Opuscolo HI>DANCE Festival 1.0

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Il Festival presenta a Roma un programma artistico che promuove la conoscenza della tecnologia applicata alla danza contemporanea e alla performance art. Si tratta di lavori in cui il performer interagisce con una complessa architettura multimediale grazie all’utilizzo di strumenti di interaction design, modificando in tempo reale lo spazio visivo e sonoro in cui avviene l’azione. L’evento, unico nel suo genere, organizzato dall’Ass. Cult. DanzaSì, con la collaborazione di DAF – Dance Art Faculty, il centro internazionale di formazione per la danza e le arti performative, Dance&Culture, il portale e magazine web, European Dance Alliance/Valentina Marini Management, organizzazione per lo sviluppo e l’integrazione delle culture delle realtà artistiche del mondo della danza, e Urban Experience, la piattaforma di performing media tra web e territorio, si svolgerà presso lo storico Lanificio Luciani simbolo dei film neorealisti italiani, in via di Pietralata 159/A. La direttrice artistica, la visual artist Francesca Fini, nel coinvolgere 30 artisti e ricercatori provenienti da Italia, Francia, Germania, Norvegia, Portogallo, USA e Nuova Zelanda, offre al pubblico romano le ultime tendenze di questo nuovo linguaggio. La manifestazione è realizzata con il sostegno di Roma Capitale – Assessorato alla Cultura, Creatività, Promozione Artistica e Turismo – Dipartimento Cultura – Servizio Spettacoli ed Eventi. Con il Patrocinio del Dipartimento per le Politiche Europee della Presidenza del Consiglio dei Ministri, del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e dell’Ambasciata di Portogallo. 17-22 febbraio 2015 Lanificio, Via di Pietralata 159 Roma Ingresso gratuito / www.hi-dance.com


ISABEL VALVERDE (Portogallo) Danzatrice, studiosa, ricercatrice, insegnante, vincitrice di fellowship tra cui una borsa Fullbright, Isabel Valverde è una coreografa che da anni sviluppa la sua ricerca nel mondo virtuale di Second Life. Nelle sue performance e nei suoi workshop performativi, grazie alla partecipazione live di performer collegati da tutto il mondo, mostra un particolare stile di danza in cui il movimento del corpo reale, catturato da una webcam, si trasmette nel mondo virtuale a quello degli avatar. DisOrienta - WOLF KA e MARIA DONATA D’URSO (Germania, Italia, Francia) Collettivo franco-italo-tedesco, DisOrienta presenta a Roma un lavoro che non é uno spettacolo; é un quadro, un’architettura, una scultura. Un passo a due tra la luce di Wolf Ka e il corpo di Maria Donata D’Urso. Una questione di gravità, un momento di sospensione, un ponte tra il DNA e il Cosmo, un’ode alla tensigrità. Come se si trattasse di una metamorfosi organica e sensuale, il video generativo di Wolf Ka rivela, nel chiaroscuro, dei frammenti di corpo della danzatrice dissimulata dal tessuto sovrapposto alla rete frattale della pelle.

Isabel Valverde - Senses Places

“Il corpo del performer diventa un ordigno aumentato, che crea dal vivo un’opera d’arte totale e profondamente coinvolgente per il pubblico.” DisOrienta - Strata.2, ph Laura Arlotti


ALESSIA GATTA / RITMI SOTTERRANEI (Italia)

Ritmi Sotterranei, A mazon

“Ogni performance diventa una sorta di epica del corpo, nella sua ardente battaglia per la conquista della Luce.”

