ritocco fotografico

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IN DI CE

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INTERFACCIA PHOTOSHOP LIVELLI E FUSIONI MASCHERE DI LIVELLO REGOLAZIONI LUCI E OMBRE COLOR-CORRECTION CAMERA RAW CORREZIONE OBIETTIVO CALIBRAZIONE FOTOCAMERA ISTANTANEE E PREDEFINITI RETOUCH I 7 PECCATI DEL FOTORITOCCO CREDITI

2-3 4-9 10-11 12-13 14-17 18-21 22-23 24 25 26-27 28-33 34-37 38


Impariamo ad usare Photoshop GUIDA TECNICA

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Interfaccia Photoshop Passando dal grafico all’illustratore fino al fotografo Photoshop cerca di venire incontro alle esigenze più disparate, l’interfaccia è perciò completamente modificabile.

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a schermata di avvio è rappresentata qui sopra con il numero (1) e cambia a seconda della propria versione di Photoshop, in questo caso sto utilizzando la versione CC 2017, ogni schermata d’avvio è realizzata da un artista di tendenza. Una volta che Photoshop si sarà aperto ci troveremo d’avanti la finestra “creare nuovo lavoro o/e apri recente” (2). Quando scegliamo di creare un nuovo file dobbia-

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mo essere coscienti di cosa stiamo andando a realizzare, perciò andiamo a vedere nel dettaglio le opzioni nell’immagine (3). Se il file è destinato ad un utilizzo esclusivamente sul web è necessario lavorare in RGB con le dimensioni e risoluzione adatte in base allo schermo, o alla piattaforma che si va ad usare. L’errore tipico del principiante sta proprio nel utilizzo di grandezze e risoluzioni errate, un file grande con una risoluzione

intorno i 300 è perfetto per la stampa ma inutile per il web. L’ RGB, è una formula colore additiva, ed è un sistema realizzato appositamente per gli schermi luminosi, il CMYK è una formula colore sottrattiva. Infine possiamo scegliere l’orientamento della pagina, gestire il profilo colore e scegliere il contenuto dello sfondo.


AREA DI LAVORO

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ulla sinistra troviamo la barra degli strumenti, che comprendono funzionalità come il ritaglio immagine, pennelli, gomma, e altri strumenti dediti al fotoritocco. Sulla destra, invece, si vedrà la classica area delle opzioni aggiuntive, livelli, regolazioni, l’istogramma e molto altro ancora. Sulla barra in alto, infine, verranno visualizzate le possibili regolamentazioni dello strumento

in uso. Di ben maggiore interesse, invece, sono le Aree di Lavoro. Le Aree di Lavoro, già introdotte in Photoshop CS5, sono dei comodi preset che Adobe ha implementato per personalizzare rapidamente l’interfaccia in base alla tipologia di lavoro svolto.

Cliccando sull’apposito menu a tendina riportato nell’immagine qui sopra, si accederà a una lista di aree di default come: • Essenziali; • Grafica e Web; • Pittura; • Fotografia; • Composizione Tipografica • Movimento • 3D

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“

I livelli di Photoshop sono come fogli lucidi sovrapposti. Attraverso le aree trasparenti di un livello potete vedere gli elementi dei livelli sottostanti. Potete spostare un

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livello per posizionarvi il contenuto, come fareste facendo scivolare un foglio lucido su di una pila. Potete inoltre modificare l’opacità di un livello per rendere il contenuto semitrasparente.


I livelli consentono di svolgere operazioni quali la composizione di immagini multiple, l’aggiunta di testo a un’immagine o l’aggiunta di forme di grafica vettoriale.

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LAYERS LIVELLI

E FUSIONI

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Potete applicare uno stile di livello per aggiungere un effetto speciale, come un’ombra esterna o un bagliore.


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l metodo di fusione specificato nella barra delle opzioni controlla il modo in cui i pixel sono influenzati da uno strumento di pittura o modifica o tra i livelli. Per la visualizzazione dell’effetto di un metodo di colore, è utile fare riferimento alla terminologia seguente: • Il colore di base è il colore originale dell’immagine. • Il colore applicato è il colore che viene applicato con lo strumento di pittura o di modifica. • Il colore risultante è il colore che risulta dalla fusione.

normale

dissolvi

C

M

scurisci

moltiplica

E

E

iascun pixel corrisponde al colore di base Non vi è alcun tipo di modifica, questo è il metodo predefinito in PS. Il metodo normale prende il nome di Soglia quando si lavora con un’immagine bitmap o in scala di colore.

samina le informazioni cromatiche, il tono più scuro delle due immagini corrisponde al colore risultante. I pixel più chiari vengono sostituiti da quelli più scuri.

brucia lineare

E

samina le informazioni cromatiche in ciascun canale e scurisce il colore di base per riflettere quello applicato diminuendo la luminosità. L’uso del colore bianco non produce alcun cambiamento.

