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Sport e solidarietà

30 amici e sostenitori delle nostre attività hanno visitato i centri della Fondazione in un tour in sella alla bicicletta

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CTRS Autismo Varese

Progetto vacanze 2016

Bilancio Sociale 2015

Inaugurato in città il primo settembre, accoglie già 19 bambini e potrà arrivare a ospitarne 30

L’ultima edizione dell’iniziativa ha coinvolto 103 ospiti, che hanno trascorso un periodo di svago lontano da casa

Tutti i numeri della Fondazione, con uno sguardo d’insieme sulle attività svolte per rendere concreto lo spirito di missione

OTTOBRE 2016 • NUMERO 04

PERSONA E FAMIGLIA AL CENTRO. Aut. Trib. Varese n° 926 21/02/2008 Direttore responsabile: Michele Imperiali

NEWSLETTER QUADRIMESTRALE DELLA FONDAZIONE RENATO PIATTI ONLUS

Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 N° 46) - Art. 1 – Comma 1 – LO/VA

EDITORIALE

Il filo del discorso

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Autismo riprendiamo a parlarne U

n’iniziativa per offrire uno strumento concreto alle famiglie che vivono in maniera diretta o indiretta l’autismo. Con questa premessa Fondazione Piatti ha ideato, per il prossimo 11 novembre, una giornata di studi per promuovere un dibattito strutturato in modo nuovo, che abbandoni un linguaggio medico per avvicinarsi maggiormente alle famiglie attraverso un momento esperienziale concreto. Un dibattito concreto Lo stimolo è giunto osservando che, negli ultimi anni, il dibattito sull’autismo si è alimentato sia di attenzione che di appuntamenti, regalando alla materia spunti per migliorarne il confronto.

L’11 novembre Fondazione Piatti organizza una giornata di studi per rispondere alle domande dei genitori

La giornata di studi “Autismo: parlano i genitori” – questo il titolo dell’iniziativa – ribalta però lo schema classico del convegno grazie alla presenza di esperti della materia, che saranno invitati a confrontarsi non tanto sugli sviluppi della ricerca, ma sulle domande poste dai genitori, con l’obiettivo di offrire risposte concrete e immediate sul presente di questo disturbo. Da giugno a ottobre è stata quindi avviata in tutta Italia la raccolta delle domande e delle testimonianze, attraverso un questionario disponibile online e strutturato in maniera chiara. Al genitore o familiare che vive a contatto con una persona con autismo si chiede di scegliere un ambito

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FOCUS

Diventare grandi in Fondazione Piatti La storia di Mirko, arrivato all’età di quattro anni presso le nostre strut ture e che ora, dopo un lungo percorso, ha imparato a gestire con autonomia la sua vita quotidiana.

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PERSONE

Lasciti solidali, un atto d’amore Destinare, tramite un testamento solidale, una parte dei propri beni in beneficenza è un gesto alla portata di tutti. Abbiamo chiesto al notaio Sergio Rovera di aiutarci a capire in concreto come funziona questo strumento.

