Risorse naturali

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I believe a leaf of grass is no less than the journey-work of the stars, and the pismire is equally perfect, and a grain of sand, and the egg of the wren, and the tree-toad is a chef-d’oeuvre for the highest, and the running blackberry would adorn the parlors of heaven, and the narrowest hinge in my hand puts to scorn all machinery, and the cow crunching with depress’d head surpasses any statue, and a mouse is miracle enough to stagger sextillions of infidels. Walt Whitman, Song of Myself (XXXI), Leaves of grass, 1855


ŠACRA - Dicembre 2010


/ CHI SIAMO

ACRA - Cooperazione Rurale in Africa e America Latina - è un’Organizzazione non governativa, senza scopo di lucro, laica e indipendente fondata nel 1968 e riconosciuta dal Ministero degli Affari Esteri italiano e dall’Unione Europea. La storia di ACRA è quella di un impegno che parte dalla constatazione di un paradosso: il 75% delle persone che vivono sotto il livello della povertà estrema, con meno di 1,25 $ al giorno, risiede in aree rurali, dove più copiose e accessibili dovrebbero essere le risorse necessarie al proprio sostentamento. In molti Paesi in via di sviluppo questa percentuale arriva a superare l’85%. Tale contraddizione riflette una distorsione dei diritti fondamentali che incidono sullo sviluppo umano: istruzione; accesso all’acqua potabile; sovranità alimentare; sanità di base; iniziativa economica, parità di genere e qualità dell’ambiente. L’impegno di ACRA è quello di creare le condizioni ambientali, economiche e sociali perché questi diritti possano essere esercitati senza distinzione, con particolare attenzione alle realtà rurali.

/ COME LAVORIAMO

Equità, partecipazione, responsabilità e solidarietà: questi princìpi hanno consentito ad ACRA di mantenere la propria identità rinnovandosi con la flessibilità necessaria per configurarsi come una Ong affidabile ed efficace. La peculiarità di ACRA è quella di riconoscere ai partner locali un ruolo fondamentale nell’ideazione e nell’implementazione di progetti e di programmi. Associazioni, organizzazioni di base, istituzioni e comunità rurali nel Sud e nel Nord del mondo conoscono i problemi del loro territorio e conoscono anche le soluzioni migliori per risolverli, ma hanno bisogno di finanziamenti, di alcune competenze e di forza per opporsi alle condizioni avverse in cui operano. ACRA interviene al loro fianco con programmi di sviluppo integrato e di lungo periodo attivando strategie partecipate e condivise che assicurano risultati di lungo periodo.

/ DOVE LAVORIAMO

Nel corso della sua storia, ACRA ha esteso i suoi interventi in diversi paesi dell’Europa, dell’Africa (Burkina Faso, Camerun, Ciad, Senegal, Tanzania), dell’America Latina (Bolivia, Ecuador, El Salvador, Honduras, Nicaragua) e dell’Asia (India). ACRA favorisce percorsi di sensibilizzazione e di cittadinanza attiva, facendosi portavoce delle istanze dei propri partner del Sud e del Nord del mondo.

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La povertà, la mancanza di risorse economiche, culturali e sociali si traducono in vulnerabilità territoriale, facendo aumentare il rischio e amplificando il danno, con conseguente ulteriore impoverimento delle popolazioni, in un circolo vizioso che pare difficile da spezzare

senza che vi sia un ripensamento globale degli attuali modelli di sviluppo. (Bruno De Marchi, Luigi Pellizzoni e Daniele Ungaro, Il rischio ambientale, Il Mulino, 2001)

Un moderno approccio alla gestione delle risorse naturali investe primariamente sulla / AMBIENTE UNA SFIDA PER IL FUTURO qualità delle attività antropiche che le usano e le trasformano. Non è pensabile agire per la tutela di un ambiente - sia esso in un contesto naturale, urbano o rurale - senza considerare le necessità e i diritti delle comunità che in quell’ambiente vivono e su quell’ambiente fondano il proprio sviluppo.

