Corriere del Secolo anno 2014

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IL CORRIERE DEL SECOLOF ONDAZI ONE OPE RA I MMACOLATA CONCEZ IONE - ONLU S

Club over 100 “Ricomincio da zero”

VII Festa del Club OVER 100 – maggio 2014


Continua il tema: “IL CERCHIO della VITA” Sull’onda dell’edizione 2013 della festa del Club, abbiamo deciso anche per il 2014 di proseguire l’approfondimento e la condivisione del tema “IL CERCHIO DELLA VITA”, liberamente ispirato al film di animazione di W.Disney “IL RE LEONE”. Come già evidenziato lo scorso anno, il racconto non rimane solo una storia di successione tra generazioni di leoni, ma parla del mondo di cui facciamo parte, della vita di ciascuno di noi, del nostro ruolo e delle responsabilità che dovremmo assumerci da protagonisti all’interno del Cerchio della Vita. Quale messaggio per la nostra comunità? Alla luce del film, la risposta sembra essere: ognuno di noi deve essere fedele a se stesso, il che vuol dire anche capacità di fedeltà alle relazioni, quelle “verticali”, cioè relative alle generazioni passate e future e quelle “orizzontali”, le relazioni con i propri contemporanei. Questa fedeltà alla propria identità sfocia nella responsabilità: siamo tutti responsabili, cioè “abili a rispondere”. La dignità umana si afferma nella nostra capacità di farci carico degli altri, di rispondere. La base del vivere assieme, del con-dividere. Ecco il cerchio della vita, il continuum di storia tra anziani e giovani, nonni e nipoti, adulti e adolescenti, centenari e bambini. Ogni minuto della nostra quotidianità, nelle residenze della Fondazione OIC tende a valorizzare il Cerchio della Vita, come realtà di vita tra generazioni, coesione di persone, attività, proposte, esperienze, cura, assistenza, innovazione. La festa del 2014 si arricchisce di immagini di vita che ben rendono l’idea del tema portante dell’evento; sono istantanee prese dal nostro archivio storico, che testimoniano le relazioni di vita nelle nostre residenze, intrise: - di passione per la persona e per il suo bagaglio di storia, - di gioia nel rapportarsi e confrontarsi ogni giorno, anche in situazione di bisogno, - di tenacia nel trovare nuove e creative soluzioni all’esigenza di vivere assieme la quotidianità, - di speranza in un domani fatto di coesione profonda di valori ed ideali - di responsabilità nel prendersi a cuore la vita di chi ti sta accanto - di certezza che ogni età ed istante della vita racchiude un frammento di sapere che giova alla comunità intera.

VII Festa del Club OVER 100 – maggio 2014


Il “CLUB OVER 100 – Ricomincio da zero” è riservato agli ospiti che vivono nelle residenze dell’Opera Immacolata Concezione e che hanno 100 o più anni. E’ un club unico: i soci godono di privilegi assicurati da altre persone, che operano unite in un’ottica di relazionalità, rendendo reale, concreto il concetto di solidarietà tra le generazioni (il cerchio!). Come ogni buon club che si rispetti ha un logo e una casella di posta elettronica (ricominciodazero@oiconlus.it), agli iscritti vengono assicurate una tessera gratuita valida 10 anni e una spilla d’argento esclusiva, per sottolineare il valore del traguardo raggiunto. Valorizzare i centenari non è un problema, ma una risorsa: l’età non è un ostacolo ma un punto di forza, soprattutto se associata ad un buono stato di salute. I soci partecipano regolarmente alle attività svolte nelle residenze (animazione, feste, laboratori, incontri culturali,…) e ad altri eventi promossi dalla Fondazione. Dalla prima festa ufficiale del Club, svoltasi il 15 maggio 2008 presso la residenza PIO XII al Civitas Vitae di Padova con la partecipazione di 16 centenari provenienti dalle residenze, siamo arrivati alla settima edizione, in un crescendo di significati e proposte all’intera comunità. Per il 2014 il Club conta 52 soci attivi, con una età media di 101,54 anni e un computo totale di 5280 anni di storia: la vita di ognuno, così importante, così unica, così preziosa. Quest’anno la festa ha per tema “Il Cerchio della Vita”: continuiamo a valorizzazione la longevità dei nostri centenari e degli Ospiti delle Residenze, coinvolgendo tutte le persone, dai bambini, al Personale, ai volontari ed amici, ai famigliari, riscoprendoci all’interno di un percorso (il cerchio appunto) che è un continuum nell’esperienza che si tramanda e si arricchisce, patrimonio comune che ci aiuta a proiettarci verso il domani con rinnovato impegno. Le biografie dei nuovi centenari, impresse nelle prossime pagine, ci aiutano a comprendere la ricchezza di esperienza e di vita dei singoli, con la certezza che sono valori e storie significative per tutta la comunità.

