Comune di Bergamo Area Politiche del Territorio
DOCUMENTO DI INDIRIZZO RIQUALIFICAZIONE STADIO ATLETI AZZURRI D’ITALIA
dicembre 2015
INDICE
RIQUALIFICAZIONE STADIO ATLETI AZZURRI D’ITALIA
1 - INQUADRAMENTO PAG. 3 LO STADIO E LO SVILUPPO STORICO DELL’AREA DAL ‘900 AD OGGI
2 - PROGRAMMA DI MANDATO PAG. 10-11 LA PUNTUALE AZIONE DENOMINATA “IL PARCO URBANO DELLO SPORT” DETTAGLIO AZIONI STRATEGICHE IL PIANO ALIENAZIONI
3 - CRITERI URBANISTICI PER LA RIGENERAZIONE URBANA E RIQUALIFICAZIONE DELLO STADIO PAG. 12
4 – INDIRIZZI PER IL NUOVO STADIO IN CITTÀ ED IL RINNOVO URBANO DELLE AREE LIMITROFE PAG. 24-26 A - DEFINIRE IL CARATTERE DEL NUOVO “STADIO IN CITTÀ” B - OTTENERE BENEFICI SUL CONTESTO TERRITORIALE C - OTTENERE BENEFICI PER IL CONTESTO URBANO D - I PARAMETRI URBANISTICI DI RIFERIMENTO
5 - INDIRIZZI PER LA VARIAZIONE URBANISTICA PAG. 28-29 PREMESSA LE PREVISIONI VIGENTI INDIRIZZI URBANISTICI OPERATIVI
REPERTORIO IMMAGINI Cap 1_
Cap 3_
Cap 4_ Cap 5_
CARTOGRAFIA STORICA – CATASTO 1853 CAROGRAFIA STORICA – CATASTO INIZI ‘900 FOTO STORICHE CAMPO POLISPORTIVO BRUMANA - ANNO 1928 FOTO TRIBUNE STADIO ATLETI AZZURRI D’ITALIA – ANNO 2015 FOTO CURVE STADIO ATLETI AZZURRI D’ITALIA – ANNO 2015 ORTOFOTO – ANNO 2011 VISTE AREE – ANNO 2015 LO STATO DEI LUOGHI – ANNO 2015 PGT VIGENTE: PIANO DELLE REGOLE _ ESTRATTO T ELABORATO CARTOGRAFICO PR8: VINCOLI E TUTELE PGT VIGENTE: DOCUMENTO DI PIANO _ ESTRATTO ELABORATO CARTOGRAFICO DP2: SCHEMA STRATEGICO A SCALA URBANA PGT VIGENTE: DOCUMENTO DI PIANO _ ESTRATTO ELABORATO CARTOGRAFICO: DP3.1 - AMBITO STRATEGICO 1 - IL POLO DELL’ARTE DELLA CULTURA E DEL TEMPO LIBERO PGT VIGENTE: DOCUMENTO DI PIANO _ SCHEDA AMBITO DI TRASFORMAZIONE: AT2 - STADIO COMUNALE
PAG. 4 PAG. 5 PAG. 6 PAG. 7-8 PAG. 9 PAG. 10 PAG. 13-17 PAG. 18-23 PAG. 27 PAG. 30 PAG. 31 PAG. 32
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1. INQUADRAMENTO: LO STADIO E LO SVILUPPO STORICO DELL’ AREA DAL ‘900 AD OGGI
RIQUALIFICAZIONE STADIO ATLETI AZZURRI D’ITALIA
A partire dal 1900, anno in cui si verifica l'abbattimento delle “muraine” quattrocentesche, ha inizio per la città bassa un periodo di trasformazioni urbanistiche e morfologiche di notevole rilievo. Il rapporto tra città edificata ed ambiente agricolo muta, riconducendo ad un aspetto unitario gli interventi urbani che negli ultimi anni dell‘Ottocento sono stati attuati in modo frammentario e senza una visibile logica d'insieme; ne sono chiaro esempio il prolungamento e l’ampliamento di alcune strade del centro urbano e il ridisegno della rete viaria di accesso alla città come risposta all'aggiornamento della rete trasportistica e connettiva dei centri circostanti. L'area del Lazzaretto, fino al '900 mantiene immutate le sue caratteristiche di area prevalentemente agricola segnata unicamente dalla presenza del Lazzaretto iniziato nel 1504 e compiuto nel 1580, dal Convento dei Celestini e dalla settecentesca Villa Finardi. Quest’area nel ventennio 1908-1928 vede mutare in modo sostanziale il suo volto. Il Lazzaretto esaurita la funzione primaria per soddisfare la quale è stato costruito, diviene nel corso dei secoli ospedale prima e caserma di artiglieria poi. Il carattere militare che il Lazzaretto viene ad assumere, influenza la destinazione d'uso del suolo delle immediate adiacenze: è riconoscibile ancora oggi nella Via Marzabotto quella che era l'area adibita ad esercitazioni di tiro. E' del primo Novecento la decisione di insediare un ippodromo che con la sua notevole dimensione finisce per occupare interamente l'area tra il Lazzaretto ed il Convento dei Celestini. I due