BIlancio sociale 2010 - Fondazione Casa della carità "Angelo Abriani"

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bilancio sociale

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bilancio sociale

2010


Indice

LETTERA AGLI STAKEHOLDER PARTE PRIMA IL PROFILO DI CASA DELLA CARITÀ LA NOSTRA STORIA

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STARE NEL MEZZO PER AFFRONTARE LE EMERGENZE URBANE: MISSION E VISION DI CASA DELLA CARITÀ 10 IL MODELLO OPERATIVO

11

LE ATTIVITÀ E I PRINCIPALI RISULTATI

12

L'ASSETTO ISTITUZIONALE

16

LA STRUTTURA ORGANIZZATIVA

17

LE RISORSE UMANE E I VOLONTARI

18

LA SINTESI ECONOMICA

19

IL SISTEMA CASA DELLA CARITÀ

21

I NOSTRI STAKEHOLDER

23

PARTE SECONDA LE ATTIVITÀ

24

PRESENZA NEL TERRITORIO Ascolto Emergenze metropolitane

26 27 30

CONTRIBUTO ALL'INCLUSIONE SOCIALE Ospitalità Servizi alla persona Casa nido Tutela giuridica Inserimento scolastico Corso di italiano Anziani Progetti carcere

34 35 38 39 41 43 46 47 48

PERCORSI VERSO L’AUTONOMIA Lavoro Autonomia abitativa

49 50 53

ATTIVITÀ DI CURA Ambulatori So-stare Progetti e convenzioni salute mentale

54 55 57 59

DIMENSIONE CULTURALE E FORMATIVA Accademia della carità Biblioteca del Confine Educazione alla solidarietà Mondialità Souq – Centro studi sofferenza urbana Spiritualità

61 64 69 71 74 75 77

COMUNICAZIONE

78

CASA DELLA CARITÀ E LE ISTITUZIONI

79


PARTE TERZA GLI APPROFONDIMENTI

80

I PROGETTI

82

LE CONVENZIONI

86

LA GESTIONE PATRIMONIALE

88

SINTESI DI STATO PATRIMONIALE E CONTO ECONOMICO

89

I FINANZIATORI E I SOSTENITORI

PARTE QUARTA CONCLUSIONI

104

PARTE QUINTA GLI ALLEGATI

108

NOTA METODOLOGICA

109

91

TABELLA DI CORRISPONDENZA CON LE LINEE GUIDA DELLA AGENZIA PER IL TERZO SETTORE

110

IL PERSONALE RETRIBUITO

92

QUESTIONARIO DI VALUTAZIONE

I VOLONTARI

94

L'INFRASTRUTTURA E LA DIMENSIONE AMBIENTALE

95

LE ATTIVITÀ IN OUTSOURCING

98

IL SISTEMA CASA DELLA CARITÀ IN DETTAGLIO

100

111


La Fondazione Casa della carità, il suo presidente don Virginio Colmegna e i suoi collaboratori ringraziano in modo speciale Maria Grazia Guida, che dalla nascita della Casa ha diretto il nostro lavoro, tenendo in particolare la responsabilità del controllo di gestione, dal quale scaturisce questo bilancio sociale. Le auguriamo di proseguire con pari competenza e serietà nel suo nuovo incarico di vice sindaco della città di Milano. Si ringraziano Alessandra De Bernardis e Gianfranco Crevani per il prezioso lavoro di ricerca ed elaborazione dei contenuti.


Lettera agli stakeholder

Vorrei ripercorrere le motivazioni più profonde che danno senso al nostro stare in Casa della carità. Sono motivazioni interrogate, inquietate anche dalle tante domande e incontri vissuti nell’ospitalità, condivise nel territorio, anche in quelle che potremmo definire favelas, non luoghi. Per noi sono persone, volti, storie di vita che vanno ascoltate, rispettate, spesso custodite nel silenzio, avvertendo anche la vulnerabilità e l’inadeguatezza delle risposte. In tutte queste storie e in tutti questi volti si rivela e si manifesta, anche in modo contraddittorio, l’esigenza di promuovere la dignità di ogni persona, di chiedere giustizia. Tutti hanno un nome, una loro singolarità che non permette generalizzazioni, banalizzazioni. Ognuno porta la sua storia di relazioni, di affetti, di famiglia, del paese di provenienza, una storia carica di sofferenza, a volte anche di errori, speranze e fallimenti, di riscatto. E’ questo sentimento umano di ascolto che ci motiva, ci chiede di avere sempre uno sguardo pieno di umanità che sa muoversi, indignarsi, coinvolgersi, condividere. La nostra esperienza, prima ancora che operosità di aiuto, è piena di sentimento, passione, emozione; è questo che non permette di far vincere un sentimento di chiusura ed esclusione. Questa intensità emozionante non possiamo affidarla solo a un vago assistenzialismo, a una generica bontà che omologa tutti. Il racconto di ospitalità che mette insieme culture, patrimoni di conoscenza, sofferenza e salute è un punto di partenza per avere uno sguardo sulla città, su questo mondo nel quale siamo e viviamo, per costruire in modo semplice e quotidiano una comunità sociale che sappia curare e prendersi cura. E’ allora urgente, come ci ha invitato anni fa il cardinale Carlo Maria Martini, partire da questo luogo per guardare, per mantenere uno sguardo sulla città. Una città dove si vive, che si apre al futuro, ma che sa anche raccontare le sue paure, le sue memorie e le mette in strada per tutti e con tutti. Ecco perché vogliamo continuare a raccontare la nostra storia di ospitalità, la forza dei sentimenti solidali che hanno una sapienza che può generare coesione e fiducia. Per noi è sempre più impegnativo il percorso di Casa della carità, luogo dove la paura viene resa convivialità, dove si racconta, si osserva, si pensa anche, ci si ascolta, si sta insieme. E’ questo il bilancio sociale che va raccontato, reso sentimento diffuso, avvolto anche dalla riflessione e dal silenzio che sa vedere oltre, sprigionare fantasia, accogliere il limite. Lo stare tra la gente per rendere il bilancio non solo un rendiconto doveroso, un importante strumento nella realizzazione di un’impresa sociale, ma per iscriverlo nel tessuto di relazioni vere di questa città. Tutto questo è stato possibile solo grazie alla collaborazione di molti, che ringraziamo: don Massimo Mapelli, Maria Grazia Guida, i responsabili e gli operatori, i volontari. Siamo inoltre riconoscenti a tutti coloro che ci sostengono, in particolare i garanti della fondazione, il cardinale della diocesi ambrosiana e il sindaco di Milano, le fondazioni, i donatori e tutti gli amici che a vario titolo sono presenti.

don Virginio Colmegna


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Il profilo di Casa della carità > La nostra storia > Stare nel mezzo per affrontare le emergenze urbane: mission e vision di Casa della carità > Il modello operativo > Le attività e i principali risultati > L'assetto istituzionale > La struttura organizzativa > Le risorse umane e i volontari > La sintesi economica > Il sistema Casa della carità > I nostri stakeholder



capitolo 1  IL PROFILO DI CASA DELLA CARITÀ 

La nostra storia

2002

L’arcivescovo di Milano Carlo Maria Martini costituisce la fondazione Casa della carità Angelo Abriani.

2003

Al Planetario di Milano cerimonia della posa simbolica della prima pietra della Casa della carità.

2004

Inaugurazione della sede della Casa della carità nella struttura di via Francesco Brambilla 10, a Milano.

2005

Viaggio in Sri Lanka a seguito dell’esperienza centralino e ascolto per i familiari e le persone interessate dallo tsunami. Progetto Instradiamoci (intervento a sostegno dei rom dopo l’incendio nel campo di San Dionigi). Costituzione della cooperativa Lavoriamo. Costituzione dell’associazione Volontari della Casa della carità. Costituzione dell’associazione Verso il villaggio solidale. Inaugurazione della comunità So-stare.

2006

Costituzione della società Mr. Katering. Costituzione associazione Identità plurali. Costituzione dell’associazione Amici della Casa della carità. Viaggio in Senegal per avvio di progetti umanitari.

2007

Inaugurazione, in collaborazione con il settore cultura della provincia di Milano, della nuova sede della Biblioteca del Confine. Nascita del Souq - Centro studi sofferenza urbana. Viaggio conoscitivo in Romania. Costruzione del villaggio solidale al parco Lambro, presso il Centro ambrosiano di solidarietà (Ce.A.S.).

2008

Costituzione della cooperativa Impresa etica sociale (I.E.S.). Convenzioni per la gestione sociale dei campi comunali per famiglie rom di via Idro e via Triboniano. Viaggio in Senegal per seguire i progetti umanitari avviati. Viaggio in Romania per avviare il progetto Ponti di solidarietà e lavoro. Partecipazione alla mostra “La vita nuda” alla Triennale di Milano. Intitolazione dell’auditorium a Teresa Pomodoro. Inaugurazione dello spazio espositivo Terre ospitali di via Padova 276, gestito dall'associazione Amici della Casa della carità in collaborazione con il Ceas.

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Casa della carità

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capitolo 1  IL PROFILO DI CASA DELLA CARITÀ 

2009

Partecipazione al Social forum a Belem, in Brasile. Viaggio di formazione in Egitto per operatori e volontari. Viaggi in Senegal e in Romania per monitorare i progetti avviati. Convenzioni per la gestione sociale del campo per famiglie rom di Pioltello. Predisposizione del nuovo sito www.casadellacarita.org. Realizzazione dell’evento Milano si-cura.

2010

Lectio magistralis, alla Casa della carità, del fondatore dell’Odin Teatret Eugenio Barba, seguita da un laboratorio di cinque giorni che Kai Bredholt, operatore dell’Odin, ha tenuto con ospiti e operatori della Casa, preparando una festa-evento con spettacolo finale al Piccolo Teatro di Milano. Apertura della Biblioteca del Confine alle scuole del territorio. Viaggio di formazione in Marocco per operatori e volontari. Avvio del superamento positivo della chiusura del campo di via Triboniano. Avvio del corso di formazione “Leader della coesione sociale”. Firma con il Conservatorio di Milano del “Protocollo per la realizzazione di azioni in collaborazione”, che prevede l'organizzazione di corsi di violino e fisarmonica per bambini e adolescenti rom. Premio FERPI – Oscar di Bilancio 2010. Conferimento dell’Ambrogino d’oro alla Casa della carità da parte del Comune di Milano. Visita del cardinale Dionigi Tettamanzi del campo rom di via Triboniano.

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capitolo 1  IL PROFILO DI CASA DELLA CARITÀ 

Stare nel mezzo per affrontare le emergenze urbane: mission e vision di Casa della carità. La mission di Casa della carità è fortemente connotata da una prima scelta di fondo che possiamo definire stare nel mezzo. Questo la porta ad essere presente dove si determina l’emergenza per superarla gradualmente, impegnandosi in interventi efficaci e condivisi, nella convinzione che a partire dall’attenzione per chi è ai margini si possa produrre un benessere di tutti. Stare nel mezzo per Casa della carità significa puntare alle risposte, non indicare o ingigantire problemi, ma creare capacità imprenditoriale, operatività intelligente e operosa. Cultura e imprenditorialità sono sfidate da questa scelta di fondo. Ci si impegna dunque a superare l’assistenzialismo per entrare nella realtà del vivere o sopravvivere (fatta di lavoro, casa, relazioni affettive, educazione e formazione, ideali) progettando e promuovendo sviluppo e coesione sociale. Casa della carità si costituisce anche come un laboratorio di idee, di incontro tra persone che hanno responsabilità a vari livelli e che vogliono riflettere insieme a partire dalla marginalità. Dalla paura sociale, dallo stare dove si ascoltano esclusione e fragilità, essa rilancia una cultura e un’esigenza di cittadinanza diffusa, un sentimento di coesione sociale che si fa forte domanda politica. Un altro aspetto centrale nella mission di Casa della carità è la centralità data alla persona nella sua interezza e nella sua complessità. Frequentemente infatti la frammentazione segna i percorsi di vita di chi è in difficoltà. I servizi tendono infatti a rispondere in modo specialistico ad un solo problema per volta e nessuno si fa carico della persona nella sua interezza. In Casa della carità si parte dalla complessità di chi è accolto per modellare in modo flessibile le risposte disponibili. In questo approccio, la relazione insita nella residenzialità e nella quotidianità quasi familiare tra operatori, volontari ed ospiti, assume un ruolo fondamentale, terapeutico. Infine, la mission di Casa della carità prevede che partendo dallo stare nel mezzo e dall’incontro con la storia di vita portata da ogni persona accolta si costruiscano ricerca, pensiero, formazione e sensibilizzazione lungo le direttrici di legalità, giustizia, pace e diritti. È un compito ampio che trova espressione nell’Accademia della carità, ma anche nello sviluppo dei rapporti con le istituzioni e le molte realtà profit e non profit. Con questi interlocutori, partendo dalla propria esperienza, Casa della carità prova a cercare opportunità di progettualità concreta da condividere e far crescere, producendo innovazione, sperimentazione e coesione sociale.

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Casa della carità

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capitolo 1  IL PROFILO DI CASA DELLA CARITÀ 

Il modello operativo

Gli ambiti di intervento e le attività specifiche di Casa della carità si organizzano con flessibilità attorno agli ospiti, alle loro fragilità e bisogni. La successiva tabella riporta in sintesi la descrizione delle attività e i principali risultati relativi al 2010. Le informazioni e i dati di dettaglio per ogni attività sono descritti nel capitolo successivo.

Presenza nel territorio Emergenze metropolitane

Ascolto

Inclusione sociale

Attività di cura

Ospitalità

Casa nido

Servizi alla persona

Inserimento scolastico

Tutela giuridica

Corso di italiano

Attività anziani

Progetti carcere

Ambulatori

L'ospite e i suoi bisogni

Comunità So-stare

Progetti di area Salute

Percorsi verso l’autonomia Autonomia abitativa

Lavoro

Dimensione culturale e formativa Accademia della carità

Biblioteca del Confine

Souq Centro studi sofferenza urbana

Educazione alla solidarietà

Mondialità

Spiritualità

Le interazioni Presenza istituzionale

Comunicazione

Casa della carità

Gestione degli stakeholder

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capitolo 1  IL PROFILO DI CASA DELLA CARITÀ 

Le attività e i principali risultati

Presenze nel territorio Casa della carità vuole essere presente sul territorio, lavorando in rete con le istituzioni e i servizi, per intercettare le richieste delle persone fragili, comprenderne i bisogni, avviare possibili soluzioni. Le modalità sono: nella Casa, lo Spazio di ascolto e, nella città, la presenza attiva nei luoghi delle emergenze. ATTIVITÀ

RISULTATI

ASCOLTO Spazio di ascolto per intercettare tutte le richieste che >> Persone ascoltate: 1.327, di cui 85% uomini e 88% pervengono a Casa della carità al fine di: stranieri; >> comprendere i bisogni, valutare le possibili risposte e >> colloqui e attività di orientamento: 318; l’eventualità di un’accoglienza; >> colloqui totali effettuati: 1.614. >> orientare la domanda verso altri servizi. EMERGENZE METROPOLITANE Presenza attiva nei luoghi delle emergenze: >> 691 persone assistite nei campi; >> Milano: campi comunali di via Idro e di via Tribonia- >> 42 accolte in Casa della carità; no/Barzaghi; >> nel 2010 è stato avviato il complesso processo di >> Pioltello; chiusura del campo di via Triboniano. >> accoglienza in Casa della carità di nuclei famigliari provenienti da alcuni sgomberi.

Contributo all’inclusione sociale Casa della carità svolge la propria attività di incontro, ascolto, ospitalità e accompagnamento, con l’obiettivo di favorire l’inclusione sociale. Attorno all’ospitalità, vengono organizzati una serie di altri servizi: tutela giuridica, corso di italiano, inserimenti scolastici, sostegno agli anziani, docce e guardaroba, progetti con il carcere. ATTIVITÀ

RISULTATI

OSPITALITÀ Accoglienza di persone in difficoltà offrendo loro un >> luogo di relazione e un progetto personalizzato di accompagnamento al recupero dell’autonomia. >> >> >> >> >>

Accoglienza: 151 persone, in prevalenza sotto i 30 anni, 49 donne e 102 uomini, 1 su 4 italiano; giorni totali di accoglienza: 47.692; permanenza media: 226 giorni; colloqui personali effettuati: 5.370; accompagnamenti ai servizi: 193; persone dimesse: 85.

SERVIZI ALLA PERSONA Forma di accoglienza minima per le persone non ospitate >> Servizio docce e guardaroba: 3.460 presenze; in Casa della carità: >> richieste di residenza: 16; >> Servizio docce; >> richieste di dichiarazione di ospitalità: 228. >> Servizio guardaroba; >> Servizio per la gestione anagrafica.

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capitolo 1  IL PROFILO DI CASA DELLA CARITÀ 

ATTIVITÀ

RISULTATI

CASA NIDO Accoglienza in appartamenti rivolta a mamme con bambini in situazione di disagio sociale, al fine di promuoverne l’autonomia, usufruendo anche di un affiancamento educativo al reinserimento sociale.

>> Persone accolte: 30; >> giornate di ospitalità: 3.373; >> nuove richieste soddisfatte: 10.

TUTELA GIURIDICA Servizio di consulenza legale per gli ospiti di Casa della carità, per le persone segnalate dallo Spazio di ascolto e per quelle seguite nei luoghi delle emergenze. INSERIMENTO SCOLASTICO Supporto per l’iscrizione scolastica, la mediazione e il dopo scuola, in stretta collaborazione con le scuole e gli enti territoriali coinvolti. CORSO DI ITALIANO Servizio finalizzato a fornire una conoscenza di base della lingua italiana agli ospiti stranieri di Casa della carità.

ANZIANI Interventi di accoglienza e di supporto alla domiciliarità per anziani soli, attraverso il lavoro di rete con i servizi e le strutture del territorio. PROGETTI CARCERE Progetto attivato nel 2005 con la 2ª Casa di reclusione di Bollate e con altre carceri per l’accoglienza e la costruzione di percorsi di reinserimento.

Casa della carità

>> Persone seguite: 361, di cui 17% comunitari e 83% extra-comunitari; >> tempi di attesa: una settimana dalla presentazione della richiesta di colloquio. >> Minori coinvolti: 182; >> Tutti i minori accolti in Casa della carità sono stati promossi. >> >> >> >> >>

Allievi: 29; lezioni: 35; presenze: 525; frequenza media: 15 allievi per lezione; tutor coinvolti:15 volontari.

>> Presenze: tra 65 e 70 settimanali; >> età: tutti over 65 anni; >> provenienza: 95% con cittadinanza italiana. >> Progetti di reinserimento socio lavorativo gestiti dall'area Lavoro; >> Interventi di accoglienza in Casa della carità di ex detenuti e/o in misura alternativa alla pena; >> Progetto di risarcimento della pena in strutture di utilità sociale, in alternativa alla pena.

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capitolo 1  IL PROFILO DI CASA DELLA CARITÀ 

Percorsi verso l’autonomia Casa della carità sviluppa specifiche attività che supportano le persone in difficoltà nel raggiungimento dell’autonomia, attraverso l’ottenimento di una occupazione e di una sistemazione abitativa adeguata. ATTIVITÀ

RISULTATI

LAVORO L’area Lavoro della Casa della carità, in rete con azien- >> Richieste pervenute: 229; de ed enti formativi, sviluppa progetti personalizzati di >> progetti personalizzati avviati: 229; inserimento lavorativo. >> inserimenti attuati: 130. AUTONOMIA ABITATIVA Attività gestita in collaborazione con l’associazione Una >> Persone affidatarie di un alloggio: 66; casa anche per te, rivolta all’inserimento abitativo degli >> numero alloggi: 20; ospiti della Casa della carità. >> percorsi di uscita: 8, di cui 2 nuclei familiari e 6 persone.

Attività Casa della carità sperimenta forme di cura, di residenzialità terapeutica, di attenzione alla salute fisica e psichica delle persone fragili ed emarginate, mediante una serie di attività interrelate che permettono di personalizzare la presa in carico e di accompagnare all’autonomia. ATTIVITÀ

RISULTATI

AMBULATORI Offrono agli ospiti di Casa della carità, agli utenti del Servizio docce e alle persone seguite nei luoghi delle emergenze un servizio di assistenza medica, psichiatrica e di consulenze specialistiche.

>> >> >> >>

Visite mediche: 960; visite psichiatriche: 200; sedute di psicoterapia: 460; consulenze allo Spazio di ascolto: 55.

SO-STARE Progetto sperimentale di residenzialità leggera e di accompagnamento alla risocializzazione sul territorio per persone che necessitano di migliorare la salute fisica, la salute mentale e l’integrazione sociale.

>> >> >> >>

Ospiti: 16, di cui residenziali: 10; età media: 49 anni; giornate di ospitalità: 2.725; domande di accoglienza: 11 ricevute, 2 accolte.

PROGETTI SALUTE Interventi rivolti ad adulti in difficoltà, quali senza dimo- >> Progetto Diogene: presa in cura di 44 senza dimora; ra e persone affette da disagio psico-sociale, per suppor- >> progetto Proviamoci ancora: 102 persone prese in tarle nell’uscita dall’esclusione sociale. carico.

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capitolo 1  IL PROFILO DI CASA DELLA CARITÀ 

Dimensione culturale e formativa Casa della carità promuove la riflessione culturale sui temi del disagio sociale, dell’emarginazione e della povertà, mantenendo strettamente integrate azione sociale e ricerca culturale. ATTIVITÀ

RISULTATI

ACCADEMIA DELLA CARITA’ Organizza percorsi formativi, seminari, convegni e attività di ricerca. Nel 2010 l’attività si è incentrata sui processi di inclusione ed i rischi di chiusura che caratterizzano le metropoli europee e tra queste in particolare Milano.

>> >> >> >>

Persone coinvolte da attività di formazione: 112; persone coinvolte negli eventi: 695; tirocini: 7; ricerca rivolta all’analisi di 8 studi di caso a livello europeo su cittadinanza e integrazione degli immigrati.

BIBLIOTECA DEL CONFINE Luogo di documentazione sulle culture e sui mondi >> Patrimonio Centro documentazione: 3.000 unità speospitati da Casa della carità che mette a disposizione un cialistiche inserite a catalogo; catalogo condiviso, un sito, una rassegna stampa perio- >> riviste: 25; dici su politica, società, religione e intercultura. >> area di letteratura per l’infanzia: 1.500 volumi inseriti a catalogo e 1 laboratorio mensile di drammatizzazione e lettura sperimentale. SOUQ - CENTRO STUDI SOFFERENZA URBANA Il Souq – Centro studi sofferenza urbana svolge attività >> Ricerca epidemiologica: avvio della fase di ricerca di di ricerca scientifica sul tema della sofferenza urbana, esito; nell’ottica di fornire un contributo alla comprensione >> realizzati due seminari internazionali; del fenomeno. >> rivista SouQuaderni online; >> pubblicazione SouQAnnuario. EDUCAZIONE ALLA SOLIDARIETA’ Casa della carità promuove incontri formativi a carattere >> Partecipanti: 783, suddivisi in 34 gruppi; residenziale o giornaliero, rivolti a studenti o gruppi gio- >> giorni di formazione: 66. vanili, per avvicinare i giovani alle persone in condizioni di disagio. MONDIALITA’ Progetti in paesi di provenienza degli ospiti: >> Romania: sostegno dello sviluppo locale a Tintareni; >> Romania: progetto di inserimento lavorativo di perso- >> Senegal: inizio dei lavori di costruzione degli impianti ne di etnia rom. sportivi a St. Louis. >> Senegal: sostegno a progetti di microcredito per le donne e attività formative e sportive rivolte ai minori.

