IL CRIMINE

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Il crimine Basta con l’assassinio degli animali e l’oltraggio della Terra! Cari amici, comunemente la parola “crimine” descrive alcuni atti criminali come truffa, furto, rapina, tortura, lesioni fisiche, maltrattamenti, omicidio colposo, omicidio, stupro, sfruttamento, detenzione, privazione dei diritti fondamentali, fino alla crudeltà fisica e mentale. La maggior parte delle persone ritiene di non commettere atti che si possano definire un “crimine”. Ma in questo libretto considereremo il termine “crimine” nella sua accezione più ampia ed esamineremo più da vicino il comportamento dell’uomo nei confronti del suo prossimo, ma anche degli animali, delle piante e di tutta la Madre Terra. Se volete, seguiteci in queste riflessioni. 1


I crimini più terribili – commessi anche dalla cosiddetta cristianità Come criterio per valutare queste crudeltà – che consideriamo come il crimine – ci riferiamo alle parole di Gesù, il Cristo. Egli disse: “Quello che avete fatto al più piccolo di questi Miei fratelli, lo avete fatto a Me“. E: “Quello che non avete fatto al più piccolo di questi Miei fratelli, non l‘avete fatto nemmeno a Me!“ Il Nazareno fece queste affermazioni circa 2000 anni fa. Molte persone fanno riferimento a Gesù, il Cristo, in particolare nella cosiddetta cristianità, con i suoi ecclesiastici e con i loro seguaci politici. Di tanto in tanto, molti parlano di “valori cristiani”. Queste parole sono conosciute da secoli, sono state tramandate milioni di volte, ma chi ha riflettuto sul loro significato? 2


E, se gli uomini avessero preso sul serio le parole di Gesù di Nazareth, quali sarebbero le condizioni della Terra oggi? Lo stato attuale di questa nostra Terra testimonia il fatto che le Sue parole – come le parole di tutti i veri profeti di Dio – sono state gettate al vento. Dopo quasi 2000 anni di cosiddetto cristianesimo, dovremmo porci la domanda: come stanno coloro che vengono disprezzati dalla maggior parte delle persone come esseri “inferiori”? Quali sono le condizioni di quelle creature che, giorno dopo giorno, devono sopportare con infinite sofferenze il disprezzo dell’uomo per la loro vita che hanno ricevuto da Dio? Sono in balìa dell’arroganza di coloro che si sono autoproclamati come “corona della creazione”, che premono la corona di spine sempre più in profondità sulla Madre Terra con i suoi animali e le sue piante. Quindi, cos’hanno fatto gli uomini “ai più piccoli” e pertanto al Cristo – come Egli stes3


so ha affermato – e chi continua a farlo ogni giorno? Ogni giorno molte migliaia di bambini muoiono di fame, anche nei Paesi in cui i sacerdoti hanno portato la loro missione ecclesiastica secoli fa. Sottolineiamo: si tratta della loro missione ecclesiastica, e non della parola vissuta degli insegnamenti di Gesù, il Cristo. Con il crocifisso in una mano e un bastone nell’altra, l’oppressione e lo sfruttamento sono arrivati su interi continenti. Cosa avviene oggi? Che cosa ha portato la missione degli ecclesiastici? Basandosi in modo errato sull’uccisione e sull’omicidio, fino a oggi la scia di sangue attraversa le nazioni soggiogate dall’imbroglio missionario e produce, ancora oggi, guerre, oppressione, brutalità e crudeltà, la schiavitù delle persone, lo sfruttamento e il depauperamento della natura, il disprezzo di animali e piante e la violazione della terra, dei laghi, dei fiumi e degli oceani. 4


Questo è il marchio che il cosiddetto cristianesimo istituzionale ha impresso sulla Terra. Ma ora, dal momento la Terra è palesemente sull’orlo del collasso, improvvisamente anche gli ecclesiastici delle istituzioni parlano ripetutamente del rispetto e della necessità di preservare la Creazione. Il crimine nei confronti degli animali In questo libretto desideriamo prendere in esame soprattutto un aspetto: il comportamento criminale di noi uomini nei confronti degli animali. Pitagora disse 2600 anni fa:“Tutto quello che l’uomo infligge agli animali ritorna a lui. Colui che con un coltello taglia la gola a un manzo e rimane sordo alle grida di paura, chi è in grado di macellare a sangue freddo una capretta che geme e chi mangia gli uccelli che lui stesso ha nutrito – quanto è ancora lontano dal commettere un crimine tale individuo?” 5


