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D E T A I L S
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Edizioni Polistampa
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F l o r e n t i n e W a l k p a s s e g g i a t a f i o r e n t i n a
Edizioni Polistampa
A mia madre, a Simona e a mio figlio Francesco For my mother, for Simona and for my son, Francesco
Foto e progetto grafico: Franco Casini franco.casini@tele2.it Traduzione inglese: Annabelle Leach
Š 2006 EDIZIONI POLISTAMPA Sede legale: Via Santa Maria, 27/r - 50125 Firenze - Tel. 055.233.7702 Stabilimento: Via Livorno, 8/31 - 50142 Firenze Tel. 055.7326.272 - Fax 055.7377.428 http://www.polistampa.com ISBN 88-596-0029-4
PREMESSA
V
i chiederete il perché di un nuovo libro fotografico su Firenze, visto che basta entrare in qualsiasi libreria del centro storico per vederne esposti a decine. Talvolta sono opera di veri e propri artisti, che trasmettono della città un’immagine assolutamente personale; talaltra di più modesti professionisti dell’obbiettivo, il cui lavoro mira ad attirare l’attenzione del turista sui monumenti e sui paesaggi “imperdibili” di Firenze. Comunque si tratta sempre di lavori concepiti per la pubblicazione. Questo libro, invece, nasce per puro caso. Da quando il mio bambino ha avuto gambe per camminare, ho cominciato a portarlo a spasso per la città: giretti senza meta, compiuti nei fine settimana. La piccola Minolta che per abitudine mi porto sempre dietro avrebbe dovuto documentare l’affacciarsi al mondo di Francesco, le sue espressioni di curiosità e di meraviglia di fronte alle cose. Il che è puntualmente avvenuto; ma insieme è successo anche altro: alzando o abbassando la testa mi imbattevo di continuo in realtà ignote, in particolari su cui lo sguardo del fiorentino sorvola spesso con sufficienza. Come ci accade di non vedere più tanti oggetti di casa, belli o meno belli, proprio perché li abbiamo sott’occhio di continuo, così ci càpita di lasciar inaridire le sorgenti della nostra sensibilità di fronte a tanti scenari, piccoli o grandi, troppo frequentati. Forse, nel corso delle nostre passeggiate, Francesco mi ha “contagiato” la verginità del suo sguardo, o meglio mi ha momentaneamente restituito quella che possedevo un tempo ormai lontano. E, a proposito di passato, si potrebbe dire che questo libro nasce molti anni prima delle immagini che lo compongono: per la precisione una vigilia di Natale, quando mio padre mi mise in mano una splendida Korolle, dicendomi in tono falsamente burbero: “Tienila bene, però”. Da allora in poi la passione per la fotografia non mi ha mai abbandonato; e mi auguro che nel giudicare il mio lavoro si tenga conto dell’intenzione che lo anima: non tanto di “fare arte”, quanto di render conto di uno stato d’animo. L’Autore Firenze, aprile 2006
FOREWORD
A
re you asking yourself the reason for another book of photographs of Florence, seeing that it is enough to go into any bookshop in the historical centre of the town and find so many on their shelves. They are often the work of true artists, whose images of the town are markedly personal. Sometimes they are the work of a more modest professional photographer whose aim is to catch the tourists’ attention by showing the monuments and views that just cannot be missed. However, all these books were intended for publication. This book, instead, was created just by chance. From the moment my son was able to walk I have taken him around the town, for weekend walks, wandering around carrying my little Minolta camera that is always ready to record Francesco’s new world; his expressions of wonder and curiosity. These photos have always been a great success but something else caught my eye when lifting or lowering the images. I continually hit upon unknown truths, particularly how the Florentines often glance over their monuments with an air of self importance; that same glance we give our precious or ordinary objects around the house. We always have them in front of our eyes! In this way the font of our appreciation dries up when so many spectacular sights, impressive or not, are so frequently seen. Maybe, Francesco’s innocent expression has moved me, or perhaps given me back, for a moment, that which I possessed in the distant past. Speaking of the past, it could be said that this book existed long before the photographs published in it: to be precise, one Christmas Eve when my father presented me with a splendid Korolle camera and said in a false, gruff voice: “Take good care of it though”. Since then the passion for photography has never left me and I hope, when you are looking at my book, you will see the intentions that have given it life, not so much as ‘work of Art’ but as a testimony of the soul. The Author Florence, April 2006
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Triste e turpe vecchiaia attende quel padre dalle cui mani lo straniero ha strappato l’unica figlia! A sad and grim old age awaits the father from whom the foreigner has snatched away his only daughter!
