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Attività............................................................................... pg. 8
pace si raggiunge solo in condizioni sociali, economiche, politiche e ambientali di sostenibilità e di giustizia valide per tutte le persone senza distinzione alcuna. É sul processo di costruzione della pace che si focalizzano le proposte WSA. Non si tratta tanto e non solo di guardare alla pace partendo da situazioni di conflitto o post conflitto dove la pace nasce da processi negoziali e di ricostruzione, ma facendo riferimento a tutte quelle azioni, discorsi, immagini che contribuiscono alla realizzazione di un progetto di convivenza civile in un tempo in cui non c’è ancora conflitto manifesto. Molte guerre infatti non sono esplose e non esplodono perché ci sono stati e ci sono delle resistenze, delle opposizioni, dei movimenti fatti di persone convinte che la pace si possa fare ogni giorno rispettando i diritti, usando un linguaggio che riconosca e legittimi le differenze e che non semini odio, mettendo al primo posto la vita delle persone e l’inviolabilità del diritto ad esistere e a vivere in un ambiente sano, sicuro, giusto per tutti. La storia di queste resistenze e costruzioni di pace viene data per scontata; queste vite che operano per la pace sembrano non fare la Storia che è invece dominata dalle guerre e dalle conquiste di alcuni a detrimento di altri. Si tratta di persone e organizzazioni a servizio della pace, della convivenza con le differenze, della cura e della costruzione di un progetto condiviso; Alexander Langer li ha definiti “facitori di pace”. Nel lavoro di conoscenza e comprensione dei processi di costruzione della pace diventa fondamentale ancorare il discorso nel riconoscimento internazionale del diritto alla pace, quale diritto fondamentale della persona e di popoli, avvenuto con Risoluzione A/C.3/71/L.29 approvata dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite il 19 dicembre 2016. La costruzione di società pacifiche e inclusive, come auspicato dall’obiettivo 16 delle Nazioni Unite, passa attraverso numerose azioni finalizzate allo sviluppo sostenibile e alla stabilità sociale dell’intero pianeta; tra queste il disarmo, la giustizia climatica, l’investimento nelle azioni di cooperazione internazionale di tutti gli attori coinvolti dagli enti locali alle istituzioni governative, la nonviolenza e il dialogo, e trasversali a tutte l’educazione permanente ai diritti umani e il contrasto al linguaggio d’odio. Da qui la scelta delle parole chiave dialogo e giustizia attraverso le quali guidare le proposte World Social Agenda.
3. Obiettivi
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Il progetto mira ad accompagnare alunni ed alunne, studenti e studentesse all'interno dei percorsi curricolari di educazione civica e di orientamento professionale previsti dalla normativa di riferimenti per le scuole primarie e secondarie di primo e secondo grado. L’obiettivo generale è quello di contribuire a creare una comunità di studenti, studentesse e docenti preparati ed attivi sui temi dell’obiettivo 16 dell’Agenda 2030 e in particolare sul processo di costruzione della pace a tutti i livelli e a tutte le scale geografiche attraverso l'attivazione del protagonismo dei ragazzi in ottica di potenziamento delle competenze di cittadinanza globale. Gli obiettivi specifici sono qui di seguito elencati: ● Formare alunni/e, studenti/esse e docenti sui temi della pace, ed in particolare sui temi del disarmo, giustizia climatica, cooperazione internazionale, nonviolenza e dialogo. ● Promuovere e sviluppare le competenze digitali attraverso attività didattiche e laboratoriali e l’uso di strumenti digitali, con attenzione a pratiche trasversali come il lavoro di gruppo