Zine! n. 14 by Fumetti sul Web

Zine! [zi:n!] #14 - Aprile-Giugno 2015

Zine! [Zi:n!]

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La fanzine di fumettisulweb.it Pubblicazione senza fini di lucro, distribuita gratuitamente in formato elettronico

intervista

Don Alemanno â?ą in questo numero:

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#14 Aprile-Giugno 2015

Zine! [zi:n!] #14 - Aprile-Giugno 2015

Zine! [Zi:n!] è una fanzine (fan-magazine) realizzata dalla community fumettisulweb.it

SOMMARIO EDITORIALE

FUMETTI La leggenda di Lurko 1ª parte - di Fam

RACCONTO Vita di un commesso (non viaggiatore) di TeD

FUMETTI Autogrill 8 di Beppe Vit

LUDUS IN TABULA Non morti si diventa a cura di Provolik

FUMETTI True Stories di l’Annina e Fode

ANIMECLICK Soul Messenger a cura di Tacchan

FUMETTI Sognando a occhi aperti di Batti

AUTOPRODUZIONI a cura di G. Moeri

GLI AUTORI

CONTROCOPERTINA di Ilaria Berzovini

La rivincita fumettisulweb dell’Uomo Scottecs

n. 14 Aprile-Giugno 2015 Pubblicazione senza fini di lucro, distribuita gratuitamente in formato elettronico In attesa di registrazione Direttore editoriale: Andrea Pistoia Art director: Fabio Magliocca

Hanno collaborato a questo numero: SteG, Beppe Vit, l’Annina e Fode, Batti, Claudio Cardinali, Tinoshi, Fam, Ted, Provolik, Manuel Ruffo, Tacchan, Ilaria Berzovini

di Manuel L’INTERVISTA Don Alemanno a cura di TeD

FUMETTI Pulci 26 di Claudio Cardinali FUMETTI Tinoshi strip di Tinoshi

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4. Coprite la graffettatura con un dorso di carta piegato e incollato sul lato sinistro della rivista.

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1. Stampate le pagine dispari di Zine! sulla vostra stampante.

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Potete stampare la vostra copia cartacea di Zine! con pochi semplici passi.

3. Graffettate i fogli sul lato sinistro della rivista.

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Zine! [zi:n!] #14 - Aprile-Giugno 2015

EDITORIALE

La rivincita dell’Uomo Scottecs

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Sio è un autore che ha fatto del nonsense il suo marchio di fabbrica. Già nel 2006 quando nel suo vecchio blog di altervista, ospitava un podcast in cui descriveva ricette incredibili quanto bizzare, lui si è sempre divertito a creare situazioni improbabili, storie strampalate e nomi improbabili (come dimenticare ad esempio il mitico Brungmz, realizzato con StripGenerator?). Se c’è una cosa che si può dire di lui, è che ha una fantasia malata che supera i confini dell’universo tondo, occupa una buona metà di quello esagonale e cerca poi di inoltrarsi in quello dodecaedrico. E se non bastassero le innumerevoli strisce realizzate nel suo blog di Shockdom, lo confermano anche le sue sfide che ha vinto a Lucca Comics & Games nel 2011 e nel 2013. Si perché (come si può evincere da questo video [https://www.youtube. com/watch?v=qM4TW9QIEHQ] e da questo video [https://www.youtube.com/ watch?v=uutJBiCpfro]) il nostro magico autore di fumetti è riuscito nella favolosa impresa di realizzare 30 strisce in 30 minuti non una, ma per ben due volte (e forse anche tre, se non erro). Perfino Ercole si arrese dopo quindici strisce (infatti di lui si ricordano solo le altre dodici fatiche) quindi il riuscimento di questa incredile sfida contro le forze della tristagnanza, rendono il nostro improbabile doppiatore di Scarlett Johansson, un degno abitante dell’Olimpo dei Fumettisti Pigri. La sua popolarità però, prende il volo quando, nel 2012, inizia a fare i cartoni animati su Youtube [https://www.youtube.com/user/scottecs/videos] e lì, la sua arte inizia a non avere limiti. Non più imbrigliata dai confini della pagina quindi, il nostro si esercita nella fantastica arte dell’animazione, del doppiaggio e della regia. E dopo aver polverizzato [ http://www.fumettologica.it/2014/11/numerologica-lucca-comics-2014/ ] i dati di vendita di Lucca Comics & Games 2014, cos’altro ci sarà da aspettarsi da Sio? Nulla? Beh, a parte che ha doppiato alcuni personaggi di un cartone animato (Over the Garden Wall [https://www.youtube. com/watch?v=EtHW5SMKhJ8]) assieme a Cristina D’avena, ecco apparire nelle edicole un magazine trimestrale targato Shockdom interamente realizzato da Sio: dai fumetti alle barzellette ai giochi di enigmistica alle fiabe brevi. E poi ditemi come fa Sio ad essere così incontinente senza mangiare la droga. Congratulazioni Sio per gli eccezionali traguardi raggiunti! Con affetto. Manuel Ruffo

