Starebene il magazine della salute
Anno II° | Numero 8 | Ottobre - Novembre '15
Anno I° | Numero 1 | Messina 11.06.2014 www.starebeneinsicilia.it
a Messina
BIOBANCHE
all'interno
Omeopatia e medicina naturale
55° Congresso Regionale della Società Siciliana di Chirurgia
Prendere un cucciolo
Qualità della vita ed ambiente
La salute passa dalla palestra
Nuove frontiere della pediatria
L’ipovisione. Le Nuove Tecnologie per l’autonomia I MATTONI DELLA VITA PER DIMAGRIRE IN MODO SANO.
Il linguaggio nei bambini
LE INTOLLERANZE ALIMENTARI: CAUSE, SINTOMI E STRUMENTI DIAGNOSTICI
Alimentazione ed
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IN QUESTO NUMERO 4
Editoriale: a cura di Wolly Cammareri
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L’ipovisione. Le Nuove Tecnologie per l’autonomia. ni
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I mattoni della vita per dimagrire in modo sano a cura della dott.ssa Isabella Pia Palmieri
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Le intolleranze alimentari: cause, sintomi e strumenti diagnostici a cura della dott.ssa Jessica Giusti
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Le patologie da amianto a cura del dott. Giovanni Caminiti
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55° Congresso Regionale della Società Siciliana di Chirurgia
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Biobanche
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Il linguaggio nei bambini a cura della dott.ssa Giuseppina Maggio
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Prendere un cucciolo a cura della dott.ssa Giada Costanza
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La Spinometria a cura del dott. Matteo Pennisi
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Ritornare in asse: L’osteopatia e la complessità a cura del dott. Filippo Di Blasi
OTTOBRE | NOVEMBRE 2015
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Prendere un cucciolo
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EDITORIALE
Amici a quattro zampe
Editoriale a cura di Wolly Cammareri
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ome avete modo di vedere, scorrendo le pagine di starebene, da questo numero dedichiamo uno spazio ai nostri amici a quattro zampe. Ed è proprio di un rapporto speciale che ho avuto alcuni anni fa con il mio “maestro” che oggi voglio parlarvi in questa mia pagina di riflessioni. "I cani percepiscono l’Aldilà.Abbaiano agli spiriti vaganti e quando la morte si avvicina si mettono ad ululare” (leggenda popolare zigana). Il mio maestro aveva un nome, Lucky, era un meticcio di piccola-media taglia, nero con una macchia bianca sul collo, sguardo vivace, carattere forte. Lucky lo abbiamo trovato con alcuni colleghi, in una calda domenica d’estate, assieme a tutta una cucciolata, dentro un contenitore della spazzatura. Erano disidratati, non ancora svezzati, vittime della crudeltà umana, qualcuno non è sopravvissuto, altri riuscimmo a farli adottare, gli ultimi due li tenemmo io ed una mia collega. "Chi non ha mai posseduto un cane, non può sapere che cosa significhi essere amato". Schopenhauer Quel cane mi ha insegnato tante cose, l’episodio che mi ha illuminato l’anima l’ho vissuto quando Lucky era appena un cucciolotto di pochi mesi.Il mio ufficio era uno studio televisivo sul litorale trapanese, inizialmente la mia adozione fu part-
time, era il mio primo cane e casa non eravamo preparati ad accoglierlo, ma avendo due bimbi piccoli le pressioni erano forti e allora la domenica lo portavo a casa gli altri giorni viveva assieme ad una muta di cani randagi, alcuni dei quali di grossa taglia e pericolosi, la sera restava a dormire nel mio studio. Una sera, prima di rientrare a casa non lo trovai ma non ero preoccupato poiché mancava anche il branco. Quella sera a tarda ora, mi squillò il telefono, era una mia vicina di casa che mi avvertiva della presenza del mio cucciolo dietro al portone di casa, scesi subito, aveva superato le barre del cancello esterno ed era proprio dietro al portone, fermo dietro al cancello il branco che lo aveva accompagnato a casa, il branco solo dopo essersi accertati, che il cucciolo avesse raggiunto il suo padrone è andato via. "La maggior parte delle persone che hanno un cane, alla lunga imparano ad obbedire al loro amico a quattro zampe".Robert Morley. E’ proprio vero!Quante cose ho imparato in quei sette anni vissuti insieme, nel rispetto dei ruoli e delle proprie esigenze, “io uomo tu cane, come gli ripetevo spesso”. Alla fine siamo stati Lucky(fortunati) tutti e due, lui perché ha vissuto da spirito libero circondato da tanto amore e io perché non l’ho sentito ululare alla morte.
24 pagine ricche di articoli e consigli su salute, benesse, fitness, medicina e bellezza curate da medici ed esperti del settore. Tiratura 5000 copie, distribuite in hotel, farmacie, ambulatori, case di cura, palestre, centri benessere SPA.
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Starebene Anno I° | Numero 1 | Messina 11.06.2014
reg. tribunale di trapani n.350 del 13/03/2013
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all'interno Omeopatia e
a Messina
Rozzato
Assicurazioni Le famiglie spendono in media € 1.000 all’anno per la sanità privata. Anche il ricorso alle prestazioni sanitarie private risulta ampiamente diffuso presso le famiglie intervistate: oltre il 70% di esse infatti ha acquistato almeno una volta farmaci a prezzo pieno in farmacia nel corso dell’ultimo anno, in oltre il 40% dei casi un membro di esse si è sottoposto a visite o sedute odontoiatriche, di poco inferiore è la quota relativa alle visite mediche specialistiche, mentre le prestazioni diagnostiche sono state indicate dal 20% circa delle famiglie. Questa mole di prestazioni sanitarie private ha comportato l’esborso di una cifra assolutamente ragguardevole: al netto dei rimborsi operati in virtù di eventuali coperture integrative, la spesa media per famiglia è stata pari a poco meno di 1.000 € nel corso dell’ultimo anno.
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L’ipovisione. Le Nuove Tecnologie per l’autonomia.
10 anni
di attività
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'Ipovisione, sul piano legislativo, è correlata all’entità del visus, ma anche ad alterazioni del campo visivo. La Legge 138 del 3 aprile 2001, che definisce la “Classificazione e quantificazione delle minorazioni visive e norme in materia di accertamenti oculistici”, classifica l’ipovisione in quattro diverse categorie: Ciechi parziali: a) coloro che hanno un residuo visivo non superiore a 1/20 in entrambi gli occhi o nell'occhio migliore, anche con eventuale correzione; b) coloro il cui residuo perimetrico binoculare è inferiore al 10 per cento. Ipovedenti gravi: a) coloro che hanno un residuo visivo non superiore a Tecnologie per l’autonomia delle persone ipovedenti 1/10 in entrambi gli occhi o nell'occhio migliore, an- Lo stato di ipovedente, influenza fortemente la vita quotidiana delle persone, la perdita di autonomia viche con eventuale correzione; b) coloro il cui residuo perimetrico binoculare è infe- siva, significa difficoltà in ogni azione della vita quotidiana, nello studio, nel lavoro, ogni gesto normalmente riore al 30 per cento. semplice può diventare complicato, come la lettura delIpovedenti medio-gravi: a) coloro che hanno un residuo visivo non superiore a la scadenza di un prodotto, apporre la propria firma o 2/10 in entrambi gli occhi o nell'occhio migliore, an- semplicemente suonare un campanello. Esistono ausili tecnologici che grazie all’alta qualità di che con eventuale correzione; b) coloro il cui residuo perimetrico binoculare è infe- telecamere, di cui sono dotati, permettono di vedere con nitidezza e ingranditi testi e immagini, anche con riore al 50 per cento. variazioni di colori artificiali, dando la possibilità di amIpovedenti lievi: a) coloro che hanno un residuo visivo non superiore a pliare la propria autonomia, a casa, a scuola, a lavoro e 3/10 in entrambi gli occhi o nell'occhio migliore, an- nella vita quotidiana. Si tratta di sistemi ingrandenti che si adattano alle varie necessità, alcuni hanno la granche con eventuale correzione; b) coloro il cui residuo perimetrico binoculare è infe- dezza di una comune lente di ingrandimento e quindi possono essere portati sempre con sé in qualsiasi luogo riore al 60 per cento. ed occasione, altri dotati di OCR abbinano all’ingranLe cause dell’ipovisione possono essere molteplici: Congenite, cioè già scritte nel patrimonio genetico, e dimento anche la lettura del testo ingrandito, consenspesso presenti nei giovani; Nei paesi più evoluti au- tendo di riposare gli occhi e ascoltare comodamente mentano i casi di ipovedenza, dovuti a degenerazione quanto appare sullo schermo ad alta voce. La gamma maculare senile e a retinopatia diabetica, al contrario di ausili tecnologici è piuttosto varia e se ne consiglia in quelli in via di sviluppo le cause sono prevalente- sempre una prova diretta per meglio scegliere quello più risolutivo per le proprie necessità. mente infettive e nutrizionali.