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odifica o colora ciascun pixel per trasformarlo nel colore risultante. Il colore risultante, tuttavia, viene creato sostituendo in modo casuale i pixel con il colore di base o quello applicato, secondo l’opacità in ogni posizione dei pixel.

colore scuro

C

onfronta il totale di tutti i valori dei canali per il colore di fusione e di base, e visualizza il colore con valore più basso. Colore più scuro non genera un terzo colore, che può essere ottenuto tramite la fusione Scurisci, ma crea il colore risultante scegliendo i valori dei canali più bassi dal colore base e dal colore di fusione.

samina le informazioni cromatiche e moltiplica il colore di base per quello applicato. Il colore risultante è sempre più scuro. La moltiplicazione di un colore con nero produce nero; mentre con il colore bianco non cambia il colore.

colore brucia

E

samina le informazioni cromatiche in ciascun canale e scurisce il colore di base per riflettere quello applicato aumentando il contrasto tra i due. L’uso del colore bianco non produce alcun cambiamento.


Saturazione

tonalità

C

rea un colore risultante con la luminanza e la saturazione del colore di base e la tonalità del colore applicato.

C

rea un colore risultante con la luminosità e la tonalità del colore di base e la saturazione del colore applicato. Applicando questo metodo a un’area con saturazione pari a zero (grigia), non viene prodotto alcun cambiamento.

colore

luminanza

C

C

rea un colore risultante con la luminosità del colore di base e la tonalità e la saturazione del colore applicato. In questo modo vengono mantenuti i livelli di grigio nell’immagine.

rea un colore risultante con la tonalità e la saturazione del colore di base e la luminosità del colore applicato. Questo metodo crea un effetto inverso rispetto al metodo Colore.

schiarisci

scolora

E

E

samina il colore in ciascun canale e seleziona come colore di base il più chiaro dei due, come colore risultante. I pixel più scuri del colore applicato vengono sostituiti e quelli più chiari.

scherma lineare (aggiungi)

E

samina le informazioni cromatiche in ciascun canale e schiarisce il colore di base per riflettere il colore applicato aumentando la luminosità. La fusione con nero non produce alcun cambiamento.

colore più chiaro

C

onfronta il totale di tutti i valori dei canali per il colore di fusione e di base, e visualizza il colore con valore più alto. Colore più chiaro non genera un terzo colore, che può essere ottenuto tramite la fusione Schiarisci, ma crea il colore risultante scegliendo i valori dei canali più alti dal colore base e dal colore di fusione.

samina le informazioni cromatiche in ciascun canale e moltiplica il colore applicato e del colore di base. Il colore risultante è sempre più chiaro. Utilizzando il nero, il colore resta invariato, invece con il bianco, si ottiene il bianco.

colore scherma

E

samina le informazioni cromatiche in ciascun canale e schiarisce il colore di base per riflettere quello applicato riducendo il contrasto tra i due. La fusione con nero non produce alcun cambiamento.

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sovrapponi

luce soffusa

luce intensa

M

S

M

luce vivida

luce lineare

luce puntiforme

B

C

S

oltiplica o scolora i colori, a seconda del colore di base. I colori si sovrappongono ai pixel esistenti mantenendo le luci e le ombre del colore di base. Il colore di base viene miscelato con il colore applicato per riflettere la luminosità.

rucia o scherma i colori aumentando o diminuendo il contrasto, a seconda del colore applicato. Se il colore è più chiaro del grigio al 50%, l’immagine viene schiarita diminuendo il contrasto; se è più scuro del grigio al 50%, l’immagine viene scurita aumentando il contrasto.

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curisce o schiarisce i colori. L’effetto è simile a quello ottenuto illuminando l’immagine con un faretto a luce diffusa. Se il colore applicato è più chiaro del grigio al 50%, l’immagine viene schiarita, se è più scuro l’immagine viene scurita.

ompie la stessa azione di luce vivida ma: se il colore applicato (sorgente luminosa) è più chiaro del grigio al 50%, l’immagine viene schiarita aumentando la luminosità; se è più scuro del grigio al 50%, l’immagine viene scurita diminuendo la luminosità.

oltiplica o scolora i colori, a seconda del colore applicato. L’effetto è simile a quello ottenuto illuminando l’immagine con un faretto intenso. L’uso del nero o del bianco puro produce il nero o il bianco puro.

ostituisce i colori. Se il colore è più chiaro del grigio al 50%, i pixel più scuri rispetto al colore applicato vengono sostituiti mentre quelli più chiari restano inalterati. Se il colore applicato è più scuro, i pixel più chiari vengono sostituiti mentre quelli più scuri restano inalterati.


differenza

esclusione

E

C

samina le informazioni cromatiche in ciascun canale e sottrae il colore applicato da quello di base oppure il colore di base da quello applicato, a seconda di quale dei due ha il valore di luminositĂ maggiore.

rea un effetto simile al metodo Differenza ma con un contrasto minore. La fusione con il bianco inverte i valori del colore di base; La fusione con nero non produce alcun cambiamento.

sottrai

dividi

E

E

samina le informazioni cromatiche in ciascun canale e sottrae il colore applicato da quello di base. Nelle immagini a 8 e 16 bit, eventuali valori risultanti negativi vengono ritagliati su zero.

samina le informazioni cromatiche in ciascun canale e divide il colore applicato per quello di base.