Giambologna (Jean de Boulogne), Il ratto delle Sabine, Loggia della Signoria. Giambologna (Jean de Boulogne), The Rape of the Sabine, Loggia della Signoria.
Specchio d’argento che un alito di brezza increspa; e i palazzi riflessi sembrano ora dimore di fate. A breath of wind ripples across the silver mirror and the reflections of the palaces now seem like the abodes of fairies.
L’Arno dal ponte alle Grazie. The River Arno seen from Ponte alle Grazie.
Penso: “Chi ha visto una volta quest’alba dovrà ritornare a vederla perché a Firenze c’è sempre una seconda volta”. I think: “He who has seen this sunrise once will return and see it again because there is always a second time in Florence”.
Vista mattinale dei lungarni dal ponte Amerigo Vespucci. Morning view of the lungarni from Amerigo Vespucci Bridge.
Dovette chinare il capo, la fiera repubblica, Papato e Impero imposero i Medici, ma la torre di Arnolfo continua a ergersi, monito eterno contro la tirannide. You must bow your head, the proud Republic, the Papal See and Empire imposed the Medici family, but Arnolfo’s tower continues to rise as an eternal warning against tyranny.
Giambologna (Jean de Boulogne), monumento equestre di Cosimo I de’ Medici in piazza della Signoria, con la torre di Arnolfo sullo sfondo. Giambologna (Jean de Boulogne), Cosimo I de’ Medici in Piazza della Signoria with Arnolfo’s tower in the background.
“Or come piacque al mio glorioso Signore e immortale Iddio, io la finii del tutto, e un giovedì mattina io la scopersi tutta… E tutti a una voce facevano a gara a chi meglio ne diceva”. (Benvenuto Cellini, Vita, II, XCII) “As my Lord and God Immortal decreed, I finished it completely, and one Thursday morning I unveiled it… and everyone engaged to give the best compliments”. (Benvenuto Cellini, Vita, II, XCII)
Benvenuto Cellini, Perseo, Loggia della Signoria. Benvenuto Cellini, Perseus, Loggia della Signoria.
Lo sguardo indagatore del Poeta si posa su chi ascende il sagrato: “Prega, mortale, per i grandi sepolti in questo tempio”. The searching look of the Poet rests upon he whom ascends the church-square steps: “Mortal, pray for those Great men buried in this temple”.
Piazza Santa Croce: monumento marmoreo di Dante e facciata della basilica. Piazza Santa Croce: marble monument of Dante and the façade of the basilica.
Misura, proporzione, armonia: un nuovo linguaggio, un ponte gettato nei secoli tra la cittĂ dei mercanti e la Roma imperiale. Measure, proportions and harmony: a new language, a bridge through the centuries between the city of merchants and Imperial Rome.
Filippo Brunelleschi, basilica di San Lorenzo, veduta dal lato nord della piazza. Filippo Brunelleschi, Basilica of San Lorenzo, view from the northern side of the square.
Il ferro del ponte, che un tempo serviva a legare i cavalli, ora tien salde le promesse d’amore, vergate sul metallo forbito dei lucchetti. The wrought iron once used for tethering horses on the Bridge, now tightly holds promises of love, engraved onto polished metal padlocks.
Il ponte Vecchio. The Old Bridge.
Geometrie di un tappeto di marmi dilavato dai venti e dalle piogge. Geometric designs of a faded marble carpet washed by the winds and the rain.
Basilica di Santa Croce, sagrato. Basilica of Santa Croce, church-square.
Un fiore prezioso, un disegno di circonvoluta eleganza: stemma di questa cittĂ , che non sai se ti dischiuderĂ il proprio mistero. A precious flower, a design of encased elegance: the coat of arms of this town. Who knows if it will open its secret to you?
Nel giardino dell’Iris, a piazzale Michelangelo. In the Iris Garden, Piazzale Michelangelo.
Grata di vivo legno, braccia protese verso l’amata, o entrambe le cose? Non lo sappiamo, però questi rami attorti presagiscono le gemme. A grating of living wood, an arm reaching out for a loved one, or both? We do not know but these twisted branches presage the gems.
