Parte 4

Page 1

Caprrolo XXV.

NUNZIATURA IN SPAGNA. (r 593 - r600)

EL mentre si succedevano questi vari incidenti ed accidenti, il patriarca Camillo dava principio alla sua missione, accompagnato dai più fervidi auguri della famiglia e dalla infinita malignità dei gelosi. La nunziatura in Ispagna era la piùr ambita di tutte: erc íI cardinalato dí quelli che non possono esser cardíncli. Anzitutto era la piìr lucrosa, comportando oltre all'assegno personale una guantità di emolumenti o percentuali che, di diritto, spettavano al capo-missione sugli atti che passavanà per le sue mani; ") ma Ia fama di tali redditi era maggiore di quel che fosse in realtà, perché, se riscossi onestamente, ciò che aweniva di rado, non La mèta. compensavano di molto le grandi spese che un nunzio doveva sostenere per una dignitosa rappresentanza e per I'efficienza della propria cancelleria. Il patriarca, partendo da Roma, aveva avuto Ia speranza e I'illusione che, per poco che la sua missione avesse durato vari anni, avrebbe potuto apportare un notevole sollievo alla invalidità Énanziaria di casa Caetani; ma essendo una persona profondamente retta e le sue " facoltà ', limitate, si accorse dopo qualche tempo che Madrid non era l'.. Eldorado ', di cui aveva fama. Comunque, I'esser presso Filippo II, sul cui impero non tramontava mai il sole, dava al nunzio (che aveva anche podestà di legato de latere) grandissima autorità perché, per tramite ") I guadagni della nunziatura in Ispagna erano più o meno coepicui, conforme alle facotta n: il card. Sega guadagnò " 2 000 scudi al mese; monr. Speciano e Taverna I 600; De Grassis I 200. Ma questo è bene che non sl sappía se non da mons. IIl.^o pahíarca perchè dà ombrc a offcíalí ín Roma (Relaz. Severini, B. U.8., Misc. 55 bis, p. 516), Poco tempo dopo Ia morte del patriarca fu redatto uno specchio sommario delle entrate e uscite dulante i sette alni della sua nunziatura; INTROITI

Prowisioni e utili Percentuale

a

16000 scudi

su 610000 scudi

I'nno

ll2.000

Spese

di

casa

Educazione

di

Mantenimento

Spagna

E.000

e d'ufÉcio a 120C0 scudi Benedetto

di

I'anuo

Caetani

Ruggero Caetani

(4 anni?) come collettore

36.É{}0

sc.

148.600

84.000 12.000

in Fiandra

e

tre anni in Spagna 7.0fi) Viaggio del duca Pietro in Spagaa 6.0fl) Spese per la venuta di Gio. Fr. Aldobraudini 6.000 lden per. l'uditore Camillo Borgh$c 500 Nozzc e viaggio di Filippo ltl 12.000

Elemosine Spcse varie (onesse)

2.520 5.650

Totale

riscossi

Totale

SPESE

Andata e útorno dalla

sc, 1416:o

Ayalzo nctto scudi 4 930, riportati a Roma sotto forma di argeati e masserizie, da cui sono da sottrarsi scudi 8000 di conti pagati in Roma (C- tó03 princ. c., N. 59249).

lntroiti della

nulziatura.


NUNZIATURA IN SPAGNA

Lib. III, Cap. )O(V.

I'infinita falange di postulanti, ricchi e poveri, nobili e plebei, sperava di poter carpire qualche onore o benefizio dal massimo dei sovrani. Inoltre il nunzio in Ispagna, guadagnandosi la benevolenza del re, poteva far esercitare una spesso efficacissima pressione a favore dei propri congiunti ed amici in seno alle corti d'Europa e specialmente in Vaticano. Abbiamo visto come la stessa elezione di un nuovo papa dipendeva quasi esclusivamente dalla volontà di Filippo II, quando questi reputava utile di esercitarla ai fini della propria politica

e per

interessamento suo,

europea. La

piaga

delle mercedi.

Si può ben dire, esaminando la corrispondenza del secolo XVI, che piùr di un terzo di essa era consumata in raccomandazioni e domande di favori. Il patriarca era partito da Roma, assillato da postulanti che, come un nugolo di mosche cavalline, non gli davano tregua o riposo, perseguitandolo

anche

al di là del mare con commendatizie, petizioni

e

memoriali. A Filippo II non poteva sottrarsi perché la concessione delle o mercedi )> era uno dei piìr potenti strumenti della sua egemonia; ma tuttavia cercava di resistere guanto poteva perché essa, assieme agli armamenti militari, dissanguava Ie non inesauribili casse dello stato. In tale materia valeva il principio del do ut des: se dall'ltalia si impetra' vano grazie, a Madrid altrettanto si faceva dalla Spagna presso il Vaticano. Il valore e la benemerenza del nunzio erano giudicati dal pubblico in base alla sua efficienza nel condurre a buon porto le pratiche dei postulanti e ben si doveva guardare di non troppo favorire i propri congiunti a scapito degli altri. Il re a volte acquietava le sfacciate richieste per Filippo II pensioni, concedendo invece onorifici nonché vuoti incari(Dal quadro del Tízîaao) chi, titoli ed ordini cavallereschi; ma piìr di tutto argiGalleria Corsini. nava la fiumana delle domande con la tardanza e la procrastinazione caratteristiche della Spagna, nel quale modus operandí era validamente assistito dai suoi ministri. L'usanza castíliana diventò leggendaria! Però, quando ispirato dall'opportunità politica, concedeva Ie grazie motu proprío e senza farsi Pregare piir di quanto comportava la questa piaga, che infestava tutte le corti,

necessità

di farle cadere

dall'alto.

patriarca doveva appoggiare all'Escuriale erano i membri della propria famiglia, la quale sperava di trovare sollievo in Ispagna ai suoi bisogni sociali ed economici; e, primissimo, Pietro Caetani il quale, sin dall'inizio della nunziatura, richiese quasi imperio-

Primi tra

lngresso

del ounzio

a Madrid.

i

postulanti che

il

samente allo zio che gli ottenesse dal sovrano, optatam metam, il Tosone d'Oro nonché una pensione anche piìr vistosa di quella già concessa al padre. Oberato di tutto questo e delle istruzioni per la conduzione degli alfari di stato, il patriarca arrivava in Madrid il 9 febbraio 1593, cortesemente accolto da monsignor Mellini il quale, in attesa che giungesse il Caetani, era stato nominato ad hterím nunzio temporaneo affinché non

del ponte6ce durante Ia sessione delle Cortes. Alle solenni onoranze ricevute dal patriarca a Saragozza, all'entrata nel regno d'Aragona, si aggiunsero quelle che gli furono prodigate alle porte di Madrid; molti Grandi di Spagna, nobili, cavalieri e prelati gli vennero incontro a piir miglia dalla città e tutti poi Io visitarono

mancasse

un

rappresentante


A

[1se3l

Madrid

289

patriarca, con cavalcata di piìr di cento muli non in cocchio, perché così richiedeva I'etichetta), si recò dal sovrano a presentare le credenziali. Filippo II col suo fare cortese e un poco lento, che faceva velo all'animo inscrutabile, accolse

in

ufficialmente

corte.

") Domenica 14 del mese, il

(e

nuovo arrivato: prendendo dalle sue mani il breve di Clemente VIII e una lettera dell'imperatore Rodolfo, gli disse che il pontefice non avrebbe potuto scegliere persona piùr grata e di famiglia piir ben vista alla corte di Spagna. Saputo che il nipote Benedetto Caetani lo accompagnava recando seco, per volontà testamentaria del padre Onorato, il collare del Tosone d'Oro che, alla morte dell'insignito dovevasi restituire al sovrano, espresse il desiderio che il giovincello gli fosse presentato subito e gli parlò con molta amorevolezza e I'assicurò d'aver già fatto dire Ie tre messe dovute da ogni cavaliere al compagno deceduto. l) L'indomani Camillo cominciò ad esercitare il suo benevolmente

il

ufficio.

Se io dovessi dire in queste pagine dell'attività che il patriarca svolse nei sette anni della sua nunziatura, dovrei parlare di quasi tutte le questioni, gravi e lievi, pubbliche e private, che agitavano il mondo ; dovrei persino narrare il pietoso caso del cattolico re del Congo, il quale supplicava aiuto contro i governatori portoghesi di Angola che facevano venire da remoti paesi certi selvaggi chiamati lagas, gente crudele et feroce ... per moSigillo di Canillo Caetani. 3) lestare ... certí oassalli del rc chíamatí Ambundos, It qualt Ii piglíano, se Ií mangiano in presenza dellt altrt crístíanì et deIIí Ísfessí gouernatoi. Continuando tale stato di cose quella gente avrebbe finito per abbandonare la fede cattolica ! 2) A documentare I'attività del nunzio vi è una intera parete del nostro archivio, nella scaffalatura della quale si conservano circa l0 000 minute, lettere e strumenti che ho dovuto sfogliare assai superficialmente per non dilazionare per anni la pubblicazione del presente volume ed anche per non dare ad esso una estensione che ecceda i limiti prèfissi; molte sono anche Ie pergamene relative alla nunziatura in Ispagna. b) Lo studioso che un giorno vorrà approfondirsi in questi incartamenti, vi troverà molte lettere ed awisi che i nunzi e legati mandavano dalla .) Vennero in contatto con il uunzio anche i Gaetaai di Toledo. Di questo ramd della famiglia rcrirccro aopiamcntc il padre gesuita Higuera in un'opera manoscritta, di cui nel uoatto archivio esiste copia della parte riguardante i Gaetani (C- 1600, N. 146730), il Molina nella Descrípcion del Reíno de Galícia

e don Sebastian de Covarrubias Orozco, canonico di Cueaca nel suo (manoecritto?) Tesoro de la lengua castellana (Í. 420 v.\.

il

Secondo

il

Valorogo, re

di

Higuera,

i

di Catiglia,

Gaetani,

al

tempo

vennero da Burgos

Toledo (10E5) e poi andarono

di

Alfonso

a servirlo

VI

nella

a

combattere in Terra Sauta, Egli afferma che al ritorno si fissarono in Gaeta donde trassero il Àome, Eentre che per ragioni di ordine cronologico è probabile che awenae proprio il contrario, e cioè che i Gaetani conquista

di Toledo siano discesi dalla dispena stirpe dei duchi di Gaeta (Cf.Domus, I-l),amenoche non sianouna diramazione della famiglia pisana; in ciò concordano altri autori. Il Higuera dà la discendenza di questa famiglia da ua Arncndo, Armde o Armil' dez, al quale in Toledo nacque Gutierre Hernildcz Gaitan da una donna della stirpe del cidCampeadorRuy Diaz; Gutierre sposò una Cervatos e procreà Juan Gutienez Gaitar che sporù r) C-1593 Domur,

ll,

p.$in

37.

t) C-1592- ló00, N.

119277.

Ines Garcia lllan, dalla qualc nacque Varco Garcia. Da costoro si rintraccia con suficiente sicuezza la discendenza sino a Lopez Fernandez Gaytan,figlio di un Gonzales de Sosa, che morì in Toledo nell'aprile 1351, ovc gli fu eretto un sepolcro en la Coacepcion quc es en S, Francesco, Questa casata prosperò imparentandosi,coo

l" iigliori f"-

miglie della regione. Numerose sono le tombe dei Gaetani nelle varie chiese di Toledo, ia cui diedero it nome anche ad un mo-

e ad una torre. Per stemma avevano tredici conchiglie da pellegrino (oenercs), d'oro in campo verde, cormontate da un'aquila nera con le ali abbmate; araldicameate tali coachiglie simboleggiano le crociate ed i pe[egrinaggi ia Terra Saata. Mi sono iltenuto dal tentare di traaiarne I'albero geneanastero

logico renza la scorta di documcnti originali, trattandosi di uno studio uon facile e che ricliederebbe uaa conoscenza esatta anche

della genealogia

e della storia di

alcune altre famiglie della

Gdidia. b) [-c quationi

di

maggiore importanza trattate dal nunzio

moo anpiamentc csposte dal Pctor Geschlchte

s, c - 1597

det Piipsle, ed io

.vll .27.

nell'Xl

votuine della

sua

special modo quélla spinosissima

AttivitA

dcl nunzio.

I Craetani di Toledo.


290

Le

pretensioni

dei Caetani.

NUNZIATURA IN SPAGNA

Lib. III,

Cap.

XXV.

Germania, dalla Francia e dalla Polonia; ") 6on"rà trattata la questione delle allumiere della Tolfa, il cui commercio era ostacolato da Filippo II sotto scusa che erano controllate da interessi inglesi ,(níI nooí sub solel); quelle dei grani di Sicilia, dell'elezione e del riconoscimento di Enrico IV come Cristianissimo Re di Francia; la mediazione di Clemente VIII per ricondurre la pace tra i due sovrani; le missioni in Spagna di Camillo Borghese e di Giovanni Francesco Aldobrandini per sollecitare I'aiuto contro il Turco;r) i preparativi di Filippo per attaccare nuovamente I'lnghilterra ; 2' le cose relative al tribunale dell'lnquisizione ; la lotta continua deltra Santa Sede per salvaguardare I'integrità della giurisdizione ecclesiastica; il matrimonio del marchese Peretti con Porzia di Guevara, contessa di Potenza, e relativa lite, 3) quelli di Masa) del principe di Venosa con Eleonora similiano di Baviera con Elisabetta di Lorena, d'Este di Europa; Ia erezione in personaggi ducato del feudo di illustri Trabia e di molti altri a favore di don Ottavio Lanza, conte di Mussumeli; 5) la eredità vistosa di Gaspare Quiroga, cardinale di Toledo, che venne a rimpinguare le casse pontificie; ó) la scoperta di alcune memorie incise in antichissime tavole di piombo, ritrovate in certe caverne di Granata, 7) dell'.. Apologia " del Davila che fu messa all'indice, senza parlare. poi delle infinite pratiche relative agli ordini religiosi ed alle chiese della Spagna e del Portogallo. E, purtroppo, debbo dire che Io studioso troverà anche una in f i n i t à di carte che riguardano le interminabili pratiche del duca Pietro e del fratello suo Ruggero, fatte con una costanza degna di miglior causa, per ottenere pensioni, onori e promozioni. Per sbarazzare il terreno di tale ingombrante soggetto ricorderò che Pietro faceva presente che aveva servito dieci anni in Fiandra ed in Francia, spendendo 60000 scudi del suo e versando due volte il proprio sangue; che suo padre aveva speso 40 000 scudi nel viaggio in Ispagna quando vi si recò per impetrare il Tosbne d'Oro (non vedo come ciò accentuasse le benemerenze !) e che il cardinale Enrico aveva speso due volte tanto in Francia, servendo indirettamente Ia causa del re. Ora, diventato capo della famiglia e duca, richiedeva quasi imperiosamente che gli si desse il Tosone ed una vistosa Ù il comando della cavalleria leggiera di Milano, pensione; in attesa pretendeva ímmedíatanente vacante per la morte del marchese del Vasto; nè la scelta poteva, a suo parere, ricadere su persona più degna, essendo, egli diceva, Ia professíone mía di soldato et potendo ío seroire a S. M. nelle cose dí guerra meglio di mtll'altrt. Essendo stato invece favorito don Alonzo Idiaquez, I'anno seguente Pietro aspirava al comando delle galee di Napoli. Nel 1598 cercò di ottenere la carica di mastro di campo generale in ltalia, in considerazione della quale avrebbe b) anche rinunziato al Tosone. pi queste istanze e delle minori di Ruggero il patriarca si occupò sin dal primo momento e) spesso inviando il nipote Benedetto all'Escuriale per trattare le pratiche, che giunse in Ispagna, benché imo pectorc gli ripugnasse di mescolare tali meschine questioni d'interesse privato a quelle gravi della sua missione. Comunque, si adoperò con moderata attività (magnificandola alquanto nelle sue lettere a Roma), e da principio le cose parvero andare a gonfie vele: quando, in Hholam: Los Despachos de la diplomacia pontificia ea Eryaia. Ma' della ingerenza spagnola nelte corc ecdeaiastiche ; R- de

drid, lE9ó. a) Di singolare' interesse sono quelle

di Gulio Cesare

Ric-

cardi, discepoto del Peranda, che, come nunzio apostolico a Torino ( I 595-6), dava chiari e precisi avvisi sugli awenimenti della Savoia e della Francia. Anche le numerose lettere di Pietro Paolo

Azelio, segretario del nunzio in Spagna e, dal 1595, suo agente in Roma sono riccte di notizie su quanto avveniva e si diceva nella Curia. b) IncideDlalnente voglio ricordare che questo martellamento suppliche durò per 2l anni di seguito, senza interruzione alcuna, specialmeate quella per Ia cavalleria di Milano. Ottenuto

di

il

Tosone, nacque I'aspirazione al grandato

di

Spagna,

r)perlstruziooi,vedic-1595.ttl,N. 176521. 2rC.1595.VI1.16,N.22565. 9C-1594.VI .ó,N.56759. 1)C-t594.V.28,N.2040. 5)C-1596.t.,N.4912. \ Pte. 1199. DC-1595. Ill .8'N. 12463. I C-1593.X11.10,


La caccia alle mercedi

11593-16OOl

udienza, il patriarca parlava della mercede > per il nipote, Filippo II rispondeva, come era " solito, con poche e generiche parole accompagnate da una ipocrita risatina, dicendo che era sicuro della uolonfà del duca e di tutta Ia famiglia et che teneoa pensíero dí quel che toccaoa la sua persona e che presto ne avrebbe dato dímoslratíone. Govanni ldiaquez, Cristoforo de Mora e gli altri ministri commentavano poi ampiamente le frasi pronunziate dal sovrano e dicevano che Pietro aoeoa pochi pari ín ltalia e che non poteva mancare che si venisse a qualche risolutíone. l) Ma con I'andar del tempo Filippo II diventò sempre più evasivo nel rispondere e, se messo alle strette, si limitava a parole come queste z ,, He entendído todo g terne ouestra Casa en Ia cuenta que es îazon ; ciò che voleva dire assolutamente nulla. 2) " Le pratiche si trascinarono per anni di seguito. Le ragioni di tale mutamento si debbono attribuire non tanto alla energica e coraggiosa attitudine presa dal nunzio in materia della conculcata giurisdizione ecclesiastica, che certamente indispetti il sovrano, guanto ai sospetti in questo destati contro il duca Pietro, sul conto del quale giungevano dall'ltalia relazioni poco favorevoli in seguito agli incidenti di connivenza con i briganti, di litigi con gli altri baroni; e, in generale, per Ia poca simpatia che Pietro, mutevole d'animo, superbo e sempre pronto a far questione, riscuoteva in Vaticano, nella società romana e persino in seno alla propria famiglia. ") Non dubito affatto che i Colonna e gli Orsini, influenti presso la Corte, facessero quanto era possibile per impedire che a Pietro fosse conferito il Tosone, che gli avrebbe dato nuovo argomento per pretendere al titolo di ., Eccellenza ,r. 3) Vane furono tutte le pressioni piir o meno sincere esercitate dai Grandi di Spagna, dai cardinali e dai molti amici del defunto duca: Lo sfilo di questa corte sí è inoecchíato, scriveva il nunzio a Pietro, et hora ridotto a estremítà di latìtudíne, Iongitudíne et profondità;' Ii pretendentí naúígant in eodem porlu: $ non venisse in l.spagna personalmente perché il vedere quantí pretensofi fauorití et non faoorítí stanno consumando Ia oita, Ia robba et Ia fiputatione, è uno stupore et Ia cosa non ha îímedío. 5) A costoro ben presto si aggiunse Ruggero. A scusa de' miei antenati voglio precisare che tanta petulanza non fu punto una prerogativa di casa Caetani: i Colonna, gli Orsini e tutti gli altri signori d'ltalia, grandi e piccoli (e suppongo anche delle altre nazioni), facevano altrettanto. Nel terzo volume ritornerò su questo soggetto per illustrare a che estremo giungesse Io sfacciato mercimonio delle grazie alla corte di Filippo III, alla direzione della quale erano il confessore, fra Luis Aliaga, ed il primo ministro

duca di Lerma, con i loro rispettivi satelliti. La tanto ambita missione in Spagna era un letto di rose pieno di spine e mancava persino la certezza di potervi giacere indisturbato. Anivando nella propria sede, il patriarca aveva trovato che il suo predecessore Mellini, il quale sapeva di non dover rimanere che per breve tempo, aveva /nesso a terra questa nunzíatura, permettendo molti abusi e, seguendo la via di minor resistenza, si era lasciato prendere la mano dai ministri del re, specialmente in materia di giurisdizione ecclesiastica. Il Caetani si mise seriamente all'opera per rialzare la reputazione della nunziatura, fece piazza pulita degli abusi, prese un'attitudine rispettosa ma ferma di fronte al governo spagnolo e non guardò a spese per riguadagnare il decoro e I'autorità che spettavano al rappresentante del pontefice. Pur destreggíando da buon diplomatico, volle píuttosto esser tenuto duro che debole. Ma quella oulpecula Íomanesca del Mellini, indispettito di dover

del re,

a) Continue sono

1)

c-

Filippo lll.

il

le

sopportabile del duca: nel 5>

Politica dilatoria di

C- t594.Xt.5, N. I. t6, N. 4923.

1595.

lamentele dei

fratelli rul caratterc in-

160l BonifacioCaetani, scdvendodi

53905. ) C- r59t.VlI.25,

N. 71008.

lui al *n\o, 3)

patriarca Canillo, lo deEoirce uomo che ducllw omni stpetbía et imcítía.

C-1598.X.23, N.

ó0278.

4)

C.I594.lx.2,

N.997.

Insidie

e

maldicenze.


NUNZIATURA IN SPAGNA

292

cedere

Lib. Ill, Cap. XXV.

il posto, si affrettò, appena tornato a Roma, di spargere male voci sul conto del suo

successore r) ed a lui si associarono in coro

Clcneate VIII ProPetlEo

alla revoca.

Doglianze

del nunzio.

i maligni e quelli che ucellaoano alla nunziatura, accusando il patriarca di eccesso di facoltà, di usare modi alteri, di accettare presenti, nonché di brigare negli interessi dei propri congiunti a detrimento di quelli degli altri e della stessa Chiesa: ") tutte accuse false, dato che, io credo, non si poteva trovare nella Curia uomo più coscienzioso, assennato e retto di Camillo Caetani. Ma chi si meraviglierà di tutto ciò, vedendo che anche nel secolo XX gli uomini piìr onesti e di maggior valore sono quasi sempre attaccati dalle oulpecule politiche appunto perché degni del massimo rispetto ? Queste voci furono sussurrate all'orecchio del pontefice il quale ordinò a Pietro Aldobrandini di riferire tutto al nunzio; questi prontamente si giustificò ed alle sue parole fu data fede. Ma d'altra parte la lotta degli uccellatorí non cessava, e non erano passati molti mesi da quando il patriarca aveva dato inizio alla sua missione che già si discuteva chi ne sarebbe stato il successore. ll papa nel conferirgli la earica aveva premesso che avrebbe durato due anni soltanto, ma i Caetani speravano che avrebbe durato assai piir a lungo, e forse lo stesso Clemente VIII non escludeva a priorÍ questa eventualità; tuttavia, decorso il termine previsto, si dichiarò propenso a sostituire il nunzio in Ispagna. In ciò non deve essere stato estraneo il disgusto che gli recava il duca Pietro che, per negligenza nel perseguitare i banditi, nel marzo 1594 si era fatto oggetto di nuove accuse di esser d'accordo con questi malfattori, molti de' quali 2) stavano annidati indisturbati intorno alla rocca di Sermoneta invece di esservi tenuti sotto chiave. trnoltre Ia grande litigata per i titoli si era tutt'altro che acquietata dopo la pace col duca di Bracciano: le brace tuttora ardevano sotto le ceneri e gli animi non solo si erano ingrossafí ma erano anche guastí e v'era un prrncipío di rabbía. t Virginio Orsini cercava di farsi .alleato il principe Colonna perché si diceva che il duca Pietro era pronto a riaccendere a questione con quest'ultimo. Il papa temeva nuovi disordini ogni volta che Pietro, Iìcentíoso et fastídioso con tutti, faceva ritorno in Roma. Anche col cardinale Enrico si era creata una situazione alquanto tesa, perché Clemente VIII non gli aveva voluto concedere Ia ricca chiesa di Melfr; a) inoltre il conte Scotto aveva sparso certe zizzanie facendo credere che il cardinale avesse criticato il buon governo militare del prediletto nipote pontificio, Giovanni Francesco 5) Aldobrandini, quasi per giustificare la presenza di banditi nello stato di Sermoneta. In conclusione, verso la frne del 1594, I'animo del pontefice non era piir tanto favorevole alla casa Caetani e vi furono parole quasi dure tra lui ed il cardinale Enrico, il quale gìi rimproverava di non mantenere, a pro della Casa, quanto aveva promesso al principio del suo pontifrcato. Per questi motivi, quando si trattò della sostituzione del nunzio in Spagna, il cardinale Enrico non si curò di difendere strenuamente le sorti di Camillo. Allorché questi ebbe no' tizia della probabile revoca, annunziatagli dal fratello in termini assai crudi. come medícína aI príncípio dell'anno nttoúo, molto si addolorò e fece vive rimostranze con lui e col Édo Peranda per il poco interesse dimostrato in difesa della nunziatura. Ricordò la grande fiducia nutrita nel partire per la Spagna di poter cioè nobilmente compiere il proprio dovere con reputazione della Casa ed allo stesso tempo purgarcí dà propri debiti e venire in aiuto alle ") (C- 1594.11.

15,

N. 175596tC -1595.c.,N. 94936).

il

candore con cui ciò veniva espresso: Si odono contínoúamenle molle guetele deglí lnlercssalí che sí lamentano sino

Mirabile

r) Mìtc. 57 bis, N. 20307,2035E. 6) Ití, c.262.

al

cíelo

di

non lrooar

che haorebberc

in V. S. quella oìoa e! pronla

bísogno et conoíene

ptoteilíone

aIIa cafica che Ieí tíene

(Cifra del 1594.11.24, N. I I l7l).

2) Pet, MS.,c.26lviC-1594,111

.4,N, 10519.

3)

PenMS.,c.269.

a)

Iaí.,c,285v.


Progettata sostituzione del nunzio

lr5e4.rse5l

293

e lottato indea se stesso, per lo splen-

disastrose finanze familiari. Malgrado una grave malattia sofierta, aveva lavorato fessamente

e, per di più,

onestamente; nonostante le economie imposte

dore della nunziaturai aveva sborsato nel primo anno 3 000 scudi, piùr di quello che importavano gli emolumenti; sicché, con Ie spese di viaggio ed altre sostenute a servizio della Santa Sede, si trovava con 12000 scudi di debito. Ora che sperava di poter a poco a poco rimettersi finanziariamente avrebbe dovuto tornare in ltalia piìr indebitato che mai, con gioia e riso dei nemici; non gli sarebbe rimasto altro che di ritirarsi nell'abazia di Valvisciolo presso Sermoneta per vivere lì modestamente e con economia perché, dopo le due grandi nunziature sostenute, non avrebbe potuto accettarne altre senza una díminutio capítis. Non meno dannoso sarebbe stato il suo richiamo agli interessi della Sede Apostolica, perché tutto quello che aveva edificato in due anni di incessante lavoro, a rischio di inimicarsi il re, per sostenere la giurisdizione ecclesiastica, sarebbe crollato con la venuta del nuovo nunzio, inesperto degli oscuri ed infrdi meandri della corte spagnola. Tali furono le sue perorazioni presso i propri parenti, tanto poco interessati della sua sorte, e presso I'onnipotente Pietro Aldobrandini. Ma quello che gli salvò la nunziatura non fu già I'opera degli amici ma la discordia dei rivali. il cardinale di S. Giorgio, Gnzio Aldobrandini, voleva ad ogni |} costo che in Ispagna andasse suo fratello Giacomo, vescovo di Troia, che era nunzio apostolico di Card. Pietro Aldobrandini Napoli, ma a ciò si opponeva strenuamente Pietro, u) (Dall'incisione di F. Tomassínr', 1598). sicché il papa, non potendo saloarsi nè con li nepotí, nè con sè sfesso ín altra maniera, saloo col non rimuooerc íI nunzio di Spagna,finù per estendere necessariamente Ia tanto ambita grazia a Camillo Caetani. l) Di grande giovamento al nunzio furono anche le parole spese a suo favore da Giovanni Francesco Aldobrandini al ritorno dalla Spagna ove, magnificamente ospitato, aveva avuto agio di valutame I'opera ed il carattere ; b) disperse le maldicenze e calunnie che erano giunte a Roma e voltò I'animo del pontefice inte2) ramente a pro del Caetani.

a) A leggere le lettere (C- I 594 .Vlll . 3l , N. E4637 etc.), relative al movimento generale che si contemplava di fare nel corpo diplomatico ed alle aspirazioni, agli intrighi ed alle chiacchiere che ne derivarono, sembra di sentire le voci che ai tempi nostú, in sinili occasioni, circolano al ministero degli Affari Esteri. Quanto poco mutano gli eni-i 96l mutar dei secoli I ll Peranda (Per MS., c. I I I v. e seg.) dà ampie notizie sui primordi di Pietro e Cinzio Aldobrandini e, altrove, sulla loro promozioue al candinalato. In una cifra (C- 1592.XII .lE,

N. 64463) è scritto: Dtce il síg. Gío. Franc. AldoboìIùrc che Ia ptomotíone non sí è falta pachè faczndosí caiinale íl síg. Pletro solo, S. S.tà ha dubbítolo del cetoello toppo sensìdel síg. Cínthío, lI guale haoetà facíImenle dato ín qualche

tíoo

\

Per MS., c.

298.

\

C.1595 ,V.26, N.2526.

íI cardínalato peî sempre. Gacomo Aldobrandini si era reso odioso nel regno di Napoli e perciò gli si voleva cambiare lon solo la nuniatura ma anche la dioèesi, che era quella di Troja. b) Moltissime sono le lettere del nunzio relative a guesta missione di G. F. Aldobrandiui, la cui presenza fu causa di un gran da fare, di molti pateni d'animo e di enormi spese (6000 scudi), come scmpre accade ad un capomissione quaado arriva un principe del sangue (Cf. C - 1595 .1V.4, N. 26395). Ia un primo tcmpo I'Aldobnadiai, ambasciatore straordinario, si era messo a trattare gli afari Fat dcssus Ia tè/e del nunzio ma, appena cominciò a ooncceme neglio il valore, si convinge di trovar maggiore utile alfdandosi a lui, straoaganza che poteoa ímpeìlbli

Intrighi nipoti

dei

del papa,


294

NUNZIATURA IN SPAGNA

ragioni, non del tutto secondaria, ehe facevano desiderare al patriarca la con.tinuataUnl.delle residenza in

Benedetto

Caetani.

Ispagna, era la educazione del nipote Benedetto. Questi eìa il sesto figlio del duca Onorato e, come dicono a Roma, en míglíor fico del brgonzi intelligente, studioso,

attivo, pieno

Filippo

ll

e Carrillo

C.

Lib. III, Cap. XXV.

di

tatto e

di

saooír

faire.

Il

il

patriarca

si

i

era grandemente afiezionato a lui e, quando lo condusse seco in Germania, ") gli affidò, benché giovanissimo, importanti e delicati incarichi e altrettanto fece in Ispagna. Riposavano in lui le piir grandi ,p"r"nr" della Casa; fu mandato alla famosa università di Alcalà per ultimar" gli ttud; ed ivi, datosi alla rettorica, dialettica, filosofia, matematica e magica, in breve tempo si distinse fra i condiscepoli. Ai primi del gennaio 1595 sostenne brillantemente una tesi teologica; le u conclusioni ,, fuìono stampate e offerte in omaggio al pontefice. l) Benveduto dal sovrano, si apriva a lui lc maggior oentura che possí haoet ítalíano in questa corte; ed il patriarca considerunu i 12000 scudi sborsati "h. per la educazione del nipote erano quelli meglio spesi durante la nunziatura. Purtroppo, inaspettatamente si ammalò di una paffira febbre, certamente tifo, ed in quattro giorni spirò. Invano erano stati chiamati i migliori medici della corte; b) essi Io diedero subito per perduto e quindi non si pensò ad altro che ad assicurargli Ia salute dell'anima: Iuminosamente rassegnato in Dio, il giovane ventiduenne mostrò ai padri gesuiti, che Io confortavano e gli amministravano i sacramenti, una sublimazione d'animo "h. "pp"nu sarebbesi attesa da un religioso il quale per molti anni si fosse consumato per giungere allo stato di perfezione. Le parole che pronunziava venivano da così alto da far stupíre et compungere Ií sassÍ. Allo zio, accorso per abbracciarlo per I'ultima volta, baciò Ie mani e poi gli disse in lingua spagnola, che ormai possedeva meglio della propria : ., Sígno re, io sono gíooane e non tengo esperíe4za. Vostra Sígnoria che fa professíone dí oita spírítuale et ama tanto Ia Casa, rcppresenti a tutti che le calamítà et mortalità t)engono nelle Case per I'ofese che si fanno a Dio, Io so di essete più peccatore di tuttí, ma moro oolentierí perchè oedo che píace a Dío et oferísco la prontezza della mia oolontà per placare I'ira di Dio oerso dí me et oerso le personè della mía Casa Il 18 ottobre 1596 spirava e Ie sue ultime parole furono 2 ,,. fesù, sis mihi bone ". Iesù ! ,, Fu sepolto in Alcalà, ove si era fatto amare e stimare da tutti. Persino il fosco despota quando seppe della sua morte, ebbe parole di amore e di commozione. ") Le relazioni tra il nunzio e Filippo II furono continue ed intime quanto Io potevano consentire la profonda diversità delle due nature e I'inscrutabile animo del re. Nelle udienze guesti lo salutava col suo enigmatico sorriso e, fatti pochi passi appoggiando il corpo mal fermo ad un bastone, si sedeva pesantemente su una ,"diu po; il rappresentante del pontefice "r"oltu* con grande attenzione, architettando frattanto col"pensiero su molte cose che non diceva e rispondendo con poche parole confortanti ed evasive. Camillo era una persona semplice, schietta, onesta e non poteva non sentire un'intima ripugnanza verso I'enigmatica ed oscura figura del sovrano, che tutti temevano e molti ammiravano, ma sul conto del quale circolavano voci che sarebbero state sufficienti a far disprezzare, processare ed impiccare qualsiasi altro mortale. Questo frglio di Carlo V, che viveva solitario e taciturno, rinchiuso in una cella che gli serviva di ufficio, intento, benché infermo di gotta, a governare a) Benedetto studiò

di un'opera di

e

a Praga con Teodosio Rcsi autore - I 591 . XI . 19, N. 661 26 e prec.).

astronomia (C

b) I dottori Almazan, medico cuúfcularrb det re, Vermegio Bastello ltesero un referto dettagliato sulla malattia (C- 159ó.

x. t8, N. 176436). c) (C - I 596 1) C

.

Xl .2, N. 53894 etc.). un

- I595 .ll. l6 N. 3925 epra.

mese dopo, in

Roma, moriva anche Isabella Caetani, sorella del patriarca, gracile e dolcc creatura che era stata il cuore della famiglia e, dopo

la morte di Agnesina Colonna, aveva educato i nipoti conre amoroca madre, sempre vivendo a Sermoneta, fuori del turbine delle passioni e degli intrighi (C.1596.XII .20 N. 151302).


Filippo II e I'Escuriale

lrsss-1se6I

con non comune abilità gli affari del suo immenso impero e Ie sorti del mondo; a) questo fanatico che voleva ad ogni costo salvare la Chiesa Cattolica dalle invadenti eresie e che, piit di ogni altra cosa, sembrava preoccupato di assicurarsi la salvazione dell'anima, era accusato sottovoce, ma non alla leggiera, di aver mancato alla fede propria facendo strangolare in segreto il barone di Montigny, rappresentante della nobiltà olandese, e di aver fatto morire di veleno lento il proprio degenere frglio don Carlos, la seconda moglie Elisabetta di Valois e il fratello bastardo don Giovanni d'Austria; tutti sapevano aver ordinato lui al proprio segretario Antonio Perez di trucidare Escovedo, il troppo fedele servitore di don Giovanni, per poi perseguitare il Perez per il delitto che egli stesso gli aveva fatto eseguire. Al sangue versato in Fiandra e in Aragona aveva aggiunto quello della nobiltà di Saragozza e gli orrori della inquisizione. Eppure questo sovrano, assassino ed avvelenatore, avaro e libidinoso, viveva quasi come un romito in una piccola cella, stava per ore inginocchiato in fervida preghiera e, tra una confessione e I'altra, baciava i piedi dei poveri e si dedicava con infinito amore alla costruzione di quell'immenso omaggio a Dio che doveva essere il santuario di S. Lorenzo, I'Escuriale. l) Molti biografi di Filippo II hanno fatto risaltare tanto fervore religioso come una qualità compensatrice dei suoi grandi difetti. Forse sarebbe piùr giusto dire che esso fu un'espressione della grande paura che aveva d'andare all'inferno per le colpe commesse; la costruzione dell'Escuriale doveva essere il munul maximum che avrebbe piegato a suo favore Ia clemenza divina. A quest'opera egli dedicò 35 anni di lavoro e cinque milioni di ducati, distratti alle necessità militari ed economiche della Spagna e dell'impero ; umilmente si associò all'opera dei monaci e degli artieri, curando in persona ogni più piccolo dettaglio. Quando la basilica fu compiuta e vi furono trasportate in macabra e maestosa processione, simultaneamente da tutte le parti della Spagna, le salme di Carlo V e degli altri membri della famiglia reale, essa fu

L'Escuriale.

solennemente consacrata.

A

tale funzione il re aveva designato I'arciduca cardinale Alberto ma, essendo questi partito per Ie Fiandre, chiamò in sua vece il nunzio Caetani affinché dedicasse Ia chiesa dí S. Lorenzo che è Ia sua ínnamorata, eió che fu da tutti reputato atto di singolare stima. Questi, un mese prima, mandò il proprio maestro di cerimonie per decidere ogni particolare delle funzioni alquanto complesse, trattandosi di consacrare quaranta altari. Grandi furono i preparativi, tutti personalmente sorvegliati dal sovrano. Alla vigrlia I'immenso edifizio fu tutto illuminato e con tanto sfarzo che il suo splendore, come un immenso incendio, si poteva scorgere da Madrid e persino da Toledo. Luccicavano 50ffi lampade ad olio e all'alba il sole estinse con

il

suo bagliore quelle che ancora ardevano. La mattina del 30 agosto 1595 il nunzio Camillo, accompagnato da gran seguito di cavalieri ed ecclesiastici, entrò nella chiesa e ordinò che si accendessero Ie candele attorno alle dodici croci di diaspro color sangue su marmo bianco, incastrate nella chiave degli archi; che tutti, salvo un diacono, evacuassero il recinto e che le porte fossero serrate. Poi, fatto all'esterno il giro della chiesa, benedicendo e salmodiando, bussò alla porta principale chiedendo d'entrare e, ripetuta tre volte la cerimonia, avanzò per la navata centrale. Sul pavimento di essa il sagrestano ll

al card. Enrico:... Così dì gotta a S. M.ù ... I'ínfacchísce ct noa sí può caoat sangue. ... La nalura debíIítata dal male c dalI'età sí rcnde et comíncía a ralat ímpedílo nelle mnì e del a)

nunzio uel 1593 scriveva

spesso ríloccamenlo

1) Vedi Bertrozd

L.,

Philippc

ll

À I'B@rial.

ginocehío.

In un'anno ha hooulo Ia

golla qualko oolte,

La

rc-

gola del oîoete è mbabile ma dintdína[tal nel oolet allendere et ínlqtdete a tutto et la fatíga che fa con Ia penna è inimasgínabtle (C - 1593 .V|.29, N. 124393).

Dédicazione.


NUNZIA'TURA IN SPAGNA

296

ub. ilt, cap. XXV.

un setaccio formando una gran croce, sopra un braccio della quale il nunzio segnò con un bastone I'alfabeto latino, sull'altro quello greco. Poi, consacrato I'altare maggiore, ripose in esso un prezioso vaso contenente le reliquie di S. Lorenzo, dei dodici Apóstoli e di S. Estevan nonché una piccola pergamena da lui firmata, nella quale era ricordato I'evento. Procedette poi all'ardita operazione di salire in cima ad una torreggiante scala mobile, montata su ruote, fatta di legni leggerissimi e di tela mirabilmente dipinta a falso marmo; e dall'alto di essa, alquanto traballante, unse col sacro crisma le dodici croci di diaspro. l) Questa e le altre complicate e simboliche cerimonie, che si susseguirono senza interruzione sino alla messa finale, richiesero dieci ore e durante tutto questo tempo, salvo per tre quarti d'ora quando andò a mangiare, il re rimase sempre in veneraziong afiacciato alla finestra del suo maggiore aveva sparso ceneri con

Alla fine della giornata il Caetani era stanco morto, ragione per cui gli furono dati due giorni di riposo prima di consacrare altri due altari. Ultimata tale coroée, il re concesse in ricompensa le grazie richieste per Ruggero, ma per quanto riguarappartamento che dall'alto dava sull'abside.

dava

Sentimenti religiosi

di

Filippo II.

il duóa Pietro si tenne assai riservato. 2)

Anche altre volte, in occasione delle grandi feste, il nunzio fu richiesto di celebrare la messa nella cattedrale e ad essa assisteva il sovrano nel suo piccolo oratorio sovrastante all'altare maggiore. Dopo la sacra funzione lo faceva venire nella sua stanza e, esclusa ogni altra persona, voleva esser ragguagliato di ogni minuto particolare di quel che era passato nel capitolo, e poi lo intratteneva familiarmente a conversare con lui di molte cose. 3) Consacrata la basilica, Filippo II volle dare a Dio ed al mondo un'altra prova della sua pietà, ordinando a segreti agenti d'incettare ovungue, in Germania, in Olanda, in Polonia, le reliquie di santi, minacciate di distruzione per màno degli eretici. Nel 1598 ebbe luogo il'solenne e trionfale trasporto di esse all'Escuriale. Ivi il re, già tutto disfatto dal male che tra pochi mesi doveva condwlo alla tomba, si compiacque a far sballare in sua presenza questa edificante collezione, toccando con le dita tremolanti quelle sgualcite ossa e baciandole con infinito amore. 4) Siffatto sovrano, privo di scrupoli per quanto riguardava il governo dei suoi regni e morbosamente religioso, aveva la illimitata brama di una egemonia materiale e spirituale nel mondo. Egli si credette piìr direttamente chiamato da Do a difendere e curare la Fede che non lo stesso Vicario di Cristo, e perciò non si fece scrupolo di conculcare I'autorità e Ia giurisdizione della Santa Sede, mirando ad assoggettare completamente il clero spagnolo alla Corona. Si può ben dire che, verso la fine del suo regno, la sovranità spirituale del pontefice era piir minacciata nella cattolicissima Spagna che non dal calvinismo in Francia. . Personalmente, non credo che gli atti di bigotteria, nei quali si profondeva Filippo II, meritino riconoscimento come atti di pura fede. In lui le ragioni di ordine politico ebbero sempre precedenza su quelle di carattere spirituale; di fatti, quando Enrico si riconvertì al cattolicesimo, il re di Spagna si oppose strenuamente a che quegli fosse assolto dalla scomunica e riconosciuto legittimo sovrÍìno di Francia; invano si sforzò il nunzio di persuaderlo che Ia cosa era oramai inevitabile ed indispensabile. 5) Allorché giunse a Madrid la notizia dell'assoluzione, vi fu grande tempesta ed il re, altamente indispettito, andò díIatando I'udienza che gli chiedeva il nunzio per spiegargli I'atto del pontefice; alla 6ne il Caetani.dovette contentarsi di una lunga ed agitata conferenza con don Giovanni ldiaquez, la quale fu oggetto di una interessantissima relazione. 6) Filippo II non volle mai perdonare a Clemente VIII d'aver accolto nel grembo della Chiesa

1) Sigucnzo, p. 486 c rcr. ó)

c-t594.V. 10.N. il170.

2) C- 1595. Vlll. l2.lX.9 pas'^. 9 C- 1595.XI. 2ó. N. 9t434.

t)

Bett. Erc., p. 220.


if+ i.::=:l lit:

'

',F_:*-=

P. P. Rubers


Filippo II

1se5.15981

il

sovrano della Francia finalmente pacificata cruente guerre civili e religiose. l)

La lotta fra il papato ed il re di

297

e ridiventata cattolica dopo più di trenta anni di

Spagna per

Ia giurisdizione

ecclesiastica ebbe massimo

Lotta per

la

sviluppo' con le decisioni delle Cortes prese nel 1588-1590, gravemente lesive alla Chiesa, e con la pubblicazione dell'" Apologia di Juan Rova Davila, che fu messa all'indice; il peso " delle difficilissime trattative diplomatiche caddero sulle spalle del nunzio Caetani. ") Come già accennato, i predecessori del patriarca si erano lasciati prendere la mano in tale materia ed il rimettere le cose a posto era opera assai ardua nella quale egli, Camillo Borghese ed altri dignitari inviati in Ispagna dal papa lottarono con molta energia e poco successo. Da una parte il nunzio faceva presente che la Santa Sede non doveva e non poteva soffrire ìndegnítà dai ministri del re, dall'altra si serviva del confessore e del priore di S. Lorenzo per persuadere il sovrano che si preoccupasse della salvazione della propria anima Ia quale tanto gli stava a cuore e che, prima di giungere I'ora del redde ratíonem davanti a Dio, mettesse fine agli strapazzi che i suoi ministri infliggevano al Vicario di Cristo. Ma ogni volta che il Caetani alzava la voce, il sovrano faceva altrettanto dicendo che bisognava ben reagire contro la tíranníde deí prelatí. 2) La situazione del patriarca era resa singolarmente difficile e delicata dalla " servitù " di casa Caetani verso la Spagna e dalla necessità, impostagli dalla famiglia, di perorare favori per Pietro e Ruggero. Ciò nonostante il nunzio si battè con tanta energia da essere piùr volte sul punto, come egli stesso scrisse ai suoi, di cadere in disgrazia di Filippo II. Ma con I'innata sua arte diplomatica si salvò ogni volta e, così facendo, seguiva la mente del pontefice il quale voleva bensì tutelare gli interessi della Chiesa ma, a qualunque costo, non voleva entrare in aperta rottura col Re Cattolico, Ia cui cooperazione era indispensabile per lo svolgimento del programma mondiale, politico e religioso, del papato. Fatto sta che il nunzio riuscì a mantenersi in buone relazioni col re, ed in ciò avrà giovato anche I'instintivo senso di riverenza che Filippo II aveva per i preti che erano sinceramente devoti a Do. b) Quanta fosse la stima del re per il patriarca ci è dato dedurre anche dal fatto che nel maggio 1595, avendo deciso che il cardinale arciduca Alberto lasciasse il governo del Portogallo ed assumesse quello delle Fiandre, per tramite dell'ambasciatore Sessa, chiese al papa il consenso di poter nominare al suo posto il patriarca Caetani. Clemente VIII acconsentì. 3) La cosa non ebbe seguito; tuttavia il Caetani esercitò funzioni di giurisdizione ecclesiastica in Portogallo per a) frnché questi, nel settembre del I 597 , Îu nominato nunzio. 5) mezzo di Ferrante Taverna Del resto la reputazione del patriarca era in auge non solo in Ispagna ma anche a Roma, ove il papa ne andava vieppiìr apprezzando l'opera, specialmente dopo che il nunzio era riuscito ad assicuraie alla Chiesa la grossa eredità del cardinale di Toledo. Al principio del 1596 Clemente VIII gli concesse la collettoria in Ispagna e Portogallo, e del suo richiamo da Madrid non si parlava piùr. ll nuovo incarico era lucroso sicché finalmente il patriarca fu in grado di d

Per

i prolungati soggiorni del re all'Escuriale, il patriarca,

dal I 596 in poi, si trovò costretto di tenervi uD suo agente, Tito Corneo, per trattare gli affari diplomatici. b) Scriveva il nunzio: II Re sla bene et mí oíìlde et ascol!ò oolentíe:y'. ancor che ío fusse fotzalo !rcIlar a lungo et molle cose aromatíche: mí son scarícalo a mto gusto íntomo 1) C.1594.IV. 14, l8 etc. C- 1596,XI.28, N. 129307 ctc. Domus,

ll. )8,

,

Mítc. C -57

6) C-

bis al

N. 20354.

aI fatto della gíurísJíltíone et non potîanno Ií nosttí emulí dlre che ío oada freddo nel semìtío del papa pachè ho mosso et fatte co* che non ha ardíto di far nessuno ... Speto nel re che è amatot del gÍusto el slíma gIî huomíní che prcmono nelI'ofrlíostto, che non perdero nc apud Deum nec apud homines (c- r594.X|.5, N. 30165).

t) C-

1595.V11.3, N. 51025; 1596.1,N.

1597.lX.6, N. 125402 e molte altrc letterc del Taverna,

127217.

1) Facolta;

giurisdizione

ecclesiastica.

Prestigio

del nunzio'


NUNZIATURA IN SPAGNA

298

Lib. IIl, Cap. XXV.

venire in soccorso della Casa con varie migliaia di scudi. Due anni piùr tardi Ruggero, andato a baciare i piedi del papa a Ferrara, poteva assicurare Io zio che la nunziatura avrebbe durato comunque fino all'anno santo. l) **r, Mortc del re.

Da lungo tempo già la salute del re era andata declinando, tanto che egli nel marzo del 1595 fu sul punto di morire ; quando, alla fine del giugno 1598, sentì di non poter durare molto piìr a lungo, volle esser trasportato al suo amato Escuriale. A quelli che I'imploravano di non volersi esporre ai pericoli di tanto strapazzo rispose che, dovendo morire, nessuno poteva trasportarvi le sue ossa più onorevolmente che egli stesso.

Il

Filippo

ll

lll.

Torone

d'Oro.

male rapidamente andò peggiorando: smagrito, coperto di piaghe e avvelenato da tumori, il suo corpo si fece dopo un poco così dolorante che divenne impossibile di toccarlo e di muoverlo dalle lenzuola, sicché in breve il suo letto si trasformò in un atroce letamaio di escrementi e di putridume; per il fetore orrendo non si poteva respirare nella stanza. In tale stato sul suo letto di morte lo trovò Camillo Caetani quando lo visitò la prima volta. Dopo che il re si fu confessato, il che prese tre giorni (ciò che, dice il Bertrand, può sembrare un po' lungo anche per una coscienza di re), il patriarca fu richiamato il 16 di agosto e; awicinatosi al moribondo, gli rivolse dolci e nobili parole d'incoraggiamento e di consolazione, gli diede la benedizione apostolica e quelle indulgenze che un papa può accordare. Filippo II lo guardò con occhio riconoscente e, nella maestà che non gli venne mai meno, neanche nel letamaio nel quale giaceva, gli espresse Ia propria gratitudine e la devozione a Dio ed al Vicario di Cristo. Quando il nunzio uscì dalla stanza aveva Ie lagrime agli occhi. 2) Dopo la morte di Filippo ll Ia sistemazione delle lagnanze della Santa Sede e il raggiungimento di quanto pretendevano i nipoti si prospettarono subito più facili; non senza un sospiro di sollievo il nunzio scriveva al fratello : II re finalmente mori aIIi 13 di questo et quí aoemo un mondo nuolo ín otto gíomì non ancora compití.3) Dopo sei anni di vani sforzi per spremere qualche cosa dall'avaro e guardingo Filippo II, lo stesso giorno dei funerali di lui il patriarca a) riceveva un biglietto annunziantecheaPietroerastata concessa una pensionedi 1500 scudi; Ruggero fu ammesso nell'ordine di Alcantara e poi autorizzato a vestirsi in un monastero di Roma; 5) e nel marzo dell'anno seguente il nuovo re consentiva che al giovane nipote Bonifacio fosse assegnato il vescovato di Cassano, alla quale nomina Clemente VIII diede corso con suo breve dell'otto novembre. 6) Tale e tanto subitaneo miglioramento della posizione dei Caetani presso la corte di Madrid fu dovuto alla marcata amicizia verso loro di don Francesco Gomez de Sandoval y Rojas, il futuro duca di Lerma. Questi era stato scudiero del principe ereditario e fu quasi messo al bando dal re per il grande ascendente che si era conquistato sull'animo del giovane; ma appena questi salì sul trono, diventò ministro onnipotente dell'inettissimo sovrano e per venti anni il potere fu più nelle mani sue che in quelle di Filippo III. Tuttavia la massima mercede alla quale si ambiva, cioè la concessione del Toson d'Oro, tardava ancora, ragione per cui il duca Pietro si decise a recarsi in Ispagna per condurre la cosa ad una risoluzione con I'opera personale; non è improbabile che così facendo seguisse un suggerimento dato dallo stesso duca di Lerma. Vivente Filippo II, i conati del patriarca erano 1)

C-l59E.Vllpsio.

N. 149445,6rt278.

6)

2) Sisuenzq.,

p. 513'

C-t59E,lX,9cXII.9,N'18562-4.

9

C- f 598.IX.29,

\

N.75905.

a) Pry. 3Ol8; C- 1598

.X.21 e23, l6l I 12.

Pre, 2508 t lcttaa eccutoriale del viccrè: C- 1599 ' XII . 18, N.


Fine della nunziatura

[1598-apr. 16O0]

stati sempre infruttuosi a tal punto che egli si era apertamente sdegnato ed aveva minacciato di chiedere il proprio richiamo, perché il diniego di favori, liberamente concessi ai Colonna ed agli Orsini e dei quali erano privi i Caetani, era un'offesa alla Casa; l) questa avrebbe avuto buone ragioni per distaccarsi dalla servitìr > verso Ia Spagna. 2) Ora I'ambiente era cambiato " ed il patriarca, specialmente dopo che nella Pasqua del 1599, in occasione delle nozze tra FiIippo III e Margherita d'Austria e di Stiria, celebrate a Valenza, ebbe seguìto il re per molti mesi nelle sue peregrinazioni a Valenza e Barcellona (ciò che gli costò 12000 scudi), entrò pienamente nelle grazie e nell'intimità del sovrano e del Lerma. AIla fine di ottobre il duca Pietro, raggranellati mille scudi da qui e mille da lì e ipotecata Ia dote della moglie, partiva per la Spagna con le galee del cardinal Guevara, accompagnato dal fratello Ruggero, e dopo due mesi di sfarzosa esibizione di sè e molte umili riverenze (ciò che costò al nunzio altri 6000 scudi), otteneva dal re il diploma del Tosone e, la domenica dell'Epifania, rilasciava deb ita ricevuta per il collare magnificamente foggiato d'oro e di gemme. 3) In quei giorni stessi giunse a Madrid la notizia che il cardinale camerlengo Enrico Caetani era morto in Roma il 13 dicembre; quasi contemporaneamente pervenne I'altro awiso, logica conseguenza del primo, che il nunzio Camillo era richiamato a Roma. La sua missione, si può dire, erasi compiuta con la morte di Filippo II e da qualche tempo il papa aveva già deciso di sostituire il próprio rappresentante, non perché fosse insoddisfatto del Caetani, ma perché la nrmziatura di questi non poteva prolungarsi all'infinito. a) Il cardinale Bartolomeo Cesi, dopo avere conferito a lungo col pontefice, ebbe I'incarico d'informare ufficiosamente il nunzio, suo zio, del richiamo, ed egli eseguì il mandato non mancando di far intravedere la probabilità che al benemerito servitore della Chiesa sarebbe stata conferita la porpora cardinalizia. 5) Ora la presenza in Romal di Camillo, come il membro più anziano e piìr autorevole, era indispensabile alla Casa, ed egli stesso era lieto di tornare finalmente in Italia ed in tal senso scriveva al papa ed al cardinale Aldobrandini. ") Fatto il proprio testamento, 6) ai primi di aprile partiva da Alcalà, ove era andato per dire un'ultima preghiera sulla tomba di Benedetto, proseguendo per Saragozza e Barcellona in compagnia del duca Pietro, mentre Bartolomeo Rota, che rimase a Madrid come agente dei Caetani, si occupava della spedizione delle suppellettili e del rimpatrio della famiglia. Scelta la via di terra, giungeva a Roma ai primi di maggio, con la coscienza di aver abilmente e scrupolosamente adempito Ia missione affidatagli. Purtroppo, invece di gioie familiari e riconoscimento pubblico, trovò in patria afflizioni ed amare disillusioni. [,a indisciplinatezza del duca Pietro e la guerra che gli fece il cardinal nipote Aldobrandini gli abbreviarono la vita, come si dirà nel seguente volume. a) (C - 1600 . tl . 26, N. 804, 194443). Prima di partire e dictro ordine espresso del papa, Camillo reda.rse una < Instruttione r ad uso del proprio succesEore sul modo di comportarsi

r)

C - 1599

n, t068, p.

tó.

q,

N.l

aella uunziatura e sullo stalo de negollì cotrcntí (C- 1600.UI,

N. r60ó7r).

3) C. I 600. I . I 0, N. I 5077 ; cnato quhdi ia Bìbl, Vat., U$. lrt. 50630. ') C - I 596 .VI[ . 2?, N. 7Ù7tl . 6) C-1600.lV.2, N.95294. 6) C-t006.t.t3,N. 50178. c-I599.VII.t,N.4ltó5,

1)

Ritorno

in

patria.


Captrolo XXVI.

LEGAZIONE IN POLONIA. (1596-1597)

quando nel secolo XIII Gingis Kahn era calato dagli aridi alti' piani asiatici con le sue guerriere e selvagge orde sui ricchi paesi che fanno corona al Mediterraneo, non era cessata mai la pressione delle razze orientali contro la civiltà cristiana. Perduta Costantinopoli, la minaccia piir immediata per I'Europa fu quella dei turchi e già si è detto degli eroici sforzi di Pio V peI creare una lega di tutti gli stati occidentali a difesa della cristianità. Dopo la battaglia di Lepanto il turco si era quietato alquanto, Card. Enrics Caetaai. l) ma in breve aveva rialzatq il capo e gli eserciti del sultano premeYano contro la Bognia, I'Ungheria e la Polonia; breve era la strada sino a lenezia,

a

Vienna e Cracovia.

sunto storico.

VIII, piìr che gli altri sovrani preoccupato di tale minacsia, rinnovò con disinardore i tentativi di Pio V put creare una lega delle principali nazioni europee affinché,

Clemente

teressato

con forze preponderanti, I'infedele fosse schiacciato e respinto dalla parte settentrionale della penisola balcanica. Pochi mesi dopo esser salito al soglio pontificio, si rivolse alla repubblica veneta, a Filippo II e all'imperatore di Gennanie, Í!4 trovò che la prima non voleva guastare ilpropriocommerciorompendoiltrattatocheavevaconlaPorta,ilsecondoeratuttoassorbito nei tumulti della Francia e delle Fiandre ed il terzo privo di mezzi frnanziari per operare a protezione dei propri stati vassalli.

Intanto il pericolo si faceva sempre piìr grave: i turchi conquistavano importanti to*ezze a poche giornate di marcia dalle capitali europee. Allora il papa si risolse di mandare I'uditore di Camera, Camillo Borghese'(il futuro Paolo V), " poi il nipote Giovanni Francesco Aldobrandini in Ispagna perché, unendo i loro sforzi a quelli del nunzio Caetani, persuadessero il re ad attingere un poco ai meravigliosi tesori che gli apportava ogni anno la flotta della .. Nuova Spagna ,, 2) per dare almeno un appoggio finanziario all'imperatore suo cugino. Non 3) Clemente VIII volle'che la Santa Sede fosse contento di sollecitare la cooperazione di tutti, prima a dare I'esempio e a tal frne allestì un esercito che, sotto il comando del medesimo Aldobrandini, nel 1595 si recò in Ungheria a militare con quelli imperiali, a capo dei quali era stato posto

il conte Carlo di Mansfeld.

1) Mcdaglione di era ru cbano;

oll, dcll'A.

2) Pq clcno di quati proventi, vedi

C' 1597.X.1' N. l5Eó72'

3) Yeòî

Ptl.3433.


ll pericolo turco

[S7r-apr. 1596]

301

Purtroppo, la prematura morte di questo valoroso capitano fiaccò I'impreta che si limitò alla conquista dell'importante Íofiezza di Gran; ma I'anno seguente il sultano già si preparava a riconquistarla ed allestiva un esercito di 100000 uomini; aarle anzi la voqe qhe I'esercito sarebbe stato di 300000 e che il turco disegnasse venirq dritto a Vienna lasciando addietro ogni altra impresa. l) Il papa rinnovò gli sforzi per creare la tanto desiderata alleanza, promettendo da parte della Chiesa altri aiuti di gente e di denaro. Importantissimo era che alla lega si unisse anche la Polonia per completare ed estendere il fronte d'attacco e per impedire che i tartari, venendo in appoggio dei turchi, prendessero di fianco I'esercito imperiale. Ma il re Sigismondo III ed i polacchi diffidavano dell'imperatore e dell'arciduca Massimiliano, comandante in capo delle forze imperiali, e non volevano entrare nella lega fin tanto che questi non avesse definitivamente e solennemente rinunziato alle pretese che aveva sulla corona di Polonia: chi poteva garantire, essi dicevano, ehe riunitisi gli eserciti, Massimiliano non rivolgesse le armi contro la Polonia anziché contro i turchi ? Il nunzio apostolico, Germanico Malaspina, ve' scovo di San Severo, per la grande intimità avuta nel passato con re Sigismondo, si cullava nella speranza di concludere un accordo tra questi e I'imperatore ; ma tale accordo non prendeva mai forma concreta ed intanto passava il tempo piir utile per agire. Perciò Clernente VIll mandò un ambasciatore straordinario nella persona di Benedetto Mandina, veseoyo di Ca,: -L. zserta, ma anche I'opera di questo riuscl vana: le cose llAr-z andavano riducendosi sempre a peggior termíni force Card. Gorgio Radziwill. 2) per iI poco sapeîe del secondo e per iI troppo sapeîe del pimo.3) Tuttavia il papa, pur sfimondo questo negotío per moho aromatico, in base ai rapporti inviatigli dai nunzi, si lusingava ehe la cosa fosse fattibile; perciò volle giuocare un'ultima carta valendosi della somma autorità di un cardinale legato, e a tal fine il 3 aprile 1596 nominò Enrico Caetani, ') che già faceva parte della congregazione incaricata degli affari del regno ed inoltre aveva il titolo di < oiceprotettore dí Polonía

".