Zine! [zi:n!] #14 - Aprile-Giugno 2015

L’INTERVISTA

Don Alemanno

fumettisulweb A cura di TeD e MC

Ciao Don Alemanno, piacere di averti tra noi. Spero non a sandwich. In tal caso il piacere è solo vostro. Ormai sei noto per il tuo ‘Jenus’, un fumetto che racconta il ritorno sulla Terra di un Gesù irriverente affetto da amnesia. Avresti mai pensato che le tue strisce autoconclusive (e il tuo albo autoprodotto) avrebbero avuto così tanto successo? Sì. Cioè non così tanto, ma ero abbastanza sicuro che avrebbero avuto un certo seguito. Per il semplice motivo che il tema è scottante, e di fronte ai temi scottanti le reazioni possibili sono due: o non ti filano di striscio, o ti ostacolano in tutti i modi. A me, con mio immenso piacere, hanno cercato di ostacolarmi, ecco perché si è parlato di Jenus. Spero in futuro qualcuno si decida a denunciarmi per vilipendio. Qual era il tuo principale intento: avere riscontro e successo, o semplicemente fare qualcosa di provocatorio nei confronti dell’istituzione ecclesiastica? E se è vera la seconda, perché? Di base certe cose non hanno un intento preciso, perché sono frutto di un estro artistico o comunque del bisogno innato di dire la propria. Poi, il modo in cui si decide di sfogare questo bisogno, è un altro discorso. Io ho semplicemente una repulsione nei confronti dei dogmi e di coloro che si fanno portatori di verità assolute, pur non sapendo neppure lontanamente di cosa stiano parlando. Certe persone le combatto e le combatterò sempre. E direi che il Clero, in tal senso, è un degno rappresentante della categoria. Anche la letteratura ha visto il proliferare di libri su un ipotetico ritorno di Gesù ai giorni nostri (vedi ad esempio ‘Avventure di un messia riluttante’ di R. Bach). Ne hai letto qualcuno? Se sì, quale ci consiglieresti? E in che modo ne sei stato influenzato? Non ne ho letto neppure uno, quindi non sono stato influenzato da nulla che non sia la fonte: La Sacra Bibbia. Lì c’è già tutto ciò che serve per fare secoli e secoli di satira religiosa. C’è materiale per campare vita natural durante.

Zine! [zi:n!] #14 - Aprile-Giugno 2015

Ormai sei un autore fatto e finito. Ma qual è stata la tua vita prima di ‘Jenus’? E a quel tempo, come vedevi il tuo futuro? Ho fatto molti lavori, e nessuno dei quali neppure lontanamente legato al mondo del fumetto, di cui non è che mi importi poi molto. Ho piantato cocomeri in campagna, ho fatto l’agente immobiliare, l’aiuto cuoco, l’infermiere, il sacerdote, il pornoattore, l’astrofisico nudo, il parrucchiere gay e il parrucchiere etero. Nel caso ‘Jenus’ non avesse avuto tutto questo successo, ti eri preparato un ‘piano di riserva’? Avevi nel cassetto qualche altro progetto (fumettistico e non)? Di che cosa si trattava? Ma soprattutto, hai intenzioni comunque di realizzarlo in futuro? Bisogna innanzitutto inquadrare la reale natura di Jenus: è frutto del “caso”. E lo scrivo tra virgolette, perché in generale penso che il caso non esista, ma intendo dire che nella fattispecie di Jenus non c’è stata alcuna pianificazione. Avevo (e ho tutt’ora) determinate idee riguardo la religione e la sua ingerenza nelle nostre vite, e ho sentito il bisogno di esprimerle. Nel farlo, ho usato il fumetto perché scarabocchiavo e scrivevo battute sin dall’infanzia, ma non ero particolarmente bravo a fare né l’una né l’altra cosa. Quindi, un po’ come accade per due scemi che escono assieme per tirar su un’intelligenza media, io ho messo assieme le due cose, puntando al fumetto. Quando ho messo le prime vignette in rete l’ho fatto perché mi divertiva farlo, non perché avessi in mente di farlo diventare il mio lavoro. Figuriamoci quindi, se poteva esserci un piano di riserva, quando non c’era manco il principale. La tua maturità artistica è fuori dai canoni classici. Infatti non hai frequentato nessuna scuola del fumetto preferendo imparare da autodidatta. Ora che il fumetto è

il tuo lavoro, hai mai pensato di frequentare una scuola per affinare la tecnica? Ti devo bonariamente correggere. Capisco cosa vuoi dire, ma non è esatto che io sia autodidatta: io non sono neppure didatta, oltre che “auto”. Mi manca qualunque base sulla materia, e tutto ciò che faccio lo faccio o ispirandomi alle cose che vedo fare dagli autori famosi (tipo il modo con cui rendono un’espressione facciale che voglio utilizzare in una data scena), oppure analizzando le inquadrature usate nel cinema western, in particolare di Sergio Leone. Per il resto, a parte questo tipo di analisi postuma, basata più sul “come le cose risultano” che “come le cose vengono realizzate”, non ho cognizione di alcunché. Vado un po’ a culo, un po’ a gusto: se qualcosa mi piace la lascio, se non mi convince la rifaccio, ma non perché io sappia che sia giusta o meno.

