PRESENTAZIONE
DEL FUMETTO STORICO SU
FRANCESCO
E IL
SULTANO
NEGLI ULTIMI CINQUE ANNI SONO STATE ORGA-
L‛EVENTO VIENE STUDIATO E DIVULGATO PER TEN-
NIZZATE DIVERSE ATTIVITÀ CONVEGNISTICHE E
TARE DI CONOSCERE E DI CAPIRE COME E PERCHÉ
DI STUDIO SUL FATTO STORICO DELL‛INCONTRO
FRANCESCO ABBIA VOLUTO, CON DETERMINAZIO-
CHE FRATE FRANCESCO DI ASSISI, CON FRATE IL-
NE, CONOSCERE IL SULTANO CHE ERA A CAPO DELLE
LUMINATO DI RIETI, EBBERO CON IL SULTANO
ARMATE ISLAMICHE CHE DOMINAVANO, ANCHE CON
DELL‛EGITTO, MALEK AL-KAMEL, NEL 1219 DURANTE
LA VIOLENZA, I TERRITORI DOVE GESÙ ERA NATO,
LA QUINTA CROCIATA.
AVEVA PREDICATO, FATTO MIRACOLI, ERA MORTO
IN PARTICOLARE EVIDENZIO LA GIORNATA DI STUDIO PROMOSSA DALLA PROVINCIA TOSCANA DEI FRATI MINORI E TENUTASI A FIRENZE IL 25 SETTEMBRE 2010, PROPRIO SUL TEMA DELL‛INCONTRO TRA FRANCESCO DI ASSISI E IL SULTANO. STUDIOSI ILLUSTRI HANNO PORTATO IL LORO CONTRIBUTO SCIENTIFICO. TRA QUESTI RICORDO IL NOSTRO FRA PACIFICO SELLA O.F.M., IL PROF. JOHN TOLAN
E POI RISUSCITATO. È OPPORTUNO RICORDARE CHE I LUOGHI DELLA VITA DI CRISTO REDENTORE AVEVANO VISTO LA NASCITA DELLE PRIME COMUNITÀ CRISTIANE, CHE NEI PRIMI SECOLI ERANO FIORITI NUMEROSI MONASTERI DALLA PALESTINA, ALLA SIRIA, ALLA GIORDANIA, ALL‛EGITTO, MA CHE NEL 638, DOPO LA MORTE DEL PROFETA MUHAMMAD (MAOMETTO) FONDATORE DELL‛ISLAM, QUEI TERRITORI FURONO OCCUPATI DAGLI ESERCITI ISLA-
E IL PROF. FRANCO CARDINI. TUTTI MEDIEVISTI
MICI E LE COMUNITÀ CRISTIANE, IN GRAN PARTE,
DI FAMA E PROFONDI CONOSCITORI DEL FRANCE-
SOPPRESSE CON LA FORZA DELLE ARMI E RENDENDO
SCANESIMO. DESIDERO, QUI, RIPORTARE LE CON-
LORO LA VITA IMPOSSIBILE.
SIDERAZIONI FINALI DEL PROFESSOR CARDINI CON RIGUARDO ALLE VARIEGATE INTERPRETAZIONI DELL‛EVENTO STORICO ILLUSTRATO IN QUESTO FUMETTO ARTISTICO.
