi progetti idrici. Il 2007 ha inoltre visto la diffusione della mostra Te la berresti?, che è stata richiesta da numerose amministrazioni comunali, la gestione di diversi laboratori didattici e attività di animazione per bambini e ragazzi e la pubblicazione, grazie alla collaborazione con la casa editrice Emi, di Acqua bell’acqua, una raccolta di fiabe, favole e filastrocche scritte dalle più rinomate penne della letteratura per l’infanzia, disegnate da illustratori di fama nazionale e lette dalle voci di alcuni tra gli attori più famosi nel panorama italiano. Le iniziative e i progetti promossi all’interno della campagna sono stati pubblicizzati attraverso numerosi comunicati stampa, collaborazioni con testate giornalistiche e la redazione di brochure, appelli speciali rivolti ai donatori e sostenitori di ACRA, newsletter dedicate e articoli sul sito dell’associazione. Sempre attivo il ruolo di pressione governativa svolto da ACRA in collaborazione con altre associazioni. Costante l’attenzione rivolta alle azioni della comunità internazionale per l’approvazione di legislazioni e la partecipazione attiva al movimento mondiale per l’acqua che oggi si oppone a chi vuole ridurre il bene comune per eccellenza a merce e chiede a gran voce il riconoscimento dell’acqua come diritto umano fondamentale, da gestire pubblicamente e in modo partecipativo.
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Produzioni e collaborazioni editoriali L’ufficio stampa e la redazione ACRA si sono impegnati nel cercare di allargare e rafforzare il più possibile i propri rapporti con media per la promozione della campagna sul diritto all’accesso all’acqua potabile, per la diffusione di informazioni relative ai diversi progetti in atto in Africa, America Latina ed Europa, ma anche per portare le proprie conoscenze e il proprio contributo su tematiche specifiche legate alle aree d’intervento di ACRA. Oltre al normale lavoro di ufficio stampa, svolto attraverso la rassegna stampa e l’invio regolare di comunicati stampa ai media cartacei e radiofonici per informare su eventi o avvenimenti particolarmente significativi, diversi sono stati gli strumenti utilizzati per veicolare i contenuti: • la newsletter quindicinale, concepita come strumento di approfondimento di alcune tematiche centrali nei progetti (sezione focus), conoscitivo dello stato di avanzamento dei progetti nel mondo (voci dal campo) e informativo su eventi promossi da ACRA (appuntamenti); • Kubu, il notiziario quadrimestrale di ACRA concepito come una sorta di dossier tematico di approfondimento connesso alle aree di intervento di ACRA e ai progetti ad esse collegati (cibo, sovranità alimentare, ambiente e sviluppo locale, acqua: accesso e gestione partecipata, salute, sanità e medicina tradizionale, educazione e formazione); • le collaborazioni editoriali con le riviste “Salus Naturam” (rivista specializzata in medicina alternativa) e Villaggio globale (rivista ambientale trimestrale), che hanno ospitato per tutto il 2007 rubriche fisse curate da ACRA. E la collaborazione con la rivista “Come” per la cui testata ACRA ha interamente curato un numero monografico dedicato all’acqua. relazione sociale | bilancio sociale 2007
Particolarmente significativa e importante è stata, nell’anno 2007, la pubblicazione di Acqua bell’acqua, una raccolta di fiabe, favole e filastrocche sull’acqua illustrate e scritte dai più grandi illustratori e autori per bambini e un cd audio allegato al libro con la voce di noti attori italiani. Un omaggio al bene comune per eccellenza e un modo diverso e originale per parlare ai bambini di acqua, per donare loro parole leggere, fresche e trasparenti e produrre nei piccoli lettori quel incantamento che solo la narrazione riesce a creare. Acqua bell’acqua è anche un prodotto editoriale ideato da ACRA per sensibilizzare i bambini, gli adulti di domani, sulla necessità di rispettare, risparmiare e conservare l’acqua. Il progetto editoriale è stato possibile grazie al contributo della casa editrice EMI e della fondazione Idra, ma soprattutto di chi ha voluto donare, con grande generosità, tempo e creatività alla sua realizzazione (scrittori tra i più noti della letteratura per l’infanzia che hanno scritto i testi, illustratori che hanno realizzato le suggestive immagini e attori che hanno donato le loro voci narranti per la realizzazione del cd audio). Acqua bell’acqua è anche un gesto concreto di solidarietà perché parte del ricavato servirà a finanziare i progetti di accesso all’acqua che ACRA sostiene e in particolare la costruzione di pozzi e di infrastrutture idriche che ACRA realizza in Africa e America latina. Per questo Acqua bell’acqua è un’iniziativa inserita in Qualcuno non se la beve, la campagna per il diritto all’acqua lanciata da ACRA nell’ottobre 2006 per affermare una nuova cultura dell’acqua, perché il bene comune per eccellenza sia considerato bene dell’umanità e diritto umano fondamentale, garantito a tutti.
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Acqua bell’acqua. Dieci storie sul bene più prezioso Dichiarazioni dei protagonisti Pietro Formentini (autore de Il grande gioco magico dell’acqua)
“Ho aderito al progetto di ACRA per l’opportunità che mi veniva offerta di sviluppare a più ampio livello un tema umano-ecologico che trova da sempre sensibile la mia immaginazione e disponibili la mia scrittura poetica e i miei laboratori didattici. Ho qualificato il mio lavoro individuale di scrittore collaborando con ACRA che sviluppa e realizza idee nella concretezza sociale e non nella pur da me amatissima dimensione letteraria. Sarei felice di verificare che la mia soddisfazione per questo contributo divenga anche utilità di stimoli, suggestioni e suggerimenti operativi per i lettori, non limitandosi ad essere un puro exploit artistico.” Emanuela Bussolati (illustratrice della storia Bumba, di Roberto Piumini)
“ACRA mi ha chiamato per chiedermi se potevo partecipare a un progetto. Conoscevo le loro attività attraverso Laura. Quando mi hanno parlato del libro ho pensato: Una piccola possibilità di contribuire! Allora ho illustrato la bella storia di Roberto Piumini.” Cristiana Cerretti (illustratrice della storia La fonte, di Silvia Roncaglia, e della copertina del libro)
“Quando ACRA mi ha chiesto di partecipare con una mia illustrazione a una raccolta di racconti per bambini sul tema acqua, ho subito dato la mia disponibilità perché l’acqua è un bene prezioso e mi ritengo molto fortunata ad averne in abbondanza. Meno fortunati sono i bambini che non ne possono godere. Il pensiero di non poter bere quando mi pare mi terrorizza. L’acqua è fonte di vita assoluta, mi sembrava doveroso partecipare, il minimo che potessi fare per aiutare nel mio piccolo un progetto così importante, un disegno per dire quanto sia importante tutto questo. Vorrei aggiungere che delle volte basta davvero poco per non sprecare questo bene così prezioso e non infinito... mi viene da pensare, e se un giorno ci mancasse l’acqua?... e allora mentre mi lavo i denti chiudo il rubinetto!” Lella Costa (voce della storia Bumba, di Roberto Piumini e La Fonte, di Silvia Roncaglia)
“Ho aderito all’iniziativa di ACRA perché ritengo fondamentale riflettere sulle risorse del pianeta. E ho trovato straordinaria la possibilità di coinvolgere anche i bambini attraverso il linguaggio della fantasia e della creatività, linguaggi a loro più congeniali. Forma e sostanza nelle favole e filastrocche contenute nel libro coincidono e aiutano i bambini a divenire cittadini consapevoli. È stata per me un’esperienza doverosa, perché l’esaurirsi delle risorse idriche è un problema imprescindibile, che tocca tutti. Ma è stata soprattutto un’esperienza gratificante, il mio piccolo e personale contributo”. relazione sociale | bilancio sociale 2007
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Emanuela Nava (autrice della storia Il nodo alle nuvole)
“Quando ACRA … Perché mi piacerebbe dare a chi mi legge dall’Italia la ricetta dell’acqua buona... Riempite una brocca o una bottiglia di vetro con l’acqua del rubinetto, poi lasciate riposare per circa un’ora (ma basta anche molto meno!)... il cloro evaporerà e l’acqua sarà buonissima. Tutto qua! Perché inquinare per trasportare e smaltire le bottiglie di plastica? Perché bere acqua che è rimasta chiusa per troppo tempo dentro bottiglie fabbricate con il petrolio? Perché cercare altrove quello che abbiamo già in abbondanza dentro casa? A chi mi legge dall’Africa un caro saluto e l’augurio di avere presto rubinetti da cui esce acqua potabile come la nostra... pensare che c’è ancora chi fa dieci chilometri a piedi per andare a un pozzo...” Padre Ottavio Raimondo EMI (direttore della casa editrice EMI)
“La EMI, come editrice di 15 Istituti Missionari, cerca sempre di dare la precedenza a pubblicazioni che nascono da gruppi o movimenti. Quando siamo stati informati che ACRA aveva questo progetto abbiamo cercato di prendere contatti. Siamo contenti che la collaborazione abbia dato buoni risultati facendo nascere un libro bello nei contenuti e nella forma. Ci auguriamo che anche con ACRA la collaborazione non sia occasionale: abbiamo bisogno di sinergie. Ognuno di noi è come un fiocco di neve: molto debole. Ma se questo fiocco si unisce da altri riesce a fare valanga, a superare gli ostacoli di ogni tipo e a far nascere realtà nuove. Auguri al fiocco di neve che si chiama ACRA da parte del fiocco di neve che si chiama EMI.” relazione sociale | bilancio sociale 2007
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MILLEUNAVOCE
Mostre La collaborazione tra ACRA e De Agostini ha consentito di distribuire in libreria il cd di fiabe dall’Africa e dall’America C’era una volta un lama che incontrò una giraffa, di produzione ACRA, accompagnato da un nuovo libro illustrato della collana Storie e filastrocche, edita da De Agostini. Grandi tavole a colori accompagnano il racconto delle tradizionali fiabe dell’Africa e del Sudamerica, per consentire ai bimbi di vivere il momento della lettura in modo pieno e completo, guardando le figure per riconoscere i protagonisti e le situazioni narrate. Il CD audio, con voci narranti di attori professionisti, musiche e animazioni di sottofondo, è allegato al volume. Altra pubblicazione interessante, nata all’interno dell’omonimo progetto di educazione allo sviluppo è stata MILLEUNAVOCE - Il sud del mondo visto dai media, tra realtà e rappresentazione. Si tratta di una raccolta di brevi saggi e interviste a giornalisti ed esperti di informazione e linguaggio dei media che raccontano, dall’interno, i meccanismi e le dinamiche che muovono il mondo e il mercato dell’informazione. Una raccolta di suggestioni ed esperienze che tratteggiano, tra luci e ombre, il difficile lavoro di raccontare il Sud del mondo, di superare le immagini e le rappresentazioni stereotipate che di esso abbiamo, di mettere a nudo i fattori che concorrono a dargli dignità e spazio sui media. E ancora, il ruolo positivo ed educativo o, al contrario, propagandistico e violento che i mezzi d’informazione possono avere, la grande ingerenza della politica e del mercato e l’innegabile responsabilità che anche i lettori devono assumersi, cercando di elevarsi dal grado di semplici consumatori passivi a quello di lettori critici e vigili, garanti della qualità del prodotto.
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In stretta connessione con le campagne e le tematiche centrali dei progetti ACRA sono state ideate, realizzate e promosse sul territorio nazionale quattro diverse mostre: Futuro di sabbia è una mostra fotografica (realizzata in collaborazione con il gruppo delle ONG italiane contro la desertificazione), composta da grandi manifesti con immagini riguardanti il fenomeno della desertificazione nel mondo, nei PVS, in Europa e in Italia. Il percorso intende guidare lo spettatore, attraverso immagini di forte impatto visivo, a compiere una riflessione su come, quando e dove il fenomeno della desertificazione sta agendo nell’ambiente e su quanto esso sia causato in gran parte dall’azione dell’uomo.