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a cura di: Dr.ssa Isabella Pia Palmieri Spec. Chirurgia Plastica | Professore a Contratto Master Chirurgia Estetica Università di Padova Docente C.P.M.A. VALET Bologna Sudio: via Ghibellina,131 Messina Tel.090671604 mob. 349/6718986 Mail: isabellapi.palmieri@tiscali.it
I MATTONI DELLA VITA PER DIMAGRIRE IN MODO SANO.
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e proteine, parti essenziali di ogni organismo, possono essere considerate i Mattoni della Vita con funzioni strutturali e meccaniche , mediatori nella trasmissione dei segnali intercellulari, catalizzatori nei processi biochimici. Le proteine sono lunghe catene di aminoacidi legati fra loro . Il nostro organismo riesce a sintetizzarne solo alcuni, ma non è capace di produrne altri, che vengono perciò definiti "essenziali" e devono essere introdotti con gli alimenti. Questi sono: Fenilalanina, Isoleucina, Istidina, Leucina, Lisina, Metionina, Treonina, Triptofano e Valina. Gli aminoacidi non essenziali sono: Alanina, Arginina, Acido Aaspartico, Cistina, Istidina, Prolina, Serina, Tirosina. Le proteine le dividiamo in Animali e Vegetali. Quelle di origine animale sono complete e bilanciate, e contengono tutti gli aminoacidi essenziali. Le proteine vegetali non sono bilanciate nel singolo alimento, cioè la qualità e la quantità degli aminoacidi essenziali non è adeguata in ognuna di esse e bisogna consumere diverse tipologie di vegetali (cereali,legumi,verdure) nell'arco della giornata per raggiungere un bilanciamento e ottenere lo stesso risultato di una proteina animale. I LARN ovvero i Livelli di Assunzione di Riferimento ed energia raccomandano che il fabbisogno giornaliero di proteine sia di 0,8 gr/kg per la donna e 0,9 gr/kg per l'uomo. In termini di quantità reali in grammi queste sono di 53 gr in media per la donna e di 63 per l'uomo. Il carico proteico massimo giornaliero è invece di 1,2 gr/kg nella donna e di 1,4 gr/kg per l'uomo. Un' inchiesta della Società Italiana di Nutrizione Umana del 2012 ha evidenziato che il consumo giornaliero di proteine degli italiani è di 90 gr! Non c’è dubbio che l’etiologia dell’obesità coinvolga condizionamenti sia ambientali che genetici. Il recente aumento dell’incidenza del sovrappeso e dell’obesità è chiaramente dovuto alla martellante disponibilità di cibi ad alto contenuto energetico insieme a una più grande diminuzione del bisogno di attività fisica che ha caratterizzato l’esistenza umana fino a tempi recenti È importante sottolineare la differenza fra Dieta Mediterranea e una terapia dimagrante medicalizzata , quale la VERY LOW CALORIE DIET ( VLCD). Quest'ultima rappresenta un atto clinico di esclusiva pertinenza
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medica: È una dieta NORMOPROTEICA A BASSO STIMOLO INSULINEMICO IPOGLUCIDICA E IPOLIPIDICA. L’apporto proteico è rappresentato da proteine ad elevato valore biologico e consente di preservare la massa magra del paziente; l’apporto glucidico consente la regolazione della chetogenesi e il metabolismo delle cellule glucodipendenti. Nelle preparazioni sono presenti inoltre lipidi strutturali e micronutrienti. Le VLCDs consistono in preparazioni dietetiche le quali soddisfano tutti i fabbisogni nutrizionali . Si assume il pasto sostitutivo da tre a cinque volte al giorno come sostituto della colazione del pranzo e della cena. Una modica quantità di verdure non amidacee una volta al giorno fornisce fibra e aiuta a soddisfare la socialità del pasto. Un cucchiaio da tavola di olio sulle verdure fa contrarre la colecisti e minimizza il rischio di calcolosi della colecisti. Il metodo è costituito da 5 fasi ed ogni fase può avere una durata personalizzata. In questo tipo di approccio i carboidrati vengono reintrodotti gradatamente nei vari step successivi, fino ad arrivare nello step 5 alla dieta Mediterranea
Il protocollo consente una perdita di peso costante ed efficace in assenza di fame attraverso la chetogenesi controllata (effetto anoressizzante fisiologico), contemporaneamente si assiste alla modulazione ormonale di insulina, leptina, grelina ed altri ormoni tutti coinvolti nel senso della fame e della sazietà. Attraverso la somministrazione di questi integratori proteici,altamente standardizzati, si assicura una conservazione totale della massa magra ed una perdita esclusiva del grasso corporeo in eccesso. Questo Metodo Alimentare è stato formulato nel '79 dal prof. Blackburn ed è riconosciuto come valido dalla FDA americana e dai Ministeri della Salute europei. Ogni integratore proteico assicura una quantità standard di proteine, una minima quota di carboidrati, il 20 % di vitamina e fibre. Agisce sui meccanismi biochimici d’induzione ormonale delle adiposità localizzate grazie all’azione di aminoacidi naturali,estratti dal siero del latte,che sono contenuti e bilanciati negli integratori e da proteine vegetali derivanti da soia, luppolo, lupino, pisello . Tali integratori hanno un indice di digeribilità di 93 ed un indice chimico di 110. Vengono assorbite per il 93 % e hanno il 10% in più di aminoacidi essenziali rispetto all' albumina che è il riferimento nella scala di classificazione delle proteine, in quanto contiene la totalità degli aminoacidi essenziali. Le proteine sopracitate sono insulinotrope ovvero protettrici della massa muscolare ed induttrici della neoglucogenesi. Si ha, in seguito ad un ridotto introito di carboidrati, un aumento delle secrezioni di glucagone, l'ormone antagonista del l'insulina e quindi l'ormone del digiuno, un aumento della lipolisi, ovvero la liberazione di trigliceridi da parte della cellula
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adiposa e la trasformazione di questi in energia, da parte del fegato. I corpi chetonici liberati apportano un benessere psicofisico osservabile già dal secondo giorno di dieta. Il risultato è la perdita di 2 kg a settimana in media per la donna e di 3 kg a settimana per l'uomo. Evidente sarà la diminuzione in centimetri delle zone di accumulo adiposo, quali fianchi, coulotte de cheval, per la donna e pancia per l'uomo. Facile da gestire, si tratta di una terapia medica che prevede un' anamnesi approfondita e analisi di laboratorio. È una terapia temporanea, ideata per la cura del sovrappeso, dell'obesità e delle malattie ad esse correlate, e contempla l'introduzione graduale dei carboidrati dapprima semplici e successivamente complessi, per arrivare a uno stile di vita nutrizionale quale la dieta mediterranea. Perdere peso è facile, si mantengono i risultato grazie al cambiamento del proprio stile di vita. Evidenze scientifiche dimostrano che dopo 6 mesi, pazienti che hanno seguito diete povere di carboidrati hanno perso un peso superiore rispetto a pazienti che hanno seguito diete a basso contenuto di grassi, con miglioramenti anche relativi a parametri quali la pressione sistolica e diastolica, glicemia a digiuno, trigliceridi, colesterolo totale e HDL. Dalla perdita di peso derivano anche dei benefici psicologici come una migliore considerazione di se stessi. La durata del trattamento è variabile e può essere adattata al paziente a discrezione del medico. È bene rimarcare che Un Regime Dietetico rappresenta una Terapia che deve essere somministrata in base alle caratteristiche fisiologiche della persona, per questo riteniamo sicuro un approccio che prevede sempre il controllo medico.
