Luce nei punti bui della città, nel 2018 un investimento da mezzo milione di euro

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Realizzazione nuovi impianti di illuminazione pubblica. Anno 2017 Relazione tecnica

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OGGETTO DELL’APPALTO Nell’elenco annuale anno 2017 del Programma Triennale dei Lavori Pubblici 2017-2019 dell’Amministrazione Comunale di Bergamo, approvato con deliberazione consiliare n° 37 Reg. C..C. /n° 9Prop. Del. in data 22-03-2017 è previsto un intervento cod. 2017-46 di Realizzazione di nuovi impianti di illuminazione pubblica- anno 2017 per un importo complessivo di €. 500.000,00. La presente relazione ha per oggetto l’implementazione dell’ impianto di pubblica illuminazione nelle seguenti strade o aree pubbliche: • area verde di via Acquaderni; • area verde di via Rampinelli; • area verde di via G. Da Verrazzano; • piazza Pacati; • vicolo S. Tomaso; • parco Turani di Redona; • area verde via Caprera; • via del Carroccio; • via Grazia Deledda; • parco via Codussi; • area verde via Sardegna; • parco di via Spino; • vicolo Fontanbrolo; • via Calvetti; Nel presente progetto sono ricompresi inoltre anche le forniture dei corpi illuminanti di nuovi attraversamenti pedonali e della ristrutturazione della piazza Risorgimento, le cui opere edili, verranno realizzate contestualmente ma con altri appalti distinti.

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TIPOLOGIA DELLA FORNITURA La fornitura di energia elettrica a servizio della pubblica illuminazione è esistente ed è costituita da contatore trifase con neutro; il sistema di distribuzione è del tipo TT. tensione nominale 400 ± 10% V; frequenza 50± 2% Hz; corrente di corto circuito teorica trifase considerata per il dimensionamento 15kA caduta di tensione max 5%. Per questi tipi di intervento non si prevedono nuove forniture, ma allacciamenti a linee di pubblica illuminazione esistenti, previo accordi e verifica dei carichi con la Società A2A, gestore degli impianti di pubblica illuminazione di proprietà del Comune di Bergamo.

3

QUADRO ECONOMICO Importo complessivo dei lavori di €. 500.000,00 così composto: A) OPERE A BASE D'APPALTO importo lavori soggetti a ribasso

€ 364.500,00

importo oneri sicurezza non soggetti a ribasso

€ 10.000,00 € 374.500,00

Totale A

B) SOMME A DISPOSIZIONE imprevisti ed arrotondamenti

interventi di urgenza per sostituzione di parti di impianti di pubblica illuminazione esistenti dovuti furti e cedimenti strutturali Pagina 1 di 28

560,00

€ 80.000,00


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Spese tecniche per incentivo art. 113 del D.lgs. 50/2016 I.V.A. sui lavori a base d'appalto

7.490,00

€ 37.450,00

Totale B IMPORTO COMPLESSIVO PROGETTO A+B

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€ 125.500,00 € 500.000,00

GENERALITA’ SULLE CARATTERISTICHE COSTRUTTIVE DEGLI IMPIANTI ELETTRICI Gli impianti elettrici saranno realizzati in conformità alle norme vigenti di legge ed alle normative tecniche, in particolare a: - legge n°186 del 01.03.1968

“Disposizioni concernenti la produzione di materiali, apparecchiature, macchinari, installazione di impianti elettrici ed elettronici”;

- D.Lgs 09/04/2008 n° 81

“Attuazione della legge 3 agosto 2007, n° 123, in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro”

- norma CEI, 64-8

“Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a 1000V in corrente alternata e a 1500 V in corrente continua” Comprese tutte le varianti a tali norme ;

- norma CEI 64-8/714

Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a 1000V in corrente alternata e a 1500V in corrente continua. Sezione 714: Impianti di illuminazione situati all’esterno

-

norma UNI 10819

Luce e illuminazione. Impianti di illuminazione esterna. Requisiti per la limitazione della dispersione verso l’alto del flusso luminoso

-

norme UNI EN 40

Pali per illuminazione

- L.R. Lombardia 17/00

“Misure urgenti in tema di risparmio energetico ad uso di illuminazione esterna e di lotta all’inquinamento luminoso”

- L.R. Lombardia 38/04

“Modifiche e integrazioni alla legge regionale 27 marzo 2000, n. 17 (misure urgenti in materia di risparmio energetico ad uso illuminazione esterna e di lotta all’inquinamento luminoso) ed ulteriori disposizioni”

- L.R. 31/2015

Misure di efficientamento dei sistemi di illuminazione esterna con finalità di risparmio energetico e di riduzione dell'inquinamento luminoso

- norme UNI EN 11248 2016

“Selezione delle categorie illuminotecniche”

- norme UNI EN 13201-2:2016

“Illuminazione stradale- Parte 2:Requisiti Prestazionali”

- norme UNI EN 13201-3:2016

“Illuminazione stradale- Parte 3:Calcolo delle Prestazioni”

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- norme UNI EN 13201-4:2016

“Illuminazione stradale- Parte 4:Metodo di misurazione delle prestazioni fotometriche”

- norme UNI EN 13201-5:2016

“Illuminazione stradale- Parte 5:Indicatori delle prestazioni energetiche”

- norme UNI EN 11630

“Luce e illuminazione - Criteri per la stesura del progetto illuminotecnico”

I materiali e le apparecchiature occorrenti per la realizzazione dell’impianto dovranno essere di prima qualità, esenti da difetti di costruzione e di funzionamento. Prima di essere posti in opera andranno sottoposti al vincolante parere del Direttore dei Lavori con presentazione di adeguata campionatura, in modo tale da consentire allo stesso la scelta dei materiali ed apparecchiature più idonee e funzionali in relazione alle caratteristiche tecniche costruttive e prestazionali dell’impianto alla sua manutenzione. REQUISITI PER L’ EQUIVALENZA DI PRODOTTO NEL PROGETTO ILLUMINOTECNICO Ai sensi della norma UNI 11630:2016 Due o più prodotti si considerano equivalenti fra loro quando sussistono contestualmente le seguenti condizioni nel valutare le caratteristiche tipologiche, stilistiche e prestazionali: • estetiche: prodotto con valore estetico e/o impatto visivo similare; • colore della luce: prodotti con temperatura prossimale di colore similare; • energetiche: prodotti con i consumi energetici similari all’interno dello stesso progetto; • qualitative: prodotti con caratteristiche tecniche e tecnologiche similari; • illuminotecniche e colorimetriche: prodotti con prestazioni/caratteristiche fotometriche e indice di resa cromatica che carantiscono risultati illuminotecnici similari nello stesso progetto. Soluzioni migliorative sono convenzionalmente da considerare equivalenti. 4.1

