Report LAB Smartpuglia 06.05.15

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REPORT Laboratorio Smartpuglia. Verso la strategia di specializzazione intelligente 2014-2020 Open Data in Open Space Sala Convegni Pad. 152 Regione Puglia - Fiera del Levante - Bari 06 maggio 2015 vedi la scheda dell’evento su EventiPA all’indirizzo http://eventipa.formez.it/node/45934

SOMMARIO Premessa .............................................................................................................................................. 1 1 – Il Laboratorio Smartpuglia.............................................................................................................. 2 2 – Open Data in Open Space .............................................................................................................. 3 2.1 – Open Space Technology: la domanda e il metodo del laboratorio .......................................................... 3 2.2 – L’apertura dell’OST ................................................................................................................................... 4 2.3 – Il programma di lavoro dal basso ............................................................................................................. 6 2.4 – Gli Istant report ........................................................................................................................................ 9 3 - Conclusioni ................................................................................................................................................. 12

I partecipanti ...................................................................................................................................... 14 Il programma ...................................................................................................................................... 16

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Premessa Capacity SUD è un progetto realizzato da Formez PA su incarico del Dipartimento della Funzione Pubblica (DFP) e finanziato dal Programma Operativo Nazionale "Governance e Azioni di Sistema" (PON GAS). Il progetto ha la finalità di migliorare la capacità istituzionale delle amministrazioni delle Regioni dell’Obiettivo Convergenza supportandole nella programmazione di interventi che rispondano alle loro esigenze prioritarie e nel rafforzamento delle competenze necessarie per la loro efficace attuazione. La Capacità Istituzionale, Asse E del Programma, oltre a fornire un supporto strategico per una gestione maggiormente efficiente dei Programmi Operativi, assume un rilievo fondamentale in prospettiva della programmazione comunitaria nel quadro di Europa 2020. La linea PROGETTARE di Capacity SUD si pone l’obiettivo di sviluppare le competenze delle amministrazioni pubbliche per realizzare politiche di qualità e attuare un miglioramento organizzativo e gestionale. Le iniziative aiutano le persone impegnate nelle amministrazioni a disegnare strategie per la programmazione europea 2014-2020, a progettare nuovi interventi, a realizzare azioni efficaci all’interno delle organizzazioni partendo da obiettivi condivisi e da risultati attesi. Ogni attività si fonda su processi collaborativi che includono diversi attori e che si realizzano con metodologie partecipative. Il lavoro viene co-progettato con le amministrazioni in base alle loro specificità e calibrato in corso d’opera a seconda delle esigenze che emergono e dei contributi che lo arricchiscono.

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1 – Il Laboratorio Smartpuglia Il Laboratorio SmartPuglia si rivolge a tutti i Servizi regionali dell’Area Politiche per lo sviluppo economico, lavoro e innovazione, in raccordo con: il Servizio Programmazione sociale ed integrazione socio-sanitaria, il Servizio Politiche di Benessere sociale e Pari Opportunità, le Aree Mobilità e Qualità urbana e Politiche per la riqualificazione urbana, la tutela e la sicurezza ambientale e per l’attuazione delle opere pubbliche. Organizza, inoltre, alcuni incontri allargati al sistema territoriale dell’Innovazione, col coinvolgimento attivo degli stakeholder strategici dell’innovazione e dello sviluppo, nella convinzione che l’ascolto e la condivisione con gli attori del territorio siano condizione dell’efficacia degli interventi di policy. A partire dal coinvolgimento attivo attuato nell’incontro di autovalutazione del febbraio 2013, sulle politiche di innovazione della Regione Puglia, gli attori del Laboratorio Smartpuglia hanno contribuito - in termini di co-progettazione e potenziamento della comunità di pratica degli innovatori - all’individuazione di indicazioni e prospettive, utili alla scrittura della strategia regionale della Smart Specialization, aperta alla consultazione pubblica fino al 30 aprile 2014. In seguito, col workshop del 13 giugno 2014 si è realizzata la tappa del percorso legata all’attività di restituzione del documento e del relativo percorso laboratoriale svolto. Attraverso il coinvolgimento del partenariato, degli attori istituzionali e dei portatori di interesse afferenti al sistema regionale dell’innovazione, si è condiviso il racconto del percorso partecipato e l’esito della consultazione pubblica al fine di raccogliere le riflessioni comuni in merito alla visione, alle aree prioritarie e agli strumenti di gestione delle politiche di innovazione disegnati dal documento. Dopo l’approvazione della versione definitiva del documento strategico regionale “Smart Puglia 2020” e dell’“Agenda Digitale Puglia2020”, a fronte dell’esigenza di innescare un modello collaborativo continuativo con il territorio sui temi dell’Agenda digitale e a valle di una intensa progettazione condivisa, si è puntato nella realizzazione di workshop territoriali legati al tema degli Open Data. Nel primo workshop, realizzato il 26 marzo 2015 con la finalità di lancio di “comunità di pratiche” sul tema, si è colta l’opportunità di avviare un’esperienza pilota con il Comune di Brindisi impegnato nella realizzazione del progetto “Brindisi Smart Lab: Attori, Idee e Progetti per Brindisi 2020”, finanziato con l’intervento regionale “Patti per le Città”. A seguire, in questo secondo workshop realizzato a Bari, attraverso la modalità innovativa dell’Open Space Technology e in sintonia con il precedente, si è puntato ad un confronto tra i diversi attori finalizzato all’emersione condivisa dei contributi utili a indagare sul significato, potenzialità e applicazioni possibili che gli Open data assumono sia per i soggetti pubblici che per il privato, con il coinvolgimento oltre che della Regione, anche del Comune di Bari e delle esperienze di alcune start up che utilizzano gli open data per generare soluzioni e servizi innovativi.

