Catalogo auto

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Indice 2

Cadillac Eldorado

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Dodge Charger

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Ferrari Daytona

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Mustang Fastback


Cadillac Eldorado

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Le origini La Eldorado era una vettura due porte che ha fatto parte della gamma della Cadillac dal 1953 al 2003. L’origine del nome è controversa: secondo alcuni deriva da un suggerimento di una segretaria ad un dirigente della Casa. Il modello infatti si poneva come il più lussuoso proposto dalla ditta fino a quel momento e venne suggerito di chiamarla con il nome della mitica città dell’oro Eldorado, e solo questo nome poteva rendere giustizia alle peculiarità che contraddistinguevano il modello, e identificarne appieno le particolari caratteristiche. Finché rimase in produzione la Eldorado rimase la più lussuosa vettura facente parte della gamma prodotta dalla casa automobilistica americana.

L’uscita di scena La Cadillac annunciò che con il modello 2003, il 50° model year per la vettura, la produzione dell'Eldorado sarebbe stata interrotta. Nonostante questo la Eldorado dimostrò di avere ancora frecce al suo arco. Infatti questo modello divenne, la seconda più potente auto a trazione anteriore mai prodotta, subito dietro alla Pontiac Grand Prix GXP. Per rimarcare la fine della produzione di questo storico modello venne reintrodotta la verniciatura bicolore rosso/bianca della versione decappottabile prodotta nel 1953. Anche i tubi di scarico erano posti in modo da imitare i modelli precedenti. La produzione della Cadillac Eldorado si è conclusa il 22 aprile 2002.

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Evoluzioni

Anni cinquanta

Anni settanta

La Eldorado venne presentata nel 1953. La vettura era inizialmente disponibile in quattro

Sulle hardtrop vennero introdotti i finestrini Opera fissati posteriormente e circondati dal

colori speciali.

tetto in vinile.

Nel 1955 furono aggiunte, nella parte posteriore della vettura, delle pinne alte e slanciate

Le Eldorado prodotte tra il 1971 e il 1978 divennero, in alcuni casi, oggetto di personalizzazione

ma dalle linee diritte. Nel 1957 venne rivista la parte posteriore. Questa adesso si presentava

e furono utilizzate in molti film.

con una linea bassa a freccia del paraurti che si collegava a delle code slanciate dalla parte superiore tagliata.

Anni ottanta Anni sessanta

La piĂš importante modifica estetica fu data dalla linea del tetto che, nella parte posteriore, era molto secca, tanto che i finestrini posteriori erano quasi verticali.

Una versione decappottabile venne mantenuta fino al 1966. Le differenze con le altre

Le ELdorado di questo periodo rimanevano delle macchine grandi, con un abitacolo

decappottabili Caddillac erano però modeste.

accogliente e potenti.

Le Eldorado prodotte nel 1967 e 1968 sono le uniche dotate di fari a scomparsa e riscuotono un discreto interesse tra i collezzionisti.

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Dodge Charger

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Le origini La Charger è un'autovettura costruita dalla casa automobilistica statunitense Dodge in varie serie fin dal 1966. La prima serie è stata in produzione dal 1966 al 1978, la seconda dal 1983 al 1987, la terza è in vendita dal 2006. Tra le cause che portarono alla nascita della Charger c'erano anche le richieste dei concessionari della marca che lamentavano la mancanza di un modello che potesse competere con la Plymouth Barracuda. L'idea era quella di realizzare, una vettura tipo Mustang ,un modello simile alla Barracuda ma che non entrasse in competizione diretta con questo modello. Nacque così la Dodge Charger concept del 1966. La vettura sarebbe entrata in produzione solo se fosse piaciuta. La risposta fu positiva e pertanto la nuova vettura passò alla fase successiva.

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L’uscita di scena Nel 1977 furono eliminati sia i modelli Sport che quello base. La Charger entrò a far parte della gamma della nuova Dodge Monaco B-body. Nel listino rimasero quindi solo la versione SE e quella Daytona. In totale le vendite crollarono a 36.204 esemplari. Il 1978 fu l’ultimo anno nel quale la Charger venne venduta. Furono realizzati solo 2.800 esemplari realizzati utilizzando parti presenti in magazzino del modello 1977. Dopo questa ultima serie venne sostituita, nello stesso anno, dalla Dodge Magnum.


Evoluzioni basato su una forma a doppio diamante che si rifaceva alle forme dei velivoli che utilizzano

Prima Charger: 1966-1967

1966

la regola delle aree. Sul tetto venne inserita un arco volante con lo scopo di dare al lunotto posteriore un aspetto

Venne presentata il primo gennaio del 1966 al Rose Bowl con lo slogan che la identificava

simile a quello della Pontiac GTO del 1966 - 1967. Alle portiere e al cofano venne aggiunta

come Leader of the Dodge Rebellion.

una doppia bordatura che ne mettesse in evidenza la nuova, aggressiva, linea.

Per l’apertura e chiusura dei fari a scomparsa veniva utilizzato un sistema elettrico e i fari

1970

ruotavano di 180 gradi. Gli interni della Charge erano composti da 4 sedili singoli e una

Nel 1970 la Charger cambiò di poco. Questo fu l’ultimo anno di produzione della seconda

console centrale .

1967

Dal punto di vista commerciale le vendite, nonostante i successi sportivi ottenuti l’anno precedente, calarono della metà e nel 1967 saranno vendute 15.788 Charger. Questo risultato rese evidente alla Casa che era necessaria una rivisitazione del modello.

generazione. Adesso la vettura era dotata di un largo paraurti cromato che correva lungo tutta la parte anteriore. La calandra tornò ad essere del tipo a pezzo unico senza più montante centrale. Nuovi fari a scomparsa comandati elettricamente sostituirono i precedenti a pressione. Le luci posteriori erano ora simili a quelle usate nel 1969.

1971-1974

1968-1970

1971 1968

Il restyling della Charger venne affidato a Richard Sias. Il designer propose un progetto

La terza generazione della Charger debuttò nel 1971. La vettura era stata completamente rivisitata e adesso montava una nuova calandra in stile Pontiac. La carrozzeria aveva ora

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linee più arrotondate.

realizzati utilizzando parti presenti in magazzino del modello 1977. Dopo questa ultima 1972

serie venne sostituita, nello stesso anno, dalla Dodge Magnum.

Venne introdotta una nuova versione della Charger: la Rallye. Questo nuovo allestimento

Seconda Charger: 1983-1987

andava a sostituire la R/T. La versione SE continuò ad essere prodotta anche se ora aveva un aspetto più formale delle vetture prodotte negli anni precedenti. 1974 La vettura si presentò quasi immutata rispetto all’anno precedente; la novità più importante era costituita dall’eliminazione della versione Rallye e dei motori 340 e 360. L’enfasi di questi anni era più centrata sul lusso piuttosto che sulle prestazioni. L’immagine della vettura stava però cambiando e la Charger non era più considerata una

La Charger fu reintrodotta nel 1983, questa volta basata sul pianale L della Chrysler. Lo stile della vettura ricordava quello della terza serie della Ford Mustang. Questa generazione di Charger era in sostanza una Dodge 024 a cui venne cambiato il nome. La vettura era compatta ed aveva una maneggevolezza tipicamente sportiva. Appartenente alla categoria delle subcompact, fu disponibile con un solo tipo di carrozzeria, hatchback tre porte. La trazione era anteriore ed il motore era installato anteriormente.

vettura ad alte prestazioni quanto una vettura lussuosa.

La Dodge Charger è stata riproposta nel 2006; si tratta di una berlina 3 volumi.

1975-1978 1976 La gamma Charger divenne di quattro modelli. Oltre alla SE erano disponibili la versione base, Charger Sport e la Charger Daytona. 1978 Fu l’ultimo anno nel quale la Charger venne venduta. Furono realizzati solo 2.800 esemplari

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Terza Charger: 2006Nel 2007 è stata prodotta una versione speciale della SRT8, la Super Bee, con una carrozzeria verniciata di giallo con bande nere e con i loghi Super Bee sulle fiancate posteriori. Con l’avvento del controllo da parte del Gruppo Fiat, ha debuttato, nel 2011, un profondo restyling del modello, un grande salto di qualità in materiali e finiture e gli adeguamenti ecologici dei motori.


