La tabella riportata nella pagina a fianco è la restituzione dell’indagine condotta sui dati relativi al territorio dell’Africa subsahariana.
MAURITANIA
5,8 IRI
CAPO VERDE
2,8 IRI
MALI
6,2 IRI
NIGER
6,5 IRI
SENEGAL
5,0 IRI BURKINA FASO
GAMBIA
4,5 IRI
5,4 IRI
GUINEA
5,3 IRI
GUINEA-BISSAU
5,2 IRI
COSTA D’AVORIO
6,0 IRI
SIERRA LEONE
5,5 IRI
LIBERIA
BENIN
4,8 IRI
SUDAN
CIAD
6,7 IRI
7,4 IRI
ERITREA
5,5 IRI
NIGERIA
TOGO
6,5 IRI
5,1 IRI
4,0 IRI
8,1 IRI
5,9 IRI
GUINEA EQUATORIALE
4,5 IRI
SÃO TOMÉ E PRÍNCIPE
3,3 IRI
GABON
4,3 IRI
8,9 IRI UGANDA
REPUBBLICA DEMOCRATICA DEL CONGO
7,1 IRI
GIBUTI
5,2 IRI SOMALIA
6,5 IRI
CONGO
5,7 IRI
6,7 IRI
SUDAN DEL SUD
8,1 IRI
CAMERUN
5,6 IRI
ETIOPIA
REPUBBLICA CENTRAFRICANA
GHANA
RUANDA
4,8 IRI
KENYA
6,0 IRI
BURUNDI
6,2 IRI
SEYCHELLES
2,1 IRI
TANZANIA
5,6 IRI
SUDAN DEL SUD
REPUBBLICA CENTRAFRICANA 3,1 10,0 6,6 9,0 8,7
8,1 IRI*
PERICOLO NATURALE PERICOLO DALL’UOMO PERICOLO ED ESPOSIZIONE VULNERABILITÀ INCAPACITÀ DI ADATTAMENTO
*Indice di rischio INFORM (OCHA-ONU) Evidenziato: valore più alto in Africa Subsahariana, valori 0-10
4,0 8,0 6,0 8,8 9,5
8,1 IRI*
PERICOLO NATURALE PERICOLO DALL’UOMO PERICOLO ED ESPOSIZIONE VULNERABILITÀ INCAPACITÀ DI ADATTAMENTO
*Indice di rischio INFORM (OCHA-ONU) Evidenziato: valore più alto in Africa Subsahariana, valori 0-10
COMORE
ANGOLA
5,4 IRI
MALAWY
5,2 IRI
ZAMBIA
4,7 IRI
MOZAMBICO ZIMBABWE NAMIBIA
4,0 IRI
BOTSWANA
5,2 IRI
6,3 IRI
4,7 IRI
MADAGASCAR
5,2 IRI
MAURITIUS
2,1 IRI
2,9 IRI
ESWATINI
2,5 IINH LESOTHO
SUDAFRICA
4,9 IRI
4,7 IRI
SOMALIA
6,9 10,0 8,5 9,1 8,8
8,9 IRI*
PERICOLO NATURALE PERICOLO DALL’UOMO PERICOLO ED ESPOSIZIONE VULNERABILITÀ INCAPACITÀ DI ADATTAMENTO
*Indice di rischio INFORM (OCHA-ONU) Evidenziato: valore più alto in Africa Subsahariana, valori 0-10
Ne emerge come la Somalia possa essere individuata come paese più a rischio ed esposta a diversi fattori in maniera significativa nel breve-medio termine. I principali fattori sono individuabili nei rischi di natura climatica e rendono la Somalia non
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Esposizione fisica a terremoti
Esposizione fisica a inondazioni
Esposizione fisica a cicloni tropicali
Esposizione fisica a tsunami
Probabilità di siccità e impatto storico
Esposizione fisica a epidemie
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Credits: Amound Foundation - 68 -
SOMALIA Una rapida discesa dal Paese più esposto fino alla provincia dell’Hiiraan, soggiogata dalle conseguenze di una devastante inondazione.
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1:6’000’000 GOLFO DI ADEN
GIBUTI
Bosaro
Berbera
Uefin Burao
Gardo
Hargheisa Las Anod
Garoe
Galkayo
ETIOPIA
SOMALIA Belet Uen
Wisil
Obbia
Ceel Huur
KENYA
OCEANO INDIANO Bur Acaba
Mogadiscio
Gelib
Giamame
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Ricostruzione altimetrie
Corsi d’acqua
Insediamenti, suolo coperto
Infrastrutture
Zone climatiche
Province e insediamenti più colpiti nel 2019
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1:5’000’000 Dusa Mareb
ETIOPIA Ferfer
BELET UEN
Maxaas
Muqakoori
HIIRAAN Bulo Burti
Gialalassi Baioda Dinlaabe Mahadday Weyne Uanle Uen
Giohar
Balad
MOGADISCIO
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OCEANO INDIANO
Dusa Mareb
1:2’500’000 ETIOPIA Ferfer
BELET UEN
Maxaas
Muqakoori
HIIRAAN Bulo Burti
Gialalassi Baioda Dinlaabe Mahadday Weyne Uanle Uen
Giohar
Balad
MOGADISCIO
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OCEANO INDIANO
Credits: Islamic Relief Worldwide - 102 -
BELET UEN La condizione di necessità. Belet Uen, la principale città della provincia di Hiiraan, sommersa dalle acque alluvionali dopo l’esondazione del fiume Shabeelle. L’inondazione ha distrutto case, raccolti e strade, e ha sfollato migliaia di famiglie.
