index | sommario
Arnaldo Pomodoro: The epic of a traveller in the labyrinths of form 7 Arnaldo Pomodoro: Epica di un viaggiatore nei dedali della forma 29 Bruno CorĂ
works | opere 43 Plates, Chronicles and Papyruses | Tavole, Cronache e Papiri
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Spheres | Sfere
63
Discs | Dischi
73
The Spiral Tower and its unravelling | La Torre a Spirale e il suo svolgimento
83
Pyramids and Wedges | Piramidi e Cunei
91
Doors | Porte
99
Columns | Colonne
107
Writing | La scrittura
121
Seashores and Cuttlebones | Rive dei mari e Ossi di seppia
131
Small works | Opere piccole
149
works around the world | opere nel mondo
169
appendices | apparati 179 biography 181 nota biografica
185
main group exhibitions | principali mostre collettive
190
main solo exhibitions | principali mostre personali
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bibliography | bibliografia 196 filmography | filmografia 208 references on the theatrical work | cenni sul lavoro teatrale 209 Ingresso nel labirinto, 1995-2011, environment in bronze, brass, coloured and patinated fiberglass, 170 sq. m circa, max height 149 â…? in, detail of the entrance, via Solari 35, Milan
works summary | schede delle opere
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Ingresso nel labirinto, 1995-2011, environment in bronzo, rame, fiberglass colorato e patinato, 170 mq circa con altezza massima di 3.80 m, particolare del portale di entrata, via Solari 35, Milano
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Arnaldo Pomodoro: The epic of a traveller in the labyrinths of form* Bruno Corà
Introduction * This essay was published in the exhibition catalogue Arnaldo Pomodoro in the occasion of the solo show held at the gallery Tornabuoni Art in Paris in 2011.
Evoking the poetic motif of the traveller, an identity open to possible experiences and encounters with imponderable revelations, the work of Arnaldo Pomodoro returns to Paris, full of promise as always. Back in the French capital, Pomodoro has chosen to present La colonna del viaggiatore from 1960, a sculpture emblematic of his artistic research. The exhibition is an opportunity to see over forty works that, in many different ways, are part of the Italian sculptor’s historical repertoire. This show allows us to ascertain two aspects of the work of this indisputable master, who has remained at the forefront of artistic production for more than sixty years – his truly original declension of the fundamental aspects of his own work, of the articulation of the shapes he has conceived and realised, as well as of the role played by Pomodoro’s work and research on the Italian and international cultural scene. Observing the most vigorous tension that still drives Pomodoro, sincerely moves the scholar, as does the artist’s confrontation of fundamental issues such as human existence, time, the path to follow (the exhibition includes the Continuum series, the extraordinary ‘traces’ of his Labirinto from 2010), originality, Man’s signs and the conflicts of history, of architecture, but also the forces of nature and of profundity. Following important public commissions such as Grande Portale Marco Polo (1988-2008), exhibited in Shanghai – a monumental piece that was originally presented in Milan within the context Pomodoro’s Great Works show in 2009 – and the installation of the large Arco in the city of Tivoli in 2007, the exhibition installed in the rooms of the Tornabuoni Gallery, who have also exhibited the close associates of Pomodoro, Fontana and Boetti, represents Pomodoro’s fitting continuation along the path traced by the best Italian art of the 20th and 21st centuries.
Spheres
Arnaldo Pomodoro with Bruno Corà in front of the Grande Portale Marco Polo, Milan, 2008 Arnaldo Pomodoro con Bruno Corà di fronte al Grande Portale Marco Polo, Milano, 2008
It is surprising, to say the least, to have to recognise that the work of an artist may bloom again, enjoying a thousand springs. In other words, that the work may return, when you least expect it, to justifiably play a salient and emblematic role within a given context. How can we explain this? To what principle may we ascribe this self-generative power? If we try to answer these queries, we enter a domain that rather than suggesting answers, continues to pose new questions. But there is a point to which everything seems retraceable, that almost seems capable of justifying both all the queries and their profound origin. This nucleus can be identified as a possible archetypal entity, intuitively put into play by the artist in a certain form. In the case of Arnaldo Pomodoro, the ultimate impact of every further elaboration may be considered to have originated with the attainment of a fundamental principle of undermining of the integrity of form. When a young Pomodoro, still under the combined influence of the orthodoxy of the Brancusian form but already very shaken by Fontana’s subversive Concetti spaziali – his Buchi (1949) and Tagli (1958-59) – courageously decided to deconstruct the ultimate emblem of integrity, the surface of the Colonna (1960), and to venture into three dimensionality with Sfera n. 1 (1963), it was evident that, along with the intangible dimension of the archetypes of stasis and absolute rotundity, he had also untapped an inexhaustible linguistic source which allowed a glimpse of the crack, of the fragmented surface; in short, a metaphoric principle of dramatic deconstruction of form. Pomodoro’s Sfera n. 1 represented a three-dimensional visualisation, frozen in time, of an explosion/corruption of the integrity of a sphere which, from
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XXXII Biennale di Venezia, 1964, solo room XXXII Biennale di Venezia, 1964, sala personale
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Arnaldo Pomodoro: Epica di un viaggiatore nei dedali della forma* Bruno Corà
Premessa * Il testo è stato pubblicato in occasione della personale di Arnaldo Pomodoro svoltasi nel 2011 nella galleria Tornabuoni Art di Parigi.
