La relazione dei lavori sul marciapiede di via Porta Dipinta

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Realizzazione di nuovo marciapiedi in via Porta Dipinta lungo l’area verde della Fara

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Relazione Tecnica

RELAZIONE TECNICA Progetto di: “REALIZZAZIONE DI NUOVO MARCIAPIEDI IN VIA PORTA DIPINTA LUNGO L’AREA VERDE DELLA FARA”

PREMESSA Nel Programma Triennale delle Opere Pubbliche 2016-2018, approvato con deliberazione consiliare in data 20.04.2016 n. 48 Reg. C.C../19 Prop. Del., è previsto, all’annualità 2016, l’intervento titolato “REALIZZAZIONE DI NUOVO MARCIAPIEDI IN VIA PORTA DIPINTA LUNGO L’AREA VERDE DELLA FARA” cod. int. n.2016-53, per una spesa complessiva di € 200.000,00. L’area oggetto di intervento è soggetta a Vincolo ambientale derivante dal D.Lgs. n°42/2004 “Codice dei Beni Culturali e Paesaggio”, pertanto è stata acquisita la necessaria Autorizzazione paesistica; in particolare la Commisione per il Paesaggio in data 20/09/2016 ha espresso il seguente parere: “vista l’integrazione presentata in data 20/09/2016, visto il parere espresso dal Servizio Opere del Verde in data 27/07/2016 n. I0247035 P.G., valutate le trasformazioni conseguenti la realizzazione dell’intervento proposto a seguito della lettura ed interpretazione del contesto ambientale, valutati gli elementi di criticità, all’unanimità dei presenti, esprime parere favorevole ritenendo l’intervento compatibile con le finalità di tutela ambientale imposte dai vincoli paesistici esistenti sull’area, alle seguenti condizioni: •

dovrà essere eliminata la pavimentazione che riconduce al presunto sedime delle torri;

dovrà essere riutilizzata, per quanto possibile, la pavimentazione esistente per il marciapiede senza cordolo in via Porta Dipinta;

dovranno essere eliminati tutti i cordoli in granito, prescrivendo la posa della pietra secondo l’andamento attuale;

dovrà essere prevista la massima attenzione e cura nel mantenimento del patrimonio arboreo esistente;

dovrà essere eliminata la pavimentazione prevista sotto le panchine;

dovrà essere ridotto a sette il numero delle panchine, che dovranno essere rivolte verso il prato;

dovrà essere eliminata la staccionata in legno in fregio alla via Fara, della quale non è mai stata richiesta valutazione paesaggistica da parte della stessa Commissione. La Commissione raccomanda inoltre di mantenere il patrimonio arboreo il più fedele possibile all’esistente. Il parere è formulato ai sensi dell’art.81 della Legge Regionale 12/2005 “Legge per il Governo del Territorio.”

Tutte le indicazioni e le prescrizioni di dettaglio contenute nel suindicato parere sono state recepite e riportate nel presente progetto esecutivo PROGETTO ESECUTIVO

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Relazione Tecnica

INQUADRAMENTO STORICO DELL’AREA OGGETTO D’INTERVENTO Le strutture difensive di Bergamo hanno avuto nel corso dei secoli vicende complesse. Possiamo considerare quattro cerchia di mura: La prima è una cinta romana che comprendeva solo Città Alta La seconda è una cinta medioevale costruita in parte sul perimetro della precedente e quindi anch’essa comprensiva della sola Città Alta. La terza è la cinta delle “Muraine”, documentate dallo studioso Gianmario Petrò già nel 1350, in epoca viscontea. Comprendeva quasi tutta la parte bassa della città. La quarta è la cinta cinquecentesca delle Mura venete ancora esistenti, la cui costruzione fu iniziata nel 1561 e del tutto conclusa solo all’inizio del secolo successivo. Comprende solo Città Alta. La situazione complessiva è evidente nella pianta delle cinte murarie redatta da Luigi Angelini.

