Cocco Pibiri - La vivienda dotacional

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residenze sociali con servizi per anziani

la vivienda dotacional a Barcellona



Il seguente contributo sulla vivienda dotacional per anziani è tratto dalla ricerca che l'ingegnere edilearchitetto Cocco Francesco e l'ingegnere edile-architetto Pibiri Raimondo svolgono in collaborazione con la Facoltà di Architettura di Cagliari, attraverso una borsa di ricerca co-finanziata dalla Regione Autonoma della Sardegna e dalla Comunità Europea. La ricerca, denominata “Strumenti per la progettazione di interventi residenziali per giovani e anziani” si pone come obiettivi l'introduzione di strumenti di supporto analitico e progettuale per la realizzazione di tipologie abitative che, inserite in un complesso di politiche residenziali volte a ridurre il disagio abitativo dei gruppi sociali più vulnerabili, possano garantire un corretto mix sociale contribuendo a migliorare la qualità della vita e l'identità della comunità.


che cos´è la vivienda dotacional

?

Dal 1999 a Barcellona si sta diversificando l'offerta abitativa pubblica attraverso l'introduzione di un nuovo modello denominato vivienda dotacional , specificatamente pensato per le fasce sociali più vulnerabili quali: giovani [fino ai 35 anni]

anziani [oltre i 65 anni]

gruppi a rischio di esclusione sociale [donne maltrattate, portatori di handicap...]

Si tratta di residenze a canone convenzionato con una superficie tra i 40‐50 mq e dotate di spazi comunitari quali lavanderie, sale polivalenti, presidi medici e biblioteche. È un modello abitativo pensato per una città compatta e con poca disposizione di suolo da destinare a residenza pubblica, in quanto si permette la realizzazione di viviendas dotacionales in suolo destinato a servizi, a condizione che: il suolo destinato alla realizzazione delle viviendas dotacionales sia e rimanga sempre pubblico [di proprietà del Comune di Barcellona o della Generalitat de Catalunya] al piano terra o primo piano si realizzino servizi per il quartiere [asili, biblioteche, centri medici, centri civici per il quartiere] Si tratta di complessi residenziali ibridi nei quali, alle funzioni strettamente legate all'abitare si affiancano funzioni pubbliche di quartiere. RESIDENZE

VIVIENDA DOTACIONAL

SPAZI COMUNITARI SERVIZI PER IL QUARTIERE area destinata a servizi

area destinata a servizi

area destinata a servizi

area destinata a servizi


la vivienda dotacional per anziani La vivienda dotacional per anziani è destinata a persone a basso reddito con più di 65 anni di età ed autosufficienti, al fine di garantire l'autonomia abitativa dell'anziano in un alloggio privo di barriere architettoniche e adatto alle proprie necessità. Si tratta di abitazioni in cui l'utente vive in piena autonomia in alloggi sicuri, confortevoli e integrati nella comunità, nei quali dispone dell'assistenza diretta [con il personale del centro] e indiretta [mediante un servizio di teleassistenza], che permette loro il mantenimento dei livelli di autonomia personale il più a lungo possibile. L'assistenza offerta garantisce all'utente il contatto con il personale specializzato 24 ore su 24. Caratteristiche dell´alloggio: stanza da letto matrimoniale, sala da pranzo cucina e bagno adattato. Superficie utile di 40 mq Caratteristiche tecniche : - bagni dotati di doccia radente al pavimento per facilitare l'accesso ed evitare cadute - luci di emergenza per l'orientamento dell'anziano - allarme centralizzato in bagno e camera da letto, in caso di incidenti - Prese di corrente situate ad un'altezza sufficientemente comoda per evitare sforzi innecessari Spazi comunitari: lavanderie comunitarie, sale polivalenti Servizi generali - Portineria - Pulizia degli spazi comunitari - Lavanderia - Teleassistenza Servizi di assistenza sociale - Assistenza sociale e individuale agli utenti - Attività ludiche Servizi di assistenza personale - Attività di prevenzione decadimento fisico e psichico dell'anziano - Pulizia e manutenzione dell'alloggio


iter realizzativo FASE1 [3 mesi]