Sotto l’insegna poetica del viandante, identità aperta a possibili esperienze e predisposta all’incontro con imponderabili epifanie, a Parigi torna sempre piena di promesse l’opera di Arnaldo Pomodoro. È con La colonna del viaggiatore, 1960, la scultura emblematica del suo pensiero, che Pomodoro ha voluto presentare questa rentrée parigina. Ma l’intera mostra offre la possibilità di osservare circa quaranta opere, tutte diversamente appartenenti al repertorio storico dello scultore italiano. L’evento è di quelli che consentono di compiere una doppia verifica, non certo del valore indiscusso di questo Maestro, sulla breccia da oltre sessant’anni, quanto piuttosto della declinazione davvero originale degli aspetti fondativi del suo lavoro, delle articolazioni delle forme da lui concepite e realizzate e, nondimeno, del ruolo svolto dall’opera e dall’azione di Pomodoro nel contesto culturale italiano e internazionale. Sono dunque tutte ragioni rimarchevoli per effettuare una riflessione a tutto campo sull’attività di questo protagonista indiscusso dell’arte contemporanea. Ciò infatti che muove a una sincera emozione lo studioso, è constatare come la tensione che tuttora spinge l’azione di Pomodoro sia delle più vigorose e come i motivi problematici delle sue opere affrontino l’interrogazione su aspetti cruciali, come appunto l’esistenza, il tempo, la via da percorrere (qui in mostra si incontra il Continuum, ‘tracce’ straordinarie del suo Labirinto, 2010), la primordialità, i segni dell’uomo e i conflitti della storia, l’architettura, ma anche le forze della natura e del profondo. All’indomani di importanti appuntamenti pubblici, come l’esposizione del Grande Portale Marco Polo, 1988-2008 a Shanghai, opera titanica già osservata a Milano durante la mostra delle sue “Grandi Opere” (2009) (e di cui, qui a Parigi, si può ammirare uno studio in scala), nonché della collocazione nella città di Tivoli del grande Arco, 2007 la mostra allestita a Parigi negli stessi ambienti della Galleria Tornabuoni che hanno ospitato, tra le altre, le opere di Fontana e Boetti, artisti con i quali Pomodoro ebbe un autentico sodalizio, appare come un segnale di felice continuità nel solco dell’arte italiana più qualificata del XX e XXI secolo.
Sfera
Arnaldo Pomodoro in front of his studio in via Orti, Milan, with La ruota, 1961 Arnaldo Pomodoro di fronte al suo studio di via Orti, Milano, con La ruota, 1961
È da considerare sorprendente, a dir poco, dover constatare come l’opera di un’artista possa tornare ad avere mille primavere. Come, cioè, possa in momenti imprevedibili, tornare ad assumere una valenza saliente ed emblematica in rapporto a un determinato contesto, con fondate ragioni. Come spiegare ciò? A quale suo principio attribuire questa facoltà autorigenerativa? Se si prova a rispondere a queste domande, si entra in un dominio che, anziché rendere possibili le risposte, ne apre sempre di nuove. Ma c’è un punto attorno a cui tutto sembra ricollegabile, quasi in grado di giustificare sia la quantità di quesiti, sia la loro profonda origine. Tale nucleo si può individuare come possibile entità archetipica messa intuitivamente in gioco dall’artista in una determinata forma. Nel caso di Arnaldo Pomodoro, l’impatto risolutivo di ogni ulteriore elaborazione si può ritenere abbia avuto origine e avvio nel raggiunto principio fondativo di messa in crisi dell’integrità della forma. Allorché Pomodoro, in gioventù, sotto l’influsso di un’“ascendenza combinata”, ancora impressionato dall’ortodossia della forma brancusiana ma già fortemente scosso dall’eversività dei Concetti spaziali dei “Buchi” (1949) e dei “Tagli” (1958-59) di Fontana, decise coraggiosamente la decostruzione dell’emblema sommo dell’integrità, la superficie della Colonna, 1960 e il salto nella volumetria del ‘tutto tondo’ della Sfera n. 1, 1963, fu chiaro che insieme alla dichiarata fine della dimensione intangibile
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works | opere
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Plates, Chronicles and Papyruses | Tavole, Cronache e Papiri
My first experiments on low relief were inspired by painting, by Klee and perhaps by some of Fontana’s Concetti spaziali. The Tavole (Plates) are built as sculptural pictures with symbols and intricate details that represent projects, thoughts... almost like the creation of a secret language – dense with great poetic myths and private symbols. The Cronache (Chronicles) series on the other hand are like letters addressed to some of my friends, such as the photographer Ugo Mulas and the composer Paolo Castaldi, where I seek to evoke human and cultural values and meanings. The concept of the Papiri (Papyruses), is that of a piece of paper expanding into space, taking on all the attached cultural meanings borne by narrative, thought, history, inherited experience, with the exigency of memory that nevertheless alludes to modern ways of transmitting the written word. I miei primi interventi sul bassorilievo venivano dalla pittura, da Klee, e forse da certi concetti spaziali di Fontana. Le Tavole sono costruite come quadri sculturali con segni e grovigli, che sono progetti, pensieri... quasi a voler comporre un linguaggio segreto, denso di grandi miti poetici e di simboli privati; mentre la serie delle Cronache, una sorta di lettere indirizzate ad alcuni dei miei amici, come il fotografo Ugo Mulas e il compositore Paolo Castaldi tra gli altri, vuole evocare valori e significati umani e culturali. Nei Papiri, poi, l’idea portante è quella di un foglio che si dilata ed entra nello spazio, con tutte le connesse significazioni culturali che ha in sé il racconto, il pensiero, la storia, l’esperienza da tramandare. Con l’esigenza della memoria, che allude tuttavia alle forme di moderna trasmissione della parola scritta. Arnaldo Pomodoro
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Installation view of Papiro II at Tornabuoni Arte gallery, Florence, 2015 Veduta dell’opera Papiro II alla galleria Tornabuoni Arte, Firenze, 2015
Papiro II, 1985-1986 bronze, 82 ⅝ × 43 ¼ × 21 ⅝ in bronzo, 210 × 110 × 55 cm