Dalle tracce esistenti e dalle ricerche storiche di studiosi, si può ricomporre con quasi assoluta certezza l’originario perimetro delle mura che a partire dalla metà del secolo XIII° rappresentò la solida difesa dell’antica cittadina, fino al 1561 quando il Senato Veneto diede inizio alla costruzione del nuovo perimetro delle mura. PROGETTO ESECUTIVO

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Bergamo era infatti nell’alto Medioevo un centro abitato ben fortificato, tanto che nel IX° secolo, fidando nella sua “firmissima munitione”, fu l’unica città che oppose resistenza all’assalto delle truppe tedesche nel corso della contesa per il dominio dell’Italia. A causa della situazione orografica il successivo allargamento delle mura, realizzatosi soprattutto in epoca comunale, non avvenne come in altre città con la costruzione di più ampie strutture concentriche ma attraverso “addizioni” che inglobavano parti esterne alla fortificazione. Esse non rispondevano solamente a necessità di difesa. Coloro che risiedevano entro la cerchia murata godevano di uno status giuridico con diritti e doveri diversi da quelli di chi ne era escluso. Fra le “addizioni” sono documentate quelle realizzate nel 1256 sotto la podesteria di Filippo d’Asti: la prima inseriva l’attuale Borgo Canale, la seconda si allargava verso la zona della Fara.

Planimetria elaborata dell’Arch. Sandro Angelini nel 1950 su studi di G.B. Rota, A. Mazzi e F. Fornoni, mentre il tracciato M-N-P-Q-R-S (evidenziato in rosso) è stato estratto da una planimetria del 1878 a firma di M.G.B. (Biblioteca Civica A. Maj, raccolta Sozzi-Vimercati) Il tratto di muro e torri iniziava dalla Porta Dipinta, si collegava alla Porta De Osmano, proseguiva in direzione del Convento di Sant’Agostino, proteggendolo, piegava nel prato della Fara, si congiungeva con la Porta Sub Foppis per chiudersi a ridosso delle mura nei pressi della Rocca. Nel tratto interessato dal presente progetto, proprio in corrispondenza del nuovo marciapiede, correva il tracciato del muro e di due torrette.

PROGETTO ESECUTIVO

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ESIGENZE ED OBIETTIVI DELL’INTERVENTO L'intervento in oggetto si concretizzerà con la realizzazione di una nuova pavimentazione in pietra di arenaria del marciapiede di via Porta Dipinta lungo l’area della Fara al fine della messa in sicurezza del percorso pedonale; in particolare si realizzerà un nuovo marciapiede di adeguate dimensioni e studiato affinché vengano eliminate le barriere architettoniche secondo la legge n°13/89 e la L.R. 6/89. Quindi scopo del progetto è quello di assolvere a delle richieste di carattere tecnico, integrandole con soluzioni che migliorino ed esaltino il carattere di spazio pubblico e di incontro di cui il Prato della Fara è di fatto da sempre carico nei confronti non solo della Città Alta ma più in generale dell'intera città. DESCRIZIONE DELL’INTERVENTO La soluzione progettuale proposta prevede le seguenti operazioni: - rimozione completa del materiale lapideo esistente in arenaria costituente l’attuale marciapiede di via Porta Dipinta e di una limitata porzione della pavimentazione in smolleri di porfido costituente la carreggiata stradale per consentire l’allargamento del marciapiede; - parziale recupero delle lastre in arenaria riutilizzabili (stimato nell’ordine del 15% della superficie attuale) che verranno opportunamente lavorate, rifilate e conservate presso il Magazzino Comunale per un possibile reimpiego in occasione di successivi interventi puntuali di manutenzione ordinaria; - posa di nuove lastre in arenaria dello spessore di cm 10, della larghezza di cm 50, lunghezze a correre, per una larghezza complessiva del nuovo marciapiede pari a cm 150; - trattamento invecchiante delle nuove lastre in arenaria tale da renderle simili a quelle esistenti come colorazione, consistente nella stesura di una mano di fondo minerale, una mano a pennello e/o a tampone con effetto velatura, utilizzando pigmenti puri in silicato di potassio, il tutto previa esecuzione di idonee campionature da sottoporre alla D.L. per l'approvazione; - sigillatura delle lastre di porfido posate ad “opus incertum” della pavimentazione del marciapiede esistente posta sul lato opposto della strada; - interventi puntuali di rifacimento delle pavimentazioni ammalorate in smolleri di porfido e in acciottolato costituenti le carreggiate stradali e in pietra arenaria costituenti i marciapiedi di via Porta Dipinta; - interventi puntuali di rifacimento della pavimentazione ammalorata in pietra arenaria e dei cordoli in arenaria costituenti il marciapiede di viale delle Mura nel tratto compreso tra via Porta Dipinta e Porta S.Agostino.