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maschere di livello, cosa sono? Le maschere di livello sono utili per nascondere le porzioni del livello a cui vengono applicate e rivelare i livelli sottostanti. Rappresentano uno strumento di composizione efficace per combinare più foto in una sola immagine e per togliere una persona o un elemento da una foto. Sono composte in scale di grigio, il nero copre l’immagine, il bianco ne rivela l’esistenza. Comprendere le maschere sarà necessario per il ritocco fotografico in tutte le sue fasi. Esistono due tipi di maschere: Le maschere di livello sono immagini bitmap che dipendono dalla risoluzione usata e che possono essere create e modificate con gli strumenti di pittura o di selezione. Le maschere vettoriali sono invece indipendenti dalla risoluzione e vengono create con gli strumenti penna o forma. Le maschere di livello e vettoriali sono di tipo non distruttivo e quindi possono essere modificate successivamente senza perdere i pixel che nascondono. Quando applichiamo una maschera al livello, trascinandola sull’apposita icona predefinita, si crea accanto al livello una miniatura in scala di grigi. Il pannello Proprietà fornisce controlli aggiuntivi per regolare una maschera. Potete modificare l’opacità di una maschera per consentire o meno la visualizzazione del contenuto mascherato, invertire la maschera o rifinire i bordi della stessa, come nel caso di un’area di selezione.

Maschere di ritaglio La maschera di ritaglio è una scorciatoia per chi lavora con immagini PNG o per chi desidera applicare una determinata regolazione o textures in un determinato livello. Tenendo schiacciato il pulsante “option” da mac e andando alla finestra dei livelli, possiamo notare come l’icona della freccia cambi avvicinandosi tra i due livelli che siamo intenzionati a modificare. Il livello sottostante corrisponde al ritaglio, il livello superiore alla parte visibile, basterà premere una volta il pulsante sinistro per mascherare il livello superiore. Molto importante per il retouching fotografico.

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Regolazioni ciò che bisogna sapere

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er poter migliorare le nostre immagini abbiamo bisogno di conoscere il panello regolazioni, Photoshop infatti ci fornisce in quest’area di lavoro sedici strumenti con i quali è possibile togliere tutte quelle fastidiose imperfezioni che rovinano le nostre immagini, le grandi capacità racchiuse in questi strumenti ci permettono di modificare la foto in maniera non distruttiva, esistono altri tipi di processi che alterano l’immagine originale in maniera irreversibile, questo non permette all’utente di tornare indietro con facilità. Le regolazioni invece agiscono come se fossero veri e propri nuovi livelli, è ne conservano tutte le capacità, perciò possiamo aggiungere una maschera, renderli visibili

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o invisibili, ridurre l’opacità e addirittura applicare un tipo di fusione. Questi livelli rimangono sempre modificabili (a patto che non ci si dimentichi di salvare il file PSD). Queste regolazioni agiscono a livello estetico, e ci offrono la possibilità di calibrare luci, toni e saturazione dell’immagine. L’errore più comune sta nel credere che ogni regolazione sia adatta a svolgere un compito preciso, in questo manuale imparerai che non è così, e che puoi ottenere l’effetto che desideri in mille modi diversi, non bisogna mai porsi dei limiti a scoprire, il pannello regolazioni è fatto in modo tale che principiante o professionista che gli si approcci possa utilizzarlo al massimo. Ma quali sono queste sedici regolazioni?


· Luminosità/Contrasto · Valori Tonali · Curve · Esposizione · Vividezza · Tonalità/Saturazione · Bilanciamento Colore · Bianco e Nero · Filtro Fotografico · Miscelatore Canale · Consultazione Colore · Inverti · Posterizza · Soglia ·Correzione Colore Selettiva ·Mappa Sfumatura

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e regolazioni possono essere suddivise in tre gruppi: un gruppo che gestisce luci e ombre, un gruppo che gestisce il reparto cromatico e infine il gruppo che altera l’immagine. Il primo Step per post-produrre un’ immagine è andare a correggere i livelli di luminosità e contrasto, successivamente si potrà procedere alla color correction. Per quanto riguarda l’ultimo gruppo non verrà trattato in questa guida, poiché poco funzionale nella sezione post-produzione dell’immagine.

