Nakis Panayotidis

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nakis panayotidis ivresse rĂŞvĂŠe



nakis panayotidis ivresse rĂŞvĂŠe



nakis panayotidis ivresse rêvée

commissaire d’exposition / a cura di / curator Bruno Corà


en couverture / in copertina / on the cover La luce fuggitiva della memoria, 2010

projet d’édition / progetto editoriale / editorial project Forma Edizioni srl, Poggibonsi (SI) redazione@formaedizioni.it www.formaedizioni.it crédits photographiques / crediti fotografici / photo credits Franz Schwendimann Agnés Panayotidis (p. 25) traductions / traduzioni / translation Frédérique Borde Jorunn Monrad photolithographie et imprimerie / fotolitografia e stampa / photolithography and printer Forma Edizioni srl, Poggibonsi (SI)

©2009 Forma Edizioni srl, Poggibonsi (SI) aucune partie de ce catalogue ne peut être reproduite ou transmise sous aucune forme et avec aucun moyen électronique, mécanique ou autre sans l’authorisation écrite des propriétaires des droits et de l’éditeur / nessuna parte di questo libro può essere riprodotta o trasmessa in qualsiasi forma o con qualsiasi mezzo elettronico, meccanico o altro senza l’autorizzazione scritta dei proprietari dei diritti e dell’editore / all rights reserved, no part of this publication may be reproduced in any form or by any means without the prior permission in writing of the publisher première édition : juin 2009 prima edizione: giugno 2009 first edition: june 2009


ivresse rêvée Paris, Tornabuoni Art 16, avenue Matignon 10 Juin / 24 Juillet 2010

commissaire d’exposition / a cura di / curator Bruno Corà projet / ideazione / project Michele Casamonti Gaïa Donzet organisation / organizzazione / organization Tornabuoni Art, Paris catalogue / catalogo / catalogue Forma Edizioni relations avec la presse / comunicazione e ufficio stampa / communications and press office Massimiliano Simonetta remerciements à / ringraziamenti a / we woud like to thank Daria Manganelli Francesca Piccolboni


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L’atelier de Nakis Panayotidis, Berne, 2010; oeuvres avec néon: Kabul, Corpoopera, Luce sopra il buio L’atelier di Nakis Panayotidis, Berna, 2010; opere con neon: Kabul, Corpo-opera, Luce sopra il buio Nakis Panayotidis’ studio, Bern, 2010; works with neon: Kabul, Corpo-opera, Luce sopra il buio

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nakis panayotidis: apologues du sens de la liberté

