Arena esistente Premessa
Il Parco Goisis, sito nel quartiere di Monterosso, denota un carattere di forte attrazione per il quartiere soprattutto nel periodo estivo con buona frequentazione degli abitanti anche attraverso manifestazioni di carattere culturale e musicale organizzate dalle associazioni dilettantistiche e culturali.
Planimetria stato di fatto
Buona parte di queste attività di aggregazione/performance si sviluppano all’interno dello spazio dell’arena posta nella parte ovest del parco che, benché originariamente adibita a pista di pattinaggio, viene spesso utilizzata per diverse funzioni/attività anche solo per il ritrovo di mamme e bambini come spazio delimitato e protetto. La comunità di Monterosso ha segnalato la necessità di poter meglio sfruttare questo spazio proponendo la copertura dello stesso affinchè sia possibile organizzare eventi culturali/musicali anche nelle giornate di pioggia o comunque potendo aver riparo nel periodo di organizzazione ed installazione dell’evento. La proposta della copertura inoltre consente un maggior sfruttamento dello spazio anche nella ordinaria funzione a parco nelle giornate estive calde e soleggiate. A seguito dell’incarico affidatoci dall’amministrazione comunale, il primo passo è stato quello di incontrare le rappresentanze del quartiere per raccogliere le necessità e le aspettative di questa nuova copertura che ad ogni modo trasformerà questo luogo rispetto alla situazione attuale di spazio completamente a cielo aperto. Le richieste emerse sono state principalmente due: 1. Una copertura che non rendesse lo spazio dell’arena buio ma che permettesse alla luce naturale, quanto più possibile, di illuminare l’arena, soprattutto nei mesi invernali. 2. La possibilità di poter il più possibile inalterata la condizione acustica dello spazio. Il progetto si è sviluppato cercando di perseguire il più possibile tali richieste anche tenendo conto dell’entità dello spazio (l’arena ha un diametro di 20 metri) e delle risorse a disposizione.
Ortofoto
PROGETTO COPERTURA ARENA PARCO GOISIS
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Il progetto
Il concept di progetto ha tenuto conto sempre di due aspetti fondanti: la forma circolare dell’arena (simmetrica e regolare) ed il rapporto prospettico con lo spazio delimitato dalle alberature che determinano, con la loro presenza, uno spazio tridimensionale circoscritto. Lo spazio dell’arena oggi presenta, anche per la sua forma circolare, una sorta di flessibilità di uso e di adattamento agli spazi circostanti proprio per un indifferenziato orientamento che non privilegia alcuna direzione o visuale. Il progetto, da subito, ha voluto mantenere, principalmente, questa sorta di “circolarità” cercando però di trovare integrazione anche nello sviluppo tridimensionale e non solo nel tracciato planimetrico. La volontà era di pensare ad una copertura dove non ci fosse una netta distinzione tra l’elemento portante (pilastro) e l’elemento portato
Primi schizzi di progetto
(copertura). La copertura pertanto è stata pensata come una superficie che si modella nello spazio alternando piani orizzontali, piani inclinati e piani verticali con la volontà di creare uno spazio dinamico con altezze differenziate e visuali precise. Dodici pilastri in acciaio si dispongono uniformemente lungo la circonferenza esterna dell’area e si piegano trasformandosi in travi che trovano unione in un anello centrale che li unisce a costituire una costolatura principale. Gli elementi della struttura portante sono pensati come le zampe di un insetto: esili e ampie a sorreggere un piccolo corpo centrale. Questa struttura lineare e simmetrica regge una copertura che tradisce questa simmetria modificandosi lungo la linea di bordo trovando arretramenti e prolungamenti sino a diventare parete verticale. La scelta di non seguire coerentemente la struttura consente di aprire lo spazio a sud e permettere cosi alla luce naturale di penetrare nello spazio coperto, soprattutto nei periodi invernali, quando il sole è più basso all’orizzonte. Invece la porzione di copertura che “scivola” verso nord a formare una parete verticale genera una quinta che diventa fondale per le manifestazioni, protezione dagli agenti atmosferici. La variazione della copertura però ha anche una valenza architettonica e non semplicemente funzionale in quanto l’apertura a sud “accoglie” l’arrivo dall’ingresso del parco e segnala la presenza di un luogo “extra-