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Luci e ombre Per realizzare il lavoro qui accanto il primo step necessario è stato quello di sistemare le luci e le ombre dell’immagine originale, per far si che si adattassero ai i bisogni della nuova composizione. Per far ciò Photoshop ci fornisce quattro strumenti molto validi, con funzioni più o meno simili l’una con le altre.

Luminosità/Contrasto

Valori Tonali

La regolazione Luminosità/contrasto consente di eseguire semplici regolazioni sulla gamma tonale dell’immagine. Spostando il cursore della luminosità verso destra, aumentano i valori tonali e si estendono le luci nell’immagine; spostando il cursore verso sinistra, diminuiscono i valori e si estendono le ombre. Il cursore del contrasto espande o restringe l’intervallo complessivo dei valori tonali nell’immagine.

L’istogramma presente su Valori tonali offre una guida visiva per la regolazione delle concentrazioni di tonalità dell’immagine. All’estrema destra troviamo il bianco, all’estrema sinistra il nero, e al centro la gamma dei mezzi toni, con questo valido strumento si può migliorare il contrasto dell’immagine, oppure andare ad aumentare la percentuale di luce nei pixel neri, creando così l’effetto fade in fotografia.

Curve

Esposizione

Con le Curve potete regolare diversi punti nell’intera gamma tonale di un’immagine. La tonalità dell’immagine è rappresentata da un grafico con una linea diagonale retta. Durante la regolazione di un’immagine RGB, l’area in alto a destra del grafico rappresenta le luci mentre quella in basso a sinistra le ombre. L’asse orizzontale del grafico rappresenta i valori tonali dell’immagine originale, l’asse verticale rappresenta nuovi valori tonali aggiunti a seguito della regolazione). Mentre aggiungete alla linea dei punti di controllo e li spostate, la forma della curva cambia per indicare le regolazioni apportate all’immagine.

La funzione Esposizione esegue calcoli in uno spazio colorimetrico lineare (gamma 1,0) e non nello spazio colorimetrico corrente. Spostamento Scurisce le ombre e i mezzi toni con un impatto minimo sulle luci. Il gamma regola la gamma dell’immagine in modo semplice ed efficace. I valori negativi sono riprodotti attorno allo zero (ovvero rimangono negativi ma vengono comunque regolati come se fossero positivi).

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reiamo la nostra composizione aggiungendo textures e immagini, dopo aver composto l’immagine passiamo a regolare luci e ombre. Per poter sprigionare il massimo dai pixel della nostra foto solitamente tendo ad appiattire i toni dell’immagine, regolando le luci senza avere zone di bianco bruciato o zone troppe scure, questo ci permetterà in seguito di svi-

luppare l’immagine in modi accattivanti. La prima regolazione che vado ad usare quando devo fotomanipolare o editare una foto è luminosità e contrasto, questa regolazione ci permette di ottenere una maggiore pulizia nel lavoro, questo perché a differenza degli altri strumenti offre meno possibilità di scelta. In questa immagine ho leggermente schiarito i mezzitoni.

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e problematiche maggiori sono state le zone di ombra, in primis risultavano troppo scure, questo perchè la foto è stata scattate all’aperto, con la luce del sole al massimo picco. Per ottenere delle ombre più leggere ho sfruttato le curve in RGB, stando attento a non sbiadire i neri dell’immagine. Infine ho impostato alcune maschere a determinate regolazioni, per donare luci e cancellare ombre che non mi interessavano, questo mi ha permesso di rimuovere alcune imperfezioni estetiche, una


delle regole che bisogna sapere sul retouching di foto è in primis che l’aggiunta di luce pulisce l’immagine, il bianco “spiana” la pelle e toglie in maniera molto semplice piccole imperfezioni. Le ombre vicino gli occhi sono state trattate con le curve, e sono state rese impercettibili, amalgamandole con l’incarnato del viso. Applicare su di esse un altro campione di pelle per farle scomparire avrebbe reso innatu-

rale il viso. Ovviamente sulle occhiaie, avendo necessariamente alzato di molto la curva, l’immagine presentava forti contrasti e tagli netti, questo problema si può risolvere applicando una maschera, come già detto precedentemente, ma se non fosse sufficiente si può smorzare il contrasto con la regolazione vividezza.