FASE2 [1,5 anni]

CONCORSO concorso per cv scelta di 5/8 studi di progettazione riunione finalisti: definizione linee guida proposta progettuale proclamazione vincitore PROGETTO progetto preliminare progetto definitivo progetto esecutivo un tecnico del PMHB collabora con lo studio di progettazione

FASE3 [2,5 anni]

REALIZZAZIONE concorso per scelta impresa costruttrice assegnazione lavori realizzazione opera un tecnico del PMHB collabora con l`impresa e lo studio di progettazione

FASE4

GESTIONE assegnazione alloggi manutenzione dell`edificio gestione dei servizi sociali


alcuni casi studio 79 residenze in via Fvencia_nou barris 85 residenze a can Travi_horta-guinardรณ 50 residenze al parco del Nou Barris_nou barris 32 residenze al carrer Corsega_Gracia 168 residenze per giovani e anziani_poble nou 59 residenze al mercato di Santa Caterina_ciutat vella 129 residenze al Raval_ciutat vella


59 residenze al mercato di Santa Caterina_ciutat vella Miralles, Tagliabue architetti Il recupero del Mercato di Santa Caterina fa parte della riqualificazione urbana dell'intera zona dell'Avenida CambĂł, una parte del centro storico barcellonese in forte degrado. Il mercato si definisce come lo spazio pubblico asse delle operazioni di recupero urbano, che comprende 59 residenze per anziani e altri servizi per il quartiere, al fine di migliorare la qualitĂ dell'intera zona. Il progetto si organizza secondo due edifici, trai quali prende forma uno spazio pubblico permeabile e dal quale si accede agli appartamenti. Il piano terra di uno degli edifici ospita un supermercato, collegato direttamente al nuovo mercato, mentre dall'altro edificio si accede direttamente al parcheggio sotterraneo. Gli alloggi dispongono di sala da pranzo, cucina, camera matrimoniale e bagno, nonchĂŠ di sale comunitarie polivalenti e di un presidio medico.


85 residenze a can Travi_horta-guinardó Sergi Serrat, Ginés Egea, Cristina García L'edificio si organizza su tre livelli secondo una forma ad L. Gli appartamenti si dispongono lungo il perimetro nord del lotto, lasciando libero lo spazio centrale, che al pian terreno ospita gli spazi comunitari e il centro civico. La distribuzione di ogni singolo appartamento raggruppa a nord l'accesso, i nuclei bagno e cucina, mentre gli spazi di relazione e la camera da letto si dispongono sulla facciata sud. Nel tipo base di 40 mq, si creano delle diagonali visive che consentono di percepire lo spazio più ampio rispetto alle sue dimensioni reali. La disposizione della terrazza in arretramento rispetto alla facciata accresce la sensazione di dilatazione dello spazio come il prolungamento dell'unità abitativa; in questo modo l'anziano dispone di una zona “ibrida”aperta ma al contempo protetta dal soleggiamento, da cui poter godere di eccellenti viste verso il mare.


50 residenze al parco del Nou Barris_nou barris Joan CallĂ­s, Pia Wortham


129 residenze al Raval_ciutat vella Eduard Bru i Bistuer L'intervento riguarda la realizzazione di 98 residenze per anziani con servizi e 31 appartamenti a canone sociale, cosĂŹ come la riqualificazione di una delle piazze piĂš importanti del centro storico di Barcellona: piazza Folch i Torres, nel quartiere del Raval. L'impianto urbanistico dell'edificio segue una forma a U e occupa i tre quarti dell'isolato. La facciata prospiciente la piazza Folch i Torres genera un fronte continuo e si propone come la nuova porta del Raval. Lo schema tipologico prevede un corridoio centrale sul quale si aprono gli ingressi alle residenze. Al piano terra sono stati realizzati un centro civico dedicato agli anziani e un centro sociale per il quartiere.


