Piazzale della Vittoria, 4 – ODERZO
settembre - ottobre 2010 numero CINQUE
Opera Immacolata Concezione
L’Estate lentamente se ne va! Il cielo si incipria sovente, poi grosse nubi, raffiche di vento …… (E.Grieco)
21 settembre
“ Festa di fine Estate ” con musiche di Paolo; allegria per gli Opiti, loro Familiari, Amici e Personale Dipendente.
L’intervista ( di “el Gaviota ”)
Signora Carmen, è un piacere incontrarla. Dice? non so se dirmi sorpresa o, confesso, gratificata per questa attenzione che mi riserva. Cosa rappresenta questo gioco di luce , direi un po’ originale, che tiene in mano? Per il momento non lo stia a guardare. Ho letto quel suo racconto
“L’angelo e i bimbi colorati”, ed ho avuto la sensazione che avrei potuto fare con lei un’ intervista diversa da quelle di mia abitudine. Diversa come? Vuol provare subito? Sono curiosa di capire dove tutto questo mi porterà. Proviamo iniziando da lontano: se dico di pensare agli anni 1930 – 1935, cosa le ricordano?
che conobbi una famiglia che posso dire mi “adottò” a tal punto che ancor oggi teniamo uno strettissimo legame. E se dico 1942 ? Un anno molto triste. Morì mia madre ed io, finita la scuola, iniziai a lavorare presso il negozio di tessuti che avevamo a Piacenza. Un bruttissimo ricordo; non per il lavoro, intendiamoci; la scomparsa improvvisa di mia madre fu un vero trauma. La confonde questo saltare nel tempo? Ritiene di fermarsi? Andiamo avanti. Ricordare non capita spesso. Ricordare è lasciarsi cullare dalle onde del tempo; onde che non sempre sono “dolci”. Ora certamente lo saranno: ottobre del 1953. Ha indovinato; mese ed anno del mio matrimonio. Non si può dimenticare! Una cerimonia semplice; un viaggio di nozze in Liguria. Un momento speciale della vita. Pensi quelli non erano certo anni di grande benessere…. eppure …. mi lasci sospirare. La voglio vedere sorride: anno 1995. LA CROCIERA! Con mio marito ed amici Piacentini siamo salpati da Venezia, giù giù lungo il mare Adriatico. Che meraviglioso ricordo.
Cavalli e Moranti; sono i cognomi delle maestre dei primi due anni di scuola. Poi, per uno scherzo dei miei cari compagni, mi sono rifiutata di proseguire presso la scuola pubblica. Uno scherzo? Si! proprio uno scherzo. Ero scivolata e la sottanina aveva messo in mostra le mutandine che mi arrivavano al ginocchio. Da quel momento non sono stata lasciata in pace un minuto. “Ha le mutande della nonna” dicevano per prendermi in giro; un vero tormentone. Ho cambiato scuola e ho proseguito lo studio dalle suore di S.Anna. Sorrido pensando alle ragazzine di oggi che usano il “tanga”. Ma i ragazzi, oggi, sono molto più emancipati… Anno 1966. Mi sono trasferita ad Oderzo. Mio marito aveva risposto ad una offerta di lavoro presso una fabbrica che cercava un tecnico di stampaggio di materie plastiche. Venne assunto ed eccomi sono ancora qua. Ad Oderzo non conoscevo alcuna persona; ero una straniera soprattutto per la lingua: parlavo in italiano e mi rispondevano in un dialetto che io non comprendevo. Fortuna volle 2
Fotografie di attimi di vita. Da sole sono dei momenti statici che, se uniti fra loro possono animarsi e dar vita creando una storia reale. Ora guardi le faccio vedere … L’ elettrocardiogramma … E’ quello che abbiamo costruito assieme. Tanti picchi (le date, i ricordi) ed un grande cuore: IL SUO. Il mio? Ha dei dubbi? confermo quanto le ho detto ed invito tutti a leggere “L’angelo e i bimbi colorati” (basta andare a pag. 9 del giornale). Nel frattempo io mi rilasserò con una fumatina di pipa aspettando di vedere qualche stella cadente. Giusto!!! si avvicina la notte di San Lorenzo. Dovremo esprimere un desiderio. Ora chiacchieriamo, l’intervista è finita. Ci rilassiamo un poco. Lo scorso anno, mentre aspettavo in ansia di
vedere cadere una stella la mia mente mi ha ricordato di una lettura giovanile; era un pensiero del Dalai Lama. “Ci sono solo due giorni all'anno in cui non puoi fare niente:uno si chiama ieri, l'altro si chiama domani, perciò oggi è il giorno giusto per amare, credere, fare e, principalmente, vivere.”
