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Catherine Yeung (Fidelity International
NUMERO 52 GIUGNO 2021
INTERVISTE CATHERINE YEUNG (FIDELITY INTERNATIONAL) PIERLUIGI ANSUINELLI (FRANKLIN TEMPLETON) ISTITUZIONALI PREVIDENTI E SOSTENIBILI, IL RAPPORTO TRA ISTITUZIONALI E INVESTIMENTI ESG PRIVATE ASSET PRIVATE MARKET E MERCATO ITALIANO, UNA COMBINAZIONE VINCENTE GESTIONE PASSIVA ETF EMERGENTI TRA RISCHI E OPPORTUNITÀ
SONO 148 I FONDI CON MARCHIO FUNDSPEOPLE CHE INVESTONO NELL’ASSET CLASS, DI CUI DUE CON TRIPLO RATING ABC. UN COMPARTO MOLTO VARIEGATO PER AREE GEOGRAFICHE, SETTORI E TIPOLOGIE DI INVESTIMENTO PRONTO A BENEFICIARE DELLA RIAPERTURA DELLE ECONOMIE.
Nonostante la difficoltosa gestione del virus in alcune aree, l’Asia rappresenta un’interessante opportunità per gli investitori, in particolare sul lungo periodo. Secondo Catherine Yeung fattori strutturali come l’espansione della classe media e dei consumi, l’urbanizzazione, l’innovazione tecnologica e l’aumento della brand equity globale continueranno a sostenere lo sviluppo della regione. Con un osservato speciale: la Cina, per il potenziale di settori all’avanguardia come intelligenza artificiale e machine learning e la crescente attenzione per gli investimenti ESG. PARTNER
NER T PAR
INVESTMENT DIRECTOR, FIDELITY INTERNATIONAL
FOCUS SULLE TENDENZE DI LUNGO PERIODO
“Nelle strategie per l’Asia-Pacifico, abbiamo un’esposizione significativa ai titoli che sfruttano la domanda interna”.
NUMERO 52 GIUGNO 2021
INTERVISTE CATHERINE YEUNG (FIDELITY INTERNATIONAL) PIERLUIGI ANSUINELLI (FRANKLIN TEMPLETON) ISTITUZIONALI PREVIDENTI E SOSTENIBILI, IL RAPPORTO TRA ISTITUZIONALI E INVESTIMENTI ESG PRIVATE ASSET PRIVATE MARKET E MERCATO ITALIANO, UNA COMBINAZIONE VINCENTE GESTIONE PASSIVA ETF EMERGENTI TRA RISCHI E OPPORTUNITÀ ’Asia è un vasto continente dalle molteplici FONDI SUI MERCATI EMERGENTI IL POTENZIALE DELLA RIPRESA L realtà su cui il COVID-19 ha avuto impatti diversi. Se la Cina è stato il primo Paese del mondo a controllare il virus e la sua economia è tornata a crescere già alla fine dello SONO 148 I FONDI CON MARCHIO FUNDSPEOPLE scorso anno, l’India e le Filippine sono alle prese con un CHE INVESTONO NELL’ASSET CLASS, DI CUI DUE CON TRIPLO RATING ABC. UN COMPARTO MOLTO processo più difficoltoso di gestione del virus e delle sue VARIEGATO PER AREE GEOGRAFICHE, SETTORI E TIPOLOGIE DI INVESTIMENTO PRONTO A varianti. Uno scenario complesso e in divenire che si riperBENEFICIARE DELLA RIAPERTURA DELLE ECONOMIE. cuote sull’asset allocation dei portafogli. Ma, nonostante le incertezze legate all’attuale contesto, la regione rappresenta un’opportunità di investimento di sicuro interesse, in particolare sul lungo periodo. A ricordarlo è Catherine Yeung, investment director di Fidelity International. L’esperta è di base ad Hong Kong e vanta una profonda conoscenza del comparto asiatico. “Dei fattori strutturali continuano a sostenere la sua traiettoria di crescita, tra cui l’aumento della classe media e dei livelli di consumo, la rapida urbanizzazione, le aziende sempre più innovative e l’aumento di brand diffusi a livello globale”, spiega. “Di conseguenza, nelle strategie per l’Asia-Pacifico, abbiamo un’esposizione significativa ai titoli che sfruttano la domanda interna”. Con un occhio di riguardo in più per il Dragone, tra i vincitori del COVID-19. “Nell’ultimo anno e mezzo, ci siamo concentrati su tre fattori chiave per valutare la performance del mercato: l’appiattimento della curva di contagi, il ritmo e la sostenibilità della ripresa economica di un paese; la risposta e l’implementazione di politiche di stimolo. Quella asiatica non è una regione omogenea, e quando guardiamo a questi tre driver, chi ha soddisfatto tutti e tre i fattori è la Cina”, evidenzia. Resta però l’insidia della guerra commerciale in settori chiave con gli Stati Uniti, che la pandemia e lo stile di comunicazione più diplomatico e meno legato a tweet infuocati del Presidente Joe Biden rispetto al predecessore Donald Trump sembrano aver posto temporaneamente in secondo piano. Ma il conflitto tra le due superpotenze è tutt’altro che archiviato: “Ci aspettiamo periodi di volatilità nel medio-lungo termine, in quanto prosegue il focus della Cina sul miglioramento della catena del valore, con una maggiore attenzione alla ricerca e sviluppo in aree come la produzione di alta gamma. L’Asia continua a dominare in settori come la produzione di semiconduttori, con circa il 70% della quota di mercato globale detenuta da TSMC di Taiwan e Samsung Electronics. La Cina stessa sta aumentando la sua attenzione nella produzione di chip”, spiega Yeung.