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Sfera con sfera, 1989-1990, bronze, Ø157 ½ in, Cortile della Pigna, Vatican Museums, Vatican City Sfera con sfera, 1989-1990, bronzo, Ø400 cm, Cortile della Pigna, Musei Vaticani, Città del Vaticano
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Disco, 1999 bronze, Ø33 ½ × 19 ¾ in bronzo, Ø85 × 50 cm
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Installation view of Triade, Forte di Belvedere, Florence, 1984 Veduta dell’opera Triade, Forte di Belvedere, Firenze, 1984
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works around the world | opere nel mondo 01. Honolulu, HI, Financial Plaza of the Pacific. Colonna intera recisa, 1969, steel, 260 × Ø70 cm; Cilindro costruito, 1969, bronze, 500 × Ø70 cm; Mole circolare, 1969, cement, 500 × Ø70 cm. Photo Webster Anderson
02. Oakland, CA, Mills College Disco, 1986 bronze, Ø220 × 80 cm Photo Gianfranco Gorgoni
03. Los Angeles, CA, Department of Water and Power Bldg. Colpo d’ala: omaggio a Boccioni, 1981-1984 bronze, 380 × 400 × 550 cm Photo Carlo Orsi
04. Dallas, TX, Frito-Lay Inc Il cercatore oscillante, 1987-1990 bronze, 950 × Ø395 cm Photo Antonia Mulas
05. Milwaukee, WI, Cathedral of St. John the Evangelist Corona radiante, 2001 wood, fiberglass and copper, Ø400 cm Photo Alberto Piovano
06. Chicago, IL, University of Chicago, The Cummings Life Science Center Grande disco, 1965-1968 bronze, Ø360 × 60 cm
07. Grand Rapids, MI, Frederik Meijer Gardens and Sculpture Park Disco in forma di rosa del deserto n.1, 1993-1994 bronze, Ø320 × 100 cm
08. Binghamton, NY, Binghamton Government Center Plaza Cono tronco, 1972 bronze and steel, 620 × Ø360 cm
09. Mountainville, NY, Storm King Art Center The Pietrarubbia Group: il fondamento, l’uso, il rapporto, 1975-76 / bronze, iron, fiberglass, marble, 280 × 530 × 360 cm. Photo Jerry L. Thompson © Storm King Art Center, Mountainville
10. Charlotte, NC, Independence Square Associates Grande disco, 1972 bronze, Ø450 cm Photo Mario Alberto Chiorino
11. Purchase, NY, The Donald M. Kendall Sculpture Garden Triade, 1979 - 3 columns: polished bronze, patinated bronze, bronze and corten,1500 × Ø150 cm each. Photo Gianfranco Gorgoni
12. New York, NY, Mount Sinai Hospital Sfera grande, 1966-1967 bronze, Ø350 cm Photo Carlo Orsi
13. New York, NY, United Nations Plaza Sfera con sfera, 1991 bronze, Ø330 cm Photo Steve Williams
14. New York, NY, St. Peter’s Church Chiodo e croce, 1983 bronze, 250 × 205 × 84 cm (nail 72 × 72 × 84 cm) Photo Ermanno Casasco
15. Mexico City, MX, Museo de Arte Contemporaneo Internacional Rufino Tamayo, Conaculta / INBA Mole circolare, 1969 patinated bronze, 500 × Ø70 cm
16. Caracas, VE, Plaza De Torre Las Mercedes Grande disco, 1972 bronze, Ø450 cm
17. São Paulo, BR, ABN AMRO REAL collection Disco del sole, 1985 bronze, Ø258 × 66 cm
18. Dublin, IE, Trinity College, University of Dublin, Berkeley Library Sfera con sfera, 1982-1983 bronze, Ø200 cm
19. Paris, FR, Place de Fontenoy, UNESCO La freccia, 1993-1995 bronze, 198 × 468 × 167 cm Photo Marco Bonisoli
20. Cologne, DE, Volkshochschule “JosefHaubrich-Hof (Neumarkt)” Grande omaggio alla civiltà tecnologica, 1960-1964 / coloured cement and bronze, 2400 × 800 cm. Photo Ugo Mulas
21. Darmstadt, DE, Posttechnisches Zentralamt Papyrus per Darmstadt, 1990 bronze, cement, corten steel, I elem. 1000 × 400 cm, II elem. 400 × 400 cm, III elem. 600 × 400 cm. Photo Thomas Eicken
22. Darmstadt, Stadtische Kunstsammlung Grande disco, 1965-1968 bronze, Ø360 × 60 cm Photo Heinz-Jurgen Kretzschmar
23. Copenaghen, DK, The Amalie Garden Forma solare per Amaliehaven, 1982-1983 bronze, 190 × 580 × 30 cm Photo Antonia Mulas
24. Copenaghen, DK, The Amalie Garden Pillari per Amaliehaven, 1982-1983 patinated bronze, 4 columns: 2 columns 900 × 80 × 80 cm, 2 columns 700 × 80 × 80 cm Photo Gianfranco Gorgoni
25/A. Turin, IT, SMAT Cuneo con frecce, 2006 bronze, 500 × 80 × 160 cm
25/B1. Milan, IT, Museo Poldi Pezzoli La battaglia, 1998-2000 Vault treated with copper stucco; sculptural elements in fiberglass covered with lamina, 14 × 400 cm. Photo Vaclav Sedy
25/B2. Milan, IT, Sede della Banca Intesa Disco in forma di rosa del deserto, 19931994 bronze, Ø320 × 100 cm
25/B3. Milan, IT, Banca Popolare di Milano Movimento, 1970-1971 bronze, 520 × Ø70 cm Photo Vaclav Sedy
25/B4. Milan, IT, Piazza Meda Grande disco, 1972 bronze, Ø450 cm Photo Francesco Radino
25/B5. Milan, IT, Università Commerciale Luigi Bocconi Colonna, 1981-1982 bronze, 500 × Ø35 cm Photo Piermario Ruggeri
25/B6. Milan, IT, Santa Giulia Sfera di San Leo, 1996-2000 bronze, Ø550 cm Photo Vaclav Sedy
25/B7. Segrate (MI), IT, Sede della Arnoldo Mondadori Editore Colonna a grandi fogli, 1972-1975 bronze and steel, 1300 × 220 × 220 cm Photo Gianfranco Gorgoni
25/C. Erbusco (BS), IT, Ingresso di Cà del Bosco Cancello solare, 1987 bronze, Ø550 cm Photo Carlo Orsi
25/D. Trento, IT, Cantine Spumante Ferrari Centenarium, 2002-2004 bronze, 585 × Ø250 cm Photo Vaclav Sedy
25/E. Modena, IT, Cimitero di San Cataldo Una battaglia: per i partigiani, 1971 bronze and steel, 400 × 360 × 360 cm Photo Gian Paolo Senni
25/F. Rimini, IT, Cimitero, sulla tomba di Federico Fellini e Giulietta Masina La grande prua: omaggio a Federico Fellini, 1993-1994 / bronze, 375 × 375 × 270 cm Photo Antonia Mulas
25/G. Pietrarubbia (PU), IT, Chiesa di San Silvestro. Sole e Altare per Pietrarubbia, 1990-1991 / Sun: gilded bronze, Ø380 cm / Altar: Carrara marble, 76 × 220 × 110 cm Photo Antonia Mulas
25/H. Pietrarubbia (PU), IT, Mercato Vecchio Obelisco, 1989-2008 bronze and corten steel, 1400 × 106 × 340 cm
25/I. Spoleto (PG), IT, Viale Trento e Trieste La Colonna del viaggiatore, 1962, I, 1962 iron , 560 × Ø60 cm Photo Ugo Mulas
25/J. Bevagna (PG), IT, Tenuta Castelbuono Carapace, 2005-2012 dome in lamellar wood, wrapped in sheets copper: Ø3000 cm / red fiberglass arrow: 1800 cm. Photo Pietro Carrieri
25/K. Terni, IT, Corso del Popolo Lancia di luce per Terni, 1984-1991 corten steel and stainless steel, 3000 cm, section, 500 × 500 × 500 cm Photo Sergio Pagliaricci