PRESCRIZIONI ILLUMINOTECNICHE

4.1.1 Considerazioni generali sulle Norme UNI EN 11248 La Norma UNI 11248 fornisce le linee guida per determinare le condizioni di illuminazione in una data zona della strada, identificata e definita in modo esaustivo nelle Norme UNI 13201-2 mediante l’indicazione di una categoria illuminotecnica. La Norma si basa, nei loro principi fondamentali, sui contenuti scientifici del rapporto tecnico CIE 115:2010 e recepisce i principi di valutazione dei requisiti illuminotecnici previsti nel rapporto tecnico CEN/TR 13201-1. A tal fine introducono il concetto di parametro di influenza e la richiesta di valutazione dei rischi da parte del progettista. La Norma UNI 11248 individua le prestazioni illuminotecniche degli impianti di illuminazione atte a contribuire, per quanto di pertinenza, alla sicurezza degli utenti della strada ed in particolare: • indica come classificare una zona esterna destinata al traffico ai fini della determinazione della categoria che le compete; • fornisce la procedura per la selezione nella categoria illuminotecnica che competono alla zona classificata; • identifica gli aspetti che condizionano l’illuminazione stradale ed attraverso la valutazione dei rischi, permette il conseguimento del risparmio energetico e la riduzione dell’impatto ambientale; • fornisce prescrizioni sulle griglie di calcolo per gli algoritmi delle Norme UNI Pagina 3 di 28


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EN 13201-1-3 e per le misurazioni in loco trattate dalla Norma UNI EN 13201-4. La presente norma descrive e prescrive una metodologia progettuale secondo la quale, a partire da dati associati al tipo di strada che rappresentano i valori di ingresso per la procedura, pervenire alla categoria illuminotecnica adeguata. Tale metodologia è basata su un procedimento sottrattivo che, a seguito di un analisi dei rischi obbligatoria in cui il progettista valuta i parametri di influenza, permette di individuare la categoria illuminotecnica di progetto. La presente norma si applica agli impianti di illuminazione fissi, progettati per offrire all’utilizzatore delle zone pubbliche, adibite alla circolazione, buone condizioni di visibilità durante i periodi di oscurità, con l’intento di garantire sia la sicurezza ed il buon smaltimento del traffico sia la sicurezza pubblica, per quanto questi parametri possano dipendere dalle condizioni di illuminazione della strada. Per facilitare l’applicazione delle categorie illuminotecniche, viene suggerita una corrispondenza tra varie serie di categorie comparabili o alternative. La norma fornisce inoltre elementi per: • la selezione della zona di studio nella quale valutare i parametri utili alla determinazione della categoria illuminotecnica; • l’applicazione delle griglie e delle procedure di calcolo in base alla UNI EN 13201-3; • l’applicazione delle metodologie di misurazione descritte nella UNI EN 13201-4; • la selezione delle caratteristiche fotometriche della pavimentazione stradale di riferimento per i calcoli. I parametri individuati nella presente Norma consentono di identificare una categoria illuminotecnica conoscendo: • la classe della strada nella zona di studio; • la geometria della zona di studio; • l’utilizzazione della zona di studio; • l’influenza dell’ambiente circostante. e di adottare le condizioni di illuminazione più idonee, in base allo stato attuale delle conoscenze, perseguendo anche un uso razionale dell’energia e con il contenimento del flusso luminoso disperso. 4.1.2

Procedura di individuazione delle categorie illuminotecniche

L’individuazione delle categorie illuminotecniche di un impianto avviene mediante i seguenti passi: Categoria illuminotecnica di ingresso La definizione avviene nel seguente modo: • suddividere la strada in una o più zone di studio con condizioni omogenee dei parametri di influenza; • per ogni zona di studio identificare il tipo di strada; • nota la tipologia di strada, individuare la categoria illuminotecnica di ingresso per l’analisi dei rischi. Categoria illuminotecnica di progetto nota la categoria illuminotecnica di ingresso per l’analisi dei rischi, valutare i parametri di influenza nell’analisi dei rischi e, considerando anche gli aspetti del contenimento dei consumi energetici, decidere se considerare la categoria illuminotecnica di riferimento con quella di progetto o modificarla, seguendo eventuali altri parametri di influenza valutati dal progettista. Categoria illuminotecnica di esercizio In base alle considerazioni esposte dall’analisi dei rischi e agli aspetti

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relativi al contenimento dei consumi energetici, introdurre, se necessario, una o più categorie illuminotecniche d’esercizio, specificando chiaramente le condizioni dei parametri di influenza che rendono corretto il funzionamento dell’impianto secondo la data categoria. Il progettista, nell’analisi del rischio, può decidere di non definire, giustificandone i motivi, la categoria illuminotecnica di ingresso per l’analisi dei rischi e determinare direttamente la categoria illuminotecnica di progetto. L’adozione di impianti con caratteristiche variabili (variazione del flusso luminoso emesso), purchè nel rispetto dei requisiti previsti dalla categoria illuminotecnica di esercizio corrispondente, può rappresentare una soluzione per assicurare condizioni di risparmio energetico nell’esercizio e di contenimento del flusso luminoso emesso verso l’alto. Ad eccezione del TI, il valore dei parametri illuminotecnici specifici di ogni categoria illuminotecnica è inteso come minimo mantenuto durante tutto il periodo di vita utile dell’impianto di illuminazione. In conseguenza, per la luminanza e l’illuminamento, i valori iniziali di progetto misurabili per un impianto di illuminazione dovranno essere più elevati di quelli specificati per tenere conto, per esempio del deperimento delle lampade, della tolleranza di fabbricazione e di installazione degli apparecchi, dell’incertezza sui valori di coefficiente di luminanza “r”, della pavimentazione stradale e dell’incertezza di misura in fase di verifica e di collaudo.

4.1.3

Prestazioni richieste in base alla categoria illuminotecnica di riferimento (Norme UNI EN 13201-2: 2016 Classe M Classe per strade, urbane o extraurbane con traffico prevalentemente motorizzato e dove è possibile calcolare i valori di luminanza

Classe

Luminanza della carreggiata con condizioni di manto asciutto

L cd/m²

U0 (Uow)

Abbagliamento debilitante TI

Rapporto di prossimità

Ul

FTI%

EIR

M1

2.0

0.4 (0.15)

0.7

10

0.35

M2

1.5

0.4 (0.15)

0.7

10

0.35

M3

1.0

0.4 (0.15)

0.6

15

0.30

M4

0.75

0.4 (0.15)

0.6

15

0.30

M5

0.5

0.35 (0.15)

0.4

15

0.30

M6

0.35

0.35 (0,15)

0.4

20

0.30

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Classe C Classe per strade motorizzate,pedonali, dove sono presenti zone di conflitto o dove non è possibile calcolare i valori di luminanza; strade commerciali, centri storici, rotonde, incroci strade con pedoni e ciclisti, sottopassi

Illuminamento della carreggiata in condizioni di manto asciutto classe

Em (lx)