Llama: il prezioso filo delle Ande è un’esposizione pensata e costruita per accompagnare i visitatori in un percorso di scoperta dei paesaggi, dei popoli, della cultura e del lavoro nell’altopiano andino della Bolivia, in particolare attraverso uno degli elemen-
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ti più caratterizzanti del luogo: i lama. La mostra è divisa in tre sezioni: una fotografica, una espositiva, che permette di vedere e toccare con mano alcuni prodotti realizzati con fibra di lama, e una informativa, composta da dieci pannelli che raccontano il percorso che ACRA sta facendo per promuovere la filiera agricola e commerciale del lama. Studiare in Ciad è una mostra interattiva, nata all’interno dell’iniziativa Adotta una scuola rurale! composta da tre sezioni: una fotografica, una video e una espositiva che permettono allo spettatore di intraprendere un vero e proprio viaggio nella vita quotidiana ed educativa delle comunità rurali del Guéra (Regione a Nord-Ovest del Ciad), attraverso un percorso interattivo, fatto di immagini, suoni, oggetti di uso quotidiano ed una ‘vera’ scuola di paglia. Te la berresti? Si tratta di un percorso espositivo di scoperta e riflessione intorno all’acqua che sta dentro e dietro i gesti quotidiani, le azioni, gli usi e i consumi. Suddivisa in quattro sezioni, offre informazioni sulla quantità d’acqua necessaria alle produzioni, sollecita una riflessione sul mancato accesso all’acqua potabile in tante zone del mondo e suggerisce piccole azioni che ciascuno può compiere per tutelare, rispettare e garantire una risorsa così preziosa per tutti, il bene comune dell’umanità per eccellenza.
Eventi Il lavoro del settore Comunicazione è stato indirizzato nel 2007 anche alla realizzazione di iniziative, eventi, convegni, contatti con Enti locali e realtà territoriali varie, volti a promuovere la campagna considerata ‘focus’
nella strategia di ACRA per il 2007 Qualcuno non se la beve, per il diritto all’acqua, l’iniziativa Adotta una scuola rurale! e i progetti promossi nel Sud del mondo e sul territorio italiano. Fra i molti, particolarmente significativi sono stati: il seminario tenutosi nel mese di aprile 2007 a Roccabrivio, in collaborazione con la TASM, a conclusione del progetto BOLIVIA Dall’acqua riaffiora una comunità sostenuto dal Fondo Acqua Bene Comune - AATO Laguna di Venezia. Il progetto ha mirato in primo luogo a risolvere i problemi legati all’approvvigionamento d’acqua attraverso il miglioramento delle infrastrutture idriche esistenti in quattro comunità della Valle Araca. Il seminario ha rappresentato un interessante momento di confronto tra tutti gli attori coinvolti nel progetto. L’evento Coltiviamo il futuro, tenutosi a Milano nel maggio 2007: due giorni di convegni, tavole rotonde, mostre, mercatini biologici e solidali, animazioni musicali e teatrali per portare a Milano i temi della sovranità alimentare e della cooperazione allo sviluppo, nel quadro di una riflessione sugli Obiettivi del Millennio; per parlare di lotta alla fame e sviluppo delle economie rurali, di politiche agricole nazionali e di programmi di cooperazione internazionale; per riflettere insieme sull’importanza di educare e di educarci alla gestione sostenibile delle risorse alimentari, del legame dell’uomo con la terra e dei sistemi alternativi necessari per garantire un’alimentazione sufficiente e sana a tutte le persone del Pianeta (vedi box nella sezione Cibo Sovranità alimentare). L’evento Fabbrica del sorriso: ACRA con il progetto Tutti per l’acqua, l’acqua per tutti è stata selezionata relazione sociale | bilancio sociale 2007
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quale ONG beneficiaria all’interno della Fabbrica del Sorriso, iniziativa di solidarietà promossa da Mediafriends ONLUS. Il tema della quarta edizione era L’acqua e l’infanzia in Italia e nel mondo. Per un’intera settimana, da domenica 18 a domenica 25 marzo 2007, La Fabbrica del Sorriso ha coinvolto i palinsesti delle Reti Mediaset e di Radio 101 in una grande maratona benefica allo scopo di raccogliere fondi per quattro associazioni maggiori, tra cui ACRA, e alcune minori. Sulle reti Mediaset, durante la settimana, si sono alternati momenti di spettacolo con artisti di rilievo, a momenti di divulgazione, informazione e documentazione dei progetti promossi. Fabrizio Fontana, alias James Tont, è stato in Bolivia, insieme a Fabrizio Montagner, autore de Le Iene, a documentare l’attività svolta da ACRA (vedi testimonianza dello stesso nella sezione Acqua - Accesso e gestione partecipata). ACRA, come tutte le altre associazioni coinvolte, si è occupata di gestire, sabato 24 e domenica 25 marzo, 30 banchetti finalizzati alla raccolta fondi e dislocati su tutto il territorio italiano. Iniziativa questa che è stata resa possibile soprattutto grazie al grande contributo offerto dai volontari che con impegno, passione ed entusiasmo si sono attivati per la buona riuscita dell’iniziativa. L’evento Acqua bell’acqua: per raccontare l’acqua ai bambini tenutosi nel mese di dicembre 2007 all’Acquario Civico di Milano, è stata una iniziativa durante la quale attori, musicisti e animatori hanno condotto bambini e bambine in un magico viaggio nell’acqua che si è fatta musica, parola, immagine… Tra fiabe, favole e filastrocche, tra libri da leggere, ascoltare e creare, tra storie da suonare e storie da disegnare, i bambini hanno potuto attraversare il ‘giardino delle favole’, creare libri ‘fatti d’acqua’, suonare l’oceano e dipingere quadri acquatici. Il lama e la giraffa… e Acqua bell’acqua nel giardino delle fiabe è il frutto della collaborazione con Enti Locali relazione sociale | bilancio sociale 2007
e sistemi bibliotecari, oltre che con gli attori-animatori dell’associazione Il Cerchio di Gesso di Bergamo, che ha consentito nel corso del 2007 di promuovere presso numerose biblioteche del territorio lombardo diversi cicli di letture animate.Tante storie capaci di intrecciare le lingue e le tradizioni, di annodare fatti e personaggi, di dipingere e ricamare con le parole scenari fantastici per tessere il lungo filo delle narrazioni dell’umanità. L’animazione alla lettura si è posta come occasione per donare ai bambini sensazioni, suoni e profumi di paesi lontani, per stimolarli ad affrontare, divertendosi e attraverso le fiabe e le favole, i problemi della società in cui viviamo. Con il progetto Teatro un ponte tra le culture, ACRA ha incluso nelle proprie attività la promozione di eventi culturali tra cui, fin dal 2002, gli spettacoli teatrali realizzati da TeatriPiccoli, scuola di teatro per bambini e adolescenti diretta da Anna Bonel, attrice, doppiatrice e operatrice culturale. Nel 2007, la compagnia teatrale TeatriPiccoli e ACRA hanno deciso di rinnovare la loro collaborazione per far riflettere i ragazzi sul ruolo formativo del teatro e per consentire agli adolescenti di culture diverse di entrare in contatto e confrontarsi tra loro attraverso il linguaggio emotivo del teatro. Da ciò, è nato il progetto Teatro: un ponte tra le culture, uno sguardo prospettico sulle culture del mondo attraverso il teatro che ha visto il sostegno finanziario del Settore Cultura della Provincia di Milano e il coinvolgimento di adolescenti milanesi e di ragazzi della scuola di Coubanao in Senegal, nella messa in scena di performance teatrali e nella produzione di due video di documentazione del percorso svolto. Un progetto in cui Nord e Sud del mondo si sono confrontati, in un accostamento che, valorizzando le differenze, vuole sottolineare l’importanza dell’approccio interculturale.
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Fiere Anche nel 2007 ACRA ha ritenuto importante essere presente con propri banchetti informativi a diverse fiere del settore no profit. È stata per ACRA occasione di farsi conoscere maggiormente a un pubblico sempre più vasto e di dare visibilità alle proprie azioni e ai propri progetti. In certi casi, come alla fiera Fa’ la cosa giusta di Milano, la presenza di ACRA non si è limitata all’allestimento di uno stand informativo, ma si è caratterizzata anche per l’esposizione della mostra Te la berresti? o come alla fiera Terra Futura in cui ACRA ha preso parte anche alla tavola rotonda sul tema: acqua come bene comune o merce.
Attivisti e volontari
sapevole e cosciente del lavoro che ACRA svolge nel Nord come nel Sud del mondo, dei suoi principi e dei suoi valori. La presenza e la collaborazione degli attivisti ha permesso ad ACRA di moltiplicare le occasioni di informazione sul territorio, ma anche e soprattutto di ricevere nuova energia, nuovi stimoli e nuovi entusiasmi. Particolarmente importante e significativa è risultata l’azione dei gruppi di appoggio che, in modo autonomo, hanno saputo organizzare e promuovere eventi importanti a sostegno di ACRA, come nel caso del gruppo di Bassano del Grappa (Vi) che anche nel 2007 ha promosso iniziative a supporto del progetto di sostegno agli allevatori di lama in Bolivia o i gruppi territoriali di Vimercate e Ronco Briantino (Mi) che si sono attivati nella promozione di iniziative a sostegno delle scuole rurali del Ciad.
