Assessorato all’Ambiente
L’ARIA PULITA SI SCEGLIE.
PROVVEDIMENTI, CONSIGLI E BUONE PRATICHE. www.bergamorespira.it | facebook.com/bergamorespira | #bergamorespira
Assessorato all’Ambiente
Questo documento è stato realizzato da: Assessorato all’Ambiente, Politiche Energetiche e Verde Pubblico del Comune di Bergamo Servizio Ecologia e Ambiente Arch. Massimo Casanova Arch. Alessandra Salvi Ing. Stefano Chiesa Ing. Serena Trussardi Dott.ssa Simona Turetta Progetto grafico a cura di: www.twig.pro in collaborazione con ARPA Lombardia
Introduzione La qualità dell’aria che tutti noi respiriamo è molto importante perchè si riflette sulla qualità della nostra vita: più è alta la presenza di sostanze inquinanti nell’atmosfera maggiori sono i rischi per la nostra salute e più in generale per l’ambiente in cui viviamo. L’inquinamento atmosferico da polveri sottili è un problema che affligge la Pianura Padana da diversi decenni e se è vero che la situazione è migliorata negli ultimi anni grazie soprattutto all’innovazione tecnologica nel settore dei trasporti e del riscaldamento oggi l’aria è molto più pulita di quella degli anni Settanta - è altrettanto vero che molto resta ancora da fare per risolvere il problema. Sono necessari investimenti e provvedimenti per favorire la transizione energetica dai motori termici ai motori elettrici, per regolamentare e contenere la combustione da biomassa, per sostenere l’efficientamento energetico degli edifici e per potenziare il trasporto pubblico.
Il Comune di Bergamo fa la sua parte e in collaborazione con Regione Lombardia, ARPA, ANCI e gli altri Comuni lombardi ha sottoscritto un protocollo di collaborazione che prevede misure temporanee ad integrazione delle limitazioni regionali già in vigore durante la stagione termica. Tutti i provvedimenti, corredati da dati e informazioni sul fenomeno dell’inquinamento atmosferico, sono descritti in questo opuscolo che riporta anche consigli e buone pratiche rivolti a tutti i cittadini. Tutti noi cittadini con i nostri comportamenti e il nostro stile di vita possiamo fare molto per cambiare le cose e respirare aria più pulita! Graziella Leyla Ciagà Assessore all’Ambiente, Politiche Energetiche e Verde Pubblico del Comune di Bergamo
GIORNI DI SUPERAMENTO DEL LIMITE GIORNALIERO DI PM 10 (50 μg/m3) 110
Fonte dati: ARPA Lombardia Limite annuale giorni di supero PM10
90 70 50 35 20 0 2005
2006
2007
2008
2009
2010
2011
2012
2013
2014
2015 1
LA PIANURA PADANA È UNA DELLE AREE PIÙ INQUINATE D’EUROPA
Lo smog provoca danni alla salute ed è stato inserito dall’Organizzazione Mondiale della Sanità nella lista degli agenti cancerogeni.
Lo smog nel bacino padano Nasa Visible Earth
L’inquinamento dell’aria riguarda tutta la Pianura Padana, sono infatti 4 le Regioni che soffrono questa situazione: Piemonte, Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna. L’Unione Europea ha aperto nei nostri confronti una procedura d’infrazione comunitaria. Cosa fanno le nostre istituzioni? La Lombardia ha predisposto il Piano Regionale degli Interventi per la qualità dell’Aria (PRIA) che prevede 91 azioni da realizzare entro il 2020 nei settori mobilità e trasporti, produzione e consumo di energia, agricoltura e foreste. 2
I Comuni insieme ad ANCI, Regione Lombardia e ARPA, hanno siglato un protocollo di collaborazione che prevede misure locali temporanee da adottare in occasione di episodi acuti di inquinamento atmosferico.