a cura di: Dott.ssa Jessica Giusti Laurea in Scienze Biologiche con indirizzo Fisiopatologico presso Università di Modena e Reggio Emilia Biologa Nutrizionista operatrice sugli Immunodosaggi. Responsabile tecnico del LABORATORIO SPIRE
LE INTOLLERANZE ALIMENTARI: CAUSE, SINTOMI E STRUMENTI DIAGNOSTICI
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e intolleranze alimentari rappresentano un problema di crescente rilevanza, in grado di affliggere numerose persone senza distinzione di sesso o età. Questa problematica, tuttavia, ha subito, negli anni il peso dello scetticismo e della scarsa conoscenza. L’Accademia Europea di Allergologia e Immunologia Clinica ha proposto una classificazione che vede distinti in modo estremamente netto i meccanismi d’azione delle allergie e delle intolleranze alimentari. Mentre per le allergie è riconosciuto l’intervento del sistema immunitario (immunoglobuline di tipo E o IgE), le intolleranze sono identificate essenzialmente come reazioni avverse di natura metabolica, come avviene, ad esempio, nell'intolleranza al lattosio legata ad un deficit dell’enzima lattasi. Nel corso degli anni, tuttavia, evidenze scientifiche hanno dimostrato l'esistenza di reazioni avverse non correlabili alle IgE. Tali forme di “allergie non allergiche” prevedono reazioni il cui meccanismo immunologico è di tipo IgG mediato, cioè mediato dalle immunoglobuline di
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classe G. Si tratta delle intolleranze alimentari immunomediate. Conoscere i meccanismi fisiologici che determinano l’intolleranza è fondamentale innanzitutto per il paziente che deve acquisire consapevolezza per affrontare non solo la risoluzione delle proprie problematiche, ma anche la scelta della strada analitica più efficace. Mentre la sintomatologia delle allergie è immediatamente percepibile con un chiaro rapporto causa-effetto e indipendente dalla quantità di alimento assunta, le intolleranze sono il frutto di un ripetuto stimolo immunologico che spesso rende difficoltoso il riconoscimento della sostanza che scatena la reazione. Nelle intolleranze alimentari, infatti, i disturbi si manifestano tendenzialmente in modo tardivo, con una sintomatologia generale più sfumata, ma pervadente la vita quotidiana. Si tratta di una reazione con un meccanismo lento ed essenzialmente di tipo cronico e recidivante: prima del raggiungimento del livello soglia oltre il quale insorgono i sintomi, si verifica una sorta di intossicazione dovuta all’accumulo (assunzione) frequente e ripetuto
dell’alimento incriminato. Il punto focale dell’insorgenza di intolleranze alimentari va ricercato a livello dell’apparato digerente. Oltre alla basilare funzione digestiva, infatti, questo apparato svolge una funzione di barriera, rappresentando una porta d’ingresso per una vasta gamma di antigeni estranei contenuti nel cibo. In determinate condizioni l’effetto barriera viene meno e gli antigeni alimentari, normalmente percepiti come innocui dall’organismo, permeano fino ai capillari dei villi intestinali e, una volta in circolo, attivano una risposta infiammatoria, sia locale che generalizzata. La formazione nell’organismo di immunocomplessi circolanti e il maggior intervallo di tempo che intercorre fra l’assunzione del cibo e l’insorgenza dei sintomi fa sì che possano essere interessati vari apparati. Numerose sono le patologie (quasi tutte caratterizzate da uno stato infiammatorio persistente) per le quali è stato ipotizzato il coinvolgimento di fenomeni di intolleranza alimentare: problematiche gastro-intestinali (gonfiore, stitichezza, meteorismo, coliti,…), dermatologiche (acne, dermatiti, eczemi,…), muscolo-scheletriche (crampi, dolori articolari,…), respiratorie (asma, rinite,…), genito-urinarie (cistiti ricorrenti,…), ma anche di natura nervosa (insonnia, cefalea, sbalzi d’umore, tachicardia). Le intolleranze alimentari possono anche essere correlate a problematiche del peso corporeo sia in eccesso che in difetto. Frequentemente, tuttavia, si tratta di problematiche non immediatamente riconducibili ad una causa di tipo alimentare. Gli alimenti a cui si risulta intolleranti devono essere sospesi per un periodo che va da un minimo di tre mesi, fino ad un anno o più al termine del quale possono essere reintrodotti solo gradualmente. Occorre eliminare non solo l’alimento tal quale, ma anche gli alimenti in cui quello possa essere presente come ingrediente, anche se in minima parte. Dall’intolleranza alimentare si può guarire, ma occorre sapere come muoversi di fronte a numerose tipologie di test. Mettere a punto una corretta dieta ad eliminazione sulla base dell’esito dell’analisi di laboratorio è fondamentale per la remissione dei sintomi.
STUDIOLAC si avvale della preziosa collaborazione di SPIRE, DIAGNOSTICA DI ECCELLENZA, offrendone ogni servizio.
METODICHE
Sul mercato esistono varie tipologie di esami. E’ tuttavia importante distinguere tra test non convenzionali, cioè non riconosciuti dal Ministero della Salute (test chinesiologici come il DRIA test, test di biorisonanza, test elettrodermici come il VEGA test, test sul capello e test citotossici) e test validabili convenzionalmente, cioè riconosciuti dal Ministero della Salute. L'unico Test realmente su base scientifica è quello eseguito con la metodica E.L.I.S.A. per la ricerca di IgG specifiche. A differenza di quest'ultimo, i test non convenzionali non hanno basi scientifiche e si basano su spiegazioni la cui validità non è completamente chiara. Risulta poco attendibile, ad esempio, sostenere che la causa dell’intolleranza sia l’accumulo di tossine nel corpo, se non è chiaro di che tipo di tossine si tratti o come si accumulino.In questa tipologia di test, inoltre, la manualità e l’esperienza dell’operatore incidono in modo inequivocabile a danno della ripetibilità del metodo.
