“La casa sull’albero”
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Francesco Bigagli Niccoli
“The tree house”
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“La Casa sull’albero” Francesco Bigagli Niccoli Accademia Italiana anno accademico 2013/2014 Prof. Antonella Tundo 4
Indice
Index
CAPITOLO 1
CHAPTER 1
Introduzione
Introduzione
-richiesta committente
-richiesta committente
Finalità e obiettivi Tempistica
Finalità e obiettivi Tempistica
CAPITOLO 2
CHAPTER 2
Localizzazione
Localizzazione
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Serravalle Pistoiese
Serravalle Pistoiese
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CAPITOLO 3
CHAPTER 3
Ispirazione
Ispirazione
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Riferimenti
Riferimenti
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CAPITOLO 4
CHAPTER 4
Descrizione fienile Descrizione progetto Rilievo fienile Schizzi Piante progetto Sezioni progetto Rendering
Descrizione fienile Descrizione progetto Rilievo fienile Schizzi Piante progetto Sezioni progetto Rendering
CAPITOLO 5
CHAPTER 5
Catalogo
Catalogo
CAPITOLO 6
CHAPTER 6
Conclusione Ringraziamenti Bibliografia
Conclusione Ringraziamenti Bibliografia
-presentazione progetto
- arte, storia e cultura
- filosofia giapponese - la casa tradizionale giapponese - l’influenza dell’architettura giapponese - casa studio Leonardo Ricci - casa studio Leonardo Savioli - casa studio Luis Barragan - la casa “wabi” di Alex Vervoordt - giardino dei pruni di Kazuyo Sejima - casa-giardino di Ryue Nishizawa - la casa”K” di Sou Fujiroto
- soggiorno - sala da pranzo - cucina - bagno - illuminazione - progettista - quadri
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-presentazione progetto
- arte, storia e cultura
- filosofia giapponese - la casa tradizionale giapponese - l’influenza dell’architettura giapponese - casa studio Leonardo Ricci - casa studio Leonardo Savioli - casa studio Luis Barragan - la casa “wabi” di Alex Vervoordt - giardino dei pruni di Kazuyo Sejima - casa-giardino di Ryue Nishizawa - la casa”K” di Sou Fujiroto
- soggiorno - sala da pranzo - cucina - bagno - illuminazione - progettista - quadri
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CAPITOLO 1 CHAPTER 1
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INTRODUZIONE Introduction
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Presentazione progetto presentation project
Il progetto che andremo ad esaminare comprende la ristrutturazione e l’arredamento di un vecchio fienile tipico della tradizione toscana appartenente a un complesso di case coloniche. Situato nella campagna pistoiese, l’edificio preso in considerazione si trova immerso nella natura, adagiato sui terrazzamenti coltivati ad ulivi e vigneti su una collina che si affaccia sul suggestivo borgo di Serravalle Pistoiese. The project we are going to analyze is about the renovation and the furnishings of an old barn typical of the Tuscan tradition which belongs to a farmhouses’ complex. This building, located in the country of Pistoia, is surrounded by nature; it lays among terraces of olive tree groves and vineyards situated on a hill facing the suggestive village of Serravalle Pistoiese. Il progetto nasce dunque in sintonia con il luogo e l’ambiente che lo circonda. Il designer avendo la totale libertà di decidere come procedere negli interventi, rispettando però le richieste che gli sono state fatte del committente, si ispirerà alla filosofia giapponese, riproponendola in una chiave che si combini con il fienile toscano senza modificare eccessivamente la struttura esistente. So, the project originates in tune with the place and the environment around it. The planner, being totally free to decide
how to operate in full obedience of the buyer’s demands, will draw inspiration from the Japanese philosophy and he will conform it in combination with the barn without changing the existing structure. L’obiettivo principale sarà la progettazione di una casa-studio, più precisamente uno studio-casa, infatti dovrà avere la principale funzione di essere un luogo di lavoro e non un abitazione con uno studio. Il progettista cercherà di creare un luogo per dare vita a una bottega artigiana, dove per “bottega” s’intende un rapporto umano, uno scambio di idee per giovani e fra giovani universalmente inteso, un punto di incontro dove moda, grafica, musica, architettura e design siano una sola cosa. The main objective will be the design of a studio-house, even if it won’t be a house with a studio, but it will be mainly a place of work. This will be its first function. The planner will look for creating a place for an artisan workshop, meaning for “workshop” a place where the human relations and the exchanges of ideas between young people can happen. His idea is to create a common ground where fashion, graphics, music, architecture and design can be one.
Fig. 1 - Foto panoramica del fienile su masotti/ Panoramic photoof te barn to masotti
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Richiesta committente Buyer’s demand
La progettazione e lo sviluppo di questa ristrutturazione si basa su alcune richieste fatte dal committente che ha reso possibile l’inizio di questo lavoro, con lo scopo di creare uno studio-casa. Il proprietario dell’immobile è infatti un giovane design che ha la principale necessità di creare una “base” dove potersi esprimere e portare avanti i suoi lavori, un luogo dove ritirarsi per stimolare le sue idee, lontano da tutti i pensieri e dallo stress cittadino. The design and the development of this renovation are based on some demands of the buyer who has made it possible to begin this work, the creation of a studio-house. The building’s owner, who bought the barn, is a young designer having the necessity to realize a “base” where he could express himself and go on with his works. Dove poter accogliere clienti e amici con i quali discutere e sviluppare i progetti, dove si possano anche discutere temi culturali e/o sociali, ascoltando musica e degustando prodotti tipici della zona. Quindi uno studio a 360°, ma anche un posto dove all’occorrenza si possa ospitare per la notte un massimo di due persone, o il proprietario in caso faccia tardi a lavoro e non se la senta di tornare a casa. He needed a place he could withdraw in to stimulate his ideas away from every worries or every stresses of the city, a place where he
could welcome customers and friends developing projects or discussing with, but also a place where people could talk about cultural or social themes, listening to music and tasting typical local products. So it’s a fully-fledged studio, but also a place where, in case, you can welcome a maximum of two people or directly the buyer if he stays up late at work and he doesn’t want to come back home. Il fienile dovrà rimanere il più possibile uguale da un punto di vista estetico a come si presenta attualmente, rispettando quindi la tradizione delle case toscane, ma allo stesso tempo dovrà presentare al suo interno una contemporaneità minimalista, che comunque non contrasti troppo con l’ambiente stesso. Inoltre dovrà mantenere un rapporto con la natura esterna, rispettandola e esaltandola da nuovi punti di vista. Aesthetically, the barn will have to keep - as much as possible - its original structure in full obedience of the Tuscan tradition. Its specialty will be inside, because it will be characterize by a minimalist contemporary style that won’t run counter the environment around. The barn will have to be in harmony with nature, respecting and exalting it from new points of view.
Fig. 2 - Foto del fienile e collina circostante/ Photo of the barn to the hill
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FINALITA’ E OBIETTIVI Finality and objectives
FInalità
Obiettivi
Con questo progetto il designer andrà a creare uno spazio il più omogeneo e fluido possibile, dove possano viaggiare ed emergere nuove idee all’interno dell’architettura, dovute dall’incontro di persone di diversa appartenenza artistica. Un luogo quindi che crei stimoli, ma anche un luogo dove rifugiarsi, allontanandosi dal caos quotidiano. Lo scopo è quindi quello di creare uno spazio dove il lavoro viene esaltato, visto in maniera intellettuale, filosofica, e quindi non strettamente legato alla postazione PC e alla sua scrivania, ma dove si possa parlare di lavoro e dei progetti seduti comodamente su un divano sorseggiando un buon bicchiere di vino piuttosto che seduti a un tavolo durante un pasto.
- Creare una “bottega artigiana” dove ci sia un rapporto umano con una scambio di idee fra giovani - Valorizzare i rapporti della comunità e il rapporto con il paesaggio - Soddisfare il rapporto con il comportamento dell’uomo e con il suo corpo all’interno dell’edificio - Mantenere un rapporto fondamentale tra interno ed esterno - Portare l’arredamento all’essenziale con materiali possibilmente ecologici o ecosostenibili - Studiare e sfruttare al massimo la luce naturale che entra all’interno del fienile - Creare un ambiente il più omogeneo possibile e fluido suddiviso per stanze o livelli - Sfruttare la struttura esistente recuperando il più possibile i materiali originali
Objectives
Finality
According to this project, the designer will create, as far as possible, a fluid, homogeneous space where new ideas could come to light thanks to the meeting of people having different artistic cultures. It will have to be a place that inspires people, but also a place that keeps people away from the daily chaos. So creating a place where work is exalted from a philosophical and an intellectual point of view is the first finality of this project. People won’t have to be sat at a desk with a computer to talk about work, but they will be able to talk about projects and business sitting comfortably on the sofa with a glass of wine in hand.
- Creating an “artisan workshop” where exchanging ideas between young people - Exalting interpersonal relationships and the relationship with the environment - Satisfying the human attitude inside the building - Keeping a relation between interior and exterior - Reducing the furnishings to the essential with eco-friendly and sustainable materials - Studying and exploiting to its limits the light entering in the barn - Creating a fluid and homogeneous place divided in rooms and floors - Exploiting the existing structure recovering original materials
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Pre se Pre ntaz sen ion tat e 1 ion 2/0 12 5/14 /0
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Mo d 3D ellaz mo ion de e 3 llin D g 1 12 2/03 /03 /14 /
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S ch iz de zi di sig p n s roge ket ch tto 1 es 7/ 17 01/1 /01 4
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Ric er Pla ca lu o ce sea go, s rch tor , hi ia e sto ma ry an teria d m li ate 14/1 ria 2/13 ls
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Im pa fin gina al l ayo zione ut fin ale 09 /
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Stu d Sp io sp ace azi stu e d dy ispo an d a sizio rra ne a ng me rred i nt of 04/01 for / nit 14 ure
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So pr Ins allug pe cti o, fot on , ph o e p oto rimi s a sch ns ket izzi ch 18/ es 10 18 /13 /
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TEMPISTICA
Time organization
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CAPITOLO 2 CHAPTER 2
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LOCALIZZAZIONE Localization
Date le origini italiane del progettista ha cercato un posto tipico toscano, dove è nato e tuttora vive, che aiutasse a esprimere al meglio le sue caratteristiche di progettista e le sue idee. La casa presa in considerazione si trova infatti nella campagnia di frazione Masotti, provincia di serravalle pistoiese, a 5 Km dal centro storico di Pistoia.
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Fig. 3 - Cartina Italia/ Italy map
Since the planner is Italian, he has looked for a typical Tuscan place, where he was born and where he still lives; a place that could help him to express better his planner’s characteristics and ideas. Effectively, the house taken into consideration is located in the country of Masotti, a hamlet in the province of Serravalle Pistoiese, 5 km away from the old town centre of Pistoia.
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Fig. 5 - Cartina Pistoia (Google Maps) / Pistoia map
Fig. 4- Cartina Toscana/ Tuscany map
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Arte, storia e cultura
Tuscan art, history and culture L’arte, la storia e la cultura toscana sono celebri e apprezzate in tutto il mondo, così come la cucina e la tradizione di questo terra. La Toscana, culla del Rinascimento, è vera fonte di ispirazione per migliaia di artisti e scrittori e ha dato i natali a grandi personalità della storia basti pensare a poeti del calibro di Danti Alighieri, Francesco Petrarca e Giovanni Boccaccio, a pittori come Gino Severini, Luca Signorelli, Piero della Francesca e Michelangelo, a musicisti come Giacomo Puccini, a scienziati come Galileo Galilei e Leonardo da Vinci. Tuscan art and history are celebrated all over the world, like Tuscan food and traditions. Tuscany, cradle of the Renaissance and important inspiration source for thousands artists and writers, was the place of birth of many famous characters of the past. It’s sufficient to think about poets like Dante Alighieri, Francesco Petrarca and Giovanni Boccaccio, about painters like Gino Severini, Luca Signorelli, Piero della Francesca and Michelangelo, about musician likes Giacomo Puccini, or about scientists like Galileo Galilei and Leonardo da Vinci. Le più belle città d’arte della Toscana conservano ancora oggi capolavori dell’arte rinascimentale, imponenti palazzi medievali, peculiari borghi di origine etrusca avvolti da un’aura di storia
e magia. Si nota ancora per le strade di città come Firenze, Siena, Arezzo e Pisa un’elevata ricchezza artistica e culturale. Lo stile toscano si manifesta anche nell’alta moda e nelle tendenze, nelle collezioni di grandi stilisti come Roberto Cavalli, Gucci e Prada, che hanno in Toscana centri di produzione, spacci aziendali e negozi. Most beautiful cities in Tuscany still have big works of Renaissance art like medieval buildings or Etruscan hamlets. Walking down the streets of Florence, Siena, Arezzo and Pisa anyone can notice a big artistic and cultural richness. Tuscan style appears also in high fashion and trends, in famous stylists’ collection, like those of Roberto Cavalli, Gucci and Prada who have, in Tuscany, production centers, outlets and shops. A questo si aggiungono le pregiate pelli e il cuoio fiorentino, le telerie e l’artigianato toscano, come ad esempio i famosi manufatti in alabastro di Volterra. In Toscana è anche possibile fare un tour enogastronomico alla scoperta degli ottimi vini e dei di prodotti tipici toscani, come il pecorino di Pienza, i salumi di Cinta Senese o la bistecca di razza chianina, e degli ottimi vini toscani. To this, it’s important to add the precious leathers of Florence, the Tuscan textile industries and craftsmanship, the alabaster artifacts of Volterra. In Tuscany it’s also possible to do a wine and food tour to
Fig. 6 - Immagini che rappresentano la Toscana/ Images that represent the Tuscany
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discover the typical products of the region, like pecorino cheese of Pienza, cured meats of Cinta Senese, chianina steak and the best of Italian wines. Qui si può anche apprezzare la natura e l’ambiente: campi sterminati di girasoli, meravigliose case coloniche con viali di cipressi, le rinomate crete senesi dalle mille sfumature, oliveti e vigne su dolci colline vi offriranno scorci mozzafiato e momenti di grande emozione. Also nature is beautiful: landscapes are characterized by sunflowers’ fields, farmhouses with cypress avenues and colorful clays, and hills rich in olive groves and vineyards. So, Tuscan style is a synonym of beauty, old traditions and historical roots
SERRAVALLE PISTOIESE Serravalle Pistoiese
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Posto sul confine tra le valli della Nievole e dell’Ombrone, il piccolo borgo di Serravalle Pistoiese era già noto in epoca romana per la sua posizione ideale. Ancora oggi la sua posizione risulta strategica, ma stavolta dal punto di vista turistico. Esso si trova infatti sulle principali vie di comunicazione che conducono alle città più conosciute e frequentate dal turismo internazionale. It rises on the border between Nievole and Ombrone valleys. The small hamlet of Serravalle Pistoiese was already famous, in the Roman period, for its strategic position. Today its position still results strategic, from a touristic point of view. Effectively, it is located on the main roads that lead to the most well-known cities visited by an international tourism.
