1 RELAZIONE TECNICA ILLUSTRATIVA E RELAZIONE STORICA
PROGETTO DEFINITIVO - ESECUTIVO
Bergamo, 30 novembre 2018
IL RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO Geom. Fabio Tonsi
I PROGETTISTI Arch. Rossana Betelli - Geom. Paolo Previtali
RIQUALIFICAZIONE E ARREDO URBANO DI VIALE PAPA GIOVANNI XXIII NEL TRATTO TRA PIAZZALE MARCONI E VIA A. MAJ
AREA POLITICHE DEL TERRITORIO DIREZIONE LL.PP. STRADE, SERVIZI A RETE E OPERE IDRAULICHE Servizio Strade e Parcheggi
PREMESSA Nel Programma Triennale delle Opere Pubbliche 2018-2020, approvato con deliberazione consiliare in data 20.12.2017 n. 166 Reg. C.C./84 Prop. Del. e successiva del 10/09/2018 n. 108 Reg. C.C./56 Prop Del., è previsto all’annualità 2018 l’intervento titolato “Riqualificazione e arredo urbano di viale Papa Giovanni XXIII nel tratto tra piazzale Marconi e via A. Maj ” cod. int. n. 201752, per una spesa complessiva di € 800.000,00.
Il paesaggio urbano di riferimento dell’area è composito: • lambito da forti assi viari a Ovest (l’asse storico Ferdinandeo – attuale Viale Papa Giovanni XXIII) e a Nord (l’asse di via A. Maj), ma corredati anche da “strutture” alberate poste a filare; •costruito in modo compatto sul fronte nord di via Angelo Maj costituito da palazzine allineate su via senza soluzione di continuità; •molto più diradato e articolato nell’area tra il piazzale e la stazione ferroviaria a sud dove si evidenzia anche un certo degrado materico degli spazi pubblici.
Una serie di planimetrie e fotografie dell’epoca, dimostrano l’evoluzione fisica del luogo nella storia: Introduzione contesto storico Nella seconda metà del XVIII secolo si verificò nella città di Bergamo la più importante delle sue trasformazioni urbane: il trasferimento delle funzioni commerciali e direzionali dal nucleo fortificato della città alta alla pianura sottostante. Fin dal X secolo nel prato di Sant'Alessandro, uno spazio libero tra i borghi di San Leonardo e di Sant'Antonio che salivano dalla piana al colle, si teneva nei mesi di agosto-settembre la fiera annuale di Sant'Alessandro in cui si commerciarono inizialmente i prodotti della pastorizia e dell’agricoltura (anche prodotti di estrazione mineraria) e successivamente anche i prodotti dell’industria tessile (panni di lana, di cotone e di seta), e che progressivamente acquistò una fama internazionale attirando fino a 50.000 visitatori. La costruzione della “fiera di pietra” è il primo atto di quel processo di trasferimento dalla città alta alla pianura di tutte le funzioni direzionali, che si realizzerà compiutamente nel corso del secolo successivo. Durante la dominazione austriaca (1814/60) si costruiranno i propilei di Porta Nuova, la strada Ferdinandea e la strada panoramica delle Mura. Nel 1857 si realizzerà il primo collegamento ferroviario con Milano e con la costruzione della stazione ferroviaria si prolunga verso sud la strada Ferdinandea che diventa l'asse portante per l'urbanizzazione dell'area compresa tra i borghi e la ferrovia. Questo nuovo centro moderno ha determinato nel tempo la realizzazione, oltre che della stazione ferroviaria e del grande viale di collegamento con il Centro Piacentiniano, anche di grandi strutture edilizie scolastiche (Istituto Vittorio Emanuele II), autostazioni (Stazione Autolinee Locali, Provinciali, Teb) e un grande spazio aperto, Piazzale Alpini.
Molto forte è l’attrattività dell’asse Ferdinandeo che partendo dalla Stazione Ferroviaria in Piazzale Marconi , recentemente riqualificato dal progetto dell’architetto portoghese Ines Lobo, inquadra il profilo di città alta e lambisce edifici storici come: L’edificio residenziale di viale Papa Giovanni XXIII ai civici 68/80, realizzato nel 1879 con fronte continuo e decorazioni di gusto ecclettico L’edificio residenziale all’angolo tra il viale principale e via Paleocapa, realizzato tra il 1870 e il 1879 su progetto di Enrico Galbiati con fronte di gusto ecclettico L’edificio denominato Casa Paleni, all’incrocio tra il viale e via Novelli, realizzato da Giovanni Muzio tra il 1902 e il 1904, con decorazioni in stile liberty L’edificio denominato Casa del Popolo di viale Papa Giovanni XXIII al civico 102-122, realizzato tra il 1904 e il 1908 da Giovanni Muzio ed Ernesto Pirovano.