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ono passati 10 anni dall’ultimo evento culturale promosso da Fondazione Piatti e Anffas Varese sui temi dell’autismo. Era il 18 settembre 2006 e avevamo riempito l’aula magna dell’Università degli Studi dell’Insubria di Varese con una conferenza internazionale dal titolo “Agganciare l’Autismo”, tenuta da Stanley Greenspan e Serena Wieder sul DIR Model, uno degli approcci di intervento con cui abbiamo iniziato il nostro percorso. Gli spunti di quegli anni ci hanno dato la spinta per sviluppare conoscenze e pratiche nei servizi che nel frattempo abbiamo realizzato, fino all’ultimo nato il 1° settembre scorso a La Nuova Brunella. Sono circa 130 le persone con autismo che frequentano oggi le nostre strutture. La maggior parte di loro sono minori e sempre più sono bambini piccoli. Numeri destinati a crescere grazie al recente provvedimento regionale (DGR 4981) che finanzia le iniziative volte a ridurre le liste d’attesa dei bambini con autismo e disabilità complesse. Come a dire: il lavoro non manca, così come l’attenzione ai percorsi individuali di crescita dei bambini. Facciamo nostro il motto: “Ad ognuno il suo vestito”, che riassume il pensiero di Anffas in cui Fondazione Piatti si riconosce. L’intervento quotidiano con i bambini, peraltro, ci fa fare esperienza sul campo anche con genitori, fratelli e sorelle, aprendoci gli occhi su molti aspetti che i frequenti convegni, simposi e seminari sul tema non sempre restituiscono in termini di attenzione e informazione. Il bisogno di raccogliere e in qualche modo incubare il pensiero sull’autismo secondo gli sguardi dei genitori ci ha spinti a uscire nuovamente allo scoperto, questa volta per dare voce a chi vive l’autismo sulla propria pelle ogni giorno. Ecco perché vogliamo riprendere a parlare pubblicamente di autismo dopo 10 anni. Perché la differenza la stanno facendo proprio le famiglie. In forma organizzata o meno, sono proprio i genitori, i fratelli e le sorelle che in questi anni hanno fatto progredire la cultura dei diritti e le conoscenze stimolando la politica e la comunità scientifica. Autismo: parlano i genitori. Le domande delle famiglie e le risposte della comunità scientifica. Questo il titolo della giornata di studi con cui Fondazione Piatti e Anffas Varese vogliono riprendere il filo del discorso su una condizione di salute ancora priva di cause e risposte certe. La fase più importante la stiamo ancora conducendo ed è l’ascolto delle domande che più “pervadono” l’esistenza dei familiari della persona con autismo. L’aggettivo “pervasivo” lo abbiamo voluto spostare dal disturbo dello sviluppo, usato nel linguaggio scientifico, alla dimensione umana, per dare conto di un dolore che prende l’anima in modo completo. Questo è il senso della richiesta che stiamo facendo a genitori, fratelli e sorelle. Michele Imperiali Direttore Generale Fondazione Renato Piatti onlus


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FOCUS COVER STORY

... continua da pagina 1 (diagnosi, ricerca, intervento e qualità della vita) e di portare a conoscenza, insieme al quesito, anche l’esperienza diretta alla base di questa domanda. Gli esperti rispondono In questo modo l’indagine porterà una serie di questioni a cui il comitato scientifico, costituito per l’occasione, fornirà una risposta attuale e concreta, soddisfando le esigenze di una pluralità di famiglie. Alla giornata interverranno Michele Imperiali (Direttore Generale di Fondazione Renato Piatti onlus e membro del comitato tecnico-scientifico nazionale di Anffas onlus), Giorgio Rossi (Direttore S.C. Neuropsichiatria dell’Infanzia e dell’Adolescenza ASST dei Sette Laghi, Ospedale F. Del Ponte), Paolo Aliata (responsabile CTRS Autismo Milano e Varese di Fondazione Renato Piatti onlus), Paolo Meucci (ricercatore e operatore CTRS Autismo Milano di Fondazione Renato Piatti onlus), Osvaldo Cumbo (psicologo e coordinatore Centro Studi e Formazione di Fondazione Renato Piatti onlus), Paola Visconti (Responsabile Ambulatorio Disturbi Spettro Autistico, UOC Neuropsichiatria Infantile, ISNB, Bologna e Membro del Team Autismo Bologna), Francesco Barale (Docente Università di Pavia, Department of Brain and Behavioural Sciences - Laboratorio Autismo - Fondazione Genitori per l’Autismo, Cascina Rossago - Pavia), Maria Luisa Scattoni (Ricercatrice al Dipartimento di Biologia Cellulare e Neuroscienze dell’Istituto Superiore della Sanità e cofondatrice dell’Associazione Italiana Ricerca Autismo), Luigi Croce (Professore di Neuropsichiatria Infantile all’Università Cattolica di Brescia e presidente del comitato tecnico-scientifico nazionale di Anffas onlus), Roberto Speziale (Presidente Nazionale di Anffas onlus). L’incontro, con il patrocinio di Regione Lombardia, si svolgerà a Varese al Centro Congressi De Filippi, in Via Don Luigi Brambilla 15, e lo scambio sarà interamente ripreso e divulgato in modo che l’esperienza possa essere condivisa e aperta non solo ai familiari e agli addetti ai lavori presenti, ma a tutti coloro che, pur essendo interessati, non possono prendere parte all’iniziativa. n

