Courtesy: Taka Ishii Gallery, Tokyo - Fondazione Cassa di Risparmio di Modena
ASTERISQUE design Paola Navone
WIRE design DOMINO 12 Paola Navone
AURA design BDS
Fondazione Bisazza Viale Milano, 56 36075 Montecchio Maggiore Vicenza, Italia Tel. +39 0444 707690 www.fondazionebisazza.it
Con la mostra ARAKI, curata da Filippo Maggia, la Fondazione Bisazza rende omaggio al celebre e controverso fotografo contemporaneo, Nobuyoshi Araki. In mostra, dal 21 settembre al 3 dicembre 2017, l’universo del maestro giapponese, dai nudi femminili, alle composizioni floreali, agli scorci cittadini e ai cieli di Tokyo. Più di settanta fotografie inducono l’osservatore ad una profonda riflessione sull’universo femminile, sull’eros e sulla morte. ondazione Bisazza celebrates Nobuyoshi Araki, one F of the most acclaimed and controversial contemporary photographers, with a solo exhibitcurated by Filippo Maggia. On show from September 21 to December 3 2017, the exhibit explores the world of the Japanese master photographer , from female nudes and floral compositions, to urban still lifes and Tokyo skyscapes. The exhibit showcases more than seventy photographs, encouraging visitors to reflect on the poignant topics of femininity, eros and death.
Courtesy: Taka Ishii Gallery, Tokyo - Fondazione Cassa di Risparmio di Modena
ASTERISQUE design Paola Navone
WIRE design DOMINO 12 Paola Navone
AURA design BDS
Fondazione Bisazza Viale Milano, 56 36075 Montecchio Maggiore Vicenza, Italia Tel. +39 0444 707690 www.fondazionebisazza.it
Courtesy: Taka Ishii Gallery, Tokyo - Fondazione Cassa di Risparmio di Modena
ASTERISQUE design Paola Navone
WIRE design DOMINO 12 Paola Navone
AURA design BDS
Fondazione Bisazza Viale Milano, 56 36075 Montecchio Maggiore Vicenza, Italia Tel. +39 0444 707690 www.fondazionebisazza.it
Courtesy: Taka Ishii Gallery, Tokyo - Fondazione Cassa di Risparmio di Modena
ASTERISQUE design Paola Navone
WIRE design DOMINO 12 Paola Navone
AURA design BDS
Fondazione Bisazza Viale Milano, 56 36075 Montecchio Maggiore Vicenza, Italia Tel. +39 0444 707690 www.fondazionebisazza.it
Courtesy: Taka Ishii Gallery, Tokyo - Fondazione Cassa di Risparmio di Modena
ASTERISQUE design Paola Navone
WIRE design DOMINO 12 Paola Navone
AURA design BDS
Fondazione Bisazza Viale Milano, 56 36075 Montecchio Maggiore Vicenza, Italia Tel. +39 0444 707690 www.fondazionebisazza.it
Courtesy: Taka Ishii Gallery, Tokyo - Fondazione Cassa di Risparmio di Modena
ASTERISQUE design Paola Navone
WIRE design DOMINO 12 Paola Navone
AURA design BDS
Fondazione Bisazza Viale Milano, 56 36075 Montecchio Maggiore Vicenza, Italia Tel. +39 0444 707690 www.fondazionebisazza.it
La fotografia di Nobuyoshi Araki
TRACES design Carlo Dal Bianco
Nobuyoshi Araki
Fondazione Bisazza celebrates Nobuyoshi Araki, one of the most acclaimed and controversial contemporary photographers, with a solo exhibitcurated by Filippo Maggia. On show from September 21 to December 3 2017, the exhibit explores the world of the Japanese master photographer, from female nudes and floral compositions, to urban still lifes and Tokyo skyscapes. The exhibit showcases more than seventy photographs, encouraging visitors to reflect on the poignant topics of femininity, eros and death.