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Ferrari Daytona

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Le origini La 365 GTB/4 è un’autovettura prodotta dalla Ferrari tra il 1968 ed il 1974. La nuova sportiva della Casa del “Cavallino“ venne soprannominata Daytona. La versione spyder fu richiesta soprattutto per il mercato Americano e va precisato che la distinzione GTS/4 spyder non è così univoca, infatti molti spyder uscivano originariamente

L’uscita di scena

dalla fabbrica di Maranello con la targhetta 365 GTB/4 come la versione chiusa. L’elegante e sportiva carrozzeria fu disegnata da Leonardo Fioravanti. Molto ricca la serie di novità tecniche rispetto al modello precedente: il motore era montato in posizione anteriore longitudinale, mentre il cambio era al retrotreno, in blocco con il differenziale

La Ferrari Daytona è una vettura da alta collezione, realizzata artigianalmente, fu l’ultima supercar della Casa di Maranello prodotta prima dell’avvento del Gruppo Fiat e realizzata con il motore anteriore. Gli sviluppi tecnici degli anni 70-80 videro la produzione di supercar Ferrari esclusivamente a motore posteriore. Occorrerà attendere ben oltre 20 anni per ritrovare una Ferrari dotata di questa impostazione “classica“, che verrà ripresa solo all’avvento della Ferrari 550 Maranello. Molto apprezzata dagli appassionati sia la versione coupé che la rarissima versione spider.

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Evoluzioni

1969

1973

Per soddisfare le richieste dell’imprenditore Luigi Chinetti per il mercato Nordamericano,

La coupé uscì di listino in quest’anno, fu rimpiazzzata dalla 365 GT4 BB, mentre la spyder

venne presentata la versione spyder, identica alla coupè nella meccanica.

di cui vennero prodotti gli ultimi esemplari, per soddisfare gli ordini d’oltroceano ancora

Il primo prototipo della Daytona Spyder, presentata da Pininfarina al Salone di Francoforte,

aperti, rimase in produzione ancora un anno.

riporta la sigla 365 GTB/4, si tratta dell’unico esemplare di spyder con fari anteriori tipo plexiglas, ed aveva una carrozzeria definita di tipo “targa” dotata di ampio roll-bar color alluminio.

Curiosità 1971

Un leggero restyling interessò entrmbe le versioni. Venne eliminata la fascia in plexiglas

In tutto sono state costruite 1350 Daytona GTB/4 e 122 Daytona Spider identificate

trasparente di raccordo fra i fari anteriori (che divennero “a scomparsa“) e vennero

commercialmente come GTS/4, incluso il prototipo.

aggornati gli interni.

Di queste 96 furono destinate al mercato nordamericano e vennero realizzate con specifiche

Le Ferrari Daytona “Spyder“ vennero prodotte esclusivamente in questa versione restyling

“US“ e solo 25 più il prototipo vennero realizzate con specifiche europee e di queste ultime

con fari a scomparsa e differivano rispetto al prototipo iniziale per la capote che divenne

solo 7 avevano la guida a destra (per il mercato inglese).

completamente ripiegabile in tela.

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Ford Mustang Fastback

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Le origini La Ford Mustang è un’autovettura sportiva americana prodotta dalla Ford Motor Company. Si tratta di uno dei prodotti più di successo dell’industria automobilistica mondiale, imitata da molti costruttori e tuttora in produzione. La presentazione della Mustang coincise perfettamente con la prima ondata della generazione dei cosiddetti Baby Boomers, cioè di quei giovani nati subito dopo la fine della seconda guerra mondiale. Questi giovani si affacciavano sul mondo del lavoro in un contesto di un’economia forte. A questa generazione nessun costruttore di automobili aveva pensato e pertanto non esistevano modelli di auto indirizzati specificatamente a loro. Venne dunque proposta loro una vettura giovane e sofisticata. Poteva essere considerata una piccola muscle car equipaggiata

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L’uscita di scena La Ferrari Daytona è una vettura da alta collezione, realizzata artigianalmente, fu l’ultima supercar della Casa di Maranello prodotta prima dell’avvento del Gruppo Fiat e realizzata con il motore anteriore. Gli sviluppi tecnici degli anni 70-80 videro la produzione di supercar Ferrari esclusivamente a motore posteriore. Occorrerà attendere ben oltre 20 anni per ritrovare una Ferrari dotata di questa impostazione “classica“, che verrà ripresa solo all’avvento della Ferrari 550 Maranello. Molto apprezzata dagli appassionati sia la versione coupé che la rarissima versione spider.