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capitolo 1  IL PROFILO DI CASA DELLA CARITÀ 

L'assetto istituzionale

La fondazione Casa della carità: • ha sede legale ed operativa in via Francesco Brambilla 10 a Milano; • è un ente religioso, di culto e caritativo, non a scopo di lucro. Nell’ambito della fondazione è stato attivato il ramo ONLUS, per le attività strettamente legate all’accoglienza e ai progetti; • è posta sotto l’alto patronato dell’Arcivescovo di Milano e del Sindaco di Milano, che sono i supremi garanti delle attività e delle iniziative; • opera principalmente in Italia.

Il Consiglio di amministrazione: • si tratta del primario organo di governo, che ha durata quinquennale e che viene nominato dai Garanti. Attualmente è così composto: -- don Virginio Colmegna, con la carica di Presidente; -- Vittorio Beretta, su designazione del Vicario episcopale della città di Milano; -- Giuseppe Maria Paolo Garofano, designato da Caritas Ambrosiana; -- Paolo Maria Morerio, designato dal Sindaco di Milano; -- Edoardo Ongaro, designato da Caritas Ambrosiana. • gli incontri tenuti nell’arco dell’esercizio sono stati quattro; • don Virginio Colmegna ha la rappresentanza legale della fondazione; • le deleghe conferite per poteri di ordinaria amministrazione sono state rilasciate a don Virginio Colmegna e a Paolo Maria Morerio; • non vengono erogati compensi.

Il Collegio dei revisori: • ha durata quinquennale e viene nominato dai Garanti. Attualmente è così composto: -- Cesare Giorgio Orsenigo, designato dal presidente del Consiglio di amministrazione; -- Maria Luisa Mosconi, designata dal Sindaco di Milano; -- Nicola Palmieri, designato dal Sindaco di Milano. • gli incontri tenuti nel corso del 2010 sono stati quattro; • oggetto degli incontri è stata la verifica della regolarità e del rispetto delle norme civilistico/fiscali nella tenuta delle registrazioni contabili e negli adempimenti erariali/tributari; • non viene erogato alcun compenso.

Il Bilancio: • gli elementi essenziali del Bilancio sono riportati nel seguito di questo documento; • il bilancio viene inviato ai Garanti (Diocesi di Milano e Comune di Milano).

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capitolo 1  IL PROFILO DI CASA DELLA CARITÀ 

La struttura organizzativa

Viene di seguito riportato l’organigramma funzionale di Casa della carità nel 2010. • Funzioni di vertice, che costituiscono l’équipe di direzione, responsabile della conduzione complessiva delle attività: -- presidenza: don Virginio Colmegna; -- coadiutore di presidenza: don Massimo Mapelli; -- direzione generale: Maria Grazia Guida. • Aree organizzative: -- Accoglienza: Fiorenzo De Molli; -- Lavoro e autonomia: Demo Collu; -- Salute: Laura Arduini e Silvia Landra; -- Cultura e progetti: Alessandra De Bernardis; -- Comunicazione: Umberta Lerner; -- Economia sociale: Lorenzo Pugliese; -- Giovani e volontariato: Iole Romano. Ai responsabili fanno capo le attività e le funzioni indicate nei riquadri sottostanti.

Ad inizio 2010 la fondazione Casa della carità ha conseguito la certificazione UNI EN ISO 9001:2008.

Presidenza

Équipe di direzione

Collegio dei revisori

Consiglio di amministrazione Coadiutore di presidenza

Direzione generale Segreteria di presidenza

Accoglienza  Ospitalità uomo  Ospitalità donna  Anziani  Appartamenti  Ascolto  Servizi diurni alla persona  Casa nido  Emergenze metropolitane  Progetti Rom

Lavoro e autonomia  Sportello lavoro  Progetti di inserimento  Rapporti con imprese e cooperative  Progetti di inclusione sociale

Salute  Ambulatorio medico  Ambulatorio psichiatrico  Comunità So-stare  Attività diurne  Progetti salute mentale  Souq

Cultura e progetti

Comunicazione

 Accademia  Ufficio stampa  Coordinamento  Gestione sito e sviluppo  Immagine progetti  Relazioni  Progetti europei esterne  Biblioteca del  Fund raising Confine  Tutela diritti e cittadinanza  Università e tirocini  Mondialità  Attività artistico Casa della carità - culturali Bilancio sociale 2010

Economia sociale

Giovani e volontariato

 Amministrazione e bilancio  Budget e controllo gestione  Risorse umane  Logistica  Manutenzione  Contrattualistica  Sistema gestione qualità  Informatica/ Privacy

 Ospitalità gruppi  Incontri con giovani  Coordinamento volontariato

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capitolo 1  IL PROFILO DI CASA DELLA CARITÀ 

Le risorse umane e i volontari

In Casa della carità operano in forma integrata dipendenti, collaboratori a contratto e volontari. Il livello di qualificazione e di motivazione delle proprie risorse umane costituisce per Casa della carità un patrimonio prezioso, oltre che una garanzia di credibilità e professionalità e pertanto viene curato e gestito con particolare impegno ed attenzione.

Composizione e prestazioni: Totale

Donne

Uomini

< 40 anni

> 40 anni

Ruolo operativo

Ruolo culturale formativo

Ruolo di staff

Personale retribuito

71

41

30

53

18

59

5

7

Volontari

61

39

22

9

52

47

10

4

132

80

52

62

70

106

15

11

Totale

• ore/anno lavorate dal personale retribuito: 65.000; • ore/anno di volontariato offerte all’organizzazione: 23.400.

Retribuzioni: Descrizione

Valore (€)

Retribuzioni e oneri dipendenti

1.112.220

Retribuzioni e oneri collaboratori Ticket mensa Totale

371.014 12.136 1.495.370

Salute e sicurezza: • infortuni sul lavoro inesistenti; • tasso di assenteismo dello 0,93%.

Formazione e motivazione del personale:

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• gli educatori (100%) dell’area Accoglienza hanno partecipato al programma di formazione a loro dedicato, per una durata di 30 ore cadauno; • agli operatori dell’aera Accoglienza è stato offerto un approfondimento tematico di due ore al mese; • alcuni operatori hanno partecipato a convegni e corsi esterni per circa 200 ore; • le attività di formazione e le iniziative culturali di Casa della carità sono aperte a tutte le persone che vi operano (personale retribuito e volontari) e vedono una loro significativa partecipazione: -- le modalità di conduzione delle attività sono orientate alla formazione permanente e alla motivazione delle persone. Da segnalare il programma sistematico di supervisione per gli educatori e i meeting periodici delle diverse équipe di educatori; -- per organizzare, motivare, informare i volontari è stata creata l’associazione Volontari della Casa della carità (descritta nel paragrafo relativo al sistema); -- è stata inoltre attribuita all’area Giovani e volontariato la responsabilità di coordinare l’inserimento dei volontari nelle diverse attività e di monitorarne l’andamento operativo e la motivazione.


capitolo 1  IL PROFILO DI CASA DELLA CARITÀ 

La sintesi economica Oneri delle attività Descrizione

Valore (€)

Spese attività

1.064.352

Spese funzionamento

944.733

Spese per il personale e assimilati

1.495.370

Ammortamenti

212.986

Oneri diversi di gestione

11.855

Oneri finanziari

42.921

Oneri straordinari

-

Imposte esercizio

13.845

Totale

3.786.062

Oneri per area organizzativa Area

Valore (€)

Accoglienza

2.285.232

Lavoro

161.315

Salute

583.398

Cultura e progetti

249.871

Comunicazione

121.154

Economia sociale

308.890

Giovani e volontariato

76.202

Totale

3.786.062

Servizi erogati: quantità e costi Servizio

Quantità

Costo totale (€)

Costo unitario (€)

Ascolto

1.645 colloqui strutturati

23.154

14,07

Emergenze metropolitane

252.215 giorni-persona di assistenza nei campi

703.289

2,78

Ospitalità

47.692 giorni-persona di ospitalità

1.342.506

28,14

Docce e guardaroba

3.460 presenze

24.373

7,04

Tutela giuridica

439 persone seguite

48.733

111,00

Corso di Italiano

360 presenze alle lezioni

1.600

4,44

Anziani

3.380 giorni-persona di presenza

124.919

36,95

Ambulatori e salute mentale

1.845 visite e sedute di terapia

72.547

39,32

Comunità So-stare

2.725 giorni-persona di ospitalità e terapia

186.068

68,28

Lavoro

229 percorsi di accompagnamento e inserimento

142.109

620,56

La tabella riporta gli indicatori più rilevanti inerenti i servizi erogati. Essi sono rappresentativi di valori medi, rispetto alla complessità delle prestazioni erogate, a volte significativamente diverse per contesto e azioni richieste.

Casa della carità

Bilancio sociale 2010

19


capitolo 1  IL PROFILO DI CASA DELLA CARITÀ 

Provenienza e valore dei proventi Descrizione

Valore (€)

CONVENZIONI Comune di Milano Prefettura Fatebenefratelli

1.048.478 728.910 259.568 60.000

PROGETTI Regione Comune di Milano UniCredit Foundation Altri

715.886 43.372 96.899 303.800 271.815

CONTRIBUTI Fondazione Cariplo Piano Maroni

678.484 500.000 178.484

DONAZIONI Aziende 5 per mille 8 per mille Privati

907.565 100.000 186.035 60.000 561.530

ALTRI RICAVI Proventi da eventi Ricavi diversi

192.692 37.500 155.192

Totale

20

3.543.105

Casa della carità

Bilancio sociale 2010


capitolo 1  IL PROFILO DI CASA DELLA CARITÀ 

Il sistema Casa della carità

L'associazione Amici della Casa della carità organizza eventi e iniziative di raccolta fondi da devolvere alla fondazione.

Il Centro ambrosiano di solidarietà si occupa di prevenzione, cura e riabilitazione di persone affette da dipendenze e disagio psichico, oltre che di donne e di minori, italiani e stranieri, a rischio emarginazione.

L'associazione Identità plurali stimola e sostiene l'espressione artistica e musicale delle culture immigrate.

Impresa etica sociale è una cooperativa sociale di tipo B, che si occupa della realizzazione e manutenzione di bancali avviando all'occupazione persone svantaggiate.

Lavoriamo è una cooperativa sociale di tipo B, attiva nei settori delle pulizie, tinteggiature di interni, piccole manutenzioni edili, consegne, traslochi e sgomberi.

Mr. Katering è una società di ristorazione a capitale privato, che gestisce il servizio mensa della Casa della carità ed è presente sul mercato offrendo servizi di catering anche etnico.

La fondazione Sasso di Maremma ha sede a Poggi del Sasso (Grosseto), promuove progetti di ospitalità sociale, iniziative di formazione, opportunità di crescita personale e spirituale, attività imprenditoriali agricole e di carattere ambientale. L’associazione Una casa anche per te, collabora strettamente con Casa della carità nella gestione della rete di appartamenti per la seconda accoglienza degli ospiti.

L’associazione Volontari della Casa della carità gestisce l’inserimento e la formazione dei volontari e ne coordina l’impegno nelle varie attività della Casa.

Casa della carità

Bilancio sociale 2010

21


capitolo 1  IL PROFILO DI CASA DELLA CARITÀ 

22

Casa della carità

Bilancio sociale 2010


capitolo 1  IL PROFILO DI CASA DELLA CARITÀ 

I nostri stakeholder

Diversi stakeholder contribuiscono a vario titolo a definire l’operato di Casa della carità e a collaborare per la realizzazione e il sostegno degli interventi. La tavola qui sotto riporta la loro suddivisione in 14 ambiti. Questa varietà si riflette, come ovvio, anche sulla diversificazione delle tipologie dei contatti, con una gamma che va dalla presenza quotidiana in Casa della carità di alcuni volontari, alla relazione strutturata con i sostenitori dei progetti, ai rapporti via mail per informare sulle iniziative proposte durante l’anno. In occasione del presente Bilancio sociale è stato sottoposto un questionario a coloro che hanno avuto modo di leggere quello precedente, con l’intento di comprendere non solo la loro opinione in merito, ma anche la loro visione di Casa della carità. Un ulteriore spazio di confronto con parte degli stakeholder è costituito da alcuni incontri organizzati durante l’anno, la domenica pomeriggio, con lo scopo di affrontare i temi che vedono maggiormente coinvolta Casa della carità. Infine le assemblee dei volontari, che si tengono tre volte l’anno, costituiscono un momento significativo di conoscenza e consultazione.

Risorse umane e volontari

Partecipanti ai gruppi di riflessione

Università Istituzioni pubbliche

Realtà di sistema

Realtà ecclesiali

Casa della carità e i suoi ospiti

Donatori

Aziende profit

Fondazioni

Sindacati

Cittadini

Enti locali Realtà non profit

Casa della carità

Mass media Bilancio sociale 2010

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capitolo 1  IL PROFILO DI CASA DELLA CARITÀ 

2

Le attività > Presenza nel territorio > Contributo all'inclusione sociale > Percorsi verso l’autonomia > Attività di cura > Dimensione culturale e formativa > Comunicazione > Casa della carità e le istituzioni

24

Casa della carità

Bilancio sociale 2010


capitolo 1  IL PROFILO DI CASA DELLA CARITÀ 

Casa della carità

Bilancio sociale 2010

25


capitolo 2  LE ATTIVITÀ 

Presenza nel territorio Lo Spazio di ascolto, attivo tutti i giorni, così come la presenza nei campi rom, permette a Casa della carità di intercettare i fenomeni di emergenza e la fragilità metropolitana. Lo Spazio di ascolto è il luogo dove avviene l’incontro effettivo tra chi opera nella Casa e la persona che vi si rivolge cosicché, partendo dalla domanda espressa, è possibile individuare le necessità superando gli ostacoli spesso legati allo stato di emarginazione, legale o sociale. Ascolto anche come strumento di lavoro: utilizzando la tecnica di counseling per ricondurre ad un luogo unitario le storie di vita delle persone incontrate e poterle indirizzare ai diversi servizi che la Casa offre loro. Ogni anno vengono ascoltate oltre 1000 persone. Questo consente di avere un ampio sguardo sulla realtà del disagio metropolitano e sulle diverse forme in cui esso si articola. Casa della carità ha inoltre scelto di stare nei campi comunali di via Idro e via Triboniano, ottenuti in gestione tramite gara d’appalto con il Comune di Milano e in un’area nata dalla collaborazione con il Comune di Pioltello e la Prefettura di Milano, mediante una convenzione per attuare il progetto Scuola e integrazione, approvato dal Ministero dell’Interno. Infine, Casa della carità si trova ad affrontare l’emergenza determinata dagli sgomberi degli insediamenti abusivi. A queste persone, che frequentemente hanno perso tutto, viene offerta ospitalità e, a partire da questa, un percorso articolato verso un miglioramento delle loro condizioni di vita: dalle baracche, a Casa della carità, al villaggio solidale, all’appartamento.

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Casa della carità

Bilancio sociale 2010


capitolo 2  LE ATTIVITÀ 

Presenza nel territorio

Ascolto Bisogno e servizi prestati L’obiettivo del servizio è offrire uno spazio di ascolto per chiunque si rivolga alla Casa della carità, nonché di acquisire gli elementi utili a comprendere i suoi bisogni e a valutare le possibili risposte e l’eventuale ingresso nella Casa. L’ascolto, aperto cinque giorni alla settimana, al mattino, è curato da due volontari in compresenza che raccolgono i bisogni e le richieste delle persone. Un'assistente sociale supervisiona il loro lavoro ed interviene nelle situazioni più complesse. La rilevazione del bisogno manifestato e l’eventuale orientamento richiesto si articolano poi in diversi tipi di intervento: • accoglienza; • orientamento lavorativo; • assistenza legale; • servizi informativi sull’immigrazione e di orientamento ai servizi del territorio.

Attività

Numero colloqui/anno 2010

Primi colloqui presso lo Spazio di ascolto

908

Colloqui di conoscenza per il Servizio docce

419

Colloqui di orientamento (con assistente sociale, psichiatra o medico)

196

Attività di orientamento a servizi della Casa

122

Complessivamente nel 2010 il servizio di ascolto ha richiesto 3.200 ore

Richieste presentate nei primi colloqui Richiesta di accoglienza e lavoro

602

Richiesta di sola accoglienza

585

Richiesta anche di dichiarazione di ospitalità

244

Richiesta di solo lavoro

95

Richiesta anche di consulenza (sociale, psicologica, medica, legale)

93

Totale complessivo

1.619

Casa della carità

Bilancio sociale 2010

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capitolo 2  LE ATTIVITÀ 

Persone utenti Le persone che si rivolgono allo Spazio di ascolto vi accedono in modo autonomo o su segnalazione di servizi. In questo caso dopo il colloquio vengono ripresi i contatti con il servizio segnalante per individuare un progetto il più possibile coordinato e condiviso. Per le persone segnalate da centri psicosociali o reparti di psichiatria viene inoltre fissato un appuntamento con l’assistente sociale e la psichiatra. Le persone che si rivolgono allo Spazio di ascolto sono per l’85% uomini e per l’88% stranieri. Nel 2010 tra le persone che si sono inoltre presentate allo Spazio di ascolto sono state registrate anche 19 coppie di adulti e 55 famiglie con minori.

Segnalazioni Segnalate da

Numero persone

Servizi sociali Comune di Milano e altri servizi pubblici

107

Servizi del privato sociale

17

Servizi Caritas Ambrosiana/parrocchie

42

Forze dell’ordine/Questura/Prefettura

13

Centri di accoglienza

20

CPS/Ospedali Altri servizi/Progetti Casa della carità

47

Da conoscenti

43

Da solo

182

Totale complessivo

479

Area geografica

Persone ascoltate 2010

Italia

156

Paesi europei neocomunitari

174

Altri paesi dell’Est Europa

65

Balcani

19

Altri paesi europei

4

Nord Africa

336

Centro e sud Africa

386

Medio Oriente Asia Centro e Sudamerica Totale

28

8

38 101 48 1.327

Casa della carità

Bilancio sociale 2010


capitolo 2  LE ATTIVITÀ 

Attrattività, risultati e indicatori Lo Spazio di ascolto è in grado di accogliere tutte le richieste delle persone che vi si rivolgono nell’arco della medesima mattinata. I colloqui di orientamento (con l’assistente sociale, il medico o la psichiatra) e il rilascio delle dichiarazioni di ospitalità sono garantiti per tutti coloro che ne fanno richiesta con un’attesa di circa una settimana. Per quanto riguarda la capacità della Casa di rispondere alla richiesta di ospitalità, questa dipende dalle disponibilità dell’area Accoglienza. Nel 2010, 113 persone accolte provengono da una valutazione dello Spazio di ascolto. L’orientamento lavorativo e legale viene garantito a tutti coloro che ne fanno richiesta e il servizio viene erogato con un’attesa massima di una settimana. Attività

Tempi di attesa / durata della prestazione

Colloqui presso Spazio di ascolto

3 ore max/1 ora

Colloqui di conoscenza per Servizio docce

1 ora max/1 ora

Colloqui di orientamento (con assistente sociale, psichiatra o medico)

una settimana/1 ora

Attività di orientamento a servizi della Casa

una settimana/1 ora

Casa della carità

Bilancio sociale 2010

29


capitolo 2  LE ATTIVITÀ 

Presenza nel territorio

Emergenze metropolitane Bisogno e servizi prestati Casa della carità ha scelto fin dall’inizio, per mandato del cardinale Carlo Maria Martini, di abitare le periferie ed è quindi presente in diverse baraccopoli e campi di Milano. In particolare nel 2010 gli operatori di Casa della carità hanno lavorato: • nel campo comunale per famiglie rom di via Idro 62 (aggiudica con determina dirigenziale n° 36 del 30 gennaio 2008 – Settore acquisti). L’appalto per la gestione sociale ha la durata di tre anni, da febbraio 2008 a gennaio 2011; • nel campo comunale di via Triboniano/Barzaghi (aggiudica con determina dirigenziale n° 555b del 17 dicembre 2008 – Settore acquisti). L’anno è stato fortemente caratterizzato dall’incertezza sulle sorti delle aree abitative, dopo l’annuncio nel settembre 2009 della chiusura del campo da parte del Comune; • nel campo di Pioltello grazie ad una convenzione per l’assistenza di cittadini romeni di etnia rom provenienti da Cascina Bareggiate di Pioltello stipulata dalla Prefettura di Milano, dal Comune di Pioltello e da Casa della carità; • in Casa della carità, dove sono stati accolti 13 nuclei familiari provenienti dagli sgomberi. Nei tre campi vi è la presenza quotidiana di operatori sociali che lavorano su diversi livelli: • la vita dei campi con i diversi problemi che giornalmente possono sorgere e l’ascolto di quanto le persone in quel momento si sentono di confidare; • l’approccio ad ogni nucleo familiare con particolare attenzione all’inserimento scolastico dei minori (dalla scuola materna fino all’adempimento nella scuola dell’obbligo e per qualcuno anche la qualifica professionale in previsione di inserimenti lavorativi); • la cura del benessere delle persone (vaccinazioni, prevenzione e cura della salute), accompagnando le persone soprattutto nei primi contatti con le strutture sanitarie (ospedali e consultori); • la ricerca di occupazioni lavorative e, per chi desidera, la ricerca di soluzioni abitative che permettano di uscire dal campo; • l’accompagnamento all’ottenimento dei documenti (residenza, codice fiscale, tessera sanitaria, permesso di soggiorno) e l’accompagnamento delle persone che si rivolgono ai vari sportelli della pubblica amministrazione; • la rendicontazione delle diverse attività da inviare agli uffici competenti.

30

Casa della carità

Bilancio sociale 2010


capitolo 2  LE ATTIVITÀ 

Persone utenti • • • •

via Idro: 25 famiglie per 140 persone, di cui 48 minori; via Triboniano: 104 famiglie per 502 persone di cui 194 minori; Pioltello: 10 famiglie per complessive 49 persone di cui 23 minori; Casa della carità: sono stati accolti dagli sgomberi 6 famiglie per un totale di 13 persone da Segrate; 4 famiglie per un totale di 17 persone da Bareggiate; 1 famiglia di 4 persone da Rubattino; 1 famiglia di 4 persone da San Dionigi; 1 famiglia di 4 persone da una casa occupata a Mortara. Otto di queste famiglie sono state dimesse nel corso dell’anno.