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2 – Open Data in Open Space 2.1 – Open Space Technology: la domanda e il metodo del laboratorio In linea con la progettazione del workshop svolta nell’ambito degli incontri di focus dedicati al “processo dinamico” del documento S3 e sulla base delle finalità sopra indicate è stato individuata una sola domanda chiave: Cosa ce ne facciamo degli open data? Lo sfondo di riferimento, così come nel caso del precedente workshop svoltosi a Brindisi, è il prossimo rilascio del Piano annuale di apertura dei dataset del patrimonio informativo regionale in formato aperto da parte della Regione Puglia, che in questa sede, insieme al Comune di Bari – molto attivo sul tema – ha condiviso la finalità di incrociare e approfondire le questioni relative agli interessi della comunità e i potenziali riutilizzi dei dati pubblici “open”. La domanda è il meccanismo che fa funzionare l’incontro e rappresenta il punto di partenza per innescare la raccolta di indicazioni, idee e proposte da parte di attori istituzionali, imprese, esperti e portatori di interesse sul tema degli Open Data, attraverso un confronto aperto e “dal basso”. Lo sviluppo dei contenuti avviene dunque attraverso l’Open Space Technology (OST): una metodologia di partecipazione che si basa sull’autorganizzazione e permette di far lavorare più persone su un tema complesso. Non ci sono relatori. I partecipanti si dividono in gruppi di lavoro, per approfondire i diversi aspetti connessi alla domanda generale. La partecipazione è libera. Chiunque viene, è la persona giusta.

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2.2 – L’apertura dell’OST Andrea Gelao, consulente Formez PA della Task Force territoriale di progetto per la Regione Puglia, ha portato i saluti di Elena Tropeano, Responsabile di Linea del progetto Capacity SUD, e ha aperto la giornata con una breve presentazione del progetto Capacity SUD e delle attività svolte negli ultimi tre anni in collaborazione con la Regione Puglia nell’ambito del percorso laboratoriale “Smartpuglia”. Di seguito, ha illustrato il metodo di lavoro e le regole, aprendo la spazio libero di discussione.

L’inventore Harrison Owen, pioniere dell’Open Space Technology, notò negli anni ’80, nel corso della sua esperienza di organizzatore di conferenze, come le persone si confrontassero con molto più entusiasmo durante i coffee break che non nelle fasi di lavoro. Giunse quindi a considerare l'ipotesi di un’intera conferenza con i partecipanti liberi di proporre gli argomenti e di discuterli perché realmente interessati ad essi. Da quel momento, Open Space si diffuse in tutto il mondo. Come funziona l’OST Se il gruppo di partecipanti è unito da passione e interesse, è in grado di auto-organizzarsi e di raggiungere il suo scopo. Il metodo di lavoro è libero, ma si basa su quattro "principi" ed una "legge". I quattro principi 1. Chiunque venga è la persona giusta. Le considerazioni che si fanno durante il lavoro sono opera di coloro che sono presenti. Non serve pensare a chi sarebbe potuto intervenire o chi avremmo dovuto invitare, è molto più utile concentrarsi su quelli che ci sono. La partecipazione all’Open Space Technology è sempre volontaria: solo chi ha davvero a cuore il tema in discussione si impegnerà a fondo.