METODICA E.L.I.S.A
La metodica E.L.I.S.A. (Enzyme-Linked ImmunoSorbent Assay) si basa sul meccanismo fisiologico stesso delle intolleranze: consente il dosaggio delle IgG nel siero del paziente. Si impiegano idonei supporti su cui vengono fatti precedentemente assorbire gli antigeni alimentari da testare. Il supporto viene messo a contatto col siero del paziente. Nel caso in cui siano presenti anticorpi specifici per gli antigeni fissati avviene la formazione di un complesso estremamente stabile che può essere evidenziato con un substrato opportuno. Tale substrato reagisce sviluppando una colorazione facilmente quantificabile, mediante idonea strumentazione. L’utilizzo della metodica E.L.I.S.A. non è limitato alle intolleranze alimentari, al contrario è una metodica largamente utilizzata e accettata in ambito scientifico nella diagnostica di laboratorio, in quanto consente di individuare in modo attendibile una vasta gamma di antigeni e anticorpi in molti ambiti di analisi. Un ulteriore pregio di questo test è la possibilità di sfruttare strumentazioni e automazioni che riducono al minimo l’errore umano dell’operatore, rendendo lo stesso Test molto ripetibile. E' importante capire cosa siano le intolleranze ed è sicuramente un passaggio obbligato venirne a conoscenza, ma la corretta informazione a livello analitico è il principale strumento per poterle risolvere evitando sistemi impropri e fasulli, non validati scientificamente. Starebene a Messina| Ottobre | Novembre '15
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a cura di: Dott. Giovanni Caminiti Specialista in Medicina del Lavoro Via 24 Maggio n. 21 Cell. 347 1847484
Le patologie non neoplastiche da amianto
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ra i "silicati", minerali derivati dal silice, i vari tipi di Asbesto o Amianto, sono i più pericolosi. Le fibre di amianto causano patologie benigne ma il rischio maggiore è che provochino lo sviluppo di patologie neoplastiche: tutti i tipi di amianto sono classificati elementi con effetto cancerogeno certo nell'uomo. Essendo la principale via di ingresso rappresentata dalle vie aeree i principali bersagli sono i polmoni e la pleura Le patologie benigne della pleura sono le placche , la fibrosi e i versamenti; ai polmoni, l'atelettasia rotonda, la fibrosi diffusa (asbestosi) A questi si aggiunge, a livello addominale, la fibrosi retroperitoneale. Le patologie maligne sono il carcinoma polmonare (più precisamente "bronchiale"), il mesotelioma maligno della pleura e, seppure raramente, del peritoneo. Le placche pleuriche sono le alterazioni più frequenti dei soggetti esposti, si formano progressivamente nel corso degli anni e assumono un aspetto tipico. L'esordio della malattia può avvennire anche dieci anni dopo l'esposizione. Solitamente non causano nè sintomi nè alterazioni della funzione respiratoria e non sono nemmeno lesioni pre neoplastiche . Raramente l'amianto causa Pleurite (infiammazione pleurica aspecifica con relativo versamento). In questi casi, quando questi si riduce il versamento, si può sviluppare una fibrosi pleurica delle aree colpite. Al contrario delle "placche" questa patologia provoca alterazioni della motilità dei polmoni e si può generare una riduzioni della funzionalità polmonare. Raramente comunque diventa necessario intervenire chirurgicamente. La fibrosi polmonare diffusa (Asbestosi) è l'ispessimento del tessuto interstiziale polmonare generata dall'accumulo di fibra di asbesto nel polmone. Segue ad una esposizione intensiva all'amianto per un periodo prolungato. Il tessuto polmonare subisce un'alterazione che comporta la perdita di efficienza dello scambio gassoso a livello alveolare e ne consegue alterazione della funzione polmonare che si esprime con dispnea che si aggrava nel tempo. I portatori di questa condizione hanno maggiore possibilità di ammalare di carcinoma polmonare. La sintomatologia rappresentata da dispnea, tosse secca e dolori toracici diffusi, non differisce da quella delle fibrosi polmonari
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di altra natura. L'atelettasia (polmonare) rotonda si verifica quando una parte del polmone collassa su se stessa in corrispondenza di una parte ispessita della pleura e perde la propria capacità funzionale. Questo peraltro comporta solitamente una minima perdita della capacità polmonare generale La fibrosi retroperitoneale, (progressiva degenerazione cicatriziale del peritoneo) potrebbe comparire dopo prolungata esposizione all'amianto e la sintomatologia è sfumata e aspecifica.
Le patologie neoplastiche da amianto
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l Mesotelioma maligno può manifestarsi alla pleura o più raramente al peritoneo ed è una neoplasia che si manifesta dopo un lungo periodo successivo all'esposizione (anche più di 30 anni) ma che dopo l'esordio assume un andamento rapidamente progressivo. Attraverso lo studio della storia lavorativa di pazienti affetti da mesoteliomi di altre membrane di rivestimento (tunica vaginale del testicolo, pericardio) si è potuto constatare che anche in molti di questi casi si era verificata una precedente esposizione all'amianto. A seguito della esposizione, il rischio che si manifesti un mesotelioma è molto più alto rispetto al rischio che si manifesti l'altra neoplasia tipica e cioè la neoplasia polmonare. La malattia si manifesta con lo sviluppo di neoformazioni nodulari alla pleura o al peritoneo che provocano abbondanti versamenti sierosi (pleurite/ascite). La presenza a livello polmonare di nodulia e versamento pleurico è la causa di difficoltà respiratoria; si presentano inoltre tosse irritativa, dolori toracici, perdita di peso e febbre. La sintomatologia del mesotelioma peritoneale è invece assolutamente atipica il che causa a volte una diagnosi tardiva. Purtroppo per queste neoplasie non sono stati ancora individuati trattamenti particolarmente efficaci e la prognosi è infausta.
Per quanto riguarda la neoplasia polmonare da amianto, l'asbestosi è un fattore di rischio ma comunque la pregressa esposizione anche senza che si manifesti asbestosi pone a rischio ed il tempo di latenza per la comparsa di malattia potrebbe superare i 10 anni. Il rischio di ammalare, viene aumentato da alcuni fattori esterni e tra questi il primo è il fumo. Il riconoscimento precoce della malattia e quindi il trattamento nelle sue prime fasi influisce in modo notevolmente positivo sulla prognosi tanto che il paziente a può essere portato a guarigione. Nel corso di studi metanalitici è stato possibile individuare altre patologie neoplasie per le quali si può presumere un collegamento con l' esposizione all'amianto come nelle neoplasie della laringe, (si può arrivare a ipotizzare un rapporto tra malati esposti e non esposti sia di 2 a 1) e del tratto gastrointestinale E' evidente che le patologie da esposizione all'amianto si manifestano in modo evidente anche dopo tempi molto lunghi dalla cessazione dell'esposizione. E' quindi necessario che i soggetti che sanno di avere avuto un esposizione all'asbesto siano particolarmente accorti nel effettuare un monitoraggio delle proprie condizioni ancora per lungo tempo dopo che l'esposizione è cessata.
Questa situazone è stata tenuta in considerazione anche dai legislatori che, a tutela dei lavoratori esposti (per esempio gli addetti allo smantellamento di strutture contenenti amianto) hanno espresso precise norme oggi contenute nel D.Lgs. 81/08.
Per informazioni: Per informazioni farmansrl@alice.it farmansrl@alice.it tel. 090/7388513 tel. 090/7388513
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55° Congresso Regionale della Società Siciliana di Chirurgia
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i è tenuto il 18 e 19 settembre 2015 a Messina, presso il centro Congressi dell’A.O.U. Policlinico “G. Martino”. il 55° Congresso Regionale della Società Siciliana di Chirurgia, L’evento scientifico è stato organizzato e presieduto dai professori Letterio Calbo, Ordinario di Chirurgia Generale A.O.U. Policlinico “G. Martino”, Direttore Scuola di Specializzazione in Chirurgia Generale, Direttore U.O.D. Endocrinochirurgia e Giuseppe Navarra, Ordinario di Chirurgia Generale Direttore D.A.I. Chirurgia Generale Oncologia e Anatomia Patologica e Direttore U.O.C. Chirurgia Generale ad indirizzo Oncologico. Il Congresso è stato dedicato alla memoria di Salvatore Navarra, uno dei Capiscuola della Chirurgia Italiana che ha svolto la parte più intensa della Sua carriera di Chirurgo, Ricercatore e Didatta a Messina. L’inaugurazione, alla presenza del Presidente dell’Assemblea Regionale dr. Giovanni Ardizzone che ha portato il saluto personale e della Regione Siciliana, delle autorità Accademiche, Aziendali e militari ha vissuto un momento particolarmente importante e coinvolgente sul piano emozionale in occasione del discorso commemorativo fatto dal prof. Romeo Giuseppe, primo allievo del compianto prof. Navarra. Il 55º congresso della SSC si svolge in un momento particolarmente delicato per tutti i Chirurghi Siciliani che si sentono ogni giorno aggrediti nell’esercizio della loro professione da un contenzioso medico legale ormai insopportabile e oppressi da problematiche gestionali incalzanti in assenza di una percepita
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sufficiente tutela da parte delle Istituzioni. A questa tematica è stato dedicato un focus nel corso dei lavori scientifici, per approfondire del responsabilità e i rischi che affronta un medico nello svolgimento della sua professione. Il Programma Scientifico si è articolato in simposi, letture, e sessioni video su temi con i quali ci si confronta quotidianamente in tutte le sale operatorie dell’isola, e sono stati coinvolti nella faculty rappresentanze altamente qualificate di Società Chirurgiche regionali gemellate con la SSC, chirurghi esperti, giovani chirurghi ed esponenti del personale infermieristico. Sono state affrontate diverse tematiche di ambito
Da sin. il prof. Giuseppe Navarra e il prof. Letterio Calbo
chirurgico, come la chirurgia bariatrica, i difetti della parete addominale, la chirurgia colo-rettale e l’endocrinochirurgia. “Abbiamo lavorato per rendere questo appuntamento culturalmente attrattivo – Affermano Calbo e Navarra – e ci auguriamo che il Congresso possa aver rappresentato una occasione utile a rendere ancora più compatto il fronte dei chirurghi della nostra isola nell’affrontare uniti le continue sfide che la nostra meravigliosa professione ci pone”. “Ci auguriamo che la nostra città, tante volte distrutta dalla violenza dell’uomo e della natura, ma sempre risorta – continuano i Presidenti del Congresso – possa essere degna cornice di queste nostre giornate congressuali”. La serata conviviale del convegno presso la Risacca dei due Mari è stata allietata dalla musica del maestro Vittorio Lombardo. www.chirurgiasicilia.it
La società Siciliana di Chirurgia è la casa comune di tutti i chirurghi siciliani. Da più di 60 anni, ha come scopo quello di assicurare la collaborazione e la solidarietà tra i chirurghi siciliani e favorire il loro aggiornamento professionale.