168 residenze per giovani e anziani_poble nou Sara Bartomeus, Anna Renau Il complesso residenziale, concepito come un grande volume articolato, riprende l'ibridazione e la complessità degli spazi industriali tipici del Poblenou ed è costituito da cinque blocchi di varie altezze, compresi tra 2 e 8 piani, che si collegano tra loro tramite passerelle e spazi comunitari. L'impianto proposto configura due paesaggi distinti: un patio maggiormente urbano, delimitato al pian terreno da un centro sociale per il quartiere e verso il quale si aprono le residenze per i giovani, e un giardino per gli anziani, accessibile dalla strada e dallo spazio pubblico contiguo. L'edificio si chiude rispetto alla strada con una facciata poco perforata, e si apre all'interno del patio con una facciata vetrata permeabile con screens che rendono possibile da un lato, l'unità del complesso residenziale e, dall'altro, la differenziazione tra i diversi tipi di alloggi, blocchi e orientazioni.


32 residenze al carrer Corsega_Gracia torre di 79 residenze in via Fvencia_nou barris

progetti in corso di realizzazione


abaco delle piante tipo 85 residenze a can Travi_horta-guinardรณ

59 residenze al mercato di Santa Caterina_ciutat vella


129 residenze al Raval_ciutat vella

50 residenze al parco del Nou Barris_nou barris

168 residenze_poble nou


linee guida per una buona progettazione L'unità abitativa In una residenza con servizi in cui vi è una grande distribuzione di spazi comunitari, lo spazio privato rappresenta il proprio domicilio. È importante che quindi disponga di tutte le caratteristiche necessarie perché tale spazio possa essere identificato come una vera e propria casa. Possiamo individuare alcune caratteristiche di cui devono essere dotate le residenze, imprescindibili perché l'unità abitativa sia il più possibile fruibile e accessibile: Gli alloggi devono avere dimensioni adeguate alle possibilità fisiche ed economiche dell'utente; un alloggio grande necessita di una manutenzione che gli anziani non sono in grado di garantire; Deve essere garantita la massima accessibilità dell'alloggio e adattabilità della residenza alla progressiva fragilità e possibile disabilità. Fare in modo che gli anziani possano godere di una buona “vista” dalla propria casa in quanto incrementa le possibilità di stabilire relazioni fisiche e visive con l'esterno: rendere riconoscibile l'unità abitativa dall'esterno aumenta la sensazione di essere parte della comunità. Preservare il diritto all'intimità della persona: disporre spazi privati che possano essere personalizzati e condivisi liberamente. L'edificio e i servizi Il modello della “residenza con servizi” garantisce all'anziano la possibilità di possedere uno spazio privato che può considerare come una vera e propria casa e, allo stesso tempo, di godere di tutti i servizi di assistenza aggiuntivi che gli garantiscono di poter condurre una vita in completa autonomia. Dal punto di vista gestionale, questo approccio, facilita la fornitura dei servizi, che si concentrano in un unico punto, evitando il decentramento sul territorio.


Generalmente è possibile classificare l'assistenza offerta nelle “residenze con servizi” in tre macro-aree: Servizi generali (comuni a tutto l'edificio e ai suoi utenti e che fanno parte dell'offerta complessiva; tra questi sale di uso polivalente, manutenzione dell'edificio, sala accoglienza) Servizi di assistenza sociale destinati a tutti gli utenti allo scopo di facilitare l'integrazione nella struttura residenziale e nel contesto fisico e sociale; Servizi di appoggio personale specifici per tutti gli utenti in funzione della propria condizione psicofisica, con l'obiettivo di consentire una vita autonoma in condizioni adeguate. Tra questi servizi sono compresi tutti i dispositivi di assistenza (dispositivi di mobilità e tecnologie per l'udito e disabilità visiva), i servizi di assistenza (cure sanitarie e sociali) e tutte quelle azioni di tipo preventivo per evitare o perlomeno contenere il deterioramento fisico e psichico dell'utente. Il quartiere Il quartiere svolge un ruolo fondamentale per la persona anziana in quanto rappresenta la sua scala territoriale di riferimento. La tendenza è quella di cercare di mantenere le persone nel proprio habitat garantendo una nuova sistemazione non lontana da quella originaria in modo da non sradicare l'anziano dal contesto di relazioni e abitudini che gli consentono di muoversi a proprio agio e in sicurezza. Si rende dunque necessario che: Venga garantita la massima indipendenza possibile e fomentare la sensazione di appartenenza ad una comunità; Venga mantenuto, per quanto possibile, il collegamento fisico, sociale e psicologico instaurato nella propria vita dall'anziano; Si garantisca una adeguata prossimità ai servizi pubblici (specialmente quelli sanitari) e alle zone verdi, ai collegamenti di trasporto, negozi e altri servizi; Venga assicurato un elevato livello di sicurezza personale.