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color-correction Per realizzare esercizi di color-correction le regolazioni ci vengono in aiuto, il reparto colore viene gestito da ben nove strumenti che ne permettono di regolare saturazione, vividezza, scala di grigi e luminanza, con eccezion fatta dello strumento “filtro fotografico” che dona velature di un colore a nostra scelta alla composizione. Questi strumenti entrano in rapporto anche in modo non lineare con la sezione luci e ombre, come nel caso del “bilanciamento colore”, la gestione del colore più atipica è data dallo strumento “mappa sfumatura”

Vividezza

Tonalità/Saturazione

Regola la saturazione in modo da ridurre l’incidenza di ritaglio per i colori a piena saturazione. Questa impostazione aumenta maggiormente la saturazione dei colori con saturazione ridotta mentre agisce in modo minore sui colori già saturi. Inoltre, impedisce che i toni della pelle diventino troppo saturi. Con vividezza è difficile sbagliare, ma è anche imprevedibile valutarne gli effetti, mentre nel pannello saturazione possiamo selezionare il range di colore

Tonalità/saturazione consente di regolare tonalità, saturazione e luminosità di uno specifico intervallo di colori in un’immagine o di regolare contemporaneamente tutti i colori di un’immagine. Questa regolazione è particolarmente utile per mettere a punto colori specifici in un’immagine CMYK, in modo che rientrino nella gamma di colori che possono essere riprodotti dalla periferica di output.

Bilanciamento Colore

Bianco e Nero

Il comando Bilanciamento colore permette di modificare la miscela dei colori complessiva in un’immagine per correzioni cromatiche generiche. Con questo strumento si possono regolare i toni di luci, mezzitoni e ombre.

La regolazione Bianco e nero aiuta a convertire un’immagine a colori in un’immagine in scala di grigio, lasciandovi tuttavia la facoltà di decidere la modalità di conversione dei singoli colori. Potete anche conferire una tonalità alla scala di grigio applicando una tonalità cromatica all’immagine, ad esempio per creare un effetto seppia. A differenza della desaturazione fatta con altri strumenti, esso è in grado di gestire anche la luminanza di altri colori

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Filtro Fotografico

Miscelatore Canale

Esso ci permette di aggiungere una velatura di colore, per generare effetti come l’effetto seppia, oppure possiamo raffreddare o scaldare la foto con colori freddi o caldi.

La regolazione Miscelatore canale consente di creare immagini di alta qualità in scala di grigio, in tonalità seppia o in altre tinte, nonché di apportare regolazioni di colore creative alle immagini. Per creare immagini di alta qualità in scala di grigio, scegliete la percentuale per ogni canale di colore nella regolazione Miscelatore canale. Per convertire un’immagine a colori in un’immagine in scala di grigio e successivamente aggiungere delle tinte, usate il comando Bianco e nero.

Consultazione Colore

Correzione Colore Selettiva

Tramite la consultazione colore è possibile applicare all’immagine un livello di regolazione che fornisce diversi effetti alle fotografie. Sono dei preset pre-installati in Photoshop.

Regola la quantità di quadricromia nelle singole componenti cromatiche. Il campionamento dei colori modificabili è ampio, passando dallo spettro del nero e del bianco, passando al neutro e ai colori primari e composti.

Mappa Sfumatura Il filtro Mappa sfumatura mappa l’intervallo di scala di grigio di un’immagine sui colori di un riempimento sfumatura specificato. Questo ci permette di selezionare anche “il contrasto” la “scelta cromatica” fino ad arrivare a composizioni completamente astratte.

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Impariamo ad usare CameraRAW GUIDA TECNICA

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A C

E F

Camera RAW Un file da fotocamera in formato raw contiene dati in scala di grigio non elaborati e non compressi registrati dal sensore delle immagini di una fotocamera digitale e informazioni su come è stata acquisita l’immagine (metadati). Il software Photoshop® Camera Raw interpreta il file da fotocamera in formato raw mediante le informazioni ottenute dalla fotocamera e dai metadati dell’immagine per creare ed elaborare un file a colori.

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file da fotocamera in formato raw sono praticamente come i negativi su pellicola. Potete rielaborare il file in qualsiasi momento e ottenere i risultati che desiderate regolando il bilanciamento del bianco, la gamma tonale, il contrasto, la saturazione del colore e la nitidezza. Quando modificate un’immagine da

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fotocamera in formato raw, i dati originali vengono conservati. Le regolazioni vengono memorizzate come metadati in un file collaterale, in un database o nel file stesso (nel caso del formato PNG). Se scattate le foto in formato JPEG, la fotocamera elabora automaticamente le immagini JPEG per migliorarle e com-

primerle. Di solito il controllo su questo tipo di elaborazione è minimo. Scattando invece foto in formato raw con la fotocamera, avrete un controllo maggiore rispetto alle foto scattate in formato JPEG poiché le immagini raw non sono limitate dall’elaborazione già eseguita dalla fotocamera. Anche se è possibile

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AREA DI LAVORO

modificare in Camera Raw immagini JPEG e TIFF, le modifiche verranno applicate a pixel che sono già stati elaborati dalla fotocamera. I file da fotocamera in formato raw contengono invece sempre i pixel originali, non elaborati, acquisiti dal sensore della fotocamera. Nell’area di lavoro si distinguono diverse parti,

tra cui:

A Opzioni anteprima B Controlli, come lo zoom, il

contagocce, rimozione effetto occhi rossi ecc...