Biobanche
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ddo ha presentato all’assemblea regionale gli obiettivi e il carattere fortemente innovativo della proposta di legge(oggi legge) che pone la Sicilia all’avanguardia nella ricerca scientifica, divenendo infatti la prima regione d’Italia a dotarsi di un sistema di norme che regolano l’attività delle biobanche nell’ambito della raccolta, conservazione e cessione dei tessuti ai fini dello studio di nuove patologie. “In Italia- ha spiegato l’onorevole - le biobanche terapeutiche per la raccolta di tessuti, sangue e cellule per uso terapeutico, cioè trapianto, operano all’interno di un quadro normativo ed etico ben definito. Al contrario, non ci sono specifiche disposizioni legislative per le biobanche di materiale umano per uso di ricerca. Con questo ddl, i materiali biologici che solitamente vengono buttati, provenienti da biopsie, interventi chirurgici e prelievi di sangue, diventerebbero un patrimonio, se raccolto e conservato bene, a disposizione dellaricerca scientifica”.Nel suo intervento in aula, l’on. Oddo ha anche ricordato come nel bilancio 2015 degli Stati Uniti il presidente
L’assemblea regionale siciliana ha approvato il disegno di legge che istituisce le Biobanche di ricerca in Sicilia, presentato dal deputato trapanese Nino Oddo e redatto dalla dottoressa Daniela Virgilio. La Sicilia è la prima regione d’Italia a dotarsi di una norma che regola l’attività delle biobanche nell’ambito della raccolta, conservazione e cessione dei tessuti ai fini dello studio di nuove patologie. Obama abbia stanziato l’equivalente di 300 milioni di euro per le biobanche di ricerca. “Regolamentando il settore, si consentirebbe a strutture ospedaliere pubbliche e private, che abbiamo determinati requisiti di garanzia, di raccogliere il materiale organico che i cittadini mettono a disposizione. C’è quindi sia un risvolto scientifico, sia un risvolto civico di solidarietà nei confronti degli altri, mettendo a disposizione il proprio materiale organico”. “In tal modo- ha continuato- la Sicilia offrirebbe campioni utili alla ricerca e in cambio riceverebbe informazioni. Ad esempio riguardo alla predisposizione ai tumori in territori esposti a rischi ambientali, come ad esempio Priolo e Gela, o all’incidenza di patologie genetiche rare non ancora sufficientemente studiate. Informazioni scientifiche fondamentali per curare delle patologie derivanti da condizioni di rischio ambientali”. Il ddl, che non prevede alcuna copertura finanziaria, è stato sottoscritto in maniera trasversale da diversi deputati regionali e nel mese di marzo ha ricevuto l’ok della commissione sanità. Starebene a Messina| Ottobre | Novembre '15
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a cura di: Dott.ssa Log. Giuseppina Maggio Docente a contratto CdL Logopedia Università degli Studi di Messina Studio: Via Ghibellina, 59 Messina tel 328 1014608 logopedista.maggio@gmail.com
Il linguaggio nei bambini (Parte Seconda)
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8 mesi. Per comunicare il bambino usa parole, vocalizzazioni e gesti; acquisisce una maggiore consapevolezza che le cose hanno un nome, comprende il significato parole (circa 190 parole), e ordini semplici; il suo sviluppo lessicale subisce una forte accelerazione (produce in media 20 parole composte da due sillabe con struttura CVCV). Alcuni bambini che “sbocciano in ritardo” (late bloomers) possono presentare una fase di partenza più rallentata (ritardo transitorio a 18 mesi) per poi raggiungere un ritmo di sviluppo adeguato entro i 30 mesi; altri bambini possono manifestare un ritardo nella partenza accompagnato anche da un lento sviluppo con un incremento di poche parole nuove al mese il cui esito è un ritardo persistente a 30 mesi. A 18 mesi i bambini con una fase di partenza più rallentata possono presentare la mancata produzione stabile di parole con un significato riconosciuto; l’assenza delle forme comunicative di transizione (combinazioni di gesti e parole); la scarsa comprensione di parole. Per essere maggiormente chiari l'ipotesi del ritardo o di un “rallentamento” dello sviluppo del linguaggio significa che il linguaggio attraversa le stesse fasi dei bambini con sviluppo di linguaggio tipico ma con tempi di comparsa diversi. 24 mesi. I bambini comprendono il significato di semplici discorsi, di richieste che includono due azioni; sono attenti all’intonazione della voce a da questa possono capire se si fa una domanda oppure un’affermazione. L’effetto dell’accelerazione del lessico è una produzione media di 331 parole diverse (nomi,
aggettivi, verbi). Assistiamo all’inizio dello sviluppo della frase, combinazione di parole in un unico enunciato. I bambini in età compresa tra i 24 e i 36 mesi con un manifesto ritardo nel vocabolario espressivo, in assenza di deficit neurologici, sensoriali, cognitivi e di deprivazione ambientale, hanno ricevuto diverse etichette diagnostiche come ad esempio late talkers o parlatori tardivi. La prevalenza dei bambini parlatori tardivi che tra i 24 e i 29 mesi presentano un vocabolario espressivo inferiore a 50 parole e nessuna combinazione di parole è stimata tra il 10 e il 20%.
Occorre prestare attenzione e rivolgersi al Logopedista se il vostro bambino: a 24 mesi: - produce meno di 50 parole; - impara poche parole nuove al mese; - non combina due parole in un'unica frase tipo "mamma pappa"; - le parole utilizzate sono composte da una scarsa varietà di consonanti; a 36 mesi: - non comprende il significato dei discorsi; - ha un vocabolario limitato; - non fa semplici frasi;
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a cura di: Dott.ssa Giada Costanza Veterinaria
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cegliere di prendere un cucciolo è un’enorme responsabilità e perciò bisogna considerare bene cosa si vuole e quanto tempo si è disposti a dedicare al nuovo amico. In primis va ricordato che un cucciolo non può,non vuole e non deve essere considerato un bambino,deve essere accettato ed integrato in una famiglia,ma deve anche essere rispettata la sua natura ricordando quindi che ogni cane ha un proprio carattere e determinate attitudini che,comunque,devono essere sempre tenute in considerazione. Il cane è,per antonomasia,un amico fedele,ma anche un animale sociale per cui,prima di prenderne uno,si deve essere certi di potergli dedicare del tempo ed essere consapevoli che questo impegno si dovrà protrarre per almeno 12-14 anni. Premesso questo,un altro dilemma è quello se scegliere un cane di razza o un meticcio. Esistono oltre 400 razze di cani assimilabili in 4 grandi gruppi ciascuno con le proprie peculiarità per cui la possibilità di scelta è davvero ampia. Anche i meticci possono essere grossolanamente inseriti nei 4 grandi gruppi in modo da poter ipotizzare se,da adulto,sarà un piccolo cane da compagnia oppure un grosso cane da guardia. Meglio scegliere un maschio o una femmina? Il maschio è in genere più grosso e più prestante,più pronto al gioco e all’addestramento,ma anche più irruento e tende spesso ad isolarsi;la femmina invece ama di più la vita sociale,è più dolce e docile anche se sembra che sia più portata del maschio per la guardia. Per quanto riguarda la taglia è bene sfatare subito il mito che “i cani grandi in appartamento soffrono”:il cane,qualsiasi cane,ha bisogno solo dell’affetto e del tempo del proprietario.