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2. Qualsiasi cosa accada è l’unica che possiamo avere. In una particolare situazione, con determinate persone e discutendo di un certo tema, il risultato che si ottiene è l’unico risultato possibile. Le sinergie e gli effetti che possono nascere dall’incontro di quelle persone sono imprevedibili ed irripetibili. Per questo, chi conduce un Open Space Technology rinuncia ad avere il controllo della situazione: tentare di imporre un risultato o un programma di lavoro è controproducente. Chi facilita un convegno Open Space ha totale fiducia nelle capacità del gruppo. 3. Quando comincia, è il momento giusto. Dovranno esserci un inizio ed una fine, ma i processi di apprendimento creativo che avvengono all’interno del gruppo non possono seguire uno schema temporale predefinito. 4. Quando è finita, è finita. Se certe volte serve più tempo di quello previsto, altre volte accade il contrario. Se la discussione si esaurisce più velocemente del previsto, è molto meglio dedicare il nostro tempo ad altro. L’unica legge: la Legge dei due piedi Tutti hanno due piedi e devono essere pronti ad usarli. Se una persona si trova a conversare di un argomento e non ritiene di poter essere utile, oppure non è interessata, è molto meglio che si alzi e si sposti, su due piedi, in un altro gruppo dove può essere più utile. Questo è un modo per migliorare la qualità del lavoro. Bombi e farfalle Applicando la legge dei due piedi potrete essere bombi e farfalle. I bombi sono quelle persone che con molta serietà godono della libertà della legge e usano frequentemente i propri piedi per spostarsi da un gruppo ad un altro. Le farfalle sono creature differenti. Spesso non si uniscono ad un gruppo, ma creano importanti spazi di inazione, per nuovi e inesplorati argomenti di discussione: con altre farfalle a volte creano conversazioni inattese e significative.

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Cosa ce ne facciamo degli open data? Oggi lavoriamo su una sola domanda e abbiamo solo quella: il nostro programma di lavoro non esiste ancora. Per questo, invito chiunque di voi abbia rispetto ad essa una questione da discutere che veramente lo appassiona, a proporla. Pensate ad un breve titolo e venite qui al centro del cerchio. Prendete un foglio di carta, scrivete il titolo e il vostro nome, annunciate agli altri la vostra proposta e mettetela in bacheca. Quando avremo raccolto tutte le proposte, apriremo i lavori, perché il nostro programma di lavoro sarà nato. Scegliete gli argomenti più interessanti e iscrivetevi alle discussioni. Ricordate le regole e l’unica legge. La passione e la responsabilità vi guiderà. È giunto dunque il momento: Cosa ce ne facciamo degli open data?

2.3 – Il programma di lavoro dal basso I temi di dettaglio del confronto sulla domanda chiave generale sono nati in tempo reale, con le brevi presentazioni dei singoli proponenti. Già in questa fase sono emerse alcune questioni ricorrenti: la domanda di approfondimento sulla cultura e il potenziale dei dati aperti da parte dei privati; l’esigenza delle pubbliche amministrazioni di ottimizzare gli sforzi e le risorse, per fare “trasparenza” e per rilasciare dati utili e realmente riutilizzabili, secondo il formato più adeguato e di alta qualità. Sono nate così più proposte: un unico programma di lavoro ripartito e sviluppato, dagli stessi partecipanti, in tre spazi di discussione paralleli.

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Spazio A – Open Data, punto di partenza Open Data come punto di partenza per i servizi sui dati destinati a cittadini, amministratori e imprese. Open Data in Sanità. Valorizzazione dei Beni Culturali, collaborazione e inclusività, Linked Open Data. Spazio B SIT, Sistema Informativo Territoriale: Ambiente e territorio. Diffusione delle informazioni utili alla cittadinanza. Da fruire in modalità strutturata e organizzata per tematiche di tipo ist, ambiente, urban traffic, sicurezza. (Smart city). Spazio C Processo di produzione di open data e interoperabilità tra open data (dizionari e ontologie standard). App per smartphone. Come “aprire” il processo di apertura dei dati? Open data per la trasparenza amministrativa. …Per prenderci la parte dei 3000 miliardi di dollari che valgono (per i nostri giovani).