“CIÒ CHE È CHIARO, HA DETTO, È CHE NULLA È CHIARO ! È QUESTO IL PREZZO DELLA COMPLESSITÀ MA È CONTEMPORANEAMENTE LA SUA RICCHEZZA. CHE COS‛È LA VERITÀ STORICA ? NON UN SOPRAMMOBILE DA METTERE IN UN ANGOLO, MA UN MOVIMEN-
IN QUESTI ANNI LE CRONACHE GIORNALISTICHE CI RIPORTANO CON FREQUENZA, E IN MODO TRAUMATICO, LE VICISSITUDINI DEI NOSTRI FRATELLI NELLA FEDE DI CRISTO NEI TERRITORI GOVERNATI DALL‛ISLAM. IL FUMETTO STORICO-ARTISTICO CHE PRESENTIAMO SI CONFIGURA COME UN UTILE E INCONSUETO MEDIUM PER COMUNICARE “L‛ANNO DELLA FEDE”. PAPA FRANCESCO NELLE SUE OMELIE CI RICORDA
TO E UNO STIMOLO PER PORRE DOMANDE E NON
INCESSANTEMENTE DI PREGARE PER I NOSTRI FRA-
SEMPLICEMENTE PER DARE RISPOSTE. IL COMPITO
TELLI PERSEGUITATI. ORA, IN QUESTO CONTESTO
DELLO STORICO È QUELLO DI METTERSI CONTI-
STORICO L‛EPISODIO DELL‛INCONTRO TRA FRANCE-
NUAMENTE IN DISCUSSIONE CON LO SCOPO DI AV-
SCO DI ASSISI, CATTOLICO, E IL SULTANO MALEK
VICINARSI IL PIÙ POSSIBILE AI FATTI E SOPRAT-
AL-KAMEL, MUSULMANO, È CERTAMENTE UNA IN-
TUTTO AL FINE DI TRARNE QUALCHE BENEFICIO
NOVATIVA FORMA DI EVANGELIZZAZIONE, IDONEA
PER L‛OGGI DELLA NOSTRA ESISTENZA, SE È VERO
A FAR CONOSCERE LA PAROLA DI DIO: GESÙ CRISTO
CHE LA STORIA È MAESTRA DI VITA”.
E IL SUO VANGELO. LO SCOPO È QUELLO DI FAR AP-
III
FRA‛ ILLUMINATO
S. FRANCESCO
JUAN
IL SULTANO
SOMMARIO ● ● ● ● ● ●
SPAGNA ANCONA S. GIOVANNI D‛ACRI DAMIETTA IL RITORNO A VENEZIA RITORNO ALLA PORZIUNCOLA
anno 1214 anno 1219 anno 1219 anno 1219 anno 1220 anno 1221
ZONA
DEL
TARRACO: SU QUEL CHE RESTA
DELL‛ANTICA STRADA CONSOLARE “DOMITIANA”, DUE
FIGURE
SOLITARIE
AFFRONTANO
LE
IMPERVIE SALITE E LE ALTRETTANTO RIPIDE
GIORNATA AFOSA EH. DOVE SIAMO ADESSO.
NON LO SO.
DISCESE SOTTO UN SOLE CALDO E COCENTE. SONO DUE FIGURE VESTITE POVERAMENTE, SENZ‛ALTRA COMPAGNIA CHE LA LORO OMBRA. IL PASSO È SPEDITO DA PERSONE CONSUETE
ILLUMINATO, MI SEMBRI STANCO.
LO SONO, E HO SETE.
NEL PERCORRERE LUNGHE DISTANZE A PIEDI. PER TENERSI VICENDEVOLMENTE COMPAGNIA, ANZICHÉ CANTARE, PREGANO E TESSONO LE LODI DEL SIGNORE. SONO FRANCESCO DI ASSISI E SÌ ! HAI RAGIONE, IL SOLE PICCHIA.
E ILLUMINATO DI RIETI. L‛INTENTO DI FRANCESCO ERA QUELLO DI
E L‛ACQUA DELL‛OTRE È CALDA.
RAGGIUNGERE IL MAROCCO ATTRAVERSO LA PENISOLA IBERICA E LE COLONNE D‛ERCOLE. GIUNTO COLÀ VOLEVA TENTARE UNA IMPRESA DA MOLTI RITENUTA SUICIDA: LA CONVERSIONE DEL SULTANO DI EGITTO MALEK-AL KAMEL, NIPOTE DI SALADINO, CHE GOVERNAVA SUI LUOGHI SANTI D‛OLTREMARE. IL COSIDDETTO “OTREMARE”
DEI
CROCIATI.
IL
PAPA
GLI
AVEVA CONFERITO LA FACOLTÀ DI PREDICARE OVUNQUE, E LUI VOLEVA INCONTRARSI CON IL
DAI ! CORAGGIO ! IN FONDO ALLA DISCESA VEDO UN PAESETTO.
SULTANO D‛EGITTO.
