Relazione Comandante Orefice

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Saluti e ringraziamenti Saluto e ringrazio le autorità civili, militari e religiose presenti, le Signore e i Signori tutti. Ringrazio il celebrante la S. Messa, S. E. Monsignor Donato Negro, e Don Dario De Pascalis per la generosa ospitalità. Grazie ai colleghi delle FF.OO., cui siamo legati anche da un costante dialogo operativo, finalizzato a dare risposte esaustive ai cittadini che abbisognano di punti di riferimento credibili. Un saluto agli appartenenti alle associazioni d’arma e a quelle di volontariato, che non fanno mancare mai il loro apporto nelle tante occasioni in cui non riusciremmo, da soli, a essere efficienti. Saluto affettuosamente gli appartenenti alla PM a riposo, anch’essi parte di un’unica grande famiglia. Un grazie ai rappresentanti della stampa, che svolgono costantemente un’importante funzione di informazione e fungono da stimolo utile alla crescita civica e culturale della Comunità galatinese. Disegno di legge quadro L’anno appena trascorso, pur nel particolare contesto politico nel quale si sono affrontate soprattutto emergenze di natura economica, ancora una volta non ha visto approvare l’attesa legge quadro, il cui testo è oramai consolidato, essendo sintesi ampiamente condivisa dei lavori di relatori appartenenti a schieramenti diversi e a ideologie distanti. Dopo un lungo e proficuo periodo di gestazione, si è giunti alla definizione di un articolato organico, che consente di valorizzare al meglio le specificità professionali delle polizie locali, visto che le stesse sono, sempre più, impiegate in


attività che vanno ben oltre i tradizionali confini previsti dalla legge – quadro n. 65/86, la quale necessita, pertanto, di una rivisitazione. La polizia locale assurge, quindi, a “regolatore della vita sociale” e, quando è ben organizzata, assolve a tre funzioni fondamentali per la sicurezza: - è presente nello spazio pubblico per regolare la vita ordinaria e civile che lì si svolge; - collabora con gli altri servizi della Pubblica Amministrazione per migliorare la qualità della convivenza civile; - collabora con le forze di polizia dello Stato nel contrasto alla criminalità e nel mantenimento dell’ordine pubblico. Non si tratta, dunque, di attribuire nuovi compiti, quanto piuttosto di fornire un quadro giuridico univoco per la sua operatività, valido su tutto il territorio nazionale. E’ muovendo da questi presupposti che è stato possibile giungere al testo unificato. Il DdL, che ci auguriamo divenga legge nella prossima legislatura, si basa su quattro punti fondamentali: a) la definizione della funzione di polizia locale e le modalità del suo esercizio, b) le specifiche qualifiche da attribuire agli operatori e i conseguenti poteri, c) la dimensione minima che devono avere le strutture per rendere un servizio adeguato e rispondente realmente alle domande della comunità, d) la previsione in sede contrattuale, pur nell’ambito della disciplina di comparto, di apposite misure riguardanti il settore della polizia locale, al fine di tenere conto delle differenze funzionali interne al comparto stesso e della specificità del personale. La nuova legge regionale


La novità, per le polizie locali pugliesi, è costituita invece dalla nuova legge regionale (37/2011), entrata in vigore un anno fa, che colma un ritardo ordinamentale creatosi a seguito della riforma costituzionale del 2001, che assegna la competenza legislativa in materia all’ente Regione. Il testo legislativo si presenta snello e, quindi, bisognevole di regolamenti attuativi che, nelle intenzioni del competente Assessorato, vedranno la luce nel corso di questo anno; a tale scopo ha iniziato a lavorare la Commissione tecnica da poco insediatasi. Il riconosciuto e più pregnante ruolo della Regione prevede che a questa sia attribuito un essenziale compito di coordinamento e di propulsione delle attività, perseguendo l’efficienza e la tendenziale omogeneità sull’intero territorio regionale. L’intervento legislativo di ammodernamento del sistema risulta rispettoso della storia e dell’attuale concreta fisionomia dei corpi di polizia locale: si è cercato, infatti, di non dimenticare che questa legge incide su realtà preesistenti e consolidate, ossia corpi e servizi già istituiti e di lunga tradizione. Assi portanti della legge possono considerarsi l’innovazione, l’incentivazione all’associazionismo istituzionale, la formazione e qualificazione del personale. Sono queste, infatti, le tre leve che la Regione intende azionare per supportare gli enti locali in un’azione mirata al miglioramento del controllo del territorio e alla promozione di politiche integrate per la sicurezza delle persone e delle comunità, disponendo di servizi di polizia locale più moderni, efficienti ed efficaci, di risorse umane adeguatamente professionalizzate e realizzando, al tempo stesso, economie di scala attraverso ogni possibile forma di collaborazione istituzionale e operativa, ivi compresa la predisposizione di dotazioni tecnologiche comuni e di servizi informativi unificati. Il principio di sussidiarietà orizzontale trova attuazione nella prevista