PROGETTO ESECUTIVO

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PLANIMETRIA STATO DI FATTO

PLANIMETRIA RILIEVO MATERICO

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RILIEVO MATERICO

Carreggiata stradale: porfido posato a coltello a spina di pesce

Marciapiede lato destro: piastrelle di porfido posate opus-incertum

PROGETTO ESECUTIVO

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Marcipiede lato sinistro: Lastre in pietra arenaria

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DOCUMENTAZIONE FOTOGRAFICA Particolare del marcipiede lato sinistro

Particolare del marcipiede lato destro

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Particolare del camminamento in lastre di arenaria

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Particolare del camminamento in lastre di arena

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Particolare del camminamento in lastre di arenaria

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RELAZIONE OPERE DEL VERDE (redatta dal Perito Agrario Guglielmo Baggi) INTERVENTI PREVISTI DAL SERVIZIO OPERE DEL VERDE

Filare di alberi alternati a panchine in legno Relativamente al filare di alberi appartenenti al genere Sophora japonica presenti sul lato coinvolto dai lavori di sistemazione del tratto di marciapiede, nel 2014 venne commissionata un’indagine di stabilità e verifica dello stato di conservazione e vegetativo delle 18 piante presenti attraverso l’utilizzo del metodo VTA, ovvero attraverso una prima analisi visiva dell’albero per la diagnostica di eventuali segnali di cedimento a vari livelli, basale e aereo, con successiva verifica, nel caso servisse, di impiego di attrezzature sofisticate per la restituzione di valori e parametri di consistenza del legno interno al tronco e ai palchi principali.

La Sophora specie “japonica” è un albero deciduo a portamento eretto, somigliante alla Robinia, originario di Cina e Giappone, introdotto in Europa già nel XVII secolo, che raggiunge lentamente i PROGETTO ESECUTIVO

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5–20 m di altezza, dal portamento elegante, con il tronco diritto dalla corteccia screpolata secondo linee tortuose. I rami, negli esemplari più giovani, sono di colore verde-brillante, le foglie pennate sono composte da 11-13 foglioline pelose, ovali-lanceolate, acute, di colore verde-scuro superiormente e glauco sulla pagina inferiore, con il margine intero e nervature che si prolungano oltre l'apice, con belle fioriture estive. I fiori dal delicato profumo, di colore bianco-giallastro o crema, sono riuniti in racemi formanti a loro volta grandi pannocchie terminali lunghe fino a 25 cm, possiedono un calice scampanato con 5 denti, ed una corolla dal vessillo arrotondato delle stesse dimensioni della carena che mostra 2 petali separati, gli stami liberi sono in numero di 10, l'ovario è supero; il frutto si presenta come un legume allungato e carnoso, di colore verde-vitreo, con numerose strozzature che gli conferiscono un aspetto moniliforme, che contiene semi ovoidali nerastri

a

maturità;

comprende

numerose

varietà

orticole

tra

cui

citiamo

la Sophora

japonica var. pendula.,, la consistenza del legno, lungo il corso dell’esistenza in vita, degenera fisiologicamente, procurando cavità e fessurazioni spesso evidenti e molto vistose, la capacità di compartimentalizzazione della specie, porta spesso a situazioni paradossali di grande equilibrio Questo in alberi sani ed integri da patologie ed altre manifestazioni di traumi di origine esterna al regolare sviluppo dell’albero Il parametro di consistenza, al di sotto di certi livelli, ha confermato la necessità di procedere all’abbattimento delle piante compromesse per ragioni di pubblica incolumità Su un totale di 18 alberi presenti, solo su 9 (Codice albero riportato in relazione) si è proceduto, oltre allo screening visivo VTA alla successiva indagine strumentale di base. Dalle analisi eseguite si sono riscontrate forti anomalie alla base delle alberature riconducibili ad un vocabolario agronomico del genere •