BRAZILIAN AGATA design Campana Brothers
Con la mostra ARAKI, curata fa Filippo Maggia, la Fondazione Bisazza rende omaggio al celebre e controverso fotografo contemporaneo, Nobuyoshi Araki. In mostra, dal 21 settembre al 3 dicembre 2017, l’universo del maestro giapponese, dai nudi femminili, alle composizioni floreali, agli scorci cittadini e ai cieli di Tokyo. Più di settanta fotografie inducono l’osservatore ad una profonda riflessione sull’universo femminile, sull’eros e sulla morte.
“Per decidere di creare una Fondazione, bisogna possedere il senso della bellezza”, commenta Nobuyoshi Araki, fotografo giapponese (Tokyo, 1940) oggi unanimemente riconosciuto come una vera e propria star del panorama internazionale, alla proposta di una sua mostra personale alla Fondazione Bisazza. Conosciuto e dibattuto in tutto il mondo per i suoi provocanti e conturbanti ritratti di donne giapponesi spesso legate secondo la tecnica del bondage, Araki è una figura unica nella fotografia contemporanea, capace di aver fatto della sua esistenza - della sua vita che non distingue l’ambito privato da quello pubblico e professionale - il bacino da cui quotidianamente attingere per la creazione artistica. Tema ricorrente nella poetica di Araki è, come ricorda l’autore, l’esplorazione della “bellezza che risiede nello spazio infinitamente piccolo che sta fra la vita e la morte”, in quell’attimo in cui la bellezza celebra se stessa subito prima che inizi l’inevitabile processo di decadimento, di cui un perfetto esempio sono le immagini delle composizioni floreali. Nel ritratto femminile, la celebrazione di questo frammento temporale deve essere vissuta come punto d’arrivo di un processo intuitivo e immediatamente portata a compimento: “quando si fotografa una donna, basta un suo minimo movimento delle labbra, o un arrossamento improvviso della pelle, perché il fotografo si accenda, influenzando così la modella che reagisce d’istinto. Allora, in quel preciso istante, bisogna scattare”. Filippo Maggia
La fotografia di Nobuyoshi Araki
TRACES design Carlo Dal Bianco
Nobuyoshi Araki
Fondazione Bisazza celebrates Nobuyoshi Araki, one of the most acclaimed and controversial contemporary photographers, with a solo exhibitcurated by Filippo Maggia. On show from September 21 to December 3 2017, the exhibit explores the world of the Japanese master photographer, from female nudes and floral compositions, to urban still lifes and Tokyo skyscapes. The exhibit showcases more than seventy photographs, encouraging visitors to reflect on the poignant topics of femininity, eros and death.
BRAZILIAN AGATA design Campana Brothers
Con la mostra ARAKI, curata fa Filippo Maggia, la Fondazione Bisazza rende omaggio al celebre e controverso fotografo contemporaneo, Nobuyoshi Araki. In mostra, dal 21 settembre al 3 dicembre 2017, l’universo del maestro giapponese, dai nudi femminili, alle composizioni floreali, agli scorci cittadini e ai cieli di Tokyo. Più di settanta fotografie inducono l’osservatore ad una profonda riflessione sull’universo femminile, sull’eros e sulla morte.
