IL CORRIERE DEL SECOLOF ONDAZI ONE OPE RA I MMACOLATA CONCEZ IONE - ONLU S
Club over 100 “Ricomincio da zero”
Margherita - 109 anni, Ospite nella residenza di Mossano - VI Irene - 9 mesi, bimba del Centro Infanzia C.e G.Ferro - PD O.I.C. - luogo privilegiato per la solidarietà tra le generazioni
Quando si parla di Invecchiamento attivo e solidarietà tra le generazioni e addirittura le Istituzioni Europee dedicano un Anno, il 2012, a questi temi, per sollecitare la comunità ad una riflessione in merito, allora possiamo essere tutti soddisfatti della filosofia e dell’obiettivo che anima la nostra Fondazione. Anche il Club “Over 100 – Ricomincio da zero” promuove la “LONGEVITA’ come RISORSA”: è nato infatti nel 2007 per valorizzare le persone anziane che, a fronte di una età veneranda, si ritrovano ad avere bisogno degli altri nella loro quotidianità, ma riescono a catalizzare un interesse proprio per la loro esclusiva età e per l’esperienza accumulata in una vita lunga e originale, fatta di esperienze uniche e particolari, autentiche “scuole di vita e di valori” per le nostre generazioni. Il “CLUB OVER 100 – Ricomincio da zero” è riservato agli ospiti che vivono nelle residenze dell’Opera Immacolata Concezione e che hanno 100 o più anni. E’ un club unico, nel quale i soci godono di privilegi assicurati da altre persone, che operano unite in un’ottica di relazionalità, rendendo reale, concreto il concetto di solidarietà tra le generazioni. Come ogni buon club che si rispetti ha un logo e una casella di posta elettronica (ricominciodazero@oiconlus.it), agli iscritti vengono assicurate una tessera gratuita valida 10 anni, una “divisa” ufficiale e una spilla d’argento, per sottolineare il valore del traguardo raggiunto. Valorizzare i centenari non è un problema, ma una risorsa: l’età non è un ostacolo ma un punto di forza, soprattutto se associata ad un buono stato di salute. I soci partecipano regolarmente alle attività svolte nelle residenze (feste, laboratori) e ad altri eventi promossi dalla Fondazione. Dalla prima festa ufficiale del Club, svoltasi il 15 maggio 2008 presso la residenza PIO XII al Civitas Vitae di Padova con la partecipazione di 16 centenari provenienti dalle residenze, siamo arrivati alla quinta edizione, attesa da tutti. Ad oggi il Club conta 55 soci attivi, con una età media di 101,44 anni e un computo totale di 5579 anni di storia: la vita di ognuno, così importante, così unica, così preziosa. La socia più longeva è la signora VENZO MARGHERITA, 109 anni lo scorso 21 febbraio, ospite nella residenza di Mossano. La signora Margherita è tra le trenta persone più anziane d’Italia e, cosa del tutto originale, condivide giorno, mese ed anno di nascita con la signora Augusta De Bin, ospite di Villa Bianca, residenza per anziani a Tarzo di Treviso. Le due signore, aiutate da famigliari e dipendenti delle due strutture, hanno potuto scambiarsi gli auguri e i saluti on-line, tramite Skype – quando la tecnologia diventa una risorsa! Le biografie dei nuovi centenari, impresse nelle prossime pagine, ci aiutano a comprendere la ricchezza di esperienza e di vita dei singoli, con la certezza che sono valori e storie significative per tutta la comunità.
Per maggiori informazioni www.oiconlus.it
CLUB OVER 100 - RICOMINCIO DA ZERO - tesserati attivi 2012 In azzurro i “nuovi tesserati” 2012 Cognome
Sede
Nome
nascita
Mossano
VENZO
MARGHERITA
21/02/1903
Carmignano
MORO
PIETRO
30/08/1906
S.Chiara
PIZZO
ELVIRA
29/09/1906
Asiago
GIOS
GIOVANNA
17/10/1907
Nazareth
GALIOTTO
EMMA
04/05/1908
Mossano
COGO
CATERINA
11/08/1909
Carmignano
BASSO
VITTORIO
22/12/1909
LUPPI
ANITA
19/01/1910
PIANALTO
CESIRA
21/01/1910
DIONISI
ELENA
21/03/1910
Thiene
DAL SANTO
ELISABETTA
28/04/1910
PioXII
CORAZZA
ELEONORA
28/05/1910
Oderzo
FEDON
ENNIE
21/06/1910
Thiene
DALLA RIVA
CECILIA
27/06/1910
PERUZZO
ARGIA
09/07/1910
DE CASSAN
ELENA
11/08/1910
S.Chiara
CASSANDRO
ISABELLA
28/08/1910
S.Chiara
PACCHIEGA
MARIA
02/09/1910
S.Chiara
RONCOLATO
ROSA
07/09/1910
Nazareth
RUZZANTE
AMELIA
25/09/1910
Nazareth
NOLDIN
ANNA
20/11/1910
BOARETTO
ANTONIO
26/11/1910
Nazareth
BORDIN
SERINA
13/02/1911
Mossano
RADIN
ELEONORA
25/04/1911
Asiago
ZANETTI
REGINA
04/05/1911
PioXII
MICHELUZZI
LUCILLA
