Gostume&Spcietà Irpiiii
Venerdìe aprile 2012
n Mattino
Flash
I
Paolo Saggese n una sua definizione particolarmente convincente Giuliano Minichiello ha proposto l'idea di Guido Dorso quale «politico dell'irrealtà», proprio mutuando dal grande meridionalista la formula che aveva utilizzato per Giuseppe Mazzini. Il senso di questa definizione risiede nell'idea, che compito della polidca non sia semplicemente comprendere la realtà, ma sia immaginare la realtà possibile, andare quindi oltre il reale per costruire un mondo nuovo. Insonuna, bisogna probabilmente essere un po' uomini dell'irrealtà in ogni momento della nostra esistenza, se si desidera contribuire alla realizzazione di una realtà nuova. Questa convinzione iia spinto probabilmente il Gruppo di Azione Locale Gal' Cilsi «Terre d'Irpinia», di cui è presidente Agostino Pelullo, a riprogettare e rivitalizzare il «Parco Letterario Francesco De Sanctis» (attivo dal 1999 al 2001), che dipanerà una serie importante di interventi immateriali tra il 2012eil 2015, progettati da Mario Salzarulo, Alessandra Celano, Leandro Pisano, Franco Arminio, Anna Ebreo e Samanta Mongelli, nei paesi dell'Al_ _ ta Irpinia descritti Bp W dal grande critico 1^ ^ letterario e uomo L'obiettivo politico di Morra Nessun luogo nel suo straordinario «Viaggio elettoè marginale se si riescono rale». Il primo evento a tutelare di questa nuova le coordinate programmazioiie di spazio si è svolto all'interno del «Laboratoe tempo rio rurale Terra Scritta», con ospite Franco Farinelli, uno dei maggiori geografi viventi. Il laboratorio è stato ideato dal paesologo Franco Arminio presso la «Masseria Ciccaiella» di Bisaccia, e prevede 16 incontii con intellettuali e scrittori di fama nazionale sul tema deO'analisi del territorio. La scelta deUa «Masseria Ciccaiella» come luogo dell'evento è dovuta, come ha sottolineato Mario Salzarulo, responsabile del Gal, al fatto che l'azienda è inserita all'interno del progetto «Latte nobile delFonnicoso». L'incontì-o ha avuto la sua centì:alità nelle riflessioni, a mezzotirastoria, filosofia, geografia, scienza, politica, di un intellettuale di altissimo profilo quale Franco Farinelli, che ha incentirato le sue analisi su temi di grande attualità quali la globalizzazione, il Sud, il futuro dell'uomo. E così, aUa domanda se fi Sud interno sia marginale, ecco che il professore bolognese spiega: «Non è marginale, piuttosto è stato marginalizzato, e questo è avvenuto a partire dall'Unità nazionale e dall'idea che la
li video «Terramossa» di Arminio a Bonito
Lo sguardo La Valle dell'Of anto; a sinistra, Franco Farinelli
L'incontro
Il paesaggio elaaeoarafiadeiri
Farinelli a Bisaccia: solo il territorio conserva l'umanità ferrovia dovesse necessariamente passare per le pianure e le coste, tagliando fuori dallo svUuppo possibQe sopratttitto la parte montiiosa dell'Appennino meridionale. E quésta storia ha inizio con la prima ferrovia, la "Valigia deUe Indie", che collegava direttamente Londra, attraverso Parigi, MUano, Bologna, a Brindisi, da dove partivano gli ulHciali inglesi aUa volta deUe Indie, passando per il Canale di Suez». Tuttavia, chiedia-. mo, dalla metà degli anni '50 vi è stato un tentativo di industrializzazione del Mezzogiorno. «In effetti - prosegue Farinelli - la legge 567 del 1956 diede un contributo importante alla realizzazione al Sud di grandi stabilimenti di ttasformazione di base, che tuttavia già allora dimostrò un sostatiziale fallimento, perché portò aUa realizzazione di queUe "Cattedrali nel deserto", di cui parlerà Francesco Compagna. Il faUimento avverme, perché non si valutò con attenzione che ormai già allora era apparso sull'orizzonte deU'economia mondiale
il sistema delle multinazionali» che hanno retìcoli produttivi in più partì del mondo e pertanto la delocalizzazione depotenziava qualsiasi ipotesi di sviluppo defl'indotto heUe aree meridionali». Ma l'analisi di Franco Farinelli non poteva non prevedere una riflessione Uluminante suUa cosiddetta globalizzazione: «EccO) quandotìittinoi, neU'estate del 1969 guardavano in cielo verso la luna, nessuno poteva immaginare che laverà grande rivoluzione, che avrebbe cambiato l'intero destino dell'umanità si verificava sulla Ten:a, tra Washington e Los Angeles, dove per la prima volta due computer dialogavano a distanza. AUora nacque queUa, che cliiamiamo "Rete",,e che ha modificato le idee fondanti su cui si basava la società moderna, e che consisteva nelle dimensioni. deUo spazio e del tempo. Oggi, neUa "Rete", non c'è spazio e tempo, e dunque ciò produce un'organizzazione del mondo completamente differente, perché le informazioni, il denaro, le idee,
tutto insomma, passa suUe nostì:e teste senza che noi cé ne accorgiamo, al di fuori appunto del tempo e deUp spazio. Tra l'altro, la "Rete" ha creato un mondo nuovo, in Cui ribn esiste più centto e periferia, ma tutto può essere centto, qualsiasi luogo». «In effetti - continua lo studioso - la globalizzazione ha cambiato completamente la nostta percezione deUa Terra e le stesse nostte coordinate interpretative deUa geografia. Ma l'uomo, se vuole conservare la sua umanità, deve conservare come coordinata il luogo. Il luogo, dove ci ttoviamo, la realtà concreta, è l'miica possibilità che ci resta per conservare la nosti:a umanità al di fuori del mondo virtuale». Ed ecco perché anche rirjjinia in quanto luogo, la «Masseria CiccareMa», 0 Bisaccia o i paesi del «Parco Lettera-; rio» in quanto luoghi sono le realtà da cui partire per costìnaire una nuova «politica dell'inealtà».
«Terramossa», il nuovo documentario di franco Arminio, sarà presentato domani alle 21 nella Sala consiliare del Comune di Bonito. All'incontro, organizzato dall'assessorato comunale alla Cultura, sarà presente anche l'autore che discuterà pure del suo ultimo libro «Terracame» (Mondadori). «Terramossa» rappresenta un nuovo capitolo dell'Inchiesta antropologica che Arminio sta svolgendo in Irpinia, alimentando la scienza che lui ha voluto chiamare paesologiadi uno sguardo sempre acceso sul territorio In cui vive e sulle presenze umana che Incrocia nel suo cammino. A metà aprile, per altro, sarà pubblicato un altro titolo dello scrittore di Bisaccia, la raccolta di poesie «Stato in luogo» (edizioni Transeuropa) che costituisce l'atto successivo in versirìspetttoa «Terracame».
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La performance
assato nel velo di Donatelli e Siniscalchi Mario De Prospo Una serata di immagini, suoni e parole oggi al «Caffè Letterario» di via Brigata AveUino. L'appuntamento è aUe 19,30 con la presentazione deMa video performance di Donatella Donatelli e Antonio Siniscalchi «Longiquitate Temporum». Un evento che si propone come qualcosa in più di una semplice proiezione. L'obiettivo sarà infatti quella di ofMre al pubblico un inomenlo coinvolgente a partire dal video di Siniscalchi e DonateUi. L'opera è stata già presentata in Irpinia nel maggio del 2011 e nel mese di giugno ha vinto la «Rassegna di musi-
proporrà delle didascalie in versi deUe foto esposte ttatte da «Longiquitate Temporum». Infine ci sarà il dibàttito stimolato dal compositore Gianvincenzo Cresta e daU'esperto di cinema e fotografia Paolo Giolivo. Sono in programma anche altie sorprese, preannuhciano gli autori, che aumenteranno 11 livello di interazione tra pubblico e performance nel corso deUa serata. Sullo sfondo c'è la voglia di condividere le proprie creazioni con il pubblico, suscitando interesse éd emozioni. Nàturahnente ò'è mi filo conduttore, che prende spunto proprio dal tìtolo «Longiquitate Temporimi», che in italiano DUO essere reso come «attraverso i tem r
L'opera si compone di una serie di fóto in sequenzarealizzate da DonateUa Donatelli accompagnate da un inedito ar rangiamento musicale scritto ed eseguito da AntoneUo Siniscalchi e si avvale deUa partecipazione deUefigliedei due artìstì. L'intera performance è stata realizzato a Forino, neUa casa paterna di Antonello Siniscalchi e neUa chiesa sconsacrata del Santo Spirito. L'idea è nata neU'autìmno del 2010, quando i due artisti si sono inconttatì alla manifestazione «E-artquake contesto, realizzata ad Avellino, in occasione del tìrentennale del terremoto del 23 novembre 1980. Entìrambi vi partecipavano, con-
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Nottui Cona ritomc allos Un week-end di sofonista romani il suo Hammonc in concerto al «Ci le lacobucci in \ ne. Rosario^ Giuli rivelazione delja re, al «Chroma; Spineta di Attìpal co Mario Grifa), ! espressioni di ec del gruppo irpinc tante che torna ir «Canzoni aUo spe vita e d'influenze mai mancate n formazione. Dee di Antonio D'Ale sta del Notmrr 2008, per questo 5 tori Lucio Lazzar stìere) e Raffaele evoci)hannopot ceUentecontìibu cisti che compo; nea-upeinpartìc seppeRelmi.il NI tedel2012recupi to come le strugg l6»e«ThePriceo ferma la presenz te acustica peci della sua poeti un'ipotesi di ci ve-pop, con testi! menti spumeggi no la presenza d violino ed elettto: niano i nuovi eia so» e «Come il vento», che insieme ad altti brani saranno proposti al pubblico del«Chromazone». Sempre questa sera una visita al «Black House Blues» di via Armarumma non sarebbe ma. le: ci sono in concerto gli Addubbc Domani sera s mazone»conilgi Foja (Dario Sans ra; Etmio Frongil no Falcone, basse la, batteria). «A'F cosa che bruciati suma, anzi accer vrotica. Sempre ( Sound HireriaLh bis alla «Birrerie Mancini. INevro te rock band cam aU'«8tt'BiirPub»c sica che nasce tia cane ed inglesi co; tautorale italiana, Domenica anc ne» per assistere prima volta in Ca musicista mUanei gooraèflfrontma vo trio che incarn no e lo spirito dell torio d'arte. Al fia sax,syntìi)neiFlu diFaber (syntii, pi la chitarra elettile L'«8ttBiir»divial menicagllAmon'