INNOVAZIONE
L’innovazione tecnologica del Dragone è un tema di investimento molto presente nel radar degli investitori, anche per gli sforzi che Pechino sta compiendo in questa direzione e le molte aziende che si stanno concertando su quest’ambito. Secondo l’esperta di Fidelity International, il Paese gode di due vantaggi significativi. Il primo è la facilità di accesso ai dati e l’atteggiamento più liberale rispetto all’Occidente, dove la regolamentazione sulla privacy è sempre più stringente. “Senza l’accesso ai dati è più difficile sviluppare tecnologie innovative, soprattutto in settori come l’intelligenza artificiale e machine learning”, sottolinea. Secondo elemento favorevole è la quantità e qualità dei dati: la Cina ha a disposizione più informazioni di qualsiasi altro paese, non solo grazie al fatto di avere la più grande popolazione in generale, ma anche il maggior numero di utenti di smartphone, di internet e pagamenti mobili”. Per Yeung questi elementi andrebbero ad alimentare un ciclo virtuoso di innovazione, creando opportunità di guadagno per le nuove aziende. “L’innovazione è un driver chiave nel lungo termine per la crescita degli utili e della performance dei prezzi delle azioni, che consente alle società più innovative di sovraperformare il mercato”.
ESG
Gli investimenti sostenibili sono ormai mainstream in Europa e stanno rapidamente guadagnando importanza anche in Asia. Tuttavia, sottolinea Yeung, il Paese che ha visto un grande miglioramento negli ultimi due anni
è stata la Cina. “Man mano che le aziende, specialmente i giganti della tecnologia come ByteDance e Huawei, espandono la loro impronta commerciale a livello globale, si trovano sempre più ad affrontare controlli e potenziali restrizioni. Diventa, quindi, essenziale per loro gestire e comunicare meglio il loro impatto ambientale e sociale, oltre a garantire una solida governance aziendale”, dichiara. Man forte in questo processo virtuoso arriva anche dal Governo, che si sta muovendo per ridurre significativamente le emissioni di carbonio. “Recentemente abbiamo avviato un’attività di engagement con una società pre-IPO del settore della guida autonoma. Abbiamo chiesto loro se avessero previsto misure per aiutare i tassisti, gli autisti di autobus o i camionisti, i cui posti di lavoro verrebbero probabilmente meno. L’azienda si è rivelata molto reattiva al nostro suggerimento di collaborare con il governo locale per programmi di riallocazione dei lavoratori impattati. Pensiamo che sia un buon esempio di come le aziende tecnologiche cinesi di nuova generazione siano disposte ad abbracciare il concetto di ESG”, spiega. E a questo va ad aggiungersi l’aumento degli investitori istituzionali sensibili ai principi di investimento responsabili, basti pensare che il numero di aderenti ai PRI è passato da una sola cifra nel 2017 ai circa 40 di oggi. “Sempre più asset manager e proprietari di asset in Cina stanno adottando il concetto e la pratica dell’integrazione ESG, creando dei team dedicati per votare le loro partecipazioni e per impegnarsi con le aziende in cui investono sulle questioni legate alla sostenibilità. Inoltre, sono anche diventati più attivi all’interno di piattaforme internazionali di engagement collaborativo come il Climate Action 100+”, conclude.