Panorama dalla terrazza del piazzale Michelangelo. View from the terrace of Piazzale Michelangelo.
Un mattino di primavera: indugiare a lungo nella quiete della piazza, tranquilla come un remoto angolo di provincia‌ One morning in spring: lingering in the silence of the square, undisturbed as a remote corner of the countryside‌
Piazza Santo Spirito, scorcio della facciata della basilica. Piazza Santo Spirito, glimpse of the façade of the Basilica.
Restare in silenzio, le braccia poggiate alla spalletta dell’Arno, finché non ceda alla notte il crepuscolo. Solo allora andar via, nella gran pace. Pause in silence, arms resting on the parapet of the Arno, until night overtakes dusk. Only then may you leave, in peace.
Veduta dal ponte di San Niccolò. View from San Niccolò Bridge.
Sei nobile, o giglio, coronato di fronde e di frutti. E ricco: non vedi le balle di lana che i prosperi mercanti ti han posto ai piedi? Oh, noble lily, crowned with leaves and fruits. You are rich. Can’t you see the bales of wool the prosperous merchants have set at your feet?
Giglio araldico della bottega dei Della Robbia, palazzo di Orsanmichele. Heraldic lily from the workshop of Della Robbia, Palazzo di Orsanmichele.
Mensole a soverchiare il fiume, argini, parapetti, terrazze… Passa oltre, dio Arno, passa oltre, non spazientirti come l’ultima volta. In fondo non è bello tutto questo? Like mantlepieces hanging over the river, embankments, parapets and terraces…Flow on, Godly Arno, flow on, do not be impatient like before. After all this is beautiful, is it not?
Le case di borgo San Jacopo affacciate sull’Arno. The houses in Borgo San Jacopo overlooking the Arno.
Da quando ci sono gli Uffizi tutti guardano palazzo Vecchio da lì, come da un belvedere. Tanto che la torre di Arnolfo, insuperbita, ora si specchia anche nelle pozze d’acqua. Everyone has admired the beautiful view of the Palazzo Vecchio from the Uffizi since they were built. All the more Arnolfo’s Tower stands triumphant,and even mirrors itself in the puddles of water.
Piazzale degli Uffizi. Piazzale of the Uffizi.
“Ma veramente solo / ed unico tu fosti / nella sventura. / Nessun dio ti protesse / niuna gloria t’arrise incontrastata / ti fu solo di scorta il tuo valore / o fante antico”. (Vincenzo Cardarelli) “Really alone/ and solitary you be /in misfortune. / No God to protect you / nor undisputed glory you achieve / was only to guide your merit / Oh sacred soldier”. (Vincenzo Cardarelli)
Pio Fedi, Il ratto di Polissena, Loggia della Signoria. Pio Fedi, The Rape of Polissena, Loggia della Signoria.
“Io e il mio fratello più anziano siamo stati tranquilli per secoli. A dire il vero, neanche ora lavoriamo troppo: giusto qualche ruggito di rappresentanza ai turisti più indiscreti…” “My elder brother and I have been standing here peacefully for centuries. To tell the truth, we don’t work too much: just a symbolic roar to the more intrusive tourists…”
Flaminio Vacca, leone marmoreo all’ingresso della Loggia della Signoria. Il leone contrapposto è opera di arte romana. Flaminio Vacca, marble lion at the entrance of the Loggia della Signoria. The lion standing opposite is from the Roman period.
“Ho buona memoria ma tre cose proprio non le ricordo: quanti litri d’acqua mi sono scorsi sotto le arcate; quanta gente è passata sopra le medesime; quante foto mi hanno fatto”. “I do have a good memory but there are three things I just cannot remember: how many litres of water have run under my arches; how many people have walked over me; how many photos have been taken of me”.
Il ponte Vecchio. The Old Bridge.
“Fortuna di noi umili: sopravvivere perché non siamo notati. Ero già qui quando, sul far della sera, i gabellieri chiudevano la porta, e chi c’era, bene, chi non c’era, pace.” “The luck of us humble people: survival, because we are unseen. I was already here when, at nightfall, the tax collectors locked the doors; good for those inside, unfortunate for those left on the outside.”
Anello di ferro battuto nel vano della porta a San Frediano, in Oltrarno. Wrought iron ring on the door of San Frediano, Oltrarno.