03/07/1911
Mossano
BARISON
AIDA
16/07/1911
S.Chiara
SACCARDI
CAROLINA
27/08/1911
S.Chiara
GRANELLI
GIOVANNI
15/09/1911
Thiene
SORGATO
INES
01/10/1911
Nazareth
MICHELON
RITA
13/10/1911
Nazareth
ZAMBORLINI
LAURA
24/10/1911
Nazareth Thiene S.Chiara
Carmignano Oderzo
Carmignano
Cognome
Sede
Nome
nascita
GALVAN
PALMIRA
06/11/1911
BETTELLA
MARIA
18/11/1911
BALLARDIN
GIUSEPPINA
06/12/1911
Nazareth
MINARDI
MARCELLA
05/01/1912
Thiene
BIDESE
LUCIA
24/01/1912
LASTRUCCI
MARIA
21/02/1912
DAINESE
EBE
26/02/1912
S.Chiara
ISAIA
GIUSEPPE
08/03/1912
S.Chiara
TASCA
FERNANDA
16/03/1912
Vedelago
PRIAROLLO
BICE
19/03/1912
Carmignano
BORSATO
MARIA
25/03/1912
Thiene
NOVELLO
ELISA
27/05/1912
Asiago
GENOVESE
ANGELICA
26/06/1912
Thiene
CASA
ERMINIA
28/06/1912
S.Chiara
SECCO
LIDIA
23/07/1912
S.Chiara
VANZAN
NORINA
29/07/1912
Mossano
GEMO
VIRGINIA
13/08/1912
Mossano
BIGLIERI
MARIA
02/09/1912
Mossano
PONTE
ESTER
30/09/1912
ZANCAN
MARIA
13/11/1912
RESCHIGGIAN
COSTANTINO
13/12/1912
MONTANARI LUGHI
MARIA
15/12/1912
RISATO
GIUSEPPINA
21/12/1912
Thiene S.Chiara Thiene
Nazareth PioXII
Carmignano S.Chiara Oderzo S.Chiara
CLUB OVER 100 - RICOMINCIO DA ZERO Brevi cenni biografici - nuovi tesserati 2012 GIOVANNA GIOS detta GIOVANNINA Nata ad Asiago (VI) il 17 ottobre 1907. Madre di tre figlie è stata la magliaia degli asiaghesi per decine di generazioni nel negozio gestito assieme alle sorelle. Un lavoro che ha svolto per oltre 60 anni fino alla già veneranda età di 80 anni. “Adesso non ho più voglia di lavorare a maglia, penso di avere fatto abbastanza,” dice Giovanna. Di maglie la signora Giovanna ne ha fatte tante, “maglie di pregio per i signori, mudandoni per i paesani”, e dalla finestra della bottega ha visto passare la storia di Asiago. Dai profughi al ritorno dei soldati dopo la Grande Guerra. Poi ancora giovani che partivano prima per i vari fronti del secondo conflitto mondiale e poi per le Americhe e per l’Australia come emigranti. “E poi la guerra partigiana, avevo tanta paura quando dalla finestra del negozio vedevo muoversi automezzi carichi di tedeschi e russi che preannunciavano rastrellamenti. Si sta sicuramente meglio adesso, però la ricchezza ha anche tolto qualche cosa, una volta tutti mentre lavoravano cantavano, adesso sono tutti imbronciati anche durante le ferie. Accontentarsi di quello che si ha, non avere tante esigenze e non esagerare nelle cose sono forse i segreti per arrivare a 104 anni o forse è solo volontà del buon Dio”.
ELENA DE CASSAN Figlia di Giovanni e Filomena De Grandi, emigranti, nasce l’11 agosto 1910 in Svizzera a Berlingen (sul lago Costanza), Canton Thurgau. Nel Natale del 1914 rientra con i genitori e gli zii, a Sopracordevole, comune di Rocca Pietore (Belluno). Il 23 maggio del 1915, nell’imminenza dello scoppio della Grande Guerra, parte sfollata per Selva di Cadore dove rimarrà fino all’autunno del 1917. Nell’ottobre del 1917 rientra a Sopracordevole e vive l’occupazione austriaca fino al novembre del 1918. Finita la guerra, frequenta le scuole elementari a Laste, a partire dall’autunno del 1919. Nel 1925 si trasferisce con i genitori e lo zio materno a Spercenigo di San Biagio di Callalta (Treviso). Nel febbraio del 1930 si sposa con Ignazio Daurù, e si trasferisce quindi a San Trovaso di Preganziol (Treviso). Qui nascono i 4 figli: Pietro (1930), Apollonia (1934), Gilberto (1939), Giovanni (1944). Vive la tragedia della seconda guerra mondiale a San Trovaso: per due anni ospita una famiglia trevigiana, colpita dal terribile bombardamento del Venerdì Santo del 1944. Ben presto prende in mano la redini della famiglia: il marito, muratore, è emigrante in Svizzera fino al 1966. Segue gli studi dei figli e accudisce amorosamente i genitori e lo zio sino alla loro morte. E’ nonna di 6 nipoti e bisnonna di 5 pronipoti. Nel giugno del 2011 entra nel Centro Residenziale “Arturo e Irma Simonetti” di Oderzo (Tv), dove tutt’ora soggiorna. Tutta la sua vita, pur toccata da molti dolori, è stata affrontata con grande umanità e disponibilità, vissuta con amore, fiducia e serenità, sempre accompagnata da una preghiera continua e profonda, fondata sull’approfondimento continuo della fede e sulla partecipazione costante alla vita della comunità cristiana.