Serravalle Pistoiese aroused the interest of Florence, Pisa and Lucca which fought to conquer this territory, governed – at that time – by the Guidi earls. The first city that conquered the Castle was Pistoia, in XII century.
A pochi passi dalle spiagge della Versilia e dalle colline del Chianti e in una cornice paesaggistica davvero spettacolare. La collocazione strategica del Borgo antico di Serravalle non tardò a suscitare in epoca medievale, l’intersse di Fiorentini, Pisani e Lucchesi, i quali non esitarono ad armarsi per partire alla conquista del feudo, proprietà dei Conti Guidi. I primi a conquistare il Castello, nel XII secolo furono i Pistoiesi, ai quali si deve la costruzione di parte delle mura e delle rocca. It’s surrounded by fantastic landscapes and it’s situated near Versilia beaches and Chianti hills. The strategic position of the old hamlet of
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All’inizio del Trecento il lucchese Morello Malaspina partì alla conquista della rocca, mettendola sotto assedio con il suo esercito di mercenari. Dopo svariate diatribe, Serravalle passò definitivamente a Lucca grazie all’intervento di Castruccio Castracani degli Antelminelli, ma alla sua morte , nel 1328, passò sotto la supremazia della Firenze dei Medici. Seguì un lungo periodo di pace e prosperità che durò fino alla fine dell’ Ottocento. Under the submission of Pistoia, were built town-walls and the stronghold, that, at the beginning of 1300, was conquered by Morello Malaspina and his army of mercenaries coming from Lucca. After many diatribes, Serravalle was conquered by Lucca thanks to the intervention of Castruccio Castracani of Antelminelli, but when he died, in 1328, the hamlet was submitted by Medici from Florence. Since that moment began a long period of peace and prosperity that lasted up to the end of ‘800.
Serravalle pistoiese - http://www.toscanatour.eu/pistoia/city134/Serravalle-Pistoiese.php
Fig. 8 - Rocca Nuova/ New fortress
Fig. 7 - Panoramica Serravalle Pistoiese/ Photo panoramic of Serravalle Pistoiese
Fig. 9 - Chiesa di San Michele Arcangelo/ San Michele Arcangelo church
Fig. 10 - Torre del Barbarossa/ Barbarossa town
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CASE RURALI TOSCANE Tuscan farmhouses
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“...Darei modo a aver possesione la quale con minor spesa, che comprendono in piazza, fosse atta a tenere la casa fornita di grano, vino, biade, legne, strame e simili cose, e ove facessi allevare pecugli, polli, colombi, e ancora pesci, e vi ricordo che nel contado fiorentino vi sono molti luoghi posti in aere cristallina, in paese lieto, bello isguardo, rare nebbie, non venti nocivi, buone acque, sane, pure e buone tutte le cose; e molti casamenti, i quali sono, come Palagi di Signori, e molti hanno forme di fortezze, di castella, edifici superbi e sontuosi. Cercherei la possesione tale, che portandovi uno staio di sale, io vi potessi tutto l’anno quello, che bisognasse se non tutte, almeno le cose più necessarie, cioè pane, vino, olio, legne, e biade; e riducerei la via a andare alla possesione che andando e tornando, potesse vedere se nulla vi mancasse; e per quella andrei sempre ragguardando tutti i campi, tutta la passione, e vorrei tutto assieme, o ciascuna parte vicina, per potere spesso tutti trascorrergli, o passeggiarli o a cavallo o a piè.”(1) Non si poteva evocare in modo miglior l’ambiente rurale della mezzadria toscana, connubio tra uomo e natura, che accentua la struttura del paesaggio come addizione di luoghi individuali, ben definiti e sottolineati dalle amorose cure dell’uomo. Le case rurali toscane, note anche come case coloniche o casolari toscani, sono insediamenti poderali, quasi sempre legati alla mezzadria, generalmente isolati nella campagna, che contraddistinguono in modo inequivocabile gran parte del paesaggio della regione. Tuscan farmhouses, linked most of the time to sharecropping, are, in
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general, isolated in the country and they’re a symbol of the Tuscan landscape. In passato la casa colonica corrispondeva ad un podere, cioè ad un appezzamento adibito ad uno sfruttamento agrario autonomo; la sua localizzazione all’interno del podere permetteva di sfruttare in condizioni ottimali la forza-lavoro di tutta la famiglia. The farmhouse coincided with a family homestead, a plot of land destined to an independent cultivation. Its position inside the plot of land allowed to exploit all the family workforce. Queste dimore, generalmente in pietra o in muratura, si sviluppano quasi sempre su due o più livelli, con il tetto rivestito dalle tipiche tegole (coppi ed embrici) in laterizio. Il complesso edilizio (casa ed annessi) doveva essere in grado di far fronte a tutte le esigenze legate alle varie attività di allevamento, coltivazione e operazioni successive alla raccolta dei prodotti agricoli. These houses, made of stones or bricks, develop on one or two levels and they had roofs covered by typical shingles (called “coppi” and “embrici”) made of tile. The complex had to be able to face all the necessities linked to the cattle breeding, the cultivation and the products harvest.
Nota 1 - Trattato del governo della famiglia, Leon Battista Alberti
Fig. 11 - Tipico paesaggio toscano/ Tipical Tuscan landscape
Note 1 - Essay of the government of the family, Leon Battista Alberti
Fig. 12 - Carro di buoi con aratro/ Oxcart with plow
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Fig. 13 - Casolare toscano/ Tuscan farmhouse
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CAPITOLO 3 CHAPTER 3
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ISPIRAZIONI Inspirations
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FILOSOFIA GIAPPONESE
Japanese philosophy
Nella filosofia occidentale la scala gerarchica si sviluppa in verticale, dove al vertice si trova Dio, nel mezzo si trova l’uomo e nel posto più basso la natura. Al contrario, i giapponesi mettono allo stesso livello l’uomo e la natura, con una visione orizzontale del mondo, dove c’è un fortissimo senso di solidarietà fra entrambi. Infatti i giapponesi credono, secondo la loro tradizione shionista, che ogni creatura vivente, pianta o animale, abbia un’anima e che quindi tutto ciò che sia natura meriti una “venerazione”. According to western philosophy, God is at the top of a hierarchical scale where human beings are in the second place and nature in the last one. On the contrary, Japanese philosophy puts on the same level human beings and nature, which are sympathetic with each other. It’s an horizontal view of the world. Japanese people, because of their shionista tradition, believe that every living being (plant or animal) has a soul, so it’s worth of being venerated. Viene apprezzata e riconosciuta la bellezza degli oggetti semplici, un concetto definito come wabi-sabi, tradotto come “semplice quiete” (wabi) e “elegante semplicità” (sabi). Un’idea estetica che accetta i cambiamenti e che riconosce tre realtà fondamentali: niente dura, niente è finito e niente è perfetto. Inoltre i giapponesi guardano sempre gli spazi tra le cose, anche nella calligrafia non guardano le linee ma gli spazi bianchi, gli spazi intermedi, un con-
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cetto centrale che pervade anche la filosofia della simbiosi, la quale propone una relazione tra elementi opposti che si basa sulla necessità delle parti di comprendersi, pur restando contraddittorie. Recognizing and appreciating the beauty of simple objects is a concept called “wabi-sabi”, translated as “simple stillness” (wabi) and “smart simplicity” (sabi). An aesthetic idea that accepts changes and recognizes three fundamental realities: nothing lasts, nothing is finished and nothing is perfect. Furthermore, Japanese people pay a particular attention to empty spaces between things; also in 7 alligraphy they don’t look at the words but at the white spaces among them. This is also the main concept of the symbiosis philosophy, according to which two opposite elements need to understand each other still being different. La condizione che consente a questa relazione simbiotica è l’esistenza tra le parti di uno spazio intermedio o terza regione, il cui corrispondente è il concetto filosofico di vuoto o intervallo. Quando c’è il vuoto può succedere tutto. Il “ma” è l’intervallo tra le due cose, lo spazio tra due oggetti, il silenzio tra un suono e l’altro, è ciò che arricchisce il significato di frequenza. Il “ma” inoltre indica sia la distanza nello spazio (una zona neutra) che una distanza nel tempo. The condition that allows this symbiotic relation is the existence of an intermediate space or third region between the two parts: that’s what in philosophy coincides with the concept of nothingness. When there’s nothingness, everything is possible. “But” is the interval
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Fig. 15 - Corridoio esterno (Engawa)/ Exterior corridor (Engawa)
Fig. 14 - Vista sul vulcano Fujiama/ View of the Fujiama volcano
Fig. 16 - Vista interna casa tradizionale Giapponese/ Internal view of the traditional japanese house
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between two things, a moment of silence between two sounds; it’s something that enriches the meaning with a frequency. “But” indicates a spatial distance (a neutral area) but also a temporal distance. Nei sumi-e (pittura ad inchiostro) i “ma” vengono sempre lasciati come spazi bianchi, e rappresentano il cielo, le montagne o addirittura l’oceano. Nei senuhima (rappresentazione teatrale) il “ma” rappresenta il momento in cui la musica si arresta e l’attore ferma ogni movimento percepibile, è il momento di sospensione dell’azione e del suono in cui può esprimere lo spirito del suo ruolo, lasciando immaginare allo spettatore un’infinità di movimenti. In “sumi-e” art (ink painting) every “but” is a white space that represents the sky, the mountains or the ocean. In “senuhima” (theatrical representation), every “but” corresponds to a moment in which music stops and the actor stop himself too; it’s a moment in which spectators can set free their imagination and imagine an infinity of movements. LA CASA TRADIZIONALE GIAPPONESE
Japanese traditional house
Il concetto occidentale di tridimensionalità è molto diverso da quello tradizionale giapponese, dove si parla invece in termini quadridimensionali. Si aggiunge infatti un fattore molto importante,
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il tempo. La vaghezza dello spazio, la compenetrazione tra dentro e fuori che combina elementi opposti e contradditori è da sempre presente nell’architettura giapponese. Ad esempio la porta a grata, è una porta che crea uno spazio intermedio tra la casa e la strada, lo shoji separa o apre un ambiente all’altro, l’engawa è la veranda che corre intorno alla casa, che ha una copertura e viene definito interno, ma, non avendo pareti, è anche esterno. Western concept of three-dimensionality is different from the Japanese traditional concept that, instead, considers a fourth dimension: time. The vagueness of the space, the intersection between the internal space and the external space that combines opposite elements has always constituted the Japanese architecture. For example, the grating door creates an intermediate space between the house and the street, the “shoji” divides a space from another and the “engawa”, a veranda around the house, has a roof, so it is defined as an internal space, but, having no walls, it’s also an external space.
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rooms inside the building: it doesn’t follow only functional criteria, but it satisfies also aesthetic factors. Inside a Japanese traditional building, generally, everything is calm, shadow, silence because the “but” is a space full of spiritual and philosophic meanings, that satisfies mental break and individual’s isolation.
semplificazione della sua produzione artistica. Japanese style has always influenced many architects’ ideas, starting from the rational-modern trend and organic architecture to the actual one. In effect, architects were attracted by Japan minimalism and artistic production simplification.