recinti, che hanno sempre mantenuto il loro carattere di isolamento, stanno per essere avvicinati dalla nuova espansione urbana secondo un processo di omogeneizzante cementificazione che, lungo il percorso della statale 470, ha saldato la città con i centri della bassa Valle Brembana. La città moderna è cresciuta indifferente al problema delle preesistenze e in questo senso il Lazzaretto cinquecentesco, che in altre città ha avuto potenzialità morfogenetiche per il proprio intorno, appare a Bergamo come un elemento in procinto di essere "assimilato" dal processo di edificazione. Le ultime costruzioni hanno eroso ed ignorato il patrimonio di organizzazione e infrastrutturazione che si era costruito in quest'area attraverso il potenziamento della rete idrica medioevale. Questo fenomeno, per altro comune ad altre zone di Bergamo, è stato sicuramente favorito dalla sistemazione e potenziamento della rete viaria che, per quanto riguarda la nostra area, è consistito nella realizzazione di Viale Giulio Cesare nel 1928 (ex Viale Regina Margherita), infrastruttura questa nata per il collegamento della città con lo stadio. Il viale alberato, lungo 972 metri e largo 18, collega la città allo stadio secondo un percorso prospettico. Il primo elemento determinante per lo sviluppo successivo della zona del Lazzaretto è la costruzione nel 1907 della linea ferroviaria a trazione elettrica che, collegando Bergamo all'alta Valle Brembana, giunge in tangenza all'area. La ferrovia, attraverso i suoi manufatti, i rilevati, i tratti in trincea determina la presenza di uno spazio di soglia tra area urbana consolidata e i margini esterni. negli anni a seguire si intensifica l'opera di urbanizzazione dell'area fino a saturare quasi completamente le aree adiacenti al Lazzaretto secondo i criteri dello sfruttamento massimo del suolo. Unica eccezione a questa logica, per quanto riguarda le immediate adiacenze del Lazzaretto, è la lottizzazione del 1919 del Quartiere giardino Finardi in qualche modo riconducibile a quelle ricerche e sperimentazioni che si andavano compiendo contemporaneamente nei grandi centri urbani italiani sul tema dell'edilizia popolare. Lo stadio “Brumana”, costruito su progetto dell'ing. De Beni ed inaugurato nel 1928, occupava ed occupa tuttora una superficie di circa 35.000 metri quadrati. Il complesso polisportivo comprendeva un campo per il gioco del football e rugby, una pista podistica, due campi da tennis ed una piscina con annessi servizi. Lo stadio era munito di due tribune in beton armato capaci di ospitare 12.000 spettatori, di cui una coperta ad ovest lunga 88 metri e larga 12, ed una scoperta ad est di metri 84x15 parallela al viale alberato. Sotto la gradinata ovest erano collocati i vari ambienti necessari per i servizi del campo: spogliatoi collettivi ed individuali, palestra e sala per riunioni. con il passare degli anni lo stadio, che ora è dedicato agli «Atleti azzurri d‘Italia", è stato notevolmente trasformato. la pista di atletica ha lasciato il posto a nuove tribune che con le ultime ristrutturazioni hanno portato la capienza dello stadio a circa 27.000 posti. Alla struttura originale si sono aggiunte le curve nord e sud e la copertura della tribuna est. Con la realizzazione degli ampliamenti dello stadio e la realizzazione del bocciodromo si è persa qualsiasi traccia delle strutture sportive realizzate nel 1928. Nel 2015 si attuano i più recenti e sostanziali lavori di adeguamento e ammodernamento della struttura in particolare per quanto attiene la parte fruitiva ed il rapporto spalti/campo da gioco.
