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Sinossi

Primo Atto

Nella cameretta dei fratelli Michael, John e Wendy, che vivono presso una famiglia affidataria. I due ragazzi sono intenti a giocare a un videogioco. La sorella maggiore, Wendy, si unisce a loro. Racconta di aver catturato l’ombra di Peter Pan in un videogioco. I ragazzi vengono interrotti dalla madre affidataria, Tyger. Vuole andare con Uncino a una festa di Carnevale e mette in guardia i ragazzi dalla “gente infida là fuori”. A occuparsi di loro, quella sera, sarà Nana, una specie di robot-babysitter. Non appena i due adulti escono di casa, i tre fratelli continuano a giocare, ma quando Michael prende in mano il videogioco, dal dispositivo risuona la voce di Peter Pan. Vuole indietro la sua ombra e, non contento della risposta di Wendy, si presenta alla finestra, piazzandosi a gambe larghe, accompagnato dalla piccola fata Campanellino. Wendy cerca di rabbonirlo, ma Peter Pan strega lei e i suoi fratelli. Malgrado tutto lo scetticismo iniziale, i tre – spinti dalla curiosità e dal fascino del mistero – seguono Peter e Campanellino. Credendo di poter volare come Peter Pan, saltano dalla finestra al 34° piano.

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Secondo Atto

Sull’Isola che non c’è, con i “bambini sperduti” che, insieme al loro comandante Peter Pan, lottano contro il pirata Uncino. Istigati da Campanellino, la fata gelosa, i ragazzi sparano a Wendy, che Peter Pan ha promesso loro come nuova madre. Wendy sopravvive ed esige che le si costruisca una casa, dove potrà occuparsi dei “bambini sperduti”. Peter e Wendy sono sempre più vicini, per somma rabbia di Campanellino. Una sera Tyger dà un concerto prima che il palcoscenico venga invaso da Uncino e dalla sua truppa di pirati. Peter Pan riesce a prevalere sui pirati, ma i fratellini di Wendy, Michael e John, finiscono prigionieri di Uncino. Wendy esige che vengano liberati. E Uncino glielo concede. Con l’aiuto di Campanellino riescono a liberare anche i “bambini sperduti”, imprigionati nella nave finita nella pancia del coccodrillo. Wendy esorta i “bambini sperduti” a tornare insieme a lei dove appartengono, a “contatto con la realtà”.

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