Il termine ma-dori infatti (letteralmente “via del ma”) viene utilizzato per indicare la pianta di un edificio e la sua disposizione interna e sta quindi ad indicare il design. La casa tradizionale giapponese si sviluppa in relazione al modulo abitativo del tatami, la tradizionale pavimentazione realizzata con paglia di riso intrecciata e pressata. La sua tradizione è così importante che è diventata l’unità di misura degli ambienti interni. In effect, “ma-dori” (literally “but street”) indicates a building map, its internal disposition, therefore its design. The Japanese traditional house follows the “tatami” housing development, which is a traditional floor made of pressed and stranded rice straw. It’s very used for internal spaces.
Il Giappone ha da sempre influenzato le idee di numerosi architetti, a partire dal movimento moderno-razionalista e dall’architettura organica fino ad oggi, attratti dal suo minimalismo e dal processo di
Il primo ad essere stato influenzato è stato Frank Lloyd Wright, che ha vissuto a Tokyo dal 1918 al 1922. Egli, uno dei più grandi architetti americani che ha influenzato tre generazioni attraverso l’intero novecento descrive cosi il suo rapporto con la cultura giapponese: “Durante gli ultimi anni trascorsi nell’officina di Oak Park, le stampe giapponesi mi avevano attratto e mi erano state di grande insegnamento. L’eliminazione dell’insignificante, il processo di semplificazione nel quale io stesso ero già impegnato, trovarono una conferma in quelle stampe. E da quando scopri la bellezza delle sue stampe il Giappone esercitò sempre su di me un intenso richiamo. In seguito constatai che l’arte e l’architettura giapponesi avevano davvero un carattere organico. L’arte dei giapponesi era più vicina alla terra, era un prodotto più autonomo, di più autoctone condizioni di vita e di lavoro, quindi a mio avviso si accostava al moderno assai più che con l’arte di qualsiasi altra civiltà europea o tramontana”. (2) The first one who was influenced was Frank Lloyd Wright, who lived in Tokyo from 1918 to 1922. He was one of the most important American architect who influenced three generations of architects; he describe his relation with Japanese culture in this way: “During
Fig. 17 - Particolare costruzione casa giapponese/ Particular construction of Japanese house
Fig. 19 - Interno villa imperiale di Katsura/ Internal imperial villa Katsura
Note 2 - Bibliography of Frank Lloyd Wright, Jaca book, 1997, pag 174
Fig. 18 - Esterno villa imperiale di Katsura/ External imperial villa Katsura
Nota 2 - Una bibliografia di Frank Lloyd Wright, Jaca book, 1997, pag 174
Un aspetto importante dell’architettura giapponese è la disposizione delle stanze all’interno dell’edificio: questa non risponde solo a criteri funzionali, ma cerca di soddisfare anche fattori estetici. Nell’abitazione tradizionale giapponese tutto è calma, ombra, silenzio poiché i “ma” sono ritenuti spazi carichi di significati spirituali e filosofici, in grado di soddisfare il riposo mentale e l’isolamento dell’individuo. An important aspect of Japanese architecture is the disposition of
L’INFLUENZA DELL’ARCHITETTURA GIAPPONESE
Influences of Japanese architecture
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last years spent in Oak Park workshop, Japanese prints attracted me and they had been very useful to me. In those prints I found the elimination of what was insignificant and the process of simplification in which I was already interested. Since I discovered the beauty of those prints, they had always influenced me. Then I realized that, actually, Japanese architecture has an organic character. Japanese art was more autonomous, more independent than any other art of no matter what European or extra-European culture.” (2) Nel maggio del 1933 arrivò poi in Giappone Bruno Taut che vi rimase più di tre anni, durante i quali approfondì la conoscenza dei principali temi dell’architettura giapponese, della quale divenne un acceso sostenitore, appoggiando la corrente modernista locale dell’epoca e divulgandola in occidente. Inoltre, dopo solo due giorni dal suo arrivo, Taut venne invitato a visitare la villa imperiale di Katsura, nei pressi di kyoto, della quale due anni dopo si definì “scopritore” e che segnò molti altri artisti. In may 1933 Bruno Taut went in Japan and stayed there for 3 years. During those years he knew better the main themes of the Japanese architecture of which he became a strong supporter by sustaining the local modernist tendency and by spreading it all over the west. Then, after only two days from his arrival, Taut was invited to visit the imperial mansion of Katsura, near Kyoto, of which he declared himself a “discoverer” two years later.
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La villa imperiale di Katsura, risalente alla seconda metà del ‘700 si pone in effetti come edificio rivoluzionario e non è solo capostipite dell’architettura tradizionale giapponese ottocentesca, ma anche un elemento che influenzerà in modo significativo la cultura occidentale attraverso lo stretto rapporto tra il “movimento moderno” e l’intera cultura figurativa, filosofica e letteraria del novecento. Anche Walter Gropius intraprese un viaggio in Giappone nel 1954 approfittandone per andare a visitare la villa imperiale di Katsuma, dalla quale rimarrà molto impressionato. Imperial mansion of Katsura, built in the second half of 1700, is a revolutionary building that gave life to the whole nineteenth-century Japanese traditional architecture, and it influenced also the western culture because of the strong link between the “modern trend” and the whole literary, philosophic and figurative culture of the twentieth century. Walter Gropius too, he went to Japan in 1954 and went to visit the imperial mansion of Katsuma, which fascinated him very much. In quell’occasione rimarcò in una lettera a Le Corbusier tutto il suo stupore, scrivendogli: “Caro Corbu, tutto ciò per cui abbiamo lottato ha il suo parallelo nell’antica cultura giapponese. Questo giardino di roccia dei monaci zen del tredicesimo secolo, pietre e ciottoli bianchi rastrellati, potrebbero essere stati disegnati da Hans Arp o Brancusi, un inebriante angolo di pace. Saresti entusiasta quanto me in questo resto di colta saggezza vecchia più di 2000 anni! La casa
Fig. 20 - Villa Fallingwater/ Villa Fallingwater
Fig. 22 - Casa a Boston di Gropius/ Boston house of Gropius
Fig. 21 - Libro sul viaggio in giappone di Taut/ Book of travel in japan of Taut
Nota 3 - Da una lettera di Walter Gropius a Le Corbusier, 1955
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giapponese è la migliore e più moderna che io conosca e autenticamente prefabbricata”.(3) Un anno dopo anche Le Corbusier andrà in Giappone a visitare la villa imperiale e traccerà uno schizzo della pianta modulata dei tatami della piccola “chambre à coucher du prince” sul suo carnet (J37).Rimase sorpreso sia dal rigore geometrico, sia dalla sobrietà dell’ambiente (concetti che ritroveremo poi nella formulazione del “Modulor”, anche se lui innesterà sul dimensionamento naturalistico dei tatami una concezione più accademica, basata sul rettangolo aureo). In that occasion, he showed all his astonishment writing to Le Corbusier: “Dear Corbu, all we fought for has his correspondent in the old Japanese culture. This stone-made garden of the thirteenth-century zen monks could have been planned by Hans Arp or Brancusi, it’s a veritable heaven on earth. I’m sure you would be enthusiastic such as I am, in this wonderful place that is 2000 years old! The Japanese house is the best and the most modern I know, it’s an authentic prefabricated building”. Also Le Corbusier went in Japan a year later, he visited the imperial mansion and he sketched the tatami modular map of the small “chamber à coucher du prince” on his carnet (J37). He got astonished by the geometric precision and by the simplicity of the location (concepts that we will find in the formulation of “Modulor”, even if he will insert a conception more academic based on the golden rectangle, in the naturalistic shape of tatami).
Note 3 - From a letter of Walter Gropius to Le Corbusier, 1955
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La cultura italiana invece, eccetto alcuni aspetti del design degli anni ’50-’60, ha preso poco spunto dai giapponesi. Il robusto razionalismo dell’architettura del ventennio è quanto di più lontano dalla leggerezza e dal minimalismo della casa giapponese e nel dopoguerra poco è cambiato, tranne che per alcuni aspetti dell’architettura di Renzo Piano. Mentre è stata accolta nella letteratura, più sensibile nel cogliere certe sensazioni. Italian culture, instead, was less influenced by Japan, except some aspects of the design of the fifties-sixties. Rationalism that characterized Italian culture was far from the Japanese minimalism, and, even after the war , few things changed a part from some aspects of the architecture of Renzo Piano. On the contrary, it influenced the literature.
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twenties in Italy and in the world. He was a painter, a sculptor, a poet, a designer, researcher of movement and light; he studied childish creativity trough the game, in fact he loved Japan. In his book “arte come mestiere” (“art as a job”) there is a long, beautiful chapter where he underlines lightness, essentiality, respect for people and integration with nature which are typical aspects of the Japanese lifestyle, represented in the traditional house.
Da ricordare è certamente quello straordinario personaggio di Bruno Munari, uno dei massimi protagonisti dell’arte, del design, della grafica del novecento italiano e mondiale. Pittore, scultore, poeta, designer, ricercatore sul tema del movimento e della luce, studioso della creatività infantile attraverso il gioco, Munari era infatti innamorato del Giappone. Nel suo libro “Arte come mestiere” c’è un lungo, bellissimo capitolo nel quale evidenzia la leggerezza, l’essenzialità, il rispetto della persona e l’integrazione con la natura insite nel mondo di vivere giapponese, rappresentato nella casa tradizionale. It’s important to remember the extraordinary character of Bruno Munari, one of the main protagonist of art, design and graphic of Fig. 23 - Villa Savoye di Le Corbusier/ Savoye ville of Le Corbusier
Fig. 25 - Posacenere Cubo di Bruno Munari/ ashtray Cubo of Bruno Munari
Fig. 24 - Modulo abitativo Diogene di Renzo Piano/ habitation module Diogene of Renzo Piano
Fig. 26- Tratto da “Disegnare un albero” di Bruno Munari/ Essay of “Disegnare un albero”, Bruno Munari
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RIFERIMENTI References
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CASA-STUDIO LEONARDO RICCI
Studio-house Leonardo Ricci
Leonardo Ricci, nato a Firenze nel 1918 fu uno degli allievi di Giovanni Michelucci. La sua architettura organica parte da una base esistenzialista ed espressionista. Dotato di una prorompente personalità egli infonde nelle sue opere una grande passione per l’esistenza, facendo dell’uomo il vero protagonista della sua architettura: infatti egli sostiene che la “prima vera operazione architettonica non è prendere un pezzo di carta e disegnare forme e schemi distributivi. L’ immaginare nello spazio il movimento di coloro che lo abiteranno”. Leonardo Ricci was born in 1918, he was one of the disciple of Giovanni Michelucci. His organic architecture is based on existentialism and expressionism. He has an outgoing personality, his works of art are charged of passion for existence, in fact the human being is the real protagonist of his architecture: he affirms that “the very first step for planning something is not taking a piece of paper and drawing distribution schemes, but it’s imagining the movements of people who will live in that space.”
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alta della collina, in prossimità delle due cave da cui venne estratta la pietra per i muri, la casa presenta un impianto molto articolato e dinamico che dipende in prima istanza dall’integrazione organica dell’architettura col sito, tenendo conto delle irregolarità e del dislivello del terreno e delle vedute panoramiche. The studio-house of the painter/architect and his family was the first building of the Monterinaldi complex, a settlement of one-family houses planned by Ricci between 1950 and 1965. It would have to be a community village without any separation among the different properties to facilitate relations among families. It is located on the top of the hill, near the mines from which was extracted the stone for its walls. Its structure is very articulated and dynamic and depends on the organic integration of the architecture with the site, taking into account of the irregularities and the altitude gap of the ground.