préambule : résistance et protection Comment déterminer la longueur d’onde pour transmettre aujourd’hui un message artistique sans qu’il subisse l’interférence massive de l’énorme quantité de communication qui est diffusée ? L’œuvre d’art est comme une capsule spatiale qui doit, dans son orbite, éviter une tempête de météorites qui pourraient traverser sa route et la briser en mille morceaux. Lorsqu’il la conçoit et la réalise, l’artiste de notre temps, doit, parmi d’autres exigences à satisfaire, relatives à sa quidditas et à son intégrité éthique, se poser le problème de la manière dont il peut la distinguer et l’immuniser contre les simulacres, les contrefaçons, les inauthenticités. Pareil processus inapparent traverse tout le métabolisme imaginaire de la création d’un artiste, sans donner à voir aucun des innombrables check auxquels la pensée créatrice répond jusqu’à la définition formelle de l’œuvre. C’est une auto-interrogation muette – à laquelle tout artiste authentique se soumet – dont il ne restera aucune trace d’informé à la fin, si ce n’est le résultat de la forme obtenue avec l’œuvre. Par ailleurs, on le sait, il existe plus d’une seule condition qui soit adaptée pour que l’œuvre se manifeste. Elle peut avoir lieu prodigieusement, soit dans une conscience contemplative ou extatique, soit dans un esprit logique et analytique. C’est une conviction diffusée parmi quelques artistes que l’œuvre survient en eux sans aucun effort, comme un “don” inexplicable dans un état “vacancier“ de la volonté et surtout dans cette condition de disponibilité qui, de Breton à Boetti, a été désirée en tant qu’état idéal pour les “coïncidences heureuses”. Mais il est plus fréquent encore de parvenir à la réalisation de l’œuvre grâce à un travail méthodique, une construction solide, une application de dispositifs et de techniques en mesure de garantir un résultat linguistique original et surtout efficace pour communiquer des contenus qu’il serait impossible de révéler autrement. Et puis que dire de ceux qui, enfin, sont visités par la muse comme des “miraculés”, en d’autres termes, désarmés et effrayés devant l’épiphanie mystérieuse ?! De la peinture de Rousseau, le “douanier”, qui ne peut assurément être définie “naïve” puisqu’elle a une consistance magistrale, à celle de Van Gogh, pleine d’un sentiment existentiel religieux archaïque, les cas sont nombreux où l’artiste ne met en jeu, avec le pathos, qu’une extraordinaire “innocence” ou, au contraire, une anxiété à la limite de la fureur. Dans tous les cas, l’auteur, comme un père précautionneux avec sa créature, protège l’œuvre d’art de tout danger pour lui garantir la vie la plus longue possible et la plus libre de malentendus, de mauvaises interprétations ou, même, d’instrumentalisations inopportunes. 10


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nakis panayotidis: apologhi del senso di libertà

premessa: resistenza e salvaguardia Come individuare la lunghezza d’onda sulla quale trasmette-

magistrale, a quella di Van Gogh, piena di arcaico sentimento

re oggi un messaggio artistico che non subisca la massiccia

religioso esistenziale, sono numerosi i casi in cui, assieme al

interferenza dell’enorme quantità di comunicazione che viene

pathos, l’artista mette in gioco solo una straordinaria “innocen-

diffusa? L’opera d’arte è come una capsula spaziale che nella

za” o, al contrario, un’ansia ai limiti del furore. In tutti i casi

sua orbita deve evitare una tempesta di meteoriti che potreb-

l’autore, come un genitore premuroso con la sua creatura, pro-

bero attraversare la sua rotta e mandare il veicolo in frantumi.

tegge l’opera da ogni insidia per garantirle una vita più lunga

L’artista di questo tempo, nel concepirla e realizzarla, tra le

possibile e più libera da fraintendimenti, cattive interpretazioni

altre esigenze da soddisfare relative alla sua quidditas e alla

o, addirittura, inopportune strumentalizzazioni.

sua integrità etica, deve porsi il problema di come distinguerla

In tale dilemma si dibattono tuttora numerosi artisti del tutto

e immunizzarla da simulacri, contraffazioni e inautenticità.

consapevoli dei rischi di devitalizzazione a cui la propria opera

Tale processo inapparente attraversa l’intero metabolismo

può esser sottoposta, assediata da ogni parte da altri messag-

immaginario della creazione di un artista, senza evidenziare

gi di valenza mistificante che ne assumono – come mai prima

alcuno degli innumerevoli check a cui il pensiero formatore

d’oggi nella storia – talvolta gli stessi elementi semantici, tal-

risponde fino alla definizione formale dell’opera. È una muta

volta in tutto o in parte l’aspetto o variazioni impercettibili del-

autointerrogazione – a cui ogni autentico artista si sottopone

la forma, di fatto modificazioni del tutto inevitabili e che non

– di cui non resterà alla fine alcuna traccia d’istruttoria se non

si possono né impedire né contrastare e che soverchiano, per

l’esito della forma raggiunta con l’opera.