DA SAPERE La partecipazione è gratuita previa iscrizione obbligatoria online al seguente link: giornatastudiautismo. fondazionepiatti.it/iscrizione Sono previsti crediti formativi per le professioni sanitarie e assistenti sociali. Per informazioni: giornatastudiautismo@ fondazionepiatti.com

Diventare grandi in Fondazione Piatti La storia di Mirko, arrivato bambino presso le nostre strutture e che ora, dopo un lungo percorso, ha imparato a gestire con autonomia la sua vita quotidiana

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oglio raccontare la storia… di “ un nostro Piccolo Principe”. La storia di un bambino che diventa adulto; un viaggio ricco di esperienze, di momenti di gioia e di serenità, ma anche di grossi cambiamenti, verso la conquista dell’autonomia. Mirko è arrivato piccolo in Fondazione Piatti – poco più di 4 anni – accompagnato da mamma e papà e con una storia fatta di faticose realtà quotidiane, ma soprattutto di affetti prima che di diagnosi. Un nucleo famigliare semplice (mamma, papà, sorella e fratello) con una scarsa rete sociale intorno, se non la scuola dell’infanzia e la sua insegnante di sostegno. Sin dal primo momento i genitori di Mirko hanno manifestato grande fiducia nei confronti degli operatori di Fondazione Piatti, esprimendo aspettative, desideri e sogni: tra questi la possibilità per Mirko di acquisire il linguaggio verbale e di diventare autonomo. Mirko non guarda gli operatori, rimane in braccio alla mamma; le prime osservazioni tecniche rilevano una grossa compromissione della comunicazione, difficoltà nella comprensione delle convenzioni sociali, un grande bisogno di protezione e sicurezza. Viene definito un piano riabilitativo personalizzato, con obiettivi nelle aree relazionale, cognitiva, della comunicazione e motoria. Nel frattempo Mirko inizia a parlare, un

momento di grande commozione per gli operatori. Passano gli anni e Mirko diventa adolescente; il conflitto tra desiderio e paura di crescere si manifesta anche attraverso attimi di ribellione, e subentrano altri bisogni, soprattutto la necessità sociale di iniziare a vivere la residenzialità. Viene così proposto un inserimento temporaneo presso la comunità terapeutica di Fogliaro e, successivamente, presso la RSD Sesto Calende. Mirko viene preparato a gestire in modo autonomo la sua giornata: si separa, con fatica, dalla sicurezza delle figure primarie,

pur rimanendo la famiglia punto di riferimento determinante. Una volta adulto, Fondazione Piatti gli offre una possibilità di vita di comunità a Bobbiate, dove Mirko può gestire in modo autonomo la quotidianità in una vera casa in cui le persone possono vivere in maniera indipendente, ma nello stesso tempo protetti, sviluppando rapporti socio-relazionali. Dallo scorso maggio Mirko è passato alla comunità de La NuovaBrunella. Il nostro Piccolo Principe ha raggiunto diversi traguardi, ma il viaggio continua… Ciao Mirko, buon cammino! n

LA NUOVA BRUNELLA ACCOGLIE I BIMBI CON AUTISMO l primo settembre 2016 non è stato un giorno come gli altri per la Fondazione. In quella data infatti ha aperto i battenti a Varese il Centro Terapeutico Riabilitativo Semiresidenziale di neuropsichiatria dell’infanzia e dell’adolescenza, una nuova struttura specializzata nei percorsi abilitativi a favore di bambini e ragazzi con disturbi dello spettro autistico. Sede del centro è La Nuova Brunella, che a un anno di distanza dalla sua apertura (e dopo importanti lavori di ristrutturazione) arricchisce così

ulteriormente i suoi servizi. In questa prima fase delle sue attività, il CTRS accoglie 19 bambini (alcuni dei quali provenienti dal Centro di Besozzo), supportati da uno staff composto da tre educatori professionali, un logopedista, uno psicomotricista, un neuropsichiatra e un responsabile del centro. Una fase di start-up che durerà tre anni, e che nei programmi porterà il Centro ad accogliere nel 2019 trenta minori. Ospitati negli spazi de La Nuova Brunella, i bambini hanno