25/L. Tivoli (RM), IT, Piazza G. Garibaldi Arco per Tivoli, 2007 bronze and steel, 700 × 1400 × 200 cm Photo Nino Lo Duca
25/M1. Rome, IT, Ministero degli Affari Esteri, Piazzale della Farnesina Sfera grande, 1966-1967 bronze, Ø350 cm Photo Tommaso Lepera
25/M2. Rome, IT, Città del Vaticano, Musei Vaticani, Cortile della Pigna Sfera con sfera, 1989-1990 bronze, Ø400 cm Photo Carlo Orsi
25/M3. Rome, IT, Piazzale Pier Luigi Nervi Novecento, 2000-2002 bronze, 2100 × Ø700 cm Photo Carlo Orsi
25/N. Frascati (RM), IT, Banca d’Italia, Centro Donato Menichella Movimento in piena aria e nel profondo, 1996-1997 / bronze, 270 × 1200 × 40 cm Photo Mimmo Capone
25/O. Lacco Ameno (NA), IT, Isola d’Ischia, parco termale Negombo Arco-in-cielo, 1995 patinated terracotta, 550 × 1200 × 70 cm Photo Vaclav Sedy
25/P. Marsala (TP), IT, Simposio di Minoa Moto terreno solare, 1989-1994 cement height between 300 and 900 × 9000 cm Photo Ermanno Casasco
25/Q. Lampedusa (AG), IT, Piazza della Libertà Obelisco “Cassodoro”, 1988 bronze, 525 × 90 × 90 cm Photo Ermanno Casasco
26. Moscow, RU, Museum of Contemporary Art Disco solare, 1983-1984 bronze, Ø370 × 120 cm Photo Carlo Orsi
27. Tehran, IR, Museum of Contemporary Art Rotante primo sezionale, 1967-1975 bronze, Ø160 cm
28. Tokyo, JP, Amada Headquarters Large Wall per Amada, 1978 bronze, 400 × 1200 cm Photo Shigeo Anzai
29. Kanagawa, JP, The Hakone Open Air Museum Sfera con sfera, 1979-1980 bronze, Ø250 cm Photo Antonia Mulas
31. Brisbane, AU, Central Business District Forme del mito: Il potere (Agamennone), 1983 bronze, 280 × 260 × 260 cm La profezia (Cassandra), 1983 bronze, 280 × 250 × 100 cm L’ambizione (Clitennestra), 1983 bronze, 280 × Ø250 cm La macchina (Egisto), 1983 bronze, 280 × 200 × 100 cm 30. Canberra, AU, Campbell, CSIRO Headquarters Il grande ascolto, 1967-1968 bronze, 110 × 173 × 58 cm Photo Ugo Mulas
Arnaldo Pomodoro, 1987 Arnaldo Pomodoro, 1987
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biography
Arnaldo Pomodoro was born in Montefeltro in 1926. In 1954 he moved to Milan, where he made friends with intellectuals such as Alfonso Gatto, Leonardo Sinisgalli, Ettore Sottsass, Fernanda Pivano, and artists such as Lucio Fontana, Bruno Munari, Enrico Baj and many others. He made his first jewellery, which he showed at a number of editions of the Milan Triennale, and his first reliefs. These revealed a highly personal form of “script� within the sculpture, and were immediately noted and studied by leading art critics. In the early 1960s, he ventured into the three-dimensional, investigating the forms of geometrical solids: by eating away the surfaces and causing erosions and fractures, he shattered their perfection and revealed their interiors. In 1966, he was commissioned to make a sphere, three and a half metres in diameter, for the Expo in Montreal. Now in front of the Farnesina in Rome, it marks his shift towards monumental sculpture. This was the first of many of works that have since been put up in public places of great symbolic importance and appeal. These include squares in many cities (Milan, Copenhagen, Brisbane, Los Angeles, Darmstadt), opposite Trinity College in Dublin, at Mills College in California, in the Cortile della Pigna in the Vatican, opposite the United Nations in New York, at the Paris headquarters of UNESCO, in the PepsiCo sculpture gardens in Purchase, and in those of the Storm King Art Center in Mountainville, just outside New York City. In 1995 he set up the Fondazione Arnaldo Pomodoro, with the aim of documenting his work as an artist and, in more general terms, to promote contemporary art, with a particular focus on the work of young artists. In 2004, after years of complex planning and work, his Novecento sculpture was set up in the Piazzale Nervi in Rome. 21 metres tall and 7 metres in diameter, it was commissioned from the artist for the Jubilee to celebrate the dawn of the new millennium. He has made many environmental works, ranging from the Project for the New Cemetery of Urbino of 1973, excavated into a hill in Urbino, which was, however, never built, due to local issues and disagreements, and Moto terreno solare, a long concrete wall for Il Simposio di Minoa in Marsala, through to the Sala d’Armi for the Poldi Pezzoli Museum in Milan, Entering the Labyrinth, dedicated to the epic of Gilgamesh, which he completed in 2011, and Carapace, a wine cellar in Bevagna made for the Lunelli family and opened in June 2012. There have been some memorable anthological exhibitions, from those of the Rotonda della Besana in Milan (1974), the Forte di Belvedere in Florence (1984), and the Fortezza di San Leo (1997), through to those in the gardens of the Palais Royal in Paris (2002), in the city centre of Lugano (2004), along the walls of Paestum (2005) and, most recently, in the three castles of Frederick II in Bari, Andria and Trani (2014), and in the Piazza dei Miracoli in Pisa (2015). These have all consolidated his position as one of the most important of all contemporary artists. There have also been important travelling exhibitions in the US, including those that started from the University Art Museum in Berkeley in 1970-71 and from the Columbus Museum of Art in Ohio, in 1983-85, as well as the travelling show put on in Japan in 1994-95 by the Hakone Open-Air Museum in Kanagawa. In 2008, a retrospective exhibition with a representative selection of his monumental sculptures was put on in the spaces of his Foundation. In 2010 The Great Gate of Marco Polo, a bronze sculpture standing 12 metres tall and 10 metres across, was shown near the Italian Pavilion at the Shanghai Expo. Arnaldo Pomodoro has lectured in the art departments of American universities: Stanford University, the University of California in Berkeley, and Mills College. He founded and directed the Centro TAM, established in collaboration with the Municipality of Pietrarubbia in Montefeltro, for training young artists. In 1993 he was made an Honorary Member of the Accademia di Brera in Milan and in 1994 an Academician of the Accademia di San Luca.