La Conferenza su Ambiente e Sviluppo (UNCED) svoltasi a Rio de Janeiro nel giugno 1992 ha tradotto la necessità di individuare modelli di produzione e di consumo più sobri nell’espressione “sviluppo sostenibile”, ossia uno sviluppo capace di consentire la soddisfazione dei bisogni individuali - e allo stesso tempo lo sviluppo delle culture e dei saperi - senza provocare danni al sistema biofisico del pianeta. Per ACRA occuparsi di sviluppo in aree rurali significa occuparsi di risorse naturali e di ambiente, intervenendo per la conservazione e l’uso sostenibile di acqua, di foreste, di suolo, di aree protette e di altri ecosistemi e biodiversità - anche transnazionali - e per la gestione dei rifiuti e la produzione di energia da fonti rinnovabili. Per questo motivo ACRA definisce con le comunità locali dei programmi articolati che favoriscono uno sviluppo economico sostenibile e garantiscano la tutela dei saperi e delle risorse naturali per le generazioni future. I progetti di ACRA sull’ambiente e sulle risorse naturali tendono infatti a includere varie componenti - dall’educazione alla realizzazione di infrastrutture - per affrontare i problemi in modo integrato: •

pianificazione: per la stesura di piani di gestione forestale, piani di bacino, piani di sviluppo locale, strategie per la resilienza ai cambiamenti climatici;

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interventi concreti sul campo: piantumazioni, protezione delle sorgenti d’acqua, sfruttamento sostenibile di specie animali e vegetali locali, avvio di attività generatrici di reddito, costruzione di impianti per la produzione di energia e di infrastrutture per l’acqua e per i servizi igienici;

buon governo e rafforzamento degli attori coinvolti: costituzione di comitati per la gestione di bacini idrici o aree forestali e di comitati di utenti per la gestione comunitaria delle infrastrutture idriche, energetiche e dei servizi igienici, corsi di formazione, scambi di esperienze.

I processi strategici che danno vita ai nostri interventi sono expert-based, ossia prendono spunto dalla conoscenza che i membri stessi della comunità hanno della propria biodiversità, del territorio, dell’economia e della società, nella convinzione che approfondite conoscenze tecniche non sempre aggiungano dati necessari all’elaborazione di piani e di progetti. La tutela degli ecosistemi, e in generale della biodiversità, avviene soprattutto indirettamente tramite progetti che alleviano le pressioni sulle risorse quali suolo e acqua. Ad esempio, il sostegno ad attività economiche alternative (come l’allevamento dei lama invece dell’agricoltura intensiva nel páramo ecuadoriano) o la promozione di risorse altrimenti dimenticate dalla ricerca agricola tradizionale (il baobab, la moringa oleifera, il neem) o, ancora, la realizzazione di sistemi per la gestione dei rifiuti e delle acque reflue. Tutte queste pratiche assicurano l’integrità ecologica degli ecosistemi e dei processi ecologici, e la tutela dell’ambiente, contribuendo così a ridurre sia il cambiamento climatico, sia i suoi effetti.

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/ LE BUONE PRATICHE NEI PAESI

Burkina Faso

L’area ecologica transfrontaliera WAP - che comprende i parchi naturali W e d’Arly (Burkina Faso e Niger) e Penjari (Benin) - è considerata la più importante dell’Africa occidentale per estensione e per varietà di specie. Per questo ecosistema straordinario, ACRA in Burkina Faso, Africa '70 in Niger, e Ricerca e Cooperazione in Benin, intervengono su quattro assi principali: la transumanza, la valorizzazione degli agro-sistemi e della biodiversità, l’educazione ambientale e l’eco-turismo.

Un progetto d'eccellenza NATURA E SVILUPPO ALLA PERIFERIA DEL PARCO W Nome progetto: Programma di sviluppo locale e conservazione della natura, gestione partecipativa delle risorse naturali ed economia della biodiversità nella Provincia della Tapoa, in Burkina Faso Il Parco W in Burkina Faso deve il nome a un tratto del Fiume Niger ricco di meandri che, visti dall'alto, formano una grande W. Dichiarato nel 1996 Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO, il parco è situato in un settore di transizione tra savana e foresta e costituisce un’importante riserva di biodiversità per la presenza dei più rappresentativi esemplari della fauna africana. Il progetto di ACRA si presenta come un intervento di sviluppo locale a vocazione ambientale che mira alla corretta gestione del territorio, in particolar modo delle sue risorse agro-silvo-pastorali. Il risultato principale del progetto è stato la realizzazione di Piani Comunali di Azione Ambientale (PCAA), frutto di un lavoro di analisi socio-ambientale durato più di un anno e che ha visto un’altissima partecipazione della popolazione della provincia. 5