Per maggiori informazioni www.oiconlus.it

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CLUB OVER 100 - RICOMINCIO DA ZERO - tesserati attivi 2014 In azzurro i “nuovi tesserati” 2014 VENZO GIOS GALIOTTO CASSANDRO PACCHIEGA NOLDIN ZANARDO ZANETTI SACCARDI MICHELON GALVAN MINARDI LASTRUCCI NOVELLO CASA BIGLIERI RESCHIGGIAN MONTANARI LUGHI RISATO CIATO ZONTA MASIERO CALCINAI FORNASIERO DE PERON SCALCHI SARTORE RIZZARDI SAVIOLO DAL TOSO MICHELOTTO BERTIN ZAPPIA BONALDI COLLAVO MENON COGHETTO CRIVELLARO GALIAZZO TAMIAZZO POLIDORO

MARGHERITA GIOVANNA EMMA ISABELLA MARIA ANNA CANDIDO REGINA CAROLINA RITA PALMIRA MARCELLA MARIA ELISA ERMINIA MARIA COSTANTINO MARIA GIUSEPPINA MARIA BRUNO MARIA GIUSEPPA GIOVANNA MARIA ARMANDA PIETRO ERMENEGILDA LINDA RINO MARIA GIUSEPPINA FIORINA ROSINA EDWIGE MARIA LUCIA PIERINA ROSA PIERINA OLGA

21/02/1903 17/10/1907 04/05/1908 28/08/1910 02/09/1910 20/11/1910 10/03/1911 04/05/1911 27/08/1911 13/10/1911 06/11/1911 05/01/1912 21/02/1912 27/05/1912 28/06/1912 02/09/1912 13/12/1912 15/12/1912 21/12/1912 03/01/1913 17/01/1913 17/02/1913 12/04/1913 17/05/1913 25/07/1913 12/08/1913 26/08/1913 20/09/1913 22/10/1913 13/11/1913 14/11/1913 11/12/1913 05/01/1914 21/01/1914 27/01/1914 04/05/1914 16/06/1914 25/06/1914 25/06/1914 30/06/1914 06/07/1914

Mossano Asiago Nazareth S.Chiara S.Chiara Nazareth Oderzo Asiago S.Chiara Nazareth Thiene Nazareth Nazareth Thiene Thiene Mossano S.Chiara Oderzo S.Chiara S.Chiara Mossano S.Chiara Nazareth S.Chiara Thiene S.Chiara Nazareth Vedelago S.Chiara Mossano Pio XII Nazareth Nazareth Nazareth Nazareth S.Chiara S.Chiara Pio XII Nazareth Nazareth Carmignano

VII Festa del Club OVER 100 – maggio 2014


BENETAZZO TONINATO FONTANA COCCO CAVICCHIOLO ROSSATO DALL'OMO MAULE ARCARO ROSINA DEGLI ESPOSTI

ANNA ROMILDA RINA LALLA TERESA MARIA IRNE CATTERINA GIORGIA ROSINA AMELIA CLEMENTINA

23/07/1914 04/08/1914 09/08/1914 18/08/1914 24/08/1914 12/09/1914 16/09/1914 21/10/1914 17/11/1914 22/11/1914 23/11/1914

S.Chiara S.Chiara Asiago Nazareth Carmignano Mossano Pio XII Mossano S.Chiara S.Chiara S.Chiara