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works summary | schede delle opere
scelta, exhibition catalogue, Tornabuoni Arte, Florence, 2015, p. 199.
46 Grande tavola dei segni, 1961–1962 bronze 86 ⅝ × 46 ⅞ × 11 in 220 × 119 × 28 cm (two sided copy) Edition of 1 plus 2 artist’s proofs plus 1 two sided copy
48 Cronaca 3: Ugo Mulas, 1976 bronze 39 ⅜ × 27 ½ in 100 × 70 cm edition of 3 + 1 artist’s proof
Provenance: Private collection, Florence.
Provenance: The artist’s studio, Milan.
Exhibited: Arnaldo Pomodoro: A Quarter Century, Columbus Museum of Art, Columbus, December–January 1984; Jacksonville Art Museum, Jacksonville, February– April 1984; Worcester Art Museum, Worcester, May– September 1984; Arkansas Arts Center, Little Rock, November–December 1984; Fisher Gallery, University of Southern California, Los Angeles, September– October 1985. Arte moderna e contemporanea. Antologia scelta, Tornabuoni Arte, Florence, 2015.
Exhibited: Arnaldo Pomodoro, Marlborough Gallery, New York, 1976. Espace-Lumière dans des sculptures du cubisme à aujourd’hui, Treigny Yonne, 1977. Arnaldo Pomodoro, Galleria 2RC, Milan, 1978. Arnaldo Pomodoro Impressioni, Stephen Wirtz Gallery, San Francisco, 1979. Pomodoro in Spectrum, Spectrum Center, Dallas, June-October 1983. Arnaldo Pomodoro at the Belvedere Fort, Forte di Belvedere, Florence, 1984. Arnaldo Pomodoro nei castelli di Federico II, Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea, Castello di Malcesine, Malcesine, 1987. Arnaldo Pomodoro. Le opere e i libri, Sala Serpotta, Biblioteca di via Senato, Milan, 2001. Arnaldo Pomodoro, Centro cittadino, Lugano, 2004. Arnaldo Pomodoro, Palazzo Crepadona, Belluno, 2006. Fondazione Arnaldo Pomodoro. La Collezione permanente, Milan, 2007. Arnaldo Pomodoro – Continuità e innovazione, Museo delle Sinopie, Palazzo OPA, Piazza dei Miracoli, Pisa, 2015.
Bibliography: Milano 70/70, exhibition catalogue, Milan, 1972, p. 219. Sculptures by Arnaldo Pomodoro, essays by G. Ballo, A. Boatto, G. Dorfles and S. Hunter, Gabriele Mazzotta Editore, Milan, 1974, pp. 92–93. Arnaldo Pomodoro, S. Hunter, Abbeville Press, New York, 1982, p. 92. Arnaldo Pomodoro. A quarter century, exhibition catalogue, Columbus Museum of Art, 1983, pl. 8. “Poor Pomodoro” by S. Holo in Los Angeles Times, Los Angeles, 1985 (ill.). “Pomodoro’s retrospective at USC” in Los Angeles Times, by K. McKenna, Los Angeles, 9 September 1985 (ill.). Arnaldo Pomodoro. Catalogo ragionato della scultura, F. Gualdoni, Skira, Milan, 2007, Vol. II, pp. 470– 471, no. 273. Arte moderna e contemporanea. Antologia
210
Bibliography: Arnaldo Pomodoro, exhibition catalogue, Marlborough Gallery, New York, 1976, p. 39. Espace-Lumière dans des sculptures du cubisme à aujourd’hui, Treigny Yonne, 1977, pl. 76. Pomodoro in Spectrum, exhibition catalogue,
Spectrum Center, Dallas, 1983, p. 5. Arnaldo Pomodoro at the Belvedere Fort, exhibition catalogue, essays by G. C. Argan and I. Mussa, De Luca Editore, Rome, 1984, p. 127. Arnaldo Pomodoro nei castelli di Federico II, exhibition catalogue, Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea, Castello di Malcesine, Malcesine, 1987, pl. 15. Arnaldo Pomodoro. Le opere e i libri, exhibition catalogue, essay by F. Gualdoni, Sala Serpotta, Biblioteca di via Senato, Milano, 2001, p. 79 Arnaldo Pomodoro. Opere 1960-2005, exhibition catalogue, essay by S. Parmiggiani, Skira, Milan, 2006, pp. 39-45. Arnaldo Pomodoro. Catalogo ragionato della scultura, F. Gualdoni, Skira, Milan, 2007, Vol. II, p. 593, no. 598. Fondazione Arnaldo Pomodoro. La Collezione permanente, exhibition catalogue, Milan, 2007, p. 59. Arnaldo Pomodoro – Continuità e innovazione, exhibition catalogue, Alberto Bartalini, Pisa, Museo delle Sinopie, Palazzo OPA, Piazza dei Miracoli, 2015 (ill.).