“Per decidere di creare una Fondazione, bisogna possedere il senso della bellezza”, commenta Nobuyoshi Araki, fotografo giapponese (Tokyo, 1940) oggi unanimemente riconosciuto come una vera e propria star del panorama internazionale, alla proposta di una sua mostra personale alla Fondazione Bisazza. Conosciuto e dibattuto in tutto il mondo per i suoi provocanti e conturbanti ritratti di donne giapponesi spesso legate secondo la tecnica del bondage, Araki è una figura unica nella fotografia contemporanea, capace di aver fatto della sua esistenza - della sua vita che non distingue l’ambito privato da quello pubblico e professionale - il bacino da cui quotidianamente attingere per la creazione artistica. Tema ricorrente nella poetica di Araki è, come ricorda l’autore, l’esplorazione della “bellezza che risiede nello spazio infinitamente piccolo che sta fra la vita e la morte”, in quell’attimo in cui la bellezza celebra se stessa subito prima che inizi l’inevitabile processo di decadimento, di cui un perfetto esempio sono le immagini delle composizioni floreali. Nel ritratto femminile, la celebrazione di questo frammento temporale deve essere vissuta come punto d’arrivo di un processo intuitivo e immediatamente portata a compimento: “quando si fotografa una donna, basta un suo minimo movimento delle labbra, o un arrossamento improvviso della pelle, perché il fotografo si accenda, influenzando così la modella che reagisce d’istinto. Allora, in quel preciso istante, bisogna scattare”. Filippo Maggia
La fotografia di Nobuyoshi Araki
TRACES design Carlo Dal Bianco
Nobuyoshi Araki
ondazione Bisazza celebrates Nobuyoshi Araki, one F of the most acclaimed and controversial contemporary photographers, with a solo exhibitcurated by Filippo Maggia. On show from September 21 to December 3 2017, the exhibit explores the world of the Japanese master photographer , from female nudes and floral compositions, to urban still lifes and Tokyo skyscapes. The exhibit showcases more than seventy photographs, encouraging visitors to reflect on the poignant topics of femininity, eros and death.
BRAZILIAN AGATA design Campana Brothers
Con la mostra ARAKI, curata fa Filippo Maggia, la Fondazione Bisazza rende omaggio al celebre e controverso fotografo contemporaneo, Nobuyoshi Araki. In mostra, dal 21 settembre al 3 dicembre 2017, l’universo del maestro giapponese, dai nudi femminili, alle composizioni floreali, agli scorci cittadini e ai cieli di Tokyo. Più di settanta fotografie inducono l’osservatore ad una profonda riflessione sull’universo femminile, sull’eros e sulla morte.
“Per decidere di creare una Fondazione, bisogna possedere il senso della bellezza”, commenta Nobuyoshi Araki, fotografo giapponese (Tokyo, 1940) oggi unanimemente riconosciuto come una vera e propria star del panorama internazionale, alla proposta di una sua mostra personale alla Fondazione Bisazza. Conosciuto e dibattuto in tutto il mondo per i suoi provocanti e conturbanti ritratti di donne giapponesi spesso legate secondo la tecnica del bondage, Araki è una figura unica nella fotografia contemporanea, capace di aver fatto della sua esistenza - della sua vita che non distingue l’ambito privato da quello pubblico e professionale - il bacino da cui quotidianamente attingere per la creazione artistica. Tema ricorrente nella poetica di Araki è, come ricorda l’autore, l’esplorazione della “bellezza che risiede nello spazio infinitamente piccolo che sta fra la vita e la morte”, in quell’attimo in cui la bellezza celebra se stessa subito prima che inizi l’inevitabile processo di decadimento, di cui un perfetto esempio sono le immagini delle composizioni floreali. Nel ritratto femminile, la celebrazione di questo frammento temporale deve essere vissuta come punto d’arrivo di un processo intuitivo e immediatamente portata a compimento: “quando si fotografa una donna, basta un suo minimo movimento delle labbra, o un arrossamento improvviso della pelle, perché il fotografo si accenda, influenzando così la modella che reagisce d’istinto. Allora, in quel preciso istante, bisogna scattare”. Filippo Maggia
La fotografia di Nobuyoshi Araki
TRACES design Carlo Dal Bianco
Nobuyoshi Araki
ondazione Bisazza celebrates Nobuyoshi Araki, one F of the most acclaimed and controversial contemporary photographers, with a solo exhibitcurated by Filippo Maggia. On show from September 21 to December 3 2017, the exhibit explores the world of the Japanese master photographer , from female nudes and floral compositions, to urban still lifes and Tokyo skyscapes. The exhibit showcases more than seventy photographs, encouraging visitors to reflect on the poignant topics of femininity, eros and death.