Cosciente della grandissima importanza del radicamento sul territorio e del coinvolgimento delle comunità locali, sia nel Nord che nel Sud del Mondo, ACRA si è adoperata molto per creare situazioni di coinvolgimento e partecipazione attiva di soci e volontari e per il reclutamento di giovani disponibili a prestare la propria azione volontaria all’interno dell’associazione. Anche nel 2007 particolare attenzione è stata dedicata alla formazione, che ha visto il coinvolgimento di tutti i giovani che, nel corso dell’anno, si sono avvicinati ad ACRA con interesse e desiderio di collaborazione. Nel 2007, ACRA ha coinvolto i propri attivisti in molteplici iniziative di sensibilizzazione, educazione allo sviluppo e raccolta fondi (banchetti, fiere, eventi natalizi, laboratori nelle scuole, attività di sensibilizzazione, convegni, seminari, evento Fabbrica del Sorriso…) e ha promosso diverse giornate di formazione interamente dedicate a loro su tematiche legate alla cooperazione internazionale, all’educazione rurale, all’acqua quale bene comune. La formazione ha consentito a tutti di impegnarsi umanamente e professionalmente all’interno dell’associazione in modo sempre più conrelazione sociale | bilancio sociale 2007
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Essere attivista a 25 anni Testimonianza di Elisa Chiesa, attivista in Acra dal 2007
“Ho 25 anni e un sogno nel cassetto: mettere a frutto la mia prossima laurea in Scienze e Culture dell’ambiente per contribuire alla realizzazione di progetti di sviluppo nel Sud del mondo. Ora che sto finendo i miei studi, mi sto impegnando per coinvolgere il maggior numero di persone possibile sui temi della cooperazione internazionale e per responsabilizzare tutti quelli che conosco sulle ripercussioni che ogni nostra azione ha da ques ta e dall’altra parte del mondo. Un giorno, navigando su internet, ho letto un annuncio di ACRA che proponeva un corso di formazione per attivisti sul territorio italiano sul tema del diritto all’acqua. Ho risposto subito e, da allora, ho iniziato la mia collaborazione sul campo. Adesso, partecipo come formatrice e animatrice volontaria alle attività di sensibilizzazione nelle scuole e nei comuni. Incontriamo tantissimi ragazzi e, attraverso giochi e laboratori, insegniamo loro a rispettare l’acqua, a utilizzarla con parsimonia e a non considerarla come una risorsa inesauribile. Durante ques te attività, ho conosciuto moltissima gente: Francesca, Valentina, Antonella, Fabrizio, Tommaso giovani che come me sono pieni di entusiasmo e che si impegnano con energia nel loro tempo libero. Quando torno a casa, la sera, ho sempre una marcia in più: la sensazione di aver fatto un regalo a qualcuno e di essermi divertita a rendere il mondo un posto migliore. Anche solo di un po’.” Il gruppo di sostegno di Bassano del Grappa (VI) Testimonianza di Anna Pontarollo, coordinatrice del gruppo
“I rapporti tra il nostro gruppo e ACRA sono iniziati nel 1998, ben dieci anni fa e li abbiamo portati avanti fino ad oggi. Abbiamo cominciato sostenendo un microprogetto in Senegal, la costruzione di un mulino in un villaggio della Casamance e siamo rimasti colpiti dalla serietà, precisione e puntualità con cui ACRA, tramite Noemi, ci faceva avere notizie sull’andamento del progetto. Per ques to abbiamo voluto consolidare i rapporti con ACRA impegnandoci a sostenere alcuni progetti in Bolivia, una scelta dettata da una passione del nostro gruppo per il Sud america e rafforzata da un viaggio in Bolivia. Un’esperienza davvero forte e importante che ci ha legato a quel territorio e quelle persone. Da allora tutte le attività che organizziamo sul territorio di Bassano del Grappa hanno l’obiettivo di raccogliere fondi per la Bolivia. A lungo abbiamo supportato il progetto di appoggio ai raccoglitori di noci amazzoniche nel Pando, per il quale è stato organizzato il concerto con i Nomadi nel marzo 2003. Da un paio d’anni invece seguiamo con interesse gli sviluppi del progetto di valorizzazione dei lama in Potosì, e in particolare sosteniamo le attività delle donne che lavorano la fibra. Oltre all’importanza di raccogliere fondi per il progetto, riteniamo importante e prezioso far conoscere anche qui a Bassano del Grappa una realtà che, seppur così diversa e lontana, da tanti anni ci portiamo nel cuore.” relazione sociale | bilancio sociale 2007
113
relazione sociale | bilancio sociale 2007
114
bilancio dâ&#x20AC;&#x2122;esercizio al 31 dicembre 2007 | bilancio sociale 2007
115
Bilancio dâ&#x20AC;&#x2122;esercizio al 31 dicembre 2007
Indicatori economici
116
Relazione di certiďŹ cazione del bilancio al 31 dicembre 2007
119
Schemi di bilancio al 31 dicembre 2007
122
Nota integrativa al bilancio al 31 dicembre 2007
126
bilancio dâ&#x20AC;&#x2122;esercizio al 31 dicembre 2007 | bilancio sociale 2007
116
Indicatori economici In questa sezione presentiamo una breve ma completa sintesi dei dati patrimoniali ed economici del bilancio al 31 dicembre 2007, con indicazione delle modalità di costruzione degli stessi e del loro significato all’interno della realtà di ACRA. Il bilancio in sintesi 2007
2006
Situazione liquidità Liquidità/Totale attività
12 %
10 %
Copertura immobilizzazioni
Immobilizzazioni/ Patrimonio Netto
146 %
191 % I modesti investimenti in immobilizzazioni sono ampiamente coperti dal Patrimonio netto
Equilibrio finanziario
Attività correnti/ Passività correnti
100 %
100%
Il tasso indica una situazione di perfetto equilibrio finanziario tra le poste correnti dell’attivo e del passivo di bilancio
Incremento patrimonio per effetto autofinanziamento
Avanzo gestione/Patrimonio Netto
20 %
0,5 %
Il significativo avanzo d’esercizio e un lascito testamentario ricevuto permettono il rafforzamento del patrimonio
Consistenza patrimonio
Patrimonio Netto/Fondo realizzazione progetti
1,0 %
0,8 %
Il basso rapporto indica la sottocapitalizzazione, tipica del nostro settore, frutto della scelta e dell’impegno di destinare tutto il raccolto alle attività progettuali
Si tratta di un buon livello di liquidità, in linea con i livelli medi dell’esercizio, e che garantisce la sostenibilità dell’attività, in uno scenario di regolare incasso di crediti da parte degli enti finanziatori
Stato risorse Uscite realizzazione progetti/ 89 % finanziarie progetti (Sovvenzioni incassate+raccolta effettuata)
110 % L’associazione ha speso per i progetti meno di quanto abbia incassato nell’anno dai finanziatori e dai donatori privati, principalmente a causa di tranche ricevute a fine anno a fronte di progetti che sono stati avviati a inizio 2008
Turnover progetti
Valore nuovi progetti avviati/ Valore progetti conclusi
222 %
107 % Dal tasso si evince una situazione di forte incremento nel valore dei progetti avviati rispetto a quelli conclusi nell’anno, frutto dell’avvio di numerosi progetti co-finanziati da UE e MAE
Incidenza spese personale su costi struttura
Costo personale e collaboratori/Oneri diversi
55 %
60 %
La forte incidenza del costo del lavoro sui costi della struttura è fisiologica e in lieve contrazione rispetto a quella degli anni precedenti
Peso della struttura sull’attività
Oneri diversi/Oneri totali
9,4 %
9,8 %
Il tasso di efficienza della struttura è in costante miglioramento rispetto agli anni passati e rispecchia lo sforzo dell’associazione nel contenimento dei costi generali e di struttura
bilancio d’esercizio al 31 dicembre 2007 | bilancio sociale 2007
117
Il focus di ACRA Questa selezione di indicatori contiene una rappresentazione immediata degli aspetti focali su cui si sono concentrati l’attenzione e l’impegno di ACRA e che danno informazioni importanti sulla strategia implementata dall’associazione. Fonti di finanziamento progetti 2007 Min. Affari Esteri
1.423.716 €
25%
Unione Europea
2.275.127 €
40%
Reg. Lombardia
251.431 €
4%
Raccolta altri enti
523.310 €
9%
Finanziamenti raccolti all’estero
240.035 €
4%
Raccolta da privati
1.033.830 €
18%
Totale
5.747.449 €
Raccolta da privati
Min. Affa Affari Esteri
Finanziamenti o raccolti all’estero Raccolta altri enti dia Regione Lombardia Unione Europe Europea
La rappresentazione grafica delle fonti di finanziamento dei progetti conferma la significatività dei progetti cofinanziati da enti pubblici, all’interno dei quali va segnalato l’incremento dei fondi erogati dall’Unione Europea, la tenuta dei progetti supportati da finanziatori privati e la contrazione delle attività sui progetti finanziati all’estero, dovuta alla chiusura di un progetto principale. Il tutto in un quadro di incremento delle risorse complessivamente raccolte sui vari progetti nella misura dell’8,3% rispetto al 2006. Apprezzabile il crescente impegno dell’associazione nell’incremento della raccolta in Italia da finanziatori privati, pari al 18%, ascrivibile al forte impegno di ACRA nei progetti socio-sanitari nel distretto di Goundi in Ciad, e nei progetti legati al tema dell’acqua (in Tanzania, Senegal, Nicaragua ed Ecuador). Analisi andamento fonti di finanziamento per progetti 2500
1500 1000 500
2007 2006 i Pr iv at
lo co n Fi na nz .i
en ti Al tri
Lo m b. R eg
E U
AE
-
M
€/000
2000
bilancio d’esercizio al 31 dicembre 2007 | bilancio sociale 2007
118
Incidenza oneri diversi su oneri totali di gestione
10,0% 9,9% 9,8% 9,7% 9,6% 9,5% 9,4% 9,3% 9,2% 9,1% 9,0%
2005
2006
2007
Il grande impegno dell’associazione nel contenimento dell’incidenza dei costi della struttura rispetto ai costi totali, pari al 9,4% nel 2007 (9,8% nel 2006, 9,95% nel 2005 e 10,87% nel 2004) è stato conseguito grazie alla razionalizzazione del personale di sede, all’implementazione di procedure di acquisto da fornitori, alla pianificazione finanziaria e all’attento monitoraggio dell’eleggibilità delle spese sui progetti.
Composizione oneri diversi di gestione
costo personale spese generali spese di comunicazione spese di rappresentanza sopravvenienze passive oneri finanziari ammortamenti
2007 2006 2005 0%
20%
40%
60%
bilancio d’esercizio al 31 dicembre 2007 | bilancio sociale 2007
80%
100%
119
A.C.R.A. - Associazione di Cooperazione Rurale in Africa e America Latina BILANCIO D’ESERCIZIO AL 31 DICEMBRE 2007 RELAZIONE DELLA SOCIETA’ DI REVISIONE
bilancio d’esercizio al 31 dicembre 2007 | bilancio sociale 2007
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bilancio dâ&#x20AC;&#x2122;esercizio al 31 dicembre 2007 | bilancio sociale 2007
121
bilancio dâ&#x20AC;&#x2122;esercizio al 31 dicembre 2007 | bilancio sociale 2007
122
Schemi di bilancio: STATO PATRIMONIALE AL 31 DICEMBRE 2007 ATTIVITA’ Liquidità Casse Banche Casse e banche in loco per progetti (allegato n.1) Investimenti finanziari a breve Totale liquidità Crediti Sovvenzioni MAE per progetti all’estero (allegato n.2) Sovvenzioni MAE per progetti in Italia (allegato n.2) Sovvenzioni UE per progetti all’estero (allegato n.2) Sovvenzioni UE per progetti in Italia (allegato n.2) Sovvenzioni per progetti in consorzio con altre ONG (allegato n.2) Sovvenzioni Regione Lombardia per progetti all’estero (allegato n.2) Sovvenzioni per progetti finanziati all’estero (allegato n.2) Sovvenzioni per progetti altri finanziatori (allegato n.2) Quote ACRA da raccogliere (allegato n.3) Quote Controparti da ricevere (allegato n.2) Crediti verso clienti Crediti Diversi Totale crediti Magazzino Giacenza magazzino Totale magazzino Immobilizzazioni Materiali: Immobili Attrezzature varie Centro elaborazione dati Macchine ufficio Mobili ed arredi Automezzi meno fondi ammortamento Totale immobilizzazioni matriali Immateriali: Software Spese di pubblicità e marketing Totale immobilizzazioni immateriali Finanziarie: Partecipazioni Fondo Nextra Euro Monetario Depositi cauzionali Totale immobilizzazioni finanziarie Totale immobilizzazioni Ratei e risconti attivi TOTALE ATTIVITA’ Impegni per progetti con contratti già sottoscritti Quote ACRA valorizzate Quote Controparti valorizzate Totale impegni per progetti di contratti già sottoscritti Totale impegni per fideiussioni bilancio d’esercizio al 31 dicembre 2007 | bilancio sociale 2007