Il campo di via Triboniano verso la chiusura Al 1 gennaio 2010 l’appalto per la gestione sociale del campo di via Triboniano è stato prorogato fino al 30 giugno 2010 e, successivamente, fino al 31 dicembre 2010. Il 5 maggio 2010 la Casa della carità ha firmato la Convenzione sottoscritta dal Commissario straordinario per l’emergenza nomadi in Lombardia, il prefetto di Milano e dal Comune di Milano per “l’attuazione degli interventi sociali previsti dal progetto di riqualificazione, messa in sicurezza e alleggerimento delle aree adibite a campi nomadi, integrazione sociale della relativa popolazione ed eliminazione di alcune aree”, il cosiddetto Piano Maroni. Per concretizzare quest’ultimo, che prevedeva tra i vari interventi anche il superamento del campo di via Triboniano, la Casa della carità nel mese di maggio ha coinvolto quasi tutte le famiglie del campo con assemblee e colloqui personali per presentare le proposte che il Piano prevedeva: possibilità di rientro in Romania con alcune sovvenzioni, possibilità di borse lavoro tramite l’ufficio comunale del Celav, possibilità di sostegno economico in caso di affitto o di acquisto di una casa. Nel frattempo, anche le istituzioni, Comune e Prefettura, si sono attivate per facilitare l’uscita delle famiglie dal campo. Il Comune ha chiesto all’Aler degli appartamenti da destinare ai casi connotati da una maggiore fragilità sociale. L’Aler, come previsto dall’art. 26 del Regolamento Regionale, si è rivolta alla Giunta Regionale, la quale il 5 agosto con voto unanime ha deliberato di autorizzare l’esclusione dalla disciplina dell’edilizia residenziale pubblica di 25 alloggi, assegnati a enti del privato sociale. Nella delibera le spese per la ristrutturazione devono essere finanziate dal Comune poiché nel Piano Maroni sono previsti finanziamenti al Comune di Milano per 300.000 euro da utilizzare per la ristrutturazione di case come abitazioni temporanee e non gratuite a nuclei familiari coinvolti nel progetto. Dal punto di vista abitativo la situazione a dicembre è così delineata: • 6 famiglie, per un totale di 26 persone di cui 14 minori, sono rientrate in Romania avendo accettato il progetto di rimpatrio; • 4 famiglie, composte da 25 persone di cui 17 minori, hanno trovato casa in affitto sul mercato privato; • 2 famiglie, 3 adulti e 7 minori, hanno avuto l’assegnazione di una casa popolare secondo le graduatorie Aler; • 2 famiglie si sono trasferite in appartamenti ad affitto calmierato, sono 4 adulti e 6 minori; • 1 famiglia con 4 minori ha acquistato casa, mentre un’altra ha avviato le pratiche per ottenere un mutuo; • 20 famiglie assegnatarie delle case Aler escluse dall’Erp sono in attesa di entrare negli appartamenti; • 2 famiglie stanno cercando una soluzione adeguata.

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Bilancio sociale 2010

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capitolo 2  LE ATTIVITÀ 

I principali risultati Campo di via Idro I bambini, soprattutto della scuola primaria, frequentano con una certa regolarità la scuola, anche grazie al supporto delle attività di doposcuola nel pomeriggio. Per quanto riguarda le condizioni abitative, il 2010 ha segnato per il campo un periodo di grande incertezza, dovuta al progetto di trasformare l’area in un campo di sosta a rotazione. Questa incertezza, unita a promesse di finanziamenti dal Comune per chi intendeva lasciare il campo, ha portato qualcuno ad aprire un mutuo per l'acquisto di un'abitazione da ristrutturare, altri a fare domanda per le case popolari. Va inoltre rilevato che anche per quanto riguarda le possibilità occupazionali la situazione è sempre più critica. La cooperativa Laci Buti, che promuove occasioni di inserimento lavorativo per chi vive nel campo, non ha lavoro. La raccolta del ferro, una delle attività più diffuse, è sempre più difficile. Gli operatori, in collaborazione con gli educatori del Celav, hanno effettuato diversi colloqui per i percorsi di borsa lavoro, ma non tutti hanno accettato le attività proposte.

Campo di via Triboniano Mentre per la situazione abitativa si rimanda a quanto scritto sopra, in merito alla ricerca del lavoro va segnalato che almeno 22 persone hanno intrapreso un percorso di tirocinio lavorativo (2 persone) o di borsa lavoro (20 persone). E’ in crescita la frequenza alla scuola per l’infanzia (da 1 frequentante nel 2006 - 2007 si è arrivati ai 30 iscritti che poi sono diventati 21 frequentanti nel 2009 - 2010). Quasi tutti i ragazzi frequentano le scuole primarie (98) e secondarie di primo livello (46).

Campo di Pioltello Si tratta di una piccola area per 10 famiglie che vivono insieme dal mese di agosto 2009, con la prospettiva di trovare soluzioni meno provvisorie nel corso di un anno. Nei primi mesi è stato possibile formulare 10 progetti personalizzati, uno per ogni nucleo familiare, inserire tutti i minori a scuola e attivare tre borse lavoro. Quasi tutte le donne inserite in questo progetto hanno provato questa forma di inserimento lavorativo. Tutti i minori (29) del campo hanno frequentato la scuola. Due adolescenti hanno superato con successo l’esame di licenza media ed uno si è iscritto ad un corso professionale.

In vacanza con i bambini Ogni estate la fondazione Casa della carità porta in vacanza al mare i bambini e ragazzi dei campi rom, grazie alla disponibilità di alcuni volontari ed educatori. Il soggiorno ha una durata di venti giorni ed è organizzato in una casa messa a disposizione dall’oratorio don Bosco di Paderno Dugnano a Pomaia, in Toscana. Nel 2010 i ragazzi coinvolti sono stati 50.

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Casa della carità

Bilancio sociale 2010


capitolo 2  LE ATTIVITÀ 

Casa della carità

Bilancio sociale 2010

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capitolo 2  LE ATTIVITÀ 

Contributo all'inclusione sociale Due équipe operano in sinergia nella struttura per rispondere in modo adeguato alla complessità delle situazioni che ci si trova ad affrontare. Una prima équipe è costituita dagli operatori che lavorano a stretto contatto con gli ospiti della Casa, mentre la seconda raggruppa coloro che sono coinvolti in interventi, che potremmo definire maggiormente specialistici (ad esempio i medici, gli psichiatri, chi effettua orientamento al lavoro). L’approccio adottato si basa su alcuni punti fondamentali: • multidisciplinarietà, garantita dalla presenza di più professionisti che operano nella stessa struttura e lavorano insieme; • metodologie flessibili, grazie ad una strutturazione leggera che crea un ponte tra le esigenze dell’utente, la realtà che muta sempre più velocemente e il sistema organizzativo esterno, che fatica a riadattarsi al cambiamento; • ricomposizione dei servizi, con l’intento di uscire dalla strutturazione convenzionale dei servizi sul territorio basata sulle suddivisioni; • lavoro di rete con altre realtà territoriali con le quali vi è un’attiva collaborazione, soprattutto per quanto riguarda gli invii da e verso altri servizi; • residenza affettiva, cercando di costruire una dimensione accogliente, quasi famigliare, nella quale le dinamiche affettive e di socializzazione spesso dimenticate, vengono ricomposte al fine di restituire uno spazio, un ruolo, del tempo per la cura di sé.

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Casa della carità

Bilancio sociale 2010


capitolo 2  LE ATTIVITÀ 

Contributo all'inclusione sociale

Ospitalità Bisogno e servizi prestati Questo servizio ha come obiettivo ospitare le persone in difficoltà, offrendo loro un luogo di vita, di relazioni positive, accompagnandole in un progetto personalizzato di recupero e di autonomia. Un piano è dedicato all’ospitalità degli uomini, con stanze da sei posti letto e un bagno ogni due stanze, un piano è per le donne con stanze da tre posti letto e un bagno ogni due stanze. Attività

Numero prestazioni /anno

Persone accolte

Complessivamente nel 2010 il servizio ha richiesto 25.532 ore

151

Giornate ospitalità erogate

47.692

Colloqui personali

5.370

Accompagnamenti servizi

193

Orientamento lavoro e ricerca

227

Relazioni scritte

65

Riunioni di équipe

52

Oltre all’ospitalità, alle persone accolte vengono offerte diverse attività ricreative. Tra queste, nel 2010 ogni settimana sono state previste sei ore di allenamento della squadra di calcio, sono stati organizzati vari tornei, una gita al mare e una sulla neve.

Persone utenti La Casa della carità accoglie le persone senza richiedere alcun requisito particolare: essa offre la possibilità ad ogni persona di entrare e trovare qualcuno a cui porre le proprie domande e capire come orientarsi per individuare le risposte possibili. Inoltre le varie attività sul territorio (pensiamo al progetto Diogene o al lavoro nei campi rom) consentono di avvicinare anche le realtà che difficilmente entrerebbero autonomamente in contatto con l’organizzazione. E’ quindi difficile identificare un unico profilo di ospite, possiamo però dire che nel 2010 si tratta prevalentemente di uomini, stranieri e giovani, con meno di 30 anni. Descrizione tipologia

Uomini

Donne

Totale

102

49

151

Sesso Provenienza

Età

Italiani

Stranieri

Italiani

stranieri

Italiani

Stranieri

23

79

7

42

30

121

Uomini

Donne

<30 anni

50

<30 anni

12

Da 30 a 39

17

Da 30 a 39

12

Da 40 a 49

21

Da 40 a 49

11

> 50 anni

14

> 50 anni

14

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capitolo 2  LE ATTIVITÀ 

Nel 2010 sono state dimesse 85 persone, delle quali il 53% uomini; l’ospitalità è durata in media 10 mesi per gli uomini e 4 mesi per le donne. Va rilevato che alcune situazioni si risolvono con una permanenza molto breve, come nel caso delle assistenti familiari che perdono il lavoro. Gli uomini molto giovani così come gli anziani richiedono percorsi di avvio all’autonomia decisamente più lunghi e complessi.

Numero dimessi Giorni di ospitalità dei dimessi Presenza media

Uomini

Donne

Totale

50

35

85

15.023

4.189

19.212

300,5

119,7

226,0

Attrattività, risultati e indicatori Nel corso del 2010 i nuovi ingressi in accoglienza sono stati complessivamente 177, di cui 113 persone accolte per valutazione dello Spazio di ascolto, 28 in situazioni di emergenza, 25 perché inseriti in progetti o convenzioni, che prevedevano un periodo di accoglienza (Diogene, Hope, Unità multidisciplinare, carcere) e 11 sono stati gli ex ospiti riaccolti. La rete con i servizi del territorio ha una valenza fondamentale nel lavoro educativo. A volte gli ospiti sono segnalati o inviati direttamente da dei servizi del territorio, altre volte il periodo di accoglienza si prefigge di facilitare il contatto tra la persona ed i servizi affinché tale rapporto possa proseguire anche una volta ultimata l’accoglienza. Rispetto all’anno precedente, i contatti con i servizi sono aumentati in modo rilevante. Servizio

Numero contatti

Centro psicosociale

93

Centro di consultazione etnopsichiatrica

475

Pronto intervento

115

Ufficio asilo

125

Ufficio adulti in difficoltà

171

Cooperativa Comunità progetto

33

Infine, sono stati individuati alcuni indicatori di qualità rispetto al lavoro svolto nell’ambito dell’ospitalità. Indicatori di qualità

36

Valore assoluto

Attivazione servizi

150

Obiettivi raggiunti dai progetti educativi individuali

320

Progetti educativi individuali attivati

185

Inserimenti lavorativi o borse lavoro

65

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Bilancio sociale 2010


capitolo 2  LE ATTIVITÀ 

Un ultimo indicatore riguarda le destinazioni all’uscita. Modalità di uscita

Uomini

Donne

Soluzione abitativa

19

8

Soluzione autonoma sconosciuta

5

5

Comunità per richiedenti asilo

2

3

Rimpatrio

2

1

Carcere

0

0

Emigrato verso altro paese

3

0

Allontanamento

5

2

Altre strutture di accoglienza

11

8

Impiego nel lavoro di cura

0

7

Ricovero in ospedale

0

1

Ritorno in strada

1

0

Rientro in famiglia

2

0

Casa della carità

Bilancio sociale 2010

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capitolo 2  LE ATTIVITÀ 

Contributo all'inclusione sociale

Servizi alla persona Bisogno e servizi prestati La Casa della carità offre alcuni servizi che costituiscono una forma di accoglienza minima, ma che dona dignità anche a quanti non possono o non chiedono di essere ospitati: il Servizio docce, il Servizio guardaroba ed il Servizio per la gestione anagrafica. Tali servizi vengono garantiti a chiunque ne faccia richiesta.

Persone utenti Le persone che usufruiscono del Servizio docce e del Servizio guardaroba sono senza dimora e prive dei requisiti per accedere ai servizi del Comune. Attività

Numero prestazioni /anno

Complessivamente nel 2010 le

3.460

attività dei servizi alla persona

Docce e guardaroba Richieste di residenza

16

Richieste di dichiarazioni di ospitalità

hanno richiesto 1.100 ore

228

Attrattività, risultati e indicatori Nel 2010 il Servizio docce e guardaroba ha offerto un totale di 3.629 prestazioni e rilasciato 228 dichiarazioni di ospitalità, di cui il 40% a seguito della segnalazione di un altro ente (nello specifico il 55% su invio dell’Ufficio stranieri del Comune di Milano, 33% della Questura di Milano ed il 12% di altri centri di accoglienza o enti del privato sociale).

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Casa della carità

Bilancio sociale 2010


capitolo 2  LE ATTIVITÀ 

Contributo all'inclusione sociale

Casa nido Bisogno e servizi prestati In Casa della carità alcuni piccoli appartamenti sono messi a disposizione delle mamme con bambini, in situazione di precarietà socio-economica o in fase di dimissione da ambiti comunitari o da centri di accoglienza per stranieri. Si tratta di alloggi per l’autonomia atti ad offrire un contesto abitativo, a dimensione familiare, dove la madre abbia la possibilità di sperimentare le proprie risorse personali e capacità professionali usufruendo di un affiancamento educativo al reinserimento sociale e all’acquisizione di una migliore autonomia. Al momento della segnalazione viene richiesta una relazione scritta del servizio inviante, con cenni di elementi conoscitivi della famiglia, del percorso pregresso e delle motivazioni dell’accoglienza. Nel 2010 le segnalazioni sono state 10. Segnalato da

Numero

Cpa Sammartini

1

Associazioni

4

Servizio sociale di zona

2

Servizio sociale di altri comuni

2

Altro

1

I criteri di accesso al servizio prevedono che la mamma abbia una minima autosufficienza economica e un’autonomia di base relativa all’area della gestione della vita quotidiana e dei figli, non devono essere presenti problematiche di dipendenza da sostanze e preferibilmente alcuna diagnosi di patologia psichiatrica. E’ garantita la presenza educativa quotidiana per tutti i giorni della settimana, durante il giorno. Alle madri ospitate viene inoltre offerto il supporto di alcuni professionisti già presenti in Casa della carità: assistente sociale, esperto di tutela legale, psichiatra, medico, pediatra e infermiera dell’ambulatorio medico. Attività Persone accolte Giornate ospitalità prestate

Numero prestazioni /anno

Complessivamente nel 2010 il

30

servizio ha richiesto 1.672 ore

3.373

Colloqui personali

280

Accompagnamenti servizi

140

Orientamento lavoro e ricerca

70

Sostegno genitorialità

560

Colloqui psicologici

6

Follow up e consulenza alle famiglie uscite da Casa nido

5

Riunioni di équipe

26

Relazioni scritte

10

Casa della carità

Bilancio sociale 2010

39


capitolo 2  LE ATTIVITÀ 

Persone utenti Gli ospiti di Casa nido nel 2010 sono stati complessivamente 30, provenienti da 8 paesi diversi. Paese di provenienza

Numero

Composizione

Numero

Romania

2

Donne

10

Nigeria

1

Bambini

20

Congo

2

Totale complessivo

30

Italia

1

Marocco

1

Algeria

1

Camerun

1

Bosnia

1

Attrattività, risultati e indicatori Anche per le ospiti di Casa nido il riferimento alla rete dei servizi sul territorio riveste particolare importanza soprattutto in vista di un’autonomia futura. Nel corso del 2010 sono stati intrattenuti rapporti con 62 servizi. In particolare si è lavorato con: i servizi sociali, alcune associazioni del territorio, la cooperativa A&I per gli inserimenti lavorativi, le scuole e gli asili nido della zona. Nel 2010 si sono concluse 8 accoglienze e le uscite hanno previsto: un rimpatrio, due inserimenti in appartamenti offerti da altre associazioni, tre rientri nella propria abitazione, un inserimento in un appartamento Aler, un trasferimento presso un altro servizio di Casa della carità. In media la permanenza in Casa nido è di quattro mesi. Anche per Casa nido, sono stati identificati degli indicatori di qualità del lavoro svolto con le persone.

Indicatori di qualità

Numero

Progetti educativi attivati

6

Borse lavoro attivate o contratti di lavoro trovati

2

Inserimenti scolastici

7

Soluzioni abitative trovate

3

Nel 2010 su 55 richieste di accoglienza (di cui 11 con relazione di invio e primo contatto per valutazione) Casa nido è stata in grado di soddisfarne 10. Nel 2009, anno in cui il servizio è stato convenzionato con il Comune di Milano, su 10 richieste di accoglienza ne erano state soddisfatte 5. Si può quindi rilevare un buon radicamento sul territorio e un rilevante incremento sia delle richieste di accoglienza sia degli inserimenti.

40

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capitolo 2  LE ATTIVITÀ 

Contributo all'inclusione sociale

Tutela giuridica Bisogno e servizi prestati Nel corso dell’anno 2010 si è consolidata l’opera svolta direttamente nei confronti degli utenti. I casi trattati si sono contraddistinti per la complessità delle problematiche giuridiche affrontate, che hanno richiesto numerose e approfondite ricerche dottrinali e giurisprudenziali al fine di fornire un’adeguata risoluzione ai quesiti sottoposti. Le attività di consulenza/formazione/trasferimento del know-how agli operatori impegnati in altre aree di attività sono in costante aumento. Emblematica in questo senso la collaborazione con il servizio sperimentale Diritti e Rovesci (area Cultura) che da un lato ha visto l’istruttoria di numerosi casi e dall’altro l’approfondimento di temi di grande rilievo quali il diritto alla casa, alla salute, al lavoro. Inoltre, l’attività di back office è stata implementata al fine di mantenere memoria dei casi affrontati e rendere tali informazioni patrimonio fruibile da parte del servizio tutela giuridica. Nel dettaglio le attività svolte sono riportate nella tavola seguente. Richiesta/orientamento

Colloqui

Contatti Esterni

Istanze ex Art. 31, comma 3

14

4

Coesione familiare

39

11

Ricongiungimento familiare con italiani

4

-

Ricongiungimento familiare tra extracomunitari

29

13

Comunitari

61

23

Separazione personale/affidamento figli

9

4

Violenza domestica

3

2

Rinnovo/rilascio permessi/carte di soggiorno

124

89

Rateizzazione multe

9

3

Richiesta cittadinanza italiana

19

5

Minori

10

2

Ricorsi per rigetto permessi di soggiorno/espulsioni

12

9

Procedimenti penali

19

12

Sanatoria

67

45

Decreto flussi

16

8

Richiesta permesso motivi umanitari

4

4

Totale

439

234

Persone utenti Le persone seguite nel 2010 sono state 361, di cui il 17% comunitari e l’83% extra-comunitari; circa un quarto sono stati nuclei familiari. Tipologia

Totale

Nucleo familiare Adulto Minore

78 357 4

Casa della carità

Donne

Uomini

138 1

219 3

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41


capitolo 2  LE ATTIVITÀ 

Provenienza

Totale

Donne

Uomini

Comunitari

61

28

33

Est Europa (extra UE)

64

41

23

Nord Africa

107

29

78

Africa centrale

59

21

38

Sud America

93

42

51

Cina

5

2

3

Filippine

22

10

12

Sri Lanka

24

6

18

Pakistan

2

1

1

Iran

2

1

1

Attrattività, risultati e indicatori Il primo appuntamento per coloro che ne fanno richiesta è fissato entro una settimana dal ricevimento della persona. Gli utenti accedono al servizio di orientamento legale previo vaglio effettuato dagli operatori dello Spazio di ascolto e delle aree di intervento della fondazione in accordo con i consulenti legali. La definizione delle questioni legali presentate all’ufficio può essere raggiunta: • in un unico risolutivo colloquio di orientamento legale; • in più incontri con l’utente, previo contatto con enti esterni – Prefettura, Questura, Amministrazione Comunale, ASL – al fine di delineare le controversie insorte e indicare l’iter da seguire e la documentazione necessaria per concludere i procedimenti in essere; • attraverso l’accompagnamento degli utenti presso gli uffici della Questura, della Prefettura o del Comune dopo uno o più incontri con gli stessi allo scopo di delineare la situazione giuridico – legale nell’ambito della quale si opera e l’iter procedimentale che occorrerà seguire per giungere ad una risoluzione condivisa con la Pubblica Amministrazione coinvolta.

Servizio erogato

Numero di ore

Orientamento legale presso l’ufficio

605

Accompagnamenti (rinnovi/motivi umanitari/richiedenti asilo/sanatoria/decreto flussi)

240

L’attività viene svolta in collaborazione con l’Ufficio anagrafe e la ASL del territorio, la Questura, la Prefettura e l’associazione Avvocati per niente.

42

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capitolo 2  LE ATTIVITÀ 

Contributo all'inclusione sociale

Inserimento scolastico Bisogno e servizi prestati Gli interventi a sostegno dell’inserimento scolastico sono rivolti ai minori presenti con le loro famiglie in Casa della carità e a quelli stranieri della zona. Essi consistono principalmente nell’iscrizione scolastica, nella mediazione nei rapporti tra i genitori e la scuola, nel doposcuola. Ragazzi coinvolti

Numero

Attività svolte

Scuole interessate

Ragazzi rom

50

• • • • • • •

Inserimento scolastico; doposcuola; sostegno didattico; laboratori L2; psicomotricità; aspetti sanitari; servizio di counseling psicologico e orientamento (per i minori e giovani inseriti al CTP).

• CTP di via Russo; • Scuola elementare “Martiri di Gorla” via Cesalpino; • Scuola elementare di via San Mamete; • Scuola elementare di via Feltre; • Scuola elementare di via Pini; • Scuola media Trevisani-Scaetta di via Cesalpino.

Minori stranieri della zona

126

• • • • •

Doposcuola; sostegno didattico; laboratori L2; psicomotricità; servizio di counseling psicologico e orientamento (per i minori e giovani inseriti al CTP).