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CARTOGRAFIA STORICA – CATASTO 1853
RIQUALIFICAZIONE STADIO ATLETI AZZURRI D’ITALIA
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CARTOGRAFIA STORICA – CATASTO 1901
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FOTO STORICHE CAMPO POLISPORTIVO M. BRUMANA – ANNO 1928
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FOTO TRIBUNE STADIO ATLETI AZZURRI D’ITALIA – ANNO 2015
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FOTO TRIBUNE STADIO ATLETI AZZURRI D’ITALIA – ANNO 2015
RIQUALIFICAZIONE STADIO ATLETI AZZURRI D’ITALIA
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FOTO CURVE STADIO ATLETI AZZURRI D’ITALIA – ANNO 2015
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2. IL PROGRAMMA DI MANDATO
RIQUALIFICAZIONE STADIO ATLETI AZZURRI D’ITALIA
La riqualificazione dell’attuale stadio comunale si trova al punto 3. DISEGNARE LA CITTÀ DEL FUTURO - 3.1. Fare la città/rigenerare la città - Il Parco urbano dello Sport del Programma di Mandato. In esso la realizzazione del NUOVO STADIO IN CITTA’ è intimamente connessa con la RIGENERAZIONE URBANA E RIUSO degli SPAZI DEGRADATI.
LA PUNTUALE AZIONE DENOMINATA “IL PARCO URBANO DELLO SPORT” PREVEDE CHE: A. Bergamo meriti senz’altro un nuovo stadio; B. in coerenza con i principi poc’anzi enunciati verrà perseguito il recupero funzionale dell’impianto esistente in Viale Giulio Cesare, piuttosto che la sua costruzione ex-novo in area agricola; C. il Comune deve recitare il ruolo di regista effettivo per un’operazione complessa di riqualificazione: s’immagina un parco dello sport urbano dalle seguenti caratteristiche: • strettamente interconnesso con la città e le sue funzioni centrali; • raggiungibile attraverso i mezzi della mobilità dolce; • al contempo dotato di nuovi parcheggi e vicino agli assi infrastrutturali di livello provinciale; D. lo stadio è compatibile con il contesto urbano se si sanno adottare intelligenti strategie di mobilità, come: • l’istituzione della ZTL durante le partite; • l’operazione deve diventare il volano per favorire la realizzazione di una prima porzione della tramvia T2 della Valle Brembana, almeno fino all’area Ex-Reggiani.
DETTAGLIO AZIONI STRATEGICHE Il programma di mandato può essere attuato se si attiveranno le seguenti nuove azioni strategiche attivabili singolarmente, ma dentro un disegno unitario: • Recuperare e rinnovare l’impianto esistente attraverso la sua alienazione e l’apporto di risorse economiche finanziarie di soggetti privati. • Migliorare il suo intorno e gli spazi pubblici alla scala di quartiere. • L'intervento dovrà avvenire all'interno di un più ampio processo di riqualificazione, allargato anche ad altre importanti aree limitrofe (aree ex Reggiani, ex ISMES, Bocciodromo ed altre). • Mantenimento della ZTL come input progettuale al ridisegno degli spazi aperti per il miglioramento complessivo dell’accessibilità dell'area dello stadio di Viale Giulio Cesare. • Perseguire la realizzazione anticipata del primo tratto della tramvia T2 fino alla ex-Reggiani e riqualificare il tratto di circonvallazione tra il Rondò delle Valli e quello di Monterosso all'interno dell'operazione del "Parco dello sport urbano Questa impostazione consente all’Amministrazione Comunale di verificare la sussistenza di tangibili interessi e della concreta fattibilità della opzione di “riqualificazione-rinnovo” dello stadio nell’attuale sua collocazione urbana. Ciò rende tuttavia necessario ed opportuno stabilire da parte del Comune una griglia di criteri entro la quale si possa individuare la migliore soluzione possibile ed i passaggi urbanistici e procedimentali strumentali a tale opzione. E’ inoltre evidente che, nel complesso panorama delle problematiche della nostra città, non si possa più pensare di affrontare e risolvere singoli elementi ed episodi critici, ma si debbano risolvere problemi plurimi attraverso uno sforzo dal carattere “sistemico” e programmatico in grado di dimostrare di saper mettere a sistema soluzioni a problemi plurimi e complessi: il nuovo stadio di calcio ma contestualmente anche la complessiva riqualificazione del quartiere attraverso nuovi servizi e nuovi spazi aperti di qualità (parcheggi d’interscambio, connessioni alla Città, etc.).