Margherita Venzo, decana del Club, la più anziana del Veneto Margherita Venzo ha compiuto 111 anni lo scorso 21 febbraio. E’ oggi la donna più anziana del Veneto. e la sesta cittadina d’Italia per anzianità e la settantaduesima al mondo (certificata dal Gerontology Research Group). Nata a Rossano Veneto nel 1903, la signora Margherita è ospite della Fondazione Opera Immacolata Concezione (OIC) nella residenza di San Giovanni in Monte dal 1992. Alla sua festa di compleanno, hanno partecipato con emozione famigliari, ospiti, amici, volontari e alunni della scuola secondaria di primo grado Fabiani di Barbarano Vicentino, che le hanno garantito gioia e festa, musica ed allegria per ogni festa di compleanno dal 2012! Margherita vive le sue giornate, attorniata dall’affetto e dall’amicizia degli altri ospiti e del Personale, che hanno imparato a conoscerla, scoprendo il suo carattere indipendente e sincero, forte e determinato. Certo, gli anni incidono sulla sua lucidità e presenza, ma sentirla ancora oggi cantare, recitare le preghiere, chiedere di mangiare (non c’è che dire, una buona forchetta), dare una carezza, chiedere un bacio… non ha davvero prezzo! Sull’onda dell’entusiasmo per i traguardi raggiunti, alcune immagini della lunga vita della signora Margherita. VII Festa del Club OVER 100 – maggio 2014


VII Festa del Club OVER 100 – maggio 2014


CLUB OVER 100 - RICOMINCIO DA ZERO

Brevi cenni biografici - nuovi tesserati 2013 CANDIDO ZANARDO Nasce nel Comune di Piavon (attualmente frazione di Oderzo) in provincia di Treviso, il 10 marzo 1911, da papà Dante e mamma Giuseppina Pagotto, penultimo di sei figli (cinque maschi e due femmine). Dapprima frequenta le scuole elementari fino alla classe terza, quindi aiuta la famiglia nel lavoro dei campi. Agli inizi degli anni trenta viene arruolato nell’esercito e presta il servizio militare a Fiume (Istria), ma dopo due anni viene trasferito a Bari e quindi inviato in Abissinia dove deve rimanere per tre lunghi anni quale combattente della “Guerra d’Africa”. Una volta rientrato in Italia ha appena il tempo per conoscere Maria, sua futura moglie, che subito viene richiamato alle armi; questa volta la destinazione è il fronte greco-albanese. Dopo l’8 settembre del 1943 viene fatto prigioniero dai soldati tedeschi e portato in un lager tedesco a Fallingbostel. Al termine del secondo conflitto mondiale rientra in Italia e finalmente può sposarsi con Maria che da anni lo stava ad aspettare nel vicino paese di Ponte di Piave, località Busco. Ora la vita può riprendere il suo corso normale: Candido dapprima lavora come coltivatore e quindi trova impiego in un mobilificio di Oderzo (situato dove attualmente sorge la residenza “Simonetti”); dal matrimonio nascono tre figli (due maschi e una femmina). Gli anni trascorrono nel lavoro e nella dedizione alla famiglia; i figli si sposano ma rimangono sempre in contatto con la famiglia paterna. Dopo il pensionamento, Candido rimane comunque attivo, si dedica alla coltivazione dell’orto e del giardino di casa; spesso svolge attività di volontariato e trova il tempo per aiutare altre persone della sua Parrocchia che si trovano in difficoltà. Nel 1994 riceve la nomina a Cavaliere della Repubblica e nel 2006 muore la moglie. Nel marzo del 2014, compiuti da poco i 103 anni, a causa di alcuni problemi di salute, decide di entrare nel Centro Residenziale “Simonetti” dell’OIC. Il lavoro e la fede nel Signore sono stati fondamento e sostegno della sua lunga vita. GIOVANNA FORNASIERO Nata il 17 Maggio 1913 a Saluzzo in provincia di Cuneo, la signora Giovanna ha un fratello e tre sorelle, tutte più grandi di lei. Fin da piccola si è contraddistinta per il suo carattere buono ma molto forte ed autoritario; in tempo di guerra ha conosciuto un uomo di Rovigo che sarebbe poi diventato suo marito all’età di 32 anni e per il quale si è trasferita a Padova. Dato l’accento che la contraddistingueva, i capelli biondi, gli occhi azzurri e il carattere autoritario, veniva spesso scambiata per tedesca; tuttavia era una donna molto dedita alla famiglia e per questo ha destinato tutta la sua vita ai due figli e alla cura della casa, senza abbandonare mai l’amore per la musica e il ballo. Giovanna non ha mai avuto problemi di salute e questo suo star bene le permetteva di trascorrere lunghe e rilassanti ferie a casa del genero in Grecia. Vive all’interno della residenza Santa Chiara dal 7 Maggio 2013. PIETRO SARTORE Nasce il 26 agosto 1913 in una estate molto calda. Il signor Pietro è molto socievole, merito anche del suo lavoro che gli ha permesso di incontrare molte persone e di avere relazioni umane e professionali intense. Il signor Pietro era infatti un architetto; ma ha anche progettato e costruito bombe. La sua vita, a detta dello stesso interessato, sembra un romanzo. Vive nella residenza Nazareth a Padova.