C Istogramma D Nome fotocamera E Regolazioni F Cursori di regolazioni G Opzioni del flusso di lavoro

Molti degli strumenti gestibili in camera raw hanno le stesse identiche funzioni di altri strumenti presenti nella schermata di lavoro Photoshop, con la differenza che in camera raw (come già detto in precedenza) la modifica si basa su valori reali che rimangono memorizzati nei metadati dello scatto.

Regolazioni primarie A seconda del modo in cui vogliamo sistemare la nostra foto il primo step è quello di settare temperatura, luci e tinte nel miglior modo possibile, questo compito è facilitato dalle prime regolazioni di camera raw, dall’anteprima e dall’istogramma. Le prime regolazioni possiamo definirle la base della fotografie e sono di necessaria importanza, perchè anche solo utilizzandole sapientemente con annessi strumenti, come pennelli e gradienti, si possono ottenere effetti sbalorditivi

Adesso guardiamo nel dettaglio alcune regolazioni atipiche che non abbiamo incontrato nei capitoli precedenti.

• Temperatura: Regola la temperature del colore di

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un´area dell´immagine rendendola più calda o più fredda. Un effetto temperatura filtro graduato può migliorare le immagini scattate in condizioni di luce mista. Tinta: Compensa la dominante di colore verde o magenta. Luci: Recupera dettagli nelle aree di luce sovraesposte di un’immagine. Ombre: Recupera dettagli nelle aree di ombra sottoesposte di un’immagine. Bianchi: Regola i punti di bianco in una foto. Neri: Regola i punti di nero in una foto. Chiarezza: Aggiunge profondità a un’immagine aumentando il contrasto locale.

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Impariamo ad usare CameraRAW GUIDA TECNICA

Correzione Obiettivo Grazie alle opzioni presenti nella scheda Correzioni obiettivo della finestra di dialogo Camera Raw, è possibile correggere le distorsioni e la vignettatura negli obiettivi delle fotocamere comuni. I profili sono basati su metadati Exif che identificano la fotocamera e la lente utilizzata per scattare la foto; i profili compensano di conseguenza. Se non fossero sufficienti si può correggere tutto manualmente nella finestra accanto a “profilo”.

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’obiettivo della fotocamera può presentare diversi tipi di difetti a certe lunghezze focali, di diaframma e distanze di messa fuoco. È possibile correggere queste distorsioni e aberrazioni tramite la scheda Correzioni obiettivo della finestra di dialogo Camera Raw. La Vignettatura causa l’oscuramento

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dei bordi, specie gli angoli, dell’immagine. I controlli nella sezione Vignettatura consentono di modificare la percentuale di neri sui margini. Distorsione a barile fa si che le linee diritte appaiano piegate verso l’esterno. Distorsione a cuscinetto fa si che le linee diritte appaiono piegate verso l’interno. L’aber-

razione cromatica è causata dall’incapacità dell’obiettivo di mettere a fuoco nello stesso punto colori diversi. In un tipo di aberrazione cromatica, l’immagine di ciascun colore della luce è correttamente a fuoco, ma con dimensioni leggermente diverse.


REGOLAZIONI

Calibrazione Fotocamera Capita spesso di scattare una foto in RAW, vederla sullo schermo della propria fotocamera con colori e luci mozzafiato, purtroppo quando il file si va ad aprire in camera raw l’anteprima cambia, perchè? Il file che vediamo su schermo è un anteprima JPG con un profilo colore aggiunto, per riottenere quell’effetto o modificarlo camera raw ci offre la regolazione “calibrazione fotocamera”

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er ogni modello di fotocamera supportata, in Camera Raw vengono usati dei profili colore per l’elaborazione delle immagini in formato raw. Questi profili sono generati fotografando dei campioni di colore in condizioni di illuminazione standard. I profili standard consentono di migliorare notevolmente la resa cromatica,

in particolare nelle tonalità calde come ad esempio nei rossi, gialli e arancioni, rispetto ai precedenti profili Adobe per fotocamere. I profili Camera Matching tentano di replicare l’aspetto dei colori del produttore della fotocamera con specifiche impostazioni. Se preferite la resa cromatica offerta dal software del produttore della vostra foto-

camera, utilizzate i profili Camera Matching. Entrambi i tipi di profili fotocamera Adobe Standard e Camera Matching sono intesi come punti di partenza per apportare ulteriori regolazioni alle immagini. Utilizzate pertanto tali profili in congiunzione con le regolazioni.