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2. IL PROGRAMMA DI MANDATO
RIQUALIFICAZIONE STADIO ATLETI AZZURRI D’ITALIA
IL PIANO DELLE ALIENAZIONI Il Compendio dell’attuale stadio è tutt’oggi inserito nel Piano delle Alienazioni e Valorizzazioni del Comune di Bergamo. Ovviamente l’attuale inserimento è in linea con gli obiettivi, anche urbanistici, dati dal PGT vigente che prevedono un’integrale rivisitazione dell’area e lo spostamento dell’ impianto sportivo. Con Decisione di Giunta n° 282-15 Dec/inf 293-15 Rep del 12.11.2015 è stato assunto un nuovo indirizzo per procedere con un’alienazione, funzionale al nuovo obiettivo di mantenere lo stadio in città riqualificando sia la struttura sportiva sia gli ambiti esterni. La ristrutturazione dell'impianto esistente rappresenta oggi un obiettivo adeguato agli attuali scenari, ma il costo ipotizzato per questo tipo di intervento è difficilmente sostenibile per l’A.C.. Attuare un progetto di riqualificazione con strumenti quali project financing o concessione porterebbe a prefigurare percorsi dagli esiti troppo incerti. L'alienazione sembra essere quindi la scelta che più di ogni altra consente di attuare gli obiettivi che l'Amministrazione si è data. In particolare la Giunta Comunale si è positivamente espressa in ordine: A. All’opportunità che lo stadio venga valorizzato e/o alienato: (i) mantenendolo nell’attuale posizione; (iI) prevedendo che sia reso obbligatorio un intervento di riqualificazione/ristrutturazione; (iii) valorizzandolo mediante integrazione delle superfici nella misura minima che consenta una corretta ed equilibrata gestione futura; B. Alla necessità che sia elaborata una perizia di stima affidata a esperti in materia di valutazioni immobiliari; C. Alla conseguente necessità di procedere con una variante al Piano di Governo del Territorio, al fine di attribuire la corretta previsione urbanistica per la riqualificazione dell’intero compendio.
3. CRITERI URBANISTICI PER LA RIGENERAZIONE URBANA E RIQUALIFICAZIONE DELLO STADIO Nell’alveo di tali decisioni è opportuno, in questa sede, fornire gli elementi per caratterizzare e qualificare la variazione urbanistica sottesa al programma. L’attenzione dell’Amministrazione Comunale è rivolta, in primis, alla: • CONSERVAZIONE E VALORIZZAZIONE DEL CORPO DI FABBRICA DELLO STADIO attraverso un intervento di riqualificazione, rinnovo e integrazione architettonica e funzionale che possa rappresentare anche a Bergamo il concetto più avanzato di “stadio cittadino”, in grado di dialogare con il contesto urbano e gli usi degli spazi pubblici, apportando anzi elementi di innovazione e miglioramento in termini di fruibilità di servizi e luoghi pubblici ed anche privati. In seconda battuta IL PROGETTO DI RIQUALIFICAZIONE; • deve coinvolgere anche le aree di primo contorno, sia per garantire una migliore modalità di uso della rinnovata struttura sportiva, sia per estendere agli spazi aperti l’elevato livello qualitativo che si pretende debba avere il nuovo impianto sportivo, dando risposta ad un oggettivo bisogno di riordino complessivo dei luoghi. In terzo luogo: • vanno riallineati, rispetto a questa prima e prioritaria azione, anche gli obiettivi di lungo periodo riguardanti la scala territoriale urbana ed extraurbana. Pertanto nel Capitolo che segue si elencano gli Indirizzi multicriteriali a cui la Variante urbanistica dovrà attenersi.