fuse*, N 4.0

Ritmi Sotterranei è una compagnia che si occupa di coreografia e performance. Nasce dall’idea di Alessia Gatta di mettere insieme un gruppo di artisti, con i quali dare forma a linguaggi espressivi di diverso tipo. Il punto di partenza è sempre stato pensiero/corpo/spazio. Pensiero inteso come concetto, coscienza, idee e desideri. Corpo inteso come insieme di funzioni dinamiche complesse. Spazio inteso come tutto ciò che ci circonda. Il gruppo si esibirà in “A mazon”, che include videoinstallazioni a cura del collettivo Quiet Ensemble. fuse* (Italia) fuse* è un collettivo italiano di artisti mediali fondato nel 2007 con lo scopo di esplorare le possibilità espressive date dall’uso creativo del codice e delle tecnologie digitali. Il lavoro dello studio è orientato verso la realizzazione di opere nel campo delle arti digitali e performative ricercando la connessione profonda tra luce, spazio, suono e movimento. Per il festival HI>DANCE presenteranno una nuova versione del progetto N 4.0 con la collaborazione di Elena Annovi in veste di performer e coreografa.


ROBERT WECHSLER + ANDREAS BERGSLAND (USA, Germania, Norvegia) Robert Wechsler è uno storico coreografo e danzatore americano. Sperimentatore precoce delle tecnologie interattive, Robert Wechsler ha conseguito un Master in coreografia presso la New York University ed è stato un protetto di Merce Cunningham e John Cage. Sul tema dell’interazione tra movimento e suono, Robert ha fondato la sua compagnia di danza, la Palindrome Dance Company. La parola chiave è “interazione”; utilizzando biosensori e altre tecnologie, la musica, le luci e il video sono controllati dal movimento dei danzatori.

All’interno del Festival Robert Wechsler terrà un seminario su “Motion Composer”, un software di sua invenzione riunito in un kit di semplicissimo utilizzo, che permette ai disabili di comporre musica con minimi movimenti degli occhi, del volto, delle dita. Per prendere consapevolezza del proprio corpo, aumentare la fiducia in se stessi e incoraggiare il movimento. Il coreografo presenterà il suo lavoro, con una performance inedita e un workshop, in collaborazione con il musicologo norvegese Andreas Bergsland.

Francesca Fini (Italia) Francesca Fini si occupa da anni di mixed media, video e performance. Lavora con tecnologie lo-fi, audio e video generati dal vivo, hackerando e manipolando oggetti di uso quotidiano. Per HI>DANCE propone “Blind”, un lavoro che si basa sulla sinestesia tra movimento, suono e colore. La performance è stata presentata al Georgia Institute of Technology per il Margaret Guthman Musical Instrument Competition.

Robert Wechsler


SPELLBOUND CONTEMPORARY BALLET (Italia) Spellbound nasce nel 1994, per volontà del coreografo Mauro Astolfi che fonda la Compagnia al rientro da un lungo periodo di permanenza artistica negli Stati Uniti. A partire dal 1996 Astolfi condivide il progetto produttivo con Valentina Marini con cui la Compagnia avvia un processo di intensa internazionalizzazione e di collaborazioni trasversali. Forte di una cifra stilistica inconfondibile esaltata da un ensemble di danzatori considerati tra le eccellenze dell’ultima generazione, Spellbound si colloca oggi nella rosa delle proposte italiane maggiormente competitive sul piano internazionale. Dal 2012 Spellbound produce anche una formazione giovanile sotto il marchio Spellbound Junior Ensemble/ Tirocinio professionale Daf.

SpellBound, ph Marco Bravi

Michele Mastroianni, ph Eolo Perfido

“Corpi amplificati, aumentati, che però mantengono intatta la loro natura animale.” MICHELE MASTROIANNI (Italia) Danzatore, coreografo, ricercatore, sprimentatore infaticabile. Michele Mastroianni, influenzato e ispirato da incontri artistici trasversali, come quello con l’artista milanese Paolo Scirpa, e con il compositore Ezio Bosso, crea nel maggio 2014 la suggestiva performance Fotosintesi - un amore incondizionato, per la Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma. Per HI>DANCE propone l’inedito lavoro Met-Amor-Fosi.