Polonia,

b')

scelta era giusti6cata non solo dalla intelligenza e devozione infessibile di questo in ogni cosa concernente la fede, ma anche dalle amichevoli relazioni dei Caetani con I'imperatore

La

La

e con I'influentissimo cardinale Radziwill. o) La decisioae d'iaviare il Caetani fu già presa verso il dic, 1595, ma il cardinale supplicò che la partenza si postici-

N.

22588, 22066 t, C - I 595 . IX. 7, N. 92 I 24). Già nel maggio del 15E8, Sisto V ayeya p€nsato d'inviarlo legato in Poloaia (Paslor, X p. 398). Summartum facuftatm conccss. Card. Caletano legato ad

a primavera, data I'inclemenza della stagione e la impossibilità di giungere a Varsavia per febbraio, in tempo pcr I'apertura dei coni'i (C-159ó.1.1 c.. N. 129320 e III. I c., N. 129453). b) (C- 1594.X.12, N. lEE30). cardinale Enrico era anche protettore d'laghilterra e di Scozia (C- l594.VL3, 10, passe

rcsem Poloníae (C -

tíone

ll

t) C-1596.V.24,N. 129323.

e) Da us'incisiose del 1594 di

al

C - 55 bis,

I.

Hogenbetg,

1596.IV.3, N. 151005; Ptg.3ll7). hlrut-

síg. catd. Caetsno legato al rc dí Polonla (Mlsc. p. 263).

Colle.

Pzedziechi.

1C-1596.X.11,N.3309.

Nomina

di Enrico C, a

legato.


LECAZIONE IN POLONIA

302

Lib. III, Cap. XXVI,

Con tutto ciò Ia speranza di poter concludere qualche cosa era minima, e già nel mese il duca Pietro scriveva al nunzio Camillo : II signor cardinale se n'andrà aIIt di comítíí in Varsaoia et, sebene sí teme che quel negotio sía desperato, non so'rA. restato da parte di Roma dí farce quanto si poteoa. ") Il 24 aprile si svolsero in Vaticano le tradizionali cerimonie della consegna della croce al legato, la cavalcata sino alla porta della città ed il formale congedo preso dai colleghi cardinali, esattamente come già descritto in occasione della partenza per la legazione in Francia. l) A Porta Angelica, quando tutti i cardinali furono partiti, il legato scese dalla mula e gennaio

Partcnza.

in

carrozza,

a tendine calate, fece segretamente

ritorno al palazzo Caetani all'Orso per gli ultimi

preparativi e le disposizioni da dare, comprese quelle testamentarie. La famiglia col

bagaglio

già si era awiata per Viterbo con una carovana di 160 cavalli. Purtroppo, questa volta non poteva più contare sul fido Peranda

al quale affidare i conservizio di corrispondenza, nè da lui potevansi più avere quei

Dificoltà finanziarie.

tinui contatti con la Corte ed il saggi consigli che aveva sempre prodigato ai suoi amati discepoli quando partivano per importanti missioni: il vecchio segretario era seriamente malato ed aveva dovuto ritirarsi dal servizio. Eppure il momento era grave, specialmente dal punto di vista pecuniario, perché I'economia familiare era ín exhemís: già pochi mesi prima (17 ag.1595) eransi dovuti vendere con gran dolore di tutti i due castelli in Sabina, Poggio Sommavilla e Vacone, mentre una bolla di Clemente VIII minacciava di mettere all'asta i feudi dei baroni che non soddisfacessero agli obblighi contratti. Questa nuova legazione prometteva di essere un nuovo insopportabile onere e, probabilmente, I'ultimo crollo per le frnanze dei Caetani. Il papa aveva cercato di venire incontro al fabbisogno del legato, nei limiti consentiti dalle stremate casse della Chiesa, accordandogli 4000 scudi fer il 2) inoltre, con motu proprio del 4 maggio, in consideviaggio e 1500 mensili di prowisione ; razione dei pericoli di malattia e del viaggio, concesse che, in caso di morte, potessero gli eredi godere dei frutti del camerlengato sino al giorno che fosse nominata altra persona a questo uficio e che la somma di 50000 scudi pagata da Enrico fosse rimborsata dal successore alla Casa.

3)

Malgrado la necessità di severe economie, il cardinale Enrico non potè contenere la propria comitiva entro limiti ristretti perché il lesinare nella magnificenza era cosa troppo contraria alla propria natura. Da principio aveva dichiarato che avrebbe ridotto il numero delle persone a cento e di non voler spender del suo più di mille scudi al mese, ma invece ben presto permise che s'infiltrasse tanta altra gente che la comitiva crebbe sino a duecento. b) Alla fin de' conti, quando il cardinale fu di ritorno dalla Polonia, la Casa si era indebitata di altri 40000 scudi. 24, N. ó9995). ll Caetani, per quanto lu. a con[raccuore, e pcr la difÉcoltà del compito e per la ingente spesa che inevitabilmentc Earebbe ricaduta sulla Casa. Nonostante l'assicurazione datagli dal papa di non chiedere da lui che Ia Peîsona e Ia fatíca, eR Preoc' cupato inoltre della propria malferma salute e del fatto che si trovava sprovvisto di un segretario capace. Molti erano gli aspi' ranú: Sfondrati, Cusano, Mattei, Sforza, Pallavicini e Io stesso Cinzio Aldobrandini, cardinale di S. Giorgio' che fece di tutto per 6ser prescelto; ma il papa non volle favorire il nipote perché'

h profittevole collettoria di Spagna e fece intravedere l'assegaamento ad easo di una ricca chiesa in ltalia (C- l596.tV.ll e 12, 129522 e 11635). b) (C - I 597.IV.4, N. 51265). ll duca scriveva al patriarca Camillo: Il díspcndio è gande e quasi total la ruína della Casa nostÌd, md íl catdínal è oolulo pattite da Roma con 200 caoalli cl a quantî sí sono ofertí, nessuno ha rcfulato i e il patriarca rispondeva: Rhrcéíarc aIIa prodtgalltà del cadÍnale, lengolo pet ùrposr'àÍlc, ma onolene che ... topprescntiamo Ie míseríc (della C-asa) ct che rmn se Ií rcmettano denarí, se non con pîoletta

così facendo, avrebbe dowto mandarc aoche il cardiaale Pierro, legato in Francia. Quasi ricompensa anticipata concesse al nun'

(C- 1596.V.I.VI.I2, N. II708 e

.)

(C - I 596.

singato, accettò

r)

pae.

la

200.

l.

missione

')

C - 1596 .

IV. 29, N.

147726.

zio Camillo

3) Prs. 3436.

1044).


Partenza del legato

[gcn.-mag. 1596]

143

Ilgiorno 25 partiva il legato, accompagnato dai due nipoti, il referendario Bonifacio, già governatore di Camerino e Orvieto, ed Antonio, cameriere segreto del papa, che dovevano servirgli per trattare ora con questo ora con quel principe. Questi giovani, destinati ad esser cardinali I'uno e I'altro, erano di un'eccezionale intelligenza e di una ponderatezza di mente molto al di sopra alla loro età. Facevano inoltre parte della missione Alessandro Riccardi, vescovo di Sessa, fratello del famoso Giulio Cesare, che era stato capo della segreteria durante la legazione di Francia, nonché i monsignori Pietro Porzia Mellini, Luigi Scappi, Enrico Firlei, di nazione polacca, Reggini referendario, Bonifazio Vanozzi segretario. Il padre Giustiniani, gesuita, fu aggregato come predicatore. I) Quale maestro di cerimonie fu designato dal papa Giovanni Paolo Mucante, ") che raggiunse il legato in Cracovia. Ad esso dobbiamo esser riconoscenti per scritto con vivacità e colore e averci lasciato un interessantissimo Diario " " della legazione, b) pieno di notizie sulla vita e sui costumi dei paesi visitati. Il legato prese la via di Caprarola, ove fu ospitato con magnificenza alla farnesíana dal cardinale Edoardo (il quale gli donò un ottimo cavallo che gli servì per la maggior parte del viaggio), e poi si recò a Viterbo. Qui si congedò da lui il duca Pietro, con le lagrime agli occhi. Il giorno stesso della partenza aveva scritto allo zio Camillo una lettera 2) nella quale predomina una nota di profondo scoraggiamento, quasi di disperazione: Ia legazione dava un nuovo e definitivo crollo alla Casa e nessuno si moveva per venire in aiuto di essa, molto meno di lui che, impacciato da una moglie, trovavasi nella impossibilità di guadagnarsi iI pane; ora veniva lasciato in Roma assolutamente solo, privo altresì dell'appoggio del bravo Peranda, e su di lui, così poco benviso alla Corte, sarebbe ora ricaduta I'intera responsabilità di reggere le sorti della famiglia ! Il cardinale Enrico, ilare ed ottimista per natura, iirtraprendeva il viaggio con animo leggiero, nonostante i rnolti preoccupanti pensieri: tiepida la primavera e fioriti i campi; Iungo Ia strada si divertiva ad osservare la caccia di lepri e per Ia valle di Sancasciano, ove furono stampati questi volumi, il primo di maggio vide le belle fanciulle del paese, vestite di bianco e inghirlandate di 6ori, venirgli intorno cantando e ridendo secondo I'antico rito pagano; ad esse il g"n"roro principe della Chiesa elargiva monete d'oro. Non è il caso che io descriva i solenni ricevimenti e le onoranze prodigate al rappresentante del papa in Firenze, Bologna, Mantova, Trento ed Innsbruck. Ivi, dopo aver spedito il si imbarcò con tutta la comitiva su nipote Antonio a far riverenza al duca di Baviera, t' "gli cinque barconi, e dolcemente navigando sul confluente del Danubio, giunse a Passau e da lì a Vienna. Durante il viaggio in terra tedesca, per la prima volta e con sommo terrore, i prelati poterono vedere paesi caduti a tal punto in preda degli eretici che in essi ebbero diffrcoltà di trovare gli arredi sacri indispensabili ed una chiesupola ove celebrare la messa.

u)

Gio. Paolo Muante (Mucanzio) fu ammcsso da Gre-

rcme coadiutore al hatello Francesco, maetro di cerimonie già dal tempo di Gregorio XIII. I due fratelli scrissero vari diari riguardanti i pontifrcati di Sisto V e Gregorio XlV. b) Questo diario, che fortemente conirala con quello aridissimo scritto da Paolo Alaleoae durante la legazione di Francia, ha rervito di fondanento al laro dcscrittivo del presente capitolo e pereiò noa verrà più oltre <ilato IArc. Cael., Mkc. C-59(78) e C-60(792). Le copie del diario ed i documenti relativi alla legazione sono molti (vedi Arc. Vcl., Arn.l, gorio

XIV

1) BíbI. Vat., Barb. Lat. ó030,c,

15.

,

C-1596.1V.25, N.

T.' 82 e XIl, T." 39; Bibl. Vat., cod. Oltoboni N"2623 e 3184; Urbinate 856, 2421 ; B. U. 8., cod. 1499, 2098, 2099, 2109, di cui copia in Arc. Caet., Mísc. 55 bis; BíbI. Casanalense, cod. X-XU, 13 e l4). Le minute e carte ricevute in Polonia dal legato maneno quasi completamente nell'lrc. Cael., mentre si conseryano invecc tutte quelle che firono ricevute d"i rnembri della famiglia in Italia e Spagna; esiste tuttavia una bella copia coeva di tutte le lettere in cifra del legato a Ciozio Aldobraqdid, card. di S. Giorgio [Mtsc, c-62(57)1.

18275ó.

s)

c-1596.V.24,N.

129?27.

Personale

della missione.

Il

viaggio.


LEGAZIONE IN POLONIA

304

Lib. III, Cap. XXVI.

ll 29 èi maggio il legato faceva solenne ingresso in Vienna, accompagnato dall'arciduca Mattia, fratello dell'imperatore, ed ivi gli venne incontro anche I'altro fratello, I'arciduca Massimiliano, comandante in capo degli eserciti imperiali che si avviaÍano in Ungheria contro il turco. ")

"

A Vienna il legato, ospitato a spese della Casa Imperiale nel bellissimo palazzo detto della regina di Francia ,', rimase otto giorni in attesa che arrivasse il nipote Bonifacio, il quale da Mantova era stato inviato innanzi a Praga per conferire con I'imperatore Rodolfo II in merito alla lega e per sapere se reputasse opportuno abboccarsi col legato

Dif[cile situazione

politica.

prima che questi si recasse in Polonia. Tale missione era stata ispirata dalle cordiali relazioni createsi con I'imperatore per opera del patriarca Camillo durante la sua nunziatura in Germania. Al suo arrivo in Vienna, il giovane prelato riferì che era inutile farsi illusioni sulla possibilità di poter concludere facilmente i desiderati accordi : aveva trovato I'imperatore e tutto I'ambiente della corte profondamente scettico sull'onesto intendimento dei polacchi di unirsi alla lega. Molteplici erano i sospetti dell'una e dell'altra parte: grande il timore dei polacchi che in Moldavia ed in Valacchia potessero glì imperiali approflttare della guerra per estendere la loro potenza e grande il timote di costoro che i polacchi occupassero territori sotto scusa di opporsi ai turchi. Peggio ancora ! Non era neppure Si <c oourtrrit icv tu Dc cogioYst escluso il sospetto che, diventati alleati, non volesse i, .É.pp.r"n fJunó( tha;d à mcrucíllcs) quc Pollognoys, vn icfì Tu ccflìùi0ras I'uno offendere I'integrità territoriale dell'altro. l) Crai3iír lc venigui lc firgpc au orcilles. L'imperatore, cedendo alle vive sollecitazioni fatte' gli rivolgere dal legato, dichiarò che avrebbe mandato commissari per trattare, riservandosi di dare loro facoltà Il polacco (Stampa coeva). 2) di concludere quando si fosse venuto alla convocazione dei comizi per sancire gli accordi presi; ma I'attitudine tenuta dai polacchi nelle recenti occasioni gli davano poco da sperare. In quanto alla rinunzia dell'arciduca Massimiliano alle pretese sulla corona di Polonia, era pronto ad imporla al fratello il giorno che fosse stipulata la lega. D'altra parte si sapeva che i polacchi chiedevano tale rinunzia (già fatta nella convenzione ,, bedzinense ,, b) e poi non rispettata, continuando Massimiliano ad intitolarsi re di Polonia) di diritto e non come compenso alla loro partecipazione nella guerra contro i turchi. , Nolle se emete quod sibí iure debebatur. Ed avevano ragione, perché I'accettare una rinunzia per via di transazione era un ammettere che le pretese avevano base giuridica. In considerazione di tutto ciò I'imperatore non reputava opportuno incontrarsi per ora col legato, incontro che non avrebbe mancato di suscitare il sospetto dei polacchi e di render piìr difficile

la

missione.

a) Forse il card. Caetani avrà scherzosamente ricordato alI'arciduca Massimiliano che, quando nell'aprile 1592 era passato in strettissimo incognito per lo stato di Sermoneta, davanti al' I'Acquapuzza, gli fu calato il " corseilo > e fatto pagare il tributo'

)

C- I 596.V1 .27, N.

129009.

2) Bibl. Nat. Parigi

;

Estampes.

b) Trattato

di

Benthen-Bendzin del

della questione polacca trattato vedi Schaeízer, p. CXIII e segg' dettagliato studio

) Mir. c-62(57),c.

162.

9.lII.1589. Per susseguente

a

un

questo


[29 mag.-16 giu.

Situazione politica

15961

Tale stato di cose, già comunicate a Roma dai nunzi Malaspina e Mandina, fu pienamente confermato dalle informazioni che il legato andava raccogliendo per conto groprio, sicché il 2l giugno, ossia pochi giorni dopo esser giunto a Cracovia, scrivendo a Gnzio Aldobrandini, cardinale di S. Gorgio, si esprimeva scetticamente ne' seguenti termini: Da questa contraúetà dí díscorsÍ che daII' una parte e dall'altra si fanno sí può oeder chíarcmente ehe cíascuna procura àí gettar la soma nelk spalle dell'altra peî sgîaùare le proprie dalla colpa; se fm qui non si' è oenuto, o per I'aoenire non si oenbà alla desiderata conclusíone di questo kafrato che sí è' reso díffcíIíssímo, non però mí sapreí constituir giudice a condannar alcuno dí loro. L'ímperctore ancorché nell'intrinseco ne habbia più oolontà, perché ne ha píù bísogno, nondímeno nell'estrinseco ha mostralo mínor prontezza che Ii pollacchí. . In conclusione, il negozio non veniva a capo per la tardanza ingenita degli Asburgo e dei polacchi, per la profonda diffidenza sulla buona fede dell'altro contraente ") e per il timore che qualunque accordo, per quanto equo e soddisfacente, potesse eventualmente risultare di eccessivo vantaggio all'altra parte. Il fatto che il turco si stava awicinando con ingenti forze, minaèciando la libertà e I'esistenza stessa dei paesi cristiani, costituiva una preoccupazione che non riusciva a smorzare lo spirito di rivalità; anzi se una nazione avesse po,u,o sicura che il tlrco ,i "rr", sarebbe mosso unicamente a danno dell'altra, non sarebbe stata aliena dal facilitargli il giuoco. Dato tutto ciò, il cardinale Enrico decise di proseguire direttamente per Cracovia ed il 5 di giugno partiva da Vienna fermandosi per desinare ad Austerlitz, luogo a tal punto invaso dalle eresie che ín una ísfessa casa iI padre credeoa in una cosa et iI rtSIio ín un'altra, Ia moglie erc dí un'opíníone cbca Ie cose della Fede et il marito dí un'altra, talmtente che ín quel luogo, che non eta molto grande, sí trolano ptù di 64 o forsì 74 spetíe dí heretîci, ma de cattolící non oe n'eÍa alcuno. Ora, considerato che ai giorni nostri negli Stati Uniti vi sono appena cento differenti sette cristiane, possiamo ben dire che in tre secoli il protestantesimo ha evoluto ben poco. Malgrado il pessimo tempo e I'ancor peggiore stato delle strade, alla fine del decimo giorno Ia missione vide profilarsi in nero contro il luminoso orizzonte la siluette della Metropolís Regní tutta ispida di accuminati campanili e pinnacoli, di ripidi tetti e infiniti comignoli; su di un'altura torreggiava il palazzo reale. Il 16 di giugno ebbe luogo il solenne ingresso che ricorda quelli già descritti narrando la legazione in Francia; tuttavia non pare che in Polonia fosse in onore I'usanza di rapinare la mula, i finimenti ed il baldacchino del legato appena questi aveva messo piede a terra. In rappresentanza del sovrano eravi il cardinale Giorgio Radziwill di Nieswiez, amico dei Caetani, che si prodigò con quella reale e spigliata ospitalità caratteristica della nobiltà polacca, b) olfrendo al legato il proprio palazzo che sorgeva vicino alla chiesa di S. Francesco, presso la porta della Vistola, ed ogni possibile comodità. ") Per maggiormente onorare I'amico volle presentarsi assai dimessamente vestito, ciò che gli meritò Ie vive rimostranze del maestro di cerimonie. Nei giorni seguenti, in attesa che giungessero i vari delegati per trattare il desiderato accordo, i prelati e lo stesso legato andarono curiosando per la capitale, tanto differente per costumi e per spirito da tutte quelle che avevano visto in vita loro. Potentemente fortificata con una doppia cinta di mura, intomo alle quali potevansi far scorrere le acque della Vistola, la n) Chiedevano nientedimeno

i

polacchi che ogor ptio.tp"

individu"l-entc garante dei patti; alla quale cosa rispondeva I'imperatore non esser egli tedesco che parteciperebbe alla lega fose

solito dare garanzie speciali ove bastava la parola sua. b) Il cardinale Radziwill, duca di . Olica ,, era ricchissimo e si stimava che avesse 200 000 ducati di rendita (C - I 600, Domus,

ll,

39,

N.

14799r).

d Ccì ad esempio, pochi giorni dopo I'arrivo, gli mandava per preeote 12 buoi, 13 vitelle, 100 passeri (rquidtibocconcinil), molte galline e capponi, 2 botti di vino, 2 caratelli di malvasia, nonchè tutta la biada occorrente per i cavalli della misrione.

,

Arrivo

a Cracovia.


LEGAZIONE IN POLONIA

306

... ra rnisionè

Descrizione

della città.

,,r"" ",r. ,-r,"ój.l::nf#,":,:j,ri.

tjb. lll,'Cap. X)O/I.

deila metropoli ...

città era di forma rotonda e poco estesa, incirca quanto Viterbo. Nel centro era una grandissima piazza guadrata, circondata dai principali edifrzi ma talmente piena di bottegucce di legno, di tavoli e di carrettini, ne' quali si esponevano e pelli e stoffe e ferramenta e pignatte e vetri ed ogni possibile roba da mangiare, che era tutto un labirinto e una confusione di sgabuzzini, contadini, di signori e degli onniprePer cui circolava una multicolore folla orientale di senti ebrei.

Il

popolo

polacco.

Notavasi la prevalenza di mercanti e artieri forestieri perché i polacchi di basso ceto, oltre al coltivar la terra, al fabbricar birra, al segar legna, al costruire case e al vender commestibili, ben poco altro sapevano fare. Pure, per la vicinanza del porto di Danzica, v'era abbondanza di ogni merce, ed i polacchi, fierissimi di se stessi, solevano ripetere il proverbio: Se Roma non fosse Romo, Cracooía sarebbe Roma. La città costruita in gran parte di legno (come del resto tutte le altre dell'Europa settentrionale), con le case dai tetti aguzzi e ricoperti da sottili laminette di pino, era esposta al pericolo ddi incendi alla pari di un'aia nel mese di agosto: quando scoppiava il fuoco, Ie città di questo genere divampavano tutte in una grande framma e c'era aPpena tempo di scappare via con i panni che si portavano addosso. Per questo motivo, in certe stagioni, si vietava di cucinare in casa, sicché le vivande si preparavano per Ia strada. A protezione della comunità, sull'altissimo campanile di S. Maria, stava permanentemente di guardia un picchetto di trombettieri salariati che, giomo e notte, ogni ora, quando suonava I'orologio sottostante, davano di fiato alle loro stridenti trombe afrnché I'avvertimento penetrasse nelle orecchie di ogni cittadino. Inoentíone, osservava ironicamente il Mucante, certo bella per fat stare gli huomíní soegliatí e rícorde1olí che I'hore fuggono e passano oelocemente... La mattina poí prima che spuntí I'alba sí senfe una dolce e soaoe meloilia dí flauti et altrí ístromenti a fiato che suonano ín una tone alcuní musíci salariati per destare gl'huomíni a salutat I'aurota. Meno poetico era lo stato delle strade che, quando non lastricate da grossi ciottoli rotondi su cui era quasi impossibile camminare, diventavano piìr che altro tanti fossati ripieni di fango, nel quale le canozze afiondavano oltre il mozzo delle ruote ed i cavalli sino alla pancia. Oggetto di non poca meraviglia e di un certo terrore furono anche certi ispidi nomi che, a quanto pare, gli esperti indigeni pronunziano in modo del tutto diverso da quello in cui erano scritti. Dall'assieme di tutte queste cose i nostri rafrnati prelati d'ltalia vennero alla conclusione che il popolo polacco era di mente e di costumi assai primitivo, benché elevato forse il grado di coltura dei nobili e I'alfabetismo delle masse. Faceva impressione il vedere in ogni Parte del regno gli studenti di basso ceto, tutti poverissimi, girare chiedendo elemosine e mangiando col cucchiaio in certe pignailelle, che sempre portavano seco, quel che si dava loro per carità. Grande invece era lo sfarzo della nobiltà polacca che ha sempre avuto I'aIIure de grands


finc giu.-31 a9.15961

Conferenza

di

Cracovia

307

XVI era dedita unicamente al mestiere delle armi; alla. caccia della selvaggina dei benefizi ecclesiastici ed al gozzovigliare sino alle piccole ore del mattino. I, nostri prelati rimasero esterrefatti dalla capacità bevitrice dei signori i quali, oltre I'acquavite locale' detta .. casalca >>, tracannavano birra e forti vini esteri a grossi bicchieroni, maschiamente tenendoli per il manico e brindando incessantemente; ma, a differenza dei tedeschi, non eercavano di forzare gli ospiti forestieri a far lo stesso. l) Dopo una nottata di orgie, quei s/acennàfí non avevano alcuna voglia di alzarsi presto dai loro stretti e caldi lettucci di piuma, sicché prima di mezzogiorno era impossibile trattare qualsiasi negozio. Chiunque ha visitato la Polonia, dal medio evo ai tempi nostri, è stato colpito dal terribile contrasto fra il principesco lusso dell'aristocrazia e I'abiegta miseria della plebe e dall'immediata contiguità del palazzo e del tugurio. seígnews: nel secolo

e

* Caetani trovò nella capitale ove dovevasi Tali erano I'ambiente e lo spirito *" U "*r,nale trattare dai commissari e dagli ambasciatori dell'una e dell'altra parte la irrigidita quistione

della lega. Perduto tutto

il tempo necessario in oriente per awiare un affare, il l0 di agosto faceva

città il grande maresciallo del regno, Nicolò Zebrzydowski, con sedici carrozze a sei cavalli, 300 lance e 100 soldati. Pochi giorni dopo giungeva il nunzio, il marchese Germanico di Malaspina, vescoyo di San Severo, uomo di molto valore. Malgrado la deferenza che dimostrava al legato, non gli andava punto a genio la presenza di questo con la quale cessava ogni sua giurisdizione, come ebbe ad accorgersi subito quando il maestro di cerimonie gli vietò I'uso della mozzetta. Poi arrivarono da Praga I'altro nunzio straordinario, monsignor di Caserta, che era andato a conferire con I'imperatore, nonché i vescovi di Breslavia e di " Chiavarino >, oratori cesarei, e gran numero di senatori e dignitari polacchi ed ecclesiastici. E così finalmente il giorno I di agosto si potè aprire il primo parlamento per trattare, in nome di Dio, il negozio della lega. Nella sala maggiore del palazzo Radziwill era stato preparato sotto ad un baldacchino il seggio di velluto rosso per il legato, e intomo, a forma di quadrato, erano disposti le poltrone ed i seggi Per gli altri dignitari. Quando tutti furono seduti, il legato lesse la bolla pontifrcia e, alle parole Clemens papa. octaous serous seîooîum Deí, tutti si alzarono e si scoprirono il capo. Poi il cardinale Caetani fece una bella orazione in latino alla quale rispose I'ambasciatore cesareo, il vescovo di Breslavia, dopo di che i polacchi si ritirarono a confabulare e altrettanto fecero gli imperiali. Nei giorni seguenti i commissari si riunirono in nuove congregazioni, a porte chiuse, ed ora gli uni ora gli altri andavano a conferire ín'camera charìtatis col legato. Le cose procedevano molto fiaccamente e solo verso la frne, secondo iI cosfume della repubblica pollacha, sí ríscaldò Ia prattíca.ln conclusione, tanto si fece che all'ottava ed ultima rilrnione, tenutasi ai 3l di agosto, la situazione era esattamente quella che era al principio, ed il convegno di Cracovia si sciolse con la dichiarazione che ogni decisione dovevasi rimettere all'arbitrio dell'imperatore, del re e della dieta. Peraltro, a peggiorare la situazione, i polacchi ribadirono Ia condizione che Massimiliauo si conformasse all'impegno di rinunzia già preso nel 1589 nella convenzione bedzinense, ed a mala pena potè il legato ottenere da essi che I'im2) peratore avesse una mora di nove settimane per pronunziarsi defrnitivamente.

solenne ingresso

r) c- 1596.X.il,

in

N.15t300.

2)

Mkc. C-62(57),

".E.

Conferenza austro-polacc-a.


LEGAZIONE IN POLONIA

308

Situaziore militare.

Lib. Ill, Cap. XXVI.

Il solo fatto nuovo fu che, per volontà del legato, vennero prospettate in linee generali le condizioni sotto le quali sarebbesi dovuto condurre Ia guerra. All'inetto comando dell'arciduca Mattia era grà stato sostituito quello assai piìr eficiente del fratello Massimiliano nè, al parere di tutti,.poteva altra persona esser designata a questa suprema carica; d'altra parte non poteva I'esercito polacco esser soggetto ad un Asburgo, ragione per cui gli eserciti avrebbero agito d'accordo ma indipendentemente gli uni dagli altri, tanto piùr che sopra un honte di ohre mille chilometri era impossibile operare compatti con forze non di molto superiori a 100000 uomini senza pericolo di essere aggirati. Uno dei compiti principali dei polacchi doveva esser quello d'impedire ai tartari di attaccare di fianco I'Ungheria. Daltra parte, ove 40000 polacchi e 60000 imperiali, operando congiunti, potevano bastare per battere il turco, i primi avrebbero avuto bisogno di una forza di 60000 per opporsi al nemico da soli sulla propria frontiera. Come aiuto finanziaro il papa offriva 300000 frorini ") e I'imperatore 200000, somme che i polacchi trovavano derisorie per i loro bisogni che valutavano ad un milione. ***

Viaggio da Cracovia

a

Vargavia.

il negozio dipendeva dalla volontà dei due sovrani e della dieta polacca, il legato incaricò il nunzio Speciani in Praga di esercitare ogni possibile pressione Dato che oramai tutto

sull'imperatore, ed egli stesso si afirettò a partire per Varsavia onde persuadere il re ad assumere un'attitudine piùr accondiscendente. Tutto doveva compiersi nel corso delle nove settimane fissate come termine all'uttímatum dei polacchi. Il l0 di settembre si mise in moto la mastodontica comitiva del legato, alla quale si era aggiunta quella del nunzio Malaspina. Venticinque erano le cafiozze, molti i carri e i cavalieri sicché il numero dei quadrupedi ammontava a 250 e quello delle persone a 300 oltre i gentiluomini polacchi e le scorte d'onore. Alle prowiste della carovana prowedevano i forieri del re e, a leggere I'elenco delle vettovaglie che dovevano allestire ogni giorno, si rimane sbalorditi : 2 buoi, 7 vitelli, ó porcellini, 48 capponi, 76 pollastre, 50 piccioni, l0 anitre, 3 galli d'lndia, 3 pavoni, 6 fagiani, 6lepri, 120 uccellini e selvaggina ad líbítum, oltre il pesce, la farina, il burro, il miele, le rape, i funghi e tutte le altre cose che, a scriverle, si empirebbe una intera pagina di questo volume. Partì Ia carovana, traballando e rullando sopra le terribili strade come su mare in tempesta; i prelati seduti ognuno sul proprio materazzo (che in Polonia era costume di viaggiar sempre col proprio letto, sotto penalità di dover dormire in terra) b) e aggraPpato alle spalliere per non esser gettato fuor della vettura. E così, dopo dieci giomi di navigazione, il legato r) magnifrgiunse alle porte di Varsavia ove si fermò in una villa del re, chiamata " Iazdovio u, camente addobbata, ove si riposò frno al giorno fissato per il solenne ingresso. Intanto aveva spedito innanzi il nipote Bonifacio per ossequiare il re e per esprimergli le condoglianze per la morte della regina Anna, sua zia, awenuta pochi giorni prima. All'ora fissata per I'udienza il giovane ed elegante abate, onorevolnente accompagnato, fu introdotto .)

Nell'istruzione privala, data al legato

partenza da Roma,

il

la vigilia della

papa precisa un massimo di 300 000

s

cud

i

l'anno (C - 1596 .1V.24, N. 59982). b) Ceilo quesli sígnorì polacchî mno coúesìssímí, et mollo splendidt nel iceoete forcslíetí '.. eccetto dl dare da dormíre, 1) Jazdowo, ocsi Uiudow.

gchè chí

s*o íI

suo letto bisogna che sí aparecchí come atn cane, el gueslo sí usa se bene sì aloggíasse nel palazzo del rc, et ío I'ho prcoato per espefienza, non ha

dí àotníre ín lena

d

mc nc ticordarò pet semprc (Lettera di Alesandro Riccardi:

c - t596.Vt.22, N. r29305).


[-22 retL 1596]

Arrivo a Varsavia

nella grande sala, tutta drappeggiata a lutto, ove trovò il sowano in gramaglia che I'aspettava in piedi presso al suo tavolo coperto da un drappo nero. Fatte le tre rituali riverenze, I'abate si chinò per baciare Ia veste del re il quale lo pregò di coprirsi e sedersi; cominciato a porgere i complimenti d'uso e le condoglianze, egli ed il sovrano si scoprivano ogni volta che si faceva il norre o del papa o del legato o del re, ed ogni volta questi insisteva perché il giovane prelato per primo si rimettesse Ia berretta. La conver-

,r,0,.

*YilIfi'J1,.",*0.

tutta in italiano, Iingua che ilie parlava fluentemente. Finita I'udienza, I'abate andò a visitare la regina Anna che rispose con sorrisi alla bella orazioncina fattale . in latino, lingua della quale I'augusta donna non capiva una parola. u) Intanto in città le autorità si davano un gran da fare per mettere in ordine le strade, nelle quali il fango era tanto profondo che arrivava alla pancia dei cavalli; Iddio misericordioso le aiutò facendo afracciare il sole per qualche giorno. La domenica mattina, 22 settembre, il legato, tutto vestito di rosso e montato sulla sua mula, sazione

si

svolse

partiva dalla villa reale accompagnato dai suoi pielati, gentiluomini e stafieri, con le valigie rosse etc. e preceduto dalla croce, come richiedeva il cerimoniale. Incontro gli vennero, a squadra a squadra,

con

a) Questa cugina dell'imperatote era donna dal oîso lungo, ncnto un poco ln luotí come sogllono haoere tuttì h

íl

austríací (Hahnburg), dl statuta píccolelta, bíanca e gra!ìosa et dí stan maestà (Mtsc.C-60 (782),sub24.VI .1596).

sotenne ingresso'


LEGAZIONE IN POLONIA

310

le pih

Lib.

Ill,

Cap.

X)fl/I.

detti " Arduchi ',, ") vestiti di azzurro, con i capitani vestiti di rosso; poi la magnifica cavalleria in piena armatura di giachi di maglia, eorazze e celate basse alla ungherese, con una pelle di leopardo sopra Ie spalle e appoggiate sulla staffa le lunghe lance, alla estremità delle quali sventolavano bandierine dai colori vivaci. Singolarmente imponenti le grandi ali foggiate con penne diverse fissate dietro I'arcione o alle belle milizie del regno: prima 300 soldati a piedi,

spalle della montura oppure a -quelle della corazza dello stesso guerrierci; caratteristica della cavalleria polacca, che dava a quei marziali guerrieri I'aspetto di esseri leggendari e quasi soprannaturali. Furono adottate, si dice, per spaventare selvaggi

i

cavalli dei tartari. Invece di spade, portavano scimitarre ricurve e molti, oltre I'archibugio, avevano I'arco con il turcasso alle terga. Con le uniformi e le armi delle soldatesche all'ungherese, alla polacca ed alla tedesca erano mescolate altre schiettamente alla turca col turbante; magni6ci i costumi dei gentiluomini e ognuno diffe, rente dall'altro, a seconda del grado e della provincia: un insieme variopinto e vivace su cui prevaleva una nota orientale. Ultima a venire incontro al legato fu la squadra dei cinquanta cavalieri che circondavano il re, tutti abbrunati, com'anche neri erano le baddierole, i manti di velluto, le celate e le corazze. Persino i cavalli, quando non affatto morelli, erano abrugíatí con bande di tafiettano nero appeso al collo. In mezzo ad essi trovavasi il re vestito a.lutto Cavaliere polacco con le ali e senza armatura alcuna. Quando giunse al luogo (Museo di Varsavia). dell'incontro, a circa un miglio da Varsavia, i suoi cavalieri si disposero in largo semicerchio e, al centro di e!so, Sigismondo lll e il cardinale Caetani si awicinarono scoprendosi il capo ma senza scender dalle cavalcature. Scambiate brevi orazioni in latino, essi procedettero verso la città, il sovrano insistendo di rimanere alla sinistra del legato mentre davanti e dietro ad essi si formava il solenne corteo, lsecondo i protocolli del cerimoniale. Millecinquecento erano i cavalieri; acclamava il popolo, cantava il clero ed assordava I'artiglieria, mentre da tutte le toni le campane suonavano a festa.

*** Stasi delle trattative.

Sul tavolo mio da lavoro ho la completa e ordinxlx doc,rrmsntazione di quanto fu discusso e trattato durante i due mesi che il legato si trattenne in Varsavia, ma per quanto ne scrivessi, non aggiungerei nulla di nuovo perché la situazione, esposta nelle pagine precedenti non subì modifrca alcuna. Par dessus Ie marché, nella prima udienza il re informava il cardinale che aveva il giorno innanzi avuto notizia che I'imperatore, per tramite dell'ambasciatore inglese a Costantinopoli, stava trattando col turco. Dov'era la buona fede ? a) Arduchi o

Hajdul, fanti introdotti in Polonia dal

re Stefano Batori.

Vedi EncgftIopeilgJa Pouszechna, Varsavia, 1862.


lott.-dic.

15961

Vani sforzi del legato

3ll

Vani, per guanto grandi, furono gli sforzi del legato: neppure Ia notizia che Agria (Erlau), sul confine del regno, era assediata dal turco e poi quella della sua caduta servirono a scaldare I'animo del sovrano. LJn accordo di non difficile attuazione e dal quale dipendeva la satvezza comune rimaneva impedito dalla miopia, dalla cocciutaggine e dalla malafede degli interessati. La logica era stata messa al bando ! Il Caetani ben presto ne rimase stanco e stufo e, se non fosse stato per un senso di dovere verso il Santo Padre, avrebbe cento volte ripreso la strada per I'ltalia. II legato si trattenne a Varsavia sino al 4 di novemS.s ") quando fece ritorno a Cracovia, ove avealo preceduto Sigismondo III per celebrare i solenni funerali della regina Anna, sua zia. Compiendo un ultimo grande sforzo, il Caetani si applicò a preparare il terreno affinché nella prossima dieta polacca si giungesse a qualche risultato mediante un compromesso. La speranza di ciò eragli rinata nell'animo all'annunzio, per quanto doloroso, che il 23 ottobre, nella pianura ad oriente di Agria, I'arciduca Massimiliano e Sigismondo Bathory avevano subìto una grave disfatta che apriva agli infedeli la strada ad una invasione dell'Austria. Gli stessi polacchi erano grandemente impensieriti ed avevano deciso che il parlamento fosse convocato in Varsavia per il l0 febbraio 1597 per prendere le ultime e definitive deliberazioni sopra la conclusione o meno della lega. Il Caetani cercò di battere il ferro mentre era'caldo e, il 18 novembre, scriveva all'imperatore sollecitandolo a scegliere i commissari che avrebbero dovuto rappresentarlo alla dieta e supplicandolo di dimostrarsi più accondiscendente; gli faceva altresì presente che, se i polacchi non avessero potuto trovare affidamento di salvezza in una potente lega, awebbero certamente concluso un trattato di pace col turco. r) Tale era il dilemma, nè era possibile riaprire le trattative se non si modificavano alquanto i termini ne' quali erano rimaste le discussioni di Cracovia. Ma non era passato un mese dalla disfatta che, per voce universalg era già caduta ogni speranzai era certo oramai che I'imperatore non avrebbe mandato i suoi commissari. Il 20 dicembre, il legato scrivendo al fratello Camillo, diceva z ... per Ia presa dí Agría et íI succ€sso della battaglia (del 2? ott.) ío haoeoo grande speîanza che questí accidentí dooessero far pensar aIIí fatti loro lanto i polacchí quanto l'ímperctore; ma ín efetto mí rtsoloo a credere che iI male non sí considera finché non si prooa bene. Lí polacchí sí sono rtsoluti dí far Ia dieta, ma I'ímperctorc ha disperato afatlo della lega; et per qualsíooglía gran ístanza ch'ío m'habbia faUo di impinguare et addolcíre Ie condítíoni proposte nella traUatíone di Cracooia, non è sfcfo possÍóík d'haoer îesposta bona. Tal che se I'imperatore si úsoloerà di mandar. nooi commissari alla díeta, io assisferò ancorché non habbîa alcuna speranza di bona conclusione; caso che non mandi, io non andarò alli comitíi, ma m'ínúíarò oerso I'ItaIía.2) In vero l'esito dell'affare appariva già chiaro alla mente di tutti: imperatore, re e legato preparavano si ad agire come se già fossero sicuri che la lega era fallita; i polacchi scambiavano ambasciate col turco, i tedeschi si armavano il meglio che potevano ed il legato si preparava a fare le sue valigie. Solo il generoso Clemente VIII non voleva abbandonare ogm speranza

a) Duraate I'ozio di guetó sggiomo il legato visitò una villa del re ove si conservavano molti aimali tra cui il bisonte, I'urus o bue selvatico dell'Europa" spccie estintasi pochi dccenni più tardi e che si trovava soltanto in Polonia, e la Gran Bestia o alce. L'unghia di questa si reputava pocscdercgraadi virtù contro il mal caduco, le vertigini ed altre infermità e

1)Mkc.C-62(57),c.32.') C-1596.XII.20, N. 151302.

da quasi tutti i principi polacchi, montata in braccialetti d'oro; la regiaa ne regalò uao al lcgaro (C-1598,1X.5, N. 129321r. [,a coniùva saD sopra ua palco eretto in mezzo portavasi

alla seFa ed

i

battitori le fccero s6lare davanti questi animali

(Mucanle: Diario)-

Vittorie turche.


3tz

Dieta di Varsavia.

LECAZIONE IN POLONIA

Ub. lll, Cap. )Ofl/I.

della lega e già predisponeva per I'invio di un, nuovo esercito in Unghgria, dovesse anche esser costretto a far fondere i vasi sacri delle chiese per fronteggiare le spese. l) In conformità a ciò il papa ordinava, che il legato intervenisse comunque alla dieta, e questi obbediva benché fosse evidente che, mancandovi una delle parti (ossia i rappresentanti dell'imperatore), sarebbe stato impossibile di venire ad una conclusione tra esse. Considerava la sua presenza inutile come quella dí coluí che s'íntroduce nelle nozze senza Ie oestí nutiali. Per un ritardo del corriere che dovevagli portare I'ordine definitivo, il legato non partì che I'otto febbraio giungendo il 18 in Varsavia, quando la dieta erasi già aperta da una settimana. Durissimo era stato il viaggio per I'inclemente inverno che gli fece sentire quanto síano leggíerc Ie pellíccie et acutí í fieddi della Polonía. Terribile lo stato delle strade, ragione per cui, scriveva Alessandro Riccardi, molte oolte lí carrt con Ie bagaglíe non potessino arríuare al loco destínato, et consequentemente bísognasse dormíre su la paglía, et una oolta toccò anco aI síg. cardinale che dormi sopra Ia taoola dole cenammo. Lascio poí di dbe che habbiamo íl più de le oolte dormito in compagnía delle galline et delle oche et delle oítelle che ín questí paesí è cosa ordínaria. Questi strapazzi causarono al cardinale un violento attacco di gotta. Il Caetani, compreso della situazione che non poteva condurre all'esaltazione della volontà pontificia, rifiutò che gli si rinnovasse il solenne ingtesso in suo onore. Già malato, si awiò al senato, sorretto dai propri gentiluomini e vi fece una calorosa orazione (20 feb.); poi dovette coricarsi. Non pertanto continuò ad operare attivamente per tramite de' suoi prelati e nella sua stanza da letto convenivano le deputazioni della dieta per consultarsi e discutere con il rappresentante

del

pontefice.

il

vecchio ed invalido Gran Cancelliere pronunziò in parlamento un coraggioso discolso, turco anche se I'imperatore non avesse accondisceso, incitando polacchi ad armarsi contro a condizioni accettabili, ad una lega. senatori ed nobili si rifiutarono di sostenere Ie spese della guerra. ") Allora il legato cercò di promuovere un modus oìoendi tra polacchi ed imperiali per mutua difesa contro il turco. Ma qualunque proposta, qualunque tentativo riuscivano vani ed il Caetani scriveva z Siamo aI fine et nondímqto slíamo ín moggíor tenebri che mai. Invano

il I

i

Partenza

per I'ltalia.

i

Dopo di ciò non rimaneva al cardinale Enrico altro da fare che tornarsene in ltalia. Non solo era esasperato dagli inutili sforzi compiuti con onesto e devoto ardore per la Fede ed in obbedienza al Santo Padre, ma anche i sacrifizi finanziari, malgrado le prowisioni concesse dal papa, erano giunti all'estremo limite. Al desiderio di riveder I'amata patria, si aggiungeva la stanchezza delle privazioni sofferte nella rude e primitiva Polonia di quei tempi, tanto lontana di luogo e di spirito dalla civiltà latina, sicché quando la legazione, partita da Varsavia il 26 maruo, giungeva finalmente nella leggiadra Vienna, uno del seguito non poté far a meno di esclamare:

Non conosce Vienna e non la stima, Chí prooalo non ha Polonia prtma!

A mano a mano che la comitiva si awiava più verso il mezzogiorno, più verso ponente,

campagne ed il cielo e la vita si facessero piùr belli. Italia, Italia era la meta; grido degli stanchi viaggiatori quando per la via di Tarvisio entrarono di piena pri-

sembrava che

Italia fu

il

le

mavera nel patriarcato

di Aquileia,

nelle verdeggianti pianure del Friuli.

Già sin dal giugno scorsoilCaetani aveva scritto al card. di S. Giorgio: In una rcpubblíca cosi numerosa dí senaloú et cosl piena dÍ nobíItà, opetano tutt'insíeme lanta díaersítà dí

')

1\

Postot,

XI, p. 2lE.

pateú, che

a

unìtglí

síbíIe (C - I 59ó.U

.

el lnilutglí a fat guera pat 27, N. 129009).

cosa ímpot-


,-

[8 fcb..23 siu. rg97l

Ritorno in patria

:::.:'4,-::-:'a:l

-'

-

3lt

Giunti.a Treviso i due giovani, Antonio e Bonifacio Caetani, furms mandati a Venezia per veder la città-lagrnra e per far riverenza al doge, che li ricevette con sornmi onori. Poi per la via di Romagna il legato si recò a l.oreto per compiere un atto di pietà verso Ia Santa Casa, protettrice della famiglia, ed il giorno I di giugno, dopo 75 giorni di viaggio, traversava il Tevere a Ponte Molle, circondato e acdamato da amici e parenti che, con più di cento cocchi, gli erano venuti incontro. Due giorni dopo il legato era ricevuto solennemente dal papa nel concistoro, convocato apposta in Laterano: gli si prosternò dayanti per baciargli il piede e poi la mano, dopo di che Clemente VIII, soddisfatto e riconoscente dell'opera sua-nobilmente compiuta, lo sollevò e I'abbracciò con viso ilare e giocondo. ll 23 grugno in concistoro segreto, a Montecavallo, il cardinale dava relazione del suo operato.

Donur, Il. 40.


Caprroro XXVll.

GUERRA DEI BANDITI. (t572-t6A0)

storia c'insegna che il banditismo è una infezione che, al parr di quelle del corpo umano, ogni tanto fa presa sull'organismo sociale per preesistenti condizioni di debolezza e, una volta radicatosi, si sviluppa ed infierisce creandosi un ambiente sempre più favorevole con le stesse tossine che segrega ed istilla, finché o un energico rimedio o la reazione dell'organismo non riescono

a

a vincerla ed estirparla. Molte sono Ie epidemie di banditismo che si ricordano e, per quanto concerne I'ltalia, basta accennare a quelle scoppiate durante l'esilio di Avignone ed alla frne del Cinquecento e del Risorgimento. Anche gli altri stati d'Europa non ne rimasero immuni ed ai giorni nostri restiamo ammirati da quel che accade in Chicago ed in altre città dei civilissimi Stati Uniti. . Tra le piùr celebri fu certamente quella che infierì nel nostro paese durante I'ultimo quarto del secolo XVI, quando il male si sviluppò a tal punto che la vita ,o"ial" ne rimase paralizzata e Io stato ecclesiastico fu messo in pericolo; lo spirito àelh malavita non invase soltanto i bassi strati della popolazione, ma anche I'eccelsa cerchia dell'aristocrazia; i piùr bei nomi italiani si resero rei di connivenza con i malfattori; alcuni nobili anzi si misero a capo di scellerate bande ed i piìr volgari delitti di sangue diventarono comuni nei palazzi principeschi. Cause del banditismo

ncl rec. XVl.

Le cause del male erano molteplici, ma prima tra esse fu la lunga serie di spedizioni militari in ltalia conseguenti alla rivalità tra Spagna e Francia: i masnadieri assoldati dall'una o dall'altra parte, dopo aver per anni vissuto di rapine e saccheggi, perduta I'abitudine al lavoro, se licenziati, non sentivano piìr inclinazione a far ritorno ai loro campi ed alle loro botteghe ma, organizzati in forti bande, preferivano di vivere di violenza a spese della comunità. Aggiungasi a ciò una rilasciatezza morale che il govemo della Spagna, già awiata alla decadenza, ingenerò nei paesi ad essa soggetti e nel mondo in generale. Agli eroici conquístadores del Messico e Perìr ed agli intemerati pirati portoghesi dell'Estremo Oriente era succeduta una generazione di .. ministri u, intenti unicamente a sfruttare i popoli sottomessi per arricchire se stessi, mentre alla corte di Madrid il mercimonio delle cariche e delle pensioni si trasformava in un'istituzione che toccò I'apice sotto l:amministrazione dell'onnipotente duca di Lerma. Ed in fine il continuo


La piaga dei banditi

[rcc. XVll

315

in

Europa dei metalli preziosi, che gli spagnoli rastrellavano instancabilmente nei loro nuovi dominii dellAmerica, creò un'inflazione monetaria, la quale alimentò la mania di grandezza e la tracotanza ingenita nella razza spagnola e, di riflesso, abbassò il livello morale di tutte Ie classi sociali non solo in Ispagna ma anche in ltalia. prese grandissimo sviluppo sotto GreIl banditismo, già notevole all'epoca di Pio

ed

eccessivo aflusso

V,

gorio Xll[ che ebbe il desiderio, ma non Ia forza di carattere, di reprimerlo e schiacciarlo. Per I'intero stato pontificio (ed anche nel Napoletano, in Toscana e nell'ltalia settentrionale) giravano le bande armate capeggiate dal Catena, da Sebastiano Werro, da Giovanni Valenti, .. re della Maremma ,', da Pietro Leoncillo da Spoleto, detto " I'Uomo Selvatico ", dal famoso < Prete di Guarcino n e da tanti altri. Rivaleggiarono con questi criminali della plebe alcuni distintissimi baroni, famoso tra essi Alfonso Piccolomini, duca di Montemarciano, colpevole di molti atroci misfatti. Gregorio XIII fu impotente di fronte a questo miserabile, protetto dal granduca di Toscana, e dovette anzi subire l'umiliazione di vederlo in Roma, onorato ed ospitato dal cardinale Ferdinando de' Medici, e di dovergli concedere formale perdono. La soddisfazione di saperlo appeso ad una forca fu riservata a Sisto V. palazzi I banditi, contrariamente alle severe ordinanze pontiÉcie, trovavano sicuro asilo nei:prescritto dei nobili e persino dei cardinali che pretendevano e di fatto ancora godevano il privilegio di immunità; in compenso prestavano comodi e non sempre confessabili servigi e proteggevano le proprietà dei signori contro gli altri malfattori. I baroni difesero sempre strenuar) mente questo loro preteso diritto di cui usavano ed abusavano liberamente; e già si è ricordato il sanguinoso incidente che nel 1583 si svolse sul portone del palazzo di Ludovico Orsini.

*** Con Sisto V, per un poco, si ebbe la speranza di veder risolversi il problema, perché questo tenibíIe papa, sin dai primi giorni del suo pontifrcato, volle che i banditi fossero perseguitati con inflessibile rigore: quotidianamente si videro aPPese Presso il ponte di Castel S. Angelo teste di briganti, a coppie, a dozzine, finché I'aria ne restò ammorbata e tra esse figurarono quelle dei piùr famigerati capibanda del tempo, tra le altre la testa dell'ignobile " Prete di Guarcino >, ornata in ludibrio di una corona di carta dorata. La inesorabile severità di Sisto V trascese a crudeltà e ingiustizia. D'altra parte il male aveva raggiunto tali proporzioni che convenne ricorrere a questi estremi per incutere, se non il rispetto della legge, almeno il terrore della giustizia. Altrettanto dovette fare Clemente VI[. Fu necessario di colpire la stessa nobiltà rea dei piir efferati delitti: senza dilungarmi nel narrare i famosissimi casi di Beatrice Cenci e del duca Paolo Gordano Orsini con Vittoria Accoramboni, ricorderò che nell'ultimo decennio del secolo sono registrati fra altri efferati delitti il matricidio di Paolo Santacroce, gli assassinii di Troilo Savelli, I'uccisione che i figli di Lelio Massimo commisero nella persona della matrigna ed il veneficio di Marcantonio Massimo a danno del fratello Luca. 2) La severità di Sisto V per un poco fece tremare i baroni, tanto che il potente Paolo Giordano Orsini si affrettò ad emigrare dallo stato pontificio. Purtroppo, dice il Pastor, al banditismo, come all'ldra, ricresceyano le teste ogni qualvolta le venivano recise, e con la morte di Sisto V la peste scoppiò di bel nuovo e piùr virulenta che mai. 1) pac.

247.

2) Potlor, XI, p. ó19.

Repressionc istaurata

da Sisto V.


,t6

CUERRA DEI BANDITI

o'

'""'" ó;î.0ìi:::";'.,.iî: *l-illr'""'

Lib. III, Cap. XXVII.

*u'

In tutto lo stato ecclesiastico poche località si prestavano meglio come nascondiglio e rifugio ai banditi che le impervie forestg o ,. macchie ', ed il labirinto di canali e pantani delle Paludi Po4ine alle porte di Roma. I Caetani perciò furono forse più degli altri baroni affiitti dalla piaga del banditismo e, quando i papi rinfacciarono loro di non adoperarsi con abbastanza zelo nel perseguitare ed estirpare questi malviventi, rispondevano che non potevasi richiedere ad essi di fare nella peggiore delle località piùr di quanto la stessa Chiesa era in grado di fare nello stato ecclesiastico con tutti i mezzi di cui disponeva. ") Del resto, il rischio e le spese della guerra contro i banditi ricadevano sempre, in ultima analisi, sulle spalle dei vassalli i quali perciò mostravano poco ardore nell'eseguire gli ordini che ricevevano. ') Ciò nonostante, in forza degli editti di Sisto V, a partire dal luglio 1585 si fecero da Sermoneta molte energiche battute e caddero nelle reti innumerevoli malfattori, le teste dei quali furono conficcate in certi ferri impiombati sulla loggia della piazza; in ricordo di che, nel secolo XVIil, le segrete delle carceri del comune si chiamavano :rncora ,, Ia secreta delle teste ; 2) quelle dei più notori briganti (come Paolo Felice Pedeletto) erano poi mandate a " Roma; tali invii erano frequentissimi e venivano afrdati al primo venr.lto, come se si trattasse di pacchi postali. b) Le spedizioni contro i briganti si ripeterono a frequentiintervalli enel l59l furono ") (C- 1594.111.4, N. 10519). Per i prodromi del bangli ordini di Paolo lI nel díc. 1464 (C-2243 e 2244); il breve di Giulio III del 1554 (hg. 1497); il processo di Giuseppe Brissia nel 1555 ditismo nella Marittima vedi, tra altri,

(C-1555.1-

Il, N.

145ó90);

il

breve

di Pio

V

del

1565

(Prg. 3416) etc. Con tutto ciò durante il severo governo di 1) C-1583.V.31

, N.

45731

Bonifacio Caetani malfattori (Odù.

(f

1575) lo stato fu singolarmente libero dai

b) Pet lí medesímí solìlati cotsí sí manda la testa dí quel Antonlo da Sora bandíto, dÍ quella campagnla che ne oennero martedì le doi allre tesre etc. (C - I 595 ,VtI .12, N. 50049).

; C- l594.XIl .17,16j79; C-1595.1.10, N.

58055etc. \

Pant.,

lt, p.

7.


Banditismo nelle Paludi Pontine

[r885-r8951

in

317

da Onorato Caetani, Virginio Orsini e Carlo Spinelli ed altri nobili; ma, Muratoú, t) in fine, trooando poco ono',e e men profitto contro di tal gente braoa e disperata, furono costretti a lascíarc ad altrí l'ímpresa. Sotto Clemente VIII furono mandati anche grossi nuclei di corsi e soldatesche papali, sotto il comando di Flaminio Delfino e di Giovanni Francesco Aldobrandini, in appoggio delle milizie ducali I ma gueste truppe facevano piùr danno ed erano più moleste agli abitanti degli stessi banditi 2) e, come .. forestieri >, venivano spesso in confitto con le stesse milizie del luogo. t Sermoneta e Bassiano erano castella fortificate che non avevano da temere un repentino assalto; ma a Cisterna, diventata oramai un prospero centro agricolo, fu necessario di risarcire le mura, continuando i lavori già iniziati all'epoca dell'invasione del duca d'Alba. a) Uno dei piìr temibili capi che infestassero la Marittima fu Marco Sciarra, il quale conduceva una banda di 600 briganti bene armati e disciplinati. Non senza ragione s'intitolava: FIageIIo dí Dío e commíssario mandato da Dio contro gli usurai e contro colorc che detengono i denaú ozíosí.5) Si vantava di togliere ilgrano ai ricchi per darlo ai poveri. Il 18 aprile 1592, dopo aver saccheggiato Giulianello, che era del cardinal Salviati, e tentato di prendere la rocca di Ninfa (che però trovò troppo ben guardata), attaccò Norma: la popolazione fece resistenza e nel combattimento furono uccisi tre degli assalitori tra cui un certo Ortensio, nipote dello Sciarra. Questi per vendicarsi, entrato d'assalto, fece trucidare 48 cittadini, tra i quali alcuni bambini ed il capitano di Norma; fece anche appiccare il fuoco a quelle case dalle quali credeva fossero venuti i colpi di archibugio che gli avevano ucciso i compagni. 6) Poi I'esercito di malfattori, dopo aver cercato invano di forzare il passo di Bassiano, ") andò contro Maenza che si arrese e di Ià passò nello stato del conestabile Colonna ove prese Santo Stefano, Castro e Falvaterra; della qual cosa alcuni paesi approfrttarono per ribellarsi e farsi repubblíche. 7' Due mesi dopo i Caetani istruirono regolare processo. 8) Ma è nelle Marche che Marco Sciarra dava ancor maggior molestia; ragione per cui Clemente VIII mandò contro di lui Giovanni Francesco Aldobrandini e poi Flaminio Delfino con 6000 fanti e 1000 archibugieri a cavallo; vistosi alle strette, il brigante passò al soldo della repubblica veneta, il che quasi condusse alla rottura fra essa ed il papa. Come Dio volle, I'anno seguente lo Sciarra, mentre guerreggiava per la Serenissima, rimase ucciso ed i suoi compagni, condotti a Candia, in buona parte perirono di peste. e) E poiché lo scopo della presente cronistoria è di illustrare le gesta dei Caetani, è mio dovere di parlare non soltanto di quelle gloriose ma anche delle altre che non fanno loro punto onore. Ricorderò quindi che uno dei piùr notori malfattori che ammorbò le paludi fu Antonio Caetani, r0) il quale s'aggirava con una sua banda, svaligiando i procaccia ed i viandanti sotto scusa di volere vendicarsi di coloro che avevano cooperato alla condanna di suo padre Cesare, decapitato nel 1583. rr) Apparteneva questi al ramo dei signori di Filettino, Trevi e Vallepietra, discendenti di un nipote di Bonifacio VIII t tzl ma, nonostante la nobile prosapia e la parentela con i Colonna e con altre grandi faniglie romane, questa stirpe nel secolo XVI era decaduta economicamente e scesa ad un bassissimo livello morale. Antonio ed il fratello Scipione (che non valeva più di lui e del padre) erano stati processati dal governatore di Roma per vari omicidi ed altri simili peccatucci e, il 9 novembre 1592, condannati all'estremo supplizio ed alla confrsca dei beni. capitanate

dice

il

a)

In tale

1) Mw.

N.21276. 8)

persona

occasione Marco Sciarra cascò da

An.,

1591.

2) C-1594.XlI.17,

6\Bib.Vat., od.Urbin.

C- l592.VI .7, N.

61t6.

evallo

c ri

N. ló379. ac.;

1058.p.369. s) Postot, Xl' p. 383.

^pp"

uaa costola.

Pant.,ll,p,24. t

C- 1595.V.20, N.

6)Mi*., G.R.*.vol.Xl,p.25.

10) Pct.

MS., c.

259v.

rt) Cf. pae.

14E457. It

C-1592.1V,3.

7)C-1592.1V.25,N.21476. 173. r9 Cf. vot. l-1, p. 271 -2,

Marco Sciarra

e

il

di

Norma.

I

Caetani

di

acco

Filettino.


GUERRA DEI BANDITI

3tE

Loro

misfatti.