Allora ho capito; il vero mio unico desiderio da esprimere, non poteva essere se non quello di trovare la forza di credere nell’oggi. Mi lascia l’ultima parola? Certamente! Dobbiamo credere e vivere l’oggi; un pessimista direbbe: non ci resta altro. Io invece dico: grazie che lo posso vivere. Io aggiungo, non per toglierle la parola finale, GRAZIE CARMEN.
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METTIAMOCI ALLA PROVA
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CAMMELLO FUGGE VERSO UNA NUOVA VITA Non ne poteva più della vita da circo, così ha deciso di tentare il tutto per tutto evadendo dal suo monotono set. E così un cammello ribelle e' fuggito da Worms (Germania) per dirigersi verso una nuova vita a Ludwigshafen, al sud. La polizia ha "arrestato" l'animale troncando le sue speranze. • la notizia è vera o falsa? • se la ritenete vera, quale sarà stata la causa che lo ha spinto alla fuga: 1. Fame; 2. Stanco della vita nel circo; 3. Raggiungere la sua innamorata che lavorava in un altro circo ; lasciamo alla vostra fantasia la ricerca della risposta, notando che se risponderete: • 1 - forse siete insoddisfatti del vostro modo d’alimentarvi e vi consigliamo di sentire un dietologo; • 2 - più che l’alimentazione cercate d’impegnare la vostra giornata frequentando persone o, ancora meglio, di essere attivi nei momenti di socializzazione che vi sono quotidianamente proposti; • 3 - è innegabile che siete dei veri romantici sognatori. Ancora una notizia curiosa: L’autista L’autista di un autobus di linea della Circumvesuviana viene denunciato per interruzione di pubblico servizio e intralcio alla circolazione perché,mentre era alla guida del pullman, pullman, ha fermato il mezzo con tutti tutti i passeggeri ed è andato pacificamente a sorbire un caffé al bar. • sarà stato, l’autista, innamorato della cassiera del bar e non ha resistito alla tentazione di andarla a vedere? 4
Notizie dalla Residenza Festa dei compleanni “avvolta” dalle musiche dell’amico Paolo: auguri a Tosca, Clementina, Giuliana, Irma,
15 Agosto
Dino, Margherita, Luigi, Assunta, Gustavo.
25 Agosto Ben arrivato LEONARDO ! A nonna Elena
e nonno Lorenzo auguriamo quanto di più bello ci si possa aspettare da un nipotino e… buon lavoro … Ricordatevi che i nonni servono… eccome servono !!!
26 Agosto Si ritorna al laghetto per un “safari alla trota”. Tutti si sono prodigati per
la riuscita dell’impresa e per … mangiare l’ambita preda. I partecipanti ringraziano i pescatori, i “pulitori di trota” ed in particolare modo il “Capo Grill”.
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21 Settembre - ”Festa ”Festa di fine Estate ”
Un grazie di cuore alle signore Patrizia ed Enrica che con la loro generosità hanno permesso la realizzazione di questa serata a dir poco “ entusiasmante”. C’erano tutti, Ospiti, loro Familiari, Amici ed Operatori; tutti hanno contribuito alla riuscitissima festa d’ Addio all’Estate. E c’era l’immancabile animatore, musicista, cantante Paolo con il suo caratteristico cappello bianco. Perché addio all’estate? Perché il sole proprio in questi giorni di settembre (per la precisione il 23) inizierà la sua corsa verso il sud del mondo, portando in quei continenti la primavera e regalando a noi l’autunno. Una curiosità: per chi crede nei segni zodiacali la festa potrebbe anche fregiarsi del titolo: “della Bilancia” .