La casa-studio del pittore-architetto e della sua famiglia inaugura la costruzione di Monterinaldi, l’insediamento di case unifamiliari realizzato da Ricci tra il 1950 e la metà degli anni sessanta. Voleva essere un villaggio comunitario senza separazioni fra le varie proprietà per favorire la relazioni fra le famiglie. Ubicata sulla parte
L’articolazione dei volumi denuncia all’esterno la distinzione tra le zone notte e giorno “ad ogni spazio interno corrisponde un particolare esterno”. La casa nasce dalla roccia ed è roccia essa stessa nelle parti in cui è in contatto con il terreno; in partenza non assume una posizione astratta con il paesaggio, ma appena poco fuori dal terreno su cui poggia e da cui sembra prendere la spinta, sorge libera, assume forma propria modificando la scala e stabilendo un rapporto non più roccia- albero- cipresso- case, bensì con tutta la vastissima regione circostante. Volumes articulation shows outside the difference between night
Fig. 27 - Esterno casa-studio Ricci/ External house of Ricci
Fig. 29 - Vista interna cucina/ Interior kitchen view
Fig. 28 - Vista interna studio Ricci/ Interior view Ricci’s office room
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and day zones “every internal space corresponds to a particular external space”. The house was built on a rock and it’s made of the same rock in the parts that touch the ground; it arises from the hill in perfect harmony with the landscape around. Questa capacità di riflettere “tutta una situazione geografica generale” si rivela anche nell’articolazione a “L” irregolare della pianta “in modo da mettere gli ambienti in relazione diretta con le valli”. Pur essendo compreso un ampio invaso spaziale, il soggiorno è formato da tre ambienti, liberamente comunicanti ma separati da un muro portante, in pietra a faccia vista, che si conclude con il caminetto. Con la sua cappa di bronzo e ornato da ciottoli di mare affogati nel cemento , questo inserto conferma, assieme alla parte rocciosa inglobata nel soggiorno-pranzo, la matrice dell’opera dell’architettura di Wright. Its capability of reflecting “a whole geographic situation” is due to the irregular “L” articulation of the map “made in a way that correlates the house structure with the valleys around”. The living room consists of three rooms divided by a bearing wall in plastered stones with a fireplace. Its bronze hood decorated with sea cobblestones plunged in cement and the rocky wall belonging to the dining room are the bases of Wright architecture. Uno di questi ambienti, pavimentato da lastre di pietra irregolare, è illuminato da un ampia vetrata a lame verticali di cemento armato, che in origine ospitava il primo studio-galleria di pittura, ma che ha
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poi mutato destinazione. Su questo vano si affaccia, ad una quota piuttosto alta, la “biblioteca-lavoro”, una sorta di palcoscenico aperto nel vuoto. Da qui si comunica sia con la camera da letto che con l’ultimo studio di pittura. La zona notte è accessibile da questo livello, come pure dalla scala principale. Dopo aver superato il “soggiorno dei ragazzi” questa scala raggiunge l’anticamera che disimpegna la camera da letto principale dalle camerette per i tre figli dell’architetto, ispirate alle celle della certosa del Galluzzo, Con una soluzione ancora una volta molto “teatrale”. In one of these rooms, paved with irregular paving stones, the light comes in through a glass wall fixed in a reinforced concrete frame. At the origins this room hosted the first art gallery/studio, but then it has been used in a different way. The library, a sort of stage, is placed on a higher place. This library is linked to the bedroom and to the painting studio. It’s possible to reach the sleeping area not only from the library, but also from the main stairway. After passing the living room, this stairway arrives at the anteroom that separates the main bedroom from the architect’s children bedrooms, inspired to the cells of Certosa di Galluzzo, in a very theatrical way.
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CASA-STUDIO LEONARDO SAVIOLI
Studio-house Leonardo Savioli
Nel 1949 l’architetto Leonardo Savioli individuò l’area per costruire la propria casa studio in un piccolo lotto situato in un’area collinare di notevole valore paesaggistico. Si affaccia infatti sul complesso monumentale della certosa del Galluzzo, principale punto di riferimento visivo di questa porzione di territorio. Il progetto della casa nacque assieme e in sintonia con il luogo e l’ambiente ed è caratterizzato da due unità: la casa e lo studio, costruito successivamente, a causa dell’incremento della sua attività professionale. Le due costruzioni sono diverse per caratteristiche e materiali utilizzati, ma uguali per planimetria e configurazione volumetrica. In 1949 the architect Leonardo Savioli built his home in a small lot situated in a hill area of considerable importance. It overlooks the monumental compound of Certosa di Galluzzo, a main point of reference of this area.The house design was made taking into account of the landscape, in fact it’s composed by two parts: the house and the studio which was built in a second moment. The two buildings have different characteristics and materials but they have in common the planimetry and the volumetric form. La casa presenta una pianta rettangolare su due livelli ed ha un doppio volume. L’interno è dominato dallo spazio centrale del soggiorno-studio, attorno al quale si distribuiscono la piccola cucina
Fig. 30 - Vista interna zona giorno/ View living space
Fig. 32 - Vista interno studio Savioli/ Interior view Savioli’s office room
Fig. 31 - Esterno casa-studio Savioli/ External house Savioli
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e gli angoli, separati semplicemente da mobili, del soggiorno, del salotto e dello studio di pittura; per quest’ultimo è stato creato un collegamento visivo e funzionale con un doppio volume, concepito verso il soggiorno come un paesaggio ligneo per l’esposizione e la visione dal basso dei quadri. Una semplice scala in legno senza corrimano conduce al piano superiore dove sono situati il bagno e la camera, ambedue con ampie finestre sulla Certosa. The house has a rectangular map on two levels and a double volume. Inside, the main room is the studio-living room situated in the middle; the small kitchen, the living room, and the painting studio are all around it, separated by pieces of furniture. A wooden shelf on the wall in the studio shows a series of paintings visible also from the living room. A simple wooden stairway without handrail links the ground floor to the upper one, where there are the bathroom and the bedroom, both with big windows overlooking Certosa. Lo studio, anch’esso a pianta rettangolare e a volumetria compatta, si articola su un unico livello ed è caratterizzato all’interno dal fluire ininterrotto degli ambienti. Elemento dominante del nuovo intervento (ma tipico anche della casa) è l’uso incondizionato del cemento, che all’interno si unisce alle lastre di cardoso e al grigio dei mobili-parete per dare vita a un ambiente di grande raffinatezza e abilità. Il grande vano dello studio è organizzato longitudinalmente, grazie a dislivelli, su due diverse quote è scandito ritmicamente dalla presenza dei pilastri e del blocco dei
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servizi, resi come uno stereometrica cortina di cemento. The studio, with a rectangular map and a compact volume, is structured only on the ground floor and it’s characterized by a series of connecting rooms. The main new element is the unconditional use of cement that, combined with plates of Cardoso and with the grey color of furniture and walls, originates a very refined building. The studio area is organized in a longitudinal way, thanks to altitude gaps; its pillars and service block appear as a cement curtain.
would refuse definitely movable pieces of furniture. He would solve this problem by creating them with the shape of the internal space.)
CASA-STUDIO LUIS BARRAGAN
Studio-house Luid Barragan
Luis Barragan, architetto autodidatta, costruì la sua casa nel 1948 in un modesto quartiere nella periferia di città del Messico. Tra le motivazioni in base alle quali la casa-studio è diventata un’opera da salvaguardare e tramandare alle generazioni future rientrano proprio la fusione che essa esprime fra modernità e tradizione e l’influenza che ha avuto sulla progettazione di giardini e sull’architettura del paesaggio. Luogo di studio e di lavoro, sede di selezionato e raffinato intrattenimento, ritiro privatissimo, “convento per un solo monaco” come lui stesso la definiva. Barragan crea da sé e per sé la sapiente regia della sua propria casa che deve mantenere il suo equilibrio interiore ed esteriore lungamente perseguitato ma anche cercato. Luis Barragan, a self-educated architect, built his home in 1948 in an area at the periphery of Mexico city. It has represented the fusion between modernity and traditions, and it has influenced the gardens’ planning and the landscape’s architecture; these are two of the main reasons why the house of Barragan has to be safeguarded and preserved to future generations. It’s a good place where studying or working, entertaining or reflecting: Barragan defined it a “convent for only one monk”.
Questi edifici delineano la sua esperienza maturata per il movimento moderno e la sperimentazione brutalista degli anni sessanta. Secondo il critico ed intellettuale Giulio Carlo Aragan quest’opera segna da parte di Savioli un ritorno a uno studio analitico dello spazio, della struttura e della materia. Gli spazi della casa-studio fluiscono uno nell’altro e non sono separati se non da alcuni arredi fissi in legno (concezione che Savioli svilupperà nelle opere successive fino a rifiutare completamente il mobile) per risolvere direttamente nella forma dello spazio interno le funzioni dell’arredo. These buildings reflect the experience of Savioli, the result of the past modern trend and the consequence of the experimentation of the Sixties. According to the critic and intellectual Giulio Carlo Argan, this work symbolizes that Savioli has started again to do an analytical study of the space, the structure and the material. Rooms, in the studio-house, intercommunicate; they are separated only by some fixed wooden pieces of furniture (Savioli, in his future works, Fig. 33 - Vista interno studio Savioli/ Interior view Savioli’s office room
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La casa oltre al pianoterra e al giardino, comprende altri due livelli. La facciata è anonima, in cemento, quasi indistinguibile dalle altre Fig. 35 - Vista soggiorno e giardino/ Living room and garden view
Fig. 34 - Esterno casa Barragan/ External house Barragan
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case vicine, con poche finestre disposte senza un ordine apparente e con una modestissima porta d’ingresso anch’essa che, come le finestre è in metallo verniciato. All’interno della casa intervengono altri materiali: il legno degli arredi, delle travi a vista del soffitto e dalla scala apparentemente “sospesa” nell’aria perché priva di struttura di sostegno; la roccia vulcanica che compone i pavimenti neri; il vetro delle vetrate. Il telefono, inteso come strumento di comunicazione tecnologica, risulta prudentemente separato rispetto agli spazi dell’intimità domestica; infatti esso è posizionato sotto la seconda rampa di scale su un’apposita mensola a sbalzo in legno, che sembra rimandare ad una volontaria presa di distanza da interferenze esterne, senza tuttavia esclude la possibilità di contatti. The house, a part from the ground floor and the garden, has other two levels. Its façade is featureless, indistinguishable from other houses, with varnished metal windows and doors. Other materials are used inside the house: wood utilized for furniture, ceiling beams and a stairway that is apparently hanging because it has no supports; volcanic rocks of the black floor; glass of glass walls. The telephone, as a technological instrument of communication, is prudently separated from the rooms destined to domestic intimacy; in fact it is placed under the second flight of stairs on a wooden embossed shelf, which seems to create a distance from external interferences, without excluding definitely the possibility of having contacts with the external world.
Man mano che dal vestibolo si accede al nucleo più intimo e personale dello spazio abitativo, questo viene diviso da quinte, paraventi, superfici murarie o di legno che non arrivano mai al soffitto, il volume complessivo non risulta quindi frammentato ma costituisce un insieme dove la musica, i pensieri e quant’altro possa circolare liberamente. Una grande parete vetrata lascia ammirare uno spazio esterno dove la vegetazione lussureggiante del giardino invade lo spazio a sua disposizione. Il solo spazio esterno, un gradevole luogo di sosta, si trova sullo stesso piano della pavimentazione interna a ribadire una continuità fra spazio interno ed esterno che, con il cinguettare degli uccellini, lo scorrere dell’acqua incanalata in un pezzo di bambù, ne fanno un’oasi di pace nel mezzo del caos della città. Going inside to the most intimate area of the house, the space is divided by wings, screens, walls or wooden walls that never reach the ceiling; so, the total volume result not to be fragmented, but to be a whole, compact space where music, thoughts and so on can freely circulate. A big glass wall allows to admire the landscape. This one is on the same level of the house floor, just to represent a continuity between internal and external space that, thanks to the bird tweeting and the flowing of water into a piece of bamboo, is similar to an oasis of pleasure in the middle of the city.
Fig. 36 - Vista studio Barragan/ Office room view of Barragan
Fig. 38 - Tetto-terrazza esterna/ External roof-terrace
Dal secondo piano della casa, tramite una scala in legno, si arriva alla terrazza di copertura. È questo lo spazio che meglio esprime e rappresenta la tensione metafisica che anima l’intera composizione
Fig. 37 - Rampa di scale con telefono/ Flights of stairs with telephone
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di una casa intesa quale guscio protettivo ma anche come strumento di ricerca spirituale del suo unico abitante. Il volume vuoto, aperto unicamente verso il cielo e separato da alti muri rispetto all’intorno urbano e mondano, allude ad un intimo bisogno di trascendenza. The terrace on the roof is linked to the second floor by a wooden stairway. This is the space that better represents the metaphysical tension belonging to the whole construction. The empty volume, open towards the sky but surrounded by walls, seems to represent a need of transcendence. Il fatto che negli anni l’architetto si sia sempre sottratto alla tentazione di popolarlo di fiori, piante, oggetti d’uso o d’arredo, ne conferma l’intento puramente compositivo e contemplativo. Se la presenza del giardino e del patio segnalano il riferimento all’architettura mediterranea, il colore presente nella casa rappresenta il richiamo più forte alla cultura messicana, gli inserti rosa o gialli infatti conferiscono un carattere tradizionale agli ambienti, che comunque rimangono improntati al rigore razionalista. Avoiding to decorate it with flowers, plants or objects, the architect confirmed his will to make of this house a contemplative place. The presence of the garden and the patio symbolize a reference to the Mediterranean culture, but instead the colors inside the house (pink and yellow) are typical of the Mexican tradition.
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LA CASA “WABI” DI ALEX VERVOORDT
polite.” (Makoto Ueda, a Japanese writer).