2007
2006
9.199 986.164 940.945 761.447 2.697.756
4.473 638.511 739.672 377.500 1.760.156
4.559.919 461.996 8.666.260 -0 55.683 162.914 886.115 3.835.631 856.833 13.156 179.044 19.677.549
5.050.208 65.567 5.855.022 65.117 - 69.793 583.942 49.363 698.487 3.047.715 482.274 20.197 179.177 16.027.276
14.449 14.449
10.446 10.446
97.049 15.812 70.687 22.658 19.220 37.960 263.386 (149.053) 114.333
97.049 10.052 70.687 19.443 17.900 215.131 (122.428) 92.704
1.036 15.369 16.405
2.071 10.449 12.520
14.048 174.505 6.180 194.732 325.470 33.812 22.749.035
14.548 145.242 6.180 165.969 271.194 18.069.071
1.355.051 5.235.793 6.590.844
1.538.147 6.934.863 8.473.010
329.318
646.801
123
PASSIVITA’
2007
2006
Verso banche
50.000
-
Verso fornitori
49.133
107.213
Tributari e sociali
12.213
22.846
4.822
4.620
Debiti diversi
139.419
43.793
Totale debiti
255.586
178.471
6.302.188
6.121.552
Debiti
Debiti verso collaboratori
Fondi realizzazione progetti Fondi per realizzazione progetti MAE all’estero (allegato n.4) Fondi per realizzazione progetti MAE in Italia (allegato n.4)
438.801
94.009
Fondi per realizzazione progetti UE all’estero (allegato n.4)
13.725.427
9.536.810
-
60.950
Fondi per realizzazione progetti UE in Italia (allegato n.4) Fondi per realizzazione progetti in consorzio con altre ONG (allegato n.4)
71.614
Fondi per realizzazione progetti Regione Lombardia all’estero (allegato n.4)
286.124
697.212
8.012
-48.430
1.394.739
1.323.193
Fondi per realizzazione progetti finanziati all’estero (allegato n.4) Fondi per realizzazione progetti altri finanziatori (allegato n.4) Fondi per realizzazione campagne Fondi realizzazione progetti Trattamento di fine rapporto
-
75.275
11.603 22.238.507
17.710.021
991
10.653
29.803
25.594
689
-
Fondo dotazione Organismo
23.013
22.251
Fondi dotazione Immobili
40.520
40.520
Riserva integrazione progetti
85.009
80.799
Fondo lascito Gatti
30.174
Fondi per imprevisti Ratei e risconti passivi PATRIMONIO NETTO
Avanzo/disavanzo di gestione
44.745
761
223.460
144.331
22.749.035
18.069.071
Quote ACRA valorizzate
1.355.051
1.538.147
Quote Controparti valorizzate
5.235.793
6.934.863
Totale contratti sottoscritti per progetti da realizzare
6.590.844
8.473.010
329.318
646.801
Totale patrimonio netto TOTALE PASSIVITA’ E PATRIMONIO NETTO Contratti sottoscritti per progetti da realizzare
Totale impegni per fideiussioni
bilancio d’esercizio al 31 dicembre 2007 | bilancio sociale 2007
124
Schemi di bilancio: CONTO ECONOMICO AL 31 DICEMBRE 2007
RICAVI
2007
2006
1.378.225
1.078.630
Progetti MAE in Italia
45.491
216
Progetti UE all’estero
2.161.221
1.060.959
113.906
292.212
14.390
193.108
Proventi da enti istituzionali per progetti Progetti MAE all’estero
Progetti UE in Italia Progetti in consorzio con altre ONG Progetti Regione Lombardia all’estero
251.431
290.243
Progetti finanziati all’estero
240.035
941.578
Progetti di altri finanziatori
508.920
704.976
4.713.619
4.561.921
Totale proventi per realizazione progetti Raccolta da privati per progetti Raccolta per progetti MAE all’estero
193.383
246.614
Raccolta per progetti MAE in Italia
5.537
-
Raccolta per progetti UE all’estero
665.415
129.205
2.672
14.399
60
78.520
Raccolta per progetti UE in Italia Raccolta per progetti Regione Lombardia all’estero Raccolta per progetti finanziati all’estero Raccolta per progetti altri finanziatori
199.157 166.763
75.420
Totale raccolta da privati per progetti
1.033.830
743.315
Proventi da campagne
30.471,32
-
5.777.920
5.305.236
103.489
65.063
2.990
3.252
Proventi contributivi
177.274
174.956
Quote organizzative
344.974
313.857
7.346
-
Totale proventi realizzazione progetti e campagne Ricavi dei coordinamenti nei paesi di intervento Proventi diversi Quote associative
Rimanenza di magazzino Proventi straordinari: 5 x 1000 Interessi e sopravvenienze Totale proventi diversi (allegato n.3) TOTALE RICAVI bilancio d’esercizio al 31 dicembre 2007 | bilancio sociale 2007
46.984 64.040
91.797
643.608
583.862
6.525.017
5.954.161
125
COSTI
2007
2006
1.504.872
1.325.243
Progetti MAE in Italia
112.227
216
Progetti UE all’estero
2.826.636
1.189.700
116.577
306.611
Progetti in consorzio con altre ONG
14.390
193.108
Progetti Regione Lombardia all’estero
251.491
368.763
Progetti finanziati all’estero
240.035
1.141.198
Progetti di altri finanziatori
681.220
780.397
5.747.448
5.305.236
30.471
0
5.777.920
5.305.236
95.451
65.063
330.843
349.038
Costi per realizzazione progetti Progetti MAE all’estero
Progetti UE in Italia
Totale costi per realizzazione progetti Costi per campagne Totale costi per realizzazione progetti e campagne Costi dei coordinamenti nei paesi di intervento Oneri diversi Costo personale e collaboratori Spese di rappresentanza
15.720
9.972
Spese per comunicazione
67.816
59.703
Oneri finanziari
29.103
27.655
Sopravvenienze passive
18.752
16.545
138.925
112.493
5.742
7.697
Totale oneri diversi (allegato n.4)
606.901
583.101
Utile/perdita d’esercizio
44.745
761
6.525.017
5.954.161
Spese generali Ammortamenti ed accantonamenti
TOTALE COSTI
bilancio d’esercizio al 31 dicembre 2007 | bilancio sociale 2007
126
Nota integrativa al Bilancio chiuso al 31 dicembre 2007 Cenni sui risultati della Gestione Il Bilancio dell’esercizio 2007 chiude con un avanzo di gestione di 44.745 Euro. Lo scenario che emerge dalla lettura dei dati del bilancio 2007 conferma lo stato di buona salute di cui gode l’associazione, testimoniato dall’incremento nel valore dei progetti gestiti e nelle spese sostenute per la realizzazione degli stessi, dall’elevata liquidità, dall’ottimo andamento degli incassi dei crediti nei confronti degli enti finanziatori, dal rafforzamento del patrimonio netto, nonché dall’incremento della raccolta da privati. Progetti MAE all’estero
Realizzazione progetti L’analisi delle risorse impiegate per la realizzazione dei progetti nel corso dell’anno conferma la significatività dei progetti cofinanziati da enti pubblici, all’interno dei quali va segnalato l’incremento dei fondi erogati dall’Unione Europea, la tenuta dei progetti supportati da finanziatori privati e la contrazione delle attività sui progetti finanziati all’estero, dovuta alla chiusura di un progetto principale. Il tutto in un quadro di incremento delle risorse complessivamente distribuite sui vari progetti nella misura dell’8,3% rispetto al 2006. Per una lettura più esplicativa si rimanda alla tabella sottostante e ai relativi commenti:
2007
%
2006
%
% differenza
1.504.872
26,2
1.325.243
24,7
13,6
Progetti MAE in Italia
112.227
1,9
216
-
-
Progetti UE all’estero
2.826.636
49,2
1.189.700
22,2
137,6
116.577
2,0
306.611
5,7
-62,0
Progetti UE in Italia Progetti Regione Lombardia Sub-totale Progetti in consorzio con altre ONG Altri finanziatori Progetti finanziati all’estero Totale
251.491
4,4
368.763
6,9
-31,8
4.811.803
83,7
3.190.533
59,4
50,8
14.390
0,2
193.108
3,6
-92,5
681.220
11,9
780.397
14,5
-12,7
240.035
4,2
1.141.198
21,3
-79,0
5.747.448
100
5.305.236
100
8,3
Nell’ambito dei progetti esteri cofinanziati dal Ministero degli Affari Esteri hanno assunto un peso rilevante i progetti di agricoltura biologica in Argentina, di valorizzazione della Medicina Tradizionale in Senegal, di elettrificazione rurale di Madunda in Tanzania, di educazione in Ciad e di sostegno sanitario nella regione di Goundi in Ciad. Si segnala inoltre, che nel corso della seconda metà dell’anno sono stati avviati tre nuovi progetti, di cui uno in Ecuador, uno in Ciad e uno in Burkina Faso. Vi sono stati inoltre due progetti cofinanziati dal Ministero degli Affari Esteri in Italia, uno di educazione ed uno di sensibilizzazione, realizzati nel corso dell’anno sul territorio in collaborazione con altre ONG italiane (ASPEM, PIME, COSPE). Per quanto riguarda i progetti cofinanziati dalla Uniobilancio d’esercizio al 31 dicembre 2007 | bilancio sociale 2007
ne Europea, si segnalano in particolare i progetti acqua in Ecuador, Senegal, Tanzania e Nicaragua, di turismo responsabile a Zanzibar, e di sviluppo locale in Ciad e Camerun. In particolare i progetti infrastrutturali in Senegal e Tanzania, come pure quelli in Ciad e Camerun sono partiti a fine 2006 o nel corso dei primi mesi del 2007. Per il progetto cofinanziato dall’Unione Europea in Italia Education for Rural People, nel corso dell’anno si è provveduto alla registrazione delle ultime spese sostenute dai partner europei sul progetto, ormai concluso. Tra i progetti promossi dalla Regione Lombardia si segnalano quelli di tutela ambientale e cura tradizionale in Senegal, di sostegno alla facoltà di Medicina in Ciad, di lotta alla malnutrizione attraverso la Moringa Olei-
127
fera in Ciad, e di gestione delle risorse ambientali a Madunda in Tanzania. I progetti in consorzio con altre ONG hanno registrato una sostanziale riduzione a seguito della chiusura a fine 2006 dei progetti di ricostruzione post-tsunami in Sri Lanka (capofila COOPI) e sulla valorizzazione della risorsa caffè in Bolivia (capofila CICCDA). Nel corso del 2007 si sono invece avviati alcuni piccoli progetti di Educazione allo Sviluppo in Italia, che avranno sviluppo nel corso del 2008. La contrazione dei progetti finanziati da altri finanziatori va imputata alla conclusione nel corso dell’anno della realizzazione dell’Ospedale Policlinico di N’Djanema in Ciad, con il supporto della Fondazione Italo Monzino e dell’Associazione Amici di Goundi, e del progetto acqua in Bolivia, finanziato dall’AATO Venezia; parzialmente compensati dalle spese sostenute in Ciad e dal nuovo progetto acqua in Boliva finanziato dalla Fondazione Mediafriends. Si segnala infine la conclusione del progetto Esteli finanziato in loco, relativo alla ricostruzione dopo l’uragano Mitch in Nicaragua. Tra i principali micro-progetti Nuovi progetti Titolo
Bolivia -Acqua
Data avvio 1/7/07
Ente Finanziatore
Fondazione Mediafriend ONLUS Tanzania - Kisongo 1/7/07 Regione Lombardia Italia - Migrazioni 15/9/07 MAE (capofila ICEI) Burkina Faso - Ambiente 1/10/07 MAE Italia - Microfinanza 15/10/07 MAE (capofila CIPSI) Bolivia -Rafforzamento 1/02/08 UE delle OECAS Camerun – Disabili 1/2/08 UE Italia - Acqua 1/2/08 MAE Italia – Buon Governo 1/02/08 MAE (capofila ICEI) Nicaragua - San Juan 2/2/08 UE Nicaragua - San Carlos 2/2/08 UE Zanzibar - Acqua 1/3/08 UE Salvador - Giovani 1/4/08 UE Camerun – Fondazione 1/5/08 MAE Bethlem Altri Totale
finanziati e realizzati in loco nel corso dell’anno si segnalano progetti di istruzione nelle scuole e valorizzazione dell’estratto di Neem in Ciad, progetti di tutela ambientale e della biodiversità in Senegal, progetti di valorizzazione turistica, tutela ambientale e sovranità alimentare in Nicaragua. Per il futuro si prevede un ulteriore incremento dei progetti cofinanziati dall’Unione Europea, per numerosi progetti di durata triennale in pieno svolgimento e per sei nuovi progetti appena avviati (tra fine 2007 e inizio 2008). Simili considerazioni possono essere fatte per la progettazione supportata dal Ministero degli Affari Esteri, prevista in aumento a causa del fatto che l’anno 2008 vede la conclusione di tre progetti nel corso degli ultimi mesi, il pieno sviluppo di quelli in corso e di quelli avviati recentemente, oltre all’avvio di due nuovi progetti, uno in Italia e uno in Camerun. Si evidenzia infine che nel corso del 2007 sono stati approvati una serie di nuovi progetti, le cui attività sono iniziate in parte nel 2007 e in parte nei primi mesi del 2008.