A causa dello smog IN EUROPA
555 mila morti premature IN ITALIA
91 mila morti premature Fonte dati: Air Quality in Europe - 2016 Report, European Environment Agency
PERCHÈ IN INVERNO LA SITUAZIONE DIVENTA CRITICA? La Pianura Padana è caratterizzata da condizioni geografiche e meterologiche sfavorevoli alla dispersione degli inquinanti. La barriera alpina e la scarsa ventilazione ostacolano il ricambio delle masse d’aria nei diversi strati dell’atmosfera e innescano, soprattutto in inverno, il fenomeno dell’inversione termica.
Ciò favorisce l’accumulo degli inquinanti direttamente immessi nell’atmosfera, in particolare delle polveri sottili (aerosol primario), oltre alla formazione tramite reazioni chimiche di nuove polveri (aerosol secondario).
Metereologia e inversione termica aria fredda
aria fredda
aria fresca
aria più calda
aria calda
aria fredda
ESTATE Situazione normale
INVERNO inversione termica
Limiti di PM 10 e PM 2,5 L'Unione Europea per tutelare la salute dei suoi cittadini ha stabilito dei limiti massimi di concentrazione nell'atmosfera delle polveri sottili: limite giornaliero PM10:
50 µg/m3 (da non superare più di 35 giorni all’anno)
limite annuale PM10:
40 µg/m3
limite annuale PM2,5:
25 µg/m3 3
PRINCIPALI CAUSE DELL’INQUINAMENTO DELL’ARIA
Tra le principali cause ci sono il traffico veicolare, il riscaldamento domestico, le combustioni all’aperto e l’agricoltura intensiva.
TRAFFICO TRAFFICO
RISCALDAMENTO RISCALDAMENTO
A Bergamo, così come in tutti i centri urbani, la principale fonte d’inquinamento dell’aria è il traffico veicolare con particolare riferimento ai motori diesel che scaricano direttamente le polveri dal tubo di scappamento (aerosol primario) e soprattutto immettono nell’aria gli ossidi di azoto che combinandosi in atmosfera con altre sostanze (composti organici volatili e ammoniaca) producono altre polveri (aerosol secondario).
COMBUSTIONI COMBUSTIONI ALL’APERTO ALL’APERTO
AGRICOLTURA AGRICOLTURA
Un’altra fonte molto importante che contribuisce all’inquinamento dell’aria è la combustione della legna utilizzata per alimentare le stufe domestiche, soprattutto se non effettuata in impianti di ultima generazione e ad alto rendimento. Le polveri prodotte dalla cattiva combustione della legna hanno infatti un alto contenuto di benzoapirene, una sostanza cancerogena.
L’AEROSOL SECONDARIO HA UN’INCIDENZA DI CIRCA IL 65% SUL TOTALE DEL PM10 PRESENTE NELL’ARIA CHE RESPIRIAMO.
Emissioni di PM10 e NOx nel Comune di Bergamo diesel
19,0% legna
41,0%
PM10
usura freni e pneumatici
21,0%
altro
19,0%
Fonte dati: INEMAR (2012) - ARPA Lombardia (2015)
4
metano diesel
61,0%
NOX
19,0%
altro
20,0%
EFFETTI SULLA SALUTE DELL’INQUINAMENTO DELL’ARIA Inquinanti PM1O
PM2,5
NOX
Effetti sulla salute
POLVERI SOTTILI Il particolato atmosferico non è una specifica entità chimica, ma una miscela di particelle i cui componenti principali sono solfati, nitrati, ammoniaca, cloruro di sodio, carbonio e polveri minerali. Può essere immesso direttamente nell’atmosfera (aerosol primario) o formarsi per trasformazioni chimico-fisiche di altre sostanze (aerosol secondario). Le diciture PM10 e PM2,5 si riferiscono al diametro delle particelle. Le conseguenze sulla salute riguardano l’apparato cardio-respiratorio e cerebro-vascolare (PM10) e si possono estendere anche ad altri tessuti (PM2,5).