50 Cronaca 4: Paolo Castaldi, 1976 bronze 39 ⅜ × 27 ½ in 100 × 70 cm edition of 3 + 1 artist’s proof Provenance: The artist’s studio, Milan. Exhibited: Arnaldo Pomodoro, Marlborough Gallery, New York, 1976. Espace-Lumière dans des sculptures du cubisme à aujourd’hui, Treigny Yonne, 1977. Arnaldo Pomodoro, Milan, Galleria 2RC, 1978. Arnaldo Pomodoro, Stephen Wirtz Gallery, San Francisco 1979. Pomodoro in Spectrum, Spectrum Center, Dallas, June-October 1983.
Arnaldo Pomodoro at the Belvedere Fort, Forte di Belvedere, Florence, 1984. Arnaldo Pomodoro nei castelli di Federico II, Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea, Castello di Malcesine, Malcesine, 1987. Arnaldo Pomodoro. Le opere e i libri, Sala Serpotta, Biblioteca di via Senato, Milan, 2001. Arnaldo Pomodoro, Centro cittadino, Lugano, 2004 . Arnaldo Pomodoro, Palazzo Crepadona, Belluno, 2006 Fondazione Arnaldo Pomodoro. La Collezione permanente, Milan, 2007. Arnaldo Pomodoro – Continuità e innovazione, Museo delle Sinopie, Palazzo OPA, Piazza dei Miracoli, Pisa, 2015. Bibliography: Arnaldo Pomodoro, exhibition catalogue, Marlborough Gallery, New York, 1976, pp. 36-37. Espace-Lumière dans des sculptures du cubisme à aujourd’hui, exhibition catalogue, Treigny Yonne, 1977 (ill.). Arnaldo Pomodoro, exhibition catalogue, Stephen Wirtz Gallery, San Francisco, 1979, p. 18. Pomodoro in Spectrum, exhibition catalogue, Spectrum Center, Dallas, 1983, p. 5. Arnaldo Pomodoro at the Belvedere Fort, exhibition catalogue, essays by G. C. Argan and I. Mussa, De Luca Editore, Rome, 1984, p. 126. Arnaldo Pomodoro nei castelli di Federico II, exhibition catalogue, Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea, Castello di Malcesine, Malcesine, 1987, pl. 16. Arnaldo Pomodoro. Le opere e i libri, exhibition catalogue, essay by F. Gualdoni, Sala Serpotta, Biblioteca di via Senato, Milano, 2001, p. 15. Arnaldo Pomodoro. Opere 1960-2005, exhibition catalogue, essay by S. Parmiggiani, Skira, Milan, 2006, pp. 39-45. Arnaldo Pomodoro. Catalogo ragionato della scultura, F. Gualdoni, Skira, Milan, 2007, Vol. II, p. 592, no. 595. Arnaldo Pomodoro – Continuità e innovazione, exhibition catalogue,
Alberto Bartalini, Pisa, Museo delle Sinopie, Palazzo OPA, Piazza dei Miracoli, 2015 (ill.).
52 Cronaca 5: Paolo Castaldi, 1976 bronze 39 ⅜ × 27 ½ in 100 × 70 cm edition of 3 + 1 artist’s proof Provenance: The artist’s studio, Milan. Exhibited: Arnaldo Pomodoro, Marlborough Gallery, New York, 1976. Arnaldo Pomodoro, Galleria 2RC, Milan, 1978 . Arnaldo Pomodoro, Stephen Wirtz Gallery, San Francisco, 1979. Pomodoro in Spectrum, Spectrum Center, Dallas, June-October 1983. Arnaldo Pomodoro at the Belvedere Fort, Forte di Belvedere, Florence, 1984. Arnaldo Pomodoro. Le opere e i libri, Sala Serpotta, Biblioteca di via Senato, Milan, 2001. Arnaldo Pomodoro, Centro cittadino, Lugano, 2004. Arnaldo Pomodoro, Belluno, Palazzo Crepadona, 2006. Fondazione Arnaldo Pomodoro. La Collezione permanente, Milan, 2007. Arnaldo Pomodoro – Continuità e innovazione, Museo delle Sinopie, Palazzo OPA, Piazza dei Miracoli, Pisa, 2015. Bibliography: Arnaldo Pomodoro, exhibition catalogue, Marlborough Gallery, New York, 1976, p. 37. Arnaldo Pomodoro, exhibition catalogue, Stephen Wirtz Gallery, San Francisco, 1979, p. 19. Pomodoro in Spectrum, exhibition catalogue, Spectrum Center, Dallas, 1983, p. 5. Arnaldo Pomodoro at the Belvedere Fort, exhibition catalogue, essays by G. C. Argan and I. Mussa, De Luca Editore, Rome, 1984, p. 126.
Arnaldo Pomodoro. Le opere e i libri, exhibition catalogue, essay by F. Gualdoni, Sala Serpotta, Biblioteca di via Senato, Milano, 2001, p. 80. Arnaldo Pomodoro. Opere 1960-2005, exhibition catalogue, essay by S. Parmiggiani, Skira, Milan, 2006, pp. 39-45. Arnaldo Pomodoro. Catalogo ragionato della scultura, F. Gualdoni, Skira, Milan, 2007, Vol. II, p. 592, no. 594. Fondazione Arnaldo Pomodoro. La Collezione permanente, exhibition catalogue, Milan, 2007 (ill.). Arnaldo Pomodoro – Continuità e innovazione, exhibition catalogue, Alberto Bartalini, Pisa, Museo delle Sinopie, Palazzo OPA, Piazza dei Miracoli, 2015 (ill.).
54 Grande bassorilievo, 1980 bronze 70 ⅞ × 118 ⅛ × 5 ⅞ in 180 × 300 × 15 cm edition of 2 + 1 artist’s proof Provenance: The artist’s studio, Milan. Exhibited: Arnaldo Pomodoro, Galleria d’Arte L’Incontro, Chiari, 2010–2011. Bibliography: Arnaldo Pomodoro. Catalogo ragionato della scultura, F. Gualdoni, Skira, Milan, 2007, Vol. II, p. 615, no. 667. Arnaldo Pomodoro, exhibition catalogue, Galleria d’Arte L’Incontro, Chiari, 2010–2011, pp. 32–33.