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ORTOFOTO (ANNO 2012)
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VISTA DA SUD
(ANNO 2015)
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VISTA DA EST – ANNO 2015
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VISTA DA NORD-OVEST (ANNO 2015)
RIQUALIFICAZIONE STADIO ATLETI AZZURRI D’ITALIA
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VISTA DA OVEST (ANNO 2015)
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LO STATO DEI LUOGHI (ANNO 2015)
Foto 1
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LO STATO DEI LUOGHI
Foto 1
(ANNO 2015)
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LO STATO DEI LUOGHI
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LO STATO DEI LUOGHI
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(ANNO 2015)
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LO STATO DEI LUOGHI
Foto 1
(ANNO 2015)
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LO STATO DEI LUOGHI
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(ANNO 2015)
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4. INDIRIZZI PER IL NUOVO STADIO IN CITTÀ
RIQUALIFICAZIONE STADIO ATLETI AZZURRI D’ITALIA
ED IL RINNOVO URBANO DELLE AREE LIMITROFE A- DEFINIRE IL CARATTERE DEL NUOVO “STADIO IN CITTÀ” Per affrontare l’esigenza profondamente sentita dalla città - e sinora rivelatasi come un problema assai complesso e delicato, come la questione dello Stadio comunale l’Amministrazione ha disegnato un percorso che si fonda su una scelta urbanistica precisa e impegnativa, quella cioè di rinnovare lo Stadio nella sua attuale collocazione, cogliendo l’occasione per costruire intorno alla struttura una nuova centralità urbana in grado di riqualificare e contaminare positivamente i suoi contorni urbani. L’approccio, in grado di coniugare in positivo bisogni locali e nuova attrezzatura, è quello di uno sviluppo sostenibile delle trasformazioni urbane inteso come: -
-
raggiungimento della qualità urbana come espressione di vivibilità della città, cioè punto di equilibrio tra le tre componenti della sostenibilità, quella economica (scelte economicamente sostenibili), quella ambientale (tutela, conservazione e riproducibilità delle risorse fisico-naturali) e quella sociale; capacità di adattare gli strumenti di pianificazione ai processi socioeconomici, cogliendone le dinamiche evolutive, le tendenze in atto, le potenzialità ed i vincoli del territorio; l’integrazione, il coordinamento e la compatibilità tra gli strumenti di pianificazione territoriale, quale scelta strategica per la condivisione degli obiettivi nel rispetto della sussidiarietà nel rapporto pubblico/privato.
B - OTTENERE BENEFICI SUL CONTESTO TERRITORIALE: 1.
Risparmiare suolo non urbanizzato sia alla scala urbana che sovracomunale e di conseguenza garantire nuove risorse per la valorizzazione ecologico-ambientale degli ambiti agricoli periurbani;
2.
Cogliere ed indicare le potenzialità d’interscambio tra sistemi di mobilità pubblicoprivata (tradizionale e innovativa) del comparto: ferro-gomma-smart mobility-car sharing-car pooling in relazione con la rete urbana dei parcheggi esistente e di previsione.
3.
Programmare un adeguato Sistema di Mobilità, accessibilità e Sosta per: • non aggravare i problemi di traffico/parcheggi e ordine pubblico; • individuare soluzioni che determinino l’ottimizzazione dell’interscambio tra sistemi infrastrutturali e di trasporto pubblico; • conciliare l’utilizzo dei parcheggi di interscambio da parte del quartiere;
4.
Separare il traffico extraurbano e d’afflusso allo stadio, da quello meramente urbano.
Il nuovo progetto deve rinnovare la capacità del nuovo stadio di farsi elemento di identificazione del luogo, come lo fu in origine, e di riqualificazione di un intero quadrante urbano nonchè interpretare questo principio fondamentale proponendo la nuova attrezzatura della città come una grande architettura per i grandi eventi, integrata nel quartiere e nella città, ricca di funzioni multiple e vitali. Il progetto dovrà superare la marginalità dell’attuale complesso sportivo quale struttura che si utilizza occasionalmente e che vive una logica episodica, estranea alla vita cittadina. Il presupposto è pertanto che lo stadio non sia solo una struttura per un evento sportivo monotematico, nella fattispecie il calcio, ma un luogo per lo spettacolo e per l’organizzazione di una serie di attività culturali-ludico-ricreative efficace per generare un’intrinseca vitalità a una parte della città che oggi presenta purtroppo connotati di marginalità funzionale ed urbana.
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4. INDIRIZZI PER IL NUOVO STADIO IN CITTÀ
RIQUALIFICAZIONE STADIO ATLETI AZZURRI D’ITALIA
ED IL RINNOVO URBANO DELLE AREE LIMITROFE C - OTTENERE BENEFICI PER IL CONTESTO URBANO: Sistema insediativo:
Sistema degli usi:
1.
Adottare criteri di sostenibilità ambientale degli interventi.
1.
2.
Interpretare il restyling dello Stadio come occasione di riqualificazione di un quartiere.
3.
Restituire alla città di un’innovativa attrezzatura territoriale dedicata allo sport e al tempo libero.
4.
4.
5.
Incentivare la qualità del progetto architettonico dello stadio, ma anche degli spazi aperti: dovrà essere un’occasione per ottenere una qualità urbana d’alto livello. Valorizzare il rapporto con il vicino complesso storico-architettonico del Lazzaretto.
6. 7.