Vista aerea dell’area
PROGETTO COPERTURA ARENA PARCO GOISIS
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Progetto Architettonico Definitivo
ARCH. MASSIMO RAPANA'
PIAZZA IV NOVEMBRE 10- 24052 AZZANO SAN PAOLO - BG Progetto Architettonico Esecutivo
ARCH. MASSIMO RAPANA'
PIAZZA IV NOVEMBRE 10- 24052 AZZANO SAN PAOLO - BG Progetto Strutture
ING. FABIO LORENZI
VIA BELVEDERE 9 - 24060 BRUSAPORTO - BG Progetto Impianto Elettrico
P.I. ANDREA MIGLIOLI
VIA VALLAZZA 3 - 24040 CANONICA D'ADDA -BG
IS I S
Indagine geologica
GO
STUDIO GEOCONSULT
AN GE LO
VIA FRATELLI BANDIERA 2 - 24048 TREVIOLO - BG Coordinamento della sicurezza (progetto-esecuzione)
ARCH. PAOLO CASSOTTI
VI A
VIA BORGO SANTA CATERINA 85 - 24124 BERGAMO
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24/09/18
PRIMA EMISSIONE
REV
DATA
NOTA
COMMITTENTE
A VI G LE
COMUNE DI BERGAMO Area: POLITICHE DEL TERRITORIO Direzione: LAVORI PUBBLICI Servizio: MANUTENZIONE EDIFICI COMUNALI
LIO IU
VIA QUARENGHI 33/35 -24122 BERGAMO -
SA CE
COMUNE
Bergamo
SITO
Via Giulio Cesare, s.n. - 24124 (Bergamo)
RE
COPERTURA ARENA PARCO GOISIS
PROGETTO ARCHITETTONICO DEFINITIVO - ESECUTIVO PROGETTAZIONE
ARCHITETTO MASSIMO RAPANA'
ARCHITETTI
Paolo Cassotti Ivanoe Mauro Rapanà Massimo Rapanà Via Borgo Santa Caterina, 85 - 24124 Bergamo T +39 035.358550 E info@6ab.it Web 6ab.it
Planimetria generale 1:1000
OGGETTO
CODICE ELABORATO
ESTRATTO DI PGT, AEROFOTOGRAMMETRICO, ORTOFOTO, PLANIMETRIA GENERALE
A.01
COMMESSA
DATA 01/10/2018
SCALA
18_01
DISEGNATO
1:1, 1:2, 1:500 1:1000
PG
CONTROLLATO PG
NOME FILE: 18_01_ParcoGoisis_Copertura_Def_Esec.pln TUTTI I DIRITTI SONO RISERVATI A NORMA DI LEGGE. Sono vietati la riproduzione e l'estrapolazione di parti senza autorizzazione scritta.
PROGETTO COPERTURA ARENA PARCO GOISIS
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ordinario”. Inoltre trovandosi in una posizione rialzata, rispetto alla quota di accesso del parco, l’arretramento della copertura rispetto alla struttura consente di liberarla e smaterializzare l’insieme rendendolo più leggero e permeabile. Il lato nord viceversa, con la sua chiusura verticale, invita il percorso a costeggiare la struttura per l’accesso consentendo di scoprirla con sorpresa. La forma sinuosa della linea di copertura genera ad ogni angolo di visuale scorci diversificati scoprendo e coprendo di volta in volta il paesaggio circostante confermando e rafforzando le logiche del parco che, con i suoi grandi alberi genera visuali sempre diverse alternando profondità a limitazione. La superficie esterna della copertura è stata pensata come la corazza di un “armadillo” impiegando tegole piane esagonali in materiale bituminoso arricchito da graniglia di roccia basaltica colore Grigio/Nero. La forma anamorfica della struttura richiama la corazza/guscio di un animale e per questo si è voluto rafforzare questa visione attraverso l’uso di un materiale di piccole dimensioni molto ripetitivo a generare una textures che si sviluppa lungo tutta la superficie. Internamente la copertura è costituita da travetti in legno disposti concentricamente a seguire la forma della linea di copertura segnalando le variazioni della sagoma grazie ad un “impacchettamento” degli stessi come fossero costole di uno scheletro ripiegato. Il sovrastante assito in legno di Abete color naturale (come i travetti) rende lo spazio più accogliente scaldando la rigida composizione delle travi in acciaio. I travetti in legno presentano sezioni differenziate che vanno ad assottigliarsi man mano che si riducono le luci di appoggio. Questa scelta nasce da un lato dalla volontà di armonizzare le sezioni con le dimensioni in lunghezza delle travi e da un lato dalla volontà di richiedere lo stretto necessario utile per la sua funzione portante a ricordare le logiche naturali delle alberature che assottigliano i loro rami in funzione dei carichi del fogliame ed in virtù delle lunghezze degli stessi. Vuole essere anche una rappresentazione del nostro attuale quotidiano che ci richiama ad uno sforzo di sintesi per ottimizzare e sviluppare quanto possibile solo lo stretto necessario ma senza dimenticare la componente poetica senza la quale la sola funzione non sarebbe sufficiente a soddisfare i bisogni di una comunità.