CATASTO STORICO LOMBARDO VENETO-1853 (Archivio di Stato)
Verso la metà del secolo XIX l’area sottostante al Monastero delle Grazie faceva parte delle terre esterne alla città, fuori dalla cinta daziaria, registrate nel comune censuario di Boccaleone. Il sito è caratterizzato da una forte presenza di canali d’acqua: Roggia Nuova, Morlana, Ponteperduto e da un vaso detto Pissarolo.
Queste presenze delimitano la tessitura territoriale del particellato e ribadivano i tradizionali usi del suolo: prati adacquatori, ortaglie e broli, seminativi e gelsi. Sparsi sono gli elementi costruttivi: dal convento delle Grazie, alla Fabbrica di Salnitro e quella per la filatura del Cotone, Porta Nuova e le due case coloniche Venanzi e Codali. Da segnalare il mappale n. 306 (nell’area interessata oggi da Piazzale degli Alpini) che documenta la trasformazione al 1853 di arativo adacquatorio in “deposito per le bestie infette”. CATASTO STORICO LOMBARDO VENETO- 1866 (Archivio di Stato)
La mappa riporta il primo segno di apertura a sud della città attuate con la scelta localizzativa della Stazione Ferroviaria e la creazione del grande viale intitolato a Napoleone III (oggi Viale Papa Giovanni XXIII): sovradimensionato ma espressivo di un’epoca caratterizzata dal monumentalismo neoclassico e dalla moda del passeggio, fu delimitato da filari e alberature atte ad evidenziare il ruolo e l’importanza di questa infrastruttura. Viene inoltre documentata una nuova organizzazione degli spazi a est del viale, ovvero sul sito dell’attuale piazzale Alpini, dovuta alla realizzazione della piazza d’Armi denominata “Campo di Marte”, luogo di esercitazione militare. La creazione di questa grande piazza ha comportato un importante intervento sul regime delle acque con deviazione e canalizzazione della roggia Morlana. Sull’estremità orientale (mappali 1020.1021, 1074, 2046, 1042, 2044), in funzione al sito militare, viene costruita la struttura del “Bersaglio” con il suo lungo corridoio di tiro). I terreni di risulta tra il viale e le rogge permangono di proprietà privata (mappali 1033,1031).
CATASTO STORICO LOMBARDO VENETO- 1876 (Archivio di Stato)
La rifunzionalizzazione degli spazi e dei luoghi della città bassa richiesero una nuova collocazione degli usi esistenti, è il caso del Mercato del Bestiame trasferito nel 1865 nel Campo di Marte in seguito al nuovo progetto della sede della Provincia. Assai vivace e ricca era la frequentazione e l’utilizzo del mercato suddiviso in Mercato dei Cavalli, dei Bovini e dei Suini. Significativo è il tracciamento e la realizzazione di un primo tratto della via A. Mai realizzato fino alla rogge Nuova e Morlana. Entro il 1868 il Comune acquista le strisce di terreno (mappali 1031 e 1033) necessarie per allargare il marciapiede del viale. All’imbocco del piazzale della Stazione sorge il piccolo edificio bar-ristorativo intestato a Luzzana Maddalena (mappale 2170) oggi sede dell’unico Mc Donald in città. CATASTO STORICO LOMBARDO VENETO- 1898 (Archivio di Stato)
Questo piccolo aggiornamento evidenza il ridimensionamento della tettoia per cavalli (mappale 2172) e la costruzione di una altra piccola struttura a croce (mappale 2250). Sul lato orientale è quasi completamente aperta la via Foro Boario, impostata sul sito dell’antico Bersaglio, a collegare l’area macello con la stazione ferroviaria. CATASTO STORICO LOMBARDO VENETO- 1901 (Geoportale Comune di Bg)
La qualificazione architettonica di tutta l’area venne favorita, a sud, dalla realizzazione in forme classiche della stazione della Ferrovia della Valle Seriana (1882-1884 circa) e più tardi dell’architettura liberty di quella della Valle Brembana (1904-1906 arch. R. Squadrelli). Alcuni resoconti del primo Novecento illustrano interventi tesi a razionalizzare e a concentrare sull’ampio piazzale diverse attività. Nel 1906 si è a conoscenza di un mercato per cocomeri (stagionale) per il quale si dispose di un passaggio carrale. Nel 1909 il Consiglio Comunale deliberò di adattare 1.700 mq del foro per il Mercato delle verdure. Le celebrazioni del centenario del Donizetti furono l’occasione per ripensare al viale Vittorio Emanuele e al Foro boario per una riqualificazione architettonica e urbana della città, porta d’ingresso dalla stazione. Partendo da ipotesi di sfruttamento in termini edilizi del suolo, la decisione finale di collocare sul sito il nuovo palazzo per accogliere l’Istituto Tecnico Vittorio Emanuele II, embrione di una cittadella degli Studi, preceduto da un nuovo giardino pubblico, fu determinante nella definizione dell’attuale area del piazzale.