Migliorare la qualità della vita di un importante quadrante urbano cittadino. Migliorare le relazioni con la scala del quartiere.
Sinergie con altri Programmi di riqualificazione urbana:
8.
Prevedere interventi di riqualificazione del viale Giulio Cesare: oggi con forte impronta urbana e traffico di attraversamento, dovrà diventare un luogo urbano nuovo e vitale, trasformando la strada in zona a velocità controllata anche con il ridisegno della sua pavimentazione.
1.
9.
Dare impulso alle connessioni ciclopedonali tra spazi pubblici di qualità dell’intorno.
2. 3.
Il nuovo stadio dovrà porsi come centro di vita, polifunzionale ed innescare sinergie con altre strutture sportive e del tempo libero. Fornire nuovi servizi di natura commerciale anche per i residenti. Facilitare azioni di compensazione sociale in termini di miglioramento dei servizi esistenti, usi degli spazi pubblici in specie quelli di mobilità e spostamento. Determinare un buon grado di compatibilità tra gli usi proposti e le attività esistenti nel comparto urbano secondo una logica di armonizzazione dei tempi e degli orari della città.
Per effetto degli obiettivi generali sopra indicati l’impostazione della variante urbanistica e la sua conseguente attuazione dovrà costituire punto di riferimento per mettere in rete le singole trasformazioni private e gli interventi di carattere pubblicistico oggi previste nel quadrante urbano di riferimento e non ancora attivate.
D - I DATI URBANISTICI DI RIFERIMENTO USO PRINCIPALE Il nuovo stadio si qualificherà come servizio privato di interesse generale a scala territoriale – stadio, e pertanto dovrà: 1. avere capienza per gli spettatori analoga a quella attualmente ammessa (circa 25.000 persone) 2. Prevedere usi complementari e connessi in via esclusiva alla Struttura Sportiva (ristorazione, Sky box, etc) 3. integrare l’impianto con funzioni complementari permanenti nell’arco settimanale;
USI COMPLEMENTARI INTEGRATI Il nuovo stadio dovrà ospitare funzioni TERZIARIO – COMMERCIALI contenute in quest’ordine di grandezza: 1. conferma delle superfici lorde di pavimento già oggi autonome rispetto alla struttura sportiva e direttamente accessibili dagli spazi pubblici (terziario e commerciale pari a circa 1.500 mq); 2. previsione di nuovi ulteriori spazi terziario-commerciali (sino ad una soglia indicativa di mq 2.000 di Slp) con possibilità di collocazione di medie strutture di vendita , non alimentari (in particolare orientate marchi sportivi / etc ); 3. la variante dovrà consentire un’ampia flessibilità nella definizione, in fase attuativa e nel tempo, delle dimensioni e tipologie commerciali ricompresi nella soglia della media struttura di vendita (MSV); 4. dotazione di parcheggi pubblici o di uso pubblico da dimensionare in ragione degli studi sulla mobilità e sosta che supporteranno la proposta di intervento, delle nuove funzioni e dei bisogni pregressi;
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VIGENTE PIANO DELLE REGOLE
RIQUALIFICAZIONE STADIO ATLETI AZZURRI D’ITALIA
ESTRATTO ELABORATO CARTOGRAFICO PR8: VINCOLI E TUTELE
I VINCOLI Il corpo edilizio dello stadio presenta una storia diversificata rispetto alle differenti parti di cui è composto. Nello specifico, mentre le curve sono di più recente realizzazione le tribune sono i manufatti facenti parte del complesso originario dell’impianto sportivo. La tribuna Ovest, con la copertura in cemento armato realizzata nel 1928 e la facciata della tribuna Est, pur essendo gli elementi più preziosi allo stato attuale delle verifiche non presentano un vincolo diretto decretato dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali. D’altra parte, essendo di proprietà di un Ente Pubblico, esecuzione di oltre settant’anni fa e di un autore non più in vita, queste parti della struttura sono soggetti a tutela ai sensi dell’art. 10 del D.Lgs. 22/01/2004 n. 42 (Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio). Ai sensi di tale Decreto, ogni intervento relativo ai suddetti elementi edilizi dovrà avvalersi del parere della Soprintendenza alle Belle Arti e Paesaggio di Milano. In caso di alienazione tali beni dovranno essere oggetto di verifica di interesse culturale e conseguente autorizzazione della medesima Soprintendenza. Un vincolo ben definito, invece, è il vincolo di salvaguardia del cono panoramico da via del Lazzaretto verso Città Alta (D.M. 5/4/1960 - Dichiarazione di notevole interesse pubblico dell’ottavo cono panoramico). Il progetto di riqualificazione urbanistica dell’area dovrà considerare e privilegiare tale cono. La variante dovrà in ogni caso rivedere ed aggiornare la rassegna dei vincoli gravanti sull’ambito
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5. INDIRIZZI PER LA VARIAZIONE URBANISTICA
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PREMESSA Il programma di valorizzazione/alienazione così indirizzato presuppone la variazione del vigente Piano di Governo del Territorio, articolata sui tre strumenti che lo compongono (Documento di Piano – Piano dei Servizi – Piano delle Regole).