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FIORINA ZAPPIA La signora Fiorina è nata in Calabria il 5 gennaio 1914. Si è trasferita a Padova per poter rimanere vicina al figlio, trasferitosi con la famiglia al Nord per lavoro. La signora Fiorina è una persona molto estroversa, ama vestire bene ed in modo originale, i monili di vario tipo; le piace molto andare a mercatini, anche solo per rovistare e curiosare nelle bancarelle, frequentare centri commerciali. Una particolarità: è golosissima… potrebbe essere il suo segreto per essere arrivata ai 100 anni! ROSINA BONALDI La signora Rosina nasce il 21 novembre 1914, giorno in cui l’esercito inglese sconfisse l’esercito ottomano a Bassora (Iraq) all’inizio della prima guerra mondiale. Il suo nome deriva da “rosa”, fiore caro nella città in cui è nata e vissuta (è tradizione regalare il boccolo di rosa alla propria amata il 25 aprile), Venezia, città che adora. Tipiche sono le sue espressioni in dialetto veneziano, imbattibile per la sua schiettezza, diretta nella parola e nell’azione. Molto golosa di dolci e, poteva mancare, amante del Goldoni. EDVIGE COLLAVO La signora Edvige nasce il 27 gennaio 1914; il suo nome, di derivazione germanica, significa “sacra battaglia” e la identifica benissimo: la signora è una combattente che dimostra di sapere ciò che vuole. Ama la musica, i dolci, adora tutte le attività culturali e ludiche che le si possono proporre. E’ ancora oggi molto ambiziosa, perciò non esce senza rossetto…. Insomma, tiene molto al suo aspetto, ai bei vestiti, all’immagine. E’ sempre pronta per uscire e fare quattro passi in compagnia, parla molto del marito defunto, che ha amato tanto, Non si stanca mai di ascoltare la sua canzone preferita “Parlami d’amore Mariù” che le regala forti emozioni, cosicché si commuove sempre. MARIA MENON Nasce nel 1914 a Medea del Friuli (GO), quando il paese era ancora nell’impero Austro-Ungarico. Allo scoppio della prima guerra mondiale i suoi genitori si rifugiano a Graz, in Austria, per sfuggire alle battaglie (Medea era proprio sulla linea del fronte). Rientrata in Italia, a Gorizia, Maria frequenta l’Istituto magistrale e supera il concorso per diventare, a 18 anni, maestra elementare: il mestiere che ha svolto con soddisfazione per 35 anni. Sposatasi nel 1935 con Guido Bombi, laureato in economia e commercio, ha avuto tre figli: Giuseppe Giorgio (1936), Francesco (1940) e Anna Silvia (1946), che sono divenuti tutti e tre professori ordinari all’Università, in diversi campi. Seguendo le diverse occupazioni del marito, Maria ha vissuto a Melegnano, in Lombardia, a Postumia (allora Italia, e oggi Slovenia) e a Udine; entrambi pensionati, Guido e Maria hanno infine seguito i figli a Padova. La vita di Maria si è intrecciata con due guerre mondiali e con le grandi trasformazioni del ‘900. Lei ama ricordare che da piccola partiva dal paese per le vacanze marine a Grado con una carrozza a cavalli e una enorme cesta di vimini come bagaglio; e poi rammenta le prime gite in automobile – una rarità – con l’amica del cuore Paola; per poi arrivare al volo aereo da Padova a Londra, quando il figlio Francesco era distaccato presso un grande centro di ricerca in Inghilterra. Maria è sopravvissuta alla polmonite a quattro anni, quando non esistevano gli antibiotici; ha visto la luce elettrica arrivare nelle case e le comunicazioni passare dal telegrafo, al telefono, al cellulare; ha fatto in tempo a sostituire i grossi volumi della sua amata enciclopedia Treccani con Wikipedia, sia pure con l’aiuto dei figli! LUCIA COGHETTO Nasce a Spresiano (TV) il 16 giugno 1914, quasi all'inizio della prima Guerra mondiale. Il padre, Antonio, è richiamato alla guerra nonostante abbia già quattro figlie e combatterà in prima linea fino alla fine del conflitto. Sarà ferito ben due volte ma di nuovo richiamato al fronte. Il paese di Spresiano viene evacuato nell'inverno del 1915 e la mamma della signora Lucia con le sue quattro bambine viene caricata su un vagone merci, sotto la neve. La mamma copre le più piccole con il suo grembiule per ripararle almeno un poco. Lucia ha appena pochi mesi. Dopo un viaggio durato ben sette giorni e altrettante notti arrivano nientemeno che a Taormina, in Sicilia. Vi rimangono per un certo tempo, poi