prendere un cucciolo
Detto questo,è chiaro che ci possono essere dei problemi logistici:un’esile vecchietta non avrà certo la prestanza fisica di portare a passeggio un Alano,così come un cane iperattivo come il Jack Russell non è sicuramente adatto a chi ama la vita sedentaria. La scelta del cucciolo comporta dunque la risposta a due fondamentali domande:cosa mi aspetto io dal futuro cane e cosa sono disposto ad offrire io al nuovo amico. Consultatevi con il veterinario,con l’allevatore,con l’educatore cinofilo e sicuramente troverete il cucciolo giusto per voi. In bocca al lupo!!!
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a cura di: Dott.Matteo Pennisi Medicina Ortopedica e Riabilitativa Corso Cavour 179, Messina Tel. 090361063 Mail: mpenni@tin.it
La spinometria
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a Spinometria è la metodica più attuale, innovativa, veloce e non invasiva (senza raggi X), per il checkup posturale, utilizzabile su pazienti sia giovani che anziani. E’ un esame posturografico eseguito attraverso la rilevazione non invasiva della superficie tridimensionale del tronco e rappresenta allo stato attuale il gold standard per la valutazione strumentale della postura. La Spinometria Formetric nasce da un progetto di ricerca europeo e si basa sulla tecnica videorasterografica, ovvero la proiezione, mediante una lampada alogena, di bande luminose orizzontali sul corpo in esame e la rilevazione, mediante un sistema ottico, della deformazione dell’andamento delle bande luminose determinata dal profilo di concavità e convessità del corpo. Si ottengono dati di analisi statica, misurazione posturale e di studio funzionale. La precisione della misurazione spinometrica è confermata da numerosi studi clinici internazionali, come lo studio “Stellenwert der Rückenformanalyse in der Therapie von Wirbelsäulendeformitäten” del Policlinico di Ortopedia dell’Università di Münster (D). I vantaggi principali offerti dall’introduzione della Spinometria Formetric emergono dal confronto con gli esami radiografici, attualmente lo standard di riferimento nella valutazione della postura. Le immagini radiografiche infatti, sono insostituibili quando vi sia il sospetto di una patologia organica del rachide oltre che funzionale, ma il loro utilizzo ai fini della valutazione posturale soffre di tre limiti fondamentali:· il carattere bidimensionale delle immagini rilevate, l’impossibilità,
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anche per la natura invasiva della tecnica, di rilevare i cambiamenti dell’atteggiamento, l’esposizione a radiazioni ionizzanti e quindi invasive. Il referto di una Spinometria Formetric consente allo specialista, al tecnico e al paziente di avere a disposizione sia una ricostruzione tridimensionale della superficie del tronco, sia i valori relativi ai parametri indicativi dell’equilibrio del bacino, del profilo sagittale del rachide e delle eventuali deviazioni frontali e rotazioni trasversali della colonna vertebrale; questi elementi, sulla base della modalità di esecuzione dell’esame, vengono valutati in condizioni statiche, dinamiche o funzionali, quindi anche mediante il confronto tra rilevazioni eseguite in differenti modalità. La Spinometria è uno strumento ideale per l’effettuare la valutazione posturale nei bambini in età evolutiva ed individuare precocemente i giovani in un periodo di alto rischio per lo sviluppo di deformità vertebrali come scoliosi ed ipercifosi, perché consente di eseguire una rilevazione della morfologia 3-D del tronco, con grande precisione (margine di errore inferiore a 0,3 mm), con notevole rapidità (un paio di minuti per l’intera procedura di rilevazione) e nella massima sicurezza (non impiega radiazioni ionizzanti). Per la sua precisione ed affidabilità, la spinometria sta progressivamente sostituendo le tecniche invasive di diagnostica per immagini nei casi in cui il paziente necessiti di una valutazione posturale e non anatomica della colonna vertebrale, avendo il vantaggio di consentire indagini seriali del tutto innocue; già in Germania il check-up posturale con spinometria ha sostituito circa il 45% degli esami radiografici precedentemente richiesti per l’analisi delle scoliosi. Occorre prestare attenzione e rivolgersi al Logopedista se il vostro bambino:
NOVITÀ
„ Sentire „ le parole» nto, ma “non capisco «Sento, ma “non capisco le parole» Sentire bene previen Questo è il campanello d'allarme dei problemi dell'udito
NOVITÀ
Questo è il campanello d'allarme dei problemi dell'udito
bene previene
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«Sento, ma “non capisco" le parole»
Chi ha problemi di udito spesso sente, ma non distinch mi di uditoproblemi si avverto- si avvertoCome funziona lo Speech Guardggi sappiamo cheggi tra sappiamo difficoltà funziona loloSpeech Guard gue bene dileudito parole, Come che gli arrivano poco scandite, Come funziona Speech Guard declino Come non distinguere alcune lettere compromette visione e uditive e declinolauditive cognitivo esindo sentiamo chesentiamo le no quando che le come se fossero sfocate ste una comprovata relazione. 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Chi ha una riduzione dell'udito, ha difficoltà a distinguere socostantemente concentrati per che le parole degli altri non sono ben scandite ed aumentare fino a 5 vo il filo del discorso. nte concentrati per sviluppare con l'età deficit cognitivi Chi ha una riduzione dell'udito, ha difficoltà a distinguere soprattutto prattutto le parole che contengono alcune consonanti, come non perdere il filo del discorso. sviluppare con l'età d occorre essere costantemente concentrati per alcune non Chi ha una riduzione dell'udito, haconsonanti, difficoltà come a distinguere le parole che contengono s, la t, la soprattutto d, e il filoOggi del discorso. Dobbiamo Speech quindi interQuesto il campanello d'allarme dei problemi dell'udito la s, la t, la d,la la v. Compito dellaimportanti. nuova tecnologia questiilèfilo problemi possono le parole contengono alcune d, importanti. Dobbiamo perdere del discorso. Oggi problemi poslache v.questi Compito della nuova tec- consonanti, come la s, la t, laNOVITÀ venire molto tempestivamente ti problemi possono Guard (letteralmente "guardia della voce") è venire proteggere le sultempes essere e risoltilacon Compito della nuova tecudito a fuoco udito sfocato nologia Speech Guard (lettemolto sono affrontati essere affrontati ev.risolti con la nuova tecnolodanno uditivo attraverso precoci ontatilae nuova risolti con parole dal rumore e tecnologia ralmente "guardia della voce") Sentire udito a fuoco udito sfocato Speech Guard (lette-è test dell'udito edanno moderni uditivo apparec- attrav gia Speech Guard,Speech unnologia sofisticato sistema brevettato parole voce") dal rumore schiarirle. Il darisultato Guard, Speech un sofisticato sistema tecnologia ralmenteproteggere "guardiale della è bene previene chi acustici in modo contrastare test dell'udito e mod dalla Oticon che, progettato per rimettere elettronie schiarirle. 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Dobbiamo quindi intervenire assimilare concetti n telefoni fissi, cellulari,con portando “impigrimento” del cervello. chi che acustici tecnologia piccoli scompaiono quando molto tempestivamente sul danno uditivo attraverso mentalmente i loro suoni nitidi e chiari diretpeech Guard indossati. Occorre porvi rimedio mantenendomeno r Senti ma non capisci Speech Guard sono in grado di tamente timpano. precocial test dell'udito e moderni apparecchi acustici senza diall'uso una diperdita le parole? la mente allenata grazie collegarsi senza a iltelevisori, Collegabili senza filifili degli Speech Guard, Gli apparecchi divengono in modo da contrastare piùAvere possibile il decadimento oggi tutti possibili ind moderni apparecchi acustici, che episodi di smemoratezza atelefoni televisione e telefono il chip che rimette fissi, cellulari, portando autentici auricolari, "invisibili" sono dipiù fatto invisibili e disponibili sempre frequenti, fare fatica ad a del ce delle funzioni celebrali. Avere episodi di smemoratez“impigrimento” Collegabili senza fili a televisione e telefono Ma non basta, i nuovi appareca fuoco la voce nuovi, essere eza ipersonalizzati. loro suoni e chiari direttutti i livelli diassimilare prezzo. acustici connitidi tecnologia sempre più frequenti, fareassimilare fatica adconcetti Occorre conporvi rimedio Ma non basta, i nuovi apparecchi acustici con tecno- chi mentalmente meno reattivi, in preSpeech Guard sono in grado di tamente al timpano. senza di una perdita uditiva, sono cetti nuovi, essere mentalmente meno reattivi, in prela mente allenata gra logia Speech Guard sono in grado di collegarsi senza collegarsi senza fili a televisori, oggi tutti possibili indicatori di un Gli apparecchi divengono degli senza di una perdita uditiva, sono oggi tutti possibili moderni apparecchi telefoni fissi, cellulari, portando per questo mese condizioni “impigrimento” del cervello. filiSolo a televisori, telefoni fissi, cellulari, portandostraordinarie i loro i loro suoni nitidi e chiari diretautentici "invisibili" indicatori diauricolari, un "impigrimento" delporvi cervello. 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Iscrit
a cura di: Dott. Filippo Di Blasi - Osteopata, Centro medico specialistico Amedeo D'Aosta via Garibaldi n 337 98121 Messina tel. 3317488992 email 13323@libero.it.