Prime ipotesi tridimensionali
PROGETTO COPERTURA ARENA PARCO GOISIS
Modello di studio
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LUCERNARI COPERTURA
PARETE VERTICALE
STRUTTURA IN ACCIAIO
ARENA ESISTENTE
Sviluppo della struttura
PROGETTO COPERTURA ARENA PARCO GOISIS
Componenti principali della copertura
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Simulazione fotografica | Vista da ingresso parco
PROGETTO COPERTURA ARENA PARCO GOISIS
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Aspetti costruttivi
Le dodici costolature in acciaio trovano ancoraggio a terra tramite una fondazione continua in calcestruzzo armato che si sviluppa ai bordi dell’arena esistente su cui verranno inseriti i tirafondi per il collegamento. La struttura in acciaio è costituita da tubolari cavi 400x200 collegati in sommità da un anello sempre in tubolare a medesima sezione ma realizzato ad hoc per evitare complesse lavorazioni di calandratura del tubolare. Le costolature in acciaio sono controventate con profilati in acciaio (UPN e HE) che le collegano tra loro irrigidendo tutta la struttura e permettendo l’alloggiamento del canale di scolo al margine e contenendo i corpi illuminanti lungo il cambio di pendenza della copertura. La copertura, come già accennato, è realizzata con travetti in legno a sezione variabile (da 14x28 a 8x16 cm) del tipo lamellare GL24 con sovrastante assito in legno di abete
Dettaglio della Tegola Canadese
inchiodato ai travetti. I travetti in legno trovano ancoraggio alla costolatura in ferro tramite dormienti in legno disposti nel senso della pendenza e ancorati alle costolature tramite piastre in acciaio predisposte e solidali alla stessa. Questo consente un migliore, più rapido e flessibile ancoraggio dei travetti tramite viti legno con legno. In corrispondenza dell’anello centrale di collegamento delle costolature la struttura è composta da travetti sempre in legno ed un doppio assito (superiore ed inferiore). Sopra l’assito di abete viene predisposto un primo strato impermeabilizzante con guaina bituminosa del tipo autoadesivo idoneo per strutture in legno su cui vengono fissate tegole bituminose con graniglia di roccia basaltica. La tegola prevista per la copertura è del tipo “Tegola Canadese” modello mosaik che genera una texture esagonale molto fitta e cromaticamente variata grazie alla sua colorazione miscelata (grigio-nera). In sommità, in corrispondenza dell’anello centrale, tre cupole circolari trasparenti con diametri 60-80-120 cm consentono un ulteriore incremento di illuminazione naturale al centro dell’arena. La luce che penetra dalle cupole genera disegni ellittici che si muovono all’interno dell’arena, a seconda dell’orario, generando un movimento “ludico” di apprendimento del percorso del sole in una sorta di meridiana empirica. Ai margini della copertura gli elementi di controvento in ferro generano la sede del canale di scolo che sarà rivestito con guaina bituminosa e convoglierà le acque meteoriche nei pluviali in PVC inseriti nelle costolature di acciaio e collegati alla rete di scolo esistente. Sul lato nord la copertura prosegue, per una porzione, divenendo parete verticale sviluppata su quattro settori delle costolature anche questa con travetti, assito in legno e rivestita con tegole canadesi creando un effetto di continuità con la sovrastante copertura.
Vista tridimensionale della struttura principale in acciaio e secondaria in legno
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Simulazione fotografica | Vista lato Nord dal chiosco
PROGETTO COPERTURA ARENA PARCO GOISIS
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Impianto elettrico ed illuminazione
Lo spazio dell’arena viene poi dotato di impianto elettrico utile nella gestione di piccoli eventi/spettacoli/concerti consentendo una buona flessibilità di uso e la possibilità di utilizzare apparecchiature di amplificazione, videoproiezione o quanto necessiti di energia elettrica. Dalla linea principale in corrispondenza del chiosco esistente a nord viene staccata una linea di alimentazione che collega un quadro elettrico posto sul lato sinistro dell’arena, lungo il percorso pedonale. Il quadro è dotato di n. 4 prese più massa a terra da 16A 230V e n. 3 prese (Con massa a terra e neutro) da 16A 400V atto a supportare una potenza complessiva di KW10, tutto come meglio dettagliato nella relazione specialistica e nel progetto esecutivo dell’impianto elettrico. Oltre al collegamento elettrico, è previsto un impianto di illuminazione che porta alimentazione lungo l’anello del cambio di pendenza della copertura. Dodici plafoniere tubolari a led sono state previste per l’illuminazione valutandone la posizione e la potenza anche se non sono previste contabilmente nel computo delle opere. La previsione consente uno studio integrato tra i corpi illuminanti e la struttura al fine di dare un’indicazione dettagliata per la futura realizzazione. L’alimentazione delle lampade sarà posta sopra alle travi di controvento centrali (in diretta corrispondenza con le plafoniere) al fine di non essere visibile dall’interno dell’arena e di poter alloggiare i necessari trasformatori. Il cavo di alimentazione dovrà essere inserito all’interno di una costolatura di acciaio al fine di evitare tracciati esterni e visibili.