Lib. Ill, Cap. XXVII.

Morto Antonio, il cardinale Pietro Aldobrandini aveva concesso pieno perdono a Scipione con atto del 20 maggio 1596, t' ed il 15 settembre dell'anno seguente il papa Io reintegrava nel possesso di tutti i suoi beni. 2) Un altro membro del ramo di Filettino, non meno degno dei suddetti, fu Pompeo che, per vendicarsi del podestà Cola da Rieti e della magistratura di Veroli per un affronto avuto, nel 1594 formò una mina sotto il palazzo,cornunale e vi diede"fuoco mentre sedeva il consiglio,,causando la rovina del palazzo, la distruzione dell'archivio e la morte del podestà e di due consiglieri; molti furono i feriti. Per il quale delitto il popolo mosso a furore lo inseguì e, nei monti presso raggiunse e I'uccise. 3) E giacché mi trovo a parlare di questi distintissimi signori, debbo ricordare ancora un cugino di loro, Prospero Caetani che nel 1593 lu carcerato sotto accusa di connivenza con malfattori; a) non appena liberato, ebbe la faccia tosta di pretendere la carica di generale delle truppe contro banditi, già tenuta da Flaminio Delfino; 5) non avendo conseguito quanto desiderava, si dedicò

Alatri, lo

i

di

nuovo alla malavita finché ne fece una tanto grossa che gli fu amministrato il supremo castigo. Il fatto fu il seguente: nel 16@ aveva rapito una bella giovane che, recandosi a Roma per il giubileo, ebbe la sfortuna di passare vicino ad una delle sue castella. Dopo averla tenuta seco per tre mesi, se ne sbarazzò affidandola'ad un medico in Napoli, ma la giovane fuggù e si recò a Roma per querelarsi presso il papa. Saputo della fuga, Prospero mandò due sicari a Roma che, sotto promessa che il signore voleva darle per marito un calzolaio nonché una dote di 700 scudi, la trassero dall'asilo monastico ove s'era rifugiata e, quando furono in campagna, I'assassinarono. Dopo di che Prospero, per prepararsi una difesa, fece imprigionare e strangolare uno dei sicari. Gò gli valse ben poco: denunziato, arrestato e processato,'gli fu mozzata la testa a Tor di Nona (19 gen. 1602) ed il corpo esposto presso il ponte di Castel S. Angelo. ó) Il patriarca Camillo Caetani non si curò d'intercedere a suo favore, perché era del parere che quando qualcuno porta un bel norne e lo insudicia cont)íene lassailo stare. ^)

in tale stato di abbassamento morale, proprio di quasi tutta di quei tempi, ricadesse anche sul duca Pietro Caetani il sospetto di connivenza con i banditi. Di ciò si è già ampiamente parlato nei capitoli precedenti e quindi ricorderò soltanto che dopo Ie vive rimostranze fatte dal papa e la reintegrazione nella sua grazia, il duca si adoperò, entro i limiti del possibile, a purgare lo stato dai malviventi. Egli stesso sofiriva del brigantaggio al punto che i coloni non potevano più recarsi con sicurezza a lavorare i campi, che all'epoca della mietitura era necessario di tenere picchetti armati a protezione dell'aja e che, qualunque volta una persona di famiglia si recava da un paese all'altro o pren' deva la strada di Roma, era necessario che drappelli di cavalleria scortassero le carrozze. Il Non deve meravigliarci se

I'aristocrazia

cugino Filippo Colonna fu svaligiato non lungi da Sermoneta. D notte i briganti entravano di nascosto nei paesi per sfogare Ie loro vendette a colpi di pugnali; le donne non erano più, sicure nel letto maritale. 7)

.) (C-

1601

.lX.2Z, N.

19649).

Tra i

favoreggiatori dei

banditi. e malfattore egli staso, è da aanoverarsi aoche Pietro della mala stirpe dei Caetani di Maenza; reo di molti dclitti ed assassinii, condannato a morte, inploó la grazh di Gregorio XIII chegli perdonò (15E5.1V.5); Sisto V cooferrnò talc pcrdono r) Pry.

9

2467.

C - I 59ó,Vlll .

24,N.

(Prg.2850) a coodizione però che purgasse il proprio stato dai baaditi e a tal 6ne Michele Bonelli, il 7.VIll .1585, gli con. cedwa dí potet parlare, traltate, conoenare, ly'rcellare e assícurorc nel suo caslello dì Macnza bandllî capítalí senza lnconcte pena, ma pet un mese sollanto (C - I 5E5.VIll . 7, N. I 7291E).

\ Pts. 2908. 8) Can L. O., p. 172; Mkc.79l ; Mor., vol.94, p. 4l . 70230. 6) Roduonachl : Chatcau S. Aueelo, p. l9O9 ; Arc. Cael. pauim.


[ecc.

XVI c XVII]

Esecuzione

Peggiore ancora era

della giustizia

1t9

lo stato delle

cose nelle deserte zone lungo Ia spiaggia del mare, e piìr Fogliano, uno dei cospicui redditi della Casa, fu completamente impedita

nel lago di per lunghi periodi. Perciò, quando non conveniva o non si poteva comprare il buon volere dei banditi, si procedeva contro di essi con la massima severità e crudeltà possibile. Il grande problema era di catturarli ma, una volta acciuffati, venivano trattati senza pietà. Le carceri di Gsterna, Bassiano e Sermoneta rigurgitavano di prigionieri, perché oltre i banditi vi erano rinchiusi anche i malfattori comuni, il signore avendo I'amministrazione giudiziaria di tutti i vassalli. Inutile dire che, in un periodo di tanta decadenza morale, ancor più frequenti erano i casi comuni di omicidii, ferimenti, risse, furti e contrawenzioni ai bandi. Non erano sottoposti alla giustizia feudale gli ecclesiastici, salvo dietro espressa autorizzazione dei superiori, e questa non era concessa che nei soli casi di volgari delitti; comunque, era quasi sempre vietato che la giustizia secolare procedesse alla tortura se non in presenza di qualche autorità ecclesiastica.l) Per i casi più semplici era imposta una multa e si davano ai colpevoli i rituali tre tratti di corda in pubblico. Per mancanze piùr gravi (e quando non intervenivano le pressioni di qualche personaggio importante 2)) si istruiva regolare processo a Sermoneta, ed i malfattori erano tenuti nelle numerose e sicure prigioni della rocca. Tra quelle più frequeniemente citate ricorderò le Camere Pinte, le Pozzette, la Calatora, il Camerone e le Casamatte. Dalla metà del secolo XVI ad oggi queste carceri sono rimaste perfettamente intatte, non avendo ricevuto neanche una mano di calce,'sicché sull'intonaco delle pareti si'leggono a centinaia Ie iscrizioni incise dai prigionieri con la punta di qualche chiodo: accanto alle sbarrette sgraffiate per marcare il lento trascorrere dei giorni, leggiamo parole di oscene imprecazioni, voci di pentimento e di protesta. la pesca

Un prigioniero

scrisse:

1625

-

S'INGIUsTAMENTE pAR

RICORDATI

un

Dl

su

cARcERATo

QUALCHE ALTRO PECCATO.

altro piìr pratico

-,

^

ToRTo N'ARRAGI.NE

NON CIANNARE PRIGIONE.

Due altri disgraziati che si trovavano rinchiusi nella prigione che credo fosse quella detta " il Camerone >, retrostante alla cisterna della Casa dei Signori, lasciarono di se stessi, graffito nello sguincio della porta, il seguente solenne ammonimento:

Io

dr bassnNo ") eT ctoVANNt drctoRct dt senrraoNeta. IL DeTTO GIOVANNI CIe STATO IL DeTTO GIOVANNI CIe STATO dut nuNo eT IL DeTTo pteTRo PIeTRo Lodovrco

CI E STATO TRE ANNI C MCZO a) Mandato del duca Fraacesco con il guale ordina di a Onorato Casale, fiscalc di Scrmoleta, scudi 18 e baiocchi 60, spesi peî aùeì sommìnístralo íI oilto a Pterc l*rimborsare

1) CÍ.

C-4240.

')

Cf. C-t593.ll.zE, N. 864ó9.

dooíco

18

da BasÍano corccrato

nella forlezza

ili

Sermoneta

dalli

Giugno 1668 aLIl 27 Gíugno 1669 a rcgíone dt b. 5 al giomo (Arc, Caef., Filze amminiatrative, n. 5).

Le prigioni di sermoneta-


t20

GUERRA DEI BANDITI

Ub. lll, Cap. )Ofl/tl.

i\

fla

S

.;

5ùq*

.'.i" S- "--l_ f{ r.ù'

', \ r".S $s ,{-

C

>-

t?é,. -\\--_

-\-'p É-=

Id

É

fd

6 td

\3 *S_-

J

rd .o

ètSr

11

J

trl

o !d

É,

è

ú t-

o

Hìr

{J

=€

3b \* ,XN H Ng{-* \ d-r :=ÈxS a-Éé6'<r-€N:-,;.-rr.

J

rd rd

z o

6 E

0.

J

o

o

)

I

o.

,J

J J

frl

z

,\-

ft&

tL

ú,

o

,5=-

I

s-

'- -\_ -'l

:.lr q/d !

\.v\

ìq s :OÈ{.-\ìr 3v\ È\\


321

eT NIANCO basra PeRO IO VIdtCO FRATeLLI che qVANNO SeNTITe INNVMINARE LA FORTEZZA dr SenruoNeiA, rvclre qVANTo Lo dtAVoLo peRcHe cht vteNe PRIGIoNe qUI FOReBe MeGLlo che ANTASSe ALLI INFeRNALI INFERNALI

abbrsst.

Un

Questo carcere, spesso ricordato nei documenti dell'epoca, godeva di una brutta reputazione. tale, internato nell'altro adiacente, che è forse quello detto " delle donne 'r, scriveva sul muro:

1634

-

cHt voLE

SENTIRE BELLI DlscoRsr

CAMERONE CHE SI RAGIONA SE NO

vADA AL

DI FO.....

E

D'AMMAzzARE.

E un buongustaio,

pensando

al giorno della sua liberazione, esclamava: LATruCA BoNA e CICOTIA FRATESCA

MAUN pOCO

dr

CARNe

dvtterra FoReBe MeGLIO, MALA LI

bnra e MecLIo dt ocNtcosa. prigionieri erano tenuti a sostentarsi con i propri mezzi e per aiutarli in tal senso, a volte, si dava loro la possibilità di lavorare, sotto sicurtà, nei campi vicini; se privi di qualsiasi mezzo, il vitto, per quanto misero, era somministrato a spese del fisco. Dalle prigioni questi àisgraziati erano condotti .lla stanza dell'esamrne e, quando non volevano confessare o non confessavano quel ehe si voleva, erano sottoposti alla tortura, salvo nel caso che lo stato di salute loro non lo consentisse. Contro tale confessione forzosa essi si difendevano con ogni mezzo, anche con I'aiuto del demonio. Nel 1596 il nuovo e severissimo podestà di Sermoneta, Giulio de Angelis, riferiva al duca un caso molto grave: ad un certo Michele Tommasi fu data Ia corda perché confessasse riguardo allo scasso di certe botteghe, alla taglia messa al mortellaro di Ninfa e ad altri delitti, ma aIIa corda paroe un legno. Tali erano la pertinacia e Ia resistenza che il podestà ebbe sospetto di qualche inganno e perciò ordinò al bargello, esperllssímo in tale materia, di frugare i vestiti del reo e, di fatti, nel giubbone furono rinvenute tre pillolette di cera dentro alle quali erano involtati certi bollettíní con díoersí nomí che non s'íntendono et altre parole. Queste pillole gli erano state date da un parente afinché, appena s'accorgeva di esser condotto alla tortura, ne inghiottisse una, chè non avrebbe confessato una parola. Allora il sagace podestà lo fece sciogliere e, mentre una pillola era mandata a Roma perché fosse esaminata da qualche espeilo teologo, a Michele Tommasi fu dato un energico pulgante per fargli evacuare le diaboliche arti e poi, così disarmato, fu ricondotto alla tortura. l)

I

r) C- 159ó.V. 28; Vl.8c24; Vlll. 20, Domus,

ll,

41.

Tortura.


GUERRA DEI BANDITI

322

Lib. III, Cap. XXVII.

r'*'. ilil!i,l,li"llî",0*,. Fughe dei prigionieri.

Nessun uomo, non imbelle, è stato rinchiuso in duro carcere senza che, dopo un poco, non si sia messo a studiare in qual modo avrebbe potuto evadere. Le prigioni di Sermoneta che, a dire il vero, erano in massima parte buone ed alcune addirittura amene, sono state innumerevoli volte testimoni del paziente incessante lavoro di quei disgraziati, intenti o a scavare il pavimento o a segare le grosse sbarre di ferro. Talora con disperata audacia i prigionieri

di cenere negli occhi del carceriere, lo sopraffacevano e poi a passo di corsa si awiavano all'ingresso della rocca ove, a volte sì, a volte no, le guardie riuscivano a sbatter loro in faccia i rastrelli ed a fermarli con archibugiate. Si ricorda il caso di un compare vestito da milite che traversò tranquillamente i ponti levatoi in compagnia di un prigioniero, chiacchierando festosamente con lui come se proprio in quel momento fosse stato graziato. In altre occasioni invece le vertiginose mura del castello videro lungo esse calarsi, di notte, ombre silenziose aggrappate a strisce di lenzuola, legate a guisa di corde a nodi, e poi dileguarsi veloci per gli oscuri vicoli, mentre dietro ai massicci merli le guardie armate compivano regolarmente i cento passi, suonando ogni ora Ie campanelle di bronzo appese alle torrette nelle gettavano un pugno

guardiole.l) I processi erano istruiti regolarmente dalle corti di Cisterna, Bassiano e Sermoneta, ma i più importanti erano sempre avocati alla corte della capitale dello stato. Ivi si eseguivano Ie sentenze di morte sancite dagli statuti. Solo in caso di alto tradimento, i condannati erano

impiccati ai merli della rocca; per altri delitti venivano o decapitati in piazza o condotti alle forche che ancora si vedono fuori del paese, al culmine della nuova strada; il parricida vi era strascinato a coda di cavallo. Dei banditi si faceva il maggior scempio possibile e parte dei r) Cqi ad cr.

C - 1594

.

X . 29' N.

25951 ,


[ccc. XVI-XVlll

Repressioni

323

corpi squartati era appesa a Piedimonte affinché tutti quelli che passavano per la via maestra potessero vedere e riferire ed il terrore si spargesse nella campagna dove questi malfattori si annidavano. Spesso era necessario lasciare una guardia armata presso a quei sanguinolenti lembi di umanità perché non fossero di notte staccati e sepolti dai parenti. Gà da lungi il fetore annunziava il luogo di giustizia. Le case dei banditi si radevano

al suolo, lasciando in piedi la sola porta a testimonio del erano confiscati e venduti a profitto della corte ducale danno inflitto alla famiglia; ') i beni e, se il condannato era inafierrabile, venivano imprigionati e perseguitati la moglie, i frgli ed i parenti.

Tale giustizia, iniquamente applicata in conformità alle draconiane bolle

di

Sisto V,

banditismo, produceva efietto contrario: i fuorusciti commettevano nuovi delitti per vendicarsi del torto solferto nella persona delle proprie donne e, per timore delle persecuzioni, molti congiunti fuggivano dal paese e si davano al brigantaggio sicché, non Per colpa propria, venivano a trovarsi fuori legge. 4 La giurisdizione criminale e civile dello stato di Sermoneta durò sino all'epoca napoleonica quando furono abrogate tutte le prerogative feudali. Nel nostro archivio si conservano volumi e migliaia di documenti e lettere relativi a questa materia, ma da essi non ho tratto che i pochi cenni dati in queste pagine perché le questioni giuridiche non sono oggetto della Domus nè vedo che vi sia speciale interesse che io mi dilunghi nella narrazione della perversità dei secoli passati, la quale difierisce ben poco da quella odiema e,oprobabilmente, da quel che sarà nei anziché reprimere

il

secoli venturi. .) (Cf. C - I 595 . IX. 4, N. 50048). Tuttavia ael I 595 incessanti persecuzioni finirono per in'durre

in musa ed a tal fine fu 1)

Cf.C-1594.V.5,

le

i banditi ad emigrare

concesso loro un salvacondotlo e dato

N.

2509.

anche

del danaro (Cf. C-1595.!X

N. 765E0).

passim;

C-1597.1V.22'


Ceprroro XXVIII.

S. PUDENZIANA

E IL PALAZZO ALL'ORSO.

Morte del cerdinale Enrico,

EcLI ultimi giomi del secolo XVI il cardinale Enrico Caetani chiudeva il non lungo corso della sua esistenza. Benché non ancora cinquantenne, soffriva già da una diecina d'anni della podagra che sembra esser stato un male molto comune in quei tempi. Questa infermità aveva peggiorato dopo la legazione in Polonia e, durante I'ultimo anno della sua vita, il cardinale era invalidato al punto da non pqter più curare i pubblici uftci. Inoltre Ia malaria, infezione da cui erano colpiti tutti i membri e familiari di casa Caetani a causa dei frequenti soggiorni nelle Paludi Pontine, aveva fiaccato la sua forte fibra.') Nel novembrc 1599 si ammalò gravemente di terzana con admíssíone di humort colericí, per la qual cosa gli fu amministrato del díacat6.c, tolicon con un poco di díafiníeon. Non so cosa tutto ciò voglia dire ma, comunque, il cardinale si rimise; però, appena convalescente, volle I-a Prudenza b) S' Pudenziana). di (Cappella visitare Ia sua cappella in S. Pudenziana durante una piovosa e fredda giornata d'inverno: causa di una ricaduta che in pochi giorni lo sacramenti ed il 13 dicembre condusse a morte. Serenamente rassegnato in Do, prese i santissimi spirava dicendo che moriva contentissimo. Il suo testamento era stato scritto sin dal giomo che partì per la Polonia, r) ed in esso aveva disposto che suoi eredi universali fossero pel metà il putri"i"u Camillo e per metà i nipoti maschi, escluso Filippo. ") Per volontà espressa del defunto gli fu fatto un modestissimo funerale; ma con tutto ciò grande fu il concorso di cocchi quando il 20 dicembre furono celebrate le esequie in S. Puden2) iiunu. Lu salma, rinchiusa in una pesante cassa di piombo con iscrizione di lettere in rilievo,

fu tumulata nella cappella gentilizia da lui ivi a)

I

14 membri maichi della farniglia, che nel sec' XVI

viss€ro buona parte del tempo nelle Paludi Pontine (escludmdo te donne che emigrarono in seguito a matrimonio ed i giovani morti prima di l! enni), ebbero una Yita Eedia di 52 ùni' mentre oggi la probabilità di vita di una P€Eona cb ha arpe-

rato

i 25 anni è di ó3. b) !e quattro gtatue della cappella

lono opera

di Gio' Batt. della

probabilmente non Porta, ma furono eseguiie per

i) c-1596.lv.25, N. 193182.

I C-l599.XlI'24,

eretta' ordine del duca Franccsco verso la metà del sec. XVll. Enrico fece, fra altri, un legato ") Nel te*amento il card. d 3000 scudi al plqprio personale; I'assegnazione delle relative quore fuescguitail l6.Vll .1600 (N. 186608)in basead un intcresante memoriale che ci dà ampie notizie sull'opeta preslata da ognuno dei 60 servitori allora in vita e di sei . Preten' deoti >.

N 178261.


S.

1r586-r6031

Pu denziana

325

Il

cardinale Enrico ebbe sempre grande cura di questa antica basilica e si occupò di essa non appena ricevutone il titolo (15 gen. 1586). Il 5 agosto dell'anno seguente otteneva che Sisto V vi istituisse un convento della congregazione di S. Bernardo, dell'ordine cistercense, assegnando ad esso la chiesa, la sagrestia e le pertinenze e autorizzandone I'abate fra Nicola a costruirvi il monastero. I) Costui compiva la solenne presa di pos$esso il 18 settembre. S. Pudenziana, fondata nel secondo secolo, è Ia piìr antica chiesa di Roma. Nel secolo XVI I'edifizio era in pessime condizioni statiche, anzi pericolante, e perciò il cardinale incaricò I'architetto di casa, Francesco Volterra, di procedere al consolidamento ed al restauro del vetusto fabbricato e gli commise anche la costruzione di una cappella gentilizia. A lui, per tutto quanto riguardava i marmi, fu associato il catsaliere Giovan Battista della Porta. La navata centrale fu fortifrcata costruendo dei pilastri intorno alle colonne romane, e fu necessario di rifare in parte Ie fondazioni della cupola, durante il quale lavoro si rinvennero i frammenti di un duplicato del gruppo del Lacoonte. ") Purtroppo, i lavori furono condotti con molta furia e poco riguardo alla parte storico-artistica dell'antichissimo monumento. Non c'è da meravigliarsene ricordando quel che nel tempo stesso si faceva della iecchia basilica di S. Pietro ! Furono rimosse certe colonne che ingombravano la navata centrale (forse reliquie della casa di S. Pudenzio !) ed alcuni antichi pulpiti di marmo ; furono restaurati il ciborio e I'altare maggiore e, malamente, i rnusaici dell'abside che sono dell'anno 390 e si annoverano tra i più pregevoli di Roma. Furono sacrificati gli affreschi gofÍci e certi altri antichi musaici. 2) L'opera fu iniziata nel 1587 e condotta incessantemente e senza riguardo alla spesa fin tanto che visse il cardinale Enrico; alla sua morte il grosso del lavoro era compiuto, ma quelli di rifinitura, la posa del pavimento di marmo e così via si protrassero per vari decenni. b) Dopo il Volterra, nel 160l ebbe cura della cappella il celebre architetto Carlo Maderno.3) La spesa totale non ci è nota, ma dev'essere ammontata ad una cifra elevatissima. La cappella fu eretta sul posto dove già esisteva quella del S. Pastore e sotto I'altare fu rinchiusa una reliquia che vuolsi essere la tavola sulla quale S. Pietro diceva la messa quando ") Il lavoro di sottofonduione era sLato dato a cottimo, e perciò i muratori, dopo aver estratto una gamba senza piede ed un pugno, non si curarono di estrarre il rimanente del gruppo; quando la sera il Volterra visitò i lavori, tutto era già stato ricoperto dalla colata di calcestruzzo. I due frammenti, di bellissima fattura, pervenuero nelle mani di Gaspare Celio al quale furono poi rubati (Ce/rc G... Memoria ... delli oomi delli artisti delle pirture etc.; Napoli, 1638, p,6l). b) Tutú i conti erano esaminati dal Volterra, il quale regolarmenle ne riduceva I'importo, apponendovi poi il visto di mano propria. Per i lavori della cappella vi è un primo conto per muratura, mumi, stemmi, sudario con spugne, due colonne di marrto verde (200 sc.) che ammonta a 5522,60 sc. (C - I 590 c., N. 1E3382). I lavori del Della Porta, eseguiti in qualità di artista e anche di marmista appaltatore, furono dopo la morte di lui stimati dallo scultore P. P. Olivieri a sc. 3366 (C - 1597 . X .20,

N.

185020; C-1598.V. I, N. 149731). Prestarono la loro i hatelli di lui Giovaani Paolo e Tommam della Porta (C- 1597.X1. 17, N. 150697), i quali per altro ebbero queitione con i Caetani per il regotamento 6nalc dei conti di Gio. Battista, che fu transatta per l0óó sc. nel dic. 160l opera anche

(c- l60t .x11.22, N. t6t744). 1)

C. r587.VIII.5,

c- l60t .tx.20, N.

N.

ló06ó6.

188087.

\

Cî. Marucchi

Lo *ultore Guglielmo Mido,

fiammingo, scotpì

il

cheru-

bino in marmo con due aguile, posto sulla sepoltura a mandritta, simile a quello eseguito da Giovanni Antonio Valsoldo sopra la sepoltura di sinistra (C - I 603 .Vlt . 2, N. I 45952, 151549). Queste sculture devono esere state cambiate in un rifacimento posteriore quando alla tomba del patriarca Camillo fu setituita quella del dua Filippo. Alla cappella lavorarono anche lo scalpellino Francesco de Rossi e lo stuccatore Stefano Trentino (C-|603.VII .3, N. 145952). I nusaici sono opera di Paolo Rosretti da Cento su disegni di Federico Zucèari (Pant., ll, p. 25).

'

Nell'ottobre 1594 si eia intenti a fare i rivestimenti in ; le armi col fondo di lapislazzuli furono scolpite prw Gio. Ant, Paracha ()), orefice a via Giulia (C- l6O0.Xl .l I , marmo

N. l94ll0), La contessa di Santa6ora diede uaa cotonna da in lastre (C - I 594 . X . 22, N. 71938). Per altro i lavori erano lungi dall'wr ultimati guando morì il erdinale: nel 160l furono messe a poEto le quattro

segare

bellisine colonne di giallo mtico che stanno all' ingresso della cappella (C- 160l .V11.24, N. !9E175), e le spese di compimento continuarono per

vui

decenni.

É/.: Eleoest! d'Arch. Cbr&iennc, Ill, p, 364 e

seg.

3) Suo autografo:

Restauro di

S.

Pudenziana.

Costruzione della.cappella

Caetani.


S. PUDENZIANA E IL PALAZZ:O ALL'ORSO

326

Lib.

lll,

Cap.

XXVil.

trovò ospitalità ed asilo nella casa ove S. Pudenzio abitava con le figlie Pudenziana e Prassede. Di speciale interesse è la parte sinistra dello scalino dall'altare in cui, gelosamente ricoperte da guardie di bronzo, si vedono delle macchie rossastre penetrate nel marmo che, secondo la pia tradizione, sono I'impronta lasciata dall'ostia consacrata che cadde dalle mani di un sacerdote il quale stava awicinandola alle labbra pur dubitando del mistero. Dietro all'altare è posto il grande e bellissimo altorilievo scolpito e firmato da Pietro Paolo Olivieri, l) opera quasi ultimata al tempo della sua morte e della quale curarono la rifinitura Marcantonio Olivieri ed altri suoi parenti. ") !-\(-\--\,.? \r^-,=.\)f î ; .t\' .. /'>.'-l \-'I , \_ (:; /, -.'..,t .//' '.. Íí ,t - ,..* s)'l) ì, f.{ -_ 2 ' ì:Z-f __-_:_ÈlZ-1i..., -' "-.- _ ,ì -,--l -_-_/ J_:\ ./ -\ , \ :\.j-ì.-.- .21'i]-ì=-\'-'r"-.-\ __.,íizll-lTlll.I

tf L\

--'--\

r

.

í;e+lr:Y,rK{Elli$;-

a

t"r{r

"Fr:;Í;1.$:' Nell'alto del quadro vedonsi un'aquila vittoriosa, le onde del mare, le torri d.l litor^|", alcune galee e due isole (forse Ponza e Ventotene), allusioni araldiche e storiche ai signori che ordinarono I'opera. D molto valore sono le due grandi colonne di lumachella (detta marmo pídocíoso) che stanno ai lati dell'altare, reputandosi essere i piùr grandi pezzi che si conoscano di questo raro materiale; esse furono messe in opera dal Della Porta. 2) Inoltre Ia cappella contiene marmi di moltissime varietà ed a tal fine è spesso visitata da studiosi ed artisti. (C-l599,Vlll .22,N. 192977 etc.). 195025. 2) C-1595 c. X.ó, N. 15589ó.

o)L'opera fulucidatanell'agosto del 1599 daGiovanpietro lustrctore 1)

C-159ó.IV.24, N.

150359; sua ricevuta:

C-1597.XIt. l, N.


p.è-9

ffiz I ",/g Zrfr,

ll t"ti ':È*i

.tV

t

#

CAPPELLA CAETANI


Palazzo all'Orso

[153O-r6O0I

327

due lati furono eretti i monumenti sepolcrali del cardinale Enrico r) e del patriarca Camillo, quest'ultimo sotto la direzione del Maderno; 2) ma nel rifrnimento che il duca Francesco curò nel 1668, la salma di Camillo fu riposta altrove ed il suo monumento adibito a custodire quella di Filippo e ridotto alla forma che oggi si vede.

Ai

*** Nel volume precedente si diedero ampie notizie relative ai palazzi posseduti dai Caetani sino alla metà del secolo XVI e si è ricordato che in Roma essi trasferirono la loro residenza dall'lsola di S. Bartolomeo ") al palazzo adiacente a S. Maria (anticamente S. Agata) in Posterula ed al Tevere, acquistato verso I'anno 1550.3) A poca distanza era la famosa locanda dell'Orso, dalla quale la dimora poi trasse il nome di " palazzo all'Orso n. Secondo il Moroni, a) lo stabile appartenne già al cardinale Alessandro Farnese, vescovo di Parma, b) o fu da lui costruito; dopo aver cambiato di mano, questo edifizio e certe aree attigue furono comprati da Alberto Pio, conte di Carpi e suocero'di Bonifacio Caetani, per 4000 ducati d'oro,5) ed erano di sua proprietà quando spirò nel 1530.6) Al tempo di Giulio lll (1550-1 555) i Caetani grà "i abitavano, ed il Moroni ricorda 7) che il papa spesso andava in barca a visitare il gioviale cardinale di Sermoneta a casa sua, Iungamente trattenendosi con lui in geniale conversazione, godendosi il fresco nel giardino durante le sere estive. Il cardinale volle ridurre il palazzo del Farnese a più comoda dimora; I'opera era già cominciata nel 1557 ; due anni piìr tardi dichiarava che era rísolufíssimo dí murarc spendere solo 1000 scudi; s) ma poi, come al solito, spese molte volte tanto. A messer Giulio, I'architetto di casa, fu affidata la direzione dei lavori che si protrassero per dieci anni. Regolate varie differenze con canonici di S. Maria in Posterula, diventata di giuspatronato della Casa, ") nel 1569 Bonifacio Caetani comprava da Geronimo Zaccheo Per proponendosi tuttavia

di

i

I 750 scudi una casa adiacente. e) partire da quest'epoca il palazzo all'Orso diventò residenza principale dei Caetani in Roma. Non ne abbiamo una descrizione esatta, ma dai vari conti e da altri documenti aPPrendiamo che era un edifizio abbastanza grande con cortili interni sui quali si aprivano le rimesse

A

e le scuderie. Dal lato del Tevere si stendeva un giardino con un loggiato. Oltre all'appartamento di parata, nel quale ammiravasi una grande sala tutta afirescata d) con gli stemmi dei Caetani e dei padri celestini, l0) c'erano le abitazioni del cardinale e dei oipoti, la segreteria, la computisteria e tutti i complicati servizi della famiglia. Il Peranda abitava in una casa Poco distante. a)

Il palazo sull'isola fu venduto nel l63E dal duca Fran-

(Mor, Yl, p,

ad Antonio Palma di Riofreddo 216), b) Nella immeJiata vicinanza eravi un arco che serviva di transito luago la sponda del Tevere e che dal 6uo costruttore,

cesco

Alessandro Faraesc,

fu detto " I'Arco di Parma ,, nome che (Mon, ladice, V, p. 310).

restà proprio della contrada

c)

I

Caetani adomarono

la

chiesa

di

un bel sofhtto di

legno con rosoni intagliati, al cui centro era il loro stemma. Ivi fu repolto il fedele macsbo di casa Fraaccsco C"p"""i di Terni, morto il lE.X.l58l, al quale la famiglia Caer"n; riconcceDte eress€

ll

un monumento col suo ritratto dipinto (Forcclla

palazzo

era sílum Rome ìn rcgíone Poatís

Ín

X, p. I l9).

oíco anràí a

platea Flammecte

ail

palatium lpstus ilucís (Caetani) sllum ín (Prs' 2785). Un vicolo adiacentc

oía (Jrcl ad manum slnlslram

ad esso conservà it nome di . Via Gaetanella " finc[é, nou molti anni or sonor cadde sotto il picconc deoolitore. Fra la chiesa ed il palazzo v'era una piarzetla che, prima del aacco di Roma, era < ammattonata o ed aveva servito da luogo disepoltura; in essa, già ricolma di terra, esistevaao varie colonae che fu' rono rimoese nel 1566 (C-76E4). O Forse a questi tavori ci rifcrise la nota del 1557 z Du' cali iloi pagolí al Zìngaro Píilorc pa aoet tallo il Santo Leo'

noilo al

rclla

ca;rrrino

della

sala et I'arma

dl S. S. L

(card. Nicolo)

stalla (C-S925).

s) C-|óO3.|X.10,' N. 1836ó5. \ Enota cortíge x vol. l-2, pag. 200. v. C- 1601 .1V.2, N. 153168. l)AttorarifcarodaClcnatcVltil 29sa. 1527,PE.2488. 6)C-1565.I.23'N. 152458. 1)Mot' V,p.310. 70) Mor.' lndie, V, p. 3l I 3) C-ó685. s) tus. 2793i C-4699. LXXV. p. 140. '

r) Palapide,

a)Moulndke,


328

S. PUDENZIANA E

IL

PALAZZO ALL'ORSO

Lib, Ill, Cap. XXVlll.

Il

palazzo era riccamente addobbato secondo I'uso di quei temp;, ed abbiamo memoria di alcuni suntuosi ricevimenti che vi furono dati. Purtroppo, tra i visitatori ve n'era uno frequente ed incomodissimo, cioè il Tevere; il quale ogni anno entraoa ín casa ed ogni volta portava con sè tanto lezzo che era necessario tenere sempre a portata di mano certi rastrelli (tíraforí) per

i

pavimenti quando si fosse ritirato. Le piene minori erano arginate da una piccola diga costruita nel giardino lungo la sponda; ma, appena il frume voleva fare a modo suo, spazzava via ogni cosa asportando dal giardino tutti i vasi per i frori e sommergeva le cantine in cui le botti si mettevano a galleggiare contro la volta; poi I'incomodo visitatore prendeva le scale e, nel 1589, in nove giorni, le salì a tre riprese e nell'ultima raggiunse il ventitreesimo scalino. Le camere al pianterreno furono sommerse sino al soffitto. In tali occasioni si sentiva parlare del diluvio e messer Costantino e madonna Giacoma piangevano a calde lagrime, della qual cosa il faceto Peranda approfittava per paragonarli a Deucalione e Pirra sul Parnaso. Sin dal l5l3 il palazzo diventò, assieme a S. Maria della Minerva, il luogo ove per tradizione venivano registrate Ie grandi piene del Tevere mediante apposite epigrafi, sulle quali era incisa una linea che segnava il massimo livello raggiunto dalle acque. l) Ma ciò era una magra consolazione ed una non lieta promessa per il futuro. Quando arrivava la piena i signori erano costretti ad emigrare rifugiandosi presso Federico Cesi a S. Maria Maggiore, dai Colonna o in altra località, e nelle memorande inondazioni del 1598-9 il cardinale, il duca e la duchessa si salvarono imbarcandosi dalle finestre del primo piano. In tale occasione i Caetani presero in affitto [a dimora del cardinale Cornaro presso Fontana di Trevi, ed ivi emigrarono in massa.') Passato il oataclisma, era necessario attendere qualche settimana perché la casa si asciuttasse un poco Per queste ragioni i Caetani, nel terzo decennio del secolo seguente, vendettero la proprietà e le case all'lsola e all'Orso e si trasferirono nel palazzo Rucellai sul Corso, come si dirà nel

pulire

seguente volume.

fu il

")

(Descrizione del palazzo : C - I 599 . I . 8,

disastro

N. 98535). Tale

in Rona che Giovanni Fontana, fratello del ele-

bre architetto Domenico, propose una radicale sistemazione del 1) Mor.,

LXXV;

Lanc. G, D.,

p.94.

Tevere che omprendeva, tra altro, l'aggiunta di due archi supplementari al ponte di Castel S, Angelo (C . I 599 . IV. 10, N. 78812).


Caprrolo XXIX.

LA BONIFICA DELLE PALUDI (Secolo

PONTINE.

XVI)

I

questa grandiosa impresa, alla quale si cimentarono invano i popoli e sovrani del Lazio per quasi due milienni

e che finalmente e definitivamente si sta compiendo ora per azione del Regime Fascista, ha tratiato in modo amplissimo Nicola Maria Nicolai nella opera < De Bonificamenti delle Terre Pontìne>, stampata nel 1800. Sarebbe Ninfa, la fata della malaria. l) superfluo quindi ritornare sul soggetto se non-fosse che alcuni importanti elementi storici non furono alla portata del Nicolai e che in base ai precisi dati tecnici, che abbiamo oggi sulla idrologia'e topografia della regione, è possibile spiegare

le ragioni per cui

i

precedenti tentativi

di

bonificamento riuscirono vani

o di lirritata

eÉcacia.

Inoltre, dal punto di vista storico, è necessario di chiarire una volta per sempre I'errore nel quale molti scrittori sono caduti confondendo Ia sistemazione delle acque locali (ossia quelle che ora si chiamano acque alte e medie) con il problema della bonifica delle zone paludose e cioè delle acque basse. Nel LI capitolo del volume precedente ") ho già trattato delle interminabili liti e guerre che infierirono tra sezzesi e sermonetani per Ia questione dei confrni e per il regolamento delle acque montane che, ripetutamente ogni anno, inondavano le loro campagne; ho ricordato che per i detriti trasportati dalle piene del Teppia e degli altri torrenti, gli alvei per i quali erano incanalati si colmavano, ragione per cui il corso delle acque andava variando, invadendo ora il territorio di una comunità ed ora quello dell'altra. A tali inconvenienti le popolazioni cercavano di porre riparo innalzando gli argini dei due fossi maggiori, la Cavata e la Cavatella; ma, poiché questi non potevano contenere tutte le acque nel momento di massima piena, fu necessario prowedere uno stramazzo detto .. os Caoatae ' che, pur permettendo all'acqua in eccesso di traboccare in una certa parte del campo, assicurava tuttavia che la piena non scavalcasse gli argini, della regione, vedi ta ") Per la idrografia e la topografia pianta generale delle Paludi Pontine a pag. 146 della Do-

r)

(Scultura

Donus,

ll,

dcll'A.). Vcdi

42,

Domus,

l-1, p.

?Q7.

mus,

l-2. In preparazione per il vol. III, la pianta

stica dell'ex-feudo Caetani.

toponoma'

Lite

fra

Sezze e Sermonela.


330

ll

problema

idraulico-

Il Rio Martino.

LA

BONIFICA DELLE PAL,UDI PONTINE

Lib.

lll,

Cap, )OflX.

ciò .che avrebbe causato la rottura di essi e la generale rovina delle semine e dei pascoli. Era interesse dei sezzesi che la .. bocca della Cavata u fosse la più ristretta possibile, ma quello dei sermonetani, che correvano il maggior danno in caso di rottura degli argini, era del tutto contrario. Intervennero Ie autorità pontificie precisando le dimensioni dello stramazzo che fu costruito in muratura. Dopo di ciò i sermonetani si misero ogni tanto a guastare gli argini dal lato di Sezze, ed i sezzesi quelli dal lato di Sermoneta. I pontefici cercarono innumerevoli volte di appianare queste controversie che, il piir delle volte, si risolvevano in rappresaglie, razzie e aperta guerra; per superare le difrcoltà ernisero certi prowedimenti e imposero certi lavori di afiossatura di carattere strettamente locale che molti scrittori, non essendo in grado di valutarne il significato e la portata, hanno interpretato come ordini per bonificare le paludi. Tale in poche parole era il problema nella parte pedemontana. ") L'altra piìr grave 'e generale parte di esso era quella di condurre le acque al mare dopo che esse avevano, felicemente o infelicemente, traversato i territori di Ninfa, Sermoneta e Sezze. Aggiungasi che, piùr a mezzogiorno verso Priverno, anc\e quelle di altri torrenti montani, come I'Ufente e I'Amaseno, dopo aver causato guai in quei territori, si riversavano nel basso fondo del bacino in cui, unendosi alle prime, formavano una immensa palude alla quale non si riusciva a dare sfogo a mare. Le Paludi Pontine costituiscono una grande conca rettangolare di circa 70 000 ettari, confinata a due lati dai Monti Lepini e dalle alture pedemontane di Cisterna e, agli altri due, dalle dune marittime; quella che corre lungo il litorale fra Torre Astura ed .il Circeo, alta da 30 a 40 metri e detta u della Marittima >>, non è veramente una duna mà un sollevamento tellurico causato dalla spinta orogenetica che formò la catena dei Monti Lepini. Sono convinto che ìale sollevamento tellurico, sebbene lentissimo, continui tuttora. I Romani romanamente risolsero il problema idraulico scavando, oltre allo sbocco aperto presso Terracina, un canale a traverso la duna della Marittima, opera gigantesca dovuta probabilmente ad un tale Martínus dal guale prese il nome di Rio Martino. b) Il canale è lungo piùr di quattro chilometri ed il fondo di esso è in alcuni punti a 30 metri sotto al piano di cam'pagna. A traverso di esso ebbero sfogo le acque della parte superiore della palude, ossia le acque medie, fluendo al lago ora detto dei Monaci ,r, in vicinanza della villa che nel lV secolo appar" tenne a Camenio, l) donde poi trovavano la via al mare per la o foce o di Fogliano. Il Rio Martino certamente funzionò benissimo al tempo dei Romani, ma nei bassi secoli le sue altissime sponde franarono alquanto ostruendone il fondo. Dai rilievi eseguiti recentemente dal Consorzio della Bonifica di Piscinara risulta che, fatta astrazione del riempimento dovuto a tali frane, il fondo stesso del canale è alquanto piùr alto al centro che agli estremi; ora non è ammissibile che i Romani commettessero un errore di livellazione o che non completassero opera così grandiosa quando non v'era piìr che un metro da scavare lungo il tratto centrale; perciò .) Delle controversie con Sezze mi stancai di parlare nel preccdente volume dopo averne accennato la storia sino alla frne del secolo XV. Per scrupolo di coscienza ricorderò che nel 1504 Guglielmo venne a nuove capitolazioni

di

concordia e

di

perpe-

censo di una libbra di p"p., che si pagava nella vigilia del Natale (C-47E1 ; Pant., l, p. 5E0). Gò nonostante occorse una nuova senlenza

acquietò i litiganti per quatcontroversie ripresero vita e furono tribunale nel 15E4, nel 160l e così via sino alla

ael 1569 (C-2461), che

tro anni: dopo

di che le

tua, per quanto ef6mera, pace (Cf. pag. Il). La eug fu nel l5l0 (Prg. 1268) e, dopo alcune guerriglie nell523 (C- 2g4}l si venne ad una nuova convenzione il 13.X, 1550,

dibattute

ripresa

fine del Settecento,

per mediaziore del card. Francerco de Tournon, nella quale furono precisati i confini dell'Acguapuza, e Camillo Caetani, per accalti-

per ordine di Martino

varsi

gli animi, rinunziò all'antico diritto di ricevere il r) Cf. vol. l, cap. XLIX.

perpetuo

in

b) Erronea è

la

credenza che

V,

il

Rio Martino

avendosi memoria

di

secoli prima che fosse nato papa Colonna. Per

fosse ccavato

questo canale

la leggenda di

re Martino e di Ninfa, la male6ca fata, vedi vol. I -

l,

pag, 307.


Il Rio Martino

[roc. XIIl"XVll

331

.. gobba ,, che ora si osserva, è dovuta al sopraccennato sollevamento tellurico. ') Aggiungasi che le spinte orogenetiche, mentre producono delle creste di sollevamento (anticlinali), allo stesso tempo producono delle vallate di abbassamento (sinclinali), ciò che porta di conseguenza che, se la duna marittima, dall'epoca romana in poi, si è sollevata, simultaneamente il bassofondo delle paludi dev'essersi alquanto sprofondato. I governi e le popolazioni dei secoli scorsi non ebbero nè i mezzi nè la volontà per rimettere in efficienza il Rio Martino; inoltre I'ignoranza delle quote relative tra la pianura della palude, le dune ed il mare non permettevano ad essi lo studio di un progetto che, comunque,, per la topografia del terreno comporta pendenze di canali inferiori all'uno per mille. Per tali motivi i bonifrcatori del medio evo e dell'epoca moderna si dovettero limitare ad ampliare o rettifrcare i corsi naturali delle acque che, bene o male, si erano aperta una via che sbocca a mare presso Terracina. A peggiorare la situazione c'è il fatto che, per Ia fertilità del terreno e I'alta temperatura delle acque, i fossi e canali di continuo si ostruiscono con una rigogliosa vegetazione subacquea: a superare tale gravissimo inconveniente è prevalso sin da tempi immemorabili il sistema di introdurre nei canali maestri grosse mandre di bufali che col calpestare dei piedi sradicano le erbe lacustri; metodo di spurgo primitivo ma assai piir efficace di tutti i sistemi meccanici che si sono potuti escogitare sino ad ora. Lo spurgo con i bufali fu oggetto di speciali regolamenti confermanti Ie consuetudini locali. l) ll Nicolai tratta ampiamente di tutti i vari tentativi fatti per la sistemazione idraulica delle paludi. È esatto quanto egli afferma, a contraddizione del Corradini, che Bonifacio Vlll non tentò mai di bonifrcarle, e le controversie con Sezze, di cui parlano tutti gli scrittori, si riferiscono soltanto a beghe di due eomuni per I'arginamento ed il corso delle acque alte. b) Lo stesso vale per le opere ordinate dai vari predecessori di Leone X (ed in special 3::i|:: . modo da Martino V, Eugenio IV e Pio II), Ie quali furono esaltate dagli antichi scrittori come tentativi di bonifica generale, mentre non sono altro che disposizioni emanate per cercare di metter fine alle interminabili liti e guerre tra sermonetani e sezzesi, e concernono unicamente gli alvei del Teppia, del Ninfa, del Falcone e dell'Acquapuzza. Nessuno dei suddetti papi si occupò della sistemazione del Flumen Antiquum, o della costruzione di altro canale in sua sosdtuzione, che sarebbe stata opera fondamentale ed il síne qua non per qualsiasi bonifica idraulica generale. Il primo pontefrce che mise mano a tale opera fu Leone X il quale, nell'ottobre 1513, inviò nelle paludi il frorentino Alessandro Pucci e Marcantonio u de Cabutiis ,, per trattare con Guglielmo Caetani e con I'università di Terracina, i due principali proprietari della palude. 2) In un primo tempo, forse non senza astuzia, dichiarò che i lavori sarebbero stati fatti a spese dell'erario pontificio ma, stabilito che si proeedesse alla espropriazione per utilità pubblica, il 14 decembre l5l4 concedeva I'impresa al fratello Guliano de'Medici perché I'eseguisse a sue

è

evidente che

la

speseeasuoprofitto. La questione fu impostata con criteri del tutto moderni: la bonifica delle paludi era impresa di pubblica utilità e nessuno, o comune o privato, aveva il diritto di opporsi ad essa od ostacolarla. Era quindi data ai proprietari la facoltà di consorziarsi con Giuliano, assumendo le spese delle opere pro rcta del proprio terreno bonificato; nel caso che non acconsentissero a r) Movimenti tellurici asi più inportanti si sno osservati altrove, ad esempio prerso Pozzuoli ove fu cretto il tempio di Serapide, e nella Califomia, dove in poco più di mazo scolo, le velte delle montagnc ri sono spostate di oltre rette metú, ciò che è etato oggetto di *aurienti rtudi da parte della United i) Cf. Mrs. C-447(l l7), p.

135

etc.

2) Regesra,

Yl, p.287.

Stat6 Gcological Survey. b)

Il Nicolai (p. I 12)

trasse

rici aateriori al sec. XIV dalla

in

masima parre

i

dari sro-

magnifica dissertazione che Inno-

cenio Fazi rcris nell'ioterese dei Caetani, quando la questione dclla bonif,ca fu discuss ael l77l (Misc, C-1143).


LA

132

ciò,

i

BONIFICA DELLE PALUDI PONTINE

terreni liberati dalle acque sarebbero passati

successori

in proprietà

assoluta

Ub. Ill, Cap. XXIX.

di Giuliano e de' suoi

ed eredi.

progetto dei lavori non differiva molto da quello al quale si dà esecuzione ai giorni nostri; e infatti la soluzione del problema è unica. Esso consisteva di due elementi fondamentali: dare prima un libero decorso alle acque basse dal lato di Terracina, rettificando i canali e aprendo gli sbocchi a mare; deviare poi le acque della parte superiore delle paludi (acque medie), incanalandole per il Rio Martino nei laghi del litorale, donde si sarebbero sfogate per la foce di Fogliano. La tecnica rnoderna ha permesso di aggiungere a questi due altri elementi: in primo luogo la deviazione delle acque torrenziali del Teppia e del Cisterna (acque alte), mediante il gigantesco << Canale Mussolini ,', scaricandole nel fosso del Moscarello e portandole a sboccare presso la torre di Foceverde ; in secondo luogo I'impianto di stazioni elettriche di sollevamento idraulico che permettbno il prosciugamento dei bassifondi, alcuni dei quali si trovano quasi

Il

al livello del

Sistemazione

delle acque alte e medie.

mare.

Delle due parti del progetto mediceo la prima era eseguibile con moderata spesa, e ad essa Giuliano mise subito mano intravedendo un ottimo affare. Il comune di Terracina fu meno perspicace e, credendo I'impresa inattuabile, cedette volontariamente a Giuliano i terreni pantanosi di sua proprietà. In breve tempo i bonifrcatori compirono ciò che i proprietari, per ignavia ed imperizia, avevano trascurato di fare nei secoli passati; essi rettificarono I'Ufente ed apersero una nuova bocca marittima a Badino presso Terracina (mentre prima le acque, fortemente rigurgitanti, stentavano ad uscire ad Olevola presso il Circeo). Con queste due semplicissime opere le paludi ebbero un subitaneo sfogo e Ie acque si abbassarono rapidamente, scoprendo grandi estensioni di terreno che diventarono immediatamente coltivabili con grande profitto di Giuliano (t l5ló) e dei suoi successori, de' quali il primo fu il fratello Lorenzo, duca di Urbino. Appena i terracinesi si accorsero del grosso affare perduto, protestarono ed il loro malanimo giunse al punto che, mezzo secolo piir tardi, chiusero la bocca di Badino, adducendo il pretesto, non so se per ignoranza o malafede, che la vicinanza di questa corrente d'acqua ammorbava la città piùr di quel che per il passato facessero gli stagni che erano stati prosciugati. a) La seconda pa*e dell'impresa, ossia la deviazione delle acque alte e medie a traverso il Rio Martino, fu studiata e progettata ma, come vedremo, non ebbe esecuzione nè al tempo di Leone X nè poi sotto Sisto V e Pio VI, perché immensamente piùr costosa e quasi inattuabile a causa della quota troppo elevata del Rio Martino: per approfondirlo sarebbe stato necessario allargare le due scarpate del gigantesco canale. Tale spesa ha spaventato persino I'odierno Consorzio à.)r.t.

di

Piscinara.

il fatto che, malgrado tutti i progetti fatti ed approvati e senza essersi accertati dell'eccessiva quota del fondo di Rio Martino (ché gli istrumenti di livellazione di quei tempi non erano sufficientemente precisi per poter scorgere la difierenza di un metro sopra vari chilometri), la esecuzione dell'impresa non fu mai neanche tentata quasi che, nonostante quel che dicessero gli esperti, si intuisse la impossibilità di eseguirla. Comùnque, gli ingegneri di Guliano e di Lorenzo de' Medici trattarono con Guglielmo Caetani per il passaggio del grande collettore a traverso la pianura di Piscinara e per lo sbocco delle acque nel lago dei Monaci; Guglielmo acconsenù a condizione che fossero salvaguardati i suoi diritti di pesca nei laghi e che gli fossero risarciti gli eventuali danni che avrebbe potuto E

curiosissimo

.) I terracinesi implorano (1568.XI . I l) che sia otturato fiume Badino, la citta essendo stata straziata.quell'anno dalla malaria al punto che sopra 150 fuochi sono morti 100 pullfe

il

tutti gli altri rono stati infettati. Vogliono anche che a o Pom-

> non sia permesao di costruire la torre presso Badino in ciò i Caetani sono pienamente d'accordo (C-8198,1V)' peo

ed


Bonifica medicea

[r5r4-rs63]

333

soffrire in questa che era una delle più proficue industrie dello stato. Dfatti era dubbio se I'enorme immissione d'acqua, che sarebbe awenuta con Ia derivazione del Teppia, del Ninfa e degli altri Éumi della zona, sarebbe stata un vantaggio o un danno, la pesca nei laghi, o piuttosto lagune, avendo bisogno di acqua d'estate ma non d'inverno; inoltre è ben noto che quando i laghi sono molto pieni, si riscontrano gravi difficoltà nella cattura dei pesci perché essi si rifugiano nei canneti sommersi. Il Caetani acconsentì all'esecuzione dell'opera ma, non credendosi in grado di potervi partecipare finanziariamente, si trovò costretto a rinunziare a Giuliano i terreni nella parte bassa di Piscinara quando eventualmente fossero stati prosciugati. II 7 decembre l5l3 il papa inviava ilperito Marco Montilio per afiggere i termini della zona pantanosa da bonificare, garantendo qualsiasi danno che derivasse all'industria della pesca di Fogliano pîopter decursum confluentium amnium.r) Certamente Guglielmo, al pari degli altri proprietari della palude, addivenne mal volentieri a tale rinunzia, perché questi terreni, seppure non coltivabili a causa delle inondazioni invernali, erano tuttavia un meraviglioso pascolo estivo a causa dell'umidità del suolo i quei terreni poi che stavano permanentemente sommersi, come le Congiunte, Ie Mesagne e tutti i pantani di Sezze, Priverno e Terracina, non erano utilizzabili neppure per pascolo, ma formavano ottime peschiere con rilevante utile dei proprietari, il prodotto servendo assieme a quello dei laghi ad alimentare Roma. Morto Giuliano e Guglielmo, il 26 marzo 1520 Leone X fece riconfermare a Camillo Caetani le convenzioni sottoscritte dal padre ed alfiggere i termini per delimitare Ia zona esproprianda. 2) Ma dopo ciò non si parlò piùr di questa impresa, ossia della derivazione per il Rio Martino, perché neppure i fratelli del papa, per le ragioni dette prima, avevano I'animo

di

intraprenderla.

L'iniziativa fu ripresa dagli stessi Caetani 24 awn piùr tardi quando della bonifica de' Medici non si parlava piìr, e quindi è perfettamente falso quanto afferma il Nicolai, e cioè: Sotlo Pto V... s'íncomincíò di nuooo a pîoporre de'díscorsí sull'ascíugamento della palude; ma presto andarcno a sr)aníre per Ie opposizíoní de' duchí Gaetaní, i quali non oollero dì poí mai permettere che íI corco de' fiumi superiorí sí dístornasse dalla Caoata de' Sezzesi e si dirigesse pel Rioo Martino. T) Ho già ricordato a) quanto i Caetani fecero nel 1506 per ripopolare San Felice e ricondurre quelle terre a miglior coltura. Nel capitolo X si è detto come, a partire dal 1562, essi mettessero mano alle costruzioni delle torri presso il Circeo e si adoperassero ad accorpare e migliorare i loro possedimenti che da questo promontorio si stendevano sino a Foceverde. A tal fine, col consenso del pontefice, ottennero che la comunità di Terracina vendesse loro il < tomboleto ,, che costeggia il lago di Paola, detto << la terra tra lago e mare >. Tale acquisto (mar. 1563) fu permesso in considerazione del fatto che i Caetani, seguendo il desiderio di Fio IV, erano disposti a compiere Ia seconda parte della grande opera di boni6ca, trascurata da Guliano e Lorenzo de' Medici, ossia la derivazione del Teppia-Ninfa e di altri corsi d'acqua per il Rio Martino al lago dei Monaci; Bonifacio Caetani aveva aperto due canali o ., fosselle ,, che congiungevano questo lago con quelli di Caprolace e di Paola, in modo che le suddette acque avrebbero potuto attraversare i tre laghi e trovare uno sbocco a mare alla foce presso la Torre di Paola quando non fosse aperta quella di Fogliano. Intermediario nelle trattative fu il cardinale Carlo Borromeo, il quale era finanziariamente interessato nei terreni riconquistati dalla bonifica medicea. 5) .

r) Reg., Vl, p. 288.

')

/or,

Vl, p. 3ló'

3) Mcolsi,

p. 1334.

{) pac.

ll.

6) c-7178.

Progetto

di

bonifica

dei

Caetani.


LA

331

Boni6ca

Lib. Ill, C"p.

X*lX.

tutto infervorato per qu;sta impresa : la spesa sarebbe stata ingente, valutandosi (dolce illusione!) a ló000 scudi; ma oltre al contributo della comunità di Sezze e di coloro che avevano in appalto i pantani di essa, sperava in speciali grazie da parte del pontefice. Si consumarono quattro anni in trattative ed in studi: << messer Raffaello ,r, dopo aver studiato e livellato il terreno, dichiarò I'opera facíIissima e messer Francesco lacobillo si offerse di prendere il lavoro in appalto. Il canale doveva avere sei canne di larghezza nel fondo ed esser tutto scavato in terreno solido, lasciando quattro palmi di fianco durante le piene. ") Rimaneva tuttavia il dubbio se il Rio Martino avesse di fatto quota sufficientemente bassa per permettere il transito delle acque; gli ingegneri e appaltatori s'impegnarono di dissipare tale dubbio facendo la prova con alcuni lavori preliminari a proprie spese. Comunque, i Caetani vollero che anche il famoso architetto Giacomo Barocci, detto il Vignola, facesse un sopraluogo e si pronunziasse in merito. l) Due anni più tardi la questione del Rio Martino ancora si dibatteva e, benché non fosse stata esperita la famosa pÍota, tuttavia era oramai generale il convincimento che I'acqua non andercbbe all'ínsù. D Per gueste medesime ragioni tale soluzione del problerna per lo sbocco nel lago dei Monaci delle acque che confuiscono nella bassura delle Congiunte (quota I circa) è stata abbandonata nella esecuzione della bonifica di Sisto V, di Pio VI ed in quella odiema perché sarebbe stato necessario scavare il fondo del Rio Martino di almeno quattro metri. b) D tali considerazioni si rese conto I'architetto udinese Ascanio Fenizi a cui Sisto V, pochi mesi dopo esser salito al soglio pontifrcio, volle affidare il lavoro di boni6ca. Le modalità della concessione (15S6 marzo 28) erano simili a quelle già formulate da Leone X a favore del fratello, salvo che I'intraprenditore dei lavori avrebbe dovuto corrispondere I'antico a6tto ed'un interesse del 5 f , per cento ai proprietari. Il progetto del Fenizi si ridusse guindi all'allargamento e rettifrca del Flumen Antiquum, che prese il nome di Fiume Sisto, a cui fu ridato I'antico e piùr diretto sbocco a mare presso la torre Olevola. Il lavoro, sotto la spinta dell'imperioso pontefrce che era pieno di entusiasmo per I'impresa, fu condotto con grande energra e nell'aprile del 1589 era pressoché compiuto

In un primo tempo

di Sirto V.

BONIFICA DELLE PALUDI PONTINE

Bonifacio "era

t

con spesa di 100000 scudi. ") ll papa era impaziente di vedere l'opera e, appena dispacciato il cardinale Enrico Caetani come legato in Francia, I' ll di ottobre partiva da Roma per Gstema e Sermoneta, ove fu magni6camente ospitato dai Caetani, come già si è detto a pug. 2OZ. Il papa visitò Sezze, Pipemo e Terracina, trattenendosi nelle paludi per quindici giorni, senza curarsi degli strapazzi a) Con lc congccEze chc abbiaoo ora dei livelli esatti del tcrreno e del volumcdcllc piene, tahprogetto eraassurdo: al Canale Musrolini si è dovuro darc una sezione molte volte maggiorc di qucllo progettato daiCactani; inoltre quest'ultimo, che sarebbe partito dalla contrada Vaccareccia, sotto Sermoneta, che ha quota 17, non avtebbe potuto raggiurgc il Rio Martino (quota 6), distantein linearctta 17 chilomcui,chefacendo un lunghissimo giro intorno al baso fondo di Pirciaara. Non avrebbe quindi avuto una pendenza superiore al 0.3o/oo circa. Nel 1582 fu costruito il .. ponte Con Du Luci ' sopra il Teppia (C - I5g2 .ll .E -24, N' I 7603E' 262E ). b) Contrariamente a quanto afiermò il Corradini' ed il

Nicolai riferì

mai

mai attivato nel sec.

alla leggiera

(p'

142),

il

Rio Martino non fu

XVll.

Oggi soltanto I'imponente scavo dci romani è rtato utir>

c-7312,7299,8036.

2) C-8493,

lizzato per convogliare a mare le ac4ue medie, mentre quellc alte defluiwono vereo Foccverdc per il " Canale Mussolini ", Quanto per quari due millcnd hanno agognato invano rc e ponte6ci, è rtato compiuto oggi, dopo rei anni d'indefecso lavoro, per op€ra dcl Consorzio della Bonifica di Piscinara; ente fondato da cm Cactani prima della guerra e dopo querta rtrenuamente difcao contro un temibile spcculatore, oggi ricercato dalla Gustizis, Énchè nel 1925, con I'appoggio del Goyerno Fascista, lo scriventc riusci ad inrtaurare una nuova ammini. strazioac rotto la prcsidcnza dcll'ing. Natale Prampolini, a cui ryetta il merito di aver poltato a termine la grandiora imprea. c) (Paslot, X p. 607), Nell'Arc. Caet., oltre molti doormcati spmi nelle posizioni legali, vi sono noye volumi (Mr'sc. C - I 1 36- l l ,ló) chc contetrgono ampirima documentazione gulle bonifiche a partire da Sirto V.