2
ZONA
DEL
TARRACO: SU QUEL CHE RESTA
DELL‛ANTICA STRADA CONSOLARE “DOMITIANA”, DUE
FIGURE
SOLITARIE
AFFRONTANO
LE
IMPERVIE SALITE E LE ALTRETTANTO RIPIDE
GIORNATA AFOSA EH. DOVE SIAMO ADESSO.
NON LO SO.
DISCESE SOTTO UN SOLE CALDO E COCENTE. SONO DUE FIGURE VESTITE POVERAMENTE, SENZ‛ALTRA COMPAGNIA CHE LA LORO OMBRA. IL PASSO È SPEDITO DA PERSONE CONSUETE
ILLUMINATO, MI SEMBRI STANCO.
LO SONO, E HO SETE.
NEL PERCORRERE LUNGHE DISTANZE A PIEDI. PER TENERSI VICENDEVOLMENTE COMPAGNIA, ANZICHÉ CANTARE, PREGANO E TESSONO LE LODI DEL SIGNORE. SONO FRANCESCO DI ASSISI E SÌ ! HAI RAGIONE, IL SOLE PICCHIA.
E ILLUMINATO DI RIETI. L‛INTENTO DI FRANCESCO ERA QUELLO DI
E L‛ACQUA DELL‛OTRE È CALDA.
RAGGIUNGERE IL MAROCCO ATTRAVERSO LA PENISOLA IBERICA E LE COLONNE D‛ERCOLE. GIUNTO COLÀ VOLEVA TENTARE UNA IMPRESA DA MOLTI RITENUTA SUICIDA: LA CONVERSIONE DEL SULTANO DI EGITTO MALEK-AL KAMEL, NIPOTE DI SALADINO, CHE GOVERNAVA SUI LUOGHI SANTI D‛OLTREMARE. IL COSIDDETTO “OTREMARE”
DEI
CROCIATI.
IL
PAPA
GLI
AVEVA CONFERITO LA FACOLTÀ DI PREDICARE OVUNQUE, E LUI VOLEVA INCONTRARSI CON IL
DAI ! CORAGGIO ! IN FONDO ALLA DISCESA VEDO UN PAESETTO.
SULTANO D‛EGITTO.
2
IL TERRENO È FLORIDO, ILLUMINATO, GRAZIE A DIO ACQUA CE N‛È.
SPERO CE NE SIA TANTA PERCHÉ HO VOGLIA DI PROSCIUGARLA.
SPERO PROPRIO CHE CI SIA UNA BELLA FONTANA.
LA TRANQUILLITÀ SONNOLENTA DEL BORGO FU SCOSSA DALL‛ARRIVO DEI DUE FORESTIERI, CHE SI DIRESSERO SUBITO VERSO LA FONTE PER DISSETARSI …. MA NON TOCCARONO ACQUA SENZA PRIMA AVER RESO GRAZIE AL SIGNORE.
JUAN, UN RAGAZZINO DI ORIGINI BASCHE, SEDEVA SUL BORDO DELLA FONTANA. SI STUPÌ, COME GLI ALTRI, DEI NUOVI ARRIVATI.
E QUELLI CHI SONO ? NON LI HO MAI VISTI PRIMA. 4
IL TERRENO È FLORIDO, ILLUMINATO, GRAZIE A DIO ACQUA CE N‛È.
SPERO CE NE SIA TANTA PERCHÉ HO VOGLIA DI PROSCIUGARLA.
SPERO PROPRIO CHE CI SIA UNA BELLA FONTANA.
LA TRANQUILLITÀ SONNOLENTA DEL BORGO FU SCOSSA DALL‛ARRIVO DEI DUE FORESTIERI, CHE SI DIRESSERO SUBITO VERSO LA FONTE PER DISSETARSI …. MA NON TOCCARONO ACQUA SENZA PRIMA AVER RESO GRAZIE AL SIGNORE.
JUAN, UN RAGAZZINO DI ORIGINI BASCHE, SEDEVA SUL BORDO DELLA FONTANA. SI STUPÌ, COME GLI ALTRI, DEI NUOVI ARRIVATI.
