Anno XVIII – n. 14 – 10 luglio 2013
Redazione: 80133 Napoli – Via Depretis, 130
Papa Francesco a Lampedusa: “Piangiamo per i nostri fratelli” Lampedusa | 8 luglio 2013
Papa Francesco a Lampedusa: “Una giornata storica all’insegna della sobrietà e della familiarità”, ha affermato il presidente della Fondazione Medi‑ terraneo Michele Capasso, ritornato sull’isola pochi giorni dopo la conclusione dei “Laboratori Medi‑ terranei” organizzati dalla Rete Italiana della Fon‑ dazione Anna Lindh per il Dialogo tra le Culture. Prima di scendere sul molo di Lampedusa, il Papa ha deposto in mare una corona di fiori per ricordare i migranti morti in mare. Papa France‑ sco ha inaugurato così la sua prima visita nell’iso‑ la, dove lo attendeva una folla di 10mila persone. È stata proprio la notizia degli «immigrati morti in mare, da quelle barche che invece di essere una via di speranza sono state una via di morte» ad averlo spinto a scegliere Lampedusa come mèta della sua prima visita. Lo scopo, come ha ricordato durante la messa, è «risvegliare le nostre coscienze perché ciò che è accaduto non si ripeta». Si calcola che nei viaggi della speranza dall’Afri‑ ca all’Europa abbiano perso la vita almeno 25mila persone negli ultimi 20 anni. “Il Papa – ha conclu‑ so il presidente Capasso – ha aperto uno squarcio sull’indifferenza, o meglio sulla “globalizzazione dell’indifferenza” come l’ha Lui stesso definita, ri‑ chiamando le coscienze di tutti noi ad assumere un ruolo attivo nella responsabilità della solidarietà e delle scelte politiche in materia di accoglienza, inte‑ grazione e coesistenza”.
Il Presidente Capasso a Lampedusa:
“Un appello destinato a ciò che resta delle coscienze sulle nostre rive”
Lampedusa | 8 luglio 2013 Le immagini dei morti in mare a Lampedusa scorrono davanti ai nostri occhi ormai abituati a questo spettacolo: più di 25.000 morti, 2.000.000 di trasferiti o esiliati, violenze e torture di ogni specie, stupri e umiliazioni, innumerevoli esistenze di gente semplice mutilate o lacerate per sempre. La sofferenza umana non si può riassumere… Segue a pag. 3 >>