Bonifica di Sisto V

F563-15e61

335

ovunque con un ombrello in mano, per esaminare ogni cosa con i propri volte faceva trenta miglia a cavallo stancando i venerabili dignitari del suo seguito, massimamente il cardinale Sauli, ed avendo sempre a suo franco Onorato Caetani, assai interessato in questi lavori che avevano prosciugato tutta Ia parte più bassa di Piscinara e le tenute delle Mesagne e dello Zanneto. Dopo di lui anche Clemente VIII volle visitare questa regione e a tal fine il 2l febbraio 1596 pernottava a Cisterna, come appare dalla lapide che ricorda le visite di tre pontefici. Purtroppo I'opera intrapresa da Sisto V non ebbe compimento e quel molto che era stato fatto ebbe breve vita; morto il grande pontefice, la manutenzione del u Sisto , fu abbandonata, la bocca dell'Olevola si colmò con la rena che le mareggiate depositano sulla foce (essendo piir soggetta a ciò di quella di Badino) e le cose ritornarono piìr o meno allo stato di prima. Nei seguenti volumi si dirà delle bonifiche eseguite dal principio del Seicento ad oggi; in questo ho voluto soltanto accennare a quelle del sec. XVI e, se ho impostato la questione piir dal punto di vista tecnico-topografico che da quello storico, è per chiarire che I'interminabile sequela di processi e guerre, di progetti e vani tentativi, nonché le acerbe polemiche che si scatenarono sull'infelice stato delle Paludi Pontine, furono dovute soprattutto a difficoltà che la tecnica e la potenzialità finanziaria delle generazioni passate non potevano superare. Non dobbiamo quindi far colpa ai nostri predecessori di non aver eseguito ciò che soltanto oggi, nel secolo XX, per volontà del Duce, si è potuto compiere con I'aiuto di gigantesche draghe, escavatrici ed idrovore, con I'uso dell'elettricità e del vapore e con sacrifizi finanziari sostenuti dall'intera nazione nell'interesse e per il decoro dell'ltalia, finalmente . unificata ed assurta al rango di grande potenza mondiale.

e dei disagi, girando occhi.

A

Romae, ftal. Maìí MCMXxn

#


I

i

i i i r I

É

ti t r I

i I

r I

t

f

i t I

I

I r I r

tL l

t I

è

I E

É

E 3

t [,


nfl

Dmq1 il, 1?.


ABBREVIAZIONI E SEGNI CONVENZIONALI (Vedi

pure Fonti

nato r. t - morto T. : testaotestamento m. sposa o matrimonio P. pagrna pas. : pdna della Domus vol. volume rm. : fascicolo Ă?. - foglio carta, colonna c.

e Opere citate)

R"e. registro anteriore al ant. post. posteriore al . princ. PrinciPio del prob. Probabilmente confronta cf. da, citando citato .; cit. : incerto l dubbio ? :sic I ?

Parole del testo o traduzioni letterali Ă­n corcios. [ ] Parentesi quadre: lacuna nel testo. Misc. : Miscellanee dell'Archivio Caetani. N. 176422 : Archivio Caetani: numerazione progressiva dei documenti.

/ Archivio Caetani: Nuovo orI dina.*to cronologico dei doC'6757 "'t { *t*ti cartacei: a) per quelli ^^ r, b) C-t5s7.VI.22, N. 187392 / "ot"rio.i dl575,b)perquelli \ Posterioi al 1575. Prg. 3747 : Archivio Caetani: numerazione progressiva delle

Pergamene.

Per le pergamene gia pubblicate nei volumi I -VI dei Regesta Chailarum, viene indicato semplicemente il volume e la pagina'


FONTI E OPERE CITATE NEL

SECONDO VOLUME

BOÚARD. Alaleone dí Branca (per - Boilad,Mlchelde: SirteQuint,Heari. lVetla - Dlano dl Paolo Ligue, in Reoue des Quest. Htst., an. LX, N" 5, L. Caetani in l. S. P., XVI); i riferimenti aono I gen, 1932. îa11i ad díem. BRIT. Brtfisch Museum. AMANTE. - Amanle Blancht: Memorie gtoriche e statutaB. U. B. rie del ducato, della contea e dell'episcopato di Fondi; - Arc. Caet., Misc. N" 55 bis, copie di documeoti esigtenti in Biblloleca Uníoersitatla di Bologna. Rona 1903. La storia delle Famiglie BURCH. - Burchatlí Johannîs Diarium; Ediz. Lerour, PaAMAYDEN. - Amagden Teodoro: rigi' 1683. Romane; Ediz. Bertini, Roma. BURD. Budach Konrad: Vom Mittelalter zur Reformalion; AM. ELOC. Amagìlen Teodoro: Etogia Summorum PonBerlin' l9l2' tificum ct S. R. E. Cardinalium etc., MS. Bibl. Vat,, CAET. FOND, Feru, 374, - Fondazioae Caetani dell'Accad. dei Lincei; MS. di Leone Cactani relativi a Legazione card. E. CaeAMMIR. * Ammhalo Scdprone r Delle Famiglie nobili napolelani. tane, Parte tl; Firenze, 165t, CAET. M. AMMIR. lST. AmmírcloScíplone: tstorieFiorentirc; Ediz. - CaetonÍ Enríchella: Alcuni ricordi di Michelangelo Caetani; Hoepli, t904. Batelli, Firenze, 1847. CAET. ON. - Caetaní mons, Onóiato: Opere Diverre e PoARC. AN. - Archivio capitolare di Anagni. stume etc.; Roma, 1799 e 1800 (Bibl. dell'A.). Archivio Caetani. ARC. cAET. CAIET, GEN. ARC. CAET. AN.- Genealogia dei Caetani d'Anagni; MS. - Caelaní Gelasío: Caietanorun Genealogia; Perugia, 1920. compitato ml lEló in base ai documenti dell'archivio dei CAPEFIGUE. Caetani della Torre che ora, ordinati cronologicamente, si - Capefigae B. H. R.: Historic de la Reforme et de la Ligue et du Règne de Henri IV; Paris, 1E34, trovano nell',4rc. Cact. CAPP. d'Aragona in ARC. CAET. ARAG, - Ca|pellt 1..' Cronologia e Calendario Perpetuo; - Archivio dei Gaetani Hoepli, 1906. Piedimonte d'Alife (Cf. Domus, l-2, p. 17, nota). CAR. DOc. ARC. COL. - Atchivio Colonna. - Catíncl Gto,Batt.: Documenti scelti dell'Ecc.n' Famiglia Caetani: Rona, 1846. Ristampa d'articoli pubARC. MANT. Archivio di Stato di Maatova. blicati oel Sagglalore. Archivio Storico per lc Provincie Napoletane. ARC. PR. N. Cadella Lorenzo: Memorie Storiche de' Cardinali I CARD. Archivio di S. Maria di Sermoneta, docum. ARc. S. M. Rona' 1793. trascritti dal Pantanelli nella sua opera (Vedi Panr.). CAR. L. O. Catíncí Gíoo.Ba!!.: LrtterediOnorato CaeARC. ST. FlR, Archivio Storico di Firenze, t^nii 2' Ediz., Roma, 1E93. ARc. sT. lT. Archivio Storico ltaliano. CASTR. A. S. P, Archivio della R. Società Romana di Storia Patria. - Cashiotlo Gíacomo: Delle Fortificazioni delle Città; Vcnezia, 1633. Archivio Vaticano. ARc. vAT. CHEVAL. Cheoolîer Ulgsse: Répertoire dec sourcet histoARC, VAT. F. Archivio Vaticano, Nunziatura di Francia, riques du Moyen-Age. Bio-Bibliographie; Paris, 1904. vol. XK/ll al XXXII Copic in Caet, Fond. clAcc. BERT. ESC. - CíacconÍo Alfonso: Vitae et res gstae Pooti6cum - Beiltand Loufs.'Philippe ll à I'F.scorial; PaRomanorum; Roma, 1677. lirs,1929. COUNO. Conte ColÍno.' Storia di Foadi; Napoli, 1902. BESSO. Bcsso Marco: Roma e il Papa ueiproverbie nei CONTAT. modi di dire; Rona, 1903. - Contalore D, Ant.: De Historia Terracinensi; Roma, | 706. BIBL. ROM. Manilosío Ptospcto: Bibliorheca Romaaa; CONTELOR. Rona, 1662 e 1692. - Coalcloio Fclice .' Genealogia Familiae Comitum Romanorum; Roma, 1650. BIBL. VAT. Bíblîoltx,a Vallcona. - BlastGíoo. fuang-z StoriaCronologicaddVi- COPPI. BLASI. Dí - Coppl A.: Memorie Colonnesit Roma. 1855. CORR. Crrnodlaí Píetrc Matcellino.'De GvitateetEccleceré di Sicilia; Palerno, 1E42. sia Setiaa; Roma, 1702. B. N. P. Blblíolhèque Natíonale di Parigi. COSMOS. lllusltato.'Varie monografie sulla battaBORC. - Cosmos - Boryla Alcssanlro.'Istoria della Chiesa e Citràdi glia di Lepanto; fasc. lj|.14 gen.-febbr. 1904. Vclletri; Nocera, 1723.

ALALEONE.

MS. cf,


DOMVS CAIETANA

740

DAVID F. Daoídsohn Àoóerl: Forschungen zur Geschichte von Florenz; Berlin. 190E. Daoidshon Roóer!.' Ceschichte von Florenz; DAVID G. Berlin, 1912. Daoíla Afigo Cateríno : Dell'lstoria delle Guerre DAVltA. Civili di Francia; Milano, 1829. DE CAP. De Caponíbus Gulielmus.' Volume di antichissima

-

de' Geuovesi che conservavasi presso Federico de' Federicis e da cui Cost. Gaet. trasse molte notizie inserite in Gae!, Ms. (sec, XVll princ.). DE CUPIS. De Cupis Cesare: Regesto degli Orsini; Sul' mona, 1903. Opera incompleta e fuori commercio. DE LELL. Carlo.' Discorsi delle Famiglie Nobili - De LeIIís del Regno di Napoli, Parte I; Napoli, 1654. DE MAc. De Magístrls Alessantho: lstoria della GttÀ e S. Basilica Catt. di Anagni; Roma, 1744. Magístris R. .' Storia di Anagni' DE MAC. AM. - Ambrcsí ile 1889 (lt Lib, Ill e i documenti sono rimasti incompleti). Trésor chronol. d'Histoire et DE MAS. - De Mas LaIie: Géographie; Paris, lEB9. G..' Allgemeine EncyERSCH. - Ersch J. S. und Gtuber J' clopàdie der Wisenschaften undKunsten; Lipsia, 1851. Falco Gloryío: Il Comune di Velletri nel Medio Evo; FALco. cronaca

-

Roma, 1916; ristampa dall'1. S. P. FORC. Forcella Vlncenzo: Iscrizioni delle Chiese ed altri edifizi di Roma; Roma, 1E84. De Familia Caietana, GAET. MS. - Gaetanl Coslantíno: 1620-1650t volumi 3, MS. in Bibl. Alessandrina di Roma, N. t84. Gaelaní Onorato il'Atagona: Istoria Generale GAET. ON.

-

della Casa Gaetani; Caserta, 1E88. CALVIS. De Caloís Gabilele: Oratio in laudem Cardinalis Enrici Cajetani; Rona. Gíannone Pielro: lstoria Civile del Regao di CIANNONE.

KEHR. Kehr Paulus Fr... Regesta Pontificum Romanoruml Berlino, 1906. LANC. c. D. Lancíaní Rodolfo: The Golden Days of the

-

in

Renaissance

Rome

;

Boston, 1906.

de: La Vie de Henri IV; Pads,1927. MANFR, Manfronl Camîllo: La Legazione del card. Caetani in Francia; Torino, 1893. (Ristampa da Rí0, Slor. LANUX.

Lanux, Píette

It., X,

îasc.

2).

MANFR. MAR. - Manîtoní Italiana, Roma, 1E97.

Camillo: Storia della

- Paull Manutií, Epistolarium, Yenezia,

MANUTII. MARRA.

Marina

1573.

DeIIa Mana Fertante, duca della Guardia: D! scorsi delle Famiglie ... imparentate colla Casa della Marra; Napoli, I ó41 . MARTINORI. Mattlnofi Edoardo: Genealogia e Cronigtoria di una grande famiglia umbro-romana, i Cesi etc,; Roma, l93t. MON. CER. HIST. Monumenta Germaniae Historica, SS. (Scriptores);

MOR.

-

L.

.(Leges).

Motoní Gaelano,. Dizionario Storico Ecclesiartico;

-

Venezia, 1615.

- Muraloi Lud, Ant.: Rerum ltalicarum Scriptores; Ediz. Lapi,Città di Castello. (Citando I'edizione del 1723,38 vengono indicati il tomo e la colonna).

MUR.

MUR. AN.

-

t7 53.

Murctort Luil.

Ant.: Annali d'ltalia. Roma,

MUTINELLI. - Mutínellt Fcóro.. Storia arcana e aneddotica d'ltalia, Venezia, 1856. Níbbg Antonío : Analisi Storico-Topogra6co'AntiNIBBY. quaria della carta de' Dintorni di Roma; Roma, 1848.

NICOLAI. NlcolaÌ Nícola-Mafia: De' Bonificamenti delle Terre Pontine; Roma, 1E00. oRtc. Origine dell'antichisima e nobilissima Casa Caetani

Napoli; Napoli, 1770. Gotgí Domenlco: Dissertatio Historica de Ca' GIO. SET.

- li suoi Statichepossiede; Roma, Tip. delSenato, t9ll. PANT. -- Panlanellí PÍelro.. Notizie Istoriche ... appartenenti

thedra Episcopali Setiae; Roma, 1727. clOVEN. Glooenale Glo. Batt..' La Basilica

alla Terra di Sormoneta: Rorna, 1909. PASTOR. Pastor Ludaíg; Geschichte der Pàpste; Frei-

-

-

in

-

di S' Maria

con

-

burg,1891.

Cosmedin, Roma, 1927.

CONZAGA.

-

Gonzaga Berctdo Candìda: Memorie delle

Famiglie Nobili delle Provincie Meridionali; Napoli, I 875'9. di Gotha. GOTHA. - Almanaccode Grcoíère: La guerre de Chypre la GRAVIÈRE. tutíen

-

et la bataille de Lepante; Paris, 168E. Gtegotooíus Ferl..' Geschichte der Stadt Rom in Mittelalter; Stuttgart, 1893. Gregotooíus Fetd.: Wanderjahre in ltaGREG, WAND. lien; Lipsia, 1E97. Guasll Cesare.' Lettere di Torquato Tasso; Fi' GUASTL

GREG.

-

renze, 1E54.

GUGL.

-

Guglielmoltí Albetto : Storia delle Fortificazioni della

Spiaggia Romana; Rorna, 1E80.

GUCL. LEP. Guglielmolll Alberlo: Marcantonio Colonna alla battaglia di Lepanto; Firenze, 1E62. I{oussaíe, Amelot de /4.' Note historiques et poHOUSS.

-

litiques aur lettres du cardinal d'Ossat ; Paris, 1696. Sixe Quint; Paris, 1E70. HÙsNER. - Híibner, Baton ile: Inventario di Onorato II Gaetani; lrc. INVENT. H. C. Caer., Misc. C-8. l. s. l. Bollettíno Istítuto Stoico ltalíano e Atchioìo Mu-

-

tatotíano.

JAFFÈ.

- IaÍè PhíIipp:

Berolini,

Veit,

1851.

Regesta pontificum romanorum;

PER.

Peranda Gio,

-

PER. Ms.

Lellerc

-

Ft.: Lettere;

di

Venezia,

l60l,

ediz. Ciotti.

Gto. Ft. Percnda: MS., Arc. Caet.,

Misc. C.57 (903). PETR. Pebínî Píelrcntonro: Memorie Prenectine

i

Roma,

1795. PIGAF. Ptgaîetta FíIíppo: Relatione dell'Assedio

di Pa.

-

-

rigi; Roma, 1591. PIRENNE,

-

Pircnne

H.:

Histoire de Belgique, vol.

IV;

Bruxelle, 1927. PLATEA.

Platea Generale dell'Archivio dei Gaetani d'Aragona. (Copia presso la Cssa Golfredo Gaetani, Roma),

PLATINA.

- Vita de' Pontefrci;

Venezia, 1730.

Ranfo Lupold: Histoire de France (traduz.), Paris,1854.

RANKE.

RAYN.

Ragnaldus Oldetícus: Annales ecclesiagtici ab anno Rorna, 1659.

-

MCXCVII;

REGESTA. CaetanÍ Gelaslo eta, 1922 e seg. RlCCHl. Rícchl Antonlo :

-

:

Regesta Chartarum; Peru-

La

Reggia

dei Volsci; Na-

poli, 1713. RIME. Rioe di Diversi Eccellenti Autori nuovamente rac-

-

colte (da Andrea Arrivabene); Venezia, 1553. II Saggîatore: Giornale romano di storia, letteratura, SAGC, belle arti, filologia e varietà; Anno l-lll; Roma, lE44-46.


Fonti e opere citate nel secondo volume l...

Gli ltaliani a Lèpanto; Rorna, 1931. Delle Origini..' delle

SUMM.

Famiglie illustri d'ltalia; Venezia, 1609. Autobiografa di Monr. G. A. Santori, in-,4. S. P., SANTORI.

THEIN.

vol. XIII, p. 150 e seg. Sanudo Maftno: sANUDo.

THES.

SALIMÉI,

-

sANSoV. F.

Saltmeí

-

-

-

I

-

:

ll

Ill

"

-

Poutificie nel Medagliere Vaticano; Milano' 1910. Sereno Bailolomeo: Commentario della Guerra di SERENO Cipro e detta Lega etc.; Montecarsino, 1845. S$rffc Salùatore: La Cattedrale d'Anagni; Or' slBlLlA.

-

-

vieto, 1914. de la Orden de - fu. Iosé de Slgiienza: Historia S. Jerónimo, in Nucoa Bíbl. dc Aulotes Espaìoler; Ma' drid, 1909.

SIGUENZA.

Slsmonilí, Símonile de.' Histoire des Républiquea lta' du Moyen-Age; Paris' 1840. Solerrî Angtolo.' Vita di Torquato Tasso; Roma, soLERTl.

slsM.

-

liennes I

895.

Regno

Summonle

-

Theíner: Codex Diplomaticus Dominii temporalis

1675.

S. Sedis; Rorna, 1861.

H. lT.

-

Thesaurus Antiquitatum

et Historiarum lta-

liae; Fol. Lued. Bat., 1709.

diarii (1496-1533) pubbli-

cati per cura della R. Deputazione Veneta di Storia Pa' tria; Venezia, 1879.1902, Schueízet Josef SCHWEIZER. " Die Nuntien in Prag " Band' in Nuntiaturberichte auc Deutschland, Abt.' cioè vol. XVlll delle . Quellen und Forschungen della Gorres-Gesellschaft ; Paderborn, 1919. Serafinl CamíIlo: Le Monete e le Bolle Plumbee SERAF.

Anlonto: Historia della Città e

-

di Napoli; Napoli,

Sansoorho Ftancesco:

341

THESORO. Thesorc Polttico ín cu! sí contengono Relattonl, Ins!ruttlonl etc., raccolto per Comin Veaturai Francoforte,

-

t6l0-1612. THOU. - De Thou taques Auguste; Histoire Univenclle depuic 1543-1607; Loudra, 1734.

Tomassettí Gluseqpe: La Campagna Romana, TOMASS. antica, medievale e moderna; Roma, l9l0' Tonelíno Hotatío.' Santuario Loretano de Maria etc' i TORS.

-

-

Loreto,1647. Italia Sacra, sive de UGHELU. - Ughclllut Ferdínandus: Epitcopis ltaliae etc.; Venezia, 1717. Gíoryío: Opere; Firenze, 1878. VAS. - Vasafi VFC. - Vîscontí Pietrc Ercole: Città e Famiglie nobili e celebri dello Stato Pontificio; Roma, tE47. Luígí: Regis Ferdinandi Primi VOLP. R. F. - VoIpíceIIa Instructionum Uber; NaPoli, 1916. ZAPP. - Zappasoìll P. : Anagni attravcrso i secoli; Veroli,

-

1908.

Broazo sulla tomba Onorato Caetani

di

(S. Pudenziana).


FJ

ffi ffi' li.: :

:-

1

fl

,t

j

4

_!

.l . --f

':ld

-.n

/= tÀ /,f I

T


INDICE DELLE ILLUSTRAZIONI

AUTOGRAFI E ISCRIZIONI pas.

Autografo: Lucrezia Borgia. Nicolò Caetani . " Girolamo Siciolante " , Onorato Caetani Caterina de' Medici " Giulio lll. "

"n "

"56 "61 "62 "69 " l3l " l5l ",l 313 "13

Agnesina Colonna

Sigismondo

17

" 47,52

Giovanni d'Austria

lll

bolla di Giulio II . degli statuti borgiani ' Iniziali medievali wrie (Arc. Caet.) Iniziale

STEMMI VARI

di una

.

Grafrti in Sermoneta. Iniziale degli statuti di Bassiano Grafrto di musica. Iniziale di una bolla di Paolo III. " del sec. XV. Bando di Gulio III Bando contro casa Carafa Lapide di Agnesina Colonna ' di Onorato Caetani.

Grafrti di prigionieri .

Miniatura del sec. XIV (Kens. Mus.) Fregio del sec. XII (Bril. Mus.). Miniatura del sec. XIll (Bríf. M*.). Iniziale del sec. VI[.

22,70,79

"

32,?3

32,38,93

"34 "46 59,120 "ffi "95 " 170 " 269 " 320 " 336 " 343 " 335 " 150

Giulio ll

pd,g. 9

Massimo

"41 " ll2 " 2A0 " 170

Farnese

Medici Tomba

di Agnesina

Colonna

SIGILLI pa*.

Francesco Gonzaga.

Card. Nicolò Caetani. Conune di Piperno Giov. Francesco Peranda Giorgio Pannilini S. Casa di [,oreto. Giulio Cesare Riccardi Card. Montalto. Università di Sermoneta. Camillo Caetani

4

"54 "89 " 102 ', 160 " 175 " 179 " 189 " 255 " 289

MONETE E MEDAGLIE Card. Federico Cesi . Don Giovanni d'Austria. Moneta Caetani di Bologna. Monete Caetani delle sedi vacanti Scudo d'oro della sede vacante. Cera del card. Enrico Caetani.

pog. I

"

l0 '

150

183,185

?56,262

"

267

"3@

STEMMI CAETANI

pas.

Impresa di Camillo Stemma di Onorato

Tomba

di

Onorato

Bronzo della tomba

di

Onorato

" " "

I

152 269 341

SERMO NETA Rocca: mura borgiane Torrione della Calatora Torre di Belvedere

Fas. .

3

"26 "66


DOMVS CAIETANA Cammino

di

ronda.

.

Il "Giardinot,. .

pas' 7l > .73 ', 8l

.

Torre della Polveriera Corpo di guardia

"83 "64 "65

Fortifrcazioni di Torrenuova. Fortificazioni della città (1550)

pas' 64 Fortificazioni di Tonenuova. )) 143 Percorso dell'armata cristiana . Lepanto. di battaglia della Diagramma " 145

Gregorio XIII . " Torquato Tasso Ludovico Gonzaga, duca Carlo di Borbone Sisto V

.

,.

di

Nevers

.

Filippo II Card. Pietro Aldobrandini Card. Giorgio Radziwill. Sigismondo III

SCULTURA E ARCHITETTURA (Vedi pure Ritratti).

di Valvisciolo

>.

Sebastiano Veniero

Alessandro Farnese Clemente VIII .

PIA NT E

Chiostro della badia

pdc. 140

Don Giovanni d'Austria.

.

La Carità (G. B. della Porta)

, lgl " 2ll " 221 " 224 " 249 " 266 281,288 , 293 " 301 " 309

VARIA

Pas' 24

"77 " 100 ))

Torre di Paola. 123 . Palazzo Cesi ad Acquasparta . . 129,135,136,268 (G. Porta) B.della Bronzi > 162 Ingresso della vigna di S. Susanna . Portale di S. Leonardo in Puglia. " 167 Portale del giardino di Ninfa . " 168 Lapide di Agnesina Colonna ' 170 l7l Ercole e il leone . 173 Monumento del card. Nicolò Caetani. 176 Stemma sulla cisterna di Bologga.

" " " ', 182 206,220 269 " 324 " ",, 326 329 342 "

Cisterna Caetani in Bolog"a Gargouilles di None'Dame. Tomba di Onorato Caetani. La Rudenza Adorazione dei Magi (Olíotert) " Ninfa " (scultura dell'4.) Formella del Battistero di Pisa

.

118

Fodero della spada

del duca Valen-

tino.

Letto da

campo

Campana della chiesa

di S. Antonio.

L'ora estrema . Galea del sec. XVI . La rembata di una galea Strage di S. Bartolomeo. Ingresso del legato Caetani in Parigi.

di lvry Notre-Dame de Paris. Processione dei religiosi armati. Battaglia

Battaglia in Fiandra Tosone d'Oro

Il polacco Cracovia Cavaliere polacco con ali Fotografia di prigione. Scena di decapitazione Scena di tortura

pds. l9

"67 " l18 " l19 " 142 ", 147 l9l 217 " "'232 " 237 " 240 " 250 " 287 " 304 306 " 310 ' " 314 " 316 " 322

RITRATTI DEI CAETANI Card. Nicolò Card. Enrico Duca Pietro ())

TAVOLE ruORI TESTO

164,166 193,217,300

. )> 261

Sermoneta Statuti

RITRATTI VARI . Giulioll . .', Leone

pas.

X

29 30

Giovanni de' Medici dalle Bande Nere.

Adriano VI. Carlo V. Paolo III.

PaololV Duca d'Alba Andrea Doria

6,8

,

36 4?

49,57,59 79

. >

"85 " 133

FRoNTEsPlzlo

di Sermoneta

CardinaleNicolòCu","rri . Tavola di G. Siciolante. Ordine del cardinale Carafa

. .

pas. l6

.

Onorato IV Caetani . [-a battaglia di Lepanto. Marcantonio Colonna.

Card. Enrico Caetani. Pianta di Parigi lngresso del duca di Parma

Enrico IV Cappella Caetani

in

Parigi.

"46 "56 "86 " l?9 " 136 " 176 " 190 " 218 " 242 " 296 " 326


INDICE DEI CAPITOLI Lreno

IL Captrolo

I

CINQUECENTO

I: LA RESTAURAZIONE

Pug.

.

l-12

Ritorno di Guglielmo Caetani. Gratitudine verso i Gonzaga. Guerra francospagnola. Dimissioni del Gonzaga. Rotta dei francesi. Elezione di Giulio II. Bolla di reintegrazione. Critica dell'opera di Alessandro VI. Rinunzia di Rogasia Caetani. Rocesso contro Micheletto Corella. Processo contro Giovanni Cifra. Avvelenamento di Nicolò Caetani. Carattere di Guglielmo. Rinascita di San Felice.

Clptlolo II: GLI STATUTI DEtr CAETANI Antichi statuti di Sermoneta. Aggiunte del

"

13-21

,,

22-31

"

32-37

"

3g-45

1304. Analisi delle costitu-

zioni. Pietro del Giudice compilatore. Aggiunte del sec. XV. Giuramento degli ebrei. Evoluzioni del sec. XV. Statuti di Onorato III. Revisione degli statuti borgiani. Statuti di Guglielmo. Nuovi statuti di Sermoneta. Disposizioni varie. Statuti di Bassiano.

Caprtoro III: LE PRIME CONGIURE DEI CAETANI DI MAENZA

.

Testamento di Guglielmo. I Caetani di Maenza. Causa delle inimicizie. Rima congiura. Preparativi e organizzaàone. Delitto del Nicodemi. Rocesso. Divisione dei Sette Fratelli. Seconda congiura. Nuovi tentativi. Fabbricazione di monete false. Terza congiura. Conniveuza dei Colonna. Reazione dei Caetani. Morte di Guglielmo. Terzo processo. Saccheggio di Bassiano. Punizione dei Caetani di Maenza. Confitti e concordato.

Ceptrolo IV: CAMILLO .lL GOBBO '. Impresa di Camillo Caetani. L'uomo. Sua gioventìr. Matrimonio. Creazione del fedecommesso. Esequie di Guglielmo. Patrimonio dei Caetaùi. Situazione economica. Prestiti a Leone X. Elezione di Adriano VI. La peste. Secondo matrimonio di Camillo. Caprrolo

V: IL SACCO DI ROMA

Conflitto Orsini-Colonna. Rodromi e preparativi di guena. Roma invasa dagli imperiali. Marcia degli imperiali. Clemente VII si arma. Il saccheggio. L'esercito napoletano muove verso Roma. Lo scempio dell'Urbe. Sottomissione dei Caetani. Imposizione di taglia. Occupazione di Sermoneta. Domus,

ll,

44.


DOMVS CAIETANA

346

Capnolo VI: IL CARDINALE ADOLESCENTE

pas.

46-57

Gioventù di Bonifacio e Nicolò Caetani. Vita familiare. Bonifacio sposa Caterina Pio. Clemente VII muore. Elezione di Paolo III. Carlo V a Sermoneta. Nicolò promosso cardinale. Educazione. Awenture galanti. Caccia nelle Paludi Pontine. Vita intima. Limitata benevolenza di Paolo III. Rinunzia all'arcivescovato di Capua. Paolo III e i Caetani. Tendenza pro-francese. Girolamo Siciolante pittore. Relazioni con i Caetani. Parma e Piacenza.

Cepnolo VII: GIULIO III E LA POLITICA FRANCOFILA DEI CAETANI Morte di Paolo III. Sede vacante. Elezione di Giulio lll. Approcci dei Caetani verso la Francia. Il card. Nicolò in Francia. Vl"ggio. Vita nella corte di Francia. Ritorno in Roma. Prodromi della guerra. Attività del card. Nicolò. Fortifrcazioni di Sermoneta. Bastioni di Torrenuova. Condotta di Bonifacio. Generale Pieno Strozzi. Allestimento di una compagnia. Guerra di Siena. Di-

58-69

sfatta dello Strozzi.

CEPITOIO

VIII: ULTIMA

CONGIURA DEI CAETANI DI MAENZA

7A-77

Inimicizia degli imperiali. Reparazione e prodromi della congiura. Accordi con gli imperiali. I cospiratori. La trama. I preparativi della congiura. La congiu."ii.ne svelata. Persecuzione dei colpevoli. Processo contro Francesco Caetani. Tortura. Ordinata distruzione di Norma. Epilogo.

Ceptrolo IX: LA INVASIONE DEL DUCA D'ALBA

78-90

del pontifrcato .Prodromi della guerra. Mire dei Caetani su Fondi. Rincipio di Paolo IV. Legazione Carafa in Francia e persecuzione dei Colonna. Preparativi di guerra. Fortifrcazione di Sermoneta. Inizio delle operazioni belliche. Presidio dif"ru di Sermoneta. La rocca. Angustie e dissidi. Operazioni belliche

"

Eccidio di Montefortino. Condizioni finanziarie. Ripresa estivi della guerra. Sgomento nella Marittima. Sbandamento generale. Fine della e tregua. Norma. Prossedi.

guerra.

Lteno II EGEMONIA SPAGNOLA CAPITOIO

X: IL DOPOGUERRA

E

LA COSTRUZIONE DELLE TORRI

MARITTIME

93-t0t

Sponsali Caetani-Colonna. Matrimonio con Agnesina Colonna. Retensione dei Caetani verso Enrico ll. Morte di Paolo lV. Elezione di Pio IV' I pirati' Le toryi del Circeo. Presidio delle toni. Conhattó per le cosbuzioni. Le torri dei Caetani. Acquisto del lago di Paola. Torri di Fogliano e Caprolace. Falso allarme. Combattimento alla torre di Paola. Ultina sorte delle torri.

CAPNOIO

XI: PERANDA, TL DEMOSTENE DELLE SEGRETERIE

ITALIANE origine e prima carriera. conclave di Pio V. Peranda in cerca d'impiego. Le segreieri" dàl ,"". XVI. Stile e ordinamento della corrispondenza. Spirito del P!1unda. Relazioni amorose. Carattere. Ipersensibilità. Bontà d'animo. Eccessivo lavoro e perdita della vista. Fatiche. Scritti del Peranda.

102-t09


Indice dei Capitoli pas. I l0-l 19

Capnolo XII: VICENDE FAMILIARI Educazione dei giovani Caetani. Vita familiare. Benefizi ecclesiastici. Badia di S. Leonardo. I Gaddi. Donazione dei benefizi ecclesiastici. Arcivescovato di Capua. Matrimonio Caetani-Cesi. Angelo Cesi. Ricoshuzione di Cisterna. Pitture del palazzo. Chiesa di S. Antonio. Vita castellana. Fedecommesso. Morte

di Bonifacio. CRnrouo XIII:

I GOLIARDI

lz0-128

Enrico Caetani. Educazione dei giovani. Camillo Caetani. Alessandro Farnese e Pieho Vettori. G. F. Peranda tutore dei Caetani. Aldo Manuzio. Studi preparatorii. Ingresso all'università di Perugia. Scappate giovanili. La guestione à"liu pru""d"nr". A*.onimenti del Peranda. Severità. Libri proibiti. Congedo da Perugia. Piccoli plagi. Laurea.

Canrolo XIV; SPEDIZIONE DI CIPRO Matrimonio Caetani-Colonna. La lite di Fogliano. Agnèsina Colonna. Relazioni Caetani-Colonna. Lega contro il turco. Aruolamento clandestino di Onorato

129-135

Caetani. L'armata. Vane operazioni belliche. Awenturoso ritomo.

Captrolo XV: LEPANTO Pio

V

136-151

e la lega cristiana. Preparativi per la spedizione. Arruolamento di

generale. Reclutamento della truppa. Partenza della Onorato. Nomina a ""pit"no squadra pontificia. viaggio liapoli-Merrina. Tardanza. Sosta in sicilia. Anivo dí don Gjovanni. L'armata. Partenza dell'armata. I.a galea. Arrivo in Albania. Schieramento dell'armata eristiana. Piano della battaglia. L'armata turca. La mischia. Dalì e Caracossa. La vittoúa. Manowa Doria-Lucciali. Il bottino. Per-

dite. Epilogo.

Capnolo XVI: DOPO LA VIfiORIA Il

corteo. Trionfi e riconoscenze. S. Maria Gelosie ed intrighi. Onorato al servizio di Spagna. Fine del pon' V. Morte di Pio e conclave. Gregorio XIII. Rancori fran-

Ritorno in patria. Ingresso trionfale.

della Vittoria.

152-l6t

V il tifrcato di Pio cesi. Lite Caetani-Colonna. Dissidi e rancori. Intimità con C'regorio XIII. Festa in Borgo. Gorgio Pannilini e Lucciali. Disfacimento della lega. Aneddoto del falso turco. Visita di Gregorio XIII a Sermoneta. Cepnoro XVII: IL CARDINALE DI SERMONETA

t64-175

L'uomo. Arcivescovato di Capua. S. Leonardo in Puglia. Il giardino di Ninfa. Dramma napoletano. Processo per stregoneria. Morte di Agnesina Colonna. Varia. Belle a*i. Mausoleo in Loreto. Rocesso di Cesare Caetani. Sdegno del cardinale Nicolò. Ultimi anni. Sua morte.

Captrolo XVIU: AD AUGUSTA Nepotismo di C'regorio XIII. Indirizzo ispanofilo dei Caetani. Progettato viaggio in Ispagna. Memoriale a Filippo II. Morte di Marca*onio Colonna. Ami"iriu di Sisto V. Enrico nominato cardinale. Sisto V. Earico legato in Bologna. I Riccardi. Bonifacio e Antonio Caetani. Legazione in Bologna. Relazioni con Torquato Tasso. $ermoneta eretta in ducato. Viaggro di Onorato in Ispagna. Il Toson d'Oro. Fine della legazione. Cardinale Enrico camerlengo.

t76-185


348

DOMVS CAIETANA

LIsno III LEGAZIONI E NUNZIATURE Capnolo XIX: LEGAZIONE IN FRANCIA. Le DIRETTIVE . Sunto storico. Sisto V e Enrico di Navarra. Situazione in Francia.

pas.

189-205

Carat-

tere del re. Nomina del card. Enrico a legato. Indennità e spese. I membri della missione. Reparativi. Polemiche storiche. Testo e storia delle .. Istruzioni o. Le Istruzioni. Illusioni e divergenze. Partenza del legato. Le Facoltà. Brevi e bolle. Sisto V e Ie Paludi Pontine. Corrieri e conispondenza. Soddisfazione di Sisto V. Influenze di navarristi. Voltafaccia di Sisto V.

Ceptrolo XX: LEGAZIONE IN FRANCIA. rr- vrAccro Ingresso in Firenze. Viaggio per I'ltalia. Nel ducato di Savoia.

206-219

Trattative diplomatiche. Ingesso e soggiorno in Lione. Rime impressioni. Alfonso Corso e l'assedio di Vienne. Preparativi di viaggio. Il duca di Nevers. Suo memoriale. Partenza da Lione. Soggiorno a Digione. Partenza per Parigi. La scorta armata. Incidenti di viaggio. Arrivo e solenne ingresso a Parigi.

Caprrolo XXI: LEGAZIONE IN FRANCIA. prscnazrA DI

DEL

LEcAro, AssEDro

PARIGI

,,

220-245

Colloquio col duca di Mayenne. Situazione finanziaria. Promessa di aiuti. Prestito dei 50000 ducati. Trattato segreto. Relazioni col cardinale Vendóme. Prime azioni del legato. Scontento di Sisto V. Contraddizioni nella sua condotta. Attitudine di Sisto V. Ricevimento del legato in Parlamento. Analisi storica. Diplomazia del Caetani. Accuse. Sisto V contro il legato. Missione del patriarca Camillo a Roma. Abboccamento col duca di Nevers. Battaglia di Ivry. Situazione in Roma. Udienze con Sisto V. Rovina finanziaria della Casa. Lettera di Enrico IV ad Elisabetta. Il legato isolato e al bando. Rottura fra Sisto V e legato. Analisi storica. Missione del vescovo di Ceneda. Principio dell'assedio e preparativi per la difesa di Parigi. Processione di religiosi armati. Assedio di Parigi. Morte di Carlo X. La carestia. Onori dell'assedio. Tumulti. Arresto del patriarca Camillo. Conflitto tra Spagna e Sisto V. Morte di Sisto V. Liberazione di Parigi. Partenza del legato. Fine della legazione.

Capnolo XXII: GUERRA IN FIANDRA

246-254

Sunto storico. Incidente Orsini. Pietro Caetani parte per la Fiandra. Primi fatti Vita militare. Assedio d'Anversa. II ponte e la macchina infernale. Sul

d'arme.

fronte orientale. Vicende varie. Ritorno in patria. Ripresa del servizio militare. il servizio. Ruggero Caetani. Gregorio suo figlio illegittino.

Pietro abbandona

Fine di Ruggero.

Caprrolo XXIII: RIDDA DI PAPI

E

CONCLAVI. mnzaruna rN GER-

MANIA

255-267

I conclavi.

Politica interventista

di

C'regorio

XIV. Canillo

nunzio

in Ger-

mania. La Nunziatura. Viaggio. L'ex-nunzio Alfonso Visconti. Attività di Camillo. Spedizione in Francia. Reclutamento delle truppe. Ingresso in Francia. Malattia di Pietro e diverbio con Sfondrad. Arresto di Pieho in Svizzera. Conclave d'lnnocenzo IX. Conclave di Clemente VIII. Sfida Caetani-Montemarciano. Camillo nominato nunzio in Spagna. Quadro= di Giulio Clovio. Clemente

VIII ed Enrico IV.

Conversione

di Enrico IV.


Indice dei Capitoli Captrolo XXIV: VITA ROMANA

pag.

268-286

Partenza del nunzio Caetani per Ia Spagna. Morte di Onorato. Banditismo nelle Paludi Pontine. Connivenza del duca Pietro con i banditi. Rocesso. Il matrimonio nel sec. XVI. Nozze di Filippo Caetani con Carnilla Gaetani d'Aragona. Nozze del duca Pietro con Felice Maria Orsini. Litigata delle duchesse Caetani e orsini. Incidente per il titolo di " Eccellenza u. Serie conseguenze. Storia dei titoli di cortesia. Pretese dei Colonna e degli Orsini. Retese degli altri baroni. I titoli di cortesia. Epilogo della controversia. Intervento favorevole del Lerma. Regolamento decretato da Filippo III. Riconoscimento del titolo ai Caetani. Prime attività di Bonifacio Caetani. Vita familiare del duca Pietro. Cura della sifilide. Ricette per concepire. Vita coniugale di Pietro. Aspirazioni militari. Spedizione contro Cesare d'Este. Ultimi anni del Peranda.

Captroto XXV: NUNZIATURA IN SPAGNA

287-299

Introiti della nunziatura. La piaga delle mercedi. Ingresso del nunzio Camillo

a Madrid. Attività del nunzio. I Gaetani di Toledo. Le pretensioni dei Caetani. La caccia alle mercedi. Politica dilatoria di Filippo III. Insidie e maldicenze. Clemente VIII propenso alla revoca. Doglianze del nunzio. Progettata sostituzione del nunzio. Intrighi dei nipoti del papa. Benedetto Caetani. Filippo II e Camillo Caetani. L'Escuriale. Dedicazione. Sentimenti religiosi di Filippo IL Lotta per Ia giurisdizione ecclesiastica. Prestigio del nunzio. Morte del re. Filippo d'Oro. Fine della nunziatura. Ritorno in patria.

lll.

Il Tosone

Clprroro XXVI: LEGAZIONE IN POLONIA

3A0-313

Sunto storico. Il peiicolo turco. La Polonia. Nomina del card..Enrico a legato. Partenza. Difficoltà finanziarie. Personale della missione. Il viaggio. Difficile situa-

Arrivo a Cracovia.

Descrizione della città. Il popolo polacco. Conferenza austro-polacca in Cracovia. Situazione militare. Viaggio da Cracovia a Varsavia. Vani sforzi del legato. Vittorie turche. Dieta di Varsavia. Partenza

zione politica.

per I'ltalia. Ritorno in patria.

Captroto

XXV[:

GUERRA DEI BANDITT

314-323

cause del banditismo nel sec. XVI. La piaga dei banditi. Repressione istaurata da Sisto V. Banditismo nelle Paludi Pontine. Marco Sciarra e il sacco di Norma. I Caetani di Filettino. Loro misfatti. Esecuzione della giustizia. Le prigioni di lSermoneta. Grafiti dei prigionieri. Tortura. Fughe dei prigionieri. Repressioni.

Capttot-o

XXVIil:

S. PUDENZIANA

E IL PALAZZO

ALL'ORSO

324-328

Morte del card. Enrico. Restauro di S. Pudenziana. Costruzione della cappella Caetani.

Caprroro

Il palazzo all'Orso.

XXIX: LA

Lite fra

Sezze

BONIFICA DELLE PALUDI PONTINE

e

Sermoneta.

Il

Il Rio Martino. Bonifica medie. Rogetto di bonifca dei

problema idraulico.

medicea. Sistemazione delle acque alte Caetani. Bonifica di Sisto V.

e

329-335



INDICE DEI NOMI

Abut"

Agostini,

Agostino (d') : Giovanni, maestro dei Caetani

15. Maria in) u. Capua.

abate 124,

o.

Caetani, convento, Ferrno (S.)' Fraucia, Leonardo (S.), Valvisciolo, Viucenzo (S.).

abazia I 12, 164, 225

abiura 160, l7O, 270 o. Enrico abrugtatí o. cavallo.

IV,

Pannilini' Protestante'

Abírcn 16.

Absburgo 305, 309t

(dominazione) 136; (egemonia)

II e III,

192; o. Austria, Filippo

Rodolfo

II:

d'Austria 3Ol, 304, 307-8. Mattia 257, 304, 308. Acanzio Quintilio, Quintino, maestro dei Caetarli 123, 129' MassimiLiano

Accademia o. Bologna, Roma. acconcí pet sposa 273,

Canillo 132. Vittoria 315 u. Orsini P. G. Achelao 144.

i (a'orci) 329, 33 I ; (diversione) I 80 ; Ninfa, pa' Qiveìlazione) 330; o. Foceverde, muraglione, Teppia, Rio Martino, Pontine, (piauura), Paludi dana

acqua (arginamen to) 331

Tenacina, Tevere. acquaputridani 14. Acquapuzza (couÉni) 330 o. Tournon (F.

54; (torre) 70; (fiune)

acquarolí r. Sèrmoneta. Acquasparta I 15; (duca) I

gnori)

lt3

14;

d4;

fuasso) 304;

ll,33l.

(palazzo Cesi) I 14, 123;

(si'

o. Cesi.

Acquaviva d'Aragona:

Anna, m. di Francesco lV Caetani 100. acquavite o. casalca, polacca.

244t

Alba (duca d') o. Alvarez de Toledo. Albani (Colli) 16. Albania (città dell'), saccheggiate da turchi 140. Albany (duca di) u. Stuart. alberyica alba, rubea 20 o. frutticoltura. Alberi, autore di Relazloní ambasclatoi oenelt 27E. albero genealogico I 14, 289 o. Cesi, caetani di Toledo' geAlbertonio Francesco, scrittore 154. Albret (Giovaana d'), regina, madre di Enrico [lVl l9t. Alcalà (università) 294i (duca) o. Ribera (de). Atcantara (odine di) 298; (cavaliere) 254. alce (unghia delf) 3ll o. Bestia (G,rar)' nedicina' supersti' zione,

alchimistici (nomi) 2E2 o. medicina.

Alciati Francesco, card. 130.

2El, 308; o.

Aldo brandini:

fornimento.

Aìlonas (Deo) 16.

d| o. Porzia (Geronino di)' Adria Adriana (M"D o. Roma (Castel S. Angelo). Adriauo VI pp. 31, 36; (morte e satira) 38' (vescovo

adultcrio 20.

Afflitto (d'): di Macchia e Monteroduni 7' o. Acquasparta (Flazzo)' 327; 32, l2?,

Ludovico, sigpore alfreschi

Agrisano Giovanni Antonio, proc. di N. Caetani ll2. Agucchio Grolamo, in Francia, poi card. 194. Aguzzetto (Govanni d'), capo di banditi 271. aguzzíno 142 o. rematorc. Aix (vesc. dD 19,{ o. Canigiari A. Ataleone Paolo, maestro di cerimonie 194, 208, 217,

nealogia.

Acquaviva (pergamene) 10.

Acuto 98, addobbo 226,

120.

(Díaúol 194,200' 206, tO3. Alarcon (Fernando d'), coatro Rona 42-4. Alatri 3t8; (vesc. ?ù) 50-l o. Visconti.

Accoramboni:

(poesesso)

ll0,

o, Parigi (chiese). Agostino (S.) u. Capua (arcivescovato). Agria o. Erlau. agricola (azienda, industria) 53, 81, 167 o. Caetaoi, Cisterna, Leonardo (S.); (consuetudin{ l l l ; agricoltura l l, 13, 20 u. colonia, frutticoltura; (rovina) 279 o. Spagna. agostiniani

Cistema

(palazzo), Zuccaài gotici 325 o. Roma ("hi*)Aficha (oíaggÍo per) 160 o. Pannilini. Agata (statua di S.) 165 0. Cspua (cattcdrde). Agnano (sudatorii

di)

2E5.

agnus deo 167 o. arredi sacri, doni votivi.

,.., cav., a lcpauto 146' Cinzio, card. 29?, 3A23,305, 312. Giacomo, vesc. di Troia, nunzio a Napoli 293' Giovanni Francesco, in Ungheria 280, 2U, 300; in Spa' g a 287, 290, 292-?; contro i banditi 317. Ippolito, carà. 263-5 o. Clementc VIll. Pietro, card. 105, 292-3,299,t02,318; contro Fenara 284-5 ; (incieione) 293. Silvestro, goyematore

di Roma 75'

77.

Alcsandria 207. Alessaodria (patriarcato di) l7E, 184-5 o. Caetani, Riario' Atersandrino (card.) o. Bonelli M. Alessandro

lV pp,

182.


DOMUS CAIETANA

352

Alessandro

Vl

pp.

9, 18, 40, 276i'

confisca ed erige

in

perseguita

i

Caetani 6, E

;

ducato Sermoneta (bolla Coeleslfs

Altttuilínts) 17?182; costruisce rocca in Sermoneta e la visita 65, 163; criticato da Giulio pl 6; (bolla) l0; (norte) 2. Alessandro, ricercatore Alessandro (Pompeo alfabetismo

di codici

d'),

109. gentiluomo di

L.

Alfaro Bernardino, insegnante in Perugia 127. al-Fartas o. Lucciali. alfiere E4, 249, 274 o. spagnolo. Alfouso I d'Aragona I t. Alfonso VI, re di Castiglia, detto il Valoroso 289.

96 u.

2,260;

Ameri ci: Flaminio, capitano dei Caetani E6, 248. Pietro, maestro di casa di E. Caetani lg4, 234. Amiens 225; (prigione) 2l2i (tocca) 231 . ammattonala (piazzetta) 327 u. Roma (piazza). amministratore u. Caetani (Casa).

Orsini 274.

306 u. Polonia; alfabeto u. greco, latino.

Algeri (spedizione in) 16l. Algeria (pascià dD 149 o. Lucciali; (re)

Ambundos 289 u. Congo. Amerio (dorninii) 315 u. Nuova Spagna; (scoperta) Americhe 95; o. Stati Uniti.

,.

ammiraglia

nave

;

o. Doria, turco.

ammiraglio

Ammirato Scipione, storico 109. amnistia 222.

ana 282 u. medicina. Anagni 58, 82, 86, 9S u. Alvarez, Chiesa, incendio, Hasan,

gnola (guarnigione); (porta

di

S. Francesco,

Tufoli)

spa-

82.

alluminare o. miniatura.

Anatolia (coste dell') 132. Ancona l15, l3l-2, 134, l7l, 284. Andrea (priorato di S.) u. Torino. Andrea, Andereia, mastro muratore in Sermoneta 65, 98. Angeli (S. Maria degli) o. Faenza. Argelico Fabio, in Fiandra 248; segr. di E. Caetani 262-3. Angelis (Giulio de), podestà di Sermoneta 321. Angelo (S.) o. Sermoneta (chiese). Angola (governatori portoghesi di) 289. anguíIla (parola di spregio) 144.

Alma Città o. Roma.

Anibaldi:

Almazan, medico di Fitippo [!] 294. aloe (legno di) 282 ,. gomma, medicina. Alpi (valico delle) 194; alpina (valle) 261 ; alpini detti ma-

Anibaldi

Khizr. ali. dei cavàlieri polacchi 310.

Alì u. Aly; (il

ladrone) u. Lucciali.

Aliaga (fra Luis),'confesore di Filippo Alidosia ..., m. di Gaddi Caterina I I l. Aligis (de) o. Marchisino. alimentari (generi)

[U

29.l.

241; (cportazione) 82.

alloro (tríonfal) l8l; (corona) 154. allumiera tr. Tolfa.

toní 207. Altamura (principe di) 43 o. Gaetani d'Aragona. altare 155, 295 o. Escuriale; portatile 54. AhdorÍ 261-2, 27Oi G,rigtoîr) 273. Marco Sitico, card. 184. Roberto, governatore di Borgo 175. Altezza (titolo) 276, 278-9 o. principe. Alvarez de Toledo (Fernando), duca d'Alba 67, 85, 87; invade la Marittima 75-6, 79-90, lll, 157; contro Gand 249; (ritratto) E5.

Alvia no (d'): Bartolomeo, condottiero

5, ll3-5; (m.) o. Onini

ll3-4; (n.)

amazone

d.

B.

o. Cei

pascià, a Lepanto 146-8; (6gli prigioniai) Anal6 (duca di) o, Piccolomini. Amaseno (torrente) 330 o. Paludi Pontine. Amayden Teodoro, storico 180.

AIy

G

Panno.

E9, I 95, 202, 204, 225, 232, 242, 251, 257, 267, 276-80, 307; (abilità) 228; o. Badoer, Brumano, Cori, Cracovia, Croce (della), Davy, Donato, Enrico IV, Fiandra, Francia, Go"'aga, Guzman (de), Lussemburgo-Piney (di), Mendoza, parigino, Paruta, Sessa (di), Sze, Sisto V, Spagna, îepolo, Toscana, turco, Velletri, Veoezia; cesaieo 307 o. Chia-

varino (vesc. di), Jerin; inglese 310 u. Costaotinopoli; pontifrcio 257 i pontifrcio straordinario 293,301 o. Aldobrandini G. F., Mandina; spagnolo (titolo) 279 o. Seio-

ria:

er-ambasciatore o. Sangardo.

di)

216. ambtacanís 2E2 o. nedicina. Ambroni Arliimo 277 o. Peranda (lettere).

Zancati Pietro Paolo, di Velletri, capitano di

di Sigismondo I, regina di Polonia.30E; (funerali) 3l l. Annibale, pittore (1592) in Rona 269. Aatici Recanati u. Capodifeno. mtimnrale 83. Antinori (Cora degli), m. di M. Caetani 34. Antiochia (patriarca di) 165 o. Gaetani d'Aragona. Aatonello, mulattiere di Guglielmo Caetani 10. Antonia (suor) o. Caetani Rogasia. Antoniazzo Romano (tavola di)'166. Antonio (S.) o. Gsterna, Maenza (chiese). Antonio, fornaio di Guglielmo Caetani 10. Antonio J., familiare di Guglielmo Caetani 10. Antracino Sebmtimo, giudice 74. aatropofago

t5l.

ambasciatore, oratore 64,

Amboise (casa

di

Sermoneta 25.

Anna Jagellona,

Al tenps:

lsabella Liviana, di Bartolomeo Alvuis (assedio di) 251.

vendono terre ai Caetani l3-5: Riccardo, card., signore di Sermoneta 13.

o.

lagas.

Anversa (as€dio) 248-50. apetasia (deliuo di) 170.

di) 167; (Dodici) o. reliquia. Appia (lastroni di Via) 116. Appiali (detto) o. Pannilini C. Mustafà. Appiano (Alfonr d'), co-".dante a Lepanto 139. Aprile Paolo, segretario di Enrico Caetani 28ó. Aquileia (patriarcato dt) 312. Aracoeli u. Rona (conventd. Aragona (eccidio) 295; (vicerQ o. Colonna M. Apostoli (rilievo

Aragona (d') ,. Acquaviva, nando I e II, Gaetani:

Avalos

(d'), Borgia, Ferdi-

Alfonso, agsassinato B; (-.) u. Borgia L. Carlo, duca di Terranova, governatore di Milano 262. Giovanna, m, di A. Colonna 94, 132; (f.) o. Co. lonna

M.

Lucruia, di Ferdinando I, n. di Onorato lll d'Aragona 33-4. Rodrigo, duca di Sermoneta t82.

Gaetani


Indice dei nomi Aragona (d') Luigi, f. naturale di Ferdinando l, card' 34, araldica lll, 183, 203-9, 289, 326 o. Caetan| Colonna,

assistente

Gaetani, impresa, stemma; aquila 139, 169, 270, 325 o. Fondi, Gaetani ; t atgento l}l i bíanca 79, I E5 ; nera con ali abbassate 289; vittoriosa 326; colonne bianche coronate su campo rosso 137 u. Colonna; colori 139; di msa Caetani e Colonna 154; corona baronale 166; gielio 185; di Farnese I I I ; di Ftan,cia 226; onde 137. l68t tralci di vite e grappoli d'uva l6E. archibugieri (compagnia) 250,284t a cavallo 216, 717. atchímÍa (fileuo d') 167 u. votivi (doni). architetto milfuare 65 ,. Castriotto; nel Rinagcimento 56; in Roma 50; o. Barocci, Breccioli, Du Perac, Feuizi, Fon. tana, Giulio (m.), Maderno, Palazzo, Terribilia, Udine

aslorc 52.

(8. da), Volterra. archivio o. Bologna, Caetani, Leonardo (S.), Mantova, Roma (Vaticano), Sermoneta, Veroli, Arco di S. Silvestro (località) 25. Arconato, gentiluomo milanese 215. Arduchi o. Haiduk. Areosti ..., marito di Gaddi Cassandra I I l.

9 o. impiastro.

atgumentum

Ariano 167. A.riccia 28, aristocrazia (abbmmento morale) 3 18 ; connivente con diti 314; o. Italia, polacca, romana.

i

ban-

arma 14, ll0, 137,310 o. turchesca; (acquisto) 66; (con' dotta) 41, 55,65-7,71, 228 u. Caetani; (fabbrica) 66; (metiere) 251 ,259-60, 283, 307 u. polacca (nobiltÀ); (divieto di porto) 29, 82; (licenza di porto) 67,96; (raccolta) 80. armaiuolo u. Bernardino. atmazl (taulí per) 98.

227 z

(vac.l o.

astronomia (opera

Panigarola,

di) 294 u. Rosi T.

Astura u, Torre; (fiume) 130 u. Giordanella. Atracino Marcello, ucciso da Cesare Caetani di Filettino 173. (duca di) I 15; o. Acquaviva. Augusta (fossa) 99. Aumale (duca di) o. Lorena (Carlo di). _Aurillac (Gerberto d') ll3 0. Silvestro ll.

Aui

Austerlitz, invasa da eresie 305. Austria (arciduca d') u. Absburgo (d'), Massimiliano I, Rodolfo II; (invasione in) 3l I ; austro-polacche (trattative) 310 o. lega, Varsavia.

Austria (d'): Alberto, arciduca, card., governatore del Portogallo e delle Fiandre 177, 295, 297. Ernesto, di Musimiliano ll, arciduca 252-?, 257. Giovanni (don), illegittino di Carlo IVI 137, 139, 140, 144-54; accorda galea a O. Caetani 156-8; a Gsterna 162; (autografo) l5l; (eftgie) 140; (giudizio di storici) l4l ; (medaglia) 150; (morte) 246, 295; (titolo di Eccellenza) l4l, 276t (maggiordomo) u. Pliego (conte di). Margherita, naturale di Carlo V m. di Farnese Ottavio 276. Massiniliano 3l

l.

I di Savoia

207.

Austria-Stiria (d'): Anna, di Carlo, moglie di Sigisnondo $ll 309, Maria Margherita, m. di Filippo pll 299. autografo u. Indice lllustrazioni, Maria Stuarda.

3ll.

231 .

.,., marito di Orsini Maria (sec. X/l) 274. Cesare, marchese del Vasto, in Fiandra 249-50:

ia

Milano

290; insignito del Toson d'oro 183. Avalos d'Aragona (lnigo d'), card. 174.

Ate Maia l0O. sacra

216,

220, 224, 266, 269.7A t medievale (opere distrutt€) 165 ; arti (belle) l7l-21 (collezione, inventario, perizia) l7l' 239; o. diplomatica, muraria; arte6ce 0. Rinarimento; artista 50, ll7; (contratti) ll0; u. pittore, scultore. Artena o. Montefortino. arterie (aprire) lOE. artieri forestieri 306. artiglieria 39, 55, 153; (comando) 284;(pezzi) 76; (sparo) 217, 274, 3lO; o, canDone, colobrina, galea, galeazza, Napoli, Norma, ft6-", $ermoneta, Torino. Ascoli 8ó; (vescovo) 58 o. Roverella. Ascoli (Rocco d'), capitano io Sermoneta 83. Asia (viaggio per) 160 o. Parnilini G. asilo (diritto di, 246,315 o. badito. asma (malattia) 174. assedio o. Alvuis, Anversa, Erlau, Gand, Ginerra, Graoachia, Meulan, Parigi, Venne. Assisi (vescovo di) l0 u. Volterrano. 45.

Asti 194,

Avalos (d'):

arte 6, E, lO, l2-3,25, 32, l2?, 155,164'8, 177,216'7,

ll,

generale 146 u, Lepanto.

Aurene

239. anembaggio 142.

Domw,

0.. Chiesa (S.).

201;

Carlos (don), di Filippo flll 295. Caterina, di Filippo II, rn, di Carlo Emanuele

168.

Armellini-Medici Francesco, card. camerlengo 36. armeria o. Sermoneta (rocca). amígi 153 u. galea. aromatíche (cose) 271, 297, 300. Arpe (dell') o. Candelaro. arredi sacri 40, ll1, 167' 303 ; veste sac€rdotale,

al soglio (principe)

assoluzione

Austria-Spagna (d'):

Aristotile (Retoríca di) 122.

lrÍenfa (cavalla)

?53

Avernia

(l)

Avignone

126.

(ailio di) 314; (arciv.) 194, 198 u. Grimaldi D.

o. mercuriale, tumore, venefrcio; (re) o. Filippo II. awenturiero o. venturiere. azamlla 20 u, fruttioltura. avvelenameato

avvelenatore

Azetio Pietro Paolo, segr. di C. Caetani 290; (lettere) 290. Azevedo (y) a. Toledo (de).

Bacile d'argento 162. bacio dei piedi a poveri 295 o. Filippo IL Badino (fiume), presro Terracina 332, 335; (tone)97,332. Badoer, Badoero, amb. veneto presso Sisto Baglioni (ettera del) 84. Bagnaia 200. bagno sulfureo

[V] 242,

244.

282 o. medicina.

98, 125;

haiocchella 256. baldacrùino 6, m7,2@,217,307; (del legato) 305. Baldoino, proposto duca di Sermoneta 71, Balduino J., segretario di Guglielmo Caetani 10. baiocco


DOMUS CAIETANA

354

balestra

149; balestriera

l4l-2, 146, 148 u. galea, nave;

balestrieri del papa 29.

35, lE4; (credito) 234; (sicurtà) l56t baaco 233 o. Capponi,Chigi, Roma; banchiere 34, 156 o. Bandini.

banca

Baviera (duca

Montefortino, Sermoneta (stato). Barcbbas 2Q2, baúachietto 53. Barbarigo Agostino, generale veneziano a Lepanto 144, 149-50. Barbarossa o. Khair ad-din, Khizr. Barberia 140; (ba*ia generale) 16l. barbiere 206. Barcellona 177, 254, 299. barche (ponte di) 2491 (atene di) 239. Barezzi, Batezzo, tipografo in Vcnezia 109. Bari (arciv. di) lE0; o. Puteo (de), Riccardi G. C. Barigiani u, Fonfa. Barletta I I l:

Bearnese

(il)

124; (laurea) 127; (litigi con) 291;

baronale (corona) o. araldica; (faniglia)

Bartolomeo, servo

I E9

;

moroso

87,124 (incisione

l9l. di Guglielmo Caerani I l.

Basrlea 245,260-1 ,

14, 21, 27, 74, 122; (castello foÉificato) 317; (clero) 35; (cottQ ?227(ocorpaziooe) 722 kalazocomunale) t 18; (popolo) 35 ; (racchegsio) 30-l ; (sigeore) I u. Caetani; Qtatuti) 2l ; (tonione) 72; (vascalli) 16; o. Anibaldi, Caetani di Maenza, Catacalla' Maouzio; bassianesi, esenti da gabella 14. bastardo o. illegittimo (6glio). Bastello, dottore di nedicina 294. Bassiano

Bastiglia o. Púisi. bastione .r. Sernoneta (rocca), Termonde; galleggiante 146. bastone cardinalbio 209.

Santacroce,

a Lepanto 146.

o. Enrico IV.

becco 169 rr. stregoneila. bedzinense

o. Benthen-Bendzin.

Belforte, sta6ere di Guglielmo Caetani l0 o. Mastrí Cíccí. Bellagio (castello di) 265. Bellarmino Roberto, gesuita, card. 194. Belle Arti (Accademia di) u. Bologna, Bellinzona 245. Bellomo, Bellomini: .,,, marito di Gaddi Paola I ll. Carlo, maestro di casa Caetani 107-8, I ll, 175, 285.6. Beltram leronimo, debitore di Camillo Caetani 35. BelEame Francesco, vesc. di Terracina I 16. Belvedere o. Sermoneta (rocca).

belzulnÍ (oleum) 282 o, medicina. Bendzin o. Benùen. Bene (Mass. da), capitano in Sermoneta 83. Benedetti Pietro Paolo, proc. di casa Caetani lB2, bene6cio o. ecclesiastico.

Benini Vincenzo, traduttore 260 o. Fracastoro G. Benito (S.) u. Valladolid. Benthen.Bendzin (convenzione

di) 304-5, 307,

Bernardino, annaiuolo 36 u. Caetaui C. (corazza). Betnatdíno (masbQ, fabrc lenatio 98. Berghes-op-Zoom (imboscata) 251. Bernardo (congregazione di S.) 325 u. Roma; (abate)0.

Ni-

cola (fra). Bertinoro (mons.) o. Caligari. Bertraud, scrittore 298.

20; (divieto) 82, 3l

138,

t u. alce.

Bevecchia, editore-tipografo

Giacono, detto il Vignola, nelle Paludi Pontine 334. barone (fautore di banditi) 315 u. napoletano, romano; (ín-

di

Lorena

Beaune 214.

bestemmia

..,, ingegnere italiano, sulla Schelda 249.

della strage)

di Liegi e arciv. di Colonia 250. di Guglielmo V, duca 290; (n.) u.

(Elisabetta di). Bazan (Alvaro di), marchese

Bestia (G'ran)

Barocci:

o. Roma, Bartolomeo (S.) a. Rona (chiese); (strage)

di) u. Guglielmo V.

Massimiliano I,

ste inviate a Roma) 316. bando 21, 67, 82, 86,95,265; sul servizio postale 203; (contrawenzioni\ 83, 3l9t u. caccia' Carafa, Chiesa,

302t

battaglia o. Agria, capitano, Erlau, Fiandra, Iv4y. battefia 132.

Ernesto, vesc.

Carosi.

bandiera 146, 154 u. Caetani O., Osman. Bandini (i), banchieri in Roma 156. banditismo 97, 172-3, 176, 179, 271, 28Ot (epidemia) 314-6; (editti contro il) 316 o. Sisto V; (repressioue) 323 ; nella provincia di Camerino 280; in Marittima 316; nello stato pontificio 246.7, 270,261 ; oelle Paludi Pontine 316; nello stato di Sermoneta 281, 292t (cause) 3 I 4 ; o. brigantaggio ; bandito 246, 248, 270-l , 281 o. Brissia, Pedeletto, Sora (A. da); (battute contro) 3 I 6 o. Caetani ; (brevi contro) 3 I 6 ; (capi di) o. Caetani di Filettino, Catena, Leoncillo, Piccolomini, Prete, Sciarra, Valenti, Werro; (case rase al suolo) 323 u. Sermoneta; (connivenza con) 281, 291-2, 318 o. Caetani; (giustizia contro) 271, 316, 323 u. Roma, Sermoneta; (guerra) 314-23 ; (repressione dt) 271,31 5 u. pontificio (commissario), Sisto V; (salvacondotto) 323 o. Sermoneta; (te-

eensato)

o.

Baviera (di):

banchetto 160 o. nuziale. Banchi o. Roma (vie).

(il) o.

3ll i

Stefano.

Balue (Giovanni La), card,, legato a Pati$ 226.

Bandano

Bathory, Bathori Sigismondo, sconfitto presso Agria

in Roma

182.

Biagio (S.) u. San Biagio. Bianchetti, Bianchetto Lorenzo,

di Bologna, udirore di in Francia 194, 216, 239t czrd. 215.

Rota,

Bianchina, cagnetta di N. Caetani 9. Bibbiena (di) 152. Bidelli, tipografo in Milano 109. bigotteria 29ó o. Filippo lI. Biondo A., uditore di G. Caetani 10, Biron (di) o. Gontaut (de).

birra (hbhrica di) 3ú-7. BLceg[e (duca

di) o. Aragona (A. d).

Biignaao Gtir"ip. di), incig.i16 del Toson d'oro 183; (vesc.) 179 o. Peuucci D. bisonte

3l

l.

Blanco Gugliebao, francese, con la tegazione in Francia 194. Blario, maetro di camera Guglielmo di Caetani 10. Blois 197; (ec.cidio) lE9 u. Guisa (i).

Blois (di): Enrico Pio II, coute di Champagne 217. Teobaldo 217 o. Troyes.


Indice dei nomi Boatteri, Seúe cton.ston deí oescool dí Astí 227. bocca o. Cavata; marittima u. Badino. Boccafeno leronimo, prof. all'Università di Bologna 180. Boccalini Giovauni Battieta, di Carpi, scultore, detto c il Ri-

baldi'

t72.

Boccarini Maurizio, di Amelia, canc, di G. Caetani 18,33. bocche otdínaríe lll, Bologna 36,53-4, 124, 180-1, 183-4, 194-5, 200, 207, 227, 259-60, 303; (archivio) 234; (censimento) 180; (cisterna costruita da Caetani E.) l8l ; (fabbrica d'armi) 66; (legazione) u. Caetani E., Peretti Damasceni A., Salviati; (bibl. Liceo Musicale) l8l I (cortile palazzo co' munale) l8l ; (reggimento) 180; (Università) 180, 184,

195, 2B0t (Biblioteca dell'Università) 195, 197, 258,

303; o. Caetani, Carlo V, Este Bologna (Antonio da), servo

di

(Casa

d'),

Paolo IIL

mons. Bianchetti 239.

bomba incendiaria 148; bombardamento 248 o. Patigr. Bonamici Giovanai Francesco, commissario del S. UfÉcio 169-70. Bonaventura (monastero o mons. di S.) 286; (segretario) u. Peranda G. F.

Boncompagni: Filippo, card. di S, Sisto 127, 160; legato 180 o. En. rico III. Giacomo, illegittimo di Ugo, gov. in Roma 159, 176; duca di Sora, gov. di Castel S. Angelo 173. Ugo, con la legazione in Francia 79; card. 157 o, Greeoîio XIII. Bonelli, stampatore 102. B one I li: Michele, nipote di Pio V,alepanto 138, l4O, 153;generale della fanteria pontificia 155.6. Michele, card. Alessandrino I15, 138, 156.7, 224. Paolo, nipote di Pio [V] 156. Boni Giacomo (scavi a Fogliano) 99. Bonifacio VIII pp. 22, 50, 86, 99, l7l-2, 227; (acquisto delle terre dagli Anibaldi) 14; (liti di Sermoneta con Seze) 331; (bolle) 7, 483 (morte) .15; (tomba in S. Pietro) 79. bonifica o. Caetani, Consorzio di Piscinara, Paludi Pontine, Pio VI, Sisto V; idraulica 99 o. Ferrarese, Paludi Pontine; medicea. u. Leone Medici (G, de), Paludi Pontine ; bonificatori dell'epoca romana

330-l

; del medioevo

330-l ;

dell'epoca rnoderna 329-31. Bonne Lesdiguières (Francesco de), capitano, duca e maresciallo di Francia 210, 260. Borbone o. Bourbon. Bordone Giacomo, Iacono, proc. di G. Caetani I l, 33. Borghese Canillo, uditore del nunzio Caetani 2E7; inviato in Spagua 290,

297,300t u. Paolo V.

Borgia (i) 6, 16, 27 i cottto i

Caetani l0; forti6cano rocra di Sermoneta 80; (delitti) 7; (persecuzioni) 5, 8, 9; (regime) 2-3; (stemma) l7-8; o, Alessandro Vl: Cesare, due Valentiqo 2,3, 5, 7-8; contro Monterotondo 33; (arresto ed esilio) 6; (sicario) o. Corella. Ludovico, o Rodrigo luníot, card.. 50. Giovanni, duca di Gandi", assassinaro E. Lucrezia, duchessa di Sermoneta 17, 21, 522 (autografo)

18; (statuti) l7-E, 20. Borgia d'Aragona (Rodrigo) 7. borgiana (persecuzione) 33. borgiani (statutil 17-21 o. Sermoneta. Borgo o. Roma.

155

Borgo Orazio, agente Borgogna (ducato di)

in Capua per N, Caetani ll2. 222i (Íeudatati) 214; (via per la) 2l t.

Borromeo Carlo, card. 157,333. Borsa o. Bologna. Bosnia 300. bottino, spoglia 150, 153,251,271 u. bandito, Lepanto, Nicosia, sermonetano; hotttnare 134. Boiiard (Michel de), storiografo 195, 197. Bourbon, Borbone (principe del sangue di) 197-8 o. Montpensier, Soisrcns:

Carlo III, duca, contro Roma 40-1, Entico 227,235 o. Enrico IV. Luigi II, m. di Caterina Maria di Lorcna 217. Maria, contessa di Saint-Pol, madame de Longueville 236. Bourbon d'Orleans (de): Francesco, di Léonor e di Maria di Lussemburgo, duca di Piney, signore di Saint. Pol, ambasciatore dei navanisti presso Sisto [Vl 196,

199, 204, 218, 222-5, 229-30, 236i comanda

la

di Lorena 216. Bourbon-Vendòme (de): Carlo, arciv. di Rouen, card., prigioniero scorta del duca

189-90, 196-9 o. Fontenay; re'della lega in Francia 190,201,222,225; (liberazione) 203, 214, 222.3i (morte) 241 ; (ritratto) 221

; o. Carlo X.

di Luigi principe di Condé, pronipote di Carlo X, arciv. di Rouen, card. 196-198-9, 214-5,218,222.3, 225.6, 231 ; 231, 241; consigliere di Enrico IV di Navawa 209, 259. Bracciano 81, I l3-4, 2E0; (castello) 177; (duca) o. Orsini; (duchessa) o, Peretti Flavia; (tenuta) 84. Carlo,

btaccíatola (arna) 14. < brachetta

"

(vestiti) 53.

Bragadino, comandante veneziano

a

Famagosta 143.

Bramante, in Roma 10. Brano Antonio, capo mastro in Sermoneta 65. Bras de Fer u. Noue (de la). brcoare 125. btaoazzo 248,

bravo l4E, 150 o. Caetani O. Breccioli Bartolomeo, architetto 9E. Brescia 28, 3ó; (fabbrica d'arni) 66. Bresenio

o.

Brisenga,

A. 262; (aa I'indirizzo in bianco) 198, 201

Breslavia (vesc.) u. Jerin

breve pontificio

V; (prcparazione dt) mente VIII, facoltà.

Sisto

256-7

| u.

o.

bandito, Cle-

brevetto o. capitaao, Chiesa, generale. Brie (quartieri generali di Enrico lV a) 23E-9. brigautaggio

84, 86, 96, 179,323 o. banditismo, pirateria.

brigante 246r270,2E1 u. bandito; (connivenza) 291 o. Caetani P. Brigidi Ottaviano, della segreteria di Pio [V] 103. Brindisi lll; (campane) lll; (chiee) 167. brindisi 307. Brisenga, abate, nobile di Spagna" agente degli ioperiali in Roma 73; torturato 74. Brisonio, scrittore di commedie 4E. Brissac (mons. di) o. C.cé (de). Brissia Giuseppe, baudito (proccao) 3t6.

Brlsoa (mou. Baroabé de), preddeate del parlamento di Parig| 217, 226. Brocc (Giovanni de), segretario di M. Colonna 90. bronzo 270; (aquila) 135; (6gure, frammenti) l62i (hegtol


DOMUS CAIETANA

356

129; (tusione) 172; (guardia) 326; (statua) 164 o.Qae-

tani; (trofei) Bruges

251;

(capitolazione) 247.

Brumato Matteo, amb. di Mantova a Roma 193, 230. Brurelles 253i (opetazioni contro) 248. Buccoli (baia di) 26E. bue selvatico dell'Europa 3l I ; bufale 44, 33 t u. Caetaui C.,

Paludi Pontine. bufone 229. Bufolareccia (cava della) 116. bulbi u. 6ori.

(polírica ispano6la) 63, 157-8, lE3, 192,229, 290, 297-9t (precedenze) 124; (precettore) o. Oddo, Peranda; (prestigio, decoro) 137, 156, 178; (protettrice) r. Loreto (Madonna di); (protettore) o. Farnese A.; (rocca) u. Roma, Sermoneta; (schiavi) 107; (segretario, segreteria) lO4, 272 o. Peranda; (titolo) u. Eccellenza; (stato, terre) 130, 202,234; (confisca dello stato) 6 u. Alessandro VI; (torre) 97-8: ..., sorella di Camillo, m. di Gaddi I I t.

ll (di Onorato IV); (giovinezza) 280; (carattere mordace) 180; (ordini minori) lB0, 25ó; all'università di Bologna e Perugia lE0, lB4; in relazione col Tasso l8l-2 ; (beneficii ecclesiastici) 256; cameriere segreto di

Antonio

Biiutner, landsmann della Svizzera 262. Buonarroti Michelangelo, in Roma 10. Burali Paolo, card, 157. Burgos 289. burocrazia (sistema della) 25

Caetani: 94-5, 156-7, 232i

268.

l.

Busatti Bartolomeo (mons.), di Bibbiena, teoriere di Pio [V] 152. Butigella (leronimo), giurisperito 16. Buzzi Marcantonio, scalpellino 270 o. Porta (della).

S. S. 303 ; arciv. di Capua I 65 ; card., legato a Bologna 195; a Innsb,ruck 281, 303; in Polonia 303; a Siena 2A0;, a Yenezia 313. Beatrice (di Bonifacio l) 73,82t (corredo) Il3; m. di A. Cesi 96, ll0, ll3-5, 121, 200; istituisce confraternita del Nome di Gesù I 15; ofire collana alla S. Casa di Loreto 172; o. Acquasparta, San Polo. Benedetto I (di Roffredo I), card. l7l u. Bonifacio VIII. Benedetto (di Onorato IV): (educazione) 287, 294i (bene-

C"b"nni, (criminalità dei de) 120. Cabrera y Mendoza (de) u. Henriquez. Cabutiis (Marcantonio de), preposto da Leone medicea 331

Gcii ecclesiastici) 256 ; in Germani a 257 , 294 t in Spagna 289-91 ; morto e sepolto in Alcalà 294, 299; (maestro)

X

alla boniEca

; o. Paludi Pontine.

116, 167, 185, 202, 280,283, 103,307 t nelle Paludi Pontine 52.3; (bando\ 52, 283; (battute) 283; (casalini) l0l; (cavalcata) 53; (contrawenzione) 283; (corno) 53; (riserva) 52, 283;

caccia

5, 73,98,

in

Cisterna I

l8;

(ritrovo) 53; (selvaggina) 241,283' 307-8; cacciagione

162; o. Caetani, lupi. Caccia

discepolo di Vettori Pieuo l2l . faniglia) passìm; 9. Q6shni; acquistano il

(Gulio del),

Caetani lago

(casa,

di

Paola 99; (agente, procuratore) o. Benedetti,

Rota; (amminiskatore, ammi.i.tradone) 104, 272, 280 ; (Archivio) 2,9-10,13, 84, 86, EE, 90, 9E, lO2,1M.5, lll.2, l2l, 135, 155, 157, 166, 168, l7l, l7E-81, 183-4. 195, 204, 206-7, 234,257-8, ',/,$t, 289-90, 303, 323, 334 o. Acantiva, Gonzaga (Fondo); (arma gentilizia, insegna, stemna) lll, l?7, 139, l6E,208-9,

269; o.

banditismo; (benefici ecclesiastici)

164, 166,

25ó; (bonifrca) 331-5 o. Paludi Pontine; (caccia) 283; (caocclleria, cancelliere)

51,78, 104, ll0 o.

Cera-

seo, Oddo, Peranda, Riccardi; (cappella genúliÀa) ?24 o. Roma (chiese); (servigi alla Chiesa) 50; (cittadinanza

280; (cogaome, nome) 34, 37, E4; difensori dei terracinesi 12; (Domus Caíetana) 34, 84, 133,168, 170-1, 180, 192,195,323i, (ducaúone) ll0, 120, 180, 194; (entrate) o. Fogliano, Leonardo (S.); (fed.onoraria)

commesso, maggiorasco)

7,22, 14, 175, ll9;

(feudi nel

329; (6nanze) 54, W, l2l , 184, t94, 228-9, 2334,273, 281, 287, 292-3,302:. (mire su Fondi) 78; (fratricidio) l0; (governo) 270; (giuspatronato) I l, 31, 168, 327; (líte con i Caetani di Maenza) 31, 70; (con i Colonna) 15-6, I82; (con i Gaetani d'Aragona) 53; (con gli Orsioi) 182, 274t (con Sezze) 330; (maestro) o.Severi; (maesuodicasa, maggiordomo) o. Bellomo C., Capocci F., Oddo T.; moNapoletano) 27

;

ex-fando

2l ; nati in Sermoneta I 16l fualazzo) u. Roma; fuarenti) u. Gaddi, Gaetani; u. pesca (diritto di); (politica francofila) 27, 41, 55, 62-3, 70, 78, 80, lertati da bassianei

0. Rossi T. Bernardino Maria (di Nicola II), assassinato 6-8. Bonifacio I (di Camillo I)duca 37, 50-2,56,60,62,7l-4, E3, 88, 93-4, I l0-1, | 13, t25,134, t58, 169; (edu. cazione) 29, 33, 46-7; in ostaggio agli imperiali 44-5; (moglie) o. Pio di Savoia (C.); (suocero) 327 o.Pii A.; (cura dei 6gli) Il3; contro l'arruolamento di Onorato 132, 137 i amplia il fedecommesso I 19; (dote di Coloua Agnesina) 109, 130, 135, 156, l5E-9; (costruzioni e opere d'arte) ll7-8; colonnello del S. Collegio 58; (condotta d'arme) 55, 65-7, 70; (letto da campo) 66-7; (compagaia di cavalli) 78; luogotenente di M. Colonna 84-5; conandante di reparti militari nella Marittina 58, 74,' 76, 82-4, E61' generale nella Marittima E7'90; mira al vicariato di Piperno 79; capitano

d'arme di Enrico p] 62, 64-5; con Ia legazione in Francia 79-E0; (relazioni con Enrico II) E0, 82, 94-5; (relazioni con papi e principi) 96, ll5, 158, lóE; dona statue al santuario di Loreto 172; (archivio) E0; (bandi) 82; (bonifia) 333-4 o. Paludi Pontine; (corte) I I I ; (finanze) 84; (segretario) ó6 u. Ceraseo,

Lepido; (aggiunte agli statuti) 2l; (taglio di selve) 160; (torri) 97-8; (ransazione con Nicolò C.) l l l ; (vigna) 53; (malattiae morte) l12, l16, ll9, 155, 162, 164, 268-9. Bonifacio II (di Onorato lV) : (giovinezza) 280; (carattere rnordace) l8O; (ordini saeri) lEO, 256,280t abate 262; all'uaivenità di Bologaa ePerugia 180, 184; (prof,) o. RidolEni; (relazioni col Tasso) l8l-2; (scritti) 180, lE2-3, l9l,291; referendario apostolico lE4, 256;in Polonia 2EO-1, 3O34, 30E-9; a Siena 200; a Venezia 313; priore di S. Leonardo in Puglia 178, 280; vesc. di C.assaao 298; gov. della Romagna e di Camerino 280; arciv. di Taranto, card. 165; (vicario) o, Caetani F. M,: compra casa all'Orso 327 o. Zaccheo G.; r govema lo stato di Sermoneta 316. Canillo l, detto il " Gobbo " (di Guglielmo) 22-3, 27-9, 32-4,37,72, 83, 175; infante, trafugato a Pitigliano


Indice dei nomi Caetani:

Caetani: 33; (impresa) l, 32; (attentato e congiura) 28,30-l ; in Roma 40, 48, 50, 55, 59-60t (aggiunte

oa

Sorano

agli statuti) 2l

; (la m,) o.

Beatrice Gaetani d'AraSavelli F.; (educazione dei figli) 5l -2 ; compera Terracina e Tivera 35-6 ; ospita Carlo V in Sermoneta 48-9; (comando militare in Campagna e Marittima) 38-40; (fanti) 59; (condotta d'arme al ser-

gona

B.; (2a m.) u.

vizio di Francia) 41, 64-5; (corazza) 36; si sottomette a Carlo lYl 43; (bandi) 82; (agente, cancelliere) u. Oddo; (carte disperse) 80; (concordato con i Caetani di Maenza) 31,35, I 19; (prestiti a Leone X e alla Chiesa) 35-6, 48, 55t, (oratori in Roma) 39; (procuratore) u. Panariis (de)l (servitore) u. Pierleoni; (vigna) 53 ; rinunzia al censo dei sezzesi 330 o. pepe (libbra di); (convenzioni con Leone X per la bonifica delle Paludi Pontine) 333; (malattia e morte) 50, 67, lll, Camillo

II (di

l,

Bonifacio

l),

patriarca

di

Alessandria 94,

155,164-5, 185, 193-4, 23E, 253, 276-7, 281, 283, 285, 3lE, 324; (educaúone e carattere) 73, ll3,l2l-2,257; (maestro) o. Acanzio, Manuzio; all'uni'

t08,

II

, l3E o. precedenza; (lettere) 105, 282; (poema latino) 126-7; (benehcii ecclesiastici) 112,256 con la legazione in Francia 189, 194.5,206'7 ;

versità di Petugia 124, 126"7

per la missione del legato in Roma 230-3,236,243'4t (credenziali a Rodolfo II) 257; nunzio in Germania 256-ó7,

304; nunzio in Spagna 105, 10E,252-4,264-5,26E, 278, 288; (credenziali a Filippo ll) 269; consacra la 253,295-6; (elemosiae) 287 ; (re' lazioni con Filippo II) 290-1, 294-5,298; (progettata basilica dell'Escu:riale

292-3; ottiene collettoria in Spagaa e Portogîllo 297,3O2 o. 'Izvena; (conferma) 293,295,297 ' 299, 302-3i (revoca) 299, 303; (agente, segretario) u.

sostituzione)

Azelio, Corneo, Taverna ; (cancelleria) 287 ; (cancelliere) u. Oddo T.; (familiare) o. Caetani F. M.; (ministro) o. Ottavianis (de); (spese) 293; o. ingresso (solenne); (caua con i Pio di Savoia) 127; amministra lo stato e la Caga 183; (opere dedicate a) 16l u. Gualtieri, Macque (de), Monte (del); (sigillo) 289; (testamento) 299; (rnorte) 286-7; (tomba) 325,327. Cecilia (di Bonifacio I), infante 73. Cristoforo I (di Giacomo ll) 16; (discendenza illegittirna)

228,245,269;

(bene6cii ecclesiastici)

l2l,

178; (causa

i

Pio di Savoia) I 26; patriarca di Alessandria, card' di S. Pudenziana I 78; restaura chiesa titolare 325; nella congregazione per I'università di Roma l2E; (casa) 185 u. Calvis (de); (ministro) u. Ottavianis (de); (segre-

teria) 105, 109 o. Angelico, Peranda, Riccardi, Tosi; in Bologna 179-lEl, 183, 207; (moneta della

legato

legazione)

183, 185;

(poesie

Tasso; camerlengo di S. R.

al

legato)

l8l, lE5 o.

C. 109-10, lU-5' 253,257,

261-4,267, 271, 275-7, 292; (morda) 256,262;, (lettera a Enrico

238-9, 241-2, 244i (viaggio Roma-Parigi) 196, 199, 200, 202, 206-7, 213-17; (attività diplornatica) 158, 203, 205, 215-6, 227-9, 259, 264,267; (credenziali) 227 ; (pratito al Mayenne di 50000 scudi) 220, 222,233,

26t ; (critica e polemica) 195, 217,227,229,234,245; contro I'Olivars 193; (trattative col duca di Savoia) 207-E ; (relazioni col duca di Nevers) 2l l -2, 231 , 235 ; appoggia la lega cattolica contro 225

i

IV) 267 o. Dav1r1' legato in

Francia

lÙg, 192, 201, 204, 259, 334; (bolla di deputazioue) 193, 196 u. istruzioni; (facoltà) 200-l; (corte) 216,

contrario

al trattato di

il Vend6me 218,222-3,

pace coo

Enrico [IV] 222;

di Parigi 226-7; (politica in contrasto con quella di Sisto V) 199-200, 205, 230, 235-6, 241 ; (incontro col maresciallo di Biron) 238; (lettere e relazioni) 203-4, 209, 220, 223 -5, 23 l, 236-8, 244;256; (assedio di Palìgt) 237, 239, 241-3, 251 , accolto nel Parlamento

fa

batter moneta con argenteria sua

234, 242; (letten

di Filippo ll) 229 o. Riccardi F.; (lettere intercettate) 225i (lettaa al Nivelle sequestrata) 216; (copia della lettera di Enrico IV a Elisabetta) 233-5 i titono a Roma 244-5,255; (minaccia di processo) 2331(spese) 233-4, 29Ol governatore di S. Marcello Laudonensis 256; (cancelleria)207 o. Riccardi G. C.; (caricatura) 229; (rittatto) 193; (ritratto al suo ingresso in Parigi) 218;riproposto per legato in Francia 266.7i vicepr"tettore di Polonia 301 ; legato in Polonia 281, 285; (viaggio) 301-3, 305; alla conferenza di Cracovia 307-8, 3l l; accolto da Sigismondo III presso Varsavia

3l0.ll; alla dieta di Varsavia 312; (lettere) 305, ; (lettere cifrate) 303; (roastro di cerimonie) 307 ; (segretari aspiraoti) 302 o. Vannozzi; ritorna in Roma 3 I I -2

per Vienua e Loreto 3 I 2; (relazione in concistoro) 3 I 3 ; u. iogresso (solenne); (medaglione) 300; (testamento) 302,324; (norte) 286, 299, 324-5; (tamba) 327. Ersilia, di Guglielmo 29, 34t (rn.) u. Orsini G..F. Filippo I (di Onorato IV) 180, 202, 272-3, 283, 321 i

274; diseredato 324; (n.) u. Gaetani d'AraC.; (agente) u. Riccardi F.; (abitazione preso Fontana di Trevi) 328 o. Cornaro Francesco; (tomba) 325,327. Filippo IV (di Enrico II) 55; u. Valvisciolo (badia di). Francesco lV (di Filippo I) 100-1, 319; (Grardato di Spagna) 229, 279; (lavori iu S. Pudenziam) 324,327; vende il palazzo all'lsola 327 ; (a.) o. Acquaviva d'Ara, processato gona

gona

159; o. Gaetani. Cristoforo, vescovo di Foligno (opera) 194. Enrico I (di Bonifacio I) : (edueazione) 73,82,94, I 05' I 08' lll,l2O-2, 164, 175; (maestro) u. Acanzio, Manuzio; all'uaiversità di Perugia 124,126-7,138 o. precedenza; (ordini sacri) ll3, l2l, 126, l78i abate 2E5; a Venezia, Ferraa e Bologna col card. Boncourpagni 180; a Loreto 184; (carattere e prodiga[ta) l2l, 194, 202, coo

357

-{.

Maria, f. nat. di Niccolò lll card., vicario delI'arciv. di Taraato 165 ; o. Caetani B. Gaetaao Francesco (di Filippo II) l0l. Francesco

Giacomo V (di Onorato III), protonotario apostolico, espugna Tone Petrata 6; riacquista Sermoneta 16; (arresto, processo e morte)

6,8-10, 2E; (camerario) u,

Fesaro (da).

Giacomo Saccomanno, bastardo 34.

Giovanua (di Bonifacio l) 73; duchessa di Sangemini 109-10, ll3, ll5 i (n') o'Orsini V. Giovannella (di Onorato lll) 34, 46 t (m.) o. Faroese P. L. Gregorio (di Onorato IV), a Madrid 183; con la l"guzione in Francia 194, 207, 259; nell'ordiae gerosolomitano 259-60 o, Polizzi (commenda di); arrestato in Svizzera 261-2, 264i padrio.o nel duello Caetani-Montemarciano 2651 auote a Firenze 265. C,rcgorio

(di

Ruggero

Il), ille$ttino

Gr4li€lno (di Ouorato

253-4,

lll) 23-5, 29, 37, I 13; (carattere)

l0-l ; accusato di fratricidio 9; (amministrazione, finanze, opere) 7, 10-1, 22-3,27,35; (tentativo contro Sermoaeta) 26, 28-9; (fedecommesso) l19; (statuti) 17-21 ;


358

DOMUS CAIETANA

Cae

ta

ni:

Caetani:

fortifica San Felice 96; considerato duca di Sermoneta 182 ; (banchiere) 34 ; (cancelliere) o. Boccarini M., Panariis (M. de); (cuochi) 34; (luogotenente) u. Boccarini M.; (maggiordomo, maestro di casa) 34; (procuratore) u, Bordone G.; (stallieri) 34; (tditore) 34i (concordia con Sezze per i confini di territorio) 330; (boni6ca medicea) 331-3 o. Paludi Pontine; (testamento) 22, 34; (eaecutori testamentarii) o. Farnese A., Medici (F. de'); (morte, eseguie, tomba) 29, 34-5, 333. Iacobella II (di Onorato III) I I ; (m.) u. Margani P. Ieronima (di Camillo I), sorella di Bonifacio (sigillo) ll3.

(di Bonifacio l) 73, ll3, l7l, 199; (motre) 294. lrone (di Onorato VII), duca di Sermoneta 13, 195. Michelangelo (di Onorato Vll) 34, l0l ; (m.) u. Antinori (C. degli). Michelangelo [ (di Gaetano Francesco) l0l. Isabella

Nicola Nicolò

II (Ci Onorato III), morto per veneficio 9'10. III (di Camillo I), card. di Sermoneta: (educazione

carattere) 37, 46-7, 51.2, 164-5, 174; card. di S. Nicolò in Carcere Tulliano 5O-l , 54, 58-9, 7l , 73-4, 8t, 83-4, 94-5, 103-4, 124, t?4, 153, 155, 157, 160,162-9,169,173-4, l7ó, 176.80, 184,

1il, il5,

247, 327 t compare di E. Gorgione 105; (cancelleria) 105; (corte) I I I ; (camerlengo) o, Grimani ; (naestro di

F.; (ministro) o. Ottavianis (de); (procuratore) o. Agrisano, Fiodo; (segretario) o. Peranda; (lettere) 47, 51, 53, 58, 62,79, 122-3, 165, 174, 247; (beneficii ecclesiastici) 167; arciv. di casa) o. Capocci

54,

lll-2,

ll2, l2l,

165;

camerlengo

165;

commissario della rocca govertratore di Cesi 96; legato

di

del S.

Collegio

Terracina 59,

9O

i

a Siena 64; protettore

della Scozia 165; vesc. di Cornovaglia 6l ; (aoministrazione e governo dello stato) 55, 76-8, E0, 94, 99, I I I , I 19-20, 164-5, 167 -9; amplia fedecommesso I 19 ; (cura dei nepoti) ll3,126-9,132, l?7; (politicafrancofila) 55, 60, 65-7, 70, ll5- ia Frmcia 62-3; G-litica ispanofila) 158, 176-7, 192,247 ; (arma, ste--a)

166,327; (belle arti) 165,

l7l;

(carte disperse) 60;

(figlio illegittimo) o. Caetani F. M.; (palazzo) 137 o. Roma; (pellegrinaggio a Loreto) l7l; (ritratto, statua, busto) 164, 166, 177; (sigillo) 54; (torre) 97; (uomo di 6ducia) o. Bellomo C.; (vigna, villa) 162, 169,234 u. Roma; (testamento) 175; (morte) 164, 175, 177-8, 194,285; (mausoleo) 77, l7l-5 o. Loreto. Onorato (di Guglielno), legatario di G. Orsini I l. Onorato

lV) l8-9, 2l'2, 65; (statuti)

Onorato

IV (di Bonihcio l)94, 125, 155, 162, 182, 193,

lll (di Giacono 17; (te"t mento) 7.

nente di S. Chiesa 243, 266; (busto in marmo) 270; col legato in Francia lE9-203, 206, 214, 224-5, 229, 233.4, 237, 243.4, 256, 262,266; con Sisto V nelle Paludi Pontine 202, 335) contro i banditi 317; (luogo.

o. Sereno;

tenente)

tario) o. Manfredi

202,204,223, 243,2634, 277 t (educazione) 73, E0, I I0-l,I20, I29; (naestro) o. Acanzio, Sante(m.); lettera a Nicolò C. per anello 6l ; spca Colonna Agnesina E8,

93-4, ll2, 129-90, 148; (ewa dei 6sli) 194, 247,272-3 ; (attività edilizia) ll7-8; (spedizione di Gpro) l3l-2, 134; capitano generale della fanteria pontitcia a Lepanto

(ministro) o. Ottavianis

M.;

129, 135, 155,269;

(ossa deposte

Onorato VI (di Michelangelo I), mons. l8l, 286 u. Serassi; (acquisti di arte) I 7 I . Onorato VII (di Michelangelo II) l3O, 270 u. Fogliano (lite di); (rn.) u. Wilbraham (A.). Pietro II (di Rofiredo II), conte di Caserta I 4-6 ; (statuti) I 5. Pietro lll (di Onorato IV), s'intitola VI duca di Sermoneta I E2 ; (carattere) 251, 266, 269.7 0, 29 l, 299 ; (n.) gtaao) 233

i

con Peretti 261

M.; (vita coniugale) 27l,2íl-3 i (tratta di (incidente Orsini) 247; (litigata della moglie

Fl.) 274-5 u.

; (sigi[o) t82;

Eccellenza

in

Fiandra

109, 176, 194, 204, 246-52, 272i (nalattia) 248, 260, 272, 2E2, 2E4; (spedizione ín Francia) 227, 238, 244,26O,290;, privato del generalato 2ó0-l; cantato dal Tasso l8l-2; (lettere) 250, 271, 283, 302-3; (duello tol Montemarciano) 260, 264-5t (viaggio in Spagna e favori dal rc) 250, 263, 278, 283, 287, 290-1, 296-9 t (Tosone d'oro) 252, 254, 278-9, 288, 298-9; arrestato in Svizzera 261-4; luogotenente e prefetto generale pontiGcio 263, 266 (spedizione contro Ferrara) 284-5; connivente coi banditi 271-2, 291-2, 318

;

(segetario) 275.

(di Nicola II), monaca (suora Antonia) di SS. Cosna e Damiano 7. Ruggero ll (di Oaorato IV), capitauo in Fiandra 192,251 , 253,287; (spedizione in Francia) 251-3i aPangi 244i

Roasa, Rogasia

a

Ferrara 298; cavaliere dell'ordine di Alcantara 254, 298; (favori e pretese da Filippo ll) 253-4,287,290; 296-7,299 t (f.) u. Gregorio; (m.) o. Herens (van den); testa e muore in Barcellona 254.

Caetani d'Aragona, di

Fondi, Piedimonte

e

Lauren-

zana u. Gaetani.

Caetani di Filettino (rano dei) 317-8: ..., m. di E. Conti 35. Antonio 82, 173; (f.) o. Cesare; (m.) a. Colonna M. Antonio, della Torre, uaiso in Anagd 82. Antonio, di Cse, condannato a morte 317-E. Cesare, di Antonio, pr@to e decapitato 173-4, 176, 317; (n.) o. Valle (V. della). Pompeo. diCcaare, ucciro

a Veroli 318.

(di Maenza f), nella spgdizioag contro Ferrdra 284. Prospcro, di Pirro, deepitato 318. Proapero

Scipione, di Cesare, condannato poi assolto 317-8. Caetani di Maenza 26; (cognome) 37; (stirpe)

(crininalità) 120; (congiure contro

146; (insegna della compagnia) 139; (bravi) 150; (voto alla Madonna) 148, 155, 270; cantato dal Tasso l8l; stemma in S. Maria della Vittoria 152; (stendardo della Grifona nella rocca di Sermoneta) 154; al servizio di Filippo [II] 156, 15E, 176, 192; (viaggio in Spagna)

lonna; (coavenzioni e relazioni con

lE2-3, 194, 290i(Toson d'oro) lE3,192,289;

(titolo); (ritratto)

(corte) 248; capitano

126, 132, 135, 13741, 144, 147-8, t50-t, t53ó, f56, 158, 177, 179; (nave) u. Grifona (a); (bandien)

176-7,

(de); (se$e-

269; (tourba) in S. Pudenziana)

(muore intestato)

270.

u. Orsini F.

e

Capua

capitano generale della guardia papale e gov. di Borgo ll9, 157-9, 164, l76t (giostra in Borgo) 160; luogote-

318;

i C. di Sermoneta)

22-31, 34, U-5, 67, 69,70-7, 80, 82, 159 0. Co-

i C. di Sermoneta) 22, 31, 34-5, 70, I 19; (divisione dei Sette Fratelli e fedecomnesso) 22-6; (stato) 318 o. banditismo; (vas-

salli) 64

r

Antonio, di Francesco, sig. di Norma 23, 7l-4, 76-7,82,

84-5, 99; (m.) o. Savelli C.


Indice dei nomi Caetani di Maenza: Cristoforo, di Raimondo, condomino di Maenza e

359

88,310; (furione) ll8 o. Cisterna (chiese), iscrizione; (requisizione) 167 u. Brindisi, San Felice; cam-

campana

dell'lsola

85. panella di bronzo 322 o. Sermoneta (rocca). lll (di lacobello III di Sermoneta) 19,22-3. Campani Canillo, pittore ll8. Francesco, di Raimoudo, condomioo di Norma e Roccacarnpanili 305; (orologio) 3061 o. guardia, Venezia. gorya 23, 25-8, 3O-1. Canpello (Felice Angelo di), di Spoleto, capitano di SermsFrancesco, di Antonio sig, di Norma 7l-7. neta 9. Giacomo, di Raimondo, condomino di Maenza edell'Isola26. Campomorto 59 o. Fogliano. Giovanni, di Francesco IlI, contro Bassiaao 30-1. Camposelva (casale di) 35 u. Cesarini. Giovanni.Vincenzo, di Rairnondo, condomino di Norma e Canactero J;, stafiere di G. Caetani 10. Roccagorga 26-7. Canale detto di Parma 249 o. Faraese A. Ippolita, di Raimondo, m. di St. Conti 34. Caudia 132.3, 135,317 I (spiaggia) l5l. Nicola, di Raimondo, condomino di Maenza e dell'Isola Cani Coperti u. Sermoueta. 26, 70. Canigiani Alessandro, fiorentino, vesc. di Aix 194. Onorato, di Raimondo, condomino di Maenza e dell'Isola canna134t chana, chant 98; di muro 9E; u. impresa. 26' 30-1 ,70. canlone di grosso calibroó5; di lElibbre 39i (meuo)55i Pietro, di Raimondo, condomino di Norma e Roccagorga volée de caaon 235; u. galea, gtleazza, Roma, Sermo23-31. neta, torrione; cannoniera o. Sermoneta (rocca). Raimondo, di Francesco III, sig, di Maenza, Norma e Roccanto o. musica. cagorga (testamento) 22, 26. canzone 102. Caetani Palatini: Cape!í (regno dei) 198. Giovanni Luigi, di Onorato, a Velletri e Siena ó7. capitano (brevetto) 66-7; delle battaglle 155; (assoldamento Onorato, di Gio.-Felice, spogliato di Sgurgola 67. di) 177 o. Europa; generale o. Chiesa (esercito); (grande) Caetano o. Monte. 259 u. Farnese. Caffarelli (torri) 97: Capizucchi 138: Antonio, debitore di Camillo Caetani 35. Canillo, comandante 252. Cagli (vesc. di) u. Gol6 G. Cencio, nella spedizione di Cipro 132. Caimaiano, cavalierc 275. Papirio, comandante 61, Caito Mustafà u. Pannilini. Simone, comandante 284. Cala Cervia (torre) 97, 99; Cala Moresca (tone), detta CaaCup*"i Francesco, macatro di casa Caetaai 104, I I I ; (tomba) colino o Falconara 97, 99; o. Circeo. 137, 327. Calabrcche (giuoco a cate) 122. capoculo (a) 24. Calabrese Moretto, capitano di M. Colonna E4. Capo delle Colonne, presso Cotrone 16l. Capo Ducato 153. calabrese (porcaro) u. Lucciali Calabria (costa della) 16l; (nonti) l4l. Capobianco V., famitiare di G. Caetani 10, Calais (presa dí, 253. Capodiferro (Girolamo), card. 60. cappellum (arma) 14. Calatora u. Sermoleta (roco). cappo da Celfa (capo d'accena) 75. Calcagni: Antonio, fonditore di bronzo 172, Capponi (banco), in, Liote 233. Bernardino, di Recanati, scultore della S. Casa 172. Capranica Ottaviano 254. calcolo renale 67. Caprarola (Ia famesiana d{) l2l, 303. California (movimenti telluúci) 331. Caprolace (lago di) 24, 101,3331 (*lrra) 160; (tomboleto, colíga (*ma) 14. torre) 95. Caligari GiovanniAndrea, vesc.diBertinoro 196,2W,224, Capua l12, 164; (arcivescovato,dioceri),54, l09,lll,ló5; (a6ttuad) o. Franchi, Rustici; (arcivescovo) u. Caetani, Calines u. Calvi Risorta. Caracciolo, Gaetani d'Aragona; (chiese) 165-6; S. MaCalisse Carlo, senatore, giurista lE. ria in Abate, già S. Maria Piccola 166; monastero di calomelano 282 o. medicina. S. Maria I 12 ; prepositura di S. Vincenzo 256 ; (fontane, Calvi Risorta 20. piez"e, torre) ló5-6; (mami) l7l; Museo 166, 177; calvinismo in Francia 296. Calvis (Gabriele de), scrittore lE5; u. Caetani E. capuano (sinodo) 172. Canaldoli (romitorio dell'ordine dt) 127. Capua (Annibale di), arcivescovo di Napoli 109, 180; (secamaleorte o. modi di dire. gretario) u. Riccardi G. G. Camado (Mdano di), familiare di G. Caetani ll. capulíum feneum (atma) 14. cambiale (avallo) 286. Caracalla, fondatore di Bassiano 21. cambío (denai a) 234. Caracciolo: Cambrai (riconguista) 253;Caabray (frontiera) 250. Antonio, protonotario 194. Camenio (villa di) 330 a. Fogliaao. Curzio, rella sdizione di Gpro 132. camera, tabernacolo (per ulfciali di galea) l4l-2. Lucrezia (aweleoamento dD 169; o. Scalaleon G. F. Camera Apostolica (R.) o. Chiesa, Nicola Maria vesc. di Catada 16l. 'f6-m,.o, arciv. di Capua 54. Camerino 260; (governatore) 2E0,303 a. C-aetardB. eC.; (signori assassinati) E. Caracocca" Gracoggia, Kara Khodia, governatore di Valloaa, camerlengato u. Caetani, Chiesa, Monte; canerlengo (caad.) uccilo a l-epauto ll0, 126, 144, 147.8, l5l, 153. u. Caetani E., Guastavillani F, Carafa (arme di casa, cardinali) 95: 26, 76,

Francesco


DOMUS CAIETANA

360

Carafa

Castelgandolfo 42.

Antonio, marchese di Montebello 90. Carlo, card. 74-6,78, 82-3,87-8,90; legatoin

c*tellana o. vita; castellano o. Caetani.

Francia

79, 80, 62. Cornelia 272-3; (m,) o. Gaetani d'Aragona

di Cotrone 16l.

di) o. Riario. o. Bassiano, Bracciano, galea, galeazza, Roma, Sermoneta, Torino, lienne.

L. Domede, castellano di Castel S. Angelo 75. Giovanni, duca di Paliano 79, 79. in Inghilterra 30, 78,

Castelle

Castelletto (marchesi castello

Castello (Antonio

t

di), architetto, in

catamusclall (naviglio)

Castelnuovo u. Napoli. Castelnuovo (impresa di) 144. Castel S. Angelo u. Roma.

caratello

Castiglia (farniglie

Giovanni-Pietro, card., legato

IV. 133. 305 u. vino.

87

(villa) 57; u. Paolo

Caravita (fra Gregorio), di Bologna 36 u, Mezzocapo. Carcere Tulliano ú. Roma (chiee). carcerlones o. Sermoneta. cardinalato o. modi di dire; cardinale u. Chiesa; (congregazione di) u. Franciai caillnalíno o. Caetani N.; càr. dinalizia ù. porpora. Cardoli Franceschina, m, di Cesi Angelo [] ll4. carestia (prezzo di) 241 o. Europa, Parigi, Roma. caricature 229, 239. cariche (mercimonio di)

di) 289: (re) o. Alfonso Vl; casltgltana (alla) o. modi di dire; castíIiana (usanza) 2E8. Castiglione Baldassare (poeie) 102. Castracani Vincenzo, generale mastro delle Postepontificie

203.

Castriotto Giacomo, architetto militare a Sermoneta 65. Castro 317. Castro (Antonio di), di Giovanni Antonio, meccanico 27. Castro (Pedro-Fernando de), vicerè di Napoli 279. Catania (vec. di) 16l o. Caracciolo. catafalco

3l4t

Sermoneta 65.

o.

funerale.

95. cataratta u. occhi (malattia). catano 282 u. si6lide. Carinci Giovanni Battista, archivista di Casa C. 84. Carità (a), statua 172 u, Porta (G. B. della), Catena. epo di banditi 315. Cattaro (bocche di) 134. Carlo V, imperatore 38-40,42-3,50-1,54,58,63,70-l , Cattolia 8. 76,95, 136.7, 276, 294; incoronato a Botogna 54, 124; a Marino 50; iu Sermoneta, 32, 4E-9t (ingresso cattolica (fede, religione) pasrrm.. o. Chiesa, lega, Riforma, Spagna; (difensore) l9O, 230,296 u. Filippo II; (libcrta in Roma) 154; (efrgie) 43; (frglia naturate) o. Austria (M. d'); (6glio) o. Filippo III (figlio illegittimo) o. di professione) 208; cattolicesimo (conversione al)214, Austria(donG.d');(faoti)48;(funzionari)42;(salma) 22i,228,215,266 u. Enrico IV; cattolico(culto) 295 u. Escuriale; (vicereggente in ltalia) o. Cordova t93; (principe) 230; (re) 223 o. Filippo II. (di); o. Cognac (lega), imperiale, Nizza (tregua), Tunisia. causa o. lite. Carlo VIIL re di Francia (calata in ltalia) 78, 260. cauterio 2E2 o. fontanella. Carlo IX, re di Fraocia 158, 189, l9l; (sorella) o. Valois cauzione 15. (Margherita di). cava 162 o. antichita ftcavi), pozzolana, selce, Saota Eufemia, Carlo X, prclamato re della Lega in Frarcia I15, 190, 196; travertiao. cavaliere nobile 138, 177,239,274-5,277,308; (romano, furigionia e morte) 222, 227, 241,244t o. Bourbon-Vendòme (C. de). vestito alla turchesa) 154; (armato) 254; o. Caetani R.; Carlo Emanuele l, duca di Savoia 207-8, 210,247. d'honote 265; insignito di Tosoud'oro 2E3, Carnavalet (Mu#e) d. Parigi. cavalleresca (questione, vertenza) 276, 278; cavalleresco tr. Caro Annibale (poaie di) 102. ordine. Carosi Bartolomeo, dettò il Bandano 41. Cavata (bocca della) 330; Caoatae (os) 329; (Éume, fosso) Carosi (Giurtino de), awocato del concistoro E. 329, 333 o. Paludi Pontine. canote o. proverbi. Cave 59, 60. Carpi(di) 172; (cardinale di) l7E u. Pio Rodolfo; (conte di) Ceccano 30, 79, 85t (conti di) 276. 47,73 o. Pio di Savoia; (lite per il patrimonio) 62. cecità 108 o. Peranda. Carpineto, socco$a da Camillo C,59; (repartonilitaîe)82; Cefalonia (isola di) t44. (riparaz:oae delle mura) 87; (truppe) 87; (resa di) 88. celestini (stemma dei padri) 327 o. Roma (palazzi). Carpineto (Marco de), coogiurato con i C. di Maenza, giu. Celestino V pp. l7l. stiziato 74. Celio Gcpare, *;.ttorc 325. Carpineto (Stefano da), capo merfte, ia Sermoneùa 65. Cella Antonio 7l-2. Cellini Livio, carcerato a Venezia 107. carta di formato e con 6ligrana francese 195. carte (giuoco da) 122; u. Calabrachc. Cenci Beatrice 315. cartello u, sfida. Ccneda (vesc. di) o. Mocenigo M. cartiere 169 o, industria, Niah. ce6simenro o. Bologna. casacca 154, 16l, 208. ceoso 35, lE5,33O o. Camposelva, pepe; (denari a) 234. i casalca 307 u. acquavite polacca. Centio, mulattiere di G. Caetarii 10. Casale Onorato, 0scale di Sermoneta 319. C*31to 2&4-5, 325. Casanari (monastero di) I l. Centuriote, di Genova 26E. Caserta (conte di) 14 o. Caetani P.: (veec.) u. Mandina B. cera (pilloletra di) 32 o. tortura. Casolo Vitale, ferito a Lepanto t48; (lettera) 150. Cerareo Giovanni Andrea, di Trevi, canc. dei Caetani 66.7, Cassano (vesc. di) u. Caetani B. 74-5,78,81-2,84,67; (leuere) lll. cosrla (farmaco) 51. Ceraso Giovanni, scrittore 166. Castagna Giova..i Battista, card.223 o. Urbano VII. Ceri (Renzo da), inviato a Roma dal re di Francia 40-1. caríchí (ressa per)


Indice dei nomi cerimonia 106-7, 207, 226 o, bastone, funerale, laurea, processione; di giuramento 227 i per ricevimento 226; (parodia di sacre) 40; (maestro) 124, 194,206, 295,303, 305,307 u. Alaleone, Chiesa (curia), Mucante; cerimoniale o. ingreso (solenne), legazione, precedenza, titolo;

(ufrcio) 124 u. Vaticano. ..,, moglie di Gutierre Gaetani di Toledo 2E9.

Chiesa

361

(S. R.):

Savelli; (tesorierc) 152 o. Busatti ; (ribellione) 9, 26, 72 (stendardo)

154;

sede vacante, conclave

3, 5,

;

46-E,

58-ó0, 70-1, 73,94,96, 105, 157, 174, 177, 245, 255-6, 262.5,270; (moneta) u, Caetani E.; cattedra 3l ; soglio 277 i (principe assistente) 93, 276-7 o. Co-

Cesare

o. Carlo V.

Ionna, Orsini; Collegio (Sacro) passrm,. decano 46, 157-E o. Farnese, Pisani; cardinali o. asilo (didtto di), francese, imperiale, modi di dire, spagnolo, valigia; (fazione) 42,60, 70, 154, 157, 264; a banchetti 160; cardínalíno 52; prigioniero 2Ol; (atme de) llTi;

cesareo

0. ambasciatore; (comandante) 44.5 o. rmperiali.

(caccia)

Cervatos

ceroelleúa (arma) 14.

Cervia (vescovo di) u, Visconti A.

; (torre della) I 0l

o.

Cala-

Cesarini 35 u. Camposelva: Alessandro, card.

di S. Maria in Via Lata 35, 39, 53.

Giuliano I 13. Cesi (governo

Cesi

53;

5l;

(casa)

(cavalcata)

302;

(cavalcatura)

200 o. mula; (congregazione) 64; (contrasti) 71, 264; (corte) ll8, 122-3; (doni reali) 94; (elezione) 50; go-

di città 96; (moralità) 5 I -2 ; datario 2Al , 236 o. Pallotta G, B.; legato o. legazioni; nipote 236 o. Peretti; (nipoti di) 123 papabili 165, 255,264; (pressioni)

vernatori

di) 96, 165 u. Caetani N.

(casa, farniglia)

insignita del titolo

ll3, ll5; di

(albero genealogico) I 14;

Eccellenza 278:

Angela (di Angelo ll), suora a Tor de' Specchi ll4-5. Angelo I, di Pietro Chitani ll4; (m.) o. Cardoli Fran-

291 ; (titolo) 277-279 o. Seioria lllustrissima; (titolo ducale) 280 o. Eccellenza; (vita galante) 165; vicario o. Roma; concistoro 50-1, lEg, 193,200, 203, 223-4,

313; (awocato)

cschina.

6

o. Carosi (de), Cesis

(de);

cancelleria

Angelo II, di Giangiacomo, m, Caetani Beatrice 96, (carattere, imprese militari e morte) l15. Angelo, aw. del concistoro 8.

ll3-4;

17, 2Oli copista (u6cio di) 162; curia, corte 51, 155-7, lE4, 257,303- (giurista) 18; maestro di camera 178; (camerlengato) lE4-5,193-4, 225, 233-4,

(di Angelo II), vescovo di Tivoli, card.

ll4-5,

2E5, 302; (camerlengo) o. Caetani E.; (vicecamerlengo) u. Matteucci; Santo UfEcio 126 ; (commisario) 169-70;

Bartolomeo

299; (battesimo)

123.

Emilia, di Giangiacomo ll4; (rn,) o. Orsini G. Federico (di Angelo l), card. 96, ll3, l7E, I l 3; marchese

di S. Polo l14;

(mausoleo)

I15.

I (di Angelo II), duca d'Acquasparta, princ. di S. Polo e S. Angelo ll3-4; (n.) o. ùsini O.; (p"lwo) 328 u. Roma, Federico II (di Federico I): (nascita) ll3; fondatore dei Lincei ll4; (m.) o. Colonna A., Salviati I. Federico

Giangiacomo (di Angelo I), decemviro di

u. Alviano (1.

Todi I13.4; (n.)

L. d').

Giovanni Federico

(di Federico I) I 14; (m.) o. Manzuoli

Sfoza G. V. Ouavio (di Angelo II), cav. di S. Giacouro ll4-5. Paolo (di Angelo II), abate ll4-5. Paolo.Emilio (di Angelo I), *rd. I l3-4; (mausoleo) I15. Pierdonato, senior, ard. 137. Pietro Chitani, padre di Angelo I 14Torquato, congiunto di B. Caetani ll3. Ceso, figlio di Temeno I 13. Chàlon 214; Chàlons-sur-Mame (vesc. dr) 223. Chàlon (Filiberto de), principe di Orange 44. Chambéry, Chamberi 207, 2lO;, (palazzo ducale) 207. Champage 2l2i (conte) u. Blois (di)i (governo) 312. Chàtillon*ur-Seine (rocca) 216. Chiua (S.): all'Alvenia 126; (ordine delle Minori di S.) 7 o. Roma (conventi). Chiavarino (vesc. di), oratore cesareo 307. Chicago (banditismo a) 314. Chiesa (S. R.) passÍm o. Riforma; papa (elezione, adora. zione) 255-6; (bottep) 201 ; (ameriere segreto) I15, 303; (cappella) 124, 277 1(modello dt ep;tstolel 222i papali (famiglie) 255; (insegne) 209; pape (atme ile) ll7; papato 94,297 o. PaludiPontine, spagaola(ege.

monia); (dignitari) 108, 197, 255, 297; (prerogativa) I 24 ; (ambasciatore) I 36 o. legazione; (conmiwio) Eó ; (gonfaloniere) 5 o. Borgia C.; (uogotenente) 243 o.C-aetani O.; (maestro di camera) 162; (maresciallo) 94 o. Domus,

ll,

46,

(demanio) l0l ; (feudo) o. Ferrara, Napoli (regno); (era. rio, 6nanze) 36,185, 222, 225, 229, 262, 290, 3A2, 3OE, 331; (aiuto) 227; (intewento armato) 192, 209, 252,259-61 ,266, 283-4,300,312; (flotta) 124, l3l -4, 139,144, 148, lst,160; (generalato) 156; galea 274 o. Fiorenza (a); (guardia) 159; (capitano) o. Boncompagni G.; (stato, governo) passÍm ,. (segretario) lO3, 152, 197 o. Rusticucci; (frontiera) 243 ; (banditismo) 246, 270-l , 3 I 4-ó ; (vassalli) I 24 ; (esercito, soldati, truppe) 22,29-31 , 41, 58,85-6, 88-9, 99, 137.51, 148, 155-6, 252, 260-l; (capitano generale, comandante) l3E, 158-9,

164,259, 284, 300,312 u. Aldobrandini G. F., Caetani O. e P., Colonna M., Sfondrati E.; (giuramento) 259 ; Camera Apostolica 7 , 97 , 225 o. ducato; (commissario) o. Lomellino (mons.); furocurarore 6scale) 74; (uditore) 300 u. Borghese C. chiesa (consacrazione, sagra) 155,

253, 295-ú o. Escuriale,

Sermoneta.

Chigi

o. Colonna; ftanco) 35:

Agctino

10.

china (decotti

ài) 282.

chínee 258.

Chitani 0. C€si. Ciaglia Pietro, maestro cíauscío 16l. Ctccí o. Magíshí. cicoria fratesca 321,

di

casa

di E.

Caetani 194.

Cid Campeador u. Diaz de Vivar Ruy. Ciechala (dD 16l. cifra, cifrario 18,f, 2El, 293 o.arrisponds".", lettera.

Cifra

(famiglia di Bassimo) 8: Giovanni, cancelliere dei Caetani 8-9, 27. Nardo 27. cinabro 282. Ciocchi o. Monte (dcl). Ciociria 80. Ciotti Giovanni Batùta, tipografo 109.


DOMUS CAIETANA

362

Ciotto Francesco, congiurato con

i C. di

Maenza 74.

cipriota o, Dayelle.

Gpro (isola) 136; (regno) t3l; (spedizione) 129-35, l3E, 149; (epidemia) 133; (flotta) 133. Circe 97. Circeo (monte) 95-7,

99, 330; (fortificazione,

torui)

12,97,

lO0-1, 923 o. Olevola, San Felice. Ci r ci gn ani: Antonio, pittore I 18. Nicolò, di Pomarance, pittore ll8. circoncisione

o.

" Colera (la) , 125 u. Peranda G. F. coleici (hunorí) 324. Collaterale (Consiglio) o. Napoli. Collemedio (territorio di) 23. collettoria u. Portogallo, Spagna. coloni I l, 318 o. lombardi; colonìa

t2 u. agricoltura; coloniz. o. piemontesi. Colonia (dioc. di) 250; (arciv.) o. Baviera (E. di), Truchses. Colonna, Colonnesi 28, 42, 59, 66, 138, 176, 276-9, zazione

281,291,328; o. Chiesa(princ. usist. alsoglio), causa, Fondi, guerra (grido di), Roma (palazzi), Traetto; (carattere) 86, 93, lzÙi (stemma) 137 i (archivio) 142; (congiure e guerre) 15-6, 27.31, 37-40, 5E-60, 63, 73,78-9, 93, 156, 159; (politica) 27, 62, 70, 95, 299; (feudi) 43,59, 79, 39; (Galleria) 177; (rirolo di Eccellenza) 182, 275, 277 t (torn) 97 ; (vassalli) 39, 42, 59 o. Fogliano, Sonnino; Colonna-Chigi (nozze) 142:

ebreo,

122,153,158, 160, 162,168,174,177, 202, 272-4, 281, 334-5; (acquisto) I 16; (alture pedimontane) 330; (armigeri) 59; (capitano) 271 : (erceri\ 319; (castellano) 53 ; (centro agricolo) I l, 317; (chiesa di S. Antonio),57, ll7-8, 163; (cinta dimura) l16; (cotte) 3221 (costruzioni) I 16; (feste) ll8, 274; erctta

Cisterna 98-9, 104,

V in marchesato 182; (ninistro) 271 ;$talazzo) ll9, 153, 159, 281; (popolazione esula a Net89; (rocca) 53, l16; (sacco) lló; (processo per

Agnesina EE,

l16 o. Caetani; (visite di papi) 54, 159, 197, 2O2, 334; (vita catellana) l18.