• CTP di via Russo; • Scuola elementare “Martiri di Gorla” via Cesalpino; • Scuola elementare di via San Mamete; • Scuola media Trevisani-Scaetta di via Cesalpino.

Altri minori accolti in Casa della carità

6

• Inserimento scolastico; • sostegno didattico.

• Scuola elementare di via San Mamete; • Scuola media Trevisani-Scaetta di via Cesalpino.

I minori seguiti dal progetto provengono da tutto il mondo, nel dettaglio si nota una particolare rilevanza per le seguenti nazioni: • paesi dell’Est: Romania, Ucraina, Moldavia, Albania, Croazia; • paesi sudamericani: Perù, Ecuador, Argentina, Salvador; • paesi asiatici: Cina, Filippine; • paesi dell’Africa: Egitto, Marocco, Ghana, Camerun, Mali.

Attrattività e risultati Per valutare i risultati raggiunti ci si basa soprattutto su: • pagelle e frequenza scolastica. I bambini accolti in Casa della carità sono stati tutti promossi e la costante frequenza scolastica è stata determinante nel raggiungimento di tali intenti; • rapporto di collaborazione con le scuole ed altri enti territoriali. Gli operatori hanno collaborato in maniera proficua sia con gli istituti scolastici (scuole, asili, Centri territoriali permanenti), sia con i consultori pediatrici e le unità operative di neuropsichiatria dell'infanzia e dell'adolescenza.

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capitolo 2  LE ATTIVITÀ 

Contributo all'inclusione sociale

Corso di italiano Bisogno e servizi prestati Tramite il corso di italiano gli stranieri ospiti della Casa della carità hanno la possibilità di conseguire una conoscenza di base della lingua italiana. Quest’ultima è una precondizione fondamentale nel reinserimento lavorativo e sociale delle persone. Le modalità didattiche si articolano attraverso esercizi di dialogo e di arricchimento del vocabolario di base. L’insegnamento avviene in maniera personalizzata, con un tutor ogni 1-2 allievi. Le lezioni, a cadenza monosettimanale, in orario serale, durano due ore. Questo servizio si avvale della presenza di 15 tutor volontari che mediamente sono presenti in 10 ad ogni lezione.

Persone utenti Nel corso del 2010 29 ospiti di Casa della carità, che necessitavano di imparare la lingua italiana per motivi di soggiorno, hanno partecipato al corso. Di essi 21 erano africani, 2 mediorientali (Iraq e Iran), uno proveniva dalla Mongolia, 2 dall’Ucraina, uno dall’Afghanistan, uno dalla Romania ed uno dallo Sri Lanka.

Attrattività e risultati • La frequenza media è stata di 15 allievi a lezione, per un totale di 525 presenze; • netto miglioramento nell’apprendimento delle nozioni di base e delle diverse forme comunicative sia nelle situazioni di vita quotidiana, sia nelle situazioni lavorative; • innalzamento del livello di attivazione, nei confronti di una maggiore partecipazione a programmi formativi e a corsi di specializzazione, comprovato da un aumento delle iscrizioni ad altri corsi; • nell’autunno 2010 è stato avviato un corso di Italiano per alcuni studenti dell’Istituto Europeo di Oncologia che fanno corsi di assistenza a persone anziane o malate. Si tratta di 5 allievi (2 del Perù, uno dell’Ecuador, uno della Colombia ed uno della Romania), per i quali l’apprendimento dell’italiano è molto importante per poter comunicare correttamente con le persone assistite. A differenza degli altri studenti, inoltre, essi necessitano di spiegazioni di molti termini tecnici. I corsi si tengono con cadenza bisettimanale, per quattro ore complessive.

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capitolo 2  LE ATTIVITÀ 

Contributo all'inclusione sociale

Anziani Bisogno e servizi prestati Le attività rivolte agli anziani della zona si articolano principalmente in due ambiti: • un servizio di ospitalità presso la Casa della carità, due volte la settimana, che prevede l’accompagnamento all’andata e al ritorno, la fruizione del pranzo e delle proposte di intrattenimento, un laboratorio di musicoterapia, gli eventuali interventi di mediazione con le istituzioni (ASL, strutture ospedaliere, enti di previdenza), iniziative culturali e gite. Sono inoltre previsti un supporto psicologico a richiesta, individuale ed ai familiari, nonchè interventi infermieristici e a tutela della salute; • interventi a supporto della domiciliarità: spesa e altre commissioni, piccole riparazioni, accompagnamenti per visite mediche, esami specialistici e terapie, aiuto per pratiche amministrative.

Persone utenti • Tra 65 e 70 presenze settimanali; • età partecipanti: gli anziani che frequentano il gruppo si collocano in una fascia di età compresa fra i 65 e 100 anni, con una prevalenza nella fascia dagli 80 in su; • presenze annuali: 3.484; • provenienza: il 95% di cittadinanza italiana e residente a Milano, mentre il 5% costituito da stranieri.

Attrattività e risultati Poiché il servizio offerto si basa su un rilevante lavoro di rete con i servizi sociali e le strutture del territorio, è possibile fornire una risposta positiva a tutte le richieste di accoglienza.

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capitolo 2  LE ATTIVITÀ 

Contributo all'inclusione sociale

Progetti carcere Gli interventi più significativi condotti da Casa della carità sono riconducibili a: • progetti di reinserimento socio lavorativo gestiti dall'area Lavoro; • interventi di accoglienza in Casa di ex detenuti e/o in misura alternativa alla pena; • progetto di risarcimento della pena in strutture di utilità sociale, in alternativa alla pena; • altri interventi emergenziali che di volta in volta vengono sollecitati dal territorio. In particolare, attraverso il progetto Prometeo, è stato possibile gestire percorsi di reinserimento socio lavorativo di ex detenuti e/o in misure alternative alla pena di persone residenti a Milano. Il progetto prevedeva anche sostegni a favore dei familiari dei detenuti. Un secondo intervento rivolto alle persone con problematiche penali, il progetto Reset, intende costruire una risposta unitaria al problema dell’integrazione sociale di chi è stato in carcere, rafforzando il sistema dei servizi e degli interventi. Nell’ambito di tale progetto è stato attivato uno Sportello informazione (SPIN) per i detenuti e i loro familiari sulle opportunità e sui servizi dedicati ai percorsi di autonomia post detenzione.

48

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capitolo 2  LE ATTIVITÀ 

Percorsi verso l'autonomia L’inserimento lavorativo e l’ottenimento di una soluzione abitativa autonoma, attuati in accordo con ciascun ospite della Casa, assumono una posizione fondamentale nel determinare la buona riuscita dei progetti personalizzati rivolti all’attivazione e al recupero del senso di responsabilità. Attorno a questi due assi ruotano diversi servizi e progetti: • l’attività rivolta all’ottenimento di un’autonomia abitativa è svolta in collaborazione con un’associazione che si occupa della gestione di 20 alloggi; • per quanto riguarda gli inserimenti lavorativi, l’area Lavoro supporta coloro che vi si rivolgono grazie ad un’ampia rete di soggetti, suddivisi tra pubblico e privato, tra aziende e strutture accreditate alla formazione, nonché attraverso un costante lavoro di équipe tra gli operatori di Casa della carità e i diversi referenti dei progetti personalizzati. La natura multiproblematica e i percorsi di vita, segnati spesso anche da altri disagi, delle persone che chiedono un aiuto nella ricerca del lavoro richiedono l’attuazione di percorsi adeguati: dall’orientamento, alla realizzazione di tirocini, all’inclusione lavorativa, a percorsi di accompagnamento al mantenimento della posizione occupazionale e di sostegno alla famiglia. Inoltre nel 2010, vista la crescente rilevanza della domanda di abitazioni nel compimento dei percorsi di accompagnamento al recupero dell’autonomia, Casa della carità ha deciso di realizzare una ricerca - intervento, intervistando un certo numero di persone autorevoli, operatori del settore immobiliare o attori rilevanti dell’housing sociale. Da esse sono emersi sia elementi per una migliore comprensione dell’attuale situazione abitativa a Milano e nel suo hinterland sia alcune prospettive di intervento che verranno affrontate nel corso del 2011.

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capitolo 2  LE ATTIVITÀ 

Percorsi verso l'autonomia

Lavoro Bisogno e servizi prestati Classi di prestazioni Orientamento scolastico e professionale Formazione e laboratori professionali Scouting aziendale per tirocini formativi e inserimenti lavorativi Realizzazione di tirocini formativi in aziende Inclusione lavorativa delle fasce deboli Percorsi di tutoraggio e accompagnamento al mantenimento della posizione occupazionale realizzata Sostegno alla famiglia della persona integrata

Per quanto riguarda la formazione, lo sportello dell’area Lavoro della Casa della carità ha mantenuto l’ampia rete di partner per la gestione dell’offerta formativa attraverso le doti lavoro. Di seguito i principali enti: Ente

Target e settore di riferimento

Cooperativa Galdus

Persone invalide, fisiche e psichiche.

Consorzio Mestieri

Settore delle pulizie, assistenza sanitaria, informatica e apprendimento lingua italiana per stranieri. Corso di installatori e manutentori caldaie idro-termo-regolatori.

Fondazione Clerici

Formazione informatica.

Comune di Milano/aziende

Corsi di formazione finalizzati all’inserimento al lavoro: mulettisti, magazzinieri e addetti alla vendita. Corsi di specializzazione in informatica e come assistente familiare per pazienti affetti da malattie degenerative e incurabili.

Il percorso di inserimento al lavoro attraverso l’utilizzo delle doti Regione Lombardia ha comportato diverse attività: concordare le modalità di collaborazione con gli enti di formazione accreditati, selezionare le persone da inserire nei progetti, orientare e gestire i dati sensibili delle persone per il monitoraggio web regionale, redigere il curriculum vitae e il bilancio delle competenze, accompagnare nella ricerca attiva del lavoro e monitorare le esperienze lavorative. Nel 2010, l’area Lavoro ha anche seguito 2 importanti progetti finalizzati all’inclusione sociale, ovvero percorsi di inserimento socio-lavorativo per persone di etnia rom (chiusura dei campi rom di via Triboniano, Milano e Pioltello) e per detenuti intra ed extramurari (Progetto Reset).

50

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capitolo 2  LE ATTIVITÀ 

Persone utenti Lo sportello dell’area Lavoro di Casa della carità è aperto a tutte le persone che non riescono ad inserirsi autonomamente nel mercato del lavoro, la cui situazione appare in molti casi deteriorata anche sotto altri aspetti della vita. Principalmente si tratta di: • disoccupati over 50 con segnali di depressione dovuti ad esperienze familiari particolarmente traumatiche; • detenuti con misure alternative alla pena; • ex detenuti e loro familiari; • badanti e colf; • persone di etnia rom; • individui multiproblematici e con fragilità psichica; • giovani adulti stranieri con permesso di soggiorno.

Nel 2010 hanno usufruito del servizio di accompagnamento ed inserimento al lavoro 229 persone, suddivise tra i seguenti servizi: Servizio

Numero di persone

Bilancio competenze

229

Accompagnamento

229

Orientamento alla formazione Inserimenti/tirocini

Complessivamente nel 2010 il servizio ha richiesto 2.829 ore

98 130, di cui 35 attraverso doti lavoro Regione Lombardia

Sportello Informativo SPIN (c/o UEPE)

110

All’interno del Progetto Reset di inserimento socio-lavorativo di detenuti, un operatore della fondazione ha lavorato presso lo Sportello Informativo dislocato nelle sedi di UEPE di Milano. Gli operatori impiegati nello sportello dell’area Lavoro sono 2 e svolgono la loro attività all’interno della programmazione partecipata con gli altri servizi e referenti dei progetti.

Attrattività e risultati Gi inserimenti lavorativi attuati sono suddivisi nelle seguenti tipologie: Tipologia di contratto/Intervento

Numero persone inserite

Assunzioni a tempo indeterminato

25

Collaborazioni a progetto/tempo determinato

47

Tirocini formativi/borse lavoro

56

Collaborazioni occasionali

2

Totale: 130, di cui 38 persone svantaggiate (legge 381/91)

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51


capitolo 2  LE ATTIVITÀ 

Il totale degli inserimenti rappresenta un dato significativo, al cui raggiungimento ha contribuito la dimensione della rete impiegata a fornire una risposta al bisogno delle persone. Molti enti pubblici e privati, tra i quali diversi centri d’ascolto parrocchiali, hanno preso parte alla cogestione di questo servizio: Tipo di servizi

52

Numero servizi

Centri di formazione

8

Enti pubblici

8

Consorzi di cooperative sociali

3

Carceri

3

Centri per l’impiego/Agenzie per il lavoro

4

Organismi pastorali

2

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capitolo 2  LE ATTIVITÀ 

Percorsi verso l'autonomia

Autonomia abitativa Bisogno e servizi prestati Casa della carità in collaborazione con l’associazione di solidarietà familiare Una casa anche per te gestisce 20 appartamenti a disposizione degli ospiti che hanno avviato un percorso di autonomia anche abitativa. Gli appartamenti provengono in alcuni casi da realtà parrocchiali, mentre i rimanenti sono immobili requisiti dal Comune alla mafia o offerti da privati. La suddivisione del lavoro prevede l’affidamento della gestione degli immobili all’associazione Una casa anche per te, mentre agli operatori di Casa della carità competono la selezione, il monitoraggio e il supporto degli inquilini.

Persone utenti, attrattivita’ e risultati • Nel corso del 2010, 66 persone hanno usufruito dei 20 alloggi messi a disposizione dall’associazione Una casa anche per te, di cui 9 appartamenti affidati a uomini e 10 a nuclei familiari; • si sono verificate 8 uscite, di cui 2 famiglie che hanno trovato un appartamento in affitto e 6 persone che hanno trovato altre situazioni abitative. Il rilevante numero dei nuclei familiari inseriti in appartamenti è emblematico dell’importanza attribuita al percorso di avviamento all’autonomia. La notevole domanda di sistemazioni abitative chiede che vengano ideate e sperimentate soluzioni nuove tese a favorire, attraverso una serie di azioni e strumenti specifici, l’accesso delle persone svantaggiate a un contesto abitativo e sociale dignitoso.

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capitolo 2  LE ATTIVITÀ 

Attività di cura La sofferenza e le problematiche ad essa connesse all’interno di un grande contesto urbano diventano sempre più complesse e multi-identitarie. Casa della carità si impegna quindi sul fronte della salute mentale e della salute in generale ricercando e sperimentando nuove tipologie di interventi con particolare attenzione ad operare in rete, evitando risposte unilaterali e frammentate. Il sistema di cura adottato in Casa della carità è quindi definito come una serie di attività comunicanti che possano permettere il passaggio da una gradazione all’altra della presa in carico, mirando ad un continuum che porti alla maggiore autonomia di ogni ospite. L'approccio che caratterizza gli interventi è di tipo sperimentale, innovativo e incentrato sulla relazione. E’ basato sull'idea che il disagio psichico sia una questione di salute mentale che riguarda tutti e non una malattia da stigmatizzare. Quello che lo rende unico è la possibilità di fornire agli ospiti risposte di cura a diversi gradi di intensità terapeutico-riabilitativa: dal colloquio in strada alle visite presso la propria abitazione in un quartiere periferico di Milano, dai laboratori artistici alla psicoterapia, dalla presa in carico della salute di ognuno fino alle differenti soluzioni abitative che vanno dall’abitare autonomo o dall’ospitalità semplice fino alla comunità protetta con presenza di personale specializzato.

54

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capitolo 2  LE ATTIVITÀ 

Attività di cura

Ambulatori Bisogno e servizi prestati Attività

Numero prestazioni /anno

Visite ambulatoriali mediche

960

Visite ambulatoriali psichiatriche

200

Sedute di psicoterapia

460

Visite ginecologiche (a partire da novembre 2009)

20

Consulenza medica o psichiatrica al filtro/Spazio di ascolto

55

Presa in carico di ospiti di Casa della carità o del Ceas (ospiti rom) privi di assistenza sanitaria di base

60

Discussione casi clinici tra équipe medica

45

Contatti con ospedali, servizi territoriali (ore)

45

Complessivamente nel 2010 il servizio ha richiesto1.575 ore

Il servizio di assistenza medica e psichiatrica è garantito dal lunedì al venerdì negli orari diurni, con la turnazione di quattro medici e un’infermiera. Alcuni medici specialisti (infettivologo, ginecologo, pediatra) intervengono per consulenze al bisogno. L’ambulatorio psichiatrico è aperto anche di sera fino alle 23. Le visite sono programmate secondo un calendario, ma una parte del tempo è dedicata ad affrontare le emergenze e gli interventi quotidiani. Nelle ore notturne e nei fine settimana è sempre attiva la reperibilità dei medici, per le emergenze o come consulenza agli educatori. L’ambulatorio psichiatrico è nato contestualmente all’ospitalità per poter prendere in cura persone che hanno una problematica psichica e non hanno soluzioni alternative, per un difficile accesso ai servizi.

Persone utenti Agli ambulatori medici possono rivolgersi tutti gli ospiti di Casa della carità, secondo il bisogno da loro percepito o con la mediazione degli educatori. Il personale sanitario fornisce poi un ritorno dell’intervento medico all’équipe nell’ottica della presa in carico complessa di ogni ospite. I motivi dell’accesso all’ambulatorio psichiatrico sono di seguito schematizzati: Sindrome influenzale

40%

Patologie delle vie aeree superiori

30%

Patologie gastroenteriche

15%

Patologie dermatologiche

4%

Patologie osteoarticolari

6%

Altro

5%

Casa della carità

Bilancio sociale 2010

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capitolo 2  LE ATTIVITÀ 

L’ambulatorio medico offre una possibilità di accesso anche per gli utenti che usufruiscono del Servizio docce e per gli ospiti dei campi rom. Nell’anno 2010 l’ambulatorio psichiatrico ha preso in cura 31 ospiti e 15 persone, che non alloggiano in Casa della carità. In parte si tratta di persone accolte in precedenza, che pur avendo trovato una soluzione abitativa alternativa, continuano a mantenere una frequenza ai colloqui di psicoterapia. Le patologie possono essere così distinte: Patologie

Ospiti

Esterni

Totale

9

1

10

12

6

18

Psicosi

9

6

15

Dipendenze

1

2

3

Disturbi d’ansia e di umore Disturbi di personalità

Attrattività e risultati • Le collaborazioni principali dell’ambulatorio medico riguardano il contributo del Banco farmaceutico per quanto riguarda la raccolta e la donazione annuale di farmaci da banco, oltre ad alcune sporadiche donazioni private di farmaci; • l’ambulatorio psichiatrico, sin dalla sua nascita, ha invece sviluppato una collaborazione con il servizio di etnopsichiatria: presso il CPS di corso Plebisciti, servizio territoriale dell’ospedale Niguarda (e dal 2009 anche presso il servizio di via Litta Modignani), esiste un servizio pubblico ambulatoriale per persone straniere, con o senza permesso di soggiorno; alcuni dei nostri ospiti sono seguiti da questa équipe, con la quale è forte e fattiva la collaborazione. • il lavoro di collaborazione consolidato negli anni tra il progetto Diogene, il Centro di consultazione etnopsichiatrica e i servizi del territorio permette non solo di ottimizzare e non disperdere le energie e le risorse disponibili, ma anche di creare delle sinergie e una rete di operatori che possano rispondere al meglio alle richieste poste da questa complessa utenza. Inoltre la disponibilità di accoglienza presso la Casa della carità permette l’accompagnamento di stranieri che altrimenti non potrebbero trovare alcuna continuità terapeutica/riabilitativa e collocazione abitativa. La presa in carico dei senza dimora stranieri afferenti al progetto Diogene si avvale della collaborazione dell'intera équipe del Centro di consultazione etnopsichiatrica formata da diverse figure professionali complementari, secondo un modello bio-psico-sociale e della consulenza dei mediatori culturali della cooperativa Kantara.

56

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Bilancio sociale 2010


capitolo 2  LE ATTIVITÀ 

Attività di cura

So-stare Bisogno e servizi prestati So-stare è una residenza con 10 posti letto nata con l’intenzione di offrire un’ospitalità di tipo familiare a persone che non hanno una casa e che richiedono un accompagnamento competente per migliorare la salute sia fisica sia mentale e l’integrazione sociale. Il progetto sperimentale prevede sia una residenzialità leggera sia un’attività di accompagnamento alla risocializzazione sul territorio anche per persone esterne (il cosiddetto So-stare diffuso). Si intende così offrire un percorso di promozione della responsabilità e dell’autonomia individuali attraverso l’attivazione delle risorse personali disponibili e la ricostruzione della rete sociale. A tal fine ci si avvale di alcuni momenti di condivisione come le riunioni programmatiche tra la direzione e tutta l’équipe educativa, mentre settimanalmente è previsto un incontro di verifica con l’équipe dell’accoglienza. Le attività che caratterizzano l’ospitalità presso la comunità So-stare così come l’accompagnamento sul territorio consistono in: Attività

Ospiti partecipanti

Complessivamente nel 2010 il

10

servizio ha richiesto1.519 ore

Colloqui personali Assemblea e riunioni di gruppo

8

Gruppo terapeutico

8

Accompagnamento servizi

8

Yoga

5

Terapeutica artistica

5

Laboratorio espressivo musicale

7

Orientamento lavoro e ricerca

8

Psicoterapie

8

Persone utenti Le persone ospiti di So-stare presentano problematiche complesse che non permettono ai servizi di identificarli in un’unica categoria e quindi difficilmente vengono prese in carico da un servizio specifico o, in alcuni casi, il rapporto con i servizi è discontinuo e frammentario. La tavola riporta alcune caratteristiche degli ospiti di So-Stare: Descrizione tipologia

Uomini

Donne

Totale

Sesso

7

3

10

Età media

50

48

49

Provenienza Dimissioni

Servizi

Altro

Servizi

Altro

Servizi

Altro

4

3

-

3

4

6

3

Casa della carità

-

Bilancio sociale 2010

-

57


capitolo 2  LE ATTIVITÀ 

In particolare So-stare ha dato ospitalità residenziale nel 2010 a 10 persone per un totale di 2.725 giornate di ospitalità. A partire dal mese di settembre 6 persone sono state accompagnate da So-Stare diffuso. Attività

Numero persone

Ore dedicate

Domiciliarità

3

50

Rapporto con i servizi

3

20

Attrattività, risultati e indicatori Nel 2010 sono stati accolti 2 nuovi ospiti su un totale di 11 richieste ricevute. Una persona è in attesa di essere accolta. Poter lavorare in rete ed in sinergia con il servizio pubblico e del privato sociale è un aspetto imprescindibile nel modo di operare di So-stare. Enti e servizi

Tipologia contatto

N° utenti

Incontri verifica

1

Invio

1

Associazione Philo

Collaborazione attività

2

Laboratorio Sotto l’albero

Ufficio adulti in difficoltà Comunità o progetti residenziali

58

Collaborazione attività

5

CPS

Incontri verifica

2

SERT

Incontri verifica

1

UEPE

Incontri verifica

1

SPDC

Incontri verifica

1

Comunità ebraica

Incontri verifica

1

Ufficio handicap

Incontri verifica

1

Centro d’ascolto della parrocchia Redentore

Incontri verifica

1

Casa della carità

Bilancio sociale 2010


capitolo 2  LE ATTIVITÀ 

Attività di cura

Progetti e convenzioni salute mentale PROGETTO

Diogene

OBIETTIVI

Il progetto Diogene ha ripreso la propria attività nel luglio 2009, dopo la sospensione di un anno, dovuta alla conclusione dei progetti innovativi della ASL di Milano, che avevano sostenuto il progetto dal 2005 al 2008. Gli obiettivi del progetto sono i seguenti: • ridurre il numero dei soggetti senza dimora (italiani e stranieri) o a rischio di vagabondaggio non ancora in carico ai servizi; • ridurre la sofferenza psichica dei soggetti homeless presi in cura; • ampliare concretamente la rete di risorse sanitarie, sociali e informali delle quali normalmente si avvale il CPS, arrivando a snellire le normali procedure di accesso ai servizi e sgravando Pronto Soccorso e SPDC; • offrire formazione sul campo ad operatori pubblici e privati che intercettano questo target di utenza; • contribuire alla riflessione sul ruolo strategico della collaborazione tra CPS e soggetti del privato sociale per la salute mentale di persone multiproblematiche.