“Una volta certi militari mi fecero perdere la testa… ma no, cosa avete capito? Comunque almeno io mi ripresi subito, mentre mia sorella, la Primavera, ci mise trent’anni”. “In the past some soldiers made me loose my head…. no, what have you understood? I, at least, came straight to my senses, while it took thirty years for my sister, Spring”.
G.B. Caccini, l’Estate. La statua decora un capo del ponte Santa Trinita ed è affiancata dalla Primavera, di P. Francavilla. Minato durante l’ultima guerra, il ponte venne poi ricostruito, ma la testa della Primavera fu rinvenuta in Arno solo negli anni Settanta. G.B. Caccini, Summer. The statue decorating one side of Santa Trinita Bridge, together with Spring, by P. Francavilla. This bridge was blown up during the last war and was reconstructed. The head of Spring was found in the River Arno in the 1970s.
Il fiorentino coniuga magnificenza e praticità: questo splendido tempietto portalampada è coronato di puntali perché non serva di appoggio ai ladri per arrampicarsi sul muro. The Florentine style joins together majesty and function: this splendid temple-shaped lamp is crowned with spikes so thieves may not use it when climbing the wall.
Niccolò Grosso detto il Caparra, tempietto in ferro battuto, palazzo Strozzi. Niccolò Grosso, known as the Caparra, temple in wrought iron, Palazzo Strozzi.
Marmo bianco di Carrara e Verde di Prato è l’araldica delle grandi chiese fiorentine, da San Miniato al Monte al Battistero, da Santa Maria del Fiore a Santa Maria Novella. White marble of Carrara and Verde of Prato: the heraldry of the great Florentine churches, from San Miniato al Monte to the Battistero, from Santa Maria del Fiore to Santa Maria Novella.
Via degli Avelli, di fianco alla basilica di Santa Maria Novella. Via degli Avelli, next to the Basilica of Santa Maria Novella.
Una volta un colombo vide certe tartarughe reggere le mete del palio dei Cocchi. “Un po’ di gloria anche per me!” disse. E, postosi accanto a una di esse, finse di aiutarla… A dove once saw some tortoises bearing Cocchi’s bales of straw. “A little glory for me as well!” said the dove, setting himself down next to one of them, pretending to help…
Piazza Santa Maria Novella. Piazza Santa Maria Novella.
Il puzzle sapiente dei vecchi scalpellini di Firenze. Non avevano mai visto le mura ciclopiche dei loro predecessori: eppure‌ The wise puzzle of the old stone-cutters of Florence. They had never seen the Cyclopean walls of their predecessors: and yet‌
Pavimentazione stradale di via delle Seggiole, quartiere di Santa Croce. Street paving of Via delle Seggiole, Santa Croce.
Un palazzo del Rinascimento, con tanto di rozze bugne squadrate? No, da questo portoncino non uscivano carrozze: era tutto un viavai di fiaschi di “quello buono”. A Renaissance Palace, with its rough stones? No, the carriages cannot pass through this little doorway: it was all coming and going of flasks of “that good stuff ”.
Sportello per la vendita al dettaglio di vino nella facciata di una dimora nobiliare di via del Giglio. A hatch for the sale of wine to the public in the façade of a nobleman’s palace in Via del Giglio.
Oggi si dice “suonare il campanello”, ieri si diceva “tirare la corda” (infatti, tirando a sé il pomello, la corda ad esso collegata scuoteva una piccola campana di bronzo o di ottone). Today we say “Ring the doorbell”, in the past we said “Pull the cord” (in fact, pulling down the knob, the cord to which it is attached moved a little bell made of brass or of bronze).
Antico campanello a tiro in via Sant’Egidio. Old fashioned bell-pull in Via Sant’Egidio.
Azalee, ortensie, gerani, ciclamini; una nobile fanciulla che compare d’improvviso nel crepuscolo di una lunga giornata estiva, e che altrettanto bruscamente sparisce… Azaleas, hydrangea geraniums, cyclamens; a noble maiden suddenly appears in the twilight of a long summer’s day and then abruptly disappears…
Il primo balcone in ferro battuto di Firenze (XVII secolo) sormonta il portone d’ingresso di palazzo Roffia (borgo Pinti, di fronte a via di Mezzo). The first wrought iron balcony in Florence (XVIIth century) above the front entrance of the Palazzo Roffia (Borgo Pinti, facing Via di Mezzo).