Personalità assai ricca quella del designer belga Alex Vervoordt: interior decorator, dealer e collezionista d’arte colto e raffinato, studioso di filosofie orientali, nei suoi progetti egli propone uno stile unico e riconoscibile, che attinge a differenti epoche, culture e paesi. Da qualche anno poi, nel suo studio di Anversa, Vervoordt insieme all’architetto Tatsuro Mikki ha messo a punto un nuovo approccio al design, che i due hanno battezzato Wabi, ispirato alla filosofia giapponese che definisce l’essenza delle cose nella loro forma più semplice e pura. “Wabi è la bellezza che scaturisce dall’energia creativa che fluisce in ogni cosa, animata e non. E’ la bellezza che, come la natura stessa, può apparire insieme buia e luminosa, triste e gioiosa, ruvida e gentile” (Makoto Ueda, scrittore giapponese). The designer Alex Vervoordt had a rich personality: he was an interior decorator, a cultured and elegant dealer and art collector, a scholar of eastern philosophies. In his projects he offers a unique style that is inspired to different ages, cultures and countries. For several years, in his studio in Antwerp, Vervoordt, with the architect Tatsuro Mikki, has developed a new approach to design. The two architects has defined it “Wabi”, inspired to the Japanese philosophy, a philosophy that represents the essence of things in its purer and simpler shape. “Wabi is beauty that derives from the creative energy that flows in everything, animated or not. It’s beauty that, like nature, can appear dark or bright, sad or happy, rude or
Lo stile Wabi applicato agli interni valorizza gli oggetti più umili e persino anonimi (ad esempio le tazze giapponesi usate nella cerimonia del tè) e gli spazi disadorni e rigorosi mettono in luce la loro assopita armonia e il legame con la natura. Un’estetica che Axel ha usato anche per ristrutturare una parte del sontuoso castello medievale di van’ s-Gravenwezel, nei dintorni di Anversa, dove vive attualmente. Acquistata nel 1984, questa dimora del XII secolo è passata indenne alle guerre e a varie saghe familiari e oggi è l’espressione del talento di Alex e di sua moglie May che vi hanno creato nuove, magiche atmosfere. Le stanze Wabi, infatti, sembrano far parte da sempre del castello, ogni intervento è stato abilmente calibrato in modo da diventare complementare all’impronta minimal che già caratterizzava l’architettura medievale. Le stanze, spoglie e dai colori sussurrati, regalano un senso di pace e quiete, adatto al relax e alla riflessione. Nonostante siano nate per viverci nel quotidiano, evocano qualcosa di spirituale. Wabi style, applied to internal spaces, commend the most humble and impersonal objects (for example Japanese cups used in the tea ceremony) and the unadorned spaces highlight their harmony with nature. This style was used by Alex to renovate a part of the medieval castle of van’s-Gravenwezel, near Antwerp, where now he lives. Bought in 1984, this twentieth-century house has survived at wars and at the intergenerational transfer. Now, the castle is the expression of the talent of Alex and his wife May who have created
Fig. 39 - Castello di van’ s-Gravenwezel/ Van’s-Gravenwezel castle
Fig. 41 - Padiglione della pioggia/ Hall of rain
The wabi house of Alex Vervoordt
Fig. 40 - Vista soggiorno castello- Living room view castle
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new atmospheres. Wabi rooms, in fact, appear as they have always been a part of the castle; every intervention has been shaped on the minimal style that already characterized the medieval architecture. Rooms give a sensation of peace and silence, perfect for relaxing and reflecting. Though they originated to live in, they evocate something spiritual. E proprio la mancanza di ogni decorazione superflua regala un senso di libertà a chi le abita. Non manca nemmeno il vecchio, caro gusto per il comfort che Alex ha mantenuto grazie a comode poltrone sofà, attorniate da mobili estremamente funzionali. Le piccole imperfezioni hanno un significato speciale: la pittura scrostata, le assi nude, l’intonaco opaco diventano arte astratta. Le mezze tinte e i tessuti grezzi, solo naturali, completano l’estetica organica. Alle pareti, molte opere di artisti, poiché, sostiene Alex, l’arte “interagisce con le stanze Wabi in modo perfetto, regala loro profondità e intelligenza”. Doti che al castello di van ‘s-Gravenwezel sono prese in massima considerazione, insieme alla bellezza. The lack of decorations gives a sensation of freedom, while armchairs and pieces of furniture make this house more comfortable. Small imperfections are very important: the scraped painting, the boards, the opaque color of plaster become abstract art. Half dyes and raw materials complete the organic aesthetic. A lot of paintings are hang to the walls, because Alex says that “art influences the Wabi style in a perfect way, giving to rooms depth and intelligence”. These are the characteristics, together with
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beauty, that are taken into account when we speak about van ‘s-Gravenwezel castle. Molto significativo è anche il padiglione della pioggia situato nel parco del castello: di dimensioni molto modeste è importante per essere indissolubilmente partecipe del suo interno e in armonia con esso; il lago, il sentiero di accesso, i rododendri, le azalee, la possente faggeta e le radure ineriscono alla costruzione, ne sono fattori costituivi. Appare essere una diretta trasformazione di ciò che l’universo naturale può donare: il fabbricare è dunque un processo di metamorfosi continua. L’ambiente in esame è stato definito “camera del vuoto” e, più in generale, il termine si adatta all’eleganza disadorna di molti spazi allestiti da Vervoordt. Also the rain pavilion located in the castle park is very important: it’s not very big, but it’s important to be in harmony with its interior; the lake, the access path, rhododendrons, azaleas, beeches and clearings are integral parts of the park. Fabricating, so, is a process of unceasing metamorphosis. This environment has been defined “the emptiness room” and, in general, this term is referred to the simple elegance of many spaces designed by Vervoordt.
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ragnatela delle emozioni e delle dipendenze reciproche che tessono il tappeto del reale, è cura di ciò che come un sogno non dura, è pausa, invito all’attenzione e all’essere vigile, è fra mezzo, intervallo e apertura all’accoglienza e al ricovero; è la condizione, il fondo, la potenza da cui l’azione principia, é la ricchezza, quieta e non appariscente, da cogliere e preservare in consonanza con la più decisiva delle intuizioni buddiste, è la comune nascita di essere e non essere. Suffused lights cause a thousand graduations of darkness that highlight grey tonalities of walls and emphasize the shapes of the objects. This atmosphere arouses a series of feelings of incompleteness and imperfection, but also silence and calmness. This is the condition, the basis from which an action can start; according to Buddhist intuitions, this is the origin of being and not being.
Polisemia dell’esperienza della vacuità è la prevalenza di luci mitigate, soffuse, portatrici di mille gradazioni di buio da cui emergono e dileguano rari isolati oggetti, è la tinta esausta delle infinite tonalità di grigio delle superfici che le stagioni consumano, è il non detto, il non completo, il non perfetto, è consegnarsi alla Fig. 42 - Vista verso l’esterno dal padiglione della pioggia/ Out view to hall of rain
Fig. 44 - Esterno giardino dei pruni/ External house in a plum grove
Fig. 43 - Camera e studio del padiglione/ Bedroom and office room to hall of rain
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LA CASA NEL GIARDINO DEI PRUNI DI KAZUYO SEJIMA
House in a plum grove of Kazuyo Sejima
La casa, realizzata nel 2003, è stata commissionata all’architetto Kazuyo Sejima da una coppia di giapponesi con due bambini che possedevano un piccolissimo terreno nella periferia di Tokyo dove c’erano alcuni alberi di prugni e dei fiori selvatici, tanto da farlo sembrare ai loro occhi un giardino reale dentro un’area residenziale. La richiesta era quella di una casa con spazi vuoti in modo tale che non ci fosse niente che li potesse distrarre dalla loro ragione di vita: crescere bene i loro figli. La loro dimora non doveva essere accogliente ma spirituale, un luogo dove rilassare il corpo e la mente, “qualcosa come una pertica temporanea”. Il giardino disegna lo spazio della casa, è il luogo della contemplazione, il confine entro il quale lo sguardo dell’uomo rimarrà confinato secondo la tradizione giapponese del senso di raccoglimento. The house, built in 2003, was commissioned to the architect Kazuyo Sejima by a Japanese couple with two children that had a small lot in the Tokio periphery where there were some plum trees and wild flowers. They asked for a house with empty spaces that couldn’t distract them from their main objective: educating their children. Their house had to be spiritual, it had to be a place where relaxing “something like a temporary perch”. The garden is the contemplation place, the border up to which the human sight is limited, according to idea of recollection of the Japanese tradition.
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Questa piccola casa ha in sé molte delle caratteristiche della tradizione associate ad una profonda innovazione nella tecnica costruttiva. Questo progetto basa la sua composizione esterna sull’esistenza degli alberi di prugno che impongono alla struttura la forma planimetrica irregolare e la composizione interna sul modulo del tatami rintracciabile nella pianta. Ognuna delle stanze generate dall’accostamento di questa misura minima (90x180), ha una funzione e in ciascuna, sul bianco sfondo delle pareti di acciaio, invece di una collezioni di mobili, un solo elemento di arredo la rappresenta, come il letto nella camera o il tavolo nella sala da pranzo; nient’altro esiste all’interno della stanza. This small house has many traditional characteristics associated to a deep innovation in the building technique. This project bases his external composition on the irregular plan shape caused by plum trees and its internal composition on the tatami module (visible on the map). Each room originated from the minimal measure (90x180) has a function and has only one representative piece of furniture on the white background of steel walls, like a bed in the bedroom or a table in the dining room; there’s nothing else inside the room.
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elementi accatastati, bensì come un unico grande spazio. Si ritorna al concetto di unicum, la ricerca di unità tra le parti e tra l’interno e l’esterno, i muri diventano separazioni teoriche che hanno la stessa consistenza della carta di riso e della seta. It’s a reduction intervention that eliminates every superfluous element. The building consists of seventeen rooms, so seventeen functions; they’re connected through a series of passages that, thanks to double heights, allow to perceive the environment as a single, big space. It’s the concept of unicum, the search for a union among the parts, between interior and exterior; walls become theoretical separations that have the same compactness of rice paper or silk.
Si tratta di un’operazione di riduzione che tende a togliere qualsiasi elemento estraneo all’ordine compositivo. Diciassette stanze, diciassette funzioni compongono l’edificio; sono tra loro connesse attraverso una serie di aperture che, grazie alle doppie altezze, permettono di percepire l’ambiente non come una serie di
La casa appare come un cubo bianco, la porta è fusa nella parete, le finestre di misure diverse sono disposte in maniera casuale, e lasciano entrare la luce nella casa senza generare netti cambiamenti di gradazione. La decorazione non serve perché saranno gli infiniti mutamenti della luce e delle ombre che ristagnano negli angoli a generare la poesia e l’unicità di ogni parte del tutto. “Il giardino dei pruni” è molto più di una casa in un giardino, è una tipologia di casa che parla di come l’immateriale può far parte del progetto del design. The house appears as a white cube, the door is melted with the wall, windows are disposed in a casual way and they let the light come in the house without causing any changes of graduation. Decorations are not necessary because changes of lights and shadows create a
Fig. 45 - Vista sala da pranzo/ Dinner room view
Fig. 47 - Vista esterna tetto-terrazza/ External roof-terrace view
Fig. 46 - Vista camera da letto/ Bedroom view
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magic atmosphere, a poetry. The “plums garden” is more than a simple house in a garden, it’s a kind of house that demonstrates as the immaterial can take part of a building design.
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CASA GIARDINO DI RYUE NISHIZAWA
The house and the garden of Ryue Nishizawa La casa unifamiliare di Ryue Nishizawa, vincitore del premio Prizker del 2010, realizzata a Tokyo, appare come un giardino pensile, un misterioso giardino verticale, posizionato fra due alti edifici. Questa residenza, che non presenta una vera facciata, si sviluppa su cinque piani ed è realizzata in uno spazio ridotto di appena 32mq (4x8). Situato in un quartiere commerciale, l’edificio offre una residenza combinata ad un posto di lavoro per due scrittori. Il sito era largo appena quattro metri, per questo motivo Nishizawa ha progettato un edificio che ha solo pareti di vetro per evitare di restringere ulteriormente gli spazi interni. I giardini sono intervallati da camere su ognuno dei quattro piani dell’edificio, creando uno schermo di piante che mascherano la facciata dagli occhi estranei di passaggio. The one-family house of Ryue Nishizawa (the winner of the Prizker prize in 20120), built in Tokio, appears as a suspended garden, a mysterious vertical garden, located between two buildings. This house doesn’t have a real façade and develops on five levels in a small space of 32mq (4x8). Located in a commercial area, the building offers a double residence to two writers. The site was large almost four meters, so Nishizawa planned a building that has only glass walls, to avoid reducing the internal spaces. Gardens are spaced out by rooms on each of the four sides of the building, creating a barrier of plants that hides the façade from external Fig. 48 - Vista esterna casa giardino/ External house garden view
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casual passengers’ eyes. “L’insieme è un edificio wall-less trasparente disegnato per avere un ambiente con luce solare massima nonostante le condizioni buie del sito”, ha aggiunto l’architetto. “Ogni stanza, il salotto, la stanza privata o il bagno, hanno un giardino proprio in modo che i residenti possono andare fuori a sentire la brezza, leggere un libro o rinfrescarsi la sera e godere di un ambiente aperto nella loro vita quotidiana. “ Le scale a chiocciola attraversano la costruzione, passando attraverso aperture circolari nel pavimento in calcestruzzo. Simili tagli sono stati fatti per aperture nel tetto, che permettono alle piante più alte di raggiungere la terrazza superiore. “This is a transparent wall-less building design to exploit the sun light at its best, though the dark conditions of the site” said the architect. “Each room , the living room, the private room or the bathroom has its own garden, so those who live there can go out and feel the breeze, read or refresh in the night enjoying an open space in their everyday life. “The spiral staircase crosses the building, passing through circular passages in the concrete floor. Similar passages were made in the roof; they let the plants reach the upstairs terrace. Al piano terra si trovano la cucina ed il soggiorno dal quale, attraverso la scala, si accede al primo piano dove c’è una camera da letto. L’altra camera da letto ed un bagno si trovano al secondo piano. Sul terrazzo è stata realizzata una stanza che può fungere da Fig. 50 - Vista interna camera/ Interior bedroom view
Fig. 49 - Vista interna studio/ Interior office room view
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camera per gli ospiti o da rimessaggio dell’attrezzatura da giardino. La casa ha un arredamento minimale e la particolarità, la genialità e la creatività dell’architetto si manifestano nella qualità e quantità di piante presenti al’interno della casa. Queste,posizionate nelle stanze, sono la testimonianza del suo amore per la natura ed il benessere in casa. On the ground floor there are the kitchen and the living room which is linked to the first floor (the floor of the bedroom) by the stairway. The other bedroom and the bathroom are on the second floor. In the terrace there is a room which can have the function of a bedroom for occasional guests. The house has minimal pieces of furniture and the creativity of the architect consist in the quality and the quantity of plants placed inside the house. These represent the architect’s love for nature and house well-being.