Ai PCAA è seguita l’attuazione di un Fondo di Sviluppo Ambientale, che ha permesso il finanziamento di 164 microprogetti di sviluppo agricolo, valorizzazione delle risorse naturali, sistemazione e gestione di punti d’acqua, valorizzazione della pesca e della pastorizia, a beneficio di 14.486 beneficiari diretti. Le direzioni provinciali dei servizi tecnici statali e le amministrazioni comunali hanno partecipato a tutto il processo di selezione e monitoraggio dei progetti finanziati dal Fondo di Sviluppo Ambientale e alcuni rappresentanti comunali sono stati formati sul monitoraggio e sulla valutazione di microprogetti ambientali, creando un sistema semplice e pratico. I comuni, accompagnati dai servizi tecnici locali, diventano così attori principali nella gestione delle risorse naturali e nel monitoraggio dei microprogetti per lo sviluppo e la conservazione, garantendo benefici di lungo periodo anche dopo la chiusura del progetto. Il Ministero dell’Ambiente del Burkina Faso, attraverso la Direzione Generale della Conservazione della Natura (DGCN), partner principale del progetto, ha assicurato la copertura istituzionale dell’intervento ed essendo allo stesso tempo responsabile della Riserva Transfrontaliera della Biosfera W e uno tra gli attori importanti per la gestione del territorio, rimane protagonista nella gestione futura delle attività. Il progetto ha avviato un programma di educazione ambientale in più di cinquanta scuole primarie e secondarie della Provincia della Tapoa che ha coinvolto 5337 alunni e 94 insegnanti. Ogni percorso prevedeva il diretto coinvolgimento dell’insegnante, in modo da creare un bagaglio didattico da poter sviluppare autonomamente negli anni successivi, e un’attività di classe: rimboschimenti, fosse di compostaggio, vivai didattici e orti scolastici. Grazie alla collaborazione con la radio locale è stato inoltre realizzato un programma radiofonico, ascoltato da più di 25.000 persone, per discutere le tematiche ambientali e condividere i risultati del progetto. Il progetto si è concluso con l’organizzazione di un atelier finale che ha visto la presentazione e la valutazione dei risultati per permettere ai partner, agli attori e ai beneficiari dell’azione di apprezzare i risultati ottenuti a livello nazionale e regionale, di apportare suggerimenti e proposte di miglioramento e di capitalizzare l’intervento per il futuro.

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/ LE BUONE PRATICHE NEI PAESI

Ciad

ACRA è presente in Ciad da oltre quarant’anni e ha sviluppato diversi interventi in ambito sanitario e per la sicurezza alimentare e la gestione delle risorse naturali. In tema ambientale, i progetti realizzati da ACRA si sono focalizzati principalmente sulla lotta alla desertificazione. La strategia di ACRA in uno dei paesi più poveri al mondo è quella di compensare lo sfruttamento delle scarse risorse naturali attraverso la tutela delle foreste e la promozione di tecniche agricole sostenibili che valorizzino le colture locali, in particolare della moringa oleifera e del neem.

Un progetto d'eccellenza UN PROGETTO TRANSFRONTALIERO PER LA VALLE DEL LOGONE Nome progetto: Gestione partecipativa delle risorse forestali e promozione di iniziative economiche eco-compatibili nella Valle del Logone La Valle del Logone prende il nome dall’omonimo fiume, che segna il confine tra la Regione del Mayo Kebbi, Dipartimenti di Mayo Boneye e Kabbia, in Ciad, e quella dell’Estremo Nord, Dipartimento del Mayo Danay, in Camerun. In questa regione ACRA ha sviluppato un programma transfrontaliero, finanziato dall’Unione Europea, che promuove il coinvolgimento della popolazione su entrambe le rive del fiume, in attività di tutela delle risorse naturali. L’obiettivo principale del programma è di introdurre pratiche di gestione sostenibile delle risorse naturali, in particolare di quelle agro-forestali, per contribuire alla riduzione della deforestazione che ha esautorato il manto forestale, con conseguente accelerazione del processo di desertificazione e riduzione della fertilità del suolo. Per perseguire questo obiettivo, ACRA, in collaborazione con i partner locali camerunensi e ciadiani, sviluppa attività lungo due assi principali. Da un lato si raccolgono dati sulle risorse naturali dell’area e sullo stato delle foreste, per fornire alla popolazione e alle autorità locali competenti gli strumenti per pianificare un utilizzo sostenibile delle risorse (mappatura delle risorse del territorio tramite tecnologia GPS e questionari agli abitanti delle comunità locali). Dall’altro, si promuovono pratiche sostenibili di gestione delle risorse naturali, sviluppando attività e introducendo tecnologie che riducono il consumo di legna e di carbone, realizzando attività generatrici di reddito a basso impatto ambientale (filiere produttive del miele, del neem e dell’artigianato locale) e rafforzando gli interventi di conservazione e riforestazione. 7