ENTE FINANZIATORE

La Regione Lombardia ha approvato nel 2009 la copertura finanziaria per le attività per il triennio 2009-2011, riconoscendo la validità del progetto, unico sul territorio milanese per quanto riguarda la presa in cura degli homeless con patologia psichiatrica. Il progetto prevede la collaborazione con la cooperativa Novo Millennio, titolare del progetto e le aziende ospedaliere di Niguarda-Ca’ Granda e San Gerardo di Monza. Ulteriori collaborazioni sono attive con la Caritas Ambrosiana e con il Ceas.

DATE

Inizio: luglio 2009. Termine: luglio 2012.

ATTIVITÀ

• Costituzione dell’équipe di lavoro (una coordinatrice, 6 educatori di cui 3 dislocati presso il servizio pubblico territoriale di Niguarda e una psichiatra); • formazione interna al gruppo di lavoro; • definizione delle procedure e degli strumenti di intervento e collaborazione con l’azienda ospedaliera; • redazione delle cartelle cliniche ad hoc e valutazione con la scala HoNOS; • mappatura e ripresa di contatto con la rete formale ed informale che opera sulla strada; • uscite in strada con cadenza settimanale effettuate dalle Unità mobili (ognuna composta da una coppia di operatori) in giorni diversi della settimana; • presa in cura di 44 senza dimora con disagio psichico, di cui 35 uomini e 9 donne; 26 italiani e 18 stranieri.

INDICATORI DI MONITORAGGIO E RISULTATI

• Riduzione del numero di senza dimora con disagio psichico (minor segnalazione da parte delle altre agenzie che operano sulla strada di persone con patologia psichica non seguite dal progetto). • Diminuzione degli accessi ripetuti al pronto soccorso per le persone seguite dal progetto. • Riduzione della sofferenza psichica per i soggetti presi in cura, misurata attraverso una batteria di test. • Costruzione di percorsi di autonomia e di inclusione sociale.

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capitolo 2  LE ATTIVITÀ 

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CONVENZIONE

Proviamoci ancora: sostegno all’abitare per utenti affetti da patologie mentali gravi nella zona Molise Calvairate.

OBIETTIVI

Il progetto ha come obiettivo la presa in carico e l’attenuazione di soggetti con disagio psicosociale, nonché un sostegno all’abitare autonomo di utenti psichiatrici che vivono all’interno del quartiere Molise Calvairate a Milano. Tale scopo si concretizza in una molteplicità di obiettivi operativi: • costituzione dell’équipe di lavoro (un responsabile, un coordinatore psicologo, 3 operatori professionali, un operatore del CPS); • sostegno alla quotidianità; • miglioramento dello spazio abitativo attraverso piccole manutenzioni dell’alloggio; • opportunità di risocializzazione, attraverso il sostegno di progetti individuali e l’offerta di spazi di condivisione; • motivazione alla cura di sé e alla presa in carico psichiatrica.

ENTE FINANZIATORE

Il progetto è promosso dal Comune di Milano, in convenzione con il Dipartimento di Salute mentale dell’azienda ospedaliera Fatebenfratelli e Oftalmico, attraverso le azioni sperimentali degli operatori di Casa della carità e della cooperativa Detto fatto.

DATE

Il progetto è attivo dal 2003 con un finanziamento annuale.

ATTIVITÀ E RISULTATI

Le attività sono svolte all’interno del Centro di viale Molise 5, conformemente alla volontà di un radicamento sul territorio e presso il domicilio delle persone. Sono state prese in carico 75 persone nel 2010, con le seguenti attività: • colloqui individuali; • due gruppi di auto aiuto; • laboratori di informatica, di piccola falegnameria, formazione universitaria in teleconferenza; • attività aggregative in spazi comuni; • interventi di ristrutturazione degli alloggi (18 appartamenti ristrutturati); • visite domiciliari e sostegno alla quotidianità; • sinergie con la rete territoriale.

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capitolo 2  LE ATTIVITÀ 

Dimensione culturale e formativa A partire dai margini, dalle periferie, l’Accademia della carità elabora e propone una prospettiva di welfare possibile per tutta la città. Essa si pone come luogo di incontro di saperi e linguaggi diversi, che a partire dal confronto esplorano da un lato il senso profondo dell’operare di Casa della carità, dall’altro propongono a chi è chiamato al governo della città una visione aperta al benessere di tutti e alla coesione sociale. Nel dialogo con la città e nello sviluppo di un pensiero sulla coesione sociale, l’Accademia si configura come un laboratorio di cittadinanza. L’idea di un’Accademia della carità nasce dall’intento, fortemente sostenuto dal cardinale Carlo Maria Martini alla nascita della Casa della carità, di mantenere strettamente integrate azione sociale e ricerca culturale. L’Accademia organizza percorsi formativi, seminari, convegni e attività scientifiche avvalendosi della collaborazione di docenti universitari, ricercatori e operatori del sociale. Anche nel 2010, l’Accademia realizza le proprie attività grazie al contributo di UniCredit Foundation. Nell’ambito dell’Accademia opera la Biblioteca del Confine, istituita con il contributo dell’assessorato alla Cultura e Integrazione della Provincia di Milano, che comprende sia un centro di documentazione e raccolta di testi e materiali scientifici sia una raccolta di volumi di pubblica lettura. L’attività dell’Accademia si svolge sia sul fronte dello studio e dell’approfondimento sia su quello della divulgazione. Per quanto riguarda il primo ambito, sono fondamentali lo sviluppo della Biblioteca del Confine, centro di documentazione che raccoglie testi e realizza pubblicazioni sugli argomenti della fragilità e della marginalità sociale e l’attività di ricerca, svolta avvalendosi della collaborazione di docenti universitari, ricercatori e operatori del sociale, per approfondire temi cruciali inerenti la vita metropolitana. Le proposte a carattere divulgativo fanno riferimento anzitutto alla formazione, rivolta sia agli operatori e ai volontari impegnati in Casa della carità sia a coloro che lavorano in altre realtà non profit. L’Accademia propone inoltre iniziative volte alla sensibilizzazione dei cittadini: spettacoli teatrali, cineforum, incontri con testimoni significativi. L’impegno culturale di Casa della carità è arricchito, a partire dal 2007, dal contributo fornito dal Souq-Centro studi sofferenza urbana. Va inoltre sottolineata l’importanza per l’Accademia della carità dei significativi rapporti con le diverse università cittadine, grazie ai numerosi tirocini nonché alle varie forme di partecipazione a convegni e momenti formativi. Infine, Casa della carità offre durante l’anno anche un percorso di spiritualità strettamente correlato all’ospitalità ed agli incontri quotidiani con le persone più fragili.

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capitolo 2  LE ATTIVITÀ 

Dimensione culturale e formativa

Accademia della carità Nel 2010 l’attività dell’Accademia si è incentrata sui processi di coesione sociale e di cittadinanza. Di seguito presentiamo nel dettaglio le iniziative realizzate.

Incontri di formazione: • il corso “Leader della coesione sociale”, rivolto a quanti, su tutto il territorio nazionale, ricoprono ruoli di manager o quadro di enti del privato sociale, lavorano in aziende profit impegnate nel ramo della responsabilità sociale di impresa. Il percorso formativo è stato articolato in quattro moduli. Ogni modulo ha previsto una lectio di apertura al venerdì pomeriggio mentre la giornata di sabato è stata dedicata a workshop di approfondimento, confronto di case history e lavori di gruppo per la produzione di un elaborato finale. Hanno partecipato in veste di relatori: Giuseppe Ambrosio, Maurizio Ambrosini, Gian Paolo Barbetta, Aldo Bonomi, Adolfo Ceretti, Nerina Dirindin, Giuseppe Guerini, Claudia Mazzucato, Paola Menetti, Salvatore Natoli, Marco Trabucchi, Federica Viganò, Flaviano Zandonai, Luca Zarri; • il corso di perfezionamento "Una nuova medicina sociale per le fasce deboli della popolazione", in collaborazione con la facoltà di Medicina dell’Università degli Studi di Milano; • Incontri di carattere seminariale su “Comunità sociale e cittadinanza”. Otto incontri guidati dalle riflessioni di: Maurizio Ambrosini, Bianca Beccalli, Stefano Boeri, Aldo Bonomi, Susanna Camusso, Giorgio Ferraresi, Romano Madera, Alberto Meomartini, Valerio Onida, Michele Salvati, Benedetto Saraceno.

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Iniziativa

Data

Luogo

Corso di formazione “Leader della coesione sociale”

novembre 2010 – maggio 2011 Biblioteca del Confine

32

Corso di perfezionamento "Una nuova medicina sociale per le fasce deboli della popolazione".

novembre 2010 – maggio 2011 auditorium “Teresa Pomodoro”

20

Seminari “Comunità sociale e cittadinanza”

gennaio – novembre 2011

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Casa della carità

auditorium “Teresa Pomodoro”

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Numero medio partecipanti per incontro


capitolo 2  LE ATTIVITÀ 

Eventi artistici e culturali: • il convegno "Contro o dentro? Innovazioni possibili dai laboratori di cittadinanza responsabile", organizzato in collaborazione con la Fondazione Zancan. Durante l’iniziativa si sono presentati i risultati dei tre anni di riflessione e approfondimento che le due fondazioni hanno dedicato al tema della coesione sociale e dei laboratori di cittadinanza. Il convegno si è rivolto in particolare agli operatori degli enti non profit, agli assistenti sociali e a tutti coloro che si occupano di marginalità. Tra i relatori: monsignor Giovanni Nervo, Tiziano Vecchiato, Augusto Palmonari, don Virginio Colmegna e operatori che hanno presentato diverse esperienze che testimoniano la possibilità di investire in nuova socialità; • il convegno “Africa: 50 anni dall’indipendenza. Educazione e recupero della memoria storica quali motori dello sviluppo”, realizzato in collaborazione con la facoltà di Scienze della formazione dell'università Cattolica del Sacro Cuore, l’associazione Francesco Realmonte e il Centro Orientamento Studi Africani. Sono intervenuti: Cristina Castelli, don Virginio Colmegna, Cheikh Tidane Gadio, Michele Lenoci, Giuseppe Vico; • la presentazione del volume “In attesa di giustizia”, di Carlo Nordio e Giuliano Pisapia, con la partecipazione di quest’ultimo, Lucia Castellano e Maria Laura Fadda; • l’incontro, in collaborazione con l’associazione Identità plurali, con Eugenio Barba, fondatore e direttore dell'Odin Teatret, la celebre formazione danese che ha segnato la scena del secondo Novecento col proprio particolare alfabeto espressivo e con un´idea di teatro come arte e scambio, impegno e dialogo tra culture. L’evento è stato organizzato in collaborazione con l’Assessorato alla cultura del Comune di Milano - settore Spettacolo, il Piccolo Teatro e Teatridithalia nell’ambito della manifestazione “Odin Teatret a Milano”; • la creazione, in collaborazione con l’associazione Identità plurali, dello spettacolo teatrale “La notte santa”, ispirato all'omonima poesia di Guido Gozzano, che ha fornito l’intelaiatura per tre eventi di sensibilizzazione che, attraverso lo strumento del teatro sociale, hanno richiamato l’importanza dell’accoglienza. Le difficoltà a trovare un riparo da parte di Giuseppe e Maria sono diventate la metafora di ogni chiusura nei confronti di quelli che, spinti dal bisogno, bussano alle nostre porte. Lo spettacolo è stato proposto in tre Chiese: Santa Maria Annunziata in Chiesa Rossa, San Marco e San Giovanni Crisostomo. Iniziativa

Data

Partecipanti

Incontro con Eugenio Barba

4 giugno

120

Presentazione libro “In attesa di giustizia”

8 giugno

80

28 ottobre

120

26 novembre

75

16, 18, 19 dicembre

300

Convegno “Africa: 50 Anni dall’indipendenza. Educazione e recupero della memoria storica quali motori dello sviluppo” Convegno "Contro o dentro? Innovazioni possibili dai laboratori di cittadinanza responsabile" Spettacolo teatrale “La notte santa”

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capitolo 2  LE ATTIVITÀ 

Nel 2010 l’Accademia ha curato due rassegne: • la Società di lettura, realizzata in partnership con il liceo scientifico statale “Alessandro Volta” di Milano. In ogni incontro gli studenti del liceo Volta presentavano brani selezionati da loro e ponevano domande all’autore. Nel 2010 sono stati proposti quattro volumi: “Porto il velo, adoro i Queen” di Sumaya Abdel Qader, “Babele 56. Otto fermate nella città che cambia” di Giorgio Fontana, “Niente asilo politico. Diplomazia, diritti umani e desaparecidos” di Enrico Calamai, con la presenza dei rispettivi autori e “La mia casa è dove sono” di Igiaba Scego, con la partecipazione di Antonia Arslan, curatrice dell'opera. In media hanno partecipato 90 persone ad ogni presentazione; • gli incontri “Benefica confusione”, un ciclo di quattro appuntamenti per riflettere sul tema del disagio metropolitano con esponenti del mondo della cultura e dello spettacolo, tra febbraio e maggio, con Lella Costa, don Luigi Ciotti, Dario Vergassola e Michele Serra; • “Crescenzago ti voglio bene”, una rassegna rivolta in particolare alla popolazione anziana della zona. In due tappe, il 28 maggio e il 15 ottobre, sono stati rivisitati grazie a letture, musiche e proiezioni di immagini, le tradizioni, i ricordi e le memorie del quartiere dagli anni '30 agli anni '60. Una terza tappa è stata prevista per l’11 febbraio 2011. Sono state coinvolte circa 100 persone ad incontro. Nel corso del 2010 l’Inter club “Non violenti per passione” ha proposto diverse iniziative, tra le quali: la possibilità di assistere gratuitamente per i ragazzi delle scuole e dei centri sportivi della zona ad alcune partite di calcio allo stadio San Siro; la presenza agli Open Day di primavera e d'autunno presso il vicino oratorio Gesù a Nazareth; l’opportunità per la squadra di calcio di Casa della carità di usufruire dei campi di due società sportive del quartiere; la partecipazione con gli ospiti e i ragazzi del quartiere ad eventi quali la Milano Marathon e la Stramilano.

La collaborazione con il Conservatorio di Musica “Giuseppe Verdi” Nel mese di settembre Casa della carità e il Conservatorio di Musica "Giuseppe Verdi" hanno sottoscritto un protocollo al fine di promuovere e sostenere la cultura musicale tra i giovani che vivono in condizioni di disagio e di sensibilizzare i cittadini alle diverse culture musicali. Il primo intervento, che verrà avviato a febbraio 2011, prevede di offrire gratuitamente ai giovani rom tra i 6 e i 18 anni un corso di violino e un corso di fisarmonica. I docenti saranno allievi degli ultimi anni, scelti con concorso interno, che lavoreranno con la supervisione dei docenti del Conservatorio. Tale percorso formativo avrà come obiettivi: • l’acquisizione da parte dei giovani coinvolti di competenze musicali; • la preparazione per un concerto al termine del percorso. Inoltre, il Conservatorio di Musica "Giuseppe Verdi" e la fondazione Casa della carità si sono impegnati a collaborare, mettendo a disposizione per quanto possibile anche i propri spazi, per eventuali altri progetti volti alla promozione della cultura musicale in ambiti di marginalità sociale.

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capitolo 2  LE ATTIVITÀ 

I rapporti con le università Fin dal suo avvio, l’Accademia della carità ha intrattenuto rapporti a diverso titolo con le università milanesi e, in particolare, con le facoltà di Scienze dell’Educazione, Scienze Politiche e Servizio Sociale. Le forme di collaborazione sono molteplici: dalla partecipazione di numerosi docenti universitari alle iniziative dell’Accademia, alla presenza, in particolare di don Virginio Colmegna a dibattiti e convegni, alle collaborazioni nelle ricerche ed, infine, all’attivazione dei tirocini. In genere, l’attività di tirocinio viene proposta nel 2° e 3° anno di corso per una durata massima di 150 - 250 ore annue. Per i tirocinanti della facoltà di Servizio Sociale è richiesto l’affiancamento di un’assistente sociale. A chi fa richiesta di tirocinio viene proposto un colloquio conoscitivo prima dell’inizio e incontri periodici con l’operatore di riferimento. Viene inoltre chiesta una relazione finale. Entro settembre di ciascun anno vengono valutate le richieste presentate dalle diverse università e si decide quali studenti inserire in tirocinio, tenendo presente che è possibile inserire solo un numero limitato di tirocinanti, in quanto dipende dal numero di dipendenti assunti a tempo indeterminato in Casa della carità. Facoltà

Numero tirocinanti

Ore di tirocinio

Provenienza

Anno accademico 2008/2009 Servizio sociale Università Milano Bicocca

1

300

Milano e provincia

Servizio sociale Università Cattolica

1

300

Milano e provincia

Scienze dell’educazione Università Milano Bicocca

3

250

Milano e provincia

Servizio sociale Università di Parma

1

150

Camerun

Scienze dell’educazione Università Milano Bicocca

2

200

Milano e provincia

Scienze dell’educazione Università dell’Insubria

1

200

Como

Anno accademico 2009/2010

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capitolo 2  LE ATTIVITÀ 

Facoltà

Numero tirocinanti

Ore di tirocinio

Provenienza

Anno accademico 2010/2011 Master in fundraising dell’Università di Bologna

1

400

Milano e provincia

Scienze dell’Educazione Università Milano Bicocca

3

200

Milano e provincia

Servizio Sociale Università Milano Bicocca

1

300

Milano e provincia

Corso per mediatori culturali Istituto Cortivo

1

300

Milano e provincia

Institut des Sciences de l’Information et de la Communication Université de Bordeaux

1

150

Bordeaux (Francia)

La ricerca Tra le sue attività, l’Accademia della carità promuove ricerche sui temi del disagio sociale, dell’emarginazione e della povertà in area metropolitana. Nel 2009 ha realizzato l’indagine “Mediazione, attivazione, animazione: nuovi approcci delle politiche sociali nei contesti difficili” pubblicata nel 2010 (Ambrosini M. a cura di, Costruire cittadinanza. Solidarietà organizzata e lotta alla povertà. Undici esperienze europee, Il Saggiatore, Milano 2010). Nel 2010 lo studio di nuove vie per la reintegrazione sociale delle persone fragili ed emarginate ha considerato le politiche di cittadinanza a livello europeo. È stata quindi avviata la ricerca “Cittadinanza ed integrazione degli immigrati”, che terminerà nel mese di luglio 2011. Quest’ultima si articola su due livelli: un’analisi desk delle legislazioni e delle politiche degli Stati europei sulle questioni della cittadinanza, con la ricerca di documentazione e la consultazione di esperti; l’approfondimento della dimensione locale della cittadinanza e dell’integrazione degli immigrati attraverso l’analisi di cinque realtà urbane emblematiche a livello europeo (Francoforte, Madrid, Manchester, Marsiglia e Bruxelles) e tre a livello italiano (Firenze, Genova, Verona).

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capitolo 2  LE ATTIVITÀ 

Dimensione culturale e formativa

Biblioteca del Confine Il patrimonio della Biblioteca del Confine è articolato in tre macroaree, ciascuna caratterizzata da una propria utenza e da uno specifico posseduto. Due settori sono destinati ad un pubblico non specialistico sia interno sia esterno alla fondazione. Il primo, attivo fin dalla nascita della Biblioteca, è rivolto ad un’utenza adulta ed è caratterizzato da materiali miscellanei di letteratura mondiale, prevalentemente in lingua italiana, costituiti da 2.500 unità (romanzi, poesie, saggi, manualistica, enciclopedie) e da circa 300 elementi tra videocassette e dvd. La Biblioteca mette a disposizione dei propri utenti anche 15 riviste a carattere divulgativo, 5 quotidiani e altrettanti periodici. La seconda area, destinata alla prima infanzia e a bambini e ragazzi in età scolare è nata ad inizio 2010 ed è costituita da 1.500 volumi, di cui un centinaio in lingua (romanzi, saggi, didattica, manualistica) e da circa 100 unità multimediali. La Biblioteca del Confine ospita infine un centro di documentazione contenente 3.000 elementi, in prevalenza, volumi, atti di convegni e materiale grigio. Gli ambiti di competenza di questo settore si sviluppano attorno alle seguenti aree tematiche: • CARCERE (diritto, vita carceraria, detenzione); • CULTURA (cultura e culture); • DIRITTO (diritti di cittadinanza e riconoscimento sociale); • GLOBALIZZAZIONE e MONDIALITA’ (mondialità e intercultura); • RELIGIONE (religioni e spiritualità); • SALUTE; • SOCIETA’; • TERZO SETTORE (terzo settore e volontariato). Un patrimonio specialistico costantemente aggiornato grazie al contributo di circa 25 abbonamenti correnti a riviste scientifiche, afferenti il terzo settore, le politiche di cittadinanza, l’immigrazione, la coesione sociale e la sofferenza urbana, ovvero i temi specifici attorno ai quali si snoda l’intero operare della fondazione Casa della carità. Sempre all’interno di questa macroarea è presente un fondo del Centro Orientamento Studi Africani, a sé stante, in comodato d’uso, concernente studi antropologici e linguistici sul continente africano, di circa 700 volumi e 100 unità multimediali, prevalentemente in lingua francese. Nel 2010, la Biblioteca del Confine e gli altri enti coinvolti nel catalogo condiviso di Bibliorete (www.bibliorete.org) hanno sviluppato e implementato la propria collaborazione, mettendo a punto un sito nuovo, costantemente aggiornato sui patrimoni delle biblioteche aderenti e grazie anche ad un lavoro di spoglio e di rassegna degli articoli più rilevanti per attualità e tematiche. Attraverso una selezione delle proprie riviste, la Biblioteca ha approntato l’avvio, per il prossimo anno, dell’attività di spoglio e di rassegna mensile su una decina di periodici correnti. Attualmente Bibliorete è costituita da 6 enti, 160.000 titoli e 500 periodici, di cui più di un centinaio in lingua. La Biblioteca del Confine è aperta dal lunedì al venerdì, dalle 9.30 alle 18.00, con un totale di 442 prestiti annui e una media di 2 prestiti giornalieri. A questa diminuzione dei volumi registrati in uscita, rispetto ai dati dello scorso anno, va associato un au-

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capitolo 2  LE ATTIVITÀ 

mento nel numero degli utenti abilitati al prestito, che sono passati da 126 a 160. Un trend positivo riguarda anche il numero degli utenti che hanno usufruito del servizio di consultazione di internet che sono, infatti, passati da 10 a 15 utenti giornalieri, per un totale di circa 300 accessi mensili, rispetto ai 200 dell’anno precedente. Nel corso del 2010, la Biblioteca del Confine ha ricevuto numerose e cospicue donazioni, per un totale di circa 5.000 volumi.