OSSIDI DI AZOTO Sono gas nocivi per la salute ed essendo più densi rispetto all’aria tendono a rimanere concentrati a livello del suolo. Esercitano un’azione irritante sulla mucosa degli occhi, del naso, della gola e sono responsabili di specifiche patologie a carico dell’apparato respiratorio (bronchiti e irritazioni). Combinandosi con l’ammoniaca e i composti organici volatili contribuiscono alla formazione del particolato atmosferico (aerosol secondario).
NH3
AMMONIACA Gas incolore dall'odore pungente e molto forte, irritante e tossico. È presente in traccia nell’atmosfera ed è prodotta in particolare da attività legate all’agricoltura e all’allevamento. Reagisce in atmosfera con gli ossidi di azoto, contribuendo così all’aumento del particolato atmosferico (aerosol secondario). Per quanto riguarda la salute dell’uomo, l’ammoniaca svolge un effetto altamente tossico se disciolta nel sangue perchè può formare emboli gassosi.
COV
COMPOSTI ORGANICI VOLATILI Sono importanti precursori dell’ozono troposferico. Possono essere causa di una vasta gamma di effetti nocivi sulla salute e ad alte concentrazioni possono causare effetti negativi in particolare a carico del sistema nervoso centrale. Reagiscono in atmosfera con gli ossidi di azoto e l’ammoniaca contribuendo alla formazione del particolato atmosferico (aerosol secondario). 5
COSA PUOI FARE PER TUTELARE LA TUA SALUTE? EURO 6
STOP DIESEL
PIÙ EFFICIENZA
LIMITA LE ATTIVITÀ ALL’APERTO
Consigli pratici che possono aiutarci a respirare meglio. 1. Scegli per quanto possibile la mobilità dolce e collettiva e se usi l’auto non viaggiare da solo (bicicletta, mezzi pubblici, car pooling). 2. Utilizza uno stile di guida ecologico con bassa velocità e regime costante di guida; in autostrada e in tangenziale rallenta la velocità di almeno 10Km/h. 3. Privilegia la classe ambientale Euro 6 e alimentazioni alternative al diesel nella scelta dell’auto; controlla il livello dei pneumatici. 4. Privilegia impianti di riscaldamento più efficienti e a più alto rendimento; se disponi di altri sistemi di riscaldamento, nei periodi di picco delle polveri sottili limita l’uso di camini e stufe a legna o pellet.
5. Limita gli sprechi energetici: rispetta i limiti di temperatura, tieni chiuse le porte degli esercizi commerciali e utilizza gli elettrodomestici a pieno carico. 6. Chiudi le finestre ai piani bassi degli edifici che si affacciano su strade trafficate. 7. Limita le attività all’aria aperta nei periodi di picco delle polveri sottili. 8. Proteggi i bambini, gli anziani e le persone con malattie cardio-polmonari evitando loro di uscire di casa nei periodi di picco delle polveri sottili e nelle ore a maggiore traffico.
Ricorda che le comuni mascherine non proteggono dalle sostanze inquinanti perchè non sono in grado di trattenere i gas e le polveri sottili; Se fumi una sigaretta aumenti la concentrazione di polveri sottili: - di 10 volte oltre il limite di legge in una stanza chiusa; - di 20-30 volte oltre il limite di legge in automobile. 6
COSA FA IL COMUNE DI BERGAMO? Il Comune effettua le seguenti azioni a tutela della salute e dell’ambiente. 1. Controlla la corretta manutenzione degli impianti termici, sia in situ che tramite accertamenti documentali, nei termini previsti dalla normativa vigente. 2. Diffonde i dati sull’inquinamento dell’aria in collaborazione con ARPA e promuove campagne mirate di rilevamento di alcuni inquinanti. 3. Informa i cittadini sulle limitazioni introdotte da Regione Lombardia che entrano in vigore tutti gli anni dal 15 ottobre al 15 aprile e riguardano il divieto di circolazione dei veicoli euro 0 benzina ed euro 0-1-2 diesel, il divieto di utilizzo di impianti a biomassa con rendimento inferiore al 63%, il divieto di accensione dei camini aperti, il divieto di bruciare sterpaglie e residui agricoli. 4. Informa i cittadini sulle limitazioni temporanee previste dal Protocollo di
collaborazione sottoscritto dai Comuni, ANCI, Regione Lombardia e ARPA che si sommano alle misure precedenti e che scattano in presenza di continui e ripetuti superamenti dei limiti di PM10 registrati dalle centraline di rilevamento e validati da ARPA. 5.Controlla il rispetto delle limitazioni vigenti. 6. Fornisce supporto tecnico sui temi dell’efficienza energetica, promuove il teleriscaldamento e la produzione di energia da fonti rinnovabili. 7. Promuove la realizzazione di una rete di ricarica per le auto elettriche, fornisce agevolazioni per la sosta dei veicoli elettrici (gratuita) e ibridi. 8. Promuove politiche e investimenti nel campo della mobilità sostenibile (trasporto pubblico, piste ciclabili, bike-sharing, carsharing). 9. Potenzia il partimonio arboreo del verde pubblico e dice stop al consumo di suolo.