(stendardo

da Sisto tuno)

93-4, 107, 134, 160; (educazionee

carat-

terc) 129-30; (lettera e autografo) 130-l; colonnese (la bella) 130; (dote) 135, 156, 158-9; (m.) o. CaetaniO.;

116-7,

stregoneria) 169-70; (statuti)

per Lepanto) 132, 137, 146, 148, l53i

(morte) 170-1, 294; (sepolcro in S. Pietro) 170.

cisterna u. Bologna, pozzo. Cittadella u. Sermoneta (rocca). cittadinanza onoraria 127,280 u. Caetani, Camerino, Perugia. Cíoí (mastro Zuaní clí) 98.

Artenisia, la m. di Cesi Federico [ll] ll4. Acanio, comandante 42, 50, 59, 71, 73, 79, 89, 132t, (m.) o. Aragona (G. d').

Civita Castellana 4E. Gvita Lavinia 42.

Camillo, di Zagarolo 59Carlo 268.

Civitavecchia 80, 177,268; (flotta) l3E; (rocca) 97. clata (atma) 14.

Filippo 3lB.

Asenio, clLÀ'263.

2ll; o. Enrico lll. , 37, 70, 255; (elaione e politica) 3E-41, 46; assediato in Castel S. Angelo e prigioniero

Francesco 86. Geronimo 273, Giulia 42. Giulio 31, 44. Lucio, nella spedizione di Gpro 132. Marcantonio I, di Ascanio, sig. di Nettuno (guerra in Ma-

42, 44, 5O; fugge in Orieto 45 ; (brevi) 39, 40, 44-5 ; (tiara rubata dai Colonna) 40; (morte) 47 rt. satira. Clemente VIII pp. 277. 280,284, 297 o. Aldobrandini;

rittina) 59, 76, E4-5,87-9; due di Tagliacozzo, gran contestabile del Regno, generale di Filippo II, in Campagna 90, 934, 97 ; (spedizione di Cipro) 13 I -5 ; (spe-

Clausse

^

de Marchaumont (Cosma), vesc. di Chàlons'sur-Marne

223. Clément Jacques, regicida 190, Clemente

VII pp.

31

(elezione) 264-51 (bolle e brevi) 289,302,307; (concistoro al Laterano) 3t3; (incisionQ 266; (governo e politica) 266, 275,296-7, 301 ; (lega contro il turco) 283, 30Ot (spedizione in Ungheria) 3OO,311-2; (controvenia dei titoli) 276, 278; contro il duello 265,275; (gimtizia di banditi) 271, 317 (relazioni con i Caetani)

dizione

.

165, 264, 272, 292-3, 297-9, 302,3lE' 335; aFep 298: nelle Paludi Pontine 2El. Clemente IX pp. (chirografo) 99; o. Caprolace. Clemente X pp. (gidsdizione ai Caetani sulle torri) 99.

XII pp. l0l 1751o.

Enrichetta, duchessa zaga

di

L.

Gon-

2ll. di),

ministro della leg" cattolicain Francla 194. Peranda (lettere), Tacito; IriÉro ìIÍ cnmtografia

257 u. 135; manoscritta (opera) 289. Coelestís Altítudínís u. Alessandro VI, Sisto codice

Cognac (lega

V

134; a lrpanto 139,154. Pompo, card. 31, 40, 42.

. |

Prospero (inprese guenesche) 27-31,37,67l' usurpastato

-

sato di veneficio E. Rocpero, nella spedizione di Cipro 132. Vespaiano, di Prospero 31, 40, 42.

(bolla).

di) 39; (esercito) 42-3.

coito (ricetta per) 283. Cola (messer), condottiere di cavalli 261. Colamatti Francesco, congiurato contro colalotíl (stamíca) 282 u. ricetta,

i

Caetani 23-5.

Spagna, genenle, viceré d'A"ragona

..

Clovio Giulio, miniatore 266. Cocle (mons.

in Roma) 126,

153-4t,

i

e di Napoli 277,

280, 292t contstabile 317. Marzio, duca di Z.agarolo, generale l7?, 284. Pompeo, comudute in Marittima E2, 9O; a Cipro 132,

189.

Neven e Réthel, m. di

Lepanto) 135, 137-40, 143-4,

turchi) 155-6; (dote di Agaesina) 130, 156, 158-9t contro i Caetani per laspiaggia di Fogliano 159; ofire il principato di Rosano a Lucciali 160; vicerè di Sicilia 169, I 77; (fosone d'oro) lE3; (ministri) 130; (ritratto) 177; maore a Medina Coeli (nuova impresa contro

di

di Enrico I di Lorena

di

(ingresso trionfale

Dam*ceni Orsiaa; (titolo di Ecellenza) 275-6;grarde

Fogliano (torre).

Clèves (de): Caterina, m.

battaglia

177 ; $.) ,. Vittoria; (vedova) o. Onini Felice. Marcantonio, card. 130, 173, 255 u. Fogliano (spiaggta). Marcantonio II, duca di Paliano 243, 259- (m.) u. Petetti

rara

Clemente

e

147, 153;

5, 29,

4O; coitro i Caetani diFondi 27,33,7E; accu-

- Virginia, signora di Prossedi E6, E8; (m.) o. Massimo. .. Vittoria, di Marcantonio e Felice Orsini 183; (rn.) u. Henriquez de Cabrera

y

Mendoza; (poesie) 102.


Indic colonnello 87, 90 o. mercenario; (patente) 138 u. Caetani comitale (giurisdizione)

e dei

O.

27ó.

16l. commedia 48, ll8, 160 u. Biisonioi Comeilìe 123. commercio 290 u. allumiere; (roviua) 279 o, Spagna; marit. timo 100 u. Venezia. Como (card. di) u. Galli T. compagnia di uficio 233.4. Concepcíon u. Toledo. concilio o. Tours, Trento; naziosale 196 o. Enrico IYI pub. blico 213. conclusíonl u. teologica (tesi); di scienze l8l. Condé (principe di) u. Bourbon-Vend6me (de). conestabile, contestabile (gran) u. Colonna, Francia, Napoli. confisca di beni 9, 10, 67, 74,212,275,117, 323; o. bandito. Congiuate (le) 333-4 u. Paludi Pontine. congiura u. caetani di Maenza, colonna. Congo (re attolico del) 289. consacrazione o. chiesa, Escuriale, Sermoneta Ghio4. Consiglio Collaterale u. Napoti; di guena u. Fiandra; se' greto u. Francia; consigliere u. Sermoneta. Consorzio della Bonifica di Piscinara 330,332,334 o. Pa' ludi Pontine; (presidente) o. Prampolini. contabilità 104,233; (pezzegiustifimtive)251;(registro) 172; militare 251 ; in partita doppia 281 ; o. Caetani. Conti 5, 23,29,42,53; (titolo di Eccellenza) 278;(ca' stelli) 39, 6E; (truppe) 39: Elisabetta, m. di C. Caetani di Filettino 35. Federico, abate di S. Gregorio al Celio ll, 28'9, 34, 77, 85. Felice, madama 43. Francesca, m. di G. Caetani 3, 28.9,33'4. Francesco, arciv. di Conza 22,267eard.28; (palazzo) o. Roma, Geronima 43. Giovanni Battista (lettera) 88. Lotrio, duca di Poli, comandante 284. Ottaviano, al presidio di Velletri 40. Stefano 28-9, 31, 34t (sorella) o. Francesca. contratto fittizio 19; u. torri (costruzione di). Contusio Giovanni Battista, a Lepanto l4E. Conza (arciv. di) o. Conti. coraza per gobbo 36; per fanciulli 216. Coùeil 217 (espugnazione) 238, 252. Corbinelli Scipione, capitano a Lepanto l4E. Cordova (Luigi di), duca di Sessa, vicereggente di Carlo V in Italia 38-9. Corella Micheletto, sicario del Valentino 7-8. Corfù (isola di) l4l, 143, 152-3. Corgna u. Cornia (delìa). Cori ll, t6E; (ambasciatori) 89; (chiavi) 89; (reparto mili. tare) E2. Coiae (marchíQ E5 o. Alvares F. Corinto (golfo di) 144. Cornaro Francesco, card. 328 o. Roma (pal"-i)' Corneo: comito, gomito

nomi

363

corriere ú. Posta.

125, 165, 202-3, 258, 288; (cura, stile) 105,247; intercettata 84, 205,212-3,226,236,239; u. Caetani, cifra, Germania (nunziatura), lettera, posta.

corrispondenza

corsaro 0. pirata. corseffo (saracinesca) (calare

Corsi Pietro, latinista 52. Corsini-Neri Maria, card. Corso u. Ornano (Alfonso

A

l0l. d');

304.

corso (soldato)

316-7 o,ban-

ditisrno.

Cortesi Giovanni Battista, a l,epanto 148. cortesia (diritto, obbligo, usatza) 276-7i

ú.

lettera, titolo,

visita.

Cortona 63. Corysande, amante cosmogtafi.a (Iíbro

di Enrico lV di Navarra t9l.

dí) 135 o.

codice.

Cosmos (rivista) 142.

ll de), conte, govern. di Parigi, maresciallo di Frarcia, duca di Brissac 211,214,220.

cossé (carlo

Costantino (arco, sala di) o. Roma. Costantino (messer), familiare dei Caetani Costantinopoli

16l, 169,310;

(caduta)

328; (lettere) 201. 300; (chiea di S. So-

fia) 150; (trono) l3l. costihzioni d. statuti.

o. edilizia. 160-1, 208, 25E; o. dama,

costruzione costume

lacco, Roma, v*te, viaggio. Cotrone t6l; (vescovo) 7 o. Valle cotumícum (lutículomm) 282

ingresso trionfale, po-

(A.

d").

o. icetta.

Courant Pierre, editore 235. Covarrubia Orozco (don Sebastian de), scrittore 289; (opera)

o,

castellana.

Cracovia 300, 308, 3ll. Crawford (Laày) 270, Cremona (vesc.

di) u. Speciano

criptogra6a 134. crisma (sacro) 29ó, Gistalli (famiglia di Sermoneta)

C.

55 o.

Siciolante.

u. occhiali.

cristallo

305; o. lega, protesta'tesimo; cristiano 16l o. Congo,schiavo; galeotto 146;liberato dal remo l5l;

cristiana (setta)

pirata 100; rinnegaro 96, ló0. Croce Giulio Cesare, poeta bolognese lE5. Croe (Pompeo della), arnbasciatore spagnolo inSvizzeta 262. Goce (S.) a. Santa Croe. crociate (conchiglie, simbolo delle) 269. cubiculario (medico) u. Almazan. cultellum (arrna) 14.

culla, cunnula

ll0.

cura u. malattia, medicina. si6lide.

Curzio: Emilio, in Fiandra 248. Fraucesco, in Fiandra 24E. Giovanni Battista, in Fiandra 248. Cusani, Cusano Agostino, card. 302. Curzolari (isole) 144. cgroteca

(arna) 14.

Fulvio, card., vesc. di Perugia 128. Tito, agente del nunzio Caeuni all'Escuriale 297. C.oneto (Taryuínía) 138Cornia (Ascanio della), marcheee, comandante 81,284. Cornovaglia (vesc. di) 6l o. Caetani N. Corradini Pietro Marcellino, card', scnttorc 331,334.

D.do

I 17 o. stangl'etta.

Dat, Kara Dialy' conaro, a Lcpanto 126, 147; galea Damasceni

ù) l4E,

157.

o. Peretti.

(capitana,

'


DOMUS CAIETANA

364

Damville (signore di) u. Montmorency (de). danni (pagamento di) 15: u. cinghiale, porco, Danubio (navigazione sul) 303, danza o. gagliarda. Darnley u. Stuart. datario (card.) u. Chiesa. Dathan 16.

D

di Francesco [] 41. Giovanni Andrea, ammiraglio genovese detto Habuc, a Gpro 13 I -5 ; a Lepanto I 40, I 44, I 46, I 49 -51 ; (e6gie) I 33. dormla (stato dù I 19. dote 94, ll9, l3O, 135, 158,

53; o. Colonna A.,

Delfinato 208-10; (governatore) o. Ornano (A. d'). Delfino u. Francia. Delfino Flaminio, Flavio, generale, controi banditi 317-8. Della Corgna, Cornia o. Cornia. Della Croce u. Croce. Del Vasto u. Avalos (d').

Sermoneta.

ducato (moneta) I I I -2, I

largo

l,

22t, 244, 273, 295 ; é' oro 33,

3

Camera 124; d'oro

t.

duello 2ó0, 266; Caetani-Montemarciano 264-5; QaetaniSfondrati 260-l ; alla macchía 265; (cartello, lettera, padrino) 260, 265; Gfida) 264, 275 o. mentita.

Dendermonde o. Dermonde.

302; (ri-

DunLerque 246.

Duodo Francesco, a Lepanto 146.

serva) 87 ; (valore) u. moneta; denai oziosí (Aetentori di)

Duperac, du Perac (Stefano), parigino, pittore e architetto a Cisterna I 17.

. 317.

l%,

Duplessis

2A0-1,

Ebreo 16, 306; (circoncisione) 100-1, 160; ("ootuttol 20; (giuramento) 16; (sínagoga) 231

di

89;

u, modi

256, 307 u. Caetani, Capua, Francia, Peranda, Polonia; (stato) u. Chiesa. Echinadi (isole) 144 o. Curzolui. economia, economica (scieuza) l0 o. [n.."a. edilizia, | 16, 3062 fabbrica 159; u. Cracovia, Parigi, Roma, Sermoneta, tore.

editore u. Bevecquia.

u. matrimonio.

educazione

46-7, 51, 102, j108, 120, 122, t29;

(spese)

287 o.C.aetal; didonzella 129,2731di fanciulle ll0; giovanile 80, 247, 294; superiore I I I ; cultura classica

o. titolo.

Dixmude 246.

Donato (S.) u. San Donato. Donato (il) | 10. Donato Leonardo, ambasciatore veneto presso Sisto M 204. donzione 19, I 19; ínter oíoos I 12 u. ecclesiutico (benefzio). Donchery (priorato dí) 213. donna (asmsinio) 318; (fecondità) 272i (ínbecíIlítà) 19; (relazione) 180; (violazione) 96; (violenza) 16,20,E6; femmine cou le truppe 21 6.

gíuileg

di) l4l, 182, 275-80, 291 ; u. Austria (don G. d'), Caetani, Cesi, Chiea (erd.), Colonna, Orsini, Peretti, Spagna (Grande di). ecclesiastica (autoritàr) 319 o. tortura; (carriera) 251,272, 280; (censura) 119,259; (giurisdizione) 2OO-1, 290-1, 293, 297 u. Chiesa; ecclesiastico d. francese, polacco, spagnolo; armato 239; non soggetto a giustizia feudale 319; (benefizio) 103, 108, l l l-3, 1 19, 175, 201, 225,

291; (afrare) 281,297; (agente) 212.3 o. Corneo, Ta-

soldato, voto.

;

dire.

Eccellenza (titolo

verna, Volta. diritto (quetione, studio di) 10, 180; t. causa, eredità, giurisprudenza, pesca; civile 14; penale 14, l9l o. statuto. discrasía (malattia) 262.

dogana 283 o. Sermoneta (stato). donativo, dono 257-8, 305; o. legato, matrimonio, nna.io,

o. Mornay (de).

Durante Paolo, a Lepanto l4E. dgploss (arma) 14.

Deucalione 328. díacattolícon (nedicina) 324. diafinícon (nedicina) 324. diagaosi I 15; u. malattia. dialettica (studio della) 294. diamante piatto 35. diario 135, 194, 247, 303 o.legaz:ote; diarista o. Alaleoue, Mucante, Pannilini, Sighicelli. Diaz de Vivar Ruy, detto il Cid Carnpeador 2E9. Dieat 246. Dieta u. Cracovia, Germania, Polonia; dieta o. legao. Digione 210-1, 213-6, 223; (convento di cistercensi) 213. diplomazia, diplomatica (arte) 38, 2Ol , 204, 223, 297 o. Caetani, italiana; (massima) 228; diplomatico245, 272,

dissertazione 122

16, 31, 34-6, 4O-2, 45, 48, 54,7l-2,

21, I 58, 2t

35-6,39,63,327; d'oro di

denaro o. cambio, censo, Chiesa, compagnia, finanza; nascosto 44; (accumulo) 177t, (ia aiuto per goetta) 2lO, 224,

dispensa

(liquidazione)

Dragut, Torghud, corsaro, governatoredi Tripoli 96, 16l. drama (ncetta) 282, dromedario 258. duca (grande) 277; (corte) 231 ; (titolo) 182, 226, 219-g; u. Chiesa (card.), Eccellenza, Seìoria; ducato 179 u.

decarcia o. Sermoneta.

protesta

272-4,318;

matrimonio.

dottore 124; (salario) 127; o. legge, medico, Perugia (univ.). Dourdan (vittoria di) 253.

deflorazione 20.

Denia (marchese di) u. Gomez de Saudoval, Deputazíone (bolla di) per il legato in Francia 226-7 o. Caetani E., Sisto V. Dermonde (piazzaforte dí) 248. denata (prezzo di) 241-2.

ria:

Andrea,rrappresentante

Davila o. Rova. Davila Arrigo Caterino, storico 195. Davy du Perron Giacomo, arrb. di Enrico IV a Roma 267. Dayelle, cipriota, amanùe di Enrico IV di Navarra l9l.

227, 233,256, 3Ol; (rimesa) con

o

lt0, t26, t80.

,

(mue) 139; (isole) I15, 140. Elicona 144. Elisabetta, regina d'Inghiltena 165, 229; (tettera Egeo

di

En-

àa lY a\ 2?4-5. Elos (deol 16. Enrico Il, re di Fraacia 60, 62,

l,

8-9, 82, 90, l 12, 1 57 t i turchi 63; favorisce i Caetani 6l;2,64,94; contro Carlo V in Italia 70; contro Napoli 80; (rn) u. Medici (C. de'); (capitani) 65; (luogotenente in ltalia) 66 o. Strozzi P. appoggia

i

Farnese

63;

7

7

alleato con


Indice dei nomi lll, re di Francia lB0, 210-l i (guerre civili) 189; di scomunica 190, 201; (assassinio) 190, 2ll-2 o. Clément J. Enrico iV di Navarra 190, 196-9, 210-2, 229-30, 234, Enrico

minacciato

241-3, 245, 251, 290; (eretico) 196; (educazione e carattere) l9l; (ritratto) 243; contro il legato Caetani in Francia 206,214-5,229; intercetta la corrispondenza del legato 205,226,23ó; (collosuio di Brie) 239; (fau-

tori cattolici) 195, 197-8, 204,225; (card. consiglieri) 209; (guerra) 192, 203-4, 207, 221, 232, 236, 238, 252-3, 259, 260; (trattato segreto di pace) 222; (ambasciatore)

o.

Maisse; (armata)

235; (esercito,

truppe)

215,220,258; (capitano) u. Bonne Lesdiguières (F. de), Noue (de la), Ornano (d'); in aiuto di Clemente VIII contro Cesare d'Este 2E4; lettera ad Elisabetta reg. d'laghilterra 229, 234"5; (abiura e conversione) 191.204,

214, 218, 222-3, 256,266-7, 296t (lettera al Villercy) 206i assolto e proclamato re di Francia 296'7. Enriquez u. Henriquez. Epernon (d') o. Nogaret de la Vallette. epidemia o. Cipro, Fiandra, malattia, Parigi, peste, soldatesca. epigrafe r.r. iscrizione. epigramma u. poesia, satira.

u.

periale, Norma, Sermoneta, spagnolo, lorte; (professíone dt)290t (riottoso) 222; (donatíoo) 153; (saccheggio, bottino) 150, 216; (uniforme) 79,274,310, 322; a cavallo o, cavalleria; a piedi u. fante, HajduL. esilio 74, 274; o. Caetani, Gaetani. Espemon

u. Epernon.

Espinac (Pietro d'), arciv.

di Lione,

prigioniero

201, 217.

espropriazione u. Paludi Pontine. .l03, 180: Este (d'): (casa, famiglia)

II, duca (morte) 284.

Alfonso

di

Modena e Reggio,

a Rona

160;

il ducato di Ferrara alla Chiesa 2E4-5. Eleonora, sorella di Cesare, 290; (n.) o. Gesualdo C. lppolito, card. di Fer:ia'. 74: in Francia 6l-2; in Siena

Cesare, cede

64; a Roma 160; (villa in Tivoli) l7l-2. di Urbino, 285; (m.) Rovere (F. M.

Lucrezia, duchessa -della).

Luigi, card.,legato in Francia 201. Estevan (S.) u. reliquia. eubebarum puloerizatum (ricetta) 282.

Eufrosina, dama siciliana (assassinio di) 31 5 ; (m.) simo L. Eugenio IV pp. (opere nelle Paludi Pontine) 331. Eusebio, cancelliere di G. Caetani 10. ex-voto t. voto.

u.

Mas-

Fabio Ang.li.o, familiare del erd. legato E. Caetani 194.

di

Gabriele, accusato

di

veneficio E.

fabrc lenatío (mastrc) 98.

lB9, 198, 257-8, 295' 305;

zione) 136, 227, 230; (processo) 169; o.

ll,

pcssím; o. Bassiano, Chiesa, cono, Fiandra, guardia, im-

Fabriano (Pompeo da),

fedecommesso.

Filippo

csercito :

eucaristico (miracolo) 32ó.

Epinois, autore de La legatíon du cail. Caelaní 195, Epito 129; (costa) 144' epítaphíí I 62 u. antichità (scavo di), iecrizione. erba24l-2 u. fida; lacustri 331 u. bufala, Paludi Pontine. Ercole (statua di) I 7l . Eredario Marco, medico I 16. eredità: aó íntestato 19, l19; (divisione) l19; (diritto) 7' 124, 272i per i figli naturali 34; (rinuncia) 7,34'94; eremita 154. eresia l3l, 170-1,

365

(estirpa'

Austerlitz,

Francia, Germania, strega; eretico,

Àere!rco

165, 170, 189, 192-3, 197, 203, 222, 230, 232, 261 , 303, 305 o. anglicano, Mornay (de), Protestante; contro reliquie sacre 296; (estermiriio) 199, 2O3i pace con herctíci 238; (re) 192, 195-6, 204, 2ll' 214' 217'8, 221-2, 227-8, 230,237-8, 267 o- E;n:J.co IV; (ve' scovo) u. Truchses. Erlau, Agria (assedio di)

3ll.

ernia (malattia) 174. esame 243 o. procedura; esamÍne (stanza dell')

321 o. Ser'

moneta (rocca).

Eschido (bosco) 53, 116,283. F.schilo (nagedie di) l2l o. Vettori' Escovedo, fido di don Giovanni d'Austria, trucidato 246'295.

0') l4l, 259,288,290,298; (autorità uficiali) 277 ; (coreacrazione della basilica di S. Lorenzo) 253, 295, 297: (residenza di Filippo ll) 295, 297,

E*uriale

o. Caetai, Chiesa, Farnese, Fiandra, Francia, Germania, imperiale, inglee, Italia, mercenario, Napoli, Polonia, protctalte, Roma, Savoia, Spagna, Svizera, tone,

esercito

Turchia; (anmutinemento) 242, 252; 66-7, I 3E-4O, I 55 -6, 258'9, 284, 288 t

(reclutamento) díssípato 261 ;

(epidemia) 140; (inbarco) 139; flienziamento)

60' 153,

217; (mobilitazione, rasgna) 80' 138-9' 216, 2M;

(stato maggiore) !{$; -;li6v6 (rcrvizio) 158, 177'248, 251'3; (massima) 228; (openzione, spedizioae) 248'

251, 280, 314; (paga, soldo, stipendio) 75' 67, 98, 216, 221, 248, 253,258, 260,317; soldato, -ilite

Facchinetti Giovanni Antonio, nunzio a Venezia 152; card. dei SS. Quattro 196-7, 255-6, 262 o. Innocenzo IX. facolta: date da Paolo II al card. de la Balue 226; da Sisto V al legato in Francia 2AO'1, 214'226'7; Sum' maúum facultatum concess. card. Caíetano legato ad rcgemPoloníae 301 o. Caetani E., istruzione; da Clemente Vlll al nunzio in Germania 257'E; al nunzio in Spagna

287 o. Caetani C.

Faenza284-5; (signori assassinati) 8; (commenda di S. Ma' ria ab Aagelo) 256; (monctero di S. Maria degli An' gelD I 12 o. Caerani N. Falconara u. Cala Morea. Falcone (alvm del) 331 o. Paludi Pontine. falcone 5, 52-3, 97 i falconeria 52 o. Sermoneta. falso o. documento, istruzione. Falvaterra 317. Famagosta (assedio

e caAtta) 132'4, 139, 143.

Fano (moneta coniata a) 256 o. Caetani E. Fano (Pal,t"o da), capitano in Sermoneta E0. Fano Mario (6glia di) 274; (n.) o. Patrizi. fante (reclutamento) ó7; (stipendio) 71, 87 o. Caetani, Carlo V, esercito, HajduL; fanteria 138, 148; (reggimento, reparto, teno) 251-3, 259-601, (brevetto di ge' neralato) 156, 284 o. Chie, Caetani O., Colonna M. f6a1"zi ..., marito di C. Gaddi I I l. Fara (della) 40, 5l o. OddoFansú (parabola del) 126.

FIl,: ffi ?iTr;, st,60,63, r03; (sgli) lll u. Gaddi: t20;

(caratteristica)


DOMUS CAIETANA

366

Farnese:

ferro (filatura del) 169; ferriera 169 o. Ninfa; fenuccí da

.,., nipote del card. Alessandro, a Yenezia 132. Alessandro, senior, card.

5, ll,

30-l ,34-7,

41

, 46-7 o.

Paolo III. Alessandro, iunior, vesc.

di

Parma, card. 50, 54-5, 5E-60,

63,74, 103, 124, 132, t57-58, 160, t68, 173-4, 178, 184; (collezione di quadri) l7l, 266; (casa in Roma e villa in Caprarola) l2l ; fa costruire I'Arco di Parma 327 u. Roma (palazzi). Alessandro, a Civitavecchia 138; duca di Parma, Gran Ca-

pitano, in Fiandra I 76, 190, 237-8, 246-54, 259, 283 t cantato dal Tasso 182; in soccorso di Parigi 227, 242, 244, 252; invade Ia Francia 251, 259; (esetcito) 252t (ritratto a cavallo) 249i (morte) 252.

Giulia, la oBellau Ieronima I

ll.

I.

Mario, comandante, contfo Ferrara 284. Odoardo, catd.. 303. Orazio, frat. di Alessandro iunior 58, Ottavio, di Pier Luigi, duca di Parma 57-8, 63, 247, 277 ; (t:tolo di Ecellenza) 276; (n,) u. Austria (M. d), Pier Luigi, di Alssandro, duca di Parma e Piacenza 48, 5O, 56t (assassinio) 54, 57. Ranuccio, figlio del card. Alessandro ()), al presidio di Velletri 40. Ranuccio, di Alessandro, duca di Parma 257, 265. Fascismo 334; faecista (governo, regime) 26, 329, 334-5t o. Paludi Pontine.

carcere 167 o. votivi (doni). feudo u. Caetani, Chiesa, Colonna, San Felice, Trabia; (asta) 302 o. barone, Clemente VilI; (investitura) 7; (possesso) 5; feudale (prerogativa), abrogata 323; ('rincolo) 14. fiammingo u. Mido G.; (papa) u. Adriano Vi. Fiandra, Fiandre 176, 190, 259-60, 270, 287, 290; (tuontiera) 227 1 (avvisi) 259; (governo, govenatore) 297 o. Austria (A. d'), Toledo y Azevedo (de); (eccidio) 295 ; (esercito) 204, 227, 238, 246,259; (malattia fra soldati) 248; (guena) 246-54; (consiglio di guerra) 2ll, 283; (esercito in Francia) 232, 238; (incisione di battaglia)

fiche (Ie) o. modi di dire. Fico (torre del) 97-8; Fígha (a la) 98; o. Circeo. frlene (batter) 27. fleuí da poilare aI collo 167 o. archimia, votivi (doni). Filettino (di) u. Caetani. filigrana u, carta. Filippo II, te di Spagna (carattere, fanatismo, crudeltà) 294-6; (armata alle Gerbe) 97, 16l ; (spedizione a Cipro e Lepanto) l3l, 139'41 , I 52 ; (egernonia) 136' 190, 234, 288, 291, 296; (poiitica verso la Francia) 190, 192,

195, 204, zo1, 225, 232-3, 241,258-9, 2('7' 300; 243; {politica in Fiandra) 246,253' 300;. contro I'Inghilterra 290; per I'elezione di papi 157-8, 255,262; (cotte) 291,294; (leggi sul lusso) 2792 (telanone con i Caetani) 156-E' 176, l7E, 229, 253-4, 260, 261,267, 289,294'5; (Grandato di S.pa' gna a Colonna M. e Orsini Y,) 277; contro le allu' miere di Tolfa 290; (quaCro del Tiziano) 288; sog' giorna all'Escuriale 296'7 t (malattia e morte) 294'5,

(lettera a Sisto V)

fattucchieria r. strega, stregoneria. favore o. regio; favoritismo 291. Fazi Innocenzo, scrittore della bonifica delle Paludi Pontine

33t. Fazzuoli Franccco, pittore ll8. febbre 51, 133, 265 o. malattia, pesrte; (pestífera) 294 o. tilo; quailana 266, 282 o. siÉlide; terzana 324. FeCe (La), statua 172 o. Porta (G. B. della); fede o. battesimo, cattolica. o. Caetani.

fedecommesso

Federici Vincenzo l3-4, l7-8, 2l , Fei A., tipografo in Roma 109. Felice (S.) u. San Felice Circeo, Sermoneta (chiesa), Torre

298-9; (agente) u. Sessa (duca di) ; (capitano generale) o. Alvares F.; (confessore) 297; (generale) 90 u' Co' lonna M.; (ninistri) o' ldiaquez, Gomez, Moza (de); (nedicQ o. Almazan; (2" rnoglie) o. Valois (Elisabetta di); (regretario) o. Perez A.; (vicerè in Sicilia) 177 o. Colonua M. Filippo tll, re di Spagna 250,287' 291 ; (principe ereditario) 29E; (favori ai Caetani) 279, 298 ; (confesore) o. Aliaga ; (Eidstro) u. Gomez de Sandoval.

Nuova.

Feliciano (mostra ilell'esercito

in) 260.

fdlonia (deliuo) 74. Felsína lE5 o. Bologna. Femmina Morta (forete) 283. fenes!rcta o. Iettera. Fenizi Asanio, architetto udine,le 334 u. Paludi Pontine. Ferdinando I, re di Napoli 33; u. Aragona (d'). Ferdinando V d'Aragona, il Cattolico, re di Napoli 7; re di Spagna 276. Ferdinando I di Tosana o. Medici (de')' Fermo I 15. Fermo (badia di S.), in prov. di Ghien I12. Fernandez o. Gaetani di Toledo. Fernandez y Aguilar de Cordova Gonzalo, Gonsalvo 4, 7; u. Sessa (duca di). Fenara 54, 257, 284,298; feudo della Chiesa 2E4-5 ; (card.)

61, 74 o. Este (d'); (duca) 160 o. Este (d'); (vec.) 227 o.Panigarcla; bonifrca idraulica del Ferrarese lEO. Ferrari Ettore, scultore 270.

Ferretti Alessandro, a CiPro 132. Ferro Prospero, servo dei Caetani 241.

250; (tumulti) 300.

Ficaroa, di Spagna, comandatore, comandante in Sermoneta 43.

6lze

di

finanze

giustifrcazione 104 o. contabiiità

84, 87, 94. ll2,26l u. Chien, Fraacia,

Spagna;

familiari 10, 35, 54, t04 u. Caetani; finauiaria (que' stione) 54; (dissesto) 111,233'5' 302' 312.

Fiodo, Phiodo Giulio, proc. di N. Caetani ll2. Fiorentini Giovauni Francesco, srittore 109 o. Peranda (let' tere). Fiorenza

(la), galea del pap"a Lepanto 149'5lt o' Puccini,

Stefano (cav.

di

S.).

fiori orentati (bulbi di) 169; Eoricultura 169 u. Ninfa' Firlei Eorico (nom.), col legato Caetani in Polonia 303' Fiuhenry (Mt.), 270. Fiume l7l. Fiume Sisto

334-5; Flumen Anlíquum 331, 334 u' Paludi

Pontine.

Flagello

dÍ Dio 317 o. Sciarra M.

flÉrnarîco 193, Fluman AntÍquum o. Fiume Sisto. Foceverde 12,93,99, 159, 333'4; (rotte) 332 Pontine.

Foesia-Manhedonia (strada) 167.

o'

Paludi


Indice dei nomi Fogliano (lago) 130; (diritto

di

pesca)

24, 26, 59, 7l,ll1,

Astura (fiume), lite; (foce) 300, 332-3 u. Paludi Pontine; (scavi) 99; (tenuta) 99; (torre) 99, l0l; villa romana 99. Fogliano (padre), del Consiglio segreto (caricatura) 229. Foix (Odetto di), signore di Lautrec 43. Foligno 138; (frera) 127; (vesc. di) ,. Caetani Cr' Foligno (Giglio di), cavaliere, a Lepanto I50. Fondi 5, 16, 153, 179; (aquila) 139; (conti) 276; (ramo) 159 o..Gaetani; (dominio, signori, stato) 4,27, 43, 78-9 u. Caetani, Colonna, Gaetani; (piante importate da) 20; (sbarco presso) 4E. fonditore di bronzo 172 o. Calcagni, Solari, Vergelli. Fonfa Barigiani, di Perugia, capitano di Sermoneta E2, 86.

BA, 159,319, 332-3 u.

Fontana: Domenico, architetto 328. Giovanni, architetto 328, Fontana della Surresca I I o. Maria (S.).

fontanella 282 a. cauterio. FontenayJe-Comte (castello dD 199. ,. pena, Sermoneta,

II;

(re) !u. Carlo

II;

IX e X, Enrico II, Ill e IV,

61, I 15; o. Medici (C, de'); (palazzo) 304 u. Vienna; (consiglio segreto) 62,229i Francesco

I

e

(regina)

conestabile, contestabile 62,

222;

(luogotenente generale)

o. Lorena (C, di); (Stati Generali) 223; (tesoreria) 80; (Tre Stati) 197; (politica) 262, 266; (político) 2lO o. Gonzaga L, Francia (Claudia di), di Enrico II, m. di Carlo il Grande (lI o

III) di Lorena 217,231. Frangipani: a Cipro 132, 138.

Giacomo,

Muzio, a Cipro 132. Frascati 162; (villeggiatura) 160. Frati Ludovico, bibliotecario dell'Università di Bologna 195, fratricidio 9-10: 23, 70. Fratte di Torrita 160 u. Panniliui. Íteccia 137, 147-8, 150, l6l. fiegatína 133. frenum 14 u, cavallo. Freuudsberg (Giorgio von), contro Roma 40.

forca

forchetta I I

Francia: lippo

367

l.

forensís o. furestiera. foresta o, San Biagio, Eschido, Femmina Morta, Paludi Pon-

Frisia 250. Frosinone (sconfrtta degli imperiali presso) 41. Frundsberg u. Freundsberg. (astensione dalle) 282

o.

tine, San Biagio. futeslíeru 107, 159. Formia 5.

frutta

formíce cum alís 282 t. ricetta. forte 249 ; (guastate) I 33 1 tottezza o. Bassiano, europea, fran-

Fuentes (conte di)

Gran, Lille, Nicosia, Sermoneta; fortiicazione 185, 2E0 o. Anversa, Circeo, Cracovia, Norma, Pipemo, Proseedi, San Felice, Sermoneta; fortilizio 99-l0l u. Cisterna, Parigi, Monte Argentario, torre, fossa u. Augusta. Fossanova (abzia di) 39, 87.

furerale, eequie, corteo fuaebre 34-5, 58, 164,241,269'70, 285, 324;, (etafalco, tunulo) 269.

medicina; hutticultura 20,

169 o. Ninfa. Fuccari (mons.), apira

cese,

333 o. Monaci (lago de').

i.

al

camerlengato 184. y Azevedo (de).

Toledo

Fumone 98.

Fuscaldo (marchesa

di) 274.

Fracastoro Girolamo, poeta 260.

Gabelletta (valico della) 61. Gabrieli Giuseppe, Appendíce a Mailinofi Gabrielli Giulio, a Cipro 112.

Franca Contea (strada della) 215.

Gaddi

Fossella

fosso u. Cavata, Cavatella, Mastro Pietro, Mosearello.

a l-epanto 148. Francesco (S.) o, Anagni, Cracovia, Semoneta, Toledo Franceschino,

Francia passím

(stemma dei) lll: ..., nipote del card. Niccolò I ll ; (6glie) o. Camilla, sandra, Caterina, Paola; (n,) o. Caetani ...

Camilla, m.

(chiae).

Franceco I, re di Francia 38, 5O-l; (ambasciatore) 4l ; o, Doria A. Franchi (Nicolò dei), genovese, affittuario delle rendite delI'arciv. di Capua ll2.

:

(ambasciatore

in

Roma) 66-7, E2-3, 279 ;

(bene6zi vacatti) 225; (congregazione dei cardinali in Roma) 192, 195-6,201, 203,223, 225,233,244, 256; (presidente) u. Santori (card.); (corte del Delfno) 80, 120; (paggio) u. Caetani O.; (eresia) lE9-90; (fazioni in) 231 ; (fautore) 27, 55, 60,70, 94 o.Caetani; (lega attolica, Santa Unione) 190,192-4, 196, 199, 201-5, 209-15, 217 -8, 220-2, 224-5, 227 -30, 232,

235,237; (giurameuto) 227; (consiglio generale) 190, 212; (conaadante dell'esercito) 220-l o. Lorena (Carlo di), Rovere (F. M. della); (ninistro) 194 o. Cocle (di); (legazione)

79,

ll0,

158, 189-254 o. Caetani E.,

Carafa C. ; (guerra, spedizione, intervento

mato)

189,

E. ll3.

Cassaqdra,

Cas-

di Fut"-;... lll.

m. di Areosti...

lll,

Caterina, rn. di Alidosia ... I I l. Paola, m. di Bellomo .- t I I ; u. Bellomo Carlo. Mcolò, card., commend. di S. Leonardo nelle Puglie I t l. Taddm, cud., commend. di S. Leonardo nelle Puglie I I l. Galeazo (maestro), costruttore a Cisterna I 17. Gaeta 4, 5, 43-4, 139, 271; (pescatori) 159; (piante importate) 20; (stirpe dei duchi) 289 o. Gaetani di Toledo; (truppe napoletane) 42. Gaetani (cognome), cambiato in Caetani 37.

Gaetani d'Aragona

(cognone) 37-8; (achivio) l0; o. Capua; (ontea di Fondi) 4,

(cappella gentilizia) 165

27; eredi nello stato di Sermoueta 22, 34; in lite con i Caetani 53; (stemna) 166, 166 u. Capua: Beatrice, di Onorato III, n. di Camillo Caetaai 22,28-9, 334; (dote) 53; (aorte) 37. Canill4 di Luigi, m. Filippo Caaaai 272-3.

lll,

209, 221, 233, 235, 2434, 251-2, 259-61, 266:

Federico,

(maresciallo) D. Boane de L,esdiguiè.res (de), CdEé (d€),

Filippo, duca di Traetto 272-37 (m.l o. Carafa Cornelia. Giordano, patriarca di Antiochia, arciv. di Capua (mausoleo) t65-6.

Gontaut (de), Montmorency (de); (nobiltà) lE9-90, 195, 220-1, 223, 232, 2?9,259; (protettore) 225 o. Fí-

di

Oaorato

decapitato 43.


DOMUS CAIETANA

368

Gaetani d'Aragona: Ippolita, carcerata per veneficio 169; (m.) u. Scalaleon. Luigi (di Onorato lll) 43 t duca di Traetto, esiliato a Cistema 274. Onorato I (di Cristoforo Caetani I) 5, f 6. Onorato ll, conte di Fondi (lavori nella catt, di Capua) 166. Onorato III, accusato di veneficio B; duca di Traetto 33, 35; principe di Altamura, al servizio di Carlo f4 $-4. . Gaetani di Pisa (i) 289.

Gaetani

di Sicilia (i)

140.

Gaetani di Toledo (i) 43;

(stemma, tomba) 289 o. mo-

Genzano

Armando, Armander, Armilder, padre di Gutierre 289; (m.) Diaz (Ruy). Gonzales de Sosa, sepolto a Toledo 289.

27, 98.

Geological Survey o. Stati Uniti d'America. Cerbe (disfatta alle), in Tunisia 97, 16l o, Filippo II. Germania 261, 294,296; (dieta generale) 256; (imperatore, re) o. Rodolfo II; (nunziatura) 255-67 o. Caetani Camillo; (politica e problemi religiosi dell' impero) 258, 304-5; (principí) 257; (stati vassalli) 300. Germano o. San Germano. Geronima 52.

di

-Armando

289; (m.)

u.

Gesualdo: Alfonso, card, 204, 273.

gesuita

Cervatos.

di Venosa 290; (m.) ,. Este (El. d'). 273; (n.) Orsini Ferdinando. 194, 230, 294 o. Bellarmino, Gustiniani,.Higuera.

Carlo, principe Costanza

Juan Gutierrez Gaitan, di Gutierre 289; (m,) o. lllan. Lopez Fernandez Gaytan, di Gonzales 289. Vasco Garcia, di Juan Gutierrez 289. Gaetano (il) u. Pulzone Scipione.

Gheldria u, Nimega. Ghetto u. Roma (rioni di).

gagltaila (/a), danza spagnola 14ó. Gaitan o. Gaetani di Toledo. Gaitana o. guerra (grido di). Gaítanís (de) u. Caetaai, Gaetani. galante (awentura) 180 o. Chiesa (ordinali). galea 136-15l u. Capitana, Caracossa, Chiesa, crisúana, Do' ria, genovese, Grifona, Guevara (F. Nino de)' Napoli' Padrona, pirata, Reale (la), Reina (la), Spapa; inta' gliata in piastra d'argento 155 o. voto.

Ghirardi, pittore 164, 177; u. Caetani Nicolò.

galroa

(descrizione) 142-3.

Galezzo Fabrizio, amico di Caetani Bonifacio 46' Galeni Dionisio 149: schiavo di turchi 16l; u. Lucciali. galeone

o.Do-

gerosolimitano (abito dell'ordine) 259.

nastero, torre:

Gutierre Hermilder Gaitan,

Genova 26, 39,61,140, lE3, 268; genovese 194 ria; (galea) 150; (nave) l0l. Genoveffa (S.) o. Parigi (chiese).

l6l.

galeotta 143, 146; u. turca. galeotto 133, 142, l5O. Galessio (fra Bernardino de), confessore

di B. Caetani

116.

Galilei Galileo 107. galioncino l3l o. turco, Galizia (S. Giacomo di) I 14; Galícía (Dactípcíonedel Reíno de) 2E9.

Gall i: Antonio Maria, card. 263. Tolomeo, card. di Como 159, 16l-2. galìícanae uníonís (concilíum gencîlle, u. Francia. gallico (morbo) o. si6lide. Gallipoli I I l. gambali 180.

Gand (assedio dù 246-8. Gandia (duca di) o. Borgia Giovanni. Garcia o. lllan. Gardano, tipografo in Venezia l8l. Gargano (contralforte del) 167 o. L,eonardo (S.). gargouíIle de Notre Dame 220. Garigliano 5, 16. Garzadori Coriolano, vescovo di Ossero 179. Gavignano (arsa) 88. Gaytan o. Gaetani di Toledo. Gaytanis (de) tr. Caetani, Gaetani. gazzetta 122,261 ; o. avvisi Gazzetta Romdna l0l. genealogia 55, ll3, 159, 213; albero genealogico 289i o. Caetani, Cesi, Gaetani, Siciolante.

ghíbelliní (parte de') 223. Ghien (prov. di) ll2. Ghislieri Michele, card. 103; u. Pio V. Ghivizano, oratore del marchese di Mantova a Roma 4. Giacoma (madonna), in casa Caetani 328. Giacomo (S.) u, Cesi, Galizia, Roma (chiese). Giambelli, ingegnere italiano alla difesa di Anversa 249. Gglio (del), Gilii o. Pannilini. ginepro (legno di) l0l, 282 o. gomma, medicina. Ginevra (assedio di) 208. Gioardi Gregorio, da Genova, armaiuolo 39. Gchi o. Monte (del). Gíoîosa o. Joyeuse (de). Giordanella (Eune) 130. Giorgi (Giovanni di), di Sermoneta, prigioniero 319. Giorgio (S.) rr. Roma (chi*e). Giorgio (Cesare di), fiduciario di Caetani Bonifacio 89. Giorgione Ettore (messer), pittore 106; (nascituro) 105. giornali 202 o. avvisi, gazzetta, lettere. gíotnale rcali 153. Giovanni (duca) 71, Giovanni Francesco (Benedetto di), di Sermoneta 25. Qlsyampietio, lustratore di marmo, in Roma 326.

Giron o. Tellez. giubileo 241, 318.

Giudice (del):

(hmiglia di Sermoneta), l5: Pietro, uotaio, redige statuti di Sermoneta 15.

giudiziaria (anninistraziooe) su vasalli 3l9i o. Processo. Giulianello (saccheggio dí) 317; o. Salviati, Sciarra. Giulio Il pp, 4-5, 7; (attività politica e artistica) l0' 22; bolla Romanr' Ponlíficís prooîdentía per i Caetani 5-6, 18,4E; contro i Borgia 7; (e6gie) 6,8; per la fortificazione di San Felice ll, 97.

III pp. 60, 70, El, 99; (autografo) 69; contro i banditi 316; ospite del card. Caetani Nicolò 327; (pace fra Enrico Il e .Carlo V) 64; per la restituzione di

Giulio

Parma 58,

ó3; (morte) 69, 73; (nipote) o.

Cornia

(della).

Giulio (messer), archittetto dei Caetani 327. Gunti 8., tipografo in Venezia 109. giureconsulti, giurisperiti, giuristi Cesis (de), Chiesa (curia).

8-9;

o. Butigella, Carosi (de).


Indice dei nomi giurisdizione civile e criminale giurisdizionali (atti) I 10.

t3; o. Chiesa, Sermoneta;

S, 13, 16, 19' I l0 o. contratto, danno, di. ritto, eredità, matrimonio, procedura, statuto. giuspatronato ll, ll2, 256; o. Caetani, Pignatelli. giurisprudenza

Giustiniani:

369

278-9,288,291 o. Caetani, Colonna, Orsini; del regno di Francia 197-9. Granvella Perenot (Antonio), card. I12, 157-8, 177. Grassis (de), nunzio in Spagna 287. gtaoícembolo

ll3.

..., ambasciatore E. ..., gesuita, predicatore della legazione io Polonia 303. Benedetto, card., regge il Camerlengato 233.

Gravina (duca di) u. Orsini; (sindaco), ucciso da Orsini Lelio 274; (villane) 275 u. Orsini F. M. Graziani Ludovico, di Sermoneta, frate d'Aracoeli 44. Grazie abbracciate (gruppo delle Tre) l7l.

Pietro (fra), a Lepanto 149. 3t5 rt. procedura; feudale 319; (esecuzione) 319; (laogo) 323 o. Sermoneta; (ministri) 208 o. bandito.

Grecia 143; greca (lingua) 100, l2l; grecista 123, 129 o. Acanzio; greco t6l; (alfabeto) 296; (naufrago) 100; (re) I 13 o. Temeno.

giustizia

di )

glicerizia (radice

242.

Gol6 Gaspare, vesc. di Cagli, assassinato I' goliardi 120-8, 134 o. Caetani; goliardica (vita) 128. Gomenizza (baia di) 143 o. Corfù. Gomez de Sandoval y Royas (Francesco), marchese di Denia, dua di Lerma, ministro di Filippo lll' 278'9, 291 , 29E-9, 314. gomito o. comito. gomme 282 o. aloe, ginepro, medicina.

259; (diario) 303 u. Mucante; (morte) 261-2,

Gondi (Pietro de), card. 198-9, 259t ospita tani a Noisy 238.

il

Gonsalvo o. Fernandez y Aguilar. Gontaut (de Carlo), barone di Biron, marerciallo

Francia,

lot-4.

di

Mantova, comandante dell'esercito (relazioni con Caetaui Guglielmo) 7. Ferrante, card., 103-4; (segretario) u. Pe-

23;

26;

Colonna, Colonnal

30, 38i Gaítana, Gaìtanal 3Ot Motle, morte Peî amot della Feile 239; Otsíní, Osíni ! 3E; alla battaglia di Lepanto 146. Grifona (gatea la) 139, 141,144, 148, 153 u.Caetani O., Negroni A.; squarciata a Lepanto 147, l5l; (taber' nacolo) 146. Grimaldi (Domenico), genovese, vesc. di Avignone, con la le' gazione in Francia 194, l9E, 210.

Gri mani: Giacomo, camerlengo del card. Caetani Nicolò I | 2. Marino, doge di Venezia 313'

Griptis (de) o. Maria (S').

randa.

Giulia, contessa di Foudi Guglielmo, duca

di

48,96; (m.) u. Coloirna.

groteschì

Maotova 277.

Ludovico, dua di Nevers e R&hel 198, 2lO'3,228, 231-2, 235; (n.) Clèves (E. de); (gentiluono) u. Salvato; (ritratto) 2l l. Scipione, card. 180, 213,236. Vespasiano, ferito in Anagni 82. Vincenzo, duca di Mantova l8l, t95, 264,282.

(a) ll7 o. fregio.

Grottaferrata (truppe in) 39-40; (mon*tero di Guado degli Spagnoli, preso Sermoneta 87.

Gualtieri Attilio, musicista Guarcino (di) u. Prete.

Guash (maestro Qieeanni), abate di S. Fermo I12. Gurtavillani (Filippo), card. camerlengo lE4. Guasti Cesare, scrittore l8l . Gueldria (operazioni militari) 250.

gorgiartna (arma) 14.

guelfi (patte

gotta (malattia) 116, 294-5, 312; o' Filippo II. govematorato o. Angola, Carnerino, Campagna' Lepanto, Mi' lano, monatero, Orvieto, Roma. grafito 32-3,48, 50, 319-20; o. Indice lllustrazioni, iscri-

guerra (conmissari) 67

zione, Sermoneta. gra6a o. scrittura.

ù. patrno, Sigismondo lII.

Gran (fortezza di) 301. Granachia (aesedio di) granaio I l8 o. Cistema

in

2ll-2.

;

grano

88-9,

lll,

317

; (cad)

233 t

80 o.

Scrnoneta; (prodrzione ipotecata) 233; Qrccolta) 241 z o. rqbtio, Sio:lia' tralta. Granata (caverne dD 290 o. iscrizione' immagazzinato

Gran Bestia 3l

pozzi

di

Spagna 183'

Domus,

ll,

47.

colletta)

d;)

223.

; (divieto di

servire)

67;

(imposa'

39, 44 o. taglia; (obblighi) 14; (prestito) 4l:

(prezzo) 248; (erieioniero, captíous)

14, 44, 59,83,

86, 90, 126, 142; franco-spagnola in ltalia 4-5, 22, 38, 40t per il recupero di Parma e Piace."a 36; in Roma tra Colonua e Orsini 38-9; per la riconquista di Milano 43; tra Francia e Carlo V per la cessione di Parma 63; in Toscana ó3; conuo Siena 66; coatroil duca d'Alba 67; nella provircia romana 75; contro Napoli 78, 80; contro gli iraperiali in ltalia 78; nella Maririna E9-90; dei turchi contro i cristiani 96; della Turchia cortro Venezia l3l; in Ungheria contro i tur. c,hi 304; iu Francia 258 o. Chiesa (S.), Filippo II; civile

e religiosa in Francia 297; în Fiandta 246-54; Guerra

I o. alce.

Grandato

S. Maria) 99.

l8l.

Gonzals o. Gaetani di Toledo.

gramaglia

55.

di

Colonna! Spagna, Spagna!

Fraacesco, marchese

di

(ll20)

Grenier-Caetani (Livia), marchesa Duruzo 175. Grenoble, minacciata dai navarristi 20E. grido di conclave: Exba omnes 262; di gue:,raz Colonna,

chivio Caetani) 104 : Caterina, di Ludovico, m. di Enrico I d'Orléans, duca di Longueville 2l I ; prigioniera 212, 231. Federico lt, marchese poi duca di Mantova 4O' 2ll ; (Î.) o. Ludovico. Ferrante, viceré di Sicilia e governatore di Milano 57,

Francesco,

Terracina

Gregorio, vescovo

Gonzaga (casa, famiglia) 3-4, 103,278; (Fondo nell'ar'

2-5,

di

legato Cae-

23E-9,241.

francese

Gregorio (S.) u. Roma (chiese). Gregorio IX pp. 182. Gregorio XIII pp. 157, 180, 303; (busto) 158; (nipotismo di) 176; contro il banditismo 3l5i pil la Riforma 170; (rappo*i con i Caetani) ll9, 127, 159-60, 162-4' 173, 176, 178, 318; a Cisterna l17; a Frascati 160; a Sermoneta 163; (morte) 174-5, 178. Gregorio XIV pp. 204,252,255 ; (carattere e politica) 256'

279,290;

Grande

di

Spagaa

Mondiale 248.


DOMUS CAIETANA

370

Guevara (de): Pozia,

contessa

o Nuùez, card. (galee di) 299.

di

Potenza, m. del marchese Peretti 290. Divoto o . il

V di Baviera, duca, detto < il Religioso , 257, 276, 303.

Guglielmo

'

79,90,94t

222,231 o. Clèves (partito) 129, 2l l; (poli-

(duchessa)

87, 315.

infrascítus líquor 282 ingegnere

,.

ricetta.

332, 334; o. Barocci, Giambelli; ingegneria ita-

liana 24E.9. Inghilterra 39, 53; (invasione)

251; (legazione) 29 o. Carafa; (protettore) 301 o. Caetani Enrico; (regina) u. Elis"berta; (regno) 235; (spedizione di Filippo II) 290;

(di), Francia (Claudia di); tica) 190, 199-200; (principesse) 242; (signoú) l9E.

Guise (combattimento presso) 251. Guitano, sguattero di Caetani Guglielmo I l. Gutierre, Gutierrez o. Gaetani di Toledo. Guzman Enrieo, conte di Olivares, ambasciatore spagnolo a Roma, viceré di Napoli 183,192-3, 202-4,233.4,232, 243, 255; (palafreniere) 178; (m.) o. Pimentel.

(nala femína d') 221 | inglese (ambasciatore), a Costantinopoli 310; (blocco contro Napoleone I) l0l; (cardinale) o. Pole; (pirata) l0l ; (truppa in Anversa) 246. ingiuria 20. ingresso (solenne) o. corteo, trionfo: (cerimoniale) 154,208, 217, 310; (presentazione di chiavi) 162.3; dell'amba-

di

sciatore

Spagna

in Roma ll8; di

lonna a Roma 126, 153-41' di Gregorio

Herens (Jaqueline van den), amante di Ruggero Caetani 253 i (figlio) o. Caetani Gregorio. Hermilder rr. Gaetani di Toledo. Ifierzabel (nooella) l9l o. Albret (Giovanna d'). Higuera (p,), geuita, scrittore 289. Hinojosa (R. de), autore de Los Despachos de Ia díplomacla

.

Cracovia 307. íngrossatí (anlmi) 292, Innocenzo

Innsbruck

334.

u. Paludi Pontine, Tevere.

inondazione

(S.): (uÍfici incendiati in Roma) 95; (tribunale) 290; in Spagna 295.

Inquisizione

su mutui 2341 o.

txo.

íntrtweco 24. inventario dei beni dei Caetani l7l, investitura u. feudi, livrea. ípeficon (loslie di) 37. iscrizione, epigrafe, epitaffio 162, 2091 per il soggiorno di . Carlo V nella u Cma del Cardinale u 32; della morte di C. Camillo 33 i per I'occupazione della rocm di Sermoneta da parte degli imperiali 33; sul portale della chiesa di Gsterna ll7; su @mpana ll8; in S. Maria Sermoneta 163; per il maupleo di Nicolò Caetani 172, 175; negli orti di Ninfa t6E; nella cattedrale di

di

di aq uez: generale spagnolo

Giovanni. ministro

lX pp.256, 258, 262-3. 257,303.

insegna o. impreaa.

Iagas (mtropofagi) 289. Iazdovio o. Ujazdow.

Alonzo,

2E8-9; del legato Caetani in Vienna 304; in Cracovia in Varsavia 308-9; di Nicolò Zebrzydowski in

interesse

Iu"obillo Francesco (messer), appaltatore della boniÉca Cae-

I

a Sermoneta

305;

pontífcía en EsPaìa 290'

Historia (cotpo d') 134. Hiibner (baron de), scrittore 195, 2OO. Humena (mons, d') o. IJmena (duca di). humor melancolíco 282.

tni

Marcantonio Co-

Xlll

162-3; del card. legato Enrico Caetani a Firenze 200, 206; a Torino e Chambéry 207; a Lione 203, 208-9; iq città della Francia 214; a Troyes 216; a Parigi 217 -8 1 nel Parlamento di Parigi 226 i del duca di Parma a Parigi 242; del nunzio Camillo Caetani a Madrid

Habsburg u. Absburgo. Iùabuc 134 o. Doria G. Andrea. HajduL, fanti di Polonia 310. Hasan, re d'Algeria 96; o. Klair ad'din. Henriquez de Cabrera y Mendoza Ludovico' duca di Me' dina 183: (m') u. Colonna Vittoria'

V a Bologna

indegnítà (sofrrfue) 297. inflazione monetaria

Guglielmotti (p. Alberto), scrittore 143, 146, l5t. Guidone Desiderio, di Ascoli, mmmissario pontificio 86. Guisa u. Lorena (di) ; (rosassinio) I E9, 192, 221 t (daae) 222 t

(duca) 62,

di Paolo lY pp.73i di Carlo 124:' di Carlo IX di Francia 241. Indas (saroa de) 260 o. sifrlide. incoronazione:

Ferdinando Nifro

in Fiandra 252;

h

Milano 290.

Capua ló5-6: su lastra d'argento 270; s,,t tavola di

di Filippo [II] 254, 291, 296.

290; nelle prigioni di Sermoneta 319-20; fu' nenlia 324. per le piene del Tevere 32E; o. antichita

piombo

idraulie u. boni6e. igiene (norme d') 20. lllan Ines Garcia, m. di Juan Gutierrez Gaitan 2E9. illegittimo (6glio) 52, lO6, 253; naturale 34 o' Ferdinando I, successionel bastardo 4l' G. d'), Caetani, Peranda.

165, 295 o. Austria

(don

Illustrissimo (titolo di Signore) 276-9i o. Sefioria. immuuità u. asilo (diritto di). imposta 36 u. guera. impresa, imgna, emblema: di Caetani Camillo (caana diritta e foglie cadenti) l; FoIía procubunt (notto) 32; di Caetani Bonifacio 56; di Caetani Onorato 139, 160; inseena

(*avo), gra6to, lettera. Isernia 166. Isola (signori èiJ 26 o. Caetani di Maenza. Isola di S. Bartolomeo u. Roma lsola Farnese 2-3, lspagaa

o,

Spagna.

istruzioni I I I

Morosini in Francia 190, 201 ; al in Francia 194'201, 203-5, 209,222-3,

; al legto

legato Caetani

per compagniadicavallegieri56; di ealea 146; o.aral-

225-8, 230, 236, 238, 241; del legato Caetani al di Ceaeda 236; del card. di Sermoneta a Pietro Caet"ni 247; al nnr"io Caetani in Germania 258; della

dica.

Spagna al card. Caetani

incendi (pericolo) 306 o. Cracovia. inchiostro con acido solforico 2.

vcscovo

284;

.

264; al nunzio Caetani in Spagna

il successore in Spagna 299 ; al legato Caetani in Polonia 301, 308; u. facoltà, Peranda. del nunzio Caetani per


Indice dei nomi Itti 4, 5, 71,

371

Leonardo della Matina (S.): sani; (archivio) ló7; (precettore, priore)

179,

Iudicís o, Giudice (del).

garo; (saccoccía Leoncillo Pietro,

ìlí

príoíIeg) 167.

di Spoleto,

capo di banditi, detto < I'Uomo

Selvatico, 315,

ùg"iloo" o. Anna. Jazdowo u. Ujazdow. Jerin Andrea, vesc. di Breslavia, oratore cesareo 307. Joinville (principe di) u. Lorena (di).

Leone X pp.22; per i Caetaui 29-31, 35; (pr$tito dei Caetani) 48, 55; (vendita di Terracina) 36; (bonifrca delle Paludi Pontine) 331-4; (ritratto) 29; (morte) 36. leopardo (pelle di) 310. Lepanto (battaglia di) 99, 126, 129, 136-53, 160-1, 179, 183, 192,270, 276,300; (anniversario della vittoria di) 155; (bibliografia) 136; (governatore) u. Pannilini; . (porto) I 44; (processo per bottino) I 50 ; (quadro) I 44-5

Joyeuse (de):

Francesco, card. 198,

Guglielmo, marsciallo

o. Caetani;

(rtguîno dt S. Leonarilo) 167; (pittura) 327 o. Zin-

Ivry (battaglia d') 232, 234-5, 237-8.

di Francia 198.

Kara Djaly ,. Dalì. Kara Khodja D. Caracossa.

u. Vicentino; (ricordi) 155 o. Sermoneta (rocca). 'l l.epido Rutilio, segr. di Caetani Bonifacio 19. Iepru (nalattia) 125. Lercio Fraocesco, di Velletri, socio del cap. di Sermoneta 25 Lerma (due di) o. Gomez de Sandoval.

L.

lettera, epistola o. corrispondenza; (affisione) 265; avviso 122, 168; (censura militare) 134; (composizione) 122;

Khui, Khizr, re d'Algeria, "d-din, (f.) o. Hasan.

detto Barbarossa 48, 96 i

Lediguières u. Bonne (de).