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Festa dei compleanni. Ancora musica con il fisarmonicista Giorgio, torte, con bicchierata e tanti auguri a: Assunta,
26 Settembre
Caterina, Mario, Rosalia, Maria, Lodovica, Luigi.
16 Settembre : domenica Anche il sole, dopo un sabato “colmo d’acqua”, ha voluto rendere ancor più accogliente il Centro Civitas Vitae. Qualcuno ha avanzato l’ipotesi che sia stato un segno di gratitudine proprio degli Angeli interessati al tema della giornata, che hanno voluto così “sdebitarsi” con coloro che hanno testimoniato, con i loro scritti, sulla presenza “fattiva” di questi Custodi Speciali. “Non cercare lontano, guarda in te stesso: nel cuore dell’uomo abita la verità”, scriveva Sant’Agostino più di 16 secoli fa. E all’intimo della coscienza umana ha fatto ricorso il prof. Angelo Ferro, nel suggerire il titolo: “Angeli, nella mia vita” come tema della terza edizione del concorso annuale indetto dalla Fondazione “Opera Immacolata Concezione.” È con le parole di Luisa Scimeni di San Bonifacio (Presidente emerita Società Dante Alighieri - comitato di Padova-) che apriamo la cronaca di una meravigliosa giornata.
La cerimonia di premiazione agli autori degli elaborati scelti per essere pubblicati, ha visto quattro nostri Ospiti salire sul palco della commissione giudicatrice; precisamente Beatrice Maria TROZZO per “ Quell’angelo di mia figlia”, Lodovica PARPINELLO per “ I miei cinque nipotini angioletti”, 7
Bruno DA ROS con “ Gli otto angeli della mia vita ” e Luigi MENEGHETTI per “ I miei angeli bianchi e i miei angeli celesti” ( gli elaborati potranno essere letti alle pagine 34, 42, 43 e 67 del libro pubblicato a cura della CLEP ).
“Il Simonetti” per premiare la disponibilità e l’ impegno dimostrato dai nostri
Ospiti, darà spazio ai lavori presentati e non pubblicati; ciò consentirà a tutti voi di conoscerli ed apprezzarli. La Domenica proseguiva con un pomeriggio avente per tema “ Percorsi nel quotidiana esperienze di integrazione tra lingue e culture diverse”,
arricchito da testimonianze di personale O.I.C. di varie nazionalità. Anche in questa occasione Oderzo non è mancata all’appuntamento presentando tre testimonianze: SILVANA, ANDONETA, LEYANES. ( Silvana Silvana rende la sua testimonianza )
Ed è proprio in virtù di queste interessantissime testimonianze, che si dovranno sempre più cementare i rapporti fra Ospiti ed il Personale di nazionalità diverse; Personale che prodiga con professionalità ed amore una efficiente assistenza nelle varie strutture. Dimenticavamo: il pranzo a base di cibi etnici è stato una ulteriore, deliziosa, occasione per rafforzare ulteriormente il legame fra tutti: il cibo come messaggio universale che tutti comprendono. 8
Il primo racconto che presentiamo è opera di Carmen SOLDI
“L’angelo e i bimbi colorati”
Nella mia vita ho avuto momenti felici e momenti tristi; nei momenti felici il mio angelo mi ha donato felicità facendomi assaporare le cose belle della vita, mentre nei momenti tristi il mio angelo mi è sempre stato vicino sostenendomi di fronte alle difficoltà. Il mio angelo mi ha sempre trasmesso qualcosa di grande che mi riempiva di calore il cuore, accogliendomi in maniera totale, sostenendomi costantemente. Negli ultimi anni della mia vita, da quando sono rimasta sola dopo la morte di mio marito, il mio angelo mi ha visto più triste del solito chiedendomi il motivo; io li ho risposto che mi sentivo una donna sola e inutile perché non potendo più leggere, non riuscendo più a lavorare a maglia e cucito nel mio negozio di famiglia, le mie giornate erano inevitabilmente diventate vuote. L’angelo, ascoltando le mie parole, mi ha promesso di aiutarmi e poi per qualche giorno non l’ho più visto e nemmeno sentito. I giorni passavano ed io, preoccupata di tale silenzio, l’ho chiamato con il mio consueto segnale, ovvero tirandoli la penna dell’ala. In quel preciso momento l’angelo si