Zine! [zi:n!] #14 - Aprile-Giugno 2015

Nei primi numeri facevo anche peggio, lasciando pure cose che sapevo non sarebbero mai piaciute, perché a malapena piacevano a me. Riguardo la seconda parte della domanda, no...assolutamente. Non ho intenzione di frequentare alcuna scuola, il fumetto non è una mia passione . Ciò non significa che non metta passione in ciò che faccio, in quanto esprimo delle cose in cui credo, ma non essendo qualcosa che mi fa impazzire e non avendo alcuna intenzione di propormi in futuro come disegnatore su commissione, mi annoia anche solo l’idea di mettermi ad imparare ombre e tratteggi. Dove ti trovi più a tuo agio? Pillole o albi? Disegnatore o sceneggiatore? Prete devoto o playboy a caccia di pecorelle smarrite? Iniziamo col dire che prete devoto e playboy sono due concetti che possono tranquillamente coesistere, e anzi, io dopo essere stato monaco in Germania per molti anni (ero Monaco di Baviera), sono stato uno dei promotori non tanto del matrimonio all’interno del Clero, quanto invece della scappatella all’interno del confessionale. La risposta, comunque, è Pillole. E sceneggiatore. Disegnare, mi rompe terribilmente la palle dopo mezz’ora, un’ora massimo. Quando devo fare tavole che necessitano due ore vorrei conficcarmi la matita in testa. Per fortuna disegno in digitale. Provocatorietà ed irriverenza sono palesemente le vere protagoniste dei tuoi lavori: c’è mai stato un momento in cui hai detto: ‘No, questa non posso scriverla, è veramente troppo’? Che cosa hai evitato di scrivere o disegnare? Dai, resta un nostro segreto! Non è mai successo. Ho sempre realizzato e pubblicato tutto, al massimo mi è stato poi bannato da Facebook. Ma comunque tra poco uscirà il secondo libro delle Pillole, e pubblicherò in cartaceo alcune vignette che mi sono state bannate, in particolar modo riguardanti la pedofilia. Sei partito con l’autoproduzione alle fiere. Che ricordo hai di questo primo contatto con i fan? Cos’è cambiato da allora? Fu un contatto molto sudato. Sudore e puzza, lo ricordo molto intensamente. In particolar modo una tipa che aveva un alito da circolazione solo la domenica con targhe dispari. Dalla Genesi fieristica è cambiato solo ed esclusivamente il numero dei fan e il tempo che posso dedicare ad ognuno. Prima potevo, essendo loro in numero sostanzioso ma contenuto, soffermarmi maggiormente con tutti a parlare e a fare scarabocchi. Adesso è impossibile farlo, e questo in un certo senso mi spiace. Restiamo sulle fiere: ciò che il lettore apprezza di più di te è che non hai peli sulla lingua, come il protagonista del tuo fumetto. Sei così anche fuori dal contesto fumettistico? Ma soprattutto, anche nella vita di tutti i giorni vai in giro vestito da prete? Ma quante minchia di domande mi hai scritto? Superata la quinta domanda

Zine! [zi:n!] #14 - Aprile-Giugno 2015

ho iniziato a maledirti direttamente, da qui in poi sto iniziando a passare ai parenti, sappilo. Il successo porta a volte a cambiare. Ti senti diverso da quando hai iniziato questo tuo viaggio artistico? In che cosa? All’inizio ero molto più paziente con chi pensava potessi rispondere ad ottanta domande in un’unica intervista. Adesso, quando ho a che fare con l’irrefrenabile logorrea giornalistica, tendo a disegnare Maometto ovunque, nella speranza che qualcuno mi uccida. Se ti proponessero di collaborare con dei grandi del fumetto italiano, chi sceglieresti? E, se ti dessero la possibilità di scegliere, in quale veste? No, nessuno. Sarebbe comodo a scopo pubblicitario, ma veramente non me ne frega nulla, ho un modo di fare fumetti (o in qualunque modo li vogliamo chiamare) che mi creerebbe non pochi problemi di coesistenza. Sono troppo indipendente, sono un incorreggibile single da questo punto di vista, e spesso stravolgo tavole e scene il giorno prima di andare in stampa, sarebbe impossibile collaborare e comunque l’idea non mi stimola per nulla. Una cosa che invece mi piace fare e che voglio continuare a fare anche in futuro, è la collaborazione con artisti che non c’entrano nulla con il fumetto. Immanuel Casto è un esempio, con cui ho fatto il gioco di Jenus, ma ci sono anche altre collaborazioni in cantiere, che vedranno la luce nel 2015. Questo tipo di fusioni mi piace molto ed è l’unica che ritengo interessante da fare. Un’ultima domanda, a bruciapelo: se Gesù tornasse veramente sulla Terra e t’incontrasse, cosa farebbe? Ti chiederebbe l’autografo o ti accompagnerebbe davanti alle porte dell’Inferno? Per essere più chiari, appoggerebbe la tua opera (e come l’hai dipinto) o la criticherebbe? Perché? Tu ti rendi conto di essere pazzo, sì? Ma facciamo finta che la situazione sia plausibile... Se Gesù tornasse sulla Terra, al massimo mi ringrazierebbe per quanto gli ho disegnato grosso il pene nell’ultima copertina di Jenus, quella con il Cristo Vitruviano. Quindi direi che la appoggerebbe su tutta la linea, perché indipendentemente dal fatto di essere il Figlio di Dio o meno, per essere ancora un leader dopo duemila anni devi essere un figo. E i fighi sanno ridere di tutto, anche di sé stessi. Hai voglia di salutare i lettori come solo tu sai fare? L’avrei fatto, ma mi hai costretto a stare qui a risponderti per 1 ora e 13 minuti, quindi ti disprezzo e non lo farò. Spero ti licenzino.

