Ricerca e riuso edifici abbandonati In che modo ? Eraclito diceva “Nessun uomo entra mai due volte nello stesso fiume, perché il fiume non è mai lo stesso, ed egli non è lo stesso uomo. Panta Rei è la teoria di Eraclito formulata più di duemila anni fa, secondo la quale, nessun uomo può bagnarsi nello stesso fiume per due volte, perché né l'uomo né le acque del fiume sono gli stessi. Tutto il mondo viene considerato come un enorme flusso continuo (perenne dicono i sapienti), nel quale nessuna cosa è mai la stessa poiché tutto si trasforma ed è in continua evoluzione. Ogni nostro istante non è mai uguale all'altro e noi non siamo mai gli stessi da un istante all'altro, da un tempo all'altro. Tutto cambia dentro e fuori di noi anche se non sempre riusciamo a percepire questo continuo cambiamento. Ci siamo dedicati a una ricerca di edifici abbandonati poiché, siccome “Panta Rei” vuol dire che nulla si distrugge, la nostra idea è quella di ristrutturare questi edifici trovati in modo da renderli vivibili per poi affidarli a famiglie disagiate per un tempo limitato ( 4-5 anni) oppure per altre finalità. Durante questi anni, tali famiglie, dovranno costruirsi le basi per un futuro migliore: avere cura della casa affidatagli, coltivare eventuali terreni presenti, trovarsi un lavoro. In questo modo possono accumulare risparmi per poter poi permettersi il mantenimento di una nuova casa e garantire ai propri figli una vita dignitosa. Al termine dei cinque anni, la casa viene affidata ad una nuova famiglia bisognosa. Ci sono anche edifici grandi, come fabbriche non più attive o edifici che raccoglievano uffici di grandi società, queste possono essere pensati sia per piccoli appartamenti sia per edifici come luoghi di incontro per eventi culturali, teatro, mostre, basta non siano centri commerciali. Parterndo dall’idea del riuso degli edifici con il doppio motivo, ecologico e sociale (per chi non ha possibilità) abbiamo cercato, nel nostro piccolo, di avere alcuni dati. Abbiamo chiesto ai genitori ed adulti che conosciamo di segnalarci anche con foto edifici abbandonati. Nel tempo del progetto abbiamo avvistato in via Torre Spaccata una fabbrica Buffetti oramai in decadenza, poi in via del Fosso di Santa Maura un edificio
sconosciuto ma abbandonato a Guidonia sono situati gli uffici della Tim anche essi in decadenza. Utilizzando i dispositivi adatti a queste ricerche abbiamo rilevato: un orfanotrofrio nella zona di Setttebagni, sulla Tirburtina è situata un ex fabbrica farmaceutica, un ex palestra in via Fiume Giallo. Dopo le ultime ricerche abbiamo rilevato un casolare in via Appia Pignatelli, un edificio di nome koala situato in via Tor Carbone. Questi sono altri edifici abbandonati che siamo riusciti a ricavare dalle nostre ricerche: •
Cinema Harmel via del Cabaro;
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Via Cavour 222 (00184 cap);
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Via Castel Vidardo (00185 cap);
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Cinema Puccini Via degli Aromi ( 00157 cap)
In questi quindici casi che abbiamo ricercato sono presenti degli edifici abbandonati che potrebbero essere ristrutturati e riadattati per vari motivi tra cui darli in uso temporaneo ai senzatetto, dare ad una famiglia per 4\5 anni uno spazio dove ricominciare. Inoltre si potrebbe riusare del terreno per coltivare e rivendere ortaggi, far partrecipare alla ristrutturazione chi potrà utilizzare questi spazi dando un lavoro temporaneo, un luogo dove si sta bene. Passati gli anni questa famiglia, o persone, sanno di dover trovare un altro spazio per poi ridare la stessa casa ad un altra famiglia che lo necessita, un riuso continuo, con la partecipazione di chi ne usufruisce alla manutenzione. Secondo noi se l’Italia resta in silenzio sulle costruzioni abbandonate spreca tanto, dato che tutto si trasforma e nulla si distrugge, col riuso si possono risolvere alcuni problemi e dare l’idea che si può cambiare in meglio. Questa è la nostra proposta, forse un po’ ingenua ma non troppo se si riflette.