Ritornare in asse: L’osteopatia e la complessità strutturale
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os’è e di cosa si occupa l’osteopatia? Quali sono le sue prerogative e i suoi vantaggi sul corpo e sullo stato psico-fisico di salute del paziente? Esiste una reale alternativa medica, ove naturalmente possibile, rispetto a determinati farmaci che in alcuni casi risultano di natura palliativa, in quanto non agiscono sulla causa effettiva della malattia ma ne riducono semmai un disturbo che ovviamente si ripresenterà in futuro. A tal proposito, è innanzitutto necessaria una corretta divulgazione d’informazione, sana e veicolata su specifici canali, anche forse ancora poco conosciuti, come l’osteopatia, che ormai rappresenta un ramo della medicina già ben appianato e sicuro. L’osteopatia fu fondata in America nel 1874 da Andrew Taylor Still a Kirksville, Missouri, medico di una piccola città di frontiera che la inventò per sopperire alla mancanza di mezzi nella cura dei suoi pazienti. Dopo numerosi studi e ricerche, Still si convinse che molte malattie potevano essere curate intervenendo nella correzione delle mal posizioni anatomiche, che senza dubbio, potevano interferire con la circolazione sanguigna e l'attività nervosa. Queste cattive posture, che si rivelano con le abitudini e l’andamento di una vita piuttosto frenetica o comunque malsana, possono portare ad alterazioni e disturbi di varia entità, facendo perdere all’organismo nella sua globalità un equilibrio indispensabile per il benessere psico-fisico. È bene sapere, infatti, che uno dei principi fondamentali dell'osteopatia è di ripristinare in tutti i distretti del corpo, indipendentemente dall’apparato o sistema, la corretta mobilità delle strutture corporee.
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Una corretta mobilità priva di restrizioni favorisce la fisiologica vascolarizzazione e innervazione dei tessuti indispensabile al fine del mantenimento dell’omeostasi dell’organismo. L'applicazione pratica dell'osteopatia si basa quindi su questa importante relazione di “forma, ordine e funzione”, per cui in conformità a tale rapporto “la struttura governa la funzione”. Il dott. Still, sosteneva proprio per questo che la perfezione di ogni funzione è legata alla perfezione della struttura portante, per cui se tale equilibrio è alterato ci si trova di fronte a una disfunzione osteopatica, caratterizzata da una zona corporea in cui è andata persa la corretta mobilità. L’organismo reagirà a tale disequilibrio creando delle zone di compenso e di adattamenti corporei non favorevoli al benessere generale dell’organismo. L'osteopata utilizza modelli diagnostico-terapeutici applicabili al sistema muscolo-scheletrico e a tutti gli altri sistemi (nervoso, linfatico ed endocrino) e apparati (digerente, respiratorio, cardio-circolatorio, urogenitale, visivo, uditivo-vestibolare) non si limita quindi alla diagnosi e al trattamento dei disturbi muscolo-scheletrici, ma si preoccupa di come la biomeccanica di tale sistema interagisce con la fisiologia di ogni apparato. Una postura scorretta può provocare continui problemi quali pirosi (bruciori di stomaco), stipsi (stitichezza), dismenorrea (dolore mestruale), cefalea (mal di testa), nausea, vertigini, acufeni, disturbi dell’atm (articolazione temporo-mandibolare), problemi di drenaggio agli arti (arti gonfi), oltre ai più comuni dolori della colonna vertebrale e di tutte le articolazioni. Un carico non equilibrato sulle articolazioni e viceversa problemi funzionali organiciviscerali (dell’intestino, dell’apparato ginecologico, urogenitale e tutti quei disturbi di tipo afferenziali come quelli visivi, occhiali non corretti, o della bocca, denti mancanti, frenulo linguale corto, o uditivovestibolare, otiti ricorrenti nei bambini, etc.) possono provocare dei dolori di tipo muscolo-scheletrico e delle importanti alterazioni della postura. Pertanto l’unione di tutti questi sistemi crea un ingranaggio perfetto che si muove a ritmo della respirazione, e non solo, un’alterazione di
questa dinamica creerebbe senza dubbio le basi per l’istaurarsi di qualche patologia: per questo motivo sostengo che l’osteopatia agisce anche sulla prevenzione dell’individuo, agendo sul mantenimento della miglior dinamica possibile. Durante una seduta osteopatica dopo l’anamnesi del soggetto e l’osservazione della zona del motivo del consulto si eseguono vari tests, strumenti per ricercare la reale causa del problema. Il trattamento sul paziente è eseguito quindi, a seguire, attraverso una sintesi dei dati raccolti che si dispiegano poi in specifiche tecniche manuali che agiscono sulle restrizioni, come già detto di mobilità dell’organismo e sugli adattamenti scorretti. C’è inoltre da indicare la capacità soggettiva di reazione del paziente, che non è ovviamente per tutti uguale: le sedute osteopatiche non procedono seguendo fisse regole, ma variano secondo la capacità di riorganizzazione e auto-guarigione (dopo il trattamento) del corpo stesso. Per di più, durante la ricerca delle "disfunzioni somatiche" l'osteopata, a vantaggio dei pazienti che potranno beneficiare di diagnosi mediche precoci tramite una procedura definita di "diagnosi differenziale", potrebbe
individuare o sospettare possibili problematiche che esulano dalla propria competenza. In tal caso ha l'obbligo di segnalare, il sospetto direttamente al paziente stesso, al medico curante o suggerendo uno specialista che fornisca i percorsi diagnostici e terapeutici appropriati.