BRAZILIAN AGATA design Campana Brothers
Con la mostra ARAKI, curata fa Filippo Maggia, la Fondazione Bisazza rende omaggio al celebre e controverso fotografo contemporaneo, Nobuyoshi Araki. In mostra, dal 21 settembre al 3 dicembre 2017, l’universo del maestro giapponese, dai nudi femminili, alle composizioni floreali, agli scorci cittadini e ai cieli di Tokyo. Più di settanta fotografie inducono l’osservatore ad una profonda riflessione sull’universo femminile, sull’eros e sulla morte.
“Per decidere di creare una Fondazione, bisogna possedere il senso della bellezza”, commenta Nobuyoshi Araki, fotografo giapponese (Tokyo, 1940) oggi unanimemente riconosciuto come una vera e propria star del panorama internazionale, alla proposta di una sua mostra personale alla Fondazione Bisazza. Conosciuto e dibattuto in tutto il mondo per i suoi provocanti e conturbanti ritratti di donne giapponesi spesso legate secondo la tecnica del bondage, Araki è una figura unica nella fotografia contemporanea, capace di aver fatto della sua esistenza - della sua vita che non distingue l’ambito privato da quello pubblico e professionale - il bacino da cui quotidianamente attingere per la creazione artistica. Tema ricorrente nella poetica di Araki è, come ricorda l’autore, l’esplorazione della “bellezza che risiede nello spazio infinitamente piccolo che sta fra la vita e la morte”, in quell’attimo in cui la bellezza celebra se stessa subito prima che inizi l’inevitabile processo di decadimento, di cui un perfetto esempio sono le immagini delle composizioni floreali. Nel ritratto femminile, la celebrazione di questo frammento temporale deve essere vissuta come punto d’arrivo di un processo intuitivo e immediatamente portata a compimento: “quando si fotografa una donna, basta un suo minimo movimento delle labbra, o un arrossamento improvviso della pelle, perché il fotografo si accenda, influenzando così la modella che reagisce d’istinto. Allora, in quel preciso istante, bisogna scattare”. Filippo Maggia
La fotografia di Nobuyoshi Araki
TRACES design Carlo Dal Bianco
Nobuyoshi Araki
ondazione Bisazza celebrates Nobuyoshi Araki, one F of the most acclaimed and controversial contemporary photographers, with a solo exhibitcurated by Filippo Maggia. On show from September 21 to December 3 2017, the exhibit explores the world of the Japanese master photographer , from female nudes and floral compositions, to urban still lifes and Tokyo skyscapes. The exhibit showcases more than seventy photographs, encouraging visitors to reflect on the poignant topics of femininity, eros and death.
BRAZILIAN AGATA design Campana Brothers
Con la mostra ARAKI, curata fa Filippo Maggia, la Fondazione Bisazza rende omaggio al celebre e controverso fotografo contemporaneo, Nobuyoshi Araki. In mostra, dal 21 settembre al 3 dicembre 2017, l’universo del maestro giapponese, dai nudi femminili, alle composizioni floreali, agli scorci cittadini e ai cieli di Tokyo. Più di settanta fotografie inducono l’osservatore ad una profonda riflessione sull’universo femminile, sull’eros e sulla morte.