Quando scattano le limitazioni temporanee?
PM1O
PM1O
70 µg/m3
50 µg/m3
1° livello:
2° livello:
dopo 7 giorni consecutivi di superamento del limite di 50 µg/m3, ARPA valida il dato e il 9° giorno entrano in vigore le limitazioni previste.
dopo 7 giorni consecutivi di superamento del limite di 70 µg/m3, il 9° giorno entrano in vigore le limitazioni previste che si aggiungono a quelle di 1° livello.
ATTENZIONE: DOPO 5 GIORNI CONSECUTIVI DI SUPERAMENTO DEL LIMITE - IN PRESENZA DI CONDIZIONI METEO SFAVOREVOLI - LE LIMITAZIONI ENTRANO IN VIGORE GIÀ DAL 7° GIORNO.
7
COSA PREVEDONO LE LIMITAZIONI SUL TRAFFICO? Verifica se il tuo veicolo può circolare! Il Comune verifica il rispetto delle limitazioni vigenti attraverso controlli mirati che effettua in maniera estensiva tramite un dispositivo mobile, l’autoscan, il quale consente alla Polizia Locale di verificare in tempo reale la classe ambientale del veicolo
TIPO DI TIPO DI CATEGORIA CARBURANTE VEICOLO
e quindi in caso di violazione delle limitazioni in atto di erogare la sanzione direttamente sul posto in presenza del conducente. Si tratta del primo dispositivo del genere utilizzato in Italia.
LIMITAZIONI dal 15 ottobre al 15 aprile
DA LUN A VEN dalle 7:30 alle 19:30 escluse le festività
METANO GPL ELETTRICI IBRIDI con motore elettrico
Tutti i tipi di veicoli
LIMITAZIONI TEMPORANEE al ripetuto superamento dei limiti di PM10 1°LIVELLO limite PM10 50 μg/m3
2°LIVELLO limite PM10 70 μg/m3
TUTTI I GIORNI FESTIVI COMPRESI
TUTTI I GIORNI FESTIVI COMPRESI
Tutte le categorie
EURO O EURO 1 BENZINA
Tutti i tipi di veicoli
EURO 2 EURO 3 EURO 4 EURO 5-6 EURO O EURO 1 EURO 2
DIESEL Tutti i tipi di veicoli
EURO 3
veicoli commerciali
altri veicoli
7:30 - 9:30
9:00 - 17:00
veicoli commerciali 7:30 - 9:30 18:00 - 19:30
altri veicoli 7:30 - 19:30
EURO 4 EURO 5-6
BENZINA E DIESEL
Minicar motocicli ciclomotori a 2 tempi
EURO O EURO 1 EURO 2 DIVIETO DI SOSTARE CON IL MOTORE ACCESO
COSA PREVEDONO LE LIMITAZIONI SUL RISCALDAMENTO DOMESTICO? Il Comune effettua a norma di legge il controllo sulla manutenzione degli impianti termici presenti in città, verificando il 5% dei 42.000 impianti attivi registrati nella banca dati regionale e svolge anche un’attività
LIMITAZIONI dal 15 ottobre al 15 aprile
di controllo sugli impianti non registrati. Si ricorda che a partire dal 15/10/2015 è entrato in vigore l’obbligo di manutenzione dei generatori di calore a biomassa che dovranno essere muniti di “libretto d’impianto”.