/ LE BUONE PRATICHE NEI PAESI

Ecuador

L’Ecuador, nonostante la limitata estensione in termini di superficie geografica, è uno dei paesi con maggiore biodiversità del pianeta. ACRA mira a identificare, pianificare e mettere in pratica, con le comunità locali, modalità sostenibili di sfruttamento delle risorse forestali e faunistiche, con il fine di garantirne la disponibilità nel futuro. Gli interventi si concentrano su due ecosistemi fragili e di estrema importanza: il páramo, un ecosistema di altura che riveste un’importanza fondamentale per il regime idrico, e la foresta amazzonica.

Un progetto d'eccellenza CON IL POPOLO ACHUAR PER L’AMAzzONIA Nome progetto: Preservare l'identità culturale e le risorse naturali del popolo Achuar dell'Amazzonia ecuadoriana Il popolo Achuar dell’Ecuador vive prevalentemente nell’area sud-est, al confine con il Perù, nelle province di Morona-Santiago e di Pastaza. Si tratta di una popolazione indigena che vive di agricoltura, pesca e artigianato, dipendendo totalmente dalle risorse naturali della foresta. Le comunità Achuar stanno cambiando alcuni dei loro costumi e tradizioni passando da una cultura semi-nomade a una stanziale che determina una forte crescita demografica e mette a rischio l’equilibrio naturale del loro habitat. In collaborazione con la Fundacion Chankup': recursos por el futuro, con la federazione della nazionalità Achuar dell'Ecuador (NAE) e con le comunità achuar, per favorire il recupero e conservazione della fauna e della flora, in 17 comunità è stata realizzata la mappatura del territorio e della disponibilità delle risorse naturali e sono elaborati 17 piani di gestione ambientale.

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Sono state create 27 Riserve Ecologiche per un totale di 42.621,5ha di area protetta e, al fine di garantire l’accesso a un’alimentazione diversificata, sono stati eseguiti numerosi studi specifici per migliorare la produzione dell'orto familiare (aja) tradizionale (il numero delle specie coltivate è aumentato del 21,8%). Per migliorare le attivitĂ economiche delle famiglie, si sono organizzati 309 momenti di formazione su differenti tematiche (agricoltura biologica, conservazione delle risorse naturali, produzione agricola, artigianato) e sono stati creati 29 Gruppi Solidali di Lavoro(182 le famiglie coinvolte) per la gestione autonoma della produzione agricola e commerciale dei prodotti della foresta.

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/ LE BUONE PRATICHE NEI PAESI

Bolivia

Un’analisi della situazione boliviana mostra che la vera ricchezza del paese in tema ambientale alberga nella propria diversità biologica, ecologica e culturale e nelle strategie di autoconservazione che le popolazioni hanno applicato per secoli. Ma la degradazione dei fattori produttivi e l’impoverimento delle fasce rurali stanno progressivamente deteriorando le risorse naturali. In particolare si verifica l'ampliamento della “frontiera agraria”, principale causa del disboscamento e della rottura dei micro-sistemi di biodiversità della regione. A questo processo è importante opporre una adeguata e partecipata pianificazione del territorio e l'applicazione di strategie di conservazione e ottimizzazione della biodiversità. La sfida maggiore si configura nella partecipazione del corpo ampio della società nella gestione delle risorse naturali. Le parole-chiave degli interventi che sinora hanno ottenuto risultati efficaci sono: partecipazione, dialogo, informazione, integrazione delle attività e pianificazione degli interventi.

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/ LE BUONE PRATICHE NEI PAESI

Nicaragua

Honduras

In Nicaragua e in Centro America ACRA si occupa della gestione sostenibile delle risorse naturali dal 1992, in particolar modo della trasformazione delle tecniche tradizionali di agricoltura e pesca a metodi più sostenibili sia dal punto di vista ambientale che da quello economico. La scelta di ACRA è stata di dar priorità a questo tipo di attività soprattutto in zone naturali protette e nei territori confinanti. Proprio in questi luoghi infatti è urgente “ribaltare” l’apparente contraddizione fra la conservazione della natura e le attività economiche primarie delle popolazioni locali, attraverso la gestione sostenibile delle risorse naturali del tropico umido tramite iniziative come l’agro-ecologia, la riforestazione, l’ecoturismo e la pesca artigianale. In collaborazione con le autorità locali ACRA coordina la scrittura comunitaria di Piani d’Azione triennali in cui vengono individuati i problemi e le attività da intraprendere per la protezione e la conservazione delle risorse naturali, con particolare attenzione alle “zonas productoras de agua”, cioè micro-bacini idrici. ACRA è impegnata anche sul fronte della sensibilizzazione. Con i giovani si organizzano Brigadas Ecologicas, perché assumano la leadership delle attività dimostrative sulle buone pratiche di protezione delle risorse ambientali, come campagne di pulizia e raccolta di rifiuti e avvio di piccoli vivai in vista delle attività di riforestazione. Si sta inoltre preparando il lancio di una campagna di educazione ambientale integrale: nelle scuole per bambini e giovani, e attraverso i mezzi di comunicazione più diffusi (tv e soprattutto radio locali) per le donne e gli adulti.