“Se un giorno un giovane pallido ti bacerà sulla bocca, ritornerai fanciulla di carne e di sangue”, disse la maga nell’incantarmi. Ove sei, giovane pallido? “If, one day, a pale faced young man should kiss you on the lips, you will be as a young girl again in flesh and blood”, said the wizard while he bewitched me. Where are you, pale youth?
Maniglia di bronzo di un portone, via Ricasoli. Bronze door handle, Via Ricasoli.
“Poveri corpi, magri, torti, gonfi, / o flosci, che implacabile e sereno, / nelle sue bronzee fasce, fin da piccoli, / avvolse il dio dell’Utile!” (Charles Baudelaire) “Poor bodies, thin, twisted, blown, or flabby, merciless and serene, in their bronzed swaddling clothes, since infancy, wrapped the God of Profit!” (Charles Baudelaire)
Ospedale degli Innocenti e medaglione robbiano in facciata, piazza della Santissima Annunziata. Ospedale degli Innocenti and Della Robbia plaques on the façade, Piazza della Santissima Annunziata.
Sempre mesci acqua, piccolo demone, pi첫 gentile dei tuoi fratelli che dalle gronde delle cattedrali ci dissetano solo quando piove. You always pour the water, little demon, more polite than your brothers who, from the gutters of the cathedrals, quench our thirst only when it rains.
Fontana di Pietro Tacca, piazza della Santissima Annunziata. Fountain by Pietro Tacca, Piazza della Santissima Annunziata.
“Un po’ dilavato dalle piogge, forse anche con qualche ruga in più e qualche capello in meno… ma quante fresche ragazzine mi si fanno fotografare accanto!” “Slightly washed out from the rain, perhaps with more wrinkles and a little less hair… how many fresh young girls have been photographed next to me!”
Bartolomeo Ammannati, Fontana del Nettuno, piazza della Signoria. Bartolomeo Ammanati, Fountain of Neptune, Piazza della Signoria.
Corrosa dal tempo, la pietra serena beve la luce in morbidi chiaroscuri. Eaten away by time, the pietra serena drinks in the light to make soft chiaroscuro.
Candelabra sulla cornice del tabernacolo all’angolo tra via de’ Pilastri e borgo Pinti. Candelabrum on the frame of the tabernacle on the corner between Via de’Pilastri and Borgo Pinti.
Carpe, anguille, lamprede: un tempo era l’Arno a fornire a Firenze il pesce per la mensa quotidiana. Carp, Eels, Lampers: in the past it was the Arno which gave up its fish or the Florentines’ daily lunch.
Giorgio Vasari, Loggia del Pesce, piazza de’ Ciompi. Giorgio Vasari, Loggia del Pesce, Piazza de’ Ciompi.
Calcio glorioso di un tempo! I tuoi fasti non erano scritti su un foglio di fragile carta, ma incisi sul marmo polito a futura memoria. Glorious football of the past! Your splendour was not inscribed on a sheet of thin paper, but engraved on polished marble for the future memoirs.
Indicazione della linea di centrocampo per una partita di calcio in costume in piazza Santa Croce, facciata di palazzo Antellesi. Indication of the centre-field line for a game of football in historical costume in Piazza Santa Croce, faรงade of Antellesi Palazzo.
Vogano nel tramonto, i canottieri, e ogni colpo di remo solleva un lieve spruzzo d’oro. They row in the sunset and with every stroke the oarsmen raise a light spray of gold.
L’Arno visto dal ponte da Verrazzano, con il ponte di San Niccolò sullo sfondo. The Arno seen from Verrazzano Bridge, with San Niccolò Bridge in the background.
O giglio, prima bianco e poi vermiglio del sangue dei tuoi figli valorosi! Oh Lily, first white and then bright red with the blood of your brave sons!
Il giglio sullo scudo del Marzocco (il leone araldico fiorentino), piazza della Signoria. Lo stemma di Firenze (in origine un giglio bianco in campo rosso) invertĂŹ i propri colori dopo la sanguinosa battaglia di Montaperti contro i senesi (4 settembre 1260). The lily on the Marzocco shield (the Florentine heraldic lion), Piazza della Signoria. The coat of arms of Florence (originally a white lily on a red background) inverted its colours after the bloody battle of Montaperti against Siena (4th September 1260).