E QUELLI CHI SONO ? NON LI HO MAI VISTI PRIMA. 4
TOH ! GUARDA CHI C‛È ILLUMINATO.
MA SEI CONVINTO CHE TI CAPISCA ? IL TUO IBERICO NON È MOLTO BUONO.
E TU CHI SEI ? IO MI CHIAMO FRANCESCO E LUI ILLUMINATO. E TU COME TI CHIAMI ?
VEDIAMO UN PO‛ … BACCHE, LAMPONI
FUNGHI, CAROTE SELVATICHE
UN PO‛ DI UOVA DI UCCELLI
CHE RAZZA DI LINGUA PARLAVANO QUEI DUE. BASCO NON ERA, MA NEANCHE SPAGNOLO, SE VOLEVANO TENERMI IN MEZZO ERA MEGLIO SCAPPARE. E LO FECI A GAMBE LEVATE. LI TROVAI UN PO‛ PIÙ AVANTI .. I PIEDI A MOLLO NEL RUSCELLO E CIRCONDATI DA ANIMALI.
MI GUARDARONO STUPITI, POI PARLARONO CON IL PRETE, CON ATTORNO TUTTO UN CODAZZO DI RAGAZZINI CURIOSI E URLANTI.
QUANDO PASSARONO VICINO DI NUOVO, QUELLO PIÙ BASSO MI GUARDÒ …
ERANO SFINITI, NON STAVANO PIÙ IN PIEDI ! BASTA !!! AVEVANO BISOGNO DI ME, DOVEVO AIUTARLI, ALMENO A MANGIARE QUALCOSA.
FRANCESCO, FRANCESCO ! GUARDA COSA TI HO PORTATO.
TOH ! IL RAGAZZINO CHE È SCAPPATO.
TENETE È TUTTO PER VOI
MUCHAS GRACIAS NIÑO ! CI STIAMO RIPOSANDO, E MANGIAMO UN PO‛ CON I NOSTRI AMICI MI HANNO PARLATO NELLA LORO STRANA LINGUA … MI PARE ABBIANO DETTO GRACIAS NINO.
6
TOH ! GUARDA CHI C‛È ILLUMINATO.
MA SEI CONVINTO CHE TI CAPISCA ? IL TUO IBERICO NON È MOLTO BUONO.
E TU CHI SEI ? IO MI CHIAMO FRANCESCO E LUI ILLUMINATO. E TU COME TI CHIAMI ?
VEDIAMO UN PO‛ … BACCHE, LAMPONI
FUNGHI, CAROTE SELVATICHE
UN PO‛ DI UOVA DI UCCELLI
CHE RAZZA DI LINGUA PARLAVANO QUEI DUE. BASCO NON ERA, MA NEANCHE SPAGNOLO, SE VOLEVANO TENERMI IN MEZZO ERA MEGLIO SCAPPARE. E LO FECI A GAMBE LEVATE. LI TROVAI UN PO‛ PIÙ AVANTI .. I PIEDI A MOLLO NEL RUSCELLO E CIRCONDATI DA ANIMALI.
MI GUARDARONO STUPITI, POI PARLARONO CON IL PRETE, CON ATTORNO TUTTO UN CODAZZO DI RAGAZZINI CURIOSI E URLANTI.
QUANDO PASSARONO VICINO DI NUOVO, QUELLO PIÙ BASSO MI GUARDÒ …
ERANO SFINITI, NON STAVANO PIÙ IN PIEDI ! BASTA !!! AVEVANO BISOGNO DI ME, DOVEVO AIUTARLI, ALMENO A MANGIARE QUALCOSA.
FRANCESCO, FRANCESCO ! GUARDA COSA TI HO PORTATO.
TOH ! IL RAGAZZINO CHE È SCAPPATO.
TENETE È TUTTO PER VOI
MUCHAS GRACIAS NIÑO ! CI STIAMO RIPOSANDO, E MANGIAMO UN PO‛ CON I NOSTRI AMICI MI HANNO PARLATO NELLA LORO STRANA LINGUA … MI PARE ABBIANO DETTO GRACIAS NINO.