56 Papiro I, 1985–1986 bronze 78 ¾ × 43 ¼ × 28 ¾ in 200 × 110 × 73 cm edition of 2 + 1 artist’s proof Provenance: The artist’s studio, Milan. Exhibited: Arnaldo Pomodoro. Papiri e
altre forme, Studio Marconi, Milan, April 1986. Arnaldo Pomodoro, Palazzo dei Diamanti, Sale Benvenuto Tisi, Ferrara, June–October 1987. Arnaldo Pomodoro, Palazzo del Broletto, Galleria Sorrenti, Novara, May–June 1989. Arnaldo Pomodoro 1956– 1993, The Jakone Open–Air Museum, Kanagawa, 15 January–21 March 1994; The Museum of Modern Art, Toyama, 16 April–22 May 1994; Ohara Museum of Art, Kurashiki, 31 May–3 July 1994; Otani Memorial Art Museum, Nishinomiya, 22 October–4 December 1994. Arnaldo Pomodoro, Llonja Circulo de Bellas Artes, Casal Balaguer, Palma de Maiorca, August–September 1999. Arnaldo Pomodoro, Sala d’exposicions municipal l’Almodí, Valencia, 22 May–23 June 2002; Lonja, Saragoza, 4 July–25 August 2002. Arnaldo Pomodoro, Palazzo Magnani and Palazzo dei Principi, Reggio Emilia and Correggio, 2006. Arnaldo Pomodoro, Tornabuoni Art, Paris, 2011. Arnaldo Pomodoro – Continuità e innovazione, Museo delle Sinopie, Palazzo OPA, Piazza dei Miracoli, Pisa, 2015. Bibliography: Arnaldo Pomodoro. Papiri e altre forme, Studio Marconi, Milan, April 1986 (ill.). Genesi e vicenda della forma, exhibition catalogue, essay by S. Agosti, Palazzo dei Diamanti, Sale Benvenuto Tisi, Ferrara, 1987 (ill.). “I difficili confine tra arte e design” in Auto&Design 47, by A. Perego, Turin, no. 6, IX, January–February 1988, p. 19. Arnaldo Pomodoro, exhibition catalogue, Palazzo del Broletto, Galleria Sorrenti, Novara, May–June 1989. “Progetti di illuminazione”, Bologna, 1991, pp. 40–41. Le sculture di A. Pomodoro. Novara, p. 40. Arnaldo Pomodoro 1956– 1993, exhibition catalogue, The Jakone Open–Air Museum, Kanagawa, 1994, p. 62. “Arnaldo Pomodoro. Tradicion y modernidad”, in Descubrir el Arte, by C. Del Vando,
Madrid, 19, II September 2000 (ill.). “Conversazione con Arnaldo Pomodoro” in Scritti critici per Arnaldo Pomodoro e opera dell’artista 1955–2000, Lupetti Editori di Communicazione, Milan, 2000, p. 157. Arnaldo Pomodoro, exhibition catalogue, essay by L. Caprile, Sala d’exposicions municipal l’Almodí, Valencia, 2002, pp. 8–9. “Pomodoro trasforma la fabbrica in museo” in La Repubblica, by C. Gatti, Milan, 12 August 2003, p. XI. “I Papiri di Pomodoro”, in Il Giornale Nuovo, by F. Romanelli, Milan, 6 July 2003, p. 41. Arnaldo Pomodoro, exhibition catalogue, essay by F. Gualdoni, Centro cittadino, Lugano, 2004, p. 38. Arnaldo Pomodoro, exhibition catalogue, essay by S. Parmiggiani, Palazzo Magnani and Palazzo dei Principi, Reggio Emilia and Correggio, 2006, pp. 11–37. “Meridiani Profili”, Rozzano, October 2006, pp. 122–123. “L’infinito leopardiano di Arnaldo Pomodoro” in ContemporArt, by F. De Santi, September 2006, p. 12. Arnaldo Pomodoro. Catalogo ragionato della scultura, F. Gualdoni, Skira, Milan, 2007, Vol. II, p. 658, no. 782. Arnaldo Pomodoro, exhibition catalogue, essay by B. Corà, Tornabuoni Art, Forma Edizioni, Poggibonsi, 2011, p. 20. Arnaldo Pomodoro – Continuità e innovazione, exhibition catalogue, Alberto Bartalini, Museo delle Sinopie, Palazzo OPA, Piazza dei Miracoli, Pisa, 2015 (ill.).
58 Papiro II, 1985–1986 bronze 82 ⅝ × 43 ¼ × 21 ⅝ in 210 × 110 × 55 cm edition of 2 + 1 artist’s proof Provenance: The artist’s studio, Milan. Private collection, Florence.
Exhibited: Arnaldo Pomodoro. Papiri e altre forme, Studio Marconi, Milan, April 1986. Arnaldo Pomodoro, Palazzo dei Diamanti, Sale Benvenuto Tisi, Ferrara, June–October 1987. Arnaldo Pomodoro, Palazzo del Broletto, Galleria Sorrenti, Novara, May–June 1989. Arnaldo Pomodoro, Llonja Circulo de Bellas Artes, Casal Balaguer, Palma de Maiorca, August–September 1999. Arnaldo Pomodoro, Sala d’Exposicions Municipal l’Almodi, Valencia, May–June 2002; Lonja, Saragoza, July– August 2002. Arnaldo Pomodoro, Tornabuoni Art, Paris, March– June 2011. Bibliography: Genesi e vicenda della forma, exhibition catalogue, essay by S. Agosti, Palazzo dei Diamanti, Ferrara, 1987. “L’età del bronzo”, in Lotta poetica, Sarenco, Florence, no. 2, I, November 1987, pp. 2–11. “Papiri di bronzo. Arnaldo Pomodoro”, in Arte In, L. Caprile, August 1993, Venice– Mestre, pp. 90–92. Arnaldo Pomodoro. Genesi e vicenda della forma, S. Agosti, Lupetti Editori di Comunicazione, Milan, 2000, pp. 154–159. “Arnaldo Pomodoro. Tradicion y modernidad”, by C. Del Vando in Descubrir el Arte, September 2000, Madrid, p. 79. Arnaldo Pomodoro, exhibition catalogue, essay by L. Caprile, Sala d’exposicions municipal l’Almodi, Valencia, 2002, pp. 8–9. “Pomodoro trasforma la fabbrica in museo”, by C. Gatti in La Reppublica, Milan, 12 August 2003, pl. XI. “I Papiri di Pomodoro”, by F. Romanelli in Il Giornale Nuovo, Milan, 6 July 2003, p. 41. Arnaldo Pomodoro. Catalogo ragionato della scultura, F. Gualdoni, Skira, Milan, 2007, Vol. II, p. 658, no. 783 and Vol. I, p. 186. Maestri moderni e contemporanei. Antologia scelta 2012, exhibition catalogue, Tornabuoni Arte, Florence, 2011, p. 211. Arnaldo Pomodoro, exhibition catalogue, essay by B. Corà, Forma Edizioni, Poggibonsi, Tornabuoni Art, Paris, 2011, p. 88.