è subito rivolto a me e tranquillizzandomi mi ha detto che nei prossimi giorni ricevevo una grande sorpresa. Qualche giorno dopo, a casa da sola, ho udito delle voci e delle grida umane provenienti dal giardino e mi sono affacciata alla finestra per vedere chi era. Ho visto un gruppetto di bambini, appartenenti ad etnie diverse, di tanti colori e con delle caratteristiche somatiche differenti. Sorpresa di quanto ho visto, mi sono avvicinata a loro e ho chiesto il motivo per il quale erano arrivati a casa mia; loro non sapevano cosa rispondermi, attoniti e un po’ impauriti. Ho domandato i loro nomi, ma mi risultarono incomprensibili perché prima di tutto non parlavano la mia lingua e 9
non si capivano nemmeno tra di loro. Di fronte a questa situazione, mi sono rivolta nuovamente al mio angelo e ho deciso di tirare un’altra volta la sua penna, chiedendoli chi erano quei bambini e perché stavano a casa mia. L’angelo, pacato e sorridente, mi aveva risposto: “Questo sarà il tuo lavoro e consisterà nel prendersi cura di questi bambini provenienti da tutto il mondo, li aiuterai ad amarsi, a non sentirsi inferiori ad altri bambini, a liberarli dai timori, dalle angosce e dai pregiudizi. Impareranno a crescere in armonia giocando insieme tra di loro.” Nei giorni seguenti, un po’ alla volta, ascoltando le parole del mio angelo ho iniziato ad accogliere i bimbi nel mio giardino e a relazionarmi insieme a loro con dei semplici giochi, potendo così farmi conoscere. Vedevo che i bambini cominciavano a parlarsi prima con i soli gesti, poi con le parole e gradualmente cominciarono a formare un gruppo unito e coeso dove tutti stavano bene e avevano perso quel timore iniziale nei loro occhi. Le paure lasciarono il posto alla gioia di stare insieme e di condividere ogni momento. Mi sentivo molto felice e mi accorgevo che stavo compiendo il compito affidatomi dall’angelo. Tuttavia non mancarono alcune difficoltà, come qualche inibizione, lite o problemi linguistici ma la forza dell’amore vinse tutte le difficoltà. Nel raggiungere l’obiettivo che mi era stato affidato, cioè aiutare questi bambini a stare bene e a ritrovare la luce nel loro cuore, ho riconosciuto il volto dell’angelo che mi ha sempre amorevolmente sostenuto. L’angelo è mia mamma, che non ho mai dimenticato per l’amore che mi ha sempre donato e nutrito lo spirito attraverso un legame speciale, che è appunto quello tra madre e figlia. Grazie angelo mio, Carmen
In quanti e quali modi l’Angelo Custode riesce a manifestare la sua indiscussa presenza; Mina e Clementina hanno testimoniato il valore di amicizie sicuramente “volute e protette” dai loro rispettivi Angeli.
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Il mio angelo si chiama Giulia
( di Mina SOAVI SOAVI ) Il mio angelo si chiama Giulia. Giulia è una signora che mi ha aiutato nella mia vita in tutti i modi da quando è venuto a mancare il mio caro marito Rino. Mio marito è morto nel 1999 improvvisamente colpito da un infarto, ed io sono rimasta completamente sola, essendo originaria di Parma e trasferitami a Oderzo da quando ho sposato mio marito; non avendo alcun parente e contatto in senso stretto a Oderzo, sono seguiti diversi giorni di dolore e solitudine, fino a quando la signora Giulia, una vicina di casa, venuta a sapere della mia situazione si è prestata ad aiutarmi completamente. La mia salute era peggiorata e Giulia mi ha soccorso, non facendomi mancare le cose quotidiane di cui avevo bisogno; per esempio mi accompagnava a fare le spese, mi aiutava nelle faccende domestiche e soprattutto mi dava un grande sostegno morale. Il conforto che ho ricevuto da lei è stato talmente grande, e ancor oggi Giulia mi è vicina, venendo spesso a trovarmi nella residenza OIC “Simonetti” in cui soggiorno da tre anni, dandomi forza e sostegno continuo. Per questa ragione la considero a tutti gli effetti il mio angelo personale. Due Angeli: un medico e ..