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a cura di: Dr. Adelfio Liviani Chinesiologo Specialista in Scienze Motorie ad indirizzo Biomedico (laurea magistrale)
Da il sole 24 ore-sanità del 12/11/2013
La kinesiologia
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na professione emergente e ancora poco conosciuta quella del chinesiologo, recentemente disciplinata ai sensi della legge 4/2013. La chinesiologia, dal greco”kínesis“, nel senso di movimento, e “lógos“, nel senso di studio, è sinonimo di “scienze motorie”, quindi è la scienza che studia il movimento umano a 360° e in tutte le sue forme, mediante un preciso approccio educativo e preventivo. Il chinesiologo è quindi l’esperto e lo studioso di chinesiologia, è il laureato in “scienze motorie”, corso di laurea attivato presso le facoltà di medicina e chirurgia di molte università italiane. In particolare, la “chinesiologia applicata” riguarda l’esercizio fisico finalizzato (recupero delle capacità motorie, correzione dei difetti di andatura e postura, prevenzione del sovrappeso e dell’obesità, delle patologie cardiovascolari, dell’osteoporosi) e la “chinesiologia clinica”, è un sinonimo di “personal training” e fa riferimento al rapporto 1:1 tra il chinesiologo e il soggetto in allenamento. I 3 pilastri su cui si regge l’attività professionale di chinesiologia clinica sono: Il “Personal Training”: sedute di allenamento individuale e personalizzato, costantemente guidato e monitorato dal professionista chinesiologo. Il “Life Coaching”: approccio educativo basato sull’accompagnamento al raggiungimento degli
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obiettivi e alla risoluzione delle problematiche riguardanti la componente psicofisica del soggetto. L’ “Health Management”: gestione e mantenimento del buono stato di salute, aumento della performance, rilassamento e gestione dello stress, raggiungimento del massimo stato di benessere psicofisico. Prevenzione di primo e secondo livello, fitness metabolica. Questi 3 concetti sono intesi in modo simultaneo ed integrato. Il chinesiologo, dottore in scienze motorie, guarda oltre la sfera della fisicità, comprendendo appieno il significato della parola “benessere” e liberando il soggetto intrappolato nella prestazione. L’attività fisica prende quindi un significato diverso, è molto più profondo e diventa uno straordinario e insostituibile mezzo per arrivare alla consapevolezza, strumento indispensabile per conoscersi e capirsi .Egli è inoltre un esperto nei processi di crescita e cambiamento dei comportamenti della persona, sviluppo personale, massimizzazione del potenziale individuale, raggiungimento degli obiettivi. Spesso erroneamente si associa la chinesiologia con la fisioterapia, in realtà pur essendo due discipline contigue, esse lavorano in momenti diversi e secondo metodologie e finalità differenti. La tabella riportata di seguito chiarisce le sostanziali differenze tra il chinesiologo e il fisioterapista.
redazionale
Vivere bene la terza età
Casa di Riposo la Rondine: la scelta giusta per i nostri cari
L
a terza età è una fase della vita verso la quale tutti siamo inesorabilmente diretti. Ma entrare nella terza età non deve significare per forza un disagio ed una fase della vita in cui il malessere e la rassegnazione debbano per forza prendere il sopravvento. La qualità come valore nella Terza età è indispensabile per attraversare l’ultima fase della nostra vita in maniera serena e spensierata, avendo qualcuno che, oltre ai nostri cari, sia in grado di prendersi cura di noi nella giusta maniera e con servizi di elevato valore in una struttura adeguata con personale assistenziale qualificato e decisamente preparato ad ogni evenienza la salute richieda. La Casa di Riposo La Rondine è la Struttura adeguata all’ accoglienza ed all’assistenza per gli anziani nella zona della città di Messina. Casa di Riposo la Rondine è sinonimo di amicizia, supporto alle famiglie che non possono prendersi cura giorno dopo giorno dei loro cari, causa impegni inderogabili lavorativi. Cominciamo subito ad affermare che parcheggiare un familiare, una persona anziana, in una casa di riposo, non dovrebbe mai essere la prima scelta. Un genitore adesso anziano, ci ha accuditi quando eravamo piccoli, ci ha mantenuti, ci ha a nostra volta cresciuti, si è preso cura di noi con amore e senza doppi fini. Vogliamo fare lo stesso con i nostri cari anziani? Ora è anche vero che nella società odierna, il tempo a disposizione per noi stessi, per i familiari, per gli affetti, purtroppo, è sempre più esiguo a causa dei mille impegni di lavoro che la vita ci obbliga ad osservare. A questo punto prendersi cura di un anziano, prendersene cura nella dovuta maniera, nella maniera più giusta, diventa una cosa
impossibile. O si lavora e quindi ci si mantiene, o si fa altro e non si guadagna più il necessario al sostentamento. In questo caso la Casa di Riposo la Rondine, a Messina, è il punto di riferimento per accudire i vostri cari. La Casa di Riposo a Messina che offre assistenza 365 giorni l’anno 24 ore su 24, 7 giorni su 7. La Casadi Riposo la Rondine gestita dal signor Barbera, è il modello abituale di casa di riposo dove ogni persona o coppia trova gli stessi comfort della propria casa. Una stanza stile appartamento singola o doppia, struttura per i pasti, , la ricreazione e soprattutto la cura e l’igiene della persona oltre all’assistenza sanitaria 24 ore su 24, il tutto in un ambiente familiare. La Rondine è specializzata in servizi di qualità per garantire la migliore cura dei suoi ospiti con diversi tipi di assistenza: assistenza a disabili e assistenza ad anziani non autosufficienti. All’interno della casa di Riposo la Rondine, il personale stabile di tipo sanitario comprende gli operatori socio-sanitari e gli infermieri e i medici che controllano e visitano gli ospiti con estrema professionalità. La Rondine a Messina garantisce il dignitoso soddisfacimento dei bisogni primari ed assistenziali degli ospiti, sopperendo alle difficoltà che l’ospite incontrerebbe nel provvedere con propria iniziativa, vivendo da solo. La cucina della Casa prepara piatti genuini, sani e gustosi e garantisce la dieta ad ogni ospite. Nell’ambito della casa la Rondine, la vita comunitaria è ricca di occasioni ricreative, gli ospiti vengono accompagnati e stimolati con comprensione e rispetto, nel loro cammino di recupero o mantenimento delle proprie funzioni cognitive.
Anche la terza età può essere verde
Viale Italia 50 - 98124 MESSINA Tel. 090 675076 - Cell. 328 8971851 www.casadiriposolarondine.it Starebene a Messina| Ottobre | Novembre '15
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Studio "Zeus"
Dott. Giovanni Spiro
RADIOLOGIA DOMICILIARE
RADIOLOGIA DENTALE DIGITALE OPT- Telecranio- Maxillo-Facciale
Uno degli obiettivi dello Studio "Zeus" è fornire un SERVIZIO DI RADIOLOGIA DOMICILIARE DIGITALE INDIRETTA a favore di persone anziane, disabili o le cui condizioni di salute non permettono il trasporto in una struttura ospedaliera, se non sottoponendo la persona ad un grave disagio e ad un elevato costo per la collettività. La Radiologia DRI è un innovativo sistema che permette l’acquisizione dell’immagine radiologica su schermi ai fosfori e conversione, tramite un sistema CR, direttamente in digitale, senza più l’intervento di inutili passaggi di fissaggio e sviluppo dell’immagine stessa. Per ora questa tecnologia sta muovendo i suoi primi passi solo in ospedale, mentre lo Studio "Zeus" ha voluto modificarla per renderla disponibile nel sistema HOME-CARE, dove crediamo possa essere ancora più indispensabile. E’ quindi nostro interesse fornire un servizio “snello” e veloce con un’attrezzatura pratica ma all’avanguardia; un servizio che si ponga sul mercato così come fanno gli studi privati negli Stati Uniti, nell’interesse del paziente bisognoso che non può sopportare code e spostamenti faticosi. Questo NUOVO servizio di radiologia domiciliare digitale indiretta sull’uomo è, in assoluto, fra le PRIME esperienze in ITALIA. Studio "Zeus" ha sperimentato, studiato e trovato la soluzione ideale, utilizzando in un modo atipico alcune apparecchiature ora in uso solo in ospedale, integrandole con le più innovative tecnologie digitali e di trasmissione dei dati. Abbiamo inoltre PROGETTATO e COSTRUITO uno stativo di supporto facilmente trasportabile anche sulle scale, in modo da abbattere totalmente quelle che sono le difficoltà di accesso alle abitazioni.
Studio "Zeus" Via G. La Farina n° 45 - Messina Tel. 0909431421 - 3403798390 www.studiozeus.it 24
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