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vengono trasferite a Livorno, in Toscana, dove vengono raggiunte dal padre reduce dalla guerra. Lucia ha ora circa 4 anni. Finalmente si torna a casa, a Spresiano. Nasce intanto la quinta figlia, Rosetta, che ora ha 93 anni e vive in Toscana, a Campiglia Marittima (LI). Gina era la seconda, morta nel 1994 a 85 anni. Lucia vive con la madre e le sorelle, a Spresiano. Poi si trasferisce a Padova, dove comincia a fare a parrucchiera in un negozio di Piazza dei Signori. Poco dopo la seconda Guerra conosce un ex militare, vedovo e con due figli, reduce da un campo di prigionia inglese in Kenya e si sposano. Dopo appena due anni il marito muore e Lucia, rimasta vedova raggiunge la mamma e le due vivono insieme. Nel frattempo Lucia frequenta parecchie amicizie, viaggia in Italia e anche all'estero (con sorella e nipoti si reca in Spagna un paio di volte), tutte le estati le trascorre sulle Dolomiti e così via. Poi però Lucia riceve lo sfratto dalla casetta in cui vive vicino al Prato della Valle. A quel punto interviene la nipote Wilma, che le procura l'appartamento in cui ha poi vissuto per circa 30 anni, fino al momento in cui ha dovuto trasferirsi all'O.I.C. nella residenza Santa Chiara. ROSA GALIAZZO La signora Rosa, riservata e tranquilla, è nata il 25 maggio 1914, giorno in cui si svolse la nona edizione della corsa automobilistica Targa Florio e la terza edizione del Giro di Sicilia, vinti da Ceirano su auto Scat. La signora Rosa, residente nel centro Nazareth, a Padova, ama passeggiare all’aria aperta, molto dolce, trasmette serenità; appassionata di giardinaggio, adora la sua famiglia, di cui va molto orgogliosa. PIERINA CRIVELLARO Era il 25 giugno del 1914 quando in un lembo di terra che divide Padova e Vicenza nasce Pierina, figlia di agricoltori, terza di tre figli (due femmine e un maschio). Nubile per scelta, vive l’intera vita nella casa natale di Veggiano con il fratello sposato. La sua infanzia è dura, trascorsa tra i disagi e le necessità degli sfollati durante la prima guerra mondiale. Fin da adolescente apprende il mestiere di sarta che con grande costanza conserva per tutta la vita eseguendo anche lavori di ricamo, tessitura, uncinetto e a maglia. Grande e instancabile lavoratrice, si adopera sempre per aiutare il prossimo con varie partecipazioni alla vita sociale del paese ad esempio come aiuta cuoca durante le colonie estive in montagna ed offrendosi per svariati anni come dama di compagnia della anziana madre del parroco di Veggiano. E’ proprio durante la seconda guerra mondiale che assume la responsabilità di gestione della fattoria in quanto il fratello maggiore è richiamato alle armi dal regime fascista e manca dalla sua casa per quasi dieci anni. Terminato il terrore della guerra si adopera con grande dedizione e pazienza ad accudire le figlie del fratello e successivamente anche ai pronipoti. Ed eccoci nel ventunesimo secolo che tutti considerano di grande cambiamento: in un tempo nel quale si corre sempre più che dovremmo forse soffermarci con maggiore profondità su esigenze vissute come quella di Pierina, piene di amore vero e sincero verso il prossimo, di sorrisi e rassicurazioni, esperienza e buoni consigli. Un’anima che ha sempre scansato valori materiali come quelli del denaro e del potere contribuendo sinceramente alla ricostruzione di qualcosa che l’uomo ha momentaneamente smarrito: la sua coscienza. Grazie Pierina per ciò che sei stata e per ciò che ancora oggi continui ad essere PIERINA TAMIAZZO Residente a Padova, nel Centro Nazareth, la signora Pierina è nata il 30 giugno 1914: due giorni prima a Sarajevo sono assassinati l'arciduca d'Austria Francesco Ferdinando e la moglie. Questo evento scatenerà il conflitto della Prima guerra mondiale. Spirito indipendente e libero, ama molto i gatti, tanto che, dopo aver fatto fotografare il suo, l’ha voluto impresso sul cuscino, e se lo porta così a spasso sul passeggino. La signora Pierina è molto socievole e adora la sua famiglia, da cui ha avuto molte soddisfazioni. OLGA POLIDORO Nata a Padova il 06/07/1914. Si è sposata con un ferroviere nel 1929 anche lui da Padova, da cui ha avuto 3 figli. Amante del cucito e dei lavori all’uncinetto, realizzava moltissime pantofole e presine che distribuiva a tutti

