I MAI VISTI - Rovigo, Pinacoteca di Palazzo Roverella, 19 ott 2013 - 12 genn 2014

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PALAZZO ROVERELLA

I MAI VISTI

DAL ’400 AL ’900, L’ARTE RACCONTATA ATTRAVERSO CAPOLAVORI INEDITI Rovigo, 19 ottobre 2013 - 12 gennaio 2014

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Veduta di Palazzo Roverella

PALAZZO ROVERELLA

PALAZZO ROVERELLA Nel 1474 l’anziano e potente cardinale Bartolomeo Roverella promosse la costruzione di un maestoso palazzo nella piazza Maggiore di Rovigo che, per la sua mole imponente, doveva testimoniare il grande prestigio raggiunto dalla famiglia dei Roverella stabilitasi a Ferrara, ma originaria di una località omonima posta tra Rovigo e Lendinara. Rimane purtroppo sconosciuto il nome dell’architetto che progettò il palazzo, anche se è possibile ipotizzare che non fu estraneo il ferrarese Biagio Rossetti. L’improvvisa morte nel 1477 del committente determinò l’interruzione dei lavori di costruzione. Fin dal tardo Cinquecento l’uso improprio di questo edificio contribuì a moltiplicare nei secoli gli interventi di ristrutturazione 2

interna, accelerandone il degrado. Alla fine della seconda guerra mondiale ebbe inizio il restauro della facciata, che percorsa da tre ordini di aperture di varia forma e misura posate su robuste colonne marmoree, si presenta particolarmente armoniosa, grazie anche al gioco cromatico creato dal rosso del mattone e dal bianco dei marmi. I lavori di ristrutturazione, iniziati nel 2000 con finanziamenti del Comune di Rovigo e della Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo, hanno portato alla riqualificazione di questo storico palazzo, attuale sede della Pinacoteca dell’Accademia dei Concordi e del Seminario Vescovile di Rovigo e di mostre temporanee.


foto: Ludovico Guglielmo

PALAZZO ROVERELLA

Palazzo Roverella dal 2006 è anche sede di mostre temporanee.

Alcune delle mostre organizzate a Palazzo Roverella 3


Jacopo Negretti detto Palma il vecchio, Madonna col Bambino tra San Gerolamo e Sant’Elena, tempera su tavola

LA PINACOTECA La collezione di dipinti dal XV al XVIII secolo della Pinacoteca dell’Accademia dei Concordi, è frutto della passione per la pittura di alcune nobili famiglie rodigine che nell’Ottocento donarono le loro quadrerie al prestigioso istituto rinascimentale, testimoniando un mecenatismo culturale che ci consente ancora oggi di godere di una rassegna di dipinti, prevalentemente di scuola veneta ed emiliana, che offre un panorama quasi da manuale d’arte di storia dell’arte. Nelle sale dello splendido edificio quattrocentesco il visitatore può infatti ammirare, in un percorso cronologico e tematico, i capolavori dei secoli d’oro della pittura veneziana che comprendono 4

tavole di Giovanni Bellini, dipinti di Tintoretto, Girolamo Forabosco, Pietro Bellotti, Giambattista Pittoni, Rosalba Carriera, Alessandro Longhi, Giambattista Piazzetta e Giambattista Tiepolo e testimonianze pittoriche di grandi artisti della corte estense quali Dosso e Battista Dossi, Girolamo da Carpi e Scarsellino. Il percorso espositivo è ulteriormente arricchito da una selezione di opere che, appartenenti alla collezione del Seminario Vescovile di Rovigo, dal 1982 completano il ricco patrimonio della Pinacoteca accademica con dipinti di Bernardo Strozzi, Luca Giordano, Pietro Longhi, Giambattista Piazzetta, Fra’ Galgario; trattasi di opere dai soggetti sacri e


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Gerolamo Forabosco, Giuseppe e la moglie di Putifarre, olio su tela

profani, provenienti da chiese e da nobili palazzi, espressione culturale del territorio polesano che, stretto tra il Veneto e l’Emilia, e i fiumi Po e Adige, nei secoli si è posto quasi come ponte tra due scuole pittoriche, quella veneziana e quella ferrarese.

IL GOTICO Il percorso espositivo inizia con alcuni preziosi dipinti testimoni del gotico veneziano: una Incoronazione della Vergine di Niccolò di Pietro, opera cardine tra l’eredità bizantina di Venezia e le suggestioni nordiche provenienti

dall’entroterra, oltre a una pregiata tavola raffigurante Santa Lucia e le storie della sua vita di Quirizio da Murano, intrisa del nuovo linguaggio artistico portato in laguna dai Vivarini e dal giovane Bellini. Di grande interesse artistico anche uno splendido polittico quattrocentesco in terracotta policroma raffigurante la Vergine con il Bambino e Santi, che, proveniente dalla Parrocchia di Raccano di Polesella, è attribuito al toscano Michele da Firenze, attivo nel ducato estense e in Polesine tra il 1444 ed il 1447.