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2.4 – Gli istant report Ogni gruppo ha lavorato in piena autogestione, dedicandosi alla scrittura sintetica di un proprio instant report, parte essenziale di questo documento e risultato dell’Open Space Technology.

SPAZIO A Gruppo: Open Data, punto di partenza Tema: Partire da Open Data per arricchire i dati e generare dataset ad alta potenzialità Proposto da: Vincenzo Patruno, Maria Paola Mazzocca Chi c’è nel gruppo: Francesca Blasio, Antonio Circhetta, Vito D’Agostino, Massimo Ianigro, Francesco Latino, Nunzio Mastrorocco, Fabio Mastropasqua, Rossella Quaranta, Antonio Rivieccio, Silvia Sivo. Di cosa abbiamo parlato Gli Open Data sono prevalentemente dati amministrativi (ambiente, sanità, beni culturali) É importante il formato di rilascio, per rielaborarli, aggiornarli. È necessario il coinvolgimento dei cittadini e degli esperti di dominio. Open Data. Siano completi, esatti, integrabili, interoperabili. Abbiamo parlato di linee guida, di Codice dell’Amministrazione Digitale, di normative e sanzioni. In sintesi le questioni chiave sono queste: Gli ostacoli: La resistenza al rilascio dei dati da parte dei soggetti che si occupano di conservazione dei beni culturali. A volte dati non sono elaborabili. A volte non sono completi (un amministratore comunale fornisce Open Data differenti su uno stesso dominio) Chi dovrebbe essere coinvolto su queste questioni: Per fare rete e rimuovere gli ostacoli: ANCI, l’Amministrazione Regionale, il Sistema statistico regionale. Occorre un salto culturale per le amministrazioni, per riuscire a vedere il dato come risorsa utile a creare valore.

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SPAZIO B Gruppo: S.I.T./AMBIENTE Tema: Ambiente e territorio Proposto da: Morena Ragone Chi c’è nel gruppo: Madeleine Cordasco, Francesco Di Pede, Michele Guarino, Massimo Ianigro, Luca Lacasella, Roberto Lisco, Nunzio Mastrorocco, Carmela Parlante, Gaetano Saponieri, Francesco Saracino. Di cosa abbiamo parlato Smart mobility Sviluppo app e servizi web Monitoraggio parcheggi, disponibilità, tipologie, collegamenti con mezzi pubblici Ingressi porti e aeroporti, + flussi turistici (collaborazione con l’Autorità Portuale) Impianti sportivi Territorio Geolocalizzazione Aggiornamento Monitoraggio Informazione e qualità del dato Validazione Correttezza del dato Dati sulla microcriminalità In sintesi le questioni chiave sono queste: Qualità e vivibilità del territorio (cittadino + turista) Chi dovrebbe essere coinvolto su queste questioni: Aziende di trasporto Autorità Portuale e armatori Aeroporti Puglia Ministero dei Trasporti Gestori di impianti sportivi Ministero dell’Interno P.M.

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SPAZIO C Gruppo: Produrre dati aperti e creare interoperabilità Tema: App per smartphone, il processo di produzione e interoperabilità, trasparenza, valore economico per i giovani, come aprire il processo di apertura dei dati. Proposto da: Igia Campaniello, Antonio Cantatore, Bruno Carapella, Giancarlo Di Capua, Michele Guarino. Chi c’è nel gruppo: rappresentanti di InnovaPuglia, Comune di Bari, IPRES, CNR. Di cosa abbiamo parlato Scarso interesse del territorio verso gli Open Data Quali strumenti per stimolare la partecipazione Processo aperto tra PA Decisione partecipata Standard comuni e condivisi Scarsa cultura del dato aperto Come collegare trasparenza a Open Data Comunicazione e diffusione Catalogo degli Open Data Puglia Eccessiva frammentazione dei dataset pubblicati In sintesi le questioni chiave sono queste: Strumenti per il coinvolgimento degli attori Un centro di competenza a livello regionale Promuovere progetti pilota “inter-pa” Un catalogo degli Open Data condiviso a livello regionale e nazionale Una formazione professionale sui profili specialistici Open Data Condivisione di standard, dizionari, ontologie, metadati Partecipazione ai tavoli nazionali Meccanismi di validazione dei dati aperti

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Chi dovrebbe essere coinvolto su queste questioni: Imprese e associazioni Scuole Istituti di ricerca e Università P.A. locale e nazionale AgID.

