2 minute read

Interactions in living systems

Il Virus Ljungan Rinvenuto Per La Prima Volta In Italia

Il virus Ljungan (LV) è stato rinvenuto 10 anni fa per la prima volta in Svezia, nelle arvicole selvatiche. Solo di recente si è scoperto che esso è in grado di indurre nellʼuomo alcune patologie, tra le quali alcune malattie durante la gravidanza e il diabete di tipo 1. In Italia questo virus è stato segnalato per la prima volta dal gruppo di ricerca di Hauffe, che lo ha rinvenuto sia nellʼarvicola rossastra (Myodes glareolus) che nel topo selvatico dal collo giallo (Apodemus flavicollis). La segnalazione è stata pubblicata nel 2010 sulla rivista scientifica Journal of Wildlife Diseases. Questo ritrovamento ha ampliato di molto lʼareale di diffusione di questo patogeno. Ora la diffusione di questo virus viene monitorata sia a livello locale che europeo. Per rilevare la sua presenza tra i mammiferi selvatici e domestici si utilizza la tecnica della PCR. Studi di laboratorio vengono condotti per riuscire a valutare la sua potenziale importanza come patogeno umano, per identificare le possibili fonti animali del virus e porre così le basi per lo sviluppo di un eventuale vaccino.

[Heidi C. Hauffe]

UNA PROCEDURA AUTOMATICA PER MIGLIORARE LʼACCURATEZZA DEI DATI NELLE ANALISI FILOGENETICHE

È stata sviluppata una nuova tecnica che permette di aumentare lʼaccuratezza negli studi di filogenesi. Essa permette di risolvere i problemi legati alla saturazione sostitutiva dei dati. Questo metodo permette di ricostruire le relazioni tra le diverse specie attraverso percorsi di approfondita analisi del DNA. Il test proposto ha permesso di porre fine ai dibattiti in merito alla diversificazione dei mammiferi placentati. I risultati hanno infatti avvalorato lʼipotesi già ampiamente riconosciuta che la classe dei Glires, ossia dei roditori e dei lagomorfi (lepri e conigli), sia un gruppo evolutivo fratello di quello dei primati, da cui discende lʼuomo. Il lavoro ha ottenuto la copertina della prestigiosa rivista scientifica Journal of Molecolar Evolution.

[Vadim Goremykin, Svetlana Nikiforova]

Controllo Ed Ecologia Dei Vettori

Negli ultimi decenni in Europa si sta assistendo ad un aumento del diffondersi di malattie trasmesse da vettori. Questo ha indotto la Comunità Europea ad aumentare lo stato di allerta e a stanziare fondi per la ricerca in ambito della “Salute” allʼinterno del VII Programma Quadro.

Eurowestnile è un progetto a piccola scala che coinvolge 14 partner di 7 paesi, che ha lʼobiettivo di sviluppare una rete integrata di ricercatori che si occupino specificatamente del virus West Nile in Europa. I partecipanti devono lavorare per creare nuove conoscenze e prodotti innovativi in grado di controllare e prevenire il diffondersi di questa malattia e che quindi risultino di interesse per i cittadini europei.

EDENext (Biology and control of vector borne infections in Europe) è invece un progetto a grande scala, che coinvolge 46 partner di 22 paesi e che si occupa di individuare quei fenomeni biologici, ecologici ed epidemiologici che favoriscono la comparsa delle malattie trasmesse da vettori.

Lʼobiettivo finale è di riuscire a sviluppare metodi e strumenti per migliorare la prevenzione, la sorveglianza e il controllo delle popolazioni dei vettori e quindi riuscire a limitare la diffusione di malattie che colpiscono lʼuomo e gli animali. [Annapaola Rizzoli]

La nostra ricerca : facts and figures

This article is from: