Kali catalogue

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Do it Right When No One Is Looking Kali Nikolou

F_AIR FLORENCE ARTIST IN RESIDENCE 12 luglio - 14 settembre 2012 | July 12 - September 14 2012



Do it Right When No One Is Looking, un progetto site specific, di forma intercambiabile

Do it Right When No One Is Looking, a site specific project of interchangeable form

Lucia Giardino

Lucia Giardino

Ogni volta che accompagno un artista nella produzione del suo lavoro di fine residenza scendo a patti di diversa natura, che mi fanno rivedere le mie convinzioni. Tanto più la residenza è stata proficua, tanto più il lavoro dell’artista è forte; ed il lavoro finale è tanto più forte, quanto più mi costringe a rivedere le mie posizioni.

Every time I follow an artist working during the production phase, up to the completion of the residency I deal with elements of a diverse nature, which make me rethink my own beliefs. The more successful the residency is, the stronger the artist’s work becomes, and therefore the final work is even more powerful, which forces me to re-evaluate my own perspective.

Soprattutto con gli ultimi due artisti presenti a F_AIR - Florence Artist In Residence, Lukas Machalicky e Kali Nikolou, autrice di Do it Right When No One Is Looking, mi sono trovata a fare lunghe riflessioni non tanto sull senso dell’arte, che mi trovava immediatamente daccordo, ma sulla sua presentazione. In entrambi il pensiero del lavoro (il concetto nell’artista della Repubblica Ceca) è forte ed è quello che ne determina il successo o il suo fallimento. Nei due artisti però, la presentazione finale vira in due direzioni diametralmente opposte.

With the last two artists at F_AIR - Florence Artist In Residence, Lukas Machalicky and Kali Nikolou, the current resident and author of Do it Right When No One Is Looking, I found myself deeply reflecting not so much on the sense of the art, which I immediately agree with, but on its presentation. In both artists the thought of the work (concept in the case of the Czech Machalicky) is strong, and this determines its success or failure. However, each artists’ final presentation moves in diametrically opposite directions.

Lukas Machalicky fa della sintesi, della forma e della sua asciuttezza una necessità per non deragliare in compromessi col già visto, con ciò che strizza l’occhio ad una poetica di convenienza, da poter interpretare in un senso variabile. Al visivo per Lukas corrisponde un’idea: perciò una forma non può essere smussata senza il rischio che l’idea ne sia indebolita. Proveniente da una famiglia di architetti e teorici, sa il valore dell’ordine dorico e la sua forza rispetto al più elegante corinzio. Per carpire il significato forte della sua arte ho dovuto sommare diversi elementi primari quali: materiali, forme, colore, iconografie, e poi sottrarre tutte le sovrastrutture che la letteratura artistica e critica, mi hanno negli anni inculcato. A quel punto la mostra Fool’s Mate, presentata a maggio 2012, mi si è rivelata senza sconti, forte come un pugno allo stomaco. Con Kali Nokolou, mi trovo nuovamente a fare i conti con ciò che dapprima tendo a rifiutare: la mancanza - apparente - di ricerca formale, la mutabilità degli elementi, l’intercambiabilità degli spazi. Specialmente dopo Lukas Machalicky mi sembrava di non poter accettare il lavoro di di Kali Nikolou, denso sì di riflessioni, ma indifferente al fare e all’oggetto artistico. Ma dopo le prime reticenze, l’artista e le sue scelte prevalgono con ragioni evidenti.

For Lukas Machalicky, synthesis, form and its integrity are necessities. He does not derail into visual compromises, or in conventional and convenient poetics interpretable in a variable sense. For Lukas the visual corresponds to an idea: hence a form can not be beveled off without the risk of the idea being weakened. Coming from a family of architects and theorists, he knows the value of the Doric order and its strength in respect to the more elegant Corinthian. To understand the intense meaning of his art I had to recalculate the sum of different primary elements: materials, form, color, iconography, and take away all the superstructures of the artistic and critical literature which I have acquired over the years. Thus the exhibition Fool’s Mate, on show in May 2012, was a wake up call to me, strong and direct like a fast ball for a beginner batter. With Kali Nokolou, I found myself reckoning again with what at first I tend to rejected: the apparent lack of formal research, the otherness of the elements, the interchangeability of spaces. Especially after Lukas Machalicky’s residency I believed I could not easily deal with the work by Kali Nikolou, which, even if deeply thoughtful, was indifferent to the artistic processes and objects. But after my initial doubts and many meetings, the artist and her choices have prevailed through evident reasoning.

La mostra di Kali Nikolou - sono convinta - poteva essere realizzata in maniera altra rispetto a ciò che ci appare (un’istallazione fatta con tutti gli oggetti, i materiali, le attrezzature degli studio del nostro dipartimento d’arte, che si svuoterà con l’andare avanti della regolare attività accademica, più tre video), ma anche in questo caso, ciò che ne determina il senso è proprio questa intercambiabilità e precarietà, caratteristiche essenziali di ciò a cui vuole fare da commentario: l’approssimazione delle decisioni politiche, la superficialità delle scelte dettate dall’apparire e la docilità di chi le subisce, infine il ridicolo del pomposo quando si scavalcano le catene che ci intimano di non entrare.

I am still convinced that the exhibition of Kali Nikolou (an installation which will be dismantled by the ongoing regular academic activity, made with objects, equipments, tools from the studios, in addition to three videos) could have been displayed differently, but even in this case, interchangeability and precariousness are essential characteristics which determine the meaning of what they are commenting on: the vacuity of political decisions, the shallowness of the choices based on appearance - and the docility of who supports those -, and eventually the ridicule of this pompousness that is evident to those who break the “do not enter” sign.

La mostra di oggetti di Kali per Do it Right When No One is Looking, nello specifico imbarazzante perché il riflesso del dietro

The display of objects by Kali for Do it Right When No One is Looking, particularly embarrassing for me, since it is a reflection

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Stone, 2012

le quinte dell’operato dei nostri studenti d’arte, richiama alla responsabilità ed è allo stesso tempo necessaria e casuale, senza che in questo ci sia contraddizione. Non è l’arte di Nikolou ad essere dettata dal caos, ma lo è ciò a cui fa da commentario: lo stato dell’arte in Italia, le nostre scuole, il nostro sistema.

of the backstage of our school, calls for responsibility. It is simultaneously necessary and random without contradiction. It is not the art of Nikolou that is directed by chaos, but what it comments upon: the state of the arts in Italy, in our schools, and our system.

Kali ritiene importante far sapere che i suoi genitori avevano un negozio di alimentari

An important note: Kali’s parents used to run a grocery store.

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All art is political in the sense that it serves someone’s politics. AUGUST WILSON, The Paris Review, Winter 1999

All art is political in the sense that it serves someone’s politics. AUGUST WILSON, The Paris Review, Winter 1999

All Art Is Political

All Art Is Political

Tiziana Landra

Tiziana Landra

Do It Right When No One Is Looking è il progetto che raccoglie le riflessioni di Kali Nikolou nella sua residenza a F_AIR: riflessioni che la coinvolgono nel duplice ruolo di artista e di art educator. Quali sono le regole del gioco a cui sottostiamo come “essere politici”, cittadini, spettatori, artisti? Perché le seguiamo? E’ possibile romperle? Come funzionano le istituzioni (politiche e culturali)? Qual è l’ideologia che le governa? Quale il loro impatto sulla città, sulle scuole d’arte e su tutti noi?

Do It Right When No One Is Looking is a project that collects Kali Nikolou’s reflections on her residency program at F_AIR, reflections that have involved her in the double role of artist and art educator. What are the rules of the game that we subscribe to as “political beings,” as citizens, spectators, artists? Why do we follow them? Is it possible to break away from them? How do institutions function (political and cultural)? What is their governing ideology? Their impact on the city, on art institutions, on us?

Queste sono alcune delle domande che Kali Nikolou si pone e ci pone, senza ovvie e consolatorie risposte, se non quella di presentare allo spettatore l’esistente perché ciascuno lo possa “vedere” apertamente, perché ciascuno sia spinto ad un atto di consapevolezza. Atto di consapevolezza di ciò che è – sembra dire l’artista – che rappresenta la condizione ineludibile di qualsiasi atto di ribellione, se non il vero atto di ribellione.

These are some of the questions posed by Kali towards herself and towards us without providing obvious and consoling responses. The response presents the existing to spectators so that each can openly “see” and be pushed towards an act of awareness. Awareness of, as the artist seems to communicate, what represents the ineluctable condition of any form of rebellion, if not rebellion itself.

In un processo di svelamento l’artista rende evidenti i condizionamenti sociali, politici, culturali, esistenziali da cui dipendiamo per attingere a un nucleo più essenziale di verità. Spoglia i temi e gli eventi e ce li presenta nudi. Il lavoro Do It Right When No One Is Looking – un’installazione e tre video - è il risultato delle osservazioni dell’artista nelle sue pratiche di deriva critica a Firenze. Con questo progetto l’artista si interroga, da un lato, sui meccanismi sui contenuti e sugli scopi dell’educazione artistica, cercando un’interazione con il pubblico e con gli studenti d’arte in particolare. D’altra parte, mette in discussione l’immagine ed il sentimento condiviso secondo i quali la ragione d’essere di Firenze sta nel mostrarsi. E’ davvero così o quali e quante sono le zone di opacità, di segretezza, di inaccessibilità dell’arte. Confrontati con la presentazione dell’esistente di qualsiasi natura esso sia, noi spettatori siamo pervasi da un complesso di sentimenti variabili: intimità, straniamento, ribellione. Nel lavoro, The Gift, ad esempio, l’artista porta la sua riflessione su un piano esistenziale. Le interessa la discrasia tra la verità di chi siamo e le aspettative degli altri. In un video, Kali si mostra come su un piedistallo seguendo la precisa descrizione dell’immagine ideale che sua madre ha di lei. Il video è un regalo per la sua famiglia che la vorrebbe accanto a sé in Grecia, mentre lei è lontana, in Olanda. Su un muro, la proiezione della conversazione tra lei e la madre in cui Kali descrive il regalo che vuole realizzare e la mamma le spiega come vorrebbe vederla.

In a unveiling process, the artist evidences the social, political, cultural, and existential conditioning that we depend on to tap into a more essential nucleus of truth. Terms and events are undressed, presented nude to the spectator. The work behind Do It Right When No One Is Looking – an installation and three videos – is the result of the artist’s observations during her practice of critical derivè in the city of Florence. Through this project, the artist interrogates herself concerning the mechanisms, contents, and purposes of art education while seeking an interaction with the public and especially with students of art. On the other hand, she questions the image and the shared sentiment of those for whom Florence’s being consists of exhibiting itself. Is this true? Or, what are and how frequent are the opaque, secret, and inaccessible areas of art? When confronted with the presentation of the existing, whatever its nature may be, we spectators are pervaded by a complex of variable emotions: intimacy, alienation, rebellion. This happens for example in The Gift, in which the artist focuses her reflection on an existential plane. She’s interested by the imbalance between the truth of who we are and the expectations of others. In a video, Kali is shown as if on a pedestal, following the precise description of the ideal image that her mother has of her. The video is a gift for her family, who yearns for her presence in Greece while she is far away in Holland. On a wall, during the projection of a conversation between mother and daughter, Kali describes the gift she would like to create and her mother explains how she would like to see her daughter.

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The Gift, installation view 2008

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Do it Right When No One Is Looking Kali Nikolou

F_AIR FLORENCE ARTIST IN RESIDENCE 1 2 l u g l i o - 1 4 s e t t e m b re 2 0 1 2 | J u l y 1 2 - S e p t e m b e r 1 4 2 0 1 2


Discipline, 2012

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Discipline-2, 2012

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without the stone-2, 2012

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Still-life-3, 2012

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Biografia

Biography

Kali Nikolou 1977, Corino, Grecia

Kali Nikolou 1977, Corinth, Greece

Vive e lavora in Olanda, Italia, Grecia

Lives and works: The Netherlands/Italy/Greece

Residenze

Residencies

F_AIR - Artist in Residence, Florence, IT

F_AIR - Artist in Residence, Florence, IT

Educazione 2011. Ricercatrice al No Academy, Laboratory for Social Design. Amsterdam, NL 2008 - 2010. MA Fine Arts, Sandberg Instituut. Amsterdam, NL 2005 - 2008. BA II Audio/Visual, Gerrit Rietveld Academie. Amsterdam, NL 2003 - Borsa di studio Erasmus al Kunsthochschule Weissensee. Berlino, DE 1998 - 2004. BA Fine Arts, Scuola di Belle Arti, Atene. GR

Education 2011. Researcher at the No Academy, Laboratory for Social Design. Amsterdam, NL 2008 - 2010. MA Fine Arts, Sandberg Instituut. Amsterdam, NL 2005 - 2008. BA II Audio/Visual, Gerrit Rietveld Academie. Amsterdam, NL 2003 - Erasmus Exchange at the Kunsthochschule Weissensee. Berlin, DE 1998 - 2004. BA Fine Arts, Athens School of Fine Arts. Athens, GR

Mostre 2011 At your service? - W139, Amsterdam, NL Double Work, Sandberg Alumni – Kunstkapel, Amsterdam, NL 2010 20th Istanbul Art Fair/Art Pie Istanbul – Tuyap, Istanbul, TR The Autonomy Project - Onomatopee, Eindhoven, NL Kunst Vlaai - Westergasfabriek, Amsterdam, NL Mirror Me - Het Glazen Huis, Amsterdam, NL 2009 Astypalaia Festival - Astypalaia, GR Fringe Festival - Gkazi, Atene, GR One Minute Videos - Museum Boijmans Van Beuningen, Rotterdam, NL / Arsenale. Venezia, IT / Art Pie, Amsterdam, NL 2008 You can miss things you never had – Xiamen, CN Mama’s art - Geborgen Kamers, L’Aia, NL Gogbot Festival – Enschede, NL Kunst Vlaai - Westergasfabriek, Amsterdam, NL 2007 Bridge - kraakmoskee, Amsterdam,NL Action Field Kodra Festival – Thessaloniki, GR One Minute Videos - Ghent, BE / Utrecht, NL 2006 New Filmmakers - Huis Marseille, Amsterdam, NL Magic Beans III - Galerie 32-34, Amsterdam, NL Unheard Film - Kriterion Cinema, Amsterdam, NL Candide - Gerrit Rietveld Academie, Amsterdam, NL De Wittenkade - Wittenkade, Amsterdam, NL

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Exhibitions 2011 At your service? - W139, Amsterdam, NL Double Work, Sandberg Alumni - Kunstkapel, Amsterdam, NL 2010 20th Istanbul Art Fair/Art Pie Istanbul - Tuyap, Istanbul, TR The Autonomy Project - Onomatopee, Eindhoven, NL Kunst Vlaai - Westergasfabriek, Amsterdam, NL Mirror Me - Het Glazen Huis, Amsterdam, NL 2009 Astypalaia Festival - Astypalaia, GR Fringe Festival - Gkazi, Athens, GR One Minute Videos - Museum Boijmans Van Beuningen, Rotterdam, NL / Arsenale. Venice, IT / Art Pie, Amsterdam, NL 2008 You can miss things you never had – Xiamen, CN Mama’s art - Geborgen Kamers, The Hague, NL Gogbot Festival - Enschede, NL Kunst Vlaai - Westergasfabriek, Amsterdam, NL 2007 Bridge - kraakmoskee, Amsterdam,NL Action Field Kodra Festival - Thessaloniki, GR One Minute Videos - Ghent, BE / Utrecht, NL 2006 New Filmmakers - Huis Marseille, Amsterdam, NL Magic Beans III - Galerie 32-34, Amsterdam, NL Unheard Film - Kriterion Cinema, Amsterdam, NL Candide - Gerrit Rietveld Academie, Amsterdam, NL De Wittenkade - Wittenkade, Amsterdam, NL


2005 New Video - The Factory, Athens, GR Strictly appropriate – Byzantine Museum, Atene, GR – Old Municipal Hospital, Patra, GR

2005 New Video - The Factory, Athens, GR Strictly appropriate - Byzantine Museum, Athens, GR - Old Municipal Hospital, Patra, GR

2001 ISAP Train Station - Piraeus, GR Landscapes of Writing – GSEE building, Atene, GR

2001 ISAP Train Station - Piraeus, GR Landscapes of Writing – GSEE building, Athens, GR

Articoli - Pubblicazioni At Your Service? - Social Housing: Between the Old and the New- 2011 Mister Motley - In January - issue 29, settembre 2011 HTV, de Ijsberg - The Dowry- March-April 2009 De Nieuwe, maatschappij Arti et Amicitiae, - The Gift, dicembre 2008 Art Gaidaro - Mama’s arts in de geborgen kamers - The Dowry - 2008 Het Parool - Drie Dagen Kunst in Kraakmoskee Boven A10, 18 dicembre 2007 Strictly appropriate - catalogue exhibition ‘Strictly Appropriate’, 2004 Graduation class - catalogue exhibition ‘Class 04′, 2004 Landscapes of Writing - catalogue exhibition ‘Landscape of Writing’, 2001

Articles – Publications At Your Service? - Social Housing: Between the Old and the New – 2011 Mister Motley - In January - issue 29, September 2011 HTV, de Ijsberg - The Dowry - March-April 2009 De Nieuwe, maatschappij Arti et Amicitiae, - The Gift, December 2008 Art Gaidaro - Mama’s arts in de geborgen kamers – The Dowry - 2008 Het Parool - Drie Dagen Kunst in Kraakmoskee Boven A10, 18 December 2007 Strictly appropriate - catalogue exhibition ‘Strictly Appropriate’, 2004 Graduation class - catalogue exhibition ‘Class 04′, 2004 Landscapes of Writing - catalogue exhibition ‘Landscape of Writing’, 2001

Altre Attività 2012 - Arte come responsabilità nei confronti della società. Tavolo sulla nuova arte contemporanea a Firenze. Sala dei Dugento, Palazzo Vecchio, Firenze. Sabato 30 giugno 2012, ore 10-14 2011 - Autonomy Project, Master class con Thomas Hirschhorn e Tania Bruguera - Van Abbe Museum, Eindhoven, NL 2010 - “The Artistic Device”, master class - Van Abbe Museum, Eindhoven, NL 2010 - Autonomy Project, master class/scuola estival - Van Abbe Museum, Eindhoven, NL 2010 - My Dream House, workshop – Alphons Laudy VSO, Amsterdam, NL

Other Activities 2012 - Art as responsibility in today society. Round table on contemporary art in Florence. Sala dei Dugento, Palazzo Vecchio, Florence June 30 2012, ore 10-14 2011 - Autonomy Project, Master class with Thomas Hirschhorn and Tania Bruguera – Van Abbe Museum, Eindhoven, NL 2010 - “The Artistic Device”, master class - Van Abbe Museum, Eindhoven, NL 2010 - Autonomy Project, master class/summer school – Van Abbe Museum, Eindhoven, NL 2010 - My Dream House, workshop - Alphons Laudy VSO, Amsterdam, NL

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Ringraziamenti e crediti Acknowledgements and Credits

Do It Right When No One Is Looking di by Kali Nikolou 12 luglio - 14 settembre 2011 July 12th – 14th September 2011 F_AIR – Florence Artist in Residence via San Gallo 45/r, Firenze http://fair.palazziflorence.com Curatore Curator Lucia Giardino Testi Texts Lucia Giardino, Tiziana Landra Traduzioni ed editing Translations and editing Faith Barton, Laura De Santis, Grace Joh Crediti fotografici Photographic credits Kali Nikolou Grafica Graphics Alberto Simoncioni Supporto tecnico Technical support Eleonora Accorsi, Alessio Faggi Assistenti organizzativi Logistic Assistants Tiziana Landra, Maria Morozova Ufficio Stampa Palazzi Palazzi Press Office Sostenitori e promotori Sponsors and Promoters Gabriella Ganugi - Palazzi President FUA - Florence University of the Arts F_AIR - Florence Artist in Residence and Fua School of Fine Arts Un grazie particolare a Special thanks to Tutto lo staff di Palazzi, e coloro che hanno reso possible questa mostra, in particolare a Palazzi staff and all those who made the exhibition possible, in particular to Marius Buning, Lucia XXX, Fabrizio Ajello, Antonio Pittas, Yorgos Sapountzis amici e studenti friends and students Jordan Ayers, Faith Barton, Jasmine Son Mei Cunningham, Ellen Douville, Kelly Fyffe, Hanna Fillmore (insegnante di yoga a FUA yoga instructor at FUA), Julie Fry, Emily Holden, Katie Jacobson, Kennedy Ryan Cox, Richard Muller, Gabriel German de Lima Penteado, Anna Pieper, Ann Piper, Anna Rose Walk, Julio Angulo Zalcberg, e a and to MATTEO RENZI Ulteriori partner e supporter Further partners and supporters Sebastien Sanchez de Santamaria, Residency Unlimited, New York Throng Nguyen, Art Slant Pietro Gaglianò, curatore indipendente independent curator Alessandra Scappini, curatore curator Museo Nazionale Alinari della Fotografia, Firenze British Institute, Firenze

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www.palazziflorence.com www.fua.it fair.palazziflorence.com


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