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LA CASA “K” DI SOU FUJIROTO The “K “house of Sou Fujiroto
endowed of spatial perspectives and innovative materials derived from the creativity of one of the best Japanese architect in the world.
La casa, commissionata da una famiglia di 4 persone e realizzata dall’architetto Sou Fujiroto, è una piccola residenza simile ad una collina artificiale, ha la forma di una mezzaluna ed è costruita nella zona residenziale di Nishinomiya, in Giappone, su di un terreno a forma di “L”. Tre lati dell’edificio sono rivolti verso le case dei vicini e il volume rettangolare esce lateralmente fuori dal terreno con un motivo concavo e dolce fino ad un picco nel punto più orientale. Il tetto diventa un oggetto visivo e fornisce anche alla famiglia uno spazio esterno molto ampio, sotto forma di una terrazza panoramica in lastre di cemento con composizioni di piante in vasi di metallo scolpito. Più che un’abitazione si può interpretare come un ritiro privato con prospettive spaziali e materiali innovativi, scaturiti dalla creatività di uno dei maggiori architetti giapponesi viventi. This building, commissioned by a four-persons family and built by the architect Sou Fujiroto, is a small house similar to an artificial hill; it has an half-moon shape and it was built in Nishinomiya area, in Japan, on a “L” shape lot. Three of the sides of the building are oriented to the neighbors’ houses and the rectangular volume sticks out of the lot in a concave and sweet way to have a pick in the most eastern point. The roof is a sort of panoramic terrace made of cement sheets and decorated by plants with chiseled metal vases. Instead of a roof, it can be thought as a place for spiritual retreats
In questo progetto Fujiroto evidenzia il suo interesse a mettere in contatto l’architettura con il comportamento dell’uomo ed il suo corpo. La casa si trova a 18 metri da terra e vi si accede tramite due rampe di scale. Protetto da un baldacchino , l’ingresso principale si apre su un vestibolo con un pavimento di piastrelle che sfocia nella zona pranzo e cucina, una sorta di centro di comando con una visuale senza ostacoli in più direzioni. Come per tutte le abitazioni di Fujimoto, la casa K contiene una sequenza di spazi con confini ambigui e molte funzioni possibili. In this project, Fujiroto highlights his interest in putting into contact architecture and human attitude. The house is located at 18 meters high from the ground and it’s possible to reach it through two flight of stairs. The main entrance is covered by a canopy and it leads to a vestibule with a tile floor that leads in the dining room and the kitchen; it’s a sort of control center with a multi-directions view. Like every house of Fujimoto, the K house has a series of spaces with undefined borders and many possible functions.
Fig. 51 - Vista esterna tetto-terrazzo casa “k”/ External roof-terrace view of house “k”
Fig. 53 - Vista interna scale e livelli/ Interior scales and levels
Dove il soffitto si alza , ampie scale portano ad una zona notte utilizzato dai genitori. Nascosto sotto la camera si trova il bagno e la camera da letto per i bambini (da notare che questi sono gli unici spazi con pareti e porte). Sul lato opposto della casa , una scala
Fig. 52 - Vista interna cucina e sala da pranzo/ Interior kitchen and dinner room view
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conduce ad un salotto affondato sotto il soffitto discendente. Arroccato nella parte più bassa del tetto si trova il salotto, che si presenta quindi come un rifugio privato. A stairway leads to the sleeping-area used by parents. Hidden under the ground there is the bathroom and the children bedrooms (these are the only spaces with walls and doors). On the opposite side of the house, a stairway leads to a living room located under the descending roof. So it seems a private shelter.
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CAPITOLO 4 CHAPTER 4
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DESCRIZIONE FIENILE Barn description
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L’immobile si compone di un edificio sviluppato su un piano aperto su quattro lati e di un seminterrato non comunicanti tra loro. La struttura portante, sviluppata su una pianta rettangolare, risulta del tipo tradizionale in laterizio e pietra, mentre i solai sono tutti in legno (grande e piccola orditura in legno di castagno e piano del solaio in campigiane); la copertura tradizionale, con struttura anch’essa in legno è sovrastata da manto di copertura in coppi e tegole. Per quanto possiamo constatare dai differenti tipi di materiali e tecniche di costruzione, l’edificio sembra aver subito una modifica di ampliamento, con l’aggiunta di un capanno-tettoia adiacente al fienile, che successivamente è stato murato e inglobato nella struttura. Ciò che caratterizza questo fienile è il tetto a spiovente con due diverse lunghezze distribuite sul lato maggiore dell’edificio e il contrasto tra aperture rettangolari e ad arco. The whole structure consists of a building with four sides open and a basement that don’t communicate. The framework, developed on a rectangular map, is made of bricks and stones, while its attics are made of wood (big and small warpage of chestnut wood); its roof, with a wooden structure, is covered by roof tiles and shingles. As we can see from the different kinds of materials and building techniques, the house was extended, and, near the barn, a cabin/roofing was added, then bricked up and absorbed by the structure. The characteristic of this barn is the sloping roof with two different heights and the contrast between rectangular and arch openings.
Nella parte più vecchia, le aperture ad arco in cotto, del piano superiore sono chiuse da una griglia sfalsata di mattoni interi che consentisse un’areazione fieno che veniva posizionato al suo interno. La struttura risulta in stato di abbandono presentando lesioni e cedimenti strutturali. Lo spirito generale dell’intervento proposto è quello di un recupero integrale dell’immobile volto alla conservazione e al rafforzamento delle caratteristiche rurali, in virtù delle fruizioni residenziali a cui verrà destinato. L’intervento in oggetto trae origine in particolare dalla precisa volontà della committenza di recuperare e valorizzare il patrimonio edilizio. In the most ancient part, earthenware tiles arch openings are closed by a staggered grill of bricks that could allow the process of ventilation. The building was left in a state of abandon, so the intervention aims to the whole renovation of the construction to protect all the rural characteristics. This intervention originates from the will of the buyer to recover and value the building heritage.
Fig. 54 - Foto fienile parte monte/ Photo of barn on the montain side
Fig. 56 - Foto fienile interno/ Photo of interior barn
Gli interventi riguarderanno prevalentemente il riassetto strutturale, con il consolidamento e la sostituzione delle parti danneggiate o deteriorate attraverso lavori di restauro conservativo, la realizzazione di una scala interna, dei servizi igienico sanitari e di un impianto di riscaldamento ed elettrico. Le principali lavorazioni previste riguarderanno la diversa distribuzione interna degli spazi, la scala e il risanamento dell’intera struttura mantenendo dove possibile, i materiali originali (dove questo non sarà possibile saranno sostituiti da simili o dall’utilizzo di materiali moderni, possibilmente ecologici,
Fig. 55 - Foto fienile parte valle/ Photo of barn on the valley side
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per rendere più omogeneo possibile l’intervento di recupero, rispettando la struttura dell’edificio e la natura che la circonda). All the interventions will concern the structural rearrangement, reinforcing and substituting the damaged parts through works of renovation and conservation, an internal stairway, health services and an electric heating installation. The main work will regard the internal distribution of spaces, the stairway and the redevelopment of the construction, searching for maintaining the original materials (when this won’t be possible, original materials will be replaced by similar or modern - eco-friendly, if possible - materials to make the renovating intervention more homogeneous respecting, at the same time, the building structure and the environment around it.)
DESCRIZIONE PROGETTO Design description
Il progettista dopo tutte le ricerche e le analisi fatte ha iniziato ad avere un’idea più concreta e definitiva di quello che sarebbe stato il progetto della casa-studio. Grazie a queste ha risolto i due principali problemi : mancanza di spazio e di una scala interna che collegasse i piani tra loro. Il designer decide quindi di lavorare sul prospetto dell’edificio, invece che in pianta. Ha suddiviso la struttura interna su vari livelli o piani, sfruttando tutta l’altezza nel punto più alto del fienile, eliminando il solaio preesistente e collegando i vari livelli fra di loro con piccole rampe di scale, ottimizzando al meglio lo spazio. Con questa soluzione si sono create ulteriori zone, raddoppiando le tre dello stato attuale. E’ stato cosi possibile soddisfare le richieste del committente, ottenendo una zona giorno, una cucina con sala da pranzo, uno studio, una camera e un bagno comunicanti fra di loro. After all the researches and the analyses, the planner started having a more concrete idea of the studio-house design. Thanks to these he solved two main problems: the lack of space and the lack of a stairway that could link all the levels. He decided to work on the building perspective drawing instead of working on its map. He divided the construction in levels or floors, exploiting the point of maximum height of the barn, eliminating the attic and linking all the levels through small flights of stairs, optimizing the space. In this way, the planner created more spaces, in addition to the original three areas. So, obtaining a living area, a kitchen with a dining room, a studio, a bedroom that communicates with a bathroom, it was possible to satisfy the buyer’s demands.
Dopo aver assegnato ad ogni spazio la propria funzione, il progettista ha iniziato a disporre gli arredi inserendo solo lo stretto necessario e cercando di integrarli il più possibile nella struttura del fienile in modo da creare un ambiente il più omogeneo possibile. L’arredo deve nascere per lo spazio dove dovrà essere collocato, per diventare una cosa sola con la struttura dell’edificio. Entrando dalla porta di accesso, che si affaccia a monte del fienile sulla strada dalla quale si arriva, si accede ad un corridoio d’ingresso. Questo spazio è contraddistinto da tre aperture che si affacciano sulle principali zone del fienile. Appena entrati troviamo vari oggetti che arredano questo spazio in modo teatrale : sulla sinistra un appendiabito, progettato dal designer, una sedia sempre da lui disegnata che si trova in fondo al corridoio sotto l’installazione al neon e un quadro poggiato a terra fra le due aperture di destra. After giving to all the spaces a function, the planner started disposing only the necessary pieces of furniture searching for integrating them to create an homogenous environment. Entering through the access door that overlooks the street, there’s a hallway. This spaces is characterized by three openings that lead to the main rooms of the barn. Many objects decorate the hallway: a coat hanger on the left, planned by the planner, a chair at the bottom of the hallway under the neon light, and a painting leaned down against the wall, between the two passages on the right.