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/ ACRA INTERNATIONAL NETWORK

ACRA è membro di IUCN, l’Unione Internazionale per la Conservazione della Natura (IUCN, International Union for Conservation of Nature). Questa affiliazione ci consente di essere in continuo contatto con altri attori che intervengono per la conservazione della biodiversità e degli ecosistemi e per lo sviluppo sostenibile. Ci permette quindi di essere aggiornati sulle nuove idee e le pratiche che ispirano le attività e le strategie in questo settore. ACRA contribuirà a questo scambio con la sua esperienza e la sua intelligenza, alimentando così il “laboratorio di pensiero” di IUCN. ACRA partecipa ai lavori della Partnership for Conservation animata da TNC, WWF, Greening Australia e Foundations of Success. Si tratta nel contempo di una rete di operatori e formatori per la conservazione delle risorse naturali e di un think tank alla ricerca di approcci sempre più efficaci e ora pronto ad approfondire il legame fra risultati ambientali e dimensione umana. Grazie all’adesione a WIN, il Water Integrity Network, il lavoro di ACRA sia arricchisce di una componente trasversale di vastissima portata: l’attenzione alla trasparenza, all’integrità, alla partecipazione e all’accountability, o - più semplicemente - al buon governo. Partita dall’esigenza di affrontare questi temi nei progetti per l’approvvigionamento di acqua, l’attenzione al buon governo viene gradualmente estesa alla gestione dell’acqua in senso più ampio, alla pianificazione e alla gestione delle risorse forestali, dei bacini e degli ecosistemi tutti, alla fornitura di energia, fino ai temi dell’educazione, della generazione di reddito e dell’agricoltura. In generale in tutti i progetti in cui è prevista la creazione di strutture di gestione o di decisione, o l’interazione con enti preposti - anche a livello di comunità locale - esisterà un’enfasi sulla trasparenza. Infine ACRA è parte del Contratto Mondiale sull’Acqua e del Water Justice Movement, per una gestione dell’acqua che ne rispetti il diritto umano e la natura di bene comune. Il Contratto e il Movement sono piattaforme di discussione per l’uso equo e solidale dell’acqua, per il beneficio di donne, uomini ed ecosistemi; per il consumo personale, per l’agricoltura e per altri settori; e per la riduzione degli effetti del cambiamento climatico.

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"Dovrete insegnare ai vostri figli che il suolo che essi calpestano è fatto dalle ceneri dei nostri padri. Affinchè i vostri figli rispettino questa terra, dite loro che essa è arricchita dalle vite della nostra gente. Insegnate ai vostri figli quello che noi abbiamo insegnato ai nostri: la terra è la madre di tutti noi. Tutto ciò che di buono arriva dalla terra arriva anche ai figli della terra. Se gli uomini sputano sulla terra, sputano su se stessi. Noi almeno sappiamo questo: la terra non appartiene all'uomo, è l'uomo che appartiene alla terra. Questo noi lo sappiamo". (Dalla trascrizione del discorso del capo indiano Seattle al presidente Usa Franklin Pierce,

gennaio 1854, in una delle sue versioni più nota, quella del professor Ted Perry)


La brochure “Risorse Naturali” è una produzione ACRA concepita nell’ambito del progetto “Sviluppo locale, gestione partecipativa delle risorse naturali ed economia dell’agro-biodiversità nella Provincia della Tapoa - Burkina Faso”.

Progetto realizzato da

Con il contributo di

ACRA Associazione di Cooperazione Rurale in Africa e America Latina Via E. Breda 54, 20126 Milano MI - Italia Tel. +39 02 27000291 Fax +39 02 2552270 - www.acra.it - info@acra.it ACRA salvaguardia l’ambiente utilizzando carta certificata FSC


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