In queste pagine alcune tavole di Don Alemanno tratte da Jenus

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RACCONTO

Storie di un commesso (non viaggiatore)

fumettisulweb

di TeD

C’è un limite che un essere umano non deve superare? C’è una linea che se attraversata proietta la persona nell’Olimpo degli imbecilli? Esiste, ma la persona solo in certe occasioni ne è cosciente. Però, quando entra in un negozio, fa tabula rasa di qualsiasi barlume di consapevolezza. E il commesso, naturalmente, ne subisce le conseguenze. Se poi il cliente se ne esce con richieste al limite del paradosso puro, apriti cielo! – Mi servirebbe una batteria per il mio computer portatile. Parte subito all’attacco questo uomo di mezza età vestito da contadinotto con tanto di salopette stracciata in più punti e unghie sporche di terra. – Quale modello del portatile? – Non me lo ricordo. Ma lei lo saprà sicuramente. È quello uscito tre anni fa, di un nero opaco. – Esistono decine di computer nero opaco… Qualche informazione più precisa? – Ha uno schermo con dei bei colori e il lettore dvd. – Almeno la marca me la sa dire? – E che ne so io della marca! Mica li vendo. – Ok, ma quando accende il computer le apparirà la scritta, no? – Mi appare solo la foto di Belen con le tette al vento. E’ forse Belen la marca? Il ragazzo lo guarda senza dire nulla. Pensa solo che nella vita precedente deve averla fatta veramente grossa per meritarsi questa punizione lavorativa. – Piuttosto, qualche altra informazione che mi possa essere utile? – Costava 300 euro, in offerta. L’ho comprato più o meno in primavera in un negozio che ha chiuso l’attività l’anno scorso. Mentre l’interlocutore rincara la dose, l’addetto vendite lo guarda con un misto di compassione e disgusto. – Suvvia, un venditore come lei che non sa cos’ho acquistato? Ma con che criterio li assumono i commessi in questo negozio? – Fanno le selezioni dopo aver analizzato il Q.I. del cliente medio della zona… Il cliente non afferra la velata offesa. Infatti… – Non perdiamoci in chiacchiere. Quindi non ce l’ha ‘sta batteria? – Direi proprio no. Taglia corto il commesso, sperando che la stupidità fatta uomo se ne vada. Possibilmente in un’altra galassia. Per sempre. Invece torna all’attacco, più agguerrito che mai. – Ok, ma almeno ha il cordone usb?

Zine! [zi:n!] #14 - Aprile-Giugno 2015

– Scusi? – ll cordone usb. – Cos’è, quello che lega la mamma-computer al neonato-modem? Il cliente soppesa l’affermazione, valutando se quest’ultimo stia usando un linguaggio tecnico da professionista informatico o lo stia solo bellamente prendendo per il culo. Opta per la prima: in fondo, lui di un computer conosce solo il tasto on/off. È più esperto in altri campi: tipo portare all’esaurimento nervoso un commesso in cinque semplici mosse. – Esatto quel cordone. Me lo da? Il commesso gli allunga un cavo usb maschio/femmina. Poi lo guarda andare via, diretto verso la cassa. Finalmente il pericolo è scampato. Passano pochi minuti e il commesso si circonda di altri clienti che per fortuna hanno almeno un’intelligenza superiore ad un bradipo in calore. Ma ecco che lo tsunami fatto uomo si profila all’orizzonte: dalla ressa di clienti che affollano il banchetto dei computer, una voce sovrasta le altre. – Ehi, tu dei computer. Il commesso distoglie l’attenzione dal cliente che sta servendo per guardare da dove arriva quell’interruzione inappropriata… E incrocia lo sguardo con l’uomo-cordone. Tiene in mano il cavo usb che gli aveva dato precedentemente. Il commesso, che conosce le basi dell’educazione e del rispetto, torna a concentrarsi sul cliente che ha davanti. Ma dopo pochi attimi vede l’imbecille farsi strada tra i clienti infastiditi, fino a porsi davanti all’addetto vendite. – Ho bisogno di lei per avere alcune informazioni su questo cavo. – Guardi che stavo servendo il signore e poi c’era altra gente prima di lei. Si metta in fila. – È un minuto che sto aspettando! Io ho fretta: mica ho tempo da perdere. – Quindi? – Quindi deve servire prima me! – Le svelo un segreto ma non lo dica a nessuno. Gli fa segno di avvicinarsi. E gli bisbiglia nell’orecchio:-Non esiste solo lei nell’universo. Il cliente si allontana di un passo, indispettito. – Ma io ho fretta. – Anche gli altri hanno fretta. Cosa le fa pensare di essere nella corsia preferenziale? Chi è lei? il Papa in visita per acquistare un mp3 in modo da poter ascoltare in ogni momento la compilation del 2015 di Radio Maria? – Mi sta forse prendendo in giro?!?!?! Lei non sa chi sono io! – No… E a occhio e croce non vale neanche la pena saperlo… Il cliente se ne va infuriato. Impreca usando dei termini che dimostrano quanto certo non sappia un fico secco di computer, ma il gergo degli scaricatori di porto lo conosce a menadito.

Zine! [zi:n!] #14 - Aprile-Giugno 2015

Ludus in Tabula è LUDUS IN una rubrica rivolta verso chi vuole approcciare, in modo semplice, fumettisulweb appassionante ed economico al gioco da tavolo.

TABULA

Non-morti si diventa

A cura di Provolik www.archons.it

“Come si tira fuori un non-morto?”. La nascita di un non-morto è qualche cosa di molto misterioso e tutt’altro che scontato. Prima di tutto bisogna chiarire un punto: non-morti si diventa, passando ovviamente per la vita. Se così non fosse il termine stesso non avrebbe senso. Quindi, prima di tutto, ci deve essere un trapasso e poi, successivamente, un risveglio. “Andato male!” diranno forse alcuni, ma forse bisognerebbe chiedere a qualche occulto sacerdote o negromante se si tratta proprio di qualcosa che è andato storto e se si tratta proprio di trapasso. Infatti seguendo la classificazione fatta in questo post esistono i non morti corporei e non sempre questo status denota una tipologia debole. Direste forse che un vampiro o un lich siano deboli? Quindi il trapasso è per forza obbligatorio, anche se si potrebbero definire delle categorie di non-morto particolari. In generale comunque ponendo un confine tra la vita e la morte, i non-morti stanno proprio nel mezzo e quindi questo confine diventa, anziché una linea, un’area. Si potrebbe dire che il trapasso non è completo: l’anima, per qualche motivo, non riesce a raggiungere il regno dei morti e quindi non riposa in pace. L’anima è inquieta e, per qualche motivo, la sua inquietudine disturba il mondo dei viventi. Cosa mantiene l’anima di un defunto nel limbo dei non-morti? Ho cercato di elencare una serie di spiegazioni, prese magari dalla tradizione, che posso utilizzare durante le mie partite. 1- Maledizione. In vita il defunto è stato maledetto in modo che la sua anima non abbia pace e, una volta andato, si trasforma in un qualche tipo di non morto. Non è detto che in vita la maledizione gli abbia causato particolari problemi, ma almeno un piccolo segnale avrebbe dovuto darlo. La tipologia di non morto potrebbe variare a seconda del tipo di morte a cui è andato incontro. 2- Tipo particolare di morte. Una morte violenta, improvvisa, che determina un grande sentimento di vendetta, un senso del dovere per le cose incompiute o un legame terreno particolarmente morboso, potrebbe determinare la generazione di un non-morto. In questo caso la volontà terrena del defunto è così forte che una parte della sua anima rimane in questo mondo come non morto. In questo caso però il non-morto è non corporeo (Fantasma, spirito) e non ha particolari poteri sugli esseri viventi se non quello di incutere terrore. Eventualmente potrebbe mantenere qualche potere raggiunto in vita, come la magia o i poteri occulti delle religioni, oppure potrebbe comunque essere in grado di lanciare qualche maledizione a sua volta. Esaurito il motivo della sua dannazione, questo tipo di non-morto se ne va da solo. 3- Uccisione da parte di un altro non-morto. Questo è un classico, ma potrebbe rientrare nel primo caso: infatti l’uccisione da parte di un non-morto potrebbe

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iniettare una maledizione al momento del trapasso. In questo caso il non-morto che nasce potrebbe essere dello stesso tipo di chi gli ha dato la morte. 4- Evocazione. Questa eventualità è piuttosto remota perché prevede una potenza veramente elevata. L’evocazione prevede di portare allo status di non-morto uno spirito che non lo è e che quindi si trova nel mondo dei morti e riposa in pace. Disturbare questo riposo richiede un potere superiore e potrebbe rivelarsi controproducente, perché tale spirito potrebbe essere molto arrabbiato per questo tipo di intromissione. 5- Pratiche esotiche. A volte chi si avvicina alla magia e ai poteri occulti tenta di ingrandire il proprio potere tramite riti costruiti attraverso ricerche personali. Queste pratiche sono pericolose e possono portare chi le utilizza allo status di non-morto. Si pensa che molti Lich abbiano raggiunto quello stato attraverso la ricerca dell’immortalità. 6- Corruzione spirituale. Un oggetto potente potrebbe corrompere l’anima di chi lo indossa (vedi i Nazgul), ma anche stringere un patto con un demone potrebbe vincolare l’anima di un mortale che, alla fine, sarebbe alla mercé del demone stesso. In questi casi solitamente nascono dei non-morti potenti e sottomessi a chi ha maledetto l’oggetto o al demone con cui si è stretto il patto. Come si è visto sempre nel medesimo post, non tutti i non-morti hanno una loro volontà. In generale chi ha una volontà propria mantiene quasi del tutto quella che aveva in vita, anche se questa subisce le trasformazioni dovute a uno status spirituale differente. Zombie, scheletri e altri non-morti di questo tipo invece non possiedono una volontà propria, se non quella di odiare la vita e quindi sono dei servi preziosi per gli oscuri signori e possono agire per conto di essi. Dei defunti in questo caso rimane solo il corpo che viene animato da una forza negativa richiamata dalla maledizione o eventualmente da un incantesimo. L’anima del defunto potrebbe, suo malgrado, fare da tramite e, una volta distrutto il corpo, riposare in pace. L’esorcismo in questi casi funziona molto bene e richiama nell’area un’influenza divina che rescinde il contatto tra l’ambiente terreno e il mondo dei morti, lasciando che le anime possano recarsi là. Ovviamente più questo contatto è potente, maggiore deve essere l’energia dell’esorcismo. Una volta rescisso il contatto, il non-morto non esiste più e non può quindi tornare. La potenza del non-morto dipende quasi sempre dal potere raggiunto dal defunto in vita, ma se mantiene una volotntà propria, può comunque accrescerlo finché rimane un non-morto. Per tutti gli altri casi è sostanzialmente impossibile che un non-morto possa aumentare il proprio potere, a meno che non sia una volontà esterna a farlo, come un demone o un non-morto superiore. Quindi è piuttosto difficile che un Ghoul possa trasformarsi in Lich o in un cavaliere della morte senza un’autorità superiore. Bisogna infine sottolineare come la non-morte esuli dal ciclo naturale e ne sia quindi una devianza, dovuta a degli scompesi energetici guidati da una volontà negativa. L’esorcismo in pratica non fa che ristabilire l’equilibrio, mentre tutte le pratiche maledette tendono a sfasarlo per i propri scopi. Un luogo benedetto è quindi un luogo di equilibrio, dove il non-morto non può accedere se prima non lo rende impuro oppure vi accede con gravi scompensi. La stessa cosa potrebbe, in alcuni contesti, valere per la luce e proprio per questo i non-morti potrebbero essere visti come creature delle tenebre. 43