FRANCESCO COCCO coccofrancesco@gmail.com

RAIMONDO PIBIRI raimondopibiri@gmail.com

Francesco Cocco (Cagliari 1980) si laurea in ingengeria edilearchitettura dell'Università di Cagliari con la tesi “Homeless: the big issue” alloggi temporanei per senza tetto. Nel 2005 partecipa al seminario internazionale di progetto “Requalifição Urbana e Cultura da Cidade” organizzato dall'Università Federal di Bahia in Salvador de Bahia. Dal settembre 2005 al maggio 2006 frequenta il Master sulla residenza "Laboratorio de la vivienda del siglo XXI" della Escuela de arquitectura di Barcellona, diretto da Josep Maria Montaner e Zaida Muxi presentando la tesi finale dal titolo “La residenza e l'emergenza” pubblicata sul sito web della Escola Tècnica Superior d'Arquitectura de Barcelona. Dal 2006 al 2008 lavora a Barcellona presso lo studio di Architettura e Urbanistica dell'arch. Miguel Roa. Dal 2009 al 2010 lavora nel Settore Pianificazione Urbanistica del Comune di Quartu Sant'Elena all'adeguamento del Piano Urbanistico Comunale al Piano Paesaggistico Regionale. Dal 2009 fa parte del collettivo di architettura Sardarch, laboratorio di ricerca che studia fenomeni di trasformazione urbana e territoriale. Dal maggio 2010 svolge una ricerca sulla residenza sociale per giovani e anziani, cofinanziata dalla R.A.S e l'Unione Europea. Ha scritto per le riviste italiane, “il Giornale dell'Architettura”, “Assistenza Anziani”, per la rivista argentina “Zona de Proyectos” , ed è tra gli autori del libro “Ricerche di architettura” (Gangemi editore, 2011). Ha impartito conferenze alla facoltà di Architettura di Cagliari, di Alghero e alla Univertat Politecnica de Catalunya di Barcellona.

Raimondo Pibiri (Cagliari 1980) si laurea in ingengeria edilearchitettura dell'Università di Cagliari con una tesi sulla riconversione di un'antica fabbrica in abitazioni a Salvador de Bahia, Brasile. Nel 2005 frequenta il master sulla residenza "Laboratorio de la vivienda del siglo XXI" della Escuela de arquitectura di Barcellona [UPC], diretto da Josep Maria Montaner e Zaida Muxi. Dal 2006 al 2009 lavora a Barcellona come progettista e cura l'edizione italiana di libri di architettura. Nel 2008 vince il concorso di idee per la riqualificazione del centro storico di "Tortolì". Nel 2009 frequenta il primo anno di dottorato presso la Escuela de Arquitectura di Barcellona con l'arch. Eduard Bru e consegue il titolo di master con la tesi “Acqua e spazio pubblico nelle città europee”, pubblicata sul sito web della Escola Tècnica Superior d'Arquitectura de Barcelona. Nel 2010 è finalista al Premio Santa&Cole della VI Biennale europea di paesaggio di Barcellona. È vincitore del secondo premio all'ultima edizione del Premio del Paesaggio della Regione Sardegna, sessione spazi aperti. Attualmente sta svolgendo una ricerca sulla residenza sociale per giovani e anziani, cofinanziata dalla R.A.S e l'Unione Europea. Ha scritto per le riviste italiane, “il Giornale dell'Architettura”, “Assistenza Anziani”, per la rivista argentina “Zona de Proyectos”, ed è tra gli autori del libro “Ricerche di architettura” (Gangemi editore, 2011). Ha impartito conferenze alla facoltà di Architettura di Cagliari, di Alghero e alla Univertat Politecnica de Catalunya di Barcellona.




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