I servizi offerti dalla Biblioteca del Confine • Consulenza bibliografica: può essere richiesta attraverso il sito di Bibliorete o contattando direttamente la Biblioteca del Confine, tramite mail e telefono. Gli utenti possono richiedere sia la reperibilità di specifici materiali e il relativo servizio di prestito, sia un vero e proprio supporto bibliografico personalizzato, a partire da esigenze mirate. Le ricerche vengono svolte all’interno dell’intero catalogo consultabile sul sito www.bibliorete.org, grazie all’avallo di un’attività di prestito interbibliotecario. Qualora le domande di documentazione non venissero saturate mediante il catalogo di Bibliorete, il servizio prevede anche l’orientamento dell’utenza verso altri enti in possesso dei volumi sollecitati. • Consultazione in sede: all’interno della sala lettura ciascun utente, sia interno a Casa della carità, sia esterno, in possesso della tessera di iscrizione, può consultare in loco il materiale della Biblioteca. L’accesso ai documenti è libero e il bibliotecario interviene unicamente qualora vi sia il desiderio di usufruire anche del servizio di prestito. • Servizio di prestito: l’utente può effettuare la richiesta di prestito, sia tramite internet, attraverso il sito di Bibliorete, sia direttamente al bibliotecario. Questo servizio è supportato da un regolamento cartaceo che viene fornito a seguito di ogni iscrizione e può essere effettuato online, attraverso il catalogo di Bibliorete o tramite registrazione da parte del bibliotecario. • Internet: gli utenti iscritti alla Biblioteca del Confine, possono accedere alla consultazione di internet attraverso tre diverse postazioni. Due di esse sono fisse, mentre una terza è destinata a coloro che utilizzano il proprio computer portatile e possono pertanto accedere alla rete, via cavo. Il servizio è supportato da un regolamento, esposto all’interno della sala lettura, che prevede una rotazione ogni 30 minuti, tra un utente e l’altro. Grazie ad un registro elettronico, il bibliotecario annota giornalmente i nominativi e gli orari degli utenti che usufruiscono di tale servizio. • Iscrizioni e tesseramento: l’accesso ai servizi precedentemente descritti avviene a seguito della compilazione di una scheda anagrafica, con i principali dati inerenti agli utenti e ai genitori di quest’ultimi, nel caso di minori. Il trattamento dei dati contenuti in tale documentazione è autorizzato dalla persona stessa ai sensi del d.Lgs 196/2003. Coloro che si iscrivono tramite internet, vengono automaticamente registrati tra gli utenti della Biblioteca del Confine e ricevono la medesima comunicazione al trattamento dei dati, via mail. A seguito dell’iscrizione gli utenti vengono forniti di una tessera.

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Casa della carità

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capitolo 2  LE ATTIVITÀ 

Dimensione culturale e formativa

Educazione alla solidarietà Casa della carità si pone anche come luogo in cui i giovani possono avvicinarsi al mondo delle persone in condizioni di disagio, nella certezza che l’incontro con esse sia una opportunità importante di riflessione ed arricchimento personale. Ad essi vengono proposti brevi periodi residenziali nei quali si alternano l’impegno di servizio con gli ospiti e momenti di riflessione ed approfondimento guidati da un educatore, in un contesto di condivisione degli spazi e della mensa. Vengono inoltre offerte anche possibilità di incontri in giornata, durante i quali è possibile conoscere Casa della carità, guidati da un operatore, spesso con la presenza di un ospite che porta la propria esperienza. La presenza dei gruppi si concentra nel periodo che va da novembre a metà maggio, con una richiesta rilevante da parte dei gruppi scout, coinvolgendo la Casa principalmente nel fine settimana. Alcuni gruppi si sono in un certo senso fidelizzati, come ad esempio il gruppo scout MI X, che durante il 2010 ha proposto all’interno dell’esperienza un percorso finalizzato alla raccolta di beni necessari agli ospiti (indumenti, materiale scolastico). Diverse scuole ed oratori ripropongono ogni anno percorsi formativi e di servizio. E’ inoltre da segnalare l’iniziativa di un gruppo di adolescenti di una parrocchia, coinvolta una volta al mese in un’esperienza di servizio presso la struttura per un periodo di cinque mesi. L’età dipende molto dal tipo di gruppo: tra i 16 e i 25 anni per i gruppi scout, tra i 16 e i 18 anni per gli studenti, tra i 12 e i 18 anni per i ragazzi degli oratori, mentre i partecipanti ad associazioni hanno un’età più adulta, tra i 20 e i 30 anni. Alla formazione residenziale hanno partecipato complessivamente 783 ragazzi. Gli incontri brevi hanno registrato una frequenza molto alta: 575 ragazzi. Numero gruppi

Presenze

Giorni di permanenza

14 gruppi scout

208

32

10 scuola superiore

176

10

6 gruppi parrocchiali

334

20

4 associazioni

65

4

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capitolo 2  LE ATTIVITÀ 

Dimensione culturale e formativa

Mondialità La fondazione Casa della carità realizza, tra le sue attività, anche progetti all’estero, con particolare attenzione ai paesi di provenienza dei propri ospiti. In particolare, gli interventi vengono realizzati in Romania con le persone rom e in Senegal con i minori e le donne.

In Romania Casa della carità collabora con l’associazione Aproapele, che ha sede a Bucarest e gestisce progetti sociali di sviluppo locale. In particolare, sono state analizzate le condizioni e le soluzioni tecniche per favorire lo sviluppo locale nel comune di Tintareni, dal quale provengono molte delle persone rom seguite dagli operatori a Milano. Tale scelta si concretizza in particolare con il sostegno ad un’azienda locale specializzata nella lavorazione dei profilati in lega per la produzione di infissi. Quest’attività coinvolge diversi adulti, provenienti da famiglie di etnia rom.

In Senegal In continuità con l’esperienza del viaggio Milano-Dakar del 2006, in collaborazione con l’associazione Casa Magica di Milano e a seguito di altre iniziative (viaggio organizzato nel giugno 2007, torneo di calcio a St.Louis tra 12 giovani italiani e 400 bambini e ragazzi senegalesi) nel 2009 è stato approvato dal gabinetto del Sindaco di Milano un progetto di sviluppo dedicato agli interventi a Dakar, Kaolack e St. Louis. Il progetto ha come beneficiari diretti le donne e i minori del Senegal. In particolare, esso prevede l’avvio di interventi di microcredito a Kaolack, il sostegno economico all’attività formativa rivolta alle donne di Guinaw Rail, la costruzione di una struttura sportiva e lo sviluppo delle attività connesse ad essa rivolte ai ragazzi a St. Louis. Nel 2010, dopo aver trovato l’area sulla quale costruire gli impianti sportivi, sono iniziati i lavori di costruzione.

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capitolo 2  LE ATTIVITÀ 

Dimensione culturale e formativa

Souq - Centro studi sofferenza urbana Il Souq - Centro studi sofferenza urbana si propone di studiare il fenomeno della sofferenza urbana, ossia la sofferenza che si genera nelle grandi metropoli. La sofferenza urbana è una categoria interpretativa dell’incontro fra la sofferenza dei soggetti e la fabbrica sociale che essi abitano. La descrizione, la comprensione e la trasformazione delle dinamiche psicologiche e sociali che si instaurano a partire dall’incontro fra le storie dei singoli e le istituzioni, ossia fra soggetti e contesti, troppo spesso occultano uno dei due elementi della diade sofferenza/città. La categoria della sofferenza urbana ci consente di ricercare, di conoscere e di trasformare l’intersezione fra soggetti e contesti con l’ambizione morale e politica di costruire cittadinanza, ossia comunità di cittadini. Esclusione sociale, emarginazione, povertà assoluta e relativa, disoccupazione, discriminazione, immigrazione costituiscono assi diversi spesso intersecati della vulnerabilità psicosociale di tante minoranze che riunite rappresentano la maggioranza dei cittadini delle grandi città del mondo: una nazione trasversale alle nazioni ufficiali accomunata da un vulnus che diminuisce e inabilita le forme sociali e psicologiche della piena cittadinanza e della possibile aspirazione alla felicità delle donne, degli uomini, degli adolescenti, dei vecchi e dei bambini della città. Il Souq lavora per: • ricercare e generare modelli innovativi di comprensione del fenomeno della sofferenza urbana; • documentare esperienze e buone pratiche di promozione della piena cittadinanza e della salute urbana a livello nazionale ed internazionale; • favorire la messa in rete di conoscenze ed esperienze di promozione della piena cittadinanza, dei diritti e della salute urbana; • contribuire alla formazione di imprenditori della trasformazione e della governance urbana; • influire sui processi culturali e politici della governance urbana; • costituire un laboratorio di riflessione disponibile per governi e istituzioni locali sulle tematiche di cittadinanza, salute e sofferenza urbana.

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Bilancio sociale 2010

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capitolo 2  LE ATTIVITÀ 

Il Souq - Centro studi sofferenza urbana ha proposto per il 2010: • SouQuaderni Si tratta di un semestrale online e bilingue (italiano/inglese), consultabile sul sito www.souqonline.it, che in ogni numero ospita: due o tre articoli monografici interdisciplinari sui temi della sofferenza urbana, due rubriche fisse (Teoria in attesa di Pratica e Pratica in attesa di Teoria) e una bibliografia internazionale annotata. La rivista promuove e presenta reti e connessioni con le grandi città del mondo che vivono situazioni simili, contesti analoghi di urbanizzazione e quindi di marginalizzazione e di nuove povertà. SouQuaderni si avvale di un board scientifico internazionale qualificato, che ne garantisce la linea strategica e culturale. • SouQAnnuario Una pubblicazione annuale edita dalla casa editrice Il Saggiatore, che raccoglie una selezione degli articoli pubblicati online e ulteriori contributi originali sui principali temi di ricerca del Centro studi. Annuario 2010: SOUQ 2010 - Governare confusioni urbane, il Saggiatore, Milano 2010. • SouQConferenze/Seminari 12 novembre 2010 “La città feroce: salute mentale e precarietà urbana” Conferenza di Vikram Patel (London School of Hygiene and Tropical Diseases); 13 marzo 2010 “I luoghi della paura”. Conferenza di Adolfo Ceretti (Università Milano Bicocca). • Lavoro di Ricerca Epidemiologia In collaborazione con l’Istituto Mario Negri di Milano e la dottoressa Barbara D’Avanzo. Oltre la fase descrittiva, ha preso avvio la fase di ricerca di esito, che interessa i nuovi entrati dal primo aprile del 2010. • Formazione interna Rivolta mensilmente agli operatori della Casa della carità.

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Bilancio sociale 2010


capitolo 2  LE ATTIVITÀ 

Dimensione culturale e formativa

Spiritualità Dall’esperienza quotidiana di accoglienza ed ospitalità in Casa della carità nasce la proposta di momenti di silenzio, riflessione e preghiera, aperti a credenti e non. In questo laboratorio di fraternità e convivialità è fondamentale il valore imprescindibile della relazione con l'altro. Nel 2010 il percorso di spiritualità proposto ha previsto: • un ciclo di otto incontri dedicati al Vangelo di Marco, che si sono conclusi in primavera; • la conclusione del ciclo di incontri riguardanti il testo biblico del profeta Isaia, avviati nell’autunno 2009; • il seminario “Il limite della parola e del silenzio”, in collaborazione con la Casa di Vetro e Affari Italiani, con l’intervento, oltre a don Virginio Colmegna, di Lidia Maggi, teologa e pastore battista e madre Chiara Francesca, badessa del monastero di clausura di Fabriano; • sono state pubblicate sul sito di Casa della carità tutte le riflessioni e omelie di don Virginio Colmegna per le celebrazioni della Santa Messa della domenica e per i periodi liturgici più significativi: Avvento, Natale, Quaresima e Pasqua. Inoltre, nel mese di aprile e in agosto si sono svolti presso la fondazione Sasso di Maremma alcuni giorni di esercizi spirituali. Gli interventi di don Virginio Colmegna e il materiale elaborato dai partecipanti sono stati pubblicati nel Quaderno di spiritualità numero 3 “Cammino di spiritualità”.

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Bilancio sociale 2010

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capitolo 2  LE ATTIVITÀ 

Dimensione culturale e formativa

La comunicazione L’area Comunicazione è organizzata in: • ufficio stampa e redazione giornalistica; • relazioni esterne, eventi, fundraising; • immagine coordinata.

Attività principali dell’anno 2010:

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• Aggiornamento del sito web della fondazione www.casadellacarita.org. Contenuti inseriti: 97 notizie di Primo Piano, 178 Notizie Brevi; visite totali al sito: 27.585, visitatori unici: 17.414, pagine viste 109.715; • sviluppo e implementazione del sistema web della Casa della carità con apertura e gestione del canale Youtube Casa della carità, della pagina pubblica Facebook della Casa della carità, della pagina pubblica Facebook don Virginio Colmegna; • collaborazione con l’area Cultura nella realizzazione della rassegna “Benefica confusione”; • organizzazione, gestione e comunicazione dell'evento “Bambini Casa della carità in campo a San Siro per Inter-Barcellona, Champions League”; • supporto e comunicazione all’evento “Odin Teatret alla Casa della carità”; • supporto e comunicazione iniziative “Il limite” (11 febbraio), “Crescenzago ti voglio bene” (28 maggio), “Progetto Return” (1 luglio), “Stravaganza” (4 novembre), “VI Anniversario” (23 novembre), “La notte santa” (16 dicembre); • gestione della comunicazione con conferenze, comunicati, interviste di 18 notizieevento, che hanno riguardato l'attività della Casa della carità; • supporto quotidiano per gestione interviste, redazione testi, articoli ed editoriali per i media; • supporto di comunicazione al convegno “Paura e cura”, organizzato dal Souq - Centro studi sofferenza urbana nella Conference Hall UniCredit e in Casa della carità; • organizzazione e comunicazione della Prova aperta al Teatro alla Scala del maestro Daniel Barenboim il 12 maggio, con il supporto di Aragorn. All’iniziativa hanno partecipato ospiti, operatori, anziani e volontari della Casa della carità. La cifra raccolta è stata destinata al sostegno delle attività della fondazione; • attività di supporto per la comunicazione e l’organizzazione del convegno “La città feroce: salute mentale e precarietà urbana”, promosso dal Souq – Centro Studi Sofferenza Urbana al Cinema Teatro San Carlo; • ideazione e realizzazione del materiale cartaceo e digitale istituzionale o per eventi straordinari, per la presidenza e per le varie aree della Casa della carità; • sviluppo dell’area fundraising: dal 24 giugno start-up dell’Ufficio fundraising con il supporto del professor Valerio Melandri. Nei primi sei mesi di lavoro sono stati analizzati i donatori della Casa della carità, è stata organizzata la campagna di raccolta fondi straordinaria per Natale ed è iniziata la diffusione di una cartolina cercanomi allo scopo di ampliare la base dei piccoli donatori; • costante aggiornamento e implementazione di un database degli indirizzi della fondazione per una gestione ottimizzata dei donatori e delle relazioni esterne. Messa in sicurezza, attraverso l’ottemperamento della legislazione sulla privacy, dei nominativi acquisiti. Casa della carità

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capitolo 2  LE ATTIVITÀ 

Casa della carità e le istituzioni Tra i fondatori statutari di Casa della carità vi sono la diocesi di Milano, nella figura dell’Arcivescovo pro-tempore e il Sindaco di Milano . Questa compresenza è stato voluta dal cardinale Carlo Maria Martini per ricordare alla città e alle sue istituzioni, che è fondamentale che gli interventi caritativi siano accompagnati dalla ricerca di una piena giustizia sociale, poiché il sostegno alle fragilità è compito dell’intera comunità locale, nelle sue diverse valenze, in un sistema equo ed efficiente di welfare. Casa della carità opera quindi in stretta relazione con le istituzioni di governo locale, amministrazione comunale, amministrazione provinciale, Regione Lombardia e con le amministrazioni centrali della giustizia: Tribunale, Prefettura e Questura. Anche nel 2010 la fondazione ha promosso con l’amministrazione comunale di Milano, un rapporto di confronto serrato sui temi delle emergenze metropolitane. Si pensi ad esempio alla complessa vicenda della chiusura del campo rom di via Triboniano, sopra esposta. La Casa della carità ha avviato anche momenti di confronto in tavoli istituzionali, orientati ai temi della salute mentale e della grave emarginazione. Infine, va ricordata la stretta collaborazione con la Prefettura; in particolare, con il Commissario delle emergenze urbane sui temi dei rom, per superare alcune situazioni di crisi, attraverso un'attenzione alle persone, attuando un'accoglienza in “pronto intervento” per donne, bambini e famiglie, provenienti da sgomberi di aree ai confini della città.

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3

Gli approfondimenti > I progetti > Le convenzioni > La gestione patrimoniale > Sintesi di stato patrimoniale e conto economico > I finanziatori e i sostenitori > Il personale retribuito > I volontari > L'infrastruttura e la dimensione ambientale > Le attivitĂ in outsourcing > Il sistema Casa della caritĂ in dettaglio



capitolo 3  GLI APPROFONDIMENTI 

I progetti

L’attività di Casa della carità comprende diversi progetti che permettono, sia di integrare l’operatività strutturale, sia di sperimentare nuove iniziative. Di seguito elenchiamo i progetti attivi e/o approvati nel 2010: RANE VOLANTI. TRA STRADE, VIA D’ACQUA E D’ARIA PER INCONTRARSI NEL TERRITORIO Obiettivi

Il primo obiettivo del progetto è il conseguimento di una migliore coesione sociale in zona 2.

Ente finanziatore

Fondazione Cariplo.

Date

Gennaio – settembre 2009: studio di fattibilità; 15 marzo 2010: inizio attività; 28 febbraio 2013: conclusione.

Attività

Studio di fattibilità per un ampio progetto di coesione sociale; le azioni in capo a Casa della carità attengono in primo luogo ad una implementazione delle attività di accompagnamento delle persone anziane nel quartiere e in secondo luogo al potenziamento dei luoghi di aggregazione della zona, nello specifico dell’auditorium “Teresa Pomodoro”.

Enti partner

Cooperativa Comin (capofila); dipartimento di Studi Sociali e Politici dell’Università degli Studi di Milano; associazione culturale Villa Pallavicini a.p.s.; fondazione Gaetano Bertini Malgarini ONLUS; fondazione Oltre; Insieme nelle Terre di Mezzo ONLUS; associazione Città del Sole - Amici del Parco Trotter ONLUS; parrocchia San Basilio; cooperativa sociale Saman Lavoro; associazione di volontariato Archè ONLUS; associazione La Misericordia; cooperativa sociale Tempo per l’infanzia.

Area

Anziani; Cultura e progetti.

INTEGRAZIONI

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Obiettivi

Favorire l’inclusione sociale dei ragazzi stranieri a partire dal loro inserimento scolastico anche sostenendone il successo formativo con interventi che li coinvolgano negli ultimi due anni della scuola primaria, nella scuola secondaria di primo livello e in percorsi di formazione professionale; sostenere i genitori, sia nel loro ruolo educativo, sia nelle difficoltà di integrazione che possono incontrare e che impatterebbero negativamente sul processo di inclusione sociale del minore stesso.

Ente finanziatore

Contributo del Comune di Milano ex L. 285/97.

Date

13 gennaio 2010: inizio attività; 31 dicembre 2011: conclusione.

Attività

Scuola: coinvolgendo i ragazzi stranieri della zona di Crescenzago/quartiere Adriano preadolescenti ed adolescenti che frequentano gli ultimi due anni delle scuole primarie, o le scuole secondarie di primo grado o che hanno abbandonato gli studi e necessitano di conseguire la licenza media o di frequentare percorsi di formazione professionale; sostegno ai docenti delle scuole coinvolte. Extra scuola: accompagnamento più intenso e personalizzato ai ragazzi con maggiori difficoltà; sostegno delle figure genitoriali e presa in carico della famiglia là dove vengano rilevate condizioni socio economiche deprivilegiate; messa in rete e promozione sul territorio e su internet dei risultati del progetto e delle buone prassi acquisite.

Enti partner

Istituto Comprensivo di via Russo; Direzione didattica Statale G.B. Perasso; S.M.S. Trevisani, via Cisalpino; fondazione Luigi Clerici.

Area

Accoglienza.

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capitolo 3  GLI APPROFONDIMENTI 

CRESCERE INSIEME: MAMMA, BAMBINO, CITTÀ Obiettivi

Riattivare le risorse personali e genitoriali delle mamme, nonché costruire una rete di solidarietà tra le famiglie del territorio.

Ente finanziatore

Contributo della Regione Lombardia a seguito del bando “Fare rete e dare sostegno alla maternità” ex L.R. 23/99.

Date

21 settembre 2009: inizio; 20 settembre 2011: conclusione.

Attività

Corsi rivolti alle madri, prima e dopo il parto, spazio mamma e bambino, consulenze pediatriche e counseling, formazione per coloro che operano nell’ambito della maternità.

Enti partner

Associazione culturale Villa Pallavicini a.p.s.; associazione culturale La Luna Nuova.

Area

Accoglienza.

ST-ART UP Obiettivi

Avvicinare i giovani al mondo delle persone in condizione di disagio, nella certezza che l’incontro con esse sia una opportunità importante di riflessione ed arricchimento personale.

Ente finanziatore

Finanziamento regionale con un progetto a valere sul bando POGAS – Politiche Giovanili e Attività Sportive.

Date

19 novembre 2008: inizio; 31 ottobre 2010: conclusione.