Oggi, la società industrializzata è diventata sorda alle grida di paura dei bovini e ai gemiti delle caprette. Nelle strutture di riproduzione e macellazione ottimizzate per il profitto, le grida delle creature torturate, che sono il nostro secondo prossimo, svaniscono inascoltate. Il crimine segue il suo corso. Giorno dopo giorno, minuto dopo minuto, incessantemente. Ma anche se l’uomo è diventato sordo e distoglie lo sguardo dall’incommensurabile sofferenza che provoca agli animali, vale sempre: “Tutto quello che l’uomo infligge agli animali ritorna a lui”. Sul campo di battaglia della crudeltà umana, gli animali sono fecondati artificialmente in strutture di allevamento, destinati a esseri umani rivolti al consumismo; gli animali sono degradati a una massa di carne nell’industria, ingrassati solo per essere poi uccisi, per rendere più proficuo possibile l’utilizzo delle parti dei cadaveri di questi esseri viventi. 6


Oggi, chiunque lo desideri, può informarsi sulle correlazioni globali tra il cambiamento climatico e gli allevamenti intensivi con la loro industria per la macellazione. Il disboscamento delle foreste pluviali incontaminate, lo sfruttamento e l’inquinamento delle falde acquifere sotterranee con enormi quantità di escrementi di animali e il grave inquinamento dell’atmosfera con gas metano costituiscono uno sfruttamento eccessivo della natura e distruggono irrimediabilmente gli habitat di innumerevoli specie vegetali e animali. E per cosa? Per nutrire eccessivamente dei cannibali che si cibano carne, che si ingrossano sempre più diventando loro stessi rozze montagne di carne. Allo stesso tempo, ci sono persone che muoiono miseramente di fame, perché i cereali che potrebbero nutrirle vengono sprecati per la dipendenza dalla carne di cannibali che si cibano di animali. Sotto quale segno avvengono queste crudeltà? 7


Quali porte sono state spalancate per rendere omaggio al dio degli inferi che, da tempo immemorabile, ha richiesto il sacrificio di sangue e di carne di animali? Quale spirito criminale si nutre della sofferenza, delle difficoltà e della miseria dei nostri fratelli e sorelle animali, e chi vi è coinvolto? Chi pone i piaceri del palato al di sopra della sofferenza degli animali? Chi accetta che animali soffrano, che creature viventi vengano macellate su un nastro trasportatore, per essere poi confezionate in contenitori di plastica e offerte ai consumatori come pezzi di cadavere sugli scaffali dei supermercati? Chi accetta tacitamente che, anno dopo anno, miliardi di piccoli di animali vengano rinchiusi e torturati in condizioni indegne della vita, dal primo all’ultimo respiro? Chi vuole questi crimini contro la vita, contrari al Comandamento di Dio che tutti conoscono, che dice: “Non uccidere”? 8


Chi vuole che siano disprezzate le parole dell’Eterno date per mezzo di Isaia: “Che M’importa dei vostri sacrifici senza numero?... le vostre mani grondano di sangue. Lavatevi, purificatevi …”. È questo che richiese Dio tramite il suo profeta Isaia 2700 anni fa. A che punto si trova oggi l’umanità? Lì, dove il crimine che perpetra contro la vita l’ha condotta: sull’orlo dell’abisso.

Il crimine: fratricidio nei confronti di bambini che muoiono di fame Cari amici! Ci sono bambini che patiscono la fame, che muoiono di fame, non perché la Terra offra troppo poco cibo per nutrire tutti gli uomini, ma perché le persone che consumano in modo eccessivo – molte delle quali si definiscono cristiane – si appropriano del cibo per sé e rendono omaggio al cannibalismo, cibandosi di animali e privando così 9


le persone che soffrono la fame dei cereali e dei prodotti alimentari con cui alimentano i loro animali, resi schiavi e riprodotti artificialmente, e destinati alla morte. L’assassinio dei nostri fratelli animali è anche un fratricidio nei confronti di bambini che patiscono la fame. Gli animali, destinati alle persone già più che sazie, vengono sistematicamente ingrassati fino all’obesità, finché si ammalano, nutrendoli con alimenti che vengono negati ai bambini affamati. Considerando le possibilità offerte dal XXI° secolo, se ci sono ancora persone che muoiono di fame significa che sono vittime consapevolmente accettate di una società di egomani più che sazi che ha perso ogni senso di empatia. “Dall’assassinio di animali all’omicidio c’è solo un piccolo passo”, affermò Lev Tolstoj. Oggi si deve riconoscere che l’assassinio di animali e l’omicidio, che consiste nel lasciar morire di fame innumerevoli persone, è lo stesso passo. E questo è il crimine. 10