MARIA PACCHIEGA Nata a Camin (PD) il 2 settembre 1910, è la mezzana di tre figlie. Ha avuto anche lei tre figli, è nonna e bisnonna. Per quindici anni circa ha lavorato come operaia in una ditta di viscosa, poi, con l’arrivo dei figli, ha lasciato il lavoro e si è dedicata alla famiglia. Amante della sartoria in genere, per arrotondare il bilancio famigliare confezionava a casa tovaglie e ricamava. Aggiustava tutto pur di recuperare anche i vecchi indumenti. Nella vita non ha avuto molti agi, ma le è bastato avere una famiglia unita. Dice:” la tranquillità ti aiuta ad andare avanti, e nella vita conta essere sempre pacifici e contenti”.
ANNA NOLDIN Ospite nata il 20 novembre 2012 e residente nel Centro Nazareth a Padova dal 26 agosto 2005. Ben inserita nella residenza, da tutti conosciuta come una signora molto dolce, sensibile, qualche volta ansiosa, ma con un carattere deciso, come si dice dalle nostre parti “sa quello che vuole”.
LUCILLA MICHELUZZI E’ nata il 3 luglio 1911 a Trieste; in quel tempo la città faceva parte dell’impero Austro–Ungarico. Il padre era “maestro di bordo” su navi di linea e nel 1914, allo scoppio della prima guerra mondiale, era in navigazione verso il Sudamerica e lì dovette rimanere fino al termine del conflitto. Rivide il padre solo nel 1919. Frequentò gli studi in una Trieste divenuta italiana. Conobbe a Castelrotto (BZ), il sig. Riccardo Rizzati con il quale si sposò nel giugno del 1935. Si trasferì quindi a Monselice dove il marito lavorava come impiegato amministrativo presso l’Ospedale civile. Ha avuto due figli che le sono molto affezionati ed è stata una bravissima cuoca. Rimasta vedova nel settembre 1972, è vissuta con il secondogenito a Monselice fino al 1999, poi si è trasferita a Padova presso il primogenito e dal dicembre 2005 è ospite presso la fondazione O.I.C. nella residenza Pio XII. CAROLINA SACCARDI Nata a Portogruaro il 27 agosto 1911. Terza di 4 figli. E’ sempre stata legatissima alla famiglia da cui si allontanava raramente e di malavoglia. Sposatasi il 18 settembre 1939, ha dedicato la sua vita alla nuova famiglia crescendo due figlie e curando con passione la sua nuova casa poiché ha sempre considerato un lavoro importante fare la mamma e la casalinga. Rimane vedova molto presto, ha voluto aiutare le figlie e se stessa decidendo di gestire un’attività commerciale. Ha fatto tutto quello che potesse garantire indipendenza economica alla donna tanto da insegnare questo alle figlie da cui ha sempre preteso il raggiungimento di un titolo di studio e poi l’entrata nel mondo del lavoro. Ha accettato tutti i cambiamenti avvenuti nella sua attività che si è chiusa nel 1997; senza scordare che non ha mai smesso di seguire la famiglia e di tenere la sua casa con passione. MARCELLA MINARDI Ospite del Centro Nazareth a Padova, dal 2001, ha festeggiato i suoi primi 100 anni il 5 gennaio 2012. Di professione insegnante, mente ancora lucida, ama leggere soprattutto preghiere e testi religiosi, anche se ha bisogno di caratteri grandi perché la vista… non è più quella di una volta! Ha una buona memoria. Una curiosità della sua lunga vita: ha conosciuto la persona che sarebbe poi diventato suo marito a 13 anni e l’ha salutato due gg. prima delle nozze d’oro: un amore lungo uno vita! LUCIA BIDESE Nata ad Arsiero (VI) il 24 gennaio 1912 da Francesco e Maria Martini. Durante la Grande Guerra del 19151918 ha dovuto abbandonare in fretta il suo paese, andando ad abitare a Sarego (Lonigo). Si è sposata con Paolo Meneghini nel 1936 ad Arsiero, quindi con lui si è trasferita a Thiene, dove il marito ha trovato un lavoro. La vita di coppia è stata allietata da due figli : nel 1938 è nato Francesco e nel 1941 Pietro. Attualmente ha cinque nipoti e cinque pronipoti. È ospite del Centro Residenziale “Guido Negri” dal 14 febbraio 2008. MARIA LASTRUCCI Ha festeggiato nel Centro Nazareth a Padova i suoi primi cento anni, nata il 21 febbraio 1912, di origini toscane, che si ritrovano ogni giorno nella sua innata simpatia e cordialità. E’ ospite dell’OIC dal luglio 1998; amava suonare il pianoforte; “buona forchetta”, la sua passione sono i dolci e tanto latte! EBE DAINESE Nata a Padova il 26 febbraio del 1912, ha sempre abitato in centro città. Da giovane, nel patronato della sua parrocchia, S. Daniele, si è cimentata in una compagnia teatrale. È stata una sarta appassionata del suo lavoro. Non le mancavano infatti né le belle idee, né tantomeno un ottimo buon gusto. Era molto apprezzata dalle affezionate clienti. Oltre a vestiti da sposa o da sera, era anche in grado di confezionare cappelli, decorazioni in pelliccia e altro (i familiari possiedono ancora lo stampo di un paio di scarpine in cuoio da lei stessa preparato). Ancora adesso avrebbe l’idea di confezionare una camicetta. È terziaria francescana da moltissimi anni e molto devota. Anche se con sempre maggior difficoltà, cerca ancora di leggere, svago da lei sempre molto apprezzato. Fino a qualche anno fa era in grado di leggere un libro riuscendo a riassumerlo sia al telefono che di persona a qualche parente