U0

TI

C0

50

0.4

15

C1

30

0.4

15

C2

20

0.4

15

C3

15

0.4

20

C4

10

0.4

20

C5

7.5

0.4

20

Classe P Classe per aree con utilizzi prevalentemente pedonali o ciclabili, strade residenziali, zone adiacenti alla carreggiata come corsie di emergenza, parcheggi, marciapiedi

Illuminamento orizzontale

Requisiti supplementari

Illuminamento orizzontale

Illuminamento orizzontale minimo

Illuminamento verticale minimo

Illuminamento semicilindrico minimo

E (lx)

Em (lx)

Ev min (lx)

Esemic (lx)

TI

P1

15

3

5

5

20

P2

10

2

3

2

25

P3

7.5

1.5

2.5

1.5

25

P4

5

1

1.5

1

30

P5

3

0.6

1

0.6

30

classe

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P6

4.1.4

2

0.4

0.6

0.2

35

Riferimenti per la scelta dei corpi illuminanti e la realizzazione degli impianti di illuminazione nel rispetto della Legge regionale 5 ottobre 2015 - n. 31 Misure di efficientamento dei sistemi di illuminazione esterna con finalità di risparmio energetico e di riduzione dell’inquinamento luminoso I corpi illuminanti dovranno garantire i seguenti requisiti: a) la non dispersione del flusso luminoso oltre il piano dell’orizzonte; b) i requisiti di prestazione energetica e relativi alla sicurezza fotobiologica come definiti dal regolamento (UE) n. 1194/2012 della Commissione,del 12 dicembre 2012, recante modalità di applicazione della direttiva 2009/125/CE del Parlamento europeo e del Consiglio in merito alle specifiche per la progettazione ecocompatibile delle lampade direzionali, delle lampade con diodi a emissione luminosa e delle pertinenti apparecchiature; c) la non alterazione del ritmo circadiano; d) il rispetto delle esigenze di tutela della biodiversità e i diversi equilibri biologici. Gli impianti di illuminazione esterna realizzati dovranno: a) rispondere a specifici requisiti di prestazione energetica e garantire efficienza sotto il profilo costi-benefici; b) essere provvisti di appositi dispositivi in grado di ridurre il flusso luminoso emesso rispetto al pieno regime di operatività, compatibilmente con il mantenimento delle condizioni di sicurezza legate all’uso della superficie illuminata; c) essere realizzati in modo che le superfici illuminate non presentino eccessivi sovradimensionamenti rispetto al livello minimo di luminanza media mantenuta, previsto dalle norme tecniche di riferimento.

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5

VALUTAZIONI CIRCA LA MODALITA’ DI REALIZZAZIONE DELL’ IMPIANTO

5a

DEFINIZIONE CATEGORIA ILLUMINOTECNICA - Area verde di via Acquaderni 5a.1

CLASSIFICAZIONE DELL’AREA VERDE

Da un sopralluogo effettuato, è stato possibile rilevare le seguenti indicazioni: - Trattasi di un’area verde posta tra la via Acquaderni e la via Toniolo con un passaggio pedonale lungo tutto il lato delle tribune del campo di calcio fino a raggiungere una zona residenziale. Nell'area verde è presente un' area munita di panchine ed utilizzata principalmente dai residenti della zona; Si ritiene di illuminare i vialetti e le zone munite di panchine dell’area verde equiparandole a zone pedonali i cui valori di illuminamento orizzontale e minimo risultino rispondenti ad una zona pedonale di classe P3.

Al fine di contenere i consumi del nuovo impianto di illuminazione, verranno installati corpi illuminanti dotati del dispositivo di riduzione del flusso luminoso nelle ore notturne. 5b

DEFINIZIONE CATEGORIA ILLUMINOTECNICA - Area verde di via Rampinelli 5b.1

CLASSIFICAZIONE DELL’AREA VERDE

Da un sopralluogo effettuato, è stato possibile rilevare le seguenti indicazioni: - Trattasi di un’area verde lungo la via Rampinelli posta al centro di un area residenziale. La presente area è in parte già illuminata e con il presente intervento si implementerà l'illuminazione esistente al fine di illuminare l'area panchine e giochi utilizzata principalmente dai residenti della zona; Pagina 8 di 28


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Si ritiene di illuminare i vialetti e le zone munite di panchine dell’area verde equiparandole a zone pedonali i cui valori di illuminamento orizzontale e minimo risultino rispondenti ad una zona pedonale di classe P3.

Al fine di contenere i consumi del nuovo impianto di illuminazione, verranno installati corpi illuminanti dotati del dispositivo di riduzione del flusso luminoso nelle ore notturne.

5c

DEFINIZIONE CATEGORIA ILLUMINOTECNICA - Area verde di via Giovanni Da Verrazzano 5c.1

CLASSIFICAZIONE DELL’AREA VERDE

Da un sopralluogo effettuato, è stato possibile rilevare le seguenti indicazioni: - Trattasi di un’area verde posta tra la via Da Verrazzano e la via Borgo Palazzo al centro di un area residenziale. Nell'area verde sono presenti più aree munita di panchine ed utilizzata principalmente dai residenti della zona; Si ritiene di illuminare i vialetti e le zone munite di panchine dell’area verde equiparandole a zone pedonali i cui valori di illuminamento orizzontale e minimo risultino rispondenti ad una zona pedonale di classe P3.

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Al fine di contenere i consumi del nuovo impianto di illuminazione, verranno installati corpi illuminanti dotati del dispositivo di riduzione del flusso luminoso nelle ore notturne 5d

DEFINIZIONE CATEGORIA ILLUMINOTECNICA - piazza Pacati 5d.1

CLASSIFICAZIONE DELL’AREA

Per questo intervento non è necessario la classificazione dell'area e quindi una successiva valutazione a seguito di un sopralluogo. Trattasi di un intervento di completamento di una situazione esistente. Verranno aggiunti n° 2 corpi illuminanti uguali a quelli esistenti nelle posizioni in cui attualmente sono mancanti.