utilizzazione non solo di personale ausiliario in senso tecnico, ma anche di personale volontario, tramite convenzioni da sottoscriversi con le organizzazioni iscritte negli appositi registri, per attività specificamente indicate. La normativa sul personale è limitata a poche essenziali norme, volte soltanto, nel doveroso rispetto dei contratti collettivi di lavoro e dell’autonomia regolamentare dei singoli enti, a salvaguardare la funzione e la professionalità dei responsabili e degli addetti. Galatina E’ noto come il territorio di Galatina sia caratterizzato da aspetti peculiari (estensione, urbanistica, presenza di frazioni) che rendono incongruo il numero di 25 operatori di cui si compone oggi il Corpo. Si sono, comunque, assicurati, per il 2012, i servizi istituzionali in modo incisivo ed esaustivo. I dati, affidati agli organi di stampa, contengono, nella loro arida oggettività, la sintesi dell’azione svolta. Sottacendo delle tante attività, spesso sconosciute ai più, che pur non essendo di stretta competenza della Polizia Municipale, vengono gestite totalmente dal Comando, con grande dispendio di risorse: mi riferisco, ad esempio, alla gestione del randagismo animale, alle funzioni di protezione civile che necessitano di molteplici attività organizzative in cosiddetto “tempo di pace” o, ancora, all’attività didattica nelle scuole. La vocazione sempre più marcatamente turistica di Galatina richiede un impegno suppletivo di risorse per sopperire al sovradimensionamento delle fasce orarie di intervento, durante cui si moltiplicano le presenze di ospiti forestieri, in particolare nel periodo estivo, in occasione delle sempre più


numerose manifestazioni e momenti di aggregazione, attuate per la promozione del territorio. Grazie alla disponibilità dell’Amministrazione, che sta investendo risorse per la Polizia Municipale (pur con le difficoltà derivanti dal rispetto dei vincoli finanziari) – e sfruttando la possibilità offerta dall’art. 208 del Codice della strada, che consente l’impiego di parte delle risorse economiche rivenienti dagli introiti delle sanzioni per finalità di potenziamento degli organici - si procederà all’assunzione di personale, nonché a garantire il prolungamento orario dei servizi, consentendo la presenza della polizia locale sull’intero territorio, ben oltre gli ordinari turni. Il problema del traffico veicolare, causato dall’esponenziale aumento della motorizzazione negli ultimi decenni, cui non ha fatto da riscontro un altrettanto esponenziale aumento degli spazi urbani per i veicoli, ha comportato l’adozione di soluzioni volte ad un ridimensionamento nell’uso dei mezzi motorizzati, a favore invece di una mobilità sostenibile, pedonale e ciclistica. Si rende necessario, pertanto, perseverare nel cambiamento culturale in atto, che considera gli spazi pubblici urbani, soprattutto dei centri storici, un bene privilegiato da tutelare, tanto a fini paesaggistici, quanto per salvaguardare la salute dei cittadini. Le soluzioni disponibili non possono che consistere nella limitazione della circolazione veicolare e nel turn over circa l’utilizzo delle aree adibite alla sosta. Mi sia consentito, infine, chiudere questo intervento rivolgendomi ai miei collaboratori. Vi ringrazio per quanto fatto finora, so quanti sacrifici comporti svolgere questa professione; ma, soprattutto, vi ringrazio per quanto farete da ora in poi, con la serietà e le capacità che vi caratterizzano.


Fin dal mio arrivo ho improntato il rapporto con tutti e ciascuno in uno spirito di collaborazione leale, promuovendo il rispetto reciproco fra tutte le componenti

del Comando,

spesso privilegiando

la relazione

interpersonale, magari a scapito della gerarchia che, come sapete, considero strumentale alle responsabilità che afferiscono ciascuno di noi e non mezzo di affermazione autoritativa. È solo facendo leva su motivazioni di spessore, avendo continuamente presenti le nobili finalità del nostro operare – che, non lo scordiamo, è Servizio in favore degli altri – che si riescono ad attenuare le difficoltà e gli ostacoli che incontriamo tra le mura del Comando e sulla strada. La coesione del Corpo non può trovare attuazione prescindendo dalla volontà, dal senso del dovere e dalla professionalità dei singoli. Ancora una volta ribadisco che le dinamiche interne, per quanto talvolta dure, non possono e non devono ostacolare il fine dell’Istituzione che, non lo scordiamo, è il primo fondamentale presidio comunale di legalità e, in quanto tale, deve fungere da riferimento per tutta una Comunità.

La

giornata odierna è propizia per la riflessione. Rafforziamo lo spirito di gruppo, consapevoli che il nostro lavoro - già irto per sua natura di tante difficoltà - è soprattutto una missione a favore della collettività. E di ciò abbiamo motivo di essere orgogliosi. Auguri!


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