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Impariamo ad usare Photoshop GUIDA TECNICA

Salviamo le nostre Color-Correction Potete registrare lo stato di un’immagine in qualsiasi momento creando un’istantanea. Le istantanee sono versioni registrate di un’immagine che contengono tutte le modifiche apportate fino al momento in cui viene creato il file. Ottenendo diverse istantanee di un’immagine durante la fase di modifica, è possibile confrontarne i risultati per scegliere quello più adatto al caso. In qualsiasi momento potete inoltre tornare a un precedente stato. L’utilizzo delle istantanee permette di lavorare su più versioni di un’immagine, senza dover duplicare l’originale.

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TRUCCHI

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otete anche riutilizzare le regolazioni apportate a un’immagine, o un loro sottoinsieme, salvando tutte le impostazioni correnti in Camera Raw o come impostazioni predefinite. Le impostazioni predefinite sono universalmente valide, ma a seconda del modello di fotocamera, ISO e impostazioni l’immagine reagirà diversamente alle regolazioni. I predefiniti sono visualizzati nel menu contestuale di camera

raw e vengono elencati in queste posizioni solo se salvati nella cartella delle impostazioni di Camera Raw. Tuttavia, è possibile utilizzare il comando Carica impostazioni per cercare e applicare predefiniti salvati altrove. Nell‘immagine qui riporta, sono presenti diverse regolazioni fotografiche applicate sulla stessa immagine, qui è chiaro il significato di predefiniti, di fatti, in modo convenzionale sono andato a ri-

create degli effetti fotografici di tendenza che potessero adattarsi bene a shooting fotografici. Concentrandomi su particolari regolazioni, come il miscela canale che altera totalmente la tonalità cromatica di scale di colore.

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Photoshop e Camera Raw RETOUCH FOTOGRAFICO BASE

Retouch In questa era fatta di comunicazione e di immagini il fotoritocco o meglio retouching è un mezzo alla portata di tutti e per tutti i dispositivi, dai filtri colorati instagram alle maschere interattive di snapchat. Se il retouch può essere usato per divertirsi, ottenendo occhi di alieno o testa a lampadina, il fotografo professionista lo usa per migliorare la propria foto.

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a prima operazione che si esegue è paradossalmente lo scatto, è da esso ne dipende il 60% del proprio lavoro. Non si scatta a caso: modella, pose, luci e location devono essere selezionate attentamente. La seconda fase è post produzione, che per quanto estrema ( capace di spostare persone,

aggiungere oggetti, cambiare location) risulterà più faticoso e logorante con una foto scattata male. Dopo aver fatto conoscenza con la nostra macchinetta fotografica ricordiamoci di scattare in RAW! Tra i mille programmi che Adobe ci offre per migliorare una fotografia dobbiamo essere coscienti di quale usare.

Lightroom è perfetto per una modifica professionale ma è più adatto a un fotografo che deve modificare numerose foto, se non se ne hai la necessità suggerisco di utilizzare Photoshop in collaborazione con camera raw. Ora passiamo alla parte saliente, migliorare il nostro soggetto.

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Photoshop e Camera Raw RETOUCH FOTOGRAFICO BASE

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igliore l’immagine aumentando l’esposizione e rendere l’immagine più neutra.

STEP 1

chi non hanno rimosso. La prima modifica è stata fatta in camera Raw. È necessario prima di applicare lo strumento rimozione macchie correggere la foto dal punto di vista cromatico e luminoso.

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on lo strumento rimozione macchie di camera Raw, con impostazioni prefissate a: • TIPO: Correggi • DIMENSIONI: 30 • SFUMATURA: 100 • OPACITÀ’: 100 Andiamo a rimuovere le macchie della pelle che l’aumento di luce e dei bian-

STEP 2

A

priamo adesso il file in Photoshop per rimuovere nel dettaglio imperfezioni quali ombre nette, pulizia della pelle e color correction. Scegliamo l’opzione usa profilo incorporato (anziché lo spazio di lavoro) per adeguare il nostro file PSD al profilo colore della nostra immagine.

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STEP 3

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uplichiamo il livello “sfondo” contenente la foto due volte, creando rispettivamente il livello 1 e il livello 2. Il livello 1 andrà leggermente sfocato, attraverso l’utilizzo dei filtri, andiamo dunque su FILTRI : Sfocatura e impostiamo un valore non troppo alto. Questo valore dipende da foto in foto

e corrisponderà al colore privo della texture della nostra foto, in questo caso il valore impostato è 7, l’immagine è ancora distinguibile e i contorni sono appena sfumati. Al livello 2 invece andremo a fare IMMAGINE : APPLICA, e impostiamo come valori i dati della foto qui sotto, ma con un piccolo accorgimento

alla voce LIVELLO, invece di Sfondo andremo ad impostare come sorgente il nostro livello 1. Otterremo un immagine grigia con dei contorni poco distinguibili, impostiamo il Livello 2 a metodo di fusione LUCE VIVIDA otterremo i contorni e la textures della pelle, che era stata rimossa nel passaggio precedente.