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Anche questi corpi illuminanti, come quelli esistenti, al fine di contenere i consumi del nuovo impianto di illuminazione, saranno dotati del dispositivo di riduzione del flusso luminoso nelle ore notturne 5e

ANALISI RISCHI E DEFINIZIONE CATEGORIA ILLUMINOTECNICA - vicolo S. Tomaso 5e.1

CLASSIFICAZIONE DEL TIPO DI STRADA

Si tratta di un tratto di strada a fondo chiuso derivata dalla via S. Tomaso classificata nel catasto stradale delle mappe di Mobilità e Trasporti del Comune di Bergamo come segue: F - strada locale urbana

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5e.2

DEFINIZIONE DELLA CATEGORIA ILLUMINOTECNICA

La norma di riferimento per l’individuazione della categoria e prestazioni illuminotecniche della strada in base alla classificazione è la norma UNI EN 11248 “Selezione delle categorie illuminotecniche”. In base alla classificazione della strada in progetto, si definisce che la categoria di ingresso per l’analisi dei rischi è la M4. 5e.3

ANALISI DEI RISCHI

Determinata la categoria di ingresso, si procede all’analisi dei rischi valutando i parametri di influenza indicati dalla normativa e che potrebbero portare ad una variazione della categoria da assumere come quella di progetto. Da un sopralluogo effettuato lungo il tratto di strada interessata dal progetto, è stato possibile rilevare le seguenti indicazioni: - trattasi di una strada a fondo chiuso con un flusso del traffico ridottissimo ad uso esclusivo dei residenti; - trattasi di una zona cittadina dove attualmente non risulta elevato il pericolo di aggressione; Per tali ragioni si ritiene di applicare la riduzione di una categoria illuminotecnica di ingresso e quindi la categoria M5 viene assunta quale categoria di progetto. Con riferimento al contenimento dei consumi energetici non viene definita una categoria di esercizio vista la dimensione e la tipologia della strada, ma al fine di contenere i consumi del nuovo impianto di illuminazione, verranno installati corpi illuminanti dotati del dispositivo di riduzione del flusso luminoso nelle ore notturne

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5f

DEFINIZIONE CATEGORIA ILLUMINOTECNICA - Parco Turani di Redona 5f.1

CLASSIFICAZIONE DELL’AREA VERDE

Da un sopralluogo effettuato, è stato possibile rilevare le seguenti indicazioni: - Trattasi di un grande parco esistente nel quartiere di Redona, molto frequentato dai residenti e non, all'interno del quale è ubicato un'edificio adibito a Ludoteca. Sono presenti numerosi vialetti lungo tutte le zone del parco, un area giochi ed aree munite di panchine; - risulta essere una zona cittadina dove il pericolo di aggressione non è assente. Si ritiene di illuminare i vialetti e le zone munite di panchine dell’area verde equiparandole a zone pedonali i cui valori di illuminamento orizzontale e minimo risultino rispondenti ad una zona pedonale di classe P2.

Con il presente intervento si provvederà all'illuminazione dei viali principali che conducono alla Ludoteca, dagli accessi di via papa LeoneXIII e da via Don Gnocchi, in pratica l'asse principale che consente di attraversare l'intero parco. Inoltre verranno illuminate le seguenti principali aree del Pagina 13 di 28


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parco: l'area di ritrovo circolare e parzialmente l'area del laghetto e dei giochi. In riferimento al contenimento dei consumi energetici verranno installati corpi illuminanti dotati del dispositivo di riduzione del flusso luminoso nelle ore notturne.

5g

DEFINIZIONE CATEGORIA ILLUMINOTECNICA - parco di via Caprera 5g.1

CLASSIFICAZIONE DELL’AREA VERDE

Da un sopralluogo effettuato, è stato possibile rilevare le seguenti indicazioni: - Trattasi di un’area verde con alberature di basso fusto posta lungo la via Caprera nei pressi di un area residenziale. Nell'area verde sono presenti più aree munita di panchine ed utilizzata principalmente dai residenti della zona; - risulta essere una zona cittadina dove il pericolo di aggressione non è assente. Si ritiene di illuminare i vialetti e le zone munite di panchine dell’area verde equiparandole a zone pedonali i cui valori di illuminamento orizzontale e minimo risultino rispondenti ad una zona pedonale di classe P2.

A causa della presenza di alberature a basso fusto si dovranno installare corpi illuminanti su pali di altezza limitata a 3 m. In riferimento al contenimento dei consumi energetici verranno installati corpi illuminanti dotati del dispositivo di riduzione del flusso luminoso nelle ore notturne. 5h

ANALISI RISCHI E DEFINIZIONE CATEGORIA ILLUMINOTECNICA - via del Carroccio 5h.1

CLASSIFICAZIONE DEL TIPO DI STRADA

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Si tratta di un tratto di strada situata alla periferia di Bergamo e classificata come segue: F - strada locale urbana

5h.2

DEFINIZIONE DELLA CATEGORIA ILLUMINOTECNICA

La norma di riferimento per l’individuazione della categoria e prestazioni illuminotecniche della strada in base alla classificazione è la norma UNI EN 11248 “Selezione delle categorie illuminotecniche”. In base alla classificazione della strada in progetto, si definisce che la categoria di ingresso per l’analisi dei rischi è la M4. 5h.3

ANALISI DEI RISCHI

Determinata la categoria di ingresso, si procede all’analisi dei rischi valutando i parametri di influenza indicati dalla normativa e che potrebbero portare ad una variazione della categoria da assumere come quella di progetto. Da un sopralluogo effettuato lungo il tratto di strada interessata dal progetto, è stato possibile rilevare le seguenti indicazioni: - trattasi di una strada con un flusso del traffico limitato ad uso prevalentemente dei residenti; - trattasi di una zona cittadina dove attualmente non risulta elevato il pericolo di aggressione; Per tali ragioni si ritiene di applicare la riduzione di una categoria illuminotecnica di ingresso e quindi la categoria M5 viene assunta quale categoria di progetto. Con riferimento al contenimento dei consumi energetici non viene definita una categoria di esercizio vista la dimensione e la tipologia della strada, ma al fine di contenere i consumi del nuovo impianto

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verranno installati corpi illuminanti dotati del dispositivo di riduzione del flusso luminoso nelle ore notturne.

5i

ANALISI RISCHI E DEFINIZIONE CATEGORIA ILLUMINOTECNICA - via G. Deledda 5i.1

CLASSIFICAZIONE DEL TIPO DI STRADA

Si tratta di un tratto di strada a servizio di una zona residenziale, parallela alla strada principale Giosuè Carducci e classificata come segue: F - strada locale urbana

5i.2

DEFINIZIONE DELLA CATEGORIA ILLUMINOTECNICA

La norma di riferimento per l’individuazione della categoria e prestazioni illuminotecniche della strada in base alla classificazione è la norma UNI EN 11248 “Selezione delle categorie illuminotecniche”. In base alla classificazione della strada in progetto, si definisce che la categoria di ingresso per l’analisi dei rischi è la M4. 5i.3

ANALISI DEI RISCHI

Determinata la categoria di ingresso, si procede all’analisi dei rischi valutando i parametri di influenza indicati dalla normativa e che potrebbero portare ad una variazione della categoria da assumere come quella di progetto. Da un sopralluogo effettuato lungo il tratto di strada interessata dal progetto, è stato possibile rilevare le seguenti indicazioni: - trattasi di una strada in parte a fondo chiuso e con un flusso del traffico limitato ad uso prevalentemente dei residenti; - trattasi di una zona cittadina dove attualmente non risulta elevato il pericolo di aggressione; Pagina 16 di 28


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Per tali ragioni si ritiene di applicare la riduzione di una categoria illuminotecnica di ingresso e quindi la categoria M5 viene assunta quale categoria di progetto. Con riferimento al contenimento dei consumi energetici verranno installati corpi illuminanti dotati del dispositivo di riduzione del flusso luminoso nelle ore notturne

5l

DEFINIZIONE CATEGORIA ILLUMINOTECNICA - parco Codussi 5l.1

CLASSIFICAZIONE DELL’AREA

Per questo intervento non è necessario la classificazione dell'area e quindi una successiva valutazione a seguito di un sopralluogo. Trattasi di un intervento di completamento di una situazione esistente. Verranno aggiunti alcuni corpi illuminanti uguali a quelli esistenti nelle posizioni in cui attualmente sono mancanti.