FONDAZIONE PIATTI BIKE TOUR PEDALANDO TRA I CENTRI DELLA FONDAZIONE L’idea era maturata due anni fa, con un primo esperimento per pochi fedelissimi. Dopo la kermesse del 2015 con la Tre Valli Varesine, quest’anno è ripartito il nostro Bike Tour, ovvero la visita dei centri di Fondazione Piatti in bicicletta. Si è svolto il 1° luglio e ha avuto come protagonisti 30 amici, amanti del pedale e sostenitori delle nostre attività. Con la guida del direttore generale Michele Imperiali siamo partiti da La Nuova Brunella a Varese alla volta di Melegnano. Dopo poco il gruppo era alla Comunità Adolescenti di Fogliaro, poi al Centro Diurno di Bregazzana, al Centro Residenziale a San Fermo e alla Comunità di Bobbiate. Il gruppetto si è poi diretto ai centri di Besozzo e Sesto Calende. Un saluto alle Comunità di Busto Arsizio e al CTRS Milano per concludere a Melegnano dopo 138 chilometri. Tutti hanno affrontato una duplice sfida: quella sportiva di tornare a casa con il maggior numero di centri visitati e quella umana, che unisce al piacere di pedalare insieme l’emozione di incontrare persone e realtà nuove.

TRAIL DI TAKERY LA SOLIDARIETÀ VA DI CORSA

NUOVO CENTRO RIABILITATIVO A VARESE

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SPORT E SOLIDARIETÀ

così l’opportunità di vivere in un ambiente sicuro e confortevole, capace di ricreare il calore di una dimensione familiare, grazie anche alla recente riqualificazione degli spazi che ha reso più moderni e luminosi i locali dedicati alle attività cliniche e ricreative. Come gli altri servizi già gestiti da Fondazione Renato Piatti onlus, il centro è accreditato con il Servizio Sanitario Regionale e opera a contratto con il servizio pubblico, così che le famiglie non debbano farsi carico delle prestazioni essenziali. n

Lo scorso 15 luglio la Nuova Atletica Samverga, con il patrocinio del Comune di Samarate e del Parco del Ticino, ha organizzato una gara di trail valida per la classifica del Criterium Varese. L’associazione sportiva ha donato 1.000 euro, ricavati dalle iscrizioni, a favore delle attività istituzionali di Fondazione Piatti.

IN SCENA PER NOI • 17 aprile, “La serva padrona – Intermezzo buffo in due tempi”, spettacolo musicale offerto per ringraziare gli amici e i sostenitori del CRS Besozzo. • 7 maggio, “Il nostro Sister Act”, musical inscenato dalla compagnia teatrale “Attori per caso 2011”, diretta da Brigitte Bosson, destinando il ricavato dei biglietti al CRS Besozzo. • 30 settembre, “Invito a Palazzo” – serata di musica e bel canto con composizioni del ‘700 italiano interpretate da cantanti del Teatro alla Scala e dall’Ensemble Antico Splendore, nell’elegante cornice del Palazzo Estense di Varese. Omaggio di Soroptimist International – Club di Varese a Fondazione Piatti per il Giorno del Dono 2016.


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PERSONE Comitato del Testamento Solidale, in collaborazione con il Consiglio Nazionale del Notariato, un sondaggio sulle tendenze del lascito testamentario in Italia, evidenziando che solo l’8,5% dei lasciti effettuati supera i 100mila euro, mentre nel 50% dei casi il valore del lascito è al di sotto dei 20mila euro. Ciascuno può contribuire anche con donazioni o lasciti di piccola o media entità».