Attività

Le attività attinenti Casa della carità riguardano l’implementazione della Biblioteca del Confine, la formazione residenziale e gli incontri per piccoli gruppi di giovani, la realizzazione di un cineforum, le iniziative della Società di lettura, la formulazione di un bilancio delle competenze sociali, per chi intende operare nel sociale a titolo professionale o come volontario.

Enti partner

Provincia di Milano (capofila); Città dei Mestieri di Milano e della Lombardia; fondazione San Carlo; fondazione Accademia della Scala; fondazione Politecnico; fondazione Casa della carità; Centro ambrosiano di solidarietà (Ce.A.S.); Coordinamento insegnanti democratici (CIDI); Comune di Cinisello Balsamo; Comune di Sesto S. Giovanni; Comune di Cologno Monzese; Comune di Cormano; associazione Marse ONLUS; cooperativa La Grande Casa; cooperativa Lotta contro l’Emarginazione; associazione Meglio Milano.

Area

Giovani e volontariato; Cultura e progetti.

HO.P.E. HOMELESS: PARTENARIATO PER L’EMPOWERMENT Obiettivi

Attraverso una sinergia delle azioni di accompagnamento socio-educativo, abitativo e lavorativo, favorire l’inclusione di 20 uomini e donne senza dimora e in condizione di estrema povertà, tra i 18 e i 50 anni, sia italiani sia stranieri presenti sul territorio da diverso tempo.

Ente finanziatore

Fondazione Cariplo.

Date

Marzo 2009: inizio; febbraio 2011: conclusione.

Attività

Nell’ambito del progetto, Casa della carità si fa carico dell’ospitalità in prima accoglienza.

Enti partner

Fondazione San Carlo (capofila); fondazione Caritas Ambrosiana; consorzio Farsi Prossimo; cooperativa sociale Comunità Progetto.

Area

Accoglienza.

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capitolo 3  GLI APPROFONDIMENTI 

PRENDIAMOCI CURA Obiettivi

Porre attenzione alla complessità di bisogni portati dalle persone in situazione di povertà estrema e fornire risposte articolate in base ad un progetto personalizzato per ciascun ospite.

Ente finanziatore

Contributo del Piano anti crisi emergenza welfare Alziamo la testa della Provincia di Milano.

Date

Giugno 2009: inizio; maggio 2010: conclusione.

Attività

Erogazione dei servizi di ascolto, docce, guardaroba, mensa, ambulatorio medico e ufficio legale.

Enti partner

Nessuno.

Area

Accoglienza.

SISTEMA MILANO Obiettivi

Attraverso una sinergia delle azioni di accompagnamento socio-educativo, abitativo e lavorativo, favorire l’inclusione di rifugiati, senza dimora e rom.

Ente finanziatore

Fondazione Cariplo.

Date

Gennaio 2010: inizio; dicembre 2012: conclusione.

Attività

Progettare e formalizzare la messa a sistema dei servizi erogati dal Comune di Milano e dagli enti del terzo settore tramite: tavoli tematici, percorsi formativi, una ricerca in materia di processi partecipativi e politiche di inclusione, la progettazione di tre azioni sperimentali; costituzione di un sito web apposito.

Enti partner

Assessorato alla Famiglia, Scuola e Politiche Sociali del Comune di Milano (capofila); ACLI - sede provinciale di Milano; associazione Centro di Solidarietà San Martino; associazione Fondazione Franco Verga – C.o.i.; associazione La Grangia di Monluè; fondazione Caritas Ambrosiana; associazione Ce.A.S.; associazione Centesimus Annus; consorzio Farsi Prossimo; cooperativa La Cordata; fondazione Casa della carità; fondazione San Carlo Onlus; La Strada società cooperativa sociale; Provincia lombarda dell’Ordine dei Chierici regolari somaschi.

Area

Ospitalità.

RESET RETE ESTERNA E TERRITORIO

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Obiettivi

Garantire una risposta unitaria al problema dell’integrazione sociale delle persone con problematiche penali, rafforzando il sistema dei servizi e degli interventi avviati nel corso delle precedenti annualità.

Ente finanziatore

Regione Lombardia.

Date

Gennaio 2010: inizio; luglio 2011: conclusione.

Attività

L’azione progettuale La rete delle reti, cui partecipa Casa della carità comprende diversi interventi: • accoglienza sociale e orientamento alle risorse del territorio; • reinserimento abitativo, gestito in rete con le organizzazioni territoriali che fanno capo a Caritas Ambrosiana; • reinserimento lavorativo, realizzato dal Comune in partnership con A&I, Galdus, CDO Piazza del Lavoro e fondazione Casa della carità; • sostegno alle relazioni sociali e familiari, a cura delle organizzazioni Dike e Bambini senza sbarre.

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capitolo 3  GLI APPROFONDIMENTI 

Enti partner

Comune di Milano (capofila). Partner nell’azione progettuale La rete delle reti: fondazione Caritas Ambrosiana, A&I, fondazione Casa della carità, Galdus, Piazza del Lavoro, Dike, Bambini senza sbarre.

Area

Lavoro.

INCLUSIONE SOCIALE E LAVORATIVA DELLE PERSONE ROM Obiettivi

Condividere esperienze locali (Romania, Bulgaria, Spagna, Italia) di inclusione delle persone rom.

Ente finanziatore

Comunità Europea.

Date

7 luglio 2010: inizio; 6 luglio 2012: conclusione.

Attività

Studio comparativo sull’inclusione sociale e lavorativa delle persone rom in ciascun paese partner. Raccolta di buone prassi a livello nazionale e comparazione con gli altri paesi. Per presentare i risultati e sensibilizzare verranno organizzati seminari, convegni e avviato un sito internet. Visite delle diverse équipe di lavoro in ciascuno dei paesi partner. E’ prevista la valutazione in itinere ed ex post delle diverse attività.

Enti partner

Fondazione Soros, Romania (capofila); Open Soros Institute, Bulgaria; Fundación Secretariado Gitano, Spagna; Fondazione Casa della carità, Italia.

Area

Progetti europei.

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capitolo 3  GLI APPROFONDIMENTI 

Le convenzioni L’attività di Casa della carità comprende diverse convenzioni. Di seguito elenchiamo le convenzioni attive nel 2010: CASANZIANI Committente

Comune di Milano.

Date

novembre 2009 – ottobre 2010.

Attività

Interventi di accoglienza e di supporto alla domiciliarità, attraverso il lavoro di rete con i servizi e le strutture del territorio.

Area

Anziani.

CONTRASTO ALL’USO E ALL’ABUSO DI ALCOLICI Committente

Comune di Milano.

Date

maggio 2009 – giugno 2011.

Attività

Interventi per prevenire e contrastare l’uso e l’abuso di alcolici, favorendo il recupero integrale della persona.

Area

Accoglienza.

PREVENZIONE E CONTRASTO DELLA PROSTITUZIONE SU STRADA E DELLA PROSTITUZIONE SCHIAVIZZANTE Committente

Comune di Milano.

Date

maggio 2009 – giugno 2011.

Attività

Interventi per prevenire e contrastare la prostituzione su strada e la prostituzione schiavizzante, favorendo il recupero integrale della persona.

Area

Accoglienza.

EMERGENZA FREDDO Committente

Comune di Milano.

Date

dicembre 2009 – marzo 2010.

Attività

Interventi di cura a persone gravemente emarginate, senza dimora e con patologia psichiatrica nel periodo dell’emergenza freddo.

Enti partner

Croce Rossa Italiana.

Area

Salute.

MEDIAZIONE CULTURALE - VIA IDRO Committente

Comune di Milano.

Date

febbraio 2009 – giugno 2011.

Attività

Interventi di facilitazione culturale e scolastica presso le aree abitative comunali per rom di via Idro e via Bonfadini e le scuole frequentate dai minori.

Enti partner

Padri Somaschi.

Area

Accoglienza.

PROMETEO

86

Committente

Comune di Milano.

Date

aprile 2009 – aprile 2010.

Attività

Creazione di percorsi individualizzati di avvicinamento o riavvicinamento al lavoro mediante individuazione delle competenze, orientamento a corsi di formazione per soggetti fragili.

Area

Lavoro.

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capitolo 3  GLI APPROFONDIMENTI 

ASSISTENZA ROM – CASCINA BAREGGIATE A PIOLTELLO Committente

Prefettura di Milano; Comune di Pioltello.

Date

agosto 2009 – settembre 2011.

Attività

Gestione dell’area di sosta temporanea.

Area

Accoglienza.

BORSE LAVORO E AUTONOMIA ABITATIVA PER PERSONE ROM – CASCINA BAREGGIATE A PIOLTELLO Committente

Prefettura di Milano; Comune di Pioltello.

Date

dicembre 2009 – dicembre 2011.

Attività

Realizzazione di progetti individualizzati finalizzati alla formazione in azienda, utilizzando lo strumento delle borse lavoro, per persone di etnia Rom ospitate presso l’area di sosta temporanea.

Area

Lavoro.

ASSISTENZA ROM E SINTI VIA IDRO E VIA BONFADINI Committente

Comune di Milano.

Date

febbraio 2008 – luglio 2011.

Attività

Gestione sociale delle aree abitative comunali per cittadini di origine rom e sinti.

Area

Accoglienza.

ASSISTENZA ROM E SINTI - VIA TRIBONIANO Committente

Comune di Milano.

Date

gennaio 2009 – aprile 2011.

Attività

Gestione sociale delle aree abitative comunali per cittadini di origine rom e sinti.

Enti partner

Padri Somaschi.

Area

Accoglienza.

PROVIAMOCI ASSIEME Committente

Azienda Ospedaliera Fatebenefratelli e Oftalmico.

Date

gennaio 2010 – dicembre 2011.

Attività

Attuazione del servizio socio educativo territoriale nel quartiere Molise Calvairate, finalizzato al sostegno all’abitare ed al miglioramento della qualità della vita di persone con disturbi psichici.

Enti partner

Cooperativa sociale Detto Fatto.

Area

Salute.

CASA NIDO Committente

Comune di Milano.

Date

maggio 2010 – aprile 2011.

Attività

Accoglienza e avvio all’autonomia di mamme con bambini in situazione di precarietà socioeconomica o in fase di dimissione da ambiti comunitari o centri di accoglienza per stranieri.

Area

Accoglienza.

INTERVENTO SOCIALE A FAVORE DELLE FAMIGLIE ROM PROVENIENTI DA VIA TRIBONIANO Committente

Comune di Milano.

Date

maggio 2010 – dicembre 2011.

Attività

Accompagnamento sociale all’inserimento abitativo e lavorativo delle famiglie rom provenienti dal campo di via Triboniano.

Area

Accoglienza. Casa della carità

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capitolo 3  GLI APPROFONDIMENTI 

La gestione patrimoniale

Patrimonio immobiliare: • l’assetto immobiliare ammonta a € 6.494.989, che al netto degli ammortamenti di € 1.124.883 diventa € 5.370.106. Esso è interamente costituito dall’infrastruttura di via Francesco Brambilla 10 funzionale all’operatività. • composizione dell’assetto immobiliare: -- ristrutturazione fabbricato 5.313.189 -- impianti e macchinari 380.075 -- attrezzature 2.124 -- arredi 601.257 -- macchine elettrocontabili 143.723 -- furgoni e automezzi 54.620

Patrimonio mobiliare: • l’assetto mobiliare al 31 dicembre 2010 ammonta a € 4.614.306; • il valore mobiliare è stato creato all’inizio dell’attività della struttura. L’obiettivo di lungo periodo degli investimenti è solo ed esclusivamente garantire gli eventuali disavanzi che si formano nelle gestioni annuali; • il patrimonio mobiliare è costituito da un pacchetto bilanciato che prevede titoli di Stato, obbligazioni e una piccola parte di azioni, gestita da fondi etici; • nel 2010 non c'è stato alcun rendimento, anzi una leggera flessione di € 10.580.

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Bilancio sociale 2010


capitolo 3  GLI APPROFONDIMENTI 

Sintesi di stato patrimoniale e conto economico

Fondazione Casa della carità BILANCIO CONSOLIDATO AL 31 dicembre 2010 STATO PATRIMONIALE Attività

Istituzionale

ONLUS

Consolidato

-

-

-

5.245.648

124.458

5.370.106

1.892

4.895

6.787

519.742

895.771

1.415.513

4.614.306

-

4.614.306

Disponibilità liquide

280.499

222.538

503.037

Ratei e risconti attivi

748

16.205

16.953

10.662.836

1.263.866

11.926.702

Istituzionale

ONLUS

Consolidato

-

435.359

435.359

Debiti v/fornitori

79.852

255.674

335.526

Debiti v/Istituti previdenziali

18.593

70.689

89.282

Debiti tributari

13.011

20.704

33.715

Altri debiti

31.114

247.475

278.589

Fondo trattamento fine rapporto

42.169

168.182

210.351

223.740

156.769

380.509

38.816

-

38.816

447.295

1.354.852

1.802.148

PATRIMONIO NETTO

10.367.510

-

10.367.510

TOTALE PASSIVITA’

10.814.807

1.354.852

12.169.658

- 151.971

- 90.986

- 242.956

10.662.836

1.263.866

11.926.702

Immobilizzazioni immateriali Immobilizzazioni materiali Immobilizzazioni finanziarie Crediti diversi Attività finanziarie

TOTALE ATTIVITÀ

Passività Debiti v/banche

Altri fondi Ratei e risconti passivi TOTALE

Disavanzo (avanzo) di gestione TOTALE A PAREGGIO

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capitolo 3  GLI APPROFONDIMENTI 

Fondazione Casa della carità BILANCIO CONSOLIDATO AL 31 dicembre 2010 CONTO ECONOMICO Proventi

Istituzionale

Onlus

Consolidato

Proventi attività istituzionale

865.867

2.522.046

3.387.913

Altri proventi

150.000

5.000

155.000

59

133

192

-

-

-

1.015.925

2.527.180

3.543.105

Istituzionale

Onlus

Consolidato

Spese attività istituzionale

434.968

629.383

1.064.352

Spese funzionamento generale

215.537

729.196

944.733

Retribuzioni personale

300.374

1.194.996

1.495.370

Ammortamenti

184.593

28.392

212.986

-

-

-

893

10.961

11.855

18.373

24.548

42.921

-

-

-

13.157

688

13.845

TOTALE COSTI

1.167.896

2.618.165

3.786.061

Disavanzo (avanzo) di gestione

- 151.971

- 90.986

- 242.956

TOTALE A PAREGGIO

1.015.925

2.527.180

3.543.105

Proventi finanziari Proventi straordinari TOTALE PROVENTI

Oneri

Accantonamenti Oneri diversi di gestione Oneri finanziari Oneri straordinari Imposte sul reddito

90

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capitolo 3  GLI APPROFONDIMENTI 

I finanziatori e i sostenitori

La sostenibilità di Casa della carità si basa su una relazione di scambio e fiducia con istituzioni, enti e aziende, con le quali condivide i propri valori. Per portare avanti attività e progetti è infatti imprescindibile il sostegno di tutte le realtà private e istituzionali che operano nella città di Milano. Fin dall’inizio della propria attività Casa della carità ha inteso costituirsi come un rilevante attore dell’inclusione sociale nella città. Per questo ha sviluppato importanti connessioni con gli enti che hanno una forte impronta di responsabilità verso il territorio in cui operano. Insieme si interviene su un terreno comune al fine di produrre anche riflessioni ad alto contenuto di senso, per interrogare la società sui temi del disagio e della marginalità. Per Casa della carità è importante tenere aggiornati in merito alle proprie attività tutti coloro che la sostengono e comunicare con trasparenza la destinazione delle donazioni ricevute. La cura del rapporto con il donatore richiede un’attenzione continua. Casa della carità sta lavorando in questa direzione e nel 2010 ha sviluppato il proprio sistema di fundraising e le attività di comunicazione. E’ inoltre in atto un processo di continuo miglioramento del sito.

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capitolo 3  GLI APPROFONDIMENTI 

Il personale retribuito Composizione: • numero lavoratori ed evoluzione negli ultimi quattro anni -- 2010 71 -- 2009 57 -- 2008 56 -- 2007 56 • suddivisione lavoratori per sesso e fasce d’età 2010 Donne Uomini Totale

Totale 41 30 71

< 40 anni 33 20 53

> 40 anni 8 10 18

• suddivisione lavoratori per funzione nell’organizzazione -- funzione operativa 59 -- funzione culturale formativa 5 -- funzione di staff 7 • il turnover è praticamente inesistente, si riscontrano solo modifiche di tipologie di contratto. Il raffronto tra gli ultimi esercizi mostra l’incremento di 14 unità. 36 31 26 21

18 7

9

2007

2008

25

22

24 11

10

Tempo indeterminato Tempo determinato A progetto

2009

2010

Retribuzione: • il presidente e il coadiutore di presidenza non ricevono alcun rimborso economico dalla fondazione • vengono applicate due tipologie di contratti collettivi -- commercio, per 4 dipendenti della fondazione -- Uneba, per i restanti 67 lavoratori dipendenti della ONLUS • compensi corrisposti per prestazioni di lavoro non regolate da contratto di lavoro dipendente -- assistenza sanitaria € 85.210 -- assistenza legale € 25.800

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• costi orari aziendali per le diverse tipologie di contratto -- contratti a tempo determinato/indeterminato costo orario aziendale (€) minimo 13,33 massimo 37,56 -- contratti a progetto costo orario aziendale (€) minimo 10,50 massimo 32,59 Casa della carità

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capitolo 3  GLI APPROFONDIMENTI 

• costi aziendali complessivi per il personale Descrizione

Attività istituzionale

Attività ONLUS

Attività consolidata

Retribuzioni e oneri dipendenti

188.792

923.428

1.112.220

Retribuzioni e oneri collaboratori

109.051

261.963

371.014

2.531

9.605

12.136

300.374

1.194.996

1.495.370

Ticket mensa Totale

Salute e sicurezza: • infortuni sul lavoro praticamente inesistenti; • il totale annuale delle ore lavorative relative ai contratti di lavoro determinato/ indeterminato ammonta a 65.000 circa, nel periodo si sono verificate 610 ore di malattia, per un tasso di assenteismo dello 0,93%.

Formazione e motivazione del personale: • gli educatori (100%) dell’area Accoglienza hanno partecipato al programma di formazione a loro dedicato, per una durata di 30 ore cadauno; • agli operatori dell’area Accoglienza è stato offerto un approfondimento tematico di due ore al mese; • alcuni operatori hanno partecipato a convegni e corsi esterni per circa 200 ore; • le attività di formazione e le iniziative culturali di Casa della carità (vedere paragrafo dedicato) sono aperte a tutte le persone che operano in Casa della carità e vedono una loro significativa partecipazione; • le modalità di conduzione e gestione delle attività sono orientate alla formazione permanente e alla motivazione delle persone. Da segnalare il programma sistematico di supervisione per gli educatori e i meeting periodici delle diverse équipe di educatori; • si è tenuta una giornata di formazione per gli addetti alla portineria.

Diversità e pari opportunità: • rilevazione sesso di appartenenza per tipologia di contratto -- donne 41 (57,74%), di cui a tempo determinato/indeterminato 17, a progetto 22; -- uomini 30 (42,26%), di cui a tempo determinato/indeterminato 18, a progetto 14.

Contenziosi in materia di lavoro: • nessun contenzioso nel periodo.

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capitolo 3  GLI APPROFONDIMENTI 

I volontari

Composizione, attività svolte, turnover, rimborsi: • numero volontari attivi in modo continuativo 61; • suddivisione dei volontari continuativi per età e genere: < 40 anni: 9 > 40 anni: 52 donne: 39 uomini: 22

• suddivisione volontari continuativi in base al tipo di impiego presso l’organizzazione: -- funzione operativa 47 -- funzione culturale formativa 10 -- funzione di staff 4

• numero totale di ore di volontariato offerte all’organizzazione: 450 ore settimanali medie; • non sono previsti rimborsi spese.

Formazione, motivazione, valorizzazione: • per organizzare, motivare, informare i volontari è stata creata l’associazione Volontari della Casa della carità (descritta nel paragrafo relativo al Sistema); • è stata inoltre attribuita all’area Giovani e volontariato la responsabilità di coordinare l’inserimento dei volontari nelle diverse attività e di monitorarne l’andamento operativo e la motivazione; • durante l’anno si sono tenute l’assemblea plenaria, riunioni di area, colloqui personali di follow-up; • i volontari partecipano in maniera significativa alle attività culturali e formative di Casa della carità e a corsi di formazione del CIESSEVI.

Salute e sicurezza: • nessun infortunio sul lavoro nel periodo; • tutti i volontari sono iscritti all’associazione Volontari della Casa della carità e sono coperti da una forma assicurativa; • nessuna sanzione e contenzioso, in materia di salute e sicurezza dei volontari.

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capitolo 3  GLI APPROFONDIMENTI 

L’infrastruttura e la dimensione ambientale

Casa della carità è collocata all’interno di uno stabile precedentemente adibito a complesso scolastico del quartiere, in via Francesco Brambilla 10. La sottoarea Logistica, che risponde all'area Economia sociale, si occupa quotidianamente della manutenzione e della cura sistematica della struttura, grazie all’impegno di 2 collaboratori dipendenti e di 4 volontari. L’immobile si sviluppa su quattro livelli ed occupa una superficie totale di 3.820 m2, di cui 2.500 m2 destinati a servizi e uffici e 1.320 m2 destinati a spazi comuni, giardini e cortili. Tra questi ultimi, si segnalano: • l’ auditorium di 250 m2; • i locali per il guardaroba e le docce di 120 m2 complessivi; • la mensa di 390 m2. Lavoro e autonomia Comunicazione

3%

3,5%

Economia sociale

5,5%

Giovani e volontariato

Spazi occupati per area di attività

2,5%

Accoglienza

Cultura e progetti

64%

7% Salute

14% Per quanto riguarda la tutela dell’ambiente, non essendo una realtà produttiva, Casa della carità non genera rifiuti o scarti di produzione se non i normali rifiuti di tipo domestico, ma mette in atto politiche di controllo sui consumi atte ad evitare sprechi. E’ stato installato un timer per il risparmio energetico e le luci degli spazi comuni vengono gestite centralmente ad orari prestabiliti. Periodicamente vengono effettuati incontri formativi con gli ospiti della Casa rivolti ad un uso corretto degli impianti. Indichiamo qui di seguito i consumi energetici verificatisi nel 2010, tenendo in considerazione che nella struttura ogni giorno, per tutto l'anno, sono presenti all'incirca 200 persone. • consumi energia elettrica: 251.000 kWh; • consumi acqua: 23.100 m³; • consumi gas: 85.215 m³.