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La prima apertura sulla destra ci porta, tramite una scala sospesa, in metallo, sorretta da cavi d’acciaio, nella zona notte dove l’unico elemento che completa lo spazio è il letto. L’arredo è posizionato al centro, con l’armadio al posto della testata per migliorare l’abitabilità del sottotetto. Al di sopra del letto è stato creato un lucernaio per far entrare la luce di giorno e permettere di viaggiare con la fantasia di notte ammirando il cielo stellato. Questo piano che sembra fluttuare nel vuoto (sensazione dovuta all’assenza di un parapetto) si affaccia direttamente sulla zona giorno al piano inferiore; unico divisorio è una tenda che si può chiudere nei momenti di privacy. Vuole così creare una sorta di spazio mistico, un luogo sospeso dove rifugiarsi a fine giornata, dove riflettere e meditare, la nostra casa sull’albero. Sulla sinistra dell’ingresso, tramite l’apertura centrale nella parete, si accede alla cucina-sala da pranzo, dove è possibile fare anche riunioni grazie alla presenza di un grande tavolo al centro della stanza illuminato da un lucernaio sopra di esso. The first passage on the right leads, through a suspended metal stairway supported by steel wires, to the sleeping-area where the only element that completes the space is the bed. Pieces of furniture are located in the middle of the room, the wardrobe is situated in the place of the bed headboard to improve the habitability of the attic. Over the bed there’s a skylight to let the sun light come in during the day and to let the imagination admire the stars during the night. This floor that seems suspended (a sensation due to the lack of a parapet) overlooks directly the downstairs living
area; the only separation is a tent that can be closed in moments of privacy. The planner wants to create, in this way, a sort of mystic space, a suspended place where taking shelter at the end of the day or simply reflecting, a sort of three house. On the left side of the hallway, a passage leads to the kitchen-dining room where a table, in the middle of the room, is enlightened by a skylight. Lo spazio si presta molto bene ad accogliere persone grazie anche alla scelta dei mobili della cucina, che nascondono sia il piano cottura, il lavabo e tutti gli altri elementi, risultando esteticamente come un normale mobile basso, favorendo cosi la doppia funzione di questo spazio. Dalla parte opposta al mobile si trova un ampia vetrata che occupa tutta la parete, permettendoci di accedere alla strada attraverso una porta nell’infisso. L’ultima apertura in fondo sulla destra dell’ingresso ci porta al piano inferiore dove si trova la zona giorno, caratterizzata da un ampio divano ad “l” L’intero spazio è illuminato sia da un lucernaio che dalle sei aperture che si trovano sui tre lati della stanza, fra vetrate e grigliati in mattoni che non sono stati eliminati proprio per dare all’ambiente una luce soffusa e rilassante. Sono solo state inserite due finestre nei grigliati che si affacciano su Serravalle Pistoiese per godere dall’interno dell’affascinante e suggestivo panorama che ci viene offerto, migliorando il rapporto fra interno ed esterno. This room is very good to host people thank to the choice of the kitchen pieces of furniture that hides the hob, the washbasin and all the other elements, facilitating the double function of this space.
On the opposite side there’s a big glass wall occupying all the wall that allows to access to the street through a door. The last opening on the left, at the bottom of the hallway, leads to the downstairs living area, characterized by a “I” shaped sofa. The whole space in enlightened by both a skylight and the six openings on the three sides of the room, through glass walls and brick grills that were maintained to create a suffused and relaxing light in the room. Only two windows were added to the grills that overlook Serravalle Pistoiese to enjoy the wonderful panoramic view. A caratterizzare questo ambiente di penombre, rialzato di qualche centimetro rispetto al salotto, una sorta di giardino “zen” ricreato in maniera ludica con dei pouf a forma di sassi dove potersi sedere e magari leggere un buon libro preso dalla libreria in vetro che posizionata al suo fianco, ha anche la funzione di parapetto. Un piccolo angolo di relax dove ritrovare se stessi e ampliare le proprie conoscenze. Scendendo ancora si arriva ad un piano di mezzo dove si trova un insolito bagno: totalmente aperto, solo un vetro opacizzato nasconde i sanitari a chi sale le scale, mentre la vasca esce per metà fuori dallo spazio, arrivando fino al pianerottolo e si affaccia sia nella zona giorno che nello studio, e all’esterno grazie ad un’altra finestre inserita nel grigliato in mattoni che si trova su tutto il fianco della vasca. A sort of “zen” garden characterizes this room in half-light, a little higher than the living room. The zen garden has stone-shaped poufs where sitting or reading a book taken from the glass bookcase near-
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by, but it is used also as a parapet; it’s a small relax corner. Still going down, there’s a middle floor with an unusual bathroom: it is totally open; only an opaque glass hide the bathroom fixtures from those who go upstairs, while a half of the bath tub sticks out to a landing that overlooks both the living area and the studio. Along the whole wall next to the bath tub, a window inserted in a brick grill overlooks the outside. Continuando a scendere, arriviamo al piano del giardino inferiore dove si trova lo studio; qui l’elemento centrale è la scrivania che si adagia alla parete obliqua di sinistra sulla quale sono collocate due mensole che corrono per tutta la sua lunghezza. Sulla parte destra, invece, due ampie vetrate si affacciano all’esterno, da una di questa è possibile accedere al giardino arredato con un tavolo e delle sedute e con due sdraio da dove poter ammirare il panorama. Lo studio è indipendente e facilmente raggiungibile dal cliente senza attraverso un percorso che dai parcheggi ci porta all’ingresso inferiore. Per quanto riguarda l’esterno l’edificio ha mantenuto la bellezza di sempre e le tracce dei tempi passati. La struttura originale è rimasta per lo più inalterata e poche operazioni di restauro conservativo sono state per lo più realizzate con materiali e tecniche della tradizione locale. Still going down, it’s possible to reach the studio, on the ground floor; here, the main element is a desk that lays near the left slanting wall where two shelves run along its whole length. On the right side, instead, two big glass walls overlook the outside; through one of
these, it’s possible to access to the garden furnished with a table, a few seats and two beach chairs. The studio can be reached through a path that starts from the parking lot and leads to the downstairs entrance. Outside, the building maintained its beauty and the signs of the past. Mostly, the original structure wasn’t changed by the planner, but, for the few interventions made, the materials and the techniques used followed the local tradition.
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Architectural Survey
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Prospetto frontale
Front view
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RILIEVO FIENILE
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Prospetto laterale
Side view
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Prospetto tergale Back view
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Sezione tergale Back section
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Pianta superiore
Frist floor
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Pianta inferiore
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Floor plan
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SCHIZZI Sketches
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Sviluppo in pianta del fienile Develop in plant of barn
soluzione 1 / solution 1
soluzione 2 / solution 2
soluzione 3 / solution 3
soluzione 4 / solution 4
soluzione 5 / solution 5
soluzione 6 / solution 6
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schizzo studio / sketch office room 48
schizzo salotto / sketch living room 49
Sviluppo in verticale del fienile Develop in vertical of barn
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Sviluppo in verticale del fienile Develop in vertical of barn
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Sviluppo in pianta del fienile Develop in plant of barn
soluzione 7 / solution 7
soluzione 8 / solution 8
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Sviluppo in pianta del fienile Develop in plant of barn
soluzione 9 / solution 9
soluzione 10 / solution 10
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Sviluppo dell’idea
Develop in vertical of prospectus
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Ingresso/entry
Soggiorno/living room
Cucina/kitchen
Studio/office room
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camera da letto/bedroom
Ingresso /entry
Zona relax / relax zone
Soggiorno/living room
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Cucina /kitchen
Bagno /bathroroom
Studio/office room
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Floor Project
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Zona notte
Bedroom zone 58
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PIANTE PROGETTO
CREATO CON LA VERSIONE DIDATTICA DI UN PRODOTTO AUTODESK
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CREATO CON LA VERSIONE DIDATTICA DI UN PRODOTTO AUTODESK
CREATO CON LA VERSIONE DIDATTICA DI UN PRODOTTO AUTODESK
CREATO CON LA VERSIONE DIDATTICA DI UN PRODOTTO AUTODESK
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Zona giorno Living space
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IONE DIDATTICA DI UN PRODOTTO AUTODESK
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CREATO CON LA VERSIONE DIDATTICA DI UN PRODOTTO AUTODESK
IONE DIDATTICA DI UN PRODOTTO AUTODESK
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Zona bagno
Bathroom zone 62
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CREATO CON LA VERSIONE DIDATTICA DI UN PRODOTTO AUTODESK
CREATO CON LA VERSIONE DIDATTICA DI UN PRODOTTO AUTODESK
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CREATO CON LA VERSIONE DIDATTICA DI UN PRODOTTO AUTODESK
IONE DIDATTICA DI UN PRODOTTO AUTODESK
CREATO CON LA VERSIONE DIDATTICA DI UN PRODOTTO AUTODESK
Zona studio Office room
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CREATO CON LA VERSIONE DIDATTICA DI UN PRODOTTO AUTODESK
CREATO CON LA VERSIONE DIDATTICA DI UN PRODOTTO AUTODESK
CREATO CON LA VERSIONE DIDATTICA DI UN PRODOTTO AUTODESK
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SEZIONI PROGETTO Section Project
CREATO CON LA VERSIONE DIDATTICA DI UN PRODOTTO AUTODESK
IONE DIDATTICA DI UN PRODOTTO AUTODESK
CREATO CON LA VERSIONE DIDATTICA DI UN PRODOTTO AUTODESK
Sezione A-A’ Section A-A’
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CREATO CON LA VERSIONE DIDATTICA DI UN PRODOTTO AUTODESK
CREATO CON LA VERSIONE DIDATTICA DI UN PRODOTTO AUTODESK
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CREATO CON LA VERSIONE DIDATTICA DI UN PRODOTTO AUTODESK
IONE DIDATTICA DI UN PRODOTTO AUTODESK
CREATO CON LA VERSIONE DIDATTICA DI UN PRODOTTO AUTODESK
Sezione B-B’ Section B-B’
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CREATO CON LA VERSIONE DIDATTICA DI UN PRODOTTO AUTODESK
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CREATO CON LA VERSIONE DIDATTICA DI UN PRODOTTO AUTODESK
IONE DIDATTICA DI UN PRODOTTO AUTODESK
CREATO CON LA VERSIONE DIDATTICA DI UN PRODOTTO AUTODESK
Sezione C-C’ Section C-C’
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CREATO CON LA VERSIONE DIDATTICA DI UN PRODOTTO AUTODESK
CREATO CON LA VERSIONE DIDATTICA DI UN PRODOTTO AUTODESK
CREATO CON LA VERSIONE DIDATTICA DI UN PRODOTTO AUTODESK
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CREATO CON LA VERSIONE DIDATTICA DI UN PRODOTTO AUTODESK
IONE DIDATTICA DI UN PRODOTTO AUTODESK
CREATO CON LA VERSIONE DIDATTICA DI UN PRODOTTO AUTODESK
Sezione D-D’ Section D-D’
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CREATO CON LA VERSIONE DIDATTICA DI UN PRODOTTO AUTODESK
CREATO CON LA VERSIONE DIDATTICA DI UN PRODOTTO AUTODESK
CREATO CON LA VERSIONE DIDATTICA DI UN PRODOTTO AUTODESK
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RENDERING Rendering
Ingresso / entry 74
Cucina e sala da pranzo / kitchen and dining room 75
Camera da letto / bedroom 76
Zona relax / relax zone 77
Soggiorno / living day 78
Bagno / bathroom 79
Studio / office room 80
Sezione 3D / section 3D 81
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CAPITOLO 5 CHAPTER 5
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CATALOGO
CUCINA/kitchen
SALA DA PRANZO/dinning room
SOGGIORNO/living room
Product catalogue TIPOLOGIA: cuscino/seduta AZIENDA: Smarin NOME: Livingstones DESIGNER: ufficio stile MISURE: da L 28 x P 17 x H 15cm fino a L 200 x P 150 x H 70cm MATERIALE: imbottitura in fibre polisiliconiche e rivestimento in lana vergine.
TYPOLOGY: pillow/chair COMPANY: Smarin NAME: Livingstones DESIGNER: ufficio stile MEASURE: da L 28 x P 17 x H 15cm fino a L 200 x P 150 x H 70cm MATERIAL: stuffing in fibers polisiliconiche and covering in virgin wool
TIPOLOGIA: tavolino/fioriera AZIENDA: Nonogiorno NOME : Martialis DESIGNER: Simone Ruffato MISURE: L 90 x P 80 x H 30cm MATERIALE: prodotto in metallo verniciato bianco o nero opaco ed è personalizzabile con vasi disponibili in 6 colori.
TYPOLOGY: coffee table/planter COMPANY: Nonogiorno NAME : Martialis DESIGNER: Simone Ruffato MEASURE: L 90 x P 80 x H 30cm MATERIAL: produced in metal painted white or black opaque and it is personalizzabile with available vases in 6 colors.
WEBSITE: smarin.net
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WEBSITE: nonogiorno.com
WEBSITE: nonogiorno.com
TIPOLOGIA: tavolo AZIENDA: Cappellini NOME : tavolo Fronzoni ‘64 DESIGNER: A.G. Fronzoni MISURE: L 200 x P 100 x H 70cm MATERIALE: base in tubo metallico quadrato e piano in legno, disponibili nella finitura laccato opaco bianco o antracite.
TYPOLOGY: table COMPANY: Cappellini NAME : tavolo Fronzoni ‘64 DESIGNER: A.G. Fronzoni MEASURE: L 200 x P 100 x H 70cm MATERIAL: base in pipe metallic square and plan in wood, available in the finish lacquered opaque white or anthracite.
TIPOLOGIA: sedia AZIENDA: Cappellini NOME: sedia Fronzoni ‘64 DESIGNER: A.G. Fronzoni MISURE: L 45 x P 42.5 x H 48/73cm MATERIALE: realizzata in tubo metallico quadrato con seduta in legno laccato. Disponibile laccata opaca bianca o antracite.
WEBSITE: cappellini.it
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TYPOLOGY: chair COMPANY: Cappellini NAME: sedia Fronzoni ‘64 DESIGNER: A.G. Fronzoni MEASURE: L 45 x P 42.5 x H 48/73cm MATERIAL: realized in square metallic pipe with session in lacquered wood. Available lacquered opaque white or anthracite.