Bulu" o. Balue. ladislao, re di NaPoli 16.

cifrata 293,303; di comandamento 105; di condoglianza t 19, l7l, 309; di cortesia 104, ll I ; dissiggiltata 60; esecutoriale 54, ll2, 298; di donna 273; (edizione) 2E6 o. Peranda; fenesbata 224; gratulato' ria 126, 184, 200, 257; intercettata 212-3, 225-6,229, 234, 239 (maestro di) I l0; di negozio 105; (norme di scrivere) 105 o. Peranda; di preentazione ll5; di

u. Torre. lameria (arma) 14, Iancea (araa) 14.

L,amanna

Lancellotti Scipione, card. tEO, 276. Lannoy Carlo, generale di Carlo [Vl 40-1. La Noue o. Noue (de la). Lans'Le-Bourg 207' Lanza Ottavio, conte lanzichenecco 40,

di

Mussumeli, duca

di Trabia 290'

42, 215'6' 221, 235,242.

Laocoonte (gruppo di) 325. La Rochelle (rocca Presso) 222. Lauilonensís (monastero

di S. Marcello) 256 o. E'

Caetani'

laurea (cerimonia per) 127 u. Caetani, uuiversità' Lausach (nonsignor di) 94. Lautrec (di) o. Foi: (di). Lazzaro (gran maestro di S.) 96'

Lecce I I

e

Francia

55;

contro

Leula (da) 98.

il

turco

129, 136-5, 143, 160, 283, 300-1,304'5, 3lO'2; contro la Riforma in Europa 230; austro-Polacca 307; cattolica u. Francia. legali (pareri) I' 16, ll0. legazione 108: di Bologna lE3'4, 193'5; in Francia 79-80' l8g-254, 264, 266-7, 302'3: ín Polonia 183, 281, 285,300-13,324 a Siena 54, 64; u' Caetani, Carafa, croce, diario, ingresso (solenne), istruzione, Moro'

sini, Dutrziatufa, Prelati. 315; (corpo) 279 u. Filippo 66, lO4: Ieggî (studío àellel l2l.

legge 124, leggenda

152, l7l, 242, 330 u.

ll e III;

(dottore)

V,

Martino,

Celestino

Leonardo delta Matina (S.), abazia dell'ordine di S. Maria dei Teutoni, in Puglia I I I' l2l, 166'7' 178, 231,

;

(amministrazione)

37, 39, 55' I 15

libello 223, 229, 234-5 o. stiralibraio 209 u. Nivelle; Iíbrcrí 125. libri antichi l2l o. maaoscritto; proibiti (indice)

o. car-

12ó;

libro

u.

Cesi

mastro 104. Liceo Musicale o. Bologna. Liccùene Rubeaquensis (Corrado) u. Theatrum. Liegi (vesc. di) o. Baviera (Ernesto di). Ligorio Pino (perizia di sculture) I 7l .

Lille (forti ài) 247. Lincei (Accademia dei)

ll0, ll4-5;

(fondatore)

Federico.

Ninfa, telepatia. legname per galee 160; Iegno (díeta col) 108. Lella (J. de), cuoco di Guglielmo Caetani 10. Lellis (Carlo de), scrittore 32. Lenoncourt (Filippo de), card. 19E 9, 2Ù9. 214-5' 222'3, 259.

280-l

324. lettiga 4, 34, 116-7, 214, 257. letto da campo 66-7; da viaggio 30E. levriere 5, 53 o. caccia. libbra (moneta) 16, 19-20l' (peo) none, colobrina; olio, pepe.

l.

lectatoli o. Serrroneta. lega o. Cognac l tra Chiesa

raccommdzione 229, 234, 247, 253,288; (registro' volume di minute) 105; segreta 73; di sovrani ll0-l; (stile) t-2, 203; di uff,cio 105, 276; (esercitazioni epistolari) 46, ll0, 180; (cucina) 202; lettere in rilievo

o. Monti, Torre Lamanna,

Vi'

língua (ottenet) 144; o. nomi di singole nazioni Lione 6t, 194,203-4,207,209'll ' 219-4' 222,233, 260; (arciv.) 201 u. Espinac(d');'(chiesa metropolitana) 209; (capoione) 208; (fortezze) 209; (governatore) o. Savoia (Enrico di); (lettere) 203; (porta) 209; (rioni) 203; o. ingresso (solenne). líquot (infrascítusl 282 o. ricetta. lite, eusa: per il patrimonio della ontessa di Carpi 62; pet guardia nelle toni ?9; fra Caetani e Pio di Savoia 128; fra Caetani Onorato VII e Mazzoleni Attilio 130; per il lago di Paolagg; Caetani-Colonna per la dote di

la

Agnesiua Colonna 15E.9;

per la

spiaggia

di

Fogliano


DOMUS CAIETANA

372

luogotenente :

Iite, causa:

99, l3O, 159; per le sorgenti del Ninfa 169; per il matrimonio Peretd-Guevara 290; Íta sezzesi e sermone' tani per te acque 329, 331; ha i Caetani e Sezze per i confini dei territori 330; u.

Livorno

procedura.

l0l,

137. livrea I 54; per investitura 79. Lodi (vesc. di) u. Bassiano (S.). lombardi (coloni) ll o. Cisterna; Iombardo (more) 180. Lombardo Matteo, apo mastro, in Sermoneta 65. Lomellino (mons.), commissario della Camera Ap- 196,262. longevità 324. longobarda o. scrittura. Longueville (duca) u. Orléans

(d');

d'armi, Enrico

Lussemburgo-Piney (duca di) o. Bourbon d'Orléans (F. d"). lusso (regolamento sul) 279 u. prammatica, polacco, spagnolo. Iustratore 326 u. Giovanpietro. Luzio, capitano di Bonifacio Caetani 87.

Mu""uro"

(tenute

di) 84,

7

ù. Alflitto (d'). macchia 53, 216, 2B3,3ll; o. Caprolace, dogana, Eschido, Macchia

Paludi Pontine, San Biagio, Santa Croce; nacchia (aIIa)

(madame de) o. Gonzaga,

o. duello.

Lopez o. Gaetani di Toledo. Loredana, galea veneziana l4E. Lorcta 215, 260. Lorena (Elisabetta di), rn. di Massimiliano

macchina infernale 249, Macerata (moneta coniata

I

di Baviera 290.

Lorena-Guisa (di): Carlo, card. 6l-2, 79, 94. Carlo, di Francesco, duca di Mayenne, detto

di

lwy 232, 235; comanda truppe del Farnm 252; (6gli) 2177 @) o. Savoia (Enrichetta di); (ericatura) 229' Carlo (di Claudio Il conte di Aumale), duca 215'7' Carlo, di Enrico e Caterina de Clèves' principe di Joinville, prigioniero del Navarra 212' 231' Caterina Maria, m. di Luigi tl de Bourbon, duchessa di Montpensier 21 7

;

(caricatur

a)

229

',

a Blois 169, 216; (n.) Clèves (Caterina di)'

Enrico, di Carlo di

Mayenne, ostaggio

moneta (chiese).

Madrid (cattedrale) 296; (Co*es) 288 ; (grandi dignitari) 278 ;

u.

Escuriale.

madrigale del Tasso sulla cisterna di Bologna Mad ruzzo, Madrucci, Madruzzi :

di

mercer.ui 221'

6l'2.

Luigi, arciv. di Reims, card., ucciso a Blois 169, 201'

Lorenzo (S.) o. Escuriale, Roma, Sermoneta ("hi*)' Loreto 175; (monticello) l7l ; (Madonna, S' Casa) 25,

164'

':2,4i:,250,313; (artista) u. Calcagni; (legato del card' Nicolò Caetani ai canonici) 175; (pellegrinaggio) l7l; (sigi[o) I 75. lorÍca (arma) 14. Lottieri o. Sm Lottieri. Lovatelli Nena (contessa) 169. Lucca (marmo dt) 270. Lucciali, Oulouch-Alì, detto al-Fartas, il tignoso (vicende giovadli) 96, 147, 16l o. Galeni Dionisio; (olferta del principato di Rosaro) 160; pascià di Algeria' a Lepanto 149-50; capitano di Tripoli, alle Gerbe e a Tri'

l8l.

Cristoforo, card., di Trento 74. Ludovico, carà. 256, 263-4. Maenza 26, 86; (estello) 318; (chiesa collegiata) 22i (cap' pella di S. Antonio di Padova) 22; (occupazioae) 31, 70, 85 (signori di) u. Caetani; (truppe) 87. Maenza (Giacomo

'

Claudio (di Enrico I), riceve a Troyes il legato Caetani 216' Euico I, .le Balafré principe di Joiaville, duca di Guisa,

a) 256.

Màcon 214. Macque (Giovanni de), compositore musicista belga lEl. Maderno Carlo, architetto in Roma 325, 327. Madonna (immagine della) l4E, rl. Loreto, modi di dire, Ser-

Umena,

luogotenente generale in Francia l9O, 198'9' 204' 2lO-5, 217,221.2; (coúetenza col legato Caetani) 220-l; ic-eve dal legato 50000 scudi Z23;sconlttoad

Francesco, duca

Francia, Italia, Roma, Sermoneta, Ter-

lupi (caccia ai) 283,

Orléans (d.).

pugnalato

ll,

racina.

di), portiere della

rocca di Sermoneta 25'

maestà (delitto di lesa) 9; (titolo) 279. Maestricht (operazioni militari verso) 250.

mastro o. Aenzio, Agostini (d'), arma, erimonia,latino,lettera, maggiordomo, Manuzio; di camera tr. Chiesa: Aicua 234 o. Americi, Bellomo, Capocci, Gaglia, Caetani, Pierleoni, maggio (festa del primo) 303' maggiorasco u. Caetani (fedecommeso).

maggiordorro I I l, 153 rr. maestro di casa, Pliego (conte di); del papa 45. Magi (adorazione dei), gruppo statuario 326. magica (studio àella) 294.

Magístti Cíccl: Angelo, di Stefano, di Sermoneta 9. Belforte 9. Magnacarne

V.,

stafÉere

di Guglielno

Caetani 10.

Magnifico (appellativo di Signor) 276. mahoní 147 u. gale'-e. maiolica (nattonella di) I 16Maisse, ambasciatorc

di Enrico IV a Veoeúa 204'

Lucerna 261

Majorca ([glia del vierè di) 160; (m) u. Pannilini' mak pntca auslera, ilulcia (pianta) 20. qalaria I 16, lU, 332, 334 ú. Caetani, Paludi Pontine; (fata

Luciani Sebastiano 102.

Malaspina:

poli 16l o. Paanilini. Lucemburgo (mons' di) o. LussembrngePiney'

; (nunzio) 259 o. Paravicini O' CaPua (cattedrale). u' (S.) Lucia Ludovico il Bavaro, saccheggia Cisterna 116. Ludovico Piero, da Bassiano, prigioniero in Sermoneta 319.

della) o. Ninfa. ..., marchese' nella spedizione di Cipro t32. Gernaaico, vesc. di San Severo, nunzio in Polonia 301,

305, 307-6.

lue o. siÉlide' lumachella (colonna di) 326. lume (divieto di girare senza)

82; luminaria 48' 16? u. in'

gresso (solenne), matrimonio.

luogotenente

67, 108, 115'6, 133, 174, 248,256, 258-9,282'5' 294, 298' 302; u. epide'

malattia, male, morbo, infermità

E7-8, 104, 266t o.

Caetani, Chiesa, condotta

'

mia, medicina, superstizione; mal caduco Neaples, mal francese o. si6lide.

3ll;

mal de


Indice dei nomi maleficio (procedura per) I 5 o. processo. Malosso.J., staffiere di Guglielmo Caetani 10.

Malta (cavalieri di)

(navi) 1443

II5

i

massacrati

(capitano)

149;

a Lepanto

martello cardinalizio 209. íqg-SO t

(stendardo dell'ordine)

I 50.

Malterra T., pittore, a Valvisciolo I 18. Malvezzi Piero, comandante delle lance, contro Ferrara 284. Malvicini Fortunato, marchese, in Francia 213-4' 216. mandati di credito 2221 di pagamento 2?32 o. Caetani. Mandina Benedetto, vesc. di Caseria e Tropea, nunzio straordinario in Polonia 301, 305,307. Manetti lacobo, di Brescia, mastro fabbricatore in Roma 36. Manfredi Muzio, segretario di Onorato Caetani, a Lepanto

138-9, t48, 150. Manfredonia

lll,

in Sermoneta 65. Manna (della) u, Torre. Mans 214. Mansfeldt (Carlo von), conte, in Ftancia 252; comandante degli imperiali in Ungheria 300; (rnorte) 301. Mantova 103, l8l, 303-4; (ambasciatore) o. Brumano; (Ar. chivio di Stato) 3; (marchese, duca) u' Gonzaga.

l22i a

Yenezia

123. Manzuoli-Sforza Giulia Veronica ll4; (m.) u. Cesi G. Maometto llt, sultano di TurcHa, contro Vienna 301.

Marca l3E. Marcello (S.) u. Laudonensis, Roma (cHese). Marcello II pp. (veneficio, morte) 69-70, 73-4. Marchísíno (Lucas Antoníus) da Montls Petrus de AIígís, nella rocca di Sermoneta 33. Marciano (disfatta di) 67. Marco (S.) u. Roma (piazza). Marco, maggiordomo di Guglielmo Caetani 34. Marco Aurelio (dedicazione della colonnadi) 185. Margherita di Savoia (nave), a Lepaato 149; u. Savoia. Margherita (Maria) o. Austria-Stiria (d'). Maremma (re della) o. Valenti G. Margani (famiglia) 5, 23. Margot (la reine) l9l u. Valois (Margherita di).

Margotti Girolamo, con la legazione in Frarcia, card. 194. Maria (S.) u. Cracovia, Grottaferrata, Norma, Roma, Sermoneta (chiee); in Abate u. Capua ; Maggiore o. Ninh, Rona (chiese); della Vittoria o. Sermoneta (chiee); de Griptis (mon. di S') 256; da Pattano (mon. di S.) 256 o. Caetani; della Sunerca t I ; dei Teutoni (ordine)

I u. Leonardo (S.). etc. o. nodi di dire. Maria Stuarda. regina di Scozia 165. Marino 29, l53,2EO; ospita Carlo [V] 50; (cavalleggieri di Bonifacio Caetaai) 7E; (truppe) 39; matir.esi 42. maritale (cognome) 86. Marittima u. Campagna; ("""t.llD 4?, 89 ; governata da Cae. . tani Bonifacio 90; (guerra) 87,9O; (duna) 330 o.Paludi Pontine. marmo ,.

antichita (scavo); píiloctoso 326.

maront (alpiai) 207.

Marsiglia 268. Martelli Giovanni Battista, medico 67.

Massimo

4l:

..., m. di Colonna Virginia 86. Domenico 4l; (6eli) 42; nella sped. di Cipro 132, 138. Lelio, signore di Rossedi 8ó, I 38, 31 5 ; (m,) o. Savelli G,,

Marcantonio, o Girolamo,

di

Lelio, fratricida 315.

mastro ú. corriere, fabro, libro, Manetti, muratore, scarpellino ; (generale) ,. poste; di campo generale in ltalia 290.; generale di ampo 284 o. Pietro Caetani. mastrodattia u. Napoli (nunzio di). Mastro Pietro (fosso di) 130. Massucci Nicolò, segr. del card, Caetani Nicolò 168. matematica (studio della) 294.

M anuzio:

II

51, 125; mascaft 48 u.'t€atro. (caratteristica dei) 120; (stemrna)

maschera

Luca (veneficio) 315.

Mangnone Giovanni, architetto,

Mafia

Martinelli Canillo, congiurato, prigione a Sermoneta 74. Martino di Monti (S.), nel Mantovano 103. Martino V pp., per le Paludi Pontine 330-1. Martino (leggenda di re) 330; o. Rio Martino. Mailíno (maestto), oehlaro, a Pasquíno in Roma I18. Martinori E., autore della Genealogía dei Cesi I13. Martorelli (Teabo stoico ilella S. Casa Nazarena) 155. Maruggio, commendatario di Polizzi 259. Massanolo (l), in Puglia I I l.

Eufrosina.

166-7.

Manfroni Camillo 194-7, 2OO,203, 207.

Aldo, stampatore, di Bassiano 21, 122. Paolo, di Aldo, maestro dei Caetani

37?

Matera (arciv.) 58 o. Saraceni. Matina (della) o. Leonardo (S.). matrimonio, nozze: (nel sec. XVI) 51,93-4, 129-30,272t (nello scisma) 16; (lite) 290; (reale) 299; (sanzione) 201

;

(capitoli)

33-4,94, 272-3i (cone{o) 34, ll0,

88,94,273i(testa, dono) 4l-8, l13, 274; (trattative) 273; di vedove 14; (vita coniugale, hmiliare) 53, lO4, 110-16, 257, 282.3; o. modi di

l13;

(dispensa)

dire.

Mattei: Girolamo, card., 184, 236, 302. Pietro Antonio, debitore di Camillo Caetani 35. Matteucci Girolamo, vicecanerlengo, govern. di Roma 261. Mattia, imperatore u. Absburgo (d'). Mattina (della) u. Leonardo (S.). Maura u. Santa. Mauroceni (wd.) 201 leggí Épinac (d'). maumleo 165, 171-2. u. Caetmi, Capua, Cesi, Gaetani. Masena, Mayeune (dane di) 222, 225t (duca di) o. Lorena-Guisa (di). ffi."rliai Lorenzo, col legato Caetani in Francia 194. Mazzoleni Attilio 130, Mecenate lE5 o. Caetani Enrico. medaglia 229, 28Oi di argento, orc 162; medaglione I 17; di cera su ebano 300; u. Indice lllustrazioni. mediales

o.

Sermoneta.

Medici (de') u. Leone X: Caterina, regina di Francia 6l-2, 79, lll; (autografo) 62; (consanguineo) u. Gaddi; (n.) u. Enrico lI. Cosimo I, dua di Toscana 66-7, l2l; gmduca, aoleggia galee a Pio [V] 137-8, l4O; (titolo di Altezza) 276. Cosimo

Il,

granduca

di

Toscaaa 2E0.

Ferdinando, card. 184, Riario. Ferdinaado

I,

grarduca

di Toecana 206, 257,276.

di S. Giorgio al Velabro 29, 34. Maria, granduca di Toscana 179, 184, 315.

Francesco, card. Francesco

206, 315; (aipote) u. Al.


374

DOMUS CAIETANA

Medici (de'):

Milano:

Giovanni dalle Bande Nere 30-1, 35. 4Oi (busto) 30. Giovanni Angelo, card. 96 u. Pio IV. Giuliano (bonifica delle Paludi Pontine) 33 t-4. Gulio, card. 38 u. Clemente VII.

di Cosimo, m. di Paolo Giordano Orsini 276. Lorenzo, duca di Urbino, per la bonilca delle Paludi Pontine 331-2. medicina 260, 282-3, 295, 29E, 3ll, 32E; (dottori) 294; medica (operazione) t08; (prescrizione) 282; ricerta per concepire 282-3 i coavo la peste 36-7; medícamentl Isabella,

2E2; medicazione (stanza di) o. galea; medico 36,67, l0B, I ló, 174, 285, 3tB u. Eredario Marco, Vitale; empirico 174; di Sisto [V] 195; dellacortedi Spagna 294 o. Almazan, Bastello, Vermegio; (diagnosi) I t0;

(parere)

67, 174:

(referto)

67, 294;

medicinali u.

piante.

Medina (duca di) a. Henriguez. Medina Coeli 177.

" Me

expediam

melancolíco

58.

"

272 o. Pietro Caetani; (huno) 2E2 o. si6lide.

di) 55. (dioce":i) 292. Mellini Giangarzia, nunzio in Spagna, poi card. 283 Porzia.

lll;

Melo (monte meloni

/i la),

presso

il

29llo.

Circco 98.

di

Sermoneta 160. Melun (conquista di) 238.

212-3,229,263,

285, 28E-9 t memotandum

230,

Mena o. Umena (duca di). Mendola (distruzione di) l2E.

Mendoza (de):

Fnncesco 160. Giovanni, assume il cognome Pannilini 160. miniato (codice) 135 ; (iniziale) 13, l7, 32 ; miniatore u. Clovio G.; miniatura 6. ministro u. Caetani, Colonna, corte, Filippo II, giustizia, legato; (primo) 291 o. Filippo III, Gomez de Sandoval. minorenni (protezione di) 19. Minori (ordine dei fuaa) 227. Mirabeau (signore di) 214. miracolo 266, 326, Miranda (conte di) u. Zuìiga (de), mbcha (oleum de) 282 u. medicina.

mísura 283 o. medicina. Mocenigo Marcantonio, vesc. di Ceneda, col legato Caetani in Francia l9l, 194, 218-9. Modena 264. modi di dire, proverbi: tomaní patroni etc, 46-7; piantar

53; a chí serpe mozzica etc. 72; Fuor Maúa iIeIIi Chistiannl 89; haoet íI danno e ll'ínganno l3l

1

fiche etc. 133; fale bene per'ooíl 154 slu con Ia cappa etc. 203; oíoa cht oínce I 224, 232; la bocca è stata aperta 244; frugalità di un camaleonte 253

Bernardino, ambasciatore della Spagna 242i (catiatr:ra) 229. 225. Mendoza (de Cabrera mentita 275-6,

aPai$ 227,

di Filippo II (ettere

Giovanni, ministro

y) o.

278 o.

229,

Henriquez.

sfida.

97, 136, 214,222,30ó;

mercantile o. bastimento,

263;

t allí caoallí ma$î elc. 254; boccone da ch| fa lI papa non Io gode 264; ptoce'

aIIa castíglíana 265; sulla nunziatura di Spagna' 287; su Cracovia 306l' ìnbotlursi anozzeelc.3l2; sa Vienna e Polonia 312.

Moldavia (guena in) 304. Molina, scrittore spagnolo 2E9. Molli G. (articolo su Lepanto io Cosmos) 142. Monaci (ago de'), o Fossella 24,

(mons. Giovanni), prefetto Biblioteca Vaticana 17.

mercedi (caccia, concessione) 28E, 290-1. mercenario

bolognesi dere

intercettate)

naYe.

Mereti

Minadois (da):

stímarc quanto le

25E.

mercante

Millini o. Mellini. l0l, 132, 249,318; o. Veroli.

mina

carote

Memorcnsí u. Montmorency. memoriale

21"5 u. Aconato. Milazzo 140. milite, socio del capitano di Sermoneta 25; milizia u. esercito. Milizie (torre delle) 26 o. Roma.

mirira 2E2 u. medicina. mlschì o. partirnenti.

Meldola (questione

Melfr

verno) 103-4 rr. Gonzaga (Fondo); milanege (gentiluomo)

u. baodito; (giuramento) 258; (paga, stipendio)

222, 264; della lega cattolica in Francia 221; del duca di Mayenne 232; del papa 87; svizzerc 216, 259, 261 -2; tettorc 216. mercimonio u. cariche, grazie, pensioni. mereurio (composti, cun) 282 o. si6lide.

Merooíngt (regno

dei) l9E.

Mesagne (tenuta delle) I I ; (prcciugatneatol 333, 335 o. ludi Pontine.

Pa-

Messico 314. Messina 139-40, 153. mestruo 282.

Mebopolb Regní o. Cracovia. Meulan (rosedio) 221.

(fra Gregorio), rimedio contro la peste 36-7. Michele Arcangelo (S.) u. Sermoneta (chiee). Mido'Guglielmo, scultore fiammingo 325. Mezzocapo

Milauo 43, 102, lO9, 194,259, 264-5, 290; (governatore di) u. Aragona (C. d'), Gonzaga (F.); (scritture del go-

330,332'4

o. Paludi

Pon'

tine.

Moraco 257. Monaco, guardiano di Guglielmo Caetani I l. Moncada Ugo, viceré di Napoli 43-45 t (n.)

(F.

u.

Morbul

dD.

Moncenisio 247 ; (valico) 207. moneta: coniata da Enúo Caetani 183, 185; dellasede vacarte 256,262i toro 303; falsa 23' 27Monferrato 61.

Monopoli I I l. Montalto (card.) o. Peretti. Montargis 231.

Monte Caetano I I l; del Camerlengato t84; di Pietà, in Sermoneta 58.4.

Moate (Filippo del), musicista l8l. Monte (Giovanni Maria Ciocchi del), card. 50, 60 u. Giu'

lio IlI. Monte Argentario (fo*ilizi) 97. Montebello (marchee di) 90 o. Carafa Antonio. Montecavallo u. Roma. Montefortino, Artena (rasa al suolo) 86.


Indice dei nomi Monte Giordano o, Roma (rioni).

Napoli:

Montelanico (arsa) 88. Montemarciano (duca di) u. Piccolomini, Sfondrati. Montepeloso (vendita) 27 3. Monteroduni (con6sca) 7; u. Affitto (d'). Monterosi 200. Monterotondo, minacciato dal Valentino 33; (signore) I 14;

u. Orsini. Monti Federico, amministratore di S. Leonardo I I l. Monticchio (presso Sermoneta) l l, 168. Monticelli (signore) ll3-5 o. Cesi. Montigny (barone di) 295. Montilio Marco, perito 333. Montmorency (Enrico I de) l9B, 210. montoni (mandre di) 244. Montopoli (A. dD, familiare de' Caetani 10. Montorio (conte di) 79 o. CataÍa. Montpensier (damadi) 222,225,229 o- Bourbon (de); (duchesa) u. Lorena-Guisa (di); (principe) 198 u. Bourmorbo gallico o. sifrlide.

Morbul (Francesca di), vice regina di Napoli

43; (n.)

o.

napoletano (barone) 124.

Narni 2E4.

di) u. Albret (Giovanna d'); Navarra, Navano (il) o. Enrico IV; (ambasciatore preso Sisto V) 202 t navarrista 196, 201, 21O,234, 243,264; navatrista (il) 23E o. Mocenigo M. nave (descrizione) 147-E; u. Chiesa, corsara, cristiana, galea, Navarra (regina

galeazza, genovese, Malta, Spagna, turca; ammiraglia

o.

Doria

Mucanzio:

di cerimonie 303. Giovanni Paolo, diarista 303, 306, 3ll. mula: cardinalizia 159, 200, 208-9, 30i2,305' 309; (fini' merti) 226; (incisione) 217; (rapina) 214; (cavalcata) Francesco, maestro

2E9.

Muratori Antonio Lodovico 177, 317. Mureto Marcantonio, umauista 172; maestro dei Caetani 180. musaicista o. Rosetti P. nuscí 282 o. medicina. musica: incisa nella gCasa del Cardinale in Sernoneta 32, 34; canto liturgico 35; {opera) lEl; nusicale (stru-

mento) I I 3 ; musicista (compositore) (Giov. de). Mussolini Benito

335;

l8l o'

Macque

(canale) 332, 334 o. Paludi Pon-

tine.

Mustafà, schiavo dei Caetani 107, 153. mutilazione 16, 19. Muziano Girol"-o, pittore 155 o. Sermoneta (chiese).

16.

Nanni Antonio, s€gretario dei Caetani 247. Nancy 260-1, 264.

I, l0l;

I

36;

capitana

u. Aly,

5I

Caracossa,

Colonna, Dalì, Doria, galea, Malta, Pertev, Savoia,

147;

(noleggio)

268;

148; (ponte) 147-6,152,249; (sperone) 134-5 o. cosmografia (libro di).

(padiglione)

147

i

naoígare

Ercole, sergente in Sermoneta 25-6, 29. Mariano, capitano di Basiano 7l-2, 74. Negroni Alessandro, a lrpanto 139. Nemi 98. Nemours (dama di)

Nettuno 59, 89,

napoleonica

222,225; (duca di) o. Savoia (C. E.

274;

contro

i

(epcal 323.

Napoli passím.' (arciv.) 180 o. Capua (A- di); ("tticb*i" di fortezza) 139; (awisi) 62; (Castelnuovo) t69; (Consiglio Collaterale) 251; (galee) 270; (feste a C.arlo V) 48; (gergo) 276; (guetta contro) 3-5, 7,4O-1,7E, 80; (mastrodattia del nunzio) 286; minacciata dalla lotta

dD.

97;

(ribellione) 84; nettunesi 93, 159 o. Fo-

lpirati

(rocca) 81, 97 ; (spiaggia) 96; gliano (pesca di). Neueuar (Adolfo conte di), in Fiandra 250. Nevers 210, 213,231 3 (duca di) u. Gonzaga; (duchessa di)

o. Clèves (de). níbbío (coda dÍ) u. tenaglia.

Nicodeuri (i) 25: Cola, congiurato e suppliziato 23, 25. Nicolò, congiurato 25. Nicola (S.) u. Sermoneta (chiee). Nicola (fra), abate del cotrvento di S. Bernardo in Roma 325. Nicolai Nicola Maria, autore de Boníficamentí delle Tene Pontíne 329, 331, 333-4.

Nicolò (S.) u. Roma Ghio.). Nicolò (mastro), contratta rcavi col card. Sermoneta 162. Nicosia (aciv. dt) 34 o. Orcini Aldobrandino; (difea e saccheggo di) 90,l3l-47 (gentildonne a Lepanto) l5l. Nieswi€z (di) 305 u. Radziwill. Nimega de Gheldria 250. Ninfa (leggenda) 330; (statua) 329. Ninfa (crotello) 23; venduta 14-15; (campana) l16; (comune) 13, 15; (cartiere) 169 ; (chiese): S. Maria Mag(ferriere)

Napoleone

ausiliaria

giore 168; S. Pietro 169; (nanifattura di corde)

Muzio, capitano spagnolo t43.

No-og Sirum

;

'l

Negri:

Moncada (di).

Morea (bellerbey di) lól u. Pannilini. Moresca (torre della) lOt. Ivlornay (Filippo de), " seigneur du Plessis-Marly , 222' Morone Giovanni, card. 103. Moroni Gaetano (Dlz, EccI.) 36, 60,327. Morosini Gianfrancesco, card., legato in Francia l9O, 192, 201, 207, 213, 223,236 u. istruzioni. Mosorello (fosso del) 332 o. Paludi Pontine. mozzetta (uso della) 307.

..

66; (palazzo di Orsini Lelio) 274; (piante importate) 20; (prigioni) 274i (vicerè) o. Castro (de), Colonna, Guzman (de), Moncada, Pacheco, Ribera (de), Tellez, Toledo (di), Zufiiga (de); (titolo di Eccellenza) 276i (vice regina) 43 u. Morbul (F. di); (banditismo nel regno) 315; (S. R. Consiglio) 180, 229, 234, 273; feudo della Chiesa 124; (gran contestabile) 90 u. Colonna Marc. ; (valuta della moneta) 87 ; (nobiltà) I B0; turca

veneziana; (catena)

bon (de).

Mucante,

375

ll

;

ll;(6laturadellalana) ll; (6latura del feno)

169; (fontane) lóE; (giardino, orto) 166, 172,274; (lago) l6E-9; (nole) I I' 15' 89, 96; (nortellato) 321 ; (palazzo conunale) I I ; (rocca) 168, 317; ninfani esenti da gabella 14. Niofa (6une) 168-9,331; (derivazione Àel) 333 u. Paludi Pontine.

nipotisoo o. C'regorio

XIII,

Paolo

III e lV.

Nivelle, libraio a Dgionc 209-l0t arrestato 216.

Ni-a

(tregua

di) 50-1.

nobile: a l.epanto l4E; (titolo) 277-8; (asilo a banditi) 315,


DOMTJS CAIETANA

376

opuscoli (collezione

nobile: 317

I o,

fiorentino, italiano, polacco, spagnolo, venturiere,

veneziano; nobiliare (privilegio) 27E; (questione) 276' (rivalità) 93 u. italiano, titolo; nobiltà 272 o. Francia, Germania, italiana, olandese, Parigi, polacca, rornana, Safagozjza.

Nogaret de la Vallette (Govanni Luigi de), duca d'Epernon I

9E.

Noisy 238. Nola (conte di) 34 u. Orsini, Norma (castello) 23,26, montesi 23; ceduta

317;

(chiesa

di) 229 o. libelli,

Chàlon (de). ordine cavalleresco 94, 183, 288 u. Alcantara, gerosolimitano, Malta, Tosone d'oro; sacro l2l, 256; religioso 208, 217 o. Minori (frati), Portogallo, Spagna; (genercIí degIí Odíni íncensa!í) 124. orefice u. Paracha. Orléans (Enrico d'), duca di Longueville 2ll, 231,235-6, 245 1

70,74, l69i

riedificata

da

pie-

neta 7f ; (distruzione) 76, 82, E4-6; (fortifiwioni smantellate) 86; (mura, muraglia) 76, 85t (tocca) 72, 74, 65; (artiglieria) 76-7; (saccheggio\ 317; (soldati) 72, 76; (tenuta, territorio) 23, 169; (torretta e palombara) 23; (signori) u. Caetani di Maenza. Normandia 220, Normandia (vini di) ó I .

Nostuni I I l. Noue (Francesco de la), detto Bras de Fet 235, 241. Novara (vesc. di) u. Speciani Cesare.

propaganda.

di) u.

(a,) u. Gonzaga

Ornano (Alfonso Corso

ai C, di Maenza 3l ; (capitano) di S. Maria) 23; in, conflitto con Sermo-

nucís muscata (oleum)

Orange (principe

Caterina.

d'),

capitano del Navarra 208,210, 260. orologio: di Rosenberg 258; su campanile 306, oroscopo I 10. O rsi n i 5, 21,

53, 66, 93, 120, 138, l7 6, 281, 291 ; condottieri 37; conniventi coi banditi 271 ; contuo i Caetani 246-7,274t contro i Colonna 38-9; favoriti dalla Francia 94-5i dalla Spagna 299; (feudi) 32; (ramo napoletano) 124; (precedenzedegli studentia Perugia) 124, 127; (titolo di Eccellenza) lEZ,275-8; o. grido di guerra :

..., duca, padre di Pieto 124,

282 o. medicina.

NuÀez u. Guevara (de). nunziatura (assegni) 268; in Germania 195, 255-67,304, 308 u. Speciani C., Visconti A.; in Spagna 108, 254,

257-8, 263-5,287-99 o. Caetani C., Grassis (de), MelSega, Speciani, Taverna; (uditore) 287 o. Bor-

lini,

C.; nunzio apostolico, pontifrcio l3l, 289; (famiglia) I94 o. precedenza; (libe*à di azione) 258; in Lucerna 259 o. Paraticini O.; in Napoli 293 o. Aldobrandini G.; in Polonia 305,307 o, Caetani E., Malaspina G., Mandina B. 1 in Portogallo 297 o. Taverna F.; ghese

a Torino 180, 290 o. Riccardi G. C.; a Veneúa 152

Aldobrandino, arciv. di Nicosia 34. Bartolomea, di Napoleone, m, di Bart. d'Alviano tt3-5. Camillo, coatro Parma 57-8; difende Roma 63. Caterina, m. di Onorato III Caetani I l. Cecilia, m, di Albe*o Pio di Savoia 47, Cornelia, di Virginio, duchessa di Ceri 109. Eleonora, m. di Nicola II Caetani 7, Eleonora, di Paolo Giordano, m. di Alessandro Sforza, duchessa di Segnri 277. Felice, m. di Marcantonio Colonna 183. Felice Maria, di Ferdinando, m. di Pietro Caetani 273-5,

278, 281-3. Ferdiuando, duca

di

G'ravina

273; (m.) u.

Gesualdo Co-

stanza.

Flavio o Fulvio, card. 124, 195. Giordano, con la legzione in Francia 79.

o. Facchinetti. Nuova Spagna (0otta della) 300 u. America.

Giordano, signore

di

Monterotondo

ll4;(ur.) u. CesiEr-

silia.

Obbfigo o.

cortesia.

occhi (malattia agli) 285; cataratta l0B o. Peranda; d'argento 167; occhiali di cristallo da montagna lOE.

Oddo della Fara: Giovenale, agente

Caetani.

di Camillo Caetani 41.

Tiberio, cancelliere dei Caetani 40-l casa

Olanda

, 44,51;

Giulio, contro Montefortino 86. maestro

di

E3; precettore ll0.

Odescalchi Paolo (mons.), offesa personale 16, 19.

246; Sette

Giovanni I 14; (m.) u. Porzia ... Giovanni Antonio, comandante contro Ferrara 284. Giovanni Franc*co, di Ludovico 29, 34; (n.) u. Ersilia

a Civitavecchia 138.

Province

Lelio, di Ferdinando 273-4. Ludovico, conte di Pitigliano e Nola 34,

di

in

Roma 247, 315. (n.) Avalos (... d'). Napoleone, signore di Bracciano I 14. Olimpia, di Giovanni ll4; (n.) o. Cesi Federico. Orazio, ucciso a l*panto 132, l5O. Orso, di Pitigliano 87-8. Ottavio 55. Paolo (tenute in Bracciano) 82. Paolo Giordaao, signore di Bracciano 177, 276-7, 3l5t (n.) o. Medici (lsabella de'). Pietro, studente a Perugia 124. Raimoodo, ucciso in Roma 247. Virginio, uaiso a Lepanto 109, 150, 160-l; (f.) u. Cornelia; (schiavo) o. Pannilini. Virginio, di Paolo Giordano, duca di Bracciaao, grande di Spagna 274-E, 280, 292,317; (rn.) o. Peretti Flavia. Orsini Raffaele 166. Ludovico, fautore

banditi

Maria, sorella di Ferdinaado 274;

Vilre

253

i

olandese (nobilta)

295; (papa) 36 u. Adriano VI. oleum o, olio. Olevola (bocca), presso CiÌceo 332,335; (tone) 334

o, Pa-

ludi Pontine. Olgiati, comanda la Reina a Lepanto 139. Olica (duca di) 305 o. Radziwill. olio contro la peste 36-7 I oleum belzuíni, de mírcha, nucís muscata, sambucínum, storacís 2E2 o. mediciua. Olivares (conte ù) o. Guznan (de). Oliveriis (Benvenuto de), pronotario apostolico 50.

Olivieri: Marcantonio, scultore 326. Pietro Paolo, scultore 325-6. Olschki Leo S., libraio 136.


lndice dei nomi Orsola (ritratto di S.) 266 o. Clovio. Orvieto (Clemente VII in) 45; (governatore di) 280, 303;

o. Caetani Bonifacio. lll, 167 o. Leonardo (S.).

ospedale

Ossero (vesc. Ossuna (duca

di)

179 u. Garzadori.

di) u. Tellez. ostaggio 44, 221,261; di catdinali 45. Ostia 5, 84; (rocca) 97. ostia consacrata 218; (miracolo) 32d.

377

III pp. 48, 51,60,7E; con CarloV a Bologna 54; periCaetaoi 50,54-6, lll; contro iColonna 59; (6gli illegittimi) 52; (nipotismo) 4E; (busto, e6gie, quadro) 49, 57, 59; (morte) 57-8 u. sarira. Paolo IV pp. 30, 69, 70,73, 75, 78, E6, t68; per i Caetani 74, Bl I contro i Colonna 79, 87; contro MontePaolo

fortino 86; (nipotismo) 79, E7 ; (politica) 73, 78, 80, 82, 84, 90; (efhgie, statua) 79, 95; (morte) 76, 95, I

03.

V pp. t 70, 280 u. Borghese

Otranto 132, 167.

Paolo

Ottavianis (Bartolomeo de),. ministro dei Caetani 164. Oulouch Aly u. Lucciali. OrfoÀ 247. O:cia (isola) 144.

Paracha Giovanni Antonio, orefice

Camillo.

in

Paravicini Ottavio, nunzio in Lucerna Pardo, messo di Filippo ll, 229,

Roma 325. 259; caré. 302.

Parigi passím

.. (assedio) 210, 221, 227 , 234-5, 237 -9, 241-5, I ; (autorità) 242, (il re) I 89 o. Lorena (Enrico I di); (Consiglio) 197-9 | (iSedici) 229, 235; (governatore) o. Cossé (C. de), Savoia (C. E. di); (Parlamento) 193, 203, 2l 2, 217, 226-7 ;, (Bibliothèque Nationale) 43, 57, 79,65t, (carestia) 241; (chiese): degli Agostiniani 227; Notre Dame 206, 217, 220,237, 245; Saint-Denis 267; Sainte-Chapelle, nel palazzo del Parlamento 226; S. Genovefa 242; (epidernia) 242i (tacohà teologica della Sorbona) I 90 I (fontana del duca di Nevers) 2 I I -2 ; (fortilizio di Chatelet) 217; (ingresso solenne del legato Caetani) 224i (metcanti) 222; (Musée Carnavalet) 239-4O; (Petit-Pont) 217; (pianta) 218; (prigioni delln

25

Paeheco di Villena Pedro, card,, viceré Padrona (galea la) 139.

di Napoli 7l-2.

a Lepanto 146. Paladino FranzÍscho 98. Palazzo da Fano, capitano e architetto 88, 90. Palazzo (tenuta), presso San Felice al Circeo 12. Pagano Cesare,

palazzo

o.

Acquasparta, Bassiano, ,Cfuterna, Roma, Vienna; Veroli; reale o. Cracovia.

comunale u.

Paleotto Gabriele, caÀ, 263. 86, 98; (signori di) 39 o. Colonna. Paliano (occupazione di) 39, 89; (duca) u. Carafa G., Co. Palestrina

lonna.

(la) 99, t59 o. Fogliano (spiaggia di). Pallavicini Galeazzo, a Sermoneta 5. Pallotta Giovanni Battista, card. datario 201, n6. Palma Antonio, di Riofreddo 327. Paludi Pontine u. caccia; (banditismo) 270, 316-7 ; (boniÉca) Palizzata

329 -3 5

; (architetto) u. Barocci, Fenizi ; (medicea) 331 -3

;

(dei Caetani) 333-5; (ídtaulica, ordinata da Sisto V) 182, 202; (espropriazione di tene) 331-3; (visita di papi) 281, 334-5. Panariis (Euscbio de), di Brescia, canc. di G. Caetani 28-9, 34. pane 98; con ossa macitrte 242. panegirico 185 u. Calvis (de), Panigarola Francesco (fra), vesc. di Ferrara e Asti, predicatore della legazione

in

Francia 194, 203, 206,

2ll,

222, 227,237,242.

Pannilini del Giglio u. Minadois (da): ..., di Giorgio, detta la sultana ló1. Caito Mustafà, primogenito di Giorgio 160-1, Caito Mustafà, detto Appiali, secondogenito di Gorgio tó|. Enea, discendente dai Todeschini, padre di Lucrezia 160. Giorgio, da Siena, rinnegato e corsaro (diario, lettere e sigillo) 160-l; (-.) o. Majorca (di). Lucrezia, m. di Giovanni da Minadois 160. panno lrcrso

34;

Pantanelli: - Onorato, di Pietro,

di

rcmanesco 34.

212;

(sobborgo Saint-Jacques) 21 7,

u. Parigi, polacco; (pseudo) u. Tours. Parma 4E, 207, 247,259; (duca) u. Farnese; (guerra, que-

36, 54-5, 58, 63;

panzeila (arma) 14. Paola (lago di) Il,99, Paolecso, capoguardiano

o.

Faroese

Al.;

Parnasso (monte) 144.

Paruta Paolo, ambasciatore veneto Pasqua 127, 212,233, pasquinata o. satira.

a Roma

27E.

236, 299.

Passau 303.

patsarum (testículí)

282 u, medicina.

(tributo di) 304 u. Acquapm3. Pastor Ludovico, storico 195, 257,289,315. passo

Pastore

(S,) o. Roma (chiee).

Patrmson Jéan, incisore 221. Patrica (presa di) 65.

Patrizi Pauizio (matrimonio del figlio) 274 o. Fano. Pattaao (mon. di S. Maria da) 256. Paulo (nar,trc), muatote 98. Pavia (battaglia di) 3E-9, 43. pavimentazione di strada 159. pecore (masseria di) lll, 167.

Pedeletto Paolo Felice, bandito 316. pellegrinaggio u. Loreto, Terra Santa; pellegrino

o.

con-

di

Sens, card. 198.

Peloponneso 144.

39, 55, E7.

pena E,

9, 10, 15-6, 19,20, 25,31,67,72,74-5,212,

275, 279, 283, 317, 322, 3232 capitale 9, lE-9,25, 27, 31, 43, 74, E0, 82, 173,176, 179, 192, 212-3,

l0l.3331 di G.

(totre) 97-8, 100-1.

Caetani

Paolino (S.) u. Capua (6ttedral4. Paolo (S.) o. Roma (chiese). Paolo ll pp., contro i banditi 3t6. 48.

(vesc.)

Parma e Piacenza (questione) 57-8, 60. Parma (Arco di) o. Farnese, Roma. Parma (canale detto di) 249 u. Farnese Al.

Pellevé (Nicola de), vcsc. Sermoaeta 100.

Sermoneta, storiografo

ll,

stione)

chiglia.

Pantasilea 52.

Domu4

Bastiglia) parlamento

ll.

3158, 322; forca 20, 134,315, 322; (remissione) 54. 95, 201, 2524, 263, 288, 290; (mercirnonio di) 314; t$a 94, 156, 158; o. Caetani, Filippo II, Sfon-

peusioac

drati. pepe (censo

di

una libbra

di) 330 u. sezzesi.


DOMUS CAIETANA

378

Pepoli: Giovanni, conte, di Bologna, I 79. Guido (mons.), poi card. 184. Peranda Giovanni Francesco lll, ll8-9, 123,127, 133' l3E-9, 156-7, 160, 172, 179, 210, 220, 262-4, 267,

271, 290,1292, 3O3, 32E; (lettere) 105, 122, l7l, 193, 195, 197, 244, 273,293; (cifra) l8'l; (stile let-

l0ó;

(edizioni delle Lettere) 109, 286; (opere segretario del card. Gonzaga Francesco 103; segretario del mon. di S. Bonaventun 286; segretario dei Caetani l0E-9, 126, 130, 182; (organizza-

terario)

e scritti) lO2, lO5-7;

zione della segreteria) 202 il " Demostene delle segreterie italiaue " I 05 ; per Camillo Caetani 122, 125-7, 257 , 266 i pet Enrico Caetani 1 78-80, 1 84, 194, 196, 200 -3,

224,236, 243; pet Onorato Caetani 132, 134, 137, 153; pet Colonna Agnesina 159t Insbuttíone per Pietro Caetani 247 i per precedenze e titoli I 24, 276-7 i (benefcio ecclesiastico) l09l (carattere) 107; (casa in Roma) 286, 327 ; (collezione di arti belle) I 7l ; (relazioni amorose) 106; (discepolo) o. RiccardiG. C.; (figlio illegittimo Enrico, Ludovico) 106 ; (inferrnità degli occhi) 105, 108, 174, l83i (malattia) 302; (morte e sepol'

tura) 285-6. Petetú 264,276i (casa potcara) 2752

di Guevara 290. erd. Montalto 17 8, 2l 0, 2l 5, 222, 225, 234, 238-9, 255-6, 263-4, 271; legato a Bologna 184; per i Caetani 185, 243,275; (istruzioni, lettere per il legato Caetani in Franéia) 190,195-6, 199, 202.3,209,216, 225, 236, 243; (sigillo) 189, 197. Felice, card. di Montalto l7B o. Sisto V. ...,

marchese, sposa Porzia

Alessandro Damaeni,

Flavia, m. di Orsini Virginio, duchessa di Bracciano 274-5, 277 -E.

di Fabio Damceni, m. di Marcantonio III Colonoa, duchessa di Paliaao 243' 277. Perez Antonio, segretario di Filippo ll, 295. Perrenot u. Granvella. Pertev, pascià a Lepanto 147. Perù 314. Perugia 125, 134, l3E, 165, 2OO; (card. di) 127 o. Cor' neo; (cittadino onorario) t27 o. Caetani E.; (comedie in) 123; (governatore) 124,127- (insegnanti privati) Onina,

127 o. Alfarc, Severi ; (priori) 127 ; (università) 52, lO2' lOE, I 22-4, 127, 28O : (vita studenterca nel Cinquecento) 107, 126; perugíno che sí aildottora 127.

Peruzzi Baldassane 10. Pesaro (Matteo da), camerario di Giacomo Caetani 9. pesca (diritto, industria) 59, 93, 99, 159, 270, 319, 332-3

u. Caprolace, Fogliaao, Monaci (lago), tonnara, trota; pes€tore 100, 159; pesce lll,3O8, 333; peschiera . 168 u. Monticchio, Paludi Pontine; piscicoltura 130. Pescara (sbarco di turchi al) ll5. peste 4, 260, 317; in Roma 36, 39,42, 44; (faraaco con-

vo) 36-7. Petala (isola dD

l5l.

Petri Antonii, luogotenente di Sermoneta 52.

pianeti (congiunzione di) 260. pianta o. Napoli, Parigi; toponomastica dell'erJeudo Caetani

329; Piccardia

medicinale (semi) 169.

2ll ;

(invaione) 253.

Piccol omini: Alfonso, Íluca di Montemarciano 174, 271,315. Antonio, duca di Amali 160. Fabio, nella spedizione di Cipro 132. Francesco, card. o. Pìo III. Giovanni, card. decano 36, 48. pídocíoso (marno), lumachella 326. Piedimonte u. Sermoneta. Piedimonte d'Alife 33. Pierleoni Giovan Girolamo, congiurato 72-4. Piemonte 260; piemontesi colonizzano Norma 23. pietra (malattia della) 174, 282, Pietro (S.), celebra la messa in Roma 305; o. Ninfa, reli. quia, Roma (chiese); Pietro e Stefano (SS.) o' Valvisciolo,

Pietro, notaio 53. Pieve di Cento 285. Pigafetta Filippo, scrittore 234, 239, 241. pigione di casa, ridotta per la peste 36. Pignatelli Ettore 256 u. Vincenzo al Volturno (S.). Pimentel ..,, m, di Enrico Guzman 192. Pinelli Domenico, card. 203; (vigna in Roma) 200. P.iney (dua di) o. Bourbon d'Orléans (F. de). Pio ll pp. 160; per le Paludi Pontine 331. Pio III pp. 3, 4. Pio IV pp.96, lll; (morte) 103; (torri dei Caetani) 97'8; per le Paludi Pontine 333. Pio V pp.103, ll5' 156,160; perla battaglia di Lepanto 105, 129, l3l, 134-8' 152, 154-5; (lesa contro i tur' chi) 300; contro il banditismo )15-6; per le Paludi Pontine

333; (nipoti) u. Bonelli; (morte)

327. Caterina,

di Alberto

Pio, ro. di Bonifacio Caetani 47, 50'

73, E0, 83,86, l2E. Rodolfo, card. l7E. piombo (tavola) 290; (cusa) 324. Pipini (regno dei) 198. pírc glacÍola, muscarolla, îusplila 20 o. agricoltura. Piperno, Priverno 81, E6-8; occupata da truppe 39, 59, E2, 85, 90; (fo*ificazione) 68; (podestà, sindaco e uf' 6ciali) 89, 90; (pantani) 333: (prcate) 43; (territorio); 330; (sigrlo) 89; (vieriato) 79 o. Caetani Bonifacio; visrtata da Sisto [V] 334. Piperno (Masio di), congiurato 25. piraùa, corsaro ll, 47,98, 100-1, I lO, 126, 144,147'51, ' 160-l o. cristiano. inglm, portogheae, turco; barbaresco 97; (ciurrna) 133, l46t (equipaggio) 147; (nave cor' san) 96, 147, l5Q; pirateria 96.

Petrucci Domenico, vesc. di Bisignano, viceJegato di Bologna 179. Piacenza 48, 194, 207; (castello) 57; (duca) u. Farnese; (guerra) 3ó, 54-5,57 u. Parma; (pittura del Siciolante) 56; (vesc.) o. Sega F.; (visita di Paolo III) 54. Piali (pascià), vincitore alle Gerbe e a Tunisi 16l.

Pina 328.

Pian del L,ago u.

Pistiglione L,eonardo, congiurato 25.

Sermoneta.

157.

VI pp. (bonifica delle Paludi Pontine) 332, 334. Pio IX pp. 55. Pio di Savoia (lite con i Caetani) 128: Alberto Pio, conte di Carpi 47, 73; (palauo all'Orso) Pio

Pisa (card. df o. Ricci G.; pisana (famiglia) o. Gaetani. Pisani Francesco, cad. ll; decano 157. Pisany (marchese di) o. Sangardo Piscinara (riserva) 53, 84 ; (pascoli, pantani) 332-3 ; Gttosciugamento)

334-5 o. Consorzio, Paludi Pontine.


Indice dei pitale d'ottone 67. Pitigliano 33-4; (conte) u. Orsini; (cameriere) 84. Pitigliano (Angelo di), capitano 73. pittore o. Annibale, Campani, Circignani, Clovio, Duperac, Fazzuoli, Malterra, Pulzone, Rossignani, Siciolante, Vaga (del), Vecelli, Zingato, Zrcca1.; carcerati in Roma 243; (caricatura) 229; pittura ll7-8, l7l, 229, 219, 266' 269,327 o, arti (belle), caricatura, Cisterna (palazzo), Sermoneta, Valvisciolo. Plesis-Marly (seigneur de)

u. Mornay (de).

Pliego (conte di), maggiordomo 153, 156. Plombières 215. podagra I 16, 324. poema

di don Giovanni di

Austria

t. latino; poesia 52, 102, 108, lEl-2, lE5; epi184-5, lO2 o.

gramma 184 o. latino, satira; poeta Tasso; poetico (esercizio) 127. Poggio Sommavilla 302. Pole Reginaldo, card. 50. Poli (duca di) u. Conti Lotario.

politica u. Caetani, Europa, Filippo II, Francia, impero, Cregorio XIV, Paolo lll e IV, Sisto V, Spagna; (rivalità) 93; (situazione) o. Germania, Polonia; (intrigo) 295. Polizzi (commenda di), in Sicilia 259. Polo (S.) o, San Polo. Poloaia 214, 296; (legazione) 300-313, ll{; (aìfabetismo) 306; (re) o. Absburgo (Massiniliano d'), Bathori (Stefano), Sigismondo lll; (regina) u. Anna Jagellona, Austria (Anna d'); gran maresciallo 307 o. Zebrzyàowski Nicolò; (viceprotettore) 301 tr. Caetani E.; (aristocrazia) 307; (evalleria) 310; (nobilta) 305-7; (cavaliere con

le ali) 310; (contadino) 306. Pomarance (di) o. Circignani. Pompeo (totte) 332 u. Badino. Pomponio, prigione in Caatel S. Angelo 75. ponte sulla Schelda 249.50; Con Du Luci o. Teppia (il). Ponte in Valtellina 102. Pontecorvo 7t. Ponza (isola di) 326. porchetto (membrc .Iù 282 o. medicina.

o.

galea.

Potenza (contessa

di) o. Guevara (Porzia

di).

285; (movimenti tellurici) 331. Pnga 257-8, 265.6, 294, 304,307. Pozzuoli

prammatica del regno di Francia

gnoli 279i u. Filippo Prampolini Natale 334. Prassede

(S.), figlia

III,

l9B; sui costumi

degli spa-

titolo.

di S. Pudenzio 326 u. Roma

(chiese).

precedenza (diritto di) l, 124, 194,213 o. cerimonia. pîecoqua de Damasco, de Magre 20 o. agricoltura.

predica 194, 209, 227,243; preàicatore o. Bellarmino, Giustiniani, Panigarola; Predicatori (padri) 194. pteggíaila 274. prelato u, Caetani, spagnolo; armato 213; (tirannide) 297;

(vete)

194.

prerogativa o. cappello. Presci u. Prossedi. prestito o. Caetani, guerra, Leone X, securta, Prete di Guarcino, capo di banditi 315. prete armato 239; (riverenza pet i) 297 ; o. prelato. pîezzo o. alimentari (generi), carestia, guerra, merce. primogenitura

u. Caetani

(fedecommesso).

principe u. Caetani O., cattolico, cristiano, Germania, Italia, orientale, protestante, romano, Sermoneta; (modello di epistola a) l22z di sangue reale 276, 279i (titolo) u;

Altezza, Seàoria. Priverno u. Piperno. privilegio o. grazia, Leonardo (S.), nobiliare, Perugia.

probiviri u. Sermoneta. procedura penale

ó-10, 19, 25-7, 30-1, 74-6, ll0,173,

271-2, 274, 316-9, 322; u. bottino, ebreo, eregia, giustizia, maleficio, Roma (governatore), stregoBeria, testimoniale; processo o. Caetani Enrico, lite. processione: di fanciulli aParigi

242i per partenza di

legato

200; di Pio V pp. l15; di religiosi armati 239-4Oi u. corteo, ingresso (solenne). o. Perugia (università); doctores 47. profeti (pittura della storia àei) 269. Prossedi E5-8, 90; Prcscí, Prcssei 86; (signore) professore

o.

Mas-

t9l; (abiura) 267 o. Enico IV; nelle 246; in Germmia 257; (esercito in Fiandra) 250; (mercenario) 42; protestantesimo 305.

prot$tante (fede) Fiandre

Giovanni Battista, scultore 77, ll7, 135, 166, 172-3, 266, 270, 324-6. Giovanni Paolo, scultore 325, Guglielmo, scultore 49. Tommaso, scultore 325. porlr'(pagare il) 125 u. posta. Portogallo 160 o, nunzio; (chiese) 290; (collettoria) 297; (govemo) 297; (ordini religiosi) 290; portoghese (gover-

(couti di): ..., m, di Orsini Giovanni

Province Unite u. Olanda. Rudenza (statua de la) 324 o. Porta (della). pruna damascena, de fra!fi 20 o. agricoltura.

o. Tours.

p,sicoanalisi 120.

ll4.

Geronimo (mons), teaoriere della legazione

iu Francia

194,

222, 239, 261. Porzia Mellini Pietro (mons-). col legato Caetani

in

Polonia

303. pocta u. coriere, corrispondenza; (bando per il servizio) 203; (svaligiamento) 3lE; coniere 105, 153, ZO2-?, 213, 216, 226, 235, 265, 312; r;rptexo 223; imsicrato 23ó; perquisito 60; waligiato 173; aníefi (na*l de') mastro

protonotario apctolico 50, 194 o. Caetani G., Caracciolo, Oliveriis (de); ptotonotafií (incensatí) 124; protonotariato apootolico 201. proverbi o. modi di dire,

paeudo-parlamento

natore) rr. Angola; (pirata) 314.

Porzia

ligato 271.

postíccio

379

simo L.

Porta (della):

203; (general

nomi

di) u. Cartracani;

procaccia sva-

Pucci Alessndro, fiorentino, per la bouiia pontina 331. Puccini Giovanni Maria, a l-epauto 150. Pudenziana (5.) 326 o. Roma Ghi*). Pudenzio (S.), casa in Roma 325-6. Puglia I ll, l2l, 166; Puglie (favoliere delle) 167 o. Leonardo (S.). puloeilzatum e-ubetrarutn 282 o. medicina. PuÈone Scipione, detto <il Gaetano>, pittore 164, 177, purga l0E,2E2 o. medicina. purgatoro o. panni di laaa, Puteo (AtrtoDio dc), arciv. di Bari, legato

in Polonia

183.


DOMUS CAIETANA

380

putti (maestro di) 76; malarici 3321 pntto che ride (statua)

17t.

Riccardi

(oriundi di Fondi o

Alessandro, vescovo

di

Sessa

lrri)

179:

180, 194,303,308, 312.

Fabio, del R. Consiglio di Napoli, agente dei Caetani 180, Quodrassi Antonio, notaio di Sermoneta 18. Quadrio F. S., Storía e rcgíone di ognt Poesía lO2. quadro o. pittura, ritratto. quartana (febbre) 266, 282 o. sifrlide. quatrene (batter) 27 rr. moneta. Quattro (SS,) u. Roma (chiese).

Quintino (S.) u. San Quintino' Quirinale u. Roma. Quiroga Gaspare, card., vesc. di Toledo 290.

Radziwill Giorgio, duca di Otica, card. 305; (efigie) 301. Ralfaello (rnesser), progetta la bonifica pontina 334. Ragusa 134. Raimondo, ortolano 98. Raitenau (Wollf. Dieterich von), arciv. di Salzburg 257. Ìamazza (slitta) 207. Randonio (monsignor), uditore 124. Rangoni Annibale, conte 35. Ravenna (guardia di) 262. Razza Giovanni Battista, di Sermoneta 53. reale (galea) 144-5i (nave) 140; (galea detta Ia) 268. Rebiba Scipione, card., legato in Spagna 79. Recanati (guida di) 172 o. Spezioli.

229, 234. Giulio Cesare, segretario di Caetani Enrico 107, 175, lE3, 194, 203, 214, 223, 303; (lettere e scritture) 184, 195, 224, 225, 230, 244-5, 290; arciv. di Bari 180, 264,273,2E5; nunzio a Torino 180. Pietro (messer), a Lepanto 125, l5l, 153, 156, 179. Ricci Giovanni, card., vesc. di Pisa 169, 179. licetta u, medicina. Ridolfini Ridolfo, prof. a Perugia lE4. Rieti (Cola da), podesta di Veroli 318. Riforma (lotta contro la) 176, 25E u. protestante; cattolica 170, 176, 235 o, Chiesai in Europa 230. Rrme (Sesro Iíbrc delle) etc. di G. Àusce/ft' 102; o. poesia, Tasso.

Rimini 8. rinnegato u. cristiano, Pannilini, pirata. Riofreddo 327.