Arte moderna e contemporanea. Antologia scelta 2014, exhibition catalogue, Tornabuoni Arte, Florence, 2013, p. 194.
64 Sfera di San Leo, studio n. 1, 1997–1998 bronze Ø11 ¾ in Ø30 cm edition of 8 + 1 artist’s proof
Vol. II, p. 744, no. 991. Fondazione Arnaldo Pomodoro. La Collezione permanente, exhibiton catalogue, Milan, 2007, p. 83. Maestri moderni e contemporanei. Antologia scelta 2013, exhibition catalogue, Tornabuoni Arte, Florence, 2012, p. 196. Arte moderna e contemporanea. Antologia scelta 2015, exhibition catalogue Tornabuoni Arte, Florence, 2014, p. 208.
Provenance: Private collection, Florence. Exhibited: Arnaldo Pomodoro a Varese, Rettorato dell’Università, Castello di Masnago, December 1998–May 1999. Arnaldo Pomodoro. Sculptures 1990–2000, Marlborough Monaco, Monaco, March–May 2001. W lo SPAC, Pietrarubbia, 2004 . Fondazione Arnaldo Pomodoro. La Collezione permanente, Milan, 2007. Maestri moderni e contemporanei. Antologia scelta, 2013, Tornabuoni Arte, Florence, 2012. Arte Informale – Arte Astratta, Parma, 2012 . Arte moderna e contemporanea. Antologia scelta 2015, Tornabuoni Arte, Florence, 2014. Bibliography: Arnaldo Pomodoro a Varese, exhibition catalogue, essays by F. Gualdoni and F. Prina, Rettorato dell’Università, Castello di Masnago, Electa, Milan, 1998, pp. 104–105. “Arnaldo Pomodoro per l’università” by M. Ravarini in Arte, Milan, 1999, no. 305, p. 53. “Arnaldo Pomodoro, le tracce di un lungo percorso” in Tracce, by F. Gualdoni and F. Prina, Varese, no. 27, XIX, January–February 1999, p. 9. Arnaldo Pomodoro. Sculptures 1990–2000, exhibition catalogue, Marlborough Monaco, Monaco, 2001 (ill.). Arnaldo Pomodoro. Catalogo ragionato della scultura, F. Gualdoni, Skira, Milan, 2007,
66 Sfera, 2013 bronze Ø23 ⅝ in Ø60 cm edition of 8 + 2 artist’s proofs Provenance: The artist’s studio, Milan. Exhibited: Arnaldo Pomodoro, Castello Svevo di Bari, Bari; Castel del Monte di Andria, Andria; Castello di Trani, Trani, 2014. Arnaldo Pomodoro, Villa Fiorentino, Sorrento, 2015. Bibliography: Arnaldo Pomodoro, exhibition catalogue, Castello Svevo di Bari, Bari; Castel del Monte di Andria, Andria; Castello di Trani, Trani, 2014 (ill.). Arnaldo Pomodoro, exhibition catalogue, Villa Fiorentino, Sorrento, 2015, pp. 63, 64, 115.
68 Sfera, 2013 bronze Ø13 ¾ in Ø35 cm edition of 8 + 2 artist’s proofs Provenance: The artist’s studio, Milan. Exhibited: Arnaldo Pomodoro, Barclays, Monaco, 2014. Bibliography: Arnaldo Pomodoro, exhibition catalogue, Barclays, Monaco, 2014 (ill.).
74 Disco, 1999 bronze Ø33 ½ × 19 ¾ in Ø85 × 50 cm edition of 8 + 2 artist’s proofs Provenance: The artist’s studio, Milan. Exhibition: Arnaldo Pomodoro. Small works, Marlborough Gallery, New York, 2000. Mostra Internazionale di Arte Contemporanea, Vicenza, 2001. Arnaldo Pomodoro, Marlborough Monaco, Monaco, June 2001. Mostra internazionale di Arte comtemporanea, Venice Design Art Gallery, Vicenza, 15 December 2001–28 February 2002. Reconstruction forms. Contemporary sculpture by Arnaldo Pomodoro, Muscarelle Museum of Art, The College of William and Mary, Williamsburg, 29 March–18 May 2003. Arnaldo Pomodoro, Galería Marlborough, Madrid, 2004. Arnaldo Pomodoro, Palazzo Crepadona, Belluno, 2006 Arnaldo Pomodoro, Galleria d’arte L’Incontro, Chiari, 2006. Fondazione Arnaldo Pomodoro. La Collezione permanente, Milan, 2007. Arnaldo Pomodoro, Imago Art Gallery, Lugano, 2012. 3D Opere in tre dimensioni, Studio Marconi ‘65, MiArt, Milan, 2012. Arnaldo Pomodoro, Barclays, Monaco, 2014. Bibliography: Arnaldo Pomodoro: Sculptures 1990–2000, exhibition catalogue, Marlborough Monaco, Monaco, 2001 (ill.). “L’arte in fonderia” in Fonderia pressofusione, by S. Porta, Milan, no. 6, December 2002, pp. 76–77. Reconstruction forms. Contemporary sculpture by Arnaldo Pomodoro, exhibition catalogue, Muscarelle Museum of Art, The College of William and Mary, Williamsburg, 2003, p. 17. Arnaldo Pomodoro,
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