Aspetti acustici e ipotesi dotazioni future
La variata geometria della copertura consente sicuramente una migliore risposta acustica anche se è difficile poterne dare un controllo in relazione al fatto che parte dello spazio è chiuso (dalla copertura appunto) e parte dello spazio rimane aperto, con tutte le conseguenze del caso. Ci sono poi due fattori da considerare, il riverbero e l’assorbimento acustico. Se il primo in un certo qual modo è in parte controllato dalla geometria che contribuisce a spezzare il suono, dal punto di vista dell’assorbimento non sono previsti sistemi che lo consentono. Le risorse a disposizione non ci hanno consentito di poter pensare ad una copertura con capacità di assorbimento del suono ma con l’utilizzo futuro si potrà vagliare la rispondenza effettiva della struttura ed installare pannelli acustici sull’intradosso della copertura con forme geometriche libere in armonia con la struttura.
Esempi applicazione corpi fonoassorbenti sospesi
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Simulazione fotografica | Vista dall’alto con ipotesi di futuro frangisole
PROGETTO COPERTURA ARENA PARCO GOISIS
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Tali pannelli potranno essere realizzati con materiali assorbenti e, se ben pensati nella loro geometria, potranno divenire elementi decorativi dello spazio interno. Ipotesi per il futuro
Il progetto inoltre ha ipotizzato alcune soluzioni di integrazioni future che potrebbero
IPOTESI CON FRANGISOLE FISSO
migliorare le prestazioni della copertura nel periodo estivo aggiungendo una schermatura solare per la porzione di arena più esposta. Una prima ipotesi è la realizzazione di un sistema, di carattere fisso, costituito da un frangisole con listelli in ferro o legno a compensare la porzione mancante della copertura e a realizzare un’ulteriore parete verticale a sud ma quest’ultima permeabile allo sguardo e alla visione dell’interno. Questa soluzione determinerebbe uno spazio più delimitato in termini spaziali senza perdere la permeabilità tra interno ed esterno e quindi il contatto con il parco circostante. Una seconda ipotesi alternativa è di pensare a tale ulteriore “chiusura” con un sistema mobile di teli che potrebbero anche essere montati solo per il periodo estivo a mezzo di ganci da predisporre sulla struttura in acciaio. Questa soluzione potrebbe avere vantaggi in termini di maggior area protetta dalle intemperie ed una schermatura solare più forte. Di contro genera uno spazio più chiuso in termine di permeabilità alla vista con il parco circostante e sicuramente una minora areazione degli spazi interni. In futuro, se reso necessario, si potrebbe ampliare la seduta anche sul lato sud
IPOTESI CON TENDE RETRATTILI
dell’arena (oggi non presente) al fine di aumentare la possibilità di seduta sul bordo anche se è pur vero che in base alle necessità si può ottemperare con sedute mobili aggiunte alla bisogna direttamente all’interno dell’arena. Dal punto di vista dell’illuminazione si potrà inoltre realizzare un incremento delle plafoniere allungate previste collegando in serie ulteriori corpi a costituire un unico elemento di illuminazione mantenendo quindi il disegno originario senza rovinare l’estetica e la logica di distribuzione della luce. I corpi illuminanti previsti infatti sono pensati per essere collegati al fine di realizzare diverse lunghezze ma venendo percepiti come corpo unico. Le travi di controvento che li accolgono hanno lunghezza tale da poter triplicare l’illuminazione prevista. Bergamo, 02 ottobre 2018.
Architetto Massimo Rapanà
Ipotesi di implementazioni future
PROGETTO COPERTURA ARENA PARCO GOISIS
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Fotografie modello PROGETTO COPERTURA ARENA PARCO GOISIS
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Fotografie modello PROGETTO COPERTURA ARENA PARCO GOISIS
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architetti:
Rapanà Massimo Cassotti Paolo Rapanà Ivanoe Ing. Fabio Lorenzi P.I. Andrea Miglioli Geologo Marco Belloli
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