“Torna’mi alla Loggia, dove avevo condotto il Perseo, e me l’andavo finendo senza dinari e con altri accidenti, che la metà di quegli arieno fatto sbigottire uno uomo armato di diamanti.” (Benvenuto Cellini, Vita, II, LXXXIX). “Returning to the Loggia, where I had taken the Perseus, I was ending up without money and with other mishaps, half of which would have flabbergasted a man full of diamonds.” (Benvenuto Cellini, Vita, II, LXXXIX).
Monumento marmoreo a Benvenuto Cellini in una nicchia del palazzo degli Uffizi. Marble monument to Benvenuto Cellini in a niche in the wall of the Uffizi.
La tua voce tuonava come ardeva la tua fede. “È un fanatico, anzi un eretico”, dissero a Roma. Ma era solo un trucco per far tornare dall’esilio i Medici… Your voice thundered as your faith was impassioned. “He is a fanatic, no a heretic” they said in Rome. But it was only a trick to make the Medici family return from their exile…
Lapide che commemora l’esecuzione di Girolamo Savonarola, piazza della Signoria. Memorial tablet marking the execution of Girolamo Savonarola, Piazza della Signoria.
“Mi avevano battezzato Fulmine; poi si sono accorti che rompevo troppo spesso in dirittura. Ora sto qui in piazza del Duomo: poche emozioni, ma in fondo non è male…” “They baptised me Thunderbolt; then they discovered I trotted to the finishing post too often. Now I am here in Piazza del Duomo: there are few emotions but in the end it’s not so bad…”
Carrozzella in piazza del Duomo. Horse drawn carriage in Piazza del Duomo.
Leggendario profilo! Per alcuni a scolpirlo fu un armigero che lavorò di pugnale mentre montava di guardia; per altri fu il giovane che un giorno avrebbe partorito il David. Legendary profile! Some say it was a warrior who used a dagger to sculpture him while standing on guard duty; for others it was a young man who gave birth to David.
Antico graffito di ignoto, a destra del portale di palazzo Vecchio. Old graffiti, by unknown hand, on the right of the door of Palazzo Vecchio.
Quante foto simili a questa furono scattate nell’Ottocento da posati signori con la barba? Per una volta usciamo dai nostri tempi e proviamo a imitarli. How many similar photographs were taken by sedate gentlemen in the XIXth Century? Let’s go back in time just for once and try to imitate them.
Il Battistero e la facciata di Santa Maria del Fiore visti da piazza San Giovanni. The Battistero and the façade of Santa Maria del Fiore seen from Piazza San Giovanni.
“A me Rucellai furono i venti propizi – come la bianca vela di marmo attesta – e prosperi i commerci. Per questo potei alla città donare una bella facciata.” “For me the Rucellai were the auspicious winds – as the white sail of marble testifies – that made commerce thrive. For this reason I could donate this beautiful façade to the town.”
Vela di marmo sulla facciata della basilica di Santa Maria Novella, progettata da Leon Battista Alberti e fatta costruire a proprie spese da Giovanni Rucellai. Marble sail on the façade of the Basilica of Santa Maria Novella, designed by Leon Battista Alberti and constructed by Giovanni Rucellai at his own expense.
Non furono ordigni di guerra, antico palazzo, a sfigurarti: fu il vile gesto di gente indegnamente italiana. It was not the war bombs, oh, ancient palace, which disfigured you: it was the vile deeds of unworthy Italians.
La facciata della sede dell’Accademia dei Georgòfili, in via Lambertesca, reca le cicatrici dell’attentato perpetrato dalla mafia contro l’attigua galleria degli Uffizi (1993). Fondata nel 1753, l’Accademia è il più antico istituto europeo di scienze agrarie. The façade of the Accademia dei Georgòfili, in Via Lambertesca, bears the scars of the Mafia attack against the neighbouring Uffizi Gallery (1993). Founded in 1753, the Accademia is the oldest European Institute of Agricultural Science.
Riposa, riposa, o Firenze, Ammantata in un bianco silenzio‌ Sleep, sleep, dear Florence cloaked in your white silence‌
Panorama dalla balaustra del piazzale Michelangelo. View from the balustrade of Piazzale Michelangelo.
Finito di stampare a Firenze presso la tipografia Polistampa aprile 2006
D E T A I L S