LE PREVISIONI VIGENTI Il vigente strumento urbanistico generale (PGT), in particolare il suo documento strategico (Documento di Piano) non prevede la localizzazione dello Stadio in città, ma ne delinea una localizzazione esterna, di carattere sovraccomunale rispetto ai comuni contermini o agli ambiti periurbani cittadini (questo solo in termini di compatibilità e non di previsione cogente - vedasi l’ambito V9 come declinato nel Piano dei Servizi). Oggi i fabbricati e le adiacenze dell’attuale Stadio comunale sono ricompresi nell’Ambito Strategico 1 – Polo dell’arte e della Cultura e i suoi obiettivi attuativi specifici sono raccolti nella scheda di Ambito di Trasformazione n.2 che si estende ad un contesto più ampio, tutto di proprietà pubblica, che di fatto, in sostituzione dell’impianto sportivo esistente, prevede un nuovo quartiere con funzioni miste terziario-residenziali e per servizi pubblici. A tale Scheda (ed agli estratti degli elaborati di PGT selezionati) si rimanda per ogni approfondimento.
INDIRIZZI URBANISTICI OPERATIVI In luogo dell’attuale previsione urbanistica la Variante dovrà quindi: aggiornare il quadro strategico di PGT esplicitando l’obiettivo del “Nuovo Stadio in città” secondo le declinazioni ed i criteri di indirizzo argomentati nei paragrafi precedenti; qualificare il nuovo stadio quale attrezzatura sportiva di natura privata, in coerenza con la Decisione di Giunta Comunale del 13/11/2015 che ha dato avvio alle procedure per l’alienazione dell’attuale compendio comunale, valutando anche la necessità di riservare all’amministrazione comunale l’utilizzo gratuito per specifici e determinati eventi ; definire la tipologia della struttura in relazione ai bisogni sportivi e di pubblico spettacolo di carattere sovraccomunale, applicando i precedenti Criteri e indirizzi Urbanistici (v. Cap 3-4) prevedendo sin d’ora i seguenti target: • capienza per gli spettatori analoga a quella attualmente ammessa (circa 25.000 persone) • integrazione dell’impianto con funzioni complementari permanenti nell’arco settimanale;
eliminare le previsioni edificatorie di tipo privatistico (Residenziali/Terziario) oggi contenute nell’allegato 2 al Documento di Piano – schede degli ambiti di trasformazione, ed incompatibili con il rinnovo e mantenimento in loco del nuovo Stadio e le correlate prestazioni pubbliche attese descritte nella scheda di AT2 individuando le azioni di implementazione dell’offerta dei servizi necessarie a scala locale e territoriale, per garantire la sostenibilità dell’intervento anche sotto il profilo ambientale. indicare le ricadute pubblicistiche e quindi le prestazioni pubbliche direttamente correlate all’intervento di rinnovo del Nuovo Stadio in Città, nonché quelle complementari da programmare e coordinare nel tempo. attribuire una capacità edificatoria funzionale al concetto di nuovo stadio, aperto ed integrato al sistema città, tenendo conto dei seguenti interventi anche con riferimento ai parametri di qualità indicati dal CONI per i nuovi stadi: • ridisegno delle tribune laterali; • demolizione e ricostruzione delle attuali “curve” con nuove strutture architettoniche (curve o lineari) che rinnoveranno il modello di stadio e la sua configurazione spaziale; • Interventi finalizzati al miglioramento della visibilità; • Interventi finalizzati al miglioramento della circolazione e della sicurezza; • Implementazione del numero e della qualità dei servizi interni alla struttura sportiva (ad es ristorazione); • Versatilità gestionale grazie anche alla realizzazione di diverse superfici annesse all’impianto con un’ampia flessibilità di utilizzo; • Accessibilità priva di barriere architettoniche; • Interventi improntati alla sostenibilità ambientale, alla semplicità gestionale ed alla vivibilità giornaliera dell’impianto grazie anche alla realizzazione degli spazi commerciali complementari ed integrati.