Sovvenzione Quote da Apporto Apporto Totale budEnte raccogliere valorizz. valorizz get progetto ACRA ACRA controp. 1.020.569 33.425 668.500 1.722.494 198.730 22.238* 772.949 86.415* 1.174.744
4.100* 120.650 28.683* 392.627
8.017* 100.280 66.817* -
112.508 -
198.730 34.355* 1.106.387 181.915* 1.567.371
1.118.850 246.474 34.673* 686.331 704.006 750.000 744.243 773.179
224.453 37.505 10.600* 234.919 235.924 299.742 249.406 77.651
81.375 155.899
24.745 546.285
1.343.303 390.099 45.273* 921.250 939.930 1.049.742 993.649 1.553.014
153.152 8.486.553
61.886 1.978.146
445.813
215.083 1.352.038 12.262.550
* Si tratta esclusivamente della quota di budget in gestione ad ACRA e non il totale budget del progetto.
bilancio d’esercizio al 31 dicembre 2007 | bilancio sociale 2007
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Fatti di rilievo intervenuti dopo la chiusura dell’esercizio La pratica avviata nel corso del 2007 volta al riconoscimento della personalità giuridica dell’associazione si è conclusa positivamente nel gennaio 2008, con l’iscrizione di ACRA nel registro degli enti con personalità giuridica tenuta a cura della Prefettura di Milano. A fine 2007 sono stati pubblicati i primi dati relativi al numero di scelte, effettuate in sede di dichiarazione dei redditi 2006, dai contribuenti che hanno devoluto il 5 x 1000 alle organizzazioni di utilità sociale. ACRA è stata scelta da 1.388 contribuenti, dato in lieve miglioramento rispetto a quello ottenuto l’anno precedente (1.375 scelte per i redditi 2005). Non sono ancora stati resi noti i valori economici di tali scelte che, nelle prevista ipotesi di autonoma sostenibilità della struttura dell’associazione, dovrebbero incrementare il valore del patrimonio netto, procedendo al progressivo consolidamento dello stesso. È stato inoltre portato avanti il progetto di gestire tempestivamente gli impegni di cofinanziamento sui progetti in avvio e in corso, che ha portato buoni risultati per quanto riguarda i nuovi progetti Acqua a Zanzibar e San Carlos in Nicaragua, che hanno trovato il supporto di alcune fondazioni private. Struttura e contenuto del Bilancio Il Bilancio è costituito dallo Stato Patrimoniale, dal Rendiconto Economico al 31 dicembre 2007 e dalla presente Nota Integrativa. Il Bilancio è stato redatto in conformità del Codice Civile. La Nota integrativa ha la funzione di fornire l’illustrazione, l’analisi ed in taluni casi un’integrazione dei dati esposti in Bilancio, ritenute necessarie a dare una rappresentazione veritiera e corretta, anche se non richieste da specifiche disposizioni di Legge. Si evidenzia, infine, che non si sono verificati nel corso dell’esercizio 2007, casi eccezionali tali da rendere necessario il ricorso alle deroghe previste dal Codice Civile, all’art. 2423. Ai fini di una maggiore chiarezza del Bilancio, vengono inoltre, forniti i seguenti allegati: • Giacenza di casse e banche in loco per progetti (allegato 1); • Situazione patrimoniale progetti: crediti per bilancio d’esercizio al 31 dicembre 2007 | bilancio sociale 2007
sovvenzioni da enti finanziatori e crediti per quote monetarie partner locali da ricevere (allegato 2); quote monetarie ACRA da raccogliere (allegato 3); fondo per realizzazione progetti (allegato 4); • Proventi Diversi (allegato 5); • Oneri diversi (allegato 6). Controllo interno Gli uffici di sede esercitano un monitoraggio costante ed effettuano verifiche periodiche, anche in loco, per garantire la corretta tenuta della contabilità relativa ai progetti. La contabilità dei progetti cofinanziati da Ministero degli Affari Esteri e Unione Europea è oggetto di audit amministrativi da parte di Dottori Commercialisti iscritti all’Albo dei Revisori Contabili, in sede di rendicontazione annuale delle spese sostenute agli enti finanziatori. I funzionari del Ministero degli Affari Esteri e dell’Unione Europea preposti al controllo del rispetto da parte dell’associazione dei vincoli in termini di gestione amministrativa e gestionale dei progetti cofinanziati, hanno svolto anche nel corso del 2007 alcune verifiche in loco presso le sedi locali di ACRA, che non hanno dato esito a rilievi. Il Bilancio è stato sottoposto a revisione contabile da parte della Società PKF Italia S.p.A. Principi contabili e criteri di valutazione L’Associazione opera come “Organizzazione Non Governativa - ONLUS”. Come tale, pur non sussistendo un obbligo di predisporre il Bilancio di esercizio secondo gli schemi previsti dalla normativa civilistica, l’Associazione ha deciso di redigere il proprio bilancio uniformandosi il più possibile a quanto previsto dalla normativa di Legge, integrata dai Principi contabili di riferimento, predisposti dai Consigli Nazionali dei Dottori Commercialisti e Ragionieri. I principi contabili e i criteri di valutazione utilizzati nella redazione del Bilancio al 31 dicembre 2007 non si discostano da quelli utilizzati per la preparazione del Bilancio dell’esercizio precedente, ad eccezione della
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riclassificazione degli apporti monetari previsti a carico dei partner locali di progetti, dai conti d’ordine ai crediti nei confronti dei partner locali, se supportati da contratti vincolanti, o a raccolta quote a carico di ACRA, se i relativi contratti sono in corso di formalizzazione. Tale trattamento consente di presentare con maggiore trasparenza tutto l’impegno di raccolta di cui l’ONG deve dare testimonianza agli enti sovventori, e permette alla stessa di dare visibilità e monitorare meglio il rispetto degli impegni presi dai partner locali. La riclassificazione è stata effettuata a fini comparativi anche sui saldi al 31 dicembre 2006. I criteri di valutazione adottati sono i seguenti: a) Liquidità Le consistenze di cassa e i depositi bancari sono iscritti al valore nominale. Il cambio di riferimento per l’iscrizione dei valori delle banche in loco per progetti in valuta estera, è quello della data di fine anno. Le differenze di cambio derivanti dall’adeguamento sono state iscritte nel Conto Economico. b) Crediti I crediti sono iscritti secondo il presumibile valore di realizzo. c) Immobilizzazioni materiali Le immobilizzazioni materiali, che costituiscono beni strumentali, vengono sistematicamente ammortizzate in ogni esercizio sulla base delle aliquote economicotecniche determinate in relazione alle residue possibilità di realizzo, ridotte della metà nell’anno di acquisizione. Sono iscritte al costo d’acquisto, eventualmente rivalutato e comprensivo degli oneri accessori.
Immobili
3%
Attrezzature varie
20 %
Centro elaborazione dati
20 %
Macchine ufficio
20 %
Mobili ed arredi
25 %
Automezzi
in funzione della durata del progetto
d) Immobilizzazioni Immateriali Sono iscritte al costo di acquisto ed ammortizzate sistematicamente in conto, in 5 esercizi. Le spese di pubblicità e marketing vengono ammortizzate in 5 esercizi, a partire da quello successivo e in funzione della durata del finanziamento ad esso correlato. e) Immobilizzazioni Finanziarie Le partecipazioni, che rappresentano investimenti duraturi, sono valutate col metodo del costo, rappresentato dal costo di acquisto o di sottoscrizione, incluso gli eventuali oneri accessori. Il costo viene ridotto in caso di perdite permanenti di valore. I titoli relativi ad investimenti di liquidità duraturi, sono iscritti al costo, che in ogni caso, non è superiore al valore di mercato. Nel caso di perdite permanenti di valore, il valore iscritto in bilancio viene svalutato. I depositi cauzionali sono iscritti al valore nominale. f) Ratei e Risconti Sono iscritte in tali voci, quote di costi e proventi, comuni a due o più esercizi, in applicazione del principio di competenza temporale. g) Debiti I debiti sono iscritti al loro valore nominale. h) Fondi realizzazione progetti I ‘Fondi realizzazioni progetti’ rappresentano l’impegno di spesa che ACRA ha assunto nei confronti degli enti finanziatori per completare le attività previste, e non ancora realizzate, per tutti i progetti in corso ed approvati dagli enti sovventori. Sono iscritti al loro valore nominale. i) Fondo trattamento di fine rapporto Nella voce ‘Trattamento di fine rapporto’ è stato indicato l’importo calcolato a norma dell’art. 2120 C.C. e corrisponde all’effettivo impegno della Società nei confronti dei singoli dipendenti alla data di chiusura del bilancio, dedotte le eventuali anticipazioni corrisposte. l) Fondi per imprevisti Tale fondo risulta accantonato a fronte di rischi generici legati alla gestione dei progetti. m) Contabilizzazione delle operazioni di gestione bilancio d’esercizio al 31 dicembre 2007 | bilancio sociale 2007
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Contabilizzazione dei progetti In relazione al fatto che i progetti d’intervento dell’Associazione hanno propria autonomia gestionale e finanziaria l’organizzazione amministrativa-contabile di ACRA gestisce in regime di contabilità separata ogni progetto attivato. Ciò significa che i Crediti, i Debiti, i Proventi e gli Oneri relativi alla gestione dei progetti vengono contabilizzati in sezioni di Stato Patrimoniale e Conto Economico distinte rispetto a quelle utilizzata per la gestione delle attività di struttura e generali. La contabilizzazione delle operazioni relative alla gestione dei progetti avviene nel rispetto del principio della competenza, a cui l’associazione ha convertito il proprio bilancio a partire dall’esercizio 2006. La registrazione contabile dei singoli progetti avviene nel momento in cui i progetti presentati agli enti finanziatori sono stati approvati e i contratti relativi alla realizzazione degli stessi sono stati firmati dall’associazione e dall’ente finanziatore. Tutti i progetti sono contabilizzati nel modo seguente: • i crediti nei confronti degli enti finanziatori sono registrati nell’Attivo dello Stato Patrimoniale tra i crediti, suddivisi per ente finanziatore, nella misura prevista nel contratto che regola il progetto; • le quote monetarie che, per contratto, ACRA si è impegnata a raccogliere tra i privati sono registrate nell’Attivo dello Stato Patrimoniale tra i crediti, nella misura prevista contrattualmente; tale voce accoglie anche eventuali apporti monetari a carico di partner locali, se questi non risultano obbligati contrattualmente all’adempi mento nei confronti dell’associazione; • gli apporti monetari a cui, per contratto, eventuali controparti italiane o locali si sono impegnate sono registrati nell’Attivo dello Stato Patrimoniale tra i crediti, nella misura prevista contrattualmente; • gli apporti di beni o servizi, contrattualmente previsti in natura, da parte di ACRA o di controparti locali sono registrati nei conti d’ordine, secondo gli importi valorizzati presenti nel contratto; • il valore totale delle attività da realizzare per il progetto, al netto degli apporti valorizzati, è registrato nel Passivo dello Stato Patrimoniale tra i Fondi Realizzazione Progetti, suddivisi per ente finanziatore; bilancio d’esercizio al 31 dicembre 2007 | bilancio sociale 2007
• i costi sostenuti per la realizzazione delle attività di progetto, se previsti nel contratto del progetto e quindi rendicontabili all’ente finanziatore, sono registrati a Conto Economico tra i costi per realizzazione progetti; • le donazioni finalizzate ai singoli progetti che ACRA raccoglie vengono registrate a riduzione delle quote monetarie ancora da raccogliere e a riduzione delle attività da realizzare, oltre che a Conto Economico tra i Proventi per progetti da privati; • a fine anno vengono registrati a Conto Economico Proventi per progetti da enti finanziatori nella misura contrattualmente prevista in relazione ai costi sostenuti nell’esercizio. Contabilizzazione delle attività di struttura e generali I costi e i ricavi relativi alla struttura e generali, quali i costi del personale di sede non imputato a progetti, i proventi da quote associative, organizzative e da recuperi vari, i costi e i proventi delle attività di comunicazione, raccolta fondi ed eventi, l’affitto della sede di Milano e le spese accessorie, gli ammortamenti, gli oneri e i proventi finanziari, le sopravvenienze, sono contabilizzati per competenza, con ricorso quando necessario, alla rilevazione di Ratei e Risconti. L’avanzo/disavanzo di gestione è quindi il risultato delle operazioni di gestione della struttura, gestite per competenza. n) Altre informazioni Alcune voci relative al Bilancio dell’esercizio precedente possono essere riclassificate per renderle comparabili con quelle del presente esercizio. Per il dettaglio delle stesse, si vedano i commenti delle singole voci di bilancio. o) Fiscalità L’Associazione non svolge attività commerciale e di conseguenza non è assoggettabile all’IRES. Beneficia anche, dell’esenzione IRAP, come previsto dalla normativa regionale. Le donazioni che vengono effettuate all’Associazione sono deducibili fiscalmente nel limiti previsti dalla legge.