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nelle occasioni speciali. Ha lavorato per 10 anni in una fabbrica di bottoni e, a mano a mano che il tempo passava, la famiglia si è ingrandita sempre più con 5 nipoti e 2 pronipoti. Da circa 14 anni risiede presso la Residenza di Carmignano in cui si trova bene ed è felice. L’attività che ama in assoluto è la Tombola a cui partecipa sempre con entusiasmo ed enfasi. La Sig.ra è sempre stata molto attenta alla cura della sua persona e del suo aspetto fisico.

ANNA BENETAZZO E’ nata a Chicago (USA) il 23 luglio 1914 da genitori emigrati in America da Asiago come altri parenti in quel periodo. Quando aveva 9 anni, la sua famiglia ritornò in Italia e così arrivarono a Vicenza. Anna ha dovuto in fretta adattarsi alla lingua e alle abitudini diverse dall’America e non ha mai perso il desiderio di rivedere la sua Chicago. Purtroppo la vita è andata diversamente. Ha avuto 9 figli, tutti ancora viventi e questo ha comportato molti sacrifici e lavoro. Grazie al suo carattere forte, durante la sua vita ha superato molte difficoltà e aiutata nello spirito dalla sua grande fede. Purtroppo negli ultimi anni è arrivata la cecità che l’ha costretta ad essere dipendente dagli altri ma sorretta dai figli è arrivata ai suoi 100 anni. Un abbraccio da tutta la tua famiglia e auguri per i tuoi 100 anni! RINA FONTANA È nata ad Enego (VI) il 09 agosto1914. È entrata nella residenza O.I.C di Asiago, insieme al fratello Elio, il 20 aprile 2011. Persona umile, gentile e disponibile, ha sempre lavorato, nel proprio negozio di alimentari, insieme alla sorella Maria. Amante degli animali, in modo particolare dei gatti, trascorre le sue giornate a “Villa Rosa” in compagnia del fratello che la accompagna sempre a passeggiare e le canta numerose canzoni popolari. LALLA TERESA COCCO La signora Lalla Teresa nasce il 18 agosto 1914, tre giorni dopo l’apertura al traffico navale del canale di Panama. E’ ancora oggi una signora dagli atteggiamenti molto fini; Le piace tutto ciò che riguarda la musica e la cultura generale, il Teatro; credente e molto religiosa, frequenta regolarmente la Chiesa. MARIA CAVICCHIOLO Nata a Tombolo (Padova) il 24 Agosto 1914 da una famiglia di contadini che gestiva un grande terreno per conto di un grosso proprietario. Ha vissuto ancora piccolissima la Grande Guerra rimanendo orfana di padre molto presto, dopo la guerra si è spostata e da questa unione sono nati due figli, un maschio e una femmina. Per più di 30 anni ha gestito una cartoleria in piazza a Tombolo, provvedendo in parte al bisogno della famiglia poiché è rimasta vedova 34 anni fa. Una delle sue passioni più sentite era la messa della domenica con tappa poi al bar del paese per un caffè con le amiche. Da due anni è ospite presso la nostra Residenza dove viene coccolata da tutto il personale. Il suo orgoglio era ed è quello di avere una famiglia unita su cui può contare in qualsiasi momento, fiera dei valori che è riuscita a trasmettere. IRNE ROSSATO Nata il 12 settembre 1914 a Castegnero (VI) da mamma Adele e da papà Emilio, agricoltori, che le diedero la gioia di avere un altro fratello, Bortolo Rino. La signora Irne, per la particolarità del suo nome è sempre stata chiamata Irma, ma porta anche altri due nomi: Irene e Anna. Si sposa a Bastia di Rovolon con Achille Grassi, artigiano, il 22 febbraio 1937 ed effettua la luna di miele a Roma, viaggiando in treno. Stabilisce la sua residenza a Nanto, vive come casalinga assieme alla suocera e a due cognati. Il matrimonio è allietato dalla nascita di Dino nel 1938 e Luciana nel 1940. Donna semplice, le piace ancora oggi la compagnia, ricordando la sua casa sempre frequentata da gente. Una piccola passione: viaggiare senza andare troppo lontano, per scoprire le bellezze dell’Italia e per riposarsi due settimane d’estate, preferendo la montagna al mare. La signora Irne è sempre stata una buona forchetta, gustando i piatti tipici della cucina veneta: “poenta e osei”, pasta e fagioli, grigliate miste, passati di verdura e minestroni”.