Teniamo presente che i corpi emaciati e disidratati dei bambini che stanno morendo di fame sono solo un lato della medaglia. Dall’altro lato, ci sono i corpi degli animali torturati, imbottiti di cibo per ingrassarli, alienati dalla loro vera natura, sfigurata per mano dell’uomo. Anche questo è un crimine. Come conseguenza di tutto ciò, il mondo dei sentimenti degli uomini, disposti a sacrificare tutto sulla base dell’immagine distorta che hanno di se stessi, diventa sempre più insensibile. Nessuna persona su questa Terra dovrebbe morire di fame, nessun animale dovrebbe soffrire, se si mettessero in pratica in modo coerente le indicazioni date dai veri profeti di Dio, che oggi sono confermate dai risultati della moderna scienza naturale e dell’economia politica. Se l’umanità avesse applicato la regola d’oro di vita, che è una conoscenza spirituale centrale in tutte le grandi religioni, le condizioni di questa Terra sarebbero molto diverse. 11


Se i potenti di questo mondo, in particolare quelli che si definiscono “cristiani”, avessero portato nel mondo i veri valori etici e morali elevati del cristianesimo originario, e se loro stessi avessero vissuto di conseguenza e li avessero messi in pratica nella politica, oggi l’umanità non si troverebbe sull’orlo dell’abisso. Tutta la sofferenza e il dolore, tutte le difficoltà, tutte le preoccupazioni che ne derivano costituiscono, nella loro globalità, il crimine contro lo Spirito dell’Eterno, contro Dio, che è la Vita. Chiunque conosca le parole dell’Eterno – ma anche chi non le conosce – ha una parte di responsabilità. Le vittime del crimine non possono essere contate, l’orrore è inconcepibile e il crimine continua a seguire il suo corso.

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Il crimine: esperimenti sugli animali in nome della scienza, sulla base di precetti della chiesa che non sono cristiani Ancora più ermeticamente schermati dalla società, si perdono nel vuoto anche i lamenti nelle strutture per la sperimentazione sugli animali, dove, sotto il sigillo della scienza, si effettuano giorno dopo giorno “esecuzioni di massa ritualizzate di animali”, come le ha definite il professore di tossicologia noto in tutto il mondo Gerhard Zbinden, recentemente scomparso. Animali nati da una madre che normalmente li avrebbe allattati, che percepiscono, che sentono, che respirano il soffio vitale e vogliono muoversi, e, proprio come noi, desiderano la luce del sole, l’aria e la natura come loro normale ambiente di vita, sono tenuti in gabbie piccolissime, rinchiusi e derubati della loro libertà. Per che cosa? Per tormentarli in modo mirato, infettarli con malattie mortali, bruciarli, accecarli, amputare loro le membra e mutilarli. Queste atrocità vengo13


no perpetrate sotto il sigillo della scienza, con il pretesto di acquisire per l’uomo conoscenze che dovrebbero aiutarlo a combattere i sintomi delle sue malattie. L’uomo, che avrebbe il compito di provvedere ai suoi fratelli animali con cura e amore, per aiutarli e sostenerli, per vivere con loro nella consapevolezza della grande unità con la Creazione di Dio, l’essere umano – il superdio in camice bianco – dimostra di essere un oppressore e uno sfruttatore, che sfrutta l’essere vivente inerme in sua balìa, in completo accordo con il proprio atteggiamento e con i suoi tratti caratteriali deviati e abbrutiti. Per mezzo dell’animale destinato alla morte, vuole acquisire conoscenze sulla vita, per trarne beneficio come essere umano. Questo è il crimine contro la Creazione. Affinché la società consideri questo gelido macchinario di brutalità come normalità, è necessario un terreno fertile che consenta, anzi, che promuova il perpetrarsi di tali 14