Con riferimento al contenimento dei consumi energetici verranno installati corpi illuminanti dotati del dispositivo di riduzione del flusso luminoso nelle ore notturne.

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5m 5m.1

DEFINIZIONE CATEGORIA ILLUMINOTECNICA - area verde via Sardegna CLASSIFICAZIONE DELL’AREA

Per questo intervento non è necessario la classificazione dell'area e quindi una successiva valutazione a seguito di un sopralluogo. Trattasi di un intervento di completamento di una situazione esistente. Verranno aggiunti alcuni corpi illuminanti uguali a quelli esistenti nelle posizioni in cui attualmente sono mancanti.

Con riferimento al contenimento dei consumi energetici verranno installati corpi illuminanti dotati del dispositivo di riduzione del flusso luminoso nelle ore notturne. 5n 5n.1

DEFINIZIONE CATEGORIA ILLUMINOTECNICA - Parco via Spino CLASSIFICAZIONE DELL’AREA

Per questo intervento non è necessario la classificazione dell'area e quindi una successiva valutazione a seguito di un sopralluogo. Trattasi di un intervento di completamento di un parco di nuova realizzazione. Verranno installati corpi illuminanti secondo le indicazioni contenute nel progetto di realizzazione del parco di via Spino approvato con altro atto amministrativo.

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Realizzazione nuovi impianti di illuminazione pubblica. Anno 2017 Relazione tecnica

Con riferimento al contenimento dei consumi energetici verranno installati corpi illuminanti dotati del dispositivo di riduzione del flusso luminoso nelle ore notturne. 5o

ANALISI RISCHI E DEFINIZIONE CATEGORIA ILLUMINOTECNICA Fontanabrolo 5o.1

Scaletta vicolo

CLASSIFICAZIONE DEL TIPO DI STRADA

Si tratta di un tratto di collegamento pedonale dipartentesi da via Tre Armi e classificata nel catasto strade delle mappe Mobilità e Trasporti del Comune di Bergamo come segue: F - Strade locali urbane: aree pedonali

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Realizzazione nuovi impianti di illuminazione pubblica. Anno 2017 Relazione tecnica

5o.2

DEFINIZIONE DELLA CATEGORIA ILLUMINOTECNICA

La norma di riferimento per l’individuazione della categoria e prestazioni illuminotecniche della strada in base alla classificazione è la norma UNI EN 11248 “Selezione delle categorie illuminotecniche”. In base alla classificazione della strada in progetto, si definisce la categoria di ingresso per l’analisi dei rischi : C4. 5o.3

ANALISI DEI RISCHI

Determinata la categoria di ingresso, si procede all’analisi dei rischi valutando i parametri di influenza indicati dalla normativa e che potrebbero portare ad una variazione della categoria da assumere come quella di progetto. Da un sopralluogo effettuato lungo il tratto di strada interessata dal progetto, è stato possibile rilevare le seguenti indicazioni: - trattasi di un tracciato pedonale utilizzato come accesso alle sole abitazioni e proprietà dei residenti; Per tali ragioni si ritiene possibile applicare una riduzione della categoria illuminotecnica di ingresso e quindi la stessa categoria C5 viene assunta quale categoria di progetto. Con riferimento al contenimento dei consumi energetici non viene definita una categoria di esercizio vista la dimensione e il calibro della strada, ma al fine di contenere i consumi del nuovo impianto di illuminazione, verranno installati corpi illuminanti dotati del dispositivo di riduzione del flusso luminoso nelle ore notturne 5p

ANALISI RISCHI E DEFINIZIONE CATEGORIA ILLUMINOTECNICA - via Calvetti 5p.1

CLASSIFICAZIONE DEL TIPO DI STRADA

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Realizzazione nuovi impianti di illuminazione pubblica. Anno 2017 Relazione tecnica

Si tratta di un tratto di strada situata alla periferia di Bergamo e classificata come segue: F - strada locale urbana

5p.2

DEFINIZIONE DELLA CATEGORIA ILLUMINOTECNICA

La norma di riferimento per l’individuazione della categoria e prestazioni illuminotecniche della strada in base alla classificazione è la norma UNI EN 11248 “Selezione delle categorie illuminotecniche”. In base alla classificazione della strada in progetto, si definisce che la categoria di ingresso per l’analisi dei rischi è la M4. 5p.3

ANALISI DEI RISCHI

Determinata la categoria di ingresso, si procede all’analisi dei rischi valutando i parametri di influenza indicati dalla normativa e che potrebbero portare ad una variazione della categoria da assumere come quella di progetto. Da un sopralluogo effettuato lungo il tratto di strada interessata dal progetto, è stato possibile rilevare le seguenti indicazioni: - trattasi di una strada con un flusso del traffico limitato ad uso prevalentemente dei residenti; - trattasi di una zona cittadina dove attualmente non risulta elevato il pericolo di aggressione;

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Realizzazione nuovi impianti di illuminazione pubblica. Anno 2017 Relazione tecnica

Per tali ragioni si ritiene di applicare la riduzione di una categoria illuminotecnica di ingresso e quindi la categoria M5 viene assunta quale categoria di progetto. Con riferimento al contenimento dei consumi energetici non viene definita una categoria di esercizio vista la dimensione e la tipologia della strada, ma al fine di contenere i consumi del nuovo impianto verranno installati corpi illuminanti dotati del dispositivo di riduzione del flusso luminoso nelle ore notturne. 6 6a

VALUTAZIONI CIRCA LA MODALITA’ DI REALIZZAZIONE DELL’ IMPIANTO Area verde di via Acquaderni 6a.1