Evoluzioni

Primo serie: 1964 - 1973

Il design della Mustang ricevette molti riconoscimenti e premi. Il suo muso lungo, che ricordava la Lincoln Continental, il suo abitacolo corto e un tocco di stile internazionale che faceva pensare alle Ferrari le valsero nel 1964 il prestigioso premio quale Motor Trend Car of the Year. Fu con il model year 1965, che vennero introdotti i primi importanti cambiamenti. per prima cosa venne rivista la gamma dei motori disponibili e ci fu l’introduzione della carrozzeria fastback, cioè due porte più portellone posteriore. Dopo la fusione tra la Lincoln e la Mercury, ambedue marchi del gruppo Ford, un’altra

qualità delle sue rifiniture, che venne definita come la più alta mai realizzata nell’industria automobilistica USA. Nel 1976 venne lanciata la versione speciale Cobra II. Tale vettura era ispirata alle Shelby Mustang, e per questo motivo era stata dotata di un’ampia presa d’aria sul cofano, dello stemma della Shelby sulla mascherina del radiatore, di uno spoiler posteriore e di strisce da corsa in diverse tonalità. La vettura ebbe un buon successo commerciale, dovuto più che alle innovazioni introdotte al fatto che questo modello seppe riconquistare l’affetto del pubblico come era avvenuto per il modello 1964.

Mustang fece la sua apparizione: la Mercury Cougar. Questa vettura altro non era che un Mustang di fascia alta.

Terza serie: 1979-1993 Nel 1979 venne realizzata una nuova Mustang di terza generazione, e lo stile rendeva

Seconda serie: 1974-1978 Nel 1974 venne introdotta la Mustang II, vettura che ebbe vita breve ma che fece conquistare alla Ford un altro premio quale vettura dell’anno. La vettura si dimostrò più piccola dei modelli precedenti oltre che più lenta e pesante anche se la Casa puntava molto sulla

omaggio ai modelli che l’avevano preceduta negli ultimi 25 anni. Nel 1987 la Mustang subì il suo primo importante restyling, modello 5.0. Questa rivisitazione riguardò sia la carrozzeria che gli interni e fu l’ultimo che la vettura subì per diversi anni a venire. Alla fine degli anni ottanta la Ford annunciò l’intenzione di interromperne la produzione

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per sostituirla con la Probe. Gli appassionati però sommersero la Casa con centinaia di

Questo modello rappresentò l’ultimo modello di questa Mustang, nel 2005 verrà infatti

migliaia di lettere che richiedevano il salvataggio di questo modello. Allora la Ford concesse

sostituito da un modello di Mustang completamente nuovo.

un’ulteriore chance a questa vettura ma solo se le vendite si fossero attestate su buoni

Quinta serie restyling: 2005 presente

livelli. Quando venne presentato il nuovo modello, che era stato ampiamente rivisto, il successo fu superiore alle aspettative e quindi il modello fu mantenuto in produzione.

Quarta serie restyling: 1994-2004

Nel 2003, la Ford presentò una concept car che anticipava le linee della nuova generazione della Mustang. Tale vettura, denominata Mustang GT Coupé Concept, si presentava come una coupé due posti decappottabile. Il modello 2005 ha avuto fin dal suo esordio un buon successo commerciale e la metà

Nel 1994 la Mustang subìla prima importante rivisitazione. Il nuovo modello, designato

delle vetture sportive vendute negli USA sono delle Mustang. Questo ha fatto sì che alcu-

SN-95, era basato sulla Fox.

ni giornalisti definissero questo modello come una instant classic.

Il 1998 fu l’ultimo anno di produzione per la Mustang arrotondata, cioè caratterizzata da

Nel 2009 sono state presentate delle Mustang GT e V6 dotate di tetto panoramico. Que-

una linea estetica della carrozzeria dominata dalle linee curve.

sto sistema a tetto panoramico permette di risparmiare il 20% dell’energia impiegata dal

Nel 1999 venne creata la Mustang GT 35th Anniversary, una versione speciale che

sistema di climatizzazione e protegge gli interni dallo scolorimento e dal deterioramento.

commemorava i 35 anni di produzione della Mustang. Aveva nuove prese d’aria sul cofano

Il tettuccio è anche dotato di un tendaggio mobile che permette di coprire il tetto panora-

e sui fianchi, un alettone posteriore differente e un pomello del cambio in alluminio. Nel

mico

2002 venne interrotta la produzione della Camaro e della Firebird e la Mustang rimase

Dal punto di vista estetico, su questa nuova edizione, la parte anteriore è stata modificata

l’unica pony car in produzione.

sia per renderla più aggressiva che per migliorare il flusso d’aria attraverso le prese d’aria

Nel 2004 la Ford produsse la versione 40th Anniversary Edition della Mustang. La vettura

per il motore.

si distingueva per una particolare scritta 40th Anniversary e per la sua colorazione speciale

Nel 2010 sono stati sviluppati dei nuovi modelli costruiti intorno ai propulsori V6 e V8 GT

rosso metallica con strisce dorate.

in versione coupé, convetible o con tetto panoramico

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