- 103 -
- 136 -
- 137 -
Credits: Lambert Coleman, per World Vision International - 140 -
PROGETTO, LA STRATEGIA L’individuazione dell’area, le relazioni con la città, il ruolo del progetto nel tempo e le sue funzioni
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insediativa. Oltre a denotare una forte contraddizione tra lo sviluppo e l’espansione nel tempo della città e la morfologia del territorio, il che indica per sua
natura quali parti possano o meno essere fortemente colpite da fenomeni come quello in analisi, è possibile individuare un’area particolarmente interessante per disposizione e relazione in primis con la città e in secundis con l’acqua
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DISASTRO
P R E PA R A Z I O N E
Le grandi precipitazioni, inondazioni e crisi sono ampiamente prevedibili
EMERGENZA
0
Fase di studio, predisposizione del progetto e dei materiali
15
rni
gio
PREVENZIONE
REALIZZAZIONE
La piantumazione di alberi da frutto e di medio-alto fusto cresce, il progetto matura
2m
esi
Il progetto viene realizzato, gradualmente entra in funzione
12 mesi
CONVERSIONE
R I S P O S TA
Le funzioni gradualmente cambiano, in base alle esigenze nuove funzioni pubbliche possono essere ospitate al COPE
Il progetto in funzione fa da recapito sul territorio, la risposta all’emergenza è corale e partecipata su ampia scala, in rete
R I A B I L I TA Z I O N E
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PROGETTO, L’ARCHITETTURA La specificità nella risposta all’emergenza, un nuovo luogo per la città. Un progetto che cambia nel tempo, si adatta e delinea una strategia di coping a lungo termine: COPE, il Centro Operativo Per Emergenze
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Impiantistica Generatore di corrente
Deposito e logistica Farmaci, deposito materiali infiammabili
Accoglienza e sostegno psicologico Spazio di contemplazione, religione Assistenza e monitoraggio Spazio ambulatoriale pediatrico
Grande cisterna d’acqua
Grande cisterna d’acqua Servizi igienici Deposito e logistica Spazi accessori Deposito e logistica Spazio principale
Raccolta acque meteoriche
Accoglienza e sostegno psicologico
Servizi igienici Assistenza e monitoraggio Spazio ambulatoriale, Pronto Soccorso Getione e organizzazione dell’emergenza Uffici, sala riunioni
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1:1’500
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1:200
Particolari delle sezioni della pagina a fianco
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0
1
2
5m
- 249 -
- 250 -
0
1
2
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5m
FASE 1, REALIZZAZIONE / COSTRUZIONE
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FASE 2, RISPOSTA
A ALL’EMERGENZA
FASE 3, ADATTAMENTO LOCALE
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- 275 -
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Manto di copertura in lamiera, sp. 8 cm
possibile. La fondazione, o meglio, il cordolo fuori terra che la fondazione in calcestruzzo definisce, ha una funzione di isolamento per le pareti in mattoni di terra cruda. Lo spessore della parete è definito, per caratteristiche del materiale, in rapporto all’altezza da raggiungere all’intradosso della struttura di copertura. Quest’ultima ha la peculiarità di non poggiare direttamente alla parete; sempre per ovviare problemi
d’umidità,
delle piastre d’acciaio e delle viti passanti assicurano i punti di contatto tra copertura ed edificio. Questo singolare dettaglio è studiato per arricchire la copertura di una maggiore leggerezza, grazie a un filo di luce capace di insinuarsi al di sotto del bambù.
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Tavolato, sp. 3 cm Travatura secondaria, bambù, Ø 3 cm Nodi in corda
Telaio strutturale di copertura, bambù
Giunto d’appoggio, piastra in acciaio
Parete strutturale in mattoni di terra c dimensioni: 20 x 20 x 10 cm Intonaco in terra cruda (possibile stesura in un secondo mome
m
(int. 75 cm)
ù, Ø 8 cm
cruda
ento)
Telaio di pendenza (min. 2%) Telaio strutturale di copertura
Fondazione trave continua Sezione 50x60 cm Sottofondo in terra stabilizzata, sp. 15 cm Ghiaia
Pavimento in terra (argilla cruda), sp. 4 cm Tavolato, sp. 3 cm Strato di separazione (controllo umidità) Reticolo in bambù, int. 75 cm, Ø 5 cm Pavimento grezzo in terra stabilizzata Granulometria fine, <10 mm, sp. 5 cm Terra di riporto, sp. 10 cmv Sottofondo in terra stabilizzata, sp. 15 cm
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1:10
Telai
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Sottofon Ghiaia
1:10
Pavime
Tavolat
Strato d Reticolo Pavime Granulo Terra d
Sottofon
Fondazio Sezione 5 Sottofon Ghiaia - 297 -
1:10
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COPE verbo [ EN ] UK /kəʊp/ US /koʊp/ affrontare con successo una situazione difficile1 1
da Cambridge Dictionary, dictionary.cam-
bridge.org/dictionary/english/cope
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