MECCANIMUS Francesca Fini, Anna Bastoni, Pierpaolo Caputo (italia)

TALKS

Collettivo fondato nel 2014 dalla visual artist Francesca Fini, l’attrice e danzatrice Anna Bastoni e il musicista e musicologo Pierpaolo Caputo, intorno ad un progetto di opera d’arte totale. Il collettivo romano presenta “Meccanimus”, una performance in cui si fondono i linguaggi del teatro, della danza contemporanea, della performance art, dell’interaction design e della videoarte: una Gesamtkunstwerk che si muove intorno al Meccanimus, la grande scultura che prende vita al centro della scena.

I giornalisti Raffaele Rivieccio e Giacomo Ravesi modereranno un incontro che esplora l’utilizzo del corpo e della danza legati alle nuove emergenze tecnologiche che si sono succedute dalla fine dell’800 fino alla contemporaneità. La celebrazione del corpo e del gesto, dalle sperimentazioni pionieristiche del pre-cinema nello studio della fisicità, della danza, fino alla rarefazione concettuale del cinema sperimentale.

Meccanimus, ph Enrico Cocuccioni

IL GESTO TECNOLOGICO

Il CORPO AUMENTATO, l’evoluzione culturale e antropologica del performing media Carlo Infante, changemaker, docente freelance di Performing Media, progettista culturale e ipermediale, guiderà un talk, a cura di Urban Experience, che proseguirà in un radio-walkshow per sviluppare, in giro per il Lanificio, una conversazione nomade con i partecipanti e gli stakeholder del progetto HI>DANCE. Una passeggiata peripatetica, basata sull’uso di whisper radio, che confluirà verso la performance “Meccanimus” di Francesca Fini.


Un programma dedicato al lavoro di alcuni tra i più interessanti artisti contemporanei italiani accomunati da un’intensa e originale ricerca nel campo della videoperformance digitale, con le opere di: “sin∞fin - Performances at the End of the World” © VestAndPage 2010

PROGRAMMA

Alessandro Amaducci Elisabetta Di Sopra Eleonora Manca VestAndPage

Roma 2015, Tipografia Luciani, Via Galazia 3, 00183 Roma

ITALIAN VIDEOPERFORMANCE LOOPS



MECCANIMUS Francesca Fini, Anna Bastoni, Pierpaolo Caputo (italia)

TALKS

Collettivo fondato nel 2014 dalla visual artist Francesca Fini, l’attrice e danzatrice Anna Bastoni e il musicista e musicologo Pierpaolo Caputo, intorno ad un progetto di opera d’arte totale. Il collettivo romano presenta “Meccanimus”, una performance in cui si fondono i linguaggi del teatro, della danza contemporanea, della performance art, dell’interaction design e della videoarte: una Gesamtkunstwerk che si muove intorno al Meccanimus, la grande scultura che prende vita al centro della scena.

I giornalisti Raffaele Rivieccio e Giacomo Ravesi modereranno un incontro che esplora l’utilizzo del corpo e della danza legati alle nuove emergenze tecnologiche che si sono succedute dalla fine dell’800 fino alla contemporaneità. La celebrazione del corpo e del gesto, dalle sperimentazioni pionieristiche del pre-cinema nello studio della fisicità, della danza, fino alla rarefazione concettuale del cinema sperimentale.

Meccanimus, ph Enrico Cocuccioni

IL GESTO TECNOLOGICO

Il CORPO AUMENTATO, l’evoluzione culturale e antropologica del performing media Carlo Infante, changemaker, docente freelance di Performing Media, progettista culturale e ipermediale, guiderà un talk, a cura di Urban Experience, che proseguirà in un radio-walkshow per sviluppare, in giro per il Lanificio, una conversazione nomade con i partecipanti e gli stakeholder del progetto HI>DANCE. Una passeggiata peripatetica, basata sull’uso di whisper radio, che confluirà verso la performance “Meccanimus” di Francesca Fini.


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