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bilancio dâ&#x20AC;&#x2122;esercizio al 31 dicembre 2007 | bilancio sociale 2007
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STATO PATRIMONIALE
Banca Intermobiliare c/c 291-3 Totale Banca Intermobiliare
Commenti alle principali Voci di Bilancio
B.Intesa c/c 97491/15
41.920 41.920 251.153
Totale Banca Intesa 251.153
ATTIVITA’
Liquidità La liquidità è formata: dai saldi attivi delle casse (in contanti e in valuta estera), dai conti bancari attivi in Italia, dal conto corrente postale, dagli investimenti finanziari a breve, dalle giacenze di cassa e banca in loco per progetti in valuta estera. Rispetto al 31 dicembre 2006 (Euro 1.760.156), la voce ha registrato un significativo incremento, pari a Euro 937.600, ammontando a Euro 2.697.756, dovuto all’incasso nel corso degli ultimi 2 mesi dell’esercizio delle tranche iniziali sui progetti in avvio finanziati dall’Unione Europea. Il saldo Cassa si compone come segue: Descrizione
Valore
Cassa contanti
7.445
Cassa valute
1.754
TOTALE CASSE
9.199
La Cassa valuta è costituita dall’insieme di varie valute estere in deposito, e fine anno risulta composta quasi esclusivamente da Dollari USA.
C/c post.14268205
49.210
C/c post.6549660
3.087
Libretto postale TOTALE BANCHE
52.425 986.164
Tutti i conti correnti sono utilizzati sia per la gestione ordinaria che per i progetti. Gli investimenti finanziari a breve corrispondono a investimenti in un fondo monetario di Banca Intermobiliare in cui si fa transitare la liquidità per investimenti a breve termine nell’attesa dell’utilizzo dei fondi ricevuti. L’ammontare di tale investimento temporaneo al 31 dicembre 2007 è pari a 761.447 Euro. Il saldo delle giacenze di cassa e banca nei Paesi di intervento e in Italia per progetti si compone come segue:
Descrizione
Valore
Bolivia
40.706
Camerun
Il saldo Banche si compone come segue:
128 Totale c/c postali
Ecuador Nicaragua
168.015 54.258 215.898
Descrizione
Valore
Senegal
B. Etica c/c102164
90.812
Tanzania
184.949
B. Etica c/c 512630
12.646
Ciad
234.071
Totale Banca Etica 103.458
Rep. Dominicana
88.337
3.409
B.P.M. c/c 8183
525.888
Argentina
11.034
B.P.M. c/c 9075
9.281
Burkina Faso
23.101
Carte di credito prepagate
2.040
Attività Italia
-82.832
Totale
940.945
Totale B.P.M. 537.209 bilancio d’esercizio al 31 dicembre 2007 | bilancio sociale 2007
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Nelle giacenze di cassa e banca sopra riportate sono comprese le disponibilità monetarie a fine anno 2007 nei Paesi d’intervento sia liquide in cassa, che nelle varie banche. Trattasi dei trasferimenti di denaro effettuati da ACRA Sede ai Coordinamenti ACRA Estero, che sviluppano i Progetti in loco e che risultano convertiti in euro al cambio di fine anno. Tali somme trasferite sono di fatto acconti che la sede invia ai gestori dei progetti, destinati ad essere interamente spesi per acquisire i beni, i servizi e le prestazioni previste dai Progetti stessi. In pratica, trattasi di transazioni numerarie assimilabili ad giacenze in moneta estera per spese non ancora effettuate (vedi allegato n.1). Sebbene le giacenze di cassa e banca complessive di ogni paese abbiamo sempre saldo positivo, è possibile che la situazione contabile di alcuni progetti mostri saldi negativi, dovuti a sfasamenti temporali tra l’ammontare dei trasferimenti effettuati dalla sede e le spese sostenute in loco, in quanto nella maggioranza dei casi i progetti non hanno conti correnti bancari dedicati e quindi sono possibili i ‘prestiti’ tra progetti che risultano gestiti con gli stessi conti correnti bancari. Il saldo negativo relativo alle attività in Italia (Euro -82.832) è relativo a crediti e debiti nei confronti di partner di progetti di Educazione allo Sviluppo in Italia ed Europa, per attività di svolgere o già svolte, che
verranno liquidati non appena ACRA riceverà l’erogazione del saldo atteso da parte degli enti finanziatori (principalmente Ministero degli Affari Esteri).
Crediti Il saldo al 31 dicembre 2007 ammontante a Euro 19.677.549, risulta superiore di Euro 3.650.273 rispetto al saldo riclassificato dell’anno precedente, pari a Euro 16.027.276 , a causa di due effetti principali: la stipula di nuovi e maggiori contratti per progetti finanziati dall’Unione Europea e il significativo incremento nelle quote che ACRA si è impegnata a raccogliere a fronte di progetti in corso, in avvio, o recentemente conclusi. Per quanto riguarda questo ultimo aspetto va rilevato che l’aumento nelle quote ACRA da raccogliere, legato all’aumento nel volume dei progetti gestiti e cofinanziati dall’Unione Europea, accoglie anche l’apporto monetario ai progetti previsto a carico dei partner locali di ACRA, per i quali sono in corso di formalizzazione i relativi contratti. Fino al 2006 tali importi venivano presentati all’interno dei conti d’ordine, mentre a partire da questo bilancio sono stati spostati in questa voce in quanto la responsabilità finale della raccolta nei confronti dell’ente finanziatore ricade comunque sull’associazione.
Descrizione
Valore
Sovvenzioni MAE per progetti all’estero
4.559.919
Sovvenzioni MAE per progetti in Italia
461.996
Sovvenzioni UE per progetti all’estero
8.666.260
Sovvenzioni UE per progetti in Italia
0
Sovvenzioni per progetti in consorzio con altre ONG
55.683
Sovvenzioni altri finanziatori per progetti all’estero
886.115
Sovvenzioni Regione Lombardia per progetti all’estero
162.914
Sovvenzioni per progetti finanziati all’estero
0 Totale crediti per sovvenzioni da enti finanziatori
Quote ACRA da raccogliere
14.792.886 3.835.631
Quote controparti da ricevere
856.833 Totale crediti
19.485.350
bilancio d’esercizio al 31 dicembre 2007 | bilancio sociale 2007
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Da rilevare che il significativo impegno di ACRA a raccogliere quote monetarie per la completa realizzazione dei progetti, ammontante ad Euro 3.835.631 al 31 dicembre 2007, ha portato alla stipula di accordi e contratti con enti sovventori, fondazioni, associazioni, ecc, che si sono impegnare ad apportare Euro 2.027.092, pari al 53% del totale, riducendo l’impegno residuo di ACRA ad Euro 1.808.538. La movimentazione nel corso dell’anno dei crediti verso enti finanziatori, delle quote ACRA da raccogliere e delle quote delle controparti da ricevere è dettagliatamente presentata per ogni progetto negli allegati 2 e 3. Il totale dei crediti verso clienti e diversi è pari a Euro 192.200, in contrazione di Euro 7.175 rispetto al 2006 quando ammontava a Euro 199.375. Il saldo dei crediti diversi si compone come segue: Descrizione
Valore
Crediti verso clienti
13.156
Crediti diversi
189.563
Fondo svalutazione crediti
-10.519
Totale crediti
192.200
Le principali voci che costituiscono il saldo sono rappresentate da crediti vantati nei confronti di partner di progetto per progetti non gestiti direttamente da ACRA, crediti verso ARCI per la gestione del Servizio Civile e crediti verso l’Erario per il 5 x 1000 relativo ai redditi 2005 (dichiarazioni 2006) per Euro 46.984.
Giacenza magazzino La giacenza di magazzino, costituita da oltre 10.000 CD di fiabe realizzate per promuovere la raccolta per i progetti, oltre che da 400 libri sul tema dell’Acqua e oltre 500 libri di fiabe “Il lama e la giraffa” ammonta ad un valore di Euro 14.449, in aumento rispetto al 2006 di Euro 4.002 per la realizzazione dei libri sull’acqua nel dicembre 2007.
Immobilizzazioni materiali Il valore delle Immobilizzazioni materiali si incrementa per l’acquisto di una auto da parte del coordinamento del Senegal. La movimentazione delle immobilizzazioni materiali è composta come segue: Categoria
Costo storico 31/12/06
Incrementi 2007
Costo storico 31/12/07
Immobili Attrez. Varie
97.049
-
10.052
5.760
Macchine ufficio
19.443
Mobili ed arredi Centro elaboraz.dati Automezzi Totale
Fondo Ammortamento 31/12/07
Valore residuo 31/12/07
97.049
-9.975
87.074
15.812
-10.628
5.184
3.215
22.658
-19.359
3.299
17.900
1.320
19.220
-18.066
1.154
70.687
-
70.687
-69.107
1.580
-
37.960
37.960
-21.919
16.041
215.131
48.255
263.386
149.054
114.332
Immobilizzazioni immateriali La voce ‘software’ diminuisce per la quota di ammortamento dell’esercizio, mentre le immobilizzazioni in corso, relative ad investimenti in oneri di direct marketing legati ad una attività di fund-raising volta all’acquisizione di donatori, verranno ammortizzate a partire dal 2008. L’attività, svolta con l’ausilio di consulenti esterni di settore e finanziariamente supportata per un quinquennio da Banca Etica, è stata avviata a fine 2006 e ha una durata prevista di 5 anni, in linea con la durata del finanziamento dedicato e del business plan redatto. bilancio d’esercizio al 31 dicembre 2007 | bilancio sociale 2007
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Categoria
Valore residuo 31/12/06
Incrementi 2007
Ammortamento 2007
Valore residuo 31/12/07
Software
2.071
-1.035
1.036
Spese di pubblicità e marketing
10.449
4.920
-
15.369
Totale
12.520
4.920
-1.035
16.405
Immobilizzazioni finanziarie Partecipazioni Il saldo delle Partecipazioni si compone come segue: Descrizione
Valore
Banca Etica
1.033
Cooper. Nazca
10.432
Etimos
2.582
Totale
14.047
Il valore delle quote delle partecipazioni iscritto nel bilancio 2007 al costo, si è ridotto di Euro 500 rispetto al 2006, a causa dell’uscita di ACRA dal Consorzio CONGES nel corso dell’esercizio. Non vi sono perdite permanenti di valore da considerare. ACRA detiene il 60 % della Cooperativa Nazca, sulla quale non esercita alcun tipo di controllo, detenendo un solo voto.