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Recensioni a cura ANIMECLICK di AnimeClick, quotidiano di informazione su anime, manga e fumettisulweb fansub italiano

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Soul Messenger

Soul Messenger può vantare la collaborazione di DUE artisti rinomati, ovvero Tohru Fujisawa di GTO e Shou Kitagawa di Death Sweeper, e finisce per essere, secondo la mia opinione, un prodotto più che buono e che avrebbe meritato di proseguire. In effetti trovo che abbia un solo e grassissimo problema: si interrompe proprio quando le cose si stavano facendo più interessanti. I due volumetti hanno come protagonisti un’aspirante giornalista, che ha il potere di entrare in comunicazione con gli spiriti, e un investigatore con un carattere difficile. I due si troveranno a investigare insieme su una strana serie di omicidi e suicidi. La trama non necessita ulteriori approfondimenti, tuttavia segnalo che proprio verso la fine dell’opera subentra un intrigante ulteriore aspetto soprannaturale che introduce alcuni antagonisti che avrebbero meritato più spazio. Tra i difetti va segnalato un protagonista un po’ piatto e stereotipato, ma a parte questo il resto è ben strutturato e raccontato, sebbene i casi non siano così articolati o innovativi. Soul Messenger vede probabilmente il motivo della sua soppressione nell’incapacità di far-

Autore Recensione: Tacchan Voto Fumetto: 7/10 Numero Volumi: 2

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si notare e proporre qualcosa in grado di stupire. Va registrato come un lavoro diligente e che si legge con piacere, ma che non vi terrà incollati al volumetto in attesa del volumetto successivo. Proprio alla fine del secondo numero si intravede una trama orizzontale, con antagonisti e vicende che ero curioso di conoscere, peccato che tutto rimarrà troncato sul più bello. Nonostante questo, non mi sento di bocciarlo: i due casi sono completi e li ho trovati piacevoli e discretamente costruiti. Rimane una lettura che non mi pento di avere affrontato, anzi.

Editore: J-Pop Autore: Toru Fujisawa (Storia) / Sho Kitagawa (Disegni) Genere: Seinen / Azione Pagine: 200 Prezzo: € 5,90 ISBN: 9788866342502

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Gli autori di AUTOPRODUZIONI “Fumettisulweb” oltre che in rete sono rintracciabili su carta nelle fumettisulweb pubblicazioni che vedete in queste pagine.

Anacanapana, rivista aperiodica dedicata al fumetto umoristico italiano ed estero, contenente storie e strisce di G.Moeri, Fam, Zetabò e Manu, oltre ad autori USA di inizio Novecento quali E.C.Segar, G.Mc Manus e G.Herriman. Editore Cartoon Club, 48 pag., formato 22x26 cm, b/n, € 6,00. Informazioni su come acquistarla all’indirizzo http://anacanapana.blogspot. com/2011/07/anacanapanasu-shockdom.html; la rivista è acquistabile a Bologna presso Alessandro Libreria, da Eta Beta a Forlì ed a Milano alla Borsa del fumetto ed in generale in fumetteria, ed ai siti Pan Distribuzione, 1-2-3 stella, Hovistocose, Multiplayer, e-shop (emanazione del negozio “Comics e Dintorni di Firenze).

Lui&Lei Island, il rapporto tra un arrendevole uomo, la sua frivola moglie, una bisbetica suocera e il loro intelligentissimo cagnolino. Il tutto nell’ isola tropicale chiamata Orcoloco e nei lussureggianti boschi di Monteverde! Nello stesso libro anche “Manuel & Mika”: una serie a strisce su come possa essere difficile la collaborazione tra uno sceneggiatore (Manuel) e la sua inseparabile disegnatrice (Mika)!.

