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B uon compleanno, Fondazione Veronesi: 20 anni di ricerca d’eccellenza

Dal 2003 finanziamo la ricerca contro il cancro e le malattie croniche.

Grazie a chi è stato al nostro fianco.

Oggi celebriamo il passato guardando al futuro per il progresso della scienza

di Daniele Banfi

“La scienza è lo strumento più potente di cui l’umanità dispone per migliorare la qualità e la prospettiva di vita delle persone”. Questa frase, pronunciata da Umberto Ve- ronesi, riassume ciò che è l’operato di Fondazione e il perché della sua nascita. Quest’anno, il 2023, celebriamo i 20 anni di attività. Ecco le 10 principali tappe della nostra storia.

Il sostegno alla ricerca è il cuore delle attività di Fondazione Umberto Veronesi

Senza ricerca non c’è futuro. Dal 2003, con numeri sempre crescenti, finanziamo ricercatori attivi nei campi dell’oncologia, cardiologia e neuroscienze, nutrigenomica e prevenzione delle malattie.

In questi 20 anni abbiamo sostenuto quasi 2.200 ricercatori, 12 protocolli di cura e oltre 140 progetti di ricerca per un investimento totale di oltre 71 milioni di euro.

Il valore della ricerca

Negli ultimi undici anni, tra il 2009 e il 2020, i ricercatori sostenuti da Fondazione Umberto Veronesi hanno prodotto: 1.516 pubblicazioni su riviste scientifiche internazionali peer-reviewed, di cui 1.423 con impact factor disponibile; 1.221 sono articoli originali di cui il 91,1% sono stati a loro volta citati in altri articoli e ricerche, per un impact factor medio di 6,79, un dato ampiamente superiore a quello della media italiana degli Irccs (4,36)

In occasione del ventesimo anniversario Fondazione nel 2023 ha deciso di creare 3 grandi piattaforme dedicate a “prevenzione”, “cura” e “diagnosi precoce”. Partendo da questi concetti svilupperà progetti pluriennali in collaborazione con importanti centri di ricerca

Prevenzione

Una buona quota di casi di tumore e malattie cardiovascolari potrebbe essere prevenuta attraverso gli stili di vita. La sana alimentazione, insieme al movimento, rappresenta uno dei fattori principali in grado di ridurre considerevolmente il rischio di sviluppare queste patologie.

C’è però ancora molto da scoprire sul legame tra alimentazione e malattia. Per questa ragione la Fondazione e Irccs Neuromed di Pozzilli (Is) hanno dato vita al Progetto “UMBERTO” (verso Una rinnovata epideMiologia nutrizionale e Biologica pEr la salvaguaRdia della saluTe e la prevenziOne dei tumori).

Il progetto si avvale di una piattaforma informatica, una biobanca e una banca dati per approfondire il rapporto tra alimentazione e tumori, con un focus particolare sulla dieta mediterranea.

Cura

La leucemia mieloide acuta rappresenta il 20% dei casi di leucemia acuta osservati in età pediatrica. Le cure e l’evoluzione della malattia di- pendono molto dalle caratteristiche molecolari del tumore. Per individuarle esistono diverse metodiche che hanno però limiti oggettivi. Per superarli sono da poco disponibili tecniche di sequenziamento di nuova generazione (next generation sequencing, Ngs). Partendo da questo presupposto è nata “Palm Research Project”, la Rete italiana finanziata da Fondazione Veronesi e coordinata dall’Irccs Bambino Gesù per la ricerca di nuove terapie e metodiche diagnostiche per la leucemia mieloide acuta. Fra gli impegni del network, la prima sperimentazione clinica in Europa della terapia genica con cellule Car-Nk. Il progetto di ricerca, sostenuto con oltre 3 milioni di euro, durerà 5 anni.

Diagnosi precoce

Nella cura dei tumori prima si arriva alla diagnosi e maggiori sono le probabilità di successo. Arrivare a scoprire la malattia ancor prima che dia sintomi è il principale obbiettivo delle diverse tecniche di indagine diagnostica.

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