atrocità giorno dopo giorno, con il pretesto della “ricerca scientifica”. Nel cosiddetto mondo cristiano, questo terreno fertile si basa sulla presunzione non cristiana degli ecclesiastici, che sostengono che l’animale sia stato dato all’uomo per essere trattato a sua discrezione affinché gli sia utile; con questa licenza, il destino degli animali era ed è segnato, poiché in questo modo l’uomo è autorizzato a provocare sofferenza, dolore, malattie, a mutilare e uccidere gli animali. Gli è consentito privarli della loro libertà, torturarli e ucciderli, al fine di acquisire nozioni a lui utili, che dichiara poi conoscenza. La barbarie, la crudeltà e la brutalità che gli animali devono sopportare, perché sono alla mercé dell’uomo che li tratta a propria discrezione, sono inconcepibili. È una dimensione incommensurabile di sofferenza, di lamenti che nessuno ascolta e silenziose suppliche provenienti dagli animali, che sono esseri che provano sofferenza e dolo15


re. Scimmie, conigli, ratti, topi, cani e gatti chiedono salvezza dai tormenti che l’uomo infligge loro in modo mirato e consapevolmente. La loro sofferenza si compie ogni giorno, inosservata nei sotterranei e nei bunker dei laboratori di sperimentazione di tutto il mondo. Sono centri di tortura per animali, legittimati dalla legislazione, in cui l’animale è alla mercé della spinta arbitraria dell’uomo a fare ricerca. Si abusa della vita degli animali come strumento di misura per riti di morte. Viene loro negato ogni diritto alla vita come creature libere, che hanno una dignità. Con quale pretesto può essere commesso impunemente questo crimine? Si afferma che gli animali sarebbero oggetti di studio veramente preziosi per i ricercatori, perché non solo funzionerebbero come gli umani nella loro struttura organica, ma nel loro schema genetico dimostrerebbero anche una grande concordanza con la struttura genetica umana. Questa somiglianza organica e genetica con gli esseri umani costituisce una condanna a 16


morte per gli animali utilizzati come cavie. Per i ricercatori, i geni sono l’elemento che determina, dirige e coordina tutto. Perché allora non si fanno nessuno scrupolo a permettere che questi esseri così simili geneticamente a noi esseri umani vengano torturati? Questo dovrebbe forse essere giustificato dal fatto che geneticamente si differenziano dall’uomo solo in minima parte? Dato che questi esseri viventi torturati, degradati a macchine per sperimentazioni su animali, presentano processi simili nei loro sistemi nervosi e le loro reazioni possono apparentemente essere riferite agli esseri umani, devono pagare il prezzo di essere utilizzati per la sperimentazione. Ma il fatto che questi stessi esseri debbano sopportare il dolore proprio attraverso il loro sistema nervoso e che la loro sofferenza sia simile a quella degli uomini non risulta evidente al modo di pensare altrimenti così analitico di coloro che torturano gli animali. Quale modello criminale consente a noi esseri umani di porci al di sopra di tutti gli altri 17


figli della Creazione in una tale misura e di esporli al dispotismo dei nostri sentimenti freddi, della tortura, dell’abuso e del disprezzo?

Chi vuole il crimine contro la vita? Le parole di Gesù sono valide ieri e oggi, anche in riferimento agli animali; poiché la crudeltà è crudeltà, la brutalità è brutalità, il tormento è tormento, non importa se verso gli esseri umani o gli animali. Anche in questo caso valgono le parole di Paolo: “Non illudetevi, non ci si può prendere gioco di Dio, poiché quello che l’uomo semina, lo raccoglierà.” In modo analogo a Gesù di Nazareth, anche Dio ha ammonito con decisione in tutti i tempi per mezzo dei Suoi profeti contro l’uccisione di animali. Per mezzo di Isaia, l’Eterno disse: “Che M’importa dei vostri sacrifici senza nume18


ro? ... Sono sazio degli olocausti di montoni e del grasso di giovenchi; il sangue di tori e di agnelli e di capri Io non lo gradisco. Quando venite a presentarvi a Me, chi richiede da voi che veniate a calpestare i Miei atri? Smettete di presentare offerte inutili, l’incenso è un abominio per Me ... Quando stendete le mani, distolgo gli occhi da voi; anche quando moltiplicate le preghiere, Io non ascolto; le vostre mani grondano di sangue. Lavatevi, purificatevi, togliete davanti ai Miei occhi la malvagità delle vostre azioni; smettete di fare il male; imparate a fare il bene; cercate la giustizia, rialzate l’oppresso …” E in un altro passaggio: “Chi scanna un bue è come se uccidesse un uomo”. Queste sono le parole chiare del profeta di Dio Isaia. Tramite Mosè, Dio ci diede il Comandamento: “Non uccidere”. La casta sacerdotale Gli attribuì il culto del sacrificio di animali. L’Eterno intervenne per i Suoi figli della Creazione 19


