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Perché questo libro

PERC HÉ QUESTO LIBRO

Cristiana Albertini

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Sabato 22 febbraio a Venezia mio marito Sandro ed io accettiamo l’invito di mio fratello Alberto per una visita speciale con guida alla Basilica di San Marco, con un gruppo di adulti, circa una ventina. La Basilica, splendente più del solito, era gonfia di gente. Appena fuori, la Piazza simulava una sorta di delirio ormai consueto, in pieno carnevale con tanto di palco, teatro all’aperto, spettacolo e maschere di ogni tipo. Siamo scivolati in mezzo alla folla cedendo al desiderio di qualche foto, la giornata era bellissima. La sera, al Lido, è arrivata una delle prime notizie di quello che sarebbe stato un leit-motiv quotidiano. Tornati a Verona il giorno dopo, ho compreso che il virus stava entrando nella nostra vita quando, alla richiesta di incontrarsi con alcune persone, ho dovuto specificare che venivo da Venezia. La risposta è stata spontanea: meglio se ci vediamo un’altra volta…

L’effetto quasi immediato e più forte è stato proprio l’isolamento.

Che fossimo tutti, o quasi tutti, costretti a chiuderci in casa grazie ad un minuscolo essere capace di mandarci in tilt, questo ora non ce lo aspettavamo. Anche se il cinema o i serial tv hanno sempre, ahimè, anticipato i disastri, ora non eravamo pronti.

Siamo stati invasi da una comunicazione costante, coinvolti nella globalizzazione di questo evento, iniziato in sordina e propagatosi in poco tempo in mezzo mondo, che hacatturato il nostro cervello e ha plasmato la nostra mente.

Non potersi incontrare, stare lontani, temere anche l’u-

scita per fare la spesa, risolvere la vita quotidiana in casa, occupare una dimensione temporale che è sembrata a molti immensa, gestire le emozioni, vivere i rapporti a stretto contatto tutti i giorni e tutte le ore, convivere con un lavoro a rischio magari negli ospedali, trovarsi da soli e rimanere soli, sostenere attività o persone in difficoltà, trovarsi a lavorare a distanza utilizzando sempre il pc oppure scoprire di essere senza lavoro… Questi e altri mille rivoli di una nuova realtà che ha toccato tutti, chi più chi meno.

E allora ecco che whatsapp diventa un modo per socializzare anche le emozioni e da un mio commento scatta l’invito di due amiche: perché non raccogli il vissuto delle persone? Il vissuto di tanti di noi?

Colta l’idea ho un’altra suggestione: raccontare la quotidianità di chi ha il desiderio di scrivere ma anche di dare spunti e suggerimenti per una sorta di resilienza collettiva: come in un tempo così sospeso si possano scoprire elementi a favore di una vita migliore, aspetti interni ed esterni da riconsiderare, idee, spunti, consigli da rivedere o proporre, attività più o meno semplici che avevamo lasciato al passato, capacità intellettuali e pratiche a volte dimenticate, dimensioni di relazioni più intense come quelle tra i grandi e i bambini, spesso una scoperta.

Piccole e semplici testimonianze di noi, persone che vivono realtà diverse in zone diverse, accomunate da una storia simile. E cercare in questa storia ciò che ci rende migliori, scoprire che dalla crisi ci si rialza e che si può imparare a fare memoria per non ripetere gli stessi errori.

Così, rileggendo i vari contributi, riemergono emozioni recenti e il desiderio di non scordare le cose buone, di ricominciare in modo diverso, con maggior consapevolezza. Almeno ci proviamo.

Questo si può definire quindi un piccolo libro collettivo, un libro corale, una sorta di raccolta di emozioni, idee, proposte, colori, sensazioni, attività, ricordi, impressioni nel tempo sospeso del Covid-19.

Non sarebbe stato possibile senza il contributo di tutti, quindi tutti siamo coautori!

Grazie a: Nicoletta Dal Lago, Marco Bellotti, Sofia Bassi, Mariella Mugnaioni, Daniela Bonaventura, Cecilia Pavan, Susanna Ghirotto, Carlo Delaini, Marco Dal Corso, Roberto Bechis, Silvio Sutto, Elena Novara, Agostino Contò, Alberto Delaini, Elena Contò, Chiara Ba, Alessandro Delaini, Cristiano Mastella, Stefania Anastasio, Margherita Bologna, Carlo Novara, Federica Lotti, Graziella De Marzi, Francesca Pinton, Ludovica Corradi, Silvia Cipriani, Elena Pettenò, Gloria Roberti Gentili, Enrica Marra, Tiziana Mantovani, Lorenzo Delaini, Alberto Albertini, Fiona Lyon Belloni, Mirella Sala, Cristiana Albertini

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