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CATTERINA DALL’OMO Nasce a Cologna Veneta il 16 settembre 1914 in una modesta ma dignitosa famiglia veneta dell’epoca. La mamma è casalinga e il papà è operaio nel locale dello zuccherificio. Frequenta le scuole, da una mano alla mamma e fattasi signorina conosce e sposa un bel giovane milanese: Giovanni Panzeri. Si trasferisce nel capoluogo lombardo ma presto è costretta a ritornare a Cologna Veneta in sfollamento poiché il marito è partito soldato all’estero. Torna a Milano insieme al marito Giovanni, fortunatamente rientrato sano e salvo dal fronte di guerra, e la famiglia cresce con la nascita di tre figli: AnnaMaria, Luigi e Mario. Li trascorre tutta la sua vita occupandosi con grinta e determinazione della famiglia e dei figli. Di nonna Catterina la caratteristica che balza agli occhi è la longevità del suo ceppo d’origine. Infatti sua nonna vive sino a 101 anni, sua mamma Maria arriva sino a 103 anni e lei si sta avviando ai 100 aiutata dall’affetto di tutti i suoi cari e delle tante persone che la circondano con simpatia ed affetto qui alla residenza OIC. Nessuno conosce il segreto di tale longevità ma sicuramente una vita sana, operosa, morigerata accompagnata da una profonda fede in Dio hanno permesso loro di vivere così a lungo serenamente.

GIORGIA MAULE Nasce a Vicenza il 21 ottobre 1914, in una “famiglia bella e generosa” come ama ricordare. Durante l’infanzia ha avuto speciali incontri: con la sorella era chiamata da P.Uccelli, per prendere la frutta, quando ce n’era in abbondanza e lei conosceva la vita di questo famoso (oggi) saveriano vicentino missionario in Cina. Altro incontro con Santa Bakhita, a cui è oggi molto devota, quando ha frequentato l’Istituto delle Canossiane per studiare come modista. Sempre elegante e curata nell’aspetto, amante delle belle cose, di gusto, appassionata di musica lirica, sportiva con una predilezione particolare per le corse automobilistiche (la Ferrari e i suoi piloti innanzi tutto!). Ha sposato un agricoltore e con la sua intelligenza si è adattata a vivere in campagna, a Grumolo delle Abbadesse. Con entusiasmo si è dedicata agli animali da cortile, all’orto, ai suoi amati fiori. Rimasta vedova abbastanza presto, senza figli, con un amore spassionato e generoso verso i nipoti, vive in assoluta indipendenza fino a quando decide nel 2003 di entrare nella residenza di San Giovanni in Monte, sui Colli Berici. Ancora oggi dimostra un carattere forte e deciso, possiede una buona memoria, segue quotidianamente i notiziari radio e i telegiornali, è abbonata ad un settimanale per non perdere il contatto con il mondo. ROSINA ARCARO La signora Rosina nasce a Campodoro il 17 novembre 1914 e si trasferisce a Padova dopo le nozze. Madre di 3 figli allevati con amore e dedizione si è sempre dedicata oltre alla famiglia al lavoro nei campi. E’ sempre stata una donna credente e praticante… come si dice “tutta casa e chiesa”! Ha un carattere mite e amorevole. E’ ospite della Residenza Santa Chiara dal 30 gennaio 2003. AMELIA ROSINA Ci racconta lei stessa alcune note biografiche: “Sono nata a Padova il 21 novembre 1914, mi chiamo Amelia per volontà di mio papà, ma siccome mia mamma non era tanto d’accordo, trovarono come soprannome e diversivo “Nerina” e fin da piccola tutti mi chiamano così. Eravamo in dieci fratelli, io ero la quinta. Ho studiato fino alla terza media, poi ho trovato lavoro a Padova come impiegata presso lo studio di un avvocato: il lavoro mi piaceva ma mi pagavano poco! Una volta sposata, con mio marito abbiamo preso la cartoleria “Altino” in via Altinate davanti a Coin. Purtroppo dopo 15 anni di matrimonio, sono rimasta vedova e ho preferito cedere l’attività. Dopo tanti anni, ho trovato un altro compagno di vita e mi sono risposata. Purtroppo non ho avuto figli, ma ho dei nipoti (Mauro, Urbano e Roberto) che sono la mia vita e la mia famiglia! Sono contenta di essere arrivata al traguardo dei 100 anni e spero di andare avanti ma senza avere ulteriori malattie debilitanti!”