CATASTO STORICO LOMBARDO VENETO- 1902-35 (Archivio di Stato)
VOLO AEREO- 1924
PLANIMETRIA STATO DEI LUOGHI Il Comune di Bergamo, nell'ottobre 2017, ha promosso una gara tra professionisti per l'affidamento dei servizi tecnici di architettura e ingegneria per la redazione del progetto denominato “ Riqualificazione Piazzale Alpini” mediante offerta economicamente più vantaggiosa. Il progetto è stato affidato allo Studio Arch. Remo Capitanio, approvato il progetto esecutivo è ora stata avviata la procedura di gara per l’affidamento dei lavori. . La soluzione progettuale prevede la valorizzazione della componente simbolica del nucleo centrale costituito dal monumento agli Alpini, introducendo una nuova sistemazione del suolo nel rispetto dell'equilibrio tra spazi verdi e pavimentati. Il progetto è stato suddiviso in Lotti funzionali per consentire uno sviluppo programmato dell’intervento: -1° Lotto: porzione di piazza centrale tra l’edificio Urban Center e via Angelo Maj -2° Lotto: completamento della piazza verso l’Istituto Vittorio Emanuele -3° Lotto: completamento pavimentazioni, in continuità con la piazza, lungo il marciapiede verso il viale Papa Giovanni XXIII°. Il marciapiede posto lato ovest del Viale e il 3° Lotto, saranno oggetto d’intervento in questo progetto. Entrambi gli interventi rientrano all'interno del: perimetro degli Ambiti storici per la valorizzazione del sistema commerciale.
Sistema Insediativo della Città storica antica e moderna, TS5-Tessuto Storico di ampliamento di epoca otto-novecentescaSistema Infrastrutturale Ve-Viabilità principale e secondaria esistente. Centro abitato ed edificato. Zona Territoriale ed Omogenea - A – Classe sismica – Z4 L2-3 Classe geologica – 3a –
Il marciapiede a est del Viale, concepito in continuità con la piazza, prevede una pavimentazione in calcestruzzo alternando due finiture: - al quarzo spazzolato - lavato con inerti a vista. Le canalette a fessura e i giunti di dilatazione che disegnano l’orditura della pavimentazione saranno realizzate in acciaio zincato. Le canalette saranno orientate per consentire il naturale percolamento dell’acqua piovana e definire un orditura coerente con il disegno della piazza. La piazza è perimetrata sui due lati di viale Papa Giovanni XXIII° e di via A. Maj rispettivamente da doppi filari di Aesculus Hippocastanum e di Tilia Cordata. Il filare di ippocastani caratterizza l’asse ferdinandeo e costituiscono “recinto” visivo dalle vie limitrofe limitando la visuale verso lo spazio aperto di piazza Alpini.
Vista dell’intervento “Lotto 3” da viale Papa Giovanni XXIII°
Planimetria progetto “Lotto 3�
Particolare pavimentazione
Sezione di progetto
Il tratto di marciapiedi, lato ovest del viale, è stato negli anni riorganizzato mediante l'ampliamento delle aiuole alternate a piazzole pavimentate in cubetti di porfido, la bitumatura delle fasce pedonali e la ricostituzione dell'alberatura, Nel secondo tratto, tra la via Angelo Maj e Largo Porta Nuova, nell'ambito di un intervento di riqualificazione , è stato reintegrato il viale alberato, arricchendolo con ampie aiuole alternate a tratti di pavimentazione in lastre di granito rosa sardo della lunghezza di cm 40 e larghezza a correre, disposte trasversalmente a file parallele e "fiammate" sulla superficie. La fascia pedonale continua tra le aiuole ed i negozi, della larghezza di m 4.00, è stata pavimentata sempre con lastre di granito rosa sardo delle dimensioni di cm 40x80 posate a spina di pesce. La diversa disposizione e posa delle lastre nei tratti tra le aiuole e lungo il percorso davanti ai negozi, è stata intenzionalmente scelta per mettere in evidenza il diverso utilizzo dei luoghi: lo spazio di sosta e il transito dei pedoni. Una caratteristica di questo intervento è l'inserimento di due strisce continue longitudinali pavimentate con cubetti di porfido con caratteristiche cromatiche e di ruvidità diverse rispetto alle lastre di granito. Il presente progetto, tratto tra il Piazzale della stazione e la via A. Maj, riproporrà una pavimentazione in granito diorite come il Piazzale della stazione con lastre di spessore cm 4 o 7 (nei tratti carrabili), disposte a correre e in tre diversi formati: 20, 30 e 40 cm di larghezza. La finitura sarà fiammata nei tratti tra le aiuole con posa longitudinale, mentre il vialetto pedonale sarà con finitura bocciardata con posa trasversale. La diverse aree verranno evidenziate e delimitate da fasce di diorite grigio scuro di larghezza cm 10 e con finitura fiammata.