GIUSEPPE ISAIA Nato l’8 marzo 1912, a Gioia Tauro in Calabria. Partito con la valigia di cartone ed un diploma di laurea, dopo aver girovagato per l’Italia, è approdato in Veneto dove ha realizzato la professione di medico prima in provincia di Venezia, poi ad Albignasego e Padova, fino agli anni ’80 con competenza, professionalità e rettitudine: ancora oggi c’è gente che gli è riconoscente per quanto fatto negli scorsi anni. I suoi due unici amori sono sempre stati il lavoro e la famiglia. FERNANDA TASCA Nata il 16 marzo 1912 a Legnago, provincia di Verona. Anche la signora Fernanda ci parla direttamente: “Ho passato la mia infanzia come balia in campagna. Avevo dei fratelli molto più grandi di me, addirittura di 20 anni. Ho studiato fino alla terza superiore e poi ho lavorato alla posta come telegrafista. Lì sono rimasta finché non mi sono sposata per dedicarmi alla famiglia e ho avuto 2 figli (un maschio e una femmina). Ho sempre amato la musica, ascoltare soprattutto le opere ed operette e ancora oggi mi piace moltissimo cantare. Questo è il segreto della mia giovinezza!!! “ BICE PRIAROLLO La signora Bice nasce a Caerano S.Marco in provincia di Treviso il 19 marzo 1912. Si trasferisce a Milano verso i trent’anni da una cugina alla quale fa da dama di compagnia. Si sposa a 40 anni ma dopo poco purtroppo il marito viene a mancare. Non ha figli, ma solo nipoti che l’hanno festeggiata per i primi 100 anni di vita nella residenza “Mons.L.Crico” di Vedelago, in cui vive dal 2006, assieme ad Ospiti, personale, il parroco di Vedelago Don Florido Feltrin, i volontari del V.A.d.A. e il coro “Le Vecchie Canzoni”. MARIA BORSATO Nata il 25 Marzo 1912 a Vigodarzere (PD), ha vissuto per molti anni a Cadoneghe (Pd). Fin da giovane si è sempre occupata della propria casa e della sua famiglia con tanto amore e dedizione. Non è mai stata sposata ma ha saputo essere una guida forte e sicura per tutti i suoi nipoti. Amava fare le torte, in particolare le ciambelle, ed ogni occasione era ottima per festeggiare e stare in compagnia. A causa di alcuni problemi alla gamba si spostava spesso in bici e ne approfittava per fare lunghe gite nei Colli Euganei. Della Sig. Maria bisogna però sottolineare anche la profonda fede: ancora oggi è sempre la prima a presentarsi alla Santa Messa pomeridiana. Entrata molti anni fa, nel 1991, nella residenza di Carmignano, è ormai ben conosciuta e tutto il personale e gli ospiti le sono molto affezionati. ELISA NOVELLO Nata il 27 maggio 1912 a Thiene (VI) dove da sempre risiede. Nel 1941 il marito fu prigioniero di guerra per due anni, durante i quali Elisa dovette “rimboccarsi le maniche” per mandare avanti la famiglia, come molte donne, mogli e madri italiane in quegli anni.Ha lavorato in filanda ed anche presso una ditta dove tagliava modelli di calzoncini. La signora Elisa purtroppo ha subito due gravi perdite: è rimasta vedova all’età di 56 anni e nel giro di poco tempo le è mancata una figlia di 29 anni con due bimbi. Elisa ha condotto una vita molto semplice dedicandosi con amore alla famiglia e ai nipoti; fortunatamente sempre aiutata dalla sua grande fede, che l’ha sorretta nei momenti difficili. ANGELICA GENOVESE detta LINA Nata il 26 giugno 1912 a Venezia. Primogenita di una famiglia agiata e molto cattolica ha studiato e preso due diplomi: quello di scuola materna e quello professionale di lavoro domestico. Per alcuni anni ha insegnato all’Istituto Scalcerle di Padova. Nel 1945 al termine del conflitto mondiale convolò a nozze. La sua felicità fu oscurata dalla morte durante il parto della sua bambina e dal fatto di non poterne più avere. Così trascorreva i pomeriggi ad aiutare i bambini dei vicini nei compiti e a dare il suo contributo in parrocchia con i fanciulli dell’Azione Cattolica fino a quando, dopo undici anni di matrimonio, rimase vedova. Trasferitasi a casa della sorella Pinuccia, si rese utile aiutandola ad allevare i suoi tre figli. Dal 2009, è ospite a “Villa Rosa” dove ha assistito la sorella gravemente ammalata e deceduta qualche anno fa. Di lei afferma: ”Han sempre detto che ero piccola e gracile, son arrivata a cent’anni, sono serena, ho dato amore e ne ho ricevuto, ho degli splendidi nipoti che si curano di me: a volte penso che alla fine ho avuto una bella vita anche se non è stata quella che sognavo a vent’anni”.