anche per mezzo di Geremia, Amos, Osea e altri profeti di Dio. Gesù di Nazareth ci portò la parola della vita, la parola dell’unità. Egli scacciò dal tempio di Gerusalemme i commercianti di animali da offrire in sacrificio. Poco dopo fu giustiziato in croce sul Golgota; fu torturato e ucciso anche perché si contrappose al culto dei sacrifici di animali della casta sacerdotale di allora. Anche la casta sacerdotale odierna rende omaggio al concetto di agnello sacrificale, presentando il crudele omicidio di Gesù di Nazareth come un atto sacro e celebrandolo di nuovo in ogni comunione. Sangue e carne, sangue e carne. Quale Dio vuole questa offerta? Quale dio vuole il tradimento dei veri profeti di Dio? Chi vuole che si commetta questo crimine contro gli animali, contro le piante, contro la Madre Terra, contro il grande Spirito, che vive in tutto, in ogni essere vivente? L’Eter20


no, che è la Vita – o il dio del culto cruento, Baal? Perché le istituzioni hanno gettato al vento le vere affermazioni fondamentali di tutti i grandi profeti di Dio? Al posto della Parola dell’Eterno, sono stati introdotti dogmi, cerimonie e riti. Da chi? Dalla casta sacerdotale, che non ha accolto la Parola dell’Eterno né l’ha presa in considerazione nel proprio atteggiamento verso la vita. Tutto questo è sotto il segno del crimine contro lo Spirito di Dio, che è la vita in tutto. Il crimine: la caccia spietata di creature innocenti nei boschi e nei campi E il crimine segue il suo corso. A un’altra roccaforte della crudeltà è stato persino attribuito un santo; si tratta di Uberto, canonizzato dalla chiesa cattolica. L’attuale patrono dei cacciatori ebbe la seguente esperienza: secondo la leggenda, nel momento in cui Uberto vide un cervo e si 21


apprestò a sparargli, nel mezzo delle magnifiche corna del cervo apparve una croce bianca radiosa e piena di luce, e Uberto capì che non avrebbe dovuto sparargli. Secondo alcuni testi tramandati, Uberto smise completamente di cacciare e da allora condusse una vita semplice. Oggi, durante le “messe di Sant’Uberto”, i cadaveri degli animali abbattuti, cacciati, inseguiti e uccisi nei luoghi in cui vivono, nei boschi e nei campi, vengono benedetti dalla chiesa come “bottino di caccia”. Ogni messa dedicata a Uberto è quindi anche un tradimento e un abbattimento del l’immagine del cosiddetto “santo” Uberto, e un cinico scherno del soffio vitale che gli animali hanno ricevuto da Dio, l’Eterno. Egli, l’eterno Padre di ogni forma di vita, annunciò un’alleanza con gli animali già nell’Antico Testamento e la Sua alleanza vale anche per la Creazione, per tutta la Madre Terra. Gli animali che vivono nei boschi, che hanno una struttura sociale, vivono insieme e si 22


prendono cura gli uni degli altri, e che amano il loro habitat, di cui hanno bisogno, vengono abbattuti indiscriminatamente, con il risultato che la loro comunità, la loro struttura sociale – per esempio nel caso di cinghiali, cervi o volpi – viene sconvolta al punto che tutta la natura nei nostri boschi perde il suo equilibrio. La prole più piccola degli animali viene abbandonata, destinata a morire di fame, perché la madre, per esempio la femmina di cinghiale, è stata uccisa. I cicli di procreazione e di vita, l’autoregolazione naturale, perdono il loro equilibrio a causa della caccia e dello sfruttamento dovuto all’agricoltura intensiva. Poiché i cacciatori portano il caos nei boschi, le popolazioni animali vengono sconvolte. Questo caos creato dall’uomo viene preso come pretesto per portare nuovamente morte nei boschi, al fine di “regolare”, cioè abbattere, una presunta sovrappopolazione. È un circolo vizioso, che rende omaggio a colui del quale Gesù disse: “egli fu un assassino fin dal principio”. 23


Gesù lo definì diavolo. A causa di questo circolo vizioso, le strutture sociali degli animali, le comunità animali basate sulla cura e l’empatia, vengono arbitrariamente divise e distrutte per mano dei cacciatori. Questa è la causa dell’accrescimento innaturale delle popolazioni animali; questa è la causa dello stress, della distruzione nei nostri boschi, che dovrebbero essere una patria, un rifugio per gli animali, mentre invece sono degenerati, diventando luoghi di fuga e di paura. Uberto non voleva questo. La chiesa cattolica ha distrutto la sua immagine e ora il bottino di caccia viene benedetto dai sacerdoti cattolici. Dio ha dato vita a questa meravigliosa Creazione. E non dovrebbe essere in grado di regolarne le popolazioni?