Fondo Nextra Euro Monetario L’Associazione nel passato, ha immobilizzato il proprio patrimonio a titolo d’investimento duraturo nel Fondo Nextra Euro Monetario. Il valore iscritto al 31 dicembre
2007, cresciuto di Euro 29.263 rispetto al 2006 per effetto del lascito testamentario della ex-Presidente di ACRA Maria Gatti del febbraio 2007, risulta essere inferiore all’attuale valore di mercato.
Depositi cauzionali Il saldo dei Depositi Cauzionali si compone come segue:
Descrizione
Valori
Depositi Cauzionale affitti
4.751
Dep. ENEL-TELECOM
1.428
Tot. depositi cauzionali
6.180
Il suo ammontare è rimasto invariato rispetto a quello al 31 dicembre 2006.
Ratei e risconti attivi I ratei e risconti attivi al 31 dicembre 2007 ammontano a Euro 33.812 e sono costituiti da donazioni e altri ricavi di competenza dell’esercizio, ma che hanno avuto manifestazione finanziaria nel corso dei primi mesi del 2008. bilancio d’esercizio al 31 dicembre 2007 | bilancio sociale 2007
136
PASSIVITA’
Debiti I debiti ammontano al 31 dicembre 2007 Euro 255.586, in aumento di Euro 77.115 rispetto all’esercizio precedente (Euro 178.471) a causa dell’erogazione nell’aprile 2007 di un mutuo chirografario concesso da Banca Etica a fronte di un progetto di direct marketing finalizzato all’acquisizione di nuovi donatori (importo Euro 50.000, durata anni 5 oltre 12 mesi di pre-ammortamento, tasso Eur 3m + 2.5%) e ai debiti sorti nei confronti dei ragazzi aderenti al progetto di Servizio Civile (Euro 39.283). L’associazione risulta affidata nei confronti del sistema bancario per complessivi Euro 600.000, cui nel corso dell’anno non ha mai fatto utilizzo. Fruisce inoltre di fideiussioni ricevute a garanzia della completa e corretta realizzazione dei progetti per gli enti sovventori per complessivi Euro 329.318. I debiti sono costituiti da debiti verso fornitori (Euro 49.133) per beni e servizi acquistati in Italia per la realizzazione dei progetti sia in Italia che all’estero, nonché per le spese generali e di struttura; da debiti verso l’Erario ed enti previdenziali (Euro 12.213), prevalentemente costituiti dalle ritenute sugli stipendi dei lavoratori del mese di dicembre; da debiti verso collaboratori (Euro 4.822) e da debiti diversi (Euro 139.419), verso associazioni, partner di progetto e ragazzi aderenti al progetto di Servizio Civile.
Fondi realizzazione progetti Tale voce accoglie tutto l’impegno di spesa che ACRA ha a fronte di contratti sottoscritti con enti finanziatori per la completa realizzazione dei progetti approvati, nella misura contrattualmente prevista, al netto delle attività già realizzate. Il saldo al 31 dicembre 2007 ammonta a Euro 22.238.507 e, confrontato con il saldo riclassificato al 31 dicembre 2006 pari a Euro 17.710.021, mostra un incremento di Euro 4.528.486, dovuto ai nuovi progetti finanziati dall’Unione Europea approvati nel corso del 2007 per Euro 10.632.166, che hanno più che compensato la contrazione della voce legata alle risorse impegnate nella realizzazione dei progetti nel bilancio d’esercizio al 31 dicembre 2007 | bilancio sociale 2007
corso dell’esercizio (Euro 5.757.448). La movimentazione dei fondi realizzazione progetti è dettagliatamente presentata per ogni progetto nell’allegato 4.
Trattamento di fine rapporto Il trattamento di fine rapporto ammontante a Euro 991 è costituito dall’accantonamento dell’esercizio a fronte dell’unico dipendente in essere, dopo la liquidazione nel corso dell’anno del TFR maturato dal precedente dipendente cessato nel giugno 2007.
Fondo imprevisti Il fondo imprevisti ammonta a Euro 29.803, in aumento di Euro 4.209 rispetto al 2006 per effetto dell’accantonamento dell’esercizio a fini prudenziali. Il fondo non è stato utilizzato nel corso dell’esercizio.
Ratei e risconti passivi I ratei e risconti passivi al 31 dicembre 2007 ammontano a Euro 689 e sono costituiti dal rateo relativo agli interessi passivi maturati sul finanziamento di Banca Etica fino a fine 2007, addebitati all’associazione nel corso dei primi mesi del 2008.
Patrimonio netto Il Fondo Dotazione Organismo ammonta a Euro 23.013 si è incrementato dell’avanzo di gestione dell’esercizio 2006, ammontante a Euro 761. Il Fondo Integrazione Immobili è pari a Euro 40.520 ed è rimasto invariato dall’anno precedente. La Riserva Integrazione Progetti ammonta a Euro 85.009 e si è incrementata nel corso dell’anno dello stanziamento di Euro 4.209. Nel febbraio 2007 è mancata la Presidente di ACRA Maria Gatti, che ha disposto testuariamente un lascito a favore dell’associazione, che il Consiglio Direttivo ha deliberato di destinare a Patrimonio Netto. Di conseguenza è stato costituito il Fondo Lascito Gatti, che vale Euro 30.174. L’avanzo di gestione che emerge dai dati del bilancio al 31 dicembre 2007 ammonta a Euro 44.745.
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CONTI D’ORDINE
Impegni per progetti con contratti già sottoscritti Vengono classificati in questa voce gli impegni che ACRA e i partner di progetto si sono contrattualmente assunti, anche nei confronti degli enti finanziatori, ad apportare beni e servizi in natura, per gli importi contrattualmente previsti e non ancora evasi. In particolare si tratta: - di valorizzazioni di prestazioni, beni e opere che ACRA deve apportare per Euro 1.355.051, - di valorizzazioni di prestazioni, beni e opere che i partner di progetto devono apportare per Euro 5.235.793.
Impegni per fideiussioni Sono ancora in essere gli impegni che l’Associazione aveva assunto in favore del MAE per quanto riguarda la chiusura del progetto 1137/G230/ACRA/BOLIVIA con l’Assicurazione UNIPOL per Euro 164.203, e gli impegni garantiti da Banca Intesa e BPM a favore di Regione Lombardia e Università di Milano, per Euro 165.115, per quanto riguarda la corretta e completa realizzazione dei progetti finanziati.
CONTO ECONOMICO RICAVI
Proventi da enti istituzionali per progetti I proventi per progetti accolgono gli importi maturati a favore degli enti finanziatori calcolati sulla base della percentuale di incidenza del loro contributo sul totale costo del progetto, applicata ai costi di progetto sostenuti nell’esercizio. Questo criterio ha come premessa fondamentale l’intera copertura finanziaria dei progetti sottoscritti, di cui la maggior parte a carico dell’ente finanziatore e il residuo a carico dell’associazione stessa e di eventuali partner di progetto. bilancio d’esercizio al 31 dicembre 2007 | bilancio sociale 2007
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I Proventi da enti istituzionali per progetti al 31 dicembre 2007 ammontano a Euro 4.713.619, in crescita di Euro 151.698 rispetto al saldo al 31 dicembre 2006 ammontante a Euro 4.561.921. La variazione è il frutto di più effetti che si compensano a vicenda, tra i quali vanno segnalati: l’incremento di Euro 344.870 (+32%) di proventi su progetti finanziati dal Ministero degli Affari Esteri, l’incremento di Euro 921.956 (+68%) di proventi su progetti finanziati dall’Unione Europea, la drastica riduzione di Euro 178.718 (-93%) di proventi su progetti in consorzio con altre ONG e di Euro 701.542 (-75%) di proventi su progetti finanziati all’estero, legati alla chiusura del progetto Esteli in Nicaragua.
Raccolta da privati per progetti Questa voce accoglie la quantificazione dei proventi pervenuti all’Associazione da parte di privati individui,gruppi di appoggio, associazioni e fondazioni per la realizzazione dei progetti cofinanziati da parte dei vari Enti. Il sensibile incremento nella raccolta dal 2006 (Euro 743.315) al 31 dicembre 2007 (Euro 1.033.830) è ascrivibile al forte impegno di ACRA nei progetti socio-sanitari nel distretto di Goundi in Ciad, a fronte dei quali è stato inaugurato l’Ospedale Policlinico di N’Djamena nell’ottobre 2007, e alla raccolta sui progetti legati al tema dell’acqua (in Tanzania, Senegal, Nicaragua, ed Ecuador).
Proventi da campagne Questa voce accoglie la raccolta effettuata nel corso dell’anno, pari a Euro 30.471, a fronte delle 3 campagne lanciate nel 2007 da ACRA a favore dell’acqua (Qualcuno non se la beve), della sovranità alimentare e dell’istruzione in Ciad (Adotta una scuola rurale!).
Ricavi dei coordinamenti nei paesi di intervento Sono stati inseriti i saldi dei proventi generatasi in loco in seguito a raccolta non finalizzata a singoli progetti, affitto locali, prestazioni di servizi offerte a terzi da parte dei coordinamenti di Senegal, Ciad, Nicaragua e Bolivia, per coprire i costi sostenuti dal coordinamento e non ascrivibili a progetti. bilancio d’esercizio al 31 dicembre 2007 | bilancio sociale 2007
Il saldo al 31 dicembre 2007 di Euro 103.489 è in incremento rispetto a quello al 31 dicembre 2006, pari a Euro 65.063, in linea con i maggiori costi sostenuti dai coordinamenti stessi.
Proventi diversi I proventi diversi sono le quote che permettono all’Associazione di poter svolgere la propria attività istituzionale di gestione e coordinamento del personale espatriato e delle spese per la realizzazione dei progetti finanziati, oltre che di comunicazione, raccolta fondi, formazione ed advocacy. Tali proventi sono costituiti dalle quote sociali che i soci annualmente versano, dai contributi e dalle donazioni ricevute per poter realizzare le varie iniziative, dalle quote organizzative che i vari Enti riconoscono all’Associazione per le attività amministrative e di coordinamento sui progetti, dai proventi finanziari, dai ricavi straordinari legati al 5x1000, da eventuali recuperi e sopravvenienze attive. Il saldo al 31 dicembre 2007 ammonta a Euro 643.608, in aumento di Euro 59.745 rispetto al saldo al 31 dicembre 2006 di Euro 583.862. La crescita è spiegata dagli effetti contrapporti di:un ricavo straordinario legato al 5 x 1000 sui redditi 2005, pari a Euro 46.984; un incremento delle quote organizzative maturate sulle attività progettuali realizzate, pari a Euro 31.116; un incremento nel valore delle rimanenze di magazzino, pari a Euro 7.346; e una contrazione delle sopravvenienze attive, per Euro 27.757. In particolare gli interessi e le sopravvenienze ammontano al 31 dicembre 2007 a Euro 64.040 e sono costituite dagli interessi finanziari realizzati su investimenti di liquidità e da recuperi di costi di struttura e generali imputati negli anni precedenti, mediante rendicontazione di progetti agli enti finanziatori. Il dettaglio della composizione del saldo al 31 dicembre 2007 è presentato nell’allegato 5.