Lasciti solidali, un atto d’amore Destinare, tramite un testamento solidale, una parte dei propri beni in beneficenza è un gesto alla portata di tutti, come racconta il notaio Sergio Rovera

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ove milioni. Sono gli italiani che, secondo una recente indagine Gfk Eurisko, conoscono il lascito solidale, un atto attraverso il quale le persone, con una propria disposizione testamentaria, possono destinare i propri beni o una parte di essi a favore di enti terzi come associazioni e fondazioni non profit. Abbiamo chiesto al notaio Sergio Rovera di Gavirate (Va) di aiutarci a capire in concreto come funziona questo strumento. Dottor Rovera, l’idea di lasciare

parte dei propri beni in beneficenza è sicuramente un gesto nobile, ma qualcuno pensa che sia una “questione da ricchi”. È proprio così? «La ricchezza è tutta racchiusa nel gesto di offrire, in base alle proprie capacità, una risorsa economica valida per aiutare le associazioni umanitarie nella loro difficile missione, immensamente utile sul piano sociale. È la grandezza del gesto che conta, non solo la sua dimensione quantitativa. È stato recentemente proposto dal

PROGETTO VACANZE 2016

IN VACANZA CON FONDAZIONE PIATTI Ester racconta la sua esperienza a Toscolano Maderno tra nuovi amici, lasagne e pigiama party

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entrotré ospiti dei centri e dalle residenze di Bregazzana, Sesto Calende, Bobbiate, San Fermo, Melegnano e Besozzo. Settantaquattro operatori coinvolti. Quattro destinazioni: Toscolano Maderno, Igea Marina, Cesenatico, Campodolcino. Sono i numeri dell’edizione 2016 del Progetto Vacanze, iniziativa di Fondazione Piatti per offrire ai ragazzi un periodo di ferie lontano da casa, consentendo così anche alle famiglie di prendersi una pausa dagli impegni quotidiani. Lo scorso anno, grazie alla generosità di alcuni donatori abbiamo raccolto oltre 27mila euro, proprio a sostegno di questo progetto. Tra gli ospiti di quest’anno c’era anche Ester, che frequenta il centro di Bregazzana e ha trascorso un periodo a Toscolano Maderno, sul lago di Garda: «Anche se non c’era la spiaggia come al mare, è stata una bella esperienza: mi è piaciuto il gruppo con cui ho trascorso le mie giornate, in particolare Marco, Dora, Sara e Letizia. Il primo giorno è stato particolarmente bello: abbiamo mangiato le lasagne…». Un bel gruppo e del buon cibo, quindi. Ma non solo: il Progetto Vacanze è anche un modo per conoscere nuovi amici, «come Letizia, una ragazza molto simpatica e

carina. Abbiamo passato insieme tanto tempo chiacchierando. La giornata tipo era più o meno così: al mattino, dopo essermi lavata e vestita – in camera con me c’era prima Dorotea e poi Sara e Francesco, tutti di Bobbiate - facevo colazione con tè e biscotti. Poi due passi a vedere le vetrine dei negozi e al ritorno pranzo tutti insieme. In seguito, dopo un po’ di riposo, qualche pagina di un buon libro. Prima di cena un aperitivo tutti insieme, cena, passeggiata e, al ritorno, pigiama party». Niente male. Ci rivedremo l’anno prossimo? «Sì, mi piacerebbe». n

TESTIMONIANZA

20 ANNI DA VOLONTARIO Mariano Cauzzo racconta la sua esperienza pluriennale in Fondazione Piatti da volontario del trasporto