ERMINIA CASA Nata a Torrebelvicino (VI) il 28 giugno 1912, Fino ai 12 anni ha vissuto in una corte patriarcale e verso i 20 anni è andata a lavorare alla “Lanerossi” di Pieve frazione di Torrebelvicino) Una volta sposata, dopo essere stata licenziata, ha cominciato a lavorare nei campi e in casa, aiutando il marito.Madre di tre figli, è tuttora molto legata ai nipoti con i quali ha vissuto in casa per molti anni. È ospite del Centro Residenziale “Guido Negri” dal 4 novembre 2003. LIDIA SECCO Nata a Rovigo il 23 luglio 1912. Ha viaggiato molto per l’Italia per poi fermarsi definitivamente a Padova. E’ ospite della Residenza Santa Chiara da più di 13 anni, essendo entrata nel “lontano” marzo 1999! NORINA VANZAN Nata a Este il 29 luglio 1912.Figlia unica, ha sempre dimostrato di possedere un carattere forte e tenace. A 13 anni è andata, con i genitori, a cercare più fortuna in Piemonte, trovando lavoro come operaia in una fabbrica tessile di Biella. A 18 anni si è sposata e ha avuto una figlia. E’ riuscita a superare il duro periodo della seconda guerra mondiale, con il marito lontano, chiamato alle armi e inviato in Sicilia. Quello che l’ha contraddistinta per tutta la vita è stato l’amore e la passione che ha profuso nella cura della casa, delle piante e dell’orto e che le hanno dato tanta soddisfazione e riempita di orgoglio. VIRGINIA GEMO Nasce a Cervarese S.Croce (PD) il 13 agosto 1912 da papà Giacomo e mamma Adelaide, agricoltori. Otto tra fratelli e sorelle, frequenta la scuola dell’obbligo, poi aiuta i genitori nel lavoro dei campi. Finchè conosce Guglielmo Gobbo, di due anni più giovane -agricoltore e padroncino con camioncino di proprietà - che sposa prima della Seconda Guerra Mondiale e si trasferisce a Nanto (VI). La coppia ha due figli: Dino e Livio. Il marito muore nel 1967; i figli, intraprendono la loro strada e si sposano; Virginia va ad abitare a Vicenza con Livio e la nuora Gabriella nel 1969, aiutandoli nella gestione della famiglia. Purtroppo Virginia subisce la perdita del figlio Dino nel 2008. Grande lavoratrice, non si tira indietro di fronte a nulla. Alla richiesta di come si fa ad arrivare a cento anni, ci risponde candidamente: “Ci vuole tempo!”. Molto religiosa, amante della TV, negli ultimi anni si è rivelata divoratrice di telenovelas. Ha 4 nipoti e sette pronipoti. MARIA BIGLIERI Nasce a Cabella Ligure (AL) ufficialmente il 2 settembre 1912, anche se, come spesso capitava con la registrazione in anagrafe, il giorno esatto della nascita è il 29 agosto (ci tiene a ricordarlo lei stessa). Proveniente da famiglia a vocazione agricola, padre e un fratello carabinieri, di Maria ricordiamo gli anni di gioventù a Genova come donna di servizio in famiglie nobili del tempo - girava spesso a portare pacchi di aiuto ai bisognosi in tempo di guerra; mondina nelle risaie del vercellese, conosce colui che sarà poi suo marito Roncarolo Pietro, agricoltore con la passione per il trombone suonato nella banda del paese. Si stabilisce. Nel 1949 nasce l’unica figlia Clementina: abiterà col marito e la figlia sposata nel biellese a Brusnengo, aiutandola nell’accudire i tre nipoti. Due gravi lutti anche per la signora Maria: a fine anni ’80 muore l’amato Pietro e tre anni dopo anche l’unica figlia; rimane prima con i nipoti Peter e Learco e poi con M.Teresa a Grisignano di Zocco VI, trasferita per motivi di lavoro. Nell’ottobre 2006 entra nella residenza di Mossano a seguito di un peggioramento delle condizioni di salute. Di carattere forte e autoritario, ma sostanzialmente fragile, nostalgica per la sua terra… lei piemontese, “trapiantata nel Veneto”. La nipote della nonna mette in evidenza la disponibilità: una mamma per tutti i nipoti, punto di riferimento della famiglia a cui si è sempre sacrificata. Appassionata di lettura, documentari, geografia. Non perdeva mai la Messa domenicale, recitava il rosario tre volte al giorno, molto religiosa, appassionata di cucina, ha passato i suoi “segreti” ai nipoti. LAURA ZAMBORLINI Ospite nata il 24 ottobre 1911, entrata nel Centro Nazareth a Padova nell’aprile del 1990, è da tutti conosciuta come una signora molto solitaria, non ama essere disturbata soprattutto da persone a lei sconosciute. Di indole pacifica, molto religiosa e devota.