Anomalie rilevate a livello del colletto

azzampato, presenza di carpofori appartenenti a funghi lignicoli, cordoni radicali decorticati per la presenza frequente di auto in sosta, radici strozzate •

Anomalie rilevate a livello del fusto

necrosi corticali, fusto inclinato, carie del legno, castello, o primo palco, compromesso •

Anomalie rilevate a livello della chioma

Capitozzi eseguiti nel passato, branche secche, carpofori appartenenti a funghi lignicoli alle branche In conseguenza dei risultati sopra descritti n° 4 alberature delle 9 indagate sono state inscritte nella classe D (valori critici) con elevata propensione all’improvviso cedimento per presenza di Carpofori di Perennipoia alla base e degradazione del legno e dei tessuti in generale interni al fusto Per queste piante è previsto l’abbattimento

PROGETTO ESECUTIVO

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Per n° 3 piante delle 9 indagate l’inscrizione è nella classe di rischio C-D (valori anomali), ricontrollati visivamente dopo circa un anno dal primo controllo, presentano un sostanziale peggioramento della iniziale situazione di degrado del legno, con caratteristiche simili alle precedenti Su queste, per ovvie ragioni di pubblica sicurezza, di interverrà con l’abbattimento Le restanti n° 2 alberature (n° 4 e 5 in relazione) con un ricontrollo programmato a distanza di 2 anni, e con presenza di necrosi al castello e danni alle branche sui capitozzi, inscritte nella classe di rischio C è necessaria l’esecuzione di un intervento di potatura di alleggerimento e contenimento delle chiome con ulteriore valutazione sul posto, al momento dell’esecuzione della potatura, di un eventuale, aggiuntivo, intervento di consolidamento e messa in sicurezza con funi d’ancoraggio omologate. Le rimanenti 9 alberature, che non manifestano segnali di cedimento sia basale che ai palchi principali, necessitano di un intervento di potatura, sempre di contenimento, con eliminazione dei rami secchi, riequilibrio della chioma. Le alberature eliminate verranno rimpiazzate con nuovi esemplari arborei appartenenti alla medesima specie.

QUADRO ECONOMICO RIASSUNTIVO DELL’OPERA L’importo dei lavori previsti è il seguente: A) OPERE A BASE D'APPALTO importo lavori soggetti a ribasso importo oneri sicurezza non soggetti a ribasso totale A

€ 156.000,00 € 4.000,00 € 160.000,00

B) SOMME A DISPOSIZIONE I.V.A. sui lavori a base d'appalto 22% Spese tecniche per incentivo art. 113 del D.lgs. 50/2016 imprevisti e arrotondamento totale B

€ 35.200,00 € 3.200,00 € 1.600,00 € 40.000,00

IMPORTO COMPLESSIVO PROGETTO A+B

PROGETTO ESECUTIVO

€ 200.000,00

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Relazione Tecnica

ELENCO ALLEGATI 1

Relazione Tecnica Illustrativa

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Capitolato speciale d'appalto

3

Schema di contratto

4

Cronoprogramma esecutivo

5

Elenco prezzi

6

Computo metrico

7

Computo metrico estimativo

8

Piano di sicurezza e coordinamento

9

Fascicolo informazioni

10

Piano di manutenzione dell’opera

11

Quadro dell'incidenza percentuale della manodopera

12

Manufatti unificati

13

Elaborati grafici

ELENCO ELABORATI GRAFICI Localizzazione

Descrizione

Scala

1

Via Porta Dipinta

Inquadramento urbanistico

varie

2

Via Porta Dipinta

Planimetria stato di fatto e sezioni

varie

3

Via Porta Dipinta

4

Via Porta Dipinta

Planimetria sovrapposizioni e varie progetto Planimetria ripristino porzioni di varie pavimentazioni esistenti ammalorate

Tavola n°

PROGETTO ESECUTIVO

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