Esempio di pavimentazione in lastre di Diorite disposte in file di larghezze variabili e separate con listelli in diorite grigio scuro largh. cm 10. (vista di Piazzale Marconi – stazione treni)
Particolari pavimentazione con diversi tessuti materici
Tratto iniziale intervento - incrocio via Bonomelli-viale Papa Giovanni XXIII°
Pavimentazione in corrispondenza della rampa d’uscita del parcheggio
Pavimentazione in corrispondenza del Centro Congressi e rampa d’accesso al parcheggio
Sezione in corrispondenza delle rampe di accesso al parcheggio
Sezione in corrispondenza delle aiuole Lateralmente, a fianco delle aree verdi, una fascia di cm 40 in cubetti di granito cm 4/6 disposti ortogonali accompagnerà tutto il vialetto e favoriranno così il percorso-guida agli ipovedenti. Verranno sigillati con boiacca di cemento su uno strato di allettamento di circa cm 6 . In corrispondenza di questa fascia in cubetti, verrà realizzata una condotta disperdente in trincea posta ad una profondità di m 1.10, con larghezza alla base di almeno 40 cm. Il sistema di raccoltà sarà con canalina Aco Euroline con caditoia a fessura in acciaio inox.
Le aiuole saranno delimitate e protette con un cordolo in pietra ricostruita e finitura sabbiata , colore e forma come le aiuole giĂ presenti nel tratto intermedio del viale.
Cordoli aiuole in pietra ricostruita finitura sabbiata
PLANIMETRIA ACQUEDOTTO
PLANIMETRIA RETI IDRICHE SOTTERRANEE
PLANIMETRIA FOGNATURA
PLANIMETRIA SOTTOSERVIZI
DURATA DEI LAVORI Considerando che le lavorazioni potranno svilupparsi contemporaneamente su più tratti indipendenti tra loro, si stima che i lavori potranno essere completati entro 200 (duecento) giorni. QUADRO ECONOMICO DELL’INTERVENTO
L’importo complessivo delle opere stimate nel progetto definitivo ammonta a Euro 800.000,00=così suddivisi: A) OPERE A BASE D'APPALTO € 636.000,00
a1) importo lavori soggetti a ribasso
€ 29.500,00
a2) importo oneri sicurezza non soggetti a ribasso
Totale A (a1+a2) € 665.500,00 B) SOMME A DISPOSIZIONE imprevisti
€ 12.140,00
allacciamenti e/o spostamento di impianti
€ 40.000,00 € 2.500,00
Spese tecniche per collaudi e prove di laboratorio Spese tecniche per incentivo art. 113 del D.lgs. 50/2016
€ 13.310,00
I.V.A. sui lavori a base d'appalto
€ 66.550,00 Totale B € 134.500,00
IMPORTO COMPLESSIVO PROGETTO A+B
€ 800.000,00
ELENCO ALLEGATI 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13
Relazione Tecnica Illustrativa e Relazione Storica Capitolato speciale d'appalto Schema di contratto Cronoprogramma esecutivo Elenco Prezzi Unitari Computo metrico Computo metrico estimativo Piano di sicurezza e coordinamento Fascicolo informazioni Piano di manutenzione dell’opera Quadro dell'incidenza percentuale della manodopera Manufatti Unificati Elaborati grafici
Tavola n°
1 2
Descrizione
Planimetria inquadramento generale interventi Planimetria stato di fatto
scala
varie 1:200
3
Planimetria sovrapposizioni
1:200
4
Planimetria progetto e particolari
1:200
5
Planimetriadi progetto: raccolta e smaltimento acque meteoriche
1:200
6
Sezioni e particolari di progetto (lato est) Sezioni e particolari pavimentazione (lato ovest)
1:200-50-2
8
Planimetria di progetto: Torrette per alimentazione elettrica (Lato est)
1:200
9
Planimetrie progetto: Bussole elettorali
1:200
10
Planimetrie piano della Sicurezza Fase 1-2
1:200
11
Planimetrie piano della Sicurezza Fase 3-4-5
1:200
7
1:20