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5. INDIRIZZI PER LA VARIAZIONE URBANISTICA
RIQUALIFICAZIONE STADIO ATLETI AZZURRI D’ITALIA
confermare la destinazione ad usi terziario commerciali degli spazi esistenti ospitati nel “fabbricato tribuna” in fregio a viale Giulio Cesare. valutare l’integrazione di nuove superfici lorde di pavimento per destinazioni d’uso terziario - commerciali (sino ad una soglia indicativa di mq 2.000 di Slp) atte a garantire una maggiore fruizione del nuovo impianto durante i giorni feriali (in particolare ristorazione e negozi tematici come marchi sportivi, etc) e di servizi privati per il tempo libero Valutare l’attribuzione di una quota di destinazioni d’uso terziario-ricettive-commerciali da localizzare nell’area dell’attuale bocciodromo (previsto come “Servizio in dismissione” dal vigente Piano dei Servizi), ovvero in aggiunta alle previsioni urbanistiche dell’ambito di intervento del nuovo stadio. consentire un’ampia flessibilità nella definizione, in fase attuativa e nel tempo, degli usi complementari di tipo terziario e dei tagli commerciali che si prevedono. INDIRIZZI URBANISTICI OPERATIVI PER LA QUALITÀ URBANA prescrivere gli elementi di qualità che dovrà sostenere applicando i criteri ed indirizzi dei precedenti Capitoli 3-4. declinando il livello qualitativo atteso dal progetto del nuovo stadio: • proporre un’intelligente integrazione del criterio progettuale volto a conservare tribune e facciate in un insieme architettonico organico che connota e qualifica gli spazi residui tra lo stadio vero e proprio e la città circostante (in particolare il Lazzaretto). • migliorare e aumentare le relazioni possibili tra gli elementi architettonici e gli spazi aperti residui che, oggi, sono privi di qualità urbana. • approfondire lo studio per risolvere la coesistenza tra norme di pubblica sicurezza, che oggi impongono recinzioni importanti (tornelli, etc) e il desiderio di conferire un carattere urbano all’insieme degli spazi esterni allo stadio stesso. individuare nel dettaglio Il perimetro dell’ambito da circoscrivere quale intervento autonomo “Nuovo Stadio in città” specificare la tipologia commerciale ammessa in relazione all’offerta prevista dall’intervento di variante individuare lo strumento più idoneo con il quale intervenire (Piano attuativo/Intervento diretto convenzionato) e gli elementi di attenzione che esso dovrà contenere: • Analisi viabilistiche e accurato studio di dettaglio della mobilità e accessibilità del comparto; • Analisi di fattibilità tecnico-economica delle funzioni ipotizzate; • Analisi di settore per le tipologie commerciali volto a dimostrare le modalità con cui le previste funzioni commerciali si rendono compatibili con le funzioni dello stadio e con le altre funzioni insediate e da prevedere; fornire elementi di dettaglio per coerenziare le politiche di mobilità contenute negli ordinari strumenti settoriali (PUT e PUM). esplicitare i principali elementi della CONVENZIONE URBANISTICA ATTUATIVA, che regolerà l’intervento, tra cui anche quelli che informeranno il Bando di Alienazione, quali impegni vincolanti per l’offerta di acquisto e che costituiranno poi “condizione di avveramento” dell’atto di cessione. fornire, attraverso la procedura di Valutazione Ambientale Strategica (VAS), un quadro della proposta confrontabile su tre scenari (oggi – domani al breve periodo– domani al lungo periodo con infrastrutture pesanti realizzate).
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PGT VIGENTE: DOCUMENTO DI PIANO
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ESTRATTO ELABORATO CARTOGRAFICO DP2: SCHEMA STRATEGICO A SCALA URBANA
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PGT VIGENTE: DOCUMENTO DI PIANO
RIQUALIFICAZIONE STADIO ATLETI AZZURRI D’ITALIA
ESTRATTO ELABORATO CARTOGRAFICO: DP3.1 - AMBITO STRATEGICO 1 - IL POLO DELL’ARTE DELLA CULTURA E DEL TEMPO LIBERO
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DOCUMENTO DI PIANO
RIQUALIFICAZIONE STADIO ATLETI AZZURRI D’ITALIA
SCHEDA AMBITO DI TRASFORMAZIONE: At2 - STADIO COMUNALE
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