MODALITA’ DI SCELTA DEL CORPO ILLUMINANTE

Trattandosi di un'area verde si è scelto di utilizzare lo stesso corpo illuminante da arredo urbano installato nelle aree verdi cittadine per logiche ragioni di uniformità. Corpo illuminante avente le seguenti caratteristiche: con ottica rotosimmetrica per illuminazione di aree verdi; sorgente luminosa di tipo a LED con 16 LED alimentati a 700 mA, potenza 34,6 W, temperatura di colore 4000°K, flusso nominale emesso 2974 lm; tipologia Dim Auto: si prevede la dimmerazione automatica con riduzione del 50% nelle ore notturne. Indice di resa cromatica CRI: maggiore od uguale a 70 6b

area verde di via Rampinelli 6b.1

MODALITA’ DI SCELTA DEL CORPO ILLUMINANTE

Trattandosi di un'area verde si è scelto di utilizzare lo stesso corpo illuminante da arredo urbano installato nelle aree verdi cittadine per logiche ragioni di uniformità. Corpo illuminante avente le seguenti caratteristiche: con ottica rotosimmetrica per illuminazione di aree verdi; sorgente luminosa di tipo a LED con 12 LED alimentati a 700 mA, potenza 27W, temperatura di colore 4000°K, flusso nominale emesso 2163lm; tipologia Dim Auto: si prevede la dimmerazione automatica con riduzione del 50% nelle ore notturne. Indice di resa cromatica CRI: maggiore od uguale a 70 . 6c

area verde di via Giovanni Da Verrazzano 6c.1

MODALITA’ DI SCELTA DEL CORPO ILLUMINANTE

Trattandosi di un'area verde si è scelto di utilizzare lo stesso corpo illuminante da arredo urbano installato nelle aree verdi cittadine per logiche ragioni di uniformità. Corpo illuminante avente le seguenti caratteristiche: con ottica rotosimmetrica per illuminazione di aree verdi; sorgente luminosa di tipo a LED con 12 LED alimentati a 700 mA, potenza 27W, temperatura di colore 4000°K, flusso nominale emesso 2163lm; tipologia Dim Auto: si prevede la dimmerazione automatica con riduzione del 50% nelle ore notturne. Indice di resa cromatica CRI: maggiore od uguale a 70 6d

piazza Pacati 6d.1

MODALITA’ DI SCELTA DEL CORPO ILLUMINANTE

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Realizzazione nuovi impianti di illuminazione pubblica. Anno 2017 Relazione tecnica

Trattandosi di realizzazione di illuminazione di completamento si è scelto di mantenere lo stesso corpo illuminante installato sul resto della via per logiche ragioni di uniformità. Corpo illuminante avente le seguenti caratteristiche: con ottica stradale; sorgente luminosa di tipo a LED con 2 moduli LED alimentati a 525 mA, potenza 32,5 W, temperatura di colore 4000°K, flusso nominale emesso 3210lm; tipologia Dim Auto: si prevede la dimmerazione automatica con riduzione del 30% nelle ore notturne dalle ore 0:00 alle 6:00. Indice di resa cromatica CRI: maggiore od uguale a 70. 6e

vicolo S. Tomaso 6e.1

MODALITA’ DI SCELTA DEL CORPO ILLUMINANTE

Trattandosi di un piccolo tratto di strada a fondo chiuso larghezza ridotta derivata da via S. Tomaso si è scelto di mantenere lo stesso tipo di installazione esistente nelle vie limitrofe. Si installerà un corpo illuminante sospeso ad una mensola fissata sulla parete di un edificio. Corpo illuminante avente le seguenti caratteristiche: con ottica per strade strette/ciclabile; sorgente luminosa di tipo a LED, potenza 39 W, temperatura di colore 3000°K, flusso nominale emesso 3500lm; tipologia Dim Auto: si prevede la dimmerazione automatica con riduzione del 30% nelle ore notturne dalle ore 0:00 alle 6:00. Indice di resa cromatica CRI: maggiore di 70. 6f

Parco Turani di Redona 6f.1

MODALITA’ DI SCELTA DEL CORPO ILLUMINANTE

Trattandosi di un parco di grandi dimensioni si è scelto di utilizzare la stessa tipologia di corpo illuminante, installato nelle aree verdi cittadine, ma con temperatura e potenza diversa per la maggiore valorizzazione dello spazio parco e diversificarlo dalle aree stradali e piccole aree verdi.. Corpo illuminante avente le seguenti caratteristiche: con ottica rotosimmetrica per illuminazione di aree verdi; sorgente luminosa di tipo a LED con 16 LED alimentati a 525 mA, potenza 33,5 W, temperatura di colore 3000°K, flusso nominale emesso 2860lm; tipologia Dim Auto: si prevede la dimmerazione automatica con riduzione del 50% nelle ore notturne. Indice di resa cromatica CRI: maggiore od uguale a 70. 6g

area verde di via Caprera 6g.1

MODALITA’ DI SCELTA DEL CORPO ILLUMINANTE

Trattandosi di un'area verde si è scelto di utilizzare lo stesso corpo illuminante da arredo urbano installato nelle aree verdi cittadine per logiche ragioni di uniformità. Corpo illuminante avente le seguenti caratteristiche: con ottica rotosimmetrica per illuminazione di aree verdi; sorgente luminosa di tipo a LED con 12 LED alimentati a 700 mA, potenza 27W, temperatura di colore 4000°K, flusso nominale emesso 2163lm; tipologia Dim Auto: si prevede la dimmerazione automatica con riduzione del 50% nelle ore notturne. Indice di resa cromatica CRI: maggiore od uguale a 70 6h

Via del Carroccio 6h.1

MODALITA’ DI SCELTA DEL CORPO ILLUMINANTE

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Realizzazione nuovi impianti di illuminazione pubblica. Anno 2017 Relazione tecnica

Trattandosi di completamento dell'illuminazione esistente si è scelto di mantenere lo stesso corpo illuminante installato sulle vie limitrofe per logiche ragioni di uniformità. Corpo illuminante avente le seguenti caratteristiche: con ottica stradale; sorgente luminosa di tipo a LED con 2 moduli LED alimentati a 525 mA, potenza 32,5 W, temperatura di colore 4000°K, flusso nominale emesso 3210lm; tipologia Dim Auto: si prevede la dimmerazione automatica con riduzione del 30% nelle ore notturne dalle ore 0:00 alle 6:00. Indice di resa cromatica CRI: maggiore od uguale a 70. 6i

Via G. Deledda 6i.1

MODALITA’ DI SCELTA DEL CORPO ILLUMINANTE

Trattandosi di 'illuminazione di una strada si è scelto di mantenere lo stesso corpo illuminante installato sulle vie limitrofe per logiche ragioni di uniformità. Corpo illuminante avente le seguenti caratteristiche: con ottica stradale; sorgente luminosa di tipo a LED con 2 moduli LED alimentati a 525 mA, potenza 32,5 W, temperatura di colore 4000°K, flusso nominale emesso 3210lm; tipologia Dim Auto: si prevede la dimmerazione automatica con riduzione del 30% nelle ore notturne dalle ore 0:00 alle 6:00. Indice di resa cromatica CRI: maggiore od uguale a 70. 6l

parco Codussi 6l.1

MODALITA’ DI SCELTA DEL CORPO ILLUMINANTE

Trattandosi di estensione dell'impianto di illuminazione esistente si è scelto di utilizzare lo stesso corpo illuminante da arredo urbano installato nel parco, per logiche ragioni di uniformità. Corpo illuminante avente le seguenti caratteristiche: con ottica rotosimmetrica per illuminazione di aree verdi; sorgente luminosa di tipo a LED con 12 LED alimentati a 700 mA, potenza 27W, temperatura di colore 4000°K, flusso nominale emesso 2163lm; tipologia Dim Auto: si prevede la dimmerazione automatica con riduzione del 50% nelle ore notturne. Indice di resa cromatica CRI: maggiore od uguale a 70 6m