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Photoshop e Camera Raw RETOUCH FOTOGRAFICO BASE

STEP 4

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iglioriamo la color correction, rendendo le luci leggermente più gialle, sfruttando le curve non in modalità RGB ma concentrandoci sul B (blu) invertiamo i colori del magenta verso il ciano e rendiamo i rossi dell’incarnato più rosa salmone.

STEP 6

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alviamo il documento in PSD, esportiamo successivamente il file in un formato immagine leggero ma che conservi e non rovini l’immagine durante la formattazione. Un formato ottimo è il JPG che durante l’esportazione dell’immagine conserva maggior informazioni in uno spazio ridotto.

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A

STEP 5

desso alleggeriamo le ombre del viso in maniera distruttiva, lavorando sulle basse frequenze dell’immagine. Le basse frequenze corrispondono al colore dell’ immagine, le alte frequenze invece alla textures. Il colore corrisponde al Livello 1, selezioniamo lo strumento miscela colore e impostiamo valori : BAGNATO : 100% CARICA : 50% MISCELA : 30% FLUSSO : 50 Disattiviamo l’opzione “carica pennello dopo ogni tratto” esportiamo i colori più chiari verso le zone scure, stano attenti a lavorare solo sulla pelle evitando occhi ciglia ecc...


PRIMA

DOPO

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Il galateo del fotoritocco non è pieno di regole come si può immaginare, anzi, come già detto più volte nel corso di questo manuale non bisogna mai smettere di sperimentare tecniche e modi

i sette

peccati capitali

del ritocco fotografico

per ottenere una determinata modifica. Ma nelle foto tecniche o da manuale non incomberete mai in questi sette peccati capitali.


Sfumare la pelle

M

antieni la textures del soggetto, sfumare la pelle non solo può farti incombere nel pericolo di mettere fuori fuoco la tua immagine, ma anche quello di renderlo irreale, poiché la trama di ogni oggetto è unica.

L

Eccedere con la nitidezza

a nitidezza è diventata un must nella fotografia pubblicitaria, ma spesso mi capita d’imbattermi in un abuso di tale strumento. Se non vuoi far comparire nella tua immagine numerosi refusi ti suggerisco di usare solo con valori non troppo alti, altrimenti l’immagine apparirà frastagliata e non armoniosa.

Usare un solo livello

I

n questa guida abbiamo spiegato più spesso il significato di modifica distruttiva e non distruttiva, delle possibilità di modifica nel tempo, perciò... Diffidate da chi vi dice di lavorare con un solo livello.

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Sistemare in post-produzione

S

top a chi dice “okay! Questo lo sistemo in post produzione”. La foto è di fondamentale importanza, spesso ci ritroviamo a lavorare con scatti inadeguati, fatti da altri o presi da internet, siamo abituati a lavorare in questo modo, ma accontentarsi ci porta ad allungare drasticamente la nostra fase di lavoro. Cerchiamo invece di scattare bene per avere più libertà di scelta.

Non rispettare il corpo del tuo soggetto

Q

uando si parla di foto siano esse per eventi o tipiche foto “da manuale” bisogna avere rispetto del soggetto che si va a ritoccare. È permessa un alterazione delle forme e della “taglia” del soggetto nella pubblicità, (a causa di intenti diversi). Le modifiche devono essere fatte in modo sapiente, con i mezzi che ci fornisce Photoshop.

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S

Non calibrare il monitor

i conscio del tuo monitor. Cerca di metterlo in rapporto con tutti gli schermi che hai a casa, visualizza le immagini che realizzi su altri dispositivi, come il telefono la TV o il tablet, vedi che tipo di differenze ci sono e tienile presente nella fase di lavoro. Così facendo sarai in grado di mostrare esattamente quali sono i tuoi intenti su più schermi possibili, mantenendo coerenza.

Seguire le regole

T

utti questi vincoli e tutte queste regole riguardano le immagini “da manuale”. Quando raggiungerai una profonda conoscenza delle basi arriverà il momento di mettere in dubbio tutto ciò che hai imparato. Non rispettare tutte le regole e realizza immagini del tutto nuove e accattivanti, l’immagine che realizzerai sarà la tua prima fotomanipolazione. La fotomanipolazione è un tipo d’immagine narrativa, usata per lo più in pubblicità e in locandine di film.

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CRE DITI


guida alla post-produzione francesco indrizzi accademia di belle arti di lecce tesi artistica 2016/2017 alcune immagini sono state presi da: https://petapixel.com Alcune testi sono stati presi da: https://helpx.adobe.com ···

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