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E LUI COSA FA ? DÀ LA MIA ROBA A TUTTI … CHIAMA I BAMBINI CHE LO SEGUIVANO E DÀ LORO TRE ORE DEL MIO LAVORO. AI BAMBINI DEL PAESE … GLI STESSI CHE MI PRENDONO SEMPRE IN GIRO !
E POI ANCHE AGLI ANIMALI, AGLI UCCELLI … VEDESTE IN QUANTI VENIVANO GIÙ DAL CIELO A BANCHETTARE ... SCOIATTOLI, GATTI SELVATICI …
ALLORA QUELLO PIÙ BASSO, MI GUARDA … E IN SILENZIO MI RESTITUISCE IL SACCO.
SCOPPIAI A PIANGERE !
NON PIANGERE NINO, ANCHE LORO SONO CREATURE DI DIO, COME NOI … BAMBINI, UCCELLI, ANIMALI. SÌ ANCHE IL CORVO, IL PETTIROSSO, IL GATTO. NON SO SE CAPISCI LA MIA LINGUA … IO PARLO IN VOLGARE … IN TOSCANO.
NON SAPEVO COME, MA AVEVO CAPITO, GLI RIDIEDI IL SACCO, MA NON MI ANDAVA GIÙ ! MA IL PIÙ BASSO MI PIACEVA … ANCHE L‛ALTRO IN VERITÀ ! QUEL GIORNO NON MANGIAI ! (A DIRE IL VERO AVEVO GIÀ MANGIATO NEL BOSCO RACCOGLIENDO LE BACCHE)
LORO SEGUIVANO LA STRADA MAESTRA, CHIEDEVANO INDICAZIONI PER ALGECIRAS E, SE GLI DONAVANO QUALCOSA ACCETTAVANO CON TANTA DIGNITÀ.
NON ERANO BRAVI A ELEMOSINARE … NON BLANDIVANO I RICCHI, NON IMPIETOSIVANO I POVERI … CI VOLEVA UNO COME ME … AVER PASSATO LA MIA INTERA VITA A FARLO ! INSOMMA, MI SEMBRAVANO UN PO‛ “TONTOLONI” … COSÌ NON SI VIVE MICA.
PERÒ IO NON ANDAI SULLA STRADA MAESTRA … IO BATTEVO BOSCHI E PASCOLI, OFFICINE E CANTIERI.
QUANDO ANDARONO VIA, DOPO ESSERSI RIPOSATI, DECISI DI SEGUIRLI … DA SOLI NON POTEVANO FARCELA, TROPPO EDUCATI …
BISOGNAVA CHE QUALCUNO LI AIUTASSE, E QUEL QUALCUNO POTEVO ESSERE SOLO IO … TANTO FAMIGLIA NON NE AVEVO, AMICI NEMMENO … DECISI DI UNIRMI A LORO.
8
E LUI COSA FA ? DÀ LA MIA ROBA A TUTTI … CHIAMA I BAMBINI CHE LO SEGUIVANO E DÀ LORO TRE ORE DEL MIO LAVORO. AI BAMBINI DEL PAESE … GLI STESSI CHE MI PRENDONO SEMPRE IN GIRO !
E POI ANCHE AGLI ANIMALI, AGLI UCCELLI … VEDESTE IN QUANTI VENIVANO GIÙ DAL CIELO A BANCHETTARE ... SCOIATTOLI, GATTI SELVATICI …
ALLORA QUELLO PIÙ BASSO, MI GUARDA … E IN SILENZIO MI RESTITUISCE IL SACCO.
SCOPPIAI A PIANGERE !
NON PIANGERE NINO, ANCHE LORO SONO CREATURE DI DIO, COME NOI … BAMBINI, UCCELLI, ANIMALI. SÌ ANCHE IL CORVO, IL PETTIROSSO, IL GATTO. NON SO SE CAPISCI LA MIA LINGUA … IO PARLO IN VOLGARE … IN TOSCANO.