area verde via Sardegna 6m.1

MODALITA’ DI SCELTA DEL CORPO ILLUMINANTE

Trattandosi di estensione dell'impianto di illuminazione esistente si è scelto di utilizzare lo stesso corpo illuminante da arredo urbano installato nell'altra parte dell'area verde, per logiche ragioni di uniformità. Corpo illuminante avente le seguenti caratteristiche: con ottica rotosimmetrica per illuminazione di aree verdi; sorgente luminosa di tipo a LED con 12 LED alimentati a 700 mA, potenza 27W, temperatura di colore 4000°K, flusso nominale emesso 2163lm; tipologia Dim Auto: si prevede la dimmerazione automatica con riduzione del 50% nelle ore notturne. Indice di resa cromatica CRI: maggiore od uguale a 70 6n

parco di via Spino 6n.1

MODALITA’ DI SCELTA DEL CORPO ILLUMINANTE

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Realizzazione nuovi impianti di illuminazione pubblica. Anno 2017 Relazione tecnica

Trattandosi di installazione a completamento di un intervento di realizzazione del nuovo parco eseguito dall'ufficio Opere del Verde del Comune di Bergamo con altro appalto, verranno installati corpi illuminanti previsti nel progetto originario e non realizzati per mancanza di disponibilità economica. Corpo illuminante avente le seguenti caratteristiche: con ottica simmetrica; sorgente luminosa di tipo a LED con 2 moduli LED alimentati a 525 mA, potenza 32,5 W, temperatura di colore 4000°K, flusso nominale emesso 3210lm; sorgente luminosa di tipo a LED con 2 moduli LED alimentati a 700 mA, potenza 42,5 W, temperatura di colore 4000°K, flusso nominale emesso 4060lm; tipologia Dim Auto: si prevede la dimmerazione automatica con riduzione del 30% nelle ore notturne dalle ore 0:00 alle 6:00. Indice di resa cromatica CRI: maggiore od uguale a 70. 6o

vicolo Fontanabrolo 6o.1

MODALITA’ DI SCELTA DEL CORPO ILLUMINANTE

Trattandosi di una delle salite verso città alta, si è scelto di mantenere lo stesso corpo illuminante a forma di lantena installato nelle altre salite realizzate negli anni scorsi, per logiche ragioni di uniformità. Corpo illuminante avente le seguenti caratteristiche: con ottica per strade strette/ciclabile; sorgente luminosa di tipo a LED, potenza 39 W, temperatura di colore 3000°K, flusso nominale emesso 3500lm; tipologia Dim Auto: si prevede la dimmerazione automatica con riduzione del 30% nelle ore notturne dalle ore 0:00 alle 6:00. Indice di resa cromatica CRI: maggiore di 70. 6p

via Calvetti 6p.1

MODALITA’ DI SCELTA DEL CORPO ILLUMINANTE

Trattandosi di completamento dell'illuminazione esistente si è scelto di mantenere lo stesso corpo illuminante installato sulle vie limitrofe per logiche ragioni di uniformità. Corpo illuminante avente le seguenti caratteristiche: con ottica stradale; sorgente luminosa di tipo a LED con 2 moduli LED alimentati a 525 mA, potenza 32,5 W, temperatura di colore 4000°K, flusso nominale emesso 3210lm; tipologia Dim Auto: si prevede la dimmerazione automatica con riduzione del 30% nelle ore notturne dalle ore 0:00 alle 6:00. Indice di resa cromatica CRI: maggiore od uguale a 70. 6q

passaggi pedonali 6q.1

MODALITA’ DI SCELTA DEL CORPO ILLUMINANTE

Trattandosi di un completamento di lavori di realizzazione di nuovi passaggi pedonali realizzati con altro appalto, si è scelto di utilizzare la stessa tipologia di corpo illuminante stradale installato nel resto della via, ma con ottica, potenza e colore della temperatura led diverse Corpo illuminante avente le seguenti caratteristiche: con ottica per attraversamenti pedonali; sorgente luminosa di tipo a LED con 2 moduli LED alimentati a 525 mA, potenza 76 W, temperatura di colore 6000°K, flusso nominale emesso 9950lm; Indice di resa cromatica CRI: maggiore od uguale a 70.

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Realizzazione nuovi impianti di illuminazione pubblica. Anno 2017 Relazione tecnica

6r

piazza Risorgimento 6r.1

MODALITA’ DI SCELTA DEL CORPO ILLUMINANTE

Trattandosi di installazione a completamento di un intervento di realizzazione della nuova piazza Risorgimento del Comune di Bergamo con altro appalto, verranno forniti i corpi illuminanti previsti nel progetto originario della piazza e non installati per mancanza di disponibilità economica. L'installazione dei predetti corpi illuminanti è esclusa dal presente appalto e sarà a cura dell'impresa realizzatrice della nuova piazza.

7

QUALITA’ DEI MATERIALI DELLE APPARECCHIATURE, LORO PROVENIENZA E CRITERI GENERALI DI REALIZZAZIONE DEGLI IMPIANTI 7.1

QUALITA' DEI MATERIALI E DELLE APPARECCHIATURE

Nella scelta dei materiali e delle apparecchiature si prescrive che, oltreché corrispondenti alle norme CEI abbiano dimensioni unificate secondo le tabelle UNEL in vigore, siano di ottima qualità, provengano da primarie case costruttrici, siano contrassegnate con il marchio CE e con il Marchio Italiano di Qualità. 7.2

PRESCRIZIONI REALIZZATIVE DELL’IMPIANTO

Tutti gli impianti di pubblica illuminazione dovranno essere realizzati con un isolamento in classe II, come ammesso dalla Norma CEI 64-8/7. In particolare i componenti elettrici di classe II dell’impianto saranno i seguenti: Corpi illuminanti; Cavi elettrici; Morsettiere alla base dei pali. 7.3

TUBAZIONI PORTACAVI

I tubi dovranno essere di materiale termoplastico in PVC di tipo corrugato a doppia parete in polietilene con superficie interna liscia e completi di sonda tiracavo, di colore verde, rispondenti alle norme CEI 23-39 e CEI 23-46 con resistenza alla compressione minima di 450N e posati secondo la norma CEI 17-11. La posa delle tubazioni dovrà essere eseguita rispettando le distanze di sicurezza nei confronti delle tubazioni e/ condutture di altri servizi sotterranei secondo quanto previsto dalla norma CEI 11-17. Le tubazioni dovranno essere posate con cura su un letto di sabbia e debitamente ricoperte di magrone. Secondo le raccomandazioni della norma CEI 11-47, la posa interrata degli impianti tecnologici dovrà essere realizzata sotto il marciapiede o banchina stradale. 7.4

CONDUTTORI

I cavi utilizzati saranno del tipo unipolare/multipolare flessibile con conduttore in rame isolato in gomma di qualità G16, con guaina in pvc non propagante l’incendio, a norme CEI 20-22, tipo FG16(O)R16 0,6/1kV. Le sezioni dovranno essere rispondenti per portata alle norme CEI ed alle tabelle UNEL. Dovranno essere dimensionati in modo tale che in qualunque punto dell’intero impianto di pubblica illuminazione si abbia una caduta di tensione massima non superiore al 5% come previsto dalla norma CEI 64-8/7 art. 714.525.

