2 minute read
Schmelztiegel Un crogiuolo
Tutto, nella musica di Wolfgang Mitterer, è essenziale. Nulla è arbitrario, decorativo, esagerato o debitore di un dogma estetico, a nulla si può rinunciare. Il compositore del Tirolo orientale si è fondamentalmente lasciato alle spalle i confini: quelli tra la musica acustica e la musica elettronica, ma anche quelli tra i generi: classico moderno, avantgarde, con la sua gioia per la sperimentazione, jazz, rock, pop e anche folk. Il percorso musicale di Mitterer inizia già da bambino, con l’organo, rimasto centrale sia nel mestiere sia nel pensiero musicale. Il quale non si nutre solo dell’estensione tra suoni sommessi, morbidi, e dissonanze esplosive, ma anche di improvvisazione: per continuare a tessere i fili senza perdere il filo, senza allontanarsi dal discorso.
Peter Pan – The Dark Side è saldamente ancorato nella musica contemporanea. L’opera non fa concessioni alla compiacenza, eppure è di una forza persuasiva immediata, drammatica. Dissonanze stridenti, parti aggressive, passaggi cameristici, e di quando in quando episodi pacifici, trovate liriche, suoni armonici inattesi subito sparigliati, citazioni classiche o pop accennate come ricordi che di nuovo svaniscono nella brutalità del presente. A ciò si aggiunge l'estasi della mitologia greca, la licenziosità, la ferocia dei bambini e l’idealizzazione delle fiabe. È una continua trasformazione, a ritmi serrati se non simultanei, una musica cromatica che ha la virtù di non ripetersi. Come un vulcano, rilancia sempre qualcosa di nuovo.
Advertisement
L’elettronica si accavalla ai suoni reali, li completa, trasmette un mondo più irreale di quello dei suoni concreti dell’orchestra e al tempo stesso amplifica la realtà. Come l’immaginazione con cui si supera il presente. La vocalità è caratterizzata da un’eccellente gamma espressiva della parola cantata o parlata. La varietà musicale di Peter Pan è impressionante, eppure tutto è anche stringente. “Mettere in musica”: riversare nella musica, trasporre nelle forme della musica. Le cui sfaccettature, tanto formali quanto sonore, si riversano a loro volta nell’azione e nei dialoghi lunatici, eccentrici, fantasiosi e a tratti stridenti. Fino a raggiungere un carattere universale. Teatro musicale nel vero senso della parola. Musica che conserva la sua forza espressiva anche senza palcoscenico.
Es ist alles essentiell an der Musik von Wolfgang Mitterer. Nichts ist beliebig, dekorativ, ausufernd oder einem ästhetischen Dogma geschuldet, nichts verzichtbar. Der Osttiroler Komponist hat Grenzen grundsätzlich hinter sich gelassen: jene zwischen akustischer und elektronischer Musik sowie auch jene der Genres: Klassik der Moderne, Avantgarde mit ihrer Experimentierfreude, Jazz, Rock & Pop und auch Volksmusik. Seinen Weg begonnen hatte Mitterer schon als Kind mit der Orgel, sie blieb im musikalischen Handwerk wie im Musikdenken prägend. Nicht nur in der Spannweite zwischen leisen, weichen Tönen und kraftstrotzenden Dissonanzen, auch von der Improvisation zehrt es: den Faden weiterspinnen, aber nicht verlieren, vom Diskurs nicht abweichen.
Peter Pan – The Dark Side ist fest in der zeitgenössischen Musik verankert. Das Werk macht keine Zugeständnisse an die Gefälligkeit, und doch ist es von unmittelbarer dramatischer Überzeugungskraft. Krasse Dissonanzen, aggressive Abschnitte, kammermusikalische Passagen, immer wieder auch ruhige Episoden, lyrische Einwürfe, unerwartete harmonische Klänge, die gleich wieder überrumpelt werden, eingeworfene Zitate aus Klassik oder Pop – wie Erinnerungen, die wieder versinken im brachialen Jetzt. Dazu kommt die Ekstase der griechischen Mythologie, Anzüglichkeit, kindliche Grausamkeit wie märchenhafte Verklärung. Es ist ein steter Wechsel in dichter Folge oder auch in Gleichzeitigkeit, eine Musik der Farbigkeit mit der Tugend, sich nicht zu wiederholen. Wie ein Vulkan fördert sie immer wieder Neues zutage. Die Elektronik wird mit den realen Klängen verschränkt, ergänzt diese – vermittelt eine irrealere Welt als jene der konkreten Klänge des Orchesters, sie ist realitätserweiternd. Wie eine Vorstellungskraft, mit der man die Gegenwart überwindet. Die Vokalität ist von einer überragenden Ausdruckspalette des gesungenen oder gesprochenen Wortes. Die musikalische Vielfalt von Peter Pan ist frappierend –und doch ist alles stringent. „Mettere in musica“: in Musik gießen, in die Formen der Musik überführen. Deren formale wie klangliche Differenziertheit ist der Handlung, den launigen, exzentrischen, fantasiereichen, auch schrillen Dialogen angegossen. So hat die Musik etwas Allumfassendes. Musiktheater im besten Sinn des Wortes. Musik, die auch ohne Bühne ihre Aussagekraft hat.