NON SAPEVO COME, MA AVEVO CAPITO, GLI RIDIEDI IL SACCO, MA NON MI ANDAVA GIÙ ! MA IL PIÙ BASSO MI PIACEVA … ANCHE L‛ALTRO IN VERITÀ ! QUEL GIORNO NON MANGIAI ! (A DIRE IL VERO AVEVO GIÀ MANGIATO NEL BOSCO RACCOGLIENDO LE BACCHE)
LORO SEGUIVANO LA STRADA MAESTRA, CHIEDEVANO INDICAZIONI PER ALGECIRAS E, SE GLI DONAVANO QUALCOSA ACCETTAVANO CON TANTA DIGNITÀ.
NON ERANO BRAVI A ELEMOSINARE … NON BLANDIVANO I RICCHI, NON IMPIETOSIVANO I POVERI … CI VOLEVA UNO COME ME … AVER PASSATO LA MIA INTERA VITA A FARLO ! INSOMMA, MI SEMBRAVANO UN PO‛ “TONTOLONI” … COSÌ NON SI VIVE MICA.
PERÒ IO NON ANDAI SULLA STRADA MAESTRA … IO BATTEVO BOSCHI E PASCOLI, OFFICINE E CANTIERI.
QUANDO ANDARONO VIA, DOPO ESSERSI RIPOSATI, DECISI DI SEGUIRLI … DA SOLI NON POTEVANO FARCELA, TROPPO EDUCATI …
BISOGNAVA CHE QUALCUNO LI AIUTASSE, E QUEL QUALCUNO POTEVO ESSERE SOLO IO … TANTO FAMIGLIA NON NE AVEVO, AMICI NEMMENO … DECISI DI UNIRMI A LORO.
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POCO TEMPO DOPO GIUNSE AL CONVENTO LA NOTIZIA DELLA PRESA DI DAMIETTA … I CRISTIANI AVEVANO VINTO ! I SOPRAVISSUTI AL LUNGO ASSEDIO FURONO RIDOTTI IN SCHIAVITÙ E I BAMBINI TUTTI BATTEZZATI.
DI LÌ A POCO FRANCESCO DECISE DI TORNARE AD ASSISI, ALLA PORZIUNCOLA. COSÌ LASCIAMMO L‛ISOLA, E GIUNTI A TERRA, SEMPRE A PIEDI, CI INCAMMINAMMO VERSO SUD.
I CRISTIANI, PERÒ, VOLEVANO CONQUISTARE IL CAIRO, LA CAPITALE DEL SULTANO, QUESTO AVREBBE GARANTITO AUTOMATICAMENTE LA LIBERAZIONE DEI LUOGHI SANTI. SCELSERO PERÒ IL MESE SBAGLIATO, QUELLO DELLE PIENE DEL NILO.
IL FRATE GUARDIANO FU MOLTO ADDOLORATO DI VEDERCI PARTIRE E CI SALUTÒ CORDIALMENTE.
ALTRETTANTO CORDIALE FU IL BENVENUTO DEI CONFRATELLI AD ASSISI … TUTTO UN FERVORE DI SALUTI, DI ABBRACCI …
APPENA GIUNTO FRANCESCO FU CHIAMATO A CURARE UN NEONATO DI UN PAESE VICINO: BAGNOREGIO … LO SALVÒ NOMINANDO LA BUONA VENTURA. E IL BAMBINO, CRESCIUTO, MANTENNE IL SALUTO E DIVENTÒ FRATE BONAVENTURA DI BAGNOREGIO.
IL SULTANO FECE APRIRE LE CATARATTE DEL NILO CHE ALLAGARONO TUTTO IL DELTA DEL FIUME, L‛ESERCITO CROCIATO SI TROVÒ COMPLETAMENTE ACCERCHIATO DALL‛ACQUA E COSTRETTO ALLA RESA.
FRANCESCO AVEVA VISTO GIUSTO, LA GUERRA CON I SUOI MORTI NON ERA SERVITA A NULLA.
… ED INCONTRÒ ANCHE UN ALTRO FRATE ORIGINARIO DEL PORTOGALLO … ANCHE LUI REDUCE DALL‛AFRICA E DA UN NAUFRAGIO … ERA FRATE ANTONIO DI LISBONA. DIVENTERÀ FAMOSO COME SANT‛ANTONIO DI PADOVA. 56