VII Festa del Club OVER 100 – maggio 2014


CLEMENTINA DEGLI ESPOSTI Nata a Bologna il 23 novembre 1914, vive nella Residenza S.Chiara dal 28 febbraio 2013. La signora Clementina, vedova del primo marito partito per la Russia nella seconda Guerra Mondiale, si è nuovamente sposata con un Direttore d’azienda. La signora Clementina ha lavorato come stenografa, ma nel corso della sua vita si è dedicata ai suoi numerosi hobby, quali l’arte, la pittura, e alla stesura di un libro intitolato “VIAGGIO NELLA MEMORIA”. I parenti più prossimi la descrivono come una donna di polso, decisa e dal carattere forte, i cui aspetti di dolcezza e delicatezza si colgono nei suoi dipinti. ROMILDA TONINATO La signora Romilda nasce il 4 agosto 1914 a Villatora di Saonara dove vive fino alle nozze, per poi trasferirsi a Brusegana. Inizia a lavorare fin da giovanissima presso uno dei saloni di parrucchieri per signora più rinomati del centro di Padova e una volta imparato il mestiere inizia a svolgere l’attività come libera professionista. Madre di tre figli è sempre stata una donna credente e molto praticante. Fin da giovane viaggiare è stata una delle sue grandi passioni. Ha sempre avuto un carattere forte e autonomo… fino all’età di 92 anni la nostra Romilda ha guidato la macchina! E’ ospite della Residenza Santa Chiara dal 13 febbraio del 2009.

Grazie a Villa Rosa Band “Villa Rosa Band”, gruppo musicale nato attivo da circa sette anni, aggrega persone che, a vario titolo, frequentano l’O.I.C di Asiago (struttura conosciuta con il nome di “Villa Rosa”) e che sono accomunate dall’amore e dalla passione per la musica. Il gruppo è composto dal Direttore delle residenze di Asiago e Thiene Paolo Mantese, voce della band insieme alle signore Ines Grigolo e Luisa Frigo, dal cuoco Mauro Vellar alla chitarra, da Andreja Ravnic, maestra del coro degli ospiti di Asiago e Thiene e dal batterista Francesco Bonomo, figlio di una nostra ex ospite. Da parecchio tempo questo vivace gruppo viene apprezzato e richiesto dagli ospiti della residenza come “animatore” delle feste di compleanno, della “Festa della Longevità” o di altre occasioni di svago anche nella residenza “Guido Negri” di Thiene.

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PALLONCINI 2013…. Che bella sorpresa. Uno dei palloncini lanciati durante la festa del 2013 è stato ritrovato….da una ex dipendente dell’OIC, a Sandrigo: ecco la sua lettera!

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I VIAGGI DEI NOSTRI PALLONCINI

Lanciati durante la festa, per la gioia di tutti bambini (e non solo) con messaggi di saluto e da parte dei Centenari e degli ospiti OIC. Ogni palloncino, portato dalle correnti d’aria, trasporta un SOGNO: quello di essere ritrovato da persone che condividano poi i valori della grande famiglia OIC. Ecco il resoconto dei primi 6 anni! Anno - distanza percorsa - luogo del ritrovamento

2008 - 35 km. Preganziol (Treviso) 2009 - Nessun riscontro 2010 - 61 km. Jesolo (Venezia) 2011 - 30 km. Area Colli Berici San Vito di Brendola, Spiazzo di Grancona, Sossano, Brendola, Albettone (Vicenza) 2012 - 263 km. San Severino Marche (Macerata) 2013 – 35 km. Sandrigo (VI)

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