LIMITAZIONI TEMPORANEE al ripetuto superamento dei limiti di PM10 1°LIVELLO limite PM10 = 50 μg/m3
2°LIVELLO limite PM10 = 70 μg/m3
IL DIVIETO SI APPLICA IN PRESENZA DI IMPIANTO DI RISCALDAMENTO ALTERNATIVO
DIVIETO DI UTILIZZO
DIVIETO DI UTILIZZO
DIVIETO DI UTILIZZO
DIVIETO DI UTILIZZO
DIVIETO DI UTILIZZO
LIMITE TEMPERATURA MEDIA DI 19°C
LIMITE TEMPERATURA MEDIA DI 19° C
CAMINI APERTI
DIVIETO DI UTILIZZO
STUFE E CAMINI CHIUSI
GESTIONE DELLA TEMPERATURA
di camini chiusi e stufe con rendimento inferiore al 63%
di impianti a biomassa con classe ambientale inferiore a 3 stelle
con tolleranza di 2°C per le abitazioni e spazi ed esercizi commerciali
di impianti a biomassa con classe ambientale inferiore a 4 stelle
con tolleranza di 2°C per le abitazioni e spazi ed esercizi commerciali
Quali sono le caldaie a biomassa con classe ambientale 3,4 e 5 stelle? Chiedi al produttore e/o installatore, chiama il Servizio Ecologia del Comune e consulta il catalogo completo a questo link: http://www.l15.regione.lombardia.it/#/protocollo-aria/info/list
Altre limitazioni temporanee di 1°livello DIVIETO ASSOLUTO DI COMBUSTIONE ALL’ARIA APERTA ad esempio falò, bracieri, barbecue e fuochi d’artificio
DIVIETO DI SPANDIMENTO LIQUAMI ZOOTECNICI
COME INQUINARE MENO? SE SCEGLI VEICOLI ECOLOGICI RESPIRI ARIA PIÙ PULITA A Bergamo risultano immatricolati 96.712 veicoli (dato ACI al 31/12/2015), pari a quasi un veicolo per ogni abitante (0,8). Il dato è superiore alla media italiana (0,6) e quasi doppio rispetto alla media europea (0,5). Il dato più preoccupante è quello relativo ai diesel che sono il 34% dell’intero parco circolante. Inoltre, circa un veicolo su 10 appartiene alle categorie diesel euro 0-1-2-3 che sono le più inquinanti.
Fermo restando che tutti i veicoli immettono polveri anche a causa dell’usura dei freni e dei pneumatici, le differenze tra i diversi tipi di veicoli sono decisive. La tabella riportata in calce indica le emissioni in termini di PM10 e NOx (ossidi di azoto) dei veicoli in relazione alle diverse classi ambientali e al tipo di alimentazione (benzina, diesel, metano e gpl). Le auto ibride ed elettriche sono le più ecologiche.
Traffico ed emissioni di PM10 e NOx TIPO DI VEICOLO
TIPO DI CARBURANTE
Benzina
Diesel
Metano/GPL
Benzina Diesel
Veicoli leggeri (Massa < 3.5 t)
Metano/GPL
Fonte dati: INEMAR - ARPA Lombardia (2012)
10
CATEGORIA Euro 0 Euro 1 Euro 2 Euro 3 Euro 4 Euro 5 Euro 6 Euro 0 Euro 1 Euro 2 Euro 3 Euro 4 Euro 5 Euro 6 Euro 0 Euro 1 Euro 2 Euro 3 Euro 4 Euro 5 Euro 6 Conventional - Non Catalizzati Euro V Conventional - Non Catalizzati Euro V Conventional - Non Catalizzati Euro V
PM1O
NOx
[mg/Km]
[mg/Km]
27 27 27 26 26 26 26 241 95 76 61 60 28 27 27 27 27 26 26 26 26 40 40 341 40 40 40
2.039 706 348 79 50 27 30 694 683 722 779 575 616 214 2.200 441 165 96 67 34 38 2.744 19 1.939 709 2.140 37
COME INQUINARE MENO?