3 - Conclusioni In chiusura di giornata, attraverso la plenaria del racconto di restituzione dei contenuti emersi da parte dei portavoce di ogni gruppo, sono stati condivisi gli elementi chiave degli spunti tematici, le questioni, i suggerimenti e le richieste prioritarie. Fra gli ulteriori aspetti rilevanti discendenti dal confronto: - sono necessarie azioni di diffusione e approfondimento, per rafforzare la consapevolezza degli Open Data come parte essenziale delle pratiche quotidiane comuni; - è fondamentale fare rete col territorio, per un processo di produzione dei dati aperti condiviso; - i dati sono maggiormente appetibili per le imprese se sono arricchiti mediante ulteriori informazioni provenienti da fonti e domini differenti, attraverso i “mash up”; - è centrale l’attenzione verso i big data;

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è necessario un centro di competenze che si occupi di definire gli standard per la produzione e catalogazione dei dati, in linea con i dizionari europei, e i criteri per la loro validazione; viene riconosciuto il riferimento nodale nella Regione Puglia, che sta per approvare le Linee Guida regionali sui “Linked Open Dataâ€? e il Piano annuale.

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I partecipanti NOME

COGNOME

ORGANIZZAZIONE

Vito Walter

Anelli

Poliba

Maria Assunta

Apollonio

InnovaPuglia

Francesca

Blasio

Confindustria Puglia

Maria Luigia

Campaniello

InnovaPuglia

Antonio

Cantatore

Comune di Bari

Rosa

Capozzi

CNR

Bruno

Carapella

Regione Puglia

Giuseppe

Cavallo

Universus

Antonio

Circhetta

Regione Puglia

Madelene

Cordasco

The Hub

Vito

D’Agostino

InnovaPuglia

Annibale

D’Elia

Regione Puglia

Pasquale

D’Erasmo

InnovaPuglia

Giancarlo

Di Capua

Divisione IT

Francesco

Di Pede

Telecom Italia

Pasquale

Galeone

Poliba

Iary

Goffredo

Ipres

Michele

Guarino

Mm Studio

Massimo

Ianigro

CNR Bari

Luca

Lacasella

The Hub

Francesco

Latino

Regione Puglia

Roberto

Lisco

The Hub

Maria Paola

Marzocca

Murex srl

Nunzio

Mastrorocco

Ipres

Fabio

Mastropasqua

Regione Puglia

Carmela

Parlante

The Hub

Saverio

Petruzella

Comune di Bari

Rosa

Quaranta

Regione Puglia

Morena

Ragone

Regione Puglia

Antonio

Rivieccio

Inail

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Francesco

Saracino

InnovaPuglia

Serafino

Servodio

Poliba

Gabriella

Sestito

Confindustria

Vincenzo

Patruno

Istat

Alfredo

Refaldi

Regione Puglia

Gaetano

Saracino

The Hub

Silvia

Sivo

Pop Hub

Valentina

Urbano

Planetek Italia

Claudia

Germano

Regione Puglia

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Il programma Laboratorio Smartpuglia. Verso la strategia di specializzazione intelligente 2014-2020 Open Data in Open Space Sala Convegni Pad. 152 Regione Puglia 06 maggio 2015 – Fiera del levante - Bari

ATTIVITÀ Ore 09.00 – 09.30

VOCI

Registrazione dei partecipanti

Staff Formez PA

Sessione laboratoriale “Cosa ce ne facciamo degli open data? " Ore 09.30 – 13.00

Apertura dell’Open Space Technology

Regione Puglia InnovaPuglia Formez PA

Sessioni in Gruppi di lavoro paralleli

Ore 13.00 – 13.30

Plenaria di restituzione

sfoglia il set di foto dell’evento all’indirizzo https://www.flickr.com/photos/a2progettare/sets/72157652690442888

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Riferimenti STAFF DI LINEA Elena Tropeano

responsabile di Linea

070 67956202

etropeano@formez.it

Francesca Piano

Staff di Progetto

070 67956265

mfr.piano@gmail.com

TASK FORCE PUGLIA Fedele Congedo

fedelecongedo@gmail.com

Andrea Gelao

andrea.gelao@conetica.it

Germana Pignatelli

germana@elaborazioni.org

Nicola Recchia

nic.recchia@gmail.com

Ornella Cirilli

ornella.cirilli@hotmail.it

Marilena Martino

marilenamartino79@gmail.com

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