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capitolo 3  GLI APPROFONDIMENTI 

Le attività in outsourcing

• Casa della carità si avvale in outsourcing dei seguenti servizi: -- servizio di mensa (società Mr. Katering); -- servizio di pulizie (cooperativa Lavoriamo); -- conduzione e manutenzione impianti; -- impianto di rilevazione incendio; -- manutenzione delle porte REI; -- manutenzione montacarichi e ascensore (società Kone); -- manutenzione centralino telefonico; -- servizio informatico (Datamain srl); -- incarichi esterni per la sicurezza; -- servizio paghe e contributi (Centro Studi Aziendali). • tutti i servizi esternalizzati sono regolati da contratti. Il responsabile dell’area Economia sociale presidia i contratti stipulati, con la collaborazione del responsabile amministrativo, che li conserva e ne cura gli aspetti economici e amministrativi; • le modalità di gestione e di controllo di detti servizi sono definite nella procedura interna PES04, che è parte integrante del sistema di Gestione della qualità (certificato ISO 9001); • il totale dei costi di outsourcing per l’esercizio 2010 è di € 651.064. L’incidenza sul totale dei costi corrisponde al 17,2%; • il turnover per l’esercizio 2010 non segnala modifiche. • non esistono contenziosi con soggetti che gestiscono servizi di outsourcing.

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capitolo 3  GLI APPROFONDIMENTI 

Il sistema Casa della carità in dettaglio

Associazione Amici della Casa della carità Natura giuridica: associazione ONLUS. Numero dipendenti, collaboratori e volontari: soci volontari 11. Descrizione delle attività: l’associazione si occupa della raccolta fondi per finanziare le varie iniziative di Casa della carità attraverso la divulgazione della Carta dell’ospitalità, l’organizzazione di eventi (concerti, mostre d’arte etc.) e la raccolta di donazioni, tramite la distribuzione di oggetti di artigianato realizzati dagli ospiti della Casa della carità nei vari laboratori delle associazioni collegate alla Casa. L’associazione gestisce, in collaborazione con il Ceas, lo spazio espositivo Terre ospitali, in via Padova 276. Modalità di relazione con Casa della carità: l’associazione tiene costantemente informata la direzione delle proprie attività (un componente della direzione fa parte del consiglio stesso dell’associazione) e decide con la direzione stessa dove devolvere i proventi, nell’acquisto di beni o nel finanziamento di alcuni interventi della Casa della carità stessa.

Associazione Identità plurali Natura giuridica: associazione culturale. Numero dipendenti, collaboratori e volontari: Soci 6; nessun dipendente; 35 collaboratori, di cui 5 artisti della Banda del villaggio solidale. Descrizione delle attività: l’associazione Identità plurali realizza direttamente o partecipa a manifestazioni culturali, come concerti della Banda del villaggio solidale, spettacoli teatrali (tra i quali “Il baccalà non teme lo straniero”) e laboratori di intercultura rivolti alle scuole; partecipa inoltre ad eventi culturali. L’attività dell’associazione ha rilevanza regionale e nazionale, con esperienze in Calabria, Lazio, Liguria, Toscana, Trentino Alto Adige e Veneto. Modalità di relazione con Casa della carità: l’associazione Identità plurali, ha sede nello stesso stabile della fondazione Casa della carità. Per quanto riguarda le modalità di relazione con quest’ultima, l’associazione è al tempo stesso, sia al servizio delle attività culturali della fondazione, sia libera di partecipare e ideare progetti in totale autonomia o per conto di altri enti.

Associazione Una casa anche per te Natura giuridica: associazione di solidarietà familiare. Numero dipendenti, collaboratori e volontari: 9 soci; 1 dipendente; 5 collaboratori; 30 volontari. Descrizione delle attività: l’attività dell’associazione si articola in tre ambiti diversi. Il primo di essi riguarda la gestione di 20 appartamenti e 2 magazzini, messi a disposizione della fondazione Casa della carità in vista dell’autonomia abitativa degli ospiti. Il secondo, concerne l’ospitalità per alcune settimane durante l’anno di un gruppo di bambini bielorussi. Infine, l’associazione si occupa di minori in condizione di disagio ed in particolare della realizzazione di un centro per l’accoglienza, sia diurna, sia residenziale dei ragazzi in difficoltà. Modalità di relazione con Casa della carità: la relazione con Casa della carità riguarda, in particolare, gli inserimenti degli ospiti di quest’ultima negli appartamenti gestiti dall’associazione. Tali inserimenti vengono decisi e monitorati insieme dalle due realtà.

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capitolo 3  GLI APPROFONDIMENTI 

Associazione Volontari della Casa della carità Natura Giuridica: associazione ONLUS. Numero dipendenti, collaboratori e volontari: 57 soci volontari. Descrizione delle attività: l’associazione coordina e gestisce i volontari distribuiti nelle varie sezioni operative di Casa della carità e promuove la loro formazione. Modalità di relazione con Casa della carità: i volontari inseriti in settori operativi della Casa (ascolto, docce, guardaroba, anziani, biblioteca, etc.) rispondono ai vari operatori della Casa responsabili delle singole attività. Per gli interventi, in particolari eventi (fiere, presenza nelle varie manifestazioni etc.), i volontari sono gestiti direttamente dal responsabile dell’associazione.

Ce.A.S. – Centro Ambrosiano di Solidarietà Natura giuridica: organizzazione non lucrativa del privato sociale con lo scopo di promuovere la solidarietà, la prevenzione, la cura e la riabilitazione di persone dipendenti, affette da disagio psichico e/o psicosociale, nonché adolescenti e giovani italiani o stranieri a rischio di emarginazione. Numero dipendenti, collaboratori e volontari: 43 dipendenti (35 con contratto a tempo indeterminato, 8 con contratto a tempo determinato); 20 collaboratori (8 con contratto a progetto e 12 con contratto di collaborazione); 46 volontari. Descrizione delle attività: il Ceas realizza il proprio intervento, in rete con gli enti locali, i servizi territoriali e le associazioni del privato sociale, attraverso: • contesti comunitari residenziali con progetti di orientamento e avviamento al reinserimento sociale (presso la sede milanese di zona 3 e presso la sede di Cabiate - Como); • progetti di accoglienza di nuclei familiari in condizioni di emergenza abitativa o grave marginalità sociale (Zona 3); • alloggi protetti per l’autonomia rivolti a donne sole e/o con figli (Zona 3); • alloggi protetti per giovani minori o neo maggiorenni (Zone 4 e 5 di Milano); • servizi di ascolto telefonico (Linea Verde Droga); • servizi di counseling; • servizi territoriali. Tutti i servizi di Ceas sono certificati ISO 9001 dal novembre 2007. Modalità di relazione con Casa della carità: l’associazione Ceas ha avviato, da oltre 5 anni, un forte rapporto di collaborazione con fondazione Casa della carità, sia per il rapporto stretto nella gestione e nella riflessione culturale e formativa dell’esperienza del Villaggio solidale, sia per l’avvio di collaborazioni e interventi specifici nell’ambito della salute mentale e a favore delle donne.

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capitolo 3  GLI APPROFONDIMENTI 

Cooperativa sociale I.E.S. – Impresa etica sociale Natura giuridica: cooperativa sociale di tipo B. Numero dipendenti, collaboratori e volontari: 9 soci, dei quali 4 operano in cooperativa a titolo di volontariato; 16 dipendenti. Descrizione delle attività: la cooperativa si occupa della realizzazione e manutenzione di bancali avviando all'occupazione persone svantaggiate con l'obiettivo di promuovere la cultura del lavoro contrattuale e legale. Modalità di relazione con Casa della carità: la cooperativa si occupa dell’inserimento lavorativo degli ospiti di Casa della carità. Tutti i dipendenti sono anche ospiti o ex ospiti della Casa.

Cooperativa sociale Lavoriamo Natura giuridica: cooperativa sociale di tipo B. Numero dipendenti, collaboratori e volontari: 35 soci di cui 19 lavoratori e 1 volontario; 27 dipendenti. Descrizione delle attività: la cooperativa ha scelto di diversificare la propria offerta di servizi in numerosi settori di attività, tutti di basso profilo professionale, in modo da essere più facilmente accessibile ai soggetti inseriti e da poter valorizzare le competenze e le attitudini di ciascuno. In particolare, ad oggi la cooperativa è attiva nei settori della pulizia, della tinteggiatura d’interni, della manutenzione edile, degli sgomberi e della gestione di laboratori artigianali con attività di produzione di manufatti artistici (ceramica, candele, pittura). Modalità di relazione con Casa della carità: la cooperativa è nata nel maggio 2005 da Casa della carità ed ha la propria sede vicino ad essa (prima in via Padova, ora in via Trasimeno). Fin dall’inizio ha attivo un contratto per le pulizie della struttura. La collaborazione ha permesso alla cooperativa di inserire al proprio interno persone per lo più svantaggiate o problematiche con cammini di bilancio di competenze e di potenziamento delle capacità pregresse, attuati dagli operatori di Casa della carità. Quest’ultima, ha inoltre operato da paracadute per tutte quelle situazioni che, per vari motivi, non sono andate a buon fine. In via Trasimeno hanno sede i laboratori artigianali per gli ospiti di Casa della carità, in collaborazione con gli operatori dell’area Salute.

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capitolo 3  GLI APPROFONDIMENTI 

Fondazione Sasso di Maremma Natura giuridica: fondazione. Numero dipendenti, collaboratori e volontari: 1 dipendente. Descrizione delle attività: • accoglienza residenziale per il recupero dell'autonomia di donne sole o con bambini, in difficoltà a causa di disagio sociale, maltrattamento, abbandono, migrazione. Il progetto è condotto in stretta collaborazione con le istituzioni del territorio locale ed in rete con Milano e Lombardia; • laboratori di studio e seminari in collegamento con Altra Città, Ceas, Casa della carità; la fondazione si è fatta promotrice di un coordinamento di realtà che collaborano alla programmazione di laboratori e seminari di studio; • laboratori di proposte ai giovani e con i giovani; • momenti di riflessione caratterizzati da raccoglimento e silenzio rivolti a singoli o a gruppi; • ospitalità di sostegno ai gruppi comunitari di Casa della carità, Ceas e Altra Città; • produzioni agricole; la coltivazione della vigna vecchia, che ha prodotto 18.000 bottiglie; il vino vinificato dalla cantina Salustri che è un Montecucco doc, cui è stato dato il nome di Rugginoso. Inoltre, dalla raccolta delle olive sono stati prodotti circa 250 litri di olio. Modalità di relazione con Casa della carità: la fondazione è nata dalla sinergia di fondazione Casa della carità, Ceas e fondazione Altra Città di Grosseto. La fondazione Sasso di Maremma mette a disposizione degli ospiti di Casa della carità le proprie strutture per periodi di vacanza e riabilitazione. Inoltre, la fondazione collabora alla realizzazione di alcune delle attività culturali promosse da Casa della carità.

Mr. Katering s.a.s. Natura giuridica: società a responsabilità limitata. Numero dipendenti, collaboratori e volontari: 9 dipendenti. Descrizione delle attività: ristorazione collettiva, quale gestione mense; fornitura pasti precotti; consulenza nella gestione delle mense; creazione e proposizione di menù; catering & banqueting, sia a buffet, sia serviti al tavolo; cene di gala. Modalità di relazione con Casa della carità: Mr. Katering gestisce la mensa interna a Casa della carità ed i buffet in occasione di eventi o convegni organizzati da quest’ultima.

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4

Conclusioni



capitolo 4  CONCLUSIONI 

Conclusioni Il laboratorio avviato da Casa della carità, nasce dalla quotidianità dello stare dentro l'emergenza urbana, parte da una domanda: “Come è possibile dentro un'organizzazione sociale basata sul rischio e la competizione costruire spazi dotati di originalità e validità anche per chi è rimasto schiacciato o escluso?”. Nell'azione con persone in situazione di disagio portiamo l'esperienza del farsi carico delle loro diverse storie, relazioni, appartenenze comunitarie e di cittadinanza sociale. L'ottica è identificatoria e non assistenzialistica: ci si accomuna gli uni agli altri e si ridiventa comunità, luogo di ricostruzione di legami, che definiscono le identità personali e sociali e sostengono i percorsi di vita di ciascuno. La cittadinanza è terapeutica perché è l'alveo dei legami e dei diritti e quindi fucina di benessere. Un passaggio cruciale consiste nel superamento dell'idea che la persona fragile sia cronica, incapace di cambiamento. Ciò non accade se sappiamo leggere nella trama della vita delle persone e delle nostre città una domanda di giustizia che riguarda tutti. E' il motivo per cui non è corretto disgiungere lo stare nel mezzo dalla promozione culturale e dall’ottica plurale della politica, non intesa come militanza o appartenenza partitica, ma come educazione ad una cittadinanza attiva. Non scegliamo di essere gli animatori del sociale, ma di promuovere coesione e cittadinanza, di produrre istituzione. A partire da questa prospettiva, si possono delineare alcune linee strategiche per i prossimi anni.

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capitolo 4  CONCLUSIONI 

Un soggetto accogliente che vive dell’ospitalità. L’ospitalità è il cuore di Casa della carità. Da qui si deve partire per coinvolgere professionalità e volontariato competente. Assume particolare rilevanza creare legami forti e significativi con il territorio, così come con le realtà del sistema. Andranno inoltre curate la qualità gestionale, la produzione di senso e l’insieme dei parametri di successo e di debolezza fondamentali nel controllo di gestione.

Un soggetto culturale, laboratorio di ricerca, innovazione, comunicazione. Casa della carità si costituisce anche come soggetto culturale che parte dalla propria esperienza di ospitalità per diventare un vero e proprio laboratorio attento a trasformare le sollecitazioni che vengono dall’accoglienza in percorsi formativi, aperti ai propri operatori e volontari, ma anche alla città. A tal fine pone particolare attenzione ai rapporti con le università, con i luoghi del sapere. Nel 2011 verranno consolidati l’Accademia della carità e il Souq - Centro studi sofferenza urbana. Inoltre, verranno definiti percorsi qualificati sia di formazione interna sia rivolti al territorio. Per rispondere a quest’ultima esigenza verrà valutata la possibilità di individuare e promuovere un soggetto accreditato che possa gestire il mandato formativo che nasce dall’esperienza di Casa della carità.

Un soggetto politico che ricerca e promuove un nuovo linguaggio. Casa della carità elabora una propria visione sulla società e sollecita le istituzioni senza confondersi con esse, mantenendo una propria autonomia. La partecipazione ai processi di natura culturale, economica e politica è un’opportunità e una responsabilità alla quale non ci si può sottrarre. Questo impegno chiede un’attenzione dal punto di vista formativo e uno sguardo che oltrepassa la città per incontrarsi con le esperienze e le istanze presenti nel nostro Paese. In questo senso andranno ridefiniti gli incontri che vengono periodicamente organizzati con tante persone espressioni di ambiti diversi, quali l’economia, l’accademia, le professioni.

Un soggetto economico, un’impresa sociale. Casa della carità è anche un’impresa sociale. La capacità organizzativa, il controllo di gestione sono anche sollecitazioni da cogliere per dare solidità all’esperienza dell’accoglienza. Il confronto con le imprese si configura quindi come un’importante occasione in termini di responsabilità sociale condivisa e di sostenibilità. Casa della carità dovrebbe sempre più configurarsi come punto di incontro di risorse e opportunità all’interno del proprio sistema, sviluppando sinergie, pur nel rispetto delle peculiarità e dell’autonomia di ciascuna realtà.

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capitolo 4  CONCLUSIONI 

5

Gli allegati > Nota metodologica > Tabella di corrispondenza con le Linee Guida della Agenzia per il terzo settore > Questionario di valutazione

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capitolo 5  ALLEGATI 

Nota metodologica

Questo Bilancio sociale della fondazione Casa della carità è stato redatto prendendo come riferimento le Linee Guida per la Redazione del Bilancio Sociale delle Organizzazioni Non Profit, emesse dall’Agenzia per il terzo settore e compiendo un importante passo di avvicinamento verso i relativi requisiti. La rendicontazione fa riferimento al 2010 ed è stata effettuata coinvolgendo tutti i responsabili, sia delle aree interne a Casa della carità, sia delle realtà che fanno parte del sistema. In quest’ultimo sono stati considerati gli enti direttamente costituiti da Casa della carità e quelli che hanno rapporti di collaborazione molto stretti e continuativi con essa. Questa modalità di lavoro ha comportato una stesura mediante diverse fasi di elaborazione. Innanzitutto, il materiale è stato raccolto grazie ad apposite schede dai responsabili. Successivamente è stata stilata una prima stesura, a cui è seguita la revisione e l’approvazione da parte dell’équipe di direzione. Il ruolo degli stakeholder è stato messo in evidenza fin dall’inizio, grazie ad un coinvolgimento da parte di Casa della carità delle realtà con cui essa interagisce. Ad essi è stato sottoposto un questionario con l’intento di comprendere non solo la loro opinione in merito, ma anche la loro visione di Casa della carità.

Per richiedere ulteriori informazioni è possibile rivolgersi a: area Cultura e progetti Fondazione Casa della carità Angelo Abriani cecilia.trotto@casadellacarita.org

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capitolo 5  ALLEGATI 

Tabella di corrispondenza con le Linee Guida della Agenzia per il terzo settore Questa tabella raccorda i requisiti del modello di Bilancio sociale emesso dall’Agenzia per il terzo settore con i contenuti di questo Bilancio sociale, per facilitarne l’analisi. Scheda/paragrafo del modello

Capitolo/paragrafo di questo Bilancio sociale

scheda n. 1 “introduzione e nota metodologica” lettera agli stakeholder nota metodologica

introduzione - lettera agli stakeholder allegati – nota metodologica

scheda n. 2 “identità dell’organizzazione ” generalità missione, valori e strategie

profilo - assetto istituzionale profilo - stare nel mezzo per affrontare le emergenze urbane: mission e vision di Casa della carità

scheda n. 3 “mappa e coinvolgimento degli stakeholder nella gestione”

profilo - i nostri stakeholder

scheda n. 4 “assetto istituzionale”

profilo - assetto istituzionale

scheda n. 8 “struttura organizzativa”

profilo - la struttura organizzativa

scheda n. 10 “personale retribuito”

profilo - le risorse umane e i volontari approfondimenti - il personale retribuito

scheda n. 12 “volontari”

profilo - le risorse umane e i volontari approfondimenti - i volontari

scheda n. 13 “ricorso a contratti di outsourcing”

approfondimenti - le attività in outsourcing

scheda n. 15 “gestione patrimoniale”

approfondimenti - lo stato patrimoniale

scheda n. 18 “attività ospedaliera, sanitaria e socio-sanitaria”

adattamento in: attività di Cura - ambulatori, So-stare, Progetti salute

scheda n. 20 “attività di assistenza agli anziani”

attività - contributo all’inclusione sociale - anziani

scheda n. 23 “progetti con il carcere”

attività - contributo all’inclusione sociale - progetti con il carcere

scheda n. 25 “attività scolastica”

adattamento in: attività - contributo all’inclusione sociale - Corsi di italiano attività - dimensione culturale e formativa

scheda n. 26 “attività a sostegno del progetto famiglia”

adattamento in : attività - presenza nel territorio attività - contributo all’inclusione sociale attività - percorsi verso l’autonomia - autonomia abitativa

scheda n. 27 “attività di integrazione lavorativa”

attività - percorsi verso l’autonomia - lavoro

scheda n. 32 “biblioteche”

attività - dimensione culturale e formativa - Biblioteca del Confine

scheda n. 38 “dimensione economica”

profilo - sintesi economica approfondimenti - sintesi del Bilancio

scheda n. 39 “dimensione ambientale”

approfondimenti - la dimensione ambientale

scheda n. 40 “obiettivi di miglioramento e questionario di valutazione” obiettivi di miglioramento questionario di valutazione

conclusioni allegati - questionario di valutazione

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capitolo 5  ALLEGATI 

Questionario di valutazione

Le saremmo grati se volesse compilare questo breve questionario e ce lo rendesse per posta o a mano (area Cultura e progetti, fondazione Casa della carità A. Abriani, via Brambilla 10, 20128 Milano). 1. Crede che sia utile avere uno strumento come il Bilancio sociale per rendicontare l’attività della Casa e il valore aggiunto prodotto dalla sua attività?  Molto  Abbastanza  Poco  Per nulla 2. Ritiene che il Bilancio sociale riesca a evidenziare il ruolo che la Casa svolge per lo sviluppo di una migliore equità sociale?  Sì  No  Qualche commento____________________________________________________ 3. Ha trovato qualche informazione/argomento che non si aspettava di trovare? Se sì, quale? ________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________ 4. Quali argomenti vorrebbe fossero approfonditi o aggiunti (risposta multipla)?  Storia  Modello operativo  Struttura organizzativa  Risorse umane e volontari  Sistema  Presenza nel territorio  Contributo all’inclusione sociale  Attività di cura  Percorsi verso l’autonomia  Dimensione culturale e formativa  Interazioni  Quadro economico  Approfondimenti del profilo  Gli indicatori di attività  Altro (specificare)______________________________________________________ 5. Ritiene che le informazioni riportate nel Bilancio sociale siano:  Coerenti tra loro e con la realtà  Distanti tra loro e dalla realtà Ci spiega il perché della sua risposta? ________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________ Casa della carità

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capitolo 5  ALLEGATI 

6. Ritiene che il Bilancio sociale descriva in maniera eloquente in che modo i diversi stakeholder vengano coinvolti nelle attività della Casa? Le sembra che il tema sia presentato in modo da attrarre e interessare le persone verso tali attività?  Sì  No  Qualche commento____________________________________________________ 7. Che cosa le comunica il Bilancio sociale della Casa della carità (risposta multipla)?  Nulla  Fiducia  Freddezza  Completezza  Complessità  Coerenza  Attenzione alla sola immagine  Volontà di comunicare  Altro________________________________________________________________ 8. Ci dia un suggerimento su come vorrebbe che fosse, da un punto di vista di contenuti e di linguaggio, il Bilancio sociale della Casa della carità (risposta multipla)  Più snello e sintetico  Più ricco di dettagli e di casi concreti  Con più elementi grafici e meno parti discorsive  Con un linguaggio più narrativo  Con un linguaggio più tecnico  Va bene così  Non mi interessa  Altro________________________________________________________________ 9. La Casa della carità si è impegnata nella rendicontazione sociale perché reputa che la trasparenza sia un valore importante nel rapporto con gli stakeholder. Ritiene che il Bilancio sociale della Casa della carità sia trasparente?  Molto  Abbastanza  Poco  Qualche commento___________________________________________________

Data___________________________

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Casa della carità

Bilancio sociale 2010


Per sostenere Casa della carità puoi versare il tuo contributo a: Fondazione Casa della carità “A. Abriani” ONLUS conto corrente bancario: IBAN IT 78 V 02008 01600 000040096030 Unicredit Banca - Agenzia 200 Piazza Cordusio - Milano conto corrente postale: 36704385 5 per mille: codice fiscale 973 167 701 51

www.casadellacarita.org

Progetto grafico: Alessandro Ascrizzi Fotografie: Anna Pizzoccaro e Cecilia Trotto


Casa della carità “Angelo Abriani”

bilancio sociale

2010


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