SE SCEGLI STUFE E CALDAIE EFFICIENTI RESPIRI ARIA PIÙ PULITA Per ridurre l’impatto ambientale del riscaldamento domestico è opportuno scegliere impianti efficienti e ad alto rendimento, effettuare una corretta manutenzione e rispettare i limiti di temperatura. Gli impianti alimentati da fonti rinnovabili sono i più ecologici. Si ricorda che lo Stato prevede incentivi fiscali fino al 65% per l’efficientamento energetico degli edifici (caldaie, serramenti, involucro).
In caso di utilizzo di impianti di combusione a biomassa sono molto importanti le seguenti buone norme: rispettare le limitazioni vigenti; non bruciare materiali impropri (plastica, legna verniciata, imballaggi e rifiuti in genere) perchè producono sostanze tossiche per la salute; scegliere pellet di qualità; effettuare periodicamente la manutenzione e la pulizia dei camini; conservare la legna (secca, stagionata e pulita) in ambiente areato. Il Servizio Ecologia del Comune fornisce ai cittadini informazioni e supporto tecnico.
Riscaldamento ed emissioni di PM10 in Lombardia
legna
di cui:
98,6%
camino tradizionale aperto 35,5%
PM1O
stufa tradizionale 27,0%
camino chiuso 26,0%
stufa o caldaia innovativa 5,6%
0,7 % gasolio
0,6% metano
< 0,1% GPL
stufa automatica a pellets o cippato 4,5%
Fonte dati: INEMAR (2012) - ARPA Lombardia (2015)
11
COME INQUINARE MENO? LA COMBUSTIONE ALL’ARIA APERTA
PM10
PM10
catasta di legna di pochi metri cubi (3m x 4m x 2m)
riscaldamento a metano di un Comune di 1.000 abitanti
Fonte dati: ARPA Lombardia (2015)
Una catasta di legna di pochi metri cubi produce una quantità di PM10 pari a quella emessa dagli impianti di riscldamento a metano di un Comune di 1.000 abitanti.
È quindi molto importante rispettare le limitazioni vigenti sulle combustioni all’aperto. I residui delle attività agricole e di giardinaggio vanno portati alla piattaforma ecologica.
AGRICOLTURA INTENSIVA In Lombardia è responsabile del
97,6%
delle emissioni di ammoniaca
NH3 Fonte dati: ARPA Lombardia (2012)
I liquami zootecnici sono la principale fonte di emissione di ammoniaca, la quale combinandosi nell’aria con altre sostanze (ossidi di azoto e composti organici volatili) contribuisce alla formazione di PM10 (aerosol secondario). 12
È quindi molto importante rispettare le limitazioni vigenti e adottare alcuni accorgimenti: applicare metodi più efficienti nella distribuzione dei liquami (iniezioni), migliorare l’alimentazione animale, coprire le vasche di stoccaggio.
ARPA Lombardia: http://ita.arpalombardia.it/ita/index.asp INEMAR (INventario EMissioni ARia): http://www.inemar.eu/xwiki/bin/view/Inemar/HomeLombardia Protocollo Aria: http://www.l15.regione.lombardia.it/#/protocollo-aria Agenda 21: http://territorio.comune.bergamo.it/servizio-ecologia-e-ambiente/agenda-21 Patto dei Sindaci: http://territorio.comune.bergamo.it/servizio-ecologia-e-ambiente/patto-dei-sindaci
Bergamo - Dicembre 2016