50 STORIE A FUMETTI di
C’ERA UNA VOLTA UN PAPÀ,
CHE SI CHIAMAVA ALTAN, CHE AVEVA UNA FIGLIA, CHICCA. LA BIMBA INIZIAVA A GUARDARE LE FIGURE E A SCOPRIRE LE PAROLE E IL PAPÀ SI DIVERTIVA A RACCONTARLE DELLE STORIE. POICHÉ DI MESTIERE FACEVA IL DISEGNATORE ED ERA BRAVO A IMMAGINARE PERSONAGGI E AVVENTURE, QUALCHE RACCONTO LO INVENTAVA LUI. COSÌ, UN GIORNO, INVENTÒ PER LA FIGLIA UN PERSONAGGIO CON UN NOME CORTO E GRAZIOSO: PIMPA. LA PIMPA ERA UN CANE SPECIALE: ERA BIANCA CON BUFFI PALLINI ROSSI E PARLAVA E RAGIONAVA COME UNA BAMBINA, UNA COSA MAI VISTA! PIMPA, POI, NON ERA SOLA: CON LEI C’ERA ARMANDO, UN SIGNORE IN GIACCA E CRAVATTA, NASUTO E BAFFUTO, UNA SPECIE DI PAPÀ.
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A CHICCA LA PRIMA STORIA DI PIMPA PIACQUE COSÌ TANTO CHE ALTAN PENSÒ DI SCRIVERNE ALTRE, PERCHÉ TUTTI I BAMBINI POTESSERO CONOSCERE LA CAGNOLINA E IMPARARE AD AMARLA. IL MONDO DI PIMPA COMINCIÒ A POPOLARSI DI TANTI PERSONAGGI: IL PICCOLO CANE TITO, LA GIOCHERELLONA GATTA ROSITA, COLOMBINO APPASSIONATO DI AVVENTURE, CONIGLIETTO CON I SUOI PALLINI BLU E TANTI ALTRI. E PER ULTIMA ARRIVÒ, UNA NOTTE DI NATALE, LA PICCOLA OLIVIA PAPERINA, CURIOSA DI TUTTO. DAL 1987 LE STORIE DI PIMPA ESCONO TUTTI I MESI SULLA RIVISTA
DA QUEST’ANNO DISPONIBILE ANCHE IN DIGITALE.
E LA SUA FOTOCOPIA
CIAO PIMPA! CHE COS’HAI IN MANO?
UNA MASCHERA MOLTO BUFFA!
E LA POLTRONA GRASSOCCIA
E L’ALBERO DI GHIACCIO
E IL CAMPANILE STANCO
E LA PALAFITTA
E L’ALBERO INGESSATO
E L’OMBRELLONE
E IL SEMAFORO BLU
PERDE I PALLINI ROSSI IN BAGNO