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La natura della Creazione è unità Nella Bibbia si afferma: “Sottomettete la Terra”. Questo è ciò che si dice che Dio abbia comandato. “Sottomettete la Terra”, come si afferma che l’Eterno abbia annunciato per mezzo del profeta Mosè, è certamente una delle affermazioni di cui si è abusato di più. Per migliaia di anni, questa frase è stata utilizzata come giustificazione per ogni abuso, per ogni sfruttamento e brutalità, in particolare quando si tratta di legittimare lo spietato sfruttamento eccessivo della Madre Terra, con tutte le sue creature, per la cosiddetta corona della Creazione, l’uomo. La natura della Creazione è l’unità, ma l’uomo si è isolato e si è trasformato in un disadattato, che sta distruggendo le basi per la propria vita e per quella delle altre creature. Il corpo umano è costituito delle sostanze della Terra. Fa parte della Terra e la Terra è una parte di esso. Se l’uomo vivesse in questa consapevolezza, la Terra potrebbe trarre 25


un respiro di sollievo. Potrebbe liberarsi dal peso insopportabile degli abusi subiti dall’uomo. La Terra è un organismo vivente con una meravigliosa ricchezza di specie vegetali e animali. Produce un’incommensurabile pienezza di colori e forme; riempie tutto di vita e, dal suo grembo, offre un habitat e forza vitale a innumerevoli esseri viventi. Rende possibile la vitalità di tutte le forme della Creazione nella dimensione materiale e dà a ciascuno in abbondanza. Un richiamo di risveglio e di ammonimento da parte della Madre Terra Cosa avrebbe da dire la Terra a noi esseri umani del XXI° secolo? Se la gente ascoltasse il suo richiamo ammonitore, forse ci direbbe quanto segue: “Perché, voi uomini, mi avete dichiarato guerra? Perché mi sfruttate? Perché mi depauperate? Perché mi avvelenate, mi com26


primete e mi sovraccaricate di cemento, dal momento che io vi dono la vita? Non vedete che vi sostengo tutti? Non percepite la grande famiglia che formiamo tutti insieme, con i minerali, le piante, gli animali e anche con voi? Siete costituiti delle sostanze del mio corpo terrestre. La vostra veste terrena ha in sé i miei elementi. Perché mi odiate? Perché combattete contro di me? Cosa vi ho fatto? Perché vi distaccate dall’unità della nostra comunità cosmica, che formiamo insieme nel cosmo materiale? Perché vi sentite così sicuri e così forti? Credete forse che le forze della natura non possano farvi del male? Credete che l’oltraggio contro la natura, contro di me, la Madre Terra, rimarrà senza conseguenze per voi? Uno scudo protettivo mi circonda, che protegge voi e tutti gli altri esseri viventi. Perché lo state distruggendo? Perché esponete voi stessi e tutti gli abitanti che vivono con 27


voi su di me alle radiazioni cosmiche dannose, tanto che voi e tutte le altre creature che vivono su di me venite scottati e disidratati? Non avete compreso chi siete veramente, e quindi non afferrate nemmeno chi sono io, il pianeta materiale che è la vostra dimora. Infatti la pienezza della mia vita non proviene solo dall’aldiquà; la pienezza della vita proviene da Dio, dall’Essere eterno, ed è per voi, solo nell’esistenza tridimensionale, la manifestazione esteriore che potete afferrare. Ma nel profondo in me, la Madre Terra, si trova il pianeta parziale spirituale proveniente dall’Essere eterno, dall’eterna Gerusalemme, che voi dovreste contribuire a elevare vivendo consapevolmente quali figli dell’eterno Dio Padre-Madre, dal Quale provenite, proprio come me e tutte le forme dell’Essere. Smettete di essere brutali nei confronti di tutte le forme di vita, che vi sono divenute estranee! 28