Rio.Martino 330-4 o. Paludi Pontine. Riqueville, capitano,

di Enrico UVI

234.

rito pagano 303; sacto ll2. ritratto 6, 177, 273, 280, 327; (sequestro) 243i di sposa, per fidanzamento 272i o. pittura. Riva Geronimo, segr. del card. Nicolà Caetani ló8, 174. rivista o. esercito. Rizzo Davide, amante di Maria Stuarda 165.

t. Amiens,

Chàtillon-Sur-Seine, Cisterna, Civitavecchia,

Recanati (Antici) u. Capodiferro.

rocca

reclutamento, arruolamento 67,78, l3l, 155, 259, 284 o. esercito, fante, mercenario, soldato; (agente) 258.

La Rochelle, Napoli, Nettuno, Ninfa, Norma, Ostia, Prossedi, Sermoneta, Terracina; sguarnita 87. Roccagorga 26-7, E5; (occupazione) 30-1, E7; (signori) u.

referto o. medico. regginento u. esercito, fanteria, italiano, spagnolo. Reggini (mons.), referendario pontificio, col legato Caetani in Polonia 303. registro u. lettera.

Reims 197, 199, 2451 (vescovo,

aúv.) 213 u.

Lorena

(L.dD. Reina (la galea) 139 u. Olgiati. religione u, cattolica, protestante; religiosa (furuioue) 209 u. ufÉcio sacro ; Religioso (il) o' Guglielno V di Baviera; religioso armato 239; o. ordine. reliquia (sacra) 40, 5r, ll7, 135,296, 325; o. Gda; rcIiquaio 167.

di

sangue 326

I remiere 143, 150; capo-remo 142 o. asuziro; rcmo 142, 144, 146-7 o. galea.

rematori 142, 146,

148

rembata l4l-2, l4E1; (nodello) 146; (torre) 146 o. galea. Reno (il) 182,251; (6ume d'Italia) 185. rcpubblíca (fa:.r,í) 317 ; ú. Sette Province Unite. restauro di chiese 165-6; di monumenti antichi 325 o. Roma (chiese).

rete-pontano 102.

Réthel (ducato di), Réthelois 2l I -3 (duchesa) u. Clèves (de)'

; (duca) o.

Gonzaga;

reumadsmo 258. rcoaglíoso

20 u. ingiuria

(pena)'

di

Signore) 276. Res nueslro Seìor (titolo EI) 279.

Reverendissimo (appellativo

Riario Alessandro, dei marchesi di Castelletto, card. lE4. Ribaldi (il) u. Boccalini G. B. ribellione 67, 275. Ribera (Perafan de), duca di Alcalà, viceré di Napoli ll2. ficambío (denafi a) 234.

Caetani

di

Maenza.

Rodi (Cavalieri di) l3l

.

di Germania 256, 258, 283, 289,300-1, 304-5, 307-8 7121 (alleanza col turco)

Rodolfo

II

d'Austria, imper.

;

nel Parlamento di Varsavia 31 0 ; (corte) 257 (oratore) o. Chiavarino (vescovo), Jerin A. rogo 53, 170. Rolli Cesare, con la legazione in Francia 194. Roma, passím : Accademia dei Lincei I I 4 ; di S. Cecilia arco di Costantino e Tito 153-4; di Patma 327

t

3I

I

I;

8l

.

Bi.

blioteca Casanatense 303i brigantaggio E4; Campidocarceri: glio 243; (carnpanone) 154; (prigioniezi) Co*e Savella 76; Tordinona E, 74,243; carestia 44, E2; Castel S. Angelo, Mole Adriana 6, 9,31,40,44' 56, 72, 75, 90, 215, 225, 230; (artiglieria, cannoni) 42i (carceti, prigioni) 74, 41, 154; (assedio) ,l84, 194, 229, 259:. (governatore) 271; (casseforti)

37;

l0l,

159, 173,275 o. Boncompagni G.; (piÉe0 48; Goldati) f 73; chiese 324-7 r S. Angelo in Pescheria 13; S. Bartolomeo all'lsola 36: Gesù 247t S. Giacomo in Augusta sul Corso I 17 ; S. Giorgio al Velabro (tit. card.) 34,293,302,312; Laterano 313 15. Lorenzo fuori le Mura I 19 ; S. Marcello (tit. card,) 223 ; S. Ma-

in Aracoeli l5E, 2691 S. Maria Maggiore ll5, 284; S, Maria della Miaerva 32El S. Maria in Postenla 137,327; S. Maria in Via Lata (tit. card.) 39; S. Nicolò in Carcere Tulliano (tit. card.) 5l; S. Paolo ria

50; S.

Pietro (basilica di) 41-2, 49,

73,79,

136, 152,

154, 160, 170,325: S. Pietro in Vincoli (tit. card.) 5; S. Pudenziana (casa di S, Pudenzio) 178, 254,270, 324-7

t

SS, Quattro (tit. card.) 196-7, 262; S. Sisto


lndice dei nomi Roma:

Roma:

(tit. card.) I 27; S' Susanna I 62 ; conventi e monasteri: dell'ordine di Alcantara 298; d'Aracoeli 44; S. Bernatào 325l' SS. Cosma e Damiano detl'ord' dei Minori di S. Chiara 7 ; S. Gregorio al Celio 28; Tor de' Specchi I 14; (asilo monastico) 318; contrade, rioni (gonfa' lone) 154: Aracoeli 159; Arco di Parma 327 i Banchi

184-5; Borgo 41, 58, 158; (festa) 160; 0' governatore; Campo di Fiori 74; Ghetto 38; Isola di S. Bar' tolomeo 4l ,327 tMottq.avallo 159,313; Monte Gior' dano 38; ín rcgione Pontís 327; Prima Porta 64; Tor

di

38t

Nona 31

mr/rlzia

8;

curia, corte o. Chiesa (S.)

39, 40, 45, 58,

61, 67,

;

fatti d'arme,

80,82, 90, 154; Gal-

2E8l

giardino dei Caetani all'Orso 327; ; mura 90; obe' lisco, guglia di S. Pietro 184,266; palarzi: distrutti 42; principeschi 314; (diritto di asilo) 315; Caetani 41,

leria Corsini

hostería,locanda dell'Orso 215, 327

ll0, l7l; all'lsola 29, 36, 42, 48, 327'E; vesso S. Maria in Posterula l?7 , 327 ; all'Orso 60, 202, 286, 302, 324, 327 -B ; dei Cesi, alla Maschera d'Oro I I 5 ; Maggiore 328; Colonna 40,42,328; Conti, 26; Cornaro, a Fontana di Trevi Farnese l2l ; all'Orso 327; del governatore, in

a S. Maria

nella Torre delle Milizie

32El

Borgo 159-60; Massimo 4l ; Montecavallo l2l ; Orsini 247, 1l5t Patrhi 274'5; Pio, all'Orso 327; Quirinale

328; piazze: Colonna ll5, 327t S. Marco 154; Navona 243 ; Pasquíno I 18 ; ponti : Castel S. Angelo 3 I 5' 3l E' 328; Molle 313; Sisto40; porte E9,316: Angelica I 59 ; Rucellai, poi Caetani al Cors o

t85;

Fiammetta

302 ; Maggiore 90 ; del Popolo 200; S. Sebastiano I 54 ; statua di S. Paolo 41, 185; torri: dei Conti I 16; delle Milizie 26 ; vie : Arco del Portogallo I 03 ; Banchi 16l ; Borgo 159, 201 ; Corso I 17; Gaetanella 327 ; Giulia 325 7 Lrngara 40; Maschera d'Oro I I 5 ; papale 154 ; Pia, Altae Semitae 162; Ripetta 95; Venti Settembre l62t in Vía Uftí 327; oíco eundl a platea Flammecte ad palatíum ducis Caetaní 327 ; vigne E2, 200: Cae-

tani 162; ville:

I69, I7E; Belvedere Ió2; 57; di Montecavallo 58; Peretti

Caetani

Carafa, al Quirinale 178; S, Susanaa 234; villeggiatura 159; magistrato e nobilta: consiglio del popolo E7; congregazione car. dinalizia l2E; conservaton 154; giudice capitolino 6; governatore di Borgo 6, 58.75, 77, 158' 175, 271, 317 u. Aldobrandini, Altemps, Boncompagni, Caetani, Matteucci, Roverella, Saraceni; corte 159; oftcíalí 287 ; prefetto l5; procuratore fiscale 6; senatore 6, l54l barcni 124; famiglie baronali patrizie 93, 171, 275; dignitari 278; gentiluomini 154; magnati 4l; caval' cllra 247 , 302 ; (ingreso trionfale di Carlo V) 50; maestranze 154; monete coniate 256i sacco 33, 3E-45, 4E, l?3; tumulto 95, 103, 243, 247 t Vicario (cardi-

nale) 176; Vaticano 36, 154, 164-5, 192, 215, 22E, 286, 291, 302 u. Chiesa (S.); (autorità) 277; (cancelleria) 17; (direttive politiche) 242, 258, 266; (6lze del cerimoniale) 124; (medagliere) 150; Vaticano (Palazzo) 58, I 55; (saccheggiato dai Colonna) 40; (anticamera) 16l ; (aúe) 223; (baccanali) 52 ; (Cappella Paolina) 263; (sala di Costantino) 90, 16l ; (neandri) 201 ; (potte\ 247; (sala regia) 154; (rcaloni) 16l ; Vaticana (Biblioteca) 17, 76, lO9, 303; (Pinacoteca) 224;Yaticano (Archivio) 17,70, lE4., 1954, 274, 258, 303; romanau, cattolica, colonna: (aristocrazia) 132; (cctruzione) l0l; (epoca) 331; (faniglia) l2O, l5E, 272;

(nobiltà) 66, 176,274; (provincia) 75 o. Chiesa (S.) (rivLta) 177; (società) 70, ló0, 274,281,291; (vita)

266.86; ,omanesca Qsulpecula) 291 ; romanesco D. panno; romaui: esentida gabella in Sermoneta 14; alla battaglia di Lepanto 137 i per la bonifica delle Paludi Pontine 330-l; (archi) 154; (barone) 276-7,315-6. (connivente con banditi) 173; (precedenza) 124; romano (cavaliere vestito alla turchesca) I 54; (educazione del p"-

l0;

fuopolo) 95 ; (principe) I ll -2, 123-4 ; (tii (privilegi in Marittima) 14; (re) u. Germania (imperatore di); (signore) 157; u. ingresso trionfale, peste, proverbio, scudo. Romagasso (cavalier), a Lepanto 153-4. Romagna 5, 6, 138,313; (governo) 280 u. B. Caetani. Romuleo Angelo, podestà di Terracina 6, triziato) I

tolo di Eccellenza) 277

Roscetti,

Roscio:

Ludovico, cavaliere, iu Roma 133. Ranuccio (letterasulla difesa di Famagosta) 133-4. Rose Guglielmo, vec, di Senlis 239. Rosenberg (orologio di) 258. rcsmatíno per disinfezione 36. Rossano (principato dù 160 u. Lucciali. Rossetti Paolo, da Cento, musaicista in Roma 325. Rossi Teodoro, astronomo, maestro di Benedetto Caetani 294.

Rossi (de): Francesco, scalpellino Sigismondo, conte

in

Roma 325.

di San Secondo ll5.

Rossignani, pittore del

XIX

sec. 270.

Rota: Bartolomeo, agente dei Caetani a MaAríd 254, 299. Isadoro (postille a Tre ptedlche dí mons, Panlgatola) 227. Rota (uditore di) 194 u. Bianchetto L. Rouen 234-5. Rova Davila Juan, autore dell'Apología 290, 297,

Rovere (della): Francesco Maria I,

duca di Urbino 43. duca di Urbino,22l,247, 257,265, 277-8; (m.) o. Este (Lucrezia d'). Giuliano, card. di S. Pietro in Vncoli 5 o. Giulio II. Giulio, di Montefeltro, card. 103; vesc, di Urbino 172. Roverella Filos, vec. di Ascoli, goverDatore di Rona 5E. Francesco Maria

II,

Rovigo 169. Royas

(y) o. Gomez de

Sandoval.

Rubeaqueusis (Corrado Licosthene) Ruúlo (Ín) 16.

u.

Theatrum.

Ruiz de Castro Fernaudo, viceré di Napoli 29E' Ruscelli

G.

Ruspoli

102.

(famiglia)

Fabùio, alla Ru s ti ci:

l0l

rassegna

:

di

Civitavecchia l3E.

Alberto, afrttuario dell'arciv. di Capua ll2. Angelo, frat. di Alberto ll2. Ottavio, ucciso in Roma 247. Rusticucci Girotamo, card. segretario di Stato di Pio

V,

152,

243.

Sabbaot (Do) 16. Sabina (castelli ia) ?02. Sacco (camp a Ponte dí) 903 (valle) 86-7. saccheggio 209, 2ll-2,222,314 u. conclave' convento, Giulianello; 3acco rr. Nicosia, Norrna, Roma.


DOMUS CAIETANA

3E2

Sanzio Ralfaele (disegni e guadri) E, lO, 29, 4A. Saraceni Giovanni Michele, arciv. di Matera 58. Saragozza 288, 299 i (oobiltà) 295.

Saccomanno o. Caetani Giacomo.

cagaare 51, saia pannata (mantello

di)

34.

Saint-Étienne (púorato di) 213 u. Gonzaga (L.). Saint-Pol (signore di) o. Bourbon d'Orleans (F. de), Orléans (Enrico d'); Saint-Paul leggl Saint-Pol. Saint-Sorlin (marchese di) u. Savoia (Enrico di). sale sparso su rovine 86. Saline (e), in Sicilia 16l.

ó, 61, 86, 2l?,242,323, (marchio) 85 o. Alvares F.

Antonio Maria, legato Bologna 179; card., siguore di Giulianello 236, 317. Isabella, 2o moglie di Cesi Federico I l3-4. Salzburg (arciv. di) o. Raitenau. sambucinum (oleun) 2E2 o. medicina. Sau Bernardo (valico del) 259.. Sao Biagio (bosco) 35, 53, 116, 202,283. Sanesciano (valle di) 303. San Donato (tenuta) l4-5, 99. Sandoval (de) o, Gomez. San Felice al Circeo (feudo dei Caetani) ll-2, 54, 98-9t venduto ai Ruspoli l0l ; (campana, detta < la Squilla ") 12; (caporale fautore di banditi) 271; (fortificazione) 97; (mole) 12; (ricostruzione) ll-2; (ripopolamento)

ll8, 332; (torri) 9E; o. Fico, Paola. 10.

Sangardo, marchese di Pisany, ex-ambasciatore presso

il

Na-

vata 242, Sangemini (duchessa

dD

ll0

u. Caetani Giovanna.

San Germano (truppe ia) 71. sngiaco o. Santa Maura. San Gottardo (valle del) 261. San Lottieri, couGne dello stato dei Caetani 202. San Polo ll5; (marchemto) ll4; r. Cesi. San Quintino (disfatta di) 95. San Secondo (conte di) I I 5 o. Rossi (de). Sansena (disfatta presso) 215. San Severino /eggí Santa Severina (arciv. di). San Severo (vesc.) o. Malaspina G. Smsovino (Contucci Andrea, detto il) 10.

Santacroce ...,

o. Bazan (di): a O. Caetani in Sicilia

(marchese)

appresta nave

156.

Fabio, ucciso a Lepanto 138, 149-150. Paolo, matricida 315. Prospero, czrA. 124. Sarta Croce (bo*o di) 116. Santafiora, conte, insignito del Toaon d'oro 163; (contessa di)

325 o. Sfotza. Santa Maura (isola) t00, 152; (sangiaco) l@-l o. PaDuilini. Sant'Angelo (principe dD I 14 o. Cesi. Santa Eufemia (cava) I 16. Santa Severina (card.) o. Sartori. Santa Uníone u. lega cattolica in Fralcia. Saate (messer), maestro di O. Caetani 129.

di S, Severina l7E' 197, 2Ol, 204, 223, 262-3 i preieAe h congregaziouc pcr la Francia 196, 229-30, 243, 256.

Santori Giulio Antonio, card.

Santo Stefano, presa da M. Sciarra 317. rantuario u. Lorenzo (S.), Loreto. Saoudo Torsello Marino, iunior ?6, 39.

la

legazione

in

Francia, poi card. 194.

satira 180, 229

: coatro Adriano VI, 38; contro Clecontro Gulio II, 73.

VII, 47;

Sauli Antonio, catd. 335.

Salviati:

da)

con

Sassoferrato 184.

Sauves (madame de). amante di Enrico Savella (corte) u. Roma (carceri).

Salvato, gentiluomo del Nevers 231.

Sangallo (Giamberti

.Sa Selar, presso Famagosta 134.

Smi Lucio,

mente

ralvacondotto Saloaterrae

Sardegna (6umi) 168.

saroa de Inclas 260 o. si6lide.

lV, l9l.

Savelli: Caterina, m. di Antonio Caetani di Maetza 76. Flaminia, 2a n. di Camillo Caetani 37, 46, 86. Flaminio, camerario pontificio 50. Girolama, l* moglie di Lelio Massirao 315.

Luzio, luogotenente di Bonifacio Caetani ó7 Silla, ucciso in Roma 247.

Troilo 138; (assassinio) 3 I 5. Tullo Ostilio, maresciallo 94. Savoia 177, 259-60,290; (capitana) 144, 149-50 u. Margherita (la); (ducato) 207; (duchessa) u.Austria(Caterina d'); (serenissimi) 199; (strade) 6l ; (truppe voiarde

in

sa-

Francia) 210.

Savoia (di) o. Pio: Carlo Emanuele, duca di Nemours, governatore di Parigi 208, 242, 247; (ministi) 207. Enrichetta, duchessa

di

Mayenne 217.

Enrico, marchese di Saint-Sorlin, govern, di Lione 208. sacchi (giuoco a) 108, 122, 126.

Scalaleon: ..., n. di Gaetani d'Aragona Ippolita

'

169.

Giovanni Felice, regio consigliere 169. scalpellino

96 u. Bnz'i M.,

Rossi

(F.

de).

Scappi Luigi (mons.), col legato Caerani in Polonia 303. Satafassi Giuseppe, di Sermoneta tOl. scavi (ontratto per) 162 u. antichita, Fogliano. Schelda (6ume) 247-8; sbarrato con ponte 249-50. schiava l5l, 160, 169 o, turca; schiavo l0l, 107, lll, lt3, 142,153,160-l ; u. Caetani, crictiano, turco; incatenato 147; schiavitù 96, 97, l5l . schiavina l6l . Schio (di) 16l. Schupfer Francesco, giurista 18. Schweizer Josef, scrittore 258, 304 o. nunziatura di Germania. Sciarra Marco, capo di banditi 28, 317. sciatica (malatti a) 17 4. scommesse ai Banchi lE4 o. camerlengato, Roua. scomunica 74, ll2, l9O, 213, 227, 23t, 284; (assoluzione)

296; (bolla)

10.

rcorpioni, adoperati per farnao 37. scorta armala 215, 222.231, 247; d'oaore 308; u. lancia. Scouo (onte), ortro il card. Enrico Caetani 292. Scozia (protettorato della) 165, 301. srrupolo (nedicina) 283. :cultore o. BoccaliDi, Calcagni, Ferrari, Mido, Olivieri, Porta

(della), Solari, Valsoldo; scultura l7l, 329; (antica) 325; (altorilievol 326i o. Roma (chiere). scuola l2l; elementarc 120; scolaro 124, 239. sculurqr

(arma) t 4. (S.) 148 u. Roma (portc), Sermoneta.

Sebartiano


Indice dei nomi C., guardiano di Guglielmo Caetani I l. di prestito 35.

Scrmoneta:

Scbastiatro securta

Sede apostolica o. Chiesa (S.).

di Piacenza, card. in Spagna 2E7.

Sega Filippo, vesc. 267

1 aunzio

194; legato

in

Francia

Seghicelli o. Sighicelli.

Segni 15,83,88,98; (assedio) E9;(corte) 276; (duca)u. Sforza; (duchessa) o. El. Orsini. Segni Giulio, amico di Tasso e Caetani l8l. segretario 104, I I I, 16l, 193, 203,262, 285 o. Angelico, Aprile, Azelio, Nanni, Peranda, Perez, Riccardi, Vannozzi; di stato o. Chiesa (S.); segreteria I 18' 164, 201'

286,327 o.

Caetani, Chiesa

segreterie italiane

286 u.

(S.); il

Demostene delle

Peranda.

ll, sultano della Turchia l3l, 149; (corte) 160. Semplici (giardino dei) o. Bologna.

Selim

Semprevisa (valli

del) 30 u.

Bassiano.

Senlis (vesc. di) u. G, Rose, Senna (sbarrameato) 239.

Seior (titolo di) 276, 278-9 o. Rey, Sire;

Seàoría lllustrís-

sima 279. Sens (battaglia di) 231,23ó; (vesc.) u. Pellève (de). sepolcro, sepoltura u. tomba. Serapide (tempio di) 331 o. Poznoll Serassi P. A., scrittore del XVIII sec. l8l. Serenissimo (titolo) 280 o. Savoia, Toscana. Sereno Bartolomeo, luogotenente di Caetani Onorato 146; (Corrmentari sulla battaglia di Lepanto) l3E. Sermignano, congiurato 26-7. Sermoneta passim.' venduta dagli Anibaldi ai Caetaui 14; confiscata

da Atessandro

Vl, 6-7, 17, lE2i

coafiscata da

re Ladislao 16; badia tr. Valvisciolo; bandi di cac' cia 52i campo 53, l16; carceri, dette Ia secteta delle teste 74, 316' 319t chiese: Madonna del Rifu' gio, o S. Sebastiano I I ; S. Angelo, o S. Michele Ar'

55; S, Francesco fuori le mura (convento) ll; S. Lorenzo 179; S. Maria 34-5, 50-1, l0O, 163, 170; S. Maria della Vittoria 152,269'7Q; (tela della Concezione, cappelle di S. Francesco e di S. Felice da Cantalice) 155; S. Pietro in Corte 9, 14; convento dei cappuccini 155; clero 35i confraternila del Nome di Gesù I 15 ; comunità agricola 13 ; costituzioni l4-5; corte, curia l3-4, l7-9, 74, 98, 322; ilecarcía 19; governo dello stato 22, E2, 104, cangelo

128, 164,323; (banditismo)292, 317-9;, (bando) E2; (dogane) 283t (fríanze) I I I ; (successione) 22, 28, 34; feste: per annivereario della battaglia di Lepanto 155; per Caetani Enrico I 79 ; per Carlo V, 4E-9; per Grego' rio XIII, ló2 ; lorche 316, 322t fortificazione 39, 65, 80-1, E3 ; tuorusciti?7l,323 ; loggiadellapiazza3l6; magistrati, uficiali u. Montedi Pietàz acquarolf 19; bargello 321; capitano 9, 18, 20,25, 80, 82, lO4; cat. carìones, sbirri l9; consiglieri l9; erario l9: fiscale

319;6sco 321;

governatore

l0;

luogotenente

100't,

leclarolì 19; massari 13-6, l9; meìIíales l9;mí' líles (socíí) 18; notai l8; pacieri 19; podestà 321; popolo 17, 15,1551probiviri lE-9; sindici 19ioícecomes l3i oístallefií 19i, malfattori2Tl ; meloni 160; tnercato l4 i monte 53, 202,283: mole l5 ; mura 4E, ó5, 80, E3, I l6; controNorma 7l ; occupazione234,2E, 36, 39, 67,71,73,84, 87t Pian del Lago, deuo il Giardino 1621 piazza9, 179,322; Piedimonte 73-4, 323; porte 28, 83: delle Noci 25, 28; di S. Ni-

lù4i

383

80; preparativi per alloggiarc presidio militare 41, 5E, 8l-4, 87; contro Sezze 331; sigillo 255; signori 8, l2-3, 60, l04,l73 o. Anibaldi, Borgia, Caetani; terre 15, I 19; vassalli 16, 146, 160; vetture (requisizione di) 160; vie e strade 35, 44,73, 148, 323 : Cani Coperti 72; consolare 43 ; vicoli 322; fortificata dai Borgia t 7, 65, 80; occupata dagli imperiali 33; saccheggiata dai francesi 155; soggiorno di Carlo V, 4E, 50; rocca: (armeria) 36, 137 , I 55; (artiglieria e cannoni) 39, 55, 76-7, 130, 162-3, 274; (anticamera del duca) 100; (baluardo di S. Sebastiano) 39,64-5, 80-l ; (canmino di ronda) 28, 7l ; (campana) 118,322; (carceri): " la Calatora " 319; . le Camere Pinte 25, 72, l0O, 319 : il Camerone , " " 100,319; < le Casamatte " 319; " delledonne " 321 ; < le Pozzette " 319; Segreta 100; (arcerierc) 322; (casa del Cardinale) 48-9, ll8; (grafrti) 32-3; (Qam dei Signori) 155; (cisterna) 319; (castellano) 3,14,2E, 72, E3, l63i (corridoio coperto) 72; (cortir,a fra i bastioni) E0; il Giardino 25-6, 28, 7l-2; (guarnigione " " militare) 25, 43, 73, 322; (ingresso) 322i (maschio) 25, colaT2i

pozzo per grano

Clementc

VII 45;

72, 116; (archivio) 104; (merli) 74, 80, 82, 322; (mva) 322; (Piazza d'Armi) 48, ll8; (piazzale degli Olni) 25, 80; (ponte levatoio) 73, El, 116, 322i (Porta del Pozzo) 32, 39, 65, 72, E0-1, 89, 162, 179; (restauri)

32;

(sala grande)

270;

(stendardo della

Grifona) 155; (toni): del Belvedere 72, 74, 83, 32Oi della Calatora 25-6; àella Polveriera 8l ; di Tonenuova 64-5, 80; (tonetta) 322i statuti 13-21 ; confini del territorio 329-30 Rebellíonís

t,

sermonetana (nobiltà) 53 ; Sermonetane sermonetani. a L€-

e! Prcìlítíonís (causa) 70

;

panto 150; u. lite. Sermoneta (detto il) o. Siciolante. Serny (signore di), seguace di Enrico lV, 214. seÌùítíolo (per awelenare) 74. servitù: di complimento l, 2; verso te 157, 192, 197; vendt*a 229. Sessa (duca di) 260; ambasciatore di Filippo ll presso Sisto V, 243, 2634, 27E-9; (vec.) u. Al. Ricerdi. Sette Cantoni o. Svizera; Sette Fratelli o. Caetani di Maenza ; Sette Province Uaite (repubblica delle) 246 u. Olanda. Severi Severo, ia*gnalte 127. Severina (card. S.) o. Saatori G. A. Seze 66, E9,330; in guerra coi Caetani (ambasciatori)

6, l0-1, 15, 331; 89; (nilizie) 82, E6-7 ; (mura) 87; (pan-

tÀai) 3334 u. Paludi Pontine; (territorio) 329-30 o' Sisto Y, 334; sezzesi 6, 329-31 ; censuari dei Caetani 330 u. pepe (libbra di); interdetti da Pietro Caetani 15. sÍahícate E6. sfida o. duello. Sf ondrati (casa) 257,265 u. Bellagio, Mil"no: Ercole, duca di Montemarciano, commdante dell'es€rcito pontiÉcio 259-61,263,266 (sEda coa Pietro Caetad)

Iite; visitata da

260, 264-5. Nicola, card. 255 o. Gregoio XIV. Paolo F--ilio, catd. 263, 302. Sforza o. Mauuoli; (duchi di Milaao) 39: Alessandro, carà. 159, 3Q2.

Sforza di Santafiora: ..., alla ra*segna di Civitavecchia 138. Alessaudro, di Federico, duca di Segni, m. di El. Qtsini277.


DOMUS CAIETANA

384

Sforza di Santafiora : Francerco, caÀ. 263. Sforzino, assassino del duca Sgurgola (con6sca di) 67.

di

Gandia 8.

Sicilia l3l, l40, 156, l5E; (coste predate da corsari) 16l ; (grano) 290; (viceré) o. Colonna Marc., Gonzaga Ferr.; siciliana (dama) o. Eufrosina; (vedova) l18; o. Spagna (ambasciatore di).

Siciolante di 55,57

Sermoneta,

già detti Cristalli

(genealogia)

:

Alessandro,

di

Giovanni 55.

di Paolo 55. Giovanni, di Giovanni 55. Girolamo, detto o il Sermoneta n, pittore 55'7' ll7. Onorato, di Giovanni 55, Tullio, di Girolamo, pittore 56. sicurezza (pubblica) I 8 o. statuti. Siena 66.7, 160, 200; (guerra) 63, 66'7' 69'71, 73, 78l' Francesco,

64t senesi (duce dei) 67 o' Strozi P' sifilide 67, 272, 282-3; Neaples (mal de) 260; Sífilíde (ilella) etc. u. Benini, Fracastoro. (legazione) 54,

Sighicelli,

Sighiulli (famiglia bolognese) 207 : Camillo, autore del diario delta legazione in Francia 194, 207, 210, 214-5, 229, 239. sigillo I I 3, 17 5, 182, I 89, I 97, 255,289 u. Indice lllustrazioni' Sigismondo III (Wasa), re di Polonia 3Ol, 307'l l; (firna) 313; (1" m.) o. Austria (Anna d'); (ritratto a stampa) 309; (villa) 3ll o. Uiazdow; (zia) o. Anna Jagellona'

197

'

Spaziano (Tiburzia

l.

218,3 I 5 ; (diario) 303

;

(Gnanze) 194, 259; (legazione Caetani in Francia) 189' 190-6, l9E-205,216'E,220'30' 233'E, 242' 264; (po' litica coa la Francia) 208'9,212'?, 221'4, 228' 230' 24 l, 261 ; (politica con la Spagna) I 90, 203'4, 2i2, 243 ; (trasporto dell'obelisco) 266; (nipoti di) 276'7 u. Peretti; (carietura) 229; (ritratto) Z24;(staata in Campidoglio) 243 i (mote') 243-4,255,335t o.libÀ proibiti (Indice). Sisto o. Fiume, Rona (ponti). slitta, detta rcmazza 207. smentita ú. mentita, s6da. sodomia 20; sodomita 41.

Sofia (S.) o. Costantinopoli. roglio u. Chiesa (S.).

(principi dD 198 o. Bourboni (quartien) 252. Solari (i), detti " i Lombardi ,, foaditori 172. Soissons

Solerti Angelo, scrittore l8l. Solimano II, sultano di Turchia 16l. Somma (duca di), triumviro 82' 84. ronetto 102, 106-7,

l8l.

7

,

252-3; ioFrancia 230, 244;

22, 38-9, 43.4,

57

, 63-4, 66, 71, 73,

76, 78, 82,84, E6, 90, 243. sparlana (rubbate aIIa) 127.

V pp. 215,245, 266-7,301 ; (origine) 275; (cant' tere) 192,230; (bolle) 138, 182, 190; (editti contro il banditismo) 270, 315-6; per la pianura padana 180; per ta bonifica delle Paludi Pontine 182, 202, 332-5; Caetani 178, 184'5,

315; (chiese) 290; (Cortes)

tura) 105 o. Caetani Camillo; (ingerenza in conclavi) 5, 60, 157 , 255, 264, 290 ; (navi) I 39 ; (necessità militari ed economiche) 252, 295; contro il turco ló0; (ordini religiosi) 290; (collettore delle rendite) 287 ; (Col' lettoi,a) 297, 3O2; o. grido di guerra, Inquisizione; (Grandato, Grandi) 229, 277-9; (nobile) 73; (signori) 277 ; (srandi faniglie) 95; (re) u. Filippo II e III;

in ltatia 4, 5,

Sirleto Guglielmo, card. 157. Sirmignano, guardiano di Gugliemo Caetani I Sisto (S.) u. Roma (chiese).

i

(classi sociali)

Fiandra 246, 248, 250,

Siracusa 140. Sire (titolo Ail. 276.

per

288;

296; (fautori) 27, 30, 63, 65, 176, 227 t (legazione) 79, 300 o. Aldobrandini, Borghese, Rebiba; (nunzia-

(consuetudine) 154, 279 (finanza) 288; (flotta) 132' 16l,25t u. Invencible Armada; (nobiltà) 274, 277, 288; (titoli) 278-9; (clero) 288,295-6; (governo) 233, 291; (indole, lusso) 136, 140, 279,315; (esetcito): in

la via Appia) lló.

Silvestro (S.) u. Arco. Silvestro II pp. I13. Sinigallia (tragedia. di) 33 u. Borgia. sinodo o. capuatro.

Sisto

(finanze)

(salme della famiglia reale) 295 o. Escuriale; (tesoro regio dilapidato) 279 ; (titolo) 279; spagnola u. gagliarda (a) ;

Signoria lllustrissima (titolo) 275. Sr'líce (denominazione per

Sonnino (guerra) 39; pretesa dei Caetani 79, E6. Sora (duca di) u. Boncompagni. Sora (Antonio da), bandito 316. Sorano, feudo degli Orsini 33. Sorbona u. Parigi, Sorci, fattore di Guglielmo Caetani I l. sortilegio 215 o. otacolo. Sosa (de) u. Gaetani di Toledo. spada: corta 142; ímbruccíata 203; (prarnmatica per porto) 279; spada e cappa 261. Spagna passÍm.' (intervento in Francia) 192, 2O3, 221, 227, 23O, 288, 314; (ambasciatori in Roma) 67, 102, ll8, l3l, 158, 178, 225,227, 278-9, o. Guzman (de), Mendoza (de), Sessa (duca di), Torres; (ambasciatrice di) l15; (decadenza) 279,314; (egemonia) 136, 190; in Francia 204, 230; in ltalia 62-3, 94, 136, 158;

di),

fattucchiera

di Gtterna

170'

Speciani, Speciano Cesare, vesc. di Novara e Cremona, nunzio in Germania 265, 3OBz in Spagna 287. Spezioli Vincenzo, autore della Gurda dí Recanatî 172. spia 82, 162; di guerra 216; imperiale 73-41 o. agette. Spinelli Carlo, contro i banditi 317. spîngolo (capo de) 2E3 u. medicina. Spirito Santo (orazione dello) 215; (rilievo dello) 167. Spoleto 138, 200, 315; (vescovato di) 51. spozzellare 73. squadra navale 149,

182,309 o.

Sotta.

squartamento (peaa) 281, 323. squízzo 172 u. disegno, schizzo. stamíca colatoríi 262 o. medicina. stampa

,.

Indice lllustrazioni, moneta; stamPatore o. tipografo-

stanghella col daìlo (p.t ) 75. Stati Generali, Tre Stati o. Francia. statua 162, lU-6, l7l-2, 185; (perizia) 172; di argeuto 117, l72i in bronzo l72l di marmo 269: u. antichità (scavo), arti (belle)' statuto (valore giuridico) 18; in volgarc 2l; consuetudini locati 13; o. Bmiano, Borgia, Caetani, Cisterna, Ser' moneta.

stecconata fluviale 249. Stefano

(S.) o. Capua, Valvisciolo; (Cavalieri), a Lepanto

t4E, l5l. Stefano Bathori, re

di

Polonia 310.


Indice dei 41, l17, 179,269, 289,327 i in marmo 270, 325t sa moneta 256; proibito 95; o. Indice delle illu-

stemma, arme strazioni. stendardo

237, 146, 162, 216,259, 284 o.

(S.), Colonna, Malta,

Caetaui, Chiesa

Stewart o. Stuart. stile 46, 129-30 o. italiano, lettera; giovanile 273

i

telegtafrco

230. stipendio u. esercito, mercenario, Napoli. Stiria u, Austria (d'). stotacts (oleum)

282 u. medicina.

306i (spíanata) 87;

consolare dal Napole-

sfrelto (avaro) 184.

rozz

i:

strumento

o.

Stuart, Enrico

ll, 66-7, 78-9, 82.

musicale.

struzzo (penne

di)

I

54.

Stewart:

t65; (m.) u. Maria

Giovanni, duca

Stuarda.

di Albany 38.

o, Trentino; stucco (lavoro in) ll. studenti nel Cinquecento (vita) 107, 126-7 o. Caetani, Pe. tugrai sludio ó7 u. università; studi giovanili 122. sublimato (nedicina) 282. Suda (porto di), in Candia 132. sudaloil di Agnano 2E5; sudario con spugne 325. suffumigi col mercurio 282. rulfurei (bagni) 2E2. Sulmona (principi di), insigniti del Toson d'oro 183. sultana (la) 16l o. Pannilini; sultano o. Maometto IIl, Selim ll, Solimano II, turco. stuccatore

superstizione

282, 3l

Ferrante, nunzio in Po*ogallo 297. Ludovico, nunzio in Spagna 287. Tavoliere o. Puglie. teatrali (rappresentazioni) in Roma 48. Tebaldini, tipografo in Brescia 109. tedesca (alla) 3 I 0 ; (soldatesca in Roma) 44 ; (viaggio in terra) 303; tedesco 235,307; contro i turchi 3l I ; (fante, raitro) 216; (principe) 305 o. Germania, lanzichenecco,

Te Deum (solenne) 152, 217,245. tela dipinta 155; a falso marmo 296.

strategia navale I 50. 6trega, stregoneria, fattucchiere 169-70, 282.

Lorenzo, caÀ. 67, 94. Pietro, luogotenente di Enrico

T*so Torquato l8l-2. Tatanello Giovanni, di Sermoaeta, congiwato 72-4. tattica militare 2ó0 u. esercito. Tavannes, seguace di Enrico di Navarra 213.4.

svizzero.

tano nella Marittima 70. strangolamento (pena) 295, 3lE.

St

385

Taverna:

Sermoneta.

Stephano (mastro\, schatpelino 98.

strada (lastricata)

nomi

I u, medicina.

Tellez y Giron Pedro, duca di Ossuna, viceré di Napoli lE3, Temeno, re dei greci ll3; (figlio) o. Ceso. Tempesti Casimiro Liborio, scrittore 195-6. tenaglia o coda dí níbbio 65, tenda militare 24E; per cavalli ó6; u. galea. teologica (tesi) 294. Teppia (fiume) 21, 329, 331-3 o. Paludi Pontine; ponte . Con Du Lrci > 334. terebelli (chiodi) 26. terme rr. Agnano (sudatorio). Termonde (resa di) 247-8. Terni 200, 327.

Terra d'Otranto

lll.

274,333; ll-2, 80, 88, 90, 153; (chiavi delle porte) 90; (chiese): S. Cesario, S. Maria Nuova 12; (diritti di pesca) 59, 159; (fortifcazione) 9E; (galeru) 84; governata dai Caetani 5E-9, 90; (commíssaríus et

Terracina

custos arcís Teracíne) 59 o. Caetani Nicolò; (luogo90; (occupazione militare) 43,58, 64, 82,84;

tenente)

per

la

bonifica delle Paludi Pontine

e giudice)

8;

330-3;

(podestà

di piemontesi) 23; (strada intorno alle mura) 2E3; (territorio) I 2, 99; (torri) 97 o. Badino; (sbarco

Supino 30. Surresca (tenuta

vende < tra lago et mare ai Caetani 99; (vendita) 3ó; ' (vescovo) 55, 116; (visita di Sisto V) 197, 334; ter-

Susa

racinesi contrastano giuspatronato

di S. Mria della) 99 0. Fontana. (Val di) 207.

Susanna

(chiese, ville), Svizzera (Cantoni della) 262i (ambasciatore

ai Caetani I I ;

difesi

dai Caetani 12.

(S.) o. Roma

(P. della); (frontiera) 255; (truppe) 89,207,221, 232, 242, 258; (autorità) 264; svizzerc 235, 2624; (capitano) 261-2i (caporione) 264; (guardia del papa)

Terranova (duca di) 262 o. Atagota (C. d). Terra Santa (pellegrinaggio in) 289. Terribilia Francesco, architetto in Bologna tEl. Temtto (collina di), presso Fiume l7l.

202.

terzana

in) tr. Croce

o. febbre.

tetzo o. esercito. tesi (teologica) 294.

Tub".o""oto 12, ll7, 148; u. galea, Crifona (la). Tacito (codici di), in Parigi 109. tafettà 67; talfettano aero (banda dD 310. taglia 42;44, 86 o. guerra. Tagliacozzo (duca di) 90 u. Colonna Marcantonio.

tesoreria o. Francia, Spagna; tesoriere u. Chiesa (S.), Porzia (di)l tesoro dei Caetani, nascosto nel convento d'Ara-

taglio della mano 20. taglione 19. tappeto 154, 1631. tappezzeàa 226. Taranto (golfo) l4l; (arcivescovato) ló5. Tartaria (altipiani della) l4l; tartaro 160, 300-1, 308; (cavallo) 310; (sangue)_ 160. Tarvisio (via del) 312. tassa sul capitale 87; per presidio delle torri 9E. tas6o del Monte di PietA 54.

testimoniale (deposizione)

Domus,

ll,

49.

coeli

44;

teÉtamento

(cappella) o. Capua.

d. nome di

persona.

lestículi coturnlcum (medicina) 282.

15, l l0, 159; (falsa) E-9; u. pro.

cesso.

256; lesloní (fonat) 234. teutone ú. mercenario, tedesco; Teutoni (dei) a. Maria (S.). Tevere 6, 48, 313, 327; (itoaà"Àont) 328. Theabum or?ae (libro all'indice) 126. Thesoro (edizioae àel) 247. testone (moneta)

Thobîa 17. tiata o. Clemente

Vll.


DOMUS CAIETANA

336

Tiepolo Paolo, ambasciatore veneto in Roma

tilo 294 u. tignoso

ll5,

Torre Nuova o di S, Vttoria, verso San Felice 99, Torre Paola 333 o, Paola (lago). Torre Petrata, presso Sezze 6. torrente ,. Amaseno, Teppia, Ufente.

160.

febbre.

(il) o. Lucciali.

timpaní dt zíbellíno 258. tipografia, stamperia (impianto) 109, l2l; tipografo u. Bevec. chia, Gardano, Manuzio (Aldo), Torrentino, Zannetti. îraboschi Girolamo, abate, scrittore 286. lírctotí pet pavimenti 32E u. rastrello.

Tirreno (spiaggia del mare) 319. tisana (pozione) 242.

TÍto (un) 185 o. Caetani Earico; (arco dD 154 o. Rorna. titolo (abuso) 95 278-9,2E8; cardinalizio l12 u. Roma (chiese); di cortcia e obbligo 182,276-7 | di diritto 278; (dissertazione) 280; (litigata per) 2921 per lettere 279; nobiliari l, 185, 192, 274-6 u. precedenza; (regolamento) 279 o. Filippo Il e III; (successione) 276. Tivera (cava, tenuta di) 35, 116. Tivoli 98; (resa) 78, 82; (vescovo) I 14; Villa d'Este 172. Tiziano u. Vecelli. Todeschini (discendente dei) ló0 o. Panniliai; Antonio u.

Pio Ill. Todi (decemviro di) I t3-4 o. Cesi G. Toledo 43, 295; (conquista) 289; Concepcíon que es en S. Ftancesco (chiesa) 289; u. Gaetani; (titolo ai vescovo) 279.

Toledo (di): Garcia, muove verso Cortona 63. Pedro, marchese di Villafranca, viceré di Napoli 54; contro Siena 63. Toledo y Azevedo (Henriquez de), conte di Fueates, generale spagnolo 253. Tolfa (allumiere di) 290. Tomassetti Franceco, scrittore 177. Tomassini F., incisore 293. tomba, sepolcro 35, l7O-5,269-70, 327 o.Caetani, Colonna, Filippo II; sepoltura di argento 217 ; in terra santa 212;

(violzione) 42,

ll2,

270.

tomboleto 93,99, 159 u. Caprolace, Circeo, Fogliano, Palizzata, Terracina; detto < la terra tra lago e mare ' 333 u. Paola (lago), Tommasi Michele, prigioniero in Sermoneta 321. tonnara, tonno (pesca del) 99. tonsura l2l. Tonto Antonio, difende Terracina 90. Torello Francesco, agetrte a Parigi per il card. Caetani Nicolò

63-4, 66. (artiglierie del castello) 207; (avvisi) 290; (in' del card. Enrico Caetani) 207; (nunzio) 180 o.

Toiro 247; gresso

'

Ricerdi G. C.; (priorato di S. Andrea) ll2, 256

o'

Caetani.

Torre (della) E2 o. Caetad di Filettíno. torre (costruzione, guarnigione) 98-100, 310 o. Badino, Caetani, Caffarelli, Colonna, Capua, Cistema, Cracovia, Fo' ceverde, Fogliano, Olevota, rembata, Roma; di difesa 12, marittima, litoranea 95, 326,33; medievale ó5; dei

97;

Gaetani di Toledo 289; torretta t. Noroa,

Sermoneta

(rocca); torrione u. Bassiano, Sermoneta (rocca). Torre Astura 330 o. Paludi Pontine. Torre Cajetani 173 o. bandito. Torre Lamanna, della Manna, presso Ariano 167; (maxeúa)

III; u. Leonardo (S.). Torre delle Milizie u. Roma. Torre Moresca, presidiata dai Caetani 271.

Torrentino, stampatore in Fireuze l2l, Torres, ambasciatore della Spagna in Roma l3l. tortura 8, 9, 15, 19,25,27, 31, 42, 74-5, l0l, 169-70, 173,271, 319,321; questlone 15,75; (scena) 3221 (tratti di corda) 74, 319, 321. Tozca 52. Toscana l4O, 177,479; (banditismo) 315i, (duca; grandua) o. Medici (de'); assume titolo di Serenissimo 199, 280; (guerra

in) 63, 66:. (galea la), a Lepanto l5Q;

toscana

(ooce) 105. Toscanella Francesco, detto Francesco Roma 28. Tosi Giovanni Giacomo, nella segreteria del card. Enrico Cae-

tari 109; pubblica le lettere del Peranda 105. Tosingo Nicolò, capitano in Sermoneta 63-4. Tosone d'oro 154, lB3, 192, 252, 254, 277 -9, 283, 2BB-91 , 298-9; (diseeno) 287; (emblema) 269; (ordine) 277, rr. cavaliere, messa. Tovnai 247. Tournon (de Francesco), ca:d, 64, 330. Tours (concilio) 23E; (pseudo-parlamento navarrista) 214, 227 . Trabia (ducato dD 290 u. Lanza. tradimento 8, 9, 25,27 ; contro il papa 72i contro lo stato 26; (condanna) 322; traditore 223; o. Riccar{i G. C. tradizione (pia) l7l, 126 o. mistero, miracolo, Loreto, ostia. Traetto (Minturw) 4, 43, 78; (casa) 273; (duca) u, Gaetani d'Aragona. Traiano, imperatore (edi6zio di) 26. Tra lago et mare o. tomboleto. traÌta 225, 233-4 o. ipoteca; spiccata a vuoto 63; sul graro 233. trattato ,. alleanza, Benthen, Cracovia; di commercio 300; di congiura 75; di pace 31,221-2, 225,227. Tremouille (Louis de la), in Parma 4. Trentino Stefano, stuccatore in Roma 325. Treato (concilio) 50, 54, 74; (card.) o. Madruzzi. Trevi nel L.azio 66, 317; (signori) u. Caetani di Filettino.

Trevico (marchese di), comandante di fanteriaspagnola 253. Trevigliano 102. Treviso 313. tribuna, tribunale 159, l8l; o. Inquisizione, Parigi. tributo di passo 304. trincea E0; tríncere (guastare\ 133. Trinità (festa della) 280 trionfale ú. ingresso; trionfo 4E, 50; (arco) 154, 163, 179. Tripoli (capitano, governatore) 16l. triumvirato per la guerra contro il duca d'Alba 82. Troia lll; (dioei) 293; (vescovo) o. Aldobrandini G. Tropea (vescovo di) o. Mandina B. trota (macrostigma) 168, 207 o. Ninfa. Troyes (cauedrale, chiesa di S. Stefano) 216'7. trucco (giuoco

al)

126.

Truchses Gerard, arciv,

di

Colonia, eretico 250.

Tudor o. Elisbetta. Tuoisi l0l ; (disfatta cristiana)

lól

tr. Filippo

Il;

(principe)

o. Dragut; (guerra in) 48, 97 o. Gerbe (le). Turchia 160, 300; turca (arma) 155; (ffotta) 66, 96,

129

133,136-41,143-4,146, l6l; (galea) ll5, 139' 144, 146, 148-50, l6l ; (lingua) 100, l6l; (nave) 100-1, 140, 149, 150-2t (schiava) 153; (turbante)


Indice dei nomi Turchia:

310; (vestito) lól; turco 12, 63,90,96, 98,

ll5,

136-51, 162, 143,300-1,

3ll-2;

100-1,

(alleanza con)

54, 136; (ambasqiatori in Venezia) l3l, 310; (am' miraglio) 96, 16l, l50l (falso) 16l-2, 242 u. spia; (generale) 147, 150; (lega, guena contro) 50, 63, il5, 130, 136,139, l4t,155-7,160-1, 290, 300-1, 304-5, 308, 312; galloncino twchesco 133; (incursioni e piraterie) 97-8, ll5, l3t; a Lepanto 136-15l; (naufraeio) l0l ; a Nicosia 90; (nobile) l0l ; (pittura di I 54; (schiavo) I 53, 96, 100, 300; (territoio) 143; (vittoria Agria) 3l I o. pirata.

turchi incatenati) I 55; (prigioniero)

16l; presso

(sultano)

387

Vallage, capitano in Fmncía 234. Valle (Andrea de), vesc. di Cotrone 7. Valle (Vittoria della), m. di Cesare Caetani di Filettino 173. Vallecorsa, pretesa dai Caetani 79. Vallepietra (signori di) 317 o, Caetani di Filettino. Valletta (la) u. Nogaret de la Valette. Vallona (governatore di) t47 rr, Caracossa. Valmontone (caduta di) 82, EB, Valois (stirpe dei) 190 u. Carlo

IX,

Enrico

ll e III:

Elisabetta, m. di Filippo ll, 295. Margherita, .la reine Margot >, m. di Enrico Valsoldo Giovanni Antonio, scultore 325.

IV, l9l.

Valtellina (in) u. Ponte.

dei SS. Pietro e Stefano) 23-4, 26, 28, 31,72, 112,293; (cappella di S. Lorenzo) ll6; di giuspatronato dei Caetani 54; restaurata dai Caetani 55, I t8.

Turino Lelio, capitano di Bonifacio Caetani 67-El. Tuscolo (conti di) 276.

Valvisciolo (badia

Uccellare 292. udienza lE0; (ilíIatate) 296; inperiale 257; pontifrúa 233; reab 291, 296, 308-9.

Vaccareccia (contrada), sotto Sermoneta 334. Vangelo (giuramento sul) 227 ; líbcrté de I'EoangíIIe 235.

Udine (da): Bernardino, architetto, in Ninfa, Sermoneta 80'l' 98, 169. Giulio, architetto, in Sermoneta B0' Ufente (torrente) 330, 332 o. Paludi Pontine'

Ugonotti 169, 190, 192,211, 217, Enrico IV; (guerra) I15.

230'l;

(capo) 195

Uiazdow, presso Varsavia (villa di Sigismondo ultímatum 40, l3l, 308. umanista 105, 172 0, Mureto, Peranda. umbro-romana (stirpe) I 13

o.

lll)

30E'9.

Vecelli Tiziano, pittore 59, 28E.

Cesi.

Umena (duca di) o. Lorena (Carlo di). Ungheria I15, 300; (spedizione in) 283-4, 30E, garc, ungherese (vestito all') 258,310. unghia rr. alce. unguento

o.

312; un'

(L. de'), Rovere (della); Uri

(principe)

o.

3ll

o. buc.

usura

53;

urutaío 317.

Val di

275 o.

o.

Medici

Montefeltro.

147

Valacchia (gucna in) 304. valca o. panni di lana.

'

315.

".po

-9.

di) o.

Gcsualdo.

Ventimiglia Giovanni, marchese 233.

Susa 207.

remma

22, 39, l3l, 136, ll5, 199, 202,178 Îepolo; (incendio dell'arrcnale) l3l ; guerre)

u. Donato, Paruta, (commercio) 136, 300 i (corriere svaligiato) 173 i (doge) o. Grimani; (nunzio) 152 o. Facchiuetti; (Palazzo deiDogi)

Venosa (principe

di banditi, detto " re della

e

(ambasciatore)

141, 148; (flotta, galea, galeazza, nave) 133-4, 139, 144, 148-5Oi contro il legato Caetani in Francia 201, 2A6, 229,236; venez'iano (comandante a Lepanto) I 50; (nobile) f 94, 238i (sold,ato) 142-3. Veniero Sebastiano, comandante veneziano 139-40, 143-4,

lavandara.

Valenti Govanoi,

ueneras (araldica) 289.

160, 177, 204;

V""on", in Sabina 302. Vaga (Pcrin del), pittore 56. oaldssa

Velu H., scrittore 217. vendetta 14, 16,25. Vendòme (rano di) o. Bourbon (de). vcneficio 9-10, 20, 36-8, 74, 169, 177, 295,315. Venere uCaetani u l7l. Venezia passím: (alleanze

(cantone di) 262 o.'Svizzera.

Urus

Vega (Alonso de), alÉere spagnolo, in Anversa 249. vcleno o. veneficio. Velletri 25; (archivio) 67; (comandante) 7E; (nobili) 67; (occupazione militare) 39, 40, 59, El, 83,89; (oratori in Roma) 39; visitata da Sisto V, 202; velletrani (breve di Clemente VII) 40; u. Anibaldi.

Velletri (Tullio da), a Lepanto t48, 150.

282 u. medicina.

Unione cattolica u. Francia, lega. università 122, lB4-5, o. Alcalà, Bologna, Perugia, Roma; (studenti reclutati nell'esercito pontificio) 4l ; univenitaria (Yita) 123.

rnnone 282 o. medicina. Uomo Selvatico (l') o. Leoncillo. Urbano VII pp. 245, 255. Urbe u. Roma. Urbino (card.) u. Rovere (G. della); (duca)

Vanozzi Bonifazio (mons.), scgretario del legato Caetani in Polonia 303. Varsavia 301,30E-ll o. Uiazdow; (comizi) 301-2; (dieta) 3ll-2; (lega contro il turco) 310. Vasari Giorgio 56. Vasto (Alfonso del), marchese, comandante napoletano 42-3. Varto (marchese del) o. Avalos (d'). Vaticano u. Roma.

Ma-

Valentino (dua) o. Borgia Ccsarc. Valentioois (Madana) 79. Yaleaza 299. valigia pontificia 2OE, 226; di ardiuali lcati 208, 309. Valladolid (monutero di S, Bcnito) 254.

di

Gerace, viceré

Ventotene (altorilievo dell'isola) 32ó. Venturi, debitore di Canillo Caetani 35. veaturiere 132, 153, 156,216, 246-7, 251, 254. oerktalìonc (pena) 20. Verdugo, co-a.daatc in Frisia 250. Verdun 245. Vergclli Tiburzio, fonditorc di bronzo 172. Vermegio, dottorc di medicina 294.

di

Sicilia


DOMUS CAIETANA

3E8

Veroli (mina sotto

il

palazzo comunale)

3lE;

(podestà) o,

Rieti (Cola da). Vcrona 260. Veronica (velo di S.) 42,

Francesco, fonditore

lelio,

o.

l12 o. Francia;

oescoùl (íncensatí)

124; (eretico)

Truchses.

vetraio I l8; vetriate istoriale 210; vetro a disegno I l8; ?06. Vettori Pietro, filologo 12. viaggio 60-1, 61, 177,210,216, 231, 245, 247, 265-6,

268,290,299, 302-3, 30E, 312.? u. diario; a ca58; (costume) 208, 308; (pericolo) 302, 318;

vallo

(viandanti svaligiati) oícecomes

u.

31 7.

Sermoneta.

Vicentino, pittore 144; quadro della battaglia di Lepanto 146. Vico nel Lazio 30. Vctorius (Emilio de), medico 67. Yienna 257,300,303.5, 312; minàcciata dai turchi 301 ; (palazzo della regina di Francia) 304;, o. modi di dirc. Vienne (assedio di) 208, 210.

Vignola

(il) u. Barocci.

villa o. Camenio, Caprarola, Farnese, Roma; reale o. Uiazdow ; romana

o. Fogliano.

Villena (di) o. Pacheco. Villeroy (lettera di Enrico IV a) 206. Vimercato, a Siena col card. Nicolò Caetani 64. Vincenzo (S.) o. Capua; al Volturno (badia di), presso Iser'

nia t12, 166; (commenda) 256o. Caetani; (giuspatro' nato) o. Pignatelli. Mneenzo (don), familiare del nunzio Visconti 258. vino estero 307; di Normandia 6l ; (prezzo di una soma) 134; malvuia (caratello) 305; moscatello (fontana) 202; moscato (fontmellel 27 4.

Virgili (Adriano de), a Lepanto l4E. Virginia (cortigiana) 52.

Visani Lorenzo, amministratore dell'abbazia di S. l,eonardo della Matina

capitano

in

di

campanc I 18.

Sermoneta 83.

'Marco (fra), cappuccino, a Lepanto 146, 148.

Vito,

vertenza o. cavallerese. vcacovato

Vi.ter bo (da):

lll.

Visconti:

credenziere

di Guglielmo Caetani

10.

Vittoria (S.) u. Torre Nuova. Vittoria, amata dal Peranda 106. Vittorio Emanuele III, re d'ltalia (raccolta numismatica) 182, 256. vivaio di trote l6E. Vivar Ruy (de) o. Diaz. Voghera 207.

Volta Camillo, agente diplomatico del duca di Nevers 212-3. Volterra Francesco, architetto l17, l6E, 172-3, 269,325. Volterrano leronimo, vesc. di Assisi, governatore di Sermoneta'10. Volturno (fiurre) 166 o. Vincenzo (S.). voto (scrutinio di) u. conclave; votivo (dono), ex-voto 167, 148, 155, 167, 172, 242,270 o. Caetani, Sermoneta (chiese).

lil'"o ,.

'

Sigismondo

IIt.

Werro Sebastiano, capo di banditi 315. Wilbraham Ada, duchessa o. Crawford.

Ypr"

di

Sermoneta 155,

270; (sorella)

(res" di) 246-7,

Z^..Ino

Geronimo (caca in Rona) 327. Zagarclo (duca, signore) 59, 173 u. Colonna. Zancati (di) o. Anibaldi. Zanneto, Zenneto (tenuta) 335 o. Paludi Pontine. Zante (isola dil 144. Zattere (catena di) 249. Zecca 185, 234. ZebrzydowsLi Nicolò, gran maresciallo del regno di Polonia

307.

Alfonso, vesc. di Cervia, nunzio in Germania, card. 257'8Bernardino, vesc. di Alatri, in Sermoneta 50-1. visione o. Clovio, Orsola (S.); visionario o. Carosi.

Zngaro, pittorc 327.

oístalleríî u. Sermoneta. Vistola (6ume) 305. Vitale (maestro), medico 9. Viterbo 200, 3O5, 106.

Federico, pittore (disegni) 325. Zuniga Juar (de), conte di Miranda, viceré Zwingero (theodoro) u. Theatrum.

Zuccati

il7,

(fratelli), pittori in Acquasparta 123 124, 2812

t in

Cisterna

di Napoli 274.


-*-j

;i':!i.*'Él rr;l_:i

-l,r$

*'

..g .-l.,:

.1 .

iit:

DOMUS EA.IETANA

..

389

.:

: ii.::i

ERRATA-CORRIGE , r "'t

, ,

.+':'

':.' ::

P. ?6 í 2 p. 19 f 1. rSaruio":Ieggr;;;Saaudo-:. ,r1.;',, *:', ?' , l?6 nota a) actto lcggi aucfur. lt6 (rubrica narginale).' Pio IV legtsd Pb V. - , ., 144 uota a) Vicentimo fcg$ Vi€otino., 167 ' D llu *to W un ln&,. , t79 ' .' b) {'l tíry 1.)'tecúí .1574, , lEO r. 3l lAncyden' lcggú AFyrbD. , '200 , I . ,o 20í re-' ,1b.'i Mairoùi;e di Borbone lcggÍ I'arcivcrcovo di Lionc e il cardinale "qtdirsli . , ' , 'a 210''' ,.o"'5 ';ii íàco'vè dt AiigÉeae leggd I'arcivercovo di Avignoac. .- , 210 r :17 dcl.yercbvO Jcggf dell'arcivercovo. d"i 500@ ducati lcgg{ rcudi. -' ' &22 (rubrici -"rfr.U;t Protito , ' :.,. nota c) Comilio legsC Condglio, ";.,'.iplp.; .':-.r'.r.-'j'235 " (r,24) delle leget d'ellc. .>ì.':'236 > b) Saint-Paul leggd Saiut-Pol. , 243 t 23 il cardinale Sauscvcrino lcggr Salta Sevcrina. 245 " 6 Saint-Paul tcggc Saiqt-Pol. ,' , 253 , 26 Bru:dler tcggf Bruges. , 273 , 20' fiaanziare lcgg,f finen;arie 7 276 ' 16 cominciarom lcggf coninciò , 2gE , 3? Roiar LeSÍ Royar. ' . 29 , 12 h domenica hsgt h prima domenica. , nota3) * 15077 lcggr .15O76-7 , ' '.-'.. , , 3O2 ') a) Pallaviciri r Paraviciri. ,. . , ?17 (titolo) ls85-1695 " 1585-1595 , 349 r. 16 Filippo III leggí Filippo ll. :

_

.

di

Borbouc.

-'\

,'

g

lr

x

'i:

.j

.:

.rì

{

.{

I


,Ì,t::

.;.

..4..

FINTTO DT STAMPARE PER .I TIPI DELLO STABILIIf;ENTO TIPOGRAFICO FRATEI.I.+iS'TIANTT

IL XXVTII

t

..-.

''r;:..,

' ;:|.i ' :l

I

:

.:

ì

:l' ;:.

i

5 .-!ì

..

,t,' .i,j

.":r

Ìl

'..,.

n

.1

-l

.3 '#

-..*l -d :d

?

.- !1

"

,.i

-d

--s

irfl

.-. - -. afl f{


Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.