ESTER PONTE Nata a Vicenza il 30 settembre 1912 da Paolo, bracciante e successivamente carrettiere e Anna Morbin; nove tra fratelli e sorelle. Dopo la scuola dell’obbligo, aiuta la mamma a casa nelle faccende domestiche, conosce un amico di famiglia, Spagnolo Bruno, tagliapietre e scultore, e lo sposa prima della guerra. Due figli, Giorgio e Anna. Il marito parte per la guerra in Africa e se ne ritorna dopo cinque anni (“un periodo di estrema povertà e disagio”). I figli crescono e si sposano, Anna vive all’estero, Giorgio a Vicenza. Rimasta vedova nel 1984, Ester vive da sola fino all’ingresso nella residenza di Mossano il 28 maggio 2007. Carattere sensibile, tendenzialmente buona, generosa, qualche volta permalosa, realistica, schietta e riservata: tutta famiglia e casa. Da registrare l’ottimo rapporto dei nipoti con la nonna: consigliera per tutti nei valori della famiglia. Un segreto per i 100 anni? Ester risponde “Tutta grazia del Signore!”
MARIA ZANCAN Nata il 13 Novembre del 1912 a Carmignano di Brenta (PD). Si è ritrovata in una famiglia numerosa guidata dalla nonna, donna molto forte e vigorosa, di cui tutti dovevano ascoltare gli ordini impartiti con autorità. La Sig.Maria ha imparato molto dalla nonna, ereditandone un carattere deciso che l’ha aiutata ad affrontare tutte le difficoltà che la vita le ha riservato .Si è sempre dedicata al lavoro nei campi fino alla veneranda età di 95 anni. Nel tempo libero si dilettava nel lavoro a ferri con il quale realizzava montagne di calzetti, così in casa non nessuno ne era sprovvisto. Un appuntamento immancabile era la Santa Messa a cui partecipava ogni mattina con rigore e costanza. Entra alla bella età di 97 anni nella residenza di Carmignano, a dimostrazione di come fino ad allora fosse molto indipendente ed autonoma.
COSTANTINO RESCHIGGIAN Nato a Padova il 13 dicembre 1912 – ci parla direttamente di se stesso: “Il mio primo ed unico lavoro è stato distributore del giornale Il Gazzettino. Io mi occupavo di articoli sportivi e funebri. Sono partito militare con la fanteria e poi sono passato ai mitraglieri. In seguito mi hanno fatto prigioniero e ho trascorso più di un anno deportato in Africa. Quando sono stato finalmente liberato, sono tornato in Italia, ho ripreso il lavoro come giornalista, mi sono sposato e ho avuto un figlio maschio di cui sono molto orgoglioso. Avevo la passione del calcio e giocavo con la squadra della parrocchia di San Giovanni.Se sono arrivato fino a 100 anni è perché ho sempre fatto una vita sana e semplice! “ MARIA MONTANARI LUGHI Nasce a Cesena (Fo) il 21 dicembre 1912, da papà Francesco e mamma Cecilia Ricci. Terza di sette figli, frequenta il ginnasio e il liceo della sua città natale. In seguito, si trasferisce a Milano per proseguire gli studi umanistici e conseguire così la Laurea in lettere classiche presso l’”Università Cattolica del Sacro Cuore”, dove ha modo di conoscere ed apprezzare Padre Agostino Gemelli. Per circa quarant’anni si dedica all’insegnamento di diverse discipline umanistiche (lingua e letteratura italiana, latino, storia e geografia), svolgendo gran parte della sua “missione” presso il Collegio “Brandolini Rota” di Oderzo e distinguendosi per la capacità di riuscire a coniugare competenze didattiche ed educative. Molto legata alla famiglia di origine, ha sempre mantenuto i contatti con la sorella e i cinque fratelli; ben tre di questi hanno seguito la loro vocazione religiosa entrando a far parte della “Congregazione di S. Giuseppe” (Padri Giuseppini). Il 28 dicembre 1984 entra nel Centro Residenziale “Arturo e Irma Simonetti” di Oderzo, ma non certo per ritirarsi dalla vita attiva: continua ad occuparsi di insegnamento, dando ripetizioni agli studenti in difficoltà che le chiedono aiuto, e delle attività religiose della comunità nella quale vive. Ancora oggi partecipa a molte delle attività proposte, e lo fa sempre con una discrezione e con un’umiltà proprie di chi ritiene che ci sia sempre qualcosa da imparare dalla vita. Parlando di lei stessa, non manca mai di sottolineare il fatto di come la fede sia sempre stata il suo fondamento e sostegno durante tutta la sua lunga vita.