“Per decidere di creare una Fondazione, bisogna possedere il senso della bellezza”, commenta Nobuyoshi Araki, fotografo giapponese (Tokyo, 1940) oggi unanimemente riconosciuto come una vera e propria star del panorama internazionale, alla proposta di una sua mostra personale alla Fondazione Bisazza. Conosciuto e dibattuto in tutto il mondo per i suoi provocanti e conturbanti ritratti di donne giapponesi spesso legate secondo la tecnica del bondage, Araki è una figura unica nella fotografia contemporanea, capace di aver fatto della sua esistenza - della sua vita che non distingue l’ambito privato da quello pubblico e professionale - il bacino da cui quotidianamente attingere per la creazione artistica. Tema ricorrente nella poetica di Araki è, come ricorda l’autore, l’esplorazione della “bellezza che risiede nello spazio infinitamente piccolo che sta fra la vita e la morte”, in quell’attimo in cui la bellezza celebra se stessa subito prima che inizi l’inevitabile processo di decadimento, di cui un perfetto esempio sono le immagini delle composizioni floreali. Nel ritratto femminile, la celebrazione di questo frammento temporale deve essere vissuta come punto d’arrivo di un processo intuitivo e immediatamente portata a compimento: “quando si fotografa una donna, basta un suo minimo movimento delle labbra, o un arrossamento improvviso della pelle, perché il fotografo si accenda, influenzando così la modella che reagisce d’istinto. Allora, in quel preciso istante, bisogna scattare”. Filippo Maggia
La fotografia di Nobuyoshi Araki
TRACES design Carlo Dal Bianco
Nobuyoshi Araki
ondazione Bisazza celebrates Nobuyoshi Araki, one F of the most acclaimed and controversial contemporary photographers, with a solo exhibitcurated by Filippo Maggia. On show from September 21 to December 3 2017, the exhibit explores the world of the Japanese , from female nudes and floral master photographer compositions, to urban still lifes and Tokyo skyscapes. The exhibit showcases more than seventy photographs, encouraging visitors to reflect on the poignant topics of femininity, eros and death.
BRAZILIAN AGATA design Campana Brothers
Con la mostra ARAKI, curata fa Filippo Maggia, la Fondazione Bisazza rende omaggio al celebre e controverso fotografo contemporaneo, Nobuyoshi Araki. In mostra, dal 21 settembre al 3 dicembre 2017, l’universo del maestro giapponese, dai nudi femminili, alle composizioni floreali, agli scorci cittadini e ai cieli di Tokyo. Più di settanta fotografie inducono l’osservatore ad una profonda riflessione sull’universo femminile, sull’eros e sulla morte.
“Per decidere di creare una Fondazione, bisogna possedere il senso della bellezza”, commenta Nobuyoshi Araki, fotografo giapponese (Tokyo, 1940) oggi unanimemente riconosciuto come una vera e propria star del panorama internazionale, alla proposta di una sua mostra personale alla Fondazione Bisazza. Conosciuto e dibattuto in tutto il mondo per i suoi provocanti e conturbanti ritratti di donne giapponesi spesso legate secodo la tecnica del bondage, Araki è una figura unica nella fotografia contemporanea, capace di aver fatto della sua esistenza - della sua vita che non distingue l’ambito privato da quello pubblico e professionale - il bacino da cui quotidianamente attingere per la creazione artistica. Tema ricorrente nella poetica di Araki è, come ricorda l’autore, l’esplorazione della “bellezza che risiede nello spazio infinitamente piccolo che sta fra la vita e la morte”, in quell’attimo in cui la bellezza celebra se stessa subito prima che inizi l’inevitabile processo di decadimento, di cui un perfetto esempio sono le immagini delle composizioni floreali. Nel ritratto femminile, la celebrazione di questo frammento temporale deve essere vissuta come punto d’arrivo di un processo intuitivo e immediatamente portata a compimento: “quando si fotografa una donna, basta un suo minimo movimento delle labbra, o un arrossamento improvviso della pelle, perché il fotografo si accenda, influenzando c osì l a m odella c he r eagisce d’istinto. Allora, in quel preciso istante, bisogna scattare”. Filippo Maggia
Courtesy: Taka Ishii Gallery, Tokyo - Fondazione Cassa di Risparmio di Modena
ASTERISQUE design Paola Navone
WIRE design DOMINO 12 Paola Navone
AURA design BDS
Fondazione Bisazza Viale Milano, 56 36075 Montecchio Maggiore Vicenza, Italia Tel. +39 0444 707690 www.fondazionebisazza.it