(Clementina BORTOLETTO) BORTOLETTO) Nell’agosto 2007 sono stata colpita da un forte dolore alla schiena. Mi sono recata al pronto soccorso di Treviso per capire che cosa mi stava accadendo. Il medico mi ha visitata e ha scoperto che soffrivo di ernia a disco, dicendomi che avrei dovuto essere operata ma data la mia età era meglio evitare l’operazione. Dopodichè il medico mi ha richiamata all’ospedale qualche giorno dopo e mi ha prescritto un farmaco anti-infiammatorio di difficile reperibilità. A quel punto mi sono rivolta al mio medico di base, il quale è stato molto gentile ed è riuscito a farmi avere quel medicinale di cui avevo tanto bisogno. Il giorno stesso che il mio medico mi ha preparato la ricetta sono andata poi in farmacia e ho assunto l’anti-infiammatorio attraverso delle punture. Subito dopo aver fatto la prima puntura il mio dolore 11
è sparito e ho continuato a fare le altre punture ordinate dal mio medico finendo la cura prescritta. In questo evento posso dire che il mio medico di base è stato un angelo perché è riuscito a guarirmi totalmente in poco tempo. Nonostante l’ernia a disco chiaramente non è guarita e devo stare attenta a fare diversi movimenti, il mio angelo mi ha veramente aiutata e da quando ho terminato le punture non ho più sofferto di quel dolore per il quale ero stata ricoverata al pronto soccorso. Il mio ringraziamento per il mio medico è davvero grande e non riesco a trovare delle parole che esprimono la mia gratitudine. L’altro grande angelo della mia vita è stato mio marito Giovanni. Giovanni era un uomo tanto buono, per qualunque cosa io facevo non mi sgridava mai. Giovanni era molto sportivo, li piaceva molto il calcio e il pugilato. Aveva un carattere un po’ silenzioso e solitario e questo non ha facilitato molto le mie relazioni con le altre persone, però comunque l’ho sempre amato e la nostra vita insieme è stata felice e serena. Anch’io ho sempre sostenuto il mio angelo e ricordo che quando è stato ricoverato all’ospedale le sono sempre stata vicina anche nel momento più difficile. Infatti dopo l’operazione alla gola, nella fase terminale della sua vita, la mia presenza costante per due mesi l’ha sempre sostenuto e non si è mai trovato solo. L’amore che provavo per mio marito mi ha dato la forza di resistere a questa situazione dolorosa e l’ho accudito fino alla fine.
Solo un cuore di madre può affidare il proprio angelo!!! Bruna CALLEGARO con la sua semplicità lo ha voluto testimoniare. Ho affidato il mio angelo custode … Da quando sono diventata mamma ho affidato il mio angelo custode ai miei tre figli. Tuttora mi rivolgo al mio angelo con tanta gratitudine per gli aiuti che dà a me e a tutte le persone che mi vogliono bene. L’angelo che mi assiste ha due grandi ali e indossa un lungo vestito bianco. Domenica scorsa 30 maggio 2010 ho trascorso una piacevole giornata in compagnia dei miei figli, delle due nuore e dei due nipotini; credo che anche in questa occasione il mio angelo mi abbia regalato una bella giornata, infatti abbiamo mangiato una gustosa grigliata con le verdure, poi il dolce e lo spumante. Spero che il mio angelo rimanga sempre vicino a tutti i miei cari, concedendoci altre occasioni per stare insieme. 12