GIUSEPPINA RISATO Nata a Casale sul Sile in provincia di Treviso, il 21 dicembre 1912. Ultima di sette figli. Il padre era cocchiere in una famiglia signorile di Treviso, la madre era casalinga. Anche lei come il padre ha sempre lavorato a servizio di signori della città come governante. Ha avuto tre figli, è nonna e bisnonna. Ha vissuto una vita semplice a fianco del marito con il quale ha avuto la fortuna di celebrare le nozze d’oro. La sua più grande gioia è avere la famiglia unita e vedere come a distanza di tanti anni le famiglie per cui ha lavorato, si ricordano ancora di lei e la vengono trovare. Dice: ”ciò che conta è lavorare ma sempre onestamente”, “essere sinceri e fare del bene, lascia un segno”.
Un doveroso cenno a Margherita Venzo, decana del Club, fotografata in copertina Con i suoi 109 anni compiuti il 21 febbraio, è la decana dei centenari del “Club OVER 100 - Ricomincio da zero”! E’ oggi la 26ma persona più anziana d’Italia e la quinta residente nel Veneto! (fonte Wikipedia) – posizione che condivide, unico caso in Italia, con la coetanea Augusta De Bin, ospite a Villa Bianca di Tarzo (TV) Nata a Rossano Veneto nel 1903, la signora Margherita è ospite della Fondazione Opera Immacolata Concezione (OIC) nella residenza di San Giovanni in Monte dal 1992. Due sono stati i grandi amori della sua vita: la famiglia e il lavoro di insegnante; Margherita era maestra nella scuole elementari. Inizia la sua carriera in Alto Adige, a Monticolo (Appiano), in provincia di Bolzano: gli alunni la aspettavano in aule gelide, riscaldate solo da piccole stufe a legna. Alla fine degli anni ‘30 si sposa con Luigi Rossi, dipendente della Piaggio a Villanova d’Albenga, ligure, conosciuto a Ceriale (Savona) dove Margherita era direttrice di una colonia elioterapica per bambini. Ha vissuto in Liguria tra Ortovero e Ceriale; dal matrimonio nascono due figli: Silvano e Giovanna. Dopo la seconda guerra mondiale la famiglia si stabilisce in Veneto a Cittadella, dove Margherita insegna nelle scuole elementari (sarà poi anche a Galliera Veneta e paesi limitrofi). Nel 1945 il marito per lavoro raggiunge il fratello in Puglia a Foggia, facendo il pendolare per 7 anni. La famiglia si ricongiunge in Puglia nel 1952: Margherita insegna anche nella provincia di Foggia. Nel 1962 muore l’amato Luigi; i figli crescono, Silvano si sposa e va a vivere in Liguria. La sorella invece si sposa nel Foggiano dove si stabilisce e con lei Margherita che decide di aiutarla. Nel 1975 però, in un tragico incidente stradale muore la figlia Giovanna. Margherita aiuta a crescere i due nipoti rimasti orfani. Ritorna nel Veneto all’inizio degli anni ’80, a Cittadella dove aveva sorella e nipoti. Dopo la pensione decide di dedicare il suo tempo alle persone sofferenti. Volontaria dell’AVO per lungo tempo ha portato conforto agli ammalati ricoverati all’ospedale di Cittadella. Quale è il segreto di una vita tanto lunga? Con serenità e semplicità Margherita risponde: “Prendere sempre il lato positivo della vita!”