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Sebastiano Mazzoni, Morte di Cleopatra, olio su tela

Giovanni Bellini, Madonna col Bambino, tempera su tavola

IL QUATTROCENTO Nella seconda sala due capolavori di Giovanni Bellini, una Madonna con il Bambino, dai riflessi ancora mantegneschi e un Cristo portacroce di atmosfera giorgionesca con accanto una interessante selezione di tavole di ‘belliniani’ che si formarono alla bottega del maestro, diffondendone lo stile e i soggetti di maggior successo. IL CINQUECENTO Nella terza sala si trovano i grandi maestri della scuola veneta del Cinquecento; Palma il Vecchio è presente con più 6

opere tra cui una Sacra Conversazione, precisamente una Madonna con il Bambino tra San Gerolamo e Sant’Elena, che si distingue per il vivace cromatismo e per la bellezza florida e pacata delle figure femminili. IL SEICENTO Il percorso procede con i grandi pittori del Seicento: Sebastiano Mazzoni, Girolamo Forabosco, Pietro Vecchia, Pietro Bellotti, Luca Giordano, Bernardo Strozzi, presenti con scene mitologiche e bibliche, rese con estrema sensualità e con una libertà compositiva moderna.


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Giambattista Tiepolo, Ritratto di Antonio Riccobono, olio su tela

Jan Gossaert detto il Mabuse, Vanitas, tempera su tavola

LA SALA DEI RITRATTI ACCADEMICI

I FIAMMINGHI

Questa sala riunisce una straordinaria serie di ritratti di personaggi illustri di Rovigo e di protettori dell’Accademia dei Concordi. Commissionati dagli ‘accademici’ ai più importanti pittori del Settecento veneziano, tra i quali spicca quello raffigurante il celebre umanista rodigino Antonio Riccobono di Giambattista Tiepolo, che l’artista rappresenta come una figura palpitante, vitale e moderna senza trascurare la tradizione ritrattistica veneta per la presenza di elementi pittorici suggeriti da Tiziano e da Veronese.

Fa parte della collezione delle opere fiamminghe e olandesi, un tempo appartenute al nobile conte Casilini di Rovigo, una rara Vanitas di Jan Gossaert, artista fiammingo noto come Mabuse che, dopo un breve soggiorno a Roma tra il 1508 e il 1509, divenne l’artista prediletto di Filippo di Borgogna. Nonostante le piccole dimensioni, il dipinto è di altissima qualità per la sensuale raffigurazione allegorica femminile, forse una rielaborazione di una antica Venere romana.

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IL DIORAMA DI GIOVANNI BIASIN Esposto per la prima volta al pubblico dopo un lungo e accurato restauro, lo straordinario diorama di ben ventitrè metri realizzato dal pittore di origine veneziana Giovanni Biasin: si tratta di una veduta ‘panoramica’ del bacino di Venezia dai Giardini di Sant’Elena alla Giudecca realizzato a tempera su carta e risalente alla seconda metà dell’Ottocento.

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Giovanni Biasin, Veduta di Venezia (particolare)

Giovanni Biasin, Una spettacolare veduta di Venezia (particolare)

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IL NOVECENTO

Leone Minassian Grande ghirigoro ritmico I° (1971), olio su tela

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Il percorso espositivo si conclude con un approfondimento del moderno sentimento della luce, dello spazio e della forma attraverso una rappresentativa rassegna dei piĂš importanti artisti italiani della seconda metĂ del Novecento, tra i quali: Veronesi, Munari, Accardi, Dorazio, Del Pezzo, Turcato, Minassian, Santomaso, Perilli, Castellani, Fioroni, Nigro, Scialoja e Biasi.


Carla Accardi Neroazzurro (1989), tempera su carta

Achille Perilli Spostamento graduale verso il vuoto (1985), acrilico su tela Â

Toti Scialoja Senza Titolo (1995), vinavil su cotone 11


www.palazzoroverella.com

In copertina: Giovanni Biasin, Veduta di Venezia (particolare)

Palazzo Roverella - Rovigo, Via Laurenti 8/10 Feriali: 9.00-19.00. Sabato: 9.00-20.00. Festivi: 9.00-20.00. Chiuso i lunedĂŹ non festivi. BIGLIETTI Intero: 3 euro Ridotto: 1 euro (over 65, studenti universitari, insegnanti con documento, categorie convenzionate) Gratuito: (fino a 5 anni, portatori di handicap con 1 accompagnatore, giornalisti con tesserino, militari in divisa) Scuole: ingresso 1 euro a studente e gratuito per 2 accompagnatori Servizi in mostra: accesso per disabili.

Comune di Rovigo

Info e prenotazioni: Palazzo Roverella Tel. 0425.460093 Da lunedĂŹ a venerdĂŹ: 9.30-18.30

Accademia dei Concordi 12

Sabato: 9.30-13.30 info@palazzoroverella.com


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