quantità e virulenza di segnale opposto o elusivo, i contenuti

Peraltro, è noto che non esiste una sola condizione idonea per-

che l’opera d’arte reca in sé. Una vera e propria lotta di “re-

ché l’opera d’arte si manifesti. Essa può avere luogo prodigio-

sistenza” e di sottrazione del proprio lavoro da tali processi

samente sia presso una coscienza contemplativa o estatica, sia

di svuotamento e di vanificazione viene sostenuto di giorno in

presso una mente logica e analitica. È convinzione diffusa tra

giorno da quegli artisti che intendono seguitare a elaborare le

alcuni artisti che l’opera sopravvenga in loro senza alcuno sfor-

proprie opere munendole di quei requisiti che le regole dell’ar-

zo, come “dono” inspiegabile in uno stato “vacanziero” della

te impongono e che, soprattutto, una irriducibile tensione eti-

volontà e soprattutto in quella condizione di disponibilità che da

ca ed estetica detta loro. Quelle identità paiono appartenere a

Breton a Boetti è stata auspicata quale stato ideale per “felici

un ceppo antropologico in lotta contro legioni di avversità alla

coincidenze”. Ma è più frequente anche giungere al consegui-

stregua delle iconografie dei santi sottoposti alle tentazioni!

mento dell’opera mediante un lavoro metodico, una costruzione solida, una messa in atto di dispositivi e tecniche in grado di garantire un esito linguistico originale e soprattutto efficace per comunicare contenuti altrimenti impossibili da rivelare. E poi che dire di quanti, infine, sono visitati dalla musa come “miracolati”, cioè inermi e sgomenti di fronte all’arcana epifania?! Dalla pittura di Rousseau, il “doganiere”, che non può essere definita certamente naîf, poiché ha una consistenza 24


Niente altro che luce, 2008 cm 160x50x42, livre, paraffine, plomb, lampes halogènes Niente altro che luce, 2008 cm 160x50x42, libro, paraffina, piombo, lampade alogene Niente altro che luce, 2008 cm 160x50x42, book, paraffin, lead, halogen lamps

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Ĺ“uvres / opere / works

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costretto a indicarvi 2008 fusain et pastel sur toile rĂŠtroĂŠclairĂŠe / carboncino e pastello su tela retroilluminata / charcoal and pastel on backlit canvas cm 112x85x6

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orizzonte possibile I 2007 toile, nĂŠon, plomb / tela, neon, piombo / canvas, neon, lead cm 130x170

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costretto a cercarvi 2008 fusain et pastel sur toile / carboncino e pastello su tela / charcoal and pastel on canvas cm 112x85x6

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omicidio 2007 nĂŠon peint, aluminium / neon dipinto, alluminio / painted neon, aluminium 23x140x10

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l’acuto sguardo della memoria 2009 fusain, pastel, nÊon peint, plomb, aluminium / carboncino, pastello, neon dipinto, piombo, alluminio / charcoal, pastel, painted neon, lead, aluminium cm 45x50x5

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pensato oltre 2009 fusain et pastel sur toile rĂŠtroĂŠclairĂŠe / carboncino e pastello su tela retroilluminata / charcoal and pastel on backlit canvas cm 125x170

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lo sguardo fuggitivo del poeta 2010 fusain et pastel sur toile rétroéclairée / carboncino e pastello su tela retroilluminata / charcoal and pastel on backlit canvas cm 85x112x6

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luce sopra il buio 2008-2009 nĂŠon, bandage, hache, toile / neon, bandage, ascia, tela / neon, bandage, axe, canvas cm 150x120

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kabul 2010 nĂŠon peint sur papier goudronnĂŠ / neon dipinto su carta catramata / painted neon on tarred paper cm 40x60

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corpo-opera 2010 chemise, nĂŠon, hache, toile / camicia, neon, ascia, tela / shirt, neon, axe, canvas cm 150x120

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L’atelier de Nakis Panayotidis, Berne, 2010 L’atelier di Nakis Panayotidis, Berna, 2010 Nakis Panayotidis’ studio, Bern, 2010

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annexes / apparati / appendices