Come vivono la solidarietà tra le generazioni e la loro attiva longevità i nostri centenari? Alcuni loro pensieri… “Abbiamo bisogno di tanto affetto… un sorriso… una carezza e una buona parola costano poco e valgono tanto per noi!!” “Voglio farvi capire l’importanza del rispetto per gli anziani, per tutto ciò che abbiamo creato per voi!” “L’umiltà è l’atteggiamento che ci permette di creare un buon rapporto con chi ci sta accanto!” “State attenti: fate sempre il passo più corto della gamba” “Con la sincerità si va in capo al mondo!” - Ospiti longevi , residenza OIC di Carmignano
"Recuperare i valori e gli ideali di una volta (famiglia, fede, onestà, rispetto,...). Questa è la via che le giovani generazioni devono seguire per conquistare la vera libertà e felicità” – Regina Zanetti, 101 anni “Cari giovani: credere in qualcosa: avere degli scopi nella vita, combattere per raggiungere i propri obiettivi fa bene non solo a voi ma all'intera comunità” – Angelica Genovese, 100 anni “Le generazioni di oggi hanno molti comfort e benessere ma i più sono tristi e insoddisfatti. Noi eravamo poveri e sapevamo godere di poco. Ritorniamo a sorridere e ad accontentarci delle piccole gioie della vita, in armonia con i nostri cari e con l'ambiente che ci circonda” – Gios Giovannina, 104 anni “La vera libertà individuale non può esistere senza sicurezza economica ed indipendenza” – Carolina Saccardi, 101 anni “Cari giovani e bambini, ai miei tempi si viveva di cose semplici. Non c’erano discoteche, locali strani o divertimenti particolari come ora; si ubbidiva alla mamma e si aspettava la fine della guerra quando tornavano i papà col trenino che risaliva da una cremagliera. Ho cercato sempre di imparare le cose che mi insegnava la mamma “da brava donnina”. Ho sempre lavorato e portato avanti la mia gioventù con gran fede. Solo Dio potrà aiutarci a trascorrere qualche giorno felice ancora con voi. Vi auguro di essere bravi e di seguire le orme di noi anziani aiutati dai vostri genitori e da Gesù che illumina il vostro cammino in questo periodo in cui le famiglie hanno tanto bisogno di essere unite”. - Giuseppa Calcinai “Circondata da tanti bambini mi sento felice come se fossi in un grande giardino colmo di bei fiorellini. Grazie cari, mando un bacetto a ciascuno. Ora ho tanti anni anch’io, ma sono stata bambina e andavo a scuola con la cartella cucita dalla mia mamma con vecchia, ruvida tela. E quando la mamma mescolava la polenta mi metteva con le manine giunte all’insù a pregare Gesù. Ma da grandicella con un lungo rastrello raccoglievo l’erba del verde e fiorito praticello. Tagliavo le spighe dorate e i grappoli d’uva a settembre e, mentre al pozzo riempivo il secchiello, udivo i canti dei “coccodè” e allora correvo al pollaio e le uova eran tre. E quando nel cielo spuntava la prima stellina, fatta la cena, “patapunfetè” a letto, non ne potevo più. Un bacio alla mamma del cielo e uno a Gesù, prendevo sonno sognando l’orchestra dei “bau-bau, gnao-gnao, chiricchicchì e dei coccodè” e mi sembrava d’essere alla festa di un Re! Ora, però, mi trovo all’O.I.C. fra tante persone buone, gentili e premurose e in questo momento con voi, miei cari bambini, ai quali raccomando d’essere sempre buoni, bravi e gentili. Vogliate tanto bene a mamma e papà, ai fratellini, ai nonni e a tutti, perché così Gesù ci ha insegnato. Un affettuoso grazie a voi e a tutti gli operatori sempre bravi e premurosi”. - Galiotto Emma “Mi chiedete di dare un consiglio alle nuove generazioni: i giovani di oggi. Vi dirò che io ho fatto vita di clausura, perché con cinque figli, anche se avevo aiuto non li ha mai lasciati soli. Mio marito mi chiedeva insistentemente di uscire con lui per qualche viaggio, ma la mia risposta è sempre stata: “No!” Dopo sposati i figli, ho cominciato a uscire, ma purtroppo senza mio marito perché non c’era più. Il consiglio che vi posso dare è: avere meno divertimenti e seguire i propri figli, perché al giorno d’oggi ci sono tanti pericoli in agguato e comunque è il miglior divertimento che ci sia al mondo”. - Luppi Anita, 102 anni La vita è breve, godetela finchè potete! - Ruzzante Amelia E una bella testimonianza da un famigliare…
“Mia nonna mi ha trasmesso il senso forte della famiglia,… non mollare mai; c’è sempre il lato positivo delle cose, lei ha sempre risparmiato nella vita, condizione dettata dalla povertà e dai problemi di una volta. La nonna, per me, è “LA” famiglia, fa parte del mio nucleo … così anche per mio figlio, suo nipote, che anche se figlio unico, in realtà non lo è mai stato, perché lei è stata come una sorella maggiore” - M.Teresa Saviolo, nipote di Maria Biglieri, 100 anni
Grazie a Villa Villa Rosa Band “Villa Rosa Band”, gruppo musicale nato da circa sei anni, aggrega persone che, a vario titolo, frequentano l’O.I.C di Asiago (struttura conosciuta con il nome di “Villa Rosa”) e che sono accomunate dall’amore e dalla passione per la musica. Il gruppo è composto dal Direttore delle residenze di Asiago e Thiene Paolo Mantese, voce della band insieme alle signore Ines Grigolo e Luisa Frigo, dal cuoco Mauro Vellar alla chitarra, da Andreja Ravnic, maestra del coro degli ospiti di Asiago e Thiene e dal batterista Francesco Bonomo, figlio di una nostra ex ospite. Da parecchio tempo questo vivace gruppo viene apprezzato e richiesto dagli ospiti della residenza come “animatore” delle feste di compleanno, della “Festa della Longevità” o di altre occasioni di svago anche nella residenza “Guido Negri” di Thiene.