Smettetela con la freddezza del vostro cuore, che non riesce più a comprendere che ogni animale, sì, ogni albero, ogni cespuglio, ogni fiore è inserito nel grande evento della Creazione del Padre celeste. Vi siete allontanati dall’unità; volete la separazione; volete la lotta; volete il dominio e la guerra. Ma in questa guerra non c’è alcun vincitore, perché la giustizia della Legge di Dio vi indicherà fin dove potete arrivare, in base alla vostra limitazione.” Cari amici, la Terra potrebbe parlarci in modo simile. L’uomo dovrebbe coltivare la Terra. Dovremmo essere utili alla Terra, in modo che possa dispiegare la sua abbondanza. Dovremmo smettere di dominare la Terra, di sfruttarla, di tormentare lei e i suoi abitanti, poiché tutto questo è contro l’Essere eterno, e così facendo danneggiamo non solo la Terra e i suoi altri abitanti, gli animali e le piante, ma in fondo noi stessi. 29


Basta con l’assassinio degli animali e l’oltraggio della Terra! Per mezzo di Isaia, Dio, l’Eterno, disse: “Il Cielo è il Mio trono e la Terra è lo sgabello dei Miei piedi; quale casa potreste costruirMi? … Tutte queste cose non le ha fatte la Mia mano?” La Sua mano ha fatto, cioè creato, tutte queste cose e il Suo soffio vitale è in tutto l’Essere. Quando maltrattiamo, sfruttiamo, violiamo e deturpiamo la Terra, deturpiamo lo sgabello dei piedi dell’Eterno. Chi oltraggia la natura combatte contro l’Eterno. È l’azione satanica diretta contro Dio, che vuole distruggere il Suo sgabello, la Terra. Chiunque alzi la mano per commettere violenza e crimini contro la natura, gli animali e le piante agisce contro la Creazione e, in definitiva, contro Dio. La chiamata di Dio per mezzo dei profeti rimane inascoltata nel tumulto di questo mondo. In tutte le generazioni, l’umanità ha gettato al vento la Parola dell’Eterno data tramite i Suoi inviati. Quando ora le tempe30


ste infuriano, l’uomo si chiede: “Perché Dio lo consente?”. Nessuna generazione ha mai avuto la possibilità di comprendere cosa significhi energia come quella attuale. La consapevolezza che l’energia non si perde è disponibile a tutti. Cosa fa l’umanità con questa conoscenza? Esalta se stessa invece di ravvedersi veramente e diventare umile; si lascia abbagliare, eleva se stessa al ruolo di Dio e si fa spingere dalla smania di raggiungere ogni cosa, invece di coltivare amore, cura e devozione allo Spirito della vita; abusa della Terra invece di comportarsi in modo pacifico a beneficio di tutti gli abitanti della Terra. Lo sgabello dell’eterno Dio viene calpestato incessantemente con la schiavitù e l’oltraggio inflitti alla Sua Creazione, ma ogni colpo inferto un giorno ricadrà sull’umanità. La scia di devastazione che l’uomo infligge al pianeta sul quale dimora non si fermerà davanti all’uomo che l’ha perpetrata. Chi esercita uno sfruttamento eccessivo un giorno abiterà lui stesso la sua abitazione sac31


cheggiata. I luoghi della devastazione, creati dall’uomo, diverranno la sua dimora. E il suo lamento: “Perché Dio permette tutto questo?”, sarà spazzato via dalla tempesta, proprio come lui, l’uomo, ha gettato al vento gli ammonimenti dell’Eterno. Il crimine contro la Terra e contro i suoi esseri viventi ha raggiunto proporzioni che la maggior parte delle persone non concepisce, perché è accecata dalla vana illusione dell’arroganza. Ma tutta la sofferenza degli animali e delle piante maltrattati si somma ogni attimo di più e porta a una montagna cosmica di colpe, per la quale non sono previste riduzioni di debito. L’uomo raccoglie quello che ha seminato. Cari amici, aiutate anche voi a porre fine a questo crimine. Il primo passo inizia sempre da noi. Una chiave potrebbe essere la seguente regola di vita di Gesù di Nazareth, che dice:“Fate agli altri quello che volete che gli altri facciano a voi.” O detto diversamente: “Non fare agli altri ciò che non vuoi che sia fatto a te”, né agli animali né alle piante né alla Madre Terra né alle persone indigenti. 32


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