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Realizzazione nuovi impianti di illuminazione pubblica. Anno 2017 Relazione tecnica

7.5

MORSETTIERE DI GIUNZIONE

Le giunzioni dei conduttori devono essere eseguite nelle morsettiere. Dovranno essere previste in modo da rendere agevole e razionale il collegamento dei conduttori fra loro. - le morsettiere entro i pali dovranno essere del tipo a doppio isolamento e contenenti il fusibile di protezione della lampada. Le eventuali cassette di derivazione poste sotto il piano stradale nei pozzetti, saranno sempre miscelate con idoneo gel sigillante. I pressacavi d’entrata per le cassette, garantiranno l’assoluta impermeabilità all’acqua con grado di protezione IP68. 7.6

VALVOLE A FUSIBILE

Dovranno essere sempre del tipo ad alta capacità di rottura e comunque tali da garantire l'intervento con la presunta corrente di corto circuito che si può verificare a valle della valvola stessa. 7.7

I CORPI ILLUMINANTI

Tutti i corpi illuminanti installati dovranno avere le caratteristiche come indicato sulle planimetrie di progetto, dovranno avere un grado di protezione minimo IP65, un isolamento in classe II, una certificazione al fine della prevenzione dell’inquinamento luminoso, secondo la L.R. della Lombardia n° 31/2015 ed essere equipaggiati con il dispositivo per la riduzione automatica del flusso luminoso nelle ore notturne. 7.8

PALI DI SOSTEGNO ARMATURE STRADALI

I pali saranno del tipo palo conico laminato a caldo HSP, ricavato tramite laminazione a caldo da tubo in acciaio normalizzato ERW S275 JR UN-EN 10025, zincati a caldo in conformità alla normativa UN EN ISO 1461, Il palo è completo delle seguenti lavorazioni : • Supporto di messa a terra, saldato al palo, a mm. 900 dalla base, per bullone M12 • Asola per morsettiera 186x46 mm. posta con mezzeria a mm. 1800 dalla base • La sommità del palo è canottata Ø 60x200 mm. • Portella in lega di alluminio, con guarnizione in gomma antinvecchiante, grado di protezione IP 54 e con viti di chiusura in acciaio AISI 304 a filo palo RESET • Morsettiera in doppio isolamento, per cavi ingresso/uscita fino a 4 x 16 mm². con un portafusibile per protezione lampada RESET • Applicazione a caldo di guaina in polietilene con spessore di 4 mm ed una lunghezza di 400 mm e posta da sotto m.a.t. Le specifiche dimensioni dei singoli pali saranno indicate sugli elaborati di progetto. 7.9

PLINTI DI FONDAZIONE

TuttI i pali di sostegno dovranno essere infissi in un plinto di fondazione costituito da un blocco di calcestruzzo avente dimensioni proporzionali alle caratteristiche del palo e saranno indicate sulle planimetrie di progetto e dovranno essere verificate in sede di realizzazione. Nei blocchi di calcestruzzo dovrà essere posizionato un tubo in pvc rigido del diametro minimo di 20 cm per il posizionamento del palo e un tubo per i collegamenti elettrici così come indicato sulle planimetrie di progetto. Il palo verrà fissato e messo a piombo mediante la colatura nell’intercapedine tra la tubazione del plinto e il palo stesso di sabbia finissima mista a cemento. 7.10

VERIFICHE INIZIALI

Prima della messa in esercizio dell’impianto dovranno essere eseguite le verifiche iniziali così come indicato dalla norma CEI 64-8/6, con lo scopo di sincerarsi che tutte le apparecchiature o gli elementi che costituiscono la sicurezza siano efficienti. Pagina 27 di 28


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Realizzazione nuovi impianti di illuminazione pubblica. Anno 2017 Relazione tecnica

Trattandosi di estensioni di impianti, o comunque di impianti da collegare ad impianti esistenti, si dovranno inoltre concordare con la società A2A, gestore degli impianti di pubblica illuminazione del Comune di Bergamo, le modalità ed i tempi per il collegamento e le verifiche funzionali dei nuovi impianti. Esame a vista dell’impianto • Verifica delle tavole di progetto per rispondenza di quanto installato alle norme CEI 64-8 e di quanto previsto dal progetto stesso; • Controllo dell’integrità e stato di isolamento dei prodotti installati; • Verifica a campione dei marchi e certificazione di prodotto dei componenti installati • Sfilabilità dei cavi in una tubatura di nuova installazione e verifica del diametro della stessa; • Controllo della sezione dei conduttori utilizzati; Prove strumentali: • Verifica della continuità del conduttore PE (se esistente) • Verifica del livello d’isolamento dell’impianto • Verifica dell’efficienza dello scatto degli interruttori automatici differenziali • Verifica del valore della resistenza di terra • Verifica della caduta di tensione che non dovrà essere superiore al 5%. Le verifiche strumentali dovranno essere effettuate con strumento omologato. . La resistenza di isolamento, verso terra o tra i conduttori appartenenti a fasi o polarità diverse, non deve essere inferiore a: - 1.0 Mohm per i sistemi a tensione nominale verso terra superiore a 50 V e minore o uguale a 500 V; - 0.5 Mohm per i sistemi a tensione nominale verso terra inferiore a 50V. 7.11

DOCUMENTAZIONE FINALE

Al termine dei lavori l’impresa dovrà rilasciare la dichiarazione di conformità ai sensi del D.M. 22-01-2008 n° 37 completa della documentazione dei materiali installati e certificazione alla legge regionale L.R. Lombardia 31/2015 dei corpi illuminanti per ogni singolo intervento. Dovrà inoltre fornire gli as built aggiornati di quanto eseguito in formato dwg e n° 2 copie in formato cartaceo. 8

COORDINAMENTO CON I SOTTOSERVIZI ESISTENTI Prima della consegna dei lavori, all’impresa appaltatrice verranno consegnate le planimetrie con indicati i tracciati delle eventuali reti di servizio (acquedotto, telefonia, rete di distribuzione elettrica, rete gas, fibra ottica) che potrebbero interferire con la posa della nuova rete di pubblica illuminazione. Inoltre, prima dell’inizio degli scavi, nei casi di interferenze, verrà chiesto alle società del servizio interessato, di effettuare il tracciamento dei percorsi effettivi delle loro tubazioni.

p.i Leonello Pirola

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