TIPOLOGIA: mobile cucina AZIENDA: Boffi NOME: K11 DESIGNER: Norbert Wangen MISURE: L 300 x P 72 x H 75cm MATERIALE: struttura in nobilitato rovere. Ante in finitura legno, poliestere, Corian, laccato Mat plus ed acciaio inox.
TYPOLOGY: kitchen furniture COMPANY: Boffi NAME: K11 DESIGNER: Norbert Wangen MEASURE: L 300 x P 72 x H 75cm MATERIAL: it structures in dignified oak. Shutters in finish wood, polyester, Corian, lacquered Mat plus and steel inox.
WEBSITE: boffi.it
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BAGNO/lbathroom ILLUMINAZIONE/lighting
TIPOLOGIA: lavandino AZIENDA: Nic design NOME: Milk DESIGNER: Ilaria Marelli MISURE: da L 66 x P 42 x H 12.5cm MATERIALE: ceramica bianca. WEBSITE: nic-srl.com
TYPOLOGY: washbasin COMPANY: Nic design NAME: Milk DESIGNER: Ilaria Marelli MEASURE: da L 66 x P 42 x H 12.5cm MATERIAL: white ceramics. WEBSITE: nic-srl.com
TIPOLOGIA: sanitari AZIENDA: Nic design NOME: Milk DESIGNER: Ilaria Marelli MISURE: L 34 x P 52 x H 42cm MATERIALE: ceramica bianca.
TYPOLOGY: sanitary COMPANY: Nic design NAME: Milk DESIGNER: Ilaria Marelli MEASURE: L 34 x P 52 x H 42cm MATERIAL: white ceramics.
WEBSITE: nic-srl.com
WEBSITE: nic-srl.com
TIPOLOGIA: Lampada soffitto/ sospensione AZIENDA: Delta Light NOME: Ultra C40 DESIGNER: ufficio stile MISURE: da L 12 x P 12 x H 39,5cm MATERIALE:
TYPOLOGY: ceiling/suspension lamp COMPANY: Delta Light NAME: Ultra C40 DESIGNER: office style MEASURE: da L 12 x P 12 x H 39,5cm MATERIAL:
WEBSITE: deltalight.it
TIPOLOGIA: rubinetto AZIENDA: Nic design NOME : Pop DESIGNER: Luca Cimarra MISURE: L x P x H cm MATERIALE: metallo cromato.
TYPOLOGY: faucet COMPANY: Nic design NAME : Pop DESIGNER: Luca Cimarra MEASURE: L x P x H cm MATERIAL: chromed metal.
WEBSITE: nic-srl.com
WEBSITE: nic-srl.com
TIPOLOGIA: Lampada soffitto/ sospensione AZIENDA: Delta Light NOME: B-liner DESIGNER: ufficio stile MISURE: da L 114 x P 6,4 x H 7,4cm MATERIALE:
TYPOLOGY: ceiling/suspension lamp COMPANY: Delta Light NAME: B-liner DESIGNER: offyce stile MEASURE: da L 114 x P 6,4 x H 7,4cm MATERIAL:
WEBSITE: deltalight.it
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TIPOLOGIA: Faretto parete AZIENDA: Delta Light NOME: Rand XL DESIGNER: ufficio stile MISURE: da L 24 x P 4,5 x H 4,5cm MATERIALE: WEBSITE: deltalight.it
TYPOLOGY: wall spotlights COMPANY: Delta Light NAME: Rand XL DESIGNER: office style MEASURE: da L 24 x P 4,5 x H 4,5cm MATERIAL:
TIPOLOGIA: Lampada parete AZIENDA: Delta Light NOME: Connect-a DESIGNER: ufficio stile MISURE: da L 60/120 x P 3,4 x H 12cm MATERIALE:
TYPOLOGY: wall lamp COMPANY: Delta Light NAME: Connect-a DESIGNER: office style MEASURE: da L 60/120 x P 3,4 x H 12cm MATERIAL:
WEBSITE: deltalight.it
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TIPOLOGIA: Lampada sospensione AZIENDA: Flos NOME: Parentesi DESIGNER: Achille Castiglioni MISURE: L 11 x P 11 x H 58cm MATERIALE: Tubolare di acciaio sagomato, verniciato a liquido o nichelato, su un cavetto di acciaio teso tra il plafone e pavimento
TYPOLOGY: suspension lamp COMPANY: Flos NAME: Parentesi DESIGNER: Achille Castiglioni MEASURE: L 11 x P 11 x H 58cm MATERIAL: tubular of shaped steel, painted to liquid or nickeled, on a cable of tense steel between the plafone and floor.
TIPOLOGIA: Lampada pavimento AZIENDA: Flos NOME: Luminator DESIGNER: Achille Castiglioni MISURE: L 60 x P 60 x H 189cm MATERIALE: Stelo di ferro smaltato vetrificato. Gambe in metallo zincato verniciate a liquido.
WEBSITE: flos.com
WEBSITE: flos.com
WEBSITE: flos.com
TIPOLOGIA: Lampada sospensione AZIENDA: Flos NOME : String lights DESIGNER: Michael Anastassiades MISURE: L x P x H cm MATERIALE: diffusore di metacrilato e alluminio pressofuso e un cavo sottilissimo di 15 metri
TYPOLOGY: suspension lamp COMPANY: Flos NAME : String lights DESIGNER: Michael Anastassiades MEASURE: L x P x H cm MATERIAL: diffuser of metacrilato and die-cast aluminum and a thin cable of 15 meters
TIPOLOGIA: Neon da terra/parete AZIENDA: Seletti NOME: Fluobar DESIGNER: ufficio stile MISURE: L 3 x P 3 x H 133cm MATERIALE: lampada fluorescente al neon in vari colori vivaci.
WEBSITE: flos.com
WEBSITE: flos.com
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WEBSITE: seletti.it
TYPOLOGY: floor lamp COMPANY: Flos NAME: Luminator DESIGNER: Achille Castiglioni MEASURE: L 60 x P 60 x H 189cm MATERIAL: Stem of enameled iron vetrificato. Legs in galvanized metal painted to liquid. WEBSITE: flos.com
TYPOLOGY: floor or wall neon COMPANY: Seletti NAME : Fluobar DESIGNER: office style MEASURE: L 3 x P 3 H 133cm MATERIAL: WEBSITE: seletti.it
Progettista/designer
TIPOLOGIA: Lampada da terra NOME: 3Quarti DESIGNER: Francesco Bigagli Niccoli MISURE: da L 50 x P 20 x H 67cm MATERIALE: base in legno massello e struttura in acciaio.
TIPOLOGIA: appendiabiti NOME: Boomerang DESIGNER: Francesco Bigagli Niccoli MISURE: da L 3 x P 17 x H 175cm MATERIALE: legno massello e acciaio.
TYPOLOGY: lamp floor NAME: 3Quarti DESIGNER: Francesco Bigagli Niccoli MEASURE: da L 500 x P 200 x H 670cm MATERIAL: base in wood ingot and structure in steel.
TYPOLOGY: Lampada da terra NAME: 3Quarti DESIGNER: Francesco Bigagli Niccoli MEASURE: da L 500 x P 200 x H 670cm MATERIAL: base in wood ingot and structure in steel.
TIPOLOGIA: Sedia NOME: Testa o Croce DESIGNER: Francesco Bigagli Niccoli MISURE: da L 65 x P 65 x H 65cm MATERIALE: seduta in legno e struttura in acciaio. TYPOLOGY: chair NAME: 3Quarti DESIGNER: Francesco Bigagli Niccoli MEASURE: da L 500 x P 200 x H 670cm MATERIAL: base in wood ingot and structure in steel.
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Giulia Brachi
- Ceci n’est pas une pipe
- Nero
Francesco Bigagli Niccoli
Francesco Bigagli Niccoli
- Lanciatore di giavellotto
- Il futuro appartiene a chi ha il coraggio di essere differente
Quadro/picture
Emilio Isgrò
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CAPITOLO 6 CHAPTER 6
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CONCLUSIONE Conclusion
Il designer ha realizzato il progetto nel tempo stabilito, riuscendo a far fronte a tutte le problematiche incontrate durante il percorso. Sono stati raggiunti tutti gli obiettivi prefissati: nonostante lo spazio ristretto del fienile, il progettista è riuscito ad inserire tutte gli ambienti richiesti dal cliente raggiungendo l’obbiettivo di studio-casa. Sviluppando la casa verticalmente il progettista ha infatti ottenuto più spazio da poter sfruttare, garantendo una comunicazione costante fra le varie zone, e allo stesso tempo è riuscito ad ottenere la giusta privacy per ogni singola stanza, nonostante non ci sia nessun elemento che le divida. Questo progetto non va preso in considerazione come casa da abitare tutti i giorni, ma piuttosto come esperimento per la relazione e lo sviluppo di nuove idee e pensieri per le persone che abiteranno questo ambiente, luogo di rifugio dal mondo esterno per la ricerca di noi stessi. Anche gli arredi sono stati pensati e disegnati personalmente dal designer, tranne la cucina/sala da pranzo, proprio per non alterare questa ricerca: i pochi mobili che la compongono si integrano perfettamente nella struttura del fienile e nonostante la loro essenzialità ci fanno sentire a nostro agio e non in uno spazio vuoto.
The designer has realized the project in the established time and he has been able to face all the problems that he met during his journey. All the prearranged objectives have been reached: in spite of the limited space of the barn, the planner managed to insert all the rooms required by the costumer, reaching the objective of a studio-house. Developing the house vertically, the designer has infact obtained more space to use, has guarandeeded a continuous comunication between the different areas of the house and, at the same time, he managed to get the right privacy for every single room, even though there isn’t something which divides them. This project doesn’t have to be considered as a house where you can live every day, but as an experiment for the relationship and the development of new ideas and thoughts for people who will live in this ambient, a place where you can escape from the external world and research youself. The designer has also thought and personally drawn furnitures, apart from the kitchen/dining room, just not to change this research: the few furnitures which constitute it are perfectly integrated in the stucture of the barn and even if those are very essential, they make us feel comfortable and not in an empty space.
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RINGRAZIAMENTI Thanks
Desidero ricordare tutti coloro che mi hanno aiutato nella stesura della tesi con suggerimenti, critiche ed osservazioni: a loro va la mia gratitudine, anche se a me spetta la responsabilità per ogni errore contenuto in questa tesi.
I’d like to remember all those who helped me in the writing of my graduation thesis with suggestions, criticisms and observations: my gratefulness goes to them, even if it’s up to me the responsibility of every mistake in this thesis.
Ringrazio anzitutto il mio Relatore Prof.ssa Antonella Tundo, che mi ha seguito durante tutto il periodo di tesi dimostrandosi sempre disposta ad aiutarmi in qualsiasi momento, con ottimi consigli e informazioni per il conseguimento del lavoro.
Firstly, I want to thank my Supervisor prof.ssa Antonella Tundo, who followed me during all the period of the thesis and helped me in every moment with excellent advices and informations for the attainment of my work.
Proseguo con il ringraziamento allo studio di Architetti 202 e in particolare a Bernardo Biagiotti, che mi hanno sempre aiutato e insegnato molte cose sull’architettura, come per quella giapponese sulla quale ho sviluppato poi il mio progetto.
I continue with a thank to the studio Architetti 202 and in particular Bernardo Biagiotti, who always helped me and teached me lots of things about architecture, like the japonese one, on which I’ve developed my project.
Un ringraziamento particolare va ai miei professori e compagni di corso che mi hanno incoraggiato o che hanno speso parte del proprio tempo per leggere e discutere con me le bozze del lavoro.
A special thank goes to my professors and classmates who encouraged me and spent part of their time reading and discussing with me the drafts for my work.
E’ doveroso ringraziare le persone a me più care: la mia famiglia che mi ha permesso di arrivare in fondo a questo percorso di studi, senza i quali non avrei mai potuto arrivare fino a qua.
It’s proper to thank people dearest to me: my family who let me end this course of study, without them I couldn’t arrive since here. In the end, but not of importance, I’d like to thank my friends, they supported and goaded me into going on. From them I’ve found incitement to dedicate myself in this graduation thesis.
Infine, ma non per importanza, vorrei ringraziare i miei amici che mi sono stati vicino, sopportandomi e spronandomi sempre ad andare avanti, dai quali ho trovato gli stimoli per dedicarmi a questa tesi.
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“Il senso più profondo del progettare non è tanto di costruire una casa, quanto quello di costruire noi stessi. Progettare la propria esistenza è un impegno che deve costituire la nostra principale preoccupazione: e questo impegno deve essere continuo e totale, non saltuario e relativo.” AG Fronzoni “The deepest reason of planning isn’t just to build a house, but to build ourselves. Projecting our existence is an engagement which has to constitute our principal worry: and this engagement must be continuous and total, not occasional and relevant”. AG Fronzoni
Francesco Bigagli Niccoli biga316@gmail.com +39 3392862478 97