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3.5 Fuori dal bordo Pag

visione, ma anche il punto di vista: all’art. 136 lettera d) “le bellezze panoramiche e così pure quei punti di vista o di belvedere, accessibili al pubblico, dai quali si goda lo spettacolo di quelle bellezze”). Nonostante le precoci indicazioni della normativa si tratta di un principio che viene scarsamente affrontato negli strumenti di pianificazione esistenti e relegato per lo più all’interno delle verifiche legate alla procedura di emissione del nulla osta per le trasformazioni previste nei siti sottoposti a vincolo paesaggistico. In vista dell’armonizzazione sarebbe dunque necessario indagare più approfonditamente: 1. I meccanismi che sovrintendono alla identificazione delle viste panoramiche (letteratura turistica e di viaggio, attività pubblicitaria, ecc.); 2. I criteri con i quali si configurano i belvedere (vista che spazia, accessibilità, ecc.); 3. I processi che possono eventualmente disturbare tanto i belvedere quanto le viste (dalla semplice crescita degli alberi alla costruzione di infrastrutture); 4. Le modalità con le quali, nella diversità amministrativa del sito Dolomiti Unesco, è possibile garantire una adeguata e coerente protezione di questo specifico aspetto del bene (ad esempio, per assurdo, un vincolo paesaggistico ex articolo 136 su tutto il Bene Unesco ?). Per quanto riguarda il punto 1. I documenti di candidatura offrono alcuni spunti di riflessione:

“Given the particular orography the most panoramic viewpoints are found on the highest peaks of the isolated masses” (01, p. 76).

“The size of the buffer zones guarantees the integrity of the views of single mountain groups (from the grasslands to the summits) and protects the nominated property from the effects of any human activity incompatible with their outstanding universal values. The aesthetic integrity excludes valley bottoms from the most significant views since the universally recognised image of the Dolomites coincides with the integral vision of the mountain groups from top to bottom. This is an historically proven fact, confirmed in art and literature. Given the characteristic topography of the region, an integral vision is only possible from high altitudes and determined positions: near the mountain ranges, usually far from inhabited valleys. In fact in the valleys and villages a complete vision of the ranges is rendered impossible by the slopes themselves. The recent tourist economy, strongly present in the valleys since 1960, does not influence the aesthetic integrity of the nominated property” (01, p. 282). Sarebbe opportune verificare, a partire appunto da una identificazione dei principali “belvedere”: - quali insediamenti ed infrastrutture possono oggi arrecare disturbo alla visione del sito Unesco; - quali eventuali trasformazioni potrebbero diventare oggetto di disturbo se realizzate; - a quali procedure dovrebbero essere sottoposti i progetti di trasformazione per garantire il controllo di questo specifico aspetto (ad esempio per gli edifici la costruzione del “gabarit”, come avviene in alcuni cantoni della Svizzera, oppure la produzione di fotomontaggi dimostrativi).

3.5 Fuori dal bordo

Come abbiamo già osservato all’interno dell’area Unesco insediamenti e infrastrutture sono estremamente rari e di dimensione limitata. Questa osservazione vale soprattutto per le strutture ricettive, le attrezzature turistiche e gli impianti di risalita. L’impatto visivo di insediamenti e infrastrutture è pertanto estremamente limitato. Tuttavia, come notano anche gli esperti dell’IUCN, 119

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