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biographie

biografia

biography

1947 né à Athènes 1966 commence les étu-

1947 nato ad Atene 1966 inizia gli studi in ar-

1947 born in Athens 1966 begins study of ar-

des en architecture à Turin 1967 perd l’intérêt

chitettura a Torino 1967 perde l’interesse per

chitecture in Turin 1967 loses interest in ar-

pour l’architecture et se tourne vers les beaux

l’architettura e cambia per le belle arti e tea-

chitecture and changes to fine arts and the-

arts et théâtre/cinéma à Rome 1968 retourne

tro/cinema a Roma 1968 ritorna a Torino 1970

atre/cinema in Rome 1968 returns to Turin

à Turin 1970 première exposition de groupe

prima mostra di gruppo 1971 incontra Agnes

1970 first group exhibition 1971 meets Agnes

1971 rencontre Agnes Häussler 1973 épouse

Häussler 1973 sposa Agnes Häussler, ora vive

Häussler 1973 Marries Agnes Häussler, now

Agnes Häussler, maintenant vit et travaille à

e lavora a Berna 1974 prima mostra individua-

lives and works in Berne 1974 first solo exhi-

Berne 1974 première exposition individuelle

le 1975 nascita della figlia Anastasia Artemis

bition 1975 birth of daughter Anastasia Ar-

1975 naissance de la fille Anastasia Artemis

1977 soggiorno di lavoro al Centro internazio-

temis 1977 working residence at the Centro

1977 séjour de travail au Centro internazio-

nale di sperimentazioni artistiche a Boissano

internazionale di sperimentazioni artistiche

nale di sperimentazioni artistiche à Boissano

insieme a Maurizio Mocchetti e Marisa e Mario

in Boissano together with Maurizio Mocchetti

avec Maurizio Mocchetti et Marisa et Mario

Merz 1980 frequenti visite in Grecia, compra

and Marisa and Mario Merz 1980 frequent vi-

Merz 1980 visites fréquentes en Grèce, achète

una casa sull’isola di Serifo 1985 primi quadri

sits to Greece, buys a house on the island of

une maison sur l’île de Sérifos 1985 premiers

di catrame e cartone catramato con paglia e

Serifos 1985 first tar and roofing felt pictures

tableaux de goudron et carton goudronné avec

pietre (Goya) 1987 installazione La punta della

with straw and stones (Goya) 1987 installation

de la paille et des pierres (Goya) 1987 instal-

sapienza si rivolge contro il sapiente (Nietzsche)

The edge of wisdom is turned against the wise

lation La pointe de la sagesse se retourne contre

1989 prime installazioni a parete con pannelli

man (Nietzsche) 1989 first wall installations

le sage (Nietzsche) 1989 premières installa-

di lettere e fotografie di mine di ferro dismes-

with word panels and photographs of closed-

tions sur paroi avec des panneaux de lettres

se a Serifo, installazioni luminose 1991 oltre

down iron ore mines on Serifos, light installa-

e des photographies de mines de fer abandon-

ai suoi pannelli di lettere in asfalto, Panayo-

tions 1991 besides his word panels in asphalt,

nées à Sérifos, installations lumineuses 1991

tidis ora produce anche pannelli di lettere in

Panayotidis now also produces word panels in

outre ses panneaux de lettres en asphalte,

lamina di piombo 1993 alle sue mnemografie

lead sheet 1993 his mnemographs of the clo-

Panayotidis produit maintenant aussi des

della mina di ferro dismessa seguono quelle

sed-down iron ore mine are now followed by

panneaux de lettres en tôle de plomb 1993 ses

di una fabbrica di acciaio dismessa a Eleusi

those of a disused steel plant in Eleusis 1994

mnemographies de la mine de fer abandon-

1994 prima mostra in un museo al Kunstmu-

first museum exhibition at the Kunstmuseum,

née sont suivies par celles d’une usine d’acier

seum, Berna.

Berne.

abandonnée à Eleusis 1994 première exposition auprès d’un musée au Kunstmuseum de Berne.

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