Cyrano Comics: La Cyrano è un’associazione culturale che si occupa di fumetto. Nata a Verona nel 2008 da un gruppo di appassionati disegnatori e sceneggiatori, eha avviato una serie di progetti quali una rivista trimestrale, monografici e i libri-gioco per i più piccoli. A questa pagina i numeri della rivista: http://cyranocomics.blogspot.it/p/shop.html

Ettore e Baldo: i volumi che raccolgono la produzione della striscia sono ordinabili su http://ettorebaldo.it/ component/ rokquickcart/ ?view=rokquickcart

Autoproduzione, formato 30x21 cm, 96 pag., € 6,50; ordinabile su http://www. shockdom-store.com/58luielei-island.html

Pulci: Il pulcino alieno di Claudio Cardinali si trova su http://www.pulci.org/acquisti. htm con il suo albo, “Pulci il signore degli amplessi”, 52 pag., b/n, 22x16, 8 euro. Allo stesso indirizzo albi per iPhone/iPad/iPod, mentre magliette ed oggetti si trovano a questo indirizzo: http:// pulci.spreadshirt.net/it/IT/ Shop/Articles/Index/ Lurko il porko mannaro, le prime tre storie del personaggio satirico-grottesco di Fam nel classico formato tascabile; 64 pp., b/n, copertina a colori, f.to 12x17 cm € 5,00; metodo di pagamento PayPal, PostePay, bonifico bancario o vaglia postale.

Nestore, battibecchi tra un fumetto ed il suo disegnatore: i volumi che raccolgono la produzione della striscia sono ordinabili su http://et23.altervista.org/nestore4.htm/

Crazy Nena: Quando è la casalinga a far disperare te“: Le strisce di Serena Romio dedicate alla vita matrimoniale; 72 pagine, formato 15x15 cm, € 10; ordinabile su http:// www.arpabook.com/_schedaLibri.asp?IDTitolo=830

Informazioni all’indirizzo http://www.fumettidifam. com/shop

Shogi: Lo Shogi: è un gioco originario del Giappone (per questo talvolta definito scacchi giapponesi), ma anche un viaggio illustrato seguendo la crescita della protagonista Liens, ninja del villaggio di Iga nell’epoca Sengoku, durante la storia e il succedersi degli eventi, descritti tramite una serie di illustrazioni raffiguranti la protagonista. Autrice: Stefania Guarnati; formato 21,6x27,9 cm, 32 pagine, copertina morbida, in vendita su Lulu (http://www. lulu.com/product/a-copertina-morbida/shogi/4545973), € 20, € 10 per la versione digitale (“ebook” in pdf).

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Universitabù: le strisce di MontonePecorAgnello sul mondo universitario, con protagonisti 6 studenti e un cane alle prese con le assurdità del corso di laurea in Disegno Industriale. 60 pag., 21x15 cm, brossurato, € 5, disponibile su http://www.lulu.com/ shop/montonepecoragnello/ universitabù-vol1/paperback/ product-13045361.html

Vermi, una società che striscia, la prima raccolta delle strisce di Rouge; informazioni all’indirizzo http://www.vermidirouge.com/_vermercato. php?pubb=pubb1 Berto e i Marziani Bolla e altre storie, di Mauro Ghiselli, 96 pag., per ragazzi, € 16. Scheda su http://www. libreriauniversitaria.it/bertomarziani-bolla-altre-storie/ libro/9788860814234

Zorflick: Le raccolte della striscia di Matteo Freddi; vol. 01 (ediz. Shockdom - esaurito); vol. 02: (Associazione Altrove - esaurito); vol. 03 (ediz. Arcadia), € 8, su http://www. nuvoleshop.com/shop2007/ scheda.asp?id=4659

- A family tree – a Liludori’s little adventure – only for collectors, carta riciclata, 16,5x12cm, 48 pag., $ 150 (circa € 115), su http://www. etsy.com/listing/12388590/afamily-tree-a-liludoris-little

Scritto da Carlo Coratelli e disegnato da Fortunato Latella, sul solco tracciato dalle classiche strips made in USA, Frank Carter offre ai lettori ingredienti come umorismo, suspence, colpi di scena, azione e romanticismo vecchio stile. Preparatevi ad essere trasportati nelle avventure di una spia per caso… http://www.redonline.it/product_info. php?cPath=103&products_ id=1944

Eloisa’s Illustrations & characters - Cat O rama – a Liludori’s little adventure – only for collectors, cartonato, 16,5x12cm, 56 pag., $ 150 (circa € 115), su http://www.etsy.com/ listing/12428231/cat-o-ramaa-liludoris-little-adventure

Frank Carter, avventure di una spia per caso. Un uomo qualunque, una vita normale. Tutto questo sta per cambiare per il mite Frank Carter, grande appassionato di romanzi gialli, che viene coinvolto, suo malgrado, in una vicenda spionistica nella Casablanca degli anni ’50, durante una “vacanza di lavoro” assieme alla moglie Jill. E, da allora, la sua vita non sarà più la stessa…

Il mondo di Bagigio: uno, due… gdè: di Barbara Camilli, illustrazioni di Veronica Carratello, audio cd musicato da Dario Artuso, 44 pag., cucito, 23x 16,50, € 15; Astragalo Edizioni. Scheda su http://www.interlibri.it/index. php?page=shop.product_ details&flypage=ilvm_fly_ showroom_mall.tpl&product_ id=431&category_ id=28&option=com_ virtuemart&Itemid=53