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COSTI
Costi per realizzazione progetti Gli oneri per progetti cofinanziati sia in Italia che all’estero rappresentano le spese effettive che vengono sostenute in Italia e all’estero durante l’anno per la realizzazione dei progetti e che sono eleggibili ai fini della rendicontazione agli enti finanziatori. Gli oneri per realizzazione progetti al 31 dicembre 2007 ammontano a Euro 5.747.448, in espansione di Euro 442.212 rispetto al saldo al 31 dicembre 2006, pari a Euro 5.305.236. La variazione è il frutto di più effetti contrastanti, già analizzati all’interno dei proventi da enti istituzionali e da privati per progetti, tra i quali si segnalano: l’incremento di Euro 291.640 (+22%) di costi su progetti finanziati dal Ministero degli Affari Esteri, l’incremento di Euro 1.446.902 (+97%) di costi su progetti finanziati dall’Unione Europea, la drastica riduzione di Euro 178.718 (-93%) di costi su progetti in consorzio con altre ONG e di Euro 901.163 (-79%) di costi su progetti finanziati all’estero, legati alla chiusura del progetto Esteli in Nicaragua. Il dettaglio della composizione del saldo al 31 dicembre 2007 è presentato nell’allegato 4, all’interno del prospetto di movimentazione dei fondi realizzazione progetti.
attività progettuali per la prima volta con il presente bilancio, per renderla coerente con la presentazione delle voci dei relativi proventi. Il saldo al 31 dicembre 2007 di Euro 95.451 è in crescita rispetto a quello al 31 dicembre 2006, pari a Euro 65.063, ed accoglie costi generali e di struttura, oltre che eventuali perdite su micro-progetti finanziati in loco per i coordinamento di Bolivia, Camerun, Nicaragua, Senegal, Tanzania e Ciad.
Oneri diversi Sono gli oneri che l’Associazione sostiene per poter svolgere la propria attività e sono costituiti dagli stipendi che riconosce ai lavoratori, a spese di rappresentanza per viaggi, alle spese di comunicazione e raccolta fondi, alle spese generali di struttura (affitto, utenze sede, ecc.), agli ammortamenti dei cespiti di sede, agli oneri finanziari, a eccedenze di spese su programmi e sopravvenienze passive. Il saldo al 31 dicembre 2007 ammonta a Euro 606.901, in crescita di Euro 23.800 rispetto al saldo al 31 dicembre 2006 di Euro 583.101, essenzialmente legata allo sviluppo delle spese generali di sede (+Euro 26.432) per affitto sede, formazione del personale, manutenzione di server e consulenti informatici. Il dettaglio della composizione del saldo al 31 dicembre 2007 è presentato nell’allegato 6.
Costi per campagne
Utile (perdita) d’esercizio
Questa voce accoglie le spese sostenute nel corso dell’anno, pari a Euro 30.471, a fronte delle 3 campagne lanciate nel 2007 da ACRA a favore dell’acqua (Qualcuno non se la beve), della sovranità alimentare e dell’istruzione in Ciad (Adotta una scuola rurale!). Si tratta in particolare di costi di personale, di comunicazione, di partecipazione ad eventi e di realizzazione di mostre, sostenuti in grande parte in Italia e residualmente in loco.
È costituito dalla differenza tra i proventi e gli oneri: l’anno 2007 si chiude con un avanzo di gestione di Euro 44.745, che si propone all’Assemblea di destinare al “Fondo dotazione organismo”.
Costi dei coordinamenti nei paesi di intervento Tale voce è stata presentata in modo distinto dalle
Altre informazioni L’Associazione ha redatto il documento programmatico sulla sicurezza ai sensi del DL. GS. 196/2003. Il Presidente
Angelo Locatelli bilancio d’esercizio al 31 dicembre 2007 | bilancio sociale 2007
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MODULO DI FEEDBACK
Al fine di ottenere indicazioni e suggerimenti utili per la prossima edizione di bilancio sociale, vi preghiamo di compilare il seguente questionario e di farlo pervenire a: ACRA, via Breda 54 - 20126 Milano, oppure via fax al n° 02-2552270, oppure via e-mail a emanuelabandettini@acra.it. Il questionario è anche compilabile on-line dal sito www.acra.it.
Gruppo di appartenenza: Socio
Lavoratore
Media
Finanziatore
Volontario
Beneficiario
Partner di progetto
.......................
1. Qual è il suo giudizio complessivo sul bilancio sociale 2007 di ACRA? molto positivo
positivo
sufficiente
scarso
2. Il bilancio sociale le ha fatto scoprire qualcosa dell’associazione che prima non conosceva? no
si
note ........................................... . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
3. Per migliorare il bilancio sociale di ACRA suggerirebbe di: coinvolgere maggiormente gli “stakeholder” nella redazione accrescere le informazioni qualitative sulle attività realizzate accrescere le informazioni quantitative semplificare e aumentare la leggibilità ampliare una o più sezioni:...... . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .. . . . altro:................................ . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .. . . . altro:................................ . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .. . . .
4. Cosa vorrebbe sapere in più, meglio, diverso? ................................................. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .. . . . ................................................. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .. . . . ................................................. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .. . . . ................................................. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .. . . .
5. Ulteriori osservazioni sul bilancio sociale: ................................................. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .. . . . ................................................. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .. . . . ................................................. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .. . . . ................................................. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .. . . . bilancio d’esercizio al 31 dicembre 2007 | bilancio sociale 2007
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Sedi ACRA in Italia e nel mondo ACRA Italia Via E. Breda 54 20126 Milano Tel. +39 02 27000291 Fax +39 02 2552270 Web: www.acra.it E-mail: info@acra.it ACRA Nicaragua Calle Carmen Casa No.523, Reparto S. Juan, de la UNIVAL 1/2 Cuadra al Sur APDO. 1545, Correo Central JN, Managua Tel. +505 277 4888 Fax +505 277 4676 E-mail: acracore@ibw.com.ni Referente: Gianantonio Ricci E-mail: gianantonioricci@acra.it ACRA Ecuador Calle Alemania 616 y Mariana de Jesús Quito Fax/Tel. +593 2 2529692 / +593 2 2546023 E-mail: acra.ecuador@andinanet.net Referente: Sara Caria E-mail: saracaria@acra.it ACRA Bolivia Pasaje Subteniente Aramayo 1008 Esquina Jaimes Freire C.P. 10424 Sopocachi - La Paz Tel./Fax +591 2 2410708 E-mail: acracoor@entelnet.bo Referente: Carlo Krusich E-mail: carlokrusich@acra.it ACRA Burkina Faso Ouagadougou Tel. +226 5045 2699 Diapaga Tel. +226 4079 1062 Referente: Rocco Troisi E-mail: roccotroisi@acra.it bilancio sociale 2007
ACRA Camerun BP 115 Maroua Tel. +237 229 18 71 E-mail: acracam@braouz.net Referente: Terenzio Dell’Orto E-mail: terenziodellorto@acra.it ACRA Ciad BP 1099 - N’Djamena Tel. +235 2 519 223 Fax +235 2 518 458 E-mail: ACRA.ciad@intnet.td Referente: Matteo Cantoro E-mail: matteocantoro@acra.it ACRA Senegal Villa n. 10011 Quartier Sacre Coeur III - Dakar Tel. +221 33 827 6413 Fax +221 867 1910 Referente: Aissatou N’Diaye E-mail: acradk@sentoo.sn Ufficio di Ziguinchor: 41, HLM Boudody Tel. +221 33 991 3526 Referente: Mario Milanesi E-mail: mariomilanesi@acra.it ACRA Tanzania c/o Nazareth Center P.O. BOX 807 - Njombe - Iringa Region Tel: + 255 753 168 065 + 255 782 776 7952 E-mail: tanzania@acra.it Referente: Emilio Todeschini E-mail: milotodeschini@acra.it ACRA Zanzibar PO Box 3067, Shangani - Stone Town - Zanzibar Tel. +225 787 21 89 95 Referente: Piera Freccero E-mail: pierafreccero@acra.it
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Come sostenere ACRA Conto corrente postale: CCP n° 14268205 Conto corrente bancario: Banca Prossima - IBAN: IT49 V033 5901 6001 0000 0001 475 Conto corrente bancario: Banca Popolare di Milano - IBAN: IT78 S055 8417 0600 0000 0081 83 Carta di credito: sul sito www.acra.it
Deducibilità fiscale delle donazioni Il vostro contributo ad ACRA è fiscalmente deducibile; non è richiesta nessuna particolare modalità per effettuare il versamento, ma è necessario conservare la ricevuta dei versamenti ai fini fiscali. L’articolo 14 del Decreto Legge 35/2005 (decreto legge sulla competitività) ha modificato le regole per usufruire dei benefici fiscali a fronte di liberalità in denaro o in natura erogate da persone fisiche e da enti soggetti all’imposta sulle società a favore di ONLUS. In particolare sono deducibili dal reddito fino al 10% del reddito complessivo dichiarato e comunque nella misura massima di euro 70.000 all’anno.
5 x 1.000 a favore di ACRA Anche nel 2008 è possibile sostenere i progetti di ACRA devolvendole il 5 per mille delle tasse. Lo stesso speriamo che sia confermato anche per gli anni futuri. A tale fine è necessario firmare nel riquadro dedicato alle Onlus e scrivendo sotto la firma del contribuente il codice fiscale di ACRA: 97020740151. I modelli di dichiarazione utilizzabili sono: - Modello integrativo CUD dell’anno in corso per i redditi dell’anno precedente. Il modello va richiesto al proprio datore di lavoro o ente pensionistico. - Modello 730/1-bis dell’anno in corso per i redditi dell’anno precedente. - Modello Unico dell’anno in corso per i redditi dell’anno precedente. Ricordiamo che la devoluzione del 5 X 1000 alle Onlus non costituisce un costo per chi effettua la dichiarazione dei redditi, ma rappresenta una piccola parte della destinazione delle imposte. bilancio sociale 2007
ACRA ringrazia tutti gli operatori, i collaboratori, i volontari e i sostenitori dei progetti, delle campagne e delle attività che, anche nel 2007, le hanno permesso di proseguire l’azione iniziata 40 anni fa a favore dello sviluppo di alcuni dei Paesi più poveri del Sud del mondo. Si ringraziano in particolare: Unione Europea, FAO, UNICEF, Fondo Mondiale per l’Ambiente (FEM), Ministero Affari Esteri, Presidenza del Consiglio dei Ministri, Ufficio Nazionale Servizio Civile, Regione Lombardia, Regione Friuli-Venezia-Giulia, Provincia di Milano, Provincia di Biella, Provincia di Trento, Comune di Milano, AATO Laguna di Venezia, ATO Provincia di Milano, ASL Pescara, Organizzazione Mondiale del Turismo, IFAD, Cooperazione Francese, CILSS (Comité Inter Etat de Lutte à la secheresse au Sahel), Fonds Français pour l’Environnement Mondial, Plan National de Cambios Climaticos de la Bolivia, Ministero dell’Agricoltura e dell’Idraulica del Senegal, Fundacion Pro Salud Reproductiva, Fondazione CARIPLO, Fondazione I. Monzino, Fondazione R. Grandi, Fondazione Mediafriends ONLUS, Fondazione Rumi, Fondazione Vela, Fondation Assistance Internationale (Svizzera), P.I.M.E., Anlaids, Programma Allianzas UICN/NORAD, Comitato di Jumelage Kadjamor di Cherbourg-Octeville (Francia), Itsos Albe Steiner (Milano), Sana Logone, Associazione Amici di Goundi di Milano, Associazione Ticinese “Insieme si può”, Tavola Valdese, AGEFIL Srl - ALCATEL SpA - ALSI SpA - Banca Popolare di Milano SpA - BRACCO - Casa editrice EMI - Etatec - FIBA - GUNA S.p.A. - Istituto Geografico De Agostini - Libraccio SpA - MEDIASET - MELPART SpA - Osteria Maga Furla - Osteria Picaflor Treeboo - VEGA SpA - Misereor, TASM SpA, Gruppo di sostegno Cellule Compagne, Centro Poggeschi di Bologna, Gruppo di sostegno Castel del Piano (GR), Pro loco di Barzana (BG), C. Imbert, il Gruppo di allestimento e spedizione container e tutti i professionisti e consulenti che hanno offerto gratuitamente i loro servizi.
Bilancio Sociale 2007
Bilancio Sociale 2007
D ENTRO
LE STRADE DEL
V ILLAGGIO G LOBALE
V ILLAGGIO G LOBALE LE STRADE DEL
D ENTRO