Sicurezza sul lavoro, nuove frontiere per l'Italia

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IL PRIMO RAPPORTO ANMIL SPIEGATO DAI COORDINATORI DELL’ANALISI CHE AVRÀ CADENZA ANNUALE

SICUREZZA SUL LAVORO, NUOVE FRONTIERE PER L’ITALIA Intervista a Franco Bettoni, Presidente Nazionale ANMIL Onlus, e Maria Giovannoni, Responsabile Ufficio Salute e Sicurezza sul Lavoro ANMIL Onlus

Da

dove nasce l’esigenza di questa analisi così profonda fatta sul sistema legislativo italiano che interessa la salute dei lavoratori? Da oltre 74 anni, ANMIL Onlus si pone come obiettivo la tutela dei propri soci, quali lavoratori che hanno subito un infortunio sul lavoro o che soffrono di una malattia professionale, e l’erogazione dei relativi servizi di assistenza per loro e le rispettive famiglie. Tuttavia, nel corso del tempo, facendo tesoro del costante confronto con chi ha subìto una “cattiva” gestione di SSL, la nostra Associazione ha voluto ampliare la propria mission, contribuendo attivamente alla diffusione della cultura della sicurezza e della prevenzione nei luoghi di lavoro. In questo contesto l’Associazione ha osservato che, nonostante i numerosi sforzi fatti dal Legislatore per migliorare l’apparato normativo in materia, i livelli di efficacia delle tutele restano ancora insoddisfacenti, specie in alcune aree del Paese ovvero in alcuni ambiti produttivi. Lo confermano, in primo luogo, i dati statistici diffusi dall’INAIL - dai quali emerge che nell’ultimo biennio l’andamento infortunistico comincia a mostrare segnali di ripresa in un trend che permane sostanzialmente decrescente ma con ritmi altalenanti sia per gli infortuni in generale che per quelli con esito mortale – ma anche gli esiti delle attività ispettive e di vigilanza, come mostra il Rapporto dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro (INL) sull’attività ispettiva 2016, secondo il quale, a fronte di 25.864 aziende ispezionate, sono state riscontrate 30.251 violazione in materia di salute e sicurezza sul lavoro, di cui 27.480 di carattere prevenzionistico e 2.771 di tipologia tecnica.

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L’evidenza di tali problematiche ha portato l’Associazione alla ideazione ed elaborazione del Rapporto ANMIL sulla Salute e la Sicurezza sul Lavoro, quale strumento pratico offerto in modo totalmente gratuito. L’obiettivo è fornire alla collettività un servizio informativo interdisciplinare e aggiornato sulla materia di salute e sicurezza sul lavoro, con l’auspicio di contribuire all’innalzamento del livello di conoscenza e consapevolezza pratica della complessa materia prevenzionistica, caratterizzata dalla presenza di numerose norme, nonché di complesse - e talvolta contraddittorie – interpretazioni, non sempre direttamente fruibili dai soggetti pur obbligati a rispettarle. Il Rapporto può essere richiesto inviando una mail ad anmil@anmil.it.

Quali sono i risultati più soddisfacenti che il rapporto metta in evidenza? Il Rapporto vuole essere il punto di riferimento sullo stato dell’arte della Salute e Sicurezza sul lavoro in Italia, con uno sguardo costantemente rivolto alla multiforme prospettiva europea ed internazionale. Dalla lettura del volume emerge che attualmente il quadro normativo in materia antinfortunistica è in evoluzione, sia attraverso un processo di semplificazione, razionalizzazione e attuazione della normativa prevenzionistica, sia attraverso un rafforzamento delle tutele trasversali a più ambiti e settori di attività. Sul versante della semplificazione e razionalizzazione della normativa in materia di sicurezza sul lavoro sono

IN PUNTI • È necessario innalzare il livello di conoscenza e consapevolezza pratica in materia salute del lavoro. • Emerge il bisogno di diffondere nuove pratiche per la gestione del rischio, in grado di supportare le aziende partendo dalle soluzioni organizzative. • Servono programmi d’azione tesi a ridurre le patologie più diffuse. • Le norme tecniche elaborate daglienti competenti (ISO/CEN sono spesso generiche e con scarsiriferimenti puntuali). Servono supporti operativi per el aziende diversificati per settori e per specifiche mansioni.

intervenuti in primis i decreti legislativi n. 151 e n. 149 del 14 settembre 2015, attuativi del Jobs Act, che hanno inciso positivamente sulla pratica attuazione del Testo Unico attraverso previsioni che alleggeriscono gli adempimenti in tema di certificazione sanitaria, denuncia e abolizione del Registro infortuni. Il D.Lgs. 149/2015, al fine di razionalizzare e semplificare l’attività di vigilanza in materia di lavoro e legislazione sociale, ha istituito l’Ispettorato Nazionale del Lavoro (INL). Modifiche, anche in termini di semplificazione, sono state apportate al D.Lgs. 81/2008 da una serie di norme tecniche, tra queste: il Regolamento (UE) 2016/425 sui DPI; il D.Lgs. 39 del 15 febbraio 2016, attuativo della direttiva 2014/27/UE in materia di agenti chimici; il DM del 12 luglio 2016 che ne ha modificato gli allegati 3A e 3B del Testo Unico in materia di Cartella sanitaria e di rischio; il D.Lgs. 159/2016 attuativo della direttiva 2013/35/UE sulle

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