Strips! È una sitcom di 12 episodi distribuita gratuitamente su YouTube (o sul sito www.stripslasitcom.it), che narra le avventure di uno sventurato proprietario di una fumetteria. Luca Baggio, autore della web serie, grazie a Emmetre Edizioni, ha realizzato un libretto dove sono presenti divertenti aneddoti e retroscena mai narrati nella sitcom. http://www.shop. emmetre-edizioni.eu/ epages/990129384.sf/ it_IT/?ObjectPath=/ Shops/990129384/ Products/001STRIPS

Pingo e il suo mondo, le prime 200 strisce del pinguino disegnato da Dago in un volume di 105 pagine formato 16.8 larghezza € 26.0 altezza, in vendita su Lulu a 7,5 euro su http://www.lulu. com/product/a-copertinamorbida/pingo-e-il-suo-mondo/17281367

Cronache Mazzate (http:// www.lulu.com/product/ copertina-rigida/cronachemazzate/5282735), un successo fantasy per grandi e piccini, realizzato con la solita qualità, competenza e cortesia dalla Squadra Cazzate. Pubblicato dalle Edizioni Il Minchione (http://www. lulu.com/spotlight/mazzate). Sfogliate il catalogo di questo orchitante editore.

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GLI AUTORI | I FUMETTI

Hanno collaborato a questo numero

fumettisulweb

SteG

Beppe Vit

L’Annina

Batti

SteG cioè Stefania Guarnati nacque in una fredda giornata d’inverno e Brescia l’8/12/82.

Nasce a Taranto nel ‘57.

Classe 1975. Stile: tragicomico. Alle elementari, la maestra numerava le pagine dei miei quaderni perche’ le strappavo per disegnare. Ora lavoro in un bar e disegno sui tovaglioli e sui fogli per le ordinazioni. I miei ebbri clienti e la mia calabrononna sono la fonte di ispirazione di quello che “fumetto”.

Ha iniziato a scrivere fumetti all’età di undici anni. Dopo innumerevoli tentativi per creare qualcosa di innovativo, si rassegna e inizia a disegnare le strisce di Risula e dei suoi amici. Ha cercato di rivoluzionare il canone classico della rappresentazione grafica della striscia. Forse un giorno ci riuscirà.

Sin da bambina dimostra di avere una certa mano nel disegno, più che altro che era l’unica cosa che le piaceva fare a scuola ed è anche ovvio che se qualcosa piace poi ci si applica e si evolve. È Geometra ma nella vita ha preferito ridiplomarsi alla scuola del fumetto di Milano, Indirizzo realistico. Dopo aver osservato il difficile mondo del fumetto decise di ampliare le proprie conoscenze al mondo della grafica. Prima tradizionale e successivamente web.

Attento alle forme d’arte come il disegno e il teatro, da oltre 30 anni fa l’attore in una nota compagnia di Verona e per proprio diletto illustra vignette e fumetti umoristici. Non sogna di diventare un grande disegnatore ma visto il poco tempo libero preferisce fare il disegn-attore!

Fode Diplomato all’accademia di belle arti ACME di Novara, cerco di muovermi tra disegni, colorazioni e grafica senza eccellere particolarmente in nessuna di queste discipline. Aiuto in questo progetto la ben più talentuosa Annina nell’impaginazione e nella colorazione delle sue vignette.

Oggi si può definire disegnatrice di fumetti-illustratricegrafica-webdeveloper.

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Claudio Cardinali

Tinoshi

Fam

Diplomato in informatica, nel campo del disegno sono autodidatta e, cosa fondamentale, sono automunito. Appassionato del fumetto comico come: Andy Capp, B.C., Mafalda, Sturmtruppen, Rat-Man, etc. Il genere comico e satirico, soprattutto nella forma breve della vignetta e della striscia, è quello che utilizzo per esprimermi.

Il Tinoshi fu creato in Giappone una trentina di anni fa, ma ahimé non è un pilota di robottoni. È cresciuto ad arti marziane e capuccini, e secondo un’antica leggenda non si sarebbe mai mai mai tagliato i capelli. Disegna fumetti per lo stesso motivo per il cui si mangia cornetto e brioche al mattino. Nessuno. Ma lo fanno tutti.

Vigevanese d’adozione ma nato e cresciuto a Brindisi, dopo il liceo artistico si dedica a varie attività prima di approdare alla grafica. Collabora con studi grafici e agenzie di comunicazione, dedicandosi parallelamente all’attività di fumettista del web.

Pulci Il personaggio principale delle mie strisce è Pulci, un pulcino candido nelle forme e nel colore ma con un caratteraccio: perfido e stupido nello stesso tempo. Una sorta di alter ego del “piccolo e nero” Calimero, icona popolare della pubblicità degli anni 60/70.

A metà strada tra l’haiku e l’aforisma, la nostalgia e la speranza, l’infanzia e tutto il resto, un gruppo di amici osserva il mondo con gli occhi di chi non è uscito indenne dagli anni ’80, e ancora non ha cambiato Mazinga Z per un’utiliaria. Con i piedi di un campo di calcetto e la testa tra le stelle.

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LA CONTROCOPERTINA ILLUSTRAZIONE DI ILARIA BERZOVINI