In concreto, che cosa si può donare? «Una somma di denaro, un bene mobile o immobile, polizze vita, azioni o titoli di investimento, qualsiasi bene economicamente utilizzabile per il sostegno delle iniziative umanitarie e solidaristiche». Con un lascito solidale gli eredi sono ugualmente tutelati? «Certo. L’utilizzo di risorse nei limiti della quota disponibile del nostro patrimonio non incide su quella quota assicurata dalla legge ai nostri eredi legittimi, che quindi non viene intaccata. È stato scritto, e condivido, che un lascito solidale è un atto di generosità, di amore e grande valore, alla portata di tutti». Un lascito è, di fatto, un testamento: molti di noi pensano che questa sia una scelta da compiere un giorno molto lontano nel tempo. Quali sono invece i vantaggi di una decisione di questo tipo? «Fare testamento vuol dire avere consapevolezza dell’importanza della pianificazione della propria successione, con l’opportunità di poter modificare la propria volontà espressa finché si è in vita e in grado di farlo. Si tratta di un’espressione delle ultime volontà del testatore e può essere modificato o revocato in qualsiasi momento. È uno strumento flessibile, il cui utilizzo presuppone sensibilità, coscienza di sé e del prossimo». Ci sono ricerche che dimostrano come l’attenzione verso il tema dei lasciti solidali sia in aumento, soprattutto tra i giovani e tra chi compie abitualmente donazioni. Nella sua esperienza sta registrando una maggior attenzione in questo senso? «In Italia nell’ultimo decennio sono aumentate del 10-15% le persone che hanno inserito nel loro testamento un lascito solidale. Protagoniste di questa tendenza sono, in oltre il 60% dei casi, le donne. I giovani dimostrano grande sensibilità, soprattutto nell’applicare lo spirito solidaristico con somme contenute, mentre la cultura di pianificare per tempo la propria successione è un fenomeno più diffuso tra gli over 55. In sintesi, direi di sì: la mia esperienza diretta conferma questa tendenza». La sensazione è che nel nostro Paese questo argomento sia recepito con meno forza rispetto al resto del mondo. Perché? «In Italia, Spagna e Francia, c’è una bassa propensione a fare testamento e la cultura del dono solidale, pur in crescita, non ha ancora raggiunto i livelli dei Paesi del Nord Europa. La pianificazione della destinazione dei propri patrimoni dopo la morte è una priorità recepita da quasi la metà degli inglesi con più di 55 anni, dal 33% degli olandesi e da quasi il 30% dei tedeschi. Si tratta di un fatto culturale e ambientale; tuttavia ci sono esempi di condivisione e approccio costruttivo alla promozione della cultura solidale n che fanno ben sperare».

BREVI

23 GIUGNO E 21 SETTEMBRE 2016 FONDAZIONE PIATTI IN CUCINA CON LO CHEF

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i chiamo Mariano Cauzzo, ho 72 anni e tra poco saranno 20 anni da quando cominciai a fare il volontario per Fondazione Piatti. Lavoravo come operaio in una fabbrica di Cassinetta e un mio collega e amico, un giorno, mi lasciò un volantino che promuoveva l’attività di volontariato in Fondazione Piatti. Ho sempre avuto una certa propensione ad aiutare gli altri ma non avevo mai avuto occasione di metterla davvero in pratica. Conoscere la realtà della Fondazione ha rappresentato l’occasione che stavo aspettando: giunto alla pensione il 25 ottobre 1996, feci subito domanda e diventai volontario del trasporto, prima per il centro di Bobbiate e poi per la struttura di Besozzo. Ho cominciato con un giorno a settimana ma poi mi sono subito appassionato e i giorni che dedicavo ai “miei ragazzi” sono diventati tre. Dico così perché io, a quei ragazzi, sono affezionato; agli ospiti ma anche agli operatori. Ho deciso di diventare volontario anche perché avevo bisogno di colmare un vuoto: mio nipote ha subìto un grave incidente che l’ha costretto su una sedia a rotelle. Io sentivo di dover mettere a frutto la mia attitudine per il bene degli altri e desideravo occupare le mie giornate da pensionato, rendendomi e sentendomi utile. Spesso, quando incontro i miei vecchi colleghi, sento dire: “Ma dopo che hai lavorato 40 anni, in cui ti sei sacrificato, perché non ti godi la pensione?”. Io non so chi faccia bene o male, ma io ho sentito proprio il bisogno di diventare volontario e fino a oggi non ne ho potuto fare a meno. Nei periodi di chiusura del centro, lo confesso, i miei ragazzi mi mancano. Mi hanno anche fatto una bella festa per i miei 20 anni in Fondazione Piatti, mi sono persino commosso. È stata però anche una festa di addio perché devo interrompere questa esperienza dato che hanno bisogno di me in famiglia. Io voglio dire loro ancora una volta “GRAZIE”, li porterò tutti per sempre nel mio cuore. Io consiglierei questa esperienza a tutti perché incontrare persone come loro ti fa diventare più buono, più saggio e più forte. Quando sto con loro, dimentico gli altri problemi. Incontrare queste persone significa incontrare la felicità. n

l 23 giugno la sala da pranzo della CSS La Nuova Brunella si è trasformata in un vero e proprio laboratorio di cucina, in occasione della prima edizione di “Tutti in cucina con lo chef”, evento nato dalla collaborazione tra Fondazione Renato Piatti onlus e Parmalat. I ragazzi si sono cimentati nella preparazione di appetitose lasagne, per poi passare al secondo a base di pollo al curry e al sempre ottimo tiramisù, con il supporto dello chef Riccardo Vecchi. E al termine, finalmente, la degustazione. L’iniziativa è stata replicata il 21 settembre con lo chef Alessandro Modica, invitando anche gli ospiti della comunità di Bobbiate. n

29 GIUGNO 2016 FESTA GRANDE A MILANO

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ercoledì 29 giugno il CTRS Milano ha festeggiato il suo terzo compleanno. I bambini e ragazzi del centro, con gli educatori e le famiglie, hanno accolto gli amici della Fondazione nella sede di Via Rucellai, 36 a Milano. Ad animare il pomeriggio, due gonfiabili, tanti palloncini e una ricca merenda. Alla festa hanno partecipato anche i ragazzi dell’oratorio estivo della Parrocchia San Michele Arcangelo in Precotto con i loro educatori, per concludere un percorso di scambio e di condivisione, iniziato con la fine delle scuole. n

DA APRILE A SETTEMBRE LE AZIENDE IN CAMPO INSIEME A NOI

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ipendenti e, per un giorno, volontari per Fondazione Piatti. Il 28 aprile 40 persone di Novartis hanno partecipato ad attività con bambini, imbiancatura e riordino in quattro centri, imitati successivamente da 13 persone di Ubi al CRS Besozzo. Il 6 giugno è toccato a 34 dipendenti Nielsen, che hanno preparato il terreno per l’orto de La Nuova Brunella, completato la serra della CT Fogliaro e allestito la sala musica della RSD San Fermo. Il 28 settembre, alcuni dipendenti di Confapi Varese hanno aiutato a riordinare la dispensa e sistemato gli spazi esterni al polo di Bobbiate. n


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NUMERO 04 OTTOBRE 2016

BACHECA BILANCIO SOCIALE 2015

DOVE SIAMO: TUTTI I CENTRI DI FONDAZIONE PIATTI

APPUNTAMENTI

IL 2015 IN NUMERI Provincia di Varese

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ome ogni anno la Fondazione Piatti vuole rendere trasparenti scelte, azioni intraprese e risultati (anche economici) raggiunti. Il 2015 è il primo passo di un triennio orientato allo sviluppo di tre “C”: Continuità, Crescita, Capacità. Gli obiettivi della Fondazione, pertanto, sono quelli di irrobustire il proprio patrimonio e la struttura organizzativa, realizzare nuovi servizi e progetti secondo logiche sostenibili e promuovere un aggiornamento costante delle competenze del capitale umano. L’anno si è chiuso con proventi pari a 14.012.997 euro, l’1,8% in più rispetto al 2014, e oneri di 13.734.173 euro, l’1,1% in più sul 2014, con un avanzo di gestione di 278.824 euro, il 60% in più rispetto all’anno precedente. Il risultato netto dell’attività di raccolta fondi è stato pari a 450.008 euro, con quote rilevanti da parte di enti erogatori, privati e aziende. Ecco i numeri più significativi del 2015:

• 25 settembre inaugurazione a Varese de La Nuova Brunella - Centro Multiservizi per le Disabilità e la Famiglia • 474 persone hanno fruito dei servizi • 158 richieste dell’anno

di accesso accolte nel corso

• 294 persone supportate dal SAI - Servizio di Accoglienza e Informazione (gratuito) dedicato ai genitori, ai fratelli e alle sorelle e a tutte le persone che si occupano o prendono cura di una persona con disabilità intellettiva e relazionale • 29 progetti realizzati a favore di persone con disabilità

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8-9 E 15-16 OTTOBRE UN FIORE PER I NOSTRI PROGETTI NELLE PIAZZE DI VARESE E PROVINCIA

Provincia di Milano

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11 NOVEMBRE GIORNATA DI STUDI - AUTISMO: PARLANO I GENITORI

Comune di Varese

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25 NOVEMBRE UNA CENA PER UN PROGETTO

2 3 CENTRI RESIDENZIALI 1. CSS Maria Luisa Paganoni Via G. Macchi, 12 – Loc. Bobbiate, 21100 Varese 2. CA Bregazzana Via A. e A. Magnani, 6 – Loc. Bregazzana, 21100 Varese 3. RSD San Fermo Via Monte Cristallo, 26 – Loc. San Fermo, 21100 Varese 4. RSD Sesto Calende Via Lombardia, 14 – 21018 Sesto Calende (VA) 5. CSS Melegnano Via S. Francesco 7/d – 20077 Melegnano (MI) 6. CSS Brugnoli-Tosi – Padiglione Armiraglio Magistrelli Via Piombina, 16 – 21052 Busto Arsizio (VA) 7. CSS Brugnoli-Tosi – Padiglione Mazzucchelli Via Piombina, 16 – 21052 Busto Arsizio (VA) 8. CSS Brugnoli-Tosi – Padiglione Denna Via Piombina, 16 – 21052 Busto Arsizio (VA) 9. CSS La Nuova Brunella Via F. Crispi, 4 – Loc. Brunella, 21100 Varese

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CENTRI RIABILITATIVI 10. CRS Besozzo Via G. B. Pergolesi, 26 21023 Besozzo (VA) 11. CTRS Milano Via B. Rucellai, 36 (Viale Monza, MM1 Precotto) 20126 Milano 12. CTRS Nuova Brunella Via F. Crispi, 4 Loc. Brunella, 21100 Varese 13. CT Fogliaro – Varese Via Cirene, 1 – Loc. Fogliaro, 21100 Varese

CENTRI DIURNI 14. CDD Besozzo Via D. Zangrilli, 19 21023 Besozzo (VA) 15. CDD Bobbiate Via G. Macchi, 12 Loc. Bobbiate, 21100 Varese 16. CDD Bregazzana Via A. e A. Magnani, 6 Loc. Bregazzana, 21100 Varese 17. CDD Melegnano Via S. Francesco 7/d 20077 Melegnano (MI)

PER INFO E CONTATTI: TEL. 0332.833911 MAIL: COMUNICAZIONE@ FONDAZIONEPIATTI.IT INDIRIZZO: VIA CRISPI, 4 21100 VARESE

ALBUM Bruna la gatta #SALUTIAMOBRUNA Un’ospite felina a La Nuova Brunella fa compagnia ai nostri ragazzi della Comunità e loro si prendono cura di lei.

• 101 ospiti che durante l’estate hanno partecipato al Progetto Vacanze Il Bilancio sociale 2015 è stato ufficialmente presentato il 17 giugno 2016, in occasione dell’incontro “Accorciamo le distanze”, a cui hanno partecipato circa 50 stakeholder di Fondazione Piatti.

Compleanni SI SBOCCIA, COLLEGHI! Auguri al nostro psicologo Osvaldo e a Donatella della segreteria di Presidenza di Anffas Varese. Cin-cin!

Bilancio sociale 2015 anno de La Nuova Brunella

I REGALI SOLIDALI CHE FANNO BENE TUTTO L’ANNO

ANCHE QUEST’ANNO FONDAZIONE PIATTI METTE A DISPOSIZIONE I SUOI REGALI SOLIDALI PER IL TUO NATALE

PER INFORMAZIONI CONTATTATECI: TEL. 0332.833911 MAIL: COMUNICAZIONE@ FONDAZIONEPIATTI.IT

La rosa di Gilberto ROSE ROSA PER TE... HO “TROVATO” STASERA! Una rosa cresciuta nel giardino de La Nuova Brunella offerta in dono da un ospite della Comunità a una fortunata fanciulla.

COLOPHON Direttore Responsabile: Michele Imperiali - Redazione: Fondazione Renato Piatti Onlus - Progetto grafico: www.thevan.it Stampa: Tipografia Galli & C